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Rivista scacchistica amatoriale – Distribuita gratuitamente su www.ideascacchi.com Intervista esclusiva al GM Sergey Tiviakov Campionati Europei a Squadre – Torneo Internazionale di Montecatini – Universo Scacchistico Regolamenti & Curiosità – Giocare OnLine – Scacchi & Internet – Partite Commentate “Wilhelm Steinitz” racconto breve di M.Pietroselli RECENSIONI – PROBLEMI – SHOPPING – CALENDARIO –ATTUALITA’ Anthony J. Miles Anno 1 Numero 1 Bruno Belotti Campione Italiano 2001 L’uomo che si fece beffe del Campione del Mondo XII Campionati N.A.T.O. (prima parte)

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Page 1: Intervista esclusiva al GM Sergey Tiviakovarbitri.lombardiascacchi.com/Ideascacchi/IS000001_999.pdf[E13] Avrukh, B – Tiviakov, S Pag. 14 DIF ESA EST -INDIANA [E92] Naumkin, I –

Rivista scacchistica amatoriale – Distribuita gratuitamente su www.ideascacchi.com

Intervista esclusiva al

GM Sergey Tiviakov

Campionati Europei a Squadre – Torneo Internazionale di Montecatini – Universo Scacchistico

Regolamenti & Curiosità – Giocare OnLine – Scacchi & Internet – Partite Commentate “Wilhelm Steinitz” racconto breve di M.Pietroselli

RECENSIONI – PROBLEMI – SHOPPING – CALENDARIO –ATTUALITA’

Anthony J. Miles

Anno 1 Numero 1

Bruno Belotti Campione Italiano 2001

L’uomo che si fece beffe del Campione del Mondo

XII Campionati N.A.T.O. (prima parte)

Page 2: Intervista esclusiva al GM Sergey Tiviakovarbitri.lombardiascacchi.com/Ideascacchi/IS000001_999.pdf[E13] Avrukh, B – Tiviakov, S Pag. 14 DIF ESA EST -INDIANA [E92] Naumkin, I –

IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

Per avviare qualsiasi cosa, che sia un’im-presa o un’automobile, ci vuole sempre uno sforzo iniziale, un investimento, un impulso. Senza questa spinta iniziale, nulla potrebbe succede-re, nessun cambiamento accadrebbe, nessuna meta verrebbe raggiunta e nessun viaggio potrebbe avere luogo. E’ bastato decidere di iniziare, decidere di assumersi questa responsabili-tà, e gli effetti non si sono fatti attendere. Numerose persone hanno accettato di mettere a disposizione degli altri il loro tempo e la loro competenza in maniera assolutamente gratuita, permettendo quindi a IdeaScacchi di diventare, da semplice idea quale era, la rivista che state leggendo. All’inizio temevo che nessuno mi avrebbe dato retta, che le mie richieste di col-laborazione sarebbero cadute nel vuoto senza risposta. Invece mi sono dovuto ricredere. Man mano che la rivista prendeva corpo e contattavo nuovi collaboratori mostrando loro le boz-ze, l’entusiasmo intorno all’iniziativa cresceva, facendomi comprendere che il migliore sponsor di IdeaScacchi altri non era che la rivista stessa. In molti vogliono collaborare a un’iniziativa valida, ma in pochi sono disposti a credere in un’idea e per giunta avanzata da una persona senza referenze di sorta. Quindi desidero ringraziare tutti i collaboratori, e in special modo queste persone che per prime hanno deciso di darmi fiducia senza avere assicurazioni se non il mio impe-gno. Prima di concludere vorrei fare alcune precisazioni. Idea-Scacchi è una rivista completamente gratuita e il suo contenu-to è costituito da contributi volontari e gratuiti. Abbiamo degli accordi di “sponsorizzazione” che non comportano pagamenti nè in denaro nè in natura, ma solo fornitura di materiale (libri da recensire che poi vengono restituiti) o partite commentate. Quindi se vedete un po’ di pubblicità (e vi assicuro che è pro-prio poca), sappiate che i nostri “sponsor” hanno dimostrato di avere un’apertura mentale comune a pochi, credendo in un’iniziativa amatoriale senza la benchè minima referenza. Concludo ricordando che una rivista non può e non deve pre-scindere dai suoi lettori, e quindi vi prego di scriverci le vo-stre critiche, i vostri suggerimenti e le vostre domande all’in-dirizzo [email protected]. Buone Feste e Buon Natale!! Davide Cortese

SOMMARIO L’uomo che si fece beffe del campione del mondo Pag. 1 a cura di M. Orsi

Campionati Europei a squadre Pag. 5 a cura di D. Cortese

XII Campionato N.A.T.O. (I) Pag. 7 a cura di P. Bontempi

Campionato Italiano Assoluto Pag. 9 a cura di D. Cortese

Torneo Internazionale di Montecatini Terme Pag. 9 a cura di D.Cortese

Intervista al GM Sergey Tiviakov Pag. 13 a cura di D. Cortese

Scacchi e Stranieri Pag. 17 articolo del GM S.Mariotti

Universo Scacchistico Pag. 19 a cura di M. Leoncini

Regolamenti & Curiosità Pag. 20 a cura di M. Mascheroni

Giocare Online Pag. 22 a cura di F.S.Rinaldi

Scacchi & Internet Pag. 24 a cura di D.Cortese

...questo è il problema! Pag. 26 a cura di V.Rallo

“Wilhelm Steinitz” di M.Pietroselli Pag. 27 a cura di M.Leoncini

“The Method in Chess” di I.Dorfman Pag. 29 a cura di E.Bonazzi Calendario Nazionale Pag. 4 Brevi dall’Italia Pag. 11 Brevi dall’Estero Pag. 12 Le ultime novità Pag. 31 Scacchi & Shopping - Cosa c’è di nuovo ? Pag. 32 Legenda Pag. 33

Muovere per primi

INDICE PARTITE E APERTURE DIFESA SICILIANA [B80] Costantini, R – Arlandi, E Pag. 9

DIFESA RUSSA [C42] Shirov, A – Adams, M Pag. 6

DIFESA CHIGORIN [D07] Karpov, A – Miles, A Pag. 2

DIFESA OVEST-INDIANA [E13] Avrukh, B – Tiviakov, S Pag. 14 DIFESA EST-INDIANA [E92] Naumkin, I – Vismara, D Pag. 10

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

Esistono pochi dubbi che il principale episodio per cui il GM inglese Miles verrà ricordato dalle future generazioni di scacchisti, sarà la sua stupefacente vittoria contro l'allora Campione del Mondo, Anatoly Karpov, al Campionato Eu-ropeo a squadre di Skara (Svezia) 1980. La partita iniziò con 1.e4 a6! ed è certo che la cosa abbia posto Karpov, di sicuro non avvezzo ad una tale mancanza di rispetto, in una posizione poco confortevole. Dopo un tale affronto, anche una semplice patta da GM (di quelle in 15 mosse) sarebbe stata considerata una sconfitta. Karpov giocò per vincere a tutti i costi, finì battuto, concesse alla squadra Inglese un 4-4 finale e consegnò Anthony John (ma per tutti, semplicemen-te Tony) Miles alla storia. Esistono molti altri motivi per cui un giocatore del ca-libro di Tony Miles non può essere dimenticato: egli fu il primo Grande Maestro bri-tannico a tavolino, da che la FIDE istituì questo titolo. Oggi siamo abituati a consi-derare la Gran Bretagna (e all'interno di questa, l'In-ghilterra) come una delle nazioni europee più ricche di talenti, con decine di GM e MI. Ma all'inizio degli an-ni '70 le cose non stavano così. La Gran Bretagna era una potenza decaduta, con grandi giocatori nella sua storia (Staunton, Blackbur-ne, etc.) ma nessun rappre-sentante di livello mondiale da decenni, a parte i successi nel gioco per corrispondenza di Jonathan Penrose (una si-tuazione non dissimile da quella che oggi affligge il nostro paese). Per cercare di ovviare a questa situazione, la fonda-zione Slater istituì un premio di 5000 sterline per il primo giocatore che avesse conseguito il più alto titolo FIDE. A lungo sembrò che la gara sarebbe stata vinta da William Hartston, che però mai raggiunse l'obiettivo. Tutto si risolse in un duello a tempo tra Miles e Raymond Keene, finché Tony guadagnò il titolo partecipando ad un torneo in Unio-ne Sovietica nel 1976. Portò via le 5000 sterline a Keene (mossa forte!) e la moglie Jana a Hartston (gioco confuso...). Miles non fu mai un giocatore di livello assoluto. La sua partecipazione ai cicli di Campionato del Mondo si fermò sempre al livello di mediocri prestazioni negli Interzonali (Riga 1979; Tunisi 1985; Zagabria 1987, Manila 1990). Partecipò anche al Campionato del Mondo FIDE a Las Ve-gas nel 1999, dove fu eliminato al secondo turno da Kra-senkow. Fu comunque tra i migliori 15 GM al mondo a ca-vallo tra gli anni '70 e '80 del secolo scorso, e le sue partite ebbero sempre un'alta dose di originalità e di combattività. Aperture come la difesa Chigorin nel gambetto di Donna (1. d4 d5 2. c4 Cc6) e la difesa Nimzovitsch contro il pedone di

Re (1. e4 Cc6), di cui era sicuramente il maggior esperto mondiale, non erano per lui affatto rare. I suoi principali successi internazionali furono il Campionato del Mondo Junior 1974 a Manila (quando ancora la manife-stazione era altamente significativa), Amsterdam 1976 e 1977, Biel 1977, Tilburg 1984 e 1985. Nelle competizioni a squadre vanno ricordate le medaglie d'argento con l'Inghilterra alle Olimpiadi di Salonicco 1984, ma soprattutto di Dubai 1986, solo mezzo punto dietro la corazzata sovietica che presentava Kasparov in prima scacchiera e Karpov in seconda, assenti in-vece a Salonicco per il protrarsi del loro primo match. In en-

trambe le occasioni Miles non fece cose eccezionali, ma giocò sempre in prima scacchiera contro i più forti Grandi Maestri del mondo. Miles era anche uno tra i più famosi professionisti gi-ramondo del circuito internazionale e non ha certo di-menticato di fare qualche puntata nel nostro paese. Il suo miglior risultato è senza dubbio la vittoria alle Giornate Scacchistiche Romane del 1990, davanti ad avversari come Bareev, Oll, Chernin, Smyslov ed un giovane indiano (battuto nello scontro diretto) che aveva cominciato da poco a farsi notare, tale Viswa-nathan, che tutti già chiamavano con il suo primo no-me, Anand. Vanno ricordate anche le partecipazioni al Torneo di Capodanno di Reggio Emilia 1984-1985 (ottavo su dodici, con Portisch primo, davanti a Hort e Timman), il secondo posto dietro Malanjuk all'Open FIDE di Forlí 1991, un'altra piazza d'onore alle spalle di Cebalo a Toscolano Maderno 1996, infine Arco di Trento 1997. L'ultima apparizione nei nostri tornei ri-sale all'anno passato, primo Campionato Europeo,

Saint Vincent 2000. Note biografiche più approfondite ed estese possono essere trovate in rete, fornite da chi sia meglio documentato e abbia una conoscenza diretta degli avvenimenti, con episodi che te-stimonino la personalità al limite dell'eccentrico, i problemi di salute (a volte anche mentale), l'umorismo minimalista tipica-mente britannico. Un episodio altrove appena accennato è quello capitato al tor-neo di Tilburg 1985, un doppio girone all'Italiana nel quale Miles primeggiò per spareggio tecnico con 8.5/14, davanti a Huebner e Korchnoi, seguiti da Ljubojevic, Polugaevsky, Ro-manishin, Timman e Dzindzichashvili; sicuramente una delle sue grandi vittorie, anche se non la più grande. Quel torneo, però, ha una storia del tutto particolare, perché sin dal terzo turno Miles cominciò ad accusare terribili dolori alla schiena, dovuti ad una piccola malformazione congenita alla colonna vertebrale. Egli giocò tre quarti del torneo disteso su un letti-no da massaggiatore alzato a livello del tavolo (in realtà, una postura che qualsiasi fisioterapista gli avrebbe sconsigliato, data la sua particolare patologia) e sotto forti dosi di antidolo-rifici (e l'anti-doping?). Le foto della sala torneo con il lettino, Miles sdraiatovi sopra in grande evidenza, fecero il giro delle

L’uomo che si fece beffe del Campione del Mondo a cura del CM Massimiliano Orsi

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

lo: l'occasione fu l'11-esima partita della finale del Torneo dei Candidati, contro il 63-enne ex-Campione del Mondo Vassi-ly Smyslov. Anche quella volta il Nero riuscì a portare a casa un pareggio; ma nei suoi commenti sull'Informatore, Garry rese molta più giustizia al suo av-versario di quanto non abbia fatto Kar-pov nei riguardi di Miles. 6. ..e6

Smyslov scelse 6. ..e5, una continua-zione decisamente più intraprendente. Come si può intuire, la variante giocata in questa partita è generalmente consi-derata più solida. 7. Cc3 Dh5 8. f4

Karpov ha deciso che la coppia degli Alfieri ed un saldo controllo delle case centrali sono da preferirsi ad una sana struttura pedonale, anche in assenza delle Donne e con il proprio Re al cen-tro; egli avrebbe potuto evitare il cam-bio giocando 8. Ae2. Tuttavia gli scarsi risultati ottenuti dal Bianco con questi tratti, hanno in seguito portato a prefe-rire 8. Ad2; se il Nero, come in questa partita, prosegue con 8. ..0-0-0, allora il Bianco può comunque giocare 9. f4 Dxd1+ e poi riprendere con 9. Txd1. Al contrario, Miles doveva invece essere convinto della bontà e solidità della sua posizione, poiché anch'egli avrebbe po-tuto mantenere le Donne sulla scacchie-ra se al settimo tratto avesse giocato l'allora assai più popolare 7. ..Ab4. 8. ..Dxd1+ 9. Rxd1 O-O-O 10. Ad2 Cf6 11. Ab5

Nelle sue note, Karpov non indica mai una singola mossa del Bianco come dubbia o debole. Si assegna invece ben 5 punti esclamativi. Come sia stato per-tanto possibile per Miles pattare questa partita, resta un mistero. Con tutta la forza della mia incompetenza (e anche per aver sbirciato più avanti), provo ad azzardare l'idea che 11. Ag2 avrebbe messo l'Alfiere bianco in una posizione più attiva e meno precaria.

11. ..Ce7 12. Re2 Cf5

La massa dei pedoni centrali è la prin-cipale ragione per cui, in questa difesa, il Bianco ha difficoltà nello sfruttare la

Questa non è la famosa Karpov-Miles di cui si è detto all'inizio di questo arti-colo; volevo presentare qualcosa di me-no scontato. Se è l'altra partita che cer-cate, non vi sarà difficile trovarla all'in-terno dei molti necrologi apparsi in me-moria del GM inglese.

L'idea che io possa commentare in

modo competente uno scontro di questo livello, è semplicemente ridicola. Ciò che segue va pertanto inteso come un resoconto "ragionato" di quanto accad-de sulla scacchiera, magari effettuato tenendo bene a mente le note che Kar-pov pubblicò, dapprima sull'Informatore e successivamente, in forma legger-mente più estesa e discorsiva, in "Le Partite di Gioco Chiuso in Azio-ne" (LPGCA); un commento, in verità, non troppo accurato. Ovviamente, an-che il mio piccolo amico tedesco a por-tata di mouse, si è dimostrato assai uti-le. 1. Cf3 d5 2. d4 Cc6

Anche questa volta, il nostro Tony provoca subito il mite Anatoly, che vor-rebbe giocare un sano Gambetto di Donna ed invece gli tocca la Chigorin. "È molto raro che qualcuno abbia il co-raggio di rispolverarla", ci dice un sup-ponente Karpov in LPGCA. 3. c4 Ag4 4. cxd5 Axf3 5. gxf3

L'alternativa principale alla mossa del testo è 5.dxc6, ma dopo 5. ..Axc6 il Bianco ha rinunciato a ciò che il Nero gli aveva concesso: uno dei suoi due Alfieri (spesso anche tutti e due, nella Chigo-rin). Karpov non è tipo da rifiutare van-taggi così permanenti, anche a costo di concedere qualcosa dal punto di vista dinamico. 5. ..Dxd5 6. e3

Già due anni prima di quest'incontro, Kasparov si trovò ad affrontare la stes-sa insolita posizione, anche lui col Bian-co, contro un avversario di prestigio e in una manifestazione di altissimo livel-

Karpov, A - Miles, A [D07] Difesa Chigorin

Bugojno, 1986

riviste. La situazione provocò forte imbarazzo e fastidio tra gli altri giocatori, in particolar modo Huebner e Dzindzichashvili, noti spiriti polemici poco inclini ai compromes-si. Il GM americano di origini georgiane, giocò tutta la sua partita (patta) in piedi per ristabilire "l'equilibrio psicologico". Con il tedesco fu invece pre-arrangiata una rapida divisione del punto, ma a causa di incomprensioni su come dovesse svolger-si effettivamente la partita, le mosse furono così strampalate da provocare lo scan-dalo tra i giornalisti e gli spettatori ignari dell'accordo. Tuttavia spronato dalle difficoltà, Miles riuscì a giocare splendidamente e a ricon-fermare il successo dell'anno precedente, fornendo prova delle sue grandi doti di combattente e della sua capacità di saper affrontare una vera sfida. We'll miss you, Tony.

coppia degli Alfieri. Al contrario, il Nero ha spesso buon gioco nel trovare avam-posti per i suoi Cavalli. 13. Tac1 Ae7 14. Ad3 Rb8 15. Thg1 g6?! 16. Ca4!

Con la manovra Ca4-c5-b3, Karpov riposiziona il Cavallo in una casa dove sia meno di intralcio agli altri suoi pezzi. Nella sua ben nota lungimiranza, il mio compagno d'analisi elettronico suggeri-sce 16. Ce4 che però ha il difetto di permettere un alleggerimento della po-sizione, andamento di gioco che il Bian-co dovrebbe osteggiare vista l'inferiorità della sua struttura pedonale. 16. ..h6

Evidentemente, solo ora Miles perce-pisce la pericolosità della pressione del Bianco sul lato di Donna, e si prepara immediatamente al controgioco sull'ala di Re. A questo punto è ovvio perché la sua 15-esima mossa appariva dubbia: egli avrebbe potuto immediatamente giocare 15. ..Thg8 risparmiando un tempo. 17. Cc5 Thg8 18. Cb3 (! - LPGCA) g5 19. fxg5 hxg5

Karpov non considera 19. ..Txg5 co-me un'alternativa valida di menzione. In effetti, dopo 20. Txg5 hxg5 21. e4 Cxd4+ 22. Cxd4 Txd4 23. Axg5, Miles non avrebbe potuto semplificare con 23. ..Cd5 24. exd5 Axg5 25. dxe6 fxe6 26. Tg1 in quanto il pedone "h" avrebbe rappresentato una spada di Damocle sul suo finale. 20. h3

Non si può permettere al pedone nero di giungere in g4, dove fornirebbe un potentissimo avamposto per i Cavalli in f3. Anche l'immediata 20. Aa5 avrebbe generato rischi inutili, in quanto dopo 20. ..Cd5 è pericoloso per il Bianco gio-care 21. e4 (meglio 21. Rf1) Cf4+ 22. Rd2 Ab4+! 23. Axb4 Cxd4 ed il Nero ri-prende il materiale ceduto. 20. ..Ce8

Pur criticando questa mossa, Karpov non la giudica debole, limitandosi a sug-gerire le alternative 20. ..Cd6 e 20. ..Tg7 con idea Th8. La prima appare del tutto valida, mentre la seconda è piutto-sto fumosa, in quanto sarà presto ovvio che almeno una Torre (più probabil-mente quella in d8) dovrà partecipare alla difesa di c7. La mia opinione invece (oddio... sto per contraddire Karpov! e non sarà nemmeno l'ultima volta!) è che Ce8 sia del tutto giocabile, ma do-veva essere seguita da una mossa di-versa al tratto successivo. 21. Ae4 (! - LPGCA)

Ecco che l'Alfiere trova alfine la sua giusta diagonale. 21. ..Ced6?!

Non mi sembra che ci fosse immedia-ta necessità di questa mossa; del resto, da e8 il Cavallo difende c7. Anche il pe-done g5 è ora doppiamente difeso e forse era il momento per tentare qual-cosa di più attivo come 21. ..Th8 22. Ag2 Ch4. Dal mio monitor, mi viene for-temente segnalata la continuazione 21. ..Cf6, dopo la quale è proposta la sconsolante 22. Ad3. Cercasi idee.

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

mette all'Alfiere in c6 di controllare en-trambe le ali, il che diminuisce sensibil-mente le possibilità di controgioco del Nero. 30. a4!

Vista l'impossibilita di sfondare sulla colonna "c", il Bianco decide di aprire la "a". Questa manovra, forte e corretta, comporta il sacrificio del pedone h3 e l'utilizzo di numerosi tempi che il Nero investe alla ricerca di un controgioco sull'ala di Re. 30. ..Th8 31. a5?

Difendere il pedone h3 con 31. Ag2, per poi essere liberi di spingere in a5, non avrebbe portato a nulla dopo 31. ..Ch4 32. Ah1 Chf5. Invece, assai più subdola sarebbe risultata 31. Th1! (una vera mossa alla Karpov) 31. ..Th4 (l'unico tratto attivo) 32. b3! (per to-gliere la casa c4 ai pezzi neri) seguita da a5, axb6 con vantaggio del Bianco piuttosto netto. 31. ..Txh3 32. axb6 axb6 33. Ta1 !""""""""# ç +l+ + +% æ+ O T + % ånObM O +% ä+ + VmO % ã B + + +% â+ + P +t% á Pr+kP +% àR + + + % /èéêëìíîï)

È un po' azzardato trarre certe conclu-

sioni solo basandosi sulla prossima mossa del Nero: forse, ogni buon GM la giocherebbe (quello dentro il mio Hard Disk, lo fa). Ma sono convinto che non pochi giocatori, a questo punto della partita, si sarebbero già arresi all'usuale strategia "boa constrictor" di Karpov, che con il suo continuo manovrare di pezzi alla ricerca di case migliori, ha stordito fior fiore di avversari. Miles in-vece no: è rimasto lucido, ha continuato a lottare ed ora sta per riceverne la ri-compensa. In effetti, uno degli aspetti innovativi che Miles ha portato negli Scacchi occidentali, è stata sicuramente la sua totale mancanza di deferenza nei confronti dei giocatori del blocco sovieti-co, che erano invece generalmente visti come autentiche divinità: esseri che possedevano una sorta di fluido magico, un cervello mezzo uomo e mezzo mac-china, capace di calcolare varianti e comprendere posizioni come un giocato-re occidentale mai avrebbe potuto, ma-gari perché troppo distratto dall'agiatez-za della vita capitalista. Sì, certo, c'era-no già stati Larsen e Fischer, ma il pri-mo aveva ormai un etichetta di perden-te, il secondo era come minimo comple-tamente pazzo. Miles vide nel GM sovie-tico un giocatore come qualsiasi altro; anzi, come una preda più ambita di altre e, da buon predatore, gli si scagliò ad-dosso incurante del fatto che anche il suo avversario facesse d'abitudine il cacciatore. Purtroppo, Miles (che aveva due vittorie, una sconfitta e tre patte a questo punto del torneo) avrebbe paga-

22. Ag2 Af6 Il Nero stranamente rifugge dalle

semplificazioni che sarebbero seguite a 22. ..g4; ad esempio 23. Aa5 b6 23. Ab4 (o Ac3) gxh3 24. Axh3 Txg1 25. Txg1 Af6 dove, secondo me, il Bianco deve ancora dimostrare di poter fare qualcosa di veramente attivo con la sua coppia di Alfieri. 23. Cc5 Rc8

Un tratto apparentemente oscuro, ma la pressione su b7 e c7 rischia di diven-tare presto insostenibile. Ad esempio: 23. ..Tge8 24. Aa5 Te7 25. Axb7 Cxb7 26. Ca6+ Rc8 27. Axc7 Rd7 28. Axd8 Rxd8 (se 28. ..Cxd8 29. Cc5+ Re8 30. Ce4) 29. Cb4, ed ora 29. ..Ca5 non è possibile per 30. Tc5 Tb7 31. Cd3. In-vece, su 23. ..c6, Karpov consiglia 24. Ac3 e poi l'assalto con i pedoni "a" e "b". 24. Aa5 b6 25. Ca6 (! - LPGCA) Td7 26. Ab4

L'allora già ex-Campione del Mondo indica 26. Ac6 come migliore, in virtù della risposta 26. ..bxa5. In realtà, il Nero può rientrare nel seguito della par-tita con 26. ..Te7 27. Ab4 (o 27. Ac3) e5. 26. ..e5 27. Ac6 !""""""""# ç +l+ +t+% æO Ot+o+ % ånObM V +% ä+ + OmO % ã B P + +% â+ + P +p% ápP +kP +% à+ R + R % /èéêëìíîï)

Molto interessante appare 27. Af3!

con l'idea di Ag4. Non sembra che il Ne-ro riesca ad evitare la perdita di un pe-done dopo 27. ..exd4 28. Axd6 d3+ 29. Rxd3 Txd6+ 30. Re2 c5 31. Cxc5 (oppure 31. Ag4 Rb7 32. Cxc5+ bxc5 33. Axf5) Axb2 32. Tc2 bxc5 33. Txc5+ Rd7 34. Txf5. Tuttavia la presenza di Alfieri contrari potrebbe creare qualche problema. Karpov preferisce aumentare la pressione. 27. ..Te7

Karpov segnala come alternativa 27. ..Tdd8(?), ma dimentica che ora il Bianco potrebbe davvero giocare 28. Af3! con guadagno di tempo grazie alla minaccia di matto in c7. 28. dxe5

Su 28. Ae4 il Nero può semplicemente proporre la ripetizione con 28. ..Td7, mentre un tentativo più interessante appare 28. d5 (LPGCA) e4 29. Tc2 Th8 (più ingorda che 29. ..Ae5 - LPGCA, ma non necessariamente peggiore) 30. Tgc1 Txh3 31. Aa8 Rd8 32. Txc7 (o Cxc7) Axb2 con posizione piuttosto con-fusa, ma almeno il Nero è ingrassato di un pedone. 28. ..Axe5 29. Tc2 f6

Ora 29. ..Th8 non è ovviamente più possibile a causa di g5 in presa. In ogni caso, l'assenza dei pedoni centrali per-

to caro lo sforzo effettuato per tenere a bada il vice-Campione del Mondo in questa partita, svoltasi al settimo turno: in seguito raccoglierà solo quattro rapi-de patte e tre sconfitte, finendo penulti-mo su otto partecipanti. 33 ..Axb2!! 34. Td1

Esclusa 34. Axd6? Cd4+ con vantag-gio del Nero, la "naturale" 34. Txb2 Cd4+ 35. Rf1 (meglio di 35. Rd3? - LPGCA - Cxc6 36. Axd6 Td7 con grande vantaggio del Nero) Cxc6 36. Rg2 Teh7 37. Axd6 cxd6 38. Txb6 Rd7 lascia il Bianco con un pedone in meno in un lungo e sofferente finale, anche se l'atti-vità dei suoi pezzi gli concede qualche possibilità di pattare. 34. ..Texe3+

Questa mossa sembra davvero buona, ma non era da scartare nemmeno 34. ..Cxe3 35. fxe3 Th2+ 36. Rd3 Txe3+ 37. Rxe3 Txc2 38. Ad5 Tc1 39. Txc1 Axc1+ dove la presenza di un Alfiere a contra-stare la coppia del Bianco, avrebbe im-pedito una facile semplificazione, che nell'attuale situazione non è da conside-rare auspicabile per il Nero, almeno non prima che i pedoni ed il Re siano suffi-cientemente avanzati. 35. fxe3 Th2+ 36. Rd3 Txc2 37. Rxc2 Cxe3+ 38. Rxb2 Cxd1+ 39. Rc1

Ora invece, è davvero difficile pensare che il Nero possa portare a Donna uno dei suoi pedoni superando lo sbarra-mento dei pezzi bianchi. 39 ..Cf2 40. Rd2? !""""""""# ç +l+ + +% æ+ O + + % ånObM O +% ä+ + + O % ã B + + +% â+ + + + % á + K M +% à+ + + + % /èéêëìíîï)

Questa mossa però gli concede una

manovra che sarebbe potuta risultare davvero fastidiosa. 40. ..Cg4?

