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ASPETTI NORMATIVI art.1. NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO pag. 3 art.2. NORME REGOLAMENTARI IN MATERIA DI COMPORTAMENTO 1. Principi generali 2. Mancanze disciplinari 3. Sanzioni disciplinari 4. Corrispondenza fra infrazione e sanzione 5. Organi competenti e procedimento disciplinare 6. Organo di garanzia e impugnazione delle sanzioni disciplinari pag. 4 pag. 4 pag. 4 pag. 5 pag. 5 pag. 6 pag. 7 art.3. FREQUENZA SCOLASTICA pag. 7 art.4. GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE pag. 7 art.5. ACCETTAZIONE DEI RITARDI pag. 8 art.6. PERMESSI DI USCITA ANTICIPATA pag. 8 art.7. PERMESSI DI USCITA PER MOTIVI DI TRASPORTO pag. 8 art.8. USCITA TEMPORANEA DALL'AULA pag. 8 art.9. VIGILANZA SUGLI ALUNNI NEI CAMBI D’ORA pag. 9 art.10. ASTENSIONE COLLETTIVA DALLE LEZIONI pag. 9 art.11. ESONERO DALLE LEZIONI DI EDUCAZIONE FISICA pag. 9 art.12. NORME PER CHI NON SI AVVALE DELL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA pag. 9 art.13. PIANO DI EVACUAZIONE DELLA SCUOLA pag. 9 art.14. DIVIETO DI FUMARE pag.10 art.15. USO DEI TELEFONI CELLULARI pag.10 ASPETTI GESTIONALI art.16. ORGANI COLLEGIALI: 1. CONSIGLIO D’ISTITUTO 2. GIUNTA ESECUTIVA 3. COLLEGIO DOCENTI 4. CONSIGLIO DI CLASSE pag.11 pag.11 pag.13 pag.13 pag.13 art.17. ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI pag.14 art.18. ASSEMBLEE DEI GENITORI pag.15 ASPETTI ORGANIZZATIVI art.19. ACCESSO ALLE SEDI pag.16 art.20. ACCESSO AGLI UFFICI AMMINISTRATIVI pag.16 art.21. APERTURA DELLE SCUOLE IN ORARIO POMERIDIANO E SERALE pag.16 art.22. CALENDARIO SCOLASTICO pag.16 art.23. CHIUSURA DELLA SCUOLA NEI GIORNI PREFESTIVI pag.16 art.24. ACCESSO ALLE PALESTRE pag.16 art.25. ACCESSO ALLE BIBLIOTECHE pag.17 art.26. UTILIZZO DEI LABORATORI INFORMATICI pag.17 art.27. ACCESSO AI FOTOCOPIATORI pag.18 art.28. ACCESSO AL PRESTITO DI MATERIALE MULTIMEDIALE pag.18 art.29. ALBI E BACHECHE pag.18 I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/09 1 INDICE

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ASPETTI NORMATIVI

art.1. NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO pag. 3 art.2. NORME REGOLAMENTARI IN MATERIA DI COMPORTAMENTO

1. Principi generali2. Mancanze disciplinari3. Sanzioni disciplinari4. Corrispondenza fra infrazione e sanzione5. Organi competenti e procedimento disciplinare6. Organo di garanzia e impugnazione delle sanzioni disciplinari

pag. 4pag. 4 pag. 4

pag. 5pag. 5pag. 6

pag. 7 art.3. FREQUENZA SCOLASTICA pag. 7art.4. GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE pag. 7art.5. ACCETTAZIONE DEI RITARDI pag. 8art.6. PERMESSI DI USCITA ANTICIPATA pag. 8art.7. PERMESSI DI USCITA PER MOTIVI DI TRASPORTO pag. 8art.8. USCITA TEMPORANEA DALL'AULA pag. 8art.9. VIGILANZA SUGLI ALUNNI NEI CAMBI D’ORA pag. 9art.10. ASTENSIONE COLLETTIVA DALLE LEZIONI pag. 9art.11. ESONERO DALLE LEZIONI DI EDUCAZIONE FISICA pag. 9art.12. NORME PER CHI NON SI AVVALE DELL'INSEGNAMENTO

DELLA RELIGIONE CATTOLICApag. 9

art.13. PIANO DI EVACUAZIONE DELLA SCUOLA pag. 9art.14. DIVIETO DI FUMARE pag.10art.15. USO DEI TELEFONI CELLULARI pag.10

ASPETTI GESTIONALI

art.16. ORGANI COLLEGIALI:1. CONSIGLIO D’ISTITUTO2. GIUNTA ESECUTIVA3. COLLEGIO DOCENTI4. CONSIGLIO DI CLASSE

pag.11pag.11pag.13pag.13

pag.13 art.17. ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI pag.14art.18. ASSEMBLEE DEI GENITORI pag.15

ASPETTI ORGANIZZATIVI

art.19. ACCESSO ALLE SEDI pag.16art.20. ACCESSO AGLI UFFICI AMMINISTRATIVI pag.16art.21. APERTURA DELLE SCUOLE IN ORARIO POMERIDIANO E

SERALEpag.16

art.22. CALENDARIO SCOLASTICO pag.16art.23. CHIUSURA DELLA SCUOLA NEI GIORNI PREFESTIVI pag.16art.24. ACCESSO ALLE PALESTRE pag.16art.25. ACCESSO ALLE BIBLIOTECHE pag.17art.26. UTILIZZO DEI LABORATORI INFORMATICI pag.17art.27. ACCESSO AI FOTOCOPIATORI pag.18art.28. ACCESSO AL PRESTITO DI MATERIALE MULTIMEDIALE pag.18art.29. ALBI E BACHECHE pag.18

I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/091

INDICE

art.30. CONSULTAZIONE DEL FASCICOLO PERSONALE DEI DOCENTI pag.18art.31. COMPILAZIONE DEI REGISTRI pag.19art.32. SUPPLENZE pag.19art.33. RICEVIMENTO DEI GENITORI (GENERALE E INDIVIDUALE) pag.19art.34. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE pag.19art.35. CONSEGNA DEGLI ELENCHI DEGLI ALUNNI DIPLOMATI pag.19art.36. ARCHIVIAZIONE COMPITI pag.20art.37. CONDIZIONI E PROCEDURA PER L’EFFETTUAZIONE DEI

VIAGGI DI ISTRUZIONEpag.20

art.38. PROCEDURA PER GLI ACQUISTI pag.21art.39. MODIFICHE DEL REGOLAMENTO pag.22art.40. EFFICACIA ED ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO pag.22

Hanno partecipato alla revisione del Regolamento d’Istituto delle sezioni “Stoppa” e “Compagnoni” e all’elaborazione di una bozza di Regolamento d’Istituto unitario (delibera del Consiglio d’Istituto del 22-12-2001):

nel corso dell’a.s. 2001-2002:1. BAGNARESI PATRIZIA 2. BALDINI GIOVANNI3. BARTOLOTTI ALICE4. CARAPIA MIRANDA 5. PARMIANI PAOLO 6. RAGAZZINI ORIO7. SILVAGNI CHIARA8. SPADA ANACLETO9. TAMBURINI PIERO

collaboratore scolastico ITCdocente IPS

studente IPS collaboratore scolastico IPS

genitore IPS docente ITC

studente ITC genitore ITC

dirigente scolastico IPS-ITC

nel corso dell’a.s. 2002-2003:1. BALDINI GIOVANNI2. BERTAZZONI MARIA RITA3. RAGAZZINI ORIO4. SPADA ANACLETO 5. VELLAR GUIDO

docente IPS docente ITCGdocente ITCG

genitore ITCG dirigente scolastico IPS-ITCG

nel corso dell’a.s. 2008-2009:1. BALDINI GIOVANNI2. BOSI GABRIELLA3. FORNASINI CARMEN

docente IPS docente ITCG

docente IPS

I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/092

Art.1. NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO

Per gli studentiGli studenti devono tenere un comportamento corretto, educato, responsabile e rispettoso del prossimo.Sono tenuti ad essere puntuali alle lezioni, a frequentarle con regolarità e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio, ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal presente regolamento, ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Durante le ore di lezione gli studenti possono uscire dall’aula solo in via straordinaria e non più di uno per volta. Durante l'intervallo possono uscire dall’aula, ma in nessun caso possono uscire dai cancelli dell'Istituto. Tutti i docenti in servizio l’ora precedente l’intervallo sono tenuti alla sorveglianza in classe e nei locali adiacenti, coadiuvati dal personale ausiliario. Durante le assemblee gli studenti non possono allontanarsi dal locale sede dell’assemblea.In base all’art.2 comma 3 del D.L. n.137/2008 “la votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.”

