isola dei cani - n. 243 - dicembre 2014

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GRATIS ET AMORE DEI ESCE QUANDO PUÒ SIRACUSA - ANNO XXX - NUMERO 243 - DICEMBRE 2014 La Pillirina (Punta della Mola) è l'ultimo baluardo di terra siracusana vergine, punta di diamante della nostra costa ed emblema di tutte le battaglie in difesa del mare e della terra siracusana. Purtroppo deve fare i conti col silenzio di grandissima parte della classe politica che, sull'ar- gomento, oggi sembra aver perso la lingua. In particolare spicca l'immobilismo di chi, alla Regione Siciliana, tra una trattativa e l'altra prende tempo "impedendo" di portare a termine l'iter per la definitiva istituzione della Riserva. Una riserva che aprirebbe le porte di una nuova economia legata al territorio. Un territorio ricco di beni naturalistici e culturali, di tra- dizioni e mestieri che vanno solo salvaguardati e rilanciati. Luoghi e tradizioni che attraggono persone da tutto il mondo, che pagano il biglietto aereo per venire fino a casa nostra a spendere i loro soldi. Una nuova economia che può garantire il nostro futuro. Luoghi come la Pillirina, che attraggono viaggiatori e suscitano emozioni che nessuna moneta potrà mai ricomprare! ...Il tempo scorre e non possiamo stare a guardare... #PILLIRINARISERVASUBITO www.sos-siracusa.org SOS Siracusa Il marchese Emanuele de Gresy, propugnatore con la società Elemata Maddalena di un resort per nababbi a Punta della Mola, zona di pregio natura- listico altresì conosciuta come “Pillirina”, ha fatto sapere che dopo Four Seasons anche Aman Resort ha abbandonato il progetto. I due gruppi, tra i più importanti a livello mondiale nel settore dell’ospi- talità alberghiera, prima l’uno e poi l’altro si sono trovati contro la ferma opposizione di ambientalisti e di molti altri cittadini, intenzionati a difendere coi denti uno degli ultimi e suggestivi lembi di costa siracusana sottratto alla cementificazione selvag- gia. Probabilmente lo ha capito pure de Gresy che adesso, rimasto senza partner societario, minaccia di passare definitivamente a vie di fatto con l’am- ministrazione comunale, dalla quale pretenderebbe un maxi risarcimento. Il che potrebbe rivelarsi per lui una pia illusione, stando a quanto sostengono un po’ di esperti di diritto amministrativo. Continua nel frattempo l’azione del coordinamento ambientalista di SOS Siracusa per accelerare i tempi d’istituzione della riserva Penisola Maddalena Capo Murro di Porco, nella cui area ricade anche la Pillirina. Aspra è la critica nei con- fronti innanzitutto della politica re- gionale, a partire dal governatore Rosario Crocetta e di quanti hanno bloccato l’iter isti- tutivo della riser- va, adottando una tattica attendista e ponziopilatesca. La parola d’ordine è “Pillirina Riserva Subito”. Pillirina lascia o raddoppia? casual food Nuovo menù Pizze a lenta lievitazione (fino a 72 ore) Presidi Slow Food Birre Artigianali Carni cotte sulla vera brace I dolci di Fiora Via Cairoli, 18 - Siracusa - Tel. 0931 66851 pianobsiracusa.com Gusto Gourmet Store è un negozio di prodotti enogastronomici ed agroalimentari d’eccellenza, con una cura particolare per gli alimenti sani, per il biologico, i prodotti dietetici e gluten free cementificazione clonale politico transgenica Piccoli Pippuggianni crescono

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Isola dei Cani - n. 243 - DICEMBRE 2014

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Page 1: Isola dei Cani - n. 243 - DICEMBRE 2014

GRATIS ET AMORE DEI

ESCEQUANDO PUÒ

SIRACUSA - ANNO XXX - NUMERO 243 - DICEMBRE 2014

La Pillirina (Punta della Mola) è l'ultimo baluardo di terra siracusana vergine, punta di diamante della nostra costa ed emblema di tutte le battaglie in difesa del mare e della terra siracusana. Purtroppo deve fare i conti col silenzio di grandissima parte della classe politica che, sull'ar-gomento, oggi sembra aver perso la lingua. In particolare spicca l'immobilismo di chi, alla Regione Siciliana, tra una trattativa e l'altra prende tempo "impedendo" di portare

a termine l'iter per la definitiva istituzione della Riserva. Una riserva che aprirebbe le porte di una nuova economia legata al territorio. Un territorio ricco di beni naturalistici e culturali, di tra-dizioni e mestieri che vanno solo salvaguardati e rilanciati. Luoghi e tradizioni che attraggono persone da tutto il mondo, che pagano il biglietto aereo per venire fino a casa nostra a spendere i loro soldi. Una nuova economia che può garantire il nostro futuro. Luoghi come la Pillirina, che attraggono viaggiatori e suscitano emozioni che nessuna moneta potrà mai ricomprare! ...Il tempo scorre e non possiamo stare a guardare... #PILLIRINARISERVASUBITO