Giunto alla 40-esima, Miles si lascia sfuggire la piccola combinazione 40. ..Cc4+! 41. Re2 Ce5 42. Rxf2? Cxc6 con grande vantaggio, poiché ora il Re Nero diventa rapidamente attivo. Natural-mente il Bianco può spostare l'Alfiere da c6 al 42-esimo tratto, lungo l'una o l'al-tra diagonale, ma deve fare attenzione, ogni mossa va incontro a delle insidie: o si rischia il Cavallo in a6, oppure c'è il pericolo di una liquidazione che lasci il Bianco a combattere i 4 pedoni con il Cavallo anziché l'Alfiere. In ogni caso la posizione del Nero è migliore di quella raggiunta in partita, in quanto si riesco-no a mobilitare i pedoni prima degli ine-vitabili cambi di pezzi. Non credo che ciò sarebbe bastato ad assicurare la vit-toria, ma avrebbe certamente obbligato l'ex-Campione del Mondo a sudarsi il mezzo punto.

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

Anthony J. Miles 23 Aprile 1955

12 Novembre 2001

LETOJANNI (ME) - 22-29 dicembre. Info: Carmelo Russo 095646923 3471830129 Antonio Mantarro 3402752884 Gaetano Scipioni 3479412928 - http://web.tiscali.it/rousseau/index.htm MONTESILVANO (PE) - 27-29 dicembre. Info: 0854470896 3386393172 - [email protected] Gennaio 2002 VERONA – 2-6 gennaio. Info: Nadia Minardi 045534551 3336046672 - [email protected] - http://web.tiscali.it/arroccoclub/ GENOVA – 4-6 gennaio. Info: Canu 0105299399 337348648 RAGUSA – 12-20 gennaio. Info: 0932253255 SANTA MARGHERITA LIGURE (GE) - 12-20 gennaio. Info: Grassi 339.4633726 Bellatalla 338.9611258 ASOLO (TV) - 25 - 27 gennaio. Info: Reginato 0423950185 Febbraio 2002 GENOVA – 2-10 febbraio. Info: Ferraro 3477030343 Astengo 347.4155197 [email protected] CATANIA – 9 - 17 febbraio. Info: 095355735 SAINT-VINCENT (AO) - Open Internazionale, 9-17 febbraio. Info: Agostino Scalfi tel/fax 016599097 3472513645 - http://www.scacchivda.com/ - [email protected] Marzo 2002 MONTEBELLUNA (TV) - 1-3 marzo. Info: Pegoraro 339.2955135 GENOVA – 15-17 marzo. Info: 347.5550662 Marco Faggiani - [email protected] VERONA – 15-17 marzo. Info: Ambrosi 3382111204 BELPASSO (CT) - 16-24 marzo. Info: 095912109 ALCAMO (TP) - 28 - 30 marzo. Info: 0924509243

Dicembre 2001 MILANO – 3-9 dicembre, open internazionale. Info: S.S. Milanese 02.89512120 - 0289500909 – http://www.scacchisticamilanese.it - [email protected] FRASCATI – 5-9 dicembre, campionato italiano UISP, Info: 06.2294679 - 06.2285025 MESORACA (KR) - 6-9 dicembre. Info: C.S. Mesoraca Le Tre Torri – http://www.federscacchi.it/tornei/01mesoraca.htm SIENA – 6-9, Memorial Roberto Magari, Info: [email protected] http://members.xoom.it/leoncini/TorneoScacchi2001.doc CASTEL DI SANGRO (AQ) - 7-9 dicembre. Info: Maurizio 3476508910 Marcelloni 3402974722 – [email protected][email protected] TREVISO – 7 - 9 dicembre. Info: Canel 349.2519179 SENIGALLIA – 8 dicembre (semilampo) - http://www.scacchi.marche.it - [email protected] VENTIMIGLIA (IM) - 7– 9 dicembre. Info: 3487158615 [email protected] BOLOGNA – 12-13, 19-20 dicembre. Info: Fiorentino Palmiotto BOLOGNA – 15 dicembre (semilampo). Info: Maurizio Bagnoli 051/557322 ore 19.00 – 20.30 MOENA DI FASSA (TN) - 15-22 dicembre, Info: Cristina Rigo Tel/Fax 046.4531732 – http://www.arcoworldchess.com – [email protected] SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) - 15-16, 22-23 dicembre, Info: M. Maurizio - tel. 0347 - 6508910 - C. Giobbi - tel 0735.594173 [email protected] MILANO – 16 dicembre (semilampo). Info: S.S. Milanese 02.89512120 PADOVA – 15-16, 22-23 dicembre. http://www.maskeret.com/micio/2001/padovaweekend.htm – [email protected] GENOVA – 15-16, 22-23 dicembre. Info: 347.5550662 Marco Faggiani, [email protected] PADOVA – 24 dicembre (semilampo). http://www.maskeret.com/micio/2001/padovasemilampo.htm – [email protected]

41. Axd6 cxd6 42. Cb4 f5 43. Cd5 Il Cavallo è rientrato in partita ed il Re

Nero ne è stato escluso; non vi è più al-cuna possibilità che i pedoni diventino pericolosi, tanto più che la loro forma-zione sul lato di Donna è stata scompa-ginata.

43. ..Ce5 44. Ab5 Rd8 45. Re3 Cg6 46. Rd4 Cf4 47. Cxf4 gxf4 48. Ad3 Re7 49. Axf5 Rf6 50. Re4 Rg5 51. Ad7 d5+

1/2-1/2

CALENDARIO NAZIONALE a cura del Maestro Mario Leoncini

Vi preghiamo di segnalarci eventuali aggiunte e correzioni all’indirizzo : [email protected]

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A.Miles – W.Browne Olimpiadi di Lucerna 1982

Il Bianco muove e vince

(soluzione a pag. 6)

4

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

Leon – I campionati europei a squadre, svoltisi dal 6 al 15 No-vembre a Leon in Spagna, hanno sorpreso per la mancata partecipa-zione della nazionale russa, rima-sta a casa per mancanza di fondi. In compenso il torneo è stato mol-to combattuto, vedendo prevalere la nazionale Olandese dopo una

buona partenza dei transalpini del GM Joel Lautier, il gioca-tore con la miglior performance di tutto il torneo. I francesi si sono presi la rivincita vincendo il torneo femminile, gra-zie soprattutto alla strepitosa performance di Marie Sebag, con ben 7 punti su 8! Purtroppo l’avventura spagnola non è stata delle più felici per la compagine italiana. La squadra maschile si è piazzata solo al 28esimo posto, partendo come numero 24 del tabellone. In media le performance di Gode-na e Belotti, sotto tono invece Borgo, Arlandi e D’Amore. Dopo una sonante sconfitta contro la Germania per 4 a 0, al secondo turno la squadra ha rialzato la testa battendo Cipro per 3½ a ½. Anche la sconfitta al terzo turno per 3½ a ½ contro Israele, la testa di serie numero uno del torneo, ci po-teva stare. Purtroppo le sconfitte subite da Finlandia (2½-

Campionati Europei a Squadre 2001 a cura di Davide Cortese

Pos Squadra + = - Pt. 1 Olanda 8 1 0 24½ 2 Francia 5 1 3 23 3 Germania 5 2 2 22 4 Inghilterra 6 1 2 21½ 5 Slovenia 6 1 2 21½ 6 Israele 4 2 3 20½ 7 Spagna A 5 1 3 20 8 Grecia 5 0 4 20 9 Bulgaria 4 2 3 19½

10 Bielorussia 3 3 3 19½ 11 Spagna B 6 0 3 19 12 Ucraina 4 3 2 19 13 Rep. Ceca 4 2 3 19 14 Polonia 4 2 3 19 15 Svezia 4 1 4 19 16 Svizzera 4 1 4 19 17 Georgia 4 1 4 19 18 Yugoslavia 4 1 4 19 19 Finlandia 5 2 2 18½ 20 Slovacchia 3 3 3 18½ 21 Islanda 3 3 3 18 22 Lettonia 4 0 5 18 23 Azerbaigian 3 1 5 17½ 24 Croazia 3 1 5 17½ 25 Albania 3 2 4 16½ 26 Irlanda 4 1 4 16 27 Portogallo 4 0 5 16 28 Italia 4 0 5 15½ 29 Macedonia 4 0 5 15 30 Austria 4 0 5 15 31 Scozia 1 3 5 15 32 Lussemburgo 2 3 4 13½ 33 Cipro 2 2 5 13 34 Turchia 1 3 5 11½ 35 Galles 2 1 6 11

Pos Squadra + = - Pt. 1 Francia 5 3 1 12½ 2 Moldavia 4 5 0 12 3 Inghilterra 5 2 2 12 4 Germania 5 3 1 11½ 5 Polonia 5 2 2 11½ 6 Yugoslavia 4 4 1 10½ 7 Romania 3 5 1 10½ 8 Azerbaigian 5 0 4 10½ 9 Olanda 4 3 2 10

10 Ucraina 5 1 3 10 11 Slovenia 4 3 2 10 12 Bulgaria 2 6 1 9½ 13 Svizzera 4 2 3 9½ 14 Georgia 4 1 4 9½ 15 Grecia 3 3 3 9½ 16 Spagna 3 3 3 9½ 17 Ungheria 3 3 3 9 18 Croazia 2 5 2 9 19 Bielorussia 3 3 3 9 20 Finlandia 3 3 3 9 21 Rep.Ceca 3 2 4 9 22 Slovacchia 2 3 4 8½ 23 Lettonia 2 4 3 8 24 Italia 2 4 3 8 25 Svezia 1 5 3 8 26 Islanda 3 2 4 7½ 27 Scozia 2 3 4 7½ 28 Austria 2 3 4 7 29 Macedonia 2 2 5 7 30 Turchia 1 4 4 6½ 31 Albania 1 2 6 5 32 Irlanda 0 0 9 1½

Pos Nome Fed. ELO Pt G Perf. 1 GM Lautier, J FRA 2653 7½ 9 2871 2 GM Tiviakov, S NED 2599 7 9 2756 3 IM Navara, D CZE 2499 7 9 2775 4 GM Adams, M ENG 2731 6½ 9 2800 5 GM Piket, J NED 2649 6½ 9 2732 6 GM Vallejo Pons, F ESP 2630 6½ 9 2718 7 GM Short, N ENG 2675 6 9 2699 8 GM Huebner, R GER 2612 6 9 2689 9 GM Jobava, B GEO 2556 6 8 2711

10 IM Mchedlishvili, M GEO 2518 6 9 2592 97 GM Godena, M ITA 2496 3½ 7 2513 98 IM Belotti, B ITA 2403 3½ 6 2406

111 IM Borgo, G ITA 2424 3 7 2349 144 IM Arlandi, E ITA 2453 2 6 2397 153 IM D’Amore, C ITA 2456 1½ 6 2208

Pos Nome Fed. ELO Pt G Perf. 1 wIM Sebag, M FRA 2312 7 8 2717 2 wGM Skripchenko-Lautier, A MDA 2497 6½ 9 2522 3 wGM Peng, Z NED 2443 6½ 9 2520 4 wGM Kachiani, K GER 2455 6½ 9 2555 5 wIM Mamedjarova, Z AZE 2231 5½ 9 2447 6 wGM Petrenko, S MDA 2336 5½ 9 2378 7 wGM Repkova, E SVK 2330 5½ 7 2463 8 wFM Kaps, D SLO 2204 5½ 7 2456 9 wIM Shukurova, M AZE 2264 5 9 2330

10 wGM Paehtz, E GER 2392 5 8 2422 13 wGM Sedina, E ITA 2398 5 7 2420 75 Ambrosi, E ITA 2095 1½ 6 1997 80 Decataldo, A ITA 2240 1½ 5 1990

1½) e Portogallo (2½-1½), formazioni sulla carta pari o inferi-ori alla nostra, sono state determinanti nel bilancio finale del-l’evento. Dopo aver riposato al sesto turno, i nostri hanno sconfitto il Lussemburgo 2½-1½, perso dalla Lettonia 3½.½ e vinto al nono e ultimo turno contro la Turchia per 3½-½. Dal-la squadra femminile non ci si poteva sinceramente aspettare di più, visto che schierava, oltre all’ottima Elena Sedina (5 punti su 7 gare disputate) la giovanissima Eleonora Ambrosi e l’ esordiente campionessa italiana Alba Decataldo. Per queste ultime il torneo è servito più che altro ad accumulare preziosa esperienza. Il primo turno ha visto un incoraggiante pareggio contro la testa di serie numero 5, l’Ungheria, al quale purtrop-po sono seguite due sconfitte, 2 a 0 dalla Bulgaria e 1½ a ½ dalla Croazia. Nel quarto e quinto turno altri due pareggi con-tro Svizzera ed Albania, avversari tutto sommato alla nostra portata. La prima vittoria è arrivata contro l’Irlanda, per 1½ a ½, a cui ha fatto seguito il pareggio contro la Repubblica Ceca e la seconda vittoria contro l’Islanda, 1½-½. La sconfitta con-tro la Slovenia (1½-½) non ha peggiorato di molto la classi-fica finale. Di seguito vengono riportate le classifiche com-plete dei tornei maschile e femminile, le performance dei mi-gliori 10 di ogni torneo e degli italiani.

Migliori performance del torneo Maschile :

Migliori performance del torneo Femminile :

Classifica Maschile Classifica Femminile

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

Probabilmente è una novità, benchè il piano di Adams sia già stato usato con b6. Ecco qui alcune partite con idee si-milari:

8...d5 9.Ac2 Te8 10.d4 Ad6 11.Ag5 Cbd7 12.Cbd2 Cf8 13.Te1 Txe1+ 14.Dxe1 h6 15.Ah4 Cg6 16.Ag3 Axg3 17.fxg3 Cf8 18.g4 C6h7 19.De3 c6 20.Ce5¼ Shirov - Anand, Leon 2000;

8...c5 9.Ac2 Cc6 10.d4 Ae6 11.Te1 h6 12.Ae3 Te8 13.Cbd2 Af8 14.Ce4¾ Mo-rozevich - Topalov, Dortmund 2001.

Da guardare con molta attenzione : 8...b6 9.Ac2 Ab7 10.d4 c5 11.Te1

Cbd7 12.Af4 Te8 13.Cbd2 d5 14.Ce5 Cxe5 15.dxe5 Cd7 16.Cf3 a6 17.e6 fxe6 18.Txe6 Cf8 19.Te1 Af6 20.Ce5¼ Nava-ra - Hardarson, Pardubice 2001. 9.Ac2 b6 10.d4 Ab7 11.Ag5

Probabilmente è un’imprecisione dopo la quale il Nero può semplificare la posi-zione. Era interessante 11.Cbd2!? 11...h6 12.Ah4 Ce4! 13.Axe7 Txe7 14.Cbd2 Cxd2 15.Dxd2?! !""""""""# çtM W +l+% æOvO ToO % å O O + O% ä+ + + + % ã + P + +% â+ P +n+p% ápPbQ Pp+% àR + +rK % /èéêëìíîï)

Troppo ambiziosa. Era migliore 15.

Cxd2= 15...Axf3 16.gxf3 Cd7 17.Rh2 Te6 18.Tg1

Il Bianco prova a creare alcune mi-nacce attraverso la colonna g e la dia-gonale b1-h7. 18...Df6 19.Tg3 Rh8 20.Tag1 Tg8

Adams evita mosse che indeboliscono la posizione come g6 o g5 e passo dopo passo migliora il piazzamento dei propri pezzi. 21.f4 Te7 22.Dd3 Cf8! !""""""""# ç + + MtL% æO O ToO % å O O W O% ä+ + + + % ã + P P +% â+ Pq+ Rp% ápPb+ P K% à+ + + R % /èéêëìíîï)

Il Nero difende tutti i punti vulnerabili

vicino al suo Re e il Bianco non ha più forze per insistere nell’offensiva. 23.Df3 c5!

Immediatamente il Nero avvia il con-trogioco. 24.d5

Dopo 24.dxc5 dxc5 il Nero ha la co-lonna d per la sua torre e la casa e6 per il suo cavallo.

A.Miles – W.Browne

Olimpiadi di Lucerna 1982 La partita è continuata con 1. Axh7+ Rxh7 2. Dh5+ Rg8 3. Axg7 Rxg7 4.Dg5+ Rh8 5.Df6+ Rg8 6.Tc4 1-0

24...b5 25.T1g2 Te1 26.Tg1 Te7 27.a3 c4 28.Dg4 Cd7 29.a4 a6 30.a5 Cc5 !""""""""# ç + + +tL% æ+ + ToO % åo+ O W O% äPoMp+ + % ã +o+ Pq+% â+ P + Rp% á Pb+ P K% à+ + + R % /èéêëìíîï)

L’attacco del Bianco si è esaurito men-

tre tutte le sue debolezze sono rimaste. 31.Te3 Cb3 32.Tge1

Sembra che dopo 32.Axb3 cxb3 il Bianco avesse maggiori possibilità di di-fendersi. 32...Txe3 33.fxe3 Cc5 34.h4 Te8 35.Tg1 Cd3! !""""""""# ç + +t+ L% æ+ + +oO % åo+ O W O% äPo+p+ + % ã +o+ PqP% â+ PmP + % á Pb+ + K% à+ + + R % /èéêëìíîï)

Ovviamente il cavallo è molto più

sgradito qui che in b3. Il Bianco deve cambiarlo. 36.Axd3 cxd3 37.Tg3 b4!

Irruzione decisiva. 38.cxb4 Dxb2+ 39.Tg2 Dc3 40.Dd7 Tg8 41.Dg4 !""""""""# ç + + +tL% æ+ + +oO % åo+ O + O% äP +p+ + % ã P + PqP% â+ WoP + % á + + +rK% à+ + + + % /èéêëìíîï)

41...De1 42.f5 d2 0-1

La seguente partita commentata è gentil-mente offerta da ChessToday, la prima newsletter di scacchi quotidiana . Visita il sito : www.chesstoday.net

1.e4 e5 2.Cf3 Cf6 3.Cxe5 d6 4.Cf3 Cxe4 5.Ad3!? !""""""""# çtMvWlV T% æOoO +oOo% å + O + +% ä+ + + + % ã + +m+ +% â+ +b+n+ % ápPpP PpP% àRnBqK +r% /èéêëìíîï)

Questa è una strana linea della Difesa

Russa che è diventata popolare di re-cente. Alexei Shirov l’ha giocata con en-trambi i colori e, per dire la verità, sen-za troppo successo. 5...Cf6

L’alternativa principale è 5...d5, dove molte partite teoricamente importanti sono già state giocate. Per esempio : 6.De2 De7 7.0-0

A) 7...Cd6 8.Dd1 (8.Cc3 c6 9.Dxe7+ Axe7 10.Te1 pari, Magem - Shirov, La-tvia 2001) 8...Dd8 (8...g6 9.Te1 Ae6 10.Af1 Ag7 11.d4 0-0 12.Af4 Cc6 13.c3 Dd7 14.Cbd2 Tfe8 15.h3 f6 16.Da4¼ Morozevich - Shirov, Astana 2001) 9.Cc3 c6 10.Te1+ Ae7 11.De2 Ag4 12.b3 Cd7 13.Ab2 Cc5 14.Ca4 Axf3 15.Dxf3 Cxd3 16.Dxd3 pari, Morozevich - Kram-nik, Wijk aan Zee 2000;

B) 7...Nc5 8.Re1 Be6 9.Bb5+ c6 10.d4 cxb5 11.dxc5Ï Morozevich - Shirov, Sarajevo 2000. 6.0-0 Ae7 7.h3 0-0 8.c3 !""""""""# çtMvW Tl+% æOoO VoOo% å + O M +% ä+ + + + % ã + + + +% â+ Pb+n+p% ápP P Pp+% àRnBq+rK % /èéêëìíîï)

Il Bianco prepara Ac2 and d4. 8...Te8

Shirov,A - Adams,M [C42] Difesa Russa

EuTCh Leon (5), 10.11.2001 [commentata dal MI V.Barsky]

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

XII Campionati N.A.T.O. (parte I) a cura del MF Piero Bontempi

UN INCONTRO FORTUNATO Spesso nella vita le migliori opportunità capitano per caso e si presentano in forme e modi che mai avremmo creduto...è esatta-mente ciò che mi è capitato in occasione di questo dodicesimo campionato di scacchi della N.A.T.O.! Io ho cominciato a giocare a scacchi nel 1994, partecipando al Festival Internazionale di P.S. Giorgio, nella categoria esordienti. Da allora non ho mai mancato questo torneo...ma quest'anno dovevo adempiere agli obblighi di leva e la nota cartolina-precetto mi aveva comunicato che il 3 set-tembre mi sarei dovuto recare al Maricentro di La Spezia per tra-scorrervi il periodo del C.A.R. Considerando che il Festival di P.S. Giorgio impegna i giocatori per nove giorni e che si tiene nel periodo di fine agosto, avevo ri-nunciato a giocare, seppur a malincuore, per non arrivare stanco (un torneo magistrale di quel livello assorbe molte energie) al pe-riodo di addestramento, che come si sa sono i giorni più' duri nel-l'arco dei 10 mesi di servizio. Ciononostante avevo program-mato di andare a vedere qualche turno, vuoi per salutare molti amici che abitualmente partecipa-no al torneo, vuoi per quell'in-crollabile desiderio di "esserci" che ogni scacchista si porta den-tro... E' stato così che mi è capitato di incontrare l'amico M° Marzano (chi di voi si diletta spesso a gio-care in FICS lo conosce con il nick "Mezzominuto") e chiac-chierando è venuto fuori l'argo-mento del mio prossimo recluta-mento nella Marina Militare. Al-lora mi ha detto: "Bene! Quindi farai parte della squadra naziona-le militare...". Naturalmente io non sospettavo neanche che le no-stre Forze Armate si interessassero agli scacchi: non avevo mai sentito nulla in proposito e, considerando la situazione (secondo me) triste dello scacchismo nazionale, un' idea del genere non mi aveva sfiorato lontanamente... Tramite Marzano sono poi riuscito a mettermi in contatto col Mag-giore Fabrizio Benedetti, capitano della squadra e coorganizzatore dell'evento, che si è dimostrato gentilissimo e disponibile venendo anche a trovarmi a P.S. Giorgio da Roma (!) e occupandosi di tutte le "pratiche" per il mio inserimento nella squadra. La qual cosa è stata tutt'altro che una formalità dal momento che il mio Giura-mento si teneva il 21 settembre ed il campionato cominciava l'8 ottobre: per partecipare mi serviva una "licenza straordinaria", inoltre dovevano essere tempestivamente informati i comandi del Maricentro e della mia sede di destinazione (che si poteva sapere solo dopo il Giuramento) ed è notorio che la burocrazia ha tempi mooolto lunghi...Comunque grazie all'interessamento diretto dello Stato Maggiore della Difesa si è riusciti giusto in tempo! Benedetti mi ha fornito anche il recapito telefonico del principale artefice di questa edizione del campionato N.A.T.O., il mitico Dott. Fabio Molin, col quale mi sono tenuto in costante contatto per concorda-re i dettagli e le modalità della mia partecipazione. A La Spezia ho anche conosciuto il Capitano di Fregata Comandante Roberto Do-nati che, con una prestazione veramente notevole, si è rivelato la vera sorpresa del torneo...e pensare che, a causa del mio ingresso nella formazione titolare, non era nemmeno sicuro di giocare e si è guadagnato l'ultimo posto disponibile in squadra mediante un mi-ni-match di spareggio col Tenente Fabrizio Teodonio!

