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ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 11 GIOVANNI PASCOLI- PERUGIA piano dell’offerta formativa anno scolastico 2015-2016 pof ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 11 Giovanni PascoliVia Cotani, 1 Perugia

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ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 11 “GIOVANNI PASCOLI” - PERUGIA

piano dell’offerta formativa

anno scolastico 2015-2016 pof

ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 11 “Giovanni Pascoli”

Via Cotani, 1 Perugia

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ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 11 “GIOVANNI PASCOLI” PERUGIA

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INDICE

PREMESSA pag. 3

NOTIZIE STORICHE pag. 4

CURRICOLO NAZIONALE pag. 5

QUADRO ORARIO SETTIMANALE pag. 5

ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA pag. 6

QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO DEL POF pag. 8

LINEE D’INDIRIZZO DEL POF pag. 9

LA NOSTRA MISSION pag. 10

BISOGNI E ATTESE pag. 111 FINALITA’ DEL POF pag. 12

OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI pag. 13

Obiettivi socio-affettivi-relazionali pag. 13

Obiettivi metodologici e cognitivi

pag. 13

PROGETTAZIONE DIDATTICO EDUCATIVA pag. 14

Il quadro di riferimento normativo pag. 14

L’alternativa I.R.C. pag. 15 Le nostre scelte progettuali pag. 16

SECELTE METODOLOGICHE pag. 18

La didattica laboratoriale pag. 18

La didattica per problemi – Il tutoraggio – La lezione frontale e partecipata pag. 19

L’uso di nuove tecnologie – Flipped classroom pag. 19

VALUTAZIONE pag. 21

Valutazione delle singole discipline pag. 21

Griglia valutazione del profitto e del comportamento Scuola Primaria pag. 23

Griglia per la valutazione del profitto Scuola Sec. 1° grado pag. 24

Griglia per la valutazione del comportamento Scuola Sec. 1° grado pag. 25

VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO pag. 26

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI pag. 27

Premessa pag. 27

L’organizzazione scolastica per il sostegno pag. 27

Risorse professionali per l’integrazione pag. 27

Strumenti per l’integrazione pag. 28

GLI ALUNNI CON DSA pag. 30

GLI ALUNNI CON BES pag. 30

INSERIMENTO ED INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI pag. 31

CONTINUITA’ EDUCATIVA E ORIENTAMENTO

pag. 32

SCUOLA-FAMIGLIA pag. 33 Patto educativo di corresponsabilità pag 33 AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO pag 36 SCELTE PROGETTUALI pag. 37

Scelte progettuali per Scuola dell’Infanzia pag. 37

Scelte progettuali per Scuola Primaria pag. 38

Scelte progettuali per la Scuola Secondaria di 1° grado pag. 41

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PREMESSA

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) dell’Istituto d’Istruzione Secondaria di primo grado

Giovanni Pascoli è il documento che ne attesta l' identità culturale e progettuale.

Considerando che la realtà nella quale si trova ad operare è in continuo divenire, la scuola si pone

come promotrice positiva di cambiamenti futuri. Per raggiungere tale obiettivo si ritengono

indispensabili i seguenti percorsi:

Il Piano dell’Offerta Formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti, sulla base delle linee d’indirizzo generali per le attività della scuola definite dal Consiglio d’Istituto ed è adottato dal Consiglio d’Istituto Alla realizzazione dell'offerta formativa contribuiscono, a diverso titolo, tutte le figure professionali

dell’Istituto: Dirigente scolastico, docenti, personale di segreteria, collaboratori scolastici come

anche studenti, genitori e comunità locali.

IL POF

ESPLICITA LE SCELTE EDUCATIVE, DIDATTICHE E ORGANIZZATIVE ADOTTATE

FORMALIZZA L' IMPEGNO PER L'AMPLIAMENTO E IL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO OFFERTO IN VISTA DEL SUCCESSO FORMATIVO

VALORIZZA L'APERTURA NEI CONFRONTI DELLE ALTRE AGENZIE FORMATIVE DEL TERRITORIO

RENDE TRASPARENTI LE REGOLE DEL FUNZIONAMENTO E DELLA GESTIONE

ANALISI DELLE ESIGENZE DELL’UTENZA E DEL TERRITORIO

RIFLESSIONE SULLE FINALITÀ EDUCATIVE DELL' OFFERTA FORMATIVA

ELABORAZIONE ED ATTUAZIONE DI PROPOSTE OPERATIVE MIRATE

VALUTAZIONE E RIELABORAZIONE

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NOTIZIE STORICHE

L’Istituto Comprensivo Perugia 11 “Giovanni Pascoli”, istituito all’inizio dell’anno scolastico 2014/2015, è costituito dalle Scuole dell’Infanzia “Il giardino di Bibi”, “E. Pestalozzi” e “A. Gabelli”, dalle Scuole Primarie “E. Pestalozzi” e “A. Gabelli” e dalla Scuola Secondaria di 1° Grado “G. Pascoli”. Le strutture dispongono di spazi adeguati all’uso: aule, laboratori, palestre, biblioteche per ragazzi. I locali sono facilmente accessibili, grazie alla presenza di scivoli e ascensori. Gli uffici di Presidenza e di Segreteria, l’Aula Magna, gli Archivi e la Biblioteca dei Docenti si trovano presso la sede centrale della Scuola Secondaria di 1° Grado “G.Pascoli” sita in Via Cotani, 1 a Madonna Alta - Perugia. Gli alunni provengono sia dai quartieri in cui sono ubicate le singole scuole, sia da varie zone

limitrofe. La Scuola Secondaria di 1° Grado “G.Pascoli” accoglie anche una buona percentuale di

utenza esterna ed ha registrato negli ultimi anni un progressivo aumento delle iscrizioni.

Nell’anno scolastico in corso gli alunni iscritti alle Scuole dell’Infanzia sono 118, quelli iscritti alle

Scuole Primarie sono 155 e quelli frequentanti la Scuola Secondaria di 1°grado sono 831.

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ORARIO GIORNALIERO

Scuola dell’ Infanzia

CURRICOLO NAZIONALE

SCUOLA DELL’ INFANZIA - Il sé e l’altro - Fruizione e produzione di messaggi - Corpo, movimento, salute - Esplorare, conoscere e progettare

SCUOLA PRIMARIA

- I.R.C. - Scienze - Italiano - Tecnologia - Inglese - Musica - Storia - Arte ed Immagine - Geografia - Scienze motorie e sportive - Matematica - Cittadinanza e Costituzione

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO - I.R.C. - Scienze - Italiano - Tecnologia - Inglese - Musica - Francese - Arte ed Immagine - Storia - Scienze motorie e sportive - Geografia - Cittadinanza e Costituzione - Matematica

QUADRO ORARIO SETTIMANALE

SCUOLA DELL’ INFANZIA Ingresso: ore 8.00 Uscita: ore 16.00 dal Lunedì al Venerdì

SCUOLA PRIMARIA Ingresso: ore 8.15 Uscita: ore 13.15 dal Lunedì al Venerdì ore 12.15 il Sabato, a settimane alterne

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Ingresso: ore 7.55 Uscita: ore 12.55 – 13.00 dal Lunedì al Sabato

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ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA

Dirigente scolastico: Francesca Volpi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Maria Flaminia Bonfigli Collaboratori del Dirigente: Lena Lancisi, Loredana Moscini Fiduciari di Plesso: Scuola dell’ Infanzia “A. Gabelli”: Daniela Silenti e Cristina Bestiaccia

Scuola dell’Infanzia “Il Giardino di Bibì”: Anna Tomarelli

Scuola dell’Infanzia “E. Pestalozzi”: Rina Tinarelli e Gioia Zucconi

ScuolaPrimaria “A. Gabelli”: Daniela Camplone

Scuola Primaria “E. Pestalozzi” : Antonella di Cato

Coordinatore Scuole dell’Infanzia: Daniela Silenti Coordinatore Scuole Primarie: Daniela Camplone Referenti di Dipartimento Scuola Secondaria:

Sostegno: Patrizia Franceschelli Matematica e Scienze: Rossella Fragai Lettere: Gianni Guerriero Lingue: Mogioni Silvia- Fiorella Bianciardi Tecnologia: M.Rita Ragni Ed. Artistica: Laura Civitelli Ed. Musicale: Donatella Carlotti Ed. Fisica: Danilo Diosono IRC: Maria Grazia Marcacci

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Funzioni strumentali:

Area 1 Gestione del piano dell'offerta formativa Gianni Guerriero

Area 2 Sostegno Alunni Maria Elena Zigliara

Area 3 Integrazione alunni diversamente abili e DSA Patrizia Franceschelli

Area 4 Continuità e Orientamento Rossella Fragai Alessia Furbini

Area 5 Orario scolastico e coordinamento delle attività d’Istituto legate alle nuove tecnologie

Francesca Cipriani M.Angela Menghini

Area 6 Autovalutazione d’Istituto – RAV – Piano di miglioramento

Silvia Bianconi Anna Pasqui

Commissioni:

POF-PTOF-AUTOVALUTAZIONE e MIGLIORAMENTO

Coordinatrici Scuola Infanzia e Scuola Primaria, referenti dipartimenti e funzioni strumentali

Viaggi d’istruzione 4 docenti

Continuità Rossella Fragai, Alessia Furbini, Daniela Camplone, Daniela Silenti

Referente Attività Pomeridiane Scuola Primaria” Pestalozzi”

Grazio Accogli

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QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO DEL POF

