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Inquinamento indoor Dott. Chim. Patrizia Verduchi Roma, 7 Giugno 2016 Delta A.P.S. Service Srl 1

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Inquinamento indoor

Dott. Chim. Patrizia Verduchi

Roma, 7 Giugno 2016Delta A.P.S. Service Srl

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Nel documento “L’ambiente in Europa - Stato e prospettive nel 2010”

dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), si evidenzia come la

qualità dell’ambiente all’interno degli edifici è influenzata dalla

qualità dell’aria ambiente, dai materiali di costruzione e dalla

aerazione, dai prodotti per i consumatori, inclusi gli articoli per

l’arredamento, i tappeti, dagli elettrodomestici e dai prodotti per la

pulizia della casa, dalle abitudini comportamentali degli occupanti,

inclusa l’abitudine al fumo e dal mantenimento dell’edificio (es. le

misure per il risparmio energetico).

Già con l’Accordo del 27/09/2001, tra Ministro della Salute, regioni e

province autonome, sono state redatte le linee guida per la tutela e la

promozione della salute negli ambienti confinati.

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DEFINIZIONE

Per “ambienti indoor” si intendono gli ambienti di vita e di lavoro non industriali,

cioè quei luoghi all’interno dei quali si svolgono attività umane sia di lavoro che

conviviali, di svago, di riposo e di trasporto.

Uffici pubblici e privati

Strutture comunitarie: scuole, ospedali, strutture sanitarie, biblioteche, alberghi,

banche, caserme, etc…

Ambienti destinati ad attività ricreative e/o sociali: cinema, teatri, bar, ristoranti,

negozi, strutture sportive, etc…

Mezzi di trasporto pubblici e privati: taxi, auto, autobus, metropolitane, treni,

aerei, navi, etc…

Inquinamento dell’aria indoor secondo il Ministero dell’Ambiente (anno 1991):

“la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e

biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata

qualità”.3

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INDOOR OUTDOOR

I livelli di concentrazione che gli inquinanti raggiungono all’interno degliedifici sono, generalmente, superiori a quelli dell’aria esterna; leesposizioni indoor sono maggiori di quelle outdoor principalmente perchéla quantità di tempo trascorso dalle persone all’interno degli edifici,rispetto a quello trascorso all’esterno, è di un ordine di grandezzamaggiore.

Gli italiani trascorrono una media 89% della loro vita in ambienti indoor,con valori che oscillano tra 84% e 93%. Come risulta da alcune indaginicondotte a livello europeo, la popolazione dei centri urbani trascorre inmedia il 95-97% del tempo negli ambienti confinati; il 2,4% nei mezzi ditrasporto e l’1% nell’ambiente esterno (“outdoor”).

L’inquinamento indoor deve essere considerato un vero problema di sanitàpubblica, in quanto determina un impatto sulla popolazione non solo pergli effetti sanitari, con costi diretti per l’assistenza medica, ma di ordineeconomico generale.

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I determinanti della salute:

1. Ambiente, punto 1.2 Aria

indoor.

L’inquinamento dell’aria degli

ambienti confinati (indoor), non

industriali, in particolare quelli

adibiti a dimora, svago, lavoro (es.

uffici) e trasporto, rappresenta un

importante problema di sanità

pubblica, con grandi implicazioni

sociali ed economiche.

Gli agenti inquinanti sono presenti in concentrazioni tali che, pur non

determinando effetti acuti, sono tuttavia causa di effetti negativi sul

benessere e sulla salute dell’uomo, soprattutto se legati a un elevato tempo di

esposizione.

2012

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VALUTAZIONE QUANTITATIVA DELL’IMPATTO SULLA SALUTE

DELLA POPOLAZIONE DIRETTI PER L’ASSISTENZA SANITARIA

ATTRIBUIBILI OGNI ANNO AGLI INQUINANTI INDOOR IN ITALIA

(ISS GIUGNO 2012)

Inquinante Malattia Impatto sanitario Costi diretti

(in Euro)

Allergeni (acari,

muffe, forfore

animali)

Asma bronchiale

(bambini/adolescen

ti)

>160.000 casi

prevalenti/anno

>80 milioni

Radon Tumore al polmone 1.500/1.600

decessi /anno

25-105 milioni

Fumo di tabacco

ambientale

Asma bronchiale

(bambini/adolescen

ti)

Infezioni acute

delle vie aeree

superiori ed

inferiori

Tumore al polmone

Infarto al miocardio

>30.000 casi

prevalenti/anno

<50.000 nuovi

casi/anno

>500 decessi/anno

>900 casi/anno

>15 milioni

Non valutabile

>9 milioni

>7,5 milioni

Benzene Leucemia 36-190 casi/anno 0,5-3,5 milioni

Monossido di carbonio

(CO)

