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INTRODUZIONE ALL’ISLAM Venezia, 24 novembre 2018

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Page 1: INTRODUZIONE ALL’ISLAM · qualsiasi attacco da parte di stranieri. 1) Per la Mecca pregò il nonno di Maometto 2) Maometto nacque proprio nell'"anno dell'elefante". 3) La Kaaba

INTRODUZIONE ALL’ISLAM

Venezia, 24 novembre 2018

Page 2: INTRODUZIONE ALL’ISLAM · qualsiasi attacco da parte di stranieri. 1) Per la Mecca pregò il nonno di Maometto 2) Maometto nacque proprio nell'"anno dell'elefante". 3) La Kaaba

Un po’ di geografia...

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Arabia pre – islamica (prima del 570 d. C.)

• Abitata da numerosi clan, spesso in conflitto tra loro.

• Religione animista

• Predominio di una tribù sulle altre (Coreisciti)

• Attività religiose concentrate alla Mecca

• Presenza della Kaaba già a quest’epoca

• Litolatrìa

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Arabia pre – islamica (prima del 570 d. C.)

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Influenze religiose nell’Arabia pre-islamica

• Ebraismo (diaspora del 70 d. C.)

Unitario e fedele all’Antico Testamento

• Cristianesimo

Disunito, in conflitto, nella sostanza eretico

Nestorianesimo

Docetismo

Vangeli apocrifi

Nestorianesimo e annunciazione (sura 21:91)

Docetismo e crocefissione (sura 4:157)

Vangeli apocrifi e infanzia di Gesù (Pseudo Matteo)

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Un po’ di geografia...

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La sacralità della Mecca

Invasione della Mecca nel 570 d. C. da parte del re yemenita Abraha,

convertitosi al cristianesimo, che fu costretto a ritirarsi “miracolosamente” e

abbandonare l’impresa.

La sconfitta di Abraha sancì il carattere sacrale della Mecca, resa immune da

qualsiasi attacco da parte di stranieri.

1) Per la Mecca pregò il nonno di Maometto

2) Maometto nacque proprio nell'"anno dell'elefante".

3) La Kaaba è sacra.

4) Questo episodio è visto come il memoriale della prima sconfitta del

cristianesimo.

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Maometto: cenni biografici

Anno Avvenimento

570 d. C. Nasce da una famiglia povera della tribù dei Coreisciti

595 d. C. Si sposa con Khadigia, una ricca vedova meccana,

che eleva lo status sociale ed economico di Maometto,

dandogli anche 2 maschi (tutti morti bambini) e 4 femmine.

610 d. C. Maometto comincia a ritirarsi regolarmente per meditare

in alcuna grotte dei monti intorno al La Mecca.

616 d. C. Inizio della predicazione alla Mecca.

Messaggio incentrato esistenza unico dio, Allah, a cui sottomettersi

16 luglio 622 d. C. Egira, fuga da La Mecca a La Medina.

Allontanamento dalle altre religioni monoteiste

624 - 630 d. C. Maometto consolida ulteriormente il proprio potere e inizia una serie di

campagne militari contro La Mecca, alla fine occupata da Maometto.

Kaaba dichiarata sacra e chiusa agli stranieri

632 d. C Morte improvvisa di Maometto

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Il Corano - 1Libro sacro che i musulmani considerano "rivelazione di Allah".

• i messaggi che lo compongono sarebbero stati trasmessi a Maometto da un angelo di nome Jibril

• Il Corano sarebbe stato trasmesso a Maometto nell'arco di ventidue anni, è suddiviso in 114 capitoli (sure) e venne memorizzato per essere tramandato.

• Il califfo Uthman (644 – 656) provvide alla compilazione definitiva dell'attuale testo coranico,

• La maggior parte dei musulmani oggi considera il Corano la copia perfettamente conforme «alla tavola ben custodita»

A - Si trova nei cieli presso Allah.

B - Priva di errori o inesattezze

C - Sostituisce le rivelazioni precedenti

• Soltanto il Corano in lingua originale è considerato Parola di Dio e solo in arabo può essere letto e memorizzato

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L’ABROGAZIONE«Non abroghiamo un versetto, né te lo facciamo dimenticare, senza dartene uno migliore o uguale. Non lo sai che Allah è onnipotente?» (sura 2: 106)

• Annullamento di versetti di una rivelazione anteriore mediante altri versetti di

una rivelazione più recente

• Applicato spesso per difendere la superiorità del Corano rispetto alla BibbiaMA

• In realtà si applica alle contraddizioni interne al Corano• Non si conosce l'esatto numero dei versetti del Corano abrogati

• il Corano riporta sia i versetti abrogati sia quelli che li dovrebbero sostituire

PROBLEMAla dottrina dell'abrogazione è in contraddizione con lo stesso Corano:"le parole di Allah non subiscono alterazione« (sura 6: 34)

ESEMPIO: i «Versetti Satanici» («Ma Allah abroga quello che Satana suggerisce. Allah conferma i Suoi segni. Allah è sapiente, saggio»; sura 22: 52)

Il Corano - 2

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NECESSITA’ DI UNA TRADIZIONE

Eventi storici:• Morte di Maometto• Incontro con culture non arabe durante il processo di espansione

dell’Islam• Interpretazione di passi difficili del Corano

Origine dei problemi:• Fine di «nuove» rivelazioni• Assenza dell’autorità suprema che indicasse «la retta condotta

islamica»• Assenza dell’unica persona titolata ad interpretare correttamente il

Corano, perché unica ad averlo ricevuto

La tradizione - 1

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La tradizione - 2

SUNNA e HADITH

La trasmissione ORALE degli aneddoti e degli avvenimenti relativi alla vita di Maomettocostituisce la tradizione

SUNNA (il comportamento del Profeta)• Detti, fatti e sentenze di Maometto• Atti o omissioni dello stesso Maometto• Atti compiuti da musulmani in presenza di Maometto con la sua

approvazione• Atti compiuti da non musulmani e non disapprovati da Maometto

HADITH (le tradizioni che hanno tramandato il comportamento del Profeta)• Raccolte di detti e fatti di Maometto e dei suoi contemporanei

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La tradizione - 3

Hadith diffusi per interesse personale o per difendere interpretazioni alternative dell'Islam

Necessità di raccolta e selezione degli hadith.

1. Catena di trasmissione (continua, «di persone affidabili e giuste»)

2. Attendibilità universalmente accettata dei testimoni

3. Attestazione del contenuto in altri punti e assenza di contraddizione

Le raccolte di hadith ampie numerose• Scuole sunnite • Scuole sciite

Gli hadith, per molti musulmani, hanno lo stesso valore del Corano

Base della sharia

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Dottrine e obblighi dell’Islam - 1SEI ARTICOLI DI FEDE

1. Allah: esiste un solo e vero Dio, Allah, all'infuori del quale non esiste altro Dio.

2. Gli angeli: esistono, sono in numero indefinito, e ci sono quatto arcangeli. Satana è un angelo caduto.

3. I libri di Allah: Allah avrebbe trasmesso nei secoli più rivelazioni scritte. Cita "Le pagine di Abramo" («perdute», la Torah, i salmi di Davide, il Vangelo e il Corano. Ebrei e cristiani avrebbero falsificato i loro testi. Solo il Corano sarebbe autentico

4. I profeti: ne esisterebbero 124,000. Il Corano ne cita 25, tra cui 21 biblici, Maometto è l'ultimo, e il massimo, dei profeti

5. L'ultimo giorno. Esistono un paradiso e un inferno

6. Predestinazione: non esiste libero arbitrio.Allah è onnisciente, ha preordinato tutto, è sovrano assoluto in ogni circostanza.

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Bandiera nazionale saudita

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Dottrine e obblighi dell’Islam - 2

CINQUE OBBLIGHI

1. La professione di fede: «testimonio che non c'è Dio all'infuori di Allah e che Maometto è il Messaggero di Allah»

2. La preghiera rituale quotidiana (salat): cinque volte al giorno (alba, mezzogiorno, pomeriggio, crepuscolo, due ore dopo il tramonto)

3. L'imposta rituale: risponde all'obbligo determinato dal Corano di "dare i propri beni".

4. Il digiuno: durante il mese di Ramadan (il nono del calendario islamico).

5. Pellegrinaggio alla Mecca: almeno una volta nella vita, per ogni musulmano che ne abbia i mezzi economici, durante il dodicesimo anno del calendario islamico

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Obiezioni dell’Islam, risposte della Bibbia

DIFFERENZE DOTTRINALI

Argomento Analogie Differenze

Unicità di Dio Esistenza di un unico Dio Modo in cui Dio è rappresentatoRegno divino Governa il mondo Modo in cui il mondo è governatoLa Rivelazione Dio/Allah si è rivelato Circostanze e natura rivelazioneIl peccato L’uomo è peccatore Definizione di peccatoIl perdono Dio/Allah perdona i peccati Il modo in cui è concesso perdonoPersonaggi Abraamo, Mosè, Noè, Maria, Gesù Natura e missione dei personaggiGiudizio Ci sarà un giudizio finale Gli avvenimenti di quel giornoL’Eternità Paradiso e Inferno Realtà totalmente differente

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Corano• Allah non si rivela personalmente• Rivela solo la propria volontà• Ha inviato profeti in epoche e popoli differenti, ma solo all'ultimo

Jibril avrebbe donato il Corano.

Il Corano è copia esatta dell’originale depositato in cielo presso Allah

Maometto lo avrebbe trasmesso il testo "senza apportarvi modifiche".

Il Corano conterrebbe solo le testuali parole di Allah

Letto e recitato esclusivamente in arabo

«La Bibbia non è la rivelazione di Allah, solo il Corano è l’ultima, perfetta rivelazione»

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Bibbia

Dio si rivela:• nel creato• nella storia• nel popolo eletto• in Gesù, che ne porta natura e nome e che lo rivela al mondo

corporalmente.

Dio ha scelto uomini che, accolta liberamente la chiamata, hanno trasmesso le Scritture

Uomini redattori delle opere, ma il pensiero e la penna dirette da Dio

Contenuto ispirato da Dio, che si è assicurato che fosse tramandata solo la verità

«La Bibbia non è la rivelazione di Allah, solo il Corano è l’ultima, perfetta, rivelazione»

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«La Bibbia non è Parola di Dio»

Il Corano contiene tutto ciò che è stato scritto nelle rivelazioni precedenti

Gli scritti anteriori sarebbero stati falsificati e soltanto il Corano sarebbe l’unica vera parola di Allah

La Bibbia è stata falsificata da ebrei e cristiani

Corano Musulmani oggi Bibbia

Bibbia viene da Allah

(sura 5: 46)Rivelata agli uomini

tramite profeti

Autori ispirati da SS

Contiene monito e direzione

da parte di Allah (sura 5: 46)Non è parola di Allah

perché è stata falsificata

Parola di Dio,

mostra la Via della Salvezza

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Il Corano sostiene tutt’altro

«Crediamo in Allah e in quello che ha fatto scendere su di noi e in quello che ha fatto scendere su Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe e le Tribù, e in ciò che, da parte del Signore, è stato dato a Mosè, a Gesù e ai Profeti: non facciamo alcuna differenza tra loro e a Lui siamo sottomessi» Sura 3: 83

«Già demmo il Libro a Mosè [dicendogli]: “Non dubitare circa il Suo incontro”. Ne facemmo una guida per i Figli di Israele» Sura 32: 23

«E se dubiti a proposito di ciò che abbiamo fatto scendere su di te, interroga coloro che già prima recitavano le Scritture. La verità ti è giunta dal tuo Signore: non essere tra i dubbiosi» Sura 10: 94

«Ha fatto scendere su di te il Libro con la verità, a conferma di ciò che era prima di esso. E fece scendere la Torâh e l'Ingîl in precedenza, come guida per le genti. E ha fatto scendere il Discrimine. In verità, a coloro che negano i segni di Allah, un duro castigo! Allah è potente e vendicatore» Sura 3: 3 - 4

«La Bibbia non è Parola di Dio»Risponde lo stesso Corano

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«La Bibbia non è Parola di Dio»

Cosa dobbiamo chiedere noi?

• Quando e perché la Bibbia sarebbe stata falsificata?• Chi lo avrebbe fatto?• Come avrebbero reagito i credenti che non avessero partecipato

alla falsificazione?• Dov'è la Bibbia "originale"? • Dove sono le prove della sua esistenza?

Cosa dobbiamo spiegare noi?

• Che contiene profezie che si sono avverate• Che ci sono stati svariati testimoni oculari che hanno scritto degli

avvenimenti accaduti• Ci sono testimonianze archeologiche• ci sono fonti non cristiane

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«Le varie versioni della Bibbia si contraddicono»

Non esistono Bibbie differenti, ma differenti traduzioni

I codici da cui sono tratte le traduzioni moderne:

• Codice alessandrino V sec dc

• Codice sinaitico fine IV sec dc

• Codice vaticano IV sec

Tutti antecedenti di almeno 150 – 200 anni la nascita di

Maometto

La Bibbia di oggi non si discosta dai testi riportati nei più

autorevoli codici

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«Gesù è soltanto un profeta». Risponde lo stesso Corano

Sura Testo Spiegazione

3:45 Quando gli angeli dissero: “O Maria, Allah ti annuncia la

lieta novella di una Parola da Lui proveniente*: il suo

nome è il Messia*, Gesù figlio di Maria, eminente in

questo mondo e nell'Altro, uno dei più vicini.

