istituto comprensivo “marco polo” di … la nota miur prot n. 3602/p0 del 31 luglio 2008...

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1 REGOLAMENTO D’ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO “MARCO POLO” DI TORRICELLA IN SABINA Aggiornamento: a. s. 2017/2018 IL CONSIGLIO D’ISTITUTO VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a, del T. U. 16/04/1994, n. 297; VISTO lo Statuto degli studenti e delle studentesse (D.P.R. 249/1998) VISTI gli artt. 8 e 9 del D. P. R. 08/03/1999, n. 275; VISTO il D. I. 01/02/2001, n. 44; VISTO il Nuovo Statuto degli studenti e delle studentesse ( D.P.R.235/2007) VISTO le “Linee guida in materia di utilizzo telefoni cellulari” prot.n.30dip/segr del 15-03-2007 VISTA la Nota MIUR Prot n. 3602/P0 del 31 luglio 2008 DELIBERA il seguente REGOLAMENTO D’ISTITUTO strutturato in titoli, distinti in separati articoli, comprendente le norme aventi come destinatari gli studenti, i docenti e il personale A.T.A.; contiene, altresì, le disposizioni riguardanti il funzionamento degli organi collegiali dell’Istituto e della biblioteca, le modalità di utilizzazione dei laboratori e delle attrezzature sportive, l’uso di strumenti e materiali didattici, la vigilanza degli alunni (durante l’ingresso, la permanenza nell’Istituto e l’uscita), i rapporti tra la Scuola e le famiglie, la sicurezza, gli infortuni. I N D I C E CAPO 1°: ORGANI COLLEGIALI Art.1:Convocazione Art.2:Validità sedute Art.3:Discussione ordine del giorno Art.4:Mozione d’ordine Art.5:Diritto d’intervento Art.6:Dichiarazione di voto Art.7:Votazioni Art.8:Processo verbale Art.9:Surroga di membri cessati Art.10:Decadenza Art.11:Dimissioni Art.12:Norme di funzionamento del Consiglio d’Istituto Art.13:Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell’Istituzione Scolastica Art.14:Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti Art.15:Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti Art.16:Norme di funzionamento dei Consigli di Classe CAPO 2°: DOCENTI Art. 17:Indicazioni sui doveri dei docenti CAPO 3°: PERSONALE AMMINISTRATIVO Art. 18: Doveri del personale amministrativo CAPO 4°: COLLABORATORI SCOLASTICI Art. 19: Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici CAPO 5°: ALUNNI Art. 20:REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Art. 21:Diritto della trasparenza nella didattica CAPO 6°: GENITORI Art. 22:Indicazioni Art. 23:Diritto di Assemblea Art. 24:Accesso dei genitori nei locali scolastici Art. 25:Uscita autonoma degli alunni nella scuola secondaria di primo grado CAPO 7°: MENSA Art. 26: Norme sul servizio mensa

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO “MARCO POLO” DI TORRICELLA IN SABINA

Aggiornamento:

a. s. 2017/2018

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a, del T. U. 16/04/1994, n. 297; VISTO lo Statuto degli studenti e delle studentesse (D.P.R. 249/1998) VISTI gli artt. 8 e 9 del D. P. R. 08/03/1999, n. 275; VISTO il D. I. 01/02/2001, n. 44; VISTO il Nuovo Statuto degli studenti e delle studentesse ( D.P.R.235/2007) VISTO le “Linee guida in materia di utilizzo telefoni cellulari” prot.n.30dip/segr del 15-03-2007 VISTA la Nota MIUR Prot n. 3602/P0 del 31 luglio 2008 DELIBERA il seguente REGOLAMENTO D’ISTITUTO strutturato in titoli, distinti in separati articoli, comprendente le norme aventi come destinatari gli studenti, i docenti e il personale A.T.A.; contiene, altresì, le disposizioni

riguardanti il funzionamento degli organi collegiali dell’Istituto e della biblioteca, le modalità di

utilizzazione dei laboratori e delle attrezzature sportive, l’uso di strumenti e materiali didattici, la

vigilanza degli alunni (durante l’ingresso, la permanenza nell’Istituto e l’uscita), i rapporti tra la Scuola e le famiglie, la sicurezza, gli infortuni. I N D I C E CAPO 1°: ORGANI COLLEGIALI

Art.1:Convocazione Art.2:Validità sedute Art.3:Discussione ordine del giorno

Art.4:Mozione d’ordine Art.5:Diritto d’intervento

Art.6:Dichiarazione di voto Art.7:Votazioni Art.8:Processo verbale Art.9:Surroga di membri cessati Art.10:Decadenza

Art.11:Dimissioni Art.12:Norme di funzionamento del Consiglio d’Istituto Art.13:Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell’Istituzione Scolastica

Art.14:Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti

Art.15:Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti

Art.16:Norme di funzionamento dei Consigli di Classe CAPO 2°: DOCENTI Art. 17:Indicazioni sui doveri dei docenti

CAPO 3°: PERSONALE AMMINISTRATIVO Art. 18: Doveri del personale amministrativo CAPO 4°: COLLABORATORI SCOLASTICI Art. 19: Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici CAPO 5°: ALUNNI Art. 20:REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Art. 21:Diritto della trasparenza nella didattica CAPO 6°: GENITORI Art. 22:Indicazioni Art. 23:Diritto di Assemblea Art. 24:Accesso dei genitori nei locali scolastici

Art. 25:Uscita autonoma degli alunni nella scuola secondaria di primo grado CAPO 7°: MENSA

Art. 26: Norme sul servizio mensa

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CAPO 8°: LABORATORI

Art. 27:Uso dei laboratori e aule speciali

Art. 28:Sussidi didattici Art. 29:Diritto d’autore Art. 30:Sala e strutture audiovisive Art. 31:Uso esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, portatili, sussidi vari) Art. 32:Biblioteca Art. 33:Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione CAPO 9°: SICUREZZA Art. 34: Norme di comportamento CAPO 10°: COMUNICAZIONI

Art. 35:Distribuzione materiale informativo e pubblicitario Art. 36:Comunicazioni docenti-genitori Art. 37:Informazione sul Piano Triennale dell’Offerta Formativa CAPO 11°: ACCESSO AL PUBBLICO Art. 38: Accesso di estranei ai locali scolastici

CAPO 12°: CIRCOLAZIONE MEZZI ALL’INTERNO DELL’AREA SCOLASTICA Art. 39: Accesso e sosta CAPO 13°: INFORTUNI Art. 40: Infortuni

Art. 41 : Procedura somministrazione farmaci

REGOLAMENTO DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA

REGOLAMENTO PER L’USO DELLE RISORSE TECNOLOGICHE E DI RETE

LINEE GUIDA PER IL PERSONALE SCOLASTICO

LINEE GUIDA PER GLI STUDENTI

REGOLAMENTO DA ADATTARE DURANTE LE VISITE DI ISTRUZIONE

LINKS

Patto di Corresponsabilità

Piano di Emergenza

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CAPO 1°: ORGANI COLLEGIALI

Art. 1: Convocazione L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva.

L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all'albo.

Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. Art. 2: Validità della seduta La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non

vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.

Art. 3: Discussione ordine del giorno È compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'O.d.G. nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione.

Gli argomenti indicati nell’O.d.G. sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti si possono aggiungere altri argomenti con il

voto favorevole di tutti i presenti. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su

proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di

aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso O.d.G.. Art. 4: Mozione d'ordine Prima della discussione di un argomento all' O.d.G., ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione

sospensiva può essere posta anche durante la discussione. Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.

Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese.

L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione

dell'argomento all'O.d.G. al quale si riferisce.

Art. 5: Diritto di intervento e diritto di discussione

Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale

Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento. Art. 6: Dichiarazione di voto Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il

deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola,

neppure per proporre mozioni d'ordine. Art. 7: Votazioni Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce,

quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti. Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede

segrete. La votazione non può validamente avere luogo se i consiglieri non si trovano in numero legale. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale

l’adunanza, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del

Presidente.

