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Indicazioni Nazionali 2013 ITALIANO

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Indicazioni Nazionali 2013

ITALIANO

Silvana Loiero 2

Che cos’è il curricolo

Un percorso (formativo) con dei traguardi da raggiungere (nel tempo)

Silvana Loiero 3

ITA

LIA

NO

ITALIANO

… e va pianificato

Silvana Loiero 4

Cos’è “obbligatorio” fare? Raggiungere i traguardi

INFANZIA

PRIMARIA

MEDIA

Cos’è “strategico” fare? Utilizzare gli obiettivi di apprendimento

Silvana Loiero 5

traguardi per lo sviluppo delle competenze

…rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno

obiettivi di apprendimento

…obiettivi ritenuti strategici e indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze

Qualche definizione…

Silvana Loiero 6

Dal curricolo alla progettazione

I docenti di classe, mediante la progettazione didattica, tradurranno poi l’itinerario (il curricolo di scuola) in “lavoro d’aula”, cioè in esperienze di apprendimento e scelte didattiche significative, elaborando le strategie più efficaci per i propri alunni.

Silvana Loiero 7

L’“italiano” nelle Indicazioni

È il campo di sviluppo di competenze linguistiche, condizione indispensabile per:

la crescita della persona l’esercizio pieno della cittadinanza l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali il raggiungimento del successo scolastico

in ogni settore di studio.

Silvana Loiero 8

Il possesso di adeguati livelli di controllo e uso della lingua italiana consente:

lo sviluppo della concettualizzazione e del pensiero logico

il potenziamento del pensiero creativo l’elaborazione affettiva e conoscitiva la coesione sociale

Favorisce infatti il graduale formarsi delle strutture cognitive e, nel contempo, permette al pensiero di svilupparsi, stimolando la capacità di analizzare, sintetizzare, ragionare, immaginare ecc. Mediante la lingua, inoltre, bambini e ragazzi hanno modo di tradurre in parole il proprio pensiero e la propria esperienza emotivo/affettiva; hanno quindi la possibilità di entrare in relazione con gli altri e di comunicare.

Una duplice ottica: lingua/pensiero e

lingua/dimensione sociale

Silvana Loiero 9

Legame tra l’idea di cittadinanza, il suo esercizio pieno e l’acquisizione delle competenze linguistiche

Un adeguato livello di controllo e di uso della lingua italiana è parte integrante dei diritti di cittadinanza

Silvana Loiero 10

Curricolo di italianofinalizzato al progressivo consolidamento delle competenze comunicative e linguistiche

consolidare e arricchire le capacità espressive e comunicative

acquisire un repertorio ricco e differenziato di abilità linguistiche

imparare progressivamente a riflettere sulle caratteristiche della lingua e della comunicazione

avviare un incontro positivo e motivante con gli usi della lingua

acquisire, sistematizzare e rielaborare nuove conoscenze in campi diversi del sapere.

Silvana Loiero 11

L’impianto didatticomacro-ambiti d’intervento sviluppo del linguaggio orale in forme via via più

controllate pratica della lettura su una grande varietà di testi, per

scopi diversi e con strategie funzionali al compito apprendimento della scrittura attraverso la lettura e la

produzione di una grande varietà di testi sviluppo del senso estetico e del gusto letterario acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e

produttivo riflessione sulla lingua a partire dall’osservazione

sugli usi.

Silvana Loiero 12

Educazione agli usi della lingua

sviluppo consapevole di abilità linguistiche e cognitive (capire e produrre testi orali e scritti via via più articolati e complessi)

progressiva capacità di verbalizzare le proprie esperienze

progressivo dominio di un vocabolario sempre più ricco (a partire da quello fondamentale e poi di base)

graduale e consapevole inserimento in relazioni interpersonali e sociali

incremento della capacità di apprendere e progressiva crescita culturale

scoperta della ricchezza, flessibilità e creatività della lingua e dei suoi usi (educazione agli usi creativi e letterari)

Silvana Loiero 13

Gradualità degli apprendimenti Graduale scoperta degli usi diversi della lingua Progressione dei contesti di riferimento e delle situazioni

comunicative Progressione di tipi testuali Progressiva scoperta ed esperienza delle molteplici

potenzialità della lingua Progressione di capacità cognitive e linguistiche, sottese ai

processi di pensiero e di espressione orale e scritta Progressiva e graduale esplicitazione delle attività di

riflessione e acquisizione di conoscenze sulla lingua, i testi, la comunicazione

Progressiva acquisizione delle tecniche, procedure e strategie con le quali si progettano e si realizzano gli atti linguistici, i testi e le forme della comunicazione

Progressione delle aree tematiche e culturali di riferimento

Silvana Loiero 14

Curricolo

Sequenza di “azioni linguistico-comunicative” che l’allievo deve imparare a compiere come risposta ai propri bisogni linguistici nelle diverse fasce d’età, e quindi nei diversi anni di scolarità.