Eminente in questo mondo e

nell'altro

4:158 ma Allah lo ha elevato fino a Sé. Allah è eccelso, saggio Elevato

4:171 Il Messia Gesù, figlio di Maria non è altro che un

messaggero di Allah, una Sua parola che Egli pose in

Maria, uno spirito da Lui [proveniente]. Credete dunque

in Allah e nei Suoi Messaggeri

Messaggero (Messia), Parola e

Spirito

5:110 forgiasti con la creta la figura di un uccello, quindi vi

soffiasti sopra e col Mio permesso divenne un uccello.

Guaristi, col Mio permesso, il cieco nato e il lebbroso. E

col Mio permesso risuscitasti il morto

Dona vita, guarisce e resuscita

19:19 Rispose: “Non sono altro che un messaggero del tuo

Signore, per darti un figlio puro”

Puro e senza peccato

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«Gesù è soltanto un profeta»Risponde lo stesso Corano

Sura Testo Spiegazione

19:20 Disse: “Come potrei avere un figlio, ché mai un uomo mi ha

toccata e non sono certo una libertina?”

Nacque da una vergine

19:21 Rispose: “È così. Il tuo Signore ha detto: "Ciò è facile per

Me... Faremo di lui un segno per le genti e una misericordia

da parte Nostra. È cosa stabilita"

Segno per tutta l'umanità, non

solo per Israele

19:34 Questo è Gesù, figlio di Maria, parola di verità della quale

essi dubitano

Parola di verità

21:91 E [ricorda] colei che ha mantenuto la sua castità!

Insufflammo in essa del Nostro Spirito e facemmo di lei e di

suo figlio un segno per i mondi

Segno per l'universo

43:61 Egli* è un annuncio dell'Ora. Non dubitatene e seguitemi,

questa è la retta via

Segno del Giudizio che verrà

43:63 Quando Gesù portò le prove evidenti disse: “Sono venuto a

voi con la saggezza e per rendervi esplicita una parte delle

cose su cui divergete. Temete Allah e obbeditemi

Portò chiare prove della Sua

natura

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«Gesù non è figlio di Dio»

• È impossibile che Allah abbia figli, altrimenti dovrebbe avere anche mogli. Allah è uno solo

• La dottrina biblica riguardante Gesù figlio di Dio contraddice la concezione islamica dell'unicità e unità di Dio

• Maometto ha frainteso il concetto di Figlio, attribuendogli significato letterale alla paternità di Dio, come se essa fosse biologica.

Come spiegare il concetto?

• Far capire che "figlio" ha accezioni diverse "frutto generato mediante unione biologica tra esseri viventi".

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«Gesù non può essere Dio»

Allah non potrebbe (né vorrebbe) incarnarsi in forma umana. La sua rivelazione è impersonale: è soltanto un messaggio.

• Credere che Gesù sia Parola eterna di Dio fatta carne per l'Islam è idolatria (shirk)

• Gesù aveva bisogno di mangiare

• Gesù aveva esigenze fisiche

• Gesù ha sperimentato la debolezza

• Gesù pregava

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«Gesù non può essere Dio»

Noi dobbiamo spiegare in cosa CREDIAMO

• Gesù pienamente Dio e pienamente uomo.

• Come Dio, dona la vita eterna a chi accetta la Sua salvezza e giudicherà chi la rifiuta

• Come uomo, aveva tutte le nostre esigenze

• Per noi non è strano che pregasse: era la Sua comunione con il Padre.

ANCHE IL CORANO AFFERMA CHE DIO PREGA «ALLAH prega per voi e i suoi angeli, affinché possa trarvi dalle tenebre alla luce» Sura 33: 43

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«Gesù non fu crocifisso»

Allah non può permettere ad un suo profeta di morire in modo così ignobile

«e dissero: “Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!”. Invece non l'hanno né ucciso, né crocifisso, ma così parve loro. Coloro che sono in discordia a questo proposito, restano nel dubbio: non hanno altra scienza e non seguono altro che la congettura. Per certo non lo hanno ucciso, ma Allah lo ha elevato fino a Sé. Allah è eccelso, saggio» (sura 4:157 – 158)

«ma così parve loro»

• Nessuno fu crocifisso• Gesù fu crocifisso, ma non morì• Qualcun altro è stato crocifisso al posto di Gesù

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«Gesù non fu crocifisso»

Sura 3: 55«E quando Allah disse: “O Gesù, ti porrò un termine e ti eleverò a Me e ti purificherò dai miscredenti. Porrò quelli che ti seguono al di sopra degli infedeli, fino al Giorno della Resurrezione. Ritornerete tutti verso di Me e Io giudicherò le vostre discordie»

Sura 19: 30, 33 – 34[Ma Gesù] disse: “In verità, sono un servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me un profeta.Pace su di me, il giorno in cui sono nato, il giorno in cui morrò e il Giorno in cui sarò resuscitato a nuova vita”.Questo è Gesù, figlio di Maria, parola di verità della quale essi dubitano

Sura 19:12-15O Giovanni, tieniti saldamente alla Scrittura.” E gli demmo la saggezza fin da fanciullo,tenerezza da parte Nostra e purezza. Era uno dei timorati, amorevole con i suoi genitori, né violento, né disobbediente. Pace su di lui, nel giorno in cui nacque, in quello della sua morte e nel Giorno in cui sarà risuscitato a [nuova] vita”

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«Gesù non fu crocifisso»

Nella Bibbia, invece, la morte per crocifissione di Gesù:

1. È annunciata da profeti

2. È conseguenza e adempimento degli insegnamenti dell’AT

3. Un terzo del testo dei quattro Vangeli è dedicato all'ultima settimana

4. Gesù stesso annunciò la propria morte

5. Vi furono parecchi testimoni oculari

6. La morte di Gesù è confermata anche da testi extra biblici

7. La Scrittura è piena di testimonianze di vite cambiate da Gesù

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«La vita di Maometto più nobile di quella di Gesù»

GESU’ MAOMETTO

Matrimonio

Celibe, ma ha insegnato che il

matrimonio è monogamo e

indissolubile

Ha avuto più mogli

Perdono dei peccati Ha autorità per perdonarliNon ha mai perdonato nel

nome di Allah

RegnoPromette un Regno di pace

con Dio

Trattato politico – militare del

622 d. C.

Potere

Si fece servo, davanti a

sinedrio e Pilato rinunciò al

proprio potere

Per mettersi al sicuro, fuggì

dalla Mecca. Gli sono concessi

privilegi speciali (sura 33: 50)

Perdono Insegnato e praticato

Insegnò la legge del taglione. Il

perdono incondizionato è

sconosciuto all’Islam

Successore Lo Spirito Santo Nessuno designato da lui

personalmente

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«La vita di Maometto fupiù nobile di quella di Gesù»

Domande da porre all’amico musulmano:

1. Il Corano afferma che Gesù era "un figlio puro" (sura 19: 19), mentre Maometto fu costretto da Allah a chiedere perdono per le proprie colpe passate e future (sura 48:1, 2)

2. Come mai il Corano nega, peraltro in un unico passo, la crocifissione, quando è un fatto storico testimoniato e acclarato?

3. Il Corano definisce Gesù "puro", "non toccato da Satana", "asceso al cielo presso Allah" e di Maometto non si dice nulla di comparabile. Perché dunque i musulmani credono che Maometto sia superiore a Gesù?

4. Se davvero Maometto è il massimo profeta, il profeta definitivo, perché Allah avrebbe "elevato a sé" Gesù (sura 4: 158) e non Maometto?

Ciò non potrebbe significare forse che "l'inviato di Allah e sigillo dei profeti" (sura 33:40), il profeta definitivo, sia proprio Gesù?

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«Il Dio della Bibbia non è il vero Dio»

BIBBIA CORANO

Relazione con l’umanità Padre verso figli Padrone verso servi

Rivelazione Personale. Fa conoscere la

propria volontà

Fa conoscere solo la propria

volontà

Redenzione Salvezza certa in Gesù Accumulando meriti, e tuttavia

affatto incerta

Patto Patto immutabile, garantito da

Dio.

Nessun patto, poche

promesse. Allah è mutevole e

creatore di stratagemmi

Pace Si consegue accettando il dono

della vita eterna in Gesù

Solo quando tutto il mondo

sarà conquistato all’Islam

Natura Trinità Uno. Senza figli, né pari

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«Non esiste la Trinità»

Credete dunque in Allah e nei Suoi Messaggeri. Non dite “Tre”, smettete! Sarà meglio per voi. Invero Allah è un dio unico (sura 4: 171)

La dottrina trinitaria per i musulmani è semplicemente inconcepibile

Maometto no ha mai avuto accesso alle Scritture in cui Dio si rivela come tri – unitario

Maometto conosceva insegnamenti eretici (Maria parte della Trinità (!). “O Gesù figlio di Maria, hai forse detto alla gente: "Prendete me e mia madre come due divinità, all'infuori di Allah?« (sura 5: 116)

È una – scandalosa – violazione della dottrina dell’unità di Dio (Tawhid)

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«Non esiste la Trinità»

Nella Bibbia la Trinità viene affermata, senza spiegazioni.

In compenso, la conferma in più occasioni. (Is 63:7–10; Is 9:5)

Per noi è importante saper parlare di Dio come Padre, Figlio e Spirito Santo

1. Dio Padre: Dio per noi, Dio di relazione

2. Dio Figlio: Dio con noi, uomo e Dio in comunione speciale con

il Padre

3. Dio Spirito Santo: Dio in noi. Spirito di adozione.

La Trinità come tre aspetti diversi dell’amore di Dio per l’uomo

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«Non esiste peccato originale»

Secondo i musulmani l’uomo nasce senza peccato, puro e libero

L’uomo nasce naturalmente musulmano e si separa da Allah quando sceglie di abbandonare la propria fede

Islam fede naturale

“Rivolgi il tuo volto alla religione come puro monoteista, natura

originaria che Allah ha connaturato agli uomini; non c'è cambiamento

nella creazione di Allah. Ecco la vera religione, ma la maggior parte

degli uomini non sa” (sura 30: 30)

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«Non esiste peccato originale»

• Adamo ed Eva non avrebbero tentato di nascondere la propria trasgressione, bensì avrebbero chiesto perdono al Allah.

• Avrebbero peccato contro sé stessi, non contro Dio

• La loro trasgressione all'ordine di Allah non ha cambiato nulla del loro rapporto con Allah

• Cacciati dal Paradiso Terrestre, ma Allah gli avrebbe perdonati. PUNITI, MA NON SEPARATI

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«Non esiste peccato originale»

1. La trasgressione Adamo ci ha SEPARATO da Dio

2. Tutti gli uomini hanno ereditato una NATURA incline al peccato

3. Tutti gli uomini sono «spiritualmente morti»

4. Dio prova per noi amore costante ed eterno

5. Dio ha preparato un mezzo per sanare la separazione tra noi e Lui

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«Per andare in Paradisonon serve la morte di Gesù»

Ognuno pecca contro sé stesso: nessuno porterà il fardello di un altro (sura 6:164)

1. Il peccato non è una trasgressione contro Dio, bensì un errore che blocca l'accesso del trasgressore al Paradiso

2. L'obiettivo non è raggiungere la purezza del cuore e della coscienza

3. il Corano non fornisce alcun insegnamento chiaro sul perdono dei peccati

4. La teologia islamica ha redatto un sistema di valutazione dei peccati, basato sulla loro gravità

5. I musulmani non hanno alcuna certezza di essere perdonati.

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«Per andare in Paradisonon serve la morte di Gesù»

1. La riconciliazione è necessaria per ristabilire larelazione con Dio.

2. L’obiettivo DI DIO è la purificazione della coscienzadell’uomo (Epistola agli Ebrei)

3. Sacrificio perfetto di Cristo "l'Agnello di Dio che toglie ilpeccato dal mondo".

4. Chiunque accetta per fede il valore sostitutivo edespiatorio di tale sacrificio ottiene perdono ericonciliazione con Dio

5. La salvezza è un dono gratuito che non si ottienemediante meriti o buone opere

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«Le preghiere dei cristianinon sono valide»

• LA PREGHIERA MUSULMANA

a - Precetto. È obbligatoria

b - Cinque volte al giorno

c - In gruppo (da soli è possibile, ma non incoraggiata)

d - Formulazioni prefissate, solo in arabo

e - Posture prefissate

f - Rivolta alla Mecca

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«Le preghiere dei cristianinon sono valide»

• LA PREGHIERA CRISTIANA

a - Modello insegnato da Gesù

b - Da soli o in gruppo

c - Guidata dallo Spirito Santo

d - Di vario tipo

- Adorazione

- Confessione

- Ringraziamento

- Sottomissione e abbandono

- Intercessione

- Richiesta

- Pentimento e ravvedimento

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«I cristiani non digiunano»

IL DIGIUNO MUSULMANO

a - Ogni musulmano è tenuto ad osservare il digiuno

b - È pubblico, sottoposto a sorveglianza degli altri musulmani

c - Per suo mezzo il musulmano si aspetta di:

• acquisire maggiore consapevolezza della presenza di Allah• trovare la felicità in questo mondo e in quello a venire• avere il perdono dei peccati• ricevere perdono e benedizioni da Allah.

d - le indicazioni sul digiuno sono scarne nel Corano, se ne trovano principalmente negli hadith.