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La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello

dei votanti. Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una

votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità. Art. 8: Processo verbale Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, l' O.d.G.). Per ogni punto all' O.d.G. si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti

favorevoli, contrari, astenuti e nulli). Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. I membri dell'Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere

a cura del segretario sul verbale. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito

dello stesso anno scolastico. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono: essere redatti direttamente sul registro; se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina; se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare

un registro le cui pagine dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico. Il processo verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile per

ragioni di tempo si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva. Art. 9: Surroga di membri cessati Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art. 22 del D.P.R. 416/74.

Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo quadrimestre di ogni anno scolastico. I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio. Art. 10: Decadenza I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute consecutive senza giustificati motivi.

Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. Art. 11: Dimissioni

I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. È ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale.

L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni. In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.

Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo

Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo. Art. 12: Norme di funzionamento del Consiglio d’Istituto La prima convocazione del C.d.I., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.

Nella prima seduta il C.d.I. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono

candidati tutti i genitori membri del C.d.I. È considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.d.I. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa

dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete

la votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).

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Il C.d.I. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di

assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età. Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta

Esecutiva. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.d.I. su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva.

A conclusione di ogni seduta, singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del giorno della riunione successiva.

Le sedute del C.d.I., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il

potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. La pubblicità degli atti avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto della copia integrale, sottoscritta

dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'Istituto e sono

consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato.

Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le

giustificazioni dell'assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.d.I. con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal

Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il

consigliere decade dalla carica. Art. 13: Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell'Istituzione Scolastica Il C.d.I. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli A.T.A., due genitori, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, ed

il DSGA che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.d.I., predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta

informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio. Art. 14: Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti Il C.D. si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni

concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.

Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta

straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei

suoi componenti ne faccia richiesta.

Il C.D., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. Delle commissioni nominate dal C.D. possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti

delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni

eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all'oggetto per il

quale sono state nominate. Art. 15: Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione dei docenti (Art. 1 Comma 129 Legge

107/2015) Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal D.S., ogni qualvolta se ne

presenti la necessità, in periodi programmati, per la valutazione del servizio richiesta da singoli

interessati a norma dell'art. 448 del D. L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio;

alla conclusione dell'anno prescritto e ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D. L.vo n. 297/94. Art. 16: Norme di funzionamento dei Consigli di Classe Il Consiglio di Classe è presieduto dal D.S. o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti.

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Il Consiglio si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni

concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.

CAPO 2°: DOCENTI

Art. 17: Indicazioni sui doveri dei docenti I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell'inizio delle

lezioni (CCNL 29 Novembre 2007 Art. 29 Comma 5) Il docente della prima ora deve segnalare sul registro elettronico gli alunni assenti, controllare quelli dei

giorni precedenti e segnare sul registro elettronico l'avvenuta o la mancata giustificazione giorni. Il docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalerà in Presidenza il nominativo. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.

Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere l'autorizzazione in Presidenza o al docente delegato. Dopo l’autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro elettronico l'ora in cui l'alunno è uscito. I docenti indicano sempre sul registro elettronico i compiti assegnati e gli argomenti svolti. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.

Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati.

Se un docente deve, per pochi minuti, allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il

materiale scolastico chiuso nelle borse. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali

siano riposti negli appositi spazi. Al termine delle lezioni gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita. La riconsegna del minore ai genitori sarà effettiva per gli alunni frequentanti la scuola dell’Infanzia e Primaria, mentre sarà potenziale per tutti gli alunni della scuola Secondaria di primo grado che si avvarranno dell’uscita autonoma senza

utilizzo dello scuolabus (salvo disposizioni specifiche da parte del genitore). Il docente dell’ultima ora accompagnerà tutti gli alunni al di fuori della proprietà scolastica; il collaboratore scolastico vigilerà affinché gli alunni che usufruiscono del servizio scuolabus salgano sul pulmino; gli alunni che si avvalgono di uscita autonoma saranno lasciati dal docente in luogo dove, secondo normalità, non sussistono

situazioni di pericolo fin quando il minore non rientri nell’ambito della sorveglianza dei genitori. Intendendo la scuola quale luogo non solo di crescita culturale ma anche di acquisizione di un graduale processo di autonomia e di esercizio di progressive abilità; ritenendo prerogativa della scuola la vigilanza

e non la “custodia” del minore in qualità di terzo affidatario; tenuto conto dell’art.3 della Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo, secondo il quale in tutte le decisioni relative ai minori, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private, prevale l’interesse primario del fanciullo;

l’Istituto scolastico stabilisce: - Riconsegna effettiva del minore per gli alunni frequentanti la scuola dell’Infanzia, che non si

avvalgono del servizio dello scuolabus;

- Riconsegna effettiva del minore per gli alunni frequentanti la scuola Primaria, che non si avvalgono del servizio dello scuolabus;

- Riconsegna potenziale del minore per gli alunni frequentanti la scuola Secondaria di primo grado, che non si avvalgono del servizio dello scuolabus.

I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.

È assolutamente vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, solventi, etc.. Prima di proporre

agli alunni attività che richiedono l'uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc.) verificare tramite comunicazione scritta alle famiglie che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti. È assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza.

Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni.

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I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Presidenza. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni provocati vengono risarciti dal

responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un

rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente

notificati. I docenti devono informare le famiglie circa le attività didattiche extracurricolari, che saranno svolte.

Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto se da un lato ostacola il complesso e difficile lavoro dell'ufficio di presidenza, dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che, in certe occasioni, può costituire

una ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto personale a

disposizione della presidenza. Gli insegnanti considereranno prioritario il problema dello zaino pesante e concorderanno con alunni e famiglie le modalità per “alleggerire” il problema. Gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad un’adeguata igiene personale (lavarsi le mani, ....) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto comportamento. I docenti non utilizzeranno i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro (atto di indirizzo del Ministro della

Pubblica Istruzione, prot. n. 30/dip./segr. del 15 marzo 2007, recante “linee di indirizzo ed indicazioni in

materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica...”, direttiva

del Ministro della Pubblica Istruzione n.104 del 30 novembre 2007.

CAPO 3°: PERSONALE AMMINISTRATIVO

Art. 18: Doveri del personale amministrativo Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica.

Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. Collabora con i docenti. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale. CAPO 4°: COLLABORATORI SCOLASTICI

Art. 19: Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di

competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità. I collaboratori scolastici:

indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro; devono vigilare sull'ingresso e sull'uscita degli alunni; sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza; collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo; comunicano

immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;

collaborano con gli insegnanti nella raccolta delle prenotazioni per la mensa e nella predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio;

favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap; vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli

spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;

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possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite d'istruzione;

riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi;

sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante;

sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;

evitano di parlare ad alta voce; tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A.

o dal Dirigente Scolastico; invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente

Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento

dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento; prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;

sorvegliano l'uscita delle classi e dai cancelli esterni; ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente

comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili,

sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione; accolgono il genitore dell'alunno che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata. Il

permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno che ha richiesto di uscire

anticipatamente potrà lasciare la scuola; al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio

addetti dovranno controllare quanto segue: che tutte le luci siano spente; che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; che siano chiuse le porte delle aule, le finestre delle aule e della

scuola; che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola; gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici;

devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto;

è fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di evacuazione dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.

