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INCONTRO MULTIDISCIPLINARE DINUTRIZIONE CLINICA NELLE DISABILITÀ INFANTILI
Studio della disfagia
Dott.ssa Patrizia FormigoniServizio di Foniatria, U.O. ORL, Reggio Emilia
DeglutizioneAbilità a convogliare sostanze sostanze solide, liquide, gassose o miste dalla bocca allo stomaco (Schindler)
Risultato congiunto di forze che spingono il bolo attraverso il faringe evitando le vie aeree (Logemann)
Deglutizione e respirazionecondividono i medesimitratti anatomici e l’alterazione funzionale dell’una influenza inesorabilmente l’altra
TRATTO AERODIGESTIVO
DeglutizionePassaggio del bolo attraverso una serie cavitàregolato da sfinteri-Sfintere labiale (orbicolare delle labbra)-Linguo-palatale-Velofaringeo-Laringeo-S. esofageo superiore (m. cricofaringeo)-S. esofageo inferiore
FISIOLOGIA DELLA DEGLUTIZIONE
fase di preparazione extraorale del cibofase buccale o di preparazione oralefase oralefase faringeafase esofageafase gastrica
FASE DI PREPARAZIONE EXTRAORALE / ANTICIPATORIA
Manipolazione che rendono fruibili gli alimenti (selezione,cottura,frantumazione,associazione gusti e consistenze)
Input sensoriali accessori (vista, olfatto) che facilitano le fasi successive attraverso modificazioni delle secrezioni salivari e gastriche
Memoria sensoriale come elemento di protezione da alimenti nocivi condizionata da fattori culturali ed esperienziali
FASE BUCCALE O DIPREPARAZIONE ORALE
(volontaria)Il cibo viene accolto, esplorato, masticato, insalivato fino a formare un unico bolo. Cicli masticatori diversi per diversa costistenza del cibo. La lingua controlla il cibo nella fase masticatoria, deterge il cavo dai detriti e contiene il bolo creando un solco centrale e rialzando i bordi verso la parte anteriore-centrale del palato (lingua come “sc”). Anteriorizzazione del palato molle con riduzione del rischio di caduta di alimento in faringe
FASE ORALE(volontaria)
Il bolo viene sospinto dalla lingua con movimento di schiacciamento antero-posteriore contro il palato duro verso l’istmo delle fauci fino ad elicitare il riflesso della deglutizione. Sfintere labiale e arcate dentali sono chiuse, m. buccale tonica per evitare dispersione nei solchi laterali
FASE FARINGEA (automatica)
Fase complessa della durata di un secondo che inizia quando il bolo, raggiunti i pilastri palatini anteriori, elicita il riflesso della deglutizione ed innesca una “cascata” di funzioni motorie coordinate-apertura sfintere glossopalatale-chiusura dello sfintere velo-faringeo-inizio della peristalsi faringea-elevazione dello ioide e della laringe e chiusura dello sfintere laringeo-rilascio dello sfintere cricofaringeo
LARINGE
Riflesso protettivo
Meccanismo sfinterico-superiore (epiglottide,
pliche ariep.,aritenoidi)
-medio (bande ventricolari)
-inferiore (corde vocali)
Tosse
Espettorazione
FASE ESOFAGEA Durata variabile tra 8 e 20 sec. e caratterizzata da onde peristaltiche della m. liscia con progressione cranio-caudale
FASE GASTRICASuperamento dello SEI ed ulteriore trasformazione del bolo per secrezione gastrica, contrazioni coordinate della m.liscia e contrazione tonica degli sfinteri superiore ed inferiore
DEGLUTIZIONE INFANTILECaratteristiche peculiari indotte dalle modificazioni anatomiche e fisiologiche durante la crescita
PERIODO FETALE
Primi atti deglutitori 11° sett.
Suzione dopo 18-24° sett.
