informazione permanente al socio su …da qui l’idea di realizzare bomboniere altamente...
TRANSCRIPT
1
New
s n
.10
7 –
Sp
ecia
le 7
ap
rile
20
15
N. 108 – APRILE 2015
SPECIALE
“BOMBONIERE SOLIDALI”
NEWS “centrati su di te”
INFORMAZIONE PERMANENTE AL SOCIO SU APPARTENENZA E RESPONSABILITA’
2
New
s n
.10
7 –
Sp
ecia
le 7
ap
rile
20
15
Una bomboniera ad alto valore solidale
Da circa un anno, interpretando un sentimento comune e rispondendo a una
richiesta sempre più diffusa, “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le
mafie” (presieduta da don Luigi Ciotti) sta realizzando delle bomboniere per gli
eventi importanti delle famiglie (comunioni, cresime, lauree e matrimoni), che
vengono definite "bomboniere solidali".
Il concetto di "solidale" insito in queste bomboniere è legato al lavoro e ai suoi prodotti. Nel caso di
specie, ai prodotti di "Libera Terra", provenienti dalle cooperative sociali di giovani che lavorano sui
beni confiscati alle mafie.
Per quanto ci riguarda, nella nostra fattoria sociale “El Contadin” (dove si possono acquistare i
prodotti agricoli biologici delle cooperative sociali di tipo B) del progetto “Libera
Terra”), si è deciso di confezionare delle “bomboniere solidali”, che contengono, su
richiesta, questi prodotti di Libera, ma anche altri oggetti artigianali, realizzati dai
soci della nostra cooperativa.
In questo nuovo “prodotto” si fonde, così, la solidarietà sociale con il lavoro delle
persone che confezionano le bomboniere, con quello di chi le regala e che richiama
il valore della solidarietà e fraternità sociale.
A Castelfranco Veneto, abbiamo anche pensato di coinvolgere direttamente le persone interessate
(soprattutto i ragazzi), nel confezionamento delle bomboniere destinate a
comunioni e cresime (ma anche per tutti gli altri eventi).
Su richiesta, organizziamo laboratori creativi con bambini e ragazzi, che,
proprio perché vengono coinvolti attivamente nei preparativi dell’evento,
acquisiscono maggiore consapevolezza e interesse. Costruire e partecipare
alla realizzazione della propria bomboniera dà valore sia al dono, che alla
condivisione della festa.
Il valore solidale delle bomboniere Castel
Monte/Libera
La fattoria sociale “El Contadin” è un valore sociale importante e
altamente simbolico. È stata pensata come luogo d'incontro tra le
persone. Un luogo semplice, che permette di stare in un ambiente
bello, all'aria aperta, in libertà. Per noi è anche un luogo
emblematico del lavoro manuale, al quale ci piace dare la
connotazione di “mestiere”, inteso nella concezione antica di
“arte” e di “saper fare”. E, con il mestiere, si può trovare lavoro. Anche i nostri progetti di inclusione
sociale tendono a dare forza e sostanza all'arte del mestiere, più che al lavoro.
3
New
s n
.10
7 –
Sp
ecia
le 7
ap
rile
20
15
La fattoria sociale è anche il luogo della legalità, dei diritti, del rispetto delle e per le persone. Essendo
una fattoria, questi valori propri del mondo contadino sono più facilmente declinabili e vivibili.
Il mestiere (lavoro) predominante della fattoria è l'agricoltura, nelle sue dimensioni di produzione e
vendita diretta. Mestieri fatti in cooperativa (sociale, di tipo A e B), dove è forte l'impegno per il
rispetto delle persone e del loro ambiente. In fattoria si trovano i prodotti della nostra terra (vino,
frutta e verdura), insieme a quelli della cooperative sociali di Libera, che coltivano i terreni confiscati
alle mafie. Ci sono persone che lavorano ed esplicano il loro mestiere e persone che vengono ad
acquistare i nostri prodotti per la loro genuinità, ma anche per il loro sapore sociale. Da sempre, nel
“mestiere del contadino” valgono i saperi e le tradizioni, ma, su tutto, valgono le mani e la fatica delle
persone.