Intossicazione acuta

da CO

>200 decessi/anno 0,5 milioni

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CATEGORIE E FORME DI INQUINANTI

Gli inquinanti che possono essere presenti negli ambienti confinati nonindustriali sono molto numerosi. Secondo una classificazione canonicasi possono individuare tre categorie:

Fisici

Chimici

Biologici

Gli inquinanti presenti negli ambienti confinati sono gli stessi presentiall’esterno, dato che penetrano negli edifici per infiltrazione o permezzo dell’aerazione. Gli inquinanti dell’aria indoor si presentano sottoforma di:

Gas

Vapori

Particolato 7

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CATEGORIE E FORME DI INQUINANTI

La qualità dell’aria negli ambienti interni dipende da molteplici

fattori:

Attività umane: inquinamento dovuto ai normali processi

metabolici, agli animali domestici, al fumo di tabacco, alla cottura

dei cibi, all’uso di detersivi e detergenti vari, profumi, etc…

Materiali da costruzione e arredi: emissione di composti chimici

volatili (VOC)

Impianti di condizionamento dell’aria: inquinamento biologico

Combustioni, presenza di apparecchiature, sia domestiche che per

l’ufficio: emissione di composti chimici volatili (VOC)

Sorgenti inquinanti esterne: provenienti dall’atmosfera, dalle

acque o dal suolo.8

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CATEGORIE E FORME DI INQUINANTI

Luogo Fonti Inquinanti

Abitazioni,

locali ricreativi

Fumo di tabacco Particolato respirabile,

ossido di carbonio, VOC

Forni a gas Biossido di azoto, ossidi di carbonio

Forni a legna e caminetti Particolato respirabile, ossido di

carbonio, IPA

Materiali da costruzione Radon, formaldeide

Arredamenti e prodotti di

consumo

Formaldeide, VOC

Caldaie a gas Biossido di azoto, ossido di carbonio

Polvere Agenti biologici

Materiale isolante Amianto, fibre di vetro

Superfici umide Agenti biologici, particolato

respirabile10

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CATEGORIE E FORME DI INQUINANTI

Luogo Fonti Inquinanti

Uffici Fumo di tabacco Particolato respirabile,

ossido di carbonio,

VOC

Materiali da

costruzione ed arredi

Formaldeide, VOC

Fotocopiatrici VOC, Ozono, polveri di

toner

Mezzi di trasporto Fumo di tabacco Particolato respirabile,

ossido di carbonio,

VOC

Inquinanti ambientali Ozono negli aeromobili,

ossido di carbonio e

piombo negli

autoveicoli

Condizionatori da

automobili

Agenti biologici,

particolato respirabile11

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Intrusione dal sottosuolo COV

altre sorgenti

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CATEGORIE E FORME DI INQUINANTI

Gli inquinanti provenienti dall’esterno sono legati

all’inquinamento atmosferico e sono principalmente

rappresentati da:

COX

SOX

NOX

VOC

PTS

Micro inquinanti (es. metalli pesanti) presenti in atmosfera, in

bassissime concentrazioni, ma con considerevoli effetti sulla

salute.

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INQUINANTI INTERNI

Il termine composti organici volatili (VOC), sta ad indicare una grande

famiglia di sostanze, tra cui prevalgono gli alcani, i cicloalcani, i

terpeni, gli idrocarburi aromatici, i clorurati e le aldeidi.

Vengono definiti VOC qualsiasi composto organico che abbia a 293,15

K (20°C) una pressione di vapore di 0,01 kPa o superiore (comma LL,

art. 268 del DLgs 152/2006). Circa l’80% degli oltre 52 COV

classificati può avere effetti irritanti se non cancerogeni per l’uomo o

per gli animali.

Tra questi i più diffusi negli edifici residenziali sono il limonene, il

toluene, ma il più importante da un punto di vista tossicologico e

mutageno è la formaldeide.14

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COMPOSTI VOLATILI ORGANICI PIÙ COMUNI E

SORGENTI INDOOR

Classi di composti Principali sostanze Principale fonte

indoor

Idrocarburi alifatici Propano

Butano

Esano

Limonene

Combustibili, detersivi,

propellenti ad aerosol,

refrigeranti, basi di

profumi, aromatizzanti

Idrocarburi alogenati Cloroformio

Cloruro di metilene

Pentacloro fenolo

Propellenti ad aerosol,

pesticidi, refrigeranti,

sgrassatori

Idrocarburi aromatici Benzene

Toluene

Xilene

Vernici, pitture, colle,

smalti, lacche, detersivi

Alcoli Alcool etilico

Alcool metilico

Detersivi per finestre,

vernici, diluenti, adesivi,

cosmetici

Aldeidi Formaldeide

Acetaldeide

Fungicidi, isolanti,

germicidi, resine,

disinfettanti, arredi a base

di truciolato

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INQUINANTI INTERNI

• La è un gas incolore caratterizzato da un odore forte e

pungente. E’ un composto ampiamente utilizzato nella produzione di

numerosi materiali per l’edilizia e nella fabbricazione di mobili. Viene usata

come disinfettante, insetticida, fungicida e deodorante sia per uso domestico

(formalina) che per usi industriali (anche alimentari con la sigla E240) e per

la disinfezione della strumentazione medica.