FINALMENTE IN ITALIA Pur essendo questa la dodicesima edizione del campionato, e' stata la prima ospitata dal no-stro Paese. In precedenza, infatti, non si era riusciti a mobilitare quelle risorse (soprattutto umane e logistiche) necessarie a garantire una organizzazione adeguata ad una manifestazione di questo gene-re: era chiaro quindi che quest'anno le aspettative riposte nella no-stra squadra (e la pressione su chi si occupava dell'organizzazione) non fossero trascurabili e di questo mi avevano fatto partecipe sia il capitano Benedetti che il buon Molin, seppur in maniera spiritosa, con battute del tipo: "Ora che ci sei anche tu nella squadra siamo co-stretti a vincere!". Ma che cosa è esattamente questo N.A.T.O. Chess Championship? Si tratta di un torneo a squadre cui partecipano le selezioni nazionali militari (giovani di leva, ufficiali, impiegati dei Ministeri della Difesa) dei Paesi aderenti alla N.A.T.O. che si tiene ogni anno, ospitato da quello tra i suddetti Paesi che offre la candi-

datura, per così dire, più convin-cente. La formula è quella di un normale torneo individuale di sette turni, ogni squadra può di-sporre al massimo di sei giocato-ri e i migliori quattro risultati in-dividuali concorrono a costituire il punteggio del team. Inoltre per sottolineare l'internazionalità del-la manifestazione e lo spirito di fratellanza che la caratterizza esi-ste la N.A.T.O. Team, formazio-ne composta da un giocatore di ogni nazione partecipante non incluso nei sei titolari, di solito il più debole sulla carta. Nelle un-dici edizioni precedenti la Ger-mania aveva spadroneggiato vin-cendone ben otto come team e

sette come titolo individuale!!! L' Italia aveva ottenuto al massimo tre bronzi nel 1990, 1991 e nel 2000. Mai alcun titolo individuale. Anche quest'anno quindi la favorita era la formazione tedesca, segui-ta da quella francese (3 argenti e 1 bronzo nelle ultime quattro edi-zioni) che nel 2000 ci aveva soffiato il secondo posto per solo mezzo punto... (18 a 17,5!) SONO GIUNTO ALLA BASE! Come sede di gioco è stata scelta la Base Logistico-Addestrativa di Sanremo. Se a qualcuno questa definizione evoca scenari tipo quelli della base del film "Soldato Jane" dico subito che è totalmente fuori strada! Si tratta di una vecchia caserma totalmente ristrutturata e rin-novata (sia internamente che esternamente) tanto da trasformarla in...un albergo quattro stelle!!!. Infatti e' una delle sedi riservate alle va-canze estive degli alti ufficiali dell'Esercito e della Marina: si presen-ta con un vialetto in cui troneggiano grosse palme, fiori e piante ovunque, un bel gazebo al centro della piazzola antistante l'edificio principale e c'è persino un giardino con giochi per bambini! A que-sto si aggiunge la sala da ballo, il ristorante e le sale da biliardo (gettonatissime dagli ospiti stranieri!) nonchè un bar interno con un bel salotto. Ad ogni squadra (e alla sua delegazione) sono state asse-gnate diverse camere (da 2 a 4 letti, ma anche delle singole) ognuna arredata con gli splendidi mobili in legno "Stile Marina" e dotata di ogni comfort. Tutte le esigenze (pulizie, servizi di ristorazione, ecc.) sono curati da personale civile con l'ovvia eccezione della sicurezza della caserma (corpo di guardia militare). A Sanremo abbiamo trova-to, tra l'altro, un tempo decisamente clemente per il periodo (oltre 20 gradi di sera), fatto questo visibilmente apprezzato dai nostri ospiti

Da sinistra: F.Molin, F.Teodonio, E.Tommasini, G.A.Invernizzi, P.Bontempi,R.Donati, F.Benedetti, M.Corvi, S.Falbo

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abituati per lo più ad altre latitudini (e temperature). In conclusio-ne si può dire che la sede è stata quanto di più appropriato si po-tesse trovare e l'organizzazione assolutamente all'altezza: su questo hanno concordato tutti i partecipanti, mentre il Generale Hendrik Steffers, direttore della Commissione Militare Internazionale per gli Scacchi , si è persino spinto ad affermare che "...queste cose le sanno fare solo gli Italiani!". Non bisogna comunque credere che non ci siano stati inconvenienti: il nostro Molin si è fatto in quattro (ma anche in otto,in sedici...) per cercare di venire incontro alle esigenze di tutti, facendo il traduttore ( parla perfettamente inglese, francese ed altre lingue: per chi non lo sapesse è il curatore delle traduzioni dal Russo per la Prisma...), aiutando con i computer gli addetti alla sala stampa, curando il bollettino del torneo, accompa-gnando gli ospiti, ecc. I maggiori problemi li hanno dati i Turchi con le loro richieste decisamente "esotiche"...tra l'altro sono scesi all' aereoporto di Milano, convinti che qualcuno li aspettasse li, non si sa per quale motivo, e Molin ha dovuto provvedere anche a questo fuori programma! Oltre all'infaticabile Fabio non si sono certo risparmiati gli altri organizzatori, cioè il già citato Maggiore Benedetti, il bravo Silvio Tarantino (organizzatore anche del tor-neo di Castellaneta) e l'arcinoto Gigi Troso che ha curato il sito web. A questi si è poi aggiunto Paolo Alfieri, simpaticissimo mili-tare in ferma volontaria e prima categoria nazionale, che a causa della mia partecipazione è rimasto escluso sia dalla squadra titolare che da quella N.A.T.O. Ci teneva a giocare, ma siamo diventati subito amici e si è dato veramente molto da fare per il buon esito della manifestazione: il bollettino del torneo, per esempio, è in gran parte opera sua! SI COMINCIA Quest'anno il torneo si svolgeva dall'8 al 12 ottobre. L'arrivo delle squadre ospiti era previsto tra sabato 6 e domenica 7, mentre il team italiano era già in loco dal 4. Io solo sono arrivato il 5 pome-riggio dopo un viaggio estenuante (Ancona-Sanremo via treno so-no 15 ore circa!!!). Mi è stata assegnata una stanza da quattro, as-sieme al Capitano di Corvetta Comandante Enzo Tommasini, San-dro Falbo (impiegato del Ministero della Difesa) e Paolo Alfieri. La sera mi sono rifatto delle fatiche uscendo con la squadra e gli arbitri per una bella pizzetta! Nove le Nazioni rappresentate in questa edizione: Italia, Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Da-nimarca, Turchia, Belgio e Stati Uniti. Il giocatore più quotato era (manco a dirlo) un tedesco: il dician-novenne Andreas Schenk, Elo FIDE 2455. Testa di serie numero due il MI inglese Lawrence Cooper seguito dal nostro FM Marco Corvi e dal sottoscritto. Per quanto riguarda la media Elo delle squadre sempre la Germania testa di serie numero uno, poi l'Italia (era la prima volta che si verificava ) e la Francia. Da un punto di vista tecnico è da rilevare che non tutte le formazioni si sono pre-sentate al meglio: la Francia era priva del suo miglior giocatore, quest'anno (cosa che non era sfuggita al nostro capitano!), gli Stati Uniti e la Danimarca avevano solo 5 giocatori disponibili (sui 6 consentiti), mentre l'Inghilterra schierava una compagine decisa-mente debole con l'unica eccezione del MI Cooper, che, come lui stesso ci ha confessato, era venuto solo con l'intento di cercare di ostacolare i tedeschi! Lo strapotere della Germania nelle preceden-ti edizioni non aveva certo contribuito a mitigare quella diffidenza quasi fisiologica che inglesi e francesi hanno nei confronti dei te-deschi: tra l'altro ho potuto constatare io stesso che anche le altre formazioni erano decisamente "ostili"...a questo bisogna aggiunge-re che i tedeschi hanno fatto di tutto per rendersi antipatici e hanno evitato accuratamente di socializzare. Nei fatti però, a parte la nostra, nessuna delle altre nazionali pote-va realmente dare del filo da torcere alla Germania... Alle 21,00 di domenica 7 si è tenuta una riunione tra la Commis-sione Militare Internazionale per gli Scacchi, la direzione del tor-neo e i capitani delle squadre. Alle 9,00 del giorno seguente ci si è recati allo splendido parco di fronte al palazzo del Comune per im-mortalare le squadre e le delegazioni con le foto "ufficiali", poi sia-mo entrati nel Comune dove ha avuto inizio la cerimonia di aper-

tura della manifestazione, inaugurata dal discorso del Sindaco, degli organizzatori italiani (nella persona del Capitano di Vascello Co-mandante Gian Antonio Invernizzi, responsabile della delegazione italiana al CISM) e del Generale Hendrik Steffers e "culminata" con un opportuno rinfresco... LA SQUADRA ITALIANA La nostra formazione era, sulla carta, la più forte di cui avessimo mai potuto disporre: - Il MF Marco Corvi, Elo FIDE 2318 - Il MF Piero Bontempi, Elo FIDE 2302 - Il M° Fabrizio Benedetti, Elo FIDE 2220 (CAPITANO) - Il M° Sandro Falbo, Elo FIDE 2211 - Il M° Enzo Tommasini, Elo FIDE 2104 - Il CM Roberto Donati, Elo FSI 1900 Il Tenente Fabrizio Teodonio, CM con Elo FSI 1907, giocava invece col Team N.A.T.O. (avendo perso lo spareggio interno per l'ultimo posto da titolare con Donati) L'obiettivo dichiarato era il secondo posto (quindi battere la Francia) ma ho il sospetto che molti di noi pensavano solo all'oro! :-) La "strategia" che avevamo stabilito era piuttosto ovvia: Corvi ed io dovevamo fare i battistrada (col suggerimento di concedere magari qualche patta ma di non perdere, poichè mi avevano raccomandato l'importanza dei mezzi punti in questo tipo di competizione), poi contavamo sulla solidità di Benedetti e Falbo e su un possibile buon contributo di Tommasini e Donati. In pratica dovevamo cercare di "tenere" fino alla fine e giocarci la vittoria coi tedeschi negli ultimi due turni. Questa linea di condotta era stata decisa in base alle prece-denti esperienze: molti giocatori tra l'altro sono sempre gli stessi da diversi anni e si conoscono benissimo tra loro, basti pensare che ol-tre l'Italia (con me) solo Germania e Turchia presentavano quest'an-no giovani di leva (quindi nuovi giocatori). La terna arbitrale era composta dall'Arbitro Internazionale Lanfranco Bombelli, dall'Arbitro Nazionale belga Luc Cornet (molto preciso e scrupoloso, ma altrettanto simpatico!) e da Annamaria Ortore, mo-glie di Silvio Tarantino, alla sua prima esperienza in un torneo di questo livello (ma se l'è cavata benissimo!). I sorteggi erano effettua-ti col sistema Svizzero facendo in modo, ovviamente, che non si po-tessero incontrare tra loro giocatori della stessa nazionalità, anche se uno dei due faceva parte della N.A.T.O. Team: è chiaro quindi che anche chi giocava in questa squadra particolare poteva contribuire al risultato della sua Nazionale facendo punti contro i giocatori delle squadre avversarie. Si giocava nella sala da ballo, ottimamente ria-dattata: eccellenti i tavolini e le sedie in legno, ottime le scacchiere ed i pezzi e adeguata la scelta di fornire gli orologi elettronici della FIDE. Sulla parete a sinistra dell'ingresso principale erano sistemati i tabel-loni con i nomi dei giocatori ed i risultati. Attenzione anche ai particolari, con le simpatiche bandierine delle Nazionali dalla parte del giocatore assieme al tipico cartoncino col nome e l'Elo. Il tempo di riflessione era di 2 ore x 40 mosse + 30 min. a finire. All'inizio di ogni partita, dopo aver stretto la mano al-l'avversario, ci si scambiava un simpatico gadget militare: noi regala-vamo una medaglietta (non un granchè per la verità) mentre le altre squadre avevano le cose più diverse, adesivi, accendini, portachiavi, sottobottiglia, penne, magliette, ecc. Ho fatto incetta praticamente di tutto, ma mi sono rammaricato di non aver incontrato neanche un Turco: loro avevano dei gadget stranissimi, veramente curiosi! A causa della lunghezza dell'articolo (si lo so che non mi sono rego-lato) il resto lo potrete leggere sul prossimo numero insieme all'ana-lisi VERAMENTE ESAUSTIVA della mia partita dell'ultimo turno contro Schenk, che oltre ad essere interessante si è rivelata doppia-mente decisiva...

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Costantini,R - Arlandi, E [B80] Difesa Siciliana

ITACh Montecatini (1), 21.11.2001 [commentata dal MI V.Barsky]

Bruno Belotti Campione Italiano 2001

Giocatore ELO T 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Pt Perf

1 Belotti, B 2403 MI X ½ ½ ½ ½ 1 ½ 1 ½ 1 1 7 2522

2 Bellia, F 2413 MI ½ X ½ ½ ½ ½ ½ 1 ½ ½ 1 6 2444

3 Arlandi, E 2453 MI ½ ½ X 0 1 0 1 ½ ½ 1 1 6 2440

4 Mantovani, R 2369 MI ½ ½ 1 X ½ 1 0 0 ½ ½ 1 5,5 2412

5 Sarno, S 2407 MI ½ ½ 0 ½ X ½ 1 ½ ½ ½ 1 5,5 2408

6 Vismara, D 2365 MF 0 ½ 1 0 ½ X 1 0 1 1 ½ 5,5 2412

7 Costantini, R 2314 M ½ ½ 0 1 0 0 X 1 1 1 0 5 2385

8 Vezzosi, P 2401 MI 0 0 ½ 1 ½ 1 0 X ½ ½ 1 5 2376

9 Lanzani, M 2378 MI ½ ½ ½ ½ ½ 0 0 ½ X 1 ½ 4,5 2345

10 Tatai, S 2352 MI 0 ½ 0 ½ ½ 0 0 ½ 0 X ½ 2,5 2192

11 Scafarelli, F 2304 MI 0 0 0 0 0 ½ 1 0 ½ ½ X 2,5 2197

61° Campionato Italiano Assoluto a cura di Davide Cortese

seconda norma di Maestro Internaziona-le grazie al punteggio ottenuto e alla me-dia avversari dopo i primi 9 turni. Da se-gnalare anche la bellissima prova del campione italiano under 20, il giovane maestro riminese Roberto Costantini, che dopo essere partito con due sconfitte si è ripreso e ha concluso il torneo bat-tendo tre MI negli ultimi tre turni. A lui dedichiamo la partita commentata in queste pagine. I primi tre classificati del torneo, ai quali facciamo i nostri compli-menti, si sono qualificati direttamente alla finale 2002.

Montecatini Terme – Il 61° Campiona-to Italiano Individuale Assoluto, cat. VI FIDE, si è svolto dal 21 Novembre al 1 Dicembre 2001 ed ha visto assegnare il titolo solo all’ultimo turno al MI berga-masco Bruno Belotti con 7 punti. Secon-do classificato e imbattuto il MI Fabrizio Bellia, che ha preceduto il campione uscente MI Ennio Arlandi terzo per spa-reggio tecnico, entrambi a 6 punti. Fino all’ultimo turno il MF Daniele Vismara è stato in lizza per il primo posto, ma ha perduto lo scontro diretto con Belotti. In compenso è riuscito ad ottenere la sua

sito del torneo risulta che ben 15 partite delle 50 giocate siano finite patte in me-no di 20 mosse. Non è ben chiaro se sia effettivamente andata così o se semplice-mente i dati forniti sul sito siano incom-pleti, certo è che i quattro giocatori più titolati hanno sempre pattato tra di loro. Che sia il caso di istituire un sostanzioso premio combattività nei tornei italiani ? Classifica Finale : 1) Naumkin, I (RUS) 2414 GM 7.5 2) Mukic, J (CRO) 2362 FM 7.5 3) Ivanov, J (BUL) 2446 IM 7 4) Inkiov, V (BUL) 2500 GM 7 5) Brancaleoni, M (ITA) 2196 5.5 6) Mrdja, M (CRO) 2380 IM 5 7) Vismara, D (ITA) 2365 FM 5 8) Sciortino, M (ITA) 2201 4.5 9) Drei, A (ITA) 2250 FM 4 10) Metrangolo, A (ITA) 2191 2 11) Vignato, G (ITA) 2123 0

Montecatini Terme – Dal 3 all’11 di Novembre si è tenuto il Torneo Interna-zionale di Montecatini, un torneo chiuso di cat. III per la norma di Maestro Inter-nazionale. Organizzato dal C.S. Surya, il torneo ha visto la partecipazione di due Grandi Maestri, il russo Naumkin e il bulgaro Inkiov, e di due maestri interna-zionali, il bulgaro Ivanov e il croato Mrdja. Tra gli Italiani il più quotato era sicuramente Vismara, che però ha con-cluso solo al settimo posto con una pre-stazione al di sotto della media. In com-penso è da segnalare l’ottima performan-ce di Maurizio Brancaleoni, quinto e da-vanti al MI Mrdja. Purtroppo nessuno dei nostri è riuscito ad avvicinarsi alla norma di maestro internazionale (fissata a 7 punti su 10), cosa che invece è ri-uscita al MF croato Josko Mukic, resi-dente a Soprabolzano. Da segnalare che oltre al vincitore Naumkin, anche Ivanov e Inkiov hanno terminato il torneo im-battuti. Purtroppo dai dati disponibili sul

Torneo Internazionale di Montecatini a cura di Davide Cortese

1.e4 c5 2.Cf3 e6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 d6 6.Ae3 a6 7.f3 b5 8.g4 h6 9.Dd2 Ab7 10.0-0-0 Cbd7 11.h4 b4 12.Ca4 Da5 13.b3 !""""""""# çt+ +lV T% æ+v+m+oO % åo+ OoM O% äW + + + % ãnO Np+pP% â+p+ Bp+ % áp+pQ + +% à+ Kr+b+r% /èéêëìíîï)

Questa linea recentemente è diventa-ta molto popolare, il cosidetto “Attacco Inglese” nella Siciliana Najdorf. 13...Ae7!?

Questa mossa è rara. Il Nero abitual-mente, e quasi automaticamente qui gioca 13...Cc5. 14.Rb1

Non c’è molta teoria su questa posi-zione (non conosco le analisi di Kaspa-rov, ovviamente!), quindi riporto giusto due partite come esempio:

14.Th2 Ce5 15.g5 Cfd7 16.f4 Cg4 17.Te2 Cc5 18.Cxe6!? Cxa4 19.Cxg7+ Rf8 20.bxa4 Cxe3 21.Txe3 Rxg7¾ Voro-biov - Yashtylov, St. Petersburg 1999.;

14.Ag2 Cc5 15.a3 Tc8 16.Dxb4 Dc7 17.Rb1 Cfd7 18.Cb2 d5Ñ Alekseev - Saulin, Tula 2001. 14...Cc5 15.a3!?

Il Bianco gioca per analogia con la li-nea 13...Cc5 14.a3, benchè come ve-dremo, l’inclusione delle mosse 13...Ae7 14.Rb1 sono forse in favore del Nero. Kasparov ha preferito la presa in c5: 15.Cxc5 dxc5 16.Ce2 Td8 17.Dc1 Cd7 18.Cg3 Ce5 19.Ae2 Txd1 20.Dxd1 Dc7¼ Kasparov - van Wely, Internet 2000.

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

La precedente partita commentata è stata gentilmente offerta da ChessToday, la prima newsletter di scacchi quotidiana . Abbonatevi e riceverete la newsletter ogni giorno direttamente nella vostra email.

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29.Txd2+ Ad5 !""""""""# ç +t+ + T% æ+ +lV N % åo+ +o+ O% ä+ +vP + % ã Po+ +pP% â+ + +r+ % á +pR + +% à+k+ B + % /èéêëìíîï)

30.Ta3?!

Questo sembra un passo nella direzio-ne sbagliata. Migliore era 30.Tf7!?

30...Thg8 31.Cf5 Txg4 32.Cxe7

32.Ce3 Tg1 33.Td1 Txe1 34.Txe1 Axb4Á

32...Rxe7 33.Txa6 c3! !""""""""# ç +t+ + +% æ+ + L + % år+ +o+ O% ä+ +vP + % ã P + +tP% â+ O + + % á +pR + +% à+k+ B + % /èéêëìíîï)

Il Bianco ha ancora un pedone in più,

ma il Nero sta meglio grazie alla posi-zione più attiva di tutti i propri pezzi.

34.Td3

34.Td1 Tg1!? (34...Txb4+)

34...Tg1 35.Ta7+ Re8 36.Te3 Tc4! Piuttosto inaspettatamente il Bianco

perde un pezzo.

37.Rc1 Te4 38.Txe4 Axe4 Una partita molto tagliente e interes-

sante per la teoria. 38...Axe4 39.Rd1 Af3+ 40.Rc1 Txe1# 0-1

1.d4 Cf6 2.Cf3 g6 3.c4 Ag7 4.Cc3 0-0 5.e4 d6 6.Ae2 e5 7.d5 a5 8.Ag5 h6 9.Ah4 Ca6 10.0-0 De8 11.Cd2 Ch7 12.a3 Ad7 13.b3 h5 14.f3 Ah6

Fin qui tutto secondo teoria. Il Bianco chiude il centro con d5,il nero risponde con a5. Questione di gusti.

15.Rh1 Ae3 16.Tb1 Ac5 17.Dc1 !""""""""# çt+ +wTl+% æ+oOv+o+m% åm+ O +o+% äO VpO +o% ã +p+p+ B% âPpN +p+ % á + Nb+pP% à+rQ +r+k% /èéêëìíîï)

Naumkin trova probanilmente la mi-

gliore disposizione dei pezzi per spingere in b4.

Nella D.Gurevich-Yermolinsky (USA Ch ‘92) il bianco ha messo la torre in a2 e la Donna in b1,ma la piccola, e forse sostanziale differenza è che il nero ha preferito tenere la donna sul lato di re.(15.Ta2 Ae3+ 16.Rh1 Rg7 17.Db1 f5 18.exf5 gxf5 19.b4 Dg6 20.Cd1 Dh6¼ 0-1 in 66 mosse)

17...Db8?! 18.Ca2 Da7 19.b4 axb4 20.axb4 Ae3 21.Cc3 f5 22.Dc2 g5 23.Ae1 Rg7 24.exf5 Axf5 25.Cde4 g4?! !""""""""# çt+ + T +% æWoO + Lm% åm+ O + +% ä+ +pOv+o% ã Pp+n+o+% â+ N Vp+ % á +q+b+pP% à+r+ BrK % /èéêëìíîï)

Il Nero si lancia in attacco che avrà l'effetto di un boomerang!Prima di

aprire la posizione sicuramente sarebbe stato meglio portare in gioco

il Ca6,la Da7 e la Ta8

26.Ah4! immobilizza il Ch7

26...gxf3 27.Txf3 Dd4 28.Ad3 Axe4 29.Axe4 Txf3 30.gxf3 Cf6? 31.Dg2+ 1-0

Come avevo sottolineato il Ch7 era immobile!...Naumkin semplicemente ha sfruttato le inesattezze del suo avver-sario!

15...Cxa4 16.axb4 Dc7 17.bxa4 d5 18.e5 Cd7 19.f4 Cb6 !""""""""# çt+ +l+ T% æ+vW VoO % åoM +o+ O% ä+ +oP + % ãpP N PpP% â+ + B + % á +pQ + +% à+k+r+b+r% /èéêëìíîï)

Con il re in b1 invece di c1 il cavallo

b6 può saltare in c3 con scacco! Quindi il Bianco si deve preoccupare della dife-sa.

20.Th3 Cxa4 21.Af2 Tc8 22.Ae1 !""""""""# ç +t+l+ T% æ+vW VoO % åo+ +o+ O% ä+ +oP + % ãmP N PpP% â+ + + +r% á +pQ + +% à+k+rBb+ % /èéêëìíîï)

Il Bianco ha protetto la casa c3, ma

non sarà molto semplice attaccare con pezzi come l’alfiere in e1.

22...Cb6 23.f5 Dd7?!

Era molto interessante 23...Dxe5!? con l’idea di 24.fxe6 (24.Te3 Dc7) 24...0-0!?

