informiamo 3 v1 - associazione viviamo trecase · raccolta di quasi 800 firme di cittadini che...
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E’ passato quasi un anno dalle elezioni comunali e dal successivo insediamento dell’Amministrazione Brancaccio, e, nostro malgrado, siamo costretti a registrare che finora ben poco si è visto della “Trecase Futura” promessa nella campagna elettorale, e che la Trecase presente è ancora pesantemente condizionata dal suo passato. Le questioni che prima delle elezioni sottoponemmo ai candidati alla carica di sindaco e alle liste che li appoggiavano, sia attraverso questo notiziario che con iniziative quali “La politica in
controluce” (per inciso, primo dibattito pubblico tra i candidati a Sindaco nella storia del nostro Comune) sono ancora irrisolte, tranne, forse, il Cinema Corelli per cui c’è ora la speranza di rivederlo aperto, e la Cantina Sociale, da anni terminata ed inutilizzata, per la quale è stato finalmente avviato il procedimento per l’affido (torneremo su questo tema prossimamente). Non si hanno viceversa, notizie di interventi riguardanti la Tensostruttura di Via C. Cattaneo, il cui mancato utilizzo è uno schiaffo ai nostri figli costretti a spostarsi in altri comuni per praticare sport, o le Aree attrezzate
di Via Casa Cirillo e Traversa Filippone, che non solo non ottemperano alla loro funzione di parcheggio ma costituiscono un pericolo per l’incolumità e la salute dei cittadini. Nulla ci risulta altresì fatto per la viabilità, con Piazza San Gennaro trasformata in parcheggio (il parroco è costretto a proteggere il sagrato con le sedie) e le strade che alle prime piogge si trasformano in torrenti. Il bando per l’affidamento in gestione della Villetta
Comunale di via N. Cirillo non ha avuto successo e i lavori di sistemazione del campetto sportivo di via C. Cattaneo sono fermi da mesi e non si sa se e quando riprenderanno. Purtroppo, nel frattempo, la lista delle problematiche da affrontare si è allungata e altre questioni sono venute alla luce, di uguale se non di maggiore impatto sulla vivibilità, lo
sviluppo e l’economia del paese. Ci riferiamo in particolare alla scuola
pubblica, finora fiore all’occhiello di Trecase, invidiataci da tutti i paese del circondario, sulla quale si stanno addensando minacciose nubi, foriere di un futuro depauperamento e decadimento. Pensiamo alle “aree di
sosta a pagamento”, le famigerate strisce blu, che stanno creando numerosi disagi ai cittadini, incidendo negativamente sull’economia locale. Ancora, pensiamo al progetto di ampliamento del cimitero, su cui abbiamo già organizzato un incontro pubblico manifestando i nostri dubbi e perplessità, all’immissione nella
rete fognaria, alle isole ecologiche, solo per fermarci alle questioni maggiori. Non vogliamo, però, annoiare i lettori con un semplice “cahier de doleances”, e meno che mai siamo alla ricerca di un colpevole. Quello che vogliamo è ciò che è scritto nel nostro statuto: aumentare la vivibilità del paese sensibilizzando l’opinione pubblica, favorendo il dibattito e l’aggregazione. Il nostro obiettivo è stimolare tutto il Consiglio Comunale - maggioranza ed opposizione - a lavorare ancora di più per risolvere i problemi del paese, evidenziando i dubbi e le questioni che più stanno a cuore ai cittadini, e, perchè no, proponendo soluzioni. Perciò, a partire da questo numero, esamineremo di volta in volta le tematiche sopra esposte, cercando di capire come si pone o si porrà la Amministrazione Comunale rispetto ad esse e cosa ne pensano i cittadini ed illustrare la posizione di ViviAmo Trecase. Per questo numero abbiamo scelto di occuparci del Cinema Corelli e delle “Strisce blu”. Il primo perchè la sua riapertura e fruizione è stata ed è per noi una priorità assoluta, le seconde perchè siamo dell’opinione che una revisione del regolamento attuativo le possa trasformare in uno strumento positivo di regolamentazione della viabilità.