• Le principali sorgenti di formaldeide negli ambienti confinati sono costituite

da materiali da costruzione (pannelli, compensati, truciolari), dalle schiume

isolanti contenenti resine formaldeidi che, dagli arredi (piccole quantità

possono essere rilasciate dalla moquette, da tendaggi mobili, rivestimenti, da

materiali per la pulizia degli ambienti) e dal fumo di sigaretta.

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INQUINANTI INTERNI

• L’ proviene prevalentemente dall’esterno, a causa del cosiddetto smog

fotochimico, ma è anche prodotto da motori elettrici, stampanti laser e fax, da

apparecchi che producono raggi ultravioletti, da filtri elettronici per pulire l’aria.

• La produzione di ozono da parte di queste apparecchiature è dovuta al processo di

carica e scarica prodotto dal campo elettrico, generato intorno ai fili corona, durante il

loro funzionamento.

• Studi tossicologici hanno dimostrato che l’ozono è un irritante per l’apparato

respiratorio e per gli occhi ed è in grado di alterare la funzionalità polmonare.

• L’ozono è un gas fortemente reattivo, in grado di ossidare numerosi elementi cellulari

(amminoacidi, proteine, lipidi).

• L’esposizione anche per periodi brevi a concentrazioni d’ozono superiori a 0,4 ppm

può ridurre l’efficacia dei sistemi di difesa immunitari.

• L’esposizione continua a concentrazioni ridotte (0,08-1 ppm) ha un effetto

comprovato sull’irritazione degli occhi e dei tratti respiratori.

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INQUINANTI INTERNI

(RESIDENZIALE)

o Il , oltre a provocare danni certi e gravissimi ai fumatori, è una delle

principali cause d’inquinamento indoor, conosciuto anche come “fumo passivo”, per

designare il problema igienico-sanitario prodotto dal fumo di tabacco nei non-

fumatori.

o Il fumo passivo è formato dal fumo espirato da parte del fumatore (fumo espirato,

FE) e da quello rilasciato dalla sigaretta durante gli intervalli tra un’inalazione e

l’altra (fumo diretto, FD - che rappresenta circa l’8% del fumo passivo).

o Nel fumo di tabacco sono presenti centinaia di sostanze diverse, tra le quali: tabacco

bruciato, catrame, particolato, nicotina, CO, formaldeide, CO2, ammoniaca, NOx,,

fenoli, catecoli, benzopirene, etc…

o Il fumo passivo produce effetti irritativi, tossicologici e carcinogeni.

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INQUINANTI INTERNI

• L’amianto o asbesto è una fibra minerale che è stata per lungo tempo utilizzata in

edilizia come isolante e ritardante di fiamma; è ubiquitario.

• Il termine asbesti indica una famiglia principalmente di sei minerali, presenti in

natura e contenente silicati dall’aspetto fibroso.

• Chimicamente sono costituiti da lunghe reti intrecciate a doppia elica d’atomi di

silicio collegati da ponti d’atomi d’ossigeno.

• La forma d’asbesto più comunemente utilizzata è il crisotilo.

• L’emissione d’amianto nell’aria negli ambienti dipende dalla coesione dei materiali

che lo contengono e dall’intensità delle forze che agiscono sugli stessi materiali.

• E’ da considerarsi pericolosa anche l’inalazione delle fibre artificiali vetrose (FAV);

per queste gli effetti sull’organismo si manifestano dopo almeno un decennio

dall’esposizione.

• I materiali contenenti o costituiti da FAV sono tuttora ampiamente utilizzati in

edilizia.19

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INQUINANTI INTERNI

• L’aria contiene in sospensione del pulviscolo che può essere innocuo, se d’origine

naturale e presente in piccole quantità, o dannoso, se abbondante ed inalabile.

• La grandezza delle polveri varia da frazioni di µm a decine di µm.

• In base alla granulometria esse si dividono in sedimentabili (oscillanti da 1 a 10 µm)

e sospese (oscillanti fra 1 µm e frazioni di µm).

• Le frazioni fini e grossolane delle particelle inalabili hanno differenti fonti e

differenti composizioni chimiche.

