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Ambiente Cultura e Turismo Economia e lavoro Infrastrutture, viabilità, trasporti Pubblica Amministrazione INDICE Il sindaco incontra gli anti-antenna 19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 3 Impianti fotovoltaici 19/05/12 Risveglio 2000 4 Grande festival dei bambini 19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 5 Settimanale: ‘Marameo’, torna il festival per bambini Due giorni di grande festa con i genitori 19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6 Settimnale: La via delle banche deve tornare ad essere più vivace 19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 7 DMO OGGI INAUGURA LA NUOVA SEDE 19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 9 La stagione del Baretto al via 19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 10 L’imposta «unifica» gli immobili delle imprese 19/05/12 Il Sole 24 Ore 11 L’acconto può scendere a zero 19/05/12 Il Sole 24 Ore 14 Primo passo ma i difetti restano 19/05/12 Il Sole 24 Ore 16 L’imposta «unifica» gli immobili delle imprese 19/05/12 Il Sole 24 Ore 11 L’acconto può scendere a zero 19/05/12 Il Sole 24 Ore 14 Seconda casa se la presenza è saltuaria 19/05/12 Il Sole 24 Ore 17 Per i coltivatori l’imposta si riduce 19/05/12 Il Sole 24 Ore 18 Aliquote ordinarie per le case rurali 19/05/12 Il Sole 24 Ore 19 IL COMUNE NON PUò SCENDERE SOTTO LE ALIQUOTE MINIME 19/05/12 Il Sole 24 Ore 20 Palazzo Chigi gela i municipi: nessun allarme sul gettito 19/05/12 Il Sole 24 Ore 22 Sindacati all’offensiva: esentare la prima casa 19/05/12 Il Sole 24 Ore 23 Arrivano le risposte in un cantiere sempre aperto 19/05/12 Il Sole 24 Ore 24 Crediti Pa, decreti al rush finale 19/05/12 Il Sole 24 Ore 25 Sui comuni incognita da 8 miliardi 19/05/12 Il Sole 24 Ore 26 Gli edifici rurali al rebus acconto 19/05/12 Italia Oggi 27 Prima casa rurale? Imposta light 19/05/12 Italia Oggi 29 Pronta la tassa su cani e gatti 19/05/12 Italia Oggi 31 Versamenti Imu, proroga in vista 19/05/12 Italia Oggi 32 P.a., il risparmio è un imperativo 19/05/12 Italia Oggi 34 Ai comuni mani libere sulle aliquote ma entro i limiti statali 19/05/12 Italia Oggi 36 Pagina 1 di 46

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Ambiente

Cultura e Turismo

Economia e lavoro

Infrastrutture, viabilità, trasporti

Pubblica Amministrazione

INDICE

Il sindaco incontra gli anti-antenna19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 3

Impianti fotovoltaici19/05/12 Risveglio 2000 4

Grande festival dei bambini19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 5

Settimanale: ‘Marameo’, torna il festival per bambini Due giorni di grande festa con i genitori19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6

Settimnale: La via delle banche deve tornare ad essere più vivace19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 7

DMO OGGI INAUGURA LA NUOVA SEDE19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 9

La stagione del Baretto al via19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 10

L’imposta «unifica» gli immobili delle imprese19/05/12 Il Sole 24 Ore 11

L’acconto può scendere a zero19/05/12 Il Sole 24 Ore 14

Primo passo ma i difetti restano19/05/12 Il Sole 24 Ore 16

L’imposta «unifica» gli immobili delle imprese19/05/12 Il Sole 24 Ore 11

L’acconto può scendere a zero19/05/12 Il Sole 24 Ore 14

Seconda casa se la presenza è saltuaria19/05/12 Il Sole 24 Ore 17

Per i coltivatori l’imposta si riduce19/05/12 Il Sole 24 Ore 18

Aliquote ordinarie per le case rurali19/05/12 Il Sole 24 Ore 19

IL COMUNE NON PUò SCENDERE SOTTO LE ALIQUOTE MINIME19/05/12 Il Sole 24 Ore 20

Palazzo Chigi gela i municipi: nessun allarme sul gettito19/05/12 Il Sole 24 Ore 22

Sindacati all’offensiva: esentare la prima casa19/05/12 Il Sole 24 Ore 23

Arrivano le risposte in un cantiere sempre aperto19/05/12 Il Sole 24 Ore 24

Crediti Pa, decreti al rush finale19/05/12 Il Sole 24 Ore 25

Sui comuni incognita da 8 miliardi19/05/12 Il Sole 24 Ore 26

Gli edifici rurali al rebus acconto19/05/12 Italia Oggi 27

Prima casa rurale? Imposta light19/05/12 Italia Oggi 29

Pronta la tassa su cani e gatti19/05/12 Italia Oggi 31

Versamenti Imu, proroga in vista19/05/12 Italia Oggi 32

P.a., il risparmio è un imperativo19/05/12 Italia Oggi 34

Ai comuni mani libere sulle aliquote ma entro i limiti statali19/05/12 Italia Oggi 36

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Sanità, sociale, servizi per l'infanzia

Se l'Imu è zero non si versa acconto19/05/12 Italia Oggi 38

Esenzioni, non sono tutte uguali19/05/12 Italia Oggi 39

per gli enti la differenza la fa l'attività commerciale19/05/12 Italia Oggi 40

I sindaci: tutta l'Imu dal 201319/05/12 Italia Oggi 41

Il credito con lo Stato si può scalare dall’Imu19/05/12 La Stampa 43

Sette giorni di eventi tutti dedicati a Maimelane19/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 45

Una settimana alla scoperta del Mozambico19/05/12 La Voce di Romagna Ravenna 46

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il Resto del Carlino 19/05/2012 Ravenna

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press LinE 19/05/2012 Risveglio 2000

Impianti fotovoltaici

È in corso una gara, con sca-denza alle ore 12 del 24 mag-gio, per la concessione in uso delle coperture di edifici di proprietà comunale (Scuo-la Media Baccarini di Russi, Scuola Primaria "Lama" di Russi, Palestra scuola ele-mentare di Russi, Centro Tecnico Operativo di Vicolo Carrarone, Scuola Primaria "Fantini" di Godo, Scuola Primaria "Fantozzi" di San Pancrazio, Museo di San Pancrazio) per la realizzazio-ne di impianti fotovoltaici. La concessione avrà la durata di anni 20 e prevede che la pro-gettazione, la realizzazione, la gestione e la manutenzio-ne siano a carico della ditta concessionaria. Le offerte devono pervenire all'in-dirizzo: Comune di Russi, P.zza Farini 1, 48026, Russi. Documentazione e informa-zioni sono disponibili anche sul sito del Comune: www. comune.russi.ra.it.

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VERNICI PITTURE ATTRE,2.1.1

press LinE

il Resto del Carlino 19/05/2012 Ravenna

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Grande festival dei bambini PESTA grande oggi e domani al parco Berlinguer dove torna `Marameo'. festiva! dei bambini organizzato dall'associazione Al-tr'e20. Due giorni di giochi, avventure, favole, spettacoli, labora-tori, musica e altro ancora, tutto nella lingua dei bambini e a mi-sura di bambini. E tutto gratuito. Per chi non vuole perdersi ne-anche un minuto di questa giornata in mezzo al verde, può fer-marsi e fare un picnic nel parco: chi è sprovvisto del cestino con le provviste può ordinarlo sul posto entro le 1L In caso di mal-tempo Marameo — curato e realizzato da Gianni Zauli con Lau-rence Barthomeuf e Rossana Montanari — si trasferirà al Centro culturale polivalente in via Cavour.

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press LinE

il Resto del Carlino 19/05/2012 Ravenna

RUSSI Oggi e domani appuntamento con la manifestazione ideata da due artisti

Marameo', torna il festival per bambini Due giorni di grande resta con i genitori

RUSSI TORNA `Marameo' il festival dei bambini. Oggi e domani l'appuntamento d'obbligo per i più piccoli è al parco Berlinguer di Russi, dove l'associazione Altr'e20 propone una due giorni di giochi, avventure, favole, spettacoli, laboratori, musica e altro, tutto nella lingua dei bambini e a misura di bambini. Un'occasione unica per godersi due giornate coi figli e i loro amichetti, all'aria aperta, lontani da tv e videogiochi, ma anche coi cellulari spenti e la voglia di giocare con l'entusiasmo dei bambini. Quella di oggi è la terza edizione della manifestazione nata dalla creatività di due artisti e organizzatori culturali come Gianni Zauli (foto) e Laurence Barthomeuf, che sanno inventare e produrre eventi di successo per adulti (sono i curatori della mostra delle edizioni Tuicinoelefante' in piazza Farini), ma anche sanno parlare

anche ai più piccoli. Pure quest'anno Marameo offre una ricca carrellata di eventi gratuiti: spettacoli per grandi e piccoli, letture, laboratori di musica e fotografia. Il tutto nella cornice verde del parco Berlinguer dove è anche possibile organizzarsi per il pranzo al sacco. Chi non fosse attrezzato può prenotare sul posto, ma entro le 11, un 'sacco' per il pie nic. «Mi piace stare coi bambini e lavorare con loro — racconta Gianni Zauli — ma l'offerta per loro non mi pare mai sufficiente e comunque non sono mai molte le proposte di laboratori manuali. Da qui l'idea di Marameo, subito abbracciata da Paola Severino della Delizia, che è fin dalla prima edizione il. nostro sponsor ufficiale, rimane il nostro maggiore sponsor e poi da altri imprenditori e cittadini di Russi. E questa manifestazione è davvero gradita a grandi e piccoli, era molto bello lo scorso anno vedere il parco

pieno di bambini che giocavano e facevano attività diverse, senza urlare come pazzi, e vedere anche gli adulti. I bambini che hanno partecipato andavano dai piccolissimi agli 11, 12 anni. I più grandi erano meno, si divertono anche loro, ma i ragazzini tendono un po' a snobbare queste proposte. Contiamo sul bel tempo conclude Zauli — e siamo certi che replicheremo il successo delle passate edizioni». In caso di maltempo Marameo si trasferirà al centro culturale polivalente in via Cavour. Marameo è curato e realizzato da Gianni Zauli per Alufe20 con Laurence Barthonieuf e Rossana Montanari. E si realizza, precisano i promotori, grazie «all'impegno di una collettività del territorio per la collettività del territorio Cittadini e aziende che vogliono partecipare alla realizzazione di un progetto da regalare ai nostri bambini».

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Paola Severino

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Ermes Tazzari

La vetrina del paese «E' la vetrina della città tanto che davanti alla mia attività ho messo poltrone e tavolino per chi vuole sedersi e chiacchierare. Ma in 20 anni quanto è cambia-to: un po' di manuten-zione non guasterebbe»

Manca un punto d'incontro «Purtroppo molte ve-trine sono state chiu-se e il loro spazio è sta-to occupato da banche e uffici. La chiusura del bar Commercio ha significato la perdita di un punto di incon-tro per i giovani»

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pressunE

il Resto del Carlino 19/05/2012 Ravenna

RUSSI Corso Farini, come cambia it cuore detta città

La via delle banche deve tornare

a essere giù vivace Ci.aucl Liverani

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CORSO Luigi Carlo Farini è il cuore di Russi, centro commercia-le e vetrina della città: un chilome-tro di strada, forse meno, dove si ritrova il paese. Diversi negozi dall'equo-solidale, alle due farma-cie (una accanto all'altra!), barbie-re e parrucchiere, la stazione dei carabinieri, la chiesina di San. Francesco, la casa natale di Alfre-do Baccarini diversi bar e le ban-che. All'inizio di corso Farini si trovano le sedi degli storici istitu-ti di credito locali: la Banca Agri-cola Cacciaguerra e la Cassa Rura-le e Artigiana di Russi, oggi filiali

di Banca Popolare di Lodi e Ban-co di Credito Cooperativo Raven-nate e Imolese. Piazzetta Dante si affaccia sul cor-so da cui è separata dalla catena, uno dei simboli della città. La leg-genda locale vuole che chi tocca la

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«Qui c'è La vita di Russi, ma una volta nella strada c'era più movimento»

catena, non lascerà mai Russi, «E difatti a forza di giocare, bambi-na, intorno alla catena, non solo sono rimasta a Russi — afferma

Donatella Ugolini, 39 anni — ma ho aperto la mia attività in corso Farini. Non c'è posizione miglio-re. Qui è la vita di Russi, o c'era. Le 'vasche' i russiani le facevano qui, e siamo stati tutti qui fin da ragazzi. Il corso allora era molto più vissuto, ogni porta era un ne-gozio o un bar, era pieno di gente e ragazzi. Il sabato in particolare la passeggiata nel Corso era una tappa obbligatoria». Più vissuto della piazza, normal-mente il cuore del paese, perché piazza Farini, intitolata a Domeni-co Antonio, zio di Luigi Carlo che invece è il 'titolare' del corso', pre-vale sul corso solo il martedì e il venerdì mattina, in occasione del

mercato. Il centro nevralgico di Russi è corso FarMi o 'Strè d'Mèzz', come lo chiamano gli an-ziani del paese. Strè d'Alezz, stra-da di mezzo, risale almeno al XVI secolo, quando il paese era ancora un castello cinto da mura, in cui si entrava solo dalla Porta Vecchia (all'inizio di corso Farini). E da qui partiva una strada diritta che attraversava in mezzo il castello da ponente a levante, dove nel 1769 fi3 eretta l'attuale Porta Nuo-va. I nomi delle strade allora era-no dettati dal 'senso comune', e Russi aveva fra le altre una Strè d'S-ciora (di sopra) poi via D'Aze-glio, la stré de Prit (del Prete) via Cavour. Tutte ribattezzate a fine

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Maurizio Bucci Erica Cricca

Sonia Masetti con Daniela Remo Sani Miranda !Rosi Sergio Samare

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press LinE a Resto del Carlino

19/05/2012 Ravenna

Ottocento, coi nomi degli eroi del Risorgimento. Nel 1769 fu aperta Porta Nuova, che ancora si staglia sul fondo a corso Farini, così bat-tezzata dalla Porta Vecchia, abbat-tuta poi nel 1868 con l'idea di allar-gare l'accesso alla città.

NEGLI ANNI Settanta corso Fari-ni era ancora percorso dalle auto in doppio senso di marcia, con li-bero parcheggio a lato di entram-bi i marciapiedi. Successivamente è stato introdotto il senso unico, e negli ultimi 20 anni corso Farini è stato oggetto di scontri fra com-mercianti e amministrazione co-munale, quando si è aperta la di-scussione sulla necessità della pi-sta ciclabile, poi realizzata.

Gabriella Massa

Un tempo era più animato «Certo un tempo era molto più animato: ogni porta era un nego-zio o un bar e c'era un giro che oggi non c'è più. Il numero dei nego-zi si è ridotto, e corso Farini, come un po' Russi, si è spento»

Quei pali creano disagi «E' l'unico luogo in cit-tà dove c'è ancora un po' di vita. Ma anche il corso si sta lenta-mente spegnendo. Quei pali per la pista ciclabile poi creano di-sagio e sono brutti»

Ora passano solo le macchine »Sono in una posizione d'oro, vicino alle farma-cie e al caffè. Ma il pas-seggio non c'è più., qui si passa in auto. E ora le strisce blu in piazza Gramsci non aiutano. I russiani la bicicletta la usano solo fiori città»

Per fortuna c'è La Pro Loco «Sono di Piangipane e poco più di un anno fa ho rivelato un'attività in corso Farmivi. Sono contenta, qui la Pro lo-co fa molto per orga-nizzare iniziative e ani-mare il centro»

In vent'anni tanti cambiamenti «Negli ultimi 20 anni i cambiamenti sono stati tanti: allora le scuole medie erano a pochi metri da qui e prima che suonasse la campa-nella il mio bar e la car-toleria della Maria era-no pieni di ragazzini»

Ho visibilità con te iniziative «Non ho mai conside-rato l'ipotesi di aprire altrove, è corso Farini l'anima della città. La mia libreria è oltre Porta Nuova, un po' fuori dal centro, ma re-cupero visibilità orga-nizzando iniziative»

Le auto vanno troppo forte «Vorrei una pavimenta-zione più bella, abbia-rno asfalto bucato che combinato coi tristi pa-letti della pista ciclabi-le crea un grigiore... Vorrei poi che gli auto-mobilisti lo percorres-sero con più lentezza»

II. Comune sta facendo poco sabato pomeriggio c'è it deserto

«Il cuore della città, ma il Comune non fa molto per la sua vetrina, Buche in strada, transenne spesso in mezzo, e ora il parcheggio a pagamen-to anche in piazza Gramsci. Il momento è diffici-le, ma una politica che agevolasse l'apertura di negozi aiuterebbe di certo e, purtroppo, manca. Il sabato pomeriggio spesso qui c'è il deserto, in-vece Corso Firmali dovrebbe essere pieno di gen-te come era una volta»

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press LinE

il Resto del Carlino 19/05/2012 Ravenna

DMO OGGI INAUGURA LA NUOVA SEDE UGG|sisvoigeròiiDDay,bmanifeÉazioneconcuiiadhtaDNDdi macchine movimento terra, distributore esclusivo di Bobcat e Doosan, inaugura la nuova sede a Russi. La struttura territoriale comprende anche la filiale di Milano e la struttura operativa di Crespellano.