Per i docentiI docenti devono essere presenti nell'Istituto almeno cinque minuti prima dell'inizio della propria lezione e sono tenuti a rispettare scrupolosamente gli orari. Devono garantire sia la sorveglianza degli studenti in aula che durante gli intervalli e non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o ad un suo Collaboratore.Devono:

• essere puntuale nelle consegne di programmazioni, verbali, registri e negli adempimenti previsti dalla scuola;

• informare gli studenti degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione;

• esplicitare i criteri di valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio;• comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche

scritte, orali e di laboratorio;• effettuare almeno il numero minimo di verifiche come previsto dal collegio

docenti;• correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della

prova successiva;• favorire un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto

reciproco;• lavorare in collaborazione coi colleghi e tutto il personale della scuola per la

realizzazione degli obiettivi indicati nel P.O.F. • pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e

sostegno il più possibile personalizzate; • rispettare il regolamento di istituto in ogni sua parte e a mantenere il segreto

professionale su tutte le informazioni che riguardano gli studenti e le operazioni riferite alla sua attività di docente.

I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/093

ASPETTI NORMATIVI

Art.2. NORME REGOLAMENTARI IN MATERIA DI COMPORTAMENTO(in base al combinato disposto di cui al D.P.R. n. 249 del 24/06/1998 - Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria superiore e del D.P.R. n. 235 del 21/11/2007)

1. Principi generaliLa responsabilità disciplinare è personale.I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono a rafforzare il senso di responsabilità e a mantenere rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.Nessuna infrazione connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente, né indirettamente, la libera espressione di opinioni ed aspirazioni correttamente manifestate e non lesive dell'altrui personalità.Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla gravità dell’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno.

2. Mancanze disciplinari2.1. Frequenza irregolare; esempi: ritardi reiterati e frequenti che si configurino

come ritardi abituali, assenze ingiustificate.2.2. Mancato rispetto delle consegne ricevute; esempi: eseguire compiti riferiti ad

una disciplina diversa, copiare i compiti, mangiare, truccarsi, ecc. 2.3. Comportamento scorretto, inadeguato al contesto scolastico; esempi:

abbandonarsi ad effusioni amorose, urlare, affacciarsi alle finestre e parlare coi passanti, ecc.

2.4. Comportamenti che nuocciano all’esigenza e all’immagine di una scuola pulita; esempi: scrivere sui muri, porte, banchi, carte geografiche; buttare carte, mozziconi di sigaretta per terra; usare in modo inadeguato i servizi igienici, ecc.

2.5. Comportamento scorretto nella gestione delle giustificazioni; esempi: manomissioni della documentazione, falsificazioni.

2.6. Comportamenti che rechino turbativa al normale andamento scolastico; esempi: azioni di ostacolo all’attività didattica, uso di apparecchiature non con-sentite (come telefoni cellulari, radio, riproduttori, ecc.).

2.7. Comportamenti che contrastino con le disposizioni circa le norme di tutela della salute; esempi: contravvenire al divieto di fumare, portare con sé oggetti pericolosi o dannosi alla salute (alcolici e superalcolici, droga).

2.8. Comportamenti che arrechino danno a persone o a strutture e/o attrezzature della scuola; esempi: rottura e danneggiamento di vetri, porte, muri, arredi, attrezzature, libri e oggetti vari; alterazione o danneggiamento di registri e altri documenti della scuola; sottrazione di beni, valori, oggetti della scuola o di terzi; lancio di oggetti contundenti.

2.9. Comportamenti che contrastino con le disposizioni circa le norme di sicurezza; esempi: portare con sé sostanze o oggetti pericolosi, danneggiamento ai sistemi di sicurezza (idranti, estintori, scale di sicurezza).

2.10. Comportamenti che offendano l’onore delle persone, che rechino insulto alle i-stituzioni, alle convinzioni religiose ed etiche dei singoli o alle appartenenze etniche; esempi: ingiurie, atteggiamenti discriminatori o diffamatori, turpiloquio, bestemmia.

2.11. Comportamenti di persecuzione, violenza fisica o verbale o sessuale nei confronti di compagni o del personale scolastico; esempi: atti di bullismo, percosse.

I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/094

3. Sanzioni disciplinariLa scuola nella funzione educativa privilegia interventi tesi alla presa di coscienza della mancanza.Nell’applicazione della sanzione ci si attiene al principio di proporzionalità fra sanzione e gravità dell’infrazione.Classificazione delle sanzioni:

A. Rimprovero verbale. B. Ammonizione scritta con annotazione sul registro di classe.C. Ammonizione scritta con annotazione sul registro di classe e comunicazione

alla famiglia.D. Assegnazione di compiti che non prevedano un prolungamento della

permanenza oltre l’orario scolastico; esempi: lavori di ricerca, esercizi, obbligo di permanenza in aula durante l’intervallo, riordino e pulizia.

E. Assegnazione di compiti che prevedano un prolungamento della permanenza oltre l’orario scolastico (sanzioni diverse dall’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica); esempi: attività di volontariato, attività di segreteria, pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni, riordino di cataloghi e di archivi presenti nella scuola; attività di ricerca, produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche) che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica degli episodi che hanno determinato la sanzione; frequenza di specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale o culturale.

F. Allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni.

G. Allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni.

H. Allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico.

I. Esclusione dello studente dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame conclusivo del corso di studi (esame di qualifica o di stato).

Gli studenti sono tenuti al risarcimento dei danni eventualmente provocati, per colpa o dolo. L’obbligo di risarcimento non esclude l’esercizio dell’azione disciplinare.Nel caso che il danneggiamento riguardi il sistema di sicurezza della scuola, determinando un potenziale pericolo per l’incolumità delle persone, l’azione disciplinare risulta obbligatoria con le eventuali ulteriori conseguenze penali.

Di norma, le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e, come quest’ultimo, seguono lo studente in occasione di trasferimento da una scuola ad un’altra o di passaggio da un grado all’altro di scuola.

4. Corrispondenza fra infrazione e sanzioneLe infrazioni di cui ai punti 2.1.; 2.2.; 2.3.; 2.4. comportano una sanzione di tipo A, B, C e D secondo la gravità.Le infrazioni di cui ai punti 2.5.; 2.6.; 2.7. comportano una sanzione di tipo E.Le infrazioni di cui al punto 2.8. comportano una sanzione di tipo F.Le infrazioni di cui ai punti 2.9.; 2.10.; 2.11. comportano una sanzione di tipo G, H e I secondo la gravità.

In caso di recidiva, o qualora le infrazioni assumano particolare gravità, potrà essere inflitta una sanzione di grado superiore.

I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/095

5. Organi competenti e procedimento disciplinareLe sanzioni sono comminate dai seguenti organi:

• Docente: sanzioni A e B• Coordinatore di classe: sanzione C• Consiglio di classe: sanzioni D, E e F.• Consiglio di istituto: sanzioni G, H ed I.

L'organo competente ad infliggere sanzioni di un dato grado può infliggere anche quelle di grado inferiore.