Qual è l’ordine crescente di complessità?

Silvana Loiero 15

Progressione? Gradualità?

Silvana Loiero 16

Esempi di problemi

“materiali” da proporre in ricezione dalla scuola primaria alla secondaria, che devono richiedere agli allievi operazioni linguistico-cognitive via via più complesse

valutare i testi in base all’ampiezza del lessico, alle strutture sintattiche, alla loro lunghezza, al modo con cui sono organizzati i contenuti, alla tipologia testuale ecc.

Silvana Loiero 17

Riflessione linguistica

che cos’è la “ripresa ciclica” di cui parlano le Indicazioni?

che cosa vuol dire operare a mano a mano precisazioni e approfondimenti degli aspetti morfologici, sintattici, semantici e testuali, dalla scuola primaria alla secondaria?

come si possono proporre attività di volta in volta diverse che coinvolgano processi mentali differenti e via via più complessi?

si è d’accordo sulla ciclicità o invece è il caso di non ripetere gli stessi contenuti alla scuola primaria e secondaria?

quante e quali parole di ogni disciplina è importante che gli allievi padroneggino per ogni anno di scuola?

Silvana Loiero 18

Infanzia: Discorsi… e paroleNel corso delle interazioni con coetanei e adulti si condividono emozioni, pensieri, ricordi; s’impara a manifestare le proprie idee e ad ascoltare quelle degli altri, a chiedere e rispondere a domande; si raccontano esperienze, si spiegano le proprie esigenze, si stabiliscono di comune accordo regole condivise, si ascoltano e si narrano storie, si collabora all’invenzione collettiva di racconti fantastici, si elaborano idee sulla lettura e scrittura.

Silvana Loiero 19

Le pratiche didattiche prendono avvio dall’esperienza linguistica che ogni bambino ha maturato nel proprio ambiente di vita, nella famiglia di provenienza, nei diversi gruppi frequentati prima della scuola. A partire dalla competenza linguistica posseduta, i docenti programmano i diversi interventi in più direzioni: l’ampliamento del lessico e la pronuncia sempre più corretta di parole e frasi, la percezione dei suoni e la loro riproduzione; l’esercizio delle diverse funzioni comunicative e delle differenti modalità di interazione verbale; i primi contatti con la lettura/scrittura.

Silvana Loiero 20

un’efficace pratica delle abilità linguistiche può avvenire attraverso la predisposizione di spazi attrezzati con sussidi e materiali (laboratori, angoli) che consentano ai bambini la manualità, l’elaborazione cognitiva e l’uso delle abilità linguistiche mediante il ricorso al gioco, all'esperienza e all'operatività.

In tale contesto, la presenza di libri e giornali consente al bambino di familiarizzare con la lingua scritta: fare ipotesi su ciò che è scritto anticipando i significati con l’aiuto delle immagini, cominciare a stabilire la correlazione tra emissione sonora e scritto, a rappresentare le parole con scritture non convenzionali... Il bambino si avvia a compiere progressive attività metalinguistiche per “ragionare” sulla lingua e acquisire consapevolezza del fatto che essa è uno strumento di comunicazione.

Silvana Loiero 21

La presenza di testi scritti è utile per sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della lettura: i libri diventano fonte di curiosità, oggetto da manipolare, esplorare, ascoltare. La voce dell’adulto che legge a voce alta introduce i bambini in un mondo incantato e fa loro scoprire il fascino del raccontare.

Silvana Loiero 22

Traguardi infanzia oralità

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.

Silvana Loiero 23

Primo ciclo Ascoltare e parlare

La pratica delle abilità linguistiche orali nella comunità scolastica passa attraverso l’esperienza dei diversi usi della lingua (comunicativi, euristici, cognitivi, espressivi, argomentativi) e la la predisposizione di ambienti sociali di apprendimento idonei al dialogo, all’interazione, alla ricerca e alla costruzione di significati, alla condivisione di conoscenze, al riconoscimento di punti di vista e alla loro negoziazione.

Silvana Loiero 24

Profilo di allievo con livelli alti di competenza sul piano orale

Nella nostra scuola non c’è una tradizione consolidata di insegnamento delle abilità orali.

Alla fine della quinta classe lo studente è in grado di partecipare a conversazioni e discussioni di gruppo, con coetanei e insegnanti: nel corso dei vari anni di scuola ha imparato a rispettare il turno d’intervento, a formulare messaggi chiari e pertinenti, a usare un registro il più possibile adeguato alla situazione. Inoltre ha fatto “esercizio” di ascolto consapevole e riesce a comprendere le informazioni più importanti e lo scopo di un testo ascoltato, diretto o trasmesso dai media. Tali competenze diventano raffinate alla fine della scuola secondaria, con una maggiore efficacia sul piano dell’interazione verbale.