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«I cristiani non digiunano»

IL DIGIUNO CRISTIANO

a - Praticato liberamente da coloro che lo desiderano.• il desiderio di accostarsi a Dio• cercare la volontà di Dio• mostrare pentimento• intercedere• preparazione a compiere qualcosa per Dio

b - Si osserva in privato e con grande discrezionec - Non ci sono precetti assoluti da seguire d - Indicazioni nella Bibbia, in particolare nell'insegnamento di Gesù

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Il «Vangelo» di Barnaba

Molti musulmani contestano l’autenticità dei quattro Vangeli canonici e si appellano invece ad un presunto «Vangelo di Barnaba»

1. Comparso in Olanda nel 17092. Redatto nel XIV secolo3. Pieno di errori e anacronismi

a) Gesù «salì in barca e navigò (!) verso Nazaret»b) Gesù «salì (!) a Capernaum»c) I Giubilei cadono ogni cento annid) Inferno e Paradiso divisi in gironie) «Signore, Dio di Abramo, Dio di Ismaele e di Isacco»f) Gesù osservò la Quaresimag) Si parla di barili per contenere il vinoh) Si afferma che il Messia è Maometto. i) Si parla di denari e minuti

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«Maometto è annunciatonella Bibbia»

Per i musulmani, Maometto è preannunciato sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento

Leggiamo: Deuteronomio 18: 18, 19Giovanni 14: 16

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«Maometto è annunciato nella Bibbia»

Il contesto ci dice cose molto differenti:chi sono i fratelli di Mosè?

Noi possiamo leggere: Atti 3:17–23Giovanni 5:46–47

Mosè ha più in comune con Gesù che Maometto:

1. Mosè e Gesù hanno visto Dio faccia a faccia

2. Mosè e Gesù hanno compiuto segni e miracoli

3. Mosè e Gesù furono mediatori di un patto

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«Maometto è annunciato nella Bibbia»

Leggiamo insieme al nostro amico musulmano il brano di Giovanni 14.

Notiamo con lui:

1. Si parla di «Spirito di Verità» (14:17)2. Esso resterà sempre con noi3. Il Consolatore glorifica Gesù e annuncia le cose a venire

(1:13) 4. Gesù afferma che il Consolatore è lo Spirito Santo (14:26)

Rileggiamo il passo sostituendo «Consolatore» con «Maometto» (?!)

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Il dialogo con l’Islame i musulmani

Come affrontare la sfida?

1. Preghiera (At 10:9–16)

2. Combattimento spirituale (Ef 6:10–18)

3. Testimoniare l’amore di Gesù (1 Co 13)

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Quale l’atteggiamento giusto?

1. Atteggiamento liberale

2. Atteggiamento conformista

3. Atteggiamento «militante»

4. Spirito missionario

Il dialogo con l’Islame i musulmani

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ALCUNI CONSIGLI GENERALI

1. Sono persone come noi2. Non generalizzare3. Comprendere le loro tensioni4. Riconoscere le differenze culturali5. Non aver paura di loro6. Prendere l’iniziativa7. Trasmettere l’amore di Dio8. Prima ascoltare, poi parlare9. Testimoniare chiaramente ciò in cui crediamo10.Spieghiamo perché Gesù è unico

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ALCUNI CONSIGLI PRATICI

1. Dare buona impressione al primo incontro2. Essere convinti, perché il messaggio E’ convincente!3. Ascoltare con interesse, fare osservazioni positive e

ringraziare4. Mostrare rispetto per Bibbia e Corano5. Praticare l’ospitalità e avere riguardo per i nostri ospiti6. Accettare l’invito di un musulmano7. Conversare in coppie dello stesso sesso8. Attenzione al decoro e al linguaggio del corpo9. Sgomberare il campo da malintesi sui termini religiosi10.Non presentare il Vangelo in modo affettato11.Raccontare aneddoti

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L'ARABIA PRE - ISLAMICA (PRIMA DEL 570 d. C.)

La penisola Arabica era abitata da numerosi clan, spesso in conflitto tra loro.

Praticavano una religione animista (una religione che attribuisce ad animali,

fenomeni naturali ed oggetti un'anima che può influenzare le vite degli uomini e

devono pertanto essere placate o ingraziate con vari riti).

Tra le varie tribù, una particolare finì per acquistare maggior influenza: la tribù dei

Coreisciti (alla quale apparteneva la famiglia di Maometto). Essa riuscì a far

convergere le attività religiose sulla città della Mecca, dove, ben prima della nascita

dell'Islam, già da tempo c'era la Kaaba, una pietra nera nella quale erano

incastonati vari idoli che venivano adorati dai membri degli altri clan quando si

recavano alla Mecca.

L'EBRAISMO COEVO

Nella penisola arabica vivevano anche popolazioni ebree, discendente degli ebrei

provenienti dall'ultima diaspora del 70 d. C., conseguente alla distruzione romana di

Gerusalemme. Esse vivevano soprattutto lungo la costa occidentale dell'Arabia,

lungo le rive del Mar Rosso, mantenendo tutti gli insegnamenti e le tradizioni loro

proprie, che noi conosciamo dall'AT. Forse dagli Ebrei Maometto potrebbe aver

ricavato la convinzione che anche il suo popolo avrebbe dovuto avere un "libro

sacro" dove raccogliere gli insegnamenti di "dio", analogamente alla Torah.

IL CRISTIANESIMO COEVO

Il cristianesimo conosciuto da Maometto era praticato da gruppi e movimenti

eterogenei spesso in contrasto tra loro, senza che ci fosse omogeneità e correttezza

dottrinale. Trovandosi in periferia rispetto al Mediterraneo, questi gruppi avevano

convinzioni eretiche (fuori dottrina). Ciò potrebbe spiegare perché il Corano riporti

le concezioni erronee su Gesù di una cristianità divisa. Un particolare influsso su

Maometto potrebbe essere stato esercitato da un’eresia cristologica chiamata

nestorianesimo.

La teologia nestoriana fu dichiarata eretica già durante il Concilio di Efeso (431 a.

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C.); è da qui che Nestorio, dopo essere stato deposto da vescovo, si ritira nel

mondo arabo con i suoi seguaci; da qui l'eresia si sarebbe diffusa principalmente in

Asia, dalla Persia all'India.

E' facile comprendere il perché all’Islam il nestorianesimo piaccia: in sostanza il

nestorianesimo sosteneva che non è possibile che sia esistita una sola natura di

Cristo, sono da tenersi ben separate la natura divina, che è sempre rimasta lontana

dall’umanità, e la figura umana. Questa eresia si manifesta in diverse credenze

islamiche riguardo, ad esempio, l'annunciazione e la vita di Gesù.

L’annunciazione: il Corano così recita: “...E quella, che aveva preservato la sua

vulva. (nota: l'Islam crede nella concezione virginale di Maria). Insufflammo (nota:

parla l'Arcangelo Gabriele) in lei uno spirito proveniente da Noi e facemmo di lei e

di suo figlio un segno per i mondi”. Se leggiamo con attenzione, invece, il passo

biblico dell’annunciazione, due sono i passaggi che si devono sottolineare: la

discesa della Spirito Santo e la sua accettazione; il Vangelo infatti dice che è lo

Spirito che scende su di lei e non è soffiato da Gabriele. Il secondo punto è la

mancanza di accettazione della Vergine. Non è un fatto di poco conto, conferma,

anzi, per l'Islam, l’assoluta autorità di Dio e la sottomissione dell’uomo ai suoi

voleri.

La vita giovanile: i quattro Vangeli canonici ci danno pochissime informazioni sulla

vita giovanile di Gesù; ciò che si può leggere tra le righe è che, sino ai trent’anni

circa, la sua vita scorre tranquilla e senza grandi avvenimenti o fatti prodigiosi. Il

Corano si ferma, invece, più volte a raccontare fatti straordinari dell’infanzia di Gesù

per rilevare l’importanza della sua persona nata dallo Spirito di Dio. La quasi totalità

di ciò che il Testo sacro racconta proviene dalla sterminata produzione dei Vangeli

Apocrifi.

L'idea invece che Cristo non sia stato realmente crocifisso risale probabilmente ad

un'altra eresia, chiamata docetismo, secondo la quale, ancora una volta, non era

concepibile che in Gesù Cristo potessero convivere contemporaneamente natura

umana e divina, essendo queste rappresentazioni, rispettivamente, del Male e del

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Bene (idea che a sua volta proviene dallo gnosticismo). La differenza con il

nestorianesimo sta nel fatto che per i docetisti Cristo non poteva avere un corpo

umano reale, ma soltanto un corpo etereo (o apparente) e che il supplizio non sia

stato in realtà da lui subito. L'argomento sull'apparente ma non reale crocifissione

di Gesù viene letto nell'Islam secondo diverse interpretazioni: secondo alcuni esso

sottolinea l'impossibilità per l'uomo di uccidere la "Parola di Dio", che è sempre

"eterna e vittoriosa" nei cieli, lontana ed irraggiungibile degli uomini; vi è invece chi

sottolinea come la narrazione dei Vangeli contenga delle imprecisioni, errori e

contraddizioni, per cui il supplizio inferto alla figura di Gesù narrato dai testi cristiani

sia un falso storico.

Da tutto ciò consegue, per completezza d'informazione, che per l'Islam la Trinità

non esiste.

SACRALITÀ DELLA MECCA: "L'ANNO DELL'ELEFANTE"

Un re dell'Abissinia (odierna Etiopia), chiamato Abraha, si convertì al cristianesimo e

si espanse nella parte meridionale della penisola arabica, nell'odierno Yemen,

facendone della sua capitale (Sana'a) il principale centro commerciale. Sana'a con il

tempo divenne anche il centro commerciale e religioso (cristiano) rivale della

Mecca. In seguito ad un evento, usato come pretesto (la profanazione della

cattedrale di Sana'a da parte di un meccano), Abraha decise di distruggere la

Mecca e vi marciò contro alla testa di un esercito, dotato anche (fatto eccezionale

per i tempi) di un elefante da guerra. L'invasione cominciò nel 570 d. C., che prese

il nome di anno dell'elefante.

I meccani abbandonarono la città e si rifugiarono sulle colline intorno.

Il nonno di Maometto, chiamato Abd al – Mutalib pregò per liberazione della Mecca

e la protezione della Kaaba. Storicamente non se conosce la ragione, ma Abraha fu

sconfitto (probabilmente tra le sue truppe scoppiò un'epidemia di vaiolo, secondo la

leggenda invece uno stormo di uccelli fece piovere sui soldati grosse pietre,

scompaginandone le file (sura 105)). L'episodio è importante perché spiega una

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serie di convinzioni dei musulmani moderni:

1. la sconfitta di Abraha sancì il carattere sacrale della Mecca, resa immune da

qualsiasi attacco da parte di stranieri.

2. La Kaaba è sacra.

3. Per la Mecca pregò il nonno di Maometto: per i musulmani ciò sancisce la

discendenza di Maometto da una famiglia "sacra". Maometto sarebbe

veramente l'ultimo profeta di Allah.

4. Maometto nacque proprio nell'"anno dell'elefante".

5. Questo episodio è visto come il memoriale della prima sconfitta del

cristianesimo, avvenuta addirittura prima dell'ascesa dell'Islam.

Maometto è dunque il modello, al quale tutti i musulmani aspirano ad assomigliare,

imitandone il più possibile la vita. Egli è descritto come "il sommo esempio, colui

che contiene in sé tutte le virtù".

MAOMETTO: CENNI BIOGRAFICI

Nasce nel 570 dC da una famiglia povera della tribù dei Coreisciti.

Nel 595 si sposa con Khadigia, una ricca vedova meccana, che eleva lo status

sociale ed economico di Maometto, dandogli anche 2 maschi (tutti morti bambini) e

4 femmine.

Nel 610 Maometto comincia a ritirarsi regolarmente per meditare in alcuna grotte

dei monti intorno al La Mecca. In queste grotte avviene la Rivelazione (un essere

soprannaturale gli appare e gli ordina "recita!). L'essere soprannaturale non si

presenta come l'Arcangelo Gabriele (anche perché il suo messaggio non si accorda

con quello della Bibbia) ma ne fa solo riferimento. Inizialmente Maometto non è

convinto che la visione provenga da Allah o da qualche spirito malvagio (differenza

con il messaggio a Maria, che non ha dubbi di sorta). Incoraggiato però da Khadigia

e dal cugino Alì, Maometto crede in questa vocazione: in seguito a tali visioni

Maometto inizia a predicare alla Mecca.

Nel 616 alla Mecca il messaggio è incentrato sull'esistenza di un solo dio, Allah, al

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quale l'uomo deve sottomettersi (Islam significa "sottomettersi, ubbidire"). Non

dimentichiamo che l'Arabia del tempo era ancora animista e il messaggio

monoteista di Maometto incontrò inevitabilmente sempre maggiori resistenze,

soprattutto perché i mercanti arabi vedevano in pericolo il loro fiorente mercato di

idoli connessi al culto della Kaaba. Maometto e i suoi primi seguaci furono quindi

perseguitati. Dopo la morte di Khadigia e dello zio che lo crebbe (chiamato Abu

Talib), la situazione di Maometto alla Mecca di fece insostenibile e lo costrinse a

fuggire in una città vicina: La Medina.

La fuga da Mecca a Medina si chiama Egira e avvenne il 16 luglio 622: il calendario

islamico inizia il conteggio degli anni a partire da questa data. Oggi per il calendario

islamico siamo nel 1439. (Il calendario islamico è lunare, non solare, e si articola in

dodici mesi di 29 o 30 giorni, che si alternano rigorosamente per dodici volte.

L'anno islamico ha 354 o al massimo 355 giorni).

Inizialmente convinto di professare la stessa religione di ebrei e cristiani (!),

Maometto cerca l'appoggio di alcune tribù ebraiche locali, che ovviamente lo

rifiutano. La posizione sociale di Maometto alla Medina, notevolmente migliorata

rispetto alla Mecca, dà a Maometto abbastanza potere da permettergli di prevalere

sulle tribù ebraiche, che saranno costrette all'esilio o alla conversione forzosa

all'Islam. Stesso destino per le comunità di cristiani. Da allora ebrei o cristiani

saranno considerati cittadini di serie B, costretti a pagare una tassa speciale

supplementare per poter mantenere la propria fede, oppure essere passati a fil di

spada.