CAPO 5°: ALUNNI

Art. 20: REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DI ISTITUTO VISTO il D.P.R. n. 275 dell'8 marzo 1999 l'Art. 14 com. 2º VISTO il D.P.R. n. 249 del 24 gennaio 1998 "Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e

degli studenti della scuola secondaria" VISTA la Direttiva n. 16 del 5 febbraio 2007 del M P I avente ad oggetto "Linee di indirizzo generali

ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo"

VISTA la C.M. n. 30 del 15 marzo 2007 del M P I avente ad oggetto "Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di utilizzo di altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica,

irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti" VISTO il D.P.R. 21 Novembre 2007, n. 235 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli

studenti della scuola secondaria VISTA la Direttiva n.104 del 30 novembre 2007 Linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche VISTA la Nota MIUR Prot n. 3602/P0 del 31 luglio 2008 CONSIDERATA la necessità di procedere all'adozione di un nuovo Regolamento di disciplina degli alunni SENTITO il parere favorevole del Collegio dei Docenti del 26-09- 2008 VISTA la delibera del Consiglio di Istituto del 14-10- 2008 è adottato il nuovo seguente Regolamento di disciplina degli alunni

PREMESSA

9

La scuola è: luogo di crescita civile e culturale della persona; luogo dell’osservanza delle regole, della consapevolezza che la libertà personale si realizza nel

rispetto degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri; luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, per l’acquisizione delle conoscenze e lo

sviluppo della coscienza critica; comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, ispirata ai valori democratici e volta alla

crescita della persona in tutte le sue dimensioni; basata sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte

le persone che la compongono quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

La comunità scolastica: intende realizzare un’alleanza educativa con le famiglie, gli studenti e gli operatori scolastici, dove

le parti assumano impegni e responsabilità e possano condividere regole e percorsi per la crescita degli studenti;

mira a far acquisire non solo competenze, ma anche valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità;

condivide con gli studenti, con le famiglie, con le altre componenti scolastiche e le istituzioni del territorio, il percorso educativo da seguire per la crescita umana e civile dei giovani;

educa alla consapevolezza e alla valorizzazione del senso di responsabilità e dell’autonomia individuale, alla cultura della legalità intesa come rispetto della persona umana e delle regole poste a fondamento della convivenza sociale;

fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente; persegue la continuità dell'apprendimento e il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali

adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

DIRITTI DEGLI ALUNNI E DELLE ALUNNE Lo studente e la studentessa hanno diritto:

ad una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, che rispetti e valorizzi le inclinazioni personali;

al rispetto e alla riservatezza; ad essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola, sulle le

disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal presente regolamento e contenute nelle prescrizioni impartite ai sensi della legge 626/94;;

ad una valutazione trasparente e in tempi ragionevoli, volta ad attivare il processo di autovalutazione per individuare i punti di forza e quelli di debolezza e migliorare il proprio

rendimento; ad un ambiente educativo favorevole alla crescita integrale della persona; al rispetto della lingua madre e della vita culturale e religiosa della comunità di appartenenza; ad iniziative di recupero e di sostegno idonee a superare situazioni di svantaggio; ad un ambiente salutare e sicuro adeguato anche a coloro che sono portatori di handicap; alla trasparenza delle procedure relative ai provvedimenti disciplinari ed alla consistenza degli

stessi. DOVERI DEGLI ALUNNI E DELLE ALUNNE Tutti gli studenti e le studentesse hanno il dovere di rispettare tutte le norme contenute nel Regolamento

d'istituto, in particolare sono tenuti a:

presentarsi con puntualità e regolarità alle lezioni

svolgere i compiti assegnati e di impegnarsi assiduamente nello studio e portare ogni giorno il materiale necessario per lo svolgimento delle attività scolastiche

aver cura delle cose proprie e altrui portare tempestivamente la giustificazione per l’assenza sull’apposito libretto: contribuire a creare un clima positivo, di collaborazione e apprendimento evitando occasioni di

disturbo rispettare tutto il personale della scuola e i propri compagni ed evitare offese verbali e fisiche. usare un linguaggio appropriato e conveniente adeguare l’abbigliamento all’ambito scolastico;

10

utilizzare correttamente le strutture scolastiche e i sussidi didattici e non arrecare danni al patrimonio della scuola

curare l’ osservanza delle regole di sicurezza e delle norme di igiene; tenere sempre aggiornato e in ordine il proprio diario, le comunicazione e le circolari interne della

Presidenza devono essere controfirmate sollecitamente dalla famiglia; evitare di portare in classe oggetti di valore: la scuola non risarcisce per eventuali furti o

danneggiamenti. spegnere il telefono cellulare e altri dispositivi elettronici privati all’interno delle aule e dei locali

dove si effettuano attività didattiche. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

Il venir meno ai doveri scolastici, e il rifiuto di accettare le regole civili di una comunità come è la scuola prefigurano una mancanza disciplinare per la quale sono comminate, a seconda della gravita, le relative

sanzioni disciplinari. Tutti i provvedimenti disciplinari influiranno sul voto di condotta. Le infrazioni sanzionabili sono tutte quelle commesse all’interno dell’edificio scolastico, in palestra, negli spazi esterni

usati per le attività scolastiche, durante le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione. Il regolamento d’Istituto individua le sanzioni disciplinari secondo i criteri di seguito indicati: 1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di

responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, per questo il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione è tenuto a prevedere l’attivazione di percorsi educativi di

recupero, anche mediante lo svolgimento di attività “riparatorie” di rilevanza sociale e orientate al perseguimento di un interesse generale della comunità scolastica. 2. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le

proprie ragioni. 3. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto; 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di

opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità; 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto

possibile, al principio della riparazione del danno. 6. Le sanzioni terranno in debito conto:

dell'intenzionalità del comportamento

della rilevanza del dovere violato del danno o del pericolo causato

del comportamento abituale dell'alunno del concorso nella infrazione di più alunni fra loro

7. La sanzione disciplinare deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria

l’irrogazione della stessa. Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima. 8. La sospensione dalle lezioni può prevedere obbligo di frequenza.

9. Il cambiamento di scuola non pone fine ad un procedimento disciplinare iniziato, ma esso segue il suo iter fino alla conclusione.

10. L’ allontanamento non deve determinare, quale effetto implicito, il superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Per questa ragione dovrà essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di giorni per i quali si vuole

disporre l’allontanamento dello studente non comporti automaticamente il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio.

11. Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave tali da ingenerare un elevato allarme sociale e ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità

durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica: fino al termine dell'anno scolastico; con l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso

di studi. 12. Ove il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base

all’ordinamento penale, il Dirigente scolastico sarà tenuto alla presentazione di denuncia all’autorità giudiziaria penale in applicazione dell’art 361 del codice penale. 13. I provvedimenti adottati dal Consiglio di Classe e dal Consiglio d’Istituto saranno motivati nel verbale

della seduta e ne sarà data comunicazione scritta alla famiglia dello studente.

Le sanzioni disciplinari e pecuniarie applicabili sono da rapportarsi all’infrazione dei doveri degli alunni (esposti nel DPR n. 249 del 24 giugno 1998 (Statuto delle studentesse e degli studenti), modificato dal

DPR n. 235 del 21 novembre 2007 per la scuola secondaria, e indicati dal Regio Decreto n. 1927 del 26

11

aprile 1928) e dovranno essere commisurate alla gravità del fatto e alla reiterazione dell’infrazione. Le sanzioni disciplinari di seguito riportate sono elencate in modo graduale per essere applicate con il dovuto

rispetto per l’età degli alunni sia nella scuola primaria che secondaria di primo grado. Nello specifico le mancanze disciplinari che prevedono l’applicazione di sanzioni sono le seguenti:

MANCANZE DISCIPLINARI E RELATIVE SANZIONI:

Agli alunni che manchino ai doveri scolastici sono irrogate, secondo la gravità della mancanza, le seguenti sanzioni disciplinari:

NATURA DELLE MANCANZE

ORGANO COMPETENTE

SANZIONE DISCIPLINARE

1. Mancanza ai doveri

scolastici

a) Mancato rispetto dell’orario di

ingresso a scuola (ingresso del

mattino e/o dopo la mensa per gli

alunni che non ne usufruiscono)

b) Assenze abituali, frequenti o non

debitamente e puntualmente

giustificate

c) Mancato assolvimento dei

doveri scolastici (non eseguire i

compiti, non rispettare le

consegne,non portare il

materiale necessario etc)

d) Ritardi reiterati nella consegna di

moduli, autorizzazioni etc.