La fattoria “El Contadin” è il luogo dove il lavoro-mestiere è inclusione sociale. È uno strumento,
importante ed insostituibile, per l'inclusione sociale e la lotta alla povertà.
Intorno al lavoro e alla sua concezione sociale si è sviluppata non solo la provincia di Treviso, ma
tutta la regione Veneto.
Il lavoro, per noi, è caratterizzazione sociale e culturale. È la nostra storia di ieri, di oggi e ci
auguriamo di domani.
Sul valore sociale, che si lega bene alla partecipazione attiva di chi dona la bomboniera, abbiamo
voluto sintetizzare alcuni concetti che si sono cari:
1) nel lavoro trovano dignità e ruolo sociale le persone. I prodotti che vengono scelti e inseriti nelle
bomboniere sono frutto del lavoro dei giovani delle cooperative sociali, dei disabili e di persone che
partecipano ai progetti di inclusione sociale della Castel Monte e di Libera;
2) perché si dà forza ai progetti di inclusione sociale e lavorative di persone disabili che con noi,
condividono la gestione operativa della fattoria sociale, che il suo aggettivo “sociale” evidenzia come
luogo di condivisione e di libero ritrovo;
3) ogni bomboniera, realizzata nei laboratori con i ragazzi, è altamente personalizzata. Viene poi
accompagnata da una lettera che ne racconta la storia e che diventa il
valore autentico della personalizzazione. Un'ulteriore testimonianza del
valore sociale, concreto del “dono bomboniera”;
4) la personalizzazione è valorizzata anche dalla genuinità del suo
contenuto. I nostri prodotti sono naturali: l’unica traccia di inquinamento,
ma benefico, è quello della solidarietà e del sudore del lavoro. Sono
prodotti con un alto contenuto di "vitamina L - Lavoro", vitamina che,
assunta anche in dosi massicce, non ha alcuna controindicazione.
La solidarietà nella festa. Il dono come
testimonianza
Per cogliere bene il senso della proposta che facciamo parliamo di: bomboniera solidale (se vuoi,
fatta insieme a te), di testimonianza (un dono) ad una cerimonia festosa. Nell’enciclopedia popolare
4
New
s n
.10
7 –
Sp
ecia
le 7
ap
rile
20
15
Wikipedia, la bomboniera viene definita come “un oggetto augurale, che in genere contiene confetti
e che tradizionalmente si regala in occasioni importanti e ai convenuti a
una cerimonia festosa”. Mentre, secondo il vocabolario Treccani, si
tratta di una “scatola elegante di varie forme, per offrire i confetti in
occasione di nozze o prime comunioni” oppure di “piccoli oggetti
ricordo che si regalano agli ospiti assieme al sacchetto di confetto”.
Quindi, la bomboniera è un dono per una festa (prima comunione, cresima, feste di laurea, nozze e
i vari anniversari per i 25, 40 e 50 anni di matrimonio) ed è di buon augurio sia per chi la dona, che
per chi la riceve.
La bomboniera, poi, è una essa stessa una cerimonia: la decisione di farla, la ricerca dell’oggetto da
donare (che deve esprimere le emozioni e i sentimenti di chi la regala), il suo confezionamento e la
distribuzione durante la festa.
Da qui l’idea di realizzare bomboniere altamente personalizzate, confezionandole insieme.
Quello che ci preme, è valorizzare la scelta della bomboniera, perché essa è testimonianza delle
emozioni di chi la regala. Vogliamo quindi evitare che questa scelta venga banalizzata. La nostra
bomboniera è sicuramente originale e diversa, perché è fatta e vissuta solo da persone. È questo il suo
valore sociale e solidale.
Suoni di primavera
“C'era una volta...
un giardino di un ricco signore, che da anni si trovava in viaggio in un paese molto, ma
molto lontano. Tutti i pomeriggi, quando uscivano dalla scuola, i bambini avevano
l’abitudine di andare a giocare in quel giardino perché era spazioso e bello, con morbida
erba verde.