Il nostro POF · si fonda su quanto dichiarato dall’art. 3 del Regolamento attuativo dell’autonomia scolastica (D.P.R. 8.3.1999, n. 275) come modificato dalla L.107/2015 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione) · si ispira alla seguente normativa L. 15.3.1997, n. 59 – art. 21 (Autonomia delle Istituzioni scolastiche); D.P.R 12.4.1994, n. 297 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione) D.Lgs. 31.3.1998, n. 112 (Decentramento amministrativo) D.P.R. 18.6.1998, n. 233 (Dimensionamento delle Istituzioni scolastiche) D.P.R. 24.6.1998, n. 249 (Statuto delle studentesse e degli studenti) D.M. 19.7.1999, n. 179 (Sperimentazione dell’autonomia) D.P.R. 31.8.1999, n.394 (disciplina dell’immigrazione) L. 28.03.2003, n. 53 (Riforma degli Ordinamenti Scolastici) D. Lgs. 19.2.2004 n°59 (Norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo) D.M. 31.7.2007 (Indicazioni per il Curricolo) D.P.R. 21.11.2007, n. 235 (Modifica Statuto delle studentesse e degli studenti) L. 3.3.2009, n. 18 (Diritti delle persone con disabilità) D.P.R 20.3.2009 , n. 81 (Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione) D.P.R 22.6.2009, n.122 (Valutazione alunni) Nota 4.8.2009 (Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità) C.M. 8.1.2010, n. 2 (Integrazione alunni stranieri) L. 8.10.2010 n.170 (Norme sui DSA) D.M. 12.7.2011 (Linee guida sui DSA) Nota del 5.9.2012 (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo) Direttiva 11 del 18 Settembre 2014 (valutazione) L. 107/2015 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione)

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LINEE D’INDIRIZZO DEL POF

Il Consiglio d’Istituto ha definito le seguenti linee d’indirizzo generali del Piano dell’Offerta Formativa che rappresentano i principi ispiratori della progettazione didattico-educativa della nostra scuola:

progettare e realizzare l’offerta formativa dell’Istituzione scolastica nella prospettiva dell’unitarietà, nel rispetto delle libertà individuali e delle competenze degli organi collegiali;

favorire l’integrazione e l’inclusione dello studente nella comunità scolastica

attraverso la progettazione di percorsi formativi che realizzino le peculiarità di ognuno con particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità, di svantaggio sociale e alla valorizzazione delle eccellenze;

promuovere un’interazione funzionale con le famiglie, allo scopo di costruire un patto

di fiducia stabile ed una reale alleanza educativa;

promuovere l’innovazione tecnologica delle metodologie e delle prassi didattiche nella direzione degli orizzonti della cultura digitale;

promuovere un concetto di cittadinanza fondata su valori quali la solidarietà, la

partecipazione, la tolleranza, l’impegno, il rispetto.

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LA NOSTRA MISSION

“La scuola è il luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto” (dalle Indicazioni nazionali per il curriculo del 5.9.2012).

La nostra Istituzione, ispirandosi alle Indicazioni nazionali per il curricolo e in

risposta alle esigenze della società contemporanea, dinamica e complessa, ha

scelto come missione: “TRADIZIONE E INNOVAZIONE”.

La tradizione , per dare solide fondamenta alla costruzione dei “saperi” ;

l’innovazione per l’acquisizione di competenze, sempre aggiornate e al passo coi

tempi, tese alla realizzazione del lifelong-learning.

L’aspetto tradizionale dell’Offerta Formativa si basa sulla trasmissione e la

valorizzazione della memoria, delle radici storiche, del patrimonio artistico e

culturale del nostro territorio e del nostro Paese. La scelta di utilizzare l’ora di

approfondimento in Italiano per introdurre elementi di cultura latina è in

coerenza con tale scopo.

L’aspetto innovativo accoglie le sfide imposte alla scuola dalla dimensione

europea e globale, dando l’opportunità agli alunni di acquisire competenze

certificate, in coerenza con le Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del

Consiglio.

I due aspetti sono coniugati dalla conoscenza e dal corretto utilizzo di strumenti

informatici innovativi come le LIM (lavagne interattive multimediali); dalle

metodologie didattiche e dalle strategie operative, basate sulla ricerca-azione e

sulla didattica laboratoriale, che rendono l’alunno attore del proprio processo di

apprendimento e favoriscono la sua partecipazione attiva e costruttiva alle

attività scolastiche.

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BISOGNI E ATTESE

Bisogni formativi degli alunni

In base alle rilevazioni effettuate e alle esperienze fatte nel passato, il nostro Istituto ha individuato i seguenti bisogni formativi:

Le attese

Le principali richieste e aspettative espresse dalle famiglie, dal personale scolastico, dal territorio e più in generale dalla società nei confronti della scuola sono:

Bisogni socio - affettivi

Bisogni cognitivi Bisogni operativi e metodologici

appartenenza

identità

valorizzazione

accettazione

autoregolazione

autonomia personale

interazione/relazione/socializzazione

sviluppo delle competenze di base

sviluppo delle competenze specifiche e tecniche

sviluppo della motivazione allo studio

sviluppo delle competenze trasversali centrate su aspetti comunicativi, relazionali, organizzativi e dei metodi di studio.

Sviluppo della forza di volontà

Famiglie

Personale scolastico Realtà territoriale e società

preparazione adeguata motivazione ad apprendere strumenti metodologici efficaci sviluppo del capitale umano realizzazione delle potenzialità

dei singoli trasmissione valori sociali e

morali sviluppo delle capacità di

stare/lavorare in gruppo offerta formativa di qualità ambiente positivo per la crescita

e la socializzazione

riconoscimento dell'importanza sociale del ruolo docente

valorizzazione delle competenze professionali

svolgimento del lavoro in un clima relazionale positivo centrato sul rispetto e la collaborazione tra tutti coloro che operano nella scuola docenti, dirigente, personale amministrativo, collaboratori scolastici, studenti e famiglie

libertà d’insegnamento intesa come libertà di operare scelte metodologico-didattiche

autonomia finalizzata all’arricchimento del percorso formativo degli alunni

partecipazione attiva degli enti locali e delle agenzie formative del territorio

acquisizione di competenze e valori per gli alunni

valorizzazione del patrimonio culturale locale

interiorizzazione del senso di appartenenza alla comunità

opportunità di concrete collaborazioni

prevenzione dell’abbandono scolastico

prevenzione del disagio sociale

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FINALITÀ DEL POF

Il nostro Istituto si propone di rispondere ai bisogni sopra evidenziati attraverso scelte organizzative, didattiche e curricolari che promuovano il pieno sviluppo dello studente come persona e come cittadino e perseguano le seguenti finalità:

FORMARE CITTADINI ITALIANI, DELL’EUROPA E DEL MONDO

PROMUOVERE LA CULTURA DELLA LEGALITÀ PER L’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI CITTADINANZA INTESO COME PARTECIPAZIONE ATTIVA E RESPONSABILE ALLA VITA DELLA COMUNITÀ (SCUOLA, FAMIGLIA, STATO)

FAVORIRE LA MOTIVAZIONE AL LAVORO ED AD UNA APPLICAZIONE SERIA E COSTANTE COME STRUMENTI ESSENZIALI PER LA CRESCITA E LA REALIZZAZIONE PERSONALE

EDUCARE ALLA CONVIVENZA ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSE IDENTITÀ E RADICI CULTURALI DI OGNI PERSONA

EDUCARE AL RISPETTO DI SÉ E DEGLI ALTRI PER SVILUPPARE RELAZIONI POSITIVE E COLLABORATIVE

PROMUOVERE UN APPRENDIMENTO CONSAPEVOLE E RESPONSABILE PER SVILUPPARE LA CAPACITÀ DI ORIENTARSI E DI COMPIERE SCELTE AUTONOME

SVILUPPARE COMPETENZE UTILI AD UNA FORMAZIONE CHE POSSA CONTINUARE PER L’INTERO ARCO DELLA VITA

PORRE L’ALUNNO AL CENTRO DELL’AZIONE EDUCATIVA PER CONSENTIRE IL PIENO SVILUPPO DELLE SUE POTENZIALITÀ COGNITIVE, AFFETTIVE, RELAZIONALI

FINALITÀ DEL POF

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OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Obiettivi socio-affettivi-relazionali

conoscenza e rispetto delle regole fondamentali della vita associata e democratica e

acquisizione del senso di responsabilità;

capacità di stabilire rapporti interpersonali di collaborazione e amicizia e di partecipare

in modo corretto e responsabile alle attività e ai momenti della vita scolastica;

presa di coscienza di sé, della realtà circostante e delle problematiche in divenire del

mondo contemporaneo;

consapevolezza della complessità delle valenze affettive nella crescita umana;

capacità di imparare a riconoscere e gestire le proprie emozioni;

autoconsapevolezza emotiva e cognitiva intra e inter-personale;

capacità di acquisire una coscienza interculturale che conduca al dialogo e alla

collaborazione;

capacità di sviluppare ed elaborare l’identità di genere.

Obiettivi metodologici e cognitivi

sviluppo dell’immaginario e del rapporto con la realtà;

sviluppo della capacità di attenzione;

sviluppo dell’autonomia e dell’autoefficacia;

sviluppo delle capacità intuitive;

sviluppo dei metodi di comunicazione verbali e non verbali, nelle varietà delle loro

forme e funzioni;

sviluppo e potenziamento delle capacità creative;

sviluppo delle capacità di autovalutazione, anche ai fini dell’orientamento;

sviluppo della capacità di lettura critica ed interpretazione della realtà;

acquisizione di un metodo di studio autonomo ed efficace;

consapevolezza della necessità di un impegno serio e costante per il raggiungimento di risultati;

acquisizione della capacità di muoversi e operare nella realtà rispettando vincoli e tempi;

acquisizione delle capacità di osservazione, analisi, sintesi, confronto, rielaborazione e comunicazione;

utilizzazione consapevole delle conoscenze, delle abilità, delle tecniche e dei metodi acquisiti in contesti simili e diversi.