e)Contraffazione della firma di un

genitore

Docente:

applica la sanzione

Ammonizione verbale

Ammonizione scritta sul diario

con firma del genitore per presa

visione e/o sul registro

elettronico del docente

Segnalazione in Presidenza

2. Disturbo del regolare

svolgimento delle lezioni

a) Disturbo o interruzione

volontaria delle lezioni, con giochi,

chiacchiere, interventi inopportuni o

allontanamento non autorizzato

dall’aula

b) Comportamenti scorretti: uso di un

linguaggio poco adeguato al contesto;

atteggiamenti provocatori e/o di

rifiuto del dialogo e della

collaborazione che impediscono il

regolare svolgimento dell’attività

scolastica; offese; modi ed

espressioni volgari

Docente:

applica la sanzione

Ammonizione scritta sul diario

con firma del genitore per presa

visione e sul registro elettronico

del docente

3. Grave disturbo del regolare

svolgimento delle lezioni,

reiterate infrazioni disciplinari

a) Reiterato disturbo o interruzione

volontaria delle lezioni, con giochi,

chiacchiere, interventi inopportuni o

allontanamento non autorizzato

dall’aula

b) Uscita non autorizzata dall’edificio

della scuola

c) Reiterati comportamenti scorretti:

uso di un linguaggio poco adeguato al

contesto; atteggiamenti provocatori

e/o di rifiuto del dialogo e della

collaborazione che impediscono il

regolare svolgimento dell’attività

scolastica; offese; modi ed

Docente:

applica la sanzione

CONSIGLIO DI CLASSE

Nota disciplinare sul registro di

classe

Convocazione dei genitori da

parte del docente che applica la

sanzione

Segnalazione in Presidenza

Adozione provvedimento

disciplinare

12

espressioni volgari; atteggiamenti

poco rispettosi dei compagni e del

personale

d) Negligenze abituali di cui al punto

1

4. Uso di telefoni cellulari o altri

dispositivi

a) Portare a scuola oggetti non

pertinenti alle attività

Docente:

applica la sanzione

Nota disciplinare sul registro di

classe

Custodia temporanea del

dispositivo (in caso di telefono

cellulare) e consegna dello

stesso alle famiglie

5.Reiterato uso di telefoni

cellulari o altri dispositivi

a)Uso non autorizzato di telefono

cellulare o altri dispositivi

b) Reiterato uso non autorizzato di

telefono cellulare o altri dispositivi

c) Uso di telefoni cellulari o di altri

dispositivi elettronici allo scopo di

acquistare e/o divulgare immagini,

filmati o registrazioni

d) Reiterato uso di telefoni cellulari o

di altri dispositivi elettronici allo

scopo di acquistare e/o divulgare

immagini, filmati o registrazioni

Consiglio di Classe

(dopo aver valutato la gravità dei

comportamenti da

sanzionare,applica la sanzione)

Dirigente Scolastico e Consiglio

di classe:

convocazione dei genitori

Sospensione per un periodo

commisurato alla gravitò del

comportamento da sanzionare

Custodia temporanea del

dispositivo (in caso di telefono

cellulare, privo di sim card) e

consegna dello stesso alle

famiglie

5. Infrazioni al divieto di

fumo

Docente: propone

Dirigente Scolastico:

convoca i genitori e se necessario

Consiglio di Classe straordinario

Segnalazione alla famiglia

6. Da cinque a sette note

disciplinari apposte sul

registro elettronico da insegnanti

diversi

Consiglio di Classe (dopo aver

valutato la gravità dei

comportamenti da sanzionare)

Possibilità di esclusione da

iniziative, manifestazione ed

altre attività parascolastiche

Possibile esclusione da una

successiva uscita didattica

Possibile esclusione dal viaggio

d’istruzione

Sospensione fino a 3gg. con o

senza obbligo di frequenza

7. Danneggiamento a strutture

e attrezzature scolastiche e

vandalismo

a) Non osservanza delle

disposizioni organizzative di sicurezza

dettate dal regolamento della scuola

b) Uso volontariamente scorretto

delle strutture,

strumenti, sussidi, attrezzature, etc.

c) Danneggiamento volontario

dell’ambiente scolastico, delle

strutture, del materiale, dei

sussidi didattici e delle attrezzature.

Docente che assiste al fatto:

applica la sanzione

Dirigente Scolastico e Consiglio

di classe:

convocazione dei genitori

Nota disciplinare sul registro di

classe con convocazione dei

genitori per rifusione o

risarcimento danni

Sospensione dalle lezioni fino a 5

gg. con o senza obbligo di

frequenza

13

8. Fatti che turbino il regolare

svolgimento dell’attività

scolastica per offesa al decoro

personale, alla religione, alle

istituzioni, alla morale e per

oltraggio all’Istituto o

all’insegnante

a) Manifestazioni gravi di

aggressività verbale e/o fisica

b) Provato furto di denaro e

materiale

c) Grave offesa o oltraggio al

personale dell’Istituto e/o ai

compagni

Docente che assiste al fatto:

propone la sanzione

Dirigente Scolastico:

convoca i genitori e applica la

sanzione, dopo la partecipazione al

Consiglio di Classe straordinario

Nota disciplinare sul registro di

classe con convocazione dei

genitori

Sospensione dalle lezioni per un

periodo da 5 a 10 giorni senza

obbligo di frequenza

Esclusione da qualsiasi attività

parascolastica successiva

all’applicazione della sanzione

(iniziative; manifestazioni;uscite

didattiche; viaggio d’istruzione )

9. Atti di particolare gravità o

procurato allarme o pericolo per

l’incolumità delle persone

a) Comportamenti gravi che possono

rappresentare pericolo per

l’incolumità delle persone b) Atti che

violino la dignità ed il rispetto della

persona umana (violenza privata,

minacce, percosse, ingiurie, reati di

natura sessuale, etc.)

Personale ATA

segnalazione

Docente

propone la sanzione

Il Consiglio d’Istituto su proposta

del Consiglio di Classe e del

Dirigente Scolastico applica la

sanzione

Sospensione dalle lezioni con o

senza obbligo di frequenza per

un periodo superiore a 15 giorni

Allontanamento fino al termine

dell’anno scolastico con

esclusione dallo scrutinio finale o

non ammissione all’esame di

Stato conclusivo del corso di

studi

Segnalazione ai servizi sociali

ORGANO CHE COMMINA LA SANZIONE:

DOCENTE /COORDINATORE DI CLASSE:

Richiamo verbale

Nota sul diario personale Nota sul registro elettronico

Nota sul registro di classe Segnalazione in Presidenza Convocazione della famiglia

Provvedimenti riparativi CONSIGLIO DI CLASSE

Sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica fino a 15

giorni ( fino a 5 giorni, in seduta ordinaria, nella sua componente allargata ai rappresentanti dei genitori, fatto salvo il dovere di astensione qualora faccia parte dell’organo il genitore dell’alunno; oltre i 5

giorni, in seduta disciplinare straordinaria, con la presenza dei rappresentanti dei genitori, fatto salvo il dovere di astensione qualora faccia parte dell’organo il genitore dell’alunno)

Esclusione da qualsiasi attività parascolastica (iniziative; manifestazioni;uscite didattiche; viaggio d’istruzione)

DIRIGENTE SCOLASTICO

Informato di un comportamento possibile di sanzioni, convoca l’alunno e lo invita ad esporre le proprie ragioni; convoca i genitori dell’alunno

Prende atto delle decisioni del Consiglio di Classe e ne valida l’operato Convoca (o invita il Presidente del Consiglio a convocare) l’organo collegiale competente ad

irrogare la sanzione, dandone comunicazione per iscritto ai genitori

14

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di

studi IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso scritto e motivato, da parte di chiunque vi abbia

interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia

interno alla scuola, del quale fanno parte anche i genitori.

ORGANO DI GARANZIA L’Organo di Garanzia, oltre a rispondere alle finalità dello statuto delle studentesse e degli studenti, da cui

ha origine, trae ulteriore fondamento dal principio per cui nella comunità - scuola ognuno ha il

diritto/dovere di operare per una serena convivenza attraverso una corretta applicazione delle norme.

Composizione Tale organo è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è formato da:

a. 1 docente designato dal Consiglio di istituto, b. 2 genitori eletti tra i rappresentanti del Consiglio di Istituto c. 3 membri supplenti, delle componenti docenti (1 docente individuato dal Collegio dei Docenti) e

genitori (2 genitori individuati dai rappresentanti di classe eletti), al fine del subentro in caso di incompatibilità, qualora faccia parte dell’O.G. lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione o di dovere di astensione qualora faccia parte dell’O.G. il genitore dello studente sanzionato

d. La funzione di segretario verbalizzatore è svolta da uno dei componenti.

Funzioni All’O.G. spetta il compito di:

a. Facilitare/mediare la soluzione di conflitti in maniera soddisfacente fra le parti; proporre soluzioni al Dirigente in caso di impossibilità di mediazione, anche con modifiche/integrazioni dei Regolamenti d’Istituto.

b. Assistere i Consigli di Classe nella definizione delle sanzioni sostitutive all’allontanamento dalla scuola.

c. Assistere gli studenti che subiscano un provvedimento di allontanamento dalla scuola, durante e dopo il provvedimento stesso.