• Le frazioni fini sono costituite generalmente da solfati, nitrati, sali d’ammonio,

composti organici volatili ed alcuni metalli come il piombo.

• Le particelle grossolane sono invece polveri minerali come ossidi di silicio, ferro ed

alluminio.

• Il sistema maggiormente attaccato dagli inquinanti particolati è l’apparato

respiratorio e il fattore di maggior rilievo degli effetti è la dimensione delle particelle.

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INQUINANTI INTERNI

• Si ritiene che le particelle con diametro superiore a 5µm siano fermate e depositate

nel naso e nella gola.

• Le particelle di dimensioni tra 0,5 µm e 5µm possono depositarsi nei bronchioli e per

azione delle ciglia sono rimosse in circa due ore e convogliate verso la gola.

• Il pericolo è rappresentato dalla parte che raggiunge gli alveoli, dai quali è eliminata

in modo meno rapido e completo, dando luogo ad un possibile assorbimento nel

sangue con conseguente intossicazione.

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INQUINANTI INTERNI

• Il Radon è un gas radioattivo naturale, si forma come prodotto intermedio neldecadimento dei tre principali elementi radiogeni primordiali, U238, U235, Th232.

• E’ incolore ed insapore, caratterizzato da una grande inerzia chimica per la quale sidiffonde rapidamente nell’ambiente senza combinarsi con altri elementi per formaredei composti.

• Nelle tre famiglie radioattive naturali sono presenti tre radionuclidi gassosi, isotopidel radon, Rn222, Rn119 e Rn220.

• A causa della maggiore abbondanza relativa al capostipite in ambiente e del piùelevato tempo di dimezzamento, l’interesse radiobiologico del radon è concentratosul Rn222.

• Il radon migrando attraverso il terreno giunge in superficie, in particolare se veicolatoda acque interstiziali o da fluidi in risalita.

• I livelli di concentrazione del radon all’interno degli edifici dipendono dalla naturadel suolo circostante, dalla ventilazione, dall’approvvigionamento idrico, daimateriali impiegati per la costruzione degli edifici e la tipologia edilizia.

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INQUINANTI INTERNI

• I campi elettrici sono creati da differenze di potenziale elettrico, o tensioni: più alta è latensione, più intenso è il campo elettrico risultante. I campi magnetici si creano quandocircola una corrente elettrica: più alta è la corrente, più intenso è il campo magnetico. Uncampo elettrico esiste anche se non c’è corrente.

Se circola una corrente, l’intensità del campo magnetico varia con il consumo di potenza,mentre l’intensità del campo elettrico rimane costante. (Estratto dal volumeElectromagnetic Fields, pubblicato dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS nel1999 (Local authorities, health and environment pamphlet series; 32)).

• Sorgenti naturali di campi elettromagnetici

I campi elettromagnetici sono presenti ovunque nel nostro ambiente di vita, ma sonoinvisibili all’occhio umano.

Dei campi elettrici sono prodotti dall’accumulo locale di cariche elettriche nell’atmosfera,in occasione di temporali.

Il campo magnetico terrestre fa sì che l’ago di una bussola si orienti lungo la direzionenord-sud ed è utilizzato da uccelli e pesci per la navigazione. 23

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INQUINANTI INTERNI

• Sorgenti artificiali di campi elettromagnetici

Accanto alle sorgenti naturali, lo spettro elettromagnetico comprende anche campi

generati da sorgenti artificiali: i raggi X, ad esempio, sono utilizzati per diagnosi

mediche. All’elettricità fornita da una qualunque presa di corrente sono associati dei

campi elettromagnetici a bassa frequenza. Infine, diversi tipi di radioonde ad alta

frequenza sono usati per trasmettere informazioni, attraverso antenne televisive,

impianti radiofonici o stazioni radio base per telefonia mobile.

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CONTAMINANTI BIOLOGICI

I più comuni contaminanti biologici sono rappresentati da particelle organiche(bioaerosol) costituite da microrganismi (muffe, lieviti, batteri, virus, protozoi, alghe),da insetti (acari, aracnidi) e da materiale biologico da loro derivato (frammentid’esoscheletro e loro escreti) o da materiale organico di origine vegetale (pollini dipiante superiori).

Le particelle organiche aerodisperse definite bioaerosol possono essere classificate ingruppi in base alla loro fonte principale:

sistema costruttivo, arredo e impianti;

esterno,

abitanti (uomo/animali).

L’umidità è essenziale per la crescita di microrganismi; umidificatori, sistemi dicondizionamento dell’aria ed infiltrazioni d’acqua costituiscono condizioni favorevolialla proliferazione di microrganismi.

La maggioranza dei batteri presenti nell’aria interna è d’origine umana, mentre lamaggioranza dei funghi nell’aria interna deriva da spore che traggono origine dasorgenti esterne.