L'avversione tra Maometto e le comunità ebraiche lo spinge a dissociarsi da quelle

che chiama "le antiche religioni monoteiste": da quel momento, così credono i

musulmani oggi, Maometto avrebbe cominciato a sottolineare l'importanza di

Abramo e Ismaele, probabilmente persuaso che fossero suoi antenati. Maometto

decise che i musulmani non avrebbero più pregato in direzione di Gerusalemme,

bensì verso La Mecca, sostenendo che la Kaaba stessa sarebbe stata fatta erigere

da Abramo stesso.

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Tra il 624 e il 630 Maometto consolida ulteriormente il proprio potere e inizia una

serie di campagne militari contro La Mecca, che alla fine cede e viene occupata da

Maometto, alla testa di un esercito di diecimila uomini. La città viene dichiarata

proibita ai non musulmani e tutti gli idoli della Kaaba sono distrutti. Dalla Mecca

partiranno tutte le successive campagne militari di conquista, inizialmente verso

Nord e la Siria bizantina.

Maometto muore improvvisamente nel 632, senza designare un successore.

A Maometto sono succeduti quattro califfi:

Abu Bakr: suocero di Maometto, essendo padre della cosiddetta "sposa bambina"

Aisha, una delle 12 o 14 mogli di Maometto.

Omar: conquista Gerusalemme nel 637 d. C.

Uthman: ordina l'edizione definitiva del Corano (poiché ne circolano diverse

versioni, con evidente confusione) e stabilisce che la nuova versione costituirà il

testo valido: a tal scopo fa bruciare tutte le altre.

Alì ibn Talib: cugino, nonché figlio adottivo e genero di Maometto. Per questioni di

potere, a questo punto i musulmani si dividono in due gruppi: sunniti e sciiti.

Contrariamente ai sunniti (la maggioranza dei musulmani nel mondo), gli sciiti (che

vivono principalmente in Iran) riconoscono in Alì il primo califfo legittimo,

disconoscendo completamente l'autorità dei primi tre.

A questo punto, poniamoci alcune domande:

1. Perché Maometto ebbe inizialmente dubbi in merito all'origine della

rivelazione ricevuta?

2. Perché Allah non designò chiaramente il successore di Allah?

3. Perché Maometto e i suoi seguaci uccidevano i "miscredenti"?

4. Perché Maometto, l'ultimo profeta di Dio, non è stato in grado di stabilire una

pace durevole tra musulmani, cristiani e ebrei?

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5. Perché Maometto ha reso i fedeli di altre religioni dei cittadini di serie b?

IL CORANO

L'Islam si basa sui dettami del Corano, il libro sacro che i musulmani considerano

"rivelazione di Allah". Secondo la tradizione, i messaggi che lo compongono

sarebbero stati trasmessi a Maometto da un angelo di nome Jibril, il quale avrebbe

riportato testualmente le parole pronunciate da Allah.

Alcuni concetti e racconti del Corano provengono da tradizioni letterarie precedenti

a Maometto: narrativa arabo – pagana (la Kaaba), il Talmud e l'Antico Testamento, i

Vangeli, i Vangeli apocrifi e fonti letterarie orientali. Ciò dimostra che il Corano non

rappresenta propriamente "la pura rivelazione di Allah".

Il Corano sarebbe stato trasmesso a Maometto nell'arco di ventidue anni, è

suddiviso in 144 capitoli (sure) e fu memorizzato per essere tramandato. In seguito,

però, si cominciò a trascriverlo su vari supporti. Fu solo con il califfo Uthman che si

provvide alla compilazione definitiva dell'attuale testo coranico e si ordinò la

distruzione di tutte le altre versioni allora esistenti. La maggior parte degli Arabi

pertanto oggi considera il Corano copia perfettamente conforme "alla tavola ben

custodita", che si trova nei cieli presso Allah. Essendo la trascrizione esatta dello

scritto originario custodito in paradiso, il Corano è la rivelazione ultima e definitiva

di Allah per l'umanità e sarebbe privo di errori e inesattezze. I musulmani sono

convinti che confermi alcune antiche rivelazioni e ne rettifichi altre, sostituendosi

così a tutti i libri sacri anteriori.

Soltanto il Corano in arabo è considerato dai musulmani "parola di Dio": esso non

può essere tradotto accuratamente in nessun'altra lingua e deve essere letto e

memorizzato esclusivamente in arabo. I musulmani che conoscono l'intero Corano a

memoria sono chiamati hafiz ("i guardiani") e sono tenuti in grande considerazione:

dunque per un musulmano è più importante leggere il Corano che comprenderlo.

Le sure del Corano non sono ordinate cronologicamente, bensì per lunghezza. La

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prima sura (l'Aprente) è la più importante ed è una preghiera obbligatoria da

recitarsi diciassette volte al giorno.

L'ABROGAZIONE

L'Islam prevede la possibilità dell'abrogazione: essa consiste nell'annullamento di

alcuni versetti di una rivelazione anteriore mediante altri versetti contenenti

rivelazioni più recenti.

Questo principio spesso è applicato per difendere la superiorità del Corano rispetto

alle altre religioni rivelate, ma in realtà l'abrogazione si applica solamente alle

contraddizioni all'interno del Corano stesso. Non si conosce l'esatto numero dei

versetti del Corano abrogati (!), esso varia da sei a più di duecento, a seconda dei

commentatori. Nella maggior parte dei casi il Corano riporta sia i versetti abrogati

sia quelli che li dovrebbero sostituire, per cui non è facile distinguere i versetti

abrogati da quelli abrogativi e ciò causa un problema: la dottrina dell'abrogazione è

in contraddizione con lo stesso Corano, il quale afferma che "le parole di Allah non

subiscono alterazione". Sarebbe interessante sapere perché Allah abbia ritenuto

necessario sostituire parte della sua divina rivelazione con qualcosa di "migliore"

nell'arco di pochi anni, laddove le situazioni in questione non erano cambiate.

LE TRADIZIONI

Quando Maometto era in vita, molte delle questioni importanti si risolvevano in case

alle sue visioni e alle sue sentenze, con perfetto tempismo. Morto Maometto le

visioni cessarono. Naturalmente sorsero numerose questioni nuove per le quali il

Corano non prevedeva risposte precise e i musulmani cominciarono a chiedersi

quale fosse la retta condotta islamica. Si decise che il modello giusto e normativo

da seguire sarebbero dovuti essere il comportamento di Maometto e ciò che il

profeta avrebbe approvato in vita.

Poiché nessuno a parte Maometto era in grado di interpretare rettamente il Corano,

alcuni studiosi si assunsero l'incarico di raccogliere tutto il materiale possibile

riguardante i detti e i fatti di Maometto in vita. La trasmissione degli aneddoti e

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degli avvenimenti relativi alla vita di Maometto costituisce la tradizione, gli

"HADITH".

Gli hadith sono considerati testi normativi e contengono i detti e gli atti di

Maometto e dei suoi contemporanei e trasmessi da una lunga serie di trasmettitori.

Un discreto numero di hadith nel tempo fu diffuso per interesse personale o per

difendere interpretazioni alternative dell'Islam, per cui duecento anni dopo la morte

di Maometto gli studiosi si misero a raccogliere e a "scremare" gli hadith per

isolarne quelli autorevoli e autentici, secondo alcuni criteri. Le raccolte di hadith

sono numerose, a seconda delle scuole. Ci sono almeno sei scuole distinte nel

mondo sunnita e quattro in quello sciita (naturalmente le scuole sciite diffidano

delle raccolte sunnite).

Il fatto importante da ricordare è che, per molti musulmani, gli hadith hanno lo

stesso valore del Corano

Negli hadith è scritto, per esempio, che Uthman fece distruggere tutte le copie del

Corano diverse da quelle che aveva fatto copiare lui (e chi ci dice che il suo ordine

sia stato eseguito correttamente o completamente...?); è scritto che Maometto ha

chiesto ad Allah il perdono per i propri peccati e che per ottenere la salvezza

facesse leva sulle proprie buone azioni e sulla misericordia di Allah (quando per

quasi tutti i seguaci dell'Islam Maometto era "senza peccato"). Negli hadith la

guerra e l'omicidio sono visti come atti meritevoli, che la maggior parte delle donne

sono all'inferno e che il paradiso è un luogo di delizie riservato esclusivamente agli

uomini.

Quindi:

1. Perché i musulmani devono consultare gli hadith riguardo alle questioni di

fede? Non è sufficiente il Corano?

2. Qual'è l'eterna parola di Allah? Il Corano, gli hadith o entrambi?

3. Chi decide quali siano gli hadith da seguire?

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4. Chi decide l'autorevolezza di un hadith?

5. Quale tradizione bisogna seguire e perché?

DOTTRINA E OBBLIGHI DELL'ISLAM

Il sostantivo Islam significa sottomissione. L'Islam è quindi il dono di sé ad Allah, che

dirige tutti gli aspetti della vita del musulmano, sia familiari che comunitari.

L'Islam prevede sei articoli di fede e cinque obblighi di pratica religiosa.

Gli articoli di fede:

1. Allah: esiste un solo e vero Dio, Allah, all'infuori del quale non esiste altro Dio. E'

eterno e separato dal tutto ciò che è stato creato, non assomiglia in alcun modo alle

creature. È onnipotente e onnisciente.

2. Gli angeli: esistono, sono in numero indefinito, e ci sono quattro arcangeli. Satana è

un angelo caduto. Esistono poi delle entità intermedie tra il mondo angelico e

l'umanità, gli jinn. Due angeli sono assegnati ad ogni essere umano. Uno annota le

buone azioni, l'altro le cattive.

3. I libri di Allah: Allah avrebbe trasmesso nei secoli più rivelazioni scritte. Cita "Le

pagine di Abramo" (perdute", la Torah, i salmi di Davide, il Vangelo e il Corano.

Ebrei e cristiani avrebbero falsificato i loro testi. Solo il corano sarebbe autentico.

4. I profeti: ne esisterebbero 124,000. Il Corano ne cita 25, tra cui 21 biblici, per

nome. Maometto è l'ultimo, e il massimo, dei profeti.

5. L'ultimo giorno: quando si deciderà la sorte di ognuno, in base alle sue opere.

Esistono un paradiso e un inferno: il paradiso è un luogo di piacere eterno (peraltro

riservato agli uomini), mentre le descrizioni dell'inferno nella tradizione islamica non

sono molto coerenti tra loro.

6. Predestinazione: non esiste libero arbitrio. Allah è onnisciente e ha preordinato

tutto, è sovrano assoluto in ogni circostanza. Ciò spiega perché la sottomissione è

considerata la massima virtù del musulmano praticante. Il Corano asserisce

chiaramente che l'uomo non ha la possibilità di determinare il corso della propria

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vita. C'è da domandarsi allora come mai Allah ritenga gli uomini responsabili dei

propri peccati, visto che ogni loro pensiero, parola o azione è predeterminato da

Allah. Anche gli hadith ribadiscono che "Allah ha fissato il numeri degli adultèri ai

quali l'uomo si abbandonerà e che egli dovrà necessariamente commettere".

Gli obblighi fondamentali del musulmano

1. La professione di fede: "testimonio che non c'è Dio all'infuori di Allah e che

Maometto è il Messaggero di Allah". La recita intenzionale di questo credo di fronte

a due testimoni fa di un uomo un musulmano, per sempre. Questa professione di

fede deve essere recitata più volte durante le cinque preghiere quotidiane ed il rito

più importante dell'Islam.

2. La preghiera rituale quotidiana (salat): cinque volte al giorno (alba, mezzogiorno,

pomeriggio, crepuscolo, due ore dopo il tramonto). Prevede la recita per diciassette

volte di un ciclo di preghiere obbligatorie. L'abluzione è inclusa nel salat. Le donne

pregano in una stanza separata, se nella moschea è possibile, o in casa. La

preghiera personale spontanea al di fuori dei cinque salat non ha valore, non è

considerata l’assolvimento dell'obbligo religioso e non procura alcun merito presso

Allah. Va eseguita, con posture ben precise, verso la Mecca.

3. L'imposta rituale: risponde all'obbligo determinato dal Corano di "dare i propri beni".

E' commisurata al reddito del capofamiglia (in generale il 2,5 % del reddito netto,

ma può arrivare, per i più abbienti, al 20%)

4. Il digiuno: durante il mese di Ramadan (il nono del calendario islamico). E'

obbligatorio. Dura dall'alba al tramonto e consiste nell'astinenza totale da cibo,

bevande e fumo durante le ore diurne. La rottura del digiuno è considerata

infrazione grave, riparata tuttavia da versamento di somme in denaro o da opere

buone. Ha lo scopo di insegnare la disciplina ad Allah e la comprensione per la sorte

dei poveri.

5. Pellegrinaggio alla Mecca: almeno una volta nella vita, per ogni musulmano che ne

abbia i mezzi economici, durante il dodicesimo anno del calendario islamico. Il

rituale durante il pellegrinaggio si svolge per tappe obbligatorie, tra cui compiere

sette giri completi intorno alla Kaaba. Altri momenti forti del pellegrinaggio sono la

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lapidazione simbolica di Satana (mediante il lancio di sette pietre) e il sacrificio di

un animale in memoria del sacrificio di Abramo.

LA JIHAD

Talvolta considerato il "sesto pilastro dell'Islam". In Occidente questo termine è conosciuto

come "Guerra Santa". Il vocabolo deriva da un verbo che significa "impegnarsi, esercitare

il massimo sforzo".

Si distinguono due tipi di Jihad:

1 – La grande Jihad: consiste nello sforzo per rispettare i cinque obblighi e la professione

dei sei articolo di fede. Significa anche conoscere gli insegnamenti del Corano e gli hadith.