Silvana Loiero 25

Strategie didattiche che occorre approntare per attivare e sviluppare l’ascolto, in modo che i ragazzi riescano a comprendere e, gradualmente, possano arrivare, nella scuola secondaria, ad applicare tecniche di supporto “… durante l’ascolto (presa di appunti, parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e dopo l’ascolto (rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle parole chiave ecc.) ”.

Silvana Loiero 26

Il parlato: un esempio

Nella scuola primaria è necessario insegnare agli allievi a preparare un breve intervento, per organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe, oppure una scaletta per esporre un argomento di studio; nella secondaria l’esposizione orale di un argomento di studio richiede una preparazione ancora più complessa. Infatti si tratta di “… esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all'argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisando fonti e servendosi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici)”.

Silvana Loiero 27

Diritto alla parola Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza (art. 21

della Costituzione). “… È attraverso la parola (…) che si costruiscono significati condivisi e si opera per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e dare un senso positivo alle differenze così come per prevenire e regolare i conflitti”.

La pratica del diritto di parola apre la strada del rispetto reciproco, del confronto democratico, della convivenza pacifica e regolata, del superamento di antagonismi, della gestione corretta dei conflitti e del loro impiego costruttivo.

In tal senso, la scuola può diventare luogo privilegiato di confronto libero e pluralistico se si crea un clima di comunicazione efficace

Silvana Loiero 28

Primo ciclo Leggere A scuola si apprende la strumentalità del leggere e si

attivano i numerosi processi cognitivi necessari alla comprensione.

La lettura va costantemente praticata su un’ampia gamma di testi appartenenti ai vari tipi e forme testuali (da testi continui a moduli, orari, grafici, mappe ecc.), per scopi diversi e con strategie funzionali al compito…

Lo sviluppo della competenza di lettura riguarda tutte le discipline. È compito di ciascun insegnante favorire con apposite attività il superamento degli ostacoli alla comprensione dei testi che possono annidarsi a livello lessicale o sintattico oppure al livello della strutturazione logico-concettuale.

Silvana Loiero 29

La pratica della lettura, centrale in tutto il primo ciclo di istruzione, è proposta come

momento di socializzazione e di discussione dell’apprendimento di contenuti

momento di ricerca autonoma e individuale, in grado di sviluppare la capacità di concentrazione e di riflessione critica

Per lo sviluppo di una sicura competenza di lettura è necessaria:

l’acquisizione di opportune strategie e tecniche la messa in atto di operazioni cognitive per la

comprensione del testo

Silvana Loiero 30

Importante: il QDR INVALSI

competenza di lettura: aspetti di comprensione, interpretazione e valutazione del testo

per comprendere, interpretare e valutare un testo il lettore deve essere in grado di individuare specifiche informazioni, ricostruire il senso globale e il significato di singole parti, cogliere l’intenzione comunicativa dell’autore, lo scopo del testo e il genere cui esso appartiene.

Silvana Loiero 31

Sono stati individuati 4 processi fondamentali (operazioni cognitive) richiesti e sollecitati dallo svolgimento della prova:

individuare informazioni; ricostruire il significato del testo; interpretare e valutare;

I processi cognitivi possono essere ulteriormente specificati in aspetti/ambiti di valutazione riferiti alle diverse componenti della competenza di lettura e alla riflessione linguistica (conoscenze e competenze grammaticali)

riflettere sulla lingua.

Il QDR INVALSI

Silvana Loiero 32

Primo ciclo Scrivere La scrittura di un testo si presenta come un processo complesso

nel quale si riconoscono fasi specifiche, dall’ideazione alla pianificazione, alla prima stesura, alla revisione e all’auto-correzione, su ognuna delle quali l’insegnante deve far lavorare gli allievi con progressione graduale e assicurando ogni volta la stabilizzazione e il consolidamento di quanto ciascun alunno ha acquisito.

La frequentazione assidua di testi di diverso genere permetterà di individuare i modelli che ne sono alla base e di assumerli come riferimenti nelle proprie produzioni comunicative…

In tutto il primo ciclo il percorso di apprendimento della scrittura richiede tempi distesi, diversificazione delle attività didattiche e interdisciplinarità in quanto la produzione testuale si realizza in varie discipline.

Silvana Loiero 33

Leggere… per scrivere

La lettura e la scrittura vanno sviluppate il più possibile in modo “integrato”. Questo vuol dire, ad esempio, che per imparare a scrivere un testo bisogna prima leggerne tanti dello stesso tipo, per scoprire le loro caratteristiche. Dopo aver ricavato il “modello” che ne è alla base (dato dagli elementi “invarianti” che ne costituiscono la struttura), lo si potrà utilizzare come riferimento nella produzione scritta.