www.sos-siracusa.org SOS Siracusa

Il marchese Emanuele de Gresy, propugnatore con la società Elemata Maddalena di un resort per nababbi a Punta della Mola, zona di pregio natura-listico altresì conosciuta come “Pillirina”, ha fatto sapere che dopo Four Seasons anche Aman Resort ha abbandonato il progetto. I due gruppi, tra i più importanti a livello mondiale nel settore dell’ospi-talità alberghiera, prima l’uno e poi l’altro si sono trovati contro la ferma opposizione di ambientalisti e di molti altri cittadini, intenzionati a difendere coi denti uno degli ultimi e suggestivi lembi di costa siracusana sottratto alla cementificazione selvag-gia. Probabilmente lo ha capito pure de Gresy che adesso, rimasto senza partner societario, minaccia di passare definitivamente a vie di fatto con l’am-ministrazione comunale, dalla quale pretenderebbe un maxi risarcimento. Il che potrebbe rivelarsi per lui una pia illusione, stando a quanto sostengono un po’ di esperti di diritto amministrativo. Continua nel frattempo l’azione del coordinamento ambientalista di SOS Siracusa per accelerare i tempi d’istituzione della riserva Penisola Maddalena Capo Murro di

Porco, nella cui area ricade anche la Pillirina. Aspra è la critica nei con-fronti innanzitutto della politica re-gionale, a partire dal governatore Rosario Crocetta e di quanti hanno bloccato l’iter isti-tutivo della riser-va, adottando una tattica attendista e ponziopilatesca. La parola d’ordine è “Pillirina Riserva Subito”.

Pillirina lascia o raddoppia?

casual food

Nuovo menù Pizze a lenta lievitazione (fino a 72 ore)Presidi Slow FoodBirre ArtigianaliCarni cotte sulla vera braceI dolci di Fiora

Via Cairoli, 18 - Siracusa - Tel. 0931 66851 pianobsiracusa.com

Gusto Gourmet Store è un negozio di prodotti enogastronomici ed agroalimentari d’eccellenza, con una cura particolare per gli alimenti sani, per il biologico, i prodotti dietetici e gluten free

cementificazione clonalepolitico transgenica

Piccoli Pippuggianni crescono

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PAGINA 2 DICEMBRE 2014

Via Cavour, 8 - SiracusaQualcosa da berequalcosa da mangiare

Piazza Cesare Battisti, 41 Mercato di Ortigia Siracusawww.saporiburgio.com [email protected]

FRATELLIBURGIOSpecialità di propria produzioneProdotti siciliani selezionati

Dopo Ciccio Rotonda Midolo, anche l’ex deputato regio-nale del Megafono Giovanbattista Coltraro ha esternato pubbliche simpatie per il leghista Matteo Salvini. Si è così finalmente scoperto cosa realmente significa la sigla del mono-movimento fondato da Coltraro e composto da sé medesimo: diversamente da quello che era stato detto, SAL non è affatto l’acronimo delle parole Sviluppo Autonomia Lavoro ma l’iniziale del cognome SAL VINI: un chiaro e sentito omaggio al nuovo pensatore della Padania da parte del notaio messinese emigrato qualche tempo addietro ad Augusta. Coltraro unisce l’attività politica a quella pro-fessionale ottenendo proficui risultati, come attesta la sua dichiarazione dei redditi che quest’anno gli ha permesso di affermarsi quale deputato più ricco dell’Assemblea regionale siciliana. Conclusa l’esperienza tra gli adepti della rivoluzione (sic) di Crocetta si è avvicinato a quella strana creatura transgenica chiamata Articolo 4, con lo sguardo però rotante a 360 gradi per meglio capire unni ciùscia u ventu.