2- La piccola Jihad: designa lo sforzo per l'espansione territoriale dell'Islam. Il "regno di

Allah" ha un senso completamente diverso del "Regno di Dio" cristiano. Secondo l'Islam

Allah deve governare il mondo intero, pertanto l'obiettivo principale non è condurre

l'umanità a confidare in Allah, vivere nel suo amore e scegliere liberamente di essergli

fedele, bensì sottomettere totalmente gli uomini realizzando la sharia (regole di pratica

religiosa che diventano parte del sistema giuridico ufficiale valido per tutta la comunità

musulmana). Ecco perché per i musulmani è tanto importante riuscire ad avere il controllo

di tutte le nazioni del mondo, come insegna peraltro lo stesso Corano.

Tali esortazioni sono un ordine perentorio, da parte di Allah, di propagare l'Islam.

Agitazioni, oppressioni, incredulità e ingiustizia esisterebbero solamente nei paesi che non

riconoscono l'autorità dell'Islam. Per i musulmani radicali tale sottomissione deve essere

perseguita con ogni mezzo.

L'espansione dell'Islam può avvenire anche in modo pacifico, nondimeno la storia ci

insegna che, salvo alcune eccezioni (Sud – Est asiatico e Africa orientale), le armi hanno

sempre avuto un ruolo preponderante.

I musulmani non hanno ricevuto chiare istruzioni riguardo alla propagazione della loro

fede, analoghe alle istruzioni di Gesù per i cristiani. Rimane il fatto però che ogni

musulmano è chiamato a testimoniare la propria fede.

Il Corano invita anche a dissimulare, relativizzare e, se necessario, smentire i propri

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insegnamenti se ciò è necessario per la diffusione dell'Islam (taqiyya). Mediante la taqiyya

si legittimano parole e azioni altrimenti contrarie alla vera fede e alla reale condotta

islamiche. Qualsiasi musulmano può praticarla se riesce a giustificarne l'utilità per la

diffusione dell'Islam. La taqiyya legittima la menzogna e la dissimulazione.

OBIEZIONI DELL'ISLAM, RISPOSTE DELLA BIBBIA.

ANALOGIE

Ci sono analogie di massima, anche se le dottrine alla base di queste analogie sono

radicalmente diverse:

Punti in comune:

Esistenza di un unico Dio (No trinità; il Dio cristiano rispetta la Sua creatura)

Dio governa il mondo

Dio si è rivelato (No incarnazione. Allah ha manifestato la sua volontà in un libro, ma non

è sceso nel mondo)

L'uomo è peccatore (per l'Islam l'uomo è neutro quanto al peccato, il peccato di Adamo ed

Eva non ha avuto conseguenze. Peccato = lontananza dall'Islam)

Dio perdona (Il perdono di Allah è assolutamente arbitrario)

Alcuni personaggi (per Islam personaggi biblici solo profeti inferiori a Maometto, non

uomini che hanno vissuto, agito e parlato da parte di Dio)

Ci sarà un giudizio finale (Islam molto poco preciso a riguardo. Allah decide chi va in

Paradiso a sua totale discrezione, l'uomo non può nulla)

Vita eterna (natura totalmente differente di Paradiso e Inferno)

Sono analogie molto superficiali, dalle quali si può partire per un discorso, ma le differenze

sono sostanziali e sopravanzano di gran lunga i punti di contatto.

OBIEZIONI

"La Bibbia non è la rivelazione di Allah. Solo il Corano è l'ultima, perfetta rivelazione di

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Allah".

Differenze nella rivelazione:

Bibbia. Dio si rivela nel creato, nella storia, nel popolo eletto e in Gesù, che ne porta

natura e nome e che lo rivela al mondo corporalmente. In Gesù dio rivela sé stesso. Dio ha

scelto uomini che, accolta liberamente la chiamata, hanno trasmesso le Scritture. Uomini

sono i redattori delle opere, ma il pensiero e la penna sono state dirette da Dio. Contenuto

ispirato da Dio, che si è assicurato che fosse tramandata solo la verità.

Corano: Allah non si rivela personalmente, rivela solo la propria volontà. Ha inviato profeti

in epoche e popoli differenti, ma solo all'ultimo Jibril avrebbe donato il Corano. Esso

contiene le direttive di Allah per ogni aspetto della vita degli uomini e Maometto lo

avrebbe trasmesso il testo "senza apportarvi modifiche". Il Corano conterrebbe solo le

testuali parole di Allah. Laddove i musulmani sostengono che si Allah a parlare, è evidente

che molte parti sono redatte da terze persone.

Per i cristiani la Bibbia è il messaggio unico e chiaro su peccato, perdono, salvezza e vita

eterna. L'opera umana non può essere perfetta, quindi il Corano di oggi, trasmesso

oralmente e trascritto 23 anni dopo la scomparsa di Maometto (e non si sa in quale

versione, vedi Uthman) non può essere la copia esatta dell’originale depositato in cielo

presso Allah. Nondimeno i musulmani credono che sia la parola perfetta di Allah, per i

cristiani invece la Parola è incarnata in Gesù, figlio di Dio perfetto e senza peccato.

Riassumendo: i musulmani hanno come rivelazione un libro, i cristiani una persona. Cosa è

meglio fare per salvare un uomo che annega, gettargli un libro che gli insegni a nuotare o

chiamare un bagnino?

"La Bibbia non è Parola di Dio"

Secondo i musulmani il Corano conterrebbe tutto ciò che è stato scritto nelle precedenti

rivelazioni divine. Gli scritti anteriori sarebbero stati falsificati e soltanto il Corano sarebbe

l’unica vera parola di Allah. Il Corano riprende argomenti biblici, ma li distorce. Siccome

Bibbia e Corano sono in disaccordo, i musulmani concludono che la Bibbia è stata alterata

e falsificata di Ebrei e Cristiani.

Oggi i musulmani credono qualcosa che il Corano non dice

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In realtà Corano non mette in discussione l'autorità della Bibbia, tutt'altro.

Corano Musulmani oggi Bibbia

Bibbia viene da Allah Rivelata agli uomini tramite

profeti Autori ispirati da SS

Contiene monito e direzione da parte di Allah

Non è parola di Allah perché è stata falsificata

Parola di Dio, mostra la Via della Salvezza

Corano: “Già demmo il Libro a Mosè [dicendogli]: “Non dubitare circa il Suo incontro”. Ne

facemmo una guida per i Figli di Israele”.

“E se dubiti a proposito di ciò che abbiamo fatto scendere su di te, interroga coloro che già prima

recitavano le Scritture. La verità ti è giunta dal tuo Signore: non essere tra i dubbiosi.”

Il Corano afferma l'autorità della Bibbia.

“Nessuno può cambiare le parole di Allah”

“Le parole di Allah non subiscono alterazione, questo è l'immenso successo”

Per giustificare le loro accuse, i musulmani dovrebbero rispondere a un paio di domande:

1. Quando e perché la Bibbia sarebbe stata falsificata?

2. Chi lo avrebbe fatto?

3. Come avrebbero reagito i credenti che non avessero partecipato alla falsificazione?

4. Dov'è la Bibbia "originale"? Dove sono le prove della sua esistenza?

Noi sappiamo:

1. che contiene profezie che si sono avverate

2. che ci sono stati svariati testimoni oculari che hanno scritto degli avvenimenti

accaduti

3. ci sono testimonianze archeologiche

4. ci sono fonti non cristiane

"Le varie versioni della Bibbia si contraddicono”.

Non esistono Bibbie differenti, ma differenti traduzioni, tutte realizzate però dagli originali

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greci o ebraici (tenere presente che il Corano può essere letto e recitato solo in arabo, il

concetto di traduzione delle Scritture per darne la maggior diffusione possibile è estraneo

ai musulmani).

Il Corano è stato trasmesso oralmente: benché credano che sia rivelazione perfetta di

Allah, in realtà ciò non è realistico, perché la trasmissione orale o la copiatura

inevitabilmente portano ad errori. I musulmani considerano il Corano come “perfetto”

senza averne mai considerato criticamente il testo e il metodo di trasmissione; pertanto il

Corano è ben lungi dall’esser perfetto e omogeneo. Per quanto riguarda la Bibbia, invece,

non esiste alcun altro libro sottoposto a più accurato esame critico, superando ogni vaglio

scientifico.

Le traduzioni moderne della Bibbia si basano tutte originali greci o ebraici, contenuti

principalmente in tre importantissimi codici:

Codice alessandrino V sec d. C. (intera Bibbia, tranne alcuni passi del NT)

Codice sinaitico fine IV sec d. C. (tutto il NT e parti dell’AT)

Codice vaticano IV sec d. C. (intera Bibbia, in origine. Nei secoli successivi alcune parti

sono andate perdute)

Tutti sono DI MOLTO antecedenti a Maometto, come è possibile alterare il testo di un libro

che già ai tempi di Maometto era diffuso da almeno due secoli? E infatti già ai tempi di

Maometto era considerata rivelazione divina che nessun uomo avrebbe potuto cambiare.

Se il Corano afferma l'autorità di Torah e Vangeli, sulla base di cosa oggi si sostiene che

sono stati falsificati?

Perché non "interrogano coloro che già prima recitavano le Scritture?"

Se il Corano afferma l'autorità della Bibbia, perché non cercano lì risposte?

Se nulla è perfetto al di fuori di Allah, come può un libro (il Corano), essere perfetto?

"Gesù è soltanto un profeta"

Maometto sarebbe l'ultimo profeta, il più grande e importante di tutti.

Eppure il Corano attribuisce a Gesù uno status assai importante, addirittura unico.

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Gesù in 15 sure su 114, 93 versetti.

Sura Testo Spiegazione

3:45 Quando gli angeli dissero: “O Maria, Allah ti annuncia

la lieta novella di una Parola da Lui proveniente*: il suo nome è il Messia*, Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell'Altro, uno dei più vicini.

Eminente in questo mondo e

nell'altro

4:158 ma Allah lo ha elevato fino a Sé. Allah è eccelso, saggio

Elevato

4:171 Il Messia Gesù, figlio di Maria non è altro che un messaggero di Allah, una Sua parola che Egli pose in

Maria, uno spirito da Lui [proveniente]. Credete dunque in Allah e nei Suoi Messaggeri

Messaggero (Messia), Parola e Spirito

5:110 forgiasti con la creta la figura di un uccello, quindi vi

soffiasti sopra e col Mio permesso divenne un uccello. Guaristi, col Mio permesso, il cieco nato e il lebbroso. E

col Mio permesso risuscitasti il morto

Dona vita, guarisce e resuscita

19:19 Rispose: “Non sono altro che un messaggero del tuo Signore, per darti un figlio puro”

Puro e senza peccato

19:20 Disse: “Come potrei avere un figlio, ché mai un uomo

mi ha toccata e non sono certo una libertina?” Nacque da una vergine

19:21 Rispose: “È così. Il tuo Signore ha detto: "Ciò è facile per Me... Faremo di lui un segno per le genti e una

misericordia da parte Nostra. È cosa stabilita"

Segno per tutta l'umanità, non solo per Israele

19:34 Questo è Gesù, figlio di Maria, parola di verità della quale essi dubitano

Parola di verità

21:91 E [ricorda] colei che ha mantenuto la sua castità!

Insufflammo in essa del Nostro Spirito e facemmo di lei e di suo figlio un segno per i mondi

Segno per l'universo

43:61 Egli* è un annuncio dell'Ora. Non dubitatene e seguitemi, questa è la retta via

Segno del Giudizio che verrà

43:63 Quando Gesù portò le prove evidenti disse: “Sono venuto a voi con la saggezza e per rendervi esplicita una parte delle cose su cui divergete. Temete Allah e

obbeditemi

Portò chiare prove della Sua natura

Molti musulmani ignorano queste sure, ma è evidente come il Corano riconosca l'unicità di

Gesù e addirittura non gli attribuisca alcun peccato.

Per sostenere che Gesù è stato solamente un profeta per gli ebrei, citano a volte Mt 15: 24

Ma il contesto insegna che questa affermazione di Gesù aveva lo scopo di testare la fede

della donna. Altri passi si riferiscono chiaramente all'universalità della chiamata di Gesù

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(Samaritana, Grande mandato Mt 28:18-20, promessa dello Spirito Santo (At 1: 8)

Se sostengono che Gesù è venuto solo per gli Israeliti, contraddicono il Corano (sura 19:

21)

"Gesù non è il Figlio di Dio"

È impossibile che Allah abbia figli, altrimenti dovrebbe avere mogli e figli. Allah è uno solo.

Gesù è importante nel Corano, cionondimeno ci sono differenze: Figlio nella Bibbia, profeta

nel Corano, Redentore nella Bibbia, predicatore e guaritore nel Corano.

Maometto ha frainteso il concetto di Figlio, attribuendogli significato letterale alla paternità

di Dio, come se essa fosse biologica. La dottrina biblica riguardante Gesù figlio di Dio

contraddice la concezione islamica dell'unicità e unità di Dio, per cui l'idea di Figlio di Dio e

di Dio Padre sono completamente estranei alla mentalità musulmana.

Come spiegare il concetto? "Di dove sei originario? Del Marocco. Il Marocco non ha moglie,

ma non è sbagliato definirti figlio del Marocco, figurativamente". Ciò per far capire che

"figlio" ha accezioni diverse "frutto generato mediante unione biologica tra esseri viventi".

Gesù non può essere Dio

Allah non potrebbe (né vorrebbe) incarnarsi in forma umana. La sua rivelazione è

impersonale: è soltanto un messaggio. Credere che Gesù sia Parola eterna di Dio fatta

carne, così come sostenere che Gesù è Dio E uomo, e in quanto tale aveva bisogno di

mangiare, aveva esigenze fisiche, ha sperimentato la debolezza e pregava è, per i

musulmani, la peggiore idolatria: shirk (dare a un uomo caratteristiche divine).