Lo studente, prima di essere sottoposto a sanzione disciplinare diversa da quelle di cui ai punti A, B e C, deve essere invitato ad esporre per iscritto le proprie ragioni.Nel caso di applicazione della sanzione di cui al punto D,E ed F, il consiglio di classe, con la rappresentanza di tutte le sue componenti, fatto salvo il dovere di astensione (qualora faccia parte dell’organo lo studente sanzionato o il genitore di questi) si riunisce su convocazione del Dirigente Scolastico entro 10 giorni lavorativi dall'avvenuta denuncia dell'infrazione disciplinare. Almeno 5 giorni prima della riunione lo studente sottoposto a procedimento e i genitori devono essere informati dell'avvio del procedimento disciplinare e dei fatti addebitati con l'avviso che potranno essere presentati scritti difensivi secondo quanto previsto dallo statuto delle studentesse e degli studenti.IL consiglio di classe, dopo aver svolto le attività istruttorie, decide sull’applicazione della sanzione a maggioranza assoluta dei suoi componenti.Ricevuta la comunicazione della sanzione disciplinare, lo studente e i genitori possono ricorrere secondo le modalità previste dallo statuto delle studentesse e degli studenti all’organo di garanzia interno alla scuola entro 15 giorni dalla comunicazione della sanzione stessa, e, in via definitiva, al Dirigente dell’amministrazione scolastica periferica (D.P.R. 249/98 art. 5 punti 2,3,4).

Le sanzioni di cui al punto G sono adottate dal consiglio d’istituto, se ricorrono due condizioni, entrambe necessarie:1) devono essere stati commessi reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento); 2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello statuto. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo.

Le sanzioni di cui ai punti H ed I sono adottate dal consiglio d’istituto, se ricorrono le seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti:1) devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale;2) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico.

I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/096

6. Organo di garanzia e impugnazione delle sanzioni disciplinari

L’organo di garanzia che resta in carica per due anni scolastici è formato da:1. Dirigente Scolastico, che lo presiede;2. due rappresentanti dei Genitori + 2 supplenti (1 I.P.S. + 1 I.T.C.G.), designati

dai rappresentanti dei genitori presenti nel consiglio di istituto;3. due rappresentanti degli Studenti + 2 supplenti (1 I.P.S. + 1 I.T.C.G.), eletti dal

comitato studentesco;4. due Docenti + 2 supplenti (1 I.P.S. + 1 I.T.C.G.), designati dal consiglio di

istituto;5. due Collaboratori scolastici + 2 supplenti (1 I.P.S. + 1 I.T.C.G.), designati

dall’assemblea del personale A.T.A.

L’organo di garanzia, che risulta validamente costituito con la presenza di almeno la metà più uno dei suoi componenti, delibera a maggioranza assoluta dei presenti nei successivi 10 giorni lavorativi.In mancanza della decisione entro tale termine la sanzione deve ritenersi confermata (vedi Pubblica Istruzione Prot. N. 3602/PO, 31 luglio 2008).L’impugnazione della sanzione non sospende l’esecutività del provvedimento disciplinare.L’organo di garanzia decide anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione dello statuto delle studentesse e degli studenti e del regolamento di istituto.

Art. 3. FREQUENZA SCOLASTICA

Ogni alunno che si iscrive alla scuola ne accetta le regole e si impegna a frequentare i corsi con diligenza e continuità; la frequenza scolastica è un indicatore di valutazione complessiva (vedi P.O.F., “Contratto formativo”).

Art. 4. GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

Per ogni tipo di giustificazione va utilizzato l’apposito libretto che i genitori o gli alunni maggiorenni dovranno ritirare presso la segreteria alunni all’inizio dell’anno scolastico, provvedendo anche a depositare le firme accreditate alla giustificazione.Non è ammesso l’uso del libretto utilizzato nei precedenti anni scolastici.Al momento del rientro a scuola dopo un periodo di assenza (anche di un solo giorno), l’alunno dovrà presentare la relativa giustificazione, recante la firma autografa del genitore (o di chi ne fa le veci), conforme a quella depositata in segreteria alunni al momento del ritiro del libretto delle giustificazioni (o la propria se maggiorenne). La giustificazione sarà sottoposta al docente di classe della prima ora, che ne

verificherà la regolarità e l’annoterà sul registro di classe.Qualora esistano dubbi sull’autenticità della firma, il docente potrà effettuare

opportuni controlli sul registro generale delle firme originali, consultabile presso la segreteria alunni.

Lo studente, sprovvisto di giustificazione, sarà ammesso in classe in attesa di regolarizzare la sua posizione il giorno seguente.

Nel caso di assenze numerose, su segnalazione del consiglio di classe o d’ufficio, il Dirigente (o un suo delegato) provvederà a darne comunicazione alle famiglie.La scuola, effettuando la registrazione elettronica delle assenze, informerà al riguardo con un sms i genitori, che all’atto dell’iscrizione abbiano depositato il proprio numero di telefono cellulare.

I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/097

Dopo cinque giorni di assenza (festivi compresi), si può essere ammessi in classe solamente con il nulla osta del medico di famiglia.Il certificato medico non è richiesto se l’assenza è stata preventivamente – e motivatamente comunicata per iscritto al Coordinatore di Classe, in ogni caso, anche tale assenza dovrà essere regolarmente giustificata.La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che per le normali lezioni, anche per tutte le altre attività formative programmate dal Consiglio di classe (ricerche di gruppo, uscite didattiche, attività di orientamento….), qualora esse non comportino oneri finanziari per le famiglie.

Art. 5. ACCETTAZIONE DEI RITARDI

L’eventuale ritardo degli studenti, dovuto a cause dipendenti dai mezzi di trasporto pubblici, è giustificato con decisione del docente della classe.I ritardi dovuti ad altre cause possono essere autorizzati:

• dai docenti della prima ora fino alle ore 8,05;• dal Dirigente, da un suo Collaboratore o da un suo Delegato, qualora il ritardo

superi tale limite e comunque non oltre la terza ora di lezione (salvo casi eccezionali, debitamente documentati).

Di norma l’accesso all’aula è consentito solo al cambio d’ora.La richiesta di giustificazione deve indicare i precisi motivi del ritardo. In alcuni casi (visite mediche, esami clinici o diagnostici) la Dirigenza può richiedere la documentazione relativa. Nel caso di ritardi numerosi, su segnalazione del consiglio di classe o d’ufficio, il Dirigente (o un suo delegato) provvederà a darne comunicazione alle famiglie.

Art. 6. PERMESSI DI USCITA ANTICIPATA

I permessi di uscita anticipata si possono richiedere per i seguenti motivi debitamente circostanziati: malattia, infortunio, familiari, sportivi, di trasporto, visite mediche, esami clinici o diagnostici. La richiesta va inoltrata al Dirigente, ad un suo Collaboratore o ad un suo Delegato. Per i minorenni l’uscita sarà autorizzata con la presenza di un genitore o di persona maggiorenne delegata per iscritto da chi esercita la patria potestà. Nel caso di numerose richiesta di permessi di uscita anticipata, su segnalazione del consiglio di classe o d’ufficio, il Dirigente (o un suo delegato) provvederà a darne comunicazione alle famiglie.

Art. 7. PERMESSI DI USCITA PER MOTIVI DI TRASPORTOPer motivi di trasporto, si possono richiedere permessi di uscita anticipata di durata annuale. Essi vanno richiesti al Dirigente all'inizio di ogni anno scolastico ovvero quando se ne ravvisi la necessità con modello da ritirarsi in segreteria.

Art. 8. USCITA TEMPORANEA DALL'AULA

In via straordinaria, per comprovati motivi, il docente può autorizzare gli alunni ad assentarsi momentaneamente e per breve tempo dall'aula, non più di uno per volta. Salvo casi eccezionali, non sono concessi permessi di uscita durante la prima ora di lezione e in quelle immediatamente successive agli intervalli.