“Senti che puzza, scappano anche i cani/stanno arrivando i napoletani/ Oh cole-rosi, terremotati/ Voi col sapone non vi siete mai lavati”: sono versi appartenenti all’ampio e variegato repertorio dei cori degli ultrà che scorazzano negli stadi del nostro sportivissimo paese. In un video pubblicato pochi anni fa su You Tube, il già allora deputato, europarlamentare e capogruppo leghista al Comune di Milano Matteo Salvini venne immortalato mentre sbevazzava e cantava con altri accoliti quel ritornello durante l’annuale raduno del Carroccio a Pontida. Alle accuse di razzismo rispose che si trattava sempli-cemente di un momento festoso trascorso assieme a un gruppo di tifosi bergamaschi che, come avviene in altre tifoserie, sono soliti intonare coretti del genere per sfottere gli avversari, senza alcun risvolto razzista – assicurò lui. Infatti – com’è noto – in Italia l’allegria nelle curve patrie e nei dintorni degli stadi di calcio è sempre assicurata e il razzismo non c’entra, neanche quando s’insultano in modo pesante e in continuazione i calciatori di pelle nera. Che non è certo prerogativa esclusiva di qualche testadiminchia della cosìddetta Padania. Comunque sia, il nuovo leader legaiolo ha deciso di lanciarsi alla conquista di consensi anche al sud. E mentre a Napoli, memori dei gorgheggi anti partenopei di Salvini, alcuni specialisti del settore dei souvenir hanno riprodotto la sua faccia su rotoli di carta igienica, in altre zone del meridione c’è chi è pronto a saltare tranquillamente sul carroccio lumbard. O a risaltarvi, come nel caso del siracusano Ciccio Midolo che, agli albori della Lega Nord di Umberto Bossi, fu uno dei protagonisti dell’avventura della Lega Sud, giustamente finita a fischi e pìrita. Poi Midolo andò a ciccàrisi vintùra nelle schiere di Forza Italia, e per un bel po’ di anni tirò avanti fra incarichi di sottogoverno grazie alla generosa ministra Prestigiacomo, gettoni da consigliere comunale ed emolumenti più cospicui da assessore. Divenne Ciccio Rotonda per via della predilezione, da assessore alla viabilità, di piazzare rotatorie stradali a tinchité. Trasmigrato con altri reduci del saltafossismo nostrano nella fu Italia dei Valori (il tempo di comprendere che il partito di Antonio Di Pietro era ormai giunto al capolinea), Ciccio di recente è stato visto bazzicare dalle parti dei renziani, riuscendo persino ad entrare di straforo nello staff dei consulenti di un giovane assessore regionale all’Ambiente, rimasto però in carica solo qualche settimana. Adesso, con la consueta faccia r'intàgghiu, Midolo ha fatto sapere che condivide molte delle cose che dice Salvini, suscitando un accenno di stupore solo in qualcuno che non lo conosce. Tex Killer

Salvini fa tendenza anche nel Siracusano

Sprofondo sud

Senza iabbu e maravìgghia

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PAGINA 3DICEMBRE 2014

Il Germano irreale Gino Foti il pacificatore

di Vincenzo Costa

Via del Colle Temenite, 6/8 - Tel. 0931 21044

“Stefy, ma chi cazzo è questo Germano?” – chiede Angelo Bellucci, notaro in Siracusa, alla consorte Stefania Prestigiacomo che risponde con estre-ma precisione al quesito postole: “Ma è evidente Angelino, il germano è un abitante della Germania”.“No no…. Questo che ti dico io non è tedesco….” “Aspetta che faccio subito una piccola ricerca con Google sullo smartpho-ne…. ecco qua cosa riporta Wikipedia: il germano reale è un uccello della famiglia degli Anatidae, di gradevole aspetto…. è l’anatra più comune, più amata e più cacciata in tutto il mondo….”“Stefy, complimenti per la tua mostruosa cultura, ma il Germano che inte-ressa a me non è n’aciddàzzu. Si chiama Germano di cognome e mi hanno raccontato che ha detto pubblicamente che non dovevo essere rinominato coordinatore provinciale di Forza Italia”.“Ah, ma ti riferisci a Peppe Germano… nu babbasunàzzu seguace del col-lega deputato Saverio Romano, quello dell’Udc che poi è passato con noi. Dove va Romano va dietro Germano, che fa parte del direttivo nazionale di Forza Italia giovani”.“E non glielo hanno insegnato che i giovani devono portare rispetto a chi ha qualche annetto di più?”“Ma che te ne fotte, consentimi, di quello che dice il primo venuto. Io sono in parlamento da 20 anni, tu sei coordinatore del partito a Siracusa da 20 anni, e questo è quello che conta. Forza Italia è la nostra casa, le chiavi della porta le abbiamo noi, e dobbiamo dare conto solo a Berlusconi”.“Parole sante, hai ragione. Dai canta con me come ai vecchi tempi: E Forza Italiaaaa/ per essere liberiiiiiiii….”