Modalità e criteri di funzionamento generali

a. La convocazione ordinaria deve avvenire con almeno cinque giorni di anticipo, dalla data della riunione.

b. Ciascuno dei componenti dell’OG è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni ricevute o di cui è venuto a conoscenza e non può assumere individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto senza il consenso dell’organo stesso.

c. Le decisioni dell’OG devono essere sancite da una votazione nella quale non è ammessa l’astensione.

d. Si decide a maggioranza semplice e, in caso di parità, prevale il voto del Presidente. L’esito sarà citato nel verbale.

e. Il verbale della riunione dell’OG è custodito presso la Segreteria Didattica ed è accessibile a quanti ne abbiano interesse, secondo le norme e le garanzie stabilite dalla legge.

f. Per la validità della seduta è richiesta la presenza minima della metà +1 dei membri. Ricorsi per le sanzioni disciplinari

a. Il ricorso avverso una sanzione disciplinare, può essere presentato mediante istanza scritta indirizzata al Presidente dell’OG, in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie considerazioni sulla situazione.

b. Il ricorso deve essere presentato in segreteria didattica entro il termine di 15 giorni dalla comunicazione della sanzione.

c. Fino al giorno che precede la riunione dell’OG per discutere la sanzione, è possibile presentare memorie e documentazione integrative.

d. Ricevuto il ricorso, l’OG provvede a reperire gli atti, le testimonianze, le memorie del docente che propone la sanzione, dell’alunno, della famiglia, del Consiglio di Classe o di chi sia stato coinvolto o citato.

e. Il materiale reperito è raccolto in un dossier e costituisce la base della discussione della riunione dell’OG.

15

f. Visti gli atti ed eventualmente convocate e sentite le parti, l'organo di garanzia decide in via definitiva, sul ricorso presentato, nel termine di dieci giorni.

g. L’OG può proporre all’organo erogante la conferma, la modifica o la revoca della sanzione erogata. h. Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi

confermata. i. Il Dirigente Scolastico, esaminate le proposte dell’Organo di Garanzia, informa il Consiglio di

Classe e la famiglia dell’alunno. La decisione è riportata sul registro di classe.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

I destinatari naturali del patto educativo sono i genitori, ai quali la legge attribuisce in primis il dovere di educare i figli (art. 30 Cost., artt. 147, 155, 317 bis c.c.).

I doveri di educazione dei figli e le connesse responsabilità, non vengono meno per il solo fatto che il

minore sia affidato alla vigilanza di altri (art. 2048 c.c., in relazione all’art. 147 c.c.). La responsabilità del genitore (art. 2048, primo comma, c.c.) e quella del “precettore” (art. 2048, secondo comma c.c.) per il

fatto commesso da un minore affidato alla vigilanza di questo ultimo, non sono infatti tra loro alternative,

giacché l’affidamento del minore alla custodia di terzi, se solleva il genitore dalla presunzione di “culpa in vigilando”, non lo solleva da quella di “culpa in educando”, rimanendo comunque i genitori tenuti a

dimostrare, per liberarsi da responsabilità per il fatto compiuto dal minore pur quando si trovi sotto la vigilanza di terzi, di avere impartito al minore stesso un’educazione adeguata a prevenire comportamenti

illeciti (Cass. Sez III, 21.9.2000, n. 12501; 26.11.1998, n. 11984).

L’introduzione del patto di corresponsabilità è orientata a porre in evidenza il ruolo strategico che può

essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti ed i

loro genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità.

1. Contestualmente all'iscrizione è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.

2. L’elaborazione e la revisione del Patto di Corresponsabilità è condivisa nei Consigli di classe, nel

Collegio dei docenti e nel Consiglio d’Istituto.

3. L’Istituto pone in essere la presentazione e la condivisione del Regolamento di Istituto e del patto educativo di corresponsabilità.

DISPOSIZIONI FINALI Il presente regolamento costituisce parte integrante del Regolamento interno di Istituto.

Del presente regolamento e dei documenti fondamentali dell’Istituto è affissa copia all’albo di ogni scuola e pubblicata sul sito web dell’Istituto. Il presente regolamento è valido fino a quando non saranno apportate modifiche da parte del Consiglio di

Istituto, previa consultazione dei docenti e fino a quando non interverranno diverse disposizioni ministeriali o legislative.

Qualsiasi modifica al presente regolamento dovrà essere approvata dal Consiglio di Istituto con la maggioranza qualificata dei due terzi dei componenti. Il presente regolamento andrà in vigore dal giorno successivo alla sua approvazione da parte del Consiglio

di Istituto e sarà affisso all'Albo della scuola. Art. 21: Diritto di trasparenza nella didattica

L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.

Il coordinatore si farà carico di illustrare alla classe ed alle famiglie il POF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discus-sione del consiglio di classe. I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di

valutazione. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni

processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.

16

CAPO 6°: GENITORI Art. 22: Indicazioni I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito, come è stabilito anche all’interno del Patto di

Corresponsabilità (allegato al presente Regolamento). Sarebbe opportuno che i genitori cercassero di:

trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;

stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;

controllare sul diario del figlio i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, leggere le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presavisione;

partecipare con regolarità alle riunioni previste; favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa; educare ad un comportamento corretto durante la mensa.

Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, secondo l’orario e/o i giorni previsti per i colloqui

informativi o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una cartolina di convocazione.

In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. È possibile, quindi, che

gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad

utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento.

Art. 23: Diritto di Assemblea

Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni. È convocata dal Presidente che richiede per scritto l'autorizzazione e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie, con

preavviso di almeno cinque giorni. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti di classe.

L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.

La convocazione dell'Assemblea può essere richiesta:

da 50 genitori; da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Classe; dal Consiglio d'Istituto;

dal Dirigente Scolastico; dai docenti.

Art. 24: Accesso dei genitori nei locali scolastici

Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio delle attività didattiche. L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di

uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno.

I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti.

Art.25: Uscita autonoma degli alunni nella scuola secondaria di primo grado

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Gli alunni della Scuola secondaria dell' I.C. Di Torricella in Sabina usufruiscono per la maggior parte del servizio Scuolabus offerto dai Comuni di Torricella in S., Monteleone S. e Rocca Sinibalda. Solo una

minima percentuale di alunni vive nel paese in cui la scuola è ubicata e avverte pertanto la necessità di raggiungere a piedi la propria abitazione al temine delle lezioni curricolari e delle attività extracurricolari offerte dalla Scuola.

La Scuola viene incontro alle esigenze delle famiglie, ritenendo l'uscita autonoma un valido strumento per favorire l'indipendenza dei ragazzi, che al termine della Scuola Media dovranno recarsi a Rieti per frequentare le Scuole superiori, tenendo conto che il territorio non presentà particolari criticità ambientali

ed insidie riconducibili al traffico.

RICHIESTA AUTORIZZAZIONE. Il Dirigente Scolastico, su richiesta della famiglia, in considerazione dell'età anagrafica degli alunni e del livello di maturazione raggiunto, può consentire di norma l'uscita autonoma al termine delle lezioni agli alunni frequentanti la scuola secondaria di I grado.

I genitori compileranno e firmeranno l'apposito modulo e lo consegneranno al coordinatore di classe.

VALUTAZIONE DELLA DOMANDA. L’autorizzazione da parte del Dirigente sarà supportata da una valutazione che tenga conto dei sotto elencati criteri:

fattori ambientali: • Fattori di rischio potenzialmente prevedibili e quindi oggetto di valutazione in condizioni di

normalità. Sono esclusi dalla valutazione tutti i fenomeni eccezionali, inconsueti e comunque non

riconducibili alla normale capacità previsionale degli operatori scolastici; • Ubicazione delle abitazioni dell'alunno ad una distanza facilmente raggiungibile a piedi dagli;

• Prevenibilità degli eventi potenzialmente pericolosi nell'area antistante l'edificio scolastico qualora sia garantita attività di controllo da parte di personale indicato dal Comune (Vigili Urbani, Protezione Civile, Volontari del centro anziani).