I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/098

Art. 9. VIGILANZA SUGLI ALUNNI NEI CAMBI D'ORA

Durante il cambio d'ora gli studenti non possono uscire dall'aula. Nel caso in cui la classe restasse senza vigilanza, i docenti delle classi attigue (compatibilmente con le proprie esigenze didattiche e di servizio) e i collaboratori scolastici faranno opera di sorveglianza e di prevenzione, , con facoltà di ricorrere a provvedimenti disciplinari e di annotare sul registro di classe le eventuali inadempienze. E' fatto assoluto divieto agli studenti di sporgersi dalle finestre e di colloquiare con i passanti. I collaboratori scolastici faranno opera di controllo, di richiamo al rispetto delle norme e di segnalazione degli inadempienti alla Dirigenza. Il docente della seconda e della quarta ora sarà tenuto alla vigilanza degli alunni durante gli intervalli. Ogni docente, pur essendo responsabile dei propri studenti, deve collaborare con i colleghi per garantire uno svolgimento ordinato e disciplinato degli intervalli.

Art. 10. ASTENSIONE COLLETTIVA DALLE LEZIONI

Dopo un'astensione collettiva dalle lezioni per partecipazione a manifestazioni o assemblee esterne lo studente dovrà presentare la richiesta di giustificazione firmata dai genitori. La riammissione alle lezioni, durante la giornata stessa, potrà essere autorizzata dal docente in servizio nella classe.

Art. 11. ESONERO DALLE LEZIONI DI EDUCAZIONE FISICA

Gli studenti, che (ai sensi della legge 7/2/58, n. 88) si trovino nelle condizioni di chiedere l’esonero dalle esercitazioni di Educazione Fisica, devono presentare in Segreteria alunni apposita domanda al Dirigente scolastico, corredata da certificato medico.Il Dirigente, vista la documentazione, ha facoltà di concedere l'esonero dalle lezioni.Gli studenti esonerati devono essere presenti alle lezioni, ancorché dispensati da determinati esercizi, e saranno regolarmente valutati.

Art.12. NORME DI COMPORTAMENTO PER CHI NON SI AVVALE DELL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Gli studenti che non s'avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica sono tenuti a scegliere all’inizio dell’anno scolastico una delle seguenti opzioni:

• studio individuale;• uscita dall'istituto.

Non è consentito, agli studenti, che non s'avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica, permanere all’interno dell’istituto al di fuori degli spazi consentiti.

Art.13. PIANO DI EVACUAZIONE DELLA SCUOLA

Norme di comportamento per gli studenti in caso di emergenza, segnalata da tre colpi di campana:A. Interrompere immediatamente ogni attività.B. Tralasciare il recupero di oggetti personali (esempio: libri, borse, ecc.).C. Disporsi in fila secondo le indicazioni del docente, le spinte, le grida e i richiami.D. Lasciare la porta aperta.E. Rimanere collegati con i compagni e seguire in modo ordinato il compagno che

precede.

I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/099

F. Camminare in modo sollecito, senza soste mantenendo l'ordine e l'unità della classe durante e dopo l'esodo. Il primo, in ordine alfabetico, degli studenti presenti, fungerà da apri-fila e l’ultimo, in ordine alfabetico, da chiudi-fila.

G. Non sostare in prossimità delle scale o delle porte, ma raggiungere celermente il punto di raccolta nella parte asfaltata del cortile.

H. Una volta raggiunta la zona di raccolta posta all’esterno dell’edificio. Tenersi sempre in gruppo e riferire immediatamente al docente eventuali inconvenienti occorsi durante l'esodo.

I. Chi si trova in bagno, o comunque fuori dalla propria aula, non dovrà rientrare ma raggiungere la zona di raccolta, seguendo il percorso indicato dalla segnaletica ed unirsi alla propria classe.

J. L’uso delle scale antincendio è riservato ai soli casi di evacuazione, veri o simulati, e che è vietato sostarvi.

K. Per le norme di comportamento dei docenti e del personale A.T.A. si rinvia ai regolamenti allegati.

Art.14. DIVIETO DI FUMARE

E’ fatto assoluto divieto di fumare nei locali dell’Istituto, come da disposizioni legislative (L.n.3 del 16 gennaio 2003).

Art.15. USO DEI TELEFONI CELLULARI

I telefoni cellulari così come i walkman o apparecchi similari, devono essere spenti durante l’attività didattica o di servizio. I docenti e il personale ATA potranno tenere acceso il cellulare personale solo su esplicita autorizzazione del Dirigente.L’uso del cellulare o di altri dispositivi elettronici da parte degli studenti durante l’attività didattica rappresenta un elemento di distrazione degli stessi o dei compagni oltre che una grave mancanza di rispetto nei confronti del docente (v. C.M. 15 marzo 2007).E’, perciò, fatto divieto a tutti gli studenti di utilizzare o comunque tenere accesi il telefono cellulare ed altri dispositivi elettronici (fotocamere, videocamere, I-pod, Mp3, ecc.) di loro proprietà o in loro possesso, ai sensi dell’art.3 del D.P.R. 249/98 (Statuto delle Studentesse e degli Studenti) durante la permanenza all’interno dell’area scolastica.Gli studenti potranno utilizzare il cellulare e gli altri apparecchi di cui sopra anche durante le ore di lezione solo in caso di estrema necessità e urgenza di comunicazione con la famiglia, previo permesso esplicito del Dirigente scolastico o del docente dell’ora.Spetta ai docenti la sorveglianza del rispetto del divieto all’interno dell’aula. Spetta ai docenti ed ai collaboratori scolastici analoga sorveglianza nelle parti comuni degli edifici scolastici.Nel caso in cui un docente o un collaboratore scolastico accertino l’utilizzo o comunque il funzionamento di un telefono cellulare o di altro apparecchio di cui sopra da parte di uno studente, essi procederanno al sequestro immediato dell’apparecchio (spento dallo studente) ed alla sua consegna al responsabile di sede che lo prenderà e lo custodirà fino al termine delle lezioni o, in caso di recidiva, fino a che i genitori non si presentino a ritirare l’apparecchio.Nel caso in cui uno studente, colto nell’atto di utilizzare o comunque accendere o tenere acceso il cellulare o altro apparecchio di cui sopra, si rifiuti di consegnarlo al docente o al collaboratore scolastico, il docente procederà ad ammonizione scritta con annotazione sul registro di classe e comunicazione alla famiglia. Nei casi di recidiva o di particolare gravità il Consiglio di Classe potrà irrogare una

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sanzione di tipo E (vedi Art.2, punto 3 del presente regolamento).Ogni oggetto ritenuto dal docente non compatibile con la lezione verrà ritirato.

Art.16. ORGANI COLLEGIALI

CONSIGLIO DI ISTITUTOCompetenze e nomina del Presidente e del VicepresidenteIl Consiglio di istituto, fatte salve le competenze previste per il Collegio dei Docenti e per i Consigli di classe, ha potere deliberante per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola nelle materie indicate dall'art. 8 del T.U. n. 297 del 1994 e dalle norme successivamente emanate.I membri del Consiglio sono nominati, a seguito dei risultati delle elezioni scolastiche, con decreto del Dirigente Scolastico, il quale provvede anche alla prima convocazione.Nella prima seduta il Consiglio, presieduto dal Dirigente Scolastico, elegge tra i rappresentanti dei genitori, il proprio Presidente; l'elezione avviene a scrutinio segreto ed è considerato eletto il genitore che ottiene la maggioranza assoluta dei voti dei componenti il Consiglio; qualora , nella prima votazione, tale maggioranza non venga raggiunta, il Presidente viene successivamente eletto a maggioranza relativa dei votanti, purché siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei membri in carica; a parità di voti è eletto il più anziano di età.Con le stesse modalità di elezione del Presidente è eletto un Vicepresidente che ha funzioni vicarie in caso di impedimento del Presidente.Nella stessa seduta vengono, inoltre designati i componenti dell’organo di garanzia (docenti e genitori) secondo le modalità indicate all’art.2 p.6Convocazione delle sedute e formazione dell'ordine del giornoLe convocazioni delle sedute, successive alla prima, sono di competenza del Presidente che procede di propria iniziativa, dopo aver sentito la Giunta Esecutiva, oppure su richiesta del Dirigente Scolastico, o di almeno 1/3 dei componenti il Consiglio stesso.La convocazione del Consiglio deve essere fatta con lettera diretta ai singoli membri e mediante affissione all'albo della scuola.La lettera di convocazione, diramata dalla segreteria, deve indicare il luogo, l'ora, il giorno e gli argomenti da trattare e deve pervenire agli interessati, di norma, almeno 5 giorni prima della data della riunione; per le sedute, di comprovata urgenza e necessità, la comunicazione della convocazione potrà essere verbale o telefonica.Le riunioni del Consiglio hanno luogo in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni e compatibili con gli impegni di lavoro dei consiglieri e con le esigenze del personale ATA; di norma si terranno nel pomeriggio ed avranno una durata non superiore alle 4 ore: dopo tale termine le sedute potranno essere aggiornate.Gli argomenti all'ordine del giorno sono definiti dal Presidente sulla base del lavoro preparatorio svolto, di norma, dalla Giunta Esecutiva.Anche all'inizio di ogni seduta può essere iscritto all'ordine del giorno un nuovo argomento, a condizione che venga accettato dalla maggioranza assoluta dei presenti.Svolgimento delle sedute e approvazione delle deliberazioni

