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FEDERASMA ONLUS Presidenza e Segreteria: Via Ser Lapo Mazzei, 43 59100 PRATO tel/ fax 0574 444000 Sede legale: c/o Fondazione S. Maugeri IRCCS, via Roncaccio 16, 21049 Tradate (VA) E-mail: [email protected] - Web site: http://www.federasma.org INDICE: 1. CHE COS’È L’ALLERGIA 2. I SINTOMI DELL’ALLERGIA 3. ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI 4. ACCOGLIENZA DEL BAMBINO ASMATICO E ALLERGICO A SCUOLA 5. ASMA, ALLERGIE E ATTIVITÀ SPORTIVA 6. ASMA E ALLERGIE: RACCOMANDAZIONI PER UNA BUONA ESTATE 7. ALLERGIA AGLI ACARI DELLA POLVERE: CONSIGLI UTILI 8. ALLERGIA AI POLLINI: CONSIGLI UTILI

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Page 1: INDICE: 1. CHE COS’È L’ALLERGIA 2. I SINTOMI DELL’ALLERGIA 3. ALLERGIE E … · 2016. 5. 26. · ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI L’allergia è una reazione anomala dell’organismo

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INDICE:

1. CHE COS’È L’ALLERGIA

2. I SINTOMI DELL’ALLERGIA

3. ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI

4. ACCOGLIENZA DEL BAMBINO ASMATICO E ALLERGICO A SCUOLA

5. ASMA, ALLERGIE E ATTIVITÀ SPORTIVA

6. ASMA E ALLERGIE: RACCOMANDAZIONI PER UNA BUONA ESTATE

7. ALLERGIA AGLI ACARI DELLA POLVERE: CONSIGLI UTILI

8. ALLERGIA AI POLLINI: CONSIGLI UTILI

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1. CHE COS’È L’ALLERGIA

L’allergia è una risposta anomala da parte di persone che hanno una benprecisa connotazione genetica, cioè quella di produrre anticorpi della classeIgE, nei confronti di sostanze dette allergeni.Chi è allergico riconosce come nocive delle sostanze che sono innocue per isoggetti non allergici.Le persone che sono costituzionalmente predisposte all’allergia sono definite“atopiche”.Ciascun individuo reagisce in base alle proprie caratteristiche immunologicheed a seconda dell’organo interessato (organo bersaglio). Si possono dunqueverificare: rinite e asma allergica, congiuntivite e orticaria. Tali manifestazionipossono presentarsi da sole o variamente associate.Se tutto l’organismo partecipa improvvisamente a questa risposta si avrà unreazione allergica acuta e generalizzata più grave, che viene denominatashock anafilattico.

Malattie allergiche: classificazione

Allergie respiratorieLe allergie respiratorie più frequenti sono la rinite allergica e l’asma.

Rinite allergica La rinite allergica è caratterizzata da starnuti, prurito a livellodel naso, che spesso cola ed è chiuso. Talora si può associare a mal di testa.La rinite allergica può essere intermittente, ad esempio se dovuta a pollini, opersistente, quando si manifesta tutto l’anno, ad esempio a causa degli acario alla presenza di un animale domestico.Asma allergico L’asma è una malattia cronica dei bronchi causata da una loroinfiammazione che provoca mancanza o difficoltà di respiro, tosse, respirofischiante o sibilante, senso di oppressione toracica. L’asma può essereindotta da allergeni, acari, pollini, peli o piume di animali, ecc. oppure da altrifattori, tra cui le comuni infezioni virali dell’apparato respiratorio, l’attivitàfisica, gli alimenti, le medicine, ecc.Congiuntivite allergica Si può spesso associare alla rinite allergica o all’asma.I sintomi più tipici sono gli occhi arrossati e che lacrimano.

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Allergie cutaneeLe allergie cutanee più frequenti sono la dermatite e l’orticaria. Sono malattiedella cute il più delle volte dovute a una causa sconosciuta che possonocomparire a distanza di un giorno fino ad una settimana dopo l’esposizioneall’allergene.