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NOTIZIARIO PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE VIVIAMO TRECASE
ANNO III NUMERO DUE FEBBRAIO 2013
Piazza San Gennaro 1
80040 Trecase (NA)
www.viviamotrecase.it
Quella del Cine-teatro Corelli sembra una storia infinita. Tutto cominciò alla fine degli anni settanta, quando i canali televisivi ebbero la preferenza determinando il crollo di spettatori ed incassi e la crisi del cinema, con la conseguente chiusura di tantissime sale. Il Corelli di Trecase, che non faceva parte del grande circuito e che fino ad allora aveva assicurato dignitosamente una ricchissima programmazione di film, anche se non di prima visione, non potè sottrarsi al medesimo destino. Sullo schermo del cinema Corelli erano state proiettate le immagini dei film di Totò, Maciste, Tarzan, dei grandi colossal come “I Dieci Comandamenti”, “Ben-Hur”, dei grandi western, dei film della cosiddetta commedia italiana. Tante le persone (giovani e adulti) che hanno varcato, almeno una volta nella loro vita, la soglia di quella storica sala cinematografica. Tantissimi sono coloro che, ancora oggi, ricordano don Arturo Corelli e il suo monito “si semp tu!”. Quell’espressione, pronunciata nel buio della sala e rivolta ad un anonimo spettatore, a tutti e a nessuno, perché la smettesse di fare chiasso, mentre la pellicola scorreva, con moto intermittente, con i suoi fotogrammi, davanti al fascio di luce
denso di fumo di sigarette, è entrata nella storia del nostro paese. La riapertura del Corelli di Trecase è stato il ritornello preferito, lo specchietto per le allodole, insieme al campetto di Via Cattaneo, nelle propagande elettorali delle varie coalizioni di partito che, nei lunghi anni in cui quella sala è rimasta chiusa, hanno fatto solo proclami senza mai approdare a nulla di concreto. L’Associazione ViviAmo
Trecase nell’aprile del 2011 organizzò una singolare iniziativa, originalissima anche nei manifesti dove, sullo sfondo di titoli e immagini di straordinarie pellicole che ne avevano caratterizzato la storia e che più su abbiamo ricordato, provocatoriamente si annunciava la riapertura del Corelli. “ViviAmo
Trecase” promosse contestualmente anche una petizione popolare con la raccolta di quasi 800 firme di cittadini che aderendo all’appello, vollero riaffermare due semplici concetti: il Corelli è l’unica struttura comunale idonea ad ospitare eventi artistici e culturali atti ad incrementare la partecipazione dei cittadini alla vita sociale e culturale del paese; la sua chiusura si ripercuote negativamente e pesantemente sulla crescita e sullo sviluppo sociale del nostro territorio.
Oggi, a più di tre anni dalla chiusura per problemi igienico-strutturali mai ben capiti, e dopo le numerose sollecitazioni e inviti, fatti anche in incontri pubblici dall’Associazione
Viviamo Trecase, sembra aprirsi uno spiraglio: è stata infatti finalmente indetta la gara per la sistemazione dell’immobile di proprietà comunale per il risanamento di murature e soffitti, la manutenzione di serramenti, la revisione dell’impianto elettrico, il rifacimento del manto di asfalto ai lastrici solari e per i lavori di pitturazione. Per la sistemazione del locale sono stati stanziati poco più di 8 mila euro. Ora si spera che non si frappongano ostacoli burocratici o ritardi vari e che la struttura possa essere al più presto restituita ad uso pubblico ai cittadini trecasesi che aspettano da anni di avere a disposizione un luogo per organizzare eventi culturali, manifestazioni e quant’altro. E’ necessario quindi espletare al più presto i lavori ed organizzare una efficiente struttura comunale per la gestione del locale, evitando l’affidamento ad altri soggetti. Staremo a vedere e vigileremo attentamente, come sempre, affinchè la prestigiosa storia del cine-teatro Corelli possa continuare anche nell’era del digitale.