Silvana Loiero 34

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Il patrimonio iniziale dovrà essere consolidato in un

nucleo di vocaboli di base (fondamentali e di alto uso), a partire dal quale si opererà man mano un’estensione alle parole-chiave delle discipline di studio

I docenti di tutto il primo ciclo di istruzione dovranno promuovere, all’interno di attività orali e di lettura e scrittura, la competenza lessicale relativamente sia all’ampiezza del lessico compreso e usato (ricettivo e produttivo) sia alla sua padronanza nell’uso sia alla sua crescente specificità.

Silvana Loiero 35

Percorso lessicale specifico che consenta agli allievi, progressivamente, di: acquisire consapevolezza dei meccanismi di formazione

delle parole e quindi della regolarità del lessico; delle relazioni che si instaurano tra i significati delle parole e delle diverse accezioni che una parola può assumere in contesti diversi; degli usi figurati; della storia delle parole;

avere a disposizione una pluralità di formulazioni linguistiche per poter scegliere le più adeguate a seconda degli interlocutori e delle situazioni comunicative;

comprendere e usare le parole del vocabolario di base; comprendere e usare i termini più frequenti delle

discipline di studio; consultare i dizionari per chiarire i dubbi linguistici.

Silvana Loiero 36

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

la riflessione privilegia il livello lessicale-semantico e si attua a partire dai testi orali e scritti recepiti e prodotti dagli allievi.

se condotta in modo induttivo e senza un’introduzione troppo precoce della terminologia specifica, contribuisce a una maggiore duttilità nel capire i testi e riflettere e discutere sulle proprie produzioni.

ruolo metacognitivo: la riflessione concorre a sviluppare le capacità di categorizzare, di connettere, di analizzare, di indurre e dedurre, utilizzando di fatto un metodo scientifico.

Silvana Loiero 37

Due esempi

Cosa fare dei traguardi e degli obiettivi?

Come utilizzarli nella pratica?

Silvana Loiero 38

Esempio traguardi oralità primaria L’allievo partecipa a scambi comunicativi

(conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

Il traguardo postula l’acquisizione di competenze specifiche nei seguenti ambiti: la comunicazione orale la capacità di uso di una varietà di forme: conversazione, discussione, la capacità di interazione con interlocutori diversi (scambi tra pari, ma anche tra alunni e docenti), la capacità di inserirsi in situazioni comunicative diverse, la conoscenza di diversi registri linguistici, il controllo delle forme usate sul piano della coerenza semantica (chiarezza) e pragmatica (pertinenza).

Silvana Loiero 39

Esempio obiettivi terza classe

Obiettivi Contenuti linguistici

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola.

Conversazione su argomenti di esperienza diretta: frasi affermative, negative, interrogative (strutture, formule d’uso, intonazioni, pause ecc.); lessico relativo alla vita quotidiana

Silvana Loiero 40

Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe.

Discutere su temi quotidiani: lessico relativo ad eventi quotidiani, persone, momenti, luoghi, fatti, reazioni e commenti.

Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta.

Istruzioni di giochi: tempi verbali, connettivi temporali, spaziali, logici, parole per descrivere.

Silvana Loiero 41

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola

Contenuti linguistici Competenze specifiche

Conversazione:- argomenti di esperienza diretta; - strutture, formule d’uso, intonazioni, pause ecc. (frasi affermative, negative, interrogative);- lessico relativo alla vita quotidiana.

- risponde a domande in modo pertinente su un argomento noto- formula domande pertinenti sull’argomento- formula frasi affermative, negative, interrogative rispettando strutture, pause, intonazioni ecc.- usa un lessico appropriato all’argomento.

Silvana Loiero 42

Lessico e riflessione

III elem. Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso.

V elem. – Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte). – Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico).

Silvana Loiero 43

III elem. Attivare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi.

Richiamo a operazioni quali l’esperimento, la manipolazione, il gioco.Procedure di raccolta, osservazione e confronti fra parole: sulla base del significato (ad esempio parole simili o contrarie, parole che designano il tutto o le sue parti), oppure sulla base della forma (ad esempio parole con lo stesso numero di lettere o di sillabe, parole brevi e parole lunghe, parole che iniziano o finiscono nello stesso modo), oppure sulla base della forma e del significato (ad esempio parole derivate col medesimo procedimento, parole composte che condividono un elemento del composto).

Silvana Loiero 44

L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

Traguardi fine quinta

Silvana Loiero 45

• Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

• Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

• Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

• È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).

• Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

Traguardi fine quinta

Silvana Loiero 46

Traguardi fine terza media L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni

comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.

Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).

Silvana Loiero 47

Traguardi fine terza media Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non

continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.

Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.

Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.

Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

Silvana Loiero 48

Traguardi fine terza media Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario

di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di

discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla

situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.

Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.