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ASPETTI GESTIONALI

Le sedute del Consiglio di Istituto sono pubbliche; salvo quando sono in discussione argomenti concernenti persone di cui è necessario tutelare la riservatezza.Per il mantenimento dell'ordine , il Presidente esercita gli stessi poteri a tal fine conferiti dalla legge al Presidente di un Consiglio comunale; qualora il comportamento del pubblico non consenta l'ordinato svolgimento dei lavori o la libertà di discussione o di deliberazione, il Presidente dispone la sospensione della seduta e la sua eventuale prosecuzione a porte chiuse.I lavori del Consiglio sono validi se è presente almeno la metà più uno dei componenti in carica, non calcolando quindi gli eventuali posti vacanti per dimissioni e/o decadenze d'ufficio non ancora surrogate.I membri impossibilitati a intervenire devono far pervenire al Presidente, possibilmente prima della seduta, motivazione dell'assenza.Il Presidente, data lettura dell'ordine del giorno, apre la discussione; relazione, discussione ed eventuale deliberazione finale su ciascun punto, si svolgono secondo l'ordine previsto nell'ordine del giorno; la modifica nell'ordine della trattazione può avvenire su richiesta di uno o più componenti del Consiglio e deve essere approvata dalla maggioranza dei presenti.Qualora si giunga ad una votazione , l'argomento si intende concluso con essa e dal momento in cui ha inizio la votazione nessuno può riprendere la parola su tale argomento.L'espressione del voto è palese e si effettua per alzata di mano; il Presidente accerta prima il numero di coloro che sono favorevoli alla proposta, poi il numero di coloro che sono contrari ed infine il numero di coloro che, eventualmente, si astengono.Le deliberazioni del Consiglio sono approvate quando riscuotono il consenso di almeno la metà più uno dei voti espressi; coloro che si astengono non sono compresi tra i votanti.In caso di parità prevale il voto del Presidente.Se si deve scegliere tra diverse proposte presentate sullo stesso argomento, esse sono poste al voto nell'ordine della presentazione e prevale la proposta che ottiene il maggior numero di consensi.Le deliberazioni sono valide anche se non sono presenti tutte le componenti rappresentative del Consiglio.Processo verbale delle sedute e pubblicazione degli attiLe funzioni di segretario del Consiglio sono affidate dal Presidente, a turno, a uno dei rappresentanti della componente docenti o del personale A.T.A. Il segretario ha il compito di redigere il verbale dei lavori contenente i nomi dei partecipanti, l'oggetto della discussione e l'esito delle votazioni.E' ammessa la registrazione su nastro dei lavori del Consiglio; i nastri registrati vengono custoditi in cassaforte dal Direttore dei servizi e restano a disposizione almeno fino alla approvazione del verbale della riunione a cui si riferiscono; possono essere ascoltati dal segretario per la redazione del verbale e dagli altri membri del Consiglio in caso di contestazione.Il processo verbale è firmato dal Presidente e dal segretario e deve essere depositato in segreteria entro 8 giorni dalla relativa seduta; ciascun consigliere ha diritto di prenderne visione; il verbale sarà ratificato nella seduta successiva del Consiglio, con possibilità di eventuali rettifiche proposte dai consiglieri da riportare nel verbale successivo.La pubblicità degli atti del Consiglio avviene attraverso affissione nell'Albo dell'Istituto della copia integrale del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso; chiunque può ottenere dalla segreteria, a proprie spese, copia degli atti pubblicati.I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati presso l'ufficio di segreteria e per il periodo di un mese possono essere consultati da qualunque appartenente alla

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comunità scolastica ne faccia richiesta scritta e motivata.Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato.

GIUNTA ESECUTIVAIl Consiglio di Istituto elegge la Giunta esecutiva secondo le norme e con le modalità previste dall'art. 8 del T.U. n. 297 del 1994; Presidente della Giunta è il Dirigente Scolastico e in caso di sua assenza le funzioni di presidenza saranno svolte dal Vicario.La Giunta esecutiva ha compiti istruttori ed esecutivi rispetto all'attività del Consiglio di Istituto; la Giunta prepara i lavori del Consiglio, fermo restando il diritto di iniziativa dei componenti il Consiglio stesso.La Giunta è convocata dal suo Presidente quando lo ritenga necessario, con l'indicazione dell'ordine del giorno e con comunicazione diramata ai suoi componenti, salvo casi di comprovata urgenza; con l'ordine del giorno è messa a disposizione dei componenti la documentazione relativa alle decisioni da prendere.Le riunioni della Giunta sono valide se è presente la metà più uno dei suoi componenti.Il Direttore dei servizi generali ed amministrativi, che ne è membro di diritto, svolge le mansioni di segretario della Giunta e provvede alla compilazione dei verbali delle sedute.

COLLEGIO DEI DOCENTIIl Collegio dei Docenti è costituito dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nell'Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico.Il Collegio dei Docenti è convocato, per gli adempimenti di cui all'art.7 del T.U. del 1994 in materia di istruzione e per quanto previsto dalle norme successivamente emanate, con un avviso affisso all'albo della scuola e firmato per presa visione da tutti i docenti, almeno, di norma, cinque giorni prima della seduta. Il Collegio dei Docenti si riunisce in sessione unica od effettua riunioni distinte per sezione in relazione agli argomenti da trattare.Per la validità delle sedute è necessaria la presenza di almeno la metà più uno dei componenti. Le delibere sono approvate quando i voti favorevoli superano quelli sfavorevoli. I voti di astensione non incidono sul formarsi della maggioranza. In caso di parità tra voti favorevoli e sfavorevoli, la proposta si intende respinta. Nel caso di voto su diverse opzioni, esse sono sottoposte a votazione nell'ordine della presentazione e risulta approvata quella che ottiene più voti.Il voto avviene di regola in forma palese e per alzata di mano. Su richiesta di 1/3 dei componenti il Collegio, o con decisione del Dirigente scolastico, il voto può avvenire per appello nominale.A scrutinio segreto si effettuano soltanto le votazioni che riguardano l'elezione di componenti di organi di competenza del Collegio o qualora lo richieda almeno 1/3 dei componenti il Collegio.La designazione dei responsabili di "funzioni strumentali al P.O.F." avviene a votazione palese su una proposta motivata, eventualmente predisposta da una commissione incaricata di esaminare e confrontare le domande degli interessati.

CONSIGLI DI CLASSEIl Consiglio di Classe è convocato dal Dirigente di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata del coordinatore o dalla maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il Dirigente.Il Consiglio di classe si riunisce, di regola, due volte ogni periodo dell’a.s., escludendo dal computo gli scrutini.

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Le riunioni debbono essere programmate secondo i tempi stabiliti dal calendario scolastico e coordinate con quelle degli altri organi collegiali.Compiti del Coordinatore di classe

• stabilire buone relazioni e facilitare la comunicazione fra le varie componenti (alunni, docenti, genitori).