• Assenza sul territorio di particolari criticità ambientali ed insidie riconducibili al traffico.

fattori individuali: • Caratteristiche degli alunni, con particolare riferimento a manifestazioni comportamentali che

richiedano forme di controllo intensificato o una particolare attenzione;

• Senso di responsabilità che solitamente manifesta l'alunno durante l'orario scolastico; • Vicinanza dell'abitazione dell'alunno all'edificio scolastico.

DINIEGO DELL'AUTORIZZAZIONE Se il Dirigente, sentito anche il parere dei docenti, riterrà non sussistenti le condizioni di normalità atte a garantire una efficace tutela e non sufficiente la maturità

comportamentale del soggetto, non autorizzerà l'uscita autonoma dell'alunno. CONCESSIONE DELL'AUTORIZZAZIONE Alla luce delle sopra riportate indicazioni, il Dirigente Scolastico

potrà autorizzare i docenti e il personale scolastico a consentire l'uscita autonoma degli alunni che presentano i requisiti evidenziati.

REVOCA DELL'AUTORIZZAZIONE L'autorizzazione può essere revocata in qualsiasi momento, con atto unilaterale motivato, da parte della Scuola, qualora vengano meno le condizioni che ne costituiscono il

presupposto.

Il principi che regolano l'uscita autonoma, i diritti/doveri famiglie degli alunni, degli alunni e doveri dell'Istituzione scolastica a riguardo, saranno sintetizzati nel Patto di Corresponsabilità.

CAPO 7°: MENSA

Art. 26: Norme sul servizio mensa

L'attività Mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e opportunità formativa. Gli alunni che occasionalmente non usufruiscono del servizio mensa devono giustificare l’assenza sul

libretto personale e devono essere prelevati dai genitori o da altra persona maggiorenne, delegata per iscritto. Gli alunni che non si avvalgono del servizio mensa devono essere stati preventivamente esonerati tramite modulo apposito di domanda validato dal D.S.. Le motivazioni addotte per l’esonero possono

essere: - decisione in seno alla gestione familiare;

- problemi di salute (intolleranze, allergie,…) attestati da certificato medico. La famiglia degli alunni che non usufruiscono del servizio mensa si impegna a riportare il proprio figlio a scuola per le lezioni pomeridiane.

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L'Istituzione Scolastica non consente agli alunni che non usufruiscono del servizio mensa di sostare da soli nel cortile della scuola prima dell’inizio delle lezioni pomeridiane e non potrà assicurare alcuna

vigilanza. Per l'intervallo del dopo mensa sono valide le stesse regole della ricreazione.

CAPO 8°: LABORATORI

Art. 27: Uso dei laboratori e aule speciali I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla

responsabilità di un docente che svolge funzioni di sub consegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc.. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il

Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l'utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche. In caso di

danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono

tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare tempestivamente la

situazione in Presidenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non

erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.

Art. 28: Sussidi didattici La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è consultabile.

Tale elenco ne specifica anche l'uso e i possibili utilizzatori. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti

a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi. Art. 29: Diritto d'autore Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi il

personale scolastico deve tenerne conto al momento della riproduzione e/o duplicazione. Art. 30: Uso esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, telecamere, portatili,

sussidi vari, ecc.) L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente

Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli

strumenti, trascriverà la data e le eventuali segnalazioni di danno. Art. 31: Biblioteca La biblioteca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A.

Compito della biblioteca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l'uso da parte di alunni e docenti. Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della biblioteca con il compito di sovrintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito,

l'aggiornamento della schedatura e del catalogo. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed

informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari o enciclopedie. I libri possono

essere dati in prestito per un periodo di 30 giorni. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di

sei mesi. I costi relativi ai libri - o altri materiali - smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha

causato il danno. Art. 32: Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'Istituto Il Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti responsabili dell'area

sportiva dell'Istituzione Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di

funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative

extracurricolari.

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Art. 33: Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrice, computer), oltre al

primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. È escluso l'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato esclusivamente al personale incaricato.

L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il

richiedente, il numero di fotocopie seguite.

CAPO 9°: SICUREZZA Art. 34: Norme di comportamento

Tenere un contegno corretto e responsabile, astenendosi dal compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro.

Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da

specifici cartelli o indicate dai propri superiori.

Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione. Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta

conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore. Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. È opportuno,

per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non

utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata.

Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare

e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc.), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli

incendi, ed in generale la normale circolazione. Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto. Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle

vuote sul posto di lavoro. Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo

rilevata.

In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell'evento. Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta.

Comunicare tempestivamente al Dirigente Scolastico l’eventuale stato di gravidanza. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati. Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro.

Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune. Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l'uso di

mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere.

Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia, delle norme

di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile.

In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc.) mantenere la

schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile

presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia. Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti. Negli archivi il materiale va

depositato lasciando corridoi di 90 cm. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso.

CAPO 10°: COMUNICAZIONI Art. 35: Distribuzione materiale informativo e pubblicitario Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.

È garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc.) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche). È garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc..

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La scuola non consente la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.

Per gli alunni si prevede di:

distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l'organizzazione della scuola;

autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali;

autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro.

Art. 36: Comunicazioni docenti – genitori Nell'orario di servizio settimanale di ogni docente della scuola è prevista un'ora per i colloqui con i genitori. Sono programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre,

qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative,

secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno. Saranno consegnate alle famiglie

le valutazioni quadrimestrali accompagnate dalla eventuale segnalazione scritta degli interventi di

recupero che l'alunno deve sostenere. All'inizio le informazioni ordinarie della scuola rivolte alle famiglie possono avvenire nei seguenti modi:

Comunicazione affissa in bacheca o sui vetri della porta d’ingresso. Pubblicazione sul sito web dell’Istituto. Colloqui formali ed informali. Gli insegnanti possono convocare i genitori singolarmente, in caso

di necessità e in relazione all’andamento didattico. Se l’iniziativa è assunta da un organo collegiale ( intero consiglio), la comunicazione è inoltrata tramite la segreteria della scuola a firma del Dirigente Scolastico o suo delegato.

Comunicazione scritta sul diario. Il diario scolastico personale è il mezzo di comunicazione privilegiato tra scuola e famiglia, pertanto devono essere visionati e firmati regolarmente dai genitori, che sono tenuti a firmare tutti gli avvisi per presa visione. Tutte le comunicazioni e le circolari sono presentate ai docenti in servizio dai collaboratori scolastici poi saranno poste a disposizione degli altri docenti in apposito raccoglitore per la firma di presa visione.

Il docente in orario di servizio è tenuto a leggere la comunicazione alla classe e a firmare, per ricevuta, l’apposito foglio al personale incaricato. E’ compito di ciascun docente controllare tutte le comunicazioni e le circolari in modo da far pervenire, tramite gli alunni, i comunicati alle famiglie annotando sul registro l’argomento della comunicazione dettata e/o consegnata e l’avvenuta verifica della firma del genitore.

Comunicazioni telefoniche: le comunicazioni telefoniche degli operatori saranno precedute dall’enunciazione dei dati identificativi dell’Istituto e dell’operatore medesimo (nome, qualifica).

Corrispondenza epistolare: comunicazione scritta su carta intestata dell’Istituto, se necessario con

ricevuta di ritorno attraverso il “tagliando di riscontro”. Le comunicazioni indirizzate agli alunni sono

consegnate alle classi dal personale ausiliario. Comunicazioni scritte individuali e riservate con lettera chiusa e raccomandata, verranno inviate

alle famiglie relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno.

Gli Organi Collegiali Collegio Docenti, Consigli di Classe, Gruppi di lavoro, Comitato per valutazione servizio docenti,

Assemblea A.T.A. saranno convocati per iscritto con ordine di servizio con un preavviso, di norma, non

inferiore a cinque giorni, nel rispetto del calendario di massima definito all'inizio di ogni anno scolastico

per il personale scolastico, con lettera individuale per la componente Genitori o esperti esterni. La

convocazione di detti organi spetta al Dirigente. In ogni convocazione andranno indicati: sede, data, ora

della riunione, argomenti all'ordine del giorno. Consiglio d'Istituto Il Presidente è tenuto alla convocazione scritta con un preavviso, di norma, non inferiore a cinque

giorni, su richiesta del presidente della Giunta esecutiva. La pubblicità degli atti del Consiglio d’Istituto

avviene mediante affissione all’ albo del testo delle deliberazioni adottate. L’ affissione all’ albo avviene

entro il termine massimo di cinque giorni dalla relativa seduta del Consiglio. Ogni atto rimane esposto all’ albo per un periodo di almeno quindici giorni. I verbali e tutti gli atti scritti, preparatori delle sedute

e conseguenti alle stesse, ad eccezione di quelli eventualmente dichiarati riservati, sono depositati nell’

ufficio di segreteria.