Come esorta una ruffiana pubblicità televisiva natalizia “siate più buoni”, detto fatto Gino Foti ha indossato i panni del nonno buono con l’intenzio-ne di mettere finalmente un po’ di pace nella rissosa famiglia del Partito Democratico siracusano. Riposti momentaneamente da parte artigli e scagghiùni, il vecchio Nacchio un bel giorno si è recato a Palermo nella sede regionale del Pd per incontrare il segretario generale. Delegato da sé stesso e senza farsi annunciare Foti ha pensato bene di fare una sorta di carambata, restando però lui sorpreso nel trovarsi di fronte il giovane segretario Raciti.“Ciao Raiti – lo ha salutato – ma u sai ca pari chiù picciòttu?” “Veramente io sono Raciti…….” “U sàcciu ca sì Raiti. Fra l’altro a fattu bonu a fàriti crìsciri n’ pocu i vabba. Prima, quannu t’àutu tagghiàtu i baffi, t’àia ddiri ca pareùtu na vavùsa!”“Compagno Foti scusa ma devo chiarire l’equivoco: io non sono Turi Raiti ma Fausto Raciti, il segretario regionale del Pd siciliano. E fra l’altro ho almeno la metà degli anni di Raiti”“Ma u sai ca t’aliànnuti mègghiu a differenza si viri? Del resto mi ero detto: ma può essere ca pi parràri cu Raiti aia arrivàri finu a Palermu?” A questo punto Foti e Raciti hanno concordato sulla necessità che la tranquillità ritorni nel partito a Siracusa. Un elemento pacificatore di indubbio aspetto etico e ideale è che la corrente del giovane segretario regionale, guidata nel siracusano dalla triade Marziano-Zappulla-Raiti, rientri nella giunta comunale per dare il giusto contributo e il sostegno all’amministrazione del sindaco Garrozzo. Insomma, si punta ad ottenere almeno un assessorato, due sarebbe ancora meglio. Fra sé e sé Nacchio ha pensato che accontentando la corrente dei comunisti (sic!) questi fi-niranno ri scassàri i cugghiùna a iddu. E poi dicono che Gino sia cat-tivo: è solo che lo dipingono così…. Gli artigli e il resto sono comunque sempre a portata di zampa. Blues Brothers

L’asse da stiro Prestigiacomo-Bellucci avvia un proficuo dibattito dentro Forza Italia

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L’esimio ex senatore Pietro Ferrara da Pachino consegna il premio “No bel no brut” categoria “Minkiat o scur alla carriera”, all’esimio direttore del Tamburocontroilmuro Stefano Palasciano da Siracusa city, il quale ricambia

Tra le figure di prestigio che fanno parte del comitato propalascianesco, ci sono ex senatori di punta e di tacco come Pietro Ferrara e Pippo Lo Curzio, e il sacerdote Sbona

PAGINA 4

Capitali della Cultura: ai “sassi” di MateraSiracusa replica coi migliori cuticchiùni

DAI RIFIUTI... NUOVE RISORSEImballaggI: in carta e cartone • in plastica

in legno • in vetro • metallicirimozione e smaltimento di amianto

OliO ExtravErginE di OlivaDop Monti Iblei Cherubino Biologico

Premio Sirena d’Oro di Sorrento 20141° classificato categoria “fruttato intenso”Olio Slow - Guida agli Extravergini 2014Slow Food Editore

Vendita di oli in aziendaInfo: 339 6585785

AGRITURISMO TERRALIVAContrada Sant’Andrea, Buccheri (Sr)www.terraliva.com - [email protected]

“Il sindaco di Priolo e la sua giunta hanno votato a maggioranza assoluta la candidatura del giornalista siracusano Stefano Palasciano al premio Nobel per la letteratura 2015”: il titolo “urlato” dal Tamburo, da noi doverosamente fotografato e pubblicato, rafforza e rilancia l’irresisti-bile corsa a sdirrubbùna del direttore del suddetto foglio stradale, che afferma testuale: “Per la candidatura di Stefano Palasciano al Nobel si stanno muovendo davvero tutti, anche e soprattutto le più importanti istituzioni dello Stato italiano”. Una candidatura altresì spalleggiata, con entusiasmo e altrettanto raro sprezzo del ridicolo, pure dal sindaco priolese Antonello Rizza che, at-traverso l’ineguagliabile prosa tamburesca, racconta: “Ci siamo sentiti, sin dal primo momento, di supportare questa iniziativa, di avallare questa possibilità con gli Assessori, che compongono l’amministrazione del Co-mune di Priolo Gargallo, per cui tutti quanti, all’unanimità ed in maniera spontanea, abbiamo voluto aderire e sostenere questa proposta perché riteniamo che la candidatura sia adeguata e degna di essere appoggiata”. Per l’ineffabile Antonello Rizza “il prof. Palasciano, conosciuto oramai anche al di fuori dei contorni provinciali” è “una persona autorevole in campo culturale e letterario e che possa rappresentare degnamente, non solo la nostra Provincia, l’intera Sicilia, ma, anche, tutta la nostra Nazione”. E perché non tutta l’Europa, anzi il mondo intero? – aggiun-giamo noi dell’Isola dei Cani. Nell’elenco di coloro che hanno ricevuto il Nobel per la letteratura c’è lo scrittore tedesco Gunter Grass, autore fra l’altro del romanzo Il tamburo di latta. Adesso è giunto finalmente il momento del “tamburu ri catta”: i testi di cuticchiuni nostrani lo esigono!