24.Tf3 Cc4 25.Axc4 dxc4

Dopo 25...Txc4 il Nero ha qualche problema, per esempio: 26.fxe6 fxe6 27.Dd3 Axb4 28.Dg6+ Rd8 29.Tf7 Ae7 30.Dxg7 Te8 31.Dxh6

26.fxe6 fxe6 !""""""""# ç +t+l+ T% æ+v+wV O % åo+ +o+ O% ä+ + P + % ã PoN +pP% â+ + +r+ % á +pQ + +% à+k+rB + % /èéêëìíîï)

27.Cf5! Una bella combinazione che da al

Bianco il migliore (ma ancora complica-to) finale. 27...Dxd2 28.Cxg7+ Rd7

Naumkin,I - Vismara, D [E92] Difesa Est-Indiana

It Montecatini Terme (11), 11.11.2001 [commentata dal M. Giretti-Kanev]

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9/11-11/11 Open Internazionale di Campo-darsego (PD) Classifica finale dopo 5 turni : 1) Palac, Mladen (CRO) GM 4.5 2) Paragua, Mark (PHI) MI 4.5 3) De Bortoli, Peter (ITA) M 4.0 4) Lazic, Miroljub (YUG) GM 4.0 5) Efimov, Igor (ITA) GM 4.0 6) Rogulj, Branko (CRO) MI 4.0 7) Sartori, Spartaco (ITA) M 4.0 8) Chilingirova, Pavlina (BUL) MI 3.5 9) Peric, Slavisa (YUG) MI 3.5 10) Fontanari, Maurizio (ITA) 1N 3.5 La classifica completa su : http://www.mestrechessclub.org . ———————————————————— 10/11-18/11 Festival WE del Naviglio Martesana Festival su due week-end disputato a Gor-gonzola (MI). Torneo magistrale (6 turni) : 1) Quendro, Llambi (ALB) MF 5.0 2) Ceresoli, Luigi (ITA) M 5.0 3) Gabetto, Flaviano (ITA) CM 4.0 4) Giretti-Kanev, Jasen (ITA) M 4.0 5) Lapiccirella, Mattia (ITA) CM 4.0 6) Bison, Beniamino (ITA) CM 4.0 7) Gagliardi, Christian (ITA) CM 3.5 8) Vancini, Edoardo (ITA) MF 3.0 9) Lapiccirella, Daniele (ITA) CM 3.0 10) Bonanno, Alessandro (ITA) CM 3.0 L’Open < 1900 è stato vinto da Andrea Lo-catelli (1N) con 5.5 su 6, che ha preceduto Giuseppe Bisignano (1N) e Francesco Nose-da (1N) con 5 punti. Stessi punti anche per il giovanissimo Sabino Brunello (classe 89), classificatosi quinto. Il torneo di Promozione ha visto prevalere Vladimir Babic con 5.5 su 6. Il nostro incoraggiamento per le piccole sorelle Roberta e Marina Brunello e per il giovanissimo Filippo Besana. Continuate co-sì! Le classifiche complete su : http://web.tiscali.it/pagno ———————————————————— 10/11-18/11 Festival WE “Crison” Carpi Torneo Magistrale (6 Turni) : 1) Tomescu, Vlad (ROM) MI 5.0 2) Laketic, Goiko (YUG) MI 4.5 3) Di Paolo, Raffaele (ITA) MF 4.5 4) Tomba, Ivan (ITA) CM 4.5 5) Vezzosi, Paolo (ITA) MI 4.0 6) Pelagatti, Alessandro (ITA) CM 3.5 7) Vivo, Mario (ITA) M 3.5 8) Filip, Ioan (ITA) CM 3.0 9) Di Donatantonio, Franco (ITA) 1N 3.0 10) Bonadè, Massimo (ITA) 1N 3.0 Il Torneo B è stato vinto da Cristaq Kumu-ruku (2N) davanti a Alberto Rabitti (2N) e Luca Valentini (2N) tutti a 5 punti. Il Torneo di Promozione è stato vinto da Gaetano Po-tenza con 5 punti. Le classifiche complete di tutti i tornei su : http://www.comune.modena.it/associazioni/club64/

31/10-4/11 Festival Internazionale “Città di Palermo” Open Internazionale (7 turni) : 1) Drasko, Milan (YUG) GM 5.5 2) Naumkin, Igor (RUS) GM 5.0 3) Isonzo, Davide (ITA) MF 5.0 4) Aleksic, Nenad (YUG) MI 4.5 5) Maximov, Igor (RUS) M 4.5 6) Shumiakina Tatiana (RUS) GM 4.5 7) Ganci, Fabrizio (ITA) CM 4.5 8) Di Caro, Calogero (ITA) 1N 4.5 9) Ferro, Mario (ITA) CM 4.0 10) Bentivegna, Francesco (ITA) CM 4.0 L’Open Nazionale è stato vinto da Dario Catania (2N) con 6 punti davanti a Guido In-glese (2N) con 5.5 e Davide Ganci (2N), 5. Il torneo di Promozione ha visto prevalere Dario Pecoraro. Le classifiche complete si possono trovare sul sito : http://www.accademiascacchi.it ———————————————————— 1/11-4/11 Autunno Scacchistico Veneziano Torneo Magistrale (6 turni) : 1) Artizzu, Giulio (ITA) CM 4.5 2) Mufic, Goran (CRO) IM 4.5 3) Genocchio, Daniele (ITA) MF 4.5 4) Drazic, Sinisa (YUG) GM 4.5 5) Klovans, Janis (LAT) GM 4.5 6) Del Monaco, Andrea (ITA) CM 4.0 7) Pietrobon, Fabio (ITA) CM 4.0 8) Bianchi, Andrea (ITA) CM 4.0 9) Zanin, Dario (FRA) CM 3.5 10) Faccia, Sergio (ITA) CM 3.5 La classifica completa del torneo si trova sul sito : http://www.mestrechessclub.org ———————————————————— 1/11-4/11 Torneo Open Porto San’t El-pidio (AP) Il Torneo è stato vinto dal Maestro Fabio Bruno con 5.5 su 6, seguito da Claudio Graziani (1N) con 5 punti e da Emidio Fiora-vanti (1N) con 4.5. La classifica completa sul sito : http://go.to/AVAMPOSTO ———————————————————— 1/11-4/11 Tornei UISP a Forlì Dall’1 al 4 Novembre a Forlì si sono svolti tre tornei organizzati da UISP. Il torneo lampo è stato vinto dal GM Drazic davanti al MI Laketic e al MF Mocchi, il semilampo dal MI Laketic, seguito dai maestri N. Redo e M. Brancaleoni. L’ultimo torneo prevedeva 8 turni con un’ora a testa per partita. 1) Djuric, Stefan (YUG) 6.5 2) Tomescu, Vlad (ROM) 6.5 3) Collutiis, Duilio (ITA) 6.0 4) Laketic, Gojko (YUG) 6.0 5) Vezzosi, Paolo (ITA) 6.0 6) Zavatta, Turio (ITA) 6.0 7) Gardon, Ermanno (ITA) 5.5 8) Scalcione, Michelangelo (ITA) 5.5 9) Franceschi, Riccardo (ITA) 5.5 10) Bordet, Matthieu (ITA) 5.5

BREVI DALL’ ITALIA a cura di Davide Cortese

17/11-25/11 5° Week-End “Città di Castel-Fidardo” (AN) La quinta edizione del festival WE Scacchi-stico “Città di CastelFidardo” ha visto il suc-cesso del Maestro F.Bruno con 5 punti su 6, che ha preceduto le prime nazionali S.Rinaudo e A. Recchi a mezzo punto di di-stanza. Maggiori in formazioni sul sito : http://digilander.iol.it/scacchimarche/ ————————————————————17.11-25.11 “8° Trofeo Due Mari” Ta-ranto L’ottavo Trofeo “Due Mari” ha visto concor-rere i partecipanti suddivisi in tre tornei. Classifica Open A (>1699): 1) Ariete, Gerardo CM 5.0 2) Coratella, Giuseppe CM 4.0 3) Campanile, Roberto CM 4.0 4) Shytaj, Luca CM 4.0 5) Pizzuto, Samuele M 3.5 6) Campanile, Antonio CM 3.5 7) Indelicati, Giuseppe M 3.5 8) Garrapa, Gianluigi 1N 3.5 9) Cucinella, Vincenzo CM 3.0 10) Lorusso, Lucio 1N 3.0

L’Open B (fino a 1699) ha visto prevalere il prima nazionale Fabio Cesi con 5 su 6, se-guito a mezzo punto di distanza da Giuseppe Abbracciavento (2N) e Daniele Guccione (2N). Il torneo di promozione ha visto premi-ato Alessandro Solito con 5,5 su 6 davanti a Francesco Jatta con 5 punti, entrambi pro-mossi a alla categoria terza nazionale. Maggiori informazioni sul sito : http://www.tarantoscacchi.it ———————————————————— 19/11 – 25/11 IX Festival Città di Genova Il forte torneo open “IX Festival Città di Ge-nova” ha visto la partecipazione di numerosi Grandi Maestri e Maestri Internazionali. Classifica dell’Open Internazionale : 1) Laketic, Goiko (YUG) IM 7.5 2) Paragua, Mark (PHI) IM 7 3) Georgiev, Vladimir (BUL) GM 6.5 4) Naumkin, Igor (RUS) GM 6.5 5) Chatalbashev, Boris (BUL) GM 6.5 6) Mrdja, Milan (CRO) IM 6.5 7) Lazic, Miroljub (YUG) GM 6 8) Scalcione, Michelangelo (ITA) M 6 9) Molina, Fabrizio (ITA) MF 6 10) Isonzo, David (ITA) MF 6 11) Caoili, Arianne (PHI) wMI 6 12) Efimov, Igor (ITA) GM 5.5 13) Zemerov, Vladimir (RUS) IM 5.5 14) Nelli, Luca (ITA) CM 5.5 15) Van Hoolandt, Patrick (MNC) 5.5

L’Open B è stato vinto dal 1N Simo To-dic con 7.5 su 8 davanti ai 2N A. Vanzan (7 punti) e V. Manfredi (6 punti). Mag-giori informazioni sul sito: http://digilander.iol.it/centurini/

Per le segnalazioni sui risultati dei tornei o errata corrige scrivere a : [email protected]

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

20/10-1/11 Alushta (Ucraina) La quarta edizione del Golden Autumn, un torneo di categoria 8, è stato vinto dal GM russo Viktor Varavin con 8.5 su 13, seguito dal MI G. Arzumanian (ARM) con 8 punti e dal GM V. Shtyrenkov con 7.5. ———————————————————— 23/10-2/11 Reykjavik (Islanda) Il Johann Thorir Jonsson Memorial ha visto prevalere il GM bosniaco Ivan Sokolov con 7.5 su 10. Sokolov ha preceduto per spareg-gio tecnico il GM Peter Heine Nielsen (DAN), seguito dal GM olandese Jan Tim-man con 7 punti. ———————————————————— 27/10-2/11 Le Touquet (Francia) Il torneo a inviti per la norma di MI (cat. III) ha visto la netta vittoria del MF belga Abo-lianin con 6.5 su 9, davanti al francese Mario Mancini e al GM ucraino V.Gurevich, en-trambi con 5 punti e mezzo. Nel torneo open lo spareggio tecnico ha premiato il GM M. Kozakov (UCR) sui tedeschi GM S. Ka-linitschew e IM M.Roeder, tutti a 7 punti. ———————————————————— 20/10-3/11 Oropesa del Mar (Spagna) Il World Youth Championships (campionati mondiali della gioventu’) ha visto una nutrita partecipazione italiana. Ragazze Under 18: 1) S.Gvetadze (GEO) wMI 10/11 51) E.Sedani (ITA) 4/11 Ragazzi Under 18: 1) D. Iakovenko (RUS) GM 9/11 72) G. Berni (ITA) 4/11 Ragazze Under 16: 1) N.Dzagnidze (GEO) wMI 9/11 Ragazzi Under 16: 1) K.Shanava (GEO) MF 8.5/11 88) G.Braschi (ITA) 4/11 Ragazze Under 14: 1) S.Melia (GEO) 9.5/11 20) E.Ambrosi (ITA) 6.5/11 72) C.Cassinera (ITA) 3.5/11 Ragazzi Under 14: 1) V.Herdos (UNG) 9/11 Ragazze Under 12: 1) Y.Shen (CIN) 9/11 47) F.C. Castellano (ITA) 5.5/11 Ragazzi Under 12: 1) S. Karyakin (UCR) MF 8.5/11 81) D. Rombaldoni (ITA) 5/11 101) F.M. Castellano (ITA) 4/11 Ragazze Under 10: 1) Z.Tan (CIN) 10/11 52) S.Reginato (ITA) 4.5/11 Ragazzi Under 10: 1) T.Fodor (UNG) 8.5/11 32) A. Rombaldoni (ITA) 6/11 ———————————————————— 26/10-3/11 San Pietroburgo (Russia) La nona edizione del Chigorin Memorial ha visto il trionfo del GM russo Mikhail Kobalija con ben 8 su 9. A un punto di dis-tanza, il MI Vladimir Belov e Alexei Kornev. ———————————————————— 26/10-3/11 Villa Martelli (Argentina) Il torneo Open Copa Clarin è stato vinto per spareggio tecnico dal MI argentino Alfredo Giaccio, davanti al MI R.Felgaer (ARG) e al GM P.Ricardi, tutti con 7 punti e mezzo.

23/10-3/11 Amsterdam (Olanda) Il tradizionale torneo Ladies vs Veterans (Signore contro Veterani) ha visto prevalere i Veterani 26 a 24. Di seguito le formazioni e i risultati individuali : Veterans: 1) Portisch, Lajos (UNG) GM 6.5 2) Hort, Vlastimil (GER) GM 5.5 3) Korchnoi, Viktor (SVI) GM 5.5 4) Smyslov, Vassily (RUS) GM 5.0 5) Taimanov, Mark E (RUS) GM 3.5 Ladies: 1) Zhu Chen (CIN) GM 6.0 2) Xie Jun (CIN) GM 5.5 3) Ioseliani, Nana (GEO) MI 5.0 4) Galliamova, Alisa (RUS) MI 4.0 5) Polgar, Sofia (UNG) MI 3.5 ———————————————————— 27/10-4/11 Bad Wiessee (Germania) Il quinto Open Internazionale Bavarian Mas-ters ha visto un arrivo sul filo di lana per ag-giudicarsi il primo posto. Ha vinto per spa-reggio tecnico il forte GM armeno Vladimir Akopian davanti ai GM V.Baklan (UCR), A.Shabalov (USA) e M.Krasenkow (POL) tutti a 7 punti e mezzo. Incredibile la partecipa-zione di quasi 30 (!) Grandi Maestri. ———————————————————— 5/11-11/11 Rijeka (Croazia) Il sesto torneo chiuso per la norma di MI è stato vinto dal MI bosniaco F.Bistric con 8 su 9. A seguire il connazionale MF I.Burovic con 6.5 e il MI croato R.Loncar. ———————————————————— 8/11-11/11 Leuven (Belgio) L’Open di Leuven, che ha visto la parte-cipazione di 156 giocatori, è stato vinto dal GM georgiano G.Bagaturov con 6.5 davanti ai MI A. Bagheri e M. Dutreeuw, entrambi a mezzo punto di distanza. ———————————————————— 9/11-11/11 King’s Island, Ohio (USA) Il GM Igor Novikov ha vinto il torneo Open con 4 punti e mezzo, precedendo i GM I. Ibragimov e A.Wojtkiewicz. 354 giocatori hanno partecipato al torneo. ———————————————————— 3/11-15-11 Budapest (Ungheria) Il torneo chiuso First Saturday di Novembre, organizzato per le norme di MI, ha visto il successo del MI ungherese A.Szeberenyi con 9.5 su 12, che ha preceduto il MI Z.Nemeth (UNG) e il MF francese E.Mensch entrambi con 8 punti. ———————————————————— 6/11-16/11 Odivelas (Portogallo) Il MI bulgaro Evgeni Janev ha vinto la sec-onda edizione del torneo internazionale di Odivelas con 9 su 11. A pari punti il MI tedesco M.Roeder, mentre il GM slavo A.Strikovic ha totalizzato 8 punti. ———————————————————— 5/11-18/11 Subotica (Yugoslavia) L’ottava edizione del Mirko Sreiber memo-rial, torneo di categoria 8, è stata vinta dal MI yugoslavo Petar Benkovic con 9/13. A seguire il MI moldavo V.Sanduleac e il GM bulgaro M. Popchev, rispettivamente a 8 e 7.5 punti.

BREVI DALL’ESTERO a cura di Davide Cortese 16/11-23/11 Halkida (Grecia) La quinta edizione dell’Open Internazionale ha visto prevalere per spareggio tecnico il MI russo Evgeny Ragozin con 6,5 su 9. Secondo a pari punti l’incredibile giovane promessa greca Anastasios Mihailidis (solo 2142 di Elo FIDE), davanti al GM ucraino Vladimir Gurevich a mezzo punto di distanza. ———————————————————— 16/11-24/11 Kramatorsk (Ucraina) La seconda edizione della Governor’s Cup ha visto prevalere due giocatori ucraini su tutti. Il MI Z.Efimenko imbattuto con 10 su 14, e il MI A.Korobov a mezzo punto di dis-tanza, anch’egli imbattuto. A “soli” 8 punti e mezzo gli inseguitori, il MI ucraino E. Mi-roshnichenko e il GM russo E.Vorobiov. ———————————————————— 17/11-25/11 Cala Mendia (Spagna) Il campionato assoluto spagnolo ha visto scontrarsi nelle semifinali i primi due classi-ficati di due gironi all’italiana. Il girone A è stato vinto dal GM M.Illescas davanti al MI S. Cacho, mentre il girone B ha visto preva-lere il GM L. Comas davanti al GM P. San Segundo (che ha sconfitto nello spareggio il MI J. Lopez). I GM Illescas e Comas si sono aggiudicati le semifinali dopo una lunga lotta risoltasi allo spareggio. Anche la finale è stata parecchio combattuta, e si è risolta a fa-vore di Illescas, nuovo campione spagnolo, solo alla terza partita. ———————————————————— 18/11-26/11 Instanbul (Turchia) I campionati individuali dei Balcani hanno segnato un netto dominio bulgaro. Bulgari sono infatti i primi tre classificati, il GM V.Spasov, a 6 punti e mezzo, seguito da Dejan Bojkov e dal MI Marijan Petrov entrambi a 6 punti su 9. Il torneo femminile è stato vinto da una loro connazionale, Liubka Georgieva, per spareggio tecnico sulla greca Ekaterini Fakhiridou, entrambe a 8 punti. Terza, dis-tanziata di due punti e mezzo, la macedone Vesna Sekulovska. La classifica a squadre ha visto prevalere la Bulgaria nel maschile, nel femminile e nella combinata, sempre davanti alla Grecia. Al terzo posto complessivo, ma molto distanziata, la Macedonia. ———————————————————— 25/11-14/12 Mosca (Russia) E’ iniziato il campionato mondiale FIDE, al quale dedicheremo ampio spazio nel pros-simo numero. Al momento attuale si stanno giocando i sedicesimi di finale nel torneo maschile, nel quale sorprendono le eliminazi-oni di Leko, Polgar e Karpov, e gli ottavi di finale senza la nostra Elena Sedina (che ha passato i trentaduesimi per essere poi elimi-nata da Maia Chiburdanidze). ———————————————————— 1/12-9/12 Mosca (Russia) Contemporaneamente al mondiale FIDE, Kramnik e Kasparov stanno giocando il Me-morial Botvinnik, incontro su più partite e con diverse cadenze di gioco: pensato, rapido e lampo. Anche di questo importante appun-tamento parleremo dettagliatamente nel pros-simo numero.

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

Groningen, 23.10.2001 – Il GM russo Sergey Tiviakov, dal 1997 residente a Groningen, in Olanda, ha gentilmente accet-tato di essere intervistato da IdeaScacchi in occasione della sua prossima partecipazione al Campionato Mondiale 2001, che si giocherà a Mosca dal 25 Novembre al 14 Dicembre. Sergey Tiviakov, nato a Krasnodar, Russia, il 14 Febbraio 1973, è stato uno dei pupilli nella scuola dell’ ex-campione del mondo Vassily Smyslov. Nel 1989 ha iniziato la sua car-riera da professionista, diventando campione mondiale Junior under-16 nel 1989 e under-18 l'anno successivo. Nel 1991 di-venta Grande Maestro. Contemporaneamente porta avanti gli studi di Economia dell'Agricoltura presso la Kuban State Agricultural University, studi che terminano nel 1995. L’inter-vista qui di seguito riportata è principalmente incentrata sulla

Intervista al GM Sergey Tiviakov a cura di Davide Cortese

GM Sergey Tiviakov

sua prossima partecipazione al campionato mondiale e sulla sua carriera di GM "emigrato". Dal 1997 lei vive a Groningen, in Olanda. Perché ha scel-to Groningen ed è felice della sua scelta ? In confronto all’Italia, gli scacchi hanno uno status molto più alto nella società. C’è rispetto per i giocatori di scacchi e i tornei di alto livello sono molto più numerosi di quelli or-ganizzati in Italia. Johan Zwanepol, organizzatore del tradi-zionale torneo di Groningen, mi ha aiutato con i documenti necessari per ottenere il permesso di residenza in Olanda. Lui si è dato molto da fare per aiutarmi nel mio trasferimen-to in Olanda. Senza di lui sarebbe stato impossibile. Tuttora mi aiuta moltissimo. La gente in Italia difficilmente concepisce gli scacchi come un lavoro, principalmente per la carenza di supporto che il gioco ha in Italia. La sua vita come Grande Maestro professionista è facile o sconsiglierebbe ai giovani talenti di intraprendere la carriera scacchistica a tempo pieno ? La mia vita non è per niente facile, ci sono momenti difficili ma anche momenti positivi. Ma mi piace la mia vita come giocatore di scacchi. Non consiglierei ai giovani di concen-trarsi esclusivamente sugli scacchi. E’ necessario finire la scuola e anche ottenere un’educazione di livello universita-rio. Solo successivamente si può provare a diventare uno scacchista professionista senza correre dei rischi.

Com’è la sua tipica giornata lavorativa quando non è im-pegnato in un torneo ? 3-4 ore di lavoro sugli scacchi alla mattina e 2-3 ore nel po-meriggio. A volte lavoro di più, altri giorni meno. Ogni tanto mi prendo anche una giornata libera dagli scacchi. Come sta affrontando la preparazione per il prossimo Campionato Mondiale a Mosca ? Sfortunatamente non sono ancora disponibili gli accoppia-menti per il mondiale, perciò sto facendo una preparazione generica studiando diverse aperture e diverse partite recenti. Cosa ne pensa della formula del Campionato Mondiale e dei tempi di riflessione ? Mi piacciono i nuovi tempi di riflessione FIDE. E’ più facile giocare 3-4 ore al giorno che affrontare una partita di 7 ore. Chi sono i suoi personali candidati al titolo per il Campio-nato Mondiale, oltre a Lei ? I favoriti sono Anand, Adams, Shirov, Leko, Morozevich e altri giocatori. Cosa ne pensa della partecipazione e qualificazione di al-cuni partecipanti via Internet ? Penso che sia un’ idea sbagliata permettere ad alcuni parteci-panti di qualificarsi via Internet per i tornei veramente impor-tanti e con premi molto alti. E’ praticamente impossibile con-trollare l’uso dei computer (programmi scacchistici per l’ana-lisi delle posizioni) o l’aiuto di altri giocatori molto più forti. Gli ultimi sviluppi delle qualificazioni Internet lo dimostrano. Ci sono numerosi articoli scritti su quest’argomento in Inter-net, non voglio ripetere le stesse cose. Pensa che il regolamento anti-doping porterà ad avere delle “sorprese” durante il mondiale ? No, non lo penso. Pensa che la FIDE stia facendo un buon lavoro nel suo tentativo di aumentare la popolarità degli scacchi ? Sì, penso che la FIDE stia facendo un grande lavoro. Gli scac-chi morirebbero senza la FIDE e Kirsan Ilyumzhinov. Pensa che diventare un Grande Maestro sia più una que-stione di talento o di duro lavoro ? 10% talento e 90% duro lavoro. Qual è il suo personale suggerimento per chi vuole miglio-rare il proprio gioco ? Se vuoi diventare un forte giocatore di scacchi, allora devi es-sere pronto a fare molti sacrifici. Devi lavorare per 10 ore al giorno, lasciar perdere i divertimenti e pensare solo agli scac-chi e solo a quello. Secondo la sua opinione, chi è attualmente il più forte gio-catore al mondo ? Al momento, probabilmente, Kasparov è il giocatore più forte. Ma molta della sua forza deriva dall’uso di diversi computer, che analizzano numerose posizioni teoriche 24 ore al giorno. E ha anche diverse persone che lavorano per lui. Gli altri gio-catori invece devono fare tutto da soli. Di seguito è riportata una partita scelta e commentata dal GM Tiviakov in persona. Altre due partite, sempre scelte e com-mentate da lui, verranno pubblicate sui prossimi numeri.

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

14.Cb3 14.e4!? è interessante; Ma non 14.

h4?! , perchè dopo 14...0-0-0 il re bian-co non si può più nascondere. 14...Aa6?! !""""""""# çt+ +l+ T% æO +mWo+ % åvOmOo+ O% ä+ O + O % ã +pP + +% âPnPbPp+ % á + + BpP% àR +qK +r% /èéêëìíîï)

Il nero non percepisce il pericolo insito nella posizione e non capisce a cosa stia mirando il Bianco. L'idea di questa mos-sa è di contrastare 15.a4 con 15...Ca5!=, ma sfortunatamente il Bianco non gioca 15.a4, facendo di 14...Aa6 una mossa inutile. Sia Ç14...0-0-0= che Ç14...Rd8= , seguite da Rc7, erano mi-gliori. 15.0-0

Dopo 15.a4 Ca5! 16.Cxa5 bxa5= la posizione è pari. Ma 15.e4 merita atten-zione. 15...Tc8?

La continuazione del piano sbagliato. Non era ancora troppo tardi per giocare Ç15...Rd8 e 16...Rc7. 16.f4Ï

Ora il Bianco ha una forte iniziativa e il Nero deve giocare con precisione per evitare di trovarsi sotto attacco diretto. Ancora non va bene 16.a4 per via di 16...Ca5!=; Invece 16.e4¼ è ancora una valida alternativa. 16...Rd8!

Finalmente il Nero inizia a capire la posizione. Gli ci sono voluti 2 tempi, ma fortunatamente per lui, la posizione è rimasta chiusa. Il Bianco non ha una via diretta per sfruttare gli errori del Nero. 17.Ag3

Dopo 17.d5 Ccb8¾ il Nero minaccia di guadagnare un pezzo con 18...exd5 19.cxd5 c4. 17...Rc7 18.Te1?