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press LinE

il Resto del Carlino 19/05/2012 Ravenna

PARCO RUNUR

La stagione del Baretto al via OGGI POMERIGGIO, alle 18, inaugura la stagione del Baretto al parco Enrico Berlinguer, area del gioco delle bocce. A Russi da tempo si stava ragionando su come realizzare un'impresa sociale che potesse dare risposta a persone svantaggiate. Dì qui sono nati i contatti con la cooperativa Il Mulino' di Bagnacavallo e la partenza, nell'ambito delle attività della stessa, di un progetto 'per Russi' con l'apertura, mercoledì 25 aprile, del Baretto delle Bocce, al parco Berlinguer dove due russiani senza occupazione sono stati impiegati, uno a tempo pieno e uno pari time.

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press LinE 19/05/2012 Il Sole 9.0)1111E

L'imposta «unifica» gli immobili delle imprese Colpiti in uguale misura tutti i beni strumentali per natura o destinazione Luciano De Vico

La nuova imposta munici-pale colpisce tutti gli immobi-li relativi alle imprese, indi-pendentemente dalla loro classificazione in bilancio. Non c'è distinzione, quindi, precisala circolare 3 del dipar-timento delle Finanze diffusa ieri, tra immobili strumentali per natura o destinazione, im-mobili merce e immobili patri-monio. Inoltre, considerato che l'Imu sostituisce l'Irpef per gli immobili non locati, i beni che non producono red-dito fondiario, come quelli d'impresa, subiscono un'ulte-riore penalizzazione.

Ci si riferisce, in particola-re, agli immobili di cui all'arti-colo 43 del Dpr 917/1986 e a quelli posseduti dai soggetti passivi Ires. Per questi ultimi, come ricordato nella circola-re diffusa ieri, i comuni posso-no ridurre l'aliquota fino allo 0,4 per cento. Per i cosiddetti "beni merce", invece, costrui-ti e destinati dall'impresa co-struttrice alla vendita, la ridu-zione può arrivare fino allo 0,38%, fintanto che perman-ga questa destinazione e non siano in ogni caso locati, e co-munque per un periodo non superiore a tre anni dall'ulti-mazione dei lavori. Entram-be le riduzioni, però, penaliz-

zerebbero gli enti locali, poi-ché resta ferma in ogni caso la quota riservata allo stato pari allo 0,38 per cento. Se quindi il comune decidesse di adottare l'aliquota dello 0,38% per gli immobili mer-ce, tutta l'imposta affluirebbe nelle casse erariali.

Gli immobili d'impresa se-guono le stesse regole per il calcolo della base imponibile e dell'imposta, la cui aliquota, si ricorda, è quella del 7,6 per mille. Per i fabbricati classifi-cabili nel gruppo D, non iscrit-ti in catasto, posseduti intera-mente da imprese e distinta-mente contabilizzati, valgono le stesse regole dell'Ici. Fino all'iscrizione in catasto, il valo-re è determinato alla data di inizio di ciascun anno solare ovvero, se successiva, alla da-ta di acquisizione, ed è costitu-ito dall'ammontare, al lordo delle quote di ammortamen-to, che risulta dalle scritture contabili, applicando per cia-scun anno di formazione i co-efficienti aggiornati. Per il 2012, il decreto è stato emana-to lo scorso 5 aprile. In caso di locazione finanziaria, in man-canza di rendita proposta ai sensi del Dm 701/1994, il valo-re contabile è determinato sul-labase delle scritture contabi-li del locatore, il quale è obbli-

gato a fornire tempestivamen-te al locatario i dati necessari per il calcolo. La circolare a questo proposito ricorda che il momento che segna il pas-saggio dal criterio di determi-nazione della base imponibile fondato sui valori contabili al criterio catastale è quello del-la richiesta di attribuzione del-la rendita mediante la Docfa, come stabilito dalla Cassazio-ne a Sezioni unite nella senten-za n. 3160/2011.

Gli immobili delle coop edi-lizie a proprietà indivisa e de-gli Iacp possono usufruire del-la detrazione per abitazione principale, sempre che siano adibiti ad abitazione principa-le dei soci assegnatari ovvero siano regolarmente assegnati. La circolare sottolinea che l'agevolazione consiste nella sola applicazione della detra-zione e non dell'aliquota ridot-ta e della maggiorazione per i figli, trattandosi di immobili posseduti da persone giuridi-che, mentre la riduzione dell'aliquota da parte dei co-muni fino allo 0,4% prevista per i soggetti passivi Ires, può essere applicata anche a que-ste tipologie di immobili, per i quali oltretutto non si applica la riserva della quota di impo-sta a favore dello stato.

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press LinE 19/05/2012 Il Sole 9.0)1111E

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Il criterio di calcolo per le aziende

IL PROCEDIMENTO

Bisogna recuperare la rendita catastale (in questo esempio 2.421 euro) e rivalutarla del 5%, cioè moltiplicarla per 1,05

La rendita va moltiplicata per un importo che varia in base al tipo di categoria catastale (nell'esempio è 80 perché si tratta di un ufficio, vedi la tabella)

L'importo così ottenuto va diviso per 2: il risultato è l'acconto da versare entro il 18 giugno, che a sua volta va diviso in 2 quote uguali per stato e comune

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Sul valore catastale va applicata l'aliquota dello 0,76% (dividendo per 100 e moltiplicando per 0,76)

GLI «ALTRI FABBRICATI» Gli altri fabbricati, diversi dalle case e dai fabbricati rurali strumentali e dai fabbricati in categoria D non censiti, pagano l'acconto Imu sulla base dell'aliquota ordinaria dello 0,76%. Il moltiplicatore con cui calcolare il valore catastale, però, varia a seconda della categoria catastale del fabbricato

Tipo di immobile

Uffici

Negozi

Box auto, garage,

magazzini e tettoie

non pertinenziali

di prime case

Laboratori artigiani

Capannoni industriali,

alberghi, teatri,

ospedali e altri

fabbricati commerciali

e produttivi con fini

di lucro

Tipo di immobile

Banche

e assicurazioni

Palestre

e stabilimenti

balneari senza

fini di lucro

Collegi, scuole,

ospedali pubblici,

prigioni, caserme

Moltiplicatori

80

140

Categoria catastale

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Moltiplicatori

80 55

160

140

60

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press LinE 19/05/2012 Il Sole 9.0)1111E

SU COSA SI PAGA

Fabbricato È l'unità immobiliare iscritta o che deve essere iscritta nel catasto edilizio urbano, compresa l'area occupata dalla costruzione e quella che ne costituisce pertinenza; fabbricato di nuova costruzione è soggetto all'imposta a partire dalla data di ultimazione dei lavori di costruzione o, se precedente, dalla data in cui è comunque utilizzato Area fabbricabile È l'area utilizzabile a scopo edificatorio in base agli strumenti urbanistici generali o attuativi ovvero in base alle possibilità effettive di edificazione determinate secondo i criteri previsti agli effetti dell'indennità di esproprio per pubblica utilità Terreno agricolo È quello adibito all'esercizio delle attività indicate nell'articolo 2135 del codice civile

CHI PAGA

m II proprietario di fabbricati, aree fabbricabili e terreni a qualsiasi uso destinati, compresi quelli strumentali o alla cui produzione o scambio è diretta l'attività dell'impresa; il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi. il dipartimento delle Finanze richiama l'attenzione sul comma 2-quinquies dell'art. 4del

DI16de12012, in base al quale, ai soli fini dell'Imu, l'ex coniuge affidatario della casa coniugale si intende in ogni caso titolare di un diritto di abitazione;

il concessionario nel caso di concessione di aree demaniali; m il locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria, dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto

COME SI QUANTIFICA

Ilvalore su cui calcolare l'imposta è ottenuto applicando alle rendite catastali, vigenti ali ° gennaio dell'anno di imposizione e rivalutate del 5%, i seguenti moltiplicatori: • 160 peri fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catasta le A/10; • 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5; • 80 per i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/10 e D/5; • 60 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D, ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catasta le D/5; tale moltiplicatore è elevato a 65 a decorrere dal 1 ° gen naio 2013; • 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1

Il calcolo dell'imposta Per stabilire l'imposta municipale sull'abitazione principale, bisogna seguire questi passaggi

Rendita catastale dell'abitazione Proprietario unico con due figli di età inferiore a 26 anni

Individuare la rendita catastale

La rendita può essere

recuperata dall'atto d'acquisto,

dai vecchi bollettini Ici, dal sito

dell'agenzia del Territorio

(www.agenziaterritorio.it, ma

per farlo senza registrarsi al

portale bisogna conoscere i

dati catastali, cioè foglio,

mappate, particella e

subalterno)

L'esempio è stato costruito su

un trilocale in zona semiperiferica

Rivalutare la rendita

Calcolare l'imposta lorda

Applicare la detrazione

La rendita catastale

Moltiplicare il risultato

Sottrarre dal risultato la

si moltiplica per 168

per 0,4%: il risultato

detrazione di 200 euro, più

(1,05 x 160) che comprende

è l'imposta annua lorda

50 euro per ogni figlio non

la rivalutazione della

superiore a 26 anni fino a

rendita del 5%. un massimo di 400 euro: il

Base imponibile risultato è l'imposta dovuta

750,00 126.000,00 504,00 <: <:<

168,00 100,00 200,00

126.000,00 1.260,00 100,00

0,40 204,00

504,00

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press LinE 19/05/2012 Il Sole 9.0)1111E

L'acconto può scendere a zero Niente sanzioni se l'errore dipende dall'obiettiva incertezza delle regole

Angelo Busani

A differenza di quanto è acca-duto negli ultimi anni di vigenza dell'Ici, con l'Imu - come si legge nella circolare 3 diffusa ieri dal di-partimento delle Finanze - torna la tassazione dell'abitazione prin-cipale; si tratta peraltro di una tas-sazione ridotta rispetto a quella ordinaria, in quanto l'aliquota da applicare all'abitazione principa-le e alle relative pertinenze è pari allo 0,4%; con la precisazione che i Comuni possono peraltro au-mentarla o diminuirla sino a 0,2 punti percentuali (ciò significa che la misura dell'aliquota per l'abitazione principale e le relati-ve pertinenze può essere elevata fino allo o,6% e può essere dimi-nuita fino allo 0,2%). In sede di ac-conto, però, il contribuente potrà adattarsi alle disposizioni comu-nali più vantaggiose, anche se do-vessero portare all'azzeramento dell'imposta.

In ogni caso, accogliendo una delle domande più pressanti dei contribuenti, rappresentate pro-prio dal Sole 24 Ore, il Dipartimen-to ha ritenuto applicabile alle pri-me due rate del versamento per l'abitazione principale e le relati-ve pertinenze la disposizione in base alla quale il pagamento della prima rata è effettuato senza ap-plicazione di sanzioni e interessi.

Altra importante novità è che per abitazione principale si deve intendere l'immobile nel quale il possessore e il suo nucleo familia-re dimorano abitualmente e risie-dono anagraficamente.

Pertanto, nel caso in cui i com-ponenti del nucleo familiare ab-biano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immo-bili diversi situati nel territorio co-munale, l'aliquota e la detrazione

per l'abitazione principale e per le relative pertinenze devono es-sere uniche per nucleo familiare indipendentemente dalla dimora abituale e dalla residenza anagra-fica dei rispettivi componenti.

Lo scopo è evitare comporta-menti elusivi, soprattutto per im-pedire che, nel caso in cui i coniu-gi stabiliscano la residenza in due immobili diversi nello stesso Co-mune, ognuno di essi possa usu-fruire delle agevolazioni dettate per l'abitazione principale. Per-tanto, se, ad esempio, nell'immo-bile in comproprietà fra i coniugi, destinato all'abitazione principa-le, risiede e dimora solo uno dei coniugi poiché l'altro (in ipotesi, non legalmente separato) risiede e dimora in un diverso immobile, situato nello stesso Comune, l'agevolazione spetta solo a uno dei due. Qualora invece gli immo-bili destinati ad abitazione princi-pale da parte dei componenti di un medesimo nucleo familiare si-ano ubicati in Comuni diversi (ad esempio per esigenze lavorati-ve), ambedue possono beneficia-re delle agevolazioni.

L'abitazione principale deve inoltre essere costituita da una so-la unità immobiliare: se quindi sia utilizzata come abitazione princi-pale una pluralità di unità immo-biliari (si pensi al caso di due ap-partamenti contigui), le singole unità immobiliari vanno assogget-tate separatamente a imposizio-ne e il contribuente può scegliere quale destinare ad abitazione principale ai fini dell'Imu, con la conseguenza che le altre devono essere considerate come abitazio-ni diverse da quella principale. Per avere le agevolazioni dell'abi-tazione principale su più unità contigue occorre preventivamen-

Si tratta dell'immobile (esente dal pagamento dell'Ici dal 2008) in cui il contribuente ha la residenza anagrafica. Più precisamente, per abitazione principale si intende l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente, ma con la precisazione che nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile. A fini Imu l'abitazione principale gode di un regime agevolato di aliquote e di detrazioni.

te procedere al loro accatasta-mento unitario.

Quanto alle pertinenze dell'abitazione principale, la leg-ge concede di considerare come pertinenza dell'abitazione princi-pale soltanto un'unità immobilia-re per ciascuna delle categorie ca-tastali C/2 (cantine e soffitte), C/6 (autorimesse) e C/7 (tettoie e posti auto scoperti). In questo limite massimo di tre pertinenze rientra anche quella iscritta in ca-tasto unitamente all'abitazione principale (e quindi, per esem-pio, la cantina accatastata insie-me all'appartamento): in questo caso il contribuente deve applica-re le agevolazioni solo ad altre due pertinenze di categoria cata-stale diversa dalla C/2, in quanto in quest'ultima rientrerebbe la cantina iscritta in catasto con-giuntamente all'abitazione prin-cipale. Se poi unitamente all'ap-partamento siano accatastate una cantina e una soffitta (le qua-li, se accatastate autonomamen-te, sarebbero censite entrambe nella categoria C/2), il contri-buente può usufruire dell'agevo-lazione per l'abitazione principa-le solo per un'altra pertinenza, che deve necessariamente appar-tenere alla categoria C/6 o C/7.

Se il contribuente possiede una pluralità di unità immobiliari classificate nelle categorie cata-stali ammesse quali pertinenze, è lui stesso a poter scegliere a quali applicare il regime agevolato: se, per esempio, possiede tre perti-nenze (una cantina e due autori-messe) è il contribuente che indi-vidua quale, fra le due autorimes-se, è quella da "collegare" all'abi-tazione principale. E sull'altra pa-ga l'aliquota ordinaria.

e RIPRODUZIONE RISERVATA

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IM

••„•:„...a ••„•••.q.a ••„•••.q.a ••„\-•::

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Rendita catastale della pertinenza Magazzino (C/2) oppure box (C/6) oppure tettoia (C/7) = 60€

Rivalutare la rendita Calcolare l'imposta lorda

La rendita catastale si moltiplica per 168 (1,05 x 160) che comprende la rivalutazione della rendita del 5%. Base imponibile

Moltiplicare il risultato per 0,4%: il risultato è l'imposta annua lorda

60,00 10.080,00

168,00 100,00

10.080,00

100,80

0,40

40,32

1" Rata ENTRO 18 GIUGNO

u abitazione principale

504 x 50% = 252 .1‘11Z,S

2^ Rata ENI RO 17 SEI I EMBRE

3^ Rata EN I RO 17 DICEMBRE

1" Rata EN I RO 18 GIUGNO

IMU abítazionTprincipale

504 x 33 ,3% = 167083

IMU pertinenza IMU pertinenza

40,32 X 33,3% = 13 43 40,32 x 33,3%

13

-

IMU lorda 181,26 ‘ IMIMULorda 1-81:2463

Detrazione

66,6 200 x 33,3

66,6

,3

Detrazione

200 x 33,3%

Maggiorazione

100 x 33,3% = 33 Maggiorazione

100 x 33,3% =

IMU pertinenza 50 4

IMU lorda 680,40

IMU netta da pagare

81,36 (codice tributo per F-24: 3912) Il contribuente deve indicare nell'apposito rigo dell'F-24 la detrazione compresa Ia maggiorazione, pari a 66 i 6 + 33 3 99i 9 con arrotondamento € 100

IMU netta da pagare

81,36 (codice tributo nei F-24: 3912) Il contribuente deve indicare nell'apposito rigo dell'F-24 la

detrazione, compresa la maggiorazione, Pari a 66,6 € 33,3 = 99,9 con a ■ rotondarilento

too

Detrazione

Maggiorazione . 100

IMU ricalcolata 380,4 IMU pagata in acconto

162

IM U

200

pagare

218,40

Se le aliquote non subiscono modificazioni il saldo è pari alla differenza tra l'IMU totale dovuta e la somma delle iirime due rate già versate. Se, invece, II comune, 1. a settembre, delibera un'aliquota pari a 0,5%, l'IMU da versare a saldo sarà cosi determinata

IMU abitazione principale

630,0

IMU abitazione principale

504 x 33 , 3% = 167 83

IMU pertinenza

40,32 x 50% = 20 16

IM U lorda 272 16

Detrazione

200 x 50% ''= 100

Mag glorazione

100 X 50% =. SO

IMU netta da pagare

122,16 Con arrotondamento 122,00 (codice tributo Per F' 24: 3912) II contribuente deve indicare nell'apposito rigo cielFF-24 la detrazione, compresa la magglorazione, Peri a € 100 + 50 ^^ € 150

2^ Rata ENTRO 17 SETTEMBRE

L'importo del saldo è uguale a quello della prima rata se le aliquote non subiscono modificazioni. Se, 'invece, il comune a settembre delibera un'aliquota pari a 0,5%, l'IMU da versare a saldo sarà così determinata:

IMU abitazione principale

630,0

U pertinenza

U lorda 68 0,4

De razione 20

Maggiorazione 100

IMU ricalcolata 380,4 IMU pagata in acconto

122

IM

IM

IM

50,4 ef, n

Itpagamento dell'acconto Imu deve essere effettuato con i l modello F24, anche se in sede di saldo sarà possibile utilizzare il bollettino postale come per l'Ici. In ogni caso, ildipartimenodelle Finanze ritiene applicabile alle prime due rate delversamento Imu 2012 relativo all'abitazione principale e relative pertinenze, la stessa disposizione stabilita per il pagamento dell'imposta previsto, in generale, per l'anno 2012, quindi senza applicazione di sanzioni e interessi. Del resto, lo stesso Dipartimento riconosce che le novità potrebbero consentire l'applicazione del principio di legge che prevede che «le sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione della norma tributaria»

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. . Casa amale novità defilma ,a,is a. da,

press LinE 19/05/2012 Il Sole 9.0)1111E

FISCO E IMMOBILI

Primo passo ma i difetti restano di Salvatore Padula

a buona notizia è che con una circolare di 64 pagine e

—.2 altre 5o di slides, proprietari di immobili e operatori alle prese con il primo appuntamento sull'Imu - l'acconto del i8 giugno -troveranno risposte adeguate ai propri dubbi. Ce n'era bisogno.

