insieme da papa francesco
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Banco Alimentare è nato da incontri provvidenziali, che ci hanno aiutato a crescere e compiere 25 anni. Ora, un grande incontro è alle porte, quello con Papa Francesco. Per prepararci, ecco il primo contributo per conoscere e condividere le ragioni profonde del nostro impegno quotidiano.TRANSCRIPT
Cari amici il prossimo 3 ottobre, tutti gli amici, i sostenitori e i compagni di cammino del Banco Alimentare potranno vivere insieme un'occasione unica per se stessi e per le opere, associazioni ed organizzazioni in cui svolgono la loro attività, da collaboratori o da volontari: Papa Francesco ha concesso una Udienza privata in occasione dei 25 anni di presenza in Italia della nostra straordinaria avventura di carità della Rete Banco
Alimentare. In previsione di questo incontro vi proponiamo una prima raccolta di storia e storie, di immagini e spunti di riflessione per prepararci più consapevolmente all’evento. Nelle successive comunicazioni vi offriremo fatti e volti, esempi e testimonianze che evidenzieranno le motivazioni e le caratteristiche di questo impegno di moltissimi amici, per tutti questi anni.
Questo è il nostro contributo perché vorremmo che i partecipanti all’Udienza arrivassero in Aula Nervi, al cospetto di Papa Francesco, come attori di un grande spettacolo di carità e di dono, consapevoli delle ragioni per cui sono - e siamo - arrivati fino a qui. In tutti questi racconti speriamo si ritrovi comunque quel comune "filo rosso" che guida un’avventura di persone che lavorano silenziosamente "con" e "per" altre persone, quasi come se ci conoscessimo una a una.
E così, quella mattina a Roma il prossimo 3 ottobre, tra migliaia di sconosciuti, tutti noi potremo conoscerci e riconoscerci di più nel momento in cui insieme offriremo all'ascolto del Papa storie di umile generosità, la nostra speranza di bene e l’impegno verso chi ha più bisogno. Insieme, potremo sentire indicazioni e riflessioni che diventeranno poi semi da coltivare insieme nel campo della solidarietà umana. Vi do quindi appuntamento al 3 ottobre, con l’auspicio che ognuno di noi possa serbare e mettere in comune gioia e gratitudine per la giornata che sapremo vivere "INSIEME DA PAPA FRANCESCO.
Andrea Giussani, presidente Fondazione Banco Alimentare Onlus
INSIEME DA PAPA FRANCESCO
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2 FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE ONLUS GIUGNO 2015
La nostra storia, storie di incontri Sintesi di Mario Amati, volontario Banco Alimentare dal 1995
“Non è possibile che si mandino alla distruzione prodotti ancora perfettamente commestibili di fronte ai
tanti che, anche in Italia, soffrono la fame. Per me è una bestemmia!” Così affermò il Cav. Danilo Fossati,
patron della Star di Agrate, in uno degli incontri con Don Luigi Giussani (nelle foto sotto).
Nel 1988 Diego Giordani, imprenditore italiano che operava in Spagna,
raccontò dell’attività del Banco dos Alimentos di Barcellona del quale era
volontario a Giorgio Vittadini, allora presidente della Compagnia delle
Opere. Marco Lucchini, (che allora lavorava nel settore supermercati
oggi dg di Banco Alimentare NdR), e Mario Brambilla, impegnato nel
sociale, in visita al Banco dos Alimentos rimasero colpiti dall’originalità
dell’iniziativa. L’amico Davide Celora, che lavorava presso la sede di
Agrate del Gruppo Star, raccontò l’esperienza al Cav. Fossati che
ricordava l’esperienza della controllata Starlux in Spagna come donatrice
del Banco dos Alimentos. Così si fece strada l’idea di replicare
l’esperienza “banco alimentare” anche in Italia. Ne conseguì il primo
incontro tra Don Giussani, amico dei due inviati a Barcellona, e il Cav. Fossati dal quale scaturì l’idea di
dare concretezza al progetto Banco Alimentare.
Nacque così nel 1989 la Fondazione Banco Alimentare, che ebbe quale patrimonio iniziale il dono
personale del Cav. Fossati di 50 milioni di Lire. “Lei sta facendo una grande cosa. La ringrazio, perché dà
la possibilità a tante persone di imparare a vivere la gratuità” gli disse Don Giussani.
Il Banco Alimentare iniziò
l’attività in un magazzino di
Meda, Milano, e il primo
recupero di eccedenze fu
“paradossalmente” un pallet di
Fernet Branca! Solo pochi
giorni dopo, però, Gianni
Formenti - primo volontario –
scaricò 50 bancali di conserve
di pomodoro e legumi: fu una
festa! Alla festa si unirono nel
tempo amici di altre regioni che
replicarono il modello di Meda:
Emilia-Romagna, Campania,
Piemonte e via via sino alle
attuali 21 sedi in tutta Italia.