Come spiegare il concetto: Esiste qualcosa di impossibile a Dio? No! Se Dio decidesse di

apparire in forma umana davanti a casa tua, potresti impedirglielo? No! Dio ha dunque

deciso di venire sulla terra come uomo.

Gesù non fu crocifisso

Dio non può permettere ad un suo profeta di morire in modo così ignobile.

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Il Corano nega tre verità fondamentali del cristianesimo: la deità, la missione salvifica e la

crocefissione di Cristo. Un’ armonizzazione delle due religioni è pertanto impossibile, senza

snaturare completamente la fede cristiana.

D’altra parte, per il musulmano è impossibile farsi un'idea chiara della crocifissione, perché

nel Corano la morte di Gesù è riportata in maniera confusa e poco chiara.

La negazione della crocifissione (e di conseguenza della missione salvifica) si può spiegare

con il fatto che Maometto non ha ricevuto alcuna delucidazione conforme alla Scritture

riguardo all'opera redentrice di Gesù. Infatti entrò in contatto con sette e dottrine eretiche

di matrice cristiana, ma non con il Vangelo.

Il testo coranico è assolutamente impreciso (sura 4:157, 158)

157. e dissero: “Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!”. Invece

non l'hanno né ucciso, né crocifisso, ma così parve loro. Coloro che sono in discordia a questo

proposito, restano nel dubbio: non hanno altra scienza e non seguono altro che la congettura. Per

certo non lo hanno ucciso

158. ma Allah lo ha elevato fino a Sé. Allah è eccelso, saggio.

La frase “coloro che sono in discordia…restano nel dubbio” induce a credere che all’epoca

in quella regione circolassero varie teorie e speculazioni su quanto era realmente

avvenuto.

Anche l’espressione “così parve loro” dà adito a svariate ipotesi tra gli studiosi musulmani:

1. Nessuno fu crocifisso, gli Ebrei si confusero

2. Gesù fu crocifisso, ma non morì

3. Qualcun altro sarebbe stato crocifisso al posto di Gesù (non si sa chi, le illazioni

sono innumerevoli. Oggi è la teoria più diffusa nel mondo musulmano)

Tuttavia, a confondere ulteriormente le acque, la sura 3:55:

E quando Allah disse: “O Gesù, ti porrò un termine e ti eleverò a Me e ti purificherò dai

miscredenti. Porrò quelli che ti seguono al di sopra degli infedeli, fino al Giorno della Resurrezione.

Ritornerete tutti verso di Me e Io giudicherò le vostre discordie

Nell'originale arabo l'espressione "ti porrò un termine" significa "ti farò morire" (anche un

hadith suffraga questa interpretazione).

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Inoltre (19:30, 33, 34):

30. [Ma Gesù] disse: “In verità, sono un servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me un

profeta.

33. Pace su di me, il giorno in cui sono nato, il giorno in cui morrò e il Giorno in cui sarò

resuscitato a nuova vita”.

34. Questo è Gesù, figlio di Maria, parola di verità della quale essi dubitano

Secondo alcuni musulmani, l’espressione “il giorno in cui morrò” si riferisce a un’epoca

futura, allorché Gesù sarà tornato sulla terra e avrà sconfitto l’Anticristo. Dopodiché sarà

seppellito a Medina, accanto a Maometto. Questa spiegazione non è plausibile, giacché lo

stesso Corano, pochi versetti prima, nella medesima sura, scrive di Giovanni Battista (sura

19: 12 - 15):

12. O Giovanni, tieniti saldamente alla Scrittura.” E gli demmo la saggezza fin da fanciullo,

13. tenerezza da parte Nostra e purezza. Era uno dei timorati,

14. amorevole con i suoi genitori, né violento, né disobbediente.

15. Pace su di lui, nel giorno in cui nacque, in quello della sua morte e nel Giorno in cui sarà

risuscitato a [nuova] vita

Queste sure contraddicono la 4: 157. Inoltre perché Giovanni sarebbe morto e Gesù no, se

il Corano parla di entrambi nei medesimi termini?

Nella Bibbia, invece, la morte per crocifissione di Gesù

1 – É annunciata da profeti

2 –É conseguenza e adempimento degli insegnamenti dell'AT

3- -Un terzo del testo dei quattro Vangeli è dedicato all'ultima settimana

4 – Gesù stesso annunciò la propria morte

5 – Vi furono parecchi testimoni oculari

6 – La morte di Gesù è confermata anche da testi extra biblici

7 – La Scrittura è piena di testimonianze di vite cambiate da Gesù

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La vita di Maometto fu più nobile di quella di Gesù

Maometto è idealizzato, gli sono attribuite più virtù di quante ne possedesse e più parole

di quante ne abbia mai dette. L'atteggiamento dei musulmani descrive una realtà più

vagheggiata che effettiva. Con dolcezza bisogna domandare loro la motivazione delle loro

affermazioni, anche perché il Corano rappresenta Gesù in modo più lusinghiero di qualsiasi

altro personaggio, Maometto compreso.

Gesù Maometto

Matrimonio Monogamo e indissolubile Ebbe più mogli di quante ne

consenta il Corano

Perdono dei peccati Gesù ha autorità Non risulta abbia perdonato nel nome di Allah i peccati di

chicchessia

Regno di pace Gesù lo promette, fondato su Amore, pace con Dio, gioia,

fede, timore di Dio e consacrazione a Lui

Trattato del 622 d. C. Gettava basi della sua vita politica e

dell'espansione militare. Oggi l'obiettivo è sottomettere il mondo e instauravi la sharia,

unico modo per stabilire la pace

Ricerca del potere Gesù rinunciò volontariamente alla propria vita, recandosi a

Gerusalemme, dove lo avrebbero crocifisso

Perseguitato alla Mecca, Maometto fuggì a Medina per

mettersi al sicuro, dove formò un esercito e divenne ricco e

potente

Perdono Gesù insegnò ai suoi discepoli a perdonarsi incondizionatamente

Maometto praticava la legge della "vendetta del sangue" (legge del taglione). Il concetto

di perdono incondizionato è sconosciuto nell'Islam

Successore Gesù ha promesso lo Spirito

Santo ai Suoi discepoli per guidarli in tutta la Verità e la signoria del Padre peraltro non

è messa in discussione

Maometto non designò un

successore e dopo la sua morte ci furono contese per designare un successore, che hanno

conseguenze ancora oggi

Domande basate sul Corano da fare a un amico musulmano:

1 - Il corano afferma che Gesù era "un figlio puro" (19: 19), mentre Maometto fu costretto

da Allah a chiedere perdono per le proprie colpe passate e future (48:1, 2)

19. Rispose: “Non sono altro che un messaggero del tuo Signore, per darti un figlio puro”.

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22

1. In verità ti abbiamo concesso una vittoria evidente

2. affinché Allah ti perdoni le tue colpe passate e future, perfezioni su di te il Suo favore e ti guidi

sulla retta via;

Secondo il Corano Allah farebbe fallire i progetti degli uomini ed elaborerebbe stratagemmi

per ingannarli. Come si fa a discernere nella storia ciò che è vero da ciò che è falso (7: 99)

99. Si ritengono al riparo dallo stratagemma di Allah? Di fronte allo stratagemma di Allah, si

sentono al sicuro solo coloro che già si sono perduti.

Come mai il Corano nega, peraltro in un unico passo, la crocifissione, quando è un fatto

storico testimoniato e acclarato?

Il Corano definisce Gesù "puro", "non toccato da Satana", "asceso al cielo presso Allah" e

di Maometto non si dice nulla di comparabile. Perché dunque i musulmani credono che

Maometto sia superiore a Gesù?

Se davvero Maometto è il massimo profeta, il profeta definitivo, perché Allah avrebbe

"elevato a sé" Gesù (4: 158) e non Maometto? Ciò non potrebbe significare forse che

"l'inviato di Allah e sigillo dei profeti" (33:40), il profeta definitivo, sia proprio Gesù?

Il Dio della Bibbia non è il vero Dio"

Allah è l'unico vero Dio. Solo nel Corano si trova la vera descrizione di Dio.

Il nome Allah deriva dalla medesima radice semitica che si ritrova in Elohim ed El.

Ma allora il Dio della Bibbia è lo stesso rivelato nel Corano? NO. Non esiste concordanza

tra testimonianza biblica e coranica.

Alcuni cristiani affermano che i musulmani adorano un demonio o un falso dio. Troppo

semplicistico e pericoloso. Dobbiamo lasciare il giudizio a Dio, l'unico che conosce la fede

di ognuno. Il centurione Cornelio, pagano, pregava Dio assiduamente; cosa dovremmo

dire, che pregava un demonio? No, pregava Dio SENZA CONOSCERLO. Idem per i

musulmani.

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Generalmente i musulmani non hanno alcuna certezza che la loro preghiera giunga ad

Allah. Per noi è un'occasione per parlare del dio della Bibbia, che ascolta ed è vicino.

Allah possiede alcuni attributi che sembrano corrispondere a ciò che dice la Bibbia:

Creatore, misericordioso, onnipotente, onnisciente ed eterno. Per altri aspetti, forse anche

più importanti, invece e fondamentalmente diverso

Come è descritto Allah nel Corano?

Bibbia Corano

Relazione con l'umanità Padre amorevole verso i figli Padrone verso schiavi o datore di

lavoro (esigente) verso subalterni

Rivelazione Personale. Fa conoscere la propria volontà

Rivela solo la propria volontà

Redenzione Solo mediante Gesù; salvezza certa

Accumulando meriti, ma certezza di salvezza assente

Patto Patto immutabile, garantito di Dio stesso. Molte promesse di

gioia, pace, abbondanza

Nessun patto, poche promesse. Allah è mutevole e creatore di

stratagemmi per ingannare i peccatori.

Pace Si consegue accettando il dono

della vita eterna in Cristo Gesù Si conseguirà solo quando l'Islam

governerà tutta la terra.

Natura Trinità Allah è uno, senza figli né pari

La nostra missione è far conoscere il vero Dio rivelato in Gesù Cristo, Suo figlio e nostro Signore!

Non esiste la Trinità

La dottrina trinitaria per i musulmani è semplicemente inconcepibile.

Il Corano lascia supporre che Maometto non abbia mai avuto accesso alle Scritture in cui Dio si rivela come Padre, Figlio e Spirito Santo. Probabilmente Maometto ha avuto contatti

"per sentito dire" con la dottrina trinitaria o con insegnamenti eretici (ad esempio, Maria parte della Trinità!!) che nessun cristiano si sognerebbe mai di difendere.

La Bibbia non da spiegazioni dogmatiche riguardo la Trinità, semplicemente ne afferma

l'esistenza (esempio Isaia 63: 7 – 10). Poiché tocca la natura di Dio, la questione deve essere trattata avendo contezza dei limiti dell'intelligenza umana, pertanto la Trinità

resterà sempre un atto di fede.

Saper parlare di Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo.

Aiutare i musulmani a comprendere il concetto:

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sole come materia, luce e calore; tempo come passato, presente e futuro; uomo sposato è

figlio, marito e padre (dobbiamo essere consapevoli che sono immagini parziali, nemmeno troppo corrette, a solo scopo didattico: la Trinità non può essere spiegata). Ciò che è

importante è spiegare che i cristiani credono in un solo Dio che si rivela in Tre Persone.

Per andare in Paradiso non serve la morte di Gesù

Ognuno pecca contro sé stesso: nessuno porterà il fardello di un altro (sura 6:164)

Per andare in Paradiso bisogna compiere buone azioni, che Allah ricompenserà. I

musulmani negano (e non comprendono) il concetto di "sacrificio vicario".

Perdono, redenzione e salvezza

Bibbia Islam ortodosso e popolare

La riconciliazione è il ristabilimento della relazione con Dio. Le Sacre Scritture spiegano

chiaramente che il peccato separa l'uomo da Dio. Tuttavia Dio ci offre una via di sbocco:

qualcun’altro paga al posto nostro lo scotto per la nostra trasgressione. In Levitico è spiegato che i peccatori dovevano offrire un sacrificio per

il perdono dei peccati, pertanto un animale veniva ucciso al posto del peccatore. "Il salario del peccato è la morte", "la vira della

carne è nel sangue". Il rituale sacrificale veterotestamentario è stato

sostituito dal sacrificio perfetto di Cristo "l'Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo". Chiunque accetta per fede il valore

sostitutivo ed espiatorio di tale sacrificio ottiene perdono e riconciliazione con Dio. Oltre a ciò,

Dio promette la vita eterna. La salvezza è un dono gratuito che non si ottiene mediante meriti o buone opere. I

musulmani (ma non solo, in verità...) non comprendono il concetto divino di riconciliazione e ancora meno la sua gratuità. Solo lo Spirito

Santo lo rivela al cuore.

Il peccato non è una trasgressione contro Dio, bensì un errore che blocca l'accesso del

trasgressore al Paradiso. L'obiettivo non è raggiungere la purezza del cuore e della

coscienza. Il musulmano crede che nel giorno del Giudizio le sue azioni saranno soppesate e sarà emesso un verdetto sulla base del risultato. La teologia islamica ha redatto un sistema di valutazione dei peccati, basato sulla loro gravità: da "lievi" a "gravissimi". I peccati veniali si

compensano con le buone azioni, quelli più gravi richiedono il perdono (non da parte di Dio) o il

pentimento (fare ammenda) Non prevedendo una dottrina della salvezza, il Corano non fornisce alcun insegnamento chiaro sul perdono

dei peccati, quindi i musulmani non hanno alcuna certezza di essere perdonati. Le idee a riguardo, nei musulmani, sono svariate: 1 - Salvezza tramite buone opere 2 - Tramite misericordia di Allah 3 - Predestinazione 4 - Una buona parola da Maometto 5 - Un certo periodo all'Inferno, poi Paradiso 6 - Martiri che muoiono nella Jihad 7 - Chi muore durante l'Haji

Non esiste peccato originale

Il peccato non si eredita. Ogni uomo nasce senza peccato. Soltanto crescendo il bambino

inizia ad imitare la vita di peccato degli adulti. Si diventa peccatori trasgredendo la sharia.