Dermatite La dermatite può essere di due tipi: Dermatite da contatto Compare solo sulla parte del corpo che viene acontatto con la sostanza non tollerata. L’esempio più diffuso è la dermatite danichel.Dermatite atopica Colpisce i soggetti predisposti, soprattutto il bambinopiccolo, e può diffondersi a tutto il corpo o ad una sua parte (guance, piegadel gomito, parte interna del polso e del ginocchio).I bambini in generesopportano male l’aspetto esteriore della dermatite, che può anche divenireun handicap sociale. Talora la pelle presenta vescicole, croste, diventa rossa,sudata o secca e si desquama. Inoltre, il prurito è in genere molto forte, ilbambino si gratta e ciò può causare lesioni cutanee persistenti. Questibambini sono frequentemente irritabili ed hanno tendenza ad isolarsi, ancheperché spesso sono respinti dagli altri a causa del loro aspetto. Inoltre è benesapere che i lattanti che soffrono di questa malattia hanno un rischio del 60%di andare incontro ad asma nell’età scolare.Orticaria E’ un’eruzione cutanea caratterizzata dalla comparsa di lesionieritemato-pomfoidi, fugaci, migranti e variabilmente pruriginose dovute adedema del derma superficiale; assomiglia, come dice il nome, alla reazioneche ha la pelle quando ci si punge con le ortiche. La cute diventa edematosa(gonfia) e brucia, è calda, pizzica e la superficie delle lesioni, intensamentepruriginose, ricorda le punture di zanzare (pomfi).Angioedema È un gonfiore che interessa gli strati profondi della cute o dellemucose visibili, specialmente a livello del viso. L’aspetto esteriore di talibambini colpisce immediatamente in quanto la tumefazione generalizzata delviso può determinare la chiusura o quasi delle palpebre e/o l’aumento divolume delle labbra. Può risultare pericoloso quando raggiunge la gola e neicasi più gravi può provocare difficoltà respiratorie.

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Allergie alimentariLa sintomatologia provocata dall’allergia o intolleranza alimentare è moltovaria e può riguardare l’apparato respiratorio (asma e rinite), la cute (orticariae dermatite atopica), l’apparato gastroenterico, fino a reazioni generalizzatesistemiche ed a vero e proprio shock anafilattico.I principali alimenti che causano allergie sono:• il latte e l’uovo nel primo anno di vita;• il latte, le uova, le arachidi, la frutta secca, la soia il frumento, il pesce e icrostacei nel bambino;• il pesce, i crostacei, le arachidi e la frutta secca nell’adulto.Gli alimenti o i prodotti che causano le reazioni vanno eliminati dalla dieta. Leconseguenze dell’uso di un minimo ingrediente nocivo e delle eventualipossibili contaminazioni possono essere molto gravi.

Allergie alle punture di insetti imenotteriLe allergie alle punture di insetti più frequenti sono quelle provocate dallevespe, dalle api o daicalabroni.Possono indurre reazioni pericolose e talvolta perfino mortali. In una personasensibilizzata alveleno di imenotteri, subito dopo una puntura, si possono manifestare rossoregeneralizzato, prurito,difficoltà respiratoria, sensazioni di soffocamento e perdita di coscienza. Inquesti casi sononecessari interventi immediati di Pronto Soccorso.

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2. I SINTOMI DELL’ALLERGIA

L’allergia è una risposta anomala da parte di persone che hanno una benprecisa connotazione genetica, cioè quella di produrre anticorpi della classeIgE, nei confronti di sostanze dette allergeni.Chi è allergico riconosce come nocive delle sostanze allergeniche che sonoinnocue per i soggetti non allergici. Le persone che sono costituzionalmentepredisposte all’allergia sono definite “atopiche”.Ciascun individuo reagisce in base alle proprie caratteristiche immunologicheed a seconda dell’organo interessato (organo bersaglio). Si possono dunqueverificare: rinite e asma allergica, congiuntivite, eczema, orticaria eangioedema. Tali manifestazioni possono presentarsi da sole o variamenteassociate.Se tutto l’organismo partecipa improvvisamente a questa risposta si avrà unareazione allergica acuta e generalizzata più grave, che viene denominatashock anafilattico.

OcchiAnche in questo caso il prurito è il fastidio preminente. Obbliga a sfregarsicontinuamente gli occhi, aumentando l’arrossamento delle congiuntive. In piùc’è spesso una lacrimazione inarrestabile, cui si associa il fastidio a vedere inambienti molto luminosi.

NasoSi comincia con una serie di starnuti, accompagnati da una forte produzionedi muco acquoso e filamentoso.Spesso è presente anche un forte prurito al naso (il bambino si strofinaossessivamente il naso: saluto allergico) associato all’ostruzione delle narici.Questo problema dà spesso la sensazione di non percepire gli odori ecostringe a riposare con la bocca aperta, perché non si riesce a respirareattraverso il naso.

Vie respiratorie bronchialiIl primo segnale d’allarme, in questo caso, è una tosse stizzosa. Che segnalauna tracheite spastica, e quindi è il primo passo verso un attacco d’asmabronchiale. Più tardi, nelle forme gravi, possono comparire addirittura difficoltàrespiratorie.

Bocca e labbraL’allergia, in qualche caso, può provocare anche disturbi alle labbra e allabocca, che gonfiano e si arrossano.

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Apparato digerenteIl vomito, la diarrea o i dolori di pancia che compaiono dopo il pasto di unospecifico cibo possono indicare un’allergia alimentare

PelleIl sintomo più tipico è il prurito. Spesso compaiono anche chiazze arrossate opiccole macchioline rosse, come quelle dell’orticaria.