Tante soluzioni - in molti casi anche con un occhio di favore verso i contribuenti - per le quali va apprezzato l'intervento del ministero dell'Economia, impe-gnato in una campagna di comu-nicazione tesa a rendere l'impo-sta un po' meno ostica di quanto sia percepita.

C'è, però, anche la cattiva noti-zia. Anzi, due. La prima, è che se servono 64 pagine di circolare per "spiegare" il nuovo tributo, vuol dire che non si era esagerato nel definire l'Imu un'imposta estremamente complessa. Certo, da oggi lo sarà un po' meno ma l'idea di semplicità, ammettiamo-lo, è altra cosa. La seconda, è che una corposa circolare non può cancellare il "peccato originale" dell'Imu. La quale continuerà a scontare tutti i suoi difetti di fab-brica. Il percorso, accelerato dal-la crisi del debito, che ha portato alla sua introduzione anticipata (l'Imu avrebbe dovuto debuttare solo nel 2014) non ha consentito di valutare con attenzione alcuni snodi cruciali del nuovo prelie-vo. Compreso il suo impatto sui bilanci delle famiglie.

Insomma, i difetti più gravi dell'imposta non vengono meno (né, ovviamente, la circolare avrebbe potuto cancellarli). L'Imu resta, così, un'imposta del-la quale conosceremo il costo ef-fettivo, nella peggiore delle ipote-si, solo a una decina di giorni dal-la data del versamento a saldo, in dic embre. I comuni potranno de-cidere le modifiche alle aliquote fino al3o settembre.

Quindi, ottima la circolare, be-ne i chiarimenti. Ma non faccia-moci illusioni. Per rendere l'Imu meno odiosa ci vuol ben altro.

0 RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il calcolo

51EPEEI MLEEINENEEI

• "

Bisogna recuperare la rendita catastale

(in questo esempio 1.032 euro)

e rivalutarla del 5%, cioè moltiplicarla

per 1,05

1.032,00 e 1,05

1.083,60

1.083,60 \.:\ 160,00

173.376,00 La rendita va moltiplicata per 160

per ottenere il valore catastale

173.376,00 e 100,00

Sul valore catastale va

applicata l'aliquota dello

0,76% (dividendo per 100

e moltiplicando per 0,76)

1.733,76 e 0,76

1.317,66

L'importo così ottenuto va diviso

per 2: il risultato è l'acconto

da versare entro il 18 giugno che

a sua volta va diviso in 2: metà

allo Stato e metà al Comune

1.317,66 0 2,00

658,82

press LinE 19/05/2012 Il Sole 9.0)1111E

La premiata, La differenza

Seconda casa se la presenza è saltuaria Per tutte le case che non

siano considerabili in termini di abitazione principale si de-ve applicare la tassazione or-dinaria.

Dal concetto di abitazione principale fuoriesce anzitutto la casa nella quale il possesso-re e il suo nucleo familiare non dimorino abitualmente o non risiedano anagraficamente. Ad esempio si tratta:

dell'unità immobiliare nella quale il possessore risieda ana-graficamente ma non vi dimo-ri (e quindi si tratti di una resi-denza "fittizia", in quanto, ai sensi dell'articolo 43, comma 2

del Codice civile, "La residen-za è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale");

dell'unità immobiliare nella quale il possessore dimori (cioè abiti, identificandosi con il termine "abitazione" il luogo dove di regola si svolgono le funzioni umane fondamentali, e cioè il sonno, la nutrizione, la

vita domestica) ma non risie-da anagraficamente.

Da quanto precede discen-de, ad esempio, che non può es-sere considerato quale abita-zione principale l'appartamen-to di titolarità di Tizio, da que-sti concesso in comodato al fi-glio Caio, nel quale Tizio non dimori e non risieda. Nemme-no può essere considerato qua-le abitazione principale l'ap-partamento di titolarità di Ti-zio (nel quale Tizio non dimo-ri e non risieda), da questi con-cesso in locazione a un sogget-to che vi dimori e vi risieda.

Inoltre, dato che il concetto di abitazione principale si con-cretizza se il contribuente vi "dimori" e vi "risieda", a pre-scindere dalla dimora e dalla residenza nell'abitazione, di al-tri soggetti, nell'abitazione principale di proprietà di Ti-zio può essere Tizio il solo di-morante e il solo residente, ma vi può anche essere una plura-

lità di altri dimoranti e di altri residenti (in primis, ovviamen-te, i suoi familiari).

Non vale invece il contra-rio: se nella casa di proprietà di Tizio dimorino e/o risiedano suoi stretti familiari (ad esem-pio Caio, figlio di Tizio, cui Ti-zio abbia concesso l'utilizzo

a CRITERIO

Per evitare elusioni si fa riferimento al concetto di dimora come previsto dal Codice civile

dell'abitazione) e Tizio invece dimori e risieda in altra abita-zione (non rileva se quest'ulti-ma sia o meno di sua proprietà o se egli ne sia, ad esempio, il conduttore), la casa abitata da Caio non può essere (più) con-siderata come l'abitazione

principale di Tizio, in quanto, appunto, Tizio non vi dimora e non vi risiede.

Quanto ai contribuenti resi-denti all'estero, è opportuno ri-cordare che, in vigenza dell'Ici, l'articolo 1, comma 4-ter, D116/1993, ai fini dell'ap-plicazione dell'aliquota ridot-ta e della detrazione disposte per l'abitazione principale, sanciva che per i cittadini ita-liani non residenti nel territo-rio dello Stato, si considerava direttamente adibita ad abita-zione principale l'unità immo-biliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Ita-lia, a condizione che non risul-tasse locata.

Si tratta di norma che la di-sciplina Imu ripropone solo parzialmente in quanto appli-cabile unicamente se recepita nella regolamentazione co-munale.

A.Bu. RIPRODUZIONE RISERVATA

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\ 2.117,47 \‘ 1,05

2.223,34 e

4."

k,.~vagn m

I coltivatori diretti sono piccoli imprenditori che si dedicano direttamente e abitualmente alla manuale coltivazione dei fondi in qualità di proprietari, affittuari, usufruttuari, enfiteuti o all'allevamento e alle attività connesse. L'attività deve essere svolta con abitualità e prevalenza per impegno Lavorativo e reddito ricavato. Il requisito della abitualità sussiste quando l'attività è svolta in modo esclusivo o prevalente: si intende per attività prevalente quella che occupa il lavoratore per il maggior periodo di tempo nell'anno e costituisce la maggior fonte di reddito. Il fabbisogno lavorativo necessario per la gestione dell'azienda non deve essere inferiore a 104 giornate annue.

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Per i coltivatori l'imposta si riduce Sui terreni gestiti da imprenditori professionali il coefficiente moltiplicatore è 110 e non 135

Il calcolo nei campi

Il meccanismo da applicare per determinare l'imposta su stalle, fienili e depositi

FABBRICATI RURALI STRUMENTALI IL PROCEDIMENTO

fabbricati rurali strumentali

Stalle, fienili, portici e altri

Xpagano l'I mu con l'aliquota dello '"%a-k.P•2\ .\\ '"X\XXN N

ò 0,2%. Se per sono ancora

iscritti al catasto dei terreni, vanno iscritti tra i fabbricati

entro il 30 novembre e pagano l'Imu in unica rata entro il 17 dicembre. Sono comunque

esenti i fabbricati rurali strumentali situati nei Comuni montani o parzialmente montani

così come classificati

dall'Istat

Bisogna recuperare

la rendita catastale (in questo esempio

2.117,47 euro) e rivalutarla del 5%, cioè moltiplicarla per 1,05

La rendita va moltiplicata

per il coefficiente corrispondente alla categoria

del fabbricato (nell'esempio a destra 60, perché si tratta di una stalla in D/10)

2.223,34 60,00

133.400,60

Sul valore catastale

va applicata l'aliquota dello 0,2% (dividendo

per 100 e moltiplicando per 0,2)

133.400,60 0 100,00

1.334,00 0,20

266,80

L'importo così ottenuto

va moltiplicato per 0,3: il risultato è l'acconto,

in questo caso pari al 30%, da versare entro il. 18 giugno

266,80 C\ 0,30

80,04

Gian Paolo Tosoni

I terreni agricoli scontano l'imposta municipale sempre con l'aliquota ordinaria del 7,6 per mille applicata sul valore de-terminato moltiplicando il red-dito dominicale rivalutato del 25%, per il coefficiente 135. Le agevolazioni sono di natura og-gettiva oppure incidono sulla determinazione della base im-ponibile. In primo luogo sono esenti dall'imposta municipa-le i terreni montani e di collina il cui elenco è riportato nella circolare ministeriale n. 9 del 14 giugno 1993. La norma enun-cia l'emanazione di un decreto attuativo con il quale saranno individuati i Comuni nei quali si applica l'esclusione dall'im-posta municipale, ma nel frat-tempo vale il precedente elen-co diramato agli effetti dell'Ici.

Sono tre le agevolazioni per la determinazione della base imponibile Imu per i terreni agricoli: z;•:. il coefficiente moltiplicatore

del reddito dominicale rivaluta-to è pari ano in luogo di 135;

i terreni compresi in aree edi-ficabili in base al piano genera-le del territorio sono considera-ti agricoli se persiste l'utilizza-zione agro-silvo-pastorale me-diante l'esercizio delle attività agricole;

si applica una riduzione della base imponibile per scaglioni fi-no al valore del terreno di 32mi-la euro (esclusione totale fino al valore di 6mila euro, quindi si tassa il 30% fino al valore di 15.500,i15o% per la quota succes-siva fino a 25.500 e infine si tassa il 75% per la differenza fino a 32mila euro). La riduzione deve essere ripartita tra i proprietari del terreno aventi il diritto. Se la proprietà del terreno appartie-ne apiù persone e solo uno di es-se coltiva direttamente il terre-no, la franchigia di 32mila euro si applica interamente al pro-prietario che ne ha diritto. Se il terreno è situato in più comuni la riduzione si applica in propor-zione al valore del terreno.

Queste agevolazioni si appli-cano quando i terreni sono pos-seduti e coltivati da coltivatori

diretti o da imprenditori agrico-li professionali iscritti alla previ-denza agricola.

Nella circolare n. 3/DF del di-partimento delle Finanze ven-gono ricordati i requisiti sogget-tivi dei coltivatori diretti; sono agevolate anche le società agri-cole che hanno come oggetto esclusivo l'esercizio della attivi-tà agricola. Anche le società agricole devono avere la qualifi-ca di imprenditore agricolo pro-fessionale che si ottiene se un amministratore per le società di capitali, oppure un socio per quelle di persone, riveste la me-desima qualifica.

Per la verità il comma 5 dell'articolo 13 del D12 oi/2 on re-lativamente alla applicazione del co efficiente no, non contem-pla espressamente le società agricole, mentre esse sono ri-chiamate nelle altre agevolazio-ni, tuttavia la circolare prevede che l'inquadramento logico si-stematico della materia porta a concludere che anche i soggetti societari usufruiscono di tutte tre le agevolazioni.

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Peri mitivatori

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Lsestensìone Le regole

Aliquote ordinarie per le case rurali

Non erano soggetti a Ici, ma adesso anche per i fabbrica-ti rurali occorrerà pagare l'im-posta municipale. La circolare del ministero n. 3/DF del 18 maggio 2012 precisa che i fabbri-cati abitativi (articolo 9, com-ma 3 del Dl 557/1993) sono sog-getti all'imposta municipale se-condo le regole ordinarie. Quin-di se l'abitazione rurale è utiliz-zata quale residenza principale del proprietario, sconterà l'im-posta con l'aliquota ridotta del 4 per mille; invece le altre abita-zioni rurali utilizzate dai fami-liari dell'imprenditore agricolo scontano l'imposta con l'aliquo-ta del 7,6 per mille.

C'è poi un'altra categoria di abitazioni rurali, e cioè quelle utilizzate dai lavoratori dipen-denti dell'impresa agricola. Queste abitazioni, pur essendo classificate catastalmente nella categoria "A", per le quali quin-di la base imponibile si determi-na moltiplicando la rendita per il coefficiente 16o, scontano l'imposta con l'aliquota del 2

per mille come gli altri fabbrica-ti strumentali.

I fabbricati rurali strumenta-li che sono definiti nel comma 3 bis del citato articolo 9, infatti, sono soggetti all'imposta muni-cipale con l'aliquota del 2 per mille. La circolare ministeriale fissa un principio secondo il quale non è determinante la classificazione catastale nella categoria Dio come avveniva

per l'imposta comunale, in quanto l'articolo 7, comma 2 del D170/ton è stato abrogato con effetto dal i° gennaio 2012. Per-tanto la natura di fabbricato ru-rale deriva dalla funzione pro-duttiva connessa all'attività agricola. Quindi queste costru-zioni possono essere inquadra-te catastalmente anche in altre categorie come ad esempio i lo-cali di deposito classificati nel-le categorie Cl, C2 e C6, oppure gli uffici che appartengono alla categoria Aio o addirittura le abitazioni dei dipendenti che si inquadrano nella categoria A3 o 4 o 5. In sostanza: indipenden-temente dalla classificazione catastale, queste costruzioni scontano l'imposta municipale con l'aliquota del 2 per mille.

Le costruzioni rurali che ri-sultano ancora in mappa nel ca-tasto terreni devono essere iscritte nel catasto fabbricati en-tro il 30 novembre. Infatti l'im-posta municipale per il 2012 ver-rà versata in unica soluzione en-tro il 17 dicembre. La circolare precisa che è priva di effetto la disposizione contenuta nell'ar-ticolo 13 del Dl 201, la quale pre-vede che per le costruzioni rura-li si assume la rendita catastale di un fabbricato similare, in quanto alla scadenza di dicem-bre sarà già nota la rendita cata-stale proposta ottenuta con la procedura Docfa.

G.P.T. RIPRODUZIONE RISERVATA

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Peri coltivatori l'imposta si riduce

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Il Comune non può scendere sotto le aliquote minime Possibile differenziare le scelte in base alla categoria catastale Luigi Lovecchio

Entro i130 giugno i Comuni devono approvare le aliquote e detrazioni Imu. Si tratta tuttavia di delibere provvisorie che po-trebbero essere modificate a set-tembre, una volta conosciuto il dato del gettito effettivo dell'im-posta sulla base degli acconti.

La circolare 3 del dipartimen-to delle Politiche fiscali precisa, inoltre, i limiti dei poteri delibe-rativi comunali. In primo luogo, l'aliquota non potrà mai scende-re sotto i limiti di legge, che sono il 4,6 per mille per la generalità degli immobili e il 4 per mille per gli immobili locati, d'impre-sa e dei soggetti Ires. All'interno della forbice di legge, invece, so-no molto ampi i poteri di diffe-renziazione delle aliquote, con il solo limite della ragionevolezza. Si potranno pertanto adottare aliquote diverse per categoria catastale di immobili o anche nella medesima fattispecie im-positiva. Secondo le Finanze, quindi, si può ad esempio adotta-re l'aliquota del 4 per mille per le abitazioni principali che diven-ta, però, il 6 per mille per quelle di categoria Al, A8 e A9.

