intervista style nov.2012

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Creatività Progresso Adriano Giannini 33 Massimo M. Veronese Ha inventato «Ex in the city» (un mercatino) e l’«Aperitologo». Prossima missione: fermare la strage della fantasia In queste pagine alcune delle singolari «affissioni» pensate da Giannini per la sua «campagna» a difesa delle ideee o per fantomatici prodotti come il Narra-Té qui a fianco A driano Giannini vive con la testa tra le nuvole ma ha i piedi ben piantati per terra. Architetto (o toscano), con un master in Strategic Design e presidente di Unconventionall Gens, si occupa di direzione creativa, strate- gic design, graphic design e advertising. Ha lavorato con Mon- dadori, Gruppo Preziosi, Logotel. In questi anni si è messo in testa molto più di un’idea meravigliosa. Si è inventato, tanto per dirne un paio, “Ex in the City”, il mercatino per liberarsi cre- ativamente dei regali, bellissimi, scomodi e a prezzo d’affare, dell’ex marito, moglie o fidanzato. O l’“Aperitologo”, l’aperitivo con lo psicologo den- tro per imparare a mandar giù il logorio della vita moderna. E proprio adesso che la crisi picchia duro e cerca soluzioni al futuro ha lanciato (provocatoriamente...) la “Campagna Nazio- nale contro la Strage delle Idee”. A supporto della quale si è immaginato una fantomatica “Creatività Progresso”, pagina fa- cebook con una collezione irresistibile di prodotti e belle idee ignorate, fatte a pezzi o decapitate, eppure indispensabili e vita- li per rilanciare l’Italia e la sua economia. Ma si può sempre ri- mediare. Prendete nota… Giannini, cosa te ne fai oggi di un’idea? «Per me l’idea è un dono. Quando ne nasce una è come se il mondo venisse reinventato. L’idea è una festa...». Cosa fa di un’idea una grande idea? «Da una parte chi non si arrende prima di averla realizzata. Dall’altra la sua capacità di cambiare il mondo». Mancano le idee o mancano i soldi per realizzarle? L’uomo con l’idea in più 35 Creatività Progresso Adriano Giannini «Manca il coraggio, l’entusiasmo, la speran- za. Manca l’ambiente necessario perché le idee possano vivere, riprodursi e cre- scere: manca cioè l’ecosistema». Le crisi moltiplicano le idee o le uc- cidono? «La fame aguzza l’ingegno. Il problema sem- mai è se le idee hanno vita abbastanza lunga per vin- cere la crisi». Tre ostacoli da rimuovere per dare aria alle idee? «L’importante è che non siano le idee a darsi delle arie... Gli ostacoli sono: le barriere burocratiche, la complessità diffusa e il clientelismo». Basta così? «Aggiungerei la mancanza di risorse economiche, o meglio la difficoltà ad accedervi, e un ambiente ostile ai cambiamenti, lento nell’adottare soluzioni innovative». Chi, o cosa, può salvare le idee dalla strage? «Chi? Unque. Cioè... ognuno di noi. Perché l’Italia è l’insieme degli italiani. Il mondo può cambiare soltanto se il cambiamen- to comincia da te stesso. A questo dobbiamo puntare: una vera e propria rivoluzione umana, educativa e culturale». Siamo ancora un popolo di creativi o è un mito finito? «Direi che siamo a rischio. La nostra natura è essenzialmente creativa. Ma il nostro modello sociale la sta inibendo». Ma la strage è solo italiana o mondiale? «Credo che l’Italia viva forse il paradosso più grande: un popo- lo votato alla creatività costretto a fare i conti con una quotidia- nità spesso banale, noiosa e sottosviluppata». In quale Paese l’idea vive meglio? «Forse l’Australia perché le tecniche per creare idee fanno par- te dei programmi scolastici». Tre buoni motivi per puntare su un’idea? «La sostenibilità economica ed ecologica; l’innovazione e la scalabilità». Tre sogni da realizzare? «Narratè, cioè una pic- cola casa editri- ce basata su una mia idea: una bustina di tè che, al posto della carta da fil- tro lega al cordoncino un libretto la cui lettura dura esattamente il tempo d’infu- sione del tè; il Mids, Magnetic Ideas Sy- stem e K’it, un’azienda che produca ed esporti in tutto il mondo prodotti e solu- zioni creative all’italiana che semplifichi- no la vita». Copiare non uccide le idee? «Quello che uccide le idee è la cultura dell’abuso, della mancanza di rispetto. Un’idea più che copiata dovrebbe essere migliorata, diventare un punto di parten- za, uno stimolo». Chi stabilisce chi ha merito e chi La “Campagna Nazionale contro la Strage delle Idee” www.unconventionall.com/ campagna-nazionale-contro-la- strage-di-idee La pagina facebook di “Creatività Progresso” www.facebook.com/ creativitaprogresso Il sito Chi può salvare la creatività? Semplice: Unque. Ovvero ognuno di noi... Sulla pagina facebook di Giannini si legge: «Ogni anno in Italia, nel più assoluto silenzio e nell’indifferenza generale, milioni di idee vengono sterminate, torturate, fatte a pezzi. Una vera e propria strage di ‘sistema’. È ora di cambiare. Perchè? Semplice: le idee sono la causa, il lavoro l’effetto» non lo ha? «Forse è più importante parlare di pari opportunità. La meritocrazia poi va con- quistata, pretesa e, una volta raggiunta, difesa». Ti senti un missionario o un conqui- statore? «Un conquistionario...». Il miglior consiglio che hai mai ri- cevuto? «Cosa faresti se non avessi paura?». Il miglior consiglio che ti senti di dare? «Fallo!» Il tuo motto? «La fantasia È potere». Come finisce questa campagna? «Con: TO BE CONTINUED...»