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PROGETTAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA Il quadro di riferimento normativo La progettazione dell’attività didattico-educativa dell’Istituto Comprensivo Perugia 11 “G. Pascoli” ha come cornice di riferimento tre fondamentali documenti: il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, indicate dalla

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006, come soglia

culturale comune per preparare i giovani alla vita adulta e offrire loro un metodo per

continuare ad apprendere per tutto il corso della loro esistenza;

le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’obbligo scolastico,

definite dal D.M. 22.8.2007, n.139;

le “Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo” del 26

novembre 2012 che individuano le competenze culturali basilari e irrinunciabili attese al

termine del primo ciclo d’istruzione. Vengono inoltre precisati i traguardi per lo sviluppo

delle competenze al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado nonché

gli obiettivi di apprendimento per ciascuna disciplina attesi.

Le competenze sono definite nelle Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio

del 2006, come “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,

sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o

personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia”.

RACCOMANDAZIONI Del Parlamento Europeo e del Consiglio

(2006/962/CE)

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (All.” al DM 139/2007)

Comunicazione nella madrelingua Imparare ad imparare

Comunicazione nelle lingue straniere Progettare

Competenza in matematica ed in campo scientifico-tecnologico

Comunicare

Competenza digitale Collaborare e partecipare

Imparare ad imparare Agire in modo autonomo e responsabile

Competenze sociali e civiche Risolvere problemi

Senso di iniziativa ed imprenditorialità Individuare collegamenti e relazioni

Consapevolezza ed espressione culturale Acquisire ed interpretare l’informazione

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L’alternativa all’ I.R.C.

In riferimento a quanto disposto dalla legge n. 121 del 25 marzo 1985, e considerato quanto stabilisce la nota del MEF n. 26482 del 7 marzo 2011, la scuola è chiamata a predisporre un proprio progetto didattico da proporre agli alunni che non intendono avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica.

Per la Scuola secondaria si propone il progetto ” Uomo nuovo e cittadinanza “

Il progetto “Uomo nuovo e cittadinanza” si focalizza sulla consapevolezza dei valori di cittadinanza e di convivenza civile: amicizia, solidarietà, lealtà, legalità, giustizia, confronto con l’altro. La scuola è, infatti, l’istituzione in cui per la prima volta ci si confronta con altri, dove bisogna rispettare le norme ed avere una precisa condotta. Una delle sue finalità è, pertanto, la formazione dell'uomo e del cittadino, formazione che è in stretto rapporto con la conoscenza e il rispetto delle regole che governano la convivenza democratica.

Finalità educative dell'educazione alla cittadinanza sono :

costruzione del senso di legalità e sviluppo di un'etica della responsabilità promozione nei ragazzi della capacità di scegliere e agire in modo consapevole nel

contesto scolastico e nella vita quotidiana acquisizione di strutture concettuali trasversali consapevolezza del valore dell’ amicizia, della solidarietà, della lealtà, della legalità,

della giustizia, del confronto con l’altro.

Per la Scuola primaria viene proposto un percorso sul valore dell’amicizia.

Finalità educative sono :

acquisizione di strutture concettuali trasversali consapevolezza del valore dell’ amicizia, della solidarietà, della lealtà, del confronto

con l’altro.

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Le nostre scelte progettuali La progettazione didattica è un’attività che coinvolge sia organi collegiali come il Collegio Docenti, i Dipartimenti disciplinari, i Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione, sia il singolo docente. La progettazione didattica disciplinare dell’Istituto ha come finalità il raggiungimento delle competenze attese al termine del percorso scolastico così come evidenziate nelle Indicazioni Nazionali per il curriculo. Per rispettare la centralità dell’alunno, in vista dei traguardi per il raggiungimento delle competenze, la scuola ha cercato di rinnovare la scelta dei contenuti, delle attività e delle metodologie con il fine di sostanziare il diritto allo studio in diritto all’apprendimento. La progettazione educativa è centrata sui processi di apprendimento e misurata sui livelli di ingresso e sui diversi ritmi e stili cognitivi degli studenti. Questa comprende attività dedicate al recupero di ogni tipo di svantaggio senza trascurare la promozione delle eccellenze. Il Collegio docenti elabora il piano dell’offerta formativa (POF), definisce gli obiettivi generali della programmazione didattico-educativa, stabilisce i criteri di valutazione e il piano degli incontri Scuola-Famiglia.

Collegio docenti

POF

Singolo Docente

Consigli di intersezione

/interclasse/ classe

Dipartimenti disciplinari

(Scuola secondaria)

Programmazione

per materie

Programmazione

disciplinare

Programmazione

dei consigli di

intersezione/interclasse

/classe

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I Dipartimenti (Scuola secondaria di 1° grado ) sono costituti dai docenti delle stesse discipline (Lettere, Inglese, ..) ed hanno il compito di garantire l’unitarietà del servizio scolastico nelle diverse sezioni. I Dipartimenti, nella Programmazione Dipartimentale, progettano le prove d’ingresso e di accertamento delle conoscenze e delle abilità pregresse, individuano i nuclei fondanti di ogni disciplina comuni alle classi parallele e articolati in termini di conoscenze e abilità finalizzate al raggiungimento di specifiche competenze. Le programmazioni dipartimentali rappresentano le linee guida per le successive fasi della progettazione didattica che viene ulteriormente dettagliata sia a livello di consiglio di classe, sia di singolo docente. I Plessi (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria) sono costituti dagli insegnati dei plessi della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Secondaria: la presenza dei Referenti , dell’Infanzia e della Primaria, assicura il coordinamento delle progettazioni dei plessi, pur nel rispetto delle specificità di ogni realtà. La collegialità è raggiunta anche attraverso riunioni di interplesso. I Consigli di intersezione/ interclasse/ classe definiscono il Documento di Programmazione del Consiglio di Classe che prende avvio dall’individuazione dei livelli di partenza attraverso le prove d’ingresso o di accertamento delle conoscenze e abilità pregresse e prosegue con la definizione delle competenze didattiche ed educative, dei criteri metodologici e delle strategie comuni, degli strumenti didattici utilizzati, delle modalità di verifica e dei criteri di valutazione, degli interventi di recupero e sostegno e di quelli di valorizzazione delle eccellenze, del piano delle uscite didattiche, delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione, della partecipazione ai progetti di ampliamento dell’offerta formativa ecc. Il singolo docente progetta la propria azione didattica nella Programmazione Individuale attraverso la definizione di unità d’apprendimento sulla base delle indicazioni definite a livello di Dipartimento o di Plesso e contestualizzate nella realtà della classe di riferimento, secondo quanto individuato dalla Programmazione del Consiglio di Classe/ Team di sezione o di classe)

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SCELTE METODOLOGICHE

La nostra scuola si sta impegnando da anni nella sperimentazione di nuovi metodi operativi per cercare di rendere più agevole ed interessante l’attività didattica affinché il processo di insegnamento si trasformi in effettivo apprendimento da parte degli alunni Porre l’alunno al centro del proprio processo di apprendimento significa per il docente integrare la didattica tradizionale con metodologie e strategie operative innovative che coinvolgano fattivamente lo studente motivando il suo interesse ad apprendere e migliorare. L’organico potenziato, nei limiti dell’assegnazione dei docenti da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, permetterà di implementare l’offerta formativa, soprattutto per quanto concerne i seguenti ambiti, richiesti dall’ Istituto, tesi al miglioramento degli esiti e a garantire il successo formativo degli alunni:

Potenziamento linguistico ( priorità: alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda ; valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning)

Potenziamento scientifico ( priorità: potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche)

Potenziamento laboratoriale ( priorità :sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione ;potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio)

Potenziamento motorio (priorità: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica).

Le metodologie che abbiamo adottato sono:

la didattica laboratoriale/ esperienziale la didattica per problemi il tutoraggio la lezione frontale e le lezione partecipata l’uso di nuove tecnologie e nuove metodologie didattiche

La didattica laboratoriale/esperienziale La didattica laboratoriale non si svolge esclusivamente in laboratorio (esempio laboratorio di Scienze) ma è una modalità di lavoro in “classe”. I laboratori possono essere usati per verificare, attraverso l’esperienza, le conoscenze e le abilità acquisite, ma possono essere utilizzati anche per acquisire nuove conoscenze ed abilità attraverso l’esperienza. Nella didattica laboratoriale all’alunno vengono proposte attività pratiche che non sono solo applicative o riproduttive, in quanto hanno lo scopo formativo di coinvolgerlo attivamente e di produrre pensiero a partire dall’azione. L’apprendimento si basa quindi sulla riflessione sulle esperienze concrete fatte durante le attività svolte e ciò determina che il processo di apprendimento coincida con quello operativo di esecuzione. Ai nostri alunni sono quindi proposti laboratori di scrittura, di esperimenti grammaticali, di lettura, di creatività, di scienze, di fisica ecc.