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Ancora sul Cinema Corelli ...
INFORMIAMO
Mentre andiamo in stampa, apprendiamo di una delibera della Giunta Comunale di Trecase con la quale si
propone l’accorpamento della Scuola Elementare di via Vesuvio all’Istituto Comprensivo “Sancia D’Angiò”,
dando vita ad un’unica autonomia scolastica. Le motivazioni rispetto alla soluzione adottata sono fumose ed
approssimative, malcelando le vere intenzioni dell’Amministrazione Comunale che sono quelle di giungere
alla ristrutturazione e alla conseguente dismissione della scuola di Via Vesuvio per “sistemarvi” gli uffici
comunali (idea fissa del primo cittadino). L’Associazione ViviAmo Trecase non è aprioristicamente
contraria alla istituzione degli Istituti Comprensivi, che da un punto di vista organizzativo e didattico,
rappresentano, a livello nazionale, una felice intuizione e un valore aggiunto, ma non consentirà maldestre
manovre volte a far chiudere le scuole, depauperando l’offerta formativa sul territorio e privando Trecase di
una delle poche istituzioni che ancora funzionano. Sulla vicenda vigileremo attentamente.
ANNO I II - NUMERO DUE
Da qualche mese, su alcune strade comunali, sono attive le
“Aree di Sosta a Pagamento”, le famigerate “Strisce Blu”
che tanto fanno discutere sulla loro utilità, legalità e sulle
modalità della loro applicazione che generano malcontento e
proteste varie. L’Associazione Viviamo Trecase ritiene che
le “strisce blu” siano uno strumento di buona utilità, purché
non abbiano soltanto lo scopo di fare cassa, siano realmente
un modo per ridurre l’inquinamento nell’aria e per
disciplinare il cittadino sull’uso corretto e limitato
dell’autoveicolo, ma innanzitutto non offendano il diritto e la
dignità delle persone più svantaggiate come i disabili, perché
l’amiministrazione comunale, ha l’obbligo di tutelare le
categorie più deboli e svantaggiate e non di penalizzarle. La
storia delle strisce blu a Trecase ha inizio con la D. di G. C.
40 del 5/5/11, con l’ex Amministrazione Cirillo, con cui
sono state approvate le aree di sosta per un totale di n°138
posti e che poi l’attuale Giunta Brancaccio ha modificato e
reso esecutivo con la D. n° …. in cui, invece, sono state
individuate le seguenti aree di sosta:
• Via Monsignor Tortora (prolungamento di Via Vesuvio),
con n. 87 posti a pagamento, 5 a sosta libera situati al
termine del prolungamento ed un solo posto riservato ai
disabili, situato di fronte all’Ufficio Postale, 3 posti
delimitati da strisce gialle senza indicazione della
destinazione
• Svincolo Casa Izzo n. 19 posti
• Via Regina Margherita, n. 7 senza posti riservati ai
disabili;
• Piazza San Gennaro, anche qui senza posto riservato ai
disabili.
• via Cap. G. Rea 4 posti a pagamento senza posti riservati
ai disabili;
La tariffa oraria dei parcometri è di 1,00 euro/ora con un
importo minimo di 0,50 euro per frazione di ora. Sono stati
impiegati al controllo della sosta: n. 4 ausiliari del traffico,
assunti a tempo determinato i quali sono al servizio della
Società privata appaltatrice della gestione delle strisce. A
Trecase sono presenti due aree adibite “a verde attrezzato”, a
parcheggio libero: una situata a monte dell’ex semaforo in
Via C.no G. Rea; l’altra, posta in Via Casa Cirillo, nei pressi
di Piazza San Gennaro, la quale, tra l’altro, versa in pessime
condizioni, per l’irregolarità del fondo stradale, per la
presenza di vegetazione spontanea mai rimossa, ma
soprattutto per l’accumulo di rifiuti che rendono l’ambiente
adatto alla proliferazione di animali, soprattutto ratti,
pericolosi per l’uomo.