Anche le agevolazioni non possono avere altra forma se nonle aliquote ridotte entro i tet-ti di legge. Un capitolo a parte ri-

guarda ovviamente l'abitazione principale. Per tale fattispecie, infatti, è possibile adottare ali-quote sino al 2 per mille ed è an-che ammissibile deliberare l'esenzione totale attraverso l'elevazione della detrazione si-no a concorrenza dell'imposta. Da segnalare l'affermazione se-condo cui solo in caso di totale esenzione dell'abitazione princi-pale opera il divieto di ritoccare l'aliquota ordinaria del 7,6 per

L'ABITAZIONE PRINCIPALE Se si eleva la detrazione

senza esentare al100%

si può mantenere

il prelievo massimo

sulle seconde case

mille per le unità a disposizione. Consegue da ciò che nulla vieta di adottare l'aliquota massima per i fabbricati a disposizione de-liberando nel contempo una me-ra elevazione della detrazione di base. È confermato il potere di riservare detrazioni maggio-rate a soggetti in particolari si-tuazioni reddituali o patrimonia-li. Non è invece manovrabile la maggiorazione di detrazione di 5o euro per figli conviventi di

età non superiore a 26 anni, inte-ramente regolata dalla legge.

Le esenzioni, che pure potreb-bero essere deliberate in forza di specifiche disposizioni legi-slative, devono fare i conti con la quota di imposta erariale. Ne deriva che i Comuni non posso-no in nessun caso incidere sul 3,8 per mille dell'imponibile. Co-sì, ad esempio, l'agevolazione per gli immobili delle Onlus po-trà al più tradursi nell'adozione della aliquota ridotta del 3,8 per mille, ma non potrà mai giunge-re al completo azzeramento dell'imposta.

La circolare ricorda, inoltre, che tutte le delibere devono es-sere inviate entro trenta giorni al Dipartimento delle politiche fiscali ai fini della loro pubbli-cazione.

Come anticipato, infine, en-tro Ilio settembre i comuni po-tranno modificare sia le aliquo-te, sia le detrazioni Imu in funzio-ne del gettito effettivo dell'impo-sta de sunto dai dati degli accon-ti. È peraltro evidente che, a tale scopo, i decreti con cui il Gover-no si riserva il potere di variare i limiti delle aliquote dovranno necessariamente essere adotta-ti prima della scadenza di legge del io dicembre.

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Gli orientamenti

Le aliquote Imu 2012 (in percentuale) nella maggior parte dei capoluoghi di provincia. A volte per la case in affitto sono previste aliquote più basse a fronte di canoni concordati. Con la locuzione da definire si fa riferimento ad amministrazioni che stanno valutando le scelte da compiere

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VALLE D'AOSTA Aosta 45M : PIEMONTE .............. Alessandria

Fonte: elaborazione Sole 24 Ore su dati dei Comuni

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pokmka. Infondato il rischio di incassi inferiori per 2,2-2,5 miliardi

Palazzo Chigi gela i municipi: nessun allarme sul gettito Eugenio Bruno ROMA

Più ci si avvicina alla scaden-za fatidica del 18 giugno e più si intensifica il balletto di cifre, nu-meri e stime sull'impatto dell'Imu. L'ultimo "giro di val-zer" è andato in onda ieri. Con il nuovo allarme lanciato dai sinda-ci riuniti a Frascati su un possibi-le calo di gettito dell'imposta mu-nicipale di 2,2-2,5 miliardi e la sec-ca smentita del Mef, che ha parla-to di una «stima assolutamente dubbia e indimostrabile». Una posizione suggellata in serata da un comunicato di Palazzo Chigi che ha parlato di «nessun am-manco contrariamente a quanto comunicato dall'Anci».

Il primo a confutare le stime dei Comuni è stato Vieri Ceriani. In un incontro con la stampa a via XX settembre il sottosegreta-rio all'Economia ha rivendicato la bontà dei conteggi effettuati ai tempi del decreto salva-Italia che ha deciso l'anticipo del tribu-to immobiliare dal 2014 al 2012: dall'Imu sono attesi 21 miliardi, di cui 34 dalla prima casa e il re-sto dalla seconda abitazione in su. Nel complesso, ha ricordato Ceriani, i primi cittadini riceve-ranno 3 miliardi in più rispetto a

quanto ottenevano con l'Ici, vale a dire 9,5 miliardi. I 2,5 miliardi di minori risorse lamentate ieri dall'Anci, a suo giudizio, «dipen-dono dall'effetto delle manovre di correzione dei conti e quindi dai tagli ai trasferimenti».

In supporto alle sue tesi qual-che ora dopo è giunta anche la posizione ufficiale di Palazzo Chigi. Che, in una nota, ha con-fermato «il gettito complessivo di circa 21 miliardi di euro deri-

BTA E RISPOSTA Dopo l'allarme lanciato dall'Anci a Frascati una nota di Palazzo Chigi parla di «dati forniti da una quota minoritaria di enti»

vanti dal pagamento dell'Imu» e ha ribadito che la stima dei Co-muni di un possibile mancato gettito di 2,5 miliardi «non deve generare allarmismo» poiché si basa su un campione non rappre-sentativo. Essendo fondata «su dati che una quota minoritaria di Comuni (solo il 15% del totale) ha fornito rispondendo a un que-stionario dell'Ifel».

Ma l'associazione dei Comu-ni non è disposta ad arretrare. Il suo presidente, Graziano Delrio, ha invitato l'Esecutivo a «non stupirsi» per le cifre diffu-se ieri. «Il Governo - ha eviden-ziato - dice che i nostri dati sull'Imu sono distorti? Io spero sempre di sbagliarmi perché se i nostri dati sono giusti le famiglie pagheranno di più».

Per tirare le somme bisogne-rà, comunque, aspettare la fine del prossimo mese. Per quella da-ta il dipartimento delle Finanze avrà un'idea completa del gettito garantito dal versamento dell'ac-conto fissato per il 18 giugno («dovrebbe essere di circa 10-11 miliardi», ha precisato Ceriani) e dunque sarà in grado di fare del-le proiezioni sugli incassi com-plessivi di questo primo anno di Imu. Solo allora e solo se i pro-venti si rivelassero inferiori alle attese il Governo potrebbe deci-dere di rivedere, con il Dpcm pre-visto dal Dl sulle semplificazioni fiscali, le aliquote di base - 4 per mille sulla prima casa e 7,6 dalla seconda in su - senza però aspet-tare la scadenza del io dicembre. Ogni decisione in tal senso ver-rebbe, infatti, presa già a luglio.

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V,-gso manff2starkme d& 2 ghwo Cgil, Cisl e Uil per la patrimoniale

Sindacati all'offensiva: esentare la prima casa Claudio Tucci ROMA

Cancellare l'Imu sulle abita-zioni principali non di pregio per le famiglie con un solo immobi-le. Aumentare di 40() euro annui pro-capite le detrazioni peri red-diti da lavoro dipendente e da pensione (entro gli attuali limiti dei 55mila euro). Ed emanazione immediata del decreto attuativo della detassazione dei premi di ri-sultato erogati tramite la contrat-

tazione collettiva aziendale o ter-ritoriale. Cgil, Cisl e Uil tornano a incalzare il Governo Monti e in un documento unitario, ieri, in vista della manifestazione nazio-nale del 2 giugno su tasse e lavo-ro, mettono nero su bianco le lo-ro proposte per far tornare a cre-scere il Paese. Che passano, so-prattutto, per un minor carico fi-scale su lavoratori (e pensiona-ti). Mentre con la nuova delega fiscale l'Esecutivo «ha perso l'oc-

casione per intervenire in que-sta direzione».

Nel documento unitario ven-gono richieste anche misure stra-ordinarie sull'occupazione e «una svolta epocale» nella lotta all'evasione fiscale, con una rior-ganizzazione dei controlli e de-gli studi di settore «che dovreb-bero trasformarsi in uno stru-mento di reale accertamento».

Insomma, un mix di interven-ti, da finanziare (pure) con una «patrimoniale» sulle grandi ric-chezze. E con il blocco di due an-ni delle consulenze nella Pa e la riduzione del 20% dei compensi di tutti i 24mila componenti dei cda di aziende ed enti pubblici.

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Saverio Fossati Gianni Trovati

Arrivano le risposte in un cantiere sempre aperto

lcuni aspetti sono stati chiariti e un po' di

kdubbi sono stati risolti. Tutto sommato la circolare del dipartimento delle Finanze ha messo quel tanto di lubrificante nella rugginosa macchina dell'Imu che consenta di farla partire. Certo, per parecchie famiglie il problema principale resta il peso dell'imposta piuttosto che la comprensione del meccanismo (che comunque in molti hanno già delegato ai professionisti, con ulteriore sborso economico). Ma va detto che il Dipartimento ha anche accolto alcune delle istanze che i contribuenti hanno manifestato proprio sulle pagine di questo giornale: la possibilità di non subire sanzioni e interessi in relazione a questo primo acconto. E viene anche permesso di sfruttare il trattamento più favorevole che alcuni (pochi) Comuni possono aver deliberato in modo da evitare il pagamento dell'imposta e, ovviamente, anche dell'acconto.

Restano fuori dalla porta le richieste che i cittadini società avevano invece rivolto al Governo e che possono trovare spazio solo attraverso modifiche legislative al di fuori della portata del Dipartimento: anzitutto l'allentamento della morsa sugli affitti, che attualmente rischiano di bloccarsi. Con l'Imu, infatti, e il trattamento da seconda casa che quasi tutti i Comuni sono stati costretti

ad adottare, la redditività media netta scende all'i per cento. Troppo poco per un investitore. I rischi per il mercato sono forti.

Su molte questioni più sostanziali, a partire dai problemi di bilancio lamentati da settimane da parte dei sindaci, non è naturalmente la circolare a poter offrire delle risposte. La soluzione va cercata nel cantiere dell'imposta, che rimane aperto nel tentativo di correggere i problemi collegati al debutto emergenziale dell'Imu.

Il primo momento chiave sarà la verifica sui gettiti dell'acconto, messa in calendario per luglio in base all'accordo siglato fra Governo e Comuni in conferenza unificata. I sindaci attendono con forti timori il "momento della verità", il Governo confida nel fatto che la coperta scritta nella relazione tecnica (ma prima degli sconti concessi ad agricoltori e immobili storici) permetterà di gestire la situazione, ma in ogni caso una soluzione condivisa andrà trovata. Più complesso, ma altrettanto urgente, è superare l'ambiguità di un'imposta "municipale" nel nome ma parecchio "statale" nei fatti. I sindaci propongono uno scambio fra azzeramento dei fondi di riequilibrio e attribuzione ai Comuni di tutta l'imposta, con un meccanismo che poi imporrebbe una perequazione interna fra municipi ricchi e poveri. Il sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani ieri ha aperto a un'ipotesi alternativa, che blindi la destinazione della quota erariale alla perequazione (in questo caso verticale, gestita dallo Stato). Il dibattito fra i tecnici è aperto, ma ciò che conta è un'iniezione di chiarezza: dopo anni di dibattiti sul federalismo, il principio secondo cui chi paga le tasse deve sapere dove vanno i suoi soldi, è condiviso da tutti: tranne che dalle leggi.

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L'aRarme HquUtà, Lunedì mattina vertice al Tesoro, poi martedì la firma di Monti

Crediti Pa, decreti al rush finale ROMA

Cantiere ancora aperto per sbloccare i crediti della Pa. E per chiuderlo si dovrà attendere l'in-contro convocato per lunedì mattina al Tesoro dal vicemini-stro dell'Economia, Vittorio Grilli, per illustrare con il mini-stro dello Sviluppo economico Corrado Passerai quattro decre-ti interministeriali ai vertici del-le associazioni imprenditoriali e bancarie. Ottenuto il via libera dai diretti interessati all'opera-zione sarà lo stesso premier, Ma-rio Monti, a ufficializzare l'ac-cordo martedì prossimo con la firma dei decreti e dei relativi protocolli sui plafond investi-menti e anticipazione dei credi-ti maturati dalle imprese con la pubblica amministrazione (si veda Il Sole 24 Ore di ieri).

Intanto ieri mattina i tecnici dell'Economia e quelli dello Svi-luppo economico, coadiuvati da un task force della Ragione-

ria generale dello Stato, hanno incontrato nuovamente i tecni-ci delle associazioni delle impre-se e delle banche per cercare di sciogliere i nodi rimasti ancora aperti. Il fronte delle imprese non esprime comunque una po-sizione univoca. Confindustria, che pure rimanda ogni giudizio a lunedì, ritiene che molte delle cose che andavano fatte per ren-dere possibile l'intesa siano sta-te effettivamente messe sul ta-volo. Confartigianato e Cna re-stano invece in una posizione più critica e continuano a tener-si margini per non firmare l'ac-cordo nel caso in cui le assicura-

NODI Aperture del Tesoro sulla certificazione, posizioni più rigide sulla compensazione. Copertura del Fondo garanzia a170%

zioni chieste per le Pmi non do-vessero alla fine arrivare.

Sui due decreti dedicati alle certificazioni dei crediti (uno ri-volto agli enti locali e uno alle amministrazioni centrali) è sta-to chiarito che l'amministrazio-ne in debito avrà 6o giorni per rispondere. Superato questo ter-mine l'azienda creditrice dovrà formulare un'istanza alla ragio-neria che entro altri 6o giorni no-mina un commissario ad acta per il rilascio della certificazio-ne. A quel punto l'ente ha dodici mesi per pagare: tutto l'iter può durare dunque, complessiva-mente, fino a i6 mesi. Un caso a parte è rappresentato dagli enti sottoposti al vincolo del patto di stabilità: non sarà indicata la da-ta di pagamento in quanto l'ente non può sapere quando sarà in grado di onorare il suo debito.

Irremovibile il Tesoro sulla possibilità di far valere la certi-ficazione come strumento per

avviare procedure ingiuntive nei confronti dell'ente fino al compimento dei 12 mesi. Solo oltre quel periodo di tempo le imprese potranno rivolgersi al giudice.

Sul fronte delle compensa-zioni si registra la totale chiusu-ra, soprattutto della Ragione-ria. Al momento è stata negata la possibilità di compensare i crediti vantati nei confronti di enti locali, regioni e strutture sanitarie con le somme iscritte a ruolo relative ai contributi previdenziali e assicurativi. La compensazione sarà possibile solo con debiti erariali statali iscritti a ruolo.

Per quanto riguarda il decre-to sul fondo di garanzia, la coper-tura che potrà essere concessa alle banche dovrebbe attestarsi al 70% anziché all'800/0 come in-dicato nelle prime bozze.

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Un tado automatico

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press LinE 19/05/2012 Il Sole 9.0)1111E

Fisco. A tanto ammontano i ruoli gestiti da Equitalia e non ancora incassati

Sui comuni incognita da 8 miliardi Gianni Trovati FRASCATAI. Dal nostro inviato

Una sfida, quella di mante-nere l'aggio sotto al 7% che do-vrebbe rappresentare il nuo-vo livello delle richieste di Equitalia dopo la ristruttura-zione delle regole in cantiere; un'incognita, che secondo l'Anci vale 8 miliardi e riguar-da le cartelle che oggi la stessa Equitalia sta gestendo, ma che non sono ancora arrivate al traguardo della cassa.

Sono i due temi chiave nel ri-disegno della riscossione loca-le rilanciati ieri dall'Ufficio di presidenza dell'Anci riunitosi a Frascati (Roma) nel corso della due giorni Ifel sui bilanci comunali. I vertici dell'Asso-ciazione hanno scelto la stra-da del soggetto misto pubbli-co-privato (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), che permette di evitare la costruzione ex novo di un'ulteriore struttura e non va allo scontro frontale con le aziende iscritte all'albo e già at-tive nella riscossione locale.

Gli aggi effettivi, ovviamen-te, dipenderanno dalle gare lo-cali, ma nel bando per la scel-ta del partner l'Anci ha inten-zione di costruire un mix di parametri che tenga conto dei costi richiesti ai contri-buenti, oltre che delle strate-gie e della disponibilità all'af-

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La nuova società mista

destinata a coadiuvare

i municipi

punta a mantenere l'aggio

a un massimo del 7%

fianc ament o del versante isti-tuzionale. In questo quadro, il 7% di aggio che dovrebbe es-sere chiesto dall'agente nazio-nale della riscossione dopo la revisione delle regole potreb-be rappresentare il tetto da non superare nell'offerta di collaborazione.

«Il nostro obiettivo - spie-

ga Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e presiden-te dell'Anci - è quello di atti-vare un sistema della riscos-sione locale più flessibile, con maggiore attenzione al contribuente. Siamo d'accor-do con il presidente del Con-siglio, Mario Monti, quando si dice vicino ai lavoratori di Equitalia, e con le Entrate la-voriamo benissimo nella lot-ta all'evasione, ma non si può chiudere gli occhi su un sistema che non funziona: quando ci sono anche dei drammi umani bisogna cam-biare strada».