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L'uomo nasce senza peccato, puro e libero; non sarebbe separato da Allah. Alcuni

addirittura credono che l'uomo sia naturalmente "musulmano" e si separa da Allah solo se

si allontana da questa fede "naturale" (“Rivolgi il tuo volto alla religione come puro

monoteista, natura originaria che Allah ha connaturato agli uomini; non c'è cambiamento

nella creazione di Allah. Ecco la vera religione, ma la maggior parte degli uomini non sa”

sura 30: 30).

Nel Corano si parla di Adamo ed Eva, ma essi non avrebbero tentato di nascondere la

propria trasgressione, bensì avrebbero chiesto perdono al Allah. Avrebbero peccato contro

sé stessi, non contro Dio; pertanto la loro trasgressione all'ordine di Allah non avrebbe

cambiato nulla del loro rapporto con Allah. Sono stati cacciati dal Paradiso Terrestre, ma

Allah gli avrebbe perdonati. Il loro peccato non ha avuto ulteriori conseguenze. Secondo

Islam l'uomo è neutro in relazione al peccato.

I musulmani sono convinti di non aver bisogno di essere salvati, né di essere riconciliati

con Dio tramite il sacrificio di Cristo sulla croce. Credono di potersi liberare dei propri

peccati con le proprie forze mediante le buone azioni. L‘Islam non ha risposta a domande

come “se Allah ha davvero perdonato Adamo ed Eva, perché li ha cacciati dal Paradiso

Terrestre?”, oppure “perché sono stati condannati, con la loro discendenza, a vivere e

morire su questa terra?”.

Le preghiere dei cristiani non sono valide

La preghiera corretta è la preghiera rituale eseguita secondo i precetti dell'Islam. Allah non

accetta le preghiere che non sono rivolte alla Mecca.

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Preghiera cristiana Preghiera islamica

Il modello lo ha dato Gesù, non esistono posture o formule fisse. È un 'arma da usare con

perseveranza e con la guida dello Spirito santo, da soli o in gruppo. Ne esistono vari tipi: lode,

ringraziamento, confessione, sottomissione, intercessione, richiesta, pentimento e ravvedimento.

Precetto dell'Islam. È obbligatoria, il musulmano tramite essa spera di accumulare benedizioni di

Allah. Cinque preghiere quotidiane: si può pregare da

soli, ma la pratica non è incoraggiata. Si consigli di farlo in gruppo. Imam guida la preghiera collettiva L'assemblea (uomini separati dalle donne) si limita a seguire le indicazioni dell'imam. Si recitano ad alta voce o sottovoce, ma comunque in modo udibile dal recitante. La formulazione della preghiera è prestabilita e

in lingua araba. Posture prefissate Valida solo se rivolta alla Mecca. I momenti della preghiera sono fissi e regolati in base all'ora di alba e tramonto. Sono cinque,

durante i quali il musulmano pronuncia sette formule fisse in arabo. Raramente sono aggiunte intenzioni personali;

per la gran parte dei musulmani le uniche preghiere valide sono le cinque preghiere rituali

quotidiane

La differenza è lampante: per il cristiano la preghiera è una libera conversazione con Dio,

per il musulmano è l'obbligo di un servo verso il suo padrone e non sanno se Allah in

realtà li ascolti.

Il digiuno

Secondo l'insegnamento del Nuovo Testamento il digiuno deve essere praticato

liberamente da coloro che lo desiderano. I motivi possono essere: il desiderio di accostarsi

a Dio, cercare la Sua volontà, mostrare pentimento, intercedere, preparazione a compiere

qualcosa per Dio. Si osserva in privato e con grande discrezione, resta una questione

privata tra uomo e Dio. Non ci sono precetti assoluti da seguire e il cristiano trova le

indicazioni nella Bibbia, in particolare nell'insegnamento di Gesù.

Secondo l'insegnamento dell'Islam ogni musulmano è tenuto ad osservare il digiuno

secondo rituali prescritti. È pubblico, sottoposto a sorveglianza degli altri musulmani. Per

suo mezzo il musulmano si aspetta di acquisire maggiore consapevolezza della presenza di

Allah, trovare la felicità in questo mondo e in quello a venire, avere il perdono dei peccati,

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ricevere perdono e benedizioni da Allah. Nondimeno non hanno alcuna certezza che tutto

ciò venga loro accordato. Le indicazioni sul digiuno sono scarne nel Corano, se ne trovano.

Il “Vangelo” di Barnaba è attendibile

Molti musulmani contestano l’autenticità dei quattro Vangeli, rivendicando invece

l’affidabilità di un testo chiamato “Vangelo di Barnaba”. Secondo i musulmani esso sarebbe

stato scritto nel I sec. dopo Cristo, quando invece apparve in Olanda nel 1709 e risale

probabilmente alla fine del XIV secolo. Si tratta di una grossolana deformazione della vita

di Gesù, elaborata per far coincidere gli insegnamenti del Signore con la dottrina

musulmana e palesemente scritta con lo scopo di persuadere i cristiani dell’epoca a

convertirsi all’ Islam.

Lo scritto contiene molti errori:

• Incongruenze geografiche:

o Gesù avrebbe navigato verso Nazareth (che è in collina, a 20 km dal lago di

Galilea)

o Gesù sarebbe salito a Capernaum (che è 200 metri SOTTO il livello del mare)

• Incongruenze culturali:

o É riportata l’invocazione “Dio di Abraamo, Dio di Ismaele e di Isacco”, che

non trova alcun riscontro nella letteratura biblica.

o Gesù avrebbe osservato la Quaresima (istituita dal Concilio di Nicea nel 325

d. C.)

o Si dichiara che giubileo cade ogni cento anni

o Si afferma che il Messia è Maometto, contraddicendo sia la Bibbia che il

Corano

• Anacronismi:

o Si parla di barili (sconosciuti al tempo di Gesù)

o Si parla di denari e minuti (valuta corrente nella Spagna araba, nel 685 d. C.)

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• Influenze medioevali:

o Inferno e Paradiso sono descritti secondo il modello dantesco

o Satana avrebbe invitato Adamo ed Eva a mangiare una mela. Questa

affermazione proviene dalla traduzione Vulgata della Bibbia, in cui i due

sostantivi “mela” e “male” sono entrambi tradotti con la parola latina malum.

o Un capitolo contiene la descrizione di un duello tra rivali in amore (genere

letterario tipicamente medievale)

Questi ed altri passi dimostrano chiaramente che il vangelo di Barnaba è un falso privo di

qualsiasi attendibilità storica e dottrinale. Occorrerebbe dunque esortare i musulmani a

“lasciar perdere” questo documento e a cercare nei Vangeli canonici la verità su Gesù

Maometto è annunciato nella Bibbia

Per gran parte dei musulmani Maometto sarebbe annunciato in Dt 18: 18 e Giovanni 14 –

16.

Leggere Dt 18: 18

1) un profeta come te (vita normale prima di condurre un popolo; uomo sposato; i

discendenti di entrambi hanno conquistato la Palestina).

2) metterò le mie parole nella tua bocca; tale profezia si sarebbe realizzata quando Jibril

trasmise il Corano a Maometto

3) Maometto sorse in mezzo ai suoi fratelli.

Ma dal contesto i fratelli di Mosè sono gli ebrei, non gli ismaeliti

At 3: 17 – 23 e 7: 37. Inoltre Gv 5: 46 -. 47

Mosè ha più in comune con Gesù che con Maometto:

1 - mediatori di un patto

2 - Videro Dio faccia a faccia

3 -Compirono grandi segni e miracoli.

Maometto non ha fatto nulla di tutto ciò

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I musulmani sperano sempre che i cristiani accettino Maometto come profeta. Si può

spiegare che un vero profeta deve avere certe caratteristiche:

1 – deve avere il dono di profezia e le profezie devono avverarsi

2 – profezie mai in contraddizione con altri profeti o insegnamenti

3 – il profeta è in grado di compiere miracoli per provare l'origine divina del messaggio.

4- -la profezia deve contenere un nuovo insegnamento.

Nel NT pensano che la promessa di un Consolatore si riferisca a Maometto. Ma: Gv 14: 17;

14: 16 – 17; 16: 13, 14; 14:26; 16: 7, non ai musulmani, ma ai discepoli)

Inoltre pensano che i cristiani abbiano sostituito periklytos (glorioso) in paracletos

(consolatore, avvocato). Il nome Maometto significa "il grandemente lodato, il glorioso",

quindi quando si legge consolatore in Giovanni, si parlerebbe in realtà di Maometto. A

parte che non è alcuna prova di questa loro supposizione, ma poi si può far loro leggere

Gv 14: 15 – 17, 26 e sostituire Consolatore con Maometto, cosicché vedano che ben

presto qualcosa non torna nella lettura

IL DIALOGO TRA ISLAM E MUSULMANI

Nei loro paesi d'origine i musulmani hanno scarsissime possibilità di sentir parlare del

Vangelo. In Occidente invece è più semplice, poiché cristiani e musulmani possono

incontrarsi più liberamente. Tuttavia in Europa nessuno si è sforzato più di tanto di entrare

in contatto con questa moltitudine di musulmani.

L'islam non viene incontro alle necessità più profonde dell'individuo. In fondo al cuore

ciascuno desidera ottenere il favore di dio, avere la certezza del perdono dei propri peccati

e instaurare un rapporto personale con il Creatore. Tutto questo Gesù lo offre: noi cristiani

dobbiamo essere coerenti nel nostro modo di vivere perché i musulmani ci osservano

attentamente. Se con la nostra condotta, le nostre azioni e le nostre parole

testimonieranno di una fede autentica in Cristo, i musulmani vedranno, a poco a poco, che

il nostro rapporto con Dio è profondamente diverso da quello che loro hanno con Allah.

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Come affrontare la sfida? La Bibbia ci insegna:

1 – La preghiera: noi possiamo annunciare mediante la nostra esperienza, la parola scritta

di opuscoli e altri modi creativi. Ma lo Spirito Santo deve comunicare ai musulmani

2 – Combattimento spirituale: secondo quanto scritto in Efesini 6. L'Islam è una religione

anticristiana e ai cristiani si raccomanda di agire in sottomissione a Gesù e sotto la

protezione dello Spirito Santo.

3 – Testimoniare l'amore di Cristo: senza amore tutto è vano (I Co 13)

Quale l'atteggiamento giusto?

Innanzitutto: distinguere bene tra l'Islam (che è una religione) e un musulmano (che è

una persona). Siamo chiamati ad amare i musulmani ma altresì a respingere tutto ciò che

si oppone a Cristo. (numerosi punti della dottrina islamica)

1 – Atteggiamento liberale: islam e cristianesimo si equivalgono, per cui evangelizzarli

sarebbe un atto di orgoglio (nel far loro pensare che il cristianesimo sia superiore). Per cui

basta collaborare a progetti culturali o umanitari, o addirittura celebrare culti interreligiosi

2 – Atteggiamento conformista: trasmettere il messaggio conformandosi il più possibile ai

loro costumi sperando che ciò favorisca l'apertura e il dialogo. Ma ciò porta a equivoci: il

musulmano pensa che lo si voglia convertire con l'inganno

3 – Atteggiamento militante: il musulmano è un nemico. È evidente che così non si

evangelizza nessuno!

4 – Lo spirito missionario (uso la parola "spirito" non a caso): Mt 28: 19. Amare i

musulmani, avvicinarsi a loro, rispettare la loro cultura senza compromettere il messaggio

cristiano e creare "ibridi" tra Islam e cristianesimo. Instaurare un rapporto di fiducia,

"guadagnarsi il diritto di parlare". Coltivare un rapporto di amicizia.

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Consigli pratici

La vita quotidiana offre parecchie occasioni di conoscenza con i musulmani e la possibilità

di stringere con loro amicizia. Bisogna sfruttare queste occasioni

1. Sono persone come noi: la possibilità di entrare in contatto con le frange più radicali

dell'Islam e pressoché nulla in Occidente, la maggior parte dei musulmani desidera

condurre un'esistenza pacifica e felice cercando di servire Dio nel migliore dei modi.

2. Non generalizzare: mostrare genuino interesse per ciascuno di loro senza stereotipi.

3. Capire le loro tensioni: "come posso seguire il vero Islam?". L'Occidente è molto

libero e moralmente decadente o comunque fieramente razionalista il nostro

sistema di valori è completamente opposto a quello di molti paesi islamici,

ultraconservatori e non democratici. I musulmani combattono tra il desiderio di

mantener le proprie tradizioni e la tentazione di vivere secondo le abitudini di una

società più "libera".

4. Riconoscere le differenze culturali: conoscere o cercare di comprendere non

significa accettare. È necessario discernimento e sensibilità. Per esempio, se nella

cultura musulmana alla donna non è concesso grande spazio, teniamone conto: una

donna cristiana che da sola parlerà di Gesù ad un uomo darà scandalo e non verrrà

ascoltata.

5. Non aver paura di loro: possono sembrare sicuri di sé, ma spesso sono intimamente

vulnerabili e dubbiosi. L'Islam non è una minaccia, ma una sfida. Mt 28: 18 – 20: se

possediamo la Verità, non dobbiamo avere paura.