Sintomi generaliA volte, durante una crisi, possono comparire anche una sensazione dimalessere diffuso e qualche linea di febbre. Inoltre l’ostruzione nasale legataalla presenza di muco in eccesso, che tende a spostarsi verso l’interno nellecavità ossee del cranio (i cosiddetti seni) può portare anche a mal di testalocalizzato alla fronte.

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3. ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI

L’allergia è una reazione anomala dell’organismo in risposta all’ingestione dialimenti che può causare sintomi gastro-enterici, cutanei, respiratori esistemici.

L’incidenza delle malattie allergiche alimentari è in forte aumento nel corsodegli ultimi anni. Secondo i più recenti studi in questo campo, la prevalenzadella malattia è di circa il 2-6% della popolazione, con una maggiorefrequenza nei primi anni di vita. Da segnalare peraltro che la percezione diuna patologia dipendente dall’alimentazione è molto più alta. Una persona sucinque crede di essere allergico. Patologie cutanee come la dermatiteatopica sono strettamente collegate con le allergie respiratorie; infatti i lattantiche soffrono di questa malattia hanno un rischio del 60% di andare incontroad asma nell’età scolare. I bambini che ne sono affetti presentano unamaggiore tendenza a sviluppare anche una sensibilizzazione verso gliallergeni inalati con conseguente comparsa di manifestazioni allergicherespiratorie. Le persone affette da questi disturbi vivono la malattia con fortedisagio.Molto preoccupante è il costo totale che grava sulle famiglie e sui bilancisanitari.

Tutti gli alimenti possono determinare un’allergia. I più frequenti sono il latte el’uovo nel primo anno di vita; il latte, l’uovo, le arachidi, la frutta secca, la soia,il frumento, il pesce e i crostacei nel bambino; il pesce, i crostacei, le arachidie la frutta secca nell’adulto.Le reazioni allergiche immediate sono di più facile diagnosi perché simanifestano entro le 2 ore dall'assunzione del cibo, ma sono anche le piùpericolose perché possono condurre in breve tempo verso lo shockanafilattico; meno critiche ma più difficili da riconoscere sono le manifestazionicliniche che insorgono a distanza di tempo dall'ingestione dell'alimento. Lostesso alimento può causare manifestazioni cliniche diverse; la reazione puòessere dovuta ad additivi o contaminanti presenti negli alimenti oppure daltipo di conservazione e preparazione; vi possono essere reazioni crociate traalimenti oppure tra pollini e alimenti. È importante sottolineare che spessoesistono contemporaneamente sensibilizzazioni verso più alimenti.

Fattore essenziale della diagnosi è la storia clinica del paziente.Per valutare correttamente le allergie alimentari gli specialisti allergologiutilizzano test allergologici quali le prove allergiche cutanee (Skin Prick Test)e in alcuni casi la rilevazione di IgE specifiche sieriche (RAST).

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Queste prove aiutano a definire una reazione acuta, escludono alcuni alimenticome causa di reazione allergica acuta e possono evidenziare se alcunialimenti sono responsabili di reazioni croniche.Gli specialisti possono inoltre consigliare diete di eliminazione che escludonotutti gli alimenti risultati positivi agli esami sopra indicati. Solo in rari casi diallergie alimentari particolarmente complesse glispecialisti utilizzano il test di scatenamento, che deve essere eseguito inambiente ospedaliero.Attualmente non esiste alcuna terapia farmacologica efficace per contrastarel’allergia alimentare.Il solo trattamento possibile è l’eliminazione dalla dieta dell’alimento anchenelle più piccole dosi.È evidente che se l’alimento è di largo uso, la sua esclusione condizionafortemente la normale vita quotidiana e di relazione del paziente.

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4. ACCOGLIENZA DEL BAMBINO ASMATICO E ALLERGICO A SCUOLA

L’arrivo di un bambino asmatico o allergico a scuola non sempre è accoltofavorevolmente, infatti, presenta notevoli problemi di ordine pratico, checoinvolgono tutti, dalla direzione didattica agli insegnanti fino al gruppoclasse.Il bambino asmatico e allergico deve essere aiutato a sentirsi come i suoicoetanei, a socializzare con loro e ad essere integrato pienamente nelleattività scolastiche, sportive e ricreative. Questo comporta per gli insegnanti,compresi quelli di educazione fisica, un’attenzione particolare nei confronti delbambino, ma anche un impegno specifico nei confronti della classe.L’obiettivo finale è quello di inserire il bambino asmatico e allergico a pienotitolo in tutte le attività scolastiche, facendogli accettare la sua malattia comeuna condizione di vita normale, aiutandolo nella sua gestione quotidiana eeducando tutta la scolaresca a non isolare il compagno asmatico e allergico innessuna circostanza. L’assunzione dei farmaci a scuola, e specialmenteprima di un’attività fisica, deve essere considerata un fatto normale sia dalbambino sia dai suoi compagni. In caso di crisi, il bambino deve poterecontare sulla solidarietà e sulla protezione della sua classe. Nel caso delbambino con allergia alimentare i problemi di gestione sono particolarmentecomplessi.