La scelta dei sindaci è accol-ta con una certa freddezza dal sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani: «È un'opzione possibile - spiega Ceriani - ma va ricordato che la maggioran-za dei problemi nella riscossio-ne deriva non da Equitalia ma da errori degli enti impositori, e ciò accade molto più spesso negli enti locali». Anche sul-l'ipotesi di costi aggiuntivi, Ce-

fiani è meno ottimista rispet-to ai sindaci, perché «c'è il ri-schio di duplicare strutture, software, sistemi gestionali. Tutto ciò va fatto ovviamente a invarianza di risorse». Sareb-be più urgente, secondo il sot-tosegretario, «risolvere i pro-blemi a monte, perché non si tratta di lanciare l'Apollo ma di usare meglio le tecnolo-gie che abbiamo».

Per "cambiare strada" i sin-daci puntano su un soggetto ibrido, composto da una gam-ba istituzionale dedicata all'as-sistenza ai Comuni nella sta-gione di ristrutturazione delle regole e di avvio delle gare, e di una operativa interamente affidata al partner privato (si veda anche Il Sole 24 Ore di ie-ri). «Anche per questa ragio-ne - sostiene Delrio - non sarà un carrozzone».

Il calendario è stretto, per-ché il taglio operativo del na-stro al i° gennaio prossimo im-pone di avviare i lavori rapida-mente e di chiudere la gara ap-pena dopo la pausa estiva. Al momento i sindaci escludono la richiesta di nuove proro-ghe: molto dipenderà, però, dalla possibilità di trovare sog-getti privati disposti a imbar-carsi nell'impresa.

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Etichette, colori e parole che lo identifica-no come un prodotto made in Italy, ma che in realtà è stato prodotto in Australia. È il grosso quantitativo di pecorino romano con-traffatto scoperto recentemente a Singapore. La denuncia sull'ennesima contraffazione di prodotto spacciato per essere stato pro-dotto in Sardegna e che invece proviene da un'altra località del mondo, arriva stavolta dal Consorzio di tutela del pecorino roma-no, che ha sede a Macomer (Nuoro). E alla presa di posizione dell'organismo consortile, plaudono congiuntamente le organizzazio-ni professionali agricole di Coldiretti, Cia e Confagricoltura. «La pirateria alimentare va contrastata a tutti i costi», fanno sapere le tre organizzazioni professionali agricole, «e le imprese oneste non possono subire una concorrenza sleale». Certo è che il caso del

pecorino romano contraffatto scoperto a Sin-gapore è solo l'ultimo in ordine di tempo di una pirateria agroalimentare che danneggia enormemente i prodotti made in Italy. «Per questo», aggiungono le tre associazioni di categoria, «è compito del Consorzio di tutela proteggere la denominazione di origine pro-tetta. Auspichiamo pertanto che il Consorzio di tutela del «romano» continui a operare costantemente in questa direzione al fine di garantire la più ampia tutela alla Dop». Il cibo prodotto in Italia taroccato supera in va-lore i 60 miliardi di eur4 più che il doppio del valore delle esportazioni dell'agroalimentare italiano. Nel caso di parmigiano, formaggi da grattugia (come nel caso del pecorino roma-no) e ricotte, sono falsi e imitazioni il 95% dei prodotti commercializzati in America.

Paolo Caboni

press LinE 19/05/2012

ItaliaOggi

Ifabbricati rurali iscritti al catasto terreni saranno eso-nerati dal pagamento dell'ac-conto Imu di giugno. E ciò a

prescindere dalla loro destina-zione ad uso abitativo oppure strumentale. Per gli immobili iscritti al catasto edilizio urbano, invece, l'acconto sarà dovuto con le stesse regole valide per tutti gli altri immobili, fatta eccezione per i fabbricati strumentali per i qua-li la prima rata 2012 dovrà esse-re determinata in misura pari al 30% dell'imposta dovuta su base annua. Esenzione totale, poi, per terreni e fabbricati strumentali ubicati in comuni montani. Sono queste alcune delle precisazioni contenute nella circolare espli-cativa predisposta dai tecnici del ministero delle finanze (n. 3/df del 18/5/2012). Che precisano, altre-sì, che le agevolazioni concesse ai fabbricati strumentali spettano a condizione che l'immobile sia utilizzato per l'attività agricola, a prescindere dalla categoria catastale Dno, mentre i benefit presti per i terreni agricoli com-petono se gli stessi sono condotti da un coltivatore diretto o da un imprenditore agricolo (lap) iscrit-to nella previdenza agricola, ma alla necessaria condizione che il fondo sia coltivato dallo stesso contribuente. Ma ecco, nel detta-glio, le regole da seguire per non sbagliare i calcoli.

FABBRICATI AD USO ABITATIVO. I fabbricati abitati dagli agricoltori saranno assoggettati a Imu come tutte le altre case. È prevista solo una deroga rispetto al pagamen-to dell'acconto di giugno 2012 che non sarà dovuto per tutti gli immobili non ancora iscritti al catasto fabbricati (essendo pos-sibile farlo fino al 30 novembre) e ciò in quanto, spiega il mini-stero dell'economia, il comma 8 dell'art. 13 del decreto legge n. 201/2011, come integrato dalla legge n. 44/2012 ha tacitamen-te abrogato il comma 14-quater dello stesso art. 13 che prevede-va il pagamento dell'acconto Imu 2012 sulla base di una rendita presunta. Per quanto attiene al calcolo della rata di giugno, se dovuta, preliminarmente occor-rerà verificare la destinazione dell'immobile. Qualora infatti il fabbricato sia adibito ad abita-zione principale del possessore, l'acconto potrà essere pagato in misura pari al 33,3% dell'importo ottenuto applicando l'aliquota del 4 per mille al valore imponibile (rendita catastale + 5% x 160) al netto della detrazione di base di 200 euro e di quella di 50 euro per ogni figlio con meno di 26 anni (purché dimorante abitualmen-te e residente anagraficamente in quella casa). Se invece il fab-bricato è stato concesso in loca-zione, congiuntamente al terreno, a un agricoltore, pur sussistendo tutti i requisiti di ruralità di cui all'art. 9, c. 3, del dl n. 557/1993 l'aliquota applicabile sarà quella del 7,6% mille, e la metà dell'im-

posta andrà allo stato. Da ultimo va esaminato il caso di un fab-bricato abitato dai dipendenti (a tempo indeterminato o a tempo determinato per più di cento giornate lavorative) dell'impresa agricola. In questo caso l'immo-bile, ai sensi del comma 3-bis, del dl n. 557/1993, è considerato stru-mentale e pertanto, l'acconto, da calcolarsi in misura pari al 30%, andrà determinato applicando l'aliquota del 2 per mille.

FABBRICATI STRUMENTALI. An-

che per questa tipologia di costru-zioni (capannoni, stalle, magazzi-ni, agriturismo, case dei dipendi agricoli, ecc.) l'acconto 2012 non è dovuto se esse non risultano iscritte al catasto edi- lizio urbano. Diver-samente, la prima rata di giugno dovrà essere calcolata appli-cando alla base

imponibile (rendita catastale + 5% x il coefficiente individuato in relazione alla categoria catastale) l'aliquota del 2 per mille. La cir- colare ministeriale, al riguardo,

precisa che il requisito della ruralità è comple-

tamente sganciato dall'attribuzione

della catego- ria catastale

D/10, ciò che rileva è solo ed

Pagina 22 Gli edifici rurali al rebus acconto

L'IMU PER GLI AGRICOLTORI/Tutti i proprietari saranno tenuti a presentare la dichiarazione

Gli edifici rurali al rebus acconto Paga la casa in catasto fabbricati, non quella in catasto terreni

Quel pecorino romano fatto in Australia

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.E REGOLE IMU PE RUR esclusivamente la destinazione, che deve rientrare tra quelle pre-viste dal comma 3-bis dell'art. 9 del dl n. 557/1993. Occorre poi ricordare che sono esenti da Imu i fabbricati strumentali ubicati nei comuni classificati montani in base agli elenchi Istat.

TERRENI. Tutte le agevolazio-ni previste i terreni, a differenza di quelle riguardanti i fabbricati rurali, spettano a condizione che il soggetto che possiede il fondo (a titolo di proprietà o per altro diritto reale) sia anche colui che lo conduce, e si tratti, inoltre, di un coltivatore diretto o di un im-prenditore agricolo iscritto nella previdenza agricola. Va da sé che nel caso in cui il contribuente, pur continuando a coltivare il fondo non risulti più iscritto nelle liste previdenziali (come, per esempio, il pensionato che si è cancellato) non potrà godere di nessuno dei benefit previsti per i terreni agri-coli. Parimenti escluso sarà colui che concede in affitto il fondo in quanto mancherebbe l'univocità soggettiva tra il possessore e il conduttore del fondo. Chiarisce il Mef, con la circolare, che tra i soggetti che possono godere delle agevolazioni per i terreni rientrano anche le società agri-cole purché in possesso di tutti i requisiti di cui all'art. 1 del dlgs n. 99/2004. Vediamo ora di quali benefici si tratta. Innanzitutto la base imponibile viene determina-ta applicando al reddito domini-cale rivalutato il coefficiente mol-tiplicativo pari a 110 (anziché 135 che vale per tutte le altre ipotesi). L'imposta lorda, che si ottiene applicando l'aliquota del 7,6 per mille, viene poi abbattuta per-centualmente in misura inver-samente proporzionale al valore della base imponibile (si veda la tabella in alto). L'acconto di giu-gno sarà pari al 50% di quanto così ottenuto. Altra agevolazione riguarda la finzione giuridica di non edificabilità dei terreni che, seppur considerati fabbricabili in base agli strumenti urbanistici, continuano a essere tassati ai fini Imu come fondi agricoli in base al reddito dominicale. Discorso diverso invece per le esenzione dei terreni montani (cioè quelli ubicati in uno dei comuni elencati nella cm n. 9/1993) che spetta a condizione che il terreno sia colti-vato, ma a prescindere da requi-siti soggettivi di chi lo conduce o dalla necessità che ci sia coinci-denza soggettiva tra possessore e conduttore.

DICHIARAZIONE. Per tutti i fab-bricati rurali già iscritti in cata-sto, entro il 30 settembre i con-tribuenti dovranno presentare la dichiarazione Imu. Per quelli invece non censiti, la circolare ministeriale precisa che l'obbligo dichiarativo dovrà essere assolto entro novanta giorni dalla data di presentazione della dichiarazio-ne in catasto, data che determina l'attribuzione della rendita cata-stale e quindi il verificarsi delle «variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta».

Abitazione principale del contribuente e pertinenze

Aliquota

0,4%

Detrazioni Riduzioni

C 200 + C 50 per ogni figlio

"under 26" (2)

Abitazione rurale affittata 0,76%

Abitazione dei dipendenti dell'impresa agricola

Fabbricato strumentale (3)

Terreno posseduto e con-dotto da CD o IAP iscritto alla previdenza (4) Terreno condotto da soggetto privo dei requisiti (4)

(1) non dovuto in caso di fabbricati non censiti al catasto urbano, si paga tutto a dicembre; (2) rapportate al periodo dell'an-no in cui sussistono le condizioni; g esente se ubicato in comune montano (elenchi Istat); (4) esente se ubicato in comune montano (elenco C.M. 9/1993); (5) da moltiplicare alla base imponibile con coefficiente 110; (6) da moltiplicare alla base imponibile con coefficiente 135

PER TERRENI CALCOLO DE 'ACCONTO IMPOSTA

LORDA RIDUZIONE VALORE (RD+25%X110) = 100.000

mposta da O a 6.000 45 60 100% Imposta da 6.000 a 15.500 72,20 70% Imposta da 15.500 a 25.500 76,00 50% Imposta da 25.500 a 32.000 49,40 25% Imposta da 32.000 a 100.000 516,80

Totale Acconto

IMPOSTA NETTA

21,66 38,00 37,05

516,80 613,51 306,76

Nessuna

Acongua- glio entro il 17/12 sulla base delle aliquote e

delle detra- zioni adot- tate, defin i- tivamente,

dal comune entro il 30/9

Misura acconto (1)

1/3 entro1118/6, 1/3 entro il 17/9

oppure 50% entro il 18/6

50% entro il 18/6

30% entro il 18/6

30% entro il 18/6

0,2 % Nessuna

0,2 % Nessuna

Pagina 22 Gli edifici rurali al rebus accanto

Saldo

0,76% (6) Nessuna 50% entro il 18/6

0,76% (5) Per scaglioni entro 11 18/6 50%

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ItaliaOggi

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Altri articoli sull'Imu da pagina 29

EIMU PER GLI AGRICOLTORI/Per gli altri immobili si versa in due rate, entrambe tramite F 24

Prima casa rurale? Imposta light Tre le rate: si paga il 18 giugno, il 17 settembre e il 17 dicembre

DI FABRUJO G. POGGIANI

Fabbricati rurali abitativi con imposta municipale (Imu) leggera, ma solo se utilizzati quale abitazio-

ne principale dall'agricoltore. La circolare (n. 3/df del 18/5/2012) conferma, ove ce ne fosse stato bi-sogno, che dopo l'introduzione del tributo municipale, i fabbricati ru-rali a uso abitativo, di cui al com-ma 3, dell'art. 9, dl n. 557/1993, sono assoggettati all'imposizione con le regole ordinarie Di fatto, sull'unità abitativa utilizzata dal coltivatore diretto e dall'im-prenditore agricolo professionale (Iap), dove lo stesso ha stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica, si rendono applicabi-le sia l'aliquota ridotta dello 0,4% che le detrazioni, sia quella «base» (200 euro) che quella per ogni fi-glio di età inferiore a 26 anni, se anch'esso dimorante e residente nella stessa unità (50 euro, sino a un massimo di 400 euro). Sulle restanti unità abitative, ancorché possedute nell'ambito dell'impre-sa agricola ma non utilizzate di-rettamente, l'aliquota applicabile è quella ordinaria pari allo 0,76%, senza alcuna detrazione.

Per l'abitazione principale si rende applicabile l'ulteriore age-volazione, concernente la possi-bilità di eseguire il versamento del tributo dovuto in tre rate (18 giugno-17 settembre e 17 dicem-bre) di eguale importo, salvo con-guaglio sull'ultima rata a seguito delle decisioni assunte dai comu-ni. Con riferimento ai fabbricati strumentali, di cui al comma 3-bis, dell'art. 9, dl 557/1993, po-sta l'esenzione per quelli collocati in comuni montani o parzialmen-te montani, la circolare confer-ma l'applicazione di un'aliquota ridotta pari allo 0,2% (con pos-

sibile riduzione discrezionale allo 0,1% da parte dei comuni) e il pa-gamento in due rate, la prima in acconto pari al 30% dell'imposta dovuta applicando l'aliquota base e la seconda pari all'ammontare residuo dell'imposta complessiva-mente dovuta per l'intero anno. Limitatamente all'anno 2012, per i fabbricati ancora e legittima-mente censiti al catasto terreni, il versamento dovrà avvenire in un'unica soluzione (17 dicembre), per effetto della possibilità con-cessa ai proprietari e ai titolari di diritti reali di dichiarare nel ca-tasto urbano dette costruzioni en-tro il prossimo 30 novembre. Sul tema, è opportuno ricordare che uno specifico provvedimento del presidente del consiglio dei mini-stri, da emanare entro il prossi-mo 10 dicembre, potrà stabilire la modifica delle aliquote da appli-care agli immobili (terreni e fab-bricati) del primario, che fino alla fine dell'anno scorso, se rispettosi dei requisiti di ruralità, godevano della totale esenzione da Ici. Di conseguenza, come precisato dalla circolare ministeriale in commen-to, si deve intendere superata la disposizione, riferita alle costru-zioni strumentali censite ancora al catasto terreni e contenuta nel comma 14-quater, dell'articolo 13, dl n. 201/2011, che obbligava i proprietari a versare il tributo municipale sulla base della rendi-ta delle unità similari già iscritte in catasto. Infine, per quanto con-cerne il versamento, la circolare ricorda che lo stesso deve essere eseguito esclusivamente con la delega modello «F24» (Agenzia delle Entrate, provvedimento n. 2012/53906/2012), con l'ulteriore

possibilità di utilizzare l'apposito bollettino po-

stale, ma solo a parti-re dal 1° dicembre

2012.