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La didattica per problemi Il metodo consiste nel proporre agli alunni , da soli o in piccoli gruppi, problemi da risolvere di diversa difficoltà in relazione all’ordine scolastico. Possibili problemi sono: un quesito legato a esperienze strutturate e la soluzione, una procedura o un algoritmo da organizzare, un dialogo, una comunicazione da elaborare ecc. Durante la soluzione di un problema l’allievo è messo in condizione di scoprire ed acquisire autonomamente conoscenze nuove. I docenti assumono la funzione di tutor, cioè di guida metodologica, per ciascun allievo o per il gruppo di alunni impegnato nella soluzione del problema. Lo studente deve quindi autonomamente ricercare dati ed informazioni, fare stime e calcoli, formulare ipotesi risolutive, proporre soluzioni, prendere decisioni. Il metodo consente agli allievi di apprendere a risolvere, con gradualità, problemi sempre più complessi che fanno sì che lo studente acquisisca abilità cognitive di livello elevato.

Il tutoraggio

Il tutoraggio prevede una collaborazione tra alunni, nella quale essi diventano protagonisti svolgendo il ruolo di tutor ed “ educatore tra pari”; ciò permette di valorizzare le relazioni tra adolescenti anche ai fini della crescita complessiva.

La lezione frontale e le lezione partecipata

Accanto ai necessari momenti di lezione “tradizionale “, fondamentali per sistematizzare le conoscenze, sono frequenti i momenti di interazione tra docente e alunni; anche in questo caso gli alunni divengono protagonisti dell’apprendimento, sono stimolati ad una riflessione condivisa sulle diverse tematiche L’uso di nuove tecnologie Il nostro Istituto possiede attualmente 26 LIM, (Lavagne Interattive Multimediali), che intende ulteriormente potenziare. La LIM è una superficie di grandi dimensioni, in tutto simile alla lavagna di ardesia, che consente di visualizzare contenuti e applicazioni (testi, immagini, animazioni, video, software) in formato digitale e in modo interattivo. La LIM può semplicemente essere definita una periferica del computer: una superficie che, grazie a un proiettore, riesce a visualizzare i contenuti presenti sul desktop e attraverso la tecnologia interattiva riesce a trasferire sul computer le operazioni svolte sulla lavagna. Grazie a queste sue caratteristiche, svolge un ruolo chiave per l’innovazione della didattica, in quanto consente di integrare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e in modo trasversale alle diverse discipline. Le LIM consentono di introdurre nella scuola strategie e modalità didattiche innovative, potenzialmente più in sintonia con le forme di comunicazione adottate oggi dagli studenti, e di sviluppare metodologie di insegnamento finalizzate a favorire la partecipazione attiva dello studente al proprio processo di apprendimento. Flipped classroom Nel corso dei primi mesi dell’anno scolastico sarà avviata, a cura della F.S. Maria Angela Menghini, un’indagine preliminare tra alunni, docenti e famiglie di alcune classi per rilevare l’ interesse nei confronti dell’approccio “flipped classroom” .

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Tale approccio capovolto prevede che i ragazzi da casa prendano visione delle lezioni caricate online (video, file di lettura, materiali digitali interattivi) predisposti dal docente. Il lavoro di esercitazione e rielaborazione avviene, invece, in classe in coppie o in gruppi cooperativi. Le attività diventano verifiche valutate . La valutazione è impostata su una griglia comunicata agli studenti in anticipo e che prevede come oggetto di valutazione anche l'effettiva partecipazione di tutti i membri del gruppo al lavoro. Gli alunni mettono alla prova se stessi più volte e allenano anche le competenze chiave del quadro europeo come la capacità di prendere iniziativa, di pianificare e di collaborare che tanto sono richieste oggi in un mondo del lavoro continuamente in rapido cambiamento.

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VALUTAZIONE La valutazione è il filo conduttore della progettazione didattico-educativa in quanto, partendo dall’identificazione dei bisogni, consente la definizione degli obiettivi formativi e quindi la scelta degli strumenti e delle metodologie didattiche adeguate. Ha inoltre lo scopo di monitorare continuamente il processo di insegnamento-apprendimento, attraverso la sistematica raccolta di informazioni, per consentire l’adeguamento/correzione dell’attività didattica e favorire, attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, i processi di autovalutazione degli stessi studenti ed il successo formativo. La valutazione diagnostica serve a fornire elementi circa le condizioni di partenza degli alunni che vengono accertate attraverso la somministrazione di test d’ingresso. I risultati di queste prove consentono al docente sia di realizzare tempestivi interventi a carattere compensativo, che di progettare strategie di insegnamento individualizzato che migliorino i livelli di apprendimento di tutti gli alunni.

La valutazione in itinere ha carattere essenzialmente formativo in quanto ha il compito di approfondire la conoscenza degli alunni fornendo l’informazione sul modo in cui ciascun allievo procede nel suo compito di apprendimento. E’ inoltre utile a regolare e migliorare costantemente la progettazione dell’attività didattica, adeguandola alle necessità individuali degli studenti. La valutazione quadrimestrale intermedia e finale (Scuola primaria e secondaria di 1° grado) è effettuata dalla scuola al termine dei quadrimestri e dell’anno scolastico. Ha come oggetto il risultato dell’attività di formazione di ciascun alunno e fa capo all’esigenza di accertare le competenze degli alunni cioè le loro capacità di utilizzare le conoscenze e le abilità che hanno acquisito. Il giudizio valutativo è espresso da un voto in decimi attribuito collegialmente dal consiglio di classe/ interclasse su proposta del docente di disciplina. Nella formulazione del giudizio finale si considera il processo di apprendimento nella sua globalità e non solo il livello oggettivo raggiunto in termini di conoscenze, abilità e competenze relative a ciascuna disciplina. Si valutano quindi anche i progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza, la partecipazione all’attività didattica, l’impegno dimostrato, il rispetto delle consegne inteso come regolarità nel portare il materiale scolastico e/o nell’esecuzione dei compiti, l’autonomia organizzativa sviluppata. Per quanto riguarda la Scuola dell’infanzia vengono effettuati almeno due colloqui individuali con i genitori per fornire informazioni sullo sviluppo dei traguardi per lo sviluppo delle competenze. Nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria sono previste prove disciplinari per classi parallele in modo da permettere un confronto degli esiti delle diverse classi e favorire il confronto e la condivisione tra gli insegnanti delle stesse discipline sia nella Scuola Primaria sia nella Scuola Secondaria, a garanzia della qualità dell’offerta formativa. Valutazione nelle singole discipline (Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado) La valutazione sommativa delle singole discipline si basa sulla raccolta sistematica di informazioni relative al processo di apprendimento che si realizza con diversi strumenti: • prove scritte: componimenti, domande a risposta aperta, prove strutturate e semi-strutturate (vero/falso, a scelta multipla, a completamento…), relazioni, esercizi di varia tipologia, sintesi, soluzione di problemi, dettati…

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• prove orali: colloqui orali, interventi, discussioni su argomenti di studio, esposizione di attività svolte, presentazioni … • prove pratiche: prove strumentali e vocali, test motori, prove tecnico-grafiche, prove di laboratorio… Ogni disciplina deve documentare il percorso didattico attraverso un minimo di prove per Quadrimestre, la cui declinazione viene precisata nell’ambito delle programmazioni di plesso e dipartimentali. Gli alunni hanno diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva per favorire il loro coinvolgimento nel processo educativo-formativo. Per questo scopo i docenti si impegnano a:

comunicare agli alunni gli obiettivi attesi informare tempestivamente gli alunni circa i risultati delle prove invitare gli alunni ad una riflessione individuale sul significato dei risultati delle

valutazioni. Per migliorare la comunicazione scuola-famiglia e consentire ai genitori un’informazione puntuale sui risultati dell’apprendimento dei propri figli, la Scuola secondaria di 1° grado ha adottato un “libretto personale per gli alunni”, nel quale i docenti riportano le valutazioni, scritte, orali e pratiche di tutte le discipline. Per la scuola secondaria da Gennaio vi sarà il passaggio al Registro Elettronico. La valutazione finale tiene conto, oltre che degli esiti delle valutazioni delle discipline, del percorso globale compiuto da ogni alunno rispetto ai seguenti elementi:

progresso rispetto ai livelli di partenza interventi di recupero consolidamento effettuati impegno e partecipazione al dialogo educativo riferito alla disciplina.

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Griglia per la valutazione del profitto e del comportamento negli scrutini intermedi e finali nella Scuola Primaria

VOTO

CRITERI DI VALUTAZIONE PER GLI APPRENDIMENTI

DISCIPLINARI

CRITERI DI VALUTAZIONE PER IL

COMPORTAMENTO

10

Completo raggiungimento degli obiettivi in piena autonomia. Spirito critico e ideativo. Impegno costante. Uso corretto e logico-razionale dei linguaggi specifici delle discipline.

L’alunno/a partecipa in modo corretto e responsabile alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare consapevolmente le regole convenute e di utilizzare in modo autonomo le risorse personali nella realizzazione di un compito disciplinare e interdisciplinare. L’alunno/a riflette criticamente sul proprio percorso di apprendimento.

9

Complessivo raggiungimento degli obiettivi in piena autonomia. Uso corretto e razionale dei linguaggi specifici delle discipline.

L’alunno/a partecipa in modo corretto e responsabile alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare le regole convenute e di utilizzare pienamente le risorse personali nella realizzazione di un compito disciplinare e interdisciplinare. L’alunno/a riflette sul proprio percorso di apprendimento .

8

Sostanziale raggiungimento degli obiettivi. Buona autonomia operativa. Uso corretto dei linguaggi specifici delle discipline.

L’alunno/a partecipa in modo corretto alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare in modo adeguato le regole convenute; utilizza le risorse personali nella realizzazione di un compito disciplinare ed interdisciplinare. L’alunno/a cerca di riflettere sul proprio percorso di apprendimento.