Negli ambienti confinati si possono pertanto individuare quali principali fontid’inquinamento microbiologico gli occupanti nonché le strutture ed i servizi degliedifici.

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CONTAMINANTI BIOLOGICI

• I batteri sono organismi semplici e di dimensioni microscopiche, estremamente

diffusi in ogni ambiente: si possono trovare aerodispersi o situati sulla superficie

degli oggetti, degli organismi ed anche al loro interno.

• Le muffe sono dei piccolissimi organismi appartenenti al regno dei funghi. Nell’aria

disperdono le spore che, raggiunta una superficie umida, attecchiscono e la muffa

inizia a svilupparsi colonizzando un nuovo ambiente.

• I pollini sono le cellule riproduttrici maschili delle piante con fiori.

Per le loro dimensioni (tra 15 e 200 µm), penetrano facilmente negli ambienti

confinati per via aerea o trasportati da scarpe, indumenti, animali oppure oggetti.

• I bioeffluenti umani sono composti chimici emessi dal corpo. Rappresentano un

insieme eterogeneo di composti organici ed inorganici e vengono prodotti nel corso

dei vari processi metabolici.

Si tratta per lo più di anidride carbonica, ma è presente anche vapor d’acqua, esteri,

aldeidi, alcoli, metano, composti solforati, acidi grassi, etc…

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CONTAMINANTI BIOLOGICI

• Altri importanti serbatoi di contaminanti sono: acqua ferma, manufatti tessili per

arredamento, alimenti, piante, rifiuti.

• Altre possibili sorgenti sono gli umidificatori ed i condizionatori dove l’elevata

umidità presente e l’inadeguata manutenzione permettono l’insediamento e la

moltiplicazione dei microrganismi, diffusa dallo stesso impianto di distribuzione

dell’aria.

• Sono inoltre da ricordare le epidemie di Legionella correlate ai filtri dei

condizionatori.

• Gli effetti sulla salute conseguenti all’esposizione agli inquinanti biologici sono

principalmente:

Effetti patogeni, dovuti all’infettività e virulenza dei microrganismi

Effetti tossici, dovuti soprattutto alle tossine prodotte da alcune specie di

microrganismi (micotossine)

Effetti sul sistema immunitario, dovuti alle proprietà allergeniche dell’inquinante e

all’ipersuscettibilità individuale dei soggetti esposti.

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EFFETTI SULLA SALUTE

Alla fine degli anni ‘90 si cominciò a parlare di “Malattie associate agli edifici”, includendotutte quelle patologie che hanno un quadro clinico ben definito e per le quali può essereidentificato uno specifico agente causale presente nell’ambiente confinato:

Agenti fisici

Agenti chimici

Agenti biologici

Tra le malattie riconosciute:

Sindrome da edificio malato (SBS)

Sindrome da sensibilità chimica multipla (MCS).

Gli effetti sulla salute riguardano:

Apparato respiratorio: asma, bronchiti, malattie respiratorie, legionellosi, alveolitiallergiche, etc…

Cute e mucose: irritazioni, dermatiti atopiche, sensibilizzazione, etc…

Sistema nervoso: cefalee, sonnolenza, vertigini, astenia, etc…

Sistema immunologico: reazioni allergiche, febbre da umidificatori, etc…29

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SINDROME DA EDIFICO MALATO

(SICK BUILDING SYNDROME - SBS)

La sindrome da edificio malato è una combinazione di disturbi associata ad un individuo,posto di lavoro (palazzina uffici) o di residenza. La maggior parte della sindrome da edificiomalato è legato alla scarsa qualità dell’aria interna.

Fattori fisici: condizionamento, ventilazione, illuminazione artificiale, rumore, vibrazioni,ioni, particelle e fibre:

la temperatura deve rimanere tra 20°C e 26 °C,

l’umidità relativa non deve superare il 70% u.r. (< 30% determina irritazione agli occhi esecchezza delle prime vie aeree,

la ventilazione deve garantire un efficiente ricambio d’aria: circa 30 m3/h per personasedentaria non fumatrice,

l’illuminazione artificiale: deve essere sufficiente e non provocare abbagliamenti; seeccessiva favorisce mal di testa e stress visivo,

livelli di rumorosità elevata determinano facilmente irritabilità,

la presenza di ioni negativi che producono elevati livelli di ozono, costituisce un fattoreirritante

Fattori chimici: fumo di tabacco ambientale, formaldeide, composto organici volatili,biocidi; altre sostanze gassose (CO2, CO, NO2, O3, SO2), odori.