Pagina 23 Prima casa mra•le? Imposta light

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U E FABB FABBRICATI RUBA NTI ICORR CAS Caso 1)

Fabbricato rurale a destinazione abitativa - categoria "A/6" - classe 10 - vani 8 abitazione principale

Possesso 100% - aliquota ridotta 0,4% Periodo di possesso: 12 mesi Rendita catastale dell'unità immobiliare = euro 404,902 Rendita catastale rivalutata 5% = euro 425,147 Modalità di versamento : tre rate (18 giugno - 17 settembre - 17 dicembre) Base imponibile = 425,147 x 160 = euro 68.023,52 Imposta lorda annua = 68.023,52 x 0,4% -- euro 272,094 Detrazione abitazione principale annua = euro 200,00 Imposta annuale netta = 272,094 - 200,00 = euro 72,094 l° acconto - 1/3 dovuto - (18 giugno 2012) = euro 24,031 V acconto - 1/3 del dovuto (17 settembre 2012) = euro 24,031 Saldo con medesima aliquota (17 dicembre 2012) = euro 24,032

Caso 2) Fabbricato rurale a destinazione abitativa - categoria "A/6" - classe 8

non abitazione principale Possesso 100%'- aliquota ordinaria 0,76% Periodo di possesso: 8 mesi (15 maggio 2012) Rendita catastale dell'unità immobiliare = euro 204,517 Rendita catastale rivalutata 5% = euro 214,743 Modalità di versamento : due rate (18 giugno - 17 dicembre) Base imponibile = 214,743 x 160 = euro 34.358,p Imposta lorda annua = 34.358,88 x 0,76% = euro 261,1275 Imposta dovuta in base al periodo dl possesso = euro 174,085 Acconto (18 giugno 2012) = euro 43,521 Saldo con medesima aliquota (17 dicembre 2012) = euro 130,564

Caso 3) Fabbricato rurale a destinazione abitativa - categoria "A/3" - classe 4 - vani 5

non abitazione principale Possesso 100% - aliquota ordinaria 0,76% Periodo di possesso: 12 mesi Rendita catastale dell'unità immobiliare = euro 322,786 Rendita 'catastale rivalutata 5% = euro 338,925 Modalità di versamento : due rate (18 giugno - 17 dicembre) Base imponibile = 338,925 x 160 = euro 54.228,00 Imposta lorda annua = 54.228,00 x 0,76% = euro 412,133 Acconto (18 giugno 2012) = euro 206,066 Saldo con medesima aliquota (17 dicembre 2012) = euro 206,067

Caso 4) Fabbricato rurale strumentale -

Possesso 100% - aliquota ordinaria 0,2% Periodo di possesso: 12 mesi Rendita catastale dell>unità immobiliare euro 5.000,00 Rendita catastale rivalutata 5% euro 5.250,00 Modalità di pagamento im due rate (18 giugno - 17 dicembre) Percentuale di versamento : 30% a giugno - 70% a dicembre Base imponibile cm 5.250,00 x 60 euro 315.000,00 Imposta lorda annua so 315.000,00 x 0,2% euro 630,00 Acconto 30% (18 giugno 2012) = euro 189,00 Saldo 70% con medesima aliquota (17 dicembre 2012)

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FINANg

A

Pronta la tassa su cani e gatti I proprietari la verseranno nelle casse dei comuni

Una tassa comunale sui proprie-

tari di cani e gatti. I cui proven-ti saranno destinati a un fondo per la lotta al randagismo. Lo

prevede una norma della proposta di leg-ge C.1172 e abb. in commissione Affari sociali alla Camera. In attesa dei pareri delle commissioni mancanti (fino ad ora si sono pronunciate le commissioni Difesa, Finanze, Trasporti, Lavoro e Politiche eu-ropee), la commissione Bilancio ha richie-sto preventivamente la relazione tecnica del governo, che è chiamato a presentarla, secondo i tempi ordinari, entro un mese.

La proposta di legge, recante «nuove nor-me in materia di animali d'affezione, di prevenzione e controllo del randagismo e di tutela dell'incolumità pubblica», prevede la possibilità per i comuni di «deliberare, con proprio regolamento, l'istituzione di una tariffa comunale al cui pagamento

sono tenuti i proprietari di cani e gatti». La tariffa è destinata al finanziamento di iniziative di prevenzione del randagi-smo e dell'abbandono quali, per esempio: incentivi per l'adozione; prestazioni medi-co-veterinarie di base erogate da medici veterinari in convenzione con i comuni; e piani di controllo delle nascite. Sono esclusi dal pagamento della tariffa i cittadini che abbiano adottato un cane o un gatto dalle strutture comunali o convenzionate con i comuni. La tassa deve essere pagata da proprietari o possessori di animali di affe-zione (cani e gatti).

I comuni possono al-tresì istituire un Albo in cui iscrivere i cittadini disponibili ad adottare contemporaneamente almeno tre cani o gatti provenienti da canili e

gattili. E posso- i no anche adot-tare forme d'incentivo nei confronti delle persone che intendono adottarli. I comuni costieri o rivieraschi invece possono indivi-duare, mediante apposita cartellonistica e delimitazioni, una o più spiagge destinate agli animali d'affezione (cani o gatti) che hanno accesso ad esse soltanto sotto la sorveglianza del responsabile.

La proposta di legge; oltre ad elencare i doveri dei proprietari di cani e gatti e le corrispettive sanzioni in caso di omissio- ne (fino a 5 mila euro in caso di omesso

controllo sull'attività ri- produttiva dell'animale), prevede l'obbligo per le regioni di predisporre, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigo- re della legge, sulla base

degli standard concertati con il ministero della Salute, le procedure per l'istituzione e la gestione delle «anagrafi degli animali d'affezione». Le regioni dovranno inoltre individuare una specifica struttura orga- nizzativa dei Servizi veterinari del Dipar- timento di prevenzione dell'Asl, a valen- za provinciale competente in materia di randagismo, igiene urbana veterinaria e tutela degli animali d'affezione. I servizi veterinari pubblici, in collaborazione con gli Ordini professionali dei medici veteri- nari e le facoltà di medicina veterinaria, dovranno organizzare anche corsi di for- mazione per i proprietari di cani peri quali sia stato emesso certificato di comprovata pericolosità ai sensi dell'art. 9, comma 3.

Matte(' Rigamonti O Riproduzione riservata —M

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erba menti Imu, proroga in vista

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Slittamento dei termini anche per í dichiarativi 2012. Provvedimento società ali comodo a fine mese

Versamenti Imu, proroga in vista All'esame un rinvio di venti giorni. Alla cassa il 6 luglio

DI CRISTINA BARTELLI

roroga in vista per l'Imu. Non c'è pace per l'impo- sta municipale

unica che, a meno di un mese dal primo appun-tamento dei contribuen-ti con i versamenti, ha trovato chiarimenti in una circolare arrivata solo ieri. Tanto che, ca-lendario alla mano, se-condo quanto risulta a ItaliaOggi si comincia a valutare l'ipotesi di un rinvio. L'ufficializza-zione potrebbe arrivare a fine Mese assieme ad un altro rinvio che gli operatori, visti i ritardi accumulati dall'ammini-strazione fiscale, danno quasi per certo, quello dei versamenti delle di-chiarazioni dei redditi 2012 (si veda ItaliaOggi del 28/04/2012). Venti giorni, come ormai è di-ventata abitudine, per i versamenti del 16 giugno: si andrebbe quindi al 6 luglio iniziando a contare dalla data originaria del versamento (il 16 giugno è sabato per cui il termi-ne è spostato al primo giorno lavorativo cioè il 18 giugno).

Le date sono identiche an-che per il primo versamento

del 50% o del 33% (a seconda che si scelga di pagare in due o tre tranche l'imposta) dell'Imu

5,00 curo' IMALO

ItalleOggi •

ItaliaOggi

prima casa mentre è il 50% per l'Imu seconda casa. I tasselli che mancano per i dichiarativi riguardano Unico imprese in

particolare e cioè il software Gerico che serve per il calcolo dei risultati degli studi di set-

tore. Indispensabile per fare i conteggi del dovuto da inserire in dichiarazio-ne e versare. Ma alcuni operatori sono possibili-sti anche per una proroga che riguardi Unico perso-ne fisiche L'anno scorso infatti il rinvio era stata omnicomprensivo sui di-chiarativi perché ci fu il debutto della cedolare secca, quest'anno, sem-pre legato agli immobili, c'è l'Imu.

Non solo. Complice anche l'emanazione in tempi molto ravvicinati di nuove norme fiscali in vigore dal 2012, ma che il legislatore vuole che siano già considerate nel calcolo dell'acconto 2012 dovuto insieme al saldo 2011, la macchina attuativa dell'ammini-strazione sembra essere ingolfata. Sempre per fine mese si attendereb-be il provvedimento sulle società comodo mentre per giugno dovrebbe ar-rivare la circolare.

Sul punto non si sa bene quando e come proporre un'istanza di interpello disap-plicativa che l'agenzia delle entrate indica come obbligato-

GUIDA FISCALE

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, „ ,,.„ „ • .• 'cream li luru, proroga in is a

Le regole dell'id e quelle dell'

Ggse ufficie " riai

Aree edificabili e terreni apriceli,

Abitazione e

Le esenzioni e le agevolazioni

liichiaraziane e versamento

Acceria rio, ° se■ rudon

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ria per sfuggire, legittimamen-te, alle disposizioni normative introdotte.

Ma ci sono altri intoppi che pesano sul lavoro degli studi professionali. Il ricalcolo del reddito 2011 per calcolare correttamente gli acconti di quest'anno riguarda infatti anche le novità dei beni asse-gnati ai soci, lo stop alle agevo-lazioni degli immobili ai soci. Una soluzione che parrebbe ad oggi percorribile senza danni particolari per l'erario ma cercando di venire incontro alle esigenze dei contribuente potrebbe essere che l'Agenzia delle entrate possa•stabilire di rimandare questi calcoli (ad oggi quasi impossibili) agli acconti di novembre, lascian-do invece indenni i calcoli di che verrebbero effettuati con i criteri già noti. Quindi nes-sun effetto delle nuove regole nell'acconto di giugno, con slit-tamento a novembre del con-guaglio. Magra consolazione, insomma.

La stagione delle proroghe che arriva insieme alla sta-gione delle dichiarazioni ha fatto sentire i primi colpi a inizio aprile sul modello 730. Chi presenta il modello 730 per dichiarare i redditi 2011, ha tempo fino al prossimo 16 maggio, se lo consegna al so-stituto d'imposta, oppure fino al 20 giugno, se lo presenta a un Caf o a un professionista abilitato. Entro il 15 giugno i sostituti d'imposta devono consegnare al contribuente la copia della dichiarazione ela-borata e il relativo prospetto di liquidazione, mentre i Caf o i professionisti abilitati hanno tempo fino al 2 luglio. Per co-municare, invece, il risultato finale delle dichiarazioni ed effettuare la trasmissione te-lematica all'Agenzia delle En-trate delle dichiarazioni pre-sentate, i Caf e i professionisti abilitati hanno tempo fino al 12 luglio (si veda Italia Oggi del 27/4/2012). Riproduzione riservata

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Pa.. ilrispafnri?

La sentenza del Tar Lombardia è la prima che si appella al principio della spending review

Ra., il risparmio è un imperativo Acquisti sottomessi al criterio del rapporto qualità prezzo

DI ROBERTO MILIACCA

isparmiare è un dovere per la pubblica ammini- strazione. Non applicare questo imperativo cate-

gorico da parte di un'ammini- strazione, specie regionale, «è un comportamento antigiuridico» e porta ad invalidare tutti gli atti che vadano in senso opposto. È stato il Tar della Lombardia ad affermare questo principio, con la sentenza n. 1350/2012 della quarta sezione, depositata il 15 maggio scorso. Una sentenza che, per rafforzare il suo ragio- namento, si è appellata, prima pronuncia in Italia, addirittura al recentissimo decreto legge 7 maggio 2012, n.52 sulla spending review, laddove impone alle p.a. di avvalersi, nei propri acquisti, sempre del parametro prezzo- qualità migliore sul mercato, spe- cie se i prezzi fossero più bassi di quelli proposti dalla Consip per beni o servizi comparabili. In- somma, non ci sono convenzioni o leggi che tengano: se sul merca- to si può pagare di meno, si deve aggiudicare la gara al migliore offerente. E se esistono centri di

acquisto «pubblici», na-zionali o regionali, che però offrono gli stessi beni o servizi a prezzi più alti del mercato, non c'è nessuna legge che possa imporre di avvalersi di questi.

Una pronuncia dal forte impatto <politico», insomma, quella pronun-ciata, dal Tar della Lom-bardia, che, nel caso di merito, è intervenuto su uno dei capitoli di spesa che pesano maggiormen-te sui conti pubblici, cioè la spesa sanitaria sostenuta dal-le regioni. In particolare, il Tar ha annullato il provvedimento con il quale l'Azienda ospedaliera Ospedale Sant'Anna di Como, insieme all'Azienda ospedaliera Ospedale civile di Legnano, ave-vano aggiudicato la fornitura quadriennale di farmaci ed emo-derivati alla centrale di acquisti regionale Lombardia Informa-tica spa, nonostante i prezzi di quest'ultima fossero palesemente superiori a quelli proposti invece dalla società privata fornitrice di farmaci che ha proposto il ricorso

in quanto esclusa dalla gara. E pensare che l'ospedale, ini-

zialmente, aveva riconosciuto e provvisoriamente aggiudicato l'offerta economicamente più van-taggiosa alla società privata. Poi, invece, per il timore di incorrere in chissà quali strali, ha deciso di annullare, in via di autotute-la, l'aggiudicazione, rivolgendosi per l'acquisto dei farmaci alla centrale acquisti pubblica della regione Lombardia, nonostante il costo fosse superiore.

«La cieca adesione a una nor-mativa regionale emanata in

astratto proprio al fine di otte-nere risparmi di spesa per le singole ammini-strazioni, ma la cui applicazione nella fattispe-cie concreta ha determinato, al contrario, un ri-sultato deteriore per le condizioni economiche di aggiudicazione della fornitura dei farmaci in

questione», dicono i giudici, va censurata. «E ciò, anche in con-siderazione del particolare mo-mento di congiuntura economica in cui si trova il paese, che do-vrebbe far propendere per scelte dirette ad un maggior risparmio per la spesa pubblica».

E per far capire alle regioni e alle amministrazioni che non è più tempo di seguire solo le leggi astratte, ma che è invece ora di risparmiare, affidandosi al mer-cato, se più conveniente, il Tar lombardo ha fatto un excursus della normativa, sia nazionale

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che regionale, in materia di ac-quisti da parte delle p.a., citan-do da ultimo l'articolo 7, primo comma, del decreto legge 52/2012 sulla spending review, che impo-ne a tutte le pa, regioni comprese, di fare acquisti applicando «pa-rametri prezzo-qualità miglio-rativi rispetto a quelli dei bandi pubblicati da Consip per beni o servizi comparabili». Nell'annul-lare gli atti dell'azienda sanita-ria, il Tar ha anche condannato l'ospedale ai danni per colpa in quanto, «pur consapevole del risparmio di spesa che avrebbe ottenuto completando la proce-dura in questione, in astratta applicazione di una norma di legge ha omesso la necessaria ponderazione nella valutazione degli interessi sottesi all'eserci-zio del potere di autotutela, po-nendo nel nulla l'aggiudicazione provvisoria nei confronti della ricorrente, oltre all'antigiuridi-cità del comportamento tenuto dall'amministrazione, causativo di un danno consistente nell'aver impedito alla società di eseguire la fornitura di medicinali per più di un anno».

--eRtproduzione riservata

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P.a.. il risparmio .i. uni mperalivo

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Ai comuni mani libere sulle aliquote ma entro i limiti statali La misura minima e massima delle ali-quote Imu stabilita dalla legge costitu-iscono dei vincoli invalicabili da parte del comune. Se un figlio dimora e risiede anagraficamente in immobile diverso da quello in cui dimorano e risiedono i ge-nitori ma ubicato nello stesso comune, il genitore perde solo l'eventuale maggio-razione della detrazione, poiché il figlio costituisce un nuovo nucleo familiare Il diritto alla maggiorazione della de-trazione spetta fino al compimento del 26° anno di età, per cui si decade dal beneficio dal giorno successivo a quel-lo in cui si verifica l'evento. La norma non richiede che il figlio sia «fiscalmen-te a carico» né possono farlo i comuni. Se soffitta e cantina sono accatastate unitamente all'unità ad uso abitativo, il contribuente può usufruire delle age-volazioni per l'abitazione principale solo per un'altra pertinenza classificata in categoria catastale C/6 o C/7. Questi sono alcuni degli aspetti più interes-santi della tanto attesa circolare n. 3/ DF del 18 maggio 2012 con la quale il dipartimento delle finanze del Mef ha, fornito chiarimenti sulla complicata di-sciplina del nuovo tributo.

Le aliquote. La circolare precisa che i limiti delle aliquote minimo e massimo costituiscono dei vincoli invalicabili da parte del comune. L'ente locale, infatti, può esercitare la sua autonomia regola-mentare manovrando le aliquote entro gli specifici limiti dettati per le varie fattispecie stabilite dalla legge e nel far questo può diversificare le aliquote sia nell'ambito della stessa fattispecie impositiva e sia all'interno del gruppo catastale, con riferimento alle singole categorie di immobili, purché vengano t..._seguiti criteri generali di ragionevolezza

e non discriminazione. Domina su tutto l'esigenza di salvaguardare la quota del gettito riservata allo Stato, per cui i co-muni devono ponderare attentamente le scelte da fare. •

La detrazione per l'abitazione principale e le relative pertinenze. Il pensiero del Mef è che i comuni posso-no aumentare l'importo della detrazione di 200 € fino a concorrenza dell'impo-sta dovuta, nel rispetto dell'equilibrio di bilancio, anche specifiche fattispecie meritevoli di tutela, fermi restando, ov-viamente, i criteri generali di ragione-volezza e non discriminazione. Solo se il comune abbia disposto l'aumento della detrazione fino a concorrenza dell'impo-sta dovuta, rendendo così l'abitazione principale esente da Imu, allora non può stabilire un'aliquota superiore a quella ordinaria per gli immobili a di-sposizione.