Cosa fare se in classe c’è un bambino asmatico e/o allergico?Il bambino asmatico e/o allergico deve avere la possibilità di essere inserito intutte le attività ed essere aiutato ad accettare la malattia come una condizionedi vita normale. Fondamentale è il ruolo degli insegnanti ad educare il gruppoclasse a non isolare il compagno che ha l’asma o l’allergia.

1. I genitori devono informare se il proprio figlio è affetto da asma o daallergie, fornendo un rapporto medico con un pro-memoria che riporti i nomidei farmaci e degli alimenti a cui il bambino è allergico, nonché una copiasempre aggiornata delle prescrizioni e raccomandazioni fissate dal medicocurante, ed in particolare delle istruzioni da seguire in caso di crisi asmatica oreazione allergica.2. I farmaci antiasmatici devono sempre essere a disposizione del bambino.Anche il più piccolo ritardo nell’assunzione del farmaco può esserepericoloso.3. L’assunzione dei farmaci antiasmatici, specialmente prima dell’attivitàfisica, deve essere consentita. Alcuni bambini si vergognano di prendere ifarmaci antiasmatici per via inalatoria di fronte ai compagni e vanno aiutati asuperare questo problema.

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4. E’ bene ricordare all’alunno di portare con sé i suoi farmaci durante le gitescolastiche.5. Il regime alimentare previsto deve essere rispettato rigorosamente. Conl’aiuto dei genitori, si possono seguire accorgimenti per far partecipare laclasse, per esempio si può organizzare una merenda, un pic-nic, una festa,ecc. servendo esclusivamente i cibi consentiti al bambino allergico.6. Evitare di esporre il bambino allergico ad allergeni od irritanti adottandomisure appropriate.7. L’insegnante di educazione fisica deve incoraggiare il bambino asmatico apartecipare all’attività sportiva, ad assumere il farmaco adatto prima dell’iniziodell’attività fisica e a portarlo con sé durante la lezione. Se tuttavia durante losport il bambino lamenta disturbi respiratori non deve essere obbligato acontinuare ed il problema va segnalato ai genitori e al medico.8. Per l’alunno allergico ai pollini si raccomanda di conoscere i periodidell’anno “a rischio” (calendario pollinico). In questi periodi il bambino devepoter restare all’interno della scuola, evitare di giocare all’aperto e, su pareredel medico curante, potrà essere esonerato dal praticare l’educazione fisicaall’aria aperta.

CHE COSA FARE IN CASO DI CRISI ASMATICA A SCUOLAI bambini affetti da asma imparano dalle loro precedenti esperienze. Sannogeneralmente che cosa fare e normalmente hanno con sé i farmaci da usareper l’emergenza: un broncodilatatore a rapida azione per via inalatoria daassumere con un distanziatore. È impossibile stabilire delle regole chevalgano per tutti perché i bambini sono affetti da diverse forme d’asma. Iseguenti suggerimenti possono essere tuttavia sempre utili:

Assicurarsi che il bambino assuma il broncodilatatore a rapida azioneimmediatamente e correttamenteIl broncodilatatore a rapida azione va dato per via inalatoria. Nel caso in cui ilpiano terapeutico individualizzato del bambino preveda l’assunzione dicompresse di cortisone è necessario fargliele prendere.

Mantenere la calma e confortare il bambinoLe crisi possono spaventare, quindi occorre mantenere la calma e agire contranquillità ed efficienza. Non lasciate il bambino da solo, ma ascoltateattentamente quello che dice e le sue richieste: probabilmente questa non è lasua prima crisi. Cercate di aiutarlo tranquillizzandolo e dandogli conforto.Durante una crisi asmatica la respirazione si fa corta e veloce, quindi dite albambino di respirare lentamente e profondamente.

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La maggior parte degli asmatici preferisce sedersi in posizione eretta opiegarsi leggermente in avanti ed appoggiare la mani sulle ginocchia persostenere il torace. Evitare di mettere il bambino disteso in posizione supina.

Quando richiedere urgentemente l’aiuto del medico• Il bambino non ha con sé il broncodilatatore a rapida azione.• Il broncodilatatore a rapida azione non dà alcun effetto dopo cinque o dieci minuti.• Il bambino non riesce a parlare o parla per sillabe.• Si ha un qualsiasi dubbio sulle condizioni di gravità del bambino.

CHE COSA FARE IN CASO DI REAZIONE ALLERGICA A SCUOLALe manifestazioni allergiche possono essere lievi, locali, con reazioni limitate,fino a reazioni generalizzate e molto gravi come lo shock anafilattico. In questicasi è necessario seguire immediatamente le prescrizioni e leraccomandazioni indicate del medico curante nel piano terapeutico delbambino e trasportarlo al pronto soccorso ogni volta si presentino gravisintomi generali.