Fattori biologici: microrganismi patogeni30

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L’inquinamento indoor, in base alla concentrazione di sostanze, può causare tre tipi dipatologie:

• Acute (a breve termine):

Irritazioni agli occhi, al naso, alla gola

• Croniche:

Problemi ai reni, al fegato, al sistema nervoso centrale

• Biologiche (a distanza di anni):

Mal di testa, nausea, vertigini, crisi asmatiche,

Infertilità

Sterilità

Classificazione degli inquinanti chimici degli ambienti interni in base alle patologiecausate:

• Irritante: es. polveri, NO2, O3, formaldeide, etc…

• Tossico: es. CO, nicotina, metalli pesanti, etc…

• Sensibilizzante: es. pollini, fibre sintetiche, etc…

• Cancerogeno o sospetto tale: es. amianto, radon, fumo di tabacco, formaldeide, IPA.

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SINDROME DA EDIFICO MALATO

(SICK BUILDING SYNDROME - SBS)

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INDICI DELLA QUALITÀ DELL’ARIA

• Nel 1989 l’ASHRAE definì l’aria accettabile quando “non siano riscontrabili

sostanze inquinanti in concentrazioni pericolose ed in cui la grande maggioranza,

80% o più, delle persone presenti si trovi nelle condizioni di soddisfazione”

(ASHRAE 1996).

• La qualità dell’aria degli ambienti interni può, perciò, essere misurata considerando

l’aria dei locali od il livello di soddisfazione degli occupanti (almeno 80% degli

occupanti).

• La maggioranza delle molecole inquinanti è percepibile non solo tramite l’odorato,

ma anche per l’azione irritante o tossica svolta sull’organismo.

• Ad esempio l’ozono e la formaldeide possiedono un odore pungente e caratteristico

e sono fortemente irritanti per le mucose; la CO2 è del tutto inodore, ma a

concentrazioni crescenti provoca sensazioni sempre più intense di aria viziata e

soffocante.

• Gli essere umani percepiscono la qualità dell’aria attraverso due vie principali: i

recettori olfattivi ed i recettori sensoriali (mucose delle prime vie aeree e

dell’occhio).

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Il 15 dicembre 2010 la OMS ha redatto delle linee guida per alcuniinquinanti chimici indoor:

CHIMICI

• CO

• NO2

• BENZENE

• FORMALDEIDE

• NAFTALENE

• IPA

• TRICLOROETILENE

• TETRACLOROETILENE

FISICI

• RADON34

INDICI DELLA QUALITÀ DELL’ARIA

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INDICI DELLA QUALITÀ DELL’ARIA

• La qualità dell’aria negli ambienti di lavoro è soggetta ad una specifica legislazione

(D.Lgs. 81/08).

• I riferimenti igienico-sanitari rivolti alla protezione dei lavoratori contro le malattie

professionali, sono basati su una vita lavorativa di 8 ore al giorno per 5 giorni alla

settimana e per un periodo massimo di 40 anni.

• Per il rischio chimico i criteri da utilizzare per la valutazione sono specificati nel

titolo IX, Capo I del D.Lgs. 81/08.

• I valori limite di esposizione professionale sono presenti nell’allegato XXXVIII e

nell’ACGIH (TLV).

• L’OMS dichiara inappropriato l’utilizzo dei limiti di esposizione professionale

per gli ambienti indoor professionali non industriali.

• Ormai vi è un consenso scientifico che i TLV sono applicabili solo agli ambienti di

lavoro.

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INDICI DELLA QUALITÀ DELL’ARIA

• La qualità dell’aria negli ambienti confinati residenziali privati e pubblici è priva di

veri e propri riferimenti legislativi.

• I valori di riferimento per gli ambienti confinati sono più severi rispetto ai

corrispondenti valori in ambienti industriali, in quanto sono intesi a:

minimizzare i problemi di salute delle popolazioni più vulnerabili, come i

bambini e gli anziani in cui l’esposizione può essere di 24 ore al giorno per 7

giorni a settimana;

promuovere il benessere ed il comfort, che si può ripercuotere

sull’apprendimento e sull’attività lavorativa stessa.

• A livello comunitario è stata instaurata una collaborazione multidisciplinare tra

studiosi realizzando una serie di 27 monografie specifiche già pubblicate e 3 nuove

monografie in pubblicazione.

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LINEE GUIDA DI QUALITÀ DELL’ARIA INDOOR* E

RISCHIO UNITARIO** DELLA ORGANIZZAZIONE

MONDIALE DELLA SANITÀ PER ALCUNI

INQUINANTI (WHO 2010)

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Commissione Europea Indoor Air Quality and its Impact on Man/“Urban Air, Indoor Environment and Human Exposure”

Report No. 1 Radon in indoor air.

Report No. 2 Formaldehyde emission from wood-based materials: guideline for the determination of steady state

concentrations in test chambers.