Ora è il turno del bianco di fare un er-rore serio. La mossa del testo è comple-tamente inutile, inoltre la torre in e1 sta peggio che in f1. Il bianco poteva otte-nere l'iniziativa in diversi modi: diretta-mente con 18.a4!? oppure 18.fxg5 hxg5 19.a4Ï (non 19.dxc5 bxc5 20.Ae4 Cce5). Anche 18.Df3¼ con vantaggio va considerata. 18...h5!

Ora il Nero è tornato sulla strada giu-sta. E' possibile anche 18...gxf4 19.exf4 (oppure 19.Axf4 e5=) 19...Df6.

19.d5 !""""""""# ç +t+ + T% æO LmWo+ % åvOmOo+ +% ä+ Op+ Oo% ã +p+ P +% âPnPbP B % á + + +pP% àR +qR K % /èéêëìíîï)

Il Bianco ha la coppia degli alfieri, ma

ancora chiude la posizione. Io avrei conservato questa possibilità per il futu-ro. 19.a4 h4 20.Af2¾ , seguita da a5 e 19.fxg5 sono le alternative al testo, sebbene ancora dopo 19...h4 la posizio-ne rimanga incerta (oppure 19...Dxg5Ñ con controgioco). 20.Af4 adesso, può essere fronteggiata da 20...e5 , guada-gnando l'alfiere. 19...Cd8 20.a4 h4 21.Af2 Ta8

Una mossa non facile. Ho immediata-mente scartato 21...e5?! Perché indebo-lisce la casa f5. Dopo 22.a5 Ta8 23.axb6+ axb6 24.Af5Ï Il Bianco ha il col-tello dalla parte del manico. 21...Ab7 22.a5 Ta8 porta alla stessa posizione di 21...Ta8 22.a5 Ab7. Mentre ho conside-rato seriamente 21...Df6!? 22.a5 Ab7¾ con posizione incerta. 22.a5 Ab7

Oppure 22...Df6¾ 23.Af1?! !""""""""# çt+ M + T% æOvLmWo+ % å O Oo+ +% äP Op+ O % ã +p+ P O% â+nP P + % á + + BpP% àR +qRbK % /èéêëìíîï)

Come spesso capita, a un errore ne fa seguito un altro. Ç23.Df3 con la minac-cia 24.a6 Bc8 25.dxe6, era migliore. Anche 23.axb6+!? axb6 24.Txa8 Axa8 25.Df3¾ e 23.Dg4!? andavano valutate seriamente. 23...e5 24.Cd2? Un altro brutto errore, dopo il quale il Bianco inizia ad avere problemi. Dopo la corretta 24.axb6+ axb6 25.Txa8 (oppure 25.Dg4¾) 25...Axa8 26.Dg4¾ la posizione rimane incerta, e se 26...Cf6 , allora segue 27.Df5! (27.Dxg5 Th5 28.Dg7 Th7 29.Dg5 Th5= non offre niente più di una patta). Un'altra opzio-ne è 24.Dg4!?.

1.d4 Cf6 2.c4 e6 3.Cc3 Ab4 4.Cf3 b6 5.Ag5 Ab7 6.Cd2

Questa mossa mi ha sorpreso, in quanto non ho mai visto il mio avversa-rio giocarla prima. 6...h6 7.Ah4 c5 8.a3 Axc3 9.bxc3 d6 10.f3

10.e3 è l'alternativa alla mossa del te-sto. 10...Cc6!?

Più forte di 10...Cbd7 11.e4 Dc7 12.Af2! (12.Ae2 Ch5 13.Af2 Cf4= , che si giocò nella partita Farago,I-Bauer,P/Budapest 1986, è pari) 12...Ch5 13.g3 0-0 14.Ae2¼ con un leggero vantaggio per il Bianco. Il cavallo è molto meglio piazzato in c6 che in d7, qui assumerà un ruolo attivo nella difesa del re nero dopo l'arrocco lungo. 11.e3

11.Cb3 g5 12.Af2 e5 13.e4 Dd7 14.a4 a5 15.Ad3 0-0-0 16.Tb1 exd4 17.cxd4 Cb4 18.0-0 Dxa4 19.e5 dxe5 20.Af5+ Rb8 21.De2 exd4 22.De5+ Ra7 23.Dxf6 Dc6 24.Dxc6 Axc6 25.Ae4¾ con posi-zione complessa si giocò nella Rash-kovsky,N-Ovod,E/ Omsk/ Perm 1998. 11...De7 12.Ad3 g5N !""""""""# çt+ +l+ T% æOv+ Wo+ % å OmOoM O% ä+ O + O % ã +pP + B% âP PbPp+ % á + N +pP% àR +qK +r% /èéêëìíîï)

Una novità. 12...e5 provoca l'imme-diata chiusura del centro da parte del Bianco, ma indebolisce la casa f5. Il Ne-ro nella partita Olafsson,H-Petursson,M/ISL-chT 1994 ha risolto con successo tutti i suoi problemi dopo 13.d5 Ca5 14.Da4+ Rd8 15.0-0-0 g5 16.Af2 Ac8 17.Dc2 Ad7 18.Af5 Rc7 19.h4 Tag8 20.g4 Ce8¾. 13.Af2

13.Ag3!? merita altrettanta attenzio-ne. 13...Cd7

Era possibile trattenersi dal giocare questa mossa, giocandone invece una veramente necessaria: 13...0-0-0= ; oppure 13...Rd8= , seguita da Rc7. La casa c7 è l'unico posto sicuro per il re.

Avrukh,B - Tiviakov,S [E13] Difesa Ovest-Indiana

Corus B Wijk aan Zee (10), 29.01.2000 [commentata dal GM S. Tiviakov]

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

28...cxd4 Oppure 28...exd4 29.exd4¿ con com-

penso. 29.exd4 e4?é

Un errore causato dallo zeitnot. Il Ne-ro avrebbe potuto fermare l'avanzata dei pedoni bianchi con Ç29...Dd6!?Á e se 30.Db3 allora 30...Rd8 con vantag-gio. 30.c5!é

Con entrambi i giocatori in forte zeit-not, non sorprende assistere a numerosi errori. Ma vorrei chiedere ai lettori di non giudicare il nostro gioco troppo se-veramente. E' una posizione estrema-mente tagliente! 30...Th6?! !""""""""# çt+v+ + +% æO LmWm+ % åpO + + T% ä+ Pp+oO % ã + Po+ O% â+ P + + % á + + BpP% àR +qRbK % /èéêëìíîï)

Durante la partita avevo ottimistica-mente sperato di portare la torre in di-fesa del re nero, dove invece è diventa-ta un bersaglio. 30...bxc5?! non può es-sere soddisfacente per il Nero per via di 31.dxc5 Cxc5 32.Dd4¿ con attacco; Ma sia 30...Rd8 che 30...h3!?À erano mi-gliori del testo. 31.d6+

Comprensibilmente il Bianco desidera riprendersi il pezzo il più presto possibi-le, ma si poteva giocare anche la sem-plice 31.Db3!?¿. 31...Cxd6 32.cxd6+ Txd6

Oppure 32...Dxd6!? 33.c4¿ con com-penso. 33.Ae3

Questa mossa mi era sfuggita. Inizia il trasferimento dell'alfiere in a3. Ma è possibile anche 33.De2!? preparando c4-c5. 33.c4 f4Á , seguita da e3, è cat-tiva per il Bianco. 33...h3!?

Dopo 33...f4 34.Ac1 Dh7 (oppure 34...e3 35.Aa3¾) 35.Aa3¿ il Bianco ha forte compenso per il pedone. 34.Ac1?!

Dopo 34.gxh3 Ce5À il Nero sta legger-mente meglio. Ma 34.g3!? , senza peg-giorare la struttura di pedoni sull'ala di re, era probabilmente la mossa migliore in questa posizione. 34...hxg2 35.Axg2 Ce5?

Al Nero sfugge la seguente risposta del Bianco. Era necessaria Ç35...Th6À con migliori possibilità. 36.De2!

Dopo 36.Aa3 Cc4 37.Axd6+ Dxd6À il re nero è al sicuro.

24...f5!À

!""""""""# çt+ M + T% æOvLmW + % å O O + +% äP OpOoO % ã +p+ P O% â+ P P + % á + N BpP% àR +qRbK % /èéêëìíîï)

Il nero guadagna spazio sull'ala di re e nel centro. Ora minaccia di chiudere la posizione con e5-e4, dopo la quale il vantaggio del nero sarebbe enorme. Il bianco avrebbe una coppia di alfieri cat-tivi e i pedoni doppiati c4-c3, mentre il nero avrebbe la possibilità di sviluppare l'iniziativa sull'ala di re. 25.Cf3

Anche con altre mosse il nero conser-verebbe il proprio vantaggio. Es. 25.fxg5 e4À; 25.fxe5 Cxe5À oppure 25.axb6+ axb6 26.Txa8 Axa8À 25...Cf7

Dopo 25...g4 26.Cg5É e4 27.Db3¾ le possibilità sono uguali. Il bianco tiene d'occhio sia la casa e6 che il pedone b6. 25...gxf4?! 26.exf4 e4 27.Cg5¼ decisa-mente non può soddisfare il Nero. 26.fxe5

A 26.fxg5 si risponde con 26...e4! e se 27.Cxh4 , allora 27...Dxg5Á con van-taggio. 26.axb6+ axb6À 26...dxe5É

Il Nero deve riprendere con il pedone, perché sia dopo 26...Cfxe5? che 26...Cdxe5 il Bianco gioca 27.Cd4! cxd4 28.exd4± riprendendosi il pezzo e ottenen-do un forte attacco sull' ala di donna. Il pedone b6 diventerebbe un bersaglio per l'alfiere f2. 27.a6!?

Dopo 27.e4 f4À seguita da Cd6, il Ne-ro sta meglio (è possibile anche 27...g4!? 28.Cd2 g3 29.hxg3 hxg3 30.Axg3 f4¿ con forte compenso per il pedo-ne). Neanche 27.axb6+ axb6À è soddi-sfacente per il Bianco. 27...Ac8 28.Cd4!? !""""""""# çt+v+ + T% æO LmWm+ % åpO + + +% ä+ OpOoO % ã +pN + O% â+ P P + % á + + BpP% àR +qRbK % /èéêëìíîï)

Dopo 28.e4 f4Á il Nero sta molto me-glio. Trovandosi in guai grossi, il mio avversario decide di complicare la posi-zione sacrificando un cavallo - la deci-sione più pratica.

36...Cc6 !""""""""# çt+v+ + +% æO L W + % åpOmT + +% ä+ + +oO % ã + Po+ +% â+ P + + % á + +q+bP% àR B R K % /èéêëìíîï)

Il Nero vuole tenere tutti i pezzi vicino al re, ma anche 36...Cg6!? merita seria attenzione, e se 37.Aa3 , allora 37...Ae6 , seguita da Cf4. 37.Dh5

Oppure 37.Aa3 Ad7¾ con posizione poco chiara. 37...Dg7 38.Axg5

Il finale dopo 38.Dxg5 Dxg5 39.Axg5 Td5À è in favore del Nero. 38...Tg6 39.Af4+

Dopo 39.h4 Ae6 , seguita da Th8, il Nero sta meglio. 39...Rd8 40.Dh4+?!

A 40.Te2 si risponde con 40...Ce7À e 41...Ae6. Ç40.Ag3!? era più precisa. 40...Re8?! !""""""""# çt+v+l+ +% æO + + W % åpOm+ +t+% ä+ + +o+ % ã + PoB Q% â+ P + + % á + + +bP% àR + R K % /èéêëìíîï)

Muovere il re nero in e8 rende possi-

bili futuri sacrifici in e4. Ecco perché era migliore Ç40...Ce7 seguita da Ae6. 41.Ag3 Ae6

Dopo 41...Ce7!? il Bianco può sacrifi-care la torre in e4 ottenendo una patta. Es. 42.Txe4! fxe4 43.Dxe4 Txg3! (è più debole 43...Tc6 44.Te1¼ con compenso) 44.hxg3 Dg5É (unica. 44...Tb8 45.Df4+- e 44...Dxg3 45.Te1+- perdono entrambe) 45.Dxa8 (oppure 45.Te1 Tb8 46.Dh7 Df6¾ con gioco incerto) 45...De3+ 46.Rf1 Dd3+ 47.Rf2 Dd2+ 48.Rg1 De3+=. 42.Tad1?

Fortunatamente per me il mio avver-sario non approfitta della possibilità di complicare il gioco. Dopo la corretta Ç42.Txe4! fxe4 43.Dxe4 Tc8 44.d5 Cd8 45.dxe6¾ il Bianco ha un eccellente compenso per via della coppia di alfieri e per la posizione esposta del re nero.

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

47...Tc8!? Il Nero continua con la sua idea origi-

nale. Ma qui bisognava preferire Ç47...Td7 48.Db8+ Rf7À. 48.Df4?

Per mia fortuna il Bianco teme nuova-mente di dover cambiare del materiale. Dopo la corretta 48.Dxa7 f4 49.Tf1 (non 49.Txe4 fxg3 50.h3 Df7Á con vantaggio per il Nero) 49...f3 50.Axf3 exf3 51.Txf3+ Rg8 52.Te1!¾ il Bianco è ancora estremamente vitale. Il Nero non riesce a riorganizzare i propri pezzi. Quanto-meno le possibilità del Bianco non sono peggiori. In partita il mio avversario non ha visto 52.Te1. 48...Cd5-+ !""""""""# ç +t+ L +% æO + + W % åpO +v+t+% ä+ +m+o+ % ã + PoQ +% â+ P + B % á + + +bP% à+ +rR K % /èéêëìíîï)

Ora il Bianco perde il pedone c3 e il vantaggio del Nero diventa decisivo. 49.Dd6+ Rg8 50.Rh1

Dopo 50.Tc1 Cxc3 51.Rh1 Dd7 52.De5 b5-+ il Nero deve vincere. 50...Txc3?!é

Nuovamente con problemi di tempo, il Nero non gioca la mossa migliore. Do-po Ç50...Cxc3!? 51.Tc1 la partita sa-rebbe rientrata nella variante analizzata dopo 50.Tc1 Cxc3 51.Rh1. 51.Tc1 Txc1

Dopo 51...Tcxg3!? 52.Db8+É (52.hxg3 Th6+ 53.Rg1 Dxd4+ 54.Rf1 Ce3+-+ perde la donna) 52...Rh7 53.hxg3 Txg3Á il Nero mantiene un forte attacco (è più debole 53...Th6+ 54.Rg1 Dxd4+ 55.Rf1À) . 52.Txc1 Rh7!?

52...Df8 53.Db8Á da alcune possibilità al Bianco a causa della debolezza in a7. 53.Ae5

Dopo 53.Db8 Dd7 (53...De7!? è inte-ressante) 54.Ae5 Tg8 55.Db7 Te8Á , seguita da Te7, il Nero allontana la don-na bianca dalla casa b7.

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42...Td8 E' evidente che il nero ha migliorato

molto la sua posizione in confronto a di-verse mosse prima. Tutti i pezzi neri so-no ben coordinati fra di loro. Ora 43...Dh6 è una minaccia. Il Nero ha il coltel-lo dalla parte del manico, ma rimane ancora estremamente difficile convertire il vantaggio in un punto.

!""""""""# ç + Tl+ +% æO + + W % åpOm+v+t+% ä+ + +o+ % ã + Po+ Q% â+ P + B % á + + +bP% à+ +rR K % /èéêëìíîï)

43.Df4 Ce7 Preparando un blocco con Ac4 e Td5,

dopo il quale il pedone a6 diventa un bersaglio. Anche l'immediata 43...Td5!? merita considerazione. 44.Df1

Tenendo d’occhio la casa c4. 44.Dc7 Cd5Á è cattiva per il Bianco (Anche 44...Ab3!? 45.Tb1 Ad5 è possibile). 44...Df7

Ristabilendo il controllo sulla casa c4 e preparando il trasferimento del re in g8. 44...Cd5!? è una valida alternativa al testo. Da notare che 44...Tc8 da inutil-mente delle possibilità al Bianco dopo 45.d5!? Cxd5 46.Txd5 Axd5 47.Dxf5¿ con controgioco. 45.Db5+ Rf8

45...Td7!? è interessante. 46.De5 Dg7

Obbiettivamente parlando, Ç46...Rg8!? è una mossa più forte di quella del testo, ma avevo già in mente di guadagnare un pezzo sacrificando il pe-done a7. Dopo 46...Rg8 il Bianco non può giocare 47.d5 (47.Dc7 Td7 48.Db8+ Rh7) 47...Txd5 48.Db8+ Df8 49.Dxa7 per via di 49...f4Á , guadagnando materiale. 47.Dc7É

L'unica. 47.Dxg7+ Rxg7Á porta il Bianco in un difficile finale.

47.Df4 Cd5-+ porta semplicemente a perdite materiali.

53...Dh6 Per 53...Dd7!? 54.Db8 vedere 53.Db8

Dd7 54.Ae5. 54.Tg1

Il Nero inizia a muovere i pedoni cen-trali dopo 54.Dc6 Dg5 55.Tc2 (55.Db7+ Rh6 56.Tg1 f4-+ perde) 55...De3 56.h3 f4Á. 54...Tg8!

Il Nero ha una posizione vinta, ma il suo compito rimane ancora molto diffici-le. La posizione è tagliente e gli sono ri-masti pochi minuti prima del controllo del tempo. 55.Tf1

55.Dc6 perde da 55...Dg6 56.Db7+ Rh6-+ , seguita da f4-f3. 55...Dg6

55...Te8!? 56.Dc6 Dh5Á e Te7 è un altro possibile approccio alla posizione. 55...Tc8!? 56.Tg1! forza il Nero a ripe-tere la posizione con 56...Tg8 (56...Tc1 57.Af1 Tc7 58.Af4! Df6 59.Ae5= è solo una patta) 57.Tf1. 56.Ah3?!

Rendendo più facile il compito del Ne-ro. Dopo la corretta 56.Ag3Á oppure 56.Tg1Á era ancora possibile tenere. 56...e3-+ !""""""""# ç + + +t+% æO + + +l% åpO Qv+w+% ä+ +mBo+ % ã + P + +% â+ + O +b% á + + + P% à+ + +r+k% /èéêëìíîï)

57.Ag3 57.Dxe6 Dxe6 58.Axf5+ Dxf5 59.Txf5

e2-+ perde. 57...Te8

E' possibile anche 57...e2!? 58.Te1 Dh5 59.Ag2 Af7Á. 58.Tg1?!

Il finale dopo Ç58.Dxe6 Txe6 59.Axf5 b5 (oppure 59...e2 60.Axg6+ Rxg6 61.Te1 Rf5-+) 60.Axg6+ Rxg6-+ è vinto facilmente dal Nero. Ma era ancora la linea più faticosa. 58.Ag2 perde da 58...Af7 59.Dxg6+ (oppure 59.Dd7 e2 60.Te1 Te7-+) 59...Rxg6-+. 58...f4 59.Axe6

Oppure 59.Ag2 Df5 60.Af3 fxg3 61.Dxg3 Df6-+ , vincendo. 59...De4+

59...Dxe6-+ 60.Tg2 Dxe6

Con solo 13 secondi rimasti prima del-la caduta della bandierina il Nero final-mente ce la fa. Dopo 61.Axf4 Dxd6 62.Axd6 e2-+, il pedone promuove. Il Bianco abbandona. 0-1

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Il ritardo del movimento scacchistico italiano rispetto al re-sto d'Europa è veramente preoccupante ed appare per ora incolmabile, ed io aggiungerei anche mortificante, se si con-sidera il resto del mondo. Arrivare al 54° posto alle olimpiadi significa essere dopo tutti i paesi che contano scacchisticamente, ed in ambito eu-ropeo le cose non migliorano, visto che ad oggi siamo al 27° posto su 35 al campionato a squadre che si sta svolgendo in Spagna. Colpa dei nostri giocatori? Io non direi, visto che sulla professionalità e sulla serietà dei vari Godena, Arlandi, Belotti, Borgo, Sarno e degli altri che ci rappresentano non ci pos-sono essere dubbi, ma allora qual è il vero problema? Perché un motivo ci deve essere se siamo rimasti così arretrati rispetto a tanti altri paesi. Analizziamo, da scacchisti, l'an-damento del nostro movimento nel corso del tempo. Quando io mi presentai al circolo scacchis-tico fiorentino negli anni 60, trovai tantissimi bravi giocatori come Castaldi, Scafarelli, Na-politano, Bruzzi, Mondani, Ceccato, Bianchi ed anche quello che fu poi il mio maestro, il principe russo Obolen-sky. A quei tempi , al circolo, si facevano corsi di scacchi tenuti da questi forti giocatori, si organizzavano tornei, si facevano simultanee con l'orologio, si facevano seguire i giovani promettenti ed a volte il circolo spesava tali giovani e li mandava a partecipare ai vari tornei di categoria per val-orizzarli. E questa politica del circolo fiorentino era seguita da quasi tutti gli altri club scacchistici d'Italia. Il risultato era che a quei tempi avevamo alcuni fortissimi giocatori come Mon-ticelli, Porreca, Castaldi (considerato dai russi come uno dei migliori giocatori di finali del mondo), Scafarelli, Rosselli del turco, che si facevano rispettare anche in campo inter-nazionale, e poi una serie di forti maestri tra i quali spiccava Napolitano, che sarebbe poi diventato il nostro primo GM per corrispondenza. Ma tutto questo era solamente il risultato del merito organiz-zativo dei singoli circoli, non era frutto di un'organizzazione globale e duratura. E la FSI, alla quale era demandato l'onere della diffusione degli scacchi per creare un ricambio generazionale nei circoli, cosa faceva a quei tempi? La nostra federazione, della quale era presidente il Conte milanese Giancarlo Dal Verme, era organizzata a livello di-rei quasi "parrocchiale", e non dava alcun aiuto o sostegno ai vari circoli e si guardava bene dall'impegnarsi in ar-gomenti di interesse nazionale come la diffusione del gioco o creare una scuola di scacchi valida per i nostri giocatori, anzi, la FSI di allora riuscì a far smettere di giocare a scac-chi Castaldi causa contrasti burocratici circa un campionato

italiano individuale. Insomma, già da al-lora, anziché proteggere i giocatori e mo-tivarli ad ottenere buoni risultati, si otteneva l'esito contrario. Perché questo è il motivo principale del nostro argomento, dell'arretratezza del livello dei nostri giocatori rispetto al resto del mondo, la totale assenza della FSI che non ha mai fatto

niente per aiutarli a migliorare il loro livello. Era necessario, già da allora, creare un scuola di scacchi ben organizzata e gestita possibil-mente da forti G.M. stranieri. E se a quei tempi la scusa ufficiale poteva essere quella della poca diffusione degli scacchi sul territo-rio nazionale, negli anni 72-73-74 tale scusa fu cancellata da due avvenimenti a mio gi-udizio importanti: la sfida Fischer-Spassky nel 72 a cui seguì il mio titolo di G.M. nel 74. Durante la sfida super-pubblicizzata dei due big, che fece epoca e fu seguita da tutto il mondo, tantissime persone si avvicinarono al nostro gioco ed iniziarono a praticarlo, e tale fenomeno proseguì per qualche anno, fino a quando io non ottenni il primo titolo di G.M. della nostra storia , portando ulteriore pres-

tigio e pubblicità agli scacchi. Quello era il momento buono per cercare gli sponsor a livello nazionale, per creare un'organizzazione duratura capace di ai-utare i nostri giocatori, per creare questa tanto ambita scuola di scacchi, per organizzare qualcosa a livello di Ministero della Pubblica Istruzione. Ma tutto ciò non avvenne, e la FSI rimase completamente im-mobile di fronte a tali problemi. Il risultato fu così quello di perdere quasi tutti gli amatori che si erano avvicinati agli scacchi, delusi dalla totale mancanza organizzativa federale, mancanza organizzativa che naturalmente si rifletteva anche sui nostri circoli, i quali , senza alcun aiuto federale nel corso degli anni, erano scaduti a livelli organizzativi deludenti. Passano gli anni, cambia la presidenza da Dal Verme a Pallad-ino, ma le cose non migliorano. Il nuovo presidente organizza alcuni eventi a livello mondiale, ma in modo tale che tutto ciò porta al nostro movimento solamente pochi soci in più. Inoltre i nostri giocatori non vengono invitati agli eventi di maggiore importanza, e quindi il loro livello non migliora. Crolla l'Unione Sovietica e tutte le nazioni cercano di ac-caparrarsi i forti G.M. russi creando scuole per i propri scac-chisti in quasi tutto il mondo, ma l'Italia rimane sempre immo-bile. Forti giocatori dell'ex U.S. transitano nel nostro paese ma nessuno cerca di aiutarli o di trattenerli, e così ci abbandonano quasi tutti (tranne poche eccezioni) cercando fortuna lontano da noi. Eppure quello era il momento della verità, il momento di cer-care di organizzare una scuola per i nostri giocatori con costi

Scacchi e Stranieri articolo del GM Sergio Mariotti

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

accettabili, il momento di adeguarsi al resto del mondo. Vi siete chiesti perché ci sono voluti più di venti anni per creare un secondo G.M. in Italia, dopo il mio titolo del 74? E vi siete chiesti perché nel 74 l'Italia aveva un G.M. ed al-meno 10 buoni M.I. e gli inglesi, i francesi, gli spagnoli, i greci non avevano buoni giocatori, mentre oggi gli inglesi hanno più di venti G.M. e francesi, spagnoli e greci ci hanno polverizzati qualitativamente? Forse perché i dirigenti delle varie federazioni di questi paesi si sono rimboccati le maniche ed hanno agito nel solo interesse dei propri giocatori, forse perché gli scacchi sono stati diffusi a livello nazionale tramite investimenti mirati, forse perché non si è cercato solamente il prestigio person-ale come da noi ma si è seguita una strategia per il bene co-mune, tanti "forse" insomma, che sommati insieme hanno fatto di questi paesi importantissimi centri scacchistici mon-diali. E non parliamo poi degli USA, dei paesi sud-americani , della Cina, dell'Indonesia, delle Filippine e di tanti altri che hanno seguito la stessa strategia ed hanno ottenuto grandi risultati. Quando nel 1994 sono diventato presidente della FSI era mia intenzione fare tante cose, avevo le idee molto chiare e volevo in ogni modo aiutare i nostri giocatori. Era un'im-presa ardua e dovevo anche sacrificare in parte il tempo dedicato alla famiglia, ma ero disposto a compiere questa specie di olocausto scacchistico per il bene del nostro gioco. Era mia intenzione cercare sponsor per pubblicizzare gli scacchi tramite le maggiori reti televisive, volevo riorganiz-zare i circoli e dare loro un aiuto tramite amicizie politiche e far loro ottenere, nelle varie regioni, locali gratis da poter utilizzare per le proprie sedi, volevo creare di nuovo il mod-ello scacchistico dei circoli della mia epoca, volevo creare uno staff dirigenziale molto serio ed attivo che mi aiutasse a cercare sponsor per aiutare gli organizzatori dei tornei, vo-levo creare una FSI super-meccanizzata tramite supporti in-formatici di ottimo livello, volevo mandare i nostri migliori giocatori a fare degli stage in Russia e Inghilterra per aiu-tarli a migliorare il loro livello qualitativo, ed infine avevo la grande idea di creare una scuola scacchistica gestita dal nostro Anatoly Karpov, che essendo un mio caro amico aveva già dato il suo assenso per tale evento. Insomma volevo fare di tutto per far migliorare i nostri gio-catori, fino ad allora totalmente abbandonati dalla FSI, e ri-portarli a livelli accettabili in ambito mondiale, e volevo anche creare un buon ricambio generazionale di scacchisti. Purtroppo la mia presidenza è stata fortemente contrastata, come tutti voi ben sapete, e tutte le mie idee sono rimaste incompiute, visto che già a giugno 1995 , veramente disgus-tato dalla guerra che mi stavano facendo alcune persone, non ho proseguito nell'applicare i miei sogni scacchistici e mi sono dedicato solamente a far funzionare la FSI per la normale amministrazione, avendo io già deciso di lasciare la presidenza al termine del mandato.