7

Raggiungimento degli obiettivi. Adeguata autonomia operativa. Uso adeguato dei linguaggi specifici delle discipline.

L’alunno/a cerca di partecipare in modo corretto alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare in modo adeguato le regole convenute; guidato/a utilizza le risorse personali nella realizzazione di un compito disciplinare ed interdisciplinare.

6

Raggiungimento degli obiettivi minimi e non adeguata autonomia. Uso sufficiente dei linguaggi specifici delle discipline.

L’alunno/a necessita di richiamo all’assunzione di atteggiamenti corretti nei confronti dei diversi contesti educativi; non sempre rispetta le regole convenute; deve essere guidato nella realizzazione di un compito.

5

Parziale raggiungimento degli obiettivi minimi, anche in semplici situazioni.

L’alunno/a non assume atteggiamenti corretti nei confronti dei diversi contesti educativi, non rispetta le regole convenute anche se richiamato; manifesta disinteresse e scarsa motivazione all’apprendimento.

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Griglia per la valutazione del profitto negli scrutini intermedi e finali nella Scuola secondaria di 1° grado

Voto espresso in decimi

Indicatori e descrittori

10

L’alunno possiede conoscenze complete, approfondite e coordinate. Applica le conoscenze e le procedure con sicurezza ed efficacia. Risolve problemi complessi in modo autonomo. Effettua analisi corrette ed approfondite e sintesi coerenti ed originali. Esprime valutazioni personali argomentandole adeguatamente. L’esposizione è rigorosa e sicura con un lessico ricco e articolato.

9

L’alunno possiede conoscenze approfondite ed articolate. Applica consapevolmente regole e procedure senza commettere errori e in modo autonomo. Ha capacità di analisi, sintesi e collegamento. L’esposizione è rigorosa, con uso di un linguaggio disciplinare appropriato e vario.

8

L’alunno possiede conoscenze ampie e ordinate e una chiara focalizzazione dei nuclei tematici. Si mostra sicuro nelle applicazioni e nell’operare collegamenti e svolge compiti complessi in situazioni note. L’esposizione è pertinente e precisa.

7 L’alunno possiede conoscenze fondamentali. Si mostra abbastanza sicuro nelle applicazioni e nella scelta delle procedure più adeguate. L’esposizione è corretta, con uso del linguaggio appropriato.

6

L’allievo ha acquisito le conoscenze e le abilità essenziali, pur con qualche incertezza. Svolge compiti semplici in situazioni note e sa applicare procedure e regole fondamentali. Usa in modo semplice il linguaggio specifico.

5

L’allievo presenta conoscenze parziali e non significative. Usa in modo frammentario i metodi disciplinari in contesti noti, evidenziando qualche difficoltà anche sotto la guida dall’insegnante. Possiede una terminologia ridotta e l’esposizione è poco corretta.

4

L’allievo presenta gravi carenze conoscitive e metodologiche. Commette frequenti errori concettuali e/o di procedimento e/o di esecuzione. Non è in grado di procedere in modo autonomo anche nello svolgimento di compiti semplici e, pur se guidato dall’insegnante, usa un linguaggio improprio ed espone in modo poco strutturato.

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Griglia per la valutazione del comportamento nella Scuola secondaria di 1° grado Il voto di comportamento viene attribuito sulla base dei seguenti indicatori con i relativi descrittori:

rispetto delle norme dell’Istituto; frequenza a scuola; partecipazione ed interesse al dialogo educativo; Impegno; relazioni e collaborazione con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola; assenze non dovute a motivi di salute adeguatamente documentati.

Voto espresso in decimi

Indicatori e descrittori

10

Completo rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. Interesse e partecipazione propositivi ed attivi al dialogo educativo. Frequenza assidua alle lezioni e alle attività didattiche. Puntuale e completo svolgimento delle consegne scolastiche. Ruolo propositivo e collaborativo all’interno della classe.

9

Completo rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. Interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo. Frequenza assidua alle lezioni e attività didattiche. Regolare adempimento degli impegni scolastici. Disponibilità alla collaborazione con compagni e/o docenti durante l’attività didattica.

8

Osservazione delle norme fondamentali relative alla vita scolastica e nessuna sanzione disciplinare. Frequenza costante o assenze sporadiche alle lezioni e attività didattiche. Partecipazione attenta al dialogo educativo. Svolgimento regolare dei compiti assegnati. Sostanziale correttezza nei rapporti interpersonali.

7

Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto delle norme disciplinari d’Istituto anche soggetti a sanzioni disciplinari lievi. Frequenza all’attività didattica non sempre continua e puntuale. Interesse selettivo e partecipazione discontinua al dialogo educativo. Irregolare svolgimento dei compiti assegnati. Scarsa disponibilità alla collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola ,con i quali instaura rapporti non sempre corretti.

6

Episodi di mancato rispetto delle norme disciplinari d’Istituto, anche soggetti a sanzioni disciplinari gravi. Frequenza discontinua all’attività didattica. Mancato svolgimento dei compiti assegnati. Partecipazione passiva al lavoro scolastico e disturbo dell’attività didattica. Rapporti problematici e assenza di collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola.

5

Grave episodio di mancato rispetto delle norme disciplinari d’Istituto che abbia dato luogo alla sospensione dall’attività didattica per più 15 gg. Senza che si siano dimostrati concreti e apprezzabili miglioramenti nel comportamento Comportamenti lesivi della dignità altrui e rischiosi per l’incolumità altrui e personale

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VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO Premessa Nella Scuola secondaria di I grado, ai fini della validità dell’anno scolastico e per la valutazione degli alunni, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato ai sensi dell’articolo 11, comma 1, del Decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni. Per casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L’impossibilita di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe. Deroga al limite delle assenze Le tipologie di assenza ammesse alla deroga riguardano:

• gravi motivi di salute adeguatamente documentati; • terapie e/o cure programmate; • partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni

riconosciute dal C.O.N.I.; • adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano

il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).

• visita a familiari del paese di origine fino ad un massimo del 35% del monte ore annuale,

• gravi motivi familiari.

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INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Premessa L’inserimento del progetto per l’integrazione nel Piano dell’Offerta Formativa intende promuovere la continuità della frequenza scolastica per gli allievi diversamente abili attraverso percorsi che mirino alla:

cura e sviluppo dei rapporti di relazione in classe e all’esterno, con gli altri allievi, i docenti e tutto il personale scolastico.

predisposizione di percorsi didattici ed educativi pensati e modulati sulla base delle singole potenzialità che permettano il mantenimento e/o miglioramento dei livelli di scolarità raggiunti.

individuazione dei percorsi più idonei per un progetto di vita. L’organizzazione scolastica per il sostegno L’accoglienza nella scuola della persona in situazione di disabilità viene realizzata attraverso il pieno coinvolgimento nella progettazione educativo/didattica di tutto il Consiglio di classe/interclasse/intersezione , nonché del personale docente specializzato che opera, sulla base del progetto d’Istituto, con lo studente in situazione di disabilità. Possono essere presenti, sulla base di motivate necessità, ulteriori altre figure professionali qualora siano previste dal Piano Educativo Individualizzato. Sono presenti nella scuola i Gruppi di Lavoro per l’Handicap, d’istituto e operativi, che negli incontri in Commissione Diversabilità coinvolgono periodicamente docenti, operatori dei servizi, familiari con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione, predisposte per ogni singolo alunno, dal Piano Educativo Individualizzato. Risorse professionali per l’integrazione

L'integrazione scolastica degli alunni diversamente abili richiede una collaborazione inter-professionale tra tutti gli operatori messi a disposizione dalle varie istituzioni, al fine di assicurare un reale coordinamento tra i servizi scolastici, sanitari e socio-assistenziali. Le singole professionalità interagiscono tra loro nel rispetto delle rispettive competenze.. I docenti curricolari realizzano il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile, professionale degli alunni sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti; elaborano, attuano e verificano il PEI, adattandone l'articolazione alle differenti esigenze degli alunni, per gli aspetti pedagogico didattici, congiuntamente agli operatori e alla famiglia. I docenti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano; partecipano alla stesura di tutti i documenti e progetti per l'integrazione; partecipano a pieno titolo alle operazioni con diritto di voto per tutti gli alunni della classe. Gli operatori socio-assistenziali collaborano con i docenti, sotto la loro diretta responsabilità didattica, in tutte le attività scolastiche atte a favorire l'integrazione dell'alunno diversamente abile e nei rapporti con la famiglia.