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PAGINA 5DICEMBRE 2014

Tubi art e natura selvaticaal Marina di Archimede

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Dolcemente viaggiare...

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Tra i nuovi e suggestivi angoli che arricchiscono il paesaggio del porto grande di Siracusa e il suo waterfront, spicca il grande water closet dell’area del “Marina di Archimede”. Il luogo dove era stato progettato un porto turistico dal gruppo Acqua Marcia dell’imprenditore Bellavista Caltagirone (in fallimentare caduta libera) si è infatti trasformato in un sito dall’originale fisionomia artistico-naturalistica. Già da lungo tempo si può ammirare l’installazione permanente “Tubi Art & Fer-raglia” che precede la mini oasi collocata a ridosso di una porzione residuale di banchina prospiciente il mare, frequentata da pescatori dilettanti. Le associazioni ambientaliste hanno prontamente chiesto che il posto diventi ufficialmente oasi protetta, anche per salvaguardare l’avifauna presente da eventuali bracconieri tipo l’Impallomeno Predator, visto aggirarsi nelle vicinanze di soppiatto e armato di fionda e zabbatàna. La zona al momento è ulteriormente impreziosita da alcuni esemplari dei famosi cassoni di cemento armato, comparsi la prima volta nel 2010 sulle banchine del Foro italico e del Molo S. Antonio; poi trasferiti per un paio d’anni nella ghost city di Marina di Melilli, indi ritornati in attesa di novità sui lavori pubblici di competenza comunale riguardanti l’ormai leggendario amplia-mento delle banchine portuali. Vicino allo specchio d’acqua è da notare la facciata vista mare dell’ex Lazzaretto. L’edificio è stato da poco ristrutturato con un po’ di soldi ricavati dai fondi stanziati nel 2008 per le famose Bonifiche che avrebbero dovuto interessare, principalmente, la zona industriale. L’accordo di programma annunciato con clamore dall’allora ministra dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo prevedeva interventi di risanamento ambientale per 774 milioni e mezzo di euro (quasi interamente scomparsi strada facendo) da attuare sia a terra che a mare in una vasta area comprendente fra l’altro i porti del capoluogo e di Augusta. Ebbene, tra le pochissime cose fatte c’è proprio il ripristino della struttura demaniale dell’ex Lazzaretto, circostanza che accresce ancor di più la nostra curiosità sui misteriosi percorsi che hanno connotato nel complesso l’affare Bonifiche.

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Unipol e Slow Fooduna collaborazione che continua

Il rapporto tra Unipol e Slow Food si è sviluppato nel corso di più di un decennio. Alla base di questa collaborazione c’è la comune appartenenza al mondo dell’econo-mia sociale e la piena condivisione dei valori che caratterizzano Slow Food e Unipol nella società e nel mercato. Valori che Unipol manifesta quotidianamente attraverso una cultura d’impresa orientata alle concrete esigenze del mondo del lavoro e dell’as-sociazionismo economico, a conferma di un ruolo sociale dell’assicurazione, capace di promuovere attivamente la cultura della sicurezza e la tutela delle persone. Unipol infatti, è da sempre impegnata nella promozione e nel sostegno di iniziative culturali e solidaristiche a favore delle comunità. E sviluppa le proprie attività commerciali ed economiche in un’ottica di responsabilità sociale e civile, all’interno della quale si col-loca anche la collaborazione con Slow Food, attraverso una convenzione nazionale.