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Creatività ProgressoAdriano Giannini

33

Massimo M. Veronese

Ha inventato «Ex in the city» (un mercatino) e l’«Aperitologo». Prossima missione: fermare la strage della fantasia

In queste pagine alcune delle singolari «affissioni» pensate da Giannini per la sua «campagna» a difesa delle ideee

o per fantomatici prodotti come il Narra-Té qui a fianco

Adriano Giannini vive con la testa tra le nuvole ma ha i piedi ben piantati per terra. Architetto

(o toscano), con un master in Strategic Design e presidente di Unconventionall Gens, si occupa di direzione creativa, strate-gic design, graphic design e advertising. Ha lavorato con Mon-dadori, Gruppo Preziosi, Logotel. In questi anni si è messo in testa molto più di un’idea meravigliosa. Si è inventato, tanto per dirne un paio, “Ex in the City”, il mercatino per liberarsi cre-ativamente dei regali, bellissimi, scomodi e a prezzo d’affare, dell’ex marito, moglie o fidanzato.

O l’“Aperitologo”, l’aperitivo con lo psicologo den-tro per imparare a mandar giù il logorio della vita moderna. E proprio adesso che la crisi picchia duro e cerca soluzioni al futuro ha lanciato (provocatoriamente...) la “Campagna Nazio-nale contro la Strage delle Idee”. A supporto della quale si è immaginato una fantomatica “Creatività Progresso”, pagina fa-cebook con una collezione irresistibile di prodotti e belle idee ignorate, fatte a pezzi o decapitate, eppure indispensabili e vita-li per rilanciare l’Italia e la sua economia. Ma si può sempre ri-mediare. Prendete nota…Giannini, cosa te ne fai oggi di un’idea?«Per me l’idea è un dono. Quando ne nasce una è come se il mondo venisse reinventato. L’idea è una festa...».Cosa fa di un’idea una grande idea?«Da una parte chi non si arrende prima di averla realizzata. Dall’altra la sua capacità di cambiare il mondo».Mancano le idee o mancano i soldi per realizzarle?