Fondazione Banco Alimentare
aderì da subito alla Federazione
Europea Banchi Alimentari con il desiderio di far tesoro delle esperienze dei precursori europei.
Nel 1997, ad imitazione della “Collecte” francese, Banco Alimentare varò la prima Giornata Nazionale
della Colletta Alimentare, organizzata dal volontario Vitaliano Bonacina, che nel corso degli anni, con
l’aiuto di altri, ne ha fatto il più grande evento di solidarietà in Italia.
Nel 2003 l’approvazione della Legge 155/2003 detta “del Buon Samaritano” – promossa da Cecilia
Canepa e Banco Alimentare – consentì di dare vita al Programma Siticibo per il recupero di pasti pronti
e cotti dalla ristorazione organizzata (ad oggi oltre 4 milioni di porzioni) e dai punti vendita della grande
distribuzione (oltre 4.300 t nel 2014), fino allora vietato per legge. Il varo della Legge fu un grande successo
per il mondo non profit che sottolinea la forte vocazione di Banco Alimentare al dialogo con tutti, società
civile in primis, per il bene comune.
LA GIORNATA NAZIONALE DELL’ALIMENTAZIONE [...] CI FA
RIFLETTERE SULL’ENORME QUANTITÀ DI ALIMENTI SPRECATI,
sui prodotti distrutti [...] E’ QUESTO UNO DEI PARADOSSI
PIÙ DRAMMATICI DEL NOSTRO TEMPO AL QUALE ASSISTIAMO
CON IMPOTENZA, MA SPESSO ANCHE CON INDIFFERENZA [...]
COME SE TUTTO FOSSE UNA RESPONSABILITÀ A NOI ESTRANEA
CHE NON CI COMPETE” (EVANGELII GAUDIUM, 54)
PAPA FRANCESCO - MESSAGGIO ALLA FAO “NO A SPRECHI PER IL PROFITTO” - 17 OTTOBRE 2014
INSIEME DA PAPA FRANCESCO
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3 FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE ONLUS GIUGNO 2015
Il principio fu a Phoenix (Arizona) … Tratto dall’intervento di John Van Hengel al Meeting di Rimini 1992
La storia dell’avventura dei Banchi Alimentari inizia l’anno 1967 quando a Phoenix, in Arizona, John Van
Hengel, 44enne uomo d’affari un po’ squattrinato,
si impegnò come volontario della San Vincenzo de
Paoli in una struttura parrocchiale. Fu in questa
struttura che ebbe occasione di incontrare una
vedova che gli confessò di riuscire a raccogliere
cibo per i suoi 10 figli alla sera da un supermercato
che buttava le eccedenze invendute e gli suggerì
a di creare un luogo “come una banca” dove
“depositare” i cibi recuperati e dove i poveri
potessero “ritirarli”. Fu così che John ebbe
l’ispirazione di chiedere al responsabile del
negozio di donare questi alimenti inutilizzabili
piuttosto che buttarli via.Il responsabile accettò e
ben presto tanti seguirono il suo esempio.
Così, nel 1967, John Van Hengel fondò il primo banco alimentare del mondo (nella foto) che, in onore
della basilica dove aveva trovato accoglienza, chiamò “Saint Mary Food Bank”. Nel 1976 con l'aiuto di
donazioni private e sovvenzioni statali e federali, John contribuì a creare e sviluppare i banchi alimentari
Second Harvest in altre comunità vicine in Arizona, California e nel 1980 in Canada ad Edmonton Regina e
Toronto. Oggi, diventati Feeding America sono la più grande struttura caritativa che lotta contro la fame
negli Stati Uniti e una rete internazionale molto vasta. John Van Hengel è morto nel 2005 a Phoenix all’età
di 83 anni. Grazie alla sua intuizione le food bank oggi esistono in 80 paesi nel mondo.
… anche l’Europa seguì l’esempio Testimonianza di Dandrel, presidente FEBA, raccolta da Mario Amati e Marco Lucchini durante una cena al “Cafè des Italiens” Bourg la Reine, Parigi 20 ottobre 2007
Siamo nel 1984, a Parigi. Suor Cecile Bigo, una religiosa che vive in un quartiere popolare con quattro
consorelle, scrive sulla “Croix”, quotidiano d’ispirazione cattolica, un articolo dal titolo “J’ai faim” (Ho fame)
con il quale non esita a denunciare lo scandalo dello spreco di alimenti a fronte di una situazione di
bisogno alimentare che la crescita della povertà a Parigi - e in tutta la Francia - stava mettendo in evidenza.