Adesso tutto funziona normalmente, Zichichi è un ottimo pre-sidente ed organizza anche alcuni stage per i nostri giocatori, ma tutto questo non basta per colmare il gap tecnico che ci separa dagli altri paesi, ci vorrebbe ben altro e ci vorrebbe ben altra organizzazione della FSI, e soprattutto ci vorrebbe una mentalità dirigenziale a livello manageriale. I circoli stanno chiudendo in tutta Italia, non c'è ricambio generazionale, non ci sono giovani promettenti a livello nazionale, visto che dopo i vari Godena, Arlandi, Belotti, Borgo, D'amore, Sarno, Man-tovani ed altri non ci sono stati giovani che hanno raggiunto il loro livello. E poi adesso dobbiamo combattere anche Internet, visto che tante persone preferiscono stare a casa a giocare invece di fre-quentare un circolo. Insomma i problemi sono tanti, ed al mo-mento attuale non vedo alcuna soluzione. Ci siamo persi il momento magico del 72-73-74, ci siamo persi la possibilità di creare scuole di scacchi con i G.M. del-l'ex Unione Sovietica, e probabilmente è andata perduta anche l'occasione di un presidente disposto a sacrificarsi per gli scacchi come sono stato io. Le occasioni nella vita non si ripetono sempre, e probabil-mente passate queste tre opportunità abbiamo perso tutti i treni che ci potevano condurre all'Europa e al mondo.

Cordiali saluti a tutti dall'ex G.M. Sergio Mariotti

—————————– Per partecipare al dibattito sulle questioni sollevate da questo articolo del GM Mariotti, scrivete a [email protected]. I vostri messaggi verranno inviati al GM Mariotti che si è reso gentilmente disponibile a discutere questi argomenti con i lettori di IdeaScacchi. Desidero segnalarvi inoltre il sito ScacchiTermoli (www.scacchitermoli.it), creato da Francesco Falcolini e che ospita il dibattito online con il GM Mariotti. Grande merito e ringraziamenti vanno a Falcolini, senza la cui collaborazione non sarebbe stato possibile pubblicare questo articolo nè ospitare il dibattito.

Sul sito potrete trovare attualità, dibattiti, partite, concorsi e tantissime altre cose. Da visitare assolutamente.

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

Lo scherzo del caffè Breccia

Il maestro Romolo Ovidi (1875-1952) durante il fascismo era emigrato in Argentina e al termine della guerra fece ritorno in Italia. Installò il suo quartier generale a Roma, presso il caffè Breccia in via XX Settembre. Lì predisponeva scacchi e scac-chiera e rimaneva in attesa. Quando capitava qualcuno che non lo conosceva giocava un paio di partite con in posta un caffè e faceva in modo di perdere. Alla terza partita, con la scusa che troppi caffè fanno male, proponeva di giocare di soldi. Se l’av-versario accettava tornava ad essere il maestro di sempre e bastonava ben bene il malcapitato. Un giorno, alla fine degli anni '40, l'ambasciatore sovietico chiese ad Alberto Pane, socio dell'Accademia romana e ottimo conoscitore della lingua russa, di fare da cicerone a un Grande maestro sovietico in visita a Roma: Paul Keres, all'epoca tra i due o tre giocatori più forti del mondo. Da buontemponi quali erano gli scacchisti romani non si lasciarono sfuggire l'occasione di fare uno scherzo all'Ovidi. Si presentarono al caffè Breccia col vice campione del mondo e lo misero di fronte al maestro italiano. La prima partita fu una vera saga degli errori perché entrambi si impegnarono a giocare male. Alla fine Keres, riuscì "a vincere" quella partita. Gon-golante, sicuro di avere il pollo cotto al punto giusto, l'Ovidi passò alla seconda parte del piano e propose una sfida con posta in denaro, sfida che il sovietico prontamente accettò. Le cronache raccontano che l’Ovidi tornò a giocare da maestro quale era, ma Keres tornò a giocare come vice campione del mondo. L’Ovidi non tardò a scoprire con che pasta fosse fatto il suo avversario e, capendo il raggiro, a metà partita fece saltare per aria e pezzi e scacchiera.

* * *

La Donna di Lasker

Nel piroscafo che l’avrebbe portato a New York per un torneo Emanuel Lasker s’imbatté in due giocatori di scacchi e s’avvi-cinò al tavolo per dare un’occhiata. Alla fine della partita il vincitore invitò Lasker a giocare ma il campione del mondo si schernì dicendo che sapeva appena muovere i pezzi. Sentendosi un esperto, l’altro lo invitò di nuovo proponendogli di dargli di vantaggio la Donna. Lasker accettò e perse apposta quella prima partita al termine della quale disse: — Credo di aver capi-to perché ho perso — e tra lo stupore generale aggiunse: — Ho perso perché avevo la Donna in più! Tra l’ilarità generale l’avversario spiegò che si sbagliava di grosso, che la Donna in più rappresentava un vantaggio praticamente incolmabile. Ma Lasker insistette così tanto che, tra il sorriso beffardo dei presenti e la commiserazione dell’avversario, alla fine riuscì a co-minciare una nuova partita con la Donna di svantaggio. Naturalmente vinse quella partita lasciando tutti nella costernazione mentre lui, tronfio, poteva annunciare che la sua teoria era stata pienamente confermata. Lo stupore venne meno quando in se-guito si sparse la voce che sulla nave viaggiava una personalità di rilievo: il campione del mondo di scacchi.

* * *

Una battuta del conte Arrivabene Il conte Gian Galeazzo Arrivabene (1854-1927) fu persona arguta e brillante dai molteplici interessi. Direttore della "Persevarana", del "Risorgimento" e redattore del "Guerin Meschino" e del "Popolo d'Italia", fu, con Edoardo Crespi, il conte Giovanni Giovio, il conte Alessandro Castelbarco, Virgilio Inama, Arturo Reggio, Marchesi, Ecchelli, fra i primi componenti della Società Scacchistica Milanese. Una volta un socio della Milanese si rifece vivo dopo vari anni e ricevette grandi acco-glienza da tutti eccetto che dall’Arrivabene che restava zitto a guardare il nuovo venuto. Sono dunque così cambiato che non mi riconosci più? — gli chiese alfine costui e l’Arrivabene di rimando: — Al contrario, non sei cambiato affatto, per questo non ti riconoscevo.

* * *

Dispetti tra Grandi Maestri Durante una partita contro Mecking, mentre questi pensava, Tigran Petrosian si fece portare un caffè e prese a sciogliere lo zucchero in modo tale che il cucchiaino battesse ritmicamente nella tazza. Mecking non batté ciglio ma, appena il tratto passò all'avversario, decise di ripagarlo con la stessa moneta. Ma la vendetta non poté consumarsi perché Petrosian, che era quasi sordo e per questo portava un apparecchio acustico, spense l'audio e vinse la partita.

L’aneddotica scacchistica è ricca di episodi che, più di tante biografie, gettano luce sulla personalità di personaggi del mondo degli scacchi. In questa rubrica mi piacerebbe riportare episodi curiosi legati soprattutto al mondo dello scacchismo italiano del passato anche se non solo. Chi conoscesse storie curiose poco note o addirittura inedite è in-vitato a contattarmi all’indirizzo: [email protected].

Universo Scacchistico a cura del Maestro Mario Leoncini

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

Questo spazio vuole essere un punto di incontro per argomenti di tipo regolamentare e organizzativo che possono accade-re nella pratica quotidiana del nostro bel gioco. Lo scrivente è un arbitro nazionale che ha ormai maturato una esperienza trentennale "sul campo", presente in Internet con un proprio sito (http://www.maskeret.com) e attivo sul newsgroup scacchisti-co in lingua italiana it.hobby.scacchi. La mia idea è quella di affrontare un argomento specifico per ogni puntata, in modo da approfondirlo e chia-rirlo meglio possibile, evidenziando se possibile le motivazioni che stanno all'origine di determinate regole e comportamenti, ma molto dipenderà an-che dalle richieste che mi perverranno: gli argomenti potranno essere anche più di uno e inoltre potrò rispondere ai vostri dubbi, ai vostri quesiti. Scrivetemi a : [email protected].

Regolamenti & Curiosità a cura del CM e Arbitro Nazionale Maurizio Mascheroni

Regolamento: Ma cosa serve per dare matto?

Se avete tenuto qualche corso per principianti, sicura-mente avrete dovuto insegnare ai vostri allievi i matti ele-mentari (quello contro il solo Re) e avrete provveduto a elencare il materiale necessario e sufficiente per ottenere la vittoria: una torre, oppure un alfiere e un cavallo, oppure due alfieri, ecc.

Ma se affrontate la stessa questione nella pratica dei tor-

nei e in un ottica regolamentare, la risposta potrebbe essere sorprendente: potrebbe bastare un solo cavallo!

Per capire appieno la verità di una tale affermazione, bi-

sogna controllare il nuovo regolamento della FIDE, in vigo-re dal 1° luglio 2001 e che resterà valido per i prossimi quattro anni. Nei tornei, come sappiamo, siamo tutti sotto-posti a una sottile e perfida tortura: quella dell'orologio.

Questo infernale aggeggio segna inesorabile il trascorre-

re dei minuti a nostra disposizione e l'impressione che ne ab-biamo è che il nostro tempo scorra sempre più veloce di quello del nostro avversario.

Quando, fortunatamente, il tempo a disposizione del no-

stro contendente finisce, ecco che la sua bandierina (quel simpatico affarino di plastica solitamente colorato di rosso) cade. L'avvento degli orologi elettronici ci toglierà anche il sottile piacere di sentire quel dolce "plink" ... ma la sostanza non cambierà: abbiamo "vinto per il tempo", come si dice in gergo.

Ma ne siamo proprio sicuri? L'articolo del regolamento che si occupa dell'orologio è il numero 6.

Cosa succede quando cade una bandierina? Vediamo ...

6.10 Tranne quando si applicano gli Articoli 5.1, 5.2 e 5.3, la partita è persa per quel giocatore che non completa il nu-mero prescritto di mosse nel tempo stabilito. Altrimenti se la posizione è tale che l’avversario non è in grado di dare scaccomatto al giocatore con una qualsiasi possibile se-quenza di mosse legali (ossia con le risposte peggiori), la partita è patta.

Proviamo a "riformulare" quest'ultima parte dell'art. 6.10: se cade la bandierina del mio avversario, io ho vinto se è possibile raggiungere (con qualunque sequenza di mosse legali) una posizione in cui i miei pezzi diano matto ai pezzi avversari.

Il Cavallo

Così, per esempio, si può vincere con Cavallo contro Al-fiere, in quanto è possibile raggiungere la posizione del dia-gramma 1.

!""""""""# ç + + + +% æ+ + + + % å + + + +% ä+ + + + % ã + + + +% â+ + + Nk% á + + + +% à+ + + Vl% /èéêëìíîï)

Diagramma 1 Per questo particolare aspetto regolamentare, il Cavallo si

rivela un pezzo di una forza straordinaria: vince praticamente sempre, tranne quando l'avversario ha soltanto la Donna.

Si vedano questi altri diagrammi, infatti, per alcune possi-bili configurazioni di matto con il solo cavallo.

!""""""""# ç + + + +% æ+ + + + % å + + + +% ä+ + + + % ã + + + +% â+ + + + % á + + N O% à+ + +k+l% /èéêëìíîï)

Diagramma 4 Se l'avversario avesse invece soltanto la Donna non è pos-

sibile raggiungere una posizione di matto; ma se avesse una Donna e altri pezzi/pedoni allora la posizione di matto sareb-be raggiungibile. Per esempio, contro Donna e Pedone, si può ipotizzare che il Pedone venga promosso a Cavallo, permet-tendo in questo modo il matto di cui al diagramma 2, suppo-nendo anche ovviamente che la Donna resti in una posizione ininfluente o che sia stata catturata.

!""""""""# ç + + + +% æ+ + + + % å + + + +% ä+ + + + % ã + + + +% â+ + + N % á + + K M% à+ + + +l% /èéêëìíîï)

Diagramma 2

!""""""""# ç + + + +% æ+ + + + % å + + + +% ä+ + + + % ã + + + +% â+ + + +k% á + + N +% à+ + + Tl% /èéêëìíîï)

Diagramma 3

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L'Alfiere

L'Alfiere, invece, incontra qualche difficoltà in più ri-spetto al Cavallo. Vince contro il Cavallo (diagramma 5) e contro un Alfiere di opposto colore (diagramma 6).

Contro un pedone, l'Alfiere (come il Cavallo) vince sem-pre, anche quando questo non fosse sulle colonne "a" o "h", in quanto è sempre possibile promuovere il Pedone a Caval-lo, rientrando nel caso del diagramma 5.

Gli altri pezzi

Se cade la bandierina al vostro avversario, e voi avete qualcosa di diverso (o in più) dal Cavallo o dall'Alfiere, al-lora potete dormire sonni tranquilli: la configurazione di matto si trova praticamente sempre. Sappiamo infatti che Torre o Donna non hanno difficoltà alcuna a dare matto, co-sì come la coppia di Alfieri, oppure Alfiere e Cavallo. An-che la coppia dei Cavalli in questo caso vince (a gioco cor-retto il finale sarebbe patto, ma qui possiamo anche giocare "qualsiasi possibile sequenza di mosse legali", quindi anche mosse "cattive" da un punto di vista squisitamente tecnico). Naturalmente, un semplice Pedone è ugualmente vincente, dato che possiamo sempre ipotizzare di riuscire a promuo-verlo. Tutto questo, però, qualora fossimo in presenza di po-sizioni "aperte", cioè di posizioni in cui siano possibili cat-ture di pezzi, sacrifici, spinte di pedone, ecc. Ci sono però una serie di posizioni, che chiamerei "chiuse" (anche se i termini "aperte" e "chiuse" sono in questo ambito un poco impropri), nelle quali non è possibile forzare la posizione in alcun modo con mosse legali. Si veda per esempio la posi-zione del diagramma 7.

!""""""""# ç + + + +% æ+ + L + % å O O O O% äOp+p+p+p% ãp+ + + +% â+ + + + % á +k+b+ +% à+ + + + % /èéêëìíîï)

Diagramma 7

In questa posizione non è possibile per nessuno dei due colori ottenere nulla, comunque si giochi: non è possibile alcuna mossa di Pedone, nessuno dei due Re può penetrare nel territorio nemico, nessun pezzo può essere sacrificato per alterare la natura bloccata della posizione. La FIDE chiama questo genere di posizione con il termine "posizione morta". Questo genere di posizioni dovrebbe comportare il termine immediato della partita, però nella concitazione del-le partite semilampo e lampo può succedere che i giocatori

proseguano ... ma se cadesse la bandierina al Nero (o al Bian-co) la partita sarebbe comunque patta.

Annotazioni finali

E' importante ricordare che questo discorso (contrariamente a quanto avveniva in passato e che non segna-lo per non generare confusione) vale in tutti i tipi di torneo, siano essi a tempo "lungo", di "gioco rapido", oppure "lampo".

Ho infine approntato una tabellina, che spero si possa rivelare un valido aiuto (anche per gli arbitri!) al momento della caduta di una bandierina. Ho evidenziato tutti i casi pos-sibili di patta: in tutte le altre situazioni la partita è vinta dal-l'avversario del giocatore cui è caduta la bandierina (si vedano comunque le eccezioni – posizioni "chiuse" - prima citate).

Curiosità : La dimensione dei pezzi e della scacchiera

Vi siete mai trovati a giocare con pezzi incredibilmente grandi e caselle molto piccole, o viceversa con i pezzi talmen-te piccoli da "perdersi" all'interno delle case? Esiste una di-mensione standard di pezzi e scacchiera? Naturalmente sì, ma la FIDE consente una certa elasticità. Le misure più apprezza-te sono il Re alto cm. 9,6 (gli altri pezzi in proporzione) e la casa di cm. 5,5 di lato.

Vi insegno due rapidi trucchetti per stabilire se i pezzi so-

no adeguati alla dimensione della scacchiera: una casa deve poter contenere quattro Pedoni messi uno accanto all'altro a formare un quadrato (vedi figura), oppure una Torre sdraiata in diagonale.

!""""""""# ç + + + +% æ+ + + + % å + + + +% ä+ + + + % ã + + + +% â+ + + + % á + + KbM% à+ + + +l% /èéêëìíîï)

Diagramma 5

!""""""""# ç + + + +% æ+ + + + % å + + + +% ä+ + + + % ã + + + +% â+ + + + % á + + KbV% à+ + + +l% /èéêëìíîï)

Diagramma 6 Cade la bandierina di un giocatore: la partita è patta quando ...

Pezzi del possibile “vincente” Pezzi del giocatore cui è caduta la bandierina

¢ (ininfluenti)

¢+¤ ¢

¢+¤ ¢+£

¢+¥ ¢

¢+¥ ¢+¥ dello stesso colore

¢+¥ ¢ + una qualunque combinazione di soli

pezzi pesanti (¦; £; ¦+¦; ¦+£; ¦+¦+£; ecc.) o di pezzi pesanti con presenza di alfie-re dello stesso colore

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Giocare OnLine a cura di Francesco S. Rinaldi

Una partita a scacchi online può svolgersi tramite connessione diretta dei due giocatori, utilizzando appositi programmi, ma la so-luzione di gran lunga più popolare è quella di passare attraverso server di gioco dedicati, che raggruppano numerosi appassionati ed offrono loro i più svariati servizi.

Di server di scacchi ne esistono ormai tantissimi in giro per la rete, e differiscono tra loro per storia, organizzazione, tecnologia utilizzata e molte altre cose ancora. Esistono server gratuiti e a pa-gamento, server dedicati esclusivamente al gioco degli scacchi e server in cui gli scacchi sono soltanto uno dei tanti giochi suppor-tati. In questa rubrica, anche se occasionalmente toccheremo argo-menti legati al gioco online in generale, ci occuperemo principal-mente di FICS, acronimo di ‘Free Internet Chess Server’.

I motivi di questa scelta sono molteplici: innanzitutto un motivo storico , in quanto FICS è l’antesignano dei server di scacchi (per una storia di FICS, cfr. http://www.inficad.com/~ecollins/fics-icc.htm). Poi perché nonostante il server sia situato fisicamente in USA, su FICS si e’ formata una grossa comunità di italiani , che comprende oltre a numerosi giocatori di varia forza, anche numerosi “officials” di FICS, ossia persone con incarichi ufficiali sul server, e come vedremo su FICS vengono organizzate diverse manifesta-zioni appositamente pensate per gli italiani. Da non dimenticare infine, che nonostante FICS sia completamente gratuito, è comun-que un server di livello ottimo, con una organizzazione e una va-rietà di servizi che poco o nulla hanno da invidiare ai server com-merciali. E’ doveroso a questo punto avvertire che in Rete esiste un monumentale manuale di FICS, redatto da Maurizio Camangi (‘Heuristik’ su FICS), interamente in italiano, e consultabile al-l’URL: http://ascu.unian.it/~joshua/chess/fics.html . Si tratta però di un’opera, che appunto per la sua monumentalità, è più un manuale per chi su FICS si sappia già muovere, che una guida per chi si de-ve accostare per la prima volta a questo fantastico mondo virtuale, come spero invece possano essere queste pagine.

Iniziamo con il visitare il sito di FICS, all’URL http://www.freechess.org . La prima cosa da fare, è quella di registrarsi a FICS. Questo ci permetterà di ottenere un handle, ossia un nome di bat-taglia con cui giocheremo le nostre partite. Gli utenti registrati, inoltre, vengono immessi nel sistema di rating del server, e posso-no utilizzare i numerosi servizi del server.

Per registrarsi a FICS, sul sito , cliccare su Register. Una volta che si è nella pagina di registrazione, cliccare su Regi-

stration Form. Compilare il formulario che vi verrà presentato, inserendo il vostro nome reale, l’handle desiderato, e il vostro in-dirizzo email. E’ fondamentale che inseriate l’indirizzo email cor-rettamente, altrimenti non riceverete mai il codice di attivazione. Se eseguite tutte le operazioni correttamente, sul vostro indirizzo email riceverete un codice numerico di 8 cifre. A questo punto , tornate sulla pagina di registrazione, cliccando

su Register, quindi cliccate su Activate account page. Negli appo-siti spazi, inserite l’handle da voi prescelto e il codice di attivazio-ne. Finalmente, riceverete la vostra sospirata “password”, e potrete connettervi a FICS da utenti registrati. Un possibile problema che può verificarsi al momento della regi-

strazione, è che il vostro indirizzo email non venga accettato dal server: questo perché alcuni domini sono stati esclusi dalla possi-bilità di registrarsi automaticamente. Se questo dovesse verificarsi nel vostro caso, dovete richiedere

una registrazione manuale, inviando una email ad uno degli admin italiani di FICS, ad uno di questi indirizzi email: mad@freechess.

In questa rubrica forniremo notizie e spiegazioni riguardanti il gioco degli scacchi online, cioè il gioco svolto in tempo reale, tramite Internet. Lo scrivente , 1N e istruttore di scacchi, è admin e tournament manager su FICS, ed è noto in rete con il nick "frengo". E' curatore di un sito (http://utenti.tripod.it/RinaldiF/partite.htm), dedicato ai Tornei Italiani Online, ed in generale alle attività degli italiani su FICS". Scrivetemi all’indirizzo : [email protected]

org ; [email protected] ; [email protected] . Mi raccomando, utiliz-zate questa possibilità soltanto dopo aver provato la registrazione automatica. Una volta che, in un modo o nell’altro, siete venuti in possesso della vostra password, dovrete scegliere come collegarvi a FICS. Esistono diverse interfacce grafiche, per vari sistemi operativi, da

installare sul vostro computer. Queste interfacce rappresentano pro-babilmente il miglior mezzo per giocare su FICS, e verranno esami-nate nei prossimi numeri di questa rubrica. Per chi si avvicini la prima volta a FICS, la cosa migliore è connet-

tersi direttamente dal sito di FICS, attraverso l’apposita interfaccia Java denominata Javaboard. Per fare questo, dal sito di FICS, cliccate su Login Now. Aspettate

qualche secondo, e vi apparirà una finestra in cui vi verranno richie-ste handle e password. Inseritele, e cliccate su Enter FICS. Ecco la finestra che vi si presenterà:

In questa finestra, notiamo in alto 5 pulsanti principali (Settings, Games, Seek a Game, Sought Games, Help). Poi c’è lo schermo di comunicazione, in cui appariranno tutti i vari messaggi provenienti dal server. Infine c’è la riga di comando, in cui inseriremo gli even-tuali comandi da inviare a nostra volta al server. Per esempio, se abbiamo grossa impazienza di giocare una partita, è

sufficiente digitare getgame nella riga di comando, premere invio, e il server ci farà iniziare una partita blitz, con un avversario scelto a caso. Ma magari, prima di iniziare a giocare, è meglio cercare di ca-pire qualcosa in più ☺ Diamo quindi un’occhiata ai vari pulsanti. Cliccando su Settings,

visualizzeremo alcune utili informazioni su noi stessi. Per adesso, non è necessario conoscerle a fondo, ne parleremo nel prossimo nu-mero, se volete comunque date uno sguardo. Cliccando invece su Games , appare la lista delle partite in corso

sul server, una cosa del genere:

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Vediamo i vari parametri, ad uno ad uno: Time: Si tratta ovviamente del tempo di riflessione per l’intera partita, in minuti. Increment: E’ l’incremento (in secondi), cioè il tempo che vie-ne aggiunto dopo ogni mossa (è la modalità “orologio Fi-scher”). Mode: Permette di scegliere se la partita deve valere per la va-riazioni Elo di FICS (rated), oppure no (unrated). Color: Se viene impostato su (auto), sarà il server ad asse-gnare il colore ai due giocatori. Se invece vogliamo scegliere il

colore con cui giocare, imposteremo questo parametro su (white) oppure su (black). Variant: Variando questo parametro si può giocare a vari tipi di scacchi eterodossi (vinciperdi, mangiaepassa, e tanti altri). Di que-sto ci occuperemo meglio in un prossimo numero. Sappiate che se volete giocare a scacchi normali, dovete lasciare questo parametro su (regular). Accept: Se questo parametro è impostato su (automatic), una vol-ta che il nostro avversario accetta la nostra sfida, la partita inizia immediatamente. Se invece il parametro è impostato su (manual), ci riserviamo la possibilità di accettare o meno il nostro avversario. Formula: Anche di questo parametro parleremo in dettaglio in un prossimo numero. Sostanzialmente, all’inizio, non fa molta diffe-renza se è impostato su (yes) oppure su (no). Minimum Rating, e Maximum Rating, infine, indicano l’inter-vallo di punteggio che devono avere i nostri avversari per poter accettare la nostra sfida. Per esempio , se vogliamo giocare solo con avversari con punteggio inferiore a 1600, dovremo mettere Minimum rating = 0 e Maximum rating = 1600. Una volta im-postati tutti i parametri, non ci resta che cliccare su seek, e la no-stra sfida sarà visibile a tutti gli altri giocatori presenti sul server. Per visualizzare le sfide lanciate dagli altri giocatori, dobbiamo cliccare sul pulsante Sought games.