RACCOMANDAZIONI PER UNA SANA QUALITÀ DELL’ARIA A SCUOLAObiettivi essenziali dell’adattamento dell’ambiente scolastico alle esigenze delbambino asmatico ed allergico sono:

• Eliminazione del fumo di tabacco

• Eliminazione delle muffe

• Eliminazione delle fonti di allergeni e/o ridurne le concentrazioni

• Provvedimenti di carattere generale- Mantenere adeguata ventilazione- Mantenere umidità relativa < 50% e temperatura < 22°C- Asportare quotidianamente la polvere dalle superfici (pavimenti, banchi, cattedre, ecc.) con panni umidi- Aspirare regolarmente ogni settimana con aspirapolvere dotati di filtri ad alta efficienza e di documentata efficacia

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- Nelle aule eliminare le moquettes. Negli ambienti, come le palestre, ove moquettes e tappeti possono essere necessari, associare trattamenti a vapore all’aspirazione a secco con aspirapolvere dotati di filtri ad alta efficienza e di documentata efficacia- Nelle aule evitare l’accumulo di libri e giornali su cui possono proliferare muffe e acari- Evitare armadietti nelle aule e in particolare l’accumulo al loro interno di ogni oggetto che possa costituire sorgente di umidità

• Provvedimenti specifici- Negli ambienti scolastici ove vi è la possibilità che i bambini dormano, adesempio negliasili nido per il riposino pomeridiano, ricoprire materassi e cuscini con foderedi tessutoantiacaro e lavare frequentemente lenzuola, copricuscini e coprimaterassi, ecoperte atemperatura superiore a 60°.- Richiedere a insegnanti e studenti di non recarsi a scuola con gli stessi abiticon cui hannoavuto contatto con gatti al loro domicilio.

• Pulizia e manutenzione adeguateUna pulizia appropriata degli ambienti scolastici (aule, sale comuni, corridoi,spogliatoi, bagni, mense, ripostigli, ecc.) è importante sia per i bambini sia peri lavoratori.Di conseguenza, è indispensabile:- Stilare regolamenti chiari sulle pulizie e sulle manutenzioni da effettuare ognigiorno o ad intervalli periodici (ogni settimana, ogni mese, ecc.)- Scegliere metodi e prodotti tenendo conto delle esigenze dei bambiniipersensibili- Effettuare la pulizia della scuola in assenza dei bambini- I prodotti utilizzati per le pulizie non devono emettere odori forti e dopo lepulizie è opportuno risciacquare bene e arieggiare gli ambienti.Infine, è indispensabile un adeguato controllo della manutenzione degliimpianti per assicurare una sufficiente temperatura e ricambio d’aria in classenonché un monitoraggio periodico e regolare degli indicatori di qualitàdell’aria.La necessità di offrire ambienti scolastici adatti anche a bambini asmatici,allergici e ipersensibili dovrebbe essere tenuta presente già al momento dellaprogettazione dell'edificio, in modo da facilitare al massimo le attività di puliziae di manutenzione.

Con la collaborazione della SIMRI-Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili

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5. ASMA, ALLERGIE E ATTIVITÀ SPORTIVA

Fare movimento, ginnastica o sport è una delle principali raccomandazioniche concernono l’adozione di sani e corretti stili di vita nella nostra societàmoderna.Si tratta di incitamenti validi per tutti i bambini, anche per quelli che soffrono diasma, che, se la malattia è tenuta sotto controllo da un adeguato trattamento,possono svolgere qualsiasi attività, naturalmente purché questa corrispondaalle capacità ed inclinazioni individuali.

Chi ha l’asma può fare ogni tipo di sportI genitori del bambino asmatico sono spesso riluttanti a fare eseguire attivitàsportiva, cioè cercano di limitargli le sue attività sia perché temono che questepeggiorino i suoi sintomi, sia perché temono che le condizioni in cui lo sport sisvolge, per esempio caldo-umido nelle piscine, possano aggravare la malattieo scatenare una crisi.Questi timori non sono infondati, ma occorre sapere che attualmente esistonopossibilità farmacologiche ed accorgimenti che consentono di superarliappieno.Le nuove possibilità di trattamento della malattia infatti permettono di vincereogni paura, sfatare vecchie credenze e luoghi comuni che, soprattutto per ipiù giovani, potevano essere fonte di disagio ed emarginazione.Le limitazioni dell’attività sportiva sono legate solo alla gravità dell’asma inquel momento e fanno parte della valutazione all’idoneità sportiva valutata dalmedico.Lo sport non è possibile solo in caso di asma grave persistente e durante lecrisi asmatiche.