• monitorare costantemente la frequenza (assenze, entrate in ritardo e uscite anticipate) e il profitto di ciascun allievo, evidenziando le situazioni di particolare sofferenza e segnalandole ai colleghi, ai genitori e al Dirigente; la segnalazione può essere fatta verbalmente e/o, nei casi più gravi, per iscritto.

• curare le comunicazioni con i genitori, in particolare sul comportamento e il profitto di ciascun alunno ed eventuali sanzioni disciplinari.

• segnalare le situazioni a rischio di abbandono o di evasione dell'obbligo scolastico ai docenti che si occupano del servizio alla persona e al Dirigente.

• raccogliere le certificazioni di competenze disciplinari il giorno dello scrutinio finale (limitatamente alle classi prime e seconde) e, dopo la firma del Dirigente, controllare che esse vengano inserite nel fascicolo personale dello studente.

Compiti del Segretario • redigere i verbali al termine delle riunioni del consiglio di classe o

comunque entro 3 giorni dalla riunione;• depositare il verbale, debitamente firmato dal coordinatore o da chi ha

presieduto la riunione secondo le disposizioni del Dirigente; qualsiasi membro del consiglio di classe può richiederne la consultazione.

Art.17. ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI

Nel rispetto degli artt.12, 13 e 14 del D. L. 297 del 1994 gli studenti dell'Istituto hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola.Le assemblee studentesche, utilizzate generalmente per approfondire i problemi della scuola e della società, costituiscono occasioni di partecipazione democratica e contribuiscono alla formazione culturale e civile degli studenti. Le assemblee possono essere di Classe o di Istituto; in relazione al numero degli alunni e alla disponibilità dei locali, le assemblee di Istituto possono essere articolate per classi parallele e per sedi.I rappresentanti degli studenti nei Consigli di classe costituiscono il comitato studentesco di Istituto che può articolarsi per sedi. I comitati studenteschi possono esprimere pareri e formulare proposte al Dirigente Scolastico e al Consiglio di Istituto.E' consentito lo svolgimento di un'assemblea di Istituto e di una di classe al mese nei limiti, la prima, delle ore di lezione di una giornata e, la seconda, di due ore.Alle assemblee di Istituto, previa autorizzazione del Consiglio di Istituto e nei casi di urgenza del Dirigente Scolastico, possono partecipare, garantendo il pluralismo delle opinioni, esperti di problemi sociali, artistici, culturali e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da trattare nel corso dell’assemblea.Alle assemblee di classe e di istituto possono partecipare, oltre al Dirigente scolastico od un suo delegato; i docenti in servizio garantiranno il regolare svolgimento delle assemblee. Le assemblee non possono aver luogo nell’ultimo mese di lezione.Funzionamento delle assemblee studentesche di istitutoPer il proprio funzionamento l'assemblea di Istituto stabilisce un regolamento che viene sottoposto al Consiglio di Istituto.Essa è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco o di almeno il 10% degli studenti di ciascuna sezione.

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La sede, la data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere comunicati al Dirigente scolastico tre giorni prima dello svolgimento. Il Dirigente Scolastico può chiedere, indicandone i motivi, che l'assemblea venga rinviata.Durante l'assemblea devono essere garantiti a tutti gli studenti i diritti di partecipazione democratica e la piena libertà di manifestare le proprie opinioni.Il Dirigente scolastico, nel caso di violazioni dei diritti democratici degli studenti o di constatata impossibilità di un ordinato svolgimento della seduta, può disporre lo scioglimento dell'assemblea.Forme assembleari di autogestioneNell'ambito dell'esercizio del diritto di assemblea, a richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee di Istituto possono essere utilizzate, per un massimo di sei giornate scolastiche anche non consecutive, per lo svolgimento, di attività di ricerca, di approfondimento e di lavori di gruppo su tematiche relative alla scuola e alla società che presentino rilevante interesse per la formazione culturale e civile. A tal fine gli alunni di ciascuna classe avanzeranno proposte ai propri docenti e si accorderanno per lo svolgimento delle suddette attività di approfondimento in sostituzione totale o parziale della normale programmazione.Il programma delle attività svolte, redatto in forma di documento scritto viene presentato al consiglio di istituto e al collegio docenti.

Art.18. ASSEMBLEE DEI GENITORI

I Genitori hanno diritto di riunirsi in assemblea, di classe o di istituto, nei locali della scuola. La data, la sede e l’orario di svolgimento delle assemblee devono essere concordate con il Dirigente scolastico.

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Art.19. ACCESSO ALLE SEDI

Gli studenti possono accedere alla scuola, sostando nell’atrio senza la sorveglianza dei docenti, dalle ore 7,30. Al primo suono di campana devono entrare nelle rispettive classi. La seconda campana, dopo cinque minuti, segna l’avvio alle attività didattiche. I docenti della prima ora devono essere presenti in aula cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni.Rispettare la massima puntualità è un dovere elementare e imprescindibile per tutti.

Art.20. ACCESSO AGLI UFFICI AMMINISTRATIVI

Le segreterie ricevono il pubblico ogni giorno nelle due sedi secondo l’orario indicato nel POF alla voce “Orario della segreteria”.

Art.21. APERTURA DELLE SCUOLE IN ORARIO POMERIDIANO E SERALE

Per quanto riguarda la realizzazione delle attività contemplate dalla C.M. 654/96 si stabilisce quanto segue:• ogni richiesta di attività da effettuarsi in orario diverso dal normale orario deve

essere presentata da un docente ed essere preventivamente approvata dal Dirigente; in caso di autorizzazione, il direttore SGA garantirà la presenza del personale ausiliario;

• gli studenti sono comunque responsabili dei beni strumentali utilizzati nello svolgimento delle attività.

L'apertura serale dell'Istituto, che riguarda solo la sede di via Baracca 62, si effettua dal lunedì al venerdì, secondo l’orario indicato nel POF alla voce “Corso serale”, per consentire lo svolgimento del Corso serale e di altri corsi istituti da enti o istituzioni del territorio.

Art.22. CALENDARIO SCOLASTICO

All'inizio dell’anno scolastico lo staff di Dirigenza provvede a stilare un calendario indicante gli impegni di massima dei docenti. La durata del calendario è annuale e in esso sono riportate le date di: collegi docenti, consigli di classe, riunioni per dipartimenti disciplinari, ricevimenti generali dei genitori, scrutini. Di esso verrà data ampia diffusione all'interno dell'istituto e presso le scuole con le quali si condividono docenti.Per il calendario delle lezioni vedi P.O.F., “Calendario scolastico”.

Art.23. CHIUSURA DELLA SCUOLA NEI GIORNI PREFESTIVI

Assieme al calendario scolastico il Consiglio d’Istituto concorda e approva le giornate di chiusura prefestiva per il personale A.T.A. utilizzando giornate di congedo ordinario oppure di recupero precedentemente maturato.

Art.24. ACCESSO ALLE PALESTRE

Le lezioni di Educazione Fisica richiedono un abbigliamento idoneo: tuta e scarpe da ginnastica pulite.Non si esce dalla palestra se non autorizzati dal docente; la regola vale anche per gli esonerati.

I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/0916

ASPETTI ORGANIZZATIVI

Durante le lezioni è vietato agli allievi sostare davanti alle uscite delle palestre e nel loggiato.Gli attrezzi si utilizzano solo in presenza dal docente.