6. Prendere l'iniziativa

7. Trasmettere l'amore di Dio: l'aspetto pratico è fondamentale e precede l'aspetto più

strettamente evangelistico.

8. Prima ascoltare, poi parlare: le domande sono un ottimo modo per avvicinare far

meditare i musulmani su ciò in cui credono (nei loro paesi di origine sono abituati a

non interrogarsi sulla propria religione e a non metterla mai in dubbio.

Semplicemente non sono autorizzati a farlo). Ma per far le domande giuste bisogna

prima ascoltare e capire: bisogna avere discernimento: Preghiamo.

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9. Testimoniare chiaramente ciò in cui crediamo e viviamo: spieghiamo ciò in cui

crediamo e viviamo. Molto probabilmente avranno parecchie obiezioni, perché per

loro cristianesimo è sinonimo di "Occidente": lo stile di vita libertario presentato in

TV rappresenterebbe il modo di vivere cristiano. Inoltre abbiamo visto che pensano

che la Bibbia sia falsificata e che Gesù non è veramente morto sulla croce per

espiare i nostri peccati. Sta a noi replicare con intelligenza.

10. Spiegare perché Gesù è unico: non denigriamo l'Islam (questo è tassativo!), ma

concentriamoci su ciò che dice la Bibbia. Presentiamo Gesù spiegando che è molto

di più di un profeta. Parliamo dei suoi diversi nomi e spieghiamone il senso.

Nella pratica:

1. Dare una buona impressione al primo incontro

2. Essere convincenti, perché il nostro messaggio è convincente

3. Ascoltare con interesse, fare osservazioni positive e ringraziare.

4. Mostrare rispetto per Bibbia e Corano. Maneggiarli con cautela, mostrare di tenere

la Bibbia nel posto di onore in casa, non posarla sul pavimento e non appoggiarvi

sopra nulla. Usare una copia intonsa della Bibbia.

5. Praticare l'ospitalità: per esempio offrire cibi e bevande halal. Piuttosto che

sbagliare, chiedere ai nostri ospiti.

6. Accettare con riconoscenza l'invito di un musulmano.

7. Se si conversa in coppia, essa deve essere dello stesso sesso.

8. Le sorelle dovranno vestire con decoro in modo classico. Nessuna "stranezza"

nemmeno per i fratelli (capelli lunghi o non curati, piercing). Coprire i tatuaggi.

9. Prestare attenzione al linguaggio del corpo, chiedere piuttosto chiarimenti su ciò

che è considerato ineducato o sconveniente (esempio: non incrociare le gambe

quando si è seduti, potrebbe ricordare loro la croce e infastidirli. Incrociare le

gambe solo se lo fanno anche loro).

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10. Quando si utilizzano termini religiosi (Dio, preghiera, salvezza, paradiso, inferno,

profeta, peccato) sgomberare il campo da malintesi e ottenere dal nostro

interlocutore musulmano una precisazione, chiedendo a propria volta cosa egli

intende con un certo termine. Le parole e i concetti che esprimono non hanno il

medesimo significato per un cristiano e per un musulmano.

11. Non presentare il Vangelo in modo affettato o forzato. Usare parole proprie e non

fare sfoggio della propria fede. Il tutto deve risultare assolutamente naturale. Lo

sfoggio non è necessario perché i musulmani sono religiosi per cultura e sono

disposti a parlare delle cose spirituali molto più della maggior parte degli Europei.

12. Raccontare aneddoti può essere molto utile. Per cultura amano le storie e i racconti,

più delle discussioni squisitamente dottrinali. Gli aneddoti possono riguardare la

propria esperienza, oppure le parabole di Gesù o episodi dell’AT (mettendoli in

relazione con il NT, per aver modo di inserire il messaggio evangelistico che ci

interessa).

Esempi di storie:

L’uomo che affoga (Gesù salva, non un libro. Cosa è meglio, una persona o un libro?)

L’uovo marcio (le cattive azioni non sono compensate dalle buone)

Il salto del precipizio (gli sforzi umani non salvano)

I regali non si pagano (la grazia di Dio)

Quattro testimoni di un incidente stradale (4 vangeli per lo stesso messaggio)

I due datori di lavoro (Bibbia: ti dice chi sei, cosa fare, come farlo e cosa ti spetta. L’Islam

propone un cammino di salvezza, ma non garantisce nulla)

I PUNTI IN COMUNE

Non per scendere a compromessi, ma solo come spunto per spiegare un passo coranico

alla luce della Scrittura.

Abramo, l’amico di Dio

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Spieghiamo il passo così come è riportato nella Bibbia, AT alla mano. Il figlio è Isacco, non

Ismaele (lo credono molti musulmani, ma nel Corano si parla solo di Isacco); il sacrificio è

avvenuto sul monte Moria, non vicino alla Mecca.

L’unicità di Gesù Cristo

Il Corano nega la deità e la crocifissione di Cristo. Tuttavia ne parla in modo molto

positivo. La vaghezza del Corano ci permette di permette di dare indicazioni più precise

alla luce della Bibbia. (nascita virginale, Parola incarnata, morte di Gesù, ascensione di

Gesù, ritorno di Gesù nel Giorno del Giudizio [sura 43: 61])

Il Messia

Il Corano parla di Messia, sempre con l’articolo: intende questo titolo riferito ad una sola

persona, Gesù, ma non ne spiega il motivo. Se ne può spiegare il concetto con la Bibbia.

L’Agnello di Dio

La festa del sacrificio è la festa più importante dell’Islam e commemora il sacrificio di

Abraamo. Si sgozza una pecora o un montone, lo si dissangua e lo si divide in tre parti

(per la famiglia, per gli amici e per i poveri). Il Corano non attribuisce a questa festa alcun

valore spirituale, ma l’Islam popolare invece si: sacrificio al posto del primogenito,

rendimento di grazie ad Allah, invocare protezione contro i jinn. Il Corano non dà risposte,

la Bibbia sì e si può spiegare il sacrificio nell’AT e nel NT.

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Sura 3: 3 - 4

«Ha fatto scendere su di te il Libro con la verità, a conferma di ciò che era prima di esso. E

fece scendere la Torâh e l'Ingîl in precedenza, come guida per le genti. E ha fatto scendere

il Discrimine. In verità, a coloro che negano i segni di Allah, un duro castigo! Allah è

potente e vendicatore»

Sura 3:45

Quando gli angeli dissero: “O Maria, Allah ti annuncia la lieta novella di una Parola da Lui

proveniente*: il suo nome è il Messia*, Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e

nell'Altro, uno dei più vicini.

Sura 3: 55

«E quando Allah disse: “O Gesù, ti porrò un termine e ti eleverò a Me e ti purificherò dai

miscredenti. Porrò quelli che ti seguono al di sopra degli infedeli, fino al Giorno della

Resurrezione. Ritornerete tutti verso di Me e Io giudicherò le vostre discordie»

Sura 3: 83

«Crediamo in Allah e in quello che ha fatto scendere su di noi e in quello che ha fatto

scendere su Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe e le Tribù, e in ciò che, da parte del

Signore, è stato dato a Mosè, a Gesù e ai Profeti: non facciamo alcuna differenza tra loro e

a Lui siamo sottomessi»

Sura 4:157 – 158

«e dissero: “Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!”. Invece

non l'hanno né ucciso, né crocifisso, ma così parve loro. Coloro che sono in discordia a

questo proposito, restano nel dubbio: non hanno altra scienza e non seguono altro che la

congettura. Per certo non lo hanno ucciso, ma Allah lo ha elevato fino a Sé. Allah è

eccelso, saggio»

Sura 4:158

ma Allah lo ha elevato fino a Sé. Allah è eccelso, saggio

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Sura 4:171

O Gente della Scrittura, non eccedete nella vostra religione e non dite su Allah altro che la

verità. Il Messia Gesù, figlio di Maria non è altro che un messaggero di Allah, una Sua

parola che Egli pose in Maria, uno spirito da Lui [proveniente]. Credete dunque in Allah e

nei Suoi Messaggeri. Non dite “Tre”, smettete! Sarà meglio per voi. Invero Allah è un dio

unico. Avrebbe un figlio? Gloria a Lui! A Lui appartiene tutto quello che è nei cieli e tutto

quello che è sulla terra. Allah è sufficiente come garante

Sura 5: 46

Facemmo camminare sulle loro orme Gesù, figlio di Maria, per confermare la Torâh che

scese prima di lui. Gli demmo il Vangelo, in cui è guida e luce, a conferma della Torâh, che

era scesa precedentemente: monito e direzione per i timorati.

Sura 5:110

forgiasti con la creta la figura di un uccello, quindi vi soffiasti sopra e col Mio permesso

divenne un uccello. Guaristi, col Mio permesso, il cieco nato e il lebbroso. E col Mio

permesso risuscitasti il morto

Sura 5: 116

E quando Allah dirà: “O Gesù figlio di Maria, hai forse detto alla gente: "Prendete me e

mia madre come due divinità, all'infuori di Allah?"”, risponderà: “Gloria a Te! Come potrei

dire ciò di cui non ho il diritto? Se lo avessi detto, Tu certamente lo sapresti, ché Tu

conosci quello che c'è in me e io non conosco quello che c'è in Te.

Sura 6: 34

Già i messaggeri che ti hanno preceduto, furono tacciati di menzogna. Sopportarono con

pazienza accuse e persecuzioni, finché non venne loro il Nostro soccorso. Nessuno può

cambiare le parole di Allah.

Sura 6: 164

Di': “Dovrei cercare un altro signore all'infuori di Allah, che è il Signore di tutte le cose?

Ognuno pecca contro sé stesso: nessuno porterà il fardello di un altro. Poi ritornerete al

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vostro Signore ed Egli vi informerà sulle vostre discordie”

Sura 7: 98, 99

Forse, che la gente delle città è al riparo dal Nostro castigo severo che li colpisce in pieno

giorno, mentre si divertono? Si ritengono al riparo dallo stratagemma di Allah? Di fronte

allo stratagemma di Allah, si sentono al sicuro solo coloro che già si sono perduti.

Sura 10: 64

“Le parole di Allah non subiscono alterazione, questo è l'immenso successo”

Sura 10: 94

«E se dubiti a proposito di ciò che abbiamo fatto scendere su di te, interroga coloro che

già prima recitavano le Scritture. La verità ti è giunta dal tuo Signore: non essere tra i

dubbiosi»

Sura 19:12-15

“O Giovanni, tieniti saldamente alla Scrittura.” E gli demmo la saggezza fin da fanciullo,

tenerezza da parte Nostra e purezza. Era uno dei timorati, amorevole con i suoi genitori,

né violento, né disobbediente. Pace su di lui, nel giorno in cui nacque, in quello della sua

morte e nel Giorno in cui sarà risuscitato a [nuova] vita”

Sura 19:19

Rispose: “Non sono altro che un messaggero del tuo Signore, per darti un figlio puro”

Sura 19:20

Disse: “Come potrei avere un figlio, ché mai un uomo mi ha toccata e non sono certo una

libertina?”

Sura 19:21

Rispose: “È così. Il tuo Signore ha detto: "Ciò è facile per Me... Faremo di lui un segno per

le genti e una misericordia da parte Nostra. È cosa stabilita"

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Sura 19: 30, 33 – 34

[Ma Gesù] disse: “In verità, sono un servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me

un profeta. Pace su di me, il giorno in cui sono nato, il giorno in cui morrò e il Giorno in cui

sarò resuscitato a nuova vita”. Questo è Gesù, figlio di Maria, parola di verità della quale

essi dubitano

Sura 19:34

Questo è Gesù, figlio di Maria, parola di verità della quale essi dubitano

Sura 21:91

E [ricorda] colei che ha mantenuto la sua castità! Insufflammo in essa del Nostro Spirito e

facemmo di lei e di suo figlio un segno per i mondi

Sura 30: 30

“Rivolgi il tuo volto alla religione come puro monoteista, natura originaria che Allah ha

connaturato agli uomini; non c'è cambiamento nella creazione di Allah. Ecco la vera

religione, ma la maggior parte degli uomini non sa”

Sura 32: 23

«Già demmo il Libro a Mosè [dicendogli]: “Non dubitare circa il Suo incontro”. Ne facemmo

una guida per i Figli di Israele»

Sura 33: 43

«Allah prega per voi e i suoi angeli, affinché possa trarvi dalle tenebre alla luce»

Sura 33: 50

“O Profeta, ti abbiamo reso lecite le spose alle quali hai versato il dono nuziale, le schiave

che possiedi che Allah ti ha dato dal bottino. Le figlie del tuo zio paterno e le figlie delle

tue zie paterne, le figlie del tuo zio materno e le figlie delle tue zie materne che sono

emigrate con te e ogni donna credente che si offre al Profeta, a condizione che il Profeta

voglia sposarla. Questo è un privilegio che ti è riservato, che non riguarda gli altri credenti.

Ben sappiamo quello che abbiamo imposto loro a proposito delle loro spose e delle schiave

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che possiedono, così che non ci sia imbarazzo alcuno per te. Allah è perdonatore,

misericordioso.”

Sura 43:61

Egli* è un annuncio dell'Ora. Non dubitatene e seguitemi, questa è la retta via

Sura 43:63

Quando Gesù portò le prove evidenti disse: “Sono venuto a voi con la saggezza e per

rendervi esplicita una parte delle cose su cui divergete. Temete Allah e obbeditemi

Sura 48: 1 - 3

In Verità ti abbiamo concesso una vittoria evidente, affinché Allah ti perdoni le tue colpe

passate e future, perfezioni su di te il Suo favore e ti guidi sulla retta via; e affinché Allah

ti presti ausilio possente.