Un giorno il ricco signore fece ritorno dal suo lungo viaggio. Quando tornò, vide i bambini
che giocavano nel giardino.
– Che cosa state facendo qui? – urlò con voce molto altera e i bambini fuggirono. – Il giardino
mio è il giardino mio, – disse il ricco signore; – chiunque può capirlo, e io non permetterò
che nessuno ci giochi al di fuori di me –. Così vi costruì intorno un alto muro ed espose un
cartello: CHI ENTRERA' SARA' PUNITO SEVERAMENTE.
Era un signore ricco e molto egoista. I poveri bambini ora non avevano dove giocare.
Un mattino il ricco signore se ne stava a letto, sveglio, quando udì una piacevole musica.
Quel suono era tanto dolce per le sue orecchie, che pensò fossero i musici del Re che
passavano di là. In realtà, era solo un piccolo uccellino che cantava davanti alla sua finestra,
ma da così tanto tempo non sentiva cantare un uccello nel suo giardino, che gli sembrò fosse
la musica più bella del mondo. Il ricco signore saltò giù dal letto a guardar fuori.
Che cosa vide?
5
New
s n
.10
7 –
Sp
ecia
le 7
ap
rile
20
15
C’era una vista meravigliosa. Da un piccolo buco nel muro erano scivolati dentro i bambini,
e stavano seduti sui rami degli alberi. Su ciascuno degli alberi che riusciva a vedere c’era un
bambino. E ad avere di nuovo dei bambini, gli alberi erano così
felici,che si erano coperti di germogli e muovevano gentilmente
i rami sopra il loro capo. Gli uccelli volavano là intorno e
gorgheggiavano gioiosi e i fiori occhieggiavano dal verde dei
prati e ridevano. Era una bellissima scena…
Solo in un angolo era ancora inverno.
Era l’angolo più lontano del giardino e là se ne stava in piedi un
bimbetto. Era così piccolo che non arrivava ai rami dell’albero e
gli stava girando intorno, piangendo amaramente.
– Arrampicati, piccino! – diceva l’Albero, e curvava i rami quanto poteva; ma il ragazzino
era troppo piccolo.
E il cuore del ricco signore si sciolse quando guardò fuori. – Come sono stato egoista! –
disse. – Ora so perché qui non veniva la Primavera. Metterò quel povero ragazzino in alto
sull’albero e poi abbatterò il muro, e il mio giardino sarà per sempre il campo di gioco dei
bambini.
Così scese di nascosto le scale e aprì in silenzio la porta principale, e uscì nel giardino. E il
ricco signore girò pian piano dietro al bimbo in lacrime, lo prese in mano delicatamente e lo
posò sull’albero.
E l’albero si mise di colpo a fiorire, e gli uccelli vennero a cantare là sopra e il bambinetto
distese le braccia e cinse il collo del ricco signore e lo baciò. – Ora è il vostro giardino,
bambini, – disse il ricco signore, e prese una grande scure e buttò giù il muro. E a
mezzogiorno, quando stava andando al mercato, la gente trovò il ricco signore che giocava
con i bambini nel giardino più bello che avessero mai visto.
E c'erano molti bei fiori, bellissimi e profumati , ma i bambini erano i fiori più belli.”
(Questo racconto, proposto da Nazzarena Bolzonella, è tratto dal "Il Gigante Egoista" di Oscar Wilde, ed è
inserito nella raccolta "Il principe felice ed altri racconti”)
CASTEL MONTE soc.coop.soc. onlus
31044 Montebelluna (TV) - Piazza Parigi, 7
Tel. 0423.302922 - Fax 0423.609375
[email protected] - www.castelmonteonlus.it
News “Centrati su di te"
Notiziario ad uso interno della cooperativa
sociale onlus "Castel Monte"
Direttore editoriale Giancarlo Brunello
A cura di Giancarlo Brunello
Segreteria di redazione: 3bis service group sas
6
New
s n
.10
7 –
Sp
ecia
le 7
ap
rile
20
15
INFO: 393 9198555 - [email protected] (Nazzarena Bolzonella)
Le bomboniere di Castel Monte e Libera