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I donatori delle feste di NataleNonostante la crisi economica e la riduzione delle spese destinate ai regali, resistono alcune singola-ri tipologie di acquirenti secondo questa divertente descrizione fatta tempo fa dallo scrittore Stefano Benni.L'Ansioso. Soggetto che entra in ansia da regalo con largo antici-po, a volte dal ventisei dicembre dell'anno prima. Ci tiene a far bel-la figura, ed è terrorizzato dall'idea di dimenticare qualcuno, o di sba-gliare regalo. La vacanza natalizia è il suo periodo di maggior lavoro. Compila elenchi di persone e doni da abbinare. Già verso novembre inizia i primi acquisti. Misura di nascosto l'impronta di un sedere su un divano perchè deve rega-lare dei pantaloni. Entra di notte in casa dell'amico e gli fotografa l'armadio con le cravatte. Telefona agli amici del figlio per sapere che regali vuole suo figlio che deve a sua volta telefonare a tutti gli ami-ci per dire che regalo devono dire. Potete vedere l'ansioso, la settima-na prima di Natale mentre gira per negozi con una serie di dossier, ta-riffari e cataloghi. La sua richiesta può essere terribilmente precisa. Una gonna scozzese verde e gialla per una signora che ha le chiappe asimmetriche. Un libro per un si-gnore che ha due e mezzo di mio-pia, preferisce le copertine dora-te, ha una passione per i cavalli e vuole che le storie finiscano bene. L'autore? Faccia lei. Quando final-mente l'ansioso arriva al fatidico ventiquattro sera, carica un quin-tale di regali sul portapacchi, sale in auto e stremato si addormenta nel garage. Si sveglia la mattina del ventisei. Nessuno in famiglia lo saluterà per un anno.Il Ritardatario. è l'opposto dell'Ansioso. Si muove solo un giorno prima e in un pomeriggio pretende di comprare tutti i regali, fende la folla a gomitate, insulta i commessi, ruba orsacchiotti ai bambini, urla "ma che cazzo ci fa in giro tutta questa gente!". In due ore esaurisce gli acquisti. Per questa sua fretta, il ritardatario è quasi sempre monotematico. Cioè, accappatoio rosso per tutti, vaso portafiori per tutti, dentiere per tutti, compresi i bambini.L'Antinatalizio. Inizia un mese prima a martellare la frase "quest'anno non faccio regali, e

guai a voi se mi fate un regalo, ba-sta col consumismo". Dopo questo diktat, ecco cosa può accadere.a) L'Anti tiene duro, non fa regali a nessuno ma tutti gli fanno un re-galo e lui, sotto sotto, sente di aver fatto una figura di merda.b) L'Anti tiene duro, non fa regali a nessuno, nessuno gli fa un regalo e lui ci rimane male e fa l'offeso.c) L'Anti cambia idea, fa regali a tutti, nessuno gli fa regali rispet-tando il suo antico volere, e lui si incazza perchè l'hanno preso sul serio.d) L'Anti fa il regalo solo al pic-colo Sergino, un etto di caramelle, e il piccolo Sergino glielo tira in faccia.Il Riciclatore. Pericolosissimo. Non si sa se agisca per parsimo-nia o vizio atavico. Ma riciclare i regali ricevuti è più forte di lui. Anche se è un abile incartatore e infiocchettatore, finisce inevi-tabilmente smascherato. I suoi errori più comuni: regalare una statuetta giapponese alla stessa persona che gliel'ha regalata il Na-tale prima. Regalare alla fidanza-ta di nome Adele un libro con la dedica "al mio bel porcone la sua Cinzia". Regalare agende del 2007, oppure con la scritta "La Banca Romagnola fa i migliori auguri ai suoi clienti".L'Impacchettatore. A questo tipo di donatore non interessa il regalo ma la confezione. Passa ore e ore a manovrare fogli di carta lucida, nastri, pigne dorate, palline di ve-tro, muschi e licheni. Confeziona scatoloni di ogni forma e colore, È capace di stare tre ore a pensare come impacchettare un ombrel-lo senza che sembri un ombrello impacchettato. Il risultato finale è che in quella confusione di nastri e carte, non sa più di chi sono i

regali. Accadono piacevoli scam-bi: sci di due metri e mezzo per il piccolo Sergino, una confezione di Viagra per il cane, un osso per lo zio, un reggicalze per il padre, una pipa per la mamma, un cazzo di gomma per la nonna e i ferri da calza per il fratello.Il Gastronomo. Regala solo roba da mangiare. Compra ad esem-pio una mortadella di venti chili. Poi pensa che è troppo grande ed è meglio dividerla in due rega-li. Mentre la divide, ne mangia cinque chili. Poi, in un attacco di tirchieria, ci fa sei regali e sei mortadelline. Ne mangia quattro. Si accorge che adesso il regalo è alquanto misero e, per il nervo-sismo, mangia le ultime due. Si presenta a mani vuote e, al pranzo natalizio, vomita appena arriva in tavola la mortadella.Lo Snob. Costui non fa regali nè li riceve. Snobba anche il cenone. Raramente fa l'albero o il presepe. Di questi individui insensibili ce ne sono parecchi, ad esempio, in Zaire, in Bangladesh e in Sudame-rica.Il Tradizionale o Veronatale. Il più pericoloso di tutti. Per lui a Natale bisogna rispettare scrupo-losamente ogni rito e tradizione. Già la settimana prima inizia a controllare la casa dove avverrà lo scambio di doni.Se non c'è l'albero, lo porta lui e lo arreda, se non c'è il presepe, lo fa, se il padrone di casa è ateo, nasconde la grotta di Betlemme nel freezer, l'importante è che ci sia. Inizia a massacrare tutti con telefonate del tipo "mi raccoman-do non regalare una vestaglia a mamma che gliela regalo io, e non scordarti il bambolotto a Serena