E’ doveroso segnalare che degli ignari e malcapitati
cittadini, prima dell’attivazione ufficiale del servizio di sosta
a pagamento, avevano introdotto monete nei parcometri e pagato
inutilmente la sosta, poiché i gestori del servizio non avevano
provveduto ad avvisare o a renderli almeno inattivi.
Le aree di sosta a pagamento sono disciplinate dall’art. 7
“Regolamentazione della circolazione nei centri abitati”, del
Codice della Strada; il Sindaco può stabilire, previa
deliberazione della Giunta, le aree destinate al parcheggio sulle
quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una
somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata
della sosta (parchimetri). Inoltre lo stesso articolo recita che i
Comuni hanno l’obbligo di destinare i proventi dei parcheggi a
pagamento “alla installazione, costruzione e gestione di
parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, ed al loro
miglioramento e le somme eventualmente eccedenti ad interventi
per migliorare la mobilità urbana”.
Per la tutela dei soggetti con limitate capacità motorie (Disabili)
la lettera d) del comma 1 dell’art.7, recita che nei centri abitati, il
Sindaco può “riservare limitati spazi alla sosta dei veicoli ….. al
servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria,
munite del contrassegno speciale …”.
Ora vista ed esaminata la normativa, sorgono alcuni interrogativi
sulle strisce blu a Trecase:
Sono utili oppure non lo sono ? Quali sono gli influssi positivi
e negativi sul nostro territorio? Quali reazioni hanno indotto
nella cittadinanza ?
Sono regolari nell’applicazione, oppure no e se lo sono, è
giusto che siano state tracciate nei modi dovuti ? Sono al
servizio di tutti i cittadini e corrispondono alle loro esigenze, ivi
comprese le categorie protette e svantaggiate come i disabili ?
Per quanto riguarda l’utilità, l’Associazione ViviamoTrecase è
in generale, come detto, favorevole alle strisce blu, se hanno lo
scopo di: 1) indurre i cittadini al rispetto delle regole e della
buona condotta stradale ed indurli ad una maggiore cultura e
rispetto delle politiche di prevenzione dell’ inquinamento
dell’aria da traffico veicolare; 2) di ricavare somme di danaro da
destinare al miglioramento dell’assetto stradale urbano. D’altro
canto, per gli svantaggi, però bisogna considerare che: 1)
l’economia trecasese è basata sulle piccole attività commerciali e
produttive, pertanto, vincere le cattive abitudini, risulta difficile e
così si otterrà soltanto l’effetto di spingere il cittadino a fare
acquisti altrove nei paesi limitrofi, a danno dei commercianti
locali; 2) l’automobilista, contrariato per l’attuale pagamento
della sosta, andrà a parcheggiare lontano e fuori dalle strisce blu
con conseguente riduzione del ricavato; 3) in questo modo si
favorisce la sosta selvaggia dei veicoli specialmente negli orari
di ingresso ed uscita dalla scuola elementare; 4) si generano
malcontento e discussioni tra gli addetti al controllo ed i
cittadini, soprattutto per il posto riservato ai disabili.
... segue a pagina 4
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Trecase a stelle e strisce (blu)
Mediante l'istituto del
"ravvedimento operoso" è possibile,
allora, ridurre tale sanzione a due
differenti misure:
1) se il ravvedimento avviene nei 30
giorni successivi alla scadenza, si
beneficia di una riduzione della
sanzione ad 1/10 della misura base;
2) se si provvede oltre i 30 giorni, ma
entro i termini della presentazione
della dichiarazione imu dell'anno in
cui si è commessa la violazione,
oppure entro il termine di un anno
dalla originaria scadenza, la
riduzione della sanzione è pari ad
1/8.