Francis Lopez, un marsigliese volontario della
Food Bank di Edmonton in Canada, prende
contatto con suor Cecile le racconta la storia dei
banchi alimentari americani e le propone di
raccontarla ai rappresentanti di associazioni
caritative. In 40 si incontrano a Parigi per
ascoltare la storia del banco alimentare
canadese. In cinque - tre d’ispirazione cattolica
CIÒ CHE MI SCANDALIZZA NON È CHE CI
SIANO I RICCHI O I POVERI, MA È LO SPRECO
Beata Madre Teresa di Calcutta
INSIEME DA PAPA FRANCESCO
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4 FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE ONLUS GIUGNO 2015
e due di ispirazione protestante –
accettano la sfida e fondano il
BAPIF (Banco Alimentare Parigi e
Ile de France). Ad Arceuil, nel sud
di Parigi, c’è una chiesa mai
inaugurata perché inagibile al culto
per carenze strutturali. Bernard
Dandrel - allora presidente del
Secours Catholique (la Caritas
francese) e per 22 anni poi
presidente della Federazione
Europea dei Banchi Alimentari -
ottiene dal vescovo di Creteuil l’uso
gratuito dell’edificio!
Nasce BAPIF, primo Banco in
Europa al quale seguiranno i 22 banchi europei che oggi fanno parte della FEBA (Federazione Europea dei
Banchi Alimentari): senza aver ricevuto richieste il presidente dell’Unigrains, società finanziaria dei cereali,
propone a BAPIF di far preparare dai panettieri parigini 2.000 pani ogni giorno da donare a chi è povero e,
qualche giorno dopo, l’azienda Vivagel si propone per donare pesci surgelati e congelatori per conservarli!
E’ un inizio evangelico.
Ripartiamo dal soggetto reale: chi ha fame
Papa Francesco II Conferenza internazionale sulla nutrizione alla FAO Saluto al personale
20 novembre 2014 Roma «Gli [...] Stati s’ispirino alla convinzione che il diritto all’alimentazione sarà garantito solo se ci
preoccupiamo del suo soggetto reale, vale a dire la persona che patisce gli effetti della fame e della denutrizione. Il soggetto reale!
Oggi si parla molto di diritti [...] E mentre si parla di nuovi diritti, l’affamato è lì, all’angolo della strada, e chiede diritto di
cittadinanza, chiede di essere considerato nella sua condizione, di ricevere una sana alimentazione di base. Ci chiede dignità, non elemosina. [...]la prima preoccupazione deve essere la persona stessa, quanti mancano del cibo quotidiano e hanno smesso di pensare alla vita, ai rapporti familiari e sociali, e lottano solo per la sopravvivenza.
[...] la sfida che si deve affrontare è la mancanza di solidarietà.
[...]Quando manca la solidarietà in un paese, ne risentono tutti.
Di fatto, la solidarietà è l’atteggiamento che rende le persone
capaci di andare incontro all’altro [...]e spinge a cercare insieme
il bene comune». [...]
“PARADOSSO DELL’ABBONDANZA”: C’È CIBO
PER TUTTI, MA NON TUTTI POSSONO
MANGIARE, MENTRE LO SPRECO, LO SCARTO,
(…) SONO DAVANTI AI NOSTRI OCCHI.
QUESTO È IL PARADOSSO! Papa Francesco Videomessaggio “Expo delle Idee” Milano maggio 2015
INSIEME DA PAPA FRANCESCO
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5 FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE ONLUS GIUGNO 2015
Il paradosso della scarsità (di cibo) nell’era dell’abbondanza
Giovanni Paolo II Conferenza internazionale sulla nutrizione
5 dicembre 1992 Roma
«Venite da paesi molto diversi e anche le vostre culture sono
molto diverse, ma, essenzialmente, è lo stesso impegno che,
ogni giorno, vi mobilita affinché ogni essere umano goda di
un livello di vita più conforme alla sua dignità di persona: in
una simile circostanza, sono certo che non mancherete di fare
progressi insieme in questo senso. [...]
Ma la Conferenza sottolinea che, [...]
nonostante gli sforzi compiuti dalla Comunità
internazionale, esistono ostacoli e squilibri -
e spesso si aggravano - che impediscono a
milioni di uomini e donne di provvedere
adeguatamente alla loro nutrizione. E' un
grave monito per la coscienza comune
dell'umanità. [...]Dovete sentire le grida di
dolore di milioni di persone di fronte allo
scandalo provocato dal «paradosso
dell'abbondanza» che costituisce il
principale ostacolo alla soluzione del
problema della nutrizione dell'umanità. La produzione alimentare mondiale - lo sapete bene - è
sufficientemente abbondante per soddisfare pienamente le necessità di una popolazione anche in aumento,
a condizione che le risorse che possono consentire una nutrizione adeguata siano suddivise in funzione
delle necessità reali. Non posso fare altro che sottoscrivere i termini che aprono il vostro progetto di
Dichiarazione mondiale sulla nutrizione: «La fame e la malnutrizione sono inaccettabili in un mondo
che dispone di conoscenze e risorse destinate a mettere fine a questa catastrofe umana»
Banco Alimentare: ponte
tra abbondanza e scarsità Ricerca quali-quantitativa sulle eccedenze Milano 2012
Non si è mai parlato tanto di cibo come in questi tempi di Expo Milano 2015. E di spreco alimentare, di
come contrastarlo su più fronti. In questo senso l’azione svolta da Banco Alimentare (con 21 sedi
regionali) risulta fondamentale: con il recupero delle eccedenze da centinaia di soggetti della filiera
agroalimentare che donano il proprio surplus crea una rete virtuosa.