Se clicchiamo due volte con il mouse su una delle righe, possiamo osservare la partita corrispondente: per esempio, dopo un doppio click sulla riga che inizia per 49, otterremo la seguente schermata:

Ma probabilmente, più che osservare partite altrui, su un server di scacchi uno preferisce giocare in prima persona ☺. Andiamo quindi a piazzare una sfida, con i parametri che piu’ ci aggradano. A questo scopo basta cliccare su Seek a Game: si ottiene la se-guente finestra:

Verrà visualizzata una finestra del genere:

Ognuno dei puntini su questo grafico rappresenta una sfida che possiamo accettare. Sull’asse verticale è riportato il rating del gioca-tore che ha piazzato la sfida, sull’asse orizzontale il tempo di rifles-sione della partita (per la precisione è riportato l’expected time ossia la quantità (Time + 40 x Increment)). Il colore del pallino ci da in-formazioni sul tipo di partita: come spiegato dalla legenda in alto a destra, il pallino rosso rappresenta una partita a scacchi “normali” contro un umano, il pallino vuoto rappresenta una sfida “unrated”, il pallino grigio rappresenta una sfida lanciata da un computer (su FICS giocano infatti anche alcuni computer, di varia forza. Notate che gli account su cui giocano i computer sono contrassegnati da una (C) accanto all’handle.) I pallini gialli, fucsia e blu rappresentano vari tipi di scacchi eterodossi. Se portiamo il mouse su uno dei palli-ni, in basso a sinistra verranno visualizzati i dettagli della sfida. Infi-ne , se decidiamo di accettare una sfida, e’ sufficiente cliccare due volte sul pallino corrispondente, e potremo giocare. L’ultimo tasto, infine, Help, permette di visualizzare i file di help generali. Per vi-sualizzare le varie voci, dovete usare la linea di comando. Per esem-pio, se desiderate sapere come funziona il comando getgame, a cui ho accennato prima, sarà sufficiente digitare:

help getgame Attualmente i file di help sono in inglese (anche se è in corso la tra-duzione in italiano), ma questo non è un grosso problema. Infatti, c’è la possibilità di avere , praticamente 24 ore su 24, un help in linea in italiano. Questo strumento meraviglioso è il canale 74, ossia il cana-le degli italiani. Per iscriversi al canale italiano, digitare nella riga di comando : +channel 74 A questo punto inizierete a visualizzare quanto viene detto sul que-sto canale. Se volete parlare voi, sarà sufficiente digitare: tell 74 <quello che volete dire (in italiano)> In questa maniera, potrete porre tutte le domande sul server, a gente più esperta che sarà felice di darvi tutte le indicazioni. Beh, per questo numero è tutto, arrivederci al prossimo !

COLLEGAMENTI E INDIRIZZI Storia di FICS : http://www.inficad.com/~ecollins/fics-icc.htm Manuale di FICS : http://ascu.unian.it/~joshua/chess/fics.html Sito Ufficiale di FICS : http://www.freechess.org

ADMINS ITALIANI SU FICS : [email protected] [email protected] [email protected]

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Scacchi & Internet a cura di Davide Cortese

Internet sembra essere nata per gli scacchi. Il nostro amato gioco si trova estremamente a suo agio sulla rete, tant’è che pochi altri sport (o hobby, gioco a seconda dei gusti), vantano la medesima diffusione in rete. Esistono migliaia di siti di appassionati, professionisti, riviste, circoli e numerosi server su cui e’ possibile giocare online. Quest’ultima attività è talmente diffusa da essere addirittura accusata di spopolare i circoli. Questo per farvi capire l’entità del fenomeno. In questo spazio verranno recensiti i siti Internet più interessanti e utili, sia da un punto di vista pratico (reperimento di informazioni, calendari, risultati, ecc.) che teorico (siti didattici, database scacchistici, ecc.).

La recensione di questo numero riguarda un sito italiano, an-zi probabilmente IL sito italiano degli scacchi, ovvero “Maskeret chess pages”, le pagine scacchistiche del nostro collaboratore Maurizio “Maskeret” Mascheroni. L’URL del sito principale, che più che altro serve da indice per le altre pagine, è www.maskeret.com. Le pagine del sito si dividono in pagine locali, dedicate all’utenza italiana e in alcuni casi addirittura lombarda, e pagine internazionali, scritte in lin-gua inglese. La Mecca Chess Encyclopedia Tra le pagine del sito, la Mecca è la più famosa a livello in-ternazionale ed è probabilmente la prima vera enciclopedia degli scacchi online. Su la Mecca potete trovare qualsiasi tipo di informazione scacchistica: piccole biografie dei gio-catori, risultati e tabelloni dei tornei, liste e calcolo del-l’ELO, codici ECO delle aperture e migliaia di link selezio-nati e catalogati. La pagina principale de La Mecca si presenta come un vero e proprio portale degli scac-chi, con tanto di spazio de-dicato a “Today in histo-ry”, ovvero gli avvenimenti e le ricorrenze scacchisti-che del giorno, e con un ca-lendario degli eventi inter-nazionali costantemente aggiornato (utilizza il ser-vizio JACK, che vedremo più avanti). Tralasciando per ora le parti relative alle news e ai link, che utilizzano rispettivamente i servizi BLIP e CLINK e che vedremo separatamente, concentriamoci su ciò che caratterizza la Mecca, ovvero la parte “enciclopedica”. La sezione “Who, When and Where” (in inglese “chi, quando e dove”) permette di ricercare informa-zioni specifiche nell’ampio archivio de La Mecca, utilizzan-do i servizi “Who is who” (chi è chi), “When and Whe-re” (quando e dove) e “Timeline” (cronologia degli eventi). “Who is who” effettua la ricerca, in base ai parametri speci-ficati, su un database di oltre 3000 giocatori costantemente aggiornato dagli utenti stessi, fornendo dati biografici, foto e curiosità. “When and Where” permette di trovare informa-zioni su un particolare evento o gruppo di eventi, selezio-nando i criteri di ricerca tra un’ampia gamma e operando su un archivio di oltre 1500 eventi. “Timeline” è sistema che permette la visualizzazione in ordine cronologico di un sus-seguirsi di eventi selezionati in base a diversi criteri (es. tutti i campionati mondiali dal 1886 al 2001). In sostanza, la Mecca è un servizio di ricerca informazioni estremamente

esaustivo, che opera su un database in costante aggiornamen-to, sia ad opera di Maskeret sia ad opera degli utenti stessi. CLINK! – Click the Link! La controindicazione principale nell’uso di Internet è sicura-mente la dispersione delle informazioni. Non sempre riuscia-mo a discernere nel mare di informazioni presenti in rete quel-le che veramente ci servono, quelle che stiamo cercando. Clink! risolve questo problema nell’ambito scacchistico, cata-logando e selezionando migliaia di link (attualmente più di 5000) e rendendo la ricerca talmente semplice da permettere di trovare le informazioni con pochi click del mouse. Ogni utente ha inoltre la possibilità di esprimere la propria valuta-zione di ogni sito, sia tramite un semplice voto (da 1 a 10) cliccando su “Rate it”, sia a parole ciccando su “Review it”. Clink! è un servizio in inglese, essendo rivolto ad un pubblico internazionale, ed è accessibile anche da “La Mecca”.

JACK - Just Another Chess Calendar Il mondo degli scacchi è ricco di avvenimenti. Ogni giorno inizia un nuovo torneo, una simul-tanea, un campionato a squadre e non sempre gli scacchisti sanno dove reperire le informa-zioni per decidere se, dove e quando giocare, o per scegliere un torneo piuttosto che un altro. D’altra parte gli organizzatori stessi spesso e volentieri si trovano nella difficile situazione di non avere canali diretti per comunicare con gli scacchisti, finendo poi per gestire un torneo

con pochissimi iscritti. Maskeret offre una soluzione, uno strumento che permette agli organizzatori di contattare diretta-mente lo scacchista informandolo con precisione sulla data, il luogo e la modalità di un determinato evento scacchistico. Questo strumento si chiama JACK, ed è accessibile anche dal-le pagine de “La Mecca”. Grazie a delle semplici maschere in inserimento dati, l’organizzatore potrà inserire in maniera au-tonoma i dati dell’evento organizzato, e lo scacchista potrà decidere se consultare i dati online, tramite le pagine di JACK e scegliendo dei parametri di ricerca, oppure ricevere l’infor-mazione direttamente via email grazie al servizio personaliz-zabile “Mimì”, di cui parleremo in seguito BLIP - Blitz Press Releases BLIP è un servizio che raccoglie tutte le notizie, gli annunci e i comunicati stampa nel mondo e li mette a disposizione del-l’utente in un unico sito. Le informazioni vengono aggiornate di giorno in giorno, e sono accessibili anche dalla pagina prin-cipale de “La Mecca”.

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

Micio - Milan Italy Chess Internet Organization Micio è il sito storico di Maskeret, quello che per primo ha ottenuto un vasto riconoscimento da parte degli utenti. Il sito si propone di “fornire un' informazione tempestiva e puntuale di tutto quanto concerne l'attività scacchistica in Italia e in Lombardia in particolare, oltre ad una nutrita se-rie di informazioni di carattere generale sugli scacchi”. Dopo 5 anni di attività Maskeret può ben dire di aver ottenuto quello che si era proposto con il suo sito. Con la sezione “Le ultime novi-tà”, è possibile tenersi costante-mente aggiornati su tornei e ma-nifestazioni a venire e leggere le ultime notizie e gli ultimi comuni-cati federali. Le informazioni ri-guardanti l’Italia e soprattutto la Lombardia vengono poste in rilie-vo, ma le notizie “internazionali” sono comunque presenti. La sezione “Lombardia” mette in risalto tutti gli avvenimen-ti e le attività della regione, fornendo un dettagliato calenda-rio degli eventi, la lista e le pagine dei circoli e relativi con-tatti, la lista consultabile degli arbitri e ospitando le pagine del Comitato Regionale Lombardo, da cui si possono scari-care i bollettini. Insomma, tutto ciò che può servire allo scacchista lombardo. La voce “Siti” nel menu di Micio per-mette di accedere ad una vasta selezione di link a siti italiani e mondiali. Ampio spazio è dedicato alle pagine personali degli appassionati italiani Vista la sua trentennale esperienza arbitrale, Maskeret ha pensato bene di creare una pagina ap-posita per la docu-mentazione, sia essa di interesse locale o internazionale. Nella pagina “Documenti” è possibile leggere o scaricare ogni sor-ta di documento, dai vari regolamenti federali ai sistemi per lo svolgimento di tornei, dalla modulistica arbitrale ai verba-li delle riunioni del consiglio federale, e chi più ne ha più ne metta. Il nuovo servizio ospitato su Micio è Mimì, un utilis-

simo sistema di mailing list, ampiamente personalizzabile, che permette di ricevere direttamente nella propria casella di posta elettronica le informazioni sui nuovi tornei lombardi, italiani o internazionali, a patto che corrispondano ai criteri da noi sele-zionati, ovvero : tipologia di evento, città o provincia di svol-gimento e data di inizio e fine. Un’ulteriore nota di merito per questo sito è sicuramente data dalla possibilità di effettuare

ricerche, anche complesse, sulle liste Elo Italia ed Elo Fide. FIDO – Italian Chess Calendar Versione italiana di JACK, FIDO è un ca-lendario scacchistico online che permette agli organizzatori di pubblicare in maniera autonoma i bandi dei tornei e gli annunci delle manifestazioni, e agli scacchisti di essere sempre aggiornati sugli eventi scac-chistici, sia tramite la lettura online sia tra-mite il servizio di mailing list Mimì.

Conclusioni Nel caso non abbiate ancora tratto le vostre, allora vi dico a quali conclusioni sono giunto recensendo questo sito. Tecnicamente il sito è molto ben fatto, estremamente dinami-co e automatizzato nella gestione della maggior parte dei ser-vizi, cosa che permette un alleggerimento del carico di lavoro a chi lo gestisce, e garantisce d’altra parte all’utente finale un flusso di informazione continuo e sempre aggiornato. Esteti-camente leggero e gradevole, www.maskeret.com è uno stru-mento molto importante a disposizione del mondo scacchisti-

co italiano, e si basa in buona parte sulle informa-zioni fornite dagli scacchi-sti e dagli organizzatori

stessi. Giudizio : assolutamente da non perdere!

http://wcc2001.fide.com/ - Sito ufficiale del prossimo cam-pionato mondiale FIDE. http://www.chesstoday.net/ - Probabilmente l’unica rivista quotidiana di scacchi, che vi arriva direttamente via email ogni giorno. Creata dal GM Alex Baburin, collaborano il GM Sherbakov e il MI Barsky. http://www.tiviakov.demon.nl – Sito ufficiale del GM S.Tiviakov, ricco di interessanti report, articoli, partite annotate e tanto altro ancora! http://www.romagnolionline.com – Il miglior negozio on-line per i propri acquisti scacchistici e non solo. Dalle scac-chiere elettroniche ad un vasto assortimento di scacchiere arti-stiche. http://www.chessbase.com – Il sito ufficiale della ChessBa-se, produttrice dell’omonimo programma per la gestione di database scacchistici e del fortissimo programma Fritz. http://www.federscacchi.it – Il sito ufficiale della Federazio-ne Scacchistica Italiana, ricco di materiale didattico, informa-zioni, documenti ufficiali. Da non perdere il filmato biografi-co sulla vita di Alekhine realizzato dal Maestro M.Leoncini.

http://www.chesscenter.com/twic – La più famosa rivista di attualità scacchistica. Esce ogni Lunedì e permette di scaricare le partite giocate nei principali tornei ogni settimana. http://www.fide.org – Il sito ufficiale della Fédération Inter-nationale des Échecs, la federazione scacchistica internazion-ale. http://www.chesscafe.org – Importante rivista online, che os-pita numerose rubriche curate da importanti Grandi Maestri e personaggi del mondo scacchistico internazionale. http://www.italiascacchistica.com – Sito ufficiale della storica rivista scacchistica italiana. http://www.kasparovchess.com – Il sito ufficiale di Garry Kasparov, con notizie, partite commentate e diversi servizi a pagamento. http://www.gsei.org – Il sito ufficiale del Gruppo Scacchi e Informatica. L’unico punto di riferimento italiano per gli ap-passionati di programmazione scacchistica. http://www.freechess.org – Il sito di FICS, il più importante server gratuito per il gioco online. Numerosi tornei online, tra cui i famosi TIO. Il canale italiano è il numero 74.

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...questo è il problema! a cura di Vito Rallo

Prima di iniziare la rubrica mi piace riportare, per gli appassionati del gioco degli scacchi che guardano con distacco i problemi, quanto scritto da M. Velimirovic e M. Kovacevic nella prefazione dell' "Antologia dei Problemi di Scacchi": " Il numero enorme di partite di scacchi finora giocate hanno esaurito solo una piccola parte di tutte le possibilità offerte dal gioco. Il fattore lotta riduce drasticamente il numero di posizioni che possono realmente presentarsi su una scacchiera. Così una quantità virtualmente infinita di possibili posizioni non sarà mai raggiunta nel gioco reale. E sono proprio queste posizioni oggetto di esplorazioni dei compositori di pro-blema di scacchi". Sperando così di avere suscitato anche l'interesse tra i non 'addetti ai lavori' ecco alcuni appunti su due dei tanti temi che si possono incontrare in un problema

Il tema Arguelles richiede “Una reciproca interferenza tra due pezzi in due fasi del gioco. Una attiva del pezzo A, che muovendo interferisce B, e una passiva del pezzo B che muovendo si eclissa dietro A auto-inchiodandosi’. In un #2 si ha il Tema Arguelles bianco se l’interferenza si realizza tra due pezzi bianchi (nei tentativi), nero se si produce tra pezzi neri (nelle difese) e misto se vi partecipano pezzi di entrambi i colori.

Ovviamente il tema, tecnicamente, può essere svolto più facilmente tra un pedone e un altro pezzo, ge-neralmente Torre o Donna, ma quello che risulta chiaro è che non deve essere necessariamente un pedo-ne a creare i due effetti. Per il Tema Arguelles nero riporto un problema premiato con il 1°/2° Pr. da ‘Revista 64 - 1977

Nel problema sono presenti, oltre che al Tema Arguelles, effetti propri del Tema Vladimirov che, nella forma pura, ha il seguente enunciato: "In almeno due tentativi le prime mosse del bianco (A/B) vengono neutralizzate dal nero con le difese a/b. Nella soluzione le difese a/b consentono i matti A/B ". Schema:

GV. 1. A? (2. #), a ! 1. B ? (2. #), b ! GR. 1. !! (2. #), a/b 2. A/B#.

Interessante anche evidenziare come il problema nel GR non utilizza le difese neutralizzanti del GV

ma le mosse che consentono i matti dopo le minacce. Chiudo ricordando che chiunque può mandare consigli, fare richieste o mandare anche problemi inediti

al redattore della rubrica. Se arriveranno inediti in numero sufficiente questi, oltre che essere da noi pub-blicati, potranno essere oggetto di una gara di composizione a tema libero. Trapani, 08.11.01

Vito Rallo – [email protected]

TEMA ARGUELLES e TEMA VLADIMIROV

!""""""""# çkB + + +% æOnN + +p% å Lm+ +rW% ä+ + +o+t% ã +o+ +o+% â+ O R O % á + + +oQ% à+ + + +v% /èéêëìíîï)

#2

D.BANNY - Russia 1°/2° Pr. ‘Revista 64’ 1997 Tema Arguelles (*) con effetti del Tema Vladimi-rov (°) GV. 1.Te5? (2.Tb5#) f4 2.Dg1#; ma 1..., a6! (*°) 1.Te6? (2.T:c6#) D:g6 2.Dg1#; ma 1..., g1! (°) 1.Te7? (2.A:a7#) Df8 2.Dg1#; ma 1..., D:g6! (*°) GR. 1.Dg1! (2.Db1#) f4/D:g6/Df8 2.Te5/Te7/Te6#

n.d.e. GV = Gioco Virtuale; GR = Gioco Reale

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pensava allora, mi trovo sulla tolda di una caravella, di un galeone antico in procinto di abbandonare per sempre la Terra! Partire, partire e non tornare più...

Quando era assorto in quei pensieri restava immobile in-teri minuti, felice come un bambino, finchè qualcosa nella sua mente non interrompeva quella fantasticheria; si rimette-va allora a camminare in quel modo lento e pausato. Arriva-to al punto del porticato da cui cominciava invariabilmente le sue passeggiate, si avvicinava al muretto su cui poggiava-no le eleganti colonne che sorreggevano gli archi. Lì sopra, una scacchiera e un taccuino splendevano alla luce della lu-na.

L'uomo si chinava sui pezzi che si scrutavano l'un l'altro minacciosi, obbedendo inconsapevoli alle leggi che l'Uomo aveva fissato per loro migliaia di anni prima, e ne considera-va attentamente la posizione, gli occhi miopi ed arrossati dall'insonnia socchiusi dietro i pince-nez. Tutto era immobi-le nel chiostro, soltanto i pesci rossi nella fontana mutavano improvvisamente posizione, unica testimonianza che anche quella parte d'universo era soggetta al trascorrere del tempo. Infine, l'uomo allungava la mano ed eseguiva la mossa me-ditata, segnava alcune annotazioni sul taccuino e ricomincia-va quindi il periplo del chiostro, mentre gli occhi tornavano a controllare i piedi e la mente quasi soccombeva ad un ter-ribile turbinio di pensieri. Quella era la mossa che avrei do-vuto fare!, si rimproverava talvolta. Come ho potuto essere così sciocco da non vederla allora?

Quando era preso in quelle riflessioni la memoria torna-va a quelle giornate di due anni prima, al Franklin Chess Club di New York, e come per miracolo ecco che percepiva di nuovo l'ossessivo incedere dell'orologio da torneo che bruciava il tempo troppo, troppo rapidamente, lo scricchio-lio nervoso di alcune poltrone nella raccolta platea di genti-luomini, l'onnipresente odore di sigaro di cui l'ambiente era saturo e, dalle pareti, lo sguardo altero di facoltosi mecenati ritratti in olii di maniera. Di fronte a lui, campione del mon-do in carica, era seduto quel giovane professorino di mate-matica tedesco, che chissà come aveva trovato in America dei sostenitori che avevano organizzato quel match per il ti-tolo con una borsa di ben tremila dollari. Wilhelm Steinitz contro Emanuel Lasker, un incontro sul cui esito nessuno

avrebbe mai dubitato. Eppure...serrava gli occhi come se fosse stato colpito da una fitta improvvisa mentre quelle parole sussurrate dalla platea quando tutto era finito gli rimbombavano nel cervello: non poteva an-dare diversamente (adesso lo dicevano!)... Lasker ha trentadue anni di meno, dico trentadue!, e Steinitz... Dio mio, ma l'avete visto com'è ridotto? Cammina con le stampelle! Quegli idioti si permettevano di pontificare a quel modo, cretini che speravano di capire il senso riposto delle sue mosse - come se una scimmia potesse com-prendere il funzionamento di un orologio!, diceva

spesso. In un impulso di rabbia ed orgoglio gettò lontano da sè il

bastone e prese a camminare a passi più veloci. Ecco, ades-

Nel 1993 uscirono in Italia due romanzi a tema scacchistico di notevole spessore ma con diversa fortuna. Se il primo di essi, La variante di Luneburg di Paolo Mauresing (ed. Adelphi) ottenne un clamoroso successo editoriale, fino a divenire il libro più let-to dell’estate, del secondo solo gli addetti ai lavori sentirono parlare. Mi riferisco alla Scacchiera fantastica di Paride Masac-ci (ed. Nuovi autori), gustoso romanzo che si incentra sulle os-sessioni presunte che caratterizzarono l’ultimo scorcio di vita di Wilhelm Steinitz, primo campione del mondo di scacchi. L’uscita del romanzo mi colpì anche perché lo scacchista eccen-trico, che ispirava opere letterarie e interessava gli psicologi, cessava di essere il mitico americano Paul Morphy (1837-1884) per incarnarsi nella monumentale figura del fondatore degli scacchi moderni. Come già Masacci anche Pietroselli si interes-sa di Steinitz e delle nebbie che circondarono questo grande campione nell’ultima parte della sua vita.

Massimo Pietroselli (Roma 1964) è laureato in ingegneria elettronica e lavora per una società di telecomunicazioni. Nel 1995 vinse, con il romanzo Miraggi di silicio il premio Urania e fu pubblicato da Mondadori. Ha inoltre pubblicato una decina di racconti su varie riviste. Se si escludono i cori russi ho trova-to una notevole sintonia tra le cose che piacciono e sono antipa-tiche a lui con quelle che piacciono a me. Gli piace la fanta-scienza “dove ci sia la scienza” anche se, come egli stesso ag-giunge, “questo ‘purismo’ è purtroppo fuori moda” e non gli piacciono i “maleducati, i libri che per forza devono spiegare tutto, la filosofia New Age, la fiction televisiva, il plurale nelle parole inglesi (a meno che non stia parlando inglese!), i cori russi e il free-jazz-punk-inglese. (Mario Leoncini)

_________________________ I piedi scalzi dell'uomo posavano saldi uno dopo l'altro

sul pavimento antico del piccolo chiostro, sostavano un at-timo aderendo alla pietra fredda e poi tornavano a solle-varsi. I calzoni rimboccati alle caviglie, l'uomo procedeva con quel meditato incedere aiutandosi con un bastone, e camminando fissava corrucciato i piedi, come per since-rarsi che il movimento avvenisse correttamente. Per il chiostro si udiva soltanto la punta del bastone che toccava il pavimento e l'allegro gocciolio della fontana al centro del giardino, incorniciato da un'austera teoria di archetti a tutto sesto che sorreggevano un porticato dalle tegole sconnesse. Di tanto in tanto l'uomo si fermava: sollevava allora lo sguardo verso il cielo stellato e indugiava a studia-re le ombre profon-de che la luna scava-va negli ornamenti della possente chiesa gotica che incombe-va sopra il chiostro. Gli sembrava che quella ragnatela di ombre non fosse al-tro che una fitta se-rie di funi che cercavano di trattenere al suolo quella co-struzione, e considerò come da un momento all'altro l'inte-ra chiesa si sarebbe potuta sollevare ed involare verso la luna, come in un racconto di Luciano di Samosata. Ecco,

Wilhelm Steinitz di Massimo Pietroselli

introduzione a cura del Maestro Mario Leoncini

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distinse la figura di un monaco. "Bellissimo fiore. E' così profumato..." rispose Steinitz. "Sembra l'incarnazione della primavera stessa" continuò il

monaco. "E' vero! E' proprio quello che stavo pensando. Odoroso

come la primavera; intenso come la primavera..." ( ...Poi, continuando a parlare, il monaco fece una cosa

che stupì Steinitz: poggiò la mano sulla sua fronte. La mano del monaco si spostò un attimo dopo sulla gola ed infine gli prese il polso. Quindi, delicatamente gli alzò il mento e gli

occhi dell'anziano campione si trovarono fissi in quelli del monaco, che estrasse dal saio una sorta di lente e vi guardò attraverso, ed i suoi occhi adesso erano enormi ed arrossati. Steinitz lo lasciò fare, e quando il monaco eb-be finito e gli diede una pacca confidenziale sulla spalla e lo salutò, lui si sorprese nel ri-spondere: "Buona giornata, professor Winter-man", perchè era sicuro che quell'uomo fosse un monaco, non un professore, e poi, professo-re di che?...) Un fruscio lo avvertì che il monaco si era al-lontanato. Allora guardò in alto, verso le stelle

lontane. La luna si andava lentamente nascondendo dietro il campanile della chiesa e d'un tratto si rese conto che presto tutto sarebbe piombato nel buio, il chiostro, gli scacchi, la fontana, i fiori di magnolia e lui stesso.