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I collaboratori scolastici svolgono servizi di ausilio materiale agli alunni diversamente abili nell'accesso alle aree esterne, alla struttura scolastica e nell'uscita da essa; svolgono assistenza agli alunni diversamente abili, all'interno della struttura scolastica, nell'uso dei servizi igienici e nella cura dell'igiene personale. La figura di funzione strumentale al POF area B.E.S. svolge mansioni di coordinamento degli interventi di integrazione; crea raccordi con le scuole di ordine inferiore e superiore, le famiglie, gli Enti locali, gli operatori socio-sanitari, l’Unità Multidisciplinare; cura il passaggio delle informazioni e la documentazione relativa all’integrazione; segue gli incontri per l’integrazione. Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione di Istituto (G.L.I.) E’ composto da: il Dirigente Scolastico, la Funzione strumentale per l’integrazione degli alunni diversamente abili e con DSA, 3 rappresentanti dei docenti curriculari ( uno per ogni ordine di scuola), 2 insegnanti di sostegno (1 della Scuola dell’infanzia e 1 della Scuola primaria). Il G.L.I. può inoltre essere integrato dalle figure che dovessero risultare necessarie (genitori, rappresentanti d’istituzioni ecc.). Il G.L.I. ha le seguenti funzioni:

rilevazione degli alunni con Bisogni educativi speciali (BES) presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi già posti in essere e

predisposizione di ulteriori piani di intervento; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto sulle strategie e sulle metodologie di

gestione dei singoli alunni e delle classi; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi

Strumenti per l’integrazione Profilo dinamico funzionale All’ingresso nella scuola dell'alunno in situazione di disabilità certificata, entro il mese di dicembre, viene predisposto dall'unità multidisciplinare referente per il caso, dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati della scuola, con la collaborazione dei familiari dell'alunno, il Profilo Dinamico Funzionale. Il PDF, individua, nell’ambito delle caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell’alunno, “le possibilità di recupero, le capacità possedute”, che devono progressivamente essere rafforzate e sviluppate nelle scelte curricolari per l’alunno, evidenziando le aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo-formativo e socio-affettivo. Alla redazione del Profilo, concorrono in maniera determinante le informazioni della Azienda Sanitaria Locale, che ha in cura l’alunno, fornite in forma scritta – nella Diagnosi Funzionale e quelle fornite dalla famiglia dell’alunno. Il Profilo è redatto in forma scritta utilizzando il modello predisposto, che costituisce lo schema dei contenuti minimi. Tutti coloro che partecipano alla elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale firmano il documento conclusivo che accoglie ogni osservazione dei presenti.

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Il Piano educativo individualizzato (PEI) Il PEI è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati, predisposti per l’alunno in situazione di disabilità in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione. Il Consiglio di classe, con l’apporto del docente specializzato operante sul posto di sostegno, degli operatori dell’Azienda Sanitaria Locale, del Comune, della famiglia e di eventuali altri operatori che a vario titolo sono coinvolti nell’integrazione dell’alunno, elabora, articola, verifica, nei tempi concordati, il Piano Educativo Individualizzato, secondo uno schema di contenuti essenziali e garantisce le modalità operative più adatte per favorire un’effettiva integrazione nella classe e il suo successo formativo. Il Piano Educativo Individualizzato contiene la programmazione didattica educativa e disciplinare o per aree ed ambiti di intervento e le modalità di svolgimento ed organizzazione dell’attività didattica dello studente. Continuità educativa e didattica fra i diversi gradi di scuola L’Istituto Comprensivo promuove la continuità educativa fra i diversi gradi di scuola, prevedendo forme obbligatorie di consultazione con gli insegnanti del ciclo precedente e con quelli del ciclo successivo al fine di garantire il massimo sviluppo dell'esperienza scolastica della persona. Attraverso l’analisi e il confronto tra le valutazioni all’uscita della scuola primaria e quelle intermedie e finali del primo anno di scuola secondaria, sarà possibile riflettere, anche attraverso specifici incontri di continuità, sulle competenze degli studenti e su eventuali interventi correttivi ai fini di meglio garantire il successo formativo di tutti gli alunni. Allo stesso modo, e con le stesse finalità, sarà posto in essere un confronto tra gli esiti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado e quelli al termine del primo anno di scuola secondaria, raccordandosi con le Istituzioni Scolastiche di grado superiore. Percorsi di orientamento Nella Scuola secondaria di 1°grado, i Consigli di classe, con l’apporto del docente specializzato di sostegno, della famiglia e degli altri operatori, e in collaborazione con il personale dell'ASL, con i Servizi Sociali territoriali e con le Istituzioni Scolastiche di Secondo Grado predispongono, sin dal primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, percorsi di orientamento in vista delle scelte da effettuare al termine della scuola. In tale azione di orientamento, il Consiglio di classe considera: le aspettative e gli interessi degli studenti; il loro livello funzionale e le aree di potenzialità; la diagnosi funzionale, il P.D.F. ed il P.E.I..

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GLI ALUNNI CON DSA

La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, sinteticamente denominati "DSA", che possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita scolastica. Nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti metodologico didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei (ai sensi degli artt. 2,5,7 della L. 170/2010). In considerazione della particolare peculiarità degli stili di apprendimento dei bambini con D.S.A., i docenti predispongono un PDP, piano didattico personalizzato atto ad individuare le strategie didattiche più opportune; vengono quindi stabiliti criteri di valutazione in relazione agli ambiti coinvolti. A seconda delle caratteristiche di ciascun alunno con D.S.A., il Piano Didattico Personalizzato può prevedere misure e strumenti compensativi e dispensativi: per ciascuna materia o ambito di studio, cioè, vanno individuati eventuali strumenti (anche tecnologici: calcolatrice, personal computer) che “compensino” le difficoltà neurologiche dell’alunno o lo “dispensino” formalmente dall’effettuazione di prestazioni che, per le caratteristiche delle sue difficoltà risulterebbero irraggiungibili. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, le modalità ed i contenuti delle prove di valutazione e di verifica degli apprendimenti, compresi quelli effettuati in sede di esame conclusivo del ciclo, vengono pertanto stabiliti dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame sulla base di quanto presente nei PDP.

GLI ALUNNI CON BES

La Direttiva MIUR del 27/12/2012 ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità (L.104/1992) e dei disturbi specifici dell’apprendimento (L. 170/2010), estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Specifica inoltre che per “disturbi evolutivi specifici” si intendono “oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività”. La Direttiva afferma poi che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Gli alunni con bisogni educativi speciali sono quindi alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione che la comunità educante è chiamata a soddisfare. La nostra Scuola cerca di fornire le risposte adeguate all’esigenze dei BES attraverso una didattica inclusiva basata sulla personalizzazione degli interventi educativi. Questi interventi comprendono sia progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), che una varietà di strumenti programmatici a carattere squisitamente didattico strumentale, utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense. Il fine è quello di rispondere sul piano formativo all’eterogeneità con l’inclusione legata all’individualizzazione “sufficientemente buona” per “tutti” gli alunni, qualunque sia la loro situazione di funzionamento, con l’obiettivo di ottenere il massimo potenziale di apprendimento e di partecipazione.

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INSERIMENTO ED INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Per una fattiva integrazione degli alunni stranieri ed in particolare di quelli di recente immigrazione, la scuola si impegna ad attivare percorsi efficaci che diano spazio ad un’educazione interculturale basata sull' accoglienza e sulla socializzazione. A tale proposito:

I progetti messi in atto dalla scuola hanno l'obiettivo di migliorare e qualificare l'integrazione degli alunni stranieri affinché l’ incontro tra le diverse culture possa diventare una reale esperienza di arricchimento e consentire il superamento di stereotipi e pregiudizi. La scuola si impegna quindi a lavorare su due fronti: l'alfabetizzazione linguistica prioritaria rispetto agli interventi disciplinari, attuata attraverso l’attivazione di corsi d’Italiano L2 e la socializzazione, per dare il sostegno relazionale e affettivo all'integrazione. L'iscrizione degli alunni stranieri è regolata dal DPR n. 394/99 che stabilisce:

il diritto all'istruzione, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno in Italia;

il criterio dell'età anagrafica per l’inserimento nelle classi. Il criterio dell'età anagrafica per l'iscrizione alla classe di frequenza va contemperato con le competenze, abilità e livelli di preparazione effettivamente posseduti dall’alunno e quindi con la capacità di seguire proficuamente le attività didattiche della classe. Tali competenze andranno accertate dal Consiglio di classe/interclasse/intersezione al momento dell’inserimento dell’alunno. Il consiglio tenendo conto dei risultati ottenuti e del percorso di studio effettuato, potrà decidere di inserire l’alunno in una classe immediatamente precedente o successiva a quella di età anagrafica. Nel caso di scarsa o nulla conoscenza della lingua italiana, la frequenza durante il primo anno di inserimento, è essenzialmente finalizzata all'alfabetizzazione linguistica e alla socializzazione.

OFFRE OPPORTUNITÀ DI APPRENDIMENTO

DELLA LINGUA ITALIANA PER COMUNICARE, PER STUDIARE E PER VIVERE, ATTRAVERSO

I PROGETTI “NOI NON STRANIERI TRA DI VOI” E “MULTICULTURALITÀ E ATTIVITÀ ESPRESSIVE”

PROMUOVE CONDIZIONI

SOCIO-RELAZIONALI PER UNA EFFICACE SCAMBIO CULTURALE

CONSIDERA L' INTEGRAZIONE

COME OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO E RICERCA

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CONTINUITÀ EDUCATIVA E ORIENTAMENTO La continuità educativo-didattica, particolarmente quella verticale, è condizione necessaria per offrire ad ogni alunno pari opportunità educative, poiché ogni discente entra nella scuola con esperienze, competenze, opinioni e bisogni diversi. Il punto di partenza del Progetto Continuità è la conoscenza più ampia possibile dell’alunno, in una fase di passaggio importante, al fine di realizzare un raccordo tra l’esperienza scolastica pregressa e la nuova realtà che si accinge a vivere. Pertanto è compito di ogni operatore scolastico, in sinergia con la famiglia, garantire all’alunno un passaggio quanto più possibile sereno e piacevole. Spesso gli alunni vivono il passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria e dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di I grado con ansia e preoccupazione, per questo motivo, nel nostro Istituto, si svolgono attività finalizzate ad un inserimento sereno e consapevole nella nuova scuola. Queste attività promuovono la conoscenza del funzionamento organizzativo dei vari ordini di scuola (aule e laboratori, orario, uso del quaderno delle comunicazioni, scansione delle lezioni, ….) e attività in comune tra gli alunni dei diversi ordini di scuola. Nel tempo sono stati condivisi incontri e attività con docenti e alunni delle classi “ponte” dei tre ordini di scuola per informazioni e raccordi metodologici che possano favorire una significativa continuità del processo educativo. I tre ordini di scuola condividono un progetto di carattere scientifico. Nel corrente anno scolastico il progetto ha come titolo “Nativamente Digitali “ e “Azione Scienze in gocce” attuato con la collaborazione di esperti del POST. Gli alunni della scuola primaria verranno guidati dai ragazzi delle classi terze della scuola secondaria alla visione della mostra laboratorio e potranno partecipare attivamente ai diversi esperimenti presenti.