Perché l’attività fisica può scatenare una crisi asmatica?Per molti asmatici, in particolare bambini e giovani, l’esercizio fisico è unfattore scatenante crisi asmatiche e si parla in questo caso di asma da sforzo.Queste possono verificarsi a seguito di uno sforzo fisico di discreta intensitàdurante una qualsiasi attività quotidiana oppure una attività sportiva (sportdilettantistico o agonistico).Le vie aeree degli asmatici sono infiammate e reagiscono ai fattori scatenanticon una ostruzione del loro lume.Tra i fattori scatenanti vi è anche l’attività fisica. Quando i sintomi dell’asma –tosse, respiro sibilante, senso di costrizione toracica o difficoltà di respiro –compaiono o peggiorano durante l’attività fisica questi vengono definiti asmada sforzo; tuttavia il broncospasmo in corso di attività fisica nella maggiorparte dei casi dipende da una cura in atto poco efficace dell’asma.

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Come prevenire l’asma da sforzoi sintomi asmatici possono essere evitati solo con trattamenti farmacologiciappropriati. Chi ha l’asma deve conoscere bene i farmaci che deve assumere(quali, a cosa servono, quando e come assumerli) e, soprattutto, deve saperequali farmaci usare in caso di emergenza o di crisi (broncodilatatori a rapidaazione).In alcuni casi può essere necessaria anche una premedicazione, cioèl’assunzione di un farmaco antiasmatico prescritto dal medico prima dellosvolgimento dell’attività fisica.

Quali sport praticareChi ha l’asma può praticare la maggior parte degli sport, a livello dilettantisticoo agonistico: il criterio di scelta deve comunque rispettare l’inclinazionepersonale.Quello che conta è che l’asmatico possa impegnarsi nel suo sport preferito. Ingenere gli sport più indicati sono quelli che indicano sforzi brevi e spezzaticome il nuoto, il calcio, il tennis piuttosto che quelli che richiedono sforziintensi e prolungati come ad esempio la corsa.

Sport da evitareNel corso dello svolgimento di un’attività fisica deve essere sempre possibilel’interruzione dello sforzo ed un soccorso adeguato e pronto.Non sono quindi permessi gli sport che comportano rischio nel caso diinterruzione o di malessere improvviso e quelle che si svolgono in ambienti oin condizioni estreme: deltaplano, paracadutismo, alpinismo d’alta quota,sport motoristici e sport subacquei.

Chi ha la dermatite atopica può fare sport?L’attività fisica va sempre incoraggiata anche con il bambino che soffre didermatite atopica, meglio all’aria aperta evitando ovviamente di sottoporre ilbambino a stress fisici eccessivi; il nuoto non è controindicatopregiudizialmente, ma va valutata la tollerabilità della durata dellapermanenza in acqua e del contatto con il cloro presente in vasca;l’applicazione di crema emolliente su tutto il corpo prima e dopo del nuoto puòdiminuire i potenziali effetti più fastidiosi.

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6. ASMA E ALLERGIERACCOMANDAZIONI PER UNA BUONA ESTATE

Cosa fare in caso di ferie o vacanze in Italia1. Chiedere il nome e l’indirizzo di un medico che potrebbe intervenire in casodi aggravamento o di crisi ed il numero di telefono dell’ospedale più vicino2. Preparare e portare con sé la documentazione seguente:a) tessera sanitaria e tessera dell’eventuale esenzioneb) sintesi della propria storia clinica rilasciata dal medico curantec) lista degli eventuali alimenti o farmaci ai quali si è allergici o intolleranti3. Piano terapeutico scritto, con le indicazioni su cosa fare:– ogni giorno– in caso di aggravamento dei sintomi– in caso di emergenza4. Lista delle medicine prescritte e indicazione di quando e come si devonoassumere5. Medicine di cui si ha bisogno (calcolare qualcosa in più per gli imprevisti) e,in ogni caso, ricette di riserva6. Distanziatore (se raccomandato dal medico)7. Misuratore del picco di flusso espiratorio (PEF) (se raccomandato dalmedico)8. Nebulizzatore (se raccomandato dal medico)9. Diario del respiro o agenda giornaliera per l’indicazione dei sintomi o dellemanifestazioni che si possono verificare

In caso di vacanze o viaggi all’estero, occorre anche:10. Tessera Europea di Assicurazione Malattia -T.E.A.M. (o certificatosostitutivo provvisorio) che consente ad un cittadino in temporaneo soggiornoall’estero di riceve nello Stato UE le cure “medicalmente necessarie”. LaTessera, entrata in vigore in Italia 1° novembre 2004, permette di usufruiredelle prestazioni sanitarie coperte in precedenza dai modelli E110, E111,E119 ed E128. Chiedere informazioni alla ASL.11. Scrivere accanto al nome di ogni medicina il principio attivo, dato che nontutte le medicine hanno lo stesso nome, la stessa composizione o la stessapresentazione nei vari paesi12. Far tradurre in inglese le raccomandazioni prescritte dal medico su cosafare soprattutto in caso di emergenzaAttenzione. È consigliabile sottoscrivere una polizza viaggio poiché solo pochipaesi dell'UE sostengono per intero le spese per le cure mediche. Unamalattia o un incidente all'estero può comportare spese supplementari diviaggio, di alloggio e di rientro in patria, per le quali è opportuno essereassicurati. A volte viene richiesto un deposito in denaro o una carta di credito.In paesi con un sistema sanitario come gli Stati Uniti, è bene non recarsisenza una idonea copertura assicurativa.

