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INGEGNERE DAVID VOLTAN
PROGETTAZIONE E D.L. OPERE IDRAULICHE CIVILI E IMPIANTISTICHE SST_0005_RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA
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SOMMARIO
1.- PREMESSE ...................................................................................................................... - 2 -
2.- NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...................................................................................... - 2 -
3.- OPERE DI PROGETTO .................................................................................................... - 5 -
3.1 ALLARGAMENTO CARREGGIATA STRADALE .............................................................................................. - 5 -
3.2 PONTE “DEA SOTA” .................................................................................................................................... - 8 -
4.- ASPETTI PAESAGGISTICI ED ARCHELOGICI ............................................................. - 8 -
5.- STUDIO DI PREFATTIBILITÀ AMBIENTALE ................................................................. - 8 -
6.- VARIANTE PARZIALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE ................................... - 9 -
7.- VALUTAZIONE DI NON SIGNIFICATIVITÀ DEGLI IMPATTI SULLE AREE DI S.I.C. E
Z.P.S. - 9 -
8.- ANALISI DEI COSTI E QUADRO ECONOMICO DELL’OPERA .................................. - 12 -
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1.- PREMESSE
L’intervento oggetto del presente progetto esecutivo 1° Stralcio, denominato “Allargamento della
sede stradale, realizzazione pista ciclabile e nuovo ponte sullo scolo Rio dell'Arzere in via Roma
(SP 34) in comune di Cadoneghe da via Belvedere a viale Maestri del Lavoro I° stralcio” prevede
la realizzazione di una pista ciclo-pedonale sul lato ovest della carreggiata della Strada
Provinciale n° 34 “delle Centurie” nel Comune di Cadoneghe (PD) nel tratto compreso tra il ponte
denominato “Dea Sota” e la nuova rotatoria all’intersezione con viale Maestri del Lavoro;
l’intervento prevede di realizzare l’allargamento della sede stradale e la realizzazione di un nuovo
attraversamento fluviale in corrispondenza del corso d’acqua consortile ‘Rio dell’Arzere’ in
sostituzione all’attuale ponte “Dea Sota”. L’intervento prevede inoltre la realizzazione di un tratto
di pista ciclabile sul lato ovest della SP 34 per una lunghezza di circa 285 metri dalla rotonda di
via Belvedere verso via Giotto.
La Strada Provinciale n.34 in oggetto, funge da collegamento della parte nord-est del territorio
comunale con l’importante polo attrattore socio-economico di Padova. L’attuale carreggiata a
doppio senso di marcia presenta attualmente ancora diversi tratti con larghezza media pari a
circa 5,5 metri, di molto inferiore agli standard normativi di cui al D.M. 05.11.2001 per strade in
classe “F: strade locali urbane ed extraurbane” così come indicato espressamente dai tecnici
della Provincia di Padova. L’Amministrazione Comunale del Comune di Cadoneghe, sensibile
alle problematiche relative alla circolazione in tale tratto stradale, ha provveduto alla redazione di
un progetto preliminare per l’allargamento della SP 34 e per la realizzazione di una pista ciclo-
pedonale in sede protetta dalla rotatoria con via Belvedere alla rotatoria con viale Maestri del
Laovoro; il progetto preliminare prevedeva la realizzazione dell’opera in tre stralci successivi.
L’urgenza dell’intervento di allargamento della sede stradale è giustificata dalla notevole mole di
traffico che percorre detta arteria, e che secondo un rilievo eseguito nel 1988 quantificava, già
allora, in 4.500 veicoli giornalieri transitanti. Il tratto di strada oggetto di allargamento si estende
per una lunghezza di circa 100 metri: si prevede la realizzazione di un nuovo ponte per carichi di
I^ categoria su Rio dell’Arzere in sostituzione dell’attuale, la regolarizzazione con conseguente
allargamento della sede stradale al fine di ottenere due carreggiate di larghezza pari a 3,50 metri,
con banchina asfaltata lato pista ciclo-pedonale di larghezza pari a 0,50 metri, banchina asfaltata
lato opposto di larghezza pari a 1,00 metro, ciglio non transitabile di almeno 0,25 metri;
realizzazione di spartitraffico di larghezza pari a 0,50 metri tra la sede stradale e pista ciclo-
pedonale di larghezza pari a 2,50 metri, la realizzazione di un tratto di pista ciclabile di larghezza
pari a 2,5 metri sul lato ovest della SP 34 per una lunghezza di circa 285 metri dalla rotonda di
via Belvedere verso via Giotto.