Art.25. ACCESSO ALLE BIBLIOTECHE

La biblioteca dell'Istituto (nelle due sedi) è aperta agli studenti, al personale docente ed al personale A.T.A.I libri e le riviste sono disponibili sia per la consultazione, negli ambienti a ciò adibiti all’interno dell'Istituto, sia per il prestito, che deve effettuarsi solo tramite il personale addetto.La consultazione è ammessa per tutti i testi e le riviste e potrà essere effettuata solo nell’orario previsto.Le opere utilizzate per la consultazione devono essere restituite direttamente al personale addetto.Sono escluse dal prestito:• le enciclopedie;• le opere in continuo aggiornamento e quelle facenti parte di collane organiche;• le opere non più reperibili sul mercato.Per quanto riguarda i testi di consultazione generale e quelli di notevole valore patrimoniale, il personale addetto verificherà di volta in volta l’opportunità di concedere il prestito.Modalità del prestito:• non si possono prestare più di due opere;• la durata del prestito non deve eccedere, di regola, i venti giorni;• il Dirigente può, in casi di provata necessità, acconsentire - per iscritto – ad un

prestito di un numero maggiore di opere e ad un periodo più lungo.Il mancato rispetto dei termini di riconsegna può comportare, a giudizio del Dirigente, la negazione temporanea o definitiva del prestito.Chi smarrisce o danneggia l'opera ricevuta in prestito è tenuto a risarcire il danno;

per il minorenne risponde il genitore o chi ne fa le veci.Tutte le proposte, le osservazioni, i reclami che i frequentatori ritengono utile formulare devono essere redatti per iscritto e fatti pervenire al Dirigente scolastico.E’ compito dei docenti addetti alla Biblioteca curare le relazioni con altri enti di pubblica lettura, in accordo con il Dirigente.

Art.26. UTILIZZO DEI LABORATORI INFORMATICI

• All’inizio dell’anno scolastico ad ogni allievo verrà assegnata una password per l’accesso alla cartella personale dell’archivio informatico e la postazione corrispondente al suo numero nel registro di classe; tale postazione dovrà essere mantenuta per tutto l’anno scolastico in ogni laboratorio.

• Gli allievi non possono accedere ai laboratori senza la presenza e sorveglianza di un docente.

• Ogni utente è ritenuto responsabile dell’efficienza delle attrezzature ed è tenuto a segnalare subito eventuali problemi al docente, che deve segnalarli al personale tecnico.

• L’utilizzo del laboratorio ed in particolare di Internet deve essere esclusivamente a scopo didattico e sotto la guida e controllo del docente.

• L’utilizzo delle stampanti deve essere limitato al minimo, evitando stampe inutili o ridondanti.

I.S.I.P.T. “E. Stoppa- G. Compagnoni” – Lugo (RA) – a.s. 2008/0917

• E’ vietato introdurre nel sistema dati non concernenti la didattica; è vietato inoltre introdurre nei computer dell’istituto file di eccessive dimensioni (ad es. file audio e video).

• E’ vietato modificare le impostazioni hardware e software delle macchine (ad es. regolazioni dei monitor, cavi, installazioni software, ecc.).

• E’ vietato consumare cibi e bevande nei laboratori.• Gli alunni devono lasciare gli zaini all’ingresso dell’aula.

Art.27. ACCESSO AI FOTOCOPIATORI (vedi procedura “servizio fotocopie”)Tutto il personale dell'Istituto è tenuto a rispettare le disposizioni e gli orari relativi alle attività del Centro Stampa tenendo presente la necessità di evitare inutili spese e sprechi ingiustificati.Occorre richiedere l'autorizzazione per iscritto al Dirigente Scolastico (o a un suo delegato, in assenza del Dirigente) per quantitativi molto elevati di fotocopie. Le fotocopie dovranno essere richieste ai collaboratori scolastici di regola con un giorno di anticipo.

Art.28. ACCESSO AL PRESTITO DI MATERIALE MULTIMEDIALE

I docenti ed il personale che intendano accedere al prestito devono richiedere il video prescelto all’ufficio tecnico e firmare l’apposito registro.L’utilizzo del televisore va prenotato presso i collaboratori scolastici.E’ previsto il prestito delle videocassette per i docenti e personale della scuola anche a titolo personale, per un periodo non superiore a tre giorni.

Art.29. ALBI E BACHECHE

Nell’atrio di ogni sede – ed in apposite bacheche ben visibili e facilmente consultabili – sono collocati i seguenti albi:

• Albo d’Istituto (comunicazioni, calendari esami, risultati di valutazioni, POF, progetti, ecc.)

• Albo ATA (IPS “Stoppa”)• Albo Sindacale• Albo RSU• Albo Studenti • Albo Carta dei Servizi, Regolamento di Istituto ed orario scolastico, orario delle

lezioni, orario Docenti di sostegno• Albo Corsi Serali (IPS “Stoppa”)

E’ fatto divieto, a norma delle disposizioni vigenti, di affiggere alle suddette bacheche ogni forma di propaganda elettorale e/o di pubblicità commerciale.All’interno di ogni aula, laboratorio, palestra, biblioteca, sala riunioni, sale servizi è consentita inoltre l’affissione di albi contenenti indicazioni relative a: superficie, cubatura, numero posti alunno, ore di disponibilità settimanale, utilizzo distinto per attività curriculari ed extracurriculari, attività sportive rivolte al quartiere, dotazione attrezzature, sussidi audiovisivi disponibili, libri e riviste, orari di apertura, modalità di consultazione e prestito, orari e destinazione ricevimento genitori, modalità servizio fotocopie e quant’altro sia utile a regolamentare l’uso di strumenti e locali.

Art.30. CONSULTAZIONE DEL FASCICOLO PERSONALE DEI DOCENTI

E' possibile prendere visione del proprio fascicolo personale previa richiesta al Dirigente Scolastico e accompagnati da un assistente amministrativo.

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Art.31. COMPILAZIONE DEI REGISTRI Il “Giornale di classe” deve essere compilato accuratamente da tutti i docenti della classe; essi sono tenuti ad apporre la firma di presenza per ogni ora di lezione e ad annotare gli argomenti svolti, la data delle verifiche, le assenze e le relative giustificazioni, i permessi di entrata in ritardo e di uscita anticipata, le comunicazioni del Dirigente Scolastico, le ore di assemblea, i provvedimenti disciplinari.Nel registro personale del docente devono essere indicate cronologicamente le attività didattiche svolte, le assenze e i voti attribuiti agli studenti, secondo le norme specifiche allegate.

Art.32. SUPPLENZE (docenti assenti)

I docenti sono tenuti a comunicare tempestivamente l’assenza.Di norma, per la sostituzione dei docenti assenti saranno utilizzati in via prioritaria:

• docenti della stessa materia;• docenti della stessa classe;• docenti disponibili.• Nel caso in cui la scuola non riesca a sostituire il docente assente viene

comunicato ai genitori l’inizio ritardato od il termine anticipato delle lezioni.Il personale scolastico è tenuto a sorvegliare quegli alunni che, non autorizzati ad uscire, sono costretti a rimanere all’interno della scuola.

Art.33. RICEVIMENTO DEI GENITORI (GENERALE E INDIVIDUALE)

Il Dirigente Scolastico, d'intesa con la Rappresentanza Sindacale Unitaria, stabilisce all’inizio dell’anno il numero di ore dedicato al ricevimento generale ed individuale dei genitori.Sono fissati due incontri generali, con possibilità di aggiungerne altri nel caso in cui eventi particolari li rendessero necessari.Il calendario è a cura della Dirigenza che, sentite le esigenze delle componenti della scuola (alunni, genitori, insegnati, personale A.T.A), lo rende noto non oltre il secondo mese dall’inizio dell’anno scolastico.

Art.34. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Nella riunione dei dipartimenti disciplinari, che si tiene all’inizio dell’anno scolastico si definiscono le competenze in uscita, sia disciplinari che trasversali; nella riunione che si tiene generalmente nel mese di aprile, dopo eventuali modifiche e/o adeguamenti si approvano definitivamente le competenze in uscita. Attualmente la certificazione viene effettuata per gli studenti delle classi prime e seconde (soggetti all'obbligo scolastico) e limitatamente alle competenze disciplinari; per ciascun alunno devono comparire solo le competenze certificate. E’ compito dei docenti delle classi indicate certificare le competenze disciplinari in uscita, e consegnare la documentazione, cartacea (oltre che su supporto informatico) al coordinatore di classe al termine dello scrutinio finale. Una volta firmate dal Dirigente, esse saranno inserite nei fascicoli personali di ogni studente.