I bambini della Scuola dell’Infanzia partecipano ad attività progettuali in sinergia con gli alunni del primo biennio della Scuola Primaria. L’orientamento , considerate le linee guida individuate dal Ministero dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca (aprile 2009), non è un’operazione finale della Scuola Secondaria di Primo Grado ma “una modalità operativa permanente”, tendente ad individuare e potenziare le capacità della persona in crescita, così che questa, realizzando integralmente se stessa, si inserisca facilmente nella società in trasformazione. L’orientamento è parte integrante del processo formativo e quindi oggetto del progetto educativo e didattico di ogni classe. In accordo con le più recenti riflessioni europee in materia, il piano di orientamento viene inteso come bene individuale, in quanto principio organizzatore della progettualità di una persona capace di interagire attivamente con il proprio contesto sociale e come bene collettivo, in quanto strumento di promozione del successo formativo e di sviluppo economico del paese. Attraverso attività di carattere disciplinare e interdisciplinare, durante tutto il percorso scolastico si intende pertanto far maturare negli alunni una progressiva conoscenza e coscienza di sé e della realtà che li circonda, per dotarli di capacità e di competenze trasferibili dalle situazioni scolastiche ed alla vita sociale.

Nella Scuola Secondaria di 1°grado le attività progettuali saranno strutturate allo scopo di incentivare: Classi 1e La conoscenza di sé e il primo approccio con la realtà esterna e con i valori della vita comunitaria. Classi 2e Approfondimento della conoscenza del territorio locale anche in relazione con altre realtà attraverso gli aspetti socio-economici, storico-artistici e culturali.

Classi 3e Conoscenza dei percorsi formativi ai fini di una scelta consapevole e coerente.

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SCUOLA-FAMIGLIA

La scuola cura il contatto costante con le famiglie degli alunni , nella consapevolezza che il successo formativo di ognuno è perseguibile solo a fronte di una vera e propria alleanza educativa tra i diversi soggetti. In quest’ottica nel secondo quadrimestre sarà introdotto per la scuola secondaria il registro elettronico, affiancato solo per questo ultimo anno, da quello cartaceo. La comunicazione e il passaggio delle informazioni avvengono principalmente attraverso il sito web dell’Istituto, nel quale è stata appena creata una nuova sezione, dedicata alle famiglie, che sarà progressivamente arricchita. Nell’ambito degli incontri per il rinnovo degli organi collegiali (elezione dei rappresentanti nei consigli di intersezione, interclasse e classe), i docenti illustreranno l’offerta formativa della scuola e delle singole classi, anche nell’ottica della necessaria condivisione con le famiglie, Lo scambio di informazioni è, inoltre, assicurato in tutti gli ordini di scuola da colloqui pomeridiani con i docenti ( 2 a quadrimestre, con ulteriore suddivisione in ordine alfabetico nella scuola secondaria); nella scuola primaria i genitori potranno, su appuntamento , contattare gli insegnanti nel pomeriggio dedicato alla programmazione. Nella scuola secondaria sono previsti, a partire da novembre, colloqui mattutini con cadenza mensile, intensificati a ridosso dei colloqui pomeridiani. Gli insegnanti e la Dirigenza, a fronte di problematiche particolari, incontreranno i genitori su appuntamento. La condivisione e il reciproco impegno sono rafforzati , nella scuola secondaria, dal seguente patto di corresponsabilità:

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

1. La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno (art. 1 – commi 1 e 2 D.P.R. 249/98)”. La Scuola, in piena sintonia con quanto stabilito dal regolamento delle studentesse e degli studenti,

propone il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico. I docenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola;

Non usare mai in classe il cellulare; Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;

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Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore;

Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti;

Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione;

comunicare le valutazioni delle prove scritte tramite il modello predisposto dalla scuola;

Favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative finalizzata a favorire il pieno sviluppo del soggetto educando.

Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio. Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e

di laboratorio; Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (almeno 3 per quadrimestre); Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova

successiva; Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; Rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi, e i ritmi

propri di ciascuna persona intesa nella sua, irripetibilità, singolarità e unicità; Rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un ambiente

educativo di apprendimento sereno e partecipativo; Sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione; Promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo studente

nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei

consigli di classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti;

Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate;

Le studentesse e gli studenti si impegnano a:

Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; Non usare mai in classe il cellulare; Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente; Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta; Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti; Rispettare i compagni, il personale della scuola; Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui; Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola; Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; Non copiare compiti o verifiche; Favorire la comunicazione scuola/famiglia; Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti; Presentarsi con puntualità alle lezioni;

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Spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione; Usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera.

I genitori si impegnano a:

Conoscere l’Offerta formativa della scuola; Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni

migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio,

contattando anche la scuola per accertamenti; Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o

personali; Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola; Sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; Essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero e di eccellenza; Informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni

nell’andamento scolastico dello studente; Vigilare sulla costante frequenza; Giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro; Vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola (ore 8,00), salvo deroghe richieste ed

accordate; Limitare, per quanto possibile, le richieste di uscite anticipate; Invitare il/la proprio/a figlio/a a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi

elettronici o audiovisivi; Intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il Consiglio

di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina; Tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri

figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti; Siglare le valutazioni relative alle prove scritte, grafiche e orali riportate nel modello

distribuito dalla Scuola

Il personale non docente si impegna a:

Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato; Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di

competenza; Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati; Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e

operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti).

Il Dirigente Scolastico si impegna a:

Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;

Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate.

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AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO

Il nostro Istituto, nello scorso anno scolastico e nel mese di settembre 2015, ha elaborato il Rapporto di Autovalutazione, che è in via di pubblicazione nel sito internet. La stesura del Rapporto e gli esiti dello stesso sono stati oggetto di condivisione con il Collegio dei Docenti e con la Commissione POF. Il rapporto ha individuato priorità esplicitate in obiettivi di processo, in particolare per quanto concerne gli esiti INVALSI, che, seppur molto positivi (superano i risultati medi regionali e nazionali), sono suscettibili di un ulteriore miglioramento, e la coerenza tra le valutazioni nei passaggi tra gli ordini di scuola, (cioè la corrispondenza tra i voti in uscita al termine della classe quinta della Scuola primaria e quelli al termine del primo anno di Scuola secondaria di primo grado, e tra i voti in uscita al termine della classe terza della Scuola secondaria di primo grado e quelli al termine del primo anno di Scuola secondaria di secondo grado), raccordando così i diversi ordini di scuola per garantire il successo formativo degli alunni. L’autovalutazione permetterà nel corso dei primi mesi dell’anno scolastico l’elaborazione di un piano di miglioramento.

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SCELTE PROGETTUALI

Il POF, nella sua azione di ampliamento dell’offerta formativa, si identifica con la didattica progettuale e laboratoriale. La progettazione implica individuazione dei bisogni formativi, ricerca, elaborazione, sperimentazione, rielaborazione e innovazione.

LAVORARE PER PROGETTI

consente grazie anche al contributo di eventuali esperti esterni, un approfondimento delle conoscenze dell’alunno non meccanico, ma qualitativamente più apprezzabile e soprattutto un coinvolgimento più diretto del ragazzo;

facilita

il raggiungimento di un buon grado di socializzazione, in quanto responsabilizza l’alunno che lavorando individualmente o in gruppo si sente parte attiva ed integrante di un comune obiettivo;

indirizza

l’alunno ad utilizzare le proprie conoscenze nei diversi ambiti disciplinari e quindi ad organizzare il proprio lavoro in una prospettiva culturale più ampia;

orienta

il processo di apprendimento dell’alunno costruito insieme al docente, avvalendosi anche delle nuove tecnologie dell’informazione.