perchè io le regalo la sciarpina". Pedina di nascosto i parenti per accertarsi che facciano gli acqui-sti giusti. Controlla anche il Na-tale dei limitrofi, ad esempio si fa mandare una polaroid del presepe dalla famiglia della fidanzata, o telefona al suo dentista chiedendo-gli perchè non ha ancora comprato il panettone. Sceglie il menù della cena. Si presenta con un centrota-vola natalizio formato da un bosco di abeti, grappoli di palle e una candela alta un metro che, accesa, ammorba l'aria. Da questa abe-taia escono spesso scoiattoli che rubano la frutta. Obbliga i bam-bini a leggere la poesia, i grandi a cantare Silent night, il nonno a raccontare il Natale sotto le bom-be. Tiene tutti inchiodati a tavola fino a mezzanotte. A mezzanotte, distribuisce lui i regali uno alla volta. Ogni volta il donatore deve spiegare i motivi profondi del-la sua scelta, e il ricevente deve esternare con un breve discorso la sua gratitudine. Ogni venti regali si canta Astro del Ciel e si mangia un torrone. In una famiglia di die-ci persone, questo tipo di distri-buzione può durare fino alle sei di mattina. All'alba, se il Veronatale è religioso, trascina tutti a messa, se è laico li costringe a fare un giro in slitta. Se c'è neve bene, se no si va sull'asfalto. Per difendersi da questo pericoloso individuo, alcu-ne famiglie passano le festività in baite di montagna o, chi può, sul-le isole tropicali, ma il Veronatale non demorde. Se vedete sull'aereo un uomo con un albero di Natale e una valigia di panettoni, sappia-te che è un Veronatale che sta per colpire a distanza.

Stefano Benni

Via Nazionale, 2 - Palazzolo Acreide (SR)Tel/Fax 0931 875035 - Web: www.corsino.it | [email protected]

Antica Pasticceria Corsinodal 1889

Via Maddalena, 24 - Palazzolo Acreide (SR) - Tel. 0931.881488www.ristoranteandrea.it - e-mail: [email protected]

chiuso il martedì

Ristorante - Enoteca

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PAGINA 7DICEMBRE 2014

Il sindaco Garozzo traccia il bilancio dell'attività amministrativa svolta

In cucina con Slow Food

Regali equi e solidali

La cucina siciliana che conosciamo oggi, analogamente ad altre realtà regionali, è il frutto di un lunghissimo processo di tra-sformazione.A volte si eccede nell’enfatizzare le in-fluenze gastronomiche delle diverse civiltà che si sono avvicendate nel dominio dell’i-sola, la più grande e storicamente strategica posta al centro del Mediterraneo.Certo l’elenco è lungo e non include solo eserciti belligeranti: siculi, fenici, greci, ro-mani, bizantini, arabi, normanni, svevi, an-gioini, aragonesi, borbonici, nonché asbur-gici, inglesi, piemontesi post unità d’Italia, emigranti pasticceri svizzeri e quant’altri hanno contribuito, seppure in maniera de-cisamente diversa, a definire le identità locali. Lasciando tracce, a volte evidenti a volte irrilevanti, nelle abitudini alimentari del popolo siciliano attraverso l’introdu-zione di una coltura o di un prodotto, inse-gnando una tecnica agronomica o vinico-la, un metodo di pesca o una pietanza e il modo di cucinarla.

Tutto ciò può essere interessante sul piano accademico o meramente aneddotico, se-condo la validità delle fonti a cui si attinge.Un cibo con una storia alle spalle ha un valore aggiunto, tanto più se la narrazione non si limita al passato, al “c’era una volta”, ai “sapori scomparsi” veri o presunti. Ricette siciliane tradizionali e qualche nuo-va elaborazione culinaria, sempre e comun-que nel solco della tipicità territoriale, com-pongono questo inedito volume. Slow Food Editore lo pubblica 11 anni dopo Ricette di osterie e genti di Sicilia, rinnovando sia la veste grafica, arricchita da un bel corredo fotografico, che i testi in gran parte forni-ti da locali segnalati sulla guida Osterie d’Italia. Un repertorio “parziale” ma, rite-niamo, abbastanza rappresentativo di una cucina viva e di qualità che resiste all’omo-logazione e alle mode dilaganti. (Dall'introduzione di Carmelo Maiorca)Ricette di Sicilia - Slow Food Editorein libreria € 9,90