Esempi:
- se per caso si versa l'imposta in
ritardo di 10 giorni rispetto alla
scadenza, la sanzione base, come
prima detto è del 2% per ogni giorno
di ritardo (2% x 10= 20%). Col
ravvedimento, invece, si riduce al
solo 2% (20% della sanzione base
Chi ha pagato in ritardo o non ha
pagato per niente, può sanare la sua
posizione in relazione all'IMU con il
meccanismo spontaneo del
"ravvedimento operoso" Il senso
della norma è quello di consentire al
contribuente, che si sia accorto di
aver commesso una irregolarità, di
poterla sanare in modo spontaneo,
prima dell'avvio di qualsiasi attività
di accertamento da parte del
comune, potendo così beneficiare
della riduzione delle sanzioni
normalmente applicabili. La
sanzione ordinaria in cui si può
incorrere è di due tipi:
a) se il versamento è stato effettuato
entro 14 giorni dalla scadenza, si
applica la sanzione del 2% per ogni
giorni di ritardo (al massimo, quindi,
del 28% su 14 giorni di ritardo;
b) se il versamento IMU è avvenuto
oltre tale momento, oppure non è
stato proprio effettuato, la sanzione
canonica sale al 30%.
diviso 10) per effetto della riduzione
di 1/10 citata al menzionato p.1;
- diversamente, se per caso si versa il
tributo con 40 giorni di ritardo, come
detto la sanzione base applicabile è
del 30% , ma utilizzando il
ravvedimento si riduce al 3,75%, per
effetto della norma di cui al p.2 (30%
diviso 1/8).
Si fa presente ai lettori, che oggi sia
in relazione all'acconto che al saldo
2012, l'unica forma di ravvedimento
possibile è legata alla sanzione
ridotta del 3,75% , poichè sono
trascorsi oltre 30 giorni dalle
rispettive scadenze di pagamento.
Concludendo: il versamento va
effettuato cumulando le somme sul
codice tributo 3912, segnalando che
si tratta di ravvedimento attraverso
la barratura dell'apposita casella
presente sia sul modello di
versamento IMU, sia nel bollettino
postale.
IMU: PAGAMENTI INSUFFICIENTI O ERRATI
... segue da pagina 3
L’Associazione ViviamoTrecase ritiene che l'attuale regolamento che disciplina la sosta a pagamento vada rivisto. In
particolare i punti sui quali si deve intervenire sono:
• tariffa oraria: ridurre di almeno 20-30 centesimi/ora;
• frazione di sosta: ridurre da 30 a 15 minuti
• posti riservati ai veicoli adibiti al trasporto di disabili: prevedere almeno un posto in via Regina Margherita, in Piazza
San Gennaro ed allo svincolo di Casa Izzo.
• orario mattutino di sosta con grattino: modificare dall’attuale fascia 08.00-14.00 a quella 09.00-13.00, in modo da
favorire la sosta delle auto dei genitori che accompagnano/prelevano i figli dalla scuola di Via Vesuvio.
• Via Vesuvio: creare aree di sosta a pagamento lungo Via Vesuvio e gratuiti, in parte, sul prolungamento di Via
Vesuvio in modo da decongestionare il traffico.
• Sosta sui marciapiedi: incrementare i controlli dei VV.UU facendo rispettare i divieti.
• destinare il ricavato del pagamento della sosta alla manutenzione delle strade, come recita il comma 7 dell’art. 7 del
Codice della Strada.
Ci sembra un buon modo, tutto sommato, di prestare attenzione ai bisogni e alle necessità dei cittadini trecasesi, senza
imposizioni che non tengono conto della realtà.
Trecase a stelle e strisce (blu)