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Art. 37: Informazione sul Piano Triennale dell'offerta formativa All'inizio dell'anno scolastico il coordinatore di classe illustra agli studenti ed alle famig lie le opportunità

offerte dal Piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e opzionali. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in lettura

nelle classi ed inserite sul sito dell’Istituto. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in

bacheca, in particolare per gli atti che devono essere portati a conoscenza di tutti.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, la Carta dei Servizi, il Regolamento d’Istituto sono inseriti sul

Sito dell’Istituzione Scolastica.

CAPO 11°: ACCESSO DEL PUBBLICO Art. 38: Accesso di estranei ai locali scolastici Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto

dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni.

In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. Nessun altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.

Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai locali

scolastici per l'espletamento delle loro funzioni. CAPO 12°: CIRCOLAZIONE MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA SCOLASTICA

Art. 39: Accesso e sosta È consentito l'accesso con la macchina nel cortile della scuola esclusivamente ai genitori di alunni portatori di handicap per un ingresso e una uscita più agevoli. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica sono

autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d'uomo e con prudenza. CAPO 13°: INFORTUNI Art.40: Infortuni In caso di infortunio, avvenuto nei locali della Scuola, l’insegnante presente deve avvisare immediatamente in Segreteria, massimo entro 24 ore dall’incidente, e il genitore deve presentare il certificato del Pronto Soccorso, massimo entro 24 h, in Segreteria. Nel termine massimo di 48 ore

dall’infortunio la Scuola è tenuta ad informare dell’accaduto i competenti Uffici. Questa Dirigenza si riserva, pertanto, di rivalersi eventualmente nei confronti di terzi, qualora non sia

stata messa in condizioni di operare correttamente per negligenza nell’espletamento delle suddette

norme.

Art. 41 : Procedura somministrazione farmaci

La somministrazione dei farmaci agli alunni durante l’orario scolastico viene garantita solo per i farmaci

salvavita o indispensabili e solo su richiesta dei genitori.

Il rilascio dell’autorizzazione per la somministrazione di farmaci in orario scolastico è previsto solo in

presenza dei seguenti criteri: assoluta necessità; somministrazione indispensabile in orario scolastico;

non discrezionalità da parte di chi somministra il farmaco, né in relazione all’individuazione degli eventi in

cui occorre somministrare il farmaco, né in relazione ai tempi, alla posologia, alle modalità di

somministrazione e/o di conservazione; fattibilità della somministrazione da parte di personale non

sanitario adeguatamente formato.

La somministrazione deve essere tale da poter essere effettuata anche da personale non specializzato,

pertanto non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di

discrezionalità tecnica.

I genitori (o gli esercitanti la potestà genitoriale) degli alunni che necessitano di somministrazione in

orario scolastico di farmaco salvavita, indispensabile devono:

a) acquisire la prescrizione del farmaco da somministrare rilasciata dal medico curante (Pediatra di libera

scelta, medico di medicina generale, specialista di riferimento);

b) rivolgersi al medico della Pediatria di Comunità ( dell’ ASL di residenza o del territorio dove è collocata

la scuola) con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere, per il rilascio dell’autorizzazione alla

somministrazione, che contiene, esplicitati in modo chiaramente leggibile, senza possibilità di equivoci

e/o errori: nome e cognome dello studente, nome della scuola e classe frequentata, nome commerciale

del farmaco, descrizione dell’evento che richiede la somministrazione quotidiana e/o al bisogno del

farmaco e/o del farmaco di emergenza, dose e orario per la somministrazione, modalità di

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somministrazione e di conservazione del farmaco, capacità o meno dell’alunno ad effettuare l’auto-

somministrazione del farmaco, durata della terapia; qualora la durata della terapia sia superiore alla

durata dell’anno scolastico.

La richiesta va presentata al Dirigente scolastico (sottoscritta da entrambi i genitori) allegando la

prescrizione medica di cui al punto precedente.

Il Dirigente scolastico, a seguito della richiesta di somministrazione di farmaci presentata dai genitori:

una volta ricevuta l’autorizzazione per la somministrazione di farmaci/attività a supporto di alcune

funzioni vitali a scuola e la richiesta della famiglia o dell’alunno maggiorenne, verifica (di norma entro

una settimana): la fattibilità di attuazione della richiesta (ambienti, attrezzature, ecc.); la disponibilità del

personale; l’esigenza di formazione specifica. individua all’interno della scuola, un luogo fisico idoneo ove

somministrare e conservare i farmaci, che andranno sempre custoditi in armadietto chiuso a chiave (con

chiave reperibile) o nella cassetta del Pronto Soccorso; concede, ove richiesta, l’autorizzazione all’accesso

ai locali scolastici durante l’orario scolastico ai genitori degli alunni, per la somministrazione dei farmaci;

verifica, nel caso non possa essere assicurata la presenza dei genitori, la disponibilità degli operatori

scolastici in servizio a garantire la continuità della somministrazione dei farmaci.

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REGOLAMENTO DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA Il nostro Istituto, oltre alle aule e agli spazi comuni, presenta anche i laboratori e la palestra che sono equiparati a luoghi di lavoro e nei quali, quindi, sono in vigore le norme riguardanti la prevenzione e la sicurezza. L’alunno quindi, essendo equiparato ad un lavoratore, diventa portatore di diritti e doveri che hanno come obiettivo primario la tutela della salute. In particolare è necessario che gli alunni siano sensibilizzati sulle giuste norme di condotta, sul tema

della prevenzione e della sicurezza, comprendendo l’importanza di: 1. prendersi cura della propria sicurezza e salute e di quella delle altre persone presenti, sulle quali

possono ricadere gli effetti delle azioni od omissioni di terzi; 2. osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dai docenti in tutte le occasioni e, in particolare, durante

gli spostamenti interni alla scuola e nei momenti di entrata e di uscita dall'edificio scolastico;

3. utilizzare correttamente le apparecchiature, gli utensili, nonché i dispositivi di sicurezza; 4. utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione individuale messi a sua disposizione; 5. segnalare immediatamente ai docenti o ai collaboratori scolastici le carenze riscontrate nei mezzi e nei

dispositivi messi a disposizione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui si può entrare a

conoscenza, nell'ambito delle proprie competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali difficoltà o pericoli;

6. non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza e di segnalazione o di controllo; 7. non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di competenza ovvero che

possano compromettere la propria sicurezza o quella di altre persone; 8. apprendere con la massima attenzione quanto viene insegnato dai docenti in materia di sicurezza; 9. utilizzare gli strumenti di lavoro messi a disposizione conformemente all'informazione e all'addestramento ricevuto; 10. utilizzare con cura gli strumenti di lavoro messi a disposizione senza apportarvi delle modifiche e

segnalando immediatamente ai docenti qualsiasi difetto o inconveniente rilevato. ADEMPIMENTI IN CASO DI INFORTUNIO

In caso di infortunio avvenuto a scuola, in palestra, nei laboratori, in classe, il docente presente provvederà, a

seconda della gravità, in merito al primo soccorso da attivare. Qualora la famiglia decida di condurre il proprio

figlio al Pronto Soccorso, sarà necessario consegnare alla segreteria della Scuola, il giorno stesso, o quello

successivo, il certificato rilasciato. Ogni alunno gode di un’assicurazione sia per gli infortuni, sia per la

responsabilità civile verso terzi. Per gli infortuni in palestra e nei laboratori, oltre alla consueta

assicurazione, si è coperti anche dall'assicurazione INAIL. Copia della polizza assicurativa è esposta

all'Albo della scuola.