All’Antico Mercato di Ortigia tra le bancarelle di ortaggi, frutta, formaggi, mieli, pani e altro, la do-menica mattina c’è anche la postazione coi prodotti selezionati dalla rete dell’Altromercato (la bottega è in corso Timoleonte n. 77). Il circuito equo e solidale è nato per sostenere i produttori di caffè, cioccola-to, spezie e altri cibi provenienti dai sud del mondo, garantendo loro giusti guadagni. Adesso, causa la nostrana perdurante crisi economica, si sono affian-cati i prodotti di Solidale Italiano, nuovo network av-viato su iniziativa di Altromercato, Slow Food, Aiab (associazione del biologico) e altri. Naturalmente ci sono pure gli alimenti commercializzati da Libera Terra grazie alle cooperative che operano in terreni confiscati alle organizzazioni mafiose, e i dolci del-la cooperativa l’Arcolaio che coinvolge nell’attività lavorativa alcuni detenuti della casa circondariale di Cavadonna.

Via libera dell'Urega al nuovo bando di gara per il servizio d'igiene urbana. L'an-nuncio è stato dato dal sindaco, Giancarlo Garozzo, nel corso della tradizionale con-ferenza stampa di fine anno, convocata per tracciare un bilancio dell'attività ammini-strativa svolta. L'Ufficio regionale gare e appalti ha accolto il bando predisposto dal Comune e ha fissato al 19 marzo il termine per la presentazione della proposte.“Il nuovo servizio – ha commentato il sin-daco – punta a raggiungere livelli di rac-colta differenziata degni di una città mo-derna e lo faremo con un risparmio di 2 milioni di euro l'anno rispetto al vecchio appalto del 2003. Inoltre con il bando rag-giungiamo un altro obiettivo: chiudiamo la stagione delle proroghe durata 7 anni”.Quello dei rifiuti non è il solo bando della nuova gestione di Palazzo Vermexio. Ga-rozzo ha ricordato quello sugli asili nido, anche questo in proroga da molti anni, e quelli per i servizi affidati alle società esterne. Poi ha evidenziato l'incremento per la spesa sociale: 24,8 milioni nel 2014, 600 mila euro in più rispetto al 2013 e 1,1 milioni sul 2012. Ed ancora, sempre nel settore sociale, i 10 contributi da 18 mila euro stanziati ogni anno per i giovani che vogliono avviare un'attività d'impresa.Altri fiori all'occhiello, secondo il sinda-co Garozzo, sono il servizio Go-bike, per

l'uso della bicicletta condivisa, e i bus na-vetta elettrici nell'ambito del programma “Siracusa d'amare”. Con una spesa “mini-ma – ha detto – abbiamo rimesso in fun-zione mezzi completamente abbandonati da anni e che ci consentono di promuovere la mobilità sostenibile. Per ora i bus navet-ta si muovono nelle zone più centrali e di maggiore interesse turistico, ma su questa strada vogliamo continuare investendo al-tre risorse”.Altri risultati evidenziati: 2 milioni di euro per la manutenzione stradale, oltre ai fondi da destinare all'illuminazione delle zone periferiche e balneari; la ripresa dei lavori per le nuove banchine del Porto grande; i quattro solarium allestiti la scor-sa estate per far godere del mare in città; la manutenzione e l'illuminazione della pista ciclabile.Infine, nell'anno del boom di presenze tu-ristiche, il sindaco ha evidenziato il suc-cesso della stagione lirica al Teatro greco (che sarà riproposta nel 2015) e l'avvio dell'esperienza smart grazie ai 6 totem interattivi, piazzati in Ortigia e al par-co della Neapolis, al sito Internet www.welcometosiracusa.it con le applicazioni per smartphone e tablet che consentono di sapere tutto dei più importanti monumenti cittadini. Redazionale

Delizie di Siciliabiologiche e solidali

Page 8: Isola dei Cani - n. 243 - DICEMBRE 2014

PAGINA 8 DICEMBRE 2014

Reliquie Mystery TourL’enigma delle spoglieviaggianti di Santa Lucia

collaboratoriStefano Elia, Frana, Antonio Mangiafico, Seby Spicuglia, Sabina Zuccaro

Tel. 347 6557018 - [email protected]

isola dei cani siracusa

● Un comandante revolucionario che, con le buone o con le cattive, vuole riportare definitivamente le reliquie della santa patrona a Siracusa.● L’ignaro titolare di un music pub coinvolto nella storia a causa della sua presunta discendenza da una famiglia di dogi veneziani.● Un giornalista invischiato nelle torbide trame dei servizi segreti.

Da metà gennaio su You Tube e Facebook

Roberto Disma Carlo Gradenigo Sherlock C. Maiorcaè il Comandante Rubio Ribera nei panni di sé stesso è l’Agente M

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