Report No. 3 Indoor pollution by NO2 in European countries.

Report No. 4 Sick building syndrome - a practical guide.

Report No. 5 Project inventory.

Report No. 6 Strategy for sampling chemical substances in indoor air.

Report No. 7 Indoor air pollution by formaldehyde in European countries.

Report No. 8 Guideline for the characterization of volatile organic compounds emitted from indoor materials and

products using small test chambers.

Report No. 9 Project inventory - 2nd updated edition.

Report No. 10 Effects of indoor air pollution on human health.

Report No. 11 Guidelines for ventilation requirements in buildings.

Report No. 12 Biological particles in indoor environments.

Report No. 13 Determination of VOCs emitted from indoor materials and products. Interlaboratory comparison of small

chamber measurements.

Report No. 14 Sampling strategies for volatile organic compounds (VOCs) in indoor air.

Report No. 15 Radon in indoor air.

Report No. 16 Determination of VOCs emitted from indoor materials and products; second interlaboratory comparison of

small chamber measurements.

Report No. 17 Indoor Air Quality and the use of Energy in Buildings.

Report No. 18 Evaluation of VOC emissions from building products: solid flooring materials.

Report No. 19 Total volatile organic compounds (TVOC) in indoor air quality investigations.

Report No. 20 Sensory evaluation of indoor air quality,

Report No. 21 European Interlaboratory Comparision on VOCs emitted from building materials and products

Report No. 22 Risk assessment in relation to indoor air quality.

Report No. 23 Ventilation, good Indoor air quality and rational use of energy.

Report No. 24 Harmonisation of indoor material emissions labelling systems in the EU

Report No. 25 Strategies to determine and control the contributions of indoor air pollution to total inhalation exposure

(STRATEX).

Report No. 26 Impact of Ozone-initiated Terpene Chemistry on Indoor Air Quality and Human Health.

Report No. 27 Harmonised framework for indoor material labelling schemes.

Report No. 28 Health Risks from Indoor Particulate (INDEX-PM).

Report No. 29 Harmonisation framework for health based evaluation of indoor emissions from construction products in

the European Union using the EU-LCI

Report No. 30 Guidelines for Healt-based ventilation in Europe (HEALTH-VENT).

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Nell’aprile del 1998 viene istituita una Commissione tecnico-scientifica per la

prevenzione dell’inquinamento indoor, con il compito di elaborare proposte d’intervento

in materia di inquinamento degli ambienti indoor.

Evidenzia l’esistenza di situazioni di rischio per la salute, riconducibili all’inquinamento

e indica una serie di azioni per la gestione ed il controllo di tali rischi.

Il Piano di Prevenzione proposto segue due indirizzi strategici della prevenzione

primaria: interventi di tipo normativo e tecnico ed interventi di tipo educativo e

persuasivo, che incidono sul comportamento e lo stile di vita dei cittadini.

Novembre 2010 - ISS: Gruppo Studio Inquinamento Indoor

ITALIA

1998-2001

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+

18 novembre 2010

7 febbraio 2013

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ITALIA

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La situazione italiana in materia di inquinamento indoor si è avviata verso un progressivo

adeguamento agli standard europei con il recepimento delle norme:

UNI EN ISO 16000: Aria in ambienti confinati;

UNI EN 14412: Campionatori diffusivi, guida scelta, utilizzo;

UNI EN ISO 16017: Campionamento ed analisi di composti organici volatili;

UNI EN 15242: Ventilazione degli edifici, Metodi di calcolo delle portate d’aria;

UNI EN 13779: Ventilazione degli edifici non residenziali - Requisiti di prestazione per

i sistemi di ventilazione e di climatizzazione;

UNI EN 15251: Criteri per la progettazione dell’ambiente interno e per la valutazione

della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell’aria interna,

all’ambiente termico, all’illuminazione e all’acustica.

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ITALIA

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UNI EN ISO 16000 Aria in ambienti confinatiParte 1 Aspetti generali della strategia di campionamento

Parte 2 Strategia di campionamento per la formaldeide

Parte 3 Determination of formaldehyde and other carbonyl compounds. Active sampling method

Parte 4 Determination of formaldehyde. Diffusive sampling method

Parte 5 Strategia di campionamento per i composti organici volatili (VOC)

Parte 6 Determination of volatile organic compounds in indoor and test chamber air by active sampling on Tenax TA sorbent, thermal desorption and gas

chromatography using MS/FID

Parte 7 Strategia di campionamento per la determinazione di concentrazioni di fibre di amianto sospese in aria

Parte 8 Determination of local mean ages of air in buildings for characterizing ventilation conditions