Per una lotta efficacie allo spreco, però, è necessario conoscerlo e conoscerne le ragioni. Nel 2012 il
Politecnico di Milano in collaborazione con Fondazione per la Sussidiarietà e Nielsen Italia ha quantificato e
reso noto il valore delle eccedenze in Italia con la ricerca quali-quantitativa: “Dar da mangiare agli affamati.
Le eccedenze alimentari come opportunità”.
RICORDIAMO CHE IL CIBO CHE SI BUTTA
VIA E’ COME SE VENISSE RUBATO ALLA
MENSA DI CHI E’ POVERO
Papa Francesco Giornata Mondiale dell’Ambiente 5 giugno 2013 Roma
INSIEME DA PAPA FRANCESCO
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6 FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE ONLUS GIUGNO 2015
La ricerca, innovativa per le metodologie adottate, condotta dai
professori Perego, Garrone e Melacini del Politecnico di Milano – ha
mappato per la prima volta e con rigore scientifico le aree ove si
“generano” eccedenze alimentari fornendo una visione di insieme del
fenomeno e definendone quantità, tappe, classificazione e indicandone
la ricuperabilità a fini sociali.
Sono 6 milioni di tonnellate, pari a un valore di 12,3 miliardi di euro,
le eccedenze alimentari in Italia “generate” per oltre il 55% dalla filiera
agroalimentare e per il restante nell’ambito del consumo domestico.
Solo il 6 per cento viene donato a food bank ed enti caritativi. Banco
Alimentare nel 2014 ha recuperato 55mila tonnellate di eccedenze e le
ha distribuite a quasi 9.000 strutture caritative aiutandole ad
assistere con pasti gratuiti e pacchi spesa oltre 1 milione 900mila
persone in Italia.
Grazie alla ricerca del Politecnico di Milano, Banco Alimentare ha
trovato indicazioni e stimoli per migliorare la propria attività quotidiana ponendo al centro del “dare da
mangiare agli affamati” la vera sfida alla base della sua mission: il dono del cibo per impedire che chi non
ne ha – per nulla o a sufficienza - scivoli nell’ esclusione sociale, perdendo la dignità e la speranza.
A Expo 2015 il volto
di chi non ha cibo Papa Francesco Videomessaggio inaugurazione
“Expo Milano 2015” 1° maggio 2015 Milano
«La Expo è un’occasione propizia per globalizzare la
solidarietà. Cerchiamo di non sprecarla ma di valorizzarla
pienamente! In particolare, ci riunisce il tema: “Nutrire il
pianeta, energia per la vita”. Anche di questo dobbiamo ringraziare il Signore: per la scelta di un tema così
importante, così essenziale […] purché non resti solo un “tema”, purché sia sempre accompagnato
dalla coscienza dei “volti”: i volti di
milioni di persone che oggi hanno
fame, che oggi non mangeranno in
modo degno di un essere umano.
Vorrei che ogni persona – a partire da
oggi –, ogni persona che passerà a
visitare la Expo di Milano, attraversando
quei meravigliosi padiglioni, possa
percepire la presenza di quei volti.
Una presenza nascosta, ma che in realtà
dev’essere la vera protagonista
dell’evento: i volti degli uomini e delle
donne che hanno fame, e che si
ammalano, e persino muoiono, per
un’alimentazione troppo carente o
nociva. [... ]».
"[...] ABBIAMO BISOGNO DI UNA NUOVA
SOLIDARIETÀ UNIVERSALE", MA ANCHE DI "CERCARE
UN ALTRO MODO DI INTENDERE IL PROGRESSO
AVENDO CURA DELLA CASA COMUNE. [...] "SI
PRODUCONO CENTINAIA DI MILIONI DI TONNELLATE DI
RIFIUTI L’ANNO [...] LA TERRA, NOSTRA CASA,
SEMBRA TRASFORMARSI SEMPRE PIÙ IN UN IMMENSO
DEPOSITO DI IMMONDIZIA. [...]
NUOVA ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO "LAUDATO SI'" 18 GIUGNO 2015