PROPOSTE DI AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA

Progetto Referente Finalità

Scienze in gocce

(Sezioni Infanzia)

Lena Lancisi Vedi scheda secondaria

La valigia del narratore:

attività di promozione alla

lettura

(Gabelli)

C. Bestiaccia Offrire un contatto precoce con il libro Stimolare il desiderio di leggere

Far scoprire la biblioteca agli alunni

L’inglese attraverso l’arte -

English through art

Gabelli: A. Trottini

Pestalozzi:S. Dorantes

Sviluppare la capacità di socializzazione Suscitare nei bambini l’interesse verso un codice linguistico diverso

Favorire la collaborazione e il lavoro di gruppo al fine di utilizzare al massimo le conoscenze e le capacità di ciascuno

Educazione Psicomotoria

(Pestalozzi)

R. Tinarelli Promuovere l’autonomia; sviluppare capacità sensoriali percettive, coordinative e motorie nei bambini

Educazione Musicale G. Zucconi Approccio alla cultura musicale, all’ascolto

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(Pestalozzi) guidato, alla produzione vocale e ritmica, all’attività corale

Semi di legalità

(Gabelli)

E. Fiorucci Promuovere negli studenti lo sviluppo dei concetti di giustizia, benessere e diritti umani

Sviluppare concetti di convenzione e

organizzazione sociale

L’arte degli antichi maestri

(Gabelli)

M. Teresa Panfili Far comprendere il significato delle opere d’arte

Fornire gli strumenti teorici e pratici per la realizzazione di una propria opera d’arte

Il Progetto è inserito nelle offerte culturali del Comune di Perugia in collaborazione con Res centro restauro

Un teatro per gioco

(Gabelli)

D. Silenzi Accogliere il bisogno di movimento corporeo e trasformarlo nel gioco teatrale Coltivare l’espressività teatrale Offrire un’interpretazione più ampia dell’utilizzo del corpo e dello spazio

Stabilire e rispettare le regole del gioco e trovare la propria libertà al loro interno

Il Progetto è inserito nelle offerte culturali del Comune di Perugia in collaborazione con Il Laborincolo di Marco Lucci

Gioco e fantasia

(Gabelli)

M. Teresa Panfili Sviluppo degli aspetti della personalità: autostima, conoscenza di sé Favorire la coordinazione dei movimenti

Favorire la concentrazione, l’autostima e il senso di responsabilità

Giocare a fare teatro

(Giardino di Bibì)

A.Tomarelli Migliorare la conoscenza di sé, del proprio corpo, delle se potenzialità espressive; acquisire sicurezza di è e senso di responsabilità , grazie al ruolo fondamentale che il bambino assume nel gioco; sperimentare l’uso della voce, conoscere e acquisire nuovi termini

Storie che

viaggiano…bambini che si

incontrano

(Giardino di Bibì

M.A. Cerase Sviluppare le capacità linguistico-lessicali, l’immaginario, la fantasia e la curiosità, acquisendo l’attitudine all’ascolto e alla formulazione di ipotesi per la risoluzione dei problemi

PROPOSTE DI AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA PER LA SCUOLA PRIMARIA

Progetto Referente Finalità

Nativamente Digitali

(Tutte le classi primaria)

Lena Lancisi Vedi scheda secondaria

Scienze in gocce

(Classi primaria)

Lena Lancisi Vedi scheda secondaria

Amici animali

(Tutte le classi Pestalozzi)

Lena Lancisi Avvicinare i bambini al mondo animale e al

giusto comportamento da manifestare nei loro

confronti

Un mondo di parole_

Libriamoci

(Tutte le classi primaria)

M. Ercolanoni Attività di promozione alla lettura attraverso

strutturazione di percorsi tematici di lettura ad

alta voce con alunni, insegnanti, nonni e

genitori.

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Percorsi di promozione alla lettura e attività

ludiche

Progetto Noi non stranieri

fra voi

M. Elena Zigliara

L. Moscini

Alfabetizzazione lingua italiana come L2

Integrazione

Giocare per Crescere

(Classi seconda, terza ,

quarta, quinta Pestalozzi)

Pestalozzi: A. di Cato Favorire la costruzione di relazioni significative tra adulti e bambini. avviamento al gioco-sport, inteso come momento d’incontro

Il Progetto è inserito nelle offerte culturali del Comune di Perugia in collaborazione con CSI

La valigia del narratore:

attività di promozione alla

lettura

(Classi seconda e terza

Pestalozzi e tutte le classi

Gabelli)

Pestalozzi: Di Cato-

Monizzi

Gabelli: Barcaccia

Offrire un contatto precoce con il libro Stimolare il desiderio di leggere

Far scoprire la biblioteca agli alunni

Giocare a fare teatro

(Classi II e IV Pestalozzi)

Pestalozzi: M. Ecolanoni Migliorare la conoscenza di sè, del proprio corpo e delle sue potenzialità espressive e originali; acquisire sicurezza di se' e senso di responsabilità'; indirizzare la propria energia in modo costruttivo e creativo; controllare l'emotività'; sperimentare un'immagine di se' diversa anche in relazione agli altri e allo spazio; sviluppare l'immaginazione e la creatività'; sperimentare l'uso della voce e conoscere le potenzialità dei vari linguaggi; comprendere il testo teatrale

Il Progetto è inserito nelle offerte culturali del Comune di Perugia in collaborazione con Ass. Le Onde

Educazione stradale

(classi III, IV , V Pestalozzi)

Pestalozzi: A.Di Cato

M,Ercolanoni, Monizzi

Porre le basi per l'esercizio della cittadinanza attiva; prendersi cura di se' stessi e degli altri; cooperare nell'ambito di regole condivise; conoscere le principali regole del codice della strada con particolare riferimento ai pedoni e ai ciclisti; sviluppare un'etica della responsabilità; agire in modo consapevole nel contesto stradale

Progetto Coro

(classi Pestalozzi)

V. Safadi

Attività di coro e attivazione di laboratori dello

strumento musicale

Gli Egizi si raccontano

(Classi quarte Gabelli e

Pestalozzi)

S. Di Matteo Acquisire conoscenze sul mondo dell'antico Egitto partendo dall'osservazione diretta dei reperti presso la sezione egizia del museo di Cortona. Analizzare gli aspetti specifici della cultura egizia (vita quotidiana, scrittura, principali divinità, culto dei morti...). Approfondire la tematica della scrittura attraverso l'attività laboratoriale "Scriba si diventa" presso il MAEC.

Scopri il maker che c’è in te

(classi 5 Gabelli e

Pestalozzi)

F. Cipriani ( S. Bruschi) Scoprire un nuovo modo di concepire l'ideazione e la creazione di un prodotto (concetto MAKER), introdurre nuovi software per progettare oggetti; conoscere la nuova tecnologia per realizzare oggetti (stampante 3 d e taglio laser); sperimentare le fasi di progettazione di alcuni oggetti ideati dagli alunni.

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Il villaggio dei Folletti

(tutte le classi Gabelli)

C. Tentarelli Sviluppare la propria capacità creativa e quella creativo- manipolativa attraverso l’utilizzo di differenti materiali; sviluppare le proprie capacità espressive e di comunicazione all’interno del gruppo individuare e rinforzare le capacità di collaborazione e condivisione; esprimere i propri vissuti emotivi; riconoscere e gestire le proprie emozioni sviluppare il pensiero critico; sviluppare la capacità di individuare i propri obiettivi e conseguente raggiungimento degli stessi. Acquisire la capacità di esprimere e comunicare esperienze e situazioni con il linguaggio musicale (canto corale)

Il laboratorio del Gusto

(Tutte le classi Gabelli)

C. Antognoni Stimolare le capacità sensoriali dei bambini attraverso l’educazione alimentare ; scoprire ed esplorare il mondo attraverso l’alimentazione

Cantagabelli

(Tutte le classi Gabelli)

C. Galli Valorizzare la diffusione della cultura musicale attraverso la strutturazione di percorsi specifici di didattica musicale, promuove inoltre la diffusione della cultura musicale intesa come ascolto guidato ed attivo e produzione vocale e ritmica. Attraverso la realizzazione di percorsi specifici che affrontano e approfondiscono i principali aspetti della didattica musicale e più specificamente corale i bambini si appropriano delle competenze e dei contenuti propri del

linguaggio musicale e corale.

Let’s act

(classi quarta e quinta

Gabelli)

S. Bruschi Incrementare la motivazione e dell’interesse degli alunni verso la lingua Straniera. Praticare l’uso della lingua straniera in situazioni concrete e perseguendo uno scopo comune Rafforzare la cooperazione e dello spirito di gruppo attraverso il lavoro collettivo

Gioco Sport

(Tutte le classi Gabelli)

D. Camplone Migliorare le capacità di organizzarsi nello spazio , acquisizione delle regole nel totale rispetto degli altri ,;migliorare le capacità di assumere decisioni rapide e innovative; migliorare le capacità motorie del bambino sia individuali che in un gioco di squadra in cui è possibile giocare assieme senza distinzioni di età e sesso, educazione della capacità senso-percettiva e psico-fisica degli alunni; favorire la relazionalità creando un clima di cooperazione e di autoregolamentazione

Le mani nella terra

( Classe prima Gabelli)

A.M. Treccioni Far conoscere e valorizzare le produzioni e le coltivazioni locali con attenzione alla tutela della bio –diversità. Prendersi cura di uno spazio comune e valorizzarlo. Sviluppare abilità manuali. Apprezzare l’importanza delle erbe aromatiche, frutti e ortaggi. Conoscere caratteristiche e proprietà dei frutti e delle più diffuse erbe aromatiche. Individuare le relazioni tra il settore primario (agricoltura) e il settore terziario (commercio)

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delle attività economiche.

L’arte degli antichi maestri

(classe quinta Gabelli)

I. Caporusso Far comprendere il significato dell'opera d'arte: fornire gli elementi teorici e pratici per la realizzazione di una propria opera d'arte, avvicinare gli alunni alla frequentazione di siti di interesse storico artistico

Scienze della terra è bello

( Classi terze Gabelli)

A.M. Treccioni Favorire negli alunni l'approccio e l'approfondimento di alcuni argomenti scientifici contenuti nelle discipline (storia, geografia, scienze), non solo in modo argomentativo, ma soprattutto esperienziale, attraverso la manipolazione dei reperti fossili, campioni di rocce e minerali

Programma per migliorare

gli stili di vita dei bambini

umbri

(classi prima Gabelli e

Perstalozzi)

Focarelli Avviamento allo sport e a stili di vita sani

PROPOSTE DI AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO

Progetto Referente Finalità

Nativamente Digitali

(tutte le classi)

L. Lancisi Sperimentare alcune attività didattiche che, anche attraverso l’impiego di risorse digitali, consentiranno agli alunni di assaporare