2.- NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Relativamente alla progettazione delle strade, la normativa di riferimento è relativa a:
- CNR BU n° 77/80 “Istruzione per la redazione dei progetti di strade”.
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- CNR BU n° 78/80 “Norme sulle caratteristiche geometriche delle strade extraurbane”.
- CNR BU n° 90/83 “Norme sulle caratteristiche geometriche e di traffico delle intersezioni
stradali urbane”.
- CNR BU n° 31/73 “Norme sulle caratteristiche geometriche delle strade”.
- CNR BU n° 91/83 “Istruzioni per la determinazione della redditività degli investimenti
stradali”.
- CNR BU n° 125/88 “Istruzioni sulla pianificazione della manutenzione stradale”.
- Circolare Azienda Autonoma Nazionale Strade n° 3458 del 10.05.1960 “Criteri per la
progettazione delle strade in base alle caratteristiche del traffico”.
- Circolare Azienda Autonoma Nazionale Strade n° 43 del 18.06.1986 “Applicazione di
strati superficiali per l’irruvidimento e la impermeabilizzazione delle pavimentazioni
stradali”.
- Circolare Azienda Autonoma Nazionale Strade n° 50 del 12.11.1987 “Direttive sulla
progettazione e sugli interventi necessari per la migliore utilizzazione delle strade statali”.
- D. Min. LL.PP. 18.02.1992, n° 223, “Regolamento recante istruzioni tecniche per la
progettazione, l’omologazione e l’impiego delle barriere stradali di sicurezza”.
- D. Min. LL.PP. 03.06.1998 “Ulteriore aggiornamento delle istruzioni tecniche per la
progettazione, l’omologazione e l’impiego delle barriere stradali di sicurezza e delle
prescrizioni tecniche per le prove ai fini dell’omologazione”.
- D.M. 11 Marzo 1988 “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni, la stabilità delle
scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, esecuzione, e collaudo
delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”.
- D.P.C.M. 27 Dicembre 1988 G.U. 5 Gennaio 1989 “Istruzioni per la Valutazione di
Impatto Ambientale”.
- D.G.R. n° 8018/91 “Direttive e criteri tecnici per la programmazione, progettazione e la
realizzazione di infrastrutture ed attrezzature ciclabili”.
- Legge Regionale n° 39/91 “Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale”.
- D.M. LL.PP. n° 557/99 “Regolamento recante norme per la definizione delle
caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”.
- Legge Regionale n. 39/91 “Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale”.
- D.M. LL.PP. n° 557/99 “Regolamento recante norme per la definizione delle
caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”.
- DPR 16/04/1992 n. 495 (suppl. G.U. n. 303 del 28/12/92)
- Decreto Ministeriale 05/11/2001 (G.U. n. 3 del 04/01/02)
- Decreto Ministeriale 22/04/2004 (G.U. n. 147 del 25/06/04)
- Decreto Ministeriale 19/04/2006 (G.U. n. 170 del 24/07/06)
- Legge 15 luglio 2009, n.94 – aggiornamento del Decreto legislativo 30 aprile 1992, n.
285 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 18 maggio 1992, n. 114) – “Nuovo codice della
strada”
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Per quanto concerne la produzione utilizzo e smaltimento di terre e rocce da scavo la normativa
di riferimento è:
- Decreto Legislativo n. 152 del 03/04/2006 “Norme in materia Ambientale”
- Decreto Ministero dell’Ambiente n. 161 del 10/08/2012 (G.U. n. 221 del 21/09/2012)
“Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo”
- DGRV n. 179 del 11 febbraio 2013 “Procedure operative per la gestione delle terre e
rocce da scavo per i quantitativi indicati all’articolo 266, comma 7, del D.lgs. n. 152/2006
e s.m.i. Riferimento Delibera n. 9/CR del 21.01.2013”.
Per quanto concerne la progettazione di opere in cemento armato e ponti la normativa di
riferimento è:
- Legge 5 novembre 1971 n. 1086 (G. U. 21 dicembre 1971 n. 321): ”Norme per la
disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a
struttura metallica”
- Legge 2 febbraio 1974 n. 64 (G. U. 21 marzo 1974 n. 76): ”Provvedimenti per le
costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”
- Decreto Ministero delle Infrastrutture Trasporti 14 gennaio 2008 (G.U. 4 febbraio 2008 n.
29 - Suppl. Ord.): ”Norme tecniche per le Costruzioni”
- Circolare 2 febbraio 2009 n. 617 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. 26
febbraio 2009 n. 27 – Suppl. Ord.): “Istruzioni per l'applicazione delle 'Norme Tecniche
delle Costruzioni' di cui al D.M. 14 gennaio 2008”.
Per quanto concerne la progettazione di impianti di illuminazione stradale la normativa di
riferimento è realtiva a:
- Norma UNI 10439 “Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato”
- Norma UNI 10819 “Impianti di illuminazione esterna. Requisiti per la limitazione della
dispersione verso l’alto del flusso luminoso”
- Norma UNI 11248 “Illuminazione stradale”
- Norma CEI 11-8 - Impianti di messa a terra.
- Norma CEI 11-17 Fasc.1890 (1992) - Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione
di energia elettrica. Linee in cavo.
- Norma CEI 64-7 – Impianti elettrici di illuminazione pubblica e similare.
- Norma CEI 64-8 VI Edizione - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua;
- Legge n.17 del 7/08/09 della Regione Veneto (“Nuove norme per il contenimento
dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per la
tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici")
Per quanto concerne la progettazione e realizzazione di tombinamenti di scoli e scoline esistenti
la normativa di riferimento (Regionale) è:
- Delibera di Giunta Regionale n. 1322 del 10/05/2006
- Delibera di Giunta Regionale n. 1841 del 19/06/2007
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Per quanto concerne la progettazione e realizzazione di opere pubbliche la normativa di
riferimento è:
- Decreto 19 aprile 2000, n. 145 “Regolamento recante il capitolato generale d'appalto dei
lavori Pubblici”
- D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di espropriazione per pubblica utilità” (G.U. 16 agosto 2001, n. 189)
- D.P.R. 5 Ottobre 2010, n.207 “regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto
legislativo 12 aprile 2006 n. 163, recante Codice dei contratti pubblici relativi a lavori,
servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (G. U. n. 288 del
10/12/2010 – suppl. ord. N.270).
- Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50
Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei
contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti
erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per
il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture
3.- OPERE DI PROGETTO
Per la redazione del progetto è stato sviluppato un accurato rilievo plano-altimetrico dell’attuale
sede viaria della S.P. 34 e dei relativi accessi laterali delle diverse proprietà private ai fini di una
corretta progettazione stradale.
3.1 ALLARGAMENTO CARREGGIATA STRADALE
Il tratto di strada interessato dai lavori di allargamento, classificato in categoria “F” ai sensi del
D.M. 5 novembre 2001, strade locali urbane ed extraurbane, presenta limite di velocità massimo
pari a 50 km/h. La sede stradale, nel primo tratto compreso tra la rotonda con via Belvedere e
l’incrocio con via Giotto, presenta una larghezza pari a circa 7.5 metri con banchine di larghezza
pari a circa 0.5 metri e marciapiede di larghezza media pari a circa 1.5 metri sul lato ovest,
mentre nel secondo tratto compreso tra l’incrocio con via Giotto e la nuova rotatoria con viale
Maestri del Lavoro a nord del Ponte ‘Dea Sota’ la sede stradale è composta da una carreggiata
a doppio senso di marcia avente larghezza di circa 5,50 metri dotata di banchine di larghezza
media di circa 0,40 metri e risulta priva di marciapiede.
Il presente progetto, nel tratto compreso tra ponte “Dea Sota” e la rotonda con Via Maestri del
Lavoro, per un’estesa di circa 100 metri, prevede una radicale modifica dell’asse stradale,
allineando quest’ultimo con l’asse stradale del tratto precedente ed effettuando un notevole
intervento di allargamento sul lato ovest dove scorre il Rio del’Arzere, e dove dovrà essere creata
la pista ciclo pedonale. Sul lato est l’allargamento della sede stradale sarà marcato interessando
in parte l’attuale scolina di guardia che dovrà essere spostata lato campagna.
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La nuova pista ciclo-pedonale verrà realizzata interamente sul sedime dell’attuale Rio dell’Arzere
posto sul lato ovest della carreggiata stradale che verrà opportunamente spostato.
Nel dettaglio, con riferimento alle planimetrie di progetto, nel tratto compreso tra la progressiva
+1.130,00 (in corrispondenza del Ponte Dea Sota) l’allargamento della carreggiata risulta di
notevole entità in quanto la larghezza media dell’esistente è di circa 5,50 metri. La nuova pista
ciclo-pedonale, mantenuta sul lato ovest della sede stradale così come espressamente richiesto
dall’Amministrazione Comunale, verrà realizzata mediante il tombinamento delle scoline di
guardia esistenti elo spostamento dell’alveo dello scolo Rio dell’Arzere e il rifacimento dell’innesto
dello Scolo Pioga. Sul lato opposto, l’allargamento della sede stradale comporta la chiusura degli
scoli di guardia e la realizzazione di nuove scoline con l’esproprio di una fascia di larghezza pari
alla larghezza della nuova scolina aumentata di 0,50 metri.
La nuova sede stradale presenterà dunque, partendo dal lato sinistro (ovest), una pista ciclo-
pedonale di larghezza netta pari a 2.50 metri, uno spartitraffico di larghezza pari a 0.50 metri, una
banchina stradale asfaltata di larghezza pari a 0.50 metri, due corsie di larghezza pari a 3.50
metri (una per ogni senso di marcia), una banchina asfaltata lato destro (est) di larghezza pari a
1.00 metro, ciglio erboso di larghezza pari a 0.25 metri (così come espressamente richiesto dai
tecnici della Provincia di Padova). La sezione stradale presenterà una baulatura a schiena
d’asino con pendenza pari al 2.50% per lo scolo delle acque meteoriche. Sul lato destro (est) le
scoline di guardia raccolgono le acque meteoriche, mentre sul lato sinistro, sulla linea di
compluvio tra la carreggiata stradale e la pista ciclo-pedonale, in corrispondenza dello
spartitraffico saranno installate caditoie stradali che scaricheranno diretamente nello scolo Rio
dell’Arzere.
Ai fini dell’allargamento della carreggiata, su entrambi i lati, è necessario realizzare un nuovo
corpo stradale ricadente in parte sul sedime di scoli e fossati esistenti, per cui si prevede oltre alla
bonifica del terreno del fondo dello scolo interessato, la realizzazione di una sottofondazione
stradale di adeguata portanza: per le scoline di ridotta larghezza, risulta inapplicabile la
formazione di sottofondazione stradale con terre stabilizzate a calce, per cui si rende necessario
l’impiego di materiali idonei che assicurino la durabilità dell’opera, come ad esempio ghiaione di
grossa pezzatura, diametro da 10 a 20 cm, o spezzato di cava 8/15. Completato il primo strato di
sottofondazione stradale, la successiva fondazione stradale verrà realizzata come da indicazioni
impartite dai tecnici della Provincia di Padova, con una massicciata di spessore non inferiore a 40
cm con materiale tout venant arido ghiaioso (A1-a, A1-b, A2 – classificazione UNI-CNR 10006),
si procederà quindi alla realizzazione dello strato di base in conglomerato bituminoso
granulometria 0/40 per uno spessore di 10 cm, strato di binder spessore 7.0 cm, tappeto d’usura
in conglomerato bituminoso spessore 4.0 cm.
Tra lo strato di fondazione stradale e il conglomerato bituminoso verrà posta una geogriglia per il
rinforzo della pavimentazione bituminosa in modo da impedirne la fessurazione ed aumentare la
durata di esercizio. La geogriglia dovrà avere le seguenti caratteristiche (DIN ISO 10319): -
struttura a maglia quadrata di lato 30 mm costituita da filamenti in fibra poliestere rivestita con
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uno strato di bitume per assicurare l'aderenza con il conglomerato bituminoso; resistenza a
trazione longitudinale e trasversale minima pari a 50 kN/m.
Con l’allargamento stradale si prevede l’occupazione di nuove aree private: sono previsti espropri
di terreni privati sia in sinistra che in destra dell’attuale sede stradale al fine di permettere
l’adeguamento della sede viaria e la realizzazione della pista ciclo-pedonale. Sul lato sinistro, i
passi carrai non verranno modificati rispetto l’attuale posizione, ma in taluni casi, si prevede
l’automazione dei cancelli carrabili per permettere una più agevole manovra di ingresso e uscita
dalle proprietà private fronte strada.
L’impianto di illuminazione pubblica esistente, dalla progressiva +1130 alla progressiva +1220.00
verrà modificato: l’attuale posizione dei plinti e relativi pali non risulta compatibile con le opere di
progetto, per cui si prevede lo spostamento degli stessi con l’arretramento sul ciglio sinistro della
nuova pista ciclo pedonale. La maggiore superficie stradale conseguente all’aumento di
larghezza della carreggiata e della pista ciclabile rende necessario un raffittimento dei punti luce
esistenti (n.2) con l’introduzione di n. 1 nuovo punto luce al fine di permettere il raggiungimento
degli standard illuminotecnici richiesti per tale tipologia di strada.
Le finalità che si pone il presente intervento di allargamento stradale sono:
• miglioramento della viabilità con allargamento della sede stradale;
• formazione di viabilità ciclabile protetta che contribuisca al completamento del
programma di collegamento tra i territori dei comuni di Campodarsego - Cadoneghe e
Padova con tutti i vantaggi e i collegamenti ai servizi che ne derivano.
La sezione stradale definitiva sarà composta nel seguente modo:
• sede stradale allargata rispetto alla precedente con dimensioni delle due corsie pari a ml
3,50 con una banchina lato pista ciclabile di larghezza pari a ml 0.50 e una banchina di
larghezza pari a ml 1,00;
• spartitraffico di separazione tra traffico veicolare e pista ciclabile di larghezza 0,50 ml;
• pista ciclabile sul lato ovest di larghezza pari a ml. 2.50 in sede protetta;
• nuove scoline di guardia;
L’intervento relativo al presente stralcio presenta uno sviluppo di circa 100 ml.
Il sottofondo della pista ciclabile sarà costituito da:
• sottofondo arido, tout-venant del tipo A1a-A1b dello spessore di cm 40;
• strato in calcestruzzo R’ck 25 dello spessore finito di cm 10, armato con una rete
elettrosaldata ø 6 maglia 20x20 in prossimità degli accessi carrabili;
• strato di tappeto di usura dello spessore finito di cm 3.
Il sottofondo dell’allargamento stradale sarà costituito da:
• sottofondo arido, tout-venant del tipo A1a-A1b dello spessore di cm 40;
• strato di base bitumata dello spessore di cm 10, granulometria 0/40 mm;
• strato di collegamento in conglomerato bituminoso fillerizzato “bynder” dello spessore di
cm 7, granulometria 0/20 mm;
• tappeto di usura in conglomerato bituminoso fillerizzato dello spessore di cm 4.
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Detto pacchetto stradale è stato concordato con i tecnici della Provincia di Padova e si estenderà
per un metro all’interno del sedime esistente.
3.2 PONTE “DEA SOTA”
Dalla progressiva +1.136,00 alla progressiva +1.222,00 l’intervento prevede lo spostamento dello
Scolo di Bonifica denominato Rio dell’Arzere con la realizzazione di un nuovo manufatto di
attraversamento della sede stradale della SP n.34 avente luce netta pari a 500 cm e altezza
interna netta pari a 200 cm. Il nuovo manufatto verrà realizzato in cemento armato: ai fini della
sicurezza statica delle due abitazioni nei pressi dell’area di cantiere, si prevede la realizzazione di
spalle poste micropali di sottofondazione armati con tubolari diametro 139 mm spessore 8 mm e
lunghezza 550 cm. Terminate le operazioni di realizzazione dei micropali si effettuerà la
realizzazione delle spalle del ponte e la posa dell’impalcato realizzato con travi prefabbricate di
lunghezza pari a 8.0 metri. Il nuovo manufatto permetterà l’allargamento della sede stradale con
la nuova pista ciclo pedonale e sarà dimensionato per carichi stradali di I^ categoria. Il Ponte
“Dea Sota” esistente, di sezione troppo limitata e limitata portanza, verrà quindi demolito. Il nuovo
attraversamento realizzato in opera permetterà di rettificare il corso d’acqua esistente (Rio
dell’Arzere) migliorando la funzionalità idraulica dello stesso, proprio in corrispondenza
dell’innesto dello Scolo Pioga nello Scolo Rio dell’Arzere. Ai fini autorizzativi l’intervento prevede,
con la demolizione e tombamento dell’attuale “Ponte dea Sota”, il recupero di parte dei mattoni
costituenti la volta e il loro reimpiego nella realizzazione del nuovo manufatto per il rivestimento
dei paramenti di monte e di valle. Sulle spalle del ponte verranno installati appositi parapetti di
altezza pari o superiore a 1.00 metro dal piano di calpestio e barriere di contenimento stradale di
portanza adeguata.
4.- ASPETTI PAESAGGISTICI ED ARCHELOGICI
Trattandosi di un intervento parallelo e contiguo a strada soggetta a vincolo paesaggistico, il
progetto è stato valutato in sede di C.E.I. e trasmesso alla competente Soprintendenza BB.AA.
per l’esperimento del parere di competenza. Il progetto ha ottenuto parere favorevole.
5.- STUDIO DI PREFATTIBILITÀ AMBIENTALE
Dall’analisi del PRG del Comune di Cadoneghe si è rilevato che l’area d’intervento ricade in
Z.T.O. “E2 A.E.”. Dall’analisi del PTRC si ricava altresì che la zona di intervento ricade in aree
sottoposte a vincolo archeologico (Agro Centuriato) ai sensi del D.lgs. 42/2004, per la presenza
delle tracce del graticolato romano. È stato pertanto necessario richiedere, in sede di
approvazione del progetto preliminare, l’autorizzazione paesaggistico-ambientale al Comune
competente come previsto dal D.lgs. 41/2004. Le opere presentate sono prevalentemente
interrate o di carattere stradale in aree già adibite a viabilità e presentano, quindi, impatto molto
limitato sul paesaggio. Si sono altresì controllate possibili interferenze con i perimetri dei Siti di
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importanza comunitaria (SIC) e delle Zone di protezione speciale (ZPS), corrispondenti
rispettivamente al DGR n.448 e 449 del 21/02/2003. Considerate le distanze tra i confini di tali
zone e il sito di intervento, si ritiene che i lavori in oggetto non creino interferenze con le zone
suddette. Non si ritiene pertanto necessario allegare al progetto una relazione di valutazione di
incidenza ambientale. Alla luce di quanto esposto si considera l'intervento compatibile con le
prescrizioni dei piani paesaggistici, territoriali ed urbanistici sia a carattere generale che
settoriale. Per quanto concerne la rete idrografica, nella zona di intervento, sono presenti scoli
consorziali quali Rio dell’Arzere e Pioga sui quali si interverrà per la modifica parziale di parte del
tracciato dei due corsi d’acqua e per la realizzazione di un nuovo manufatto di attraversametno
della SP 34: per tali motivi, in fase di progettazione definitiva è stata redatta apposita relazione di
valutazione di compatibilità idraulica dell’intervento, ai fini della richiesta di relativo parere al
Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Il progetto definitivo ha ottento parere favorevole con
prescrizioni relativamente agli accessi alla fascia di rispetto di larghezza pari a 4 metri.
6.- VARIANTE PARZIALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE
La nuova pista ciclabile è prevista sia nel PAT che nel Piano degli Interventi adottato dal Comune
di Cadoneghe in data 30.07.2012 con Delibera di Consigliio Comunale n.34.
7.- VALUTAZIONE DI NON SIGNIFICATIVITÀ DEGLI IMPATTI SULLE AREE DI S.I.C. E Z.P.S.
Il Consiglio delle Comunità Europee, in accordo con quanto stabilito dalle convenzioni
internazionali, ha adottato il 21 maggio 1992 (92/43/CEE – direttiva Habitat) un’apposita direttiva
con la quale viene costituita la rete ecologica Natura 2000, formata da ambiti territoriali in cui si
trovano tipologie di habitat con specie di interesse comunitario. Tali disposizioni sono state
recepite dallo Stato Italiano con il D.P.R. 8 settembre 1997 n.357 “Regolamento recante
attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e
seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”. La Regione Veneto ha individuato e
proposto i siti di importanza comunitaria (S.I.C.), elencati in allegato al D.M. 3 aprile 2000. Nella
rete sono inoltre comprese le zone di protezione speciale (Z.P.S.) classificate dagli Stati membri
ai sensi della direttiva 79/409/CEE (direttiva "Uccelli") e sottoposte a normative analoghe a quelle
previste per le S.I.C. Nel Veneto sono state individuate le zone di protezione speciale con
Deliberazione della Giunta Regionale n.4824 del 21 dicembre 1998. L’elenco delle Z.P.S. è
allegato al D.M. 3 aprile 2000. Il provvedimento di recepimento nella legislazione italiana della
direttiva 92/43/CEE è il D.P.R. 8 settembre 1997, n.357, modificato dal D.P.R. 12 marzo 2003
n.120, che, in attuazione delle disposizioni comunitarie indica il ruolo e le competenze di Regioni
e Province Autonome nella costituzione e gestione della rete ecologica Natura 2000. La Regione
Veneto con D.G.R. n. 448 e n. 449 del 21/02/2003 ha approvato la revisione dei Siti di
Importanza Comunitaria (S.I.C.) e le Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.) classificando 99 siti
S.I.C. e 70 zone Z.P.S. In Veneto il D.G.R. n. 3173 del 10 ottobre 2006, ha approvato specifici
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documenti di indirizzo per la stesura della relazione di valutazione di incidenza e per la
successiva verifica a livello regionale. In particolare, al punto 2 definisce i “Criteri metodologici e
contenuti della relazione di valutazione di incidenza”, e, tra l’altro, con riguardo al campo
geografico di applicazione definisce che la necessità di redigere la relazione non è limitata a piani
e progetti ricadenti esclusivamente all’interno dei territori proposti come S.I.C. o Z.P.S.
RELAZIONE DIMOSTRATIVA DELLA NON SIGNIFICATIVITÀ
SECONDO LA GUIDA METODOLOGICA PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA AI SENSI DELLA DIRETTIVA
92/43/CEE E D.G.R. 2803 DEL 4/10/2002
SIC di riferimento:
- “ GRAVE E ZONE UMICE DELLA BRENTA” cod. IT 3260018
Distanza minima tra il confinamento del S.I.C. e la località dei lavori: km. 3 circa.
SCREENING DEGLI IMPATTI
INDICATORE VALUTAZIONE PERDITA DI SUPERFICIE DI HABITAT Il SIC IT3260018 presenta quattro tipi di habitat
principali, di cui uno prioritario (colture cerealicole estensive). L’intervento NON si inserisce negli habitat presentati dai SIC.
FRAZIONAMENTO DELL’HABITAT La realizzazione del progetto non comporta alcun frazionamento ulteriore degli habitat presenti nel sito protetto.
INQUINAMENTO ACUSTICO L’opera in progetto non produce emissioni acustiche superiori ai limiti previsti dalla legge e comunque limitati alla fase di realizzazione degli scavi, di trasporto dei manufatti costituenti le condotte e ripristino finale delle sedi stradali.
IMPATTO VISIVO L’area oggetto di intervento è ad oggi già segnata da manufatti che alterano la linearità del paesaggio come le quinte edificate delle costruzioni residenziali lungo gli assi stradali.
UTILIZZO DI RISORSE NATURALI Si riutilizza la terra smossa dagli scavi e accantonata durante l’esecuzione dei manufatti.
INFRASTRUTTURE L’opera in progetto non necessita di infrastrutture ulteriori e non altera il volume di traffico gravitante sull’area.
GENERALITA’ SUL PROGETTO
TITOLO DEL PROGETTO Realizzazione di una pista ciclopedonale e allargamento della S.P. 34 "delle Centurie" 2° tratto, nel Comune di Cadoneghe
CODICE, DENOMINAZIONE, LOCALIZZAZIONE E CARATTERISTICHE DEL SITO NATURA 2000
Codice sito: IT3260018 “Grave e zone umide della Brenta”
DESCRIZIONE DEL PROGETTO L’intervento prevede la realizzazione di una nuova pista ciclopedonale e l’allargamento stradale della SP 34. Si prevede il rifacimento del ponte dea Sota sul Rio dell’Arzere
PROGETTO DIRETTAMENTE Nessuno
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CONNESSO O NECESSARIO ALLA GESTIONE DEL SITO (SE APPLICABILE) DESCRIZIONE DI ALTRI PROGETTI CHE POSSANO DARE EFFETTI COMBINATI
Nessuno
VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA’ DEGLI EFFETTI
DESCRIZIONE DI COME IL PROGETTO DA SOLO E PER AZIONE COMBINATA INCIDA SUL SITO NATURA 2000
Non si riscontrano situazioni particolarmente impattanti generate dall’opera, né durante la fase di realizzo né in fase di esercizio, tuttavia, in fase di realizzazione degli scavi per la realizzazione dei manufatti tecnologici, si dovranno operare tutte le cautele affinché i movimenti terra non perturbino la microfauna esistente e siano evitate, il più possibile, le perturbazioni dell’habitat, nella fattispecie il rumore nei momenti di nidificazione o passaggio delle specie tutelate.
SPIEGAZIONE DEL PERCHE’ GLI EFFETTI NON SI DEBBANO CONSIDERARE SIGNIFICATIVI
Dall’esame degli indicatori analizzati attraverso lo screening non risultano effetti significativi che non possano essere comunque mitigati.
CONSULTAZIONE CON GLI ORGANI ED ENTI COMPETENTI
Nessuna
RISULTATI DELLA CONSULTAZIONE Nessuno
Per tutto quanto considerato in precedenza, in particolare per quanto attiene i contenuti, la
metodologia e le conclusioni della valutazione d’incidenza ambientale, predisposta per le aree
ricadenti o limitrofe al SIC IT 3260018, si dichiara che le opere previste con le mitigazioni indicate
non presentano impatti significativi ai fini della conservazione dei caratteri principali del SIC in
questione.
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8.- ANALISI DEI COSTI E QUADRO ECONOMICO DELL’OPERA
Si riporta di seguito l’analisi dei costi di realizzazione dell’intera opera così come riportato
nell’elaborato relativo al computo metrico estimativo delle opere e del quadro economico. Le
opere sono state computate utilizzando il prezziario della Regione Veneto per i Lavori Pubblici,
integrato con alcuni nuovi prezzi desunti dall’elenco prezzi del Comune di Cadoneghe e da
ricerce di mercato.
L’importo delle opere stimato è pari a € 415.088,06 e gli oneri della sicurezza non soggetti a
ribasso d’asta ammontano a € 19.682,64 per un importo complessivo dei lavori pari a €
434.770,70.
Le somme a disposizione dell’Amministrazione prevedono: spese teniche, imprevisti, spese per
spostamento sottoservizi, spese per pubblicità, indagini archeologiche, prove geotecniche,
collaudi, spese per espropri e servitù, fondo bonario accordo, Spese per acquisto dei mateirali
per la realizzazione delle protezioni di sponda del canale Rio dell’Arzere (la posa verrà effettuata
dal consorzio di bonifica Acque Risorgive gestore dello scolo, previo accordo di programma con
il Comune di Cadoenghe) e IVA al 10% sui lavori e sui materiali e IVA al 22% sulle spese
tecniche. L’importo di tali somme ammonta a € 151.146,02 per un importo complessivo dell’opera
pari a € 585.916,72. Si riporta di seguito il quadro economico dell’opera.
Relativamente all’acquisto dei materiali per la realizzazione delle protezioni di sponda del canale
Rio dell’Arzere, l’ufficio tecnico Comunale prevede di effettuare l’acquisto in diretta
amministrazione dei seguenti materiali:
Si riporta di seguito il quadro economico dell’opera:
1 I.07.10.01. dv
FORNITURA DI PALI IN LEGNO - REALIZZAZIONE DI OPERE DI SOSTEGNO VERTICALE MEDIANTE FORNITURA ED INFISSIONE DI PALI DI LEGNO DI FRESCO TAGLIO, PRIVI DI CURVATURE O PROTUBERANZE, DE ... PERFETTA REGOLA D’ARTE. PALI IN PIOPPO, ABETE O LARICE LUNGHEZZA MINORE O UGUALE A 4,00 ML. (prezzo REV. VEN. dimezzato)
per protezione spondale del Rio dell'Arzere nel punto di innesto con lo scolo Pioga - 3 pali al metro - lunghezza 3.0 m/cad 2,00 12,00 3,000 3,000 216,00
per protezione spondale del Rio dell'Arzere a monte dell'immissione nel nuovo manufatto di attraversamento SP 34- 3 pali al metro - lunghezza 3.0 m/cad 2,00 12,00 3,000 3,000 216,00
per protezione spondale del Rio dell'Arzere a valle del nuovo manufatto di attraversamento SP 34- 3 pali al metro - lunghezza 3.0 m/cad 2,00 12,00 3,000 3,000 216,00
SOMMANO m 648,00 6,40 4´147,20 2 I.10.08.d. dv
FORNITURA IN OPERA DI GEOTESSILE DI RINFORZO E AUMENTO DELLA CAPACITA' PORTANTE DEI SOTTOFONDI - GEOTESSUTO RESISTENZA 200 KN/M DEFORMAZIONE MINORE AL 10% DELLA TOLLERANZA. (prezzo REV. VEN. dimezzato)
sottofondazione pietrame ripristino di sponda *(lung.=77*2+14*2) 182,00 3,000 546,00 SOMMANO m2 546,00 3,50 1´911,00 3 I.04.01.00
FORNITURA A PIÈ D'OPERA DI PIETRAME COMPATTO E NON GELIVO, PESO SPECIFICO DA KG 2300 A 2800, PROVENIENTE DA CAVE, PER FORMAZIONE DI BERNE, SCOGLIERE, SAGOMATE SECONDO PROGETTO, COM ... À, NELLA ZONA DI INTERVENTO. PEZZATURA DA 10 A 50 KG. MISURAZIONE A PESO SUI MEZZI DI TRASPORTO per tonnellata fornita.
rivestimento di sponda Rio dell'Arzere a monte del nuovo ponte 1,80 90,00 2,500 0,350 141,75 rivestimento di sponda Rio dell'Arzere a monte del nuovo ponte 1,80 90,00 2,500 0,350 141,75 rivestimento di sponda Rio Pioga all'innesto 1,80 20,00 2,000 0,350 25,20 rivestimento di sponda Rio dell'Arzere a valle del nuovo ponte 1,80 10,00 2,000 0,350 12,60 rivestimento di sponda Rio dell'Arzere a valle del nuovo ponte 1,80 10,00 2,000 0,350 12,60 NB LA POSA DEL MATERIALE VERRA' ESEGUITA DAL CONS. DI
BONIFICA ACQUE RISORGIVE SOMMANO t 333,90 24,00 8´013,60 Parziale LAVORI A CORPO euro 14´071,80
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Cadoneghe li, 16.02.2017
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