L’uomo con l’idea in più

35Creatività ProgressoAdriano Giannini

«Manca il coraggio, l’entusiasmo, la speran-za. Manca l’ambiente necessario perché le idee possano vivere, riprodursi e cre-scere: manca cioè l’ecosistema».Le crisi moltiplicano le idee o le uc-cidono?«La fame aguzza l’ingegno. Il problema sem-mai è se le idee hanno vita abbastanza lunga per vin-cere la crisi».Tre ostacoli da rimuovere per dare aria alle idee?«L’importante è che non siano le idee a darsi delle arie... Gli ostacoli sono: le barriere burocratiche, la complessità diffusa e il clientelismo».Basta così?«Aggiungerei la mancanza di risorse economiche, o meglio la difficoltà ad accedervi, e un ambiente ostile ai cambiamenti, lento nell’adottare soluzioni innovative».Chi, o cosa, può salvare le idee dalla strage?«Chi? Unque. Cioè... ognuno di noi. Perché l’Italia è l’insieme degli italiani. Il mondo può cambiare soltanto se il cambiamen-to comincia da te stesso. A questo dobbiamo puntare: una vera e propria rivoluzione umana, educativa e culturale».Siamo ancora un popolo di creativi o è un mito finito?«Direi che siamo a rischio. La nostra natura è essenzialmente creativa. Ma il nostro modello sociale la sta inibendo».Ma la strage è solo italiana o mondiale?«Credo che l’Italia viva forse il paradosso più grande: un popo-lo votato alla creatività costretto a fare i conti con una quotidia-nità spesso banale, noiosa e sottosviluppata».In quale Paese l’idea vive meglio?«Forse l’Australia perché le tecniche per creare idee fanno par-te dei programmi scolastici».Tre buoni motivi per puntare su un’idea?«La sostenibilità economica ed ecologica; l’innovazione e la scalabilità».Tre sogni da realizzare?

« N a r r a t è , cioè una pic-

cola casa editri-ce basata su una

mia idea: una bustina di tè che, al posto della carta da fil-

tro lega al cordoncino un libretto la cui lettura dura esattamente il tempo d’infu-sione del tè; il Mids, Magnetic Ideas Sy-stem e K’it, un’azienda che produca ed esporti in tutto il mondo prodotti e solu-zioni creative all’italiana che semplifichi-no la vita».Copiare non uccide le idee?«Quello che uccide le idee è la cultura dell’abuso, della mancanza di rispetto. Un’idea più che copiata dovrebbe essere migliorata, diventare un punto di parten-za, uno stimolo».Chi stabilisce chi ha merito e chi

La “Campagna Nazionale contro la Strage delle Idee”

www.unconventionall.com/campagna-nazionale-contro-la-

strage-di-idee

La pagina facebook di “Creatività Progresso” www.facebook.com/creativitaprogresso

Il sito

Chi può salvare la creatività? Semplice:Unque. Ovveroognuno di noi...

Sulla pagina facebook di Giannini si legge: «Ogni anno in Italia, nel più assoluto silenzio e nell’indifferenza generale, milioni di idee vengono sterminate,

torturate, fatte a pezzi. Una vera e propria strage di ‘sistema’. È ora di cambiare. Perchè? Semplice: le idee sono la causa, il lavoro l’effetto»

non lo ha?«Forse è più importante parlare di pari opportunità. La meritocrazia poi va con-quistata, pretesa e, una volta raggiunta, difesa».Ti senti un missionario o un conqui-statore?«Un conquistionario...».Il miglior consiglio che hai mai ri-cevuto?«Cosa faresti se non avessi paura?».Il miglior consiglio che ti senti di dare?«Fallo!»Il tuo motto?«La fantasia È potere».Come finisce questa campagna?«Con: TO BE CONTINUED...»