Art.35. CONSEGNA DEGLI ELENCHI DEGLI ALUNNI DIPLOMATI

Vengono rilasciati alle aziende richiedenti, previa liberatoria firmata dagli alunni all’atto dell’iscrizione alla classe quinta.Analoga liberatoria sarà richiesta per la comunicazione del voto.

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Art.36. ARCHIVIAZIONE COMPITI

Le verifiche scritte devono essere fascettate e depositate nell’apposito archivio.

Art.37. CONDIZIONI E PROCEDURA PER L’EFFETTUAZIONE DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE E DEGLI SCAMBI CULTURALI

Condizioni per l'autorizzazione dei viaggi di istruzione:• Richiesta scritta con indicazione di: numero studenti, numero accompagnatori,

orari di partenza e di arrivo, destinazione; tale richiesta deve pervenire, nel caso sia previsto il trasporto con pullman o pernottamento, almeno 45 giorni prima dell'effettuazione, in modo da consentire le richieste di preventivi e le delibere del consiglio d’istituto.

• Destinazioni coerenti con le scelte didattiche del consiglio di classe, delle quali costituiscono un’integrazione e un arricchimento.

• Scelta di agenzie e tour operators, sia locali che nazionali, che garantiscano serietà di offerte, prezzi equi e sistemazioni adeguate, soprattutto ai disabili.

• Scelta di aziende di trasporto che diano ampie garanzie di affidabilità e serietà professionale.

• A tutte le classi che, su parere del Consiglio di Classe, abbiano dimostrato impegno scolastico adeguato e serietà di comportamento, l’autorizzazione è concessa se al viaggio di istruzione partecipano non meno dei due terzi degli allievi frequentanti.

• Esistenza di fondi sufficienti per il pagamento delle indennità di missione ai docenti accompagnatori.

• Rispetto rigoroso delle procedure e dei tempi di attuazione delle proposte, con esclusione delle classi inadempienti.

• Estrema attenzione al problema della sicurezza degli automezzi e della assicurazione contro gli infortuni.

o Nomina dei docenti accompagnatori da parte del dirigente scolastico, su indicazione del Consiglio di Classe.

• Presenza di un docente ogni 15 alunni, di almeno un insegnante di sostegno per gli alunni disabili.

• Partecipazione di non meno di due classi per i viaggi all’estero.

Procedure organizzative:• Entro il mese di ottobre la commissione viaggi, tenuto conto dei limiti temporali e

di destinazione fissati dal collegio docenti, presenterà un elenco di proposte di mete, scelte secondo le caratteristiche indicate, corredate di preventivo di spesa;

• I singoli consigli di classe discuteranno e sceglieranno una meta, previa consultazione degli studenti;

• Le scelte saranno comunicate entro il mese di novembre alla commissione, che provvederà, col supporto degli uffici amministrativi, ad inviare una richiesta di preventivi per l'intero pacchetto – viaggi alle agenzie;

• Il consiglio di istituto approverà le mete e affiderà ad un'agenzia l'organizzazione dei viaggi, in base alle migliori offerte fatte e all'affidabilità dei vettori. Sarà quindi effettuata dai rappresentanti di classe la raccolta degli anticipi e il versamento degli stessi; la ricevuta sarà consegnata alla commissione viaggi unitamente all'autorizzazione dei genitori e all'elenco dei partecipanti. Un mese prima della partenza dovrà essere pagato il saldo, con le modalità sopra indicate;

• La commissione raccoglierà la documentazione necessaria che comprende:- gli elenchi dei partecipanti;- le autorizzazioni delle famiglie;

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- gli elenchi degli accompagnatori;- i programmi analitici dei viaggi;- l'indicazione degli obiettivi culturali e didattici.

Art.38. PROCEDURA PER GLI ACQUISTI (D.I. n. 44 / 2001):

L’attività negoziale necessaria all’attuazione del programma annuale, per l’acquisizione di beni e servizi occorrenti al funzionamento della scuola, ai sensi dell’art.32 del Decreto, è svolta dal Dirigente, che è il legale rappresentante dell’istituzione scolastica.Per lo svolgimento della capacità negoziale, il decreto indica le diverse modalità attraverso cui si perviene alla stipulazione:

• prevede una procedura ordinaria valida per la generalità dei contratti (artt. 34, 35 e36);

• fornisce indicazioni diverse in relazione a singole figure contrattuali (art. 37 e successivi)

• impone al Dirigente, titolare del potere negoziale, l’osservanza di criteri e di limiti deliberati dal consiglio di istituto per le attività negoziali di cui al comma 2 dell’art. 33. Anche l’osservanza di tali criteri si pone all’interno delle procedure amministrative.

L’articolo 34 dispone che per le attività di contrattazione riguardante acquisti, appalti e forniture, il cui valore complessivo ecceda il limite di spesa di 3.000,00 euro oppure il limite più elevato eventualmente stabilito dal consiglio di istituto, se non risulta diversamente disposto secondo le disposizioni degli articoli 37 e successivi, il Dirigente procede alla scelta del contraente, previa comparazione delle offerte di almeno tre ditte direttamente interpellate.E’ sufficiente una gara informale tesa all’acquisizione di almeno tre preventivi.Nell’attuazione della procedura occorre tenere presente alcuni principi.Si pone, anzitutto, l’esigenza di rendere suscettibile di controllo le operazioni relative alla scelta del contraente, onde assicurare l’osservanza del principio della par condicio nei riguardi degli operatori privati invitati a presentare le offerte o preventivi.A tal fine, è necessario tenere presente che:

• l’invito a presentare un’offerta deve contenere le indicazioni delle prestazioni contrattuali, i termini e le modalità di esecuzione dei pagamenti, nonché i criteri di aggiudicazione della fornitura;

• l’apertura dei plichi pervenuti contenenti i preventivi delle ditte interpellate deve essere fatta contemporaneamente, a cura di una commissione e va verbalizzata (solo se non sia possibile reperire da più operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento dell’istituto, il Dirigente può formulare una richiesta diretta all’unico fornitore presente).

Il Decreto, per assicurare la trasparenza dell’attività contrattuale svolta con la procedura dell’art. 34 prevede, all’art.35, l’esercizio del diritto di accesso degli interessati, alla documentazione inerente l’attività contrattuale svolta, affidando al direttore dei servizi di segreteria il compito di custodire la predetta documentazione.Non sono soggette alla procedura dell’art.34 le spese non eccedenti 3.000,00 euro e quelle sostenute con il fondo per le minute spese anticipato al direttore. E’ possibile, ai sensi dell’art.34, comma 4, il ricorso alle procedure di gara disciplinate dalle norme generali di contabilità dello Stato (procedure del pubblico incanto, della licitazione privata, dell’appalto concorso).Il ricorso ad una delle procedure dipenderà, evidentemente, dalle caratteristiche tecniche della fornitura necessaria, dalla valutazione dei tempi implicanti, dall’entità

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della fornitura da eseguire; discende, perciò, dalla prudente valutazione del dirigente responsabile che è tenuto a perseguire la economicità nella gestione, non sempre assicurata dalla procedura di gara più complessa.

Art.39. MODIFICHE DEL REGOLAMENTO

Fatte salve le modifiche al presente Regolamento conseguenti l'approvazione di norme di grado superiore con esso contrastanti, entro il mese di Dicembre di ogni anno vengono apportate le necessarie modifiche. Tali modifiche sono precedute da un’ampia consultazione delle componenti scolastiche e sono approvate con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio d’Istituto.

Art.40. EFFICACIA ED ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO

Il presente Regolamento sostituisce quelli attualmente vigenti ed entra in vigore immediatamente dopo la sua pubblicazione nell’albo dell’Istituto.Regolamenti specifici possono essere allegati al presente per disciplinare aspetti particolari (laboratori, fotocopie, ecc.).

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