Il nucleo familiare. La circolare non precisa cosa si debba intendere per nucleo familiare a cui fa riferimen-to l'art. 13, comma 2, del dl n. 201 del 2011, nello stabilire che per «abitazione principale si intende l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono ana-graficamente». È solo negli esempi che si affronta tale concetto, in particolare quando si esamina la norma che preve-de che, nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la di-mora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, l'aliquota e la detrazione per l'abitazione principale e per le relative pertinenze devono essere uniche per nucleo familiare indipendentemente

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dalla dimora abituale e dalla residenza anagrafica dei rispettivi componenti. La circolare precisa innanzitutto che la finalità antielusiva della nonna impone che la stessa deve essere interpretata in senso restrittivo, al fine di impedire che, nel caso in cui i coniugi stabiliscano la residenza in due immobili diversi nel-lo stesso comune, ognuno di loro possa usufruire delle agevolazioni dettate per l'abitazione principale e per le relative pertinenze. E, pertanto, se ad esempio:

• nell'immobile in comproprietà fra ì coniugi, destinato all'abitazione principale, risiede e dimora solo uno dei coniugi — non legalmente separati — poiché l'altro risiede e dimora in un diverso immobile, situato nello stesso comune, l'agevolazione non viene total-mente persa, ma spetta solo ad uno dei due coniugi;

• un figlio dimora e risiede anagrafi-camente in altro immobile ubicato nello stesso comune, e, quindi, costituisce un nuovo nucleo familiare, il genitore per-de solo l'eventuale maggiorazione della detrazione.

Le pertinenze. Un altro aspetto af-frontato dalla circolare è quello, tutt'al-tro che infrequente, in cui due pertinen-ze, di solito la soffitta e la cantina, siano accatastate unitamente all'unità ad uso abitativo. In base alla rigida lettura del dato letterale della norma — che con-sente di applicare l'aliquota agevolata per l'abitazione principale nella misura massima di un'unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, «anche se iscritte in catasto unitamente all'unità ad uso abitativo» —il contribuente, poiché dette pertinenze, se fossero accatastate separatamente, sarebbero classificate entrambe in ca-

tegoria C/2, avrebbe dovuto scorporare una delle due, con evidente accollo di costi da sostenere. La linea seguita inve-ce dai tecnici ministeriali è stata quella di considerare che in base alle norme tecniche catastali la rendita attribuita all'abitazione ricomprende anche la red-ditività di tali porzioni immobiliari non connesse, per cui per rendere comunque applicabile la norma, si è ritenuto che il contribuente possa usufruire delle age-volazioni per l'abitazione principale solo per un'altra pertinenza classificata in categoria catastale C/6 o C/7.

La maggiorazione della detra-zione per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni. Poiché tale be-neficio costituisce una maggiorazione della detrazione, si calcola con le stes-se regole di quest'ultima e, quindi, in misura proporzionale al periodo in cui persiste il requisito che dà diritto alla maggiorazione stessa. La norma non richiede che il figlio sia «fiscalmente a carico» né i comuni possono introdurre tale condizione nel proprio regolamen-to. Il diritto alla maggiorazione spetta fino al compimento del 26° anno di età, per cui si decade dal beneficio dal gior-no successivo a quello in cui si verifica l'evento. La circolare riporta, quindi, una serie di esempi legati tutti da un filo comune e cioè:

• in caso di nascita di un figlio) per m computare il mese nel calcolo della ag-

giorazione occorre che la nascita si sia verificata da almeno 15 giorni;

• in caso di compimento del 26° anno di età, per potere computare il mese nel calcolo della maggiorazione occorre che l'evento si verifichi dal 15° giorno in poi.

Ilaria Accardi

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Fabrizia Lapecorell a

LA CIRCOLARE SULIMU Pubblicata la nota Mef No a sanzioni e interessi per errori in buona fede

Se rimu è zero non si versa acconto Illogico pagare ad aliquota base e chiedere il rimborso

DI FRANCESCO CERISANO E CRISTINA BARTELLI

Saranno esonerati dall'ap-puntamento con le prime due rate dell'Inni prima casa (18 giugno e 17 set-

tembre) i contribuenti dei comu-ni che hanno deciso (aumentando la detrazione base di 200 euro sull'abitazione principale o ridu-cendo l'aliquota del 4 per mille) di azzerare l'imposta. Sarebbe, infatti, illogico richiedere il ver-samento dell'Imu calcolata sulle aliquote di base per poi obbliga-re il contribuente a presentare istanza di rimborso al comune. I sindaci però, dopo che a luglio co-nosceranno i reali dati di gettito dell'acconto, potrebbero cambia-re idea e modificare le aliquote entro il 30 settembre, chiedendo qualcosa ai propri concittadini. In questo caso i contribuenti do-vranno versare il dovuto entro il 17 dicembre. È uno dei principali chiarimenti contenuti nella circo-lare sull'Imu (n.3/Df) diffusa ieri dal dipartimento delle finanze.

La nota contiene un'altra buo-na noti zialn vista del pagamento della prima rata, E cioè che non

ci saranno sanzioni e interessi per chi commette errori nel ver-samento o nel calcolo dell'impo-sta. In vista deil'appuntamento del 18 giugno, il Mef (tali e tante sono state le novità e le modifiche nella disciplina Imu) ha ricono-sciuto applicabile il principio previ-sto dallo Statuto del contribuente (art. 10, comma 3, della legge 27 luglio 2000, n. 212) relativo alla tutela dell'affi-damento e della buona fede, nel caso in cui gli errori siano stati determinati da «obiettive condi- zioni di incertez-za sulla portata e sull'ambito di applicazione della norma tributaria».

Trova conferma nella versio-ne definitiva della circolare la possibilità di pagare l'Imu com-pensandola con eventuali crediti erariali da 730 (si veda ItaliaOg-gi del 16 maggio 2012). La nota firmata dal direttore generale

delle finanze, Fabrizia Lape-corella, spiega come. Il credito da 730 potrà essere utilizzato per pagare l'Imu ma solo attra-verso il modello F24, all'interno del quale dovrà avvenire la com-pensazione. L'F24 dovrà essere

utilizzato anche se, per effetto della compensa-zione eseguita, il saldo finale sarà uguale a zero.

Il pagamen-to dovrà essere arrotondato per difetto se la fra-zione è inferiore a 49 centesimi, ovvero per ec-cesso se supe-riore. Poiché a ciascuna tipolo-gia di immobile

è associato un differente codice tributo, la circolare precisa che l'arrotondamento all'unità deve essere effettuato per ciascun rigo del modello F-24 utilizzato in modo da salvaguardare «le esigenze di omogeneizzazione dei vari tributi».

Trova conferma anche l'impos-

chiarito che le stime del Mef «sono basate sui dati relativi a tutti gli immobili censiti negli archivi del catasto integrando le informazioni relative alle ren-dite catastali con i dati riportati nelle dichiarazioni dei redditi dei proprietari e con i versamenti Iei trasmessi telematicamente al di-partimento delle finanze»

I numeri dell'Ifel, invece, si basano su dati che solo il 15% del totale dei comuni ha fornito rispondendo a un questionario. Ragion per cui secondo il governo «non si tratta quindi di un cam-pione rappresentativo» Infine, Mario Monti ha ricordato che i dati pubblicati sul sito del Dipar-timento delle Finanze e utilizzati dai sindaci per la predisposizio-ne dei bilanci di previsione sono frutto di un intenso lavoro di concertazione portato avanti nei mesi scorsi tra i ministeri com-petenti, l'Anci e l'Ifel.

sibilità di pagare l'Imu in un'uni-ca rata (anticipato da ItaliaOggi del 16 maggio 2012) anche qua-lora i comuni abbiano deliberato le aliquote e le detrazioni prima delle scadenze del 18 giugno e 17 settembre. Le decisioni dei comu-ni non possono essere comunque considerate definitive e ciò non consente ai contribuenti di usu-fruire della facoltà di provvedere al versamento in unica soluzio-ne.

I sindaci infatti potrebbero ri-delibe rare le aliquote entro il 30 settembre 2012 e la stessa cosa potrà fare il governo entro il 10 dicembre con dpcm «per assicu-rare l'ammontare complessivo del gettito previsto per il 2012».

Palazzo Chigi contro Mei. E proprio a proposito della que-relle sul gettito (si veda altro a pezzo a pag.31) il governo con un secco comunicato ha smentito i calcoli dell'Ifel secondo cui per i comuni ci sarebbe un ammanco di 2,5 miliardi di euro. Palazzo Chigi ha confermato che il getti-to complessivo dell'imposta sarà, come previsto nella rePazione del decreto Salva Italia, di circa 21 miliardi di euro. Il governo ha

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Il coniuge assegnatario

Anziani in ricoveri

Italiani residenti all'estero

Cooperative edilizie e lacp

Abitazione concesse gratuitamente

Assimilata

Possibile assimilazione

Possibile assimilazione

Assimilata

Assimilazione impossibile

LA CIRCOLARE SULL'IMQ/Per gli anziani in ricovero, agevolazione se l'abitazione non è locata

Esenzioni, non sono tutte uguali Coniuge assegnatario versa l'imposta con sconti prima casa

DI EFREM LONGONI E NORBERTO VILLA

E. coniugi, anziani nei rico-veri e Iacp assimilati alla casa di abitazione ma con differenza. Nessuna pos-

sibilità invece per le abitazioni concesse in uso gratuito ai figli. Il passaggio dell'Ici all'Imu por-ta novità con riguardo ad alcu-ne ipotesi molto frequenti in cui l'immobile può godere dello sta-tus di abitazione principale con le conseguenze in tema di aliquo-te e detrazioni d'imposta.

Il coniuge assegnatario. Il decreto legge 16 ha stabilito che ai soli fini dell'applicazione dell'Imu «l'assegnazione della casa coniugale al coniuge, dispo-sta a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamen-to, scioglimento o cessazione de-gli effetti civili del matrimonio, si intende in ogni caso effettuata a titolo di diritto di abitazione». Il coniuge assegnatario gode di un diritto di abitazione ed è per-tanto soggetto passivo Imu. Sarà pertanto costui l'unico tra i due cortiugi che potrà godere delle agevolazioni stabilite con riguar-

do all'abitazione principale e alle sue pertinenze. Inoltre potrà an-che godere della maggiorazione della detrazione prevista nel caso di figli di età non superiore a 26 anni Quindi il quadro è mu-tato rispetto al passato quando le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relative per-tinenze trovavano applicazione anche nei confronti del coniuge che non era assegnatario della casa coniugale. Ora invece ai fini Imu l'imposta la versa il coniuge assegnatario anche se non pro-prietario della ex casa coniuga-

le (potendo godere di aliquota ridotta e detrazione).

Dimoranti in istituti di ricovero e non residenti. I comuni possono considerare adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da: anziani o disabili che acqui-siscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ri-covero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata, e l'unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non resi-denti nel territorio dello stato a

Iacp. Nei casi sopra visti tutte le fattispecie possono beneficia-re della sola detrazione e non dell'aliquota ridotta e della mag-giorazione per i figli, trattandosi di immobili posseduti da persone giuridiche.

Abitazione concesse gratu-itamente. Nessuna possibilità di considerare abitazione princi-pale la casa concessa in uso gra-tuito. Non è raro che pur mante-nendo la proprietà dell'immobile in ambito familiare conceda poi la stessa gratuitamente a un terzo (classico il caso del padre con il figlio). Infatti le norma-tiva Imu non ripropone più la possibilità di assimilare ad abi-tazione principale l'immobile dato in uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale con conseguente applicazione dello stesso regime agevolativo pre-visto per l'abitazione principale. Tale opzione era invece possibile con l'Ici. Tale possibilità non solo non è prevista dalla norma isti-tutiva ma non è nemmeno pos-sibile che sia introdotta in forza della potestà regolamentare dei comuni. ©Riproduzione riservata

titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata. Con riguardo agli anziani o disabili che hanno la propria dimora presso ricoveri o simili come nel passato l'equi-parazione tra il loro fabbricato e l'abitazione principale è lasciata alla potestà regolamentare dei comuni. Ciò comporta che gli stessi potrebbero anche godere della detrazione di 50 euro per i figli nel caso in cui gli stessi di-morino abitualmente e risiedano anagraficamente nell'immobile oggetto della disposizione di fa-vore. Per quanto riguarda i non residenti le regole sono identiche a quelle sopra viste.

Iacp. Via libera anche all'as-similazione all'abitazione prin-cipale per: le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adi-bite ad abitazione principale dei soci assegnatari; gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp). Tale situazione è parificata anche a quella degli altri enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denomina-ti, aventi le stesse finalità degli

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Per gli enti la d re i enza a l'attività co e cictle

non essendo più possibileapplicare in automatico co quelle stabilite dal legislatore in tema di Ici (diga n. 504/1992).

Poste alcune riduzioni, di base imponibile (50% sia

i fabbricati storici e artistici e per quelli inagibili e/o ina- bitabili) che di aliquote fino allo 0,4% per gli immobili produttivi di redditofolldi allo 0,38% per i «beni-mercee

e fino »), ine

fanno le spese gli immobili posse- dati dalle camere di commercio che non sono più indicate, dell'art.sm'o c

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ceassee consistente organizzazione d natura imprenditoriale,

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Per gli enti operanti nei set-tori assistenziali, sanitari , previdenziali, cultura ricreativi, esenzione limi- ie- Fab tata ai fabbricati destinati storici e artistici esclusivamente alle attività

Fabbricati inag istituzionali, esercitate sen- o i za una vera e pro • ibiii

nizzazione ìrn r urla orga_

nabitabili

immobili strumentali Ques enditoriale.

to ciò che e si evince della circolare sull'imposta mani

- in cipale (Imu), introdotta v11,adearie,avrtitaelatale dal comma

Immobili merce

immobili pubblici

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, di 201/2011.

Esenti gli immobili degli enti (pubblici e privati) commerciali de-stinati all'esercizio delle attività istituzionali non commerciali

I ananzitutto, è opport u evidenziare che sul tea del-

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- le agevolazioni e delle e

11° si deve fare espresso ed 1d esclusivo riferimento alle d- sPosizio inserite nei recenti M provvedimenti (dlgs 23/2011

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Se «non» produttivi di reddito fondiario aliquota potenzial-mente riducibile dal comune allo 0,4%, anche se posseduti da soggetti fres e ancorché locati Possibile riduzione fino allo 0,38% a cura dei comuni Esenzione per gli immobili di stato, regioni, provincie, comuni, comunità montane, consorzi di questi enti e Asl destinati esclusivamente alle attività istituzionali Esenti le stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi e aerei (E/1) e quelli a destinazione particolari (E/9) Esenti i fabbricati destinati a usi culturali e all'esercizio «esclu-sivo» del culto, nonché quelli posseduti dalla Santa Sede Esenti le costruzioni posseduti dagli stati eteri e dalle orga-nizzazioni internazionali Esenti quelli collocati in aree montane e/o di collina Esenti gli strumentali collocati in comuni montani o parzial-mente montani

Edifici particolari

Culto e cultura

Organismi internazionali

Terreni montani

Fabbricati rurali

Enti

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Le ipotesi su cui sta lavorando la Copaff per far tornare l'imposta nell'alveo del federalismo

I sindaci: tutta l'Imu dal 2013 Allo studio un'addizionale erariale sui grandi patrimoni

DI FRANCESCO CERLSANO

Imu è sempre più un cantiere aperto. E, nonostante non abbia ancora chiamato alla

cassa i proprietari immobiliari italiani, guarda già al futuro, perché così com'è non piace a nessuno. Ai sindaci che lamen-tano, tra sovrastima del gettito rispetto alla vecchia Ici e tagli lineari di Monti e Tremonti, un buco di 2,5 miliardi Ma nemme-no al governo che, come ha rico-nosciuto il direttore del diparti-mento delle finanze, Fabrizia Lapecorella, «ha dovuto met-tere in sicurezza i conti pubblici in una settimana» e ha colpito, nella più classica delle ricette, il patrimonio immobiliare tenendo per l'erariò la metà del gettito sulle seconde case.

Dal 2013, però, le cose potreb-bero cambiare. Soprattutto per i sindaci che reclamano a gran voce la totalità del gettito di un tributo che nato federalista è stato snaturato da Monti.

Pur di mettere le mani sul 100% dell9rau i primi cittadini sarebbero disposti anche a ri-nunciare ai trasferimenti.