Allora si sentì terribilmente solo sulla tolda della nave, op-presso da ricordi e sensazioni che apparivano nella sua mente come fantasmi, privi di ordine cronologico, e quel senso di leggerezza, di euforia e speranza che poco prima aveva gon-fiato le vele della sua fantasia cessò, triste presagio di una lun-ga bonaccia.

(...E poi quello strofinio appiccicoso si avvicinò, sentì qualcosa che gli toccava i piedi, una voce sgraziata che bor-bottava qualcosa, e davanti ai suoi occhi il chiostro tranquil-lo sembrò trascolorare come un acquarello esposto alla piog-gia, il paesaggio lentamente si confondeva e si allontanava, si allontanava...)

"Insomma, vecchio rimbambito, ti vuoi spostare o no?" bofonchiò l'ausiliario. Poggiò lo scopettone contro la parete e prese di malagrazia l'uomo anziano per un braccio e lo spostò più in là, lontano dalla finestra. Sempre borbottando, riprese a passare lo strofinaccio, senza nemmeno accorgersi di un fiore di magnolia, che era caduto per terra dove aveva appena puli-to.

Il vecchio continuava a guardare fuori dalla finestra, fermo dove l'aveva lasciato l'ausiliario. Alcuni minuti dopo, lenta-mente allungò la mano verso l'albero dai grandi fiori bianchi che protendeva i suoi rami verso la finestra e recise un fiore, che portò con voluttà alle narici.

Gli occhi del vecchio si socchiusero allora per un'improv-visa, inconsapevole felicità ed il grande campione di scacchi Wilhelm Steinitz tornò a coltivare sogni di rivincita nel picco-lo chiostro di un monastero in Europa.

...Steinitz morì nel manicomio dell'isola di Ward, negli Stati Uniti, nel 1900. Davanti alla sua stan-za c'era un albero, che spesso osservava per ore e ore: una magnolia giapponese. Non confi-dò mai a nessuno quali pensieri quella pianta gli suggerisse...

Israel Zajcev, Storia degli Scacchi

so non usava più le stampelle! La gotta finalmente gli stava dando requie, ed era soltanto merito suo, della sua volontà e determinazione. Da tempo si era imposto quelle lunghe pas-seggiate a piedi scalzi e specialmente adesso, con l'avanzare della primavera, i risultati si vedevano. In quel periodo del-l'anno, infatti, gli influssi vitali che provenivano dal cuore della Terra, di cui aveva letto diffusamente nei trattati erme-tici, stavano operando sotto il segno dell'Ariete il consueto miracolo del risveglio della Natura e anche lui, come le piante e gli animali, stava ora assorbendo quell'energia, cari-candosi come una pila di Volta attraverso le piante dei piedi, rinnovando le cellule vecchie e malate, rigenerando il cervello stanco e deconcentrato. Sa-peva che agli occhi della gente doveva sembrare un povero vecchio pazzo, vittima di chissà quale tracollo nervoso, eppure lui era convinto di aver ragione: non camminava forse senza stampelle, non vedeva forse con chiarezza gli errori commes-si nell'incontro di due anni prima, non era forse ar-rivato secondo proprio dietro a Lasker al recente torneo di Hastings? Cara luna, piantato come Ulisse sulla tolda di questa nave non ho paura di affrontare gli oceani sconosciuti!, pensava, fiero del suo corpo rinvigorito. Un luogo ed una data si profilava-no ora nella sua mente come l'obiettivo assoluto, la medicina che avrebbe dissipato per sempre l'incubo in cui era piomba-to. Norimberga, luglio 1896: il grande torneo che preludeva al prossimo incontro mondiale, nel quale avrebbe incontrato di nuovo Lasker ed i migliori giocatori del tempo inchiodan-doli tutti alla scacchiera. Meno di tre mesi lo separavano da quella data, quando avrebbe mostrato a quelle povere scim-mie danarose quali ingranaggi sapeva ancora elaborare il vecchio orologiaio.

Si avvicinò fiducioso alla scacchiera, cui era di nuovo giunto intanto che formulava quei pensieri di rivincita. Si accorse allora che la posizione era andata all'aria: i pezzi erano stati infatti spostati dal loro ordinamento a causa di un grande, carnoso fiore che doveva essere caduto sulla scac-chiera da uno degli alberi che ombreggiavano il cortile. Un fiore bianco, intensamente profumato, costituito da cinque grandi petali che si aprivano morbidi ed immacolati. Prese quel fiore tra le dita e lo avvicinò alle narici, assaporando a lungo quel profumo così dolce e struggente che gli sembrava rappresentasse l'essenza stessa della primavera.

(...E intanto gli sembrò che qualcosa si muovesse lonta-no, percepì un rumore inclassificabile, come uno strofinio appiccicoso. Sentì delle voci, ma erano troppo fievoli e stra-namente distorte per poter capire cosa dicessero. Rimase allora con il naso poggiato contro il velluto di quei petali profumati, quasi per ritrovare la concentrazione perduta e l'isolamento perfetto di poco prima...)

Dimentico della partita uscì da sotto il porticato e si in-camminò come in estasi verso il centro del giardino lungo un sentiero ghiaioso fiancheggiato da una piccola siepe. Guardava sopra di sè quelle fronde dalle foglie grandi ed opulente, tra le quali quei fiori spuntavano a decine come stelle, ed altrettanti già appassiti formavano un tappeto mor-bido e piacevolmente umido sotto i piedi scalzi. Sedette sul bordo della fontana continuando a rigirare il fiore tra le dita: i pesci sospesi nell'acqua non si curarono di quell'immagine riflessa.

"Magnolia giapponese, o magnolia stellata..." lo informò una voce alle sue spalle. Si voltò e, nell'ombra degli alberi,

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The Method in Chess di Iossif Dorfman recensione a cura del CM Edoardo Bonazzi

THE METHOD IN CHESS 2001, ed. Sarl Game Mind, 208 pagine in lingua Inglese, notazione algebrica Iossif Dorfman è stato uno fra i migliori giocatori dell’ex Unio-ne Sovietica. Appartiene alla generazione di Karpov, essendo nato in Ucraina nel 1952. Nel 1977, un anno prima di diven-tare Grande Maestro, vinse il campionato sovietico e il cam-pionato europeo. Tuttavia, no-nostante i suoi numerosi suc-cessi come giocatore, egli è no-

to soprattutto per le sue straordinarie qualità di allenatore, tanto che negli anni ’80 Kasparov lo volle al suo fianco du-rante la preparazione dei match con Karpov. Nel 1990 Dor-fman lasciò definitivamente il suo paese per trasferirsi in Francia, dove fondò una scuola di scacchi a Cannes. Da al-lora svolge prevalentemente l’attività di insegnante e allena-tore, attività della quale può andare molto fiero avendo avu-to tra i suoi allievi giocatori del calibro di Topalov e Bacrot.

Nel corso del suo lavoro di insegnante, Dorfman ebbe modo di osservare che la maggior parte degli errori veniva commessa dai suoi allievi nei momenti critici della partita. È qui che spesso il giocatore imbocca la strada sbagliata lan-ciandosi a capofitto nella lotta anziché limitarsi a tranquille manovre di consolidamento; oppure, al contrario, restando-sene calmo ad aspettare quando invece la posizione richie-derebbe misure drastiche e scelte coraggiose. Da questa os-servazione nacque l’idea di questo libro che si propone, co-me lo stesso Dorfman spiega nell’introduzione, di “descrivere l’algoritmo di ricerca delle mosse nelle posizio-ni critiche. Mi sono posto l’obiettivo di creare una nuova teoria per rendere più semplice ed efficace lo studio degli scacchi”. In sostanza, il libro contiene una serie di regole con le quali l’autore tenta di razionalizzare i processi menta-li del giocatore.

Il libro è suddiviso in due sezioni, una teorica e una pra-tica. La parte teorica espone i vari aspetti del metodo di Dorfman, analizzandone le diverse componenti. La parte pratica contiene 64 partite commentate, la maggior parte giocate dall’autore, nelle quali vengono evidenziati i concet-ti esposti nella prima sezione. Nonostante che Dorfman af-fermi, all’inizio della seconda sezione, di avere volutamente limitato la lunghezza dei commenti e delle analisi per mette-re in luce soltanto gli elementi connessi al processo di ricer-ca e selezione delle mosse nelle posizioni critiche (indicate da un apposito simbolo), le note sono estremamente chiare ed esaustive e le analisi sottolineano sufficientemente i mo-menti tattici più importanti, senza addentrarsi in varianti chi-lometriche ‘alla Hubner’. Il che rende le partite estremamen-te godibili, oltre che istruttive.

Il concetto chiave del metodo proposto da Dorfman è dunque quello di posizione critica. Ma che cos’è esattamen-te una posizione critica? È una posizione nella quale si veri-fica un cambiamento nella gerarchia dei fattori strategici.

Certo, detto così può sembrare abbastanza vago. Per questo l’autore suggerisce alcuni criteri pratici per identificare queste posizio-ni. Ad esempio, sono critiche quelle posizioni in cui dobbia-mo decidere se cambiare o meno un pezzo; oppure se modifi-care o meno la struttura di pedoni; o ancora, quelle posizioni che si ottengono dopo una sequenza forzata di mosse. Secon-do Dorfman, la suddivisione della partita in apertura, medio-gioco e finale non ha una grande utilità pratica, dato che ognu-na di queste fasi può contenere varie posizioni critiche. Per questo, egli suggerisce di guardare alla partita come a una se-rie di posizioni critiche collegate l’una all’altra da fasi tecni-che di transizione.

Una volta identificata la posizione critica, è necessario analizzarne gli elementi statici, vale a dire quei fattori che ten-dono a influenzare stabilmente il carattere della posizione. A questo scopo, Dorfman indica una scala di fattori statici, di-sposti in ordine di importanza: la posizione dei Re, il rapporto di materiale, il vantaggio dopo il cambio delle Donne e la for-mazione di pedoni. A ognuno di questi fattori l’autore dedica un paragrafo sottolineando alcuni aspetti molto istruttivi. Nel paragrafo sul rapporto di materiale, ad esempio, fa alcuni esempi nei quali uno svantaggio di materiale minimo, un pe-done o la qualità, è compensato da fattori posizionali come la debolezza del Re avversario o il controllo di un complesso di case dello stesso colore. Molto interessanti sono anche le sue considerazioni sui cosiddetti tandem, vale a dire coppie di pezzi che interagiscono in modo particolarmente efficace, co-me Donna e Cavallo, Torre e Alfiere o la coppia degli Alfieri quando la posizione non è bloccata. Nel paragrafo sulla for-mazione di pedoni, invece, l’autore passa rapidamente in ras-segna non solo i vari tipi di debolezza dello scheletro di pedo-ni, ma anche gli altri fattori connessi alla struttura pedonale, come la maggioranza sul lato di Donna, le case deboli, gli avamposti, i tipi di centro o il vantaggio di spazio. Va detto che questi argomenti vengono trattati in modo abbastanza stringato. Gli esempi servono più che altro per approfondire casi particolari e per chiarire i collegamenti tra i vari fattori statici. Ecco quindi che, parlando del centro, Dorfman sottoli-nea soprattutto il fatto che una coppia di pedoni centrali deter-mina un indebolimento della posizione statica del Re avversa-rio, anche se l’arrocco non è indebolito. In sostanza, l’autore parte dal presupposto che il lettore abbia già una certa familia-rità con gli argomenti trattati, il che rende questo libro poco adatto ai principianti e ideale invece per giocatori che hanno superato almeno la soglia della prima categoria nazionale.

Dall’analisi di tutti questi fattori statici, dunque, è possibi-le determinare quale dei due colori potrà contare su un van-taggio a lungo termine. In questo caso, quando cioè la situa-zione di equilibrio statico si è modificata in favore di uno dei contendenti, l’altro giocatore dovrà necessariamente adottare nella fase successiva misure estreme cercando di ricorrere a mosse dinamiche per rendere il gioco tagliente. Il suo avversa-rio, al contrario, sarà ben felice di mantenere inalterato il ca-rattere della posizione limitandosi a manovre profilattiche e di consolidamento volte a incrementare il suo vantaggio statico. Questi dunque sono i principi generali che guideranno i due giocatori nella ricerca e nella selezione delle mosse candidate.

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Dopo tante parole, cerchiamo di chiarire questi concetti

con un paio di esempi tratti dal libro:

!""""""""# ç +tW Tl+% æOv+ VoOo% å Om+o+ +% ä+ O + + % ã + P + +% âP PbPn+ % á B +qPpP% à+ +r+rK % /èéêëìíîï)

Questa posizione è stata raggiunta nella partita Kasparov-Portisch (Niksic 1983). Proviamo innanzitutto ad analizzare i fattori statici seguendo la scaletta di Dorfman:

1. La posizione dei Re è equivalente. 2. Il rapporto di materiale è bilanciato. 3. Il finale è favorevole al nero che ha una maggioranza di pe-

doni sul lato di Donna. 4. La formazione di pedoni è favorevole al nero perché il bian-

co ha un pedone isolato sulla colonna ‘a’. Ne consegue che il nero dovrà tentare di mantenere inal-

terato il carattere della posizione cercando di cambiare i pezzi in vista del finale. Il bianco, al contrario, dovrà fare di tutto per aumentare la tensione dinamica sfruttando la mag-gioranza al centro per creare minacce sull’ala di Re. In que-sto senso la prossima mossa di Portisch è un errore perché permette a Kasparov di effettuare una spinta di rottura al centro che indebolisce la posizione del Re nero. 14…Dc7

Secondo Dorfman, la profilattica 14…cxd4 avrebbe im-pedito al bianco di aprire vantaggiosamente il gioco. Nel li-bro la posizione viene analizzata in dettaglio. Mi limito a dare un paio di varianti:

15.cxd4 Af6 16.e4 g6 consolidando l’ala di Re; 15.exd4 Ca5 16.Ce5 Ad6 17.f4 Dc7! 18.f5 Axe5 19.dxe5 Cc4

20.f6 g6 e ora che il centro è aperto il Bianco non può imbar-carsi troppo alla leggera in un attacco contro il Re nemico.

La partita invece continuò così: 15.c4 cxd4 16.exd4 Ca5 17.d5! exd5 18.cxd5 Axd5 19. Axh7!! Rxh7 20. Txd5 Rg8 21. Axg7! Rxg7 22. Ce5

e l’attacco del bianco è irresistibile. Per finire ecco un’altra posizione:

!""""""""# ç Mt+ +l+% æ+w+ +oOo% å + Bo+ +% ä+ Po+v+ % ãtO + + +% â+r+ P + % á P QbPpP% à+ R + K % /èéêëìíîï)

Si tratta della partita Dorfman-Hansen (Polanica Zdroj 1993).

Il problema del bianco è la Torre momentaneamente are-

nata in b3. Per liberarla è sufficiente giocare Ad3 e cambiare gli alfieri, quindi bisogna valutare la posizione che si otterreb-be dopo questo cambio. Proviamo a immaginare: 1.Ad3 Axd3 2. Txd3. La posizione dei Re è equivalente, ma il rapporto di materiale è vantaggioso per il nero il quale, dopo avere bloc-cato il pedone c5, potrebbe forzare il cambio delle Torri sulla colonna ‘a’ e ottenere il tandem Donna/Cavallo, che in questo caso è particolarmente favorevole dato che l’Alfiere ha poche prospettive. Quindi, dopo il cambio degli Alfieri, l’equilibrio statico si modificherebbe in favore del Nero in una situazione in cui il bianco avrebbe ben poche possibilità di giocare atti-vamente. Torniamo alla posizione del diagramma e proviamo a ripensare alla scaletta di Dorfman. Il primo fattore da consi-derare è la posizione dei Re. Osservando i pezzi del nero pos-siamo notare che sono tutti ammassati sull’ala di Donna, a parte l’ Af5. Guardiamo invece i pezzi del bianco. Se non ci fosse il pedone e3 la Torre potrebbe transitare lungo la terza traversa e trasferirsi immediatamente sull’ala di Re, e anche la Donna potrebbe fare altrettanto lungo la diagonale c1-h6. In più, il bianco può sfruttare la posizione un po’ precaria dell’ Af5 per spingere i pedoni dell’ala di Re con guadagno di tem-po. Il bianco deve agire in fretta perché la debolezza del Re nero non è statica ma dinamica, nel senso che al nero baste-rebbero un paio di mosse per portare il Cavallo in f6 e conso-lidare la difesa. Ecco quindi spiegata la prossima mossa del bianco: 22.h4!

Si minaccia semplicemente 25.g4 intrappolando l’Alfiere. 22…h6 23. Ad1!

La Torre a4 è esposta a un attacco “ai raggi x”. 23…Ae4!

Dopo 23…Ag6 24.h5 Ah7 25.e4! Axe4 26.Tg3 il piano del bianco si realizza al cento per cento: sono attaccati sia il pedone h6 sia la Ta4. 24.f3 Ag6 25.e4 dxe4 26.fxe4 h5! 27.e5 Cc6 28.Tg3 b3! 29.Axb3 Td4 30.Dg5 Te8

e qui il bianco avrebbe potuto giocare 31.Tf1! ponendo il nero di fronte a problemi insolubili.

Nel complesso si tratta di un libro molto ben fatto dove le idee sono esposte con grande chiarezza. A questo concorre anche la presentazione grafica grazie all’uso del grassetto per sottolineare i concetti più importanti. Una lettura preziosa, quindi, per chiunque avverta il bisogno di un metodo che lo aiuti ad affrontare in modo più logico e razionale le varie fasi della partita.

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

COSA DEVE SAPERE IL GIOCATORE DA TORNEO di John Nunn 2001 Prisma, 236 p, L. 34.000 / € 17,56 Con questo libro il Grande Maestro inglese si rivolge a tutti quei giocatori desiderosi di migliorare i propri risul-tati agonistici. Oltre ad argomenti puramente scacchistici, dalla creazione di un repertorio d’aperture, all’enuncia-zione di validi principi per il mediogioco fino all’insegnamento dei più diffusi finali, Nunn affronta anche l’aspet-to psicologico, cercando di eliminare tutti gli errori e gli atteggiamenti sbagliati alla radice, come l‘abitudine allo zeitnot, la mancanza di obbiettività nel giudicare una posizione e la tendenza a scoraggiarsi. Inoltre L’autore for-nisce preziosi consigli sull’utilizzo delle nuove tecnologie, come i programmi di gioco e i database scacchistici, spiegando come sfruttarne al meglio le potenzialità e come orientarsi nelle proprie scelte. Nel complesso un libro consigliabile a chiunque voglia migliorare la propria preparazione agonistica e i propri risultati.

INTERNET – IMPARARE GLI SCACCHI di Maurizio Mascheroni 2001 Simone, 154 p, L. 20.000 / € 10,33 Internet può rivelarsi una vera e propria giungla, a meno che non si abbia un esperto Cicerone a propria disposi-zione. E quale miglior Cicerone di Maurizio Mascheroni, esperto di scacchi e di internet e pioniere nell’ambito degli scacchi online in Italia ? In questa sua opera prima, Maskeret (come l’autore si fa chiamare in rete) affronta numerosi aspetti del nobil giuoco, riportando a supporto centinaia di siti internet da lui catalogati e recensiti. Dopo una prima parte sulla storia, le basi del gioco e sui suoi campioni, l’autore descrive i migliori siti internet che si occupano di attualità scacchistica, gioco online, gioco a tavolino e shopping, spesso e volentieri intervi-standone i protagonisti o gli autori. Un libro ideale per lo scacchista che si avvicina per la prima volta ad internet o per il neofita degli scacchi che vuole documentarsi e iniziare a giocare online.

NIMZOWITSCH FORMIDABILE INNOVATORE di Raymond Keene 2001 Prisma, 330p, L. 44.000 / € 22,72 Il GM britannico Raymond Keene è probabilmente uno dei massimi biografi di Aaron Nimzowitsch, e sicuramen-te uno dei più prolifici. I suoi numerosi lavori su Nimzowitsch indicano come il suo sia un lavoro di continua ri-cerca, destinato a rinnovarsi nel tempo alla luce di nuovi spunti e nuovi elementi. Con questa nuova opera, Keene si prefigge come obbiettivo di colmare il vuoto lasciato dall’interruzione della carriera letteraria del campione di Riga, coincidente per altro con il vertice della sua carriera agonistica, tracciando un filo ideale che collega le ori-gini e la dualità del pensiero di Nimzowitsch con le influenze che il suo gioco e le sue idee hanno avuto sui gio-catori contemporanei. Un libro da non perdere per gli appassionati di questo grande campione.

L’ARTE DELL’ATTACCO NEGLI SCACCHI di Vladimir Vukovic 2001 Prisma, 372 p, L. 46.000 / € 23,76 Lo scopo ultimo in una partita a scacchi è di dare matto al re avversario. In questo classico della letteratura scac-chistica, Vukovic ha affrontato l’immane compito di fissare su carta i principi generali che regolano l’attacco. L’autore analizza il ruolo svolto da ogni pezzo e da ogni elemento posizionale, come traverse, colonne e diagona-li aperte, nell’attacco al re avversario, sia questi arroccato o meno, arroccato corto o lungo, con fianchetto o sen-za. Gli elementi presenti in questo libro forniscono uno stimolo inesauribile per ogni giocatore d’attacco e do-vrebbero comunque far parte del bagaglio teorico di qualunque scacchista.

LE MIE MIGLIORI PARTITE 1908-1923 di Alexander Alekhine 2001 Prisma, 302 p, L. 40.000 / € 20,66 Per la collana “I CLASSICI”, Prisma Editore propone la traduzione in Italiano dell’importante opera del campio-ne del mondo Alexander Alekhine. Nel primo volume dei due scritti di suo pugno (il secondo uscirà a breve e ri-guarda le partite giocate dal 1924 al 1937), Alekhine analizza le sue migliori partite a partire dagli esordi fino agli anni precedenti alla sfida per il titolo. Lo stile e la profondità dei commenti e delle analisi, così come l’obbiettivi-tà dei giudizi fanno di quest’opera un lavoro imperdibile per tutti gli appassionati di scacchi.

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LE ULTIME NOVITA’ recensioni brevi a cura di Davide Cortese

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

SCACCHI & SHOPPING – Cosa c’è di nuovo ? a cura di Davide Cortese

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IdeaScacchiIdeaScacchi – Anno 1 Numero 1

LEGENDA SIMBOLI Pubblicata per gentile concessione da parte di Sahovski Informator di Belgrado, www.sahovski.com La seguente tabella spiega i simboli utilizzati nelle annotazioni delle partite.

RIFERIMENTI AD ALTRE PUBBLICAZIONI

‡ finale

¹ la coppia degli alfieri

µ alfieri di colore diverso

 alfieri di colore uguale

ÃÃ pedoni uniti

Ã..Ã pedoni isolati

Ä pedoni doppi

² pedone libero

> vantaggio quantitativo di pedoni

é tempo

N un’innovazione

! buona mossa

!! mossa ottima

? mossa debole

?? grave errore

!? mossa degna di considerazione

?! mossa dubbia

£ con

¡ senza

|| ecc.

— vedi

¼ il bianco sta un po’ meglio

À il nero sta un po’ meglio

» il bianco sta meglio

Á il nero sta meglio

+- il bianco è in vantaggio decisivo

-+ il nero è in vantaggio decisivo

= pari

¾ incerto

¿ con compenso per il vantaggio materiale avver-sario

ø vantaggio di sviluppo

ô maggior vantaggio spaziale

Ð con attacco

Ï con iniziativa

Ñ con controgioco

õ zugzwang

# matto

Ê con l’idea

É unica mossa

Ç è meglio

Ø linea

¥ diagonale

ð centro

Þ ala di re

Ý ala di donna

× punto debole

57/520 Informatore Scacchistico

E13 Enciclopedia delle Aperture degli scacchi

¦3/b Enciclopedia dei Finali degli scacchi

IDEASCACCHI rivista scacchistica amatoriale

distribuita gratuitamente su internet all’indirizzo

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Direttore Responsabile:

Davide Cortese

In questo numero hanno collaborato:

Edoardo Bonazzi Piero Bontempi

ChessToday Francesco Falcolini Jasen Giretti-Kanev

Mario Leoncini Sergio Mariotti

Maurizio Mascheroni Massimiliano Orsi

Massimo Pietroselli Vito Rallo

Francesco S. Rinaldi Rizzello & Romagnoli

Sergey Tiviakov

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