Suzione/deglutizione 32-34 sett. - deglutizione liquido amniotico - degl. funzionale all’allattamento
DEGLUTIZIONE INFANTILECaratteristiche peculiari indotte dalle modificazioni anatomiche e fisiologiche durante la crescita
0-6 mesiSuckling- suzione per spremitura delle arcate
(edentule) sul capezzolo- movimenti linguali antero-posteriori- Complesso ioide-laringe fisso in
posizione elevata (C2)- Coordinazione suzione-deglutizione-
respirazione in rapporto 1/1
DEGLUTIZIONE INFANTILECaratteristiche peculiari indotte dalle modificazioni anatomiche e fisiologiche durante la crescita
Dopo i 6 mesiSucking- muscolatura labiale più efficace a
ventosa intorno alla tettarella- movimenti mandibolari ridotti- movimenti linguali supero-inferiori- pressione negativa nella cavità orale - discesa del complesso ioide-laringe
(C4) con innalzamento protettivo durante la fase faringea
- alimentazione a cucchiaio con sviluppo delle fasi deglutitorie
DEGLUTIZIONE INFANTILECaratteristiche peculiari indotte dalle modificazioni anatomiche e fisiologiche durante la crescita
Dopo l’anno inizia la masticazione che raggiunge la completa maturazione tra i 3 ei 6 anniIntorno ai 6 a. la deglutizione assume le caratteristiche adulte con scomparsa della spinta linguale anteriore
Patologie della deglutizionecriteri di classificazione
Eziologico (infettiva,iatrogena,metabolica, malformativa, degenarativa, neoplastica,vascolare,traumatica ecc.Patogenetico (meccanica,motoria-neurogena,miogena-funzionale, respiratoria)Topografico (lesione I motoneurone, II motoneurone, innervazione sensoriale, effettore muscolare)Fisiopatologica (deficit fase preparazione extraorale, buccale,orale, faringea, esofagea, gastrica)
Piemonte ‘99
PEDOFAGIAdisfagia infantile nei suoi aspetti peculiari
Alterato o mancato sviluppo delle funzioni deglutitorieCriterio nosologico
1. Patologie neurologiche (corteccia e gangli, tronco encefalo, nervi cranici, neuro-muscolari)
2. Anomalie strutturali (facciali, esofagee, tracheali)
3. Disturbi comportamentali (motivazionali, ex non usu)
4. Disturbi cardio-respiratori (displasia broncopolmonare, laringomalacia, paralisi laringee)
Patologie neurologiche
PCI Danno cerebrale diffuso (disgenesia,prematuritàcomplicata,infezioni,emorragie,ecc)Traumi craniciAutismoaltre….
Patologie malformative cranio-facciali
S. GoldenharS. ApertS. AngelmanS. CrouzonS. SticklerS. Pierre Robin
squilibrio muscolare oro-faciale, malocclusione,
ipotonia muscolare,difficoltà di suzione,difficoltà respiratorie
DEGLUTIZIONE DEVIATA
Persistenza di schemi funzionali infantiliCattiva educazione della buccalitàRitardo acquisizioni neuromotorieAbitudini viziate
L’azione solidale delle funzioni oralicondiziona la morfologia delle strutture
FUNZIONE FORMA
Quadri più comuni di pedofagia
VALUTAZIONE CLINICAANAMNESI- Evoluzione deglutitoria- Modalità di somministrazione
OSSERVAZIONE - Adeguatezza suzione- Accoglienza e gestione orale- Tempo di assunzione pasto- Somministrazione boli di diversa consistenza- Indicatori di penetrazione ( tosse, gorgoglio)
VALUTAZIONE- Accrescimento ponderale- Episodi febbrili / incremento secrezioni bronchiali- Assetto posturale- Presenza di riflessi patologici- Morfologia e motricità orale (labbra,lingua, velo, mandibola)
VALUTAZIONE STRUMENTALE
ESAMI STRUMENTALI
VIDEOENDOSCOPIA con rinofaringolaringoscopio flessibile (FEES)VIDEOFLUOROSCOPIA – VFS-(radiologia dinamica)
Età pediatrica -non parametri quantitativi standardizzati -non stima di gravità-grandi variabilità interindividuali
FEESVANTAGGI SVANTAGGI
Scarsa invasivitàFacile escuzioneRipetibilitàValutazione morfologica,motoria e sensorialeStima e gestione ristagni (n°attideglutitori)
Basso costo
Valutazione della sola fase faringeaBlack-out deglutitorioNon eseguibile con alterazioni alte vie respiratorie
VFSVANTAGGI SVANTAGGI
Valutazione intero atto deglutitorioParametrizzazione temporale
Invasività (rischio radiologico)
Esecuzione disagevoleStrutture e personale adeguatoBidimensionale (sottostima ristagni)
N° limitato esami Limitato tempo esposizione (no detersione)
FEES VFS
Motilità e competenza velareSvuotamento faringeoMotilità cordaleSensibilitàRistagniAspirazioneLatenzaDurataElevazione ioido-laringeaCompetenza oraleEsofago
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