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Dove andare in vacanzaNon ci sono particolari raccomandazioni da seguire. In genere, chi ha l’asmao soffre di allergie sceglie la località delle ferie basandosi sull’esperienza deglianni precedenti. In genere si suggerisce un clima temperato e secco. Il mareè particolarmente consigliato ai bambini affetti da dermatite atopica (chedevono sempre seguire scrupolosamente le indicazioni del medico curante).E’ noto tuttavia che gli allergici agli acari spesso migliorano se passano leferie in montagna, al di sopra dei 1.500-1.800 metri, dato che a questaaltitudine non vi sono acari. Gli allergici ai pollini devono evitare di recarsi inferie nelle zone o nei periodi dell’anno particolarmente a rischio.

Quale mezzo di trasporto usareL’auto non presenta problemi, eccetto per chi è allergico ai pollini, chepotrebbe averne attraversando zone rischiose. Chi ha il gatto in casa puòavere livelli di allergene del gatto elevati nella sua macchina, di conseguenzachi è allergico al gatto potrebbe subirne le conseguenze.Per il treno, le precauzioni concernono coloro che sono allergici agli acari. Siraccomanda ai genitori di bambini allergici di premunirsi di un apposito telo odi un coprimaterasso antiacaro.La stessa raccomandazione vale per i viaggi in nave o in aereo.Va ricordato che gli ambienti confinati, come il treno e l’aereo, facilitano latrasmissione di infezioni respiratorie che sono uno dei principali fattoriscatenanti crisi asmatiche. Inoltre, non sempre è vietata la presenza deglianimali domestici. Al fine di evitare una crisi allergica, è dunque necessarioallontanarsi dall’animale in questione, cosa che non sempre è possibile.

Scelta dell’albergoNon si deve sottovalutare il rischio di peggioramento di sintomi in un albergonon adeguato ad ospitare persone con asma o allergia. Non esiste ancora nelnostro paese, come invece già da tempo nei paesi dell’Europa del Nord,l’albergo a basso tasso d’allergia.I fattori di rischio principali sono il fumo di sigaretta (chiedere stanza nonfumatori), gli acari (si consiglia di portare coprimaterasso e copricuscinopersonale) e gli animali domestici (scegliere alberghi che rifiutano di ospitarli).

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Scelta dell’appartamento in affittoE’ un momento estremamente delicato. Prima di decidere, si consigliaun’ispezione, durante la quale è bene porsi le domande seguenti:- Entrando nell’appartamento, si avverte un odore strano?- C’è sufficiente ventilazione?- Ci sono macchie di umidità?- Qual è il grado di pulizia generale?- C’è polvere?- Ci sono animali? O ci vivono abitualmente cani e gatti?- Ci sono piante allergizzanti?- Come sono i pavimenti? Ci sono moquette? Tendaggi pesanti, divaniimbottiti, accumulo di libri o oggetti vari?- Qual è il tipo di cucina usata, gas o piastra elettrica?- Bagno o cucina hanno le finestre? Oppure sistemi di ventilazione elettrica?Solo se tutte le risposte a questi quesiti sono soddisfacenti, si potrà valutarela possibilità di recarsi nell’abitazione scelta.

Attività sportiveSi ricorda che chi ha l’asma o l’allergia può praticare ogni tipo di sport.Sono da evitare solo gli sport che comportano rischio nel caso di interruzioneo malessere improvviso e quelli che si svolgono in ambienti o in condizioneestreme (deltaplano, paracadutismo, alpinismo d’alta quota, sport motoristici esport subacquei).

Con la collaborazione di SIMRI-Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili

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7. ALLERGIA AGLI ACARI DELLA POLVERE: CONSIGLI UTILI

L’allergia agli acari della polvere è la principale causa di asma.Gli acari sono organismi microscopici simili ai ragni di dimensione di 200micron (1/5 di mm) e quindi non visibili ad occhio nudo. Si annidanoprevalentemente in materassi, coperte, tappeti, tende, moquette, peluche enella polvere che li ricopre. E’ in queste sedi infatti che ritrovano le condizioniideali per il loro sviluppo, cioè temperatura intorno ai 20°, umidità relativacompresa tra il 70% e l’80% ed assenza di raggi solari. In questi particolaricondizioni ambientali si moltiplicano e producono sostanze, i cosiddettiallergeni, che sono capaci di sensibilizzare gli individui predisposti e discatenare crisi asmatiche.

Misure di profilassi ambientale per ridurre l’esposizione agli acari dellapolvere- mantenere adeguata ventilazione (areare le stanze ogni giorno)- mantenere la temperatura di casa al di sotto dei 22 °C- mantenere condizioni di calore e umidità che non ne favoriscano la riproduzione (umidità relativa <50%)- rimuovere quotidianamente la polvere con panni umidi- lavare con acqua calda o congelare i giocattoli di stoffa

Letti- sono la sede più importante di accumulo dell’allergene- nessun tipo di materasso può essere considerato anallergico- i materassi e i cuscini devono essere avvolti ermeticamente con opportuni tessuti che impediscano il passaggio dell’allergene, consentano la traspirazione del sudore, siano lavabili ad alta temperatura ed abbiano caratteristiche anti-fruscio- tali coprimaterassi e copricuscini devono essere lavati almeno ogni due mesi a temperatura di 60°C (a temperature più basse gli acari non muoiono), in quanto si possono accumulare acari anche su questi tessuti- lenzuola e federe devono essere lavate almeno ogni settimana a temperature superiori a 60°C e le coperte almeno ogni mese alla stessa temperatura- la base e la testata del letto non devono essere imbottite e il sostegno del materasso deve essere in doghe di legno

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Pavimenti e pareti- è praticamente impossibile mantenere tappeti e moquette privi di allergeni. Pertanto non devono esserci tappeti nella stanza e la moquette deve essere sostituita con un pavimento facile da pulire- è da evitare la tappezzeria alle pareti e le tende devono essere a vetro, facili da lavare

Mobili - sostituire i mobili imbottiti con arredi che non trattengono polvere e facili da pulire con un panno umido- le poltrone e i divani devono essere ricoperti con materiale impermeabile e lavabile

Pulizie domestiche- l’impiego di sostanze capaci di uccidere gli acari o di denaturare l’allergene non viene consigliato- l’aspirapolvere deve essere dotato di filtro ad alta efficienza e di documentata efficacia, è raccomandata la regolare sostituzione dei filtri- la cucina deve essere attrezzata con una cappa aspirante collegata all’esterno fornita di un filtro che deve essere pulito ogni due mesi- è utile la pulizia con vapore a 100°C che uccide gli acari e denatura l’allergene- le pulizie devono essere effettuate in assenza della persona allergica- i prodotti utilizzati non devono emettere odori forti, occorre risciacquare bene e arieggiare gli ambienti

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8. ALLERGIA AI POLLINI: CONSIGLI UTILI

L’arrivo delle belle giornate rende la vita difficile agli allergici ai pollini, datoche le concentrazioni sono maggiori nelle giornate soleggiate.

È difficile proteggersi dall’attacco dei pollini sia all'esterno e sia all’internodella propria casa, ma si possono adottare alcuni accorgimenti utili. Prima ditutto bisogna identificare le piante al cui polline si è allergici e informarsi suiperiodi dell’anno in cui fioriscono e sulla loro concentrazione (calendaripollinici).

Ai primi segnali di peggioramento dei sintomi è opportuno avvertire il propriomedico: la terapia, infatti, può essere adattata in modo tale da permettere disuperare il momento critico.

• Nei giorni di maggiore fioritura è opportuno limitare le attività all’aperto o inaree verdi nelle ore in cui le concentrazioni di pollini sono maggiori , in generein primavera tra le 10 e le 16.• Rientrati a casa fare una doccia, lavarsi i capelli e cambiare i vestiti: inquesto modo si eliminano i pollini raccolti nel corso della giornata evitandocosì l’esposizione notturna.• In casa, nel periodo della pollinazione, è bene tenere le finestre chiuse nelleore che coincidono con le massime concentrazioni di polline. È utile, inoltre,usare un condizionatore d'aria con filtro che impedisce ai pollini di entrarenell'abitazione. Il filtro va periodicamente lavato.• In auto, chiudere i finestrini se si attraversano zone a rischio e controllareregolarmente i filtri antipolline. In moto, usare il casco integrale.• Prima di partire in viaggio informatevi sui pollini presenti dove volete recarvi.• Per le vacanze, in primavera preferite la montagna, dato che non vi sonopollini al di sopra dei 1.000 metri. In estate, è consigliato il mare.• I pollini possono essere trasportati in casa da persone attraverso gliindumenti e le scarpe o da animali domestici.• Ricordarsi che gli animali domestici sono fonte di allergie. Chi ne ha uno,dovrebbe limitarne le uscite (tenerlo sempre fuori o sempre in casa) poiché ilpolline attaccandosi al pelo può essere veicolato in casa.• Durante il periodo di fioritura evitare le lenti a contatto. I granuli di pollinepossono rimanere intrappolati fra la lente e l’occhio. Meglio degli occhialinormali.• Attenzione agli alcolici: l’alcol stimola la produzione di muco e dilata i vasi.Ciò può peggiorare la secrezione e la congestione nasale.