UN PIANO DI EVACUAZIONE PER LA SCUOLA (si rinvia al Piano di Emergenza) Nel caso dovessero verificarsi eventi particolarmente gravi per cui si rendesse necessario abbandonare l'Istituto (terremoto, incendio, ecc.) ci si dovrà attenere alle disposizioni del piano di esodo, esposto nei

corridoi e nei singoli locali della scuola. E’ necessario ricordare che per un esodo ordinato gli allievi dovranno seguire tali indicazioni:

1. in classe non porre mai zaini o cartelle nei corridoi tra i banchi; 2. tenere sempre in tasca degli abiti i beni personali (chiavi, documenti, soldi, ecc.); 3. avere le scarpe sempre ben allacciate;

4. avviarsi verso l'uscita della classe in modo ordinato ed in fila indiana senza scavalcare o spostare sedie o banchi, lasciando al proprio posto la dotazione scolastica; 5. mantenere un comportamento attento, responsabile, privo di manifestazioni di panico, stare in silenzio

assoluto ed attenersi alle disposizioni impartite dagli insegnanti; 6. non spingere i compagni durante il percorso bensì cercare di mantenere, senza correre, una velocità

costante e comune al flusso con una distanza di circa 50 cm dal compagno precedente (è sufficiente una velocità da passeggiata); 7. non cambiare fila di flusso, stare attenti alle varie porte che si potrebbero aprire sulla via di esodo;

8. dirigersi verso il luogo sicuro di raccolta indicato nella locandina fissata alla parete dell'aula; 9. stare insieme ai compagni della propria classe e, giunti nel luogo di raccolta, allinearsi su due file in

attesa dell'appello, in silenzio; 10. attendere insieme ai propri compagni e all'insegnante ulteriori disposizioni o la comunicazione di

cessato allarme.

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REGOLAMENTO PER L’USO DELLE RISORSE TECNOLOGICHE E DI RETE

Norme di utilizzo, raccomandazioni, considerazioni pratiche per tutti gli utenti che utilizzano le postazioni di lavoro dell’aula di informatica.

I VANTAGGI DI INTERNET A SCUOLA Il curricolo scolastico prevede che gli studenti imparino a trovare materiale, recuperare documenti e scambiare informazioni utilizzando le TIC. Internet offre sia agli studenti sia agli insegnanti una vasta scelta di risorse diverse e opportunità di scambi culturali. La scuola propone agli studenti e agli insegnanti

di utilizzare Internet per promuovere l’eccellenza in ambito didattico attraverso la condivisione delle risorse, l’innovazione e la comunicazione. Per gli studenti e per gli insegnanti l’accesso ad Internet è un

privilegio e un diritto, anche se esiste la possibilità che gli studenti trovino materiale inadeguato e illegale. Gli insegnanti hanno la responsabilità di guidare gli studenti nelle attività on-line, di stabilire obiettivi chiari nell’uso di Internet insegnando un uso accettabile e responsabile. L’obiettivo principale resta quello

di arricchire ed ampliare le attività didattiche, secondo quanto prevede il curricolo scolastico, l’età e la maturità degli studenti. Gli studenti imparano ad utilizzare i metodi di ricerca su Internet, che includono i cataloghi per soggetto e l’uso dei motori di ricerca. Ricevere e inviare informazioni o messaggi e-mail prevede una buona abilità di

gestione delle informazioni e di comunicazione. Tale abilità include: 1. garanzia di validità, la diffusione e l’origine delle informazioni a cui si accede o che si ricevono; 2. utilizzazione di fonti alternative di informazione per proposte comparate; 3. ricerca del nome dell’autore, dell’ultimo aggiornamento del materiale e dei possibili altri link al sito; 4. rispetto dei diritti d’autore e dei diritti di proprietà intellettuale.

GESTIONE DEL SITO WEB DELLA SCUOLA

La redazione editoriale della scuola gestisce le pagine del sito, è sua responsabilità garantire che il contenuto sul sito sia accurato e appropriato. Le fotografie individuali degli studenti non verranno pubblicate senza il consenso scritto dei loro genitori o

tutori. Il nome degli studenti non verrà allegato alle fotografie individuali. Sono ammesse fotografie che riprendono gli studenti a mezzobusto o in gruppo.

LINEE GUIDA PER IL PERSONALE SCOLASTICO

Fermo restando il fatto che non è possibile una sicurezza totale garantita da accorgimenti tecnologici, s i

attiveranno comunque tutte le misure possibili per il controllo della navigazione. Il sistema informatico delle TIC della scuola viene regolarmente controllato almeno una volta all’anno dal docente incaricato in base alle norme di sicurezza.

Il sistema informatico della scuola è provvisto di un software antivirus aggiornato periodicamente. Si raccomanda a tutto il personale un uso consapevole di Internet (“Internet consapevole”, sito del MIUR): - Utilizzare postazioni di lavoro, stampanti, macchine fotografiche digitali, videocamere e altre

attrezzature multimediali solo per scopi professionali. - Non installare software di proprietà personale, ma utilizzare solo quello di proprietà della Scuola. - Il personale scolastico non può scaricare dalla rete Internet programmi, file eseguibili, utility, file

musicali e file video senza l’autorizzazione dell’Amministratore di Rete. - Il personale scolastico deve sempre chiudere la connessione e spegnere il computer alla fine della

sessione di lavoro.

- Il personale scolastico deve riferire all’Amministratore di Rete o al Dirigente Scolastico le eventuali anomalie verificatesi durante la navigazione in Internet.

- I docenti discuteranno con gli studenti degli eventuali problemi che possono verificarsi nell’uso di Internet.

- Gli studenti devono essere pienamente coscienti dei rischi a cui si espongono quando sono in rete e

devono essere educati a riconoscere e ad evitare gli aspetti negativi di Internet. - E’ necessario registrare l’accesso degli studenti e dare chiare indicazioni su come utilizzare Internet.

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LINEE GUIDA PER GLI STUDENTI

Si raccomanda a tutto gli studenti un uso consapevole di Internet (cf. “Internet consapevole”, sito del MIUR): - Mantenere segreti il nome, l’indirizzo, il telefono di casa, nonché il nome e l’indirizzo della scuola che

frequenta. - Non inviare a nessuno fotografie personali o di amici. - Chiedere al proprio insegnante il permesso di scaricare documenti da Internet. - Chiedere sempre il permesso prima di iscriversi a qualche concorso o prima di riferire l’indirizzo della

propria scuola. - Riferire all’ insegnante se qualcuno invia immagini fastidiose. Non rispondere. Non caricare o copiare

materiale da Internet senza il permesso dell’insegnante. - Per utilizzare Floppy disk, Pen drive o CD-ROM personali è necessario chiedere un permesso all’insegnante

responsabile del laboratorio o ad un suo incaricato e sottoporli al controllo antivirus.

REGOLAMENTO DA ADOTTARE DURANTE LE VISITE DI ISTRUZIONE

Le visite e i viaggi di istruzione non hanno finalità meramente ricreative, ma costituiscono iniziative complementari delle attività della scuola al fine della formazione generale e culturale; pertanto i partecipanti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento per la salvaguardia della

propria e altrui sicurezza: IN AUTOBUS

- Si sta seduti al proprio posto, infatti se si rimanesse alzati una brusca manovra potrebbe far perdere l'equilibrio e causare brutte cadute;

- non si mangia né si beve, infatti un'improvvisa frenata potrebbe causare l'ingestione di liquidi e/o solidi nelle vie aeree con conseguenti problemi sanitari;

- si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla guida.

NEL TRASFERIRSI DA UN LUOGO AD UN ALTRO - Si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell'insegnante o della guida, infatti o

allontanandosi o non seguendo le istruzioni date ci si mette in condizione di pericolo; - non si toccano né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il permesso, infatti

potrebbero venir facilmente danneggiati

- il cellulare deve essere usato secondo le indicazioni degli insegnanti con obbligo di spegnerlo,

comunque, nei locali oggetti della visita d’istruzione ( musei, chiese, locali chiusi…).

SE LA VISITA DURA PIU’ DI UN GIORNO

Ci si ritira nelle proprie camere per riposarsi all’orario fissato dal coordinatore della visita d’istruzione e

comunque non oltre le ore 23,00. E’ essenziale dormire per un congruo numero di ore al fine di affrontare

con attenzione e vigilanza la giornata seguente.

Qualora non vengano rispettate una o più norme relative alla visita d’istruzione, si procederà ad

informare tempestivamente la famiglia e ad applicare le disposizioni del presente Regolamento di

disciplina.