L'Anci non perde occasione per dirlo. E l'ha ribadito anche ieri a Frascati nel corso della due giorni Ifel dedicata a fare il punto sul federalismo fiscale. «Facciamo in modo che i comuni diventino davvero un comparto autonomo, lasciando sul terri-torio il gettito di tutti i tributi e azzerando i contributi», ha ripetuto il segretario generale dell'Anci, Angelo Rughetti. Ecco allora che iniziano a cir-colare le prime ipotesi su come cambiare l'Imu dal 2013, visto che l'imposta, almeno di nome, è ancora «sperimentale» e quindi suscettibile di modifiche.

La Copaff (la commissione tecnica paritetica presieduta da Luca Antonini) si è rimessa al lavoro e sta valutando le strade percorribili per accontentare i comuni. Ma anche per allegge-rire un po' il carico fiscale sui contribuenti, visto che l'effetto complessivo di questo restyling potrebbe far scendere un po' le aliquote.

Nessuno spazio, invece, sem-bra esserci per un ripristino dell'esenzione della prima casa. Il dl Salva-Italia ha eliminato quella che era una particolarità

tutta italiana e sulla bontà di questa scelta anche in chiave federalista (perché ripristina il circuito virtuoso pago-vedo-voto assente nella versione «berlu-sconiana» sono tutti d'accordo.

Per il momento le ipotesi su cui la Copaff sta lavorando per assegnare tutta l'Imu ai sindaci senza creare voragini nei conti pubblici sono due. La prima pre-vede di compensare i 9 miliardi di euro in più che andrebbero ai municipi (tanto vale la quota erariale sulle seconde case) con l'azzeramento di tutte le com-partecipazioni che alimentano l'attuale fondo di riequilibrio da cui si finanziano i comuni. Quest'anno il fondo vale 6,8 mi-liardi e dunque non basterebbe a coprire il vuoto per l'erario. Ecco allora che i restanti 2 miliardi potrebbero essere reperiti dalla fiscalizzazione dei trasferimenti in conto capitale che è avvenuta per regioni e province, ma non per i comuni.

La seconda ipotesi, su cui lo stesso Antonini sembra scom-mettere maggiormente, punta a ridurre leggermente le aliquote introducendo una sovraimpo-

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sta statale che andrebbe ad ali-mentare il fondo perequativo. L'addizionale erariale dovrebbe caratterizzarsi per un'aliquota elevata e un'ampia franchigia in modo da esentare una buo-na fetta di piccoli contribuenti e concentrarsi solo sui grandi patrimoni immobiliari. Questo scenario a differenza del primo avrebbe il pregio di realizza-re una perequazione verticale, dall'alto, più facilmente «digeri-bile» dagli enti.

Un altro intervento corretti-vo secondo Antonini dovrebbe riguardare l'Imu sulle case in affitto e sugli immobili posse-duti da soggetti passivi Ires (società). Per entrambe le fatti-specie il federalismo fiscale (dlgs n. 23/2011) consentiva ai sindaci di dimezzare l'aliquota mentre il dl Salva Italia prevede solo la possibilità di applicare l'ali-quota del 4 per mille. «Si tratta di un consistente aggravio per le imprese», ha riconosciuto il presidente della Copaff, «che prima erano esenti dall'Irpef fondiaria e ora la pagano all'interno dell'Inni».

Di tutto questo si do-vrà tener conto quan-do si metterà mano all'attuale disciplina dell'imposta munici-pale. Le modifiche però non potranno essere re-cepite in un decreto cor-rettivo del federalismo fi-scale (c'è tempo fino al 21 novembre 2014

per approvarli) perché la legge delega (n.42/2009) non prevede la tassazione della prima casa. E un restyling dell'Imu inse-rito nell'alveo del federalismo rischierebbe di essere incosti-tuzionale per eccesso di delega. L'unica strada sarà allora quella della legge ordinaria o di un de-creto legge per modificare il dl Salva Italia.

Stop sulla società di riscos-sione dell'Anci. A Frascati si è parlato anche di riscossione e del progetto dell'Anci che, come anticipato da ItaliaOggi il 10/12/2011, ha in mente di costituire una società mista per subentrare a Equitalia che ab-bandonerà la riscossione dei tri-buti locali dal 1° gennaio 2013. Uno stop al progetto è arrivato dal sottosegretario all'Econo-mia, Vieri Ceriani, secondo cui, «in questo momento la finanza pubblica non può permettersi spese aggiuntive». «È meglio che i comuni riorganizzino la ri-

scossione con le pro- prie risorse», ha tagliato corto il

sottosegretario che ha fatto notare come «molto del malcontento nei confronti di Equitalia

sia causato dai contenziosi che derivano dagli

enti locali e non dalle amministra-

zioni statali».

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Il credito con lo Stato si può scalare dall'Inni Pronta la circolare sul pagamento dell'imposta, ancora polemiche

FRANCESCA SCHIANCHI ROMA

L'Associazione dei Comuni te-me «tensioni sociali» a giugno, quando milioni di italiani avranno pagato la prima rata della tassa sulla casa, l'Imu: l'Anci chiede di cambiarne le regole e denuncia un minor gettito di 2,5 miliardi di euro ri-

I Comuni: introiti minori del previsto Il governo: falso centreremo l'obiettivo

spetto all'Ici. Dal governo, pri-ma il sottosegretario Vieri Ce-riani definisce la cifra «dubbia e indimostrabile», poi intervie-ne Palazzo Chigi: la notizia «non deve generare allarmi-smo», il governo «conferma il gettito complessivo di circa 21 miliardi di euro».

Continua il braccio di fer-ro di cifre e previsioni tra ese-cutivo e sindaci sull'Imu, che è quasi ora di pagare (prima rata entro il 18 giugno): il mi-nistero dell'Economia ha ap-pena preparato la circolare applicativa, oltre 60 pagine per spiegare come calcolarla, come pagarla, cosa detrarre. Da sottolineare la possibilità di compensare eventuali cre-diti Irpef per pagare l'Imu tramite F24.

Stando però a uno studio dell'Ifel, l'istituto di ricerca dell'Anci, le stime dell'Econo-mia di un gettito di 21,4 miliar-

di, di cui circa 10 con la rata di giugno, sono al ribasso: manche-ranno da 1,9 a 2,5 miliardi di eu-ro che costringeranno il gover-no, prevedono i sindaci, ad au-mentare l'aliquota.

«Auspichiamo di no» inter-viene però il sottosegretario Vie-ri Ceriani, nemmeno per l'agri-coltura. Palazzo Chigi contesta il metodo che ha portato l'Anci alle sue previsioni: la stima di gettito «si basa su una quota mi-noritaria di Comuni» risponden-

do a un questionario, «non si tratta quindi di un campione rappresentativo». Per il Tesoro, i Comuni avranno 3 miliardi di gettito in più: ma saranno am-piamente compensati in negati-vo, insiste l'Ifel, dal taglio di tra-sferimenti di 5,7 miliardi.

«Al governo chiedo di mette-re mano subito all'Imu e al pat-to di stabilità», si appella il pre-sidente dell'Anci, Graziano Delrio. Il 22 è in programma un incontro con Monti; il 24 i Co-

muni saranno in manifestazio-ne a Venezia. Chiedono una «golden rule» da varare per lo-ro, per scorporare dal patto di stabilità gli investimenti e po-ter spendere i soldi in cassa, ol-tre 11 miliardi di euro.

Ma c'è un altro tema caldo aperto, quello sulla riscossione dei tributi. «Non si possono cri-minalizzare gli operatori di Equitalia», ricorda Delrio, ma «è necessario un cambio di dire-zione». L'Anci sta pensando a

una sua società mista con part-ner privati, il cui aggio vorrebbe essere un po' più basso di Equi-talia: 7% anziché il 9. Vieri Ceria-ni, che sottolinea come spesso funzioni male la filiera «a mon-te» (cioè nei Comuni), ricorda però che «mettere in piedi un'al-tra struttura significa aprire uf-fici di riscossione, software, per-sonale. Al momento la finanza pubblica non può permetterse-lo». Come dire: i sindaci faccia-no coi loro (pochi) mezzi.

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p er abitazione principale s'intende l'immobile nel quale il possessore e il suo nucleo

familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente e nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile. Nel caso in questione gli immobili sono situati in Comuni diversi e, pertanto, entrambi i coniugi possono usufruire dell'aliquota ridotta e della detrazione prevista per l'abitazione principale. Per quanto riguarda, invece, la maggiorazione per i figli, essa spetterà al coniuge per l'immobile in cui i figli dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Non è necessario che i figli siano fiscalmente a carico: l'unica condizione è che essi abbiamo meno di 26 anni. Se padre e figlio possiedono ognuno il 50% di un immobile in cui vi dimora abitualmente e vi risiede anagraficamente il figlio? Nel caso di specie solo il figlio potrà usufruire dell'aliquota ridotta e dell'intera detrazione di €200.

l versamento dell'Imu può essere • fatto, a scelta del contribuente, in • due o tre rate. Non è possibile invece • il pagamento in un'unica soluzione. La • prima rata si deve pagare applicando • l'aliquota base (il 4 per mille) e la • detrazione di cui si ha diritto, entro il 18 • giugno. La seconda rata scade invece il • 17 dicembre, e si procederà a • conguaglio sulle precedenti rate (per " chi decide di pagare in tre soluzioni, la • seconda tronche è da saldare entro il 17 • settembre). Da notare che se il Comune " dispone l'esenzione o la riduzione

dell'Imu nei confronti delle Onlus, • quest'agevolazione non si applica alla • quota che va allo Stato (il 50% del • gettito sulle seconde case). In generale, . le detrazioni e le riduzioni di aliquota » deliberate dai Comuni, non si applicano • alla quota di imposta riservata allo • Stato. L'I/nu non è deducibile dalle • imposte erariali sui redditi, come Irpef

e Ire s. Chi non dovesse presentare la • dichiarazione va incontro a sanzione

dal 100 al 200 per cento del tributo • dovuto; in caso di dichiarazione • infedele la sanzione è dal 50 al 100% • della maggiore imposta dovuta. In caso • di omissioni o errori che non incidono ' sull'ammontare dell'imposta, la ' sanzione va da 510 258 euro. La

contestazione della violazione deve avvenire entro il 31dicembre del quinto anno successivo alla violazione.

Per il Vaticano luoghi di culto e sedi estere

er i fabbricati di interesse storico o artistico, per i fabbricati dichiarati inagibili o

inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell'anno durante il quale sussistono dette condizioni, scatta una riduzione del 50% sulla base imponibile. È chiaro, specifica la circolare, che l'inagibilità e l'inabilità deve essere accertata dall'ufficio tecnico comunale con perizia a carico del proprietario, che allega la documentazione alla dichiarazione. In alternativa, il contribuente ha la facoltà di presentare una dichiarazione sostitutiva. Per i fabbricati, invece, classificabili nel gruppo catastale D, non iscritti in catasto, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, la base imponibile è determinata applicando al valore contabile i coefficienti aggiornati ogni anno con decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze. Per l'anno 2012, il decreto è stato emanato il 5 aprile 2012. Le esenzioni, inoltre, si applicano ai fabbricati destinati esclusivamente ai luoghi di culto, ai fabbricati di proprietà della Santa Sede indicati nel Trattato lateranense, i fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali.

Agevolazioni per quelli dei coltivatori

er i terreni agricoli, anche non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti e da

imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola (Iap) il reddito dominicale è prima rivalutato del 25% e, poi, moltiplicato per 110. Per gli altri terreni agricoli, nonché per quelli non coltivati, il reddito dominicale è prima rivalutato del 25% e, poi, moltiplicato per 135. Non sono considerati fabbricabili i terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli Iap, iscritti nella previdenza agricola, sui quali persiste l'utilizzazione agro-silvo-pastorale mediante l'esercizio di attività dirette alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura ed all'allevamento di animali. I terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e Iap, iscritti nella previdenza agricola, purché dai medesimi condotti, sono soggetti all'imposta limitatamente alla parte di valore eccedente euro 6000 e con le seguenti riduzioni: a) del 70 per cento dell'imposta gravante sulla parte di valore eccedente i predetti euro 6000 e fino a euro 15.500; b) del 50 per cento dell'imposta gravante sulla parte di valore eccedente euro 15.500 e fino a euro 25.500; c) del 25 per cento dell'imposta gravante sulla parte di valore eccedente euro 25.500 e fino a euro 32.000.

er:us Il Comune esenta?

: Roma comunque vuole la sua quota

Abitazioni diverse e comproprietà con figli a carico

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Oggi a Russi l'ambasciatrice Cara Elisa Luis MucaA (a destra)

Oggi a Russi l'ambasciatrice

press LinE

il Resto del Carlino 19/05/2012 Ravenna

Sette giorni di eventi tuffi dedicati a M

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Amici del Mozambico» Raccolti 150mila amo in dodici anni Al via le iniziative de 'UNA SETTIMANA per Mai- melane. Scopriamo il Mozambi- co' è il titolo di una serie di inizia- tive organizzate dall'associazione Amici del Mozambico nell'ex ma- cello. L'occasione è data dalla vo- lontà di celebrare i 20 anni dalla firma degli accordi Roma che se- gnarono la fine della guerra civile e la nascita della democrazia nel Paese africano. Anniversario che viene ricordato oggi alle 16 con un convegno che ripercorre gli ul- timi venti anni di storia del Mo- zambico.

INTERVENGONO il sindaco Sergio Retini, l'ambasciatrice di Maputo Carla Elisa Luis monsignor Franco Givone del centro missionario di Vercelli at-tivo a Maimelane, Sandra Teixe-ra dell'associazione ‘Karingana Wa Karingana' e Leone GianttEr-co, rappresentante della comuni-tà di Sant'Egidio (che svolse un ruolo 'diplomatico' fondamentale per la cessazione del conflitto nel

Paese africano). «La collaborazio-ne — racconta Mauro Rambaldi, fondatore dell'associazione Ami-ci del Mozambico — nacque nel 1999, nella cornice di un progetto Onu che individuava nell'avvio di rapporti di gemellaggio fra DM-nicipalità un mezzo per favorire lo sviluppo del Paese. Con il Co-mune di Russi avviammo i i pri-

mi contatti e impostammo il lavo-ro, ma il cambio di governo, da Prodi a l3erlusconi, portò un ta-glio ai progetti di cooperazione in-ternazionale. Per mantenere i con-tatti avviati abbiamo creato l'asso-ciazione Amici del Mozambico e collaboriamo con una missione della Diocesi di Vercelli a Maime-lane, nel nord del Paese». Un'asso-

ciazione piccola, ma attiva; i soci sono una cinquantina. «I mozam-bicani in Italia sono pochi — pro-segue Rambaldi — ma in dodici anni di attività abbiamo raccolto fondi per 150mila euro, in buona parte utilizzati per perforare poz-zi e costruire scuole. Risorse rac colte con la vendita di oggetti arti-gianali tipici in occasione di feste

e sagre, con un mercatino fisso San Pietro in Vincoli e con dona-zioni».

IL CONVEGNO di oggi sarà chiuso da una cena di beneficen-za all'oratorio don Bosco, mentre domani a partire dalle 18 è previ-sta musica con giovani russiani e mozambicani. «I fondi che racco-gliamo conclude Rambaldi sono destinati principalmente a due progetti: la mensa per i sei-cento ragazzi che frequentano la scuole professionali di Inhassora; e la costituzione di una cooperati-va di donne sieropositive, così che possano mantenere loro stes-se e i figli con il lavoro».

LUNEDÌ sera, sempre all'ex ma-cello sarà proiettato il film 'Dove va il cinema in Mozambico'. Que-ste iniziative sono realizzate an-che grazie alla collaborazione del-le associazioni Pallacorda, Linea, Pro loco, Comitato gemellaggio e Oratorio don Bosco.

Claudia Liverani

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Russi Una settimana alla scoperta del Mozambico RUSSI E' scattato ieri, e proseguirà fino al 22, la "settimana" che Russi dedica al Mozambico. La città diventa così protagonista di un viaggio che, attra-verso una mostra, musiche e assaggi, ci farà scoprire le bellezze e la cultura del popolo e della terra del Mozambi-co.Grazie all'esperienza dell'associa-zione Amici del Mozambico e alla col-laborazione dei volontari del Gruppo Fotografico della pro loco,potremmo ammirare il mare e i paesaggi in una mostra fotografica allestita presso l'Ex Macello, dove domani (ore 18), si svol-gerà un pomeriggio di musiche e buf-fet all'insegna dell'incontro tra culture. Obiettivo finale sarà quello di racco-gliere fondi a favore della costituzione di una cooperativa di mamme siero-positive per permettere di svolgere la-vori per il proprio sostentamento e quello dei loro figli. E' possibile con-tribuire anche partecipando alla cena che si terrà stasera (ore 20)presso l'O-ratorio Don Bosco di Russi che ha col-laborato all'iniziativa assieme al Co-mitato di Gemellaggio di Russi e all'as-sociazione Linea Rosa. Tra gli appun-tamenti di oggi, ricordiamo (ore 16 all'ex macello), il convegno "20 anni di Pace: dagli accordi Roma ad oggi". Partecipano Carla Elisa Luis Mucavi, ambasciatore del Mozambico in Italia, e monsignor Franco Givone, del Cen-tro missionario diocesano di Vercelli.

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Quell'autoblu elle agitagli indignai.

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