Parte 9 Determinazione delle emissioni di composti organici volatili da prodotti da costruzione e da prodotti di finitura. Metodo in camera di

prova di emissione

Parte 10 Determinazione delle emissioni di composti organici volatili da prodotti da costruzione e da prodotti di finitura. Metodo in cella di prova

di emissione

Parte 11 Determinazione delle emissioni di composti organici volatili da prodotti da costruzione e da prodotti di finitura. Campionamento,

conservazione dei campioni e preparazione dei provini

Parte 12 Strategia di campionamento per policlorobifenili (PCB), policlorodibenzo-p-diossine (PCDD), policlorodibenzofurani (PCDF) e

idrocarburi policiclici aromatici (IPA)

Parte 13 Determination of total (gas and particle-phase) polychlorinated dioxin-like biphenyls and polychlorinated dibenzo-p-dioxins/dibenzofurans.

Collection on sorbent-backed filters with high resolution gas chromatographic/mass spectrometric analysis

Parte 14 Determination of total (gas and particle-phase) polychlorinated dioxin-like biphenyls and polychlorinated dibenzo-p-dioxins/dibenzofurans.

Extraction, clean-up and analysis by high-resolution gas chromatography and mass spectrometry

Parte 15 Strategia di campionamento per diossido di azoto (NO2)

Parte 16 Detection and enumeration of moulds. Sampling of moulds by filtration

Parte 17 Detection and enumeration of moulds. Culture-based method

Parte 18 Detection and enumeration of moulds. Sampling by impaction

Parte 26 Strategia di campionamento per l’anidride carbonica (CO2)

UNI EN ISO 16017 Aria in ambienti confinati, aria ambiente ed aria negli ambienti di lavoro. Campionamento ed analisi di composti organici

volatili mediante tubo di adsorbimento/desorbimento termico/cromatografia gassosa capillare

Parte 1 Campionamento mediante aspirazione con pompa

Parte 2 Campionamento per diffusione

UNI EN 13779 Ventilazione degli edifici non residenziali-Requisiti di prestazione per i sistemi di ventilazione e di climatizzazione

UNI EN 14412 Qualità dell’aria in ambienti confinati Campionatori diffusivi per la determinazione della concentrazione di gas e di vapori Guida

per la scelta, l’utilizzo e la manutenzione

UNI EN 15242 Ventilazione degli edifici: Metodi di calcolo per la determinazione delle portate d’aria negli edifici, comprese le infiltrazioni

UNI EN 15251 Criteri per la progettazione dell’ambiente interno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla

qualità dell’aria interna, all’ambiente termico, all’illuminazione e all’acustica

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• Alcuni Valori Guida (VG) sono stati già proposti da diversi gruppi di lavoro.

• A seconda del Paese, il VG può differire per le stesse sostanze, perché è

diverso il percorso utilizzato per la stesura del VG: es. il metodo di

costruzione, la popolazione considerata, i meccanismi di azione e gli effetti, lo

stato delle conoscenze al momento dello sviluppo dei VG, etc..

• I VG sono a carattere conoscitivo e sono destinati a servire da riferimento per

la formulazione dei limiti o di norme di qualità.

SITUAZIONE EUROPEA

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• Sostanze che possono avere effetti soglia, per la quale il VG

rappresenta il livello di concentrazione al di sotto della quale

non si attendono effetti.

• Sostanze (es. cancerogene) che non hanno effetti soglia, per la

quale non sono proposti VG: (scelta da parte delle istituzioni che

implica l’accettazione del rischio sociale che ne deriva).

SITUAZIONE ARIA INDOOR

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• Diversi Paesi hanno introdotto nella loro normativa l’obbligatorietà del

monitoraggio a carico dei proprietari o gestori.

Francia e Portogallo

Francia: legge n°2010-788 del 12 luglio 2010, impegno nazionale

sull’ambiente, che entrerà in vigore gradualmente a partire dal 1°gennaio

2015;

Portogallo: legge n°79-2006.

• In altri Paesi non è obbligatoria ma è una attività richiesta sia dai locatori che

dai locatari.

Germania, Finlandia, Svezia

SITUAZIONE EUROPEA

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Riduzione delle sorgenti che provocano un aumento del carico inquinante indoor,

per es. materiali a ridotto livello emissivo, incensi, deodoranti, insetticidi, ecc.;

Applicazione delle normative sui materiali (corretto uso, materiali a ridotto livello

emissivo);

Sviluppo di norme, criteri di qualità, linee guida, ecc.;

Monitoraggi e controlli (sorgenti, ventilazione, materiali);

Avviare un confronto con gli enti di controllo (ASL, ARPA, ISPRA, ISS, CNR,

ecc.) che hanno maturato esperienze in materia;

Politiche legate al risparmio energetico;

Messa in atto di programmi di informazione/formazione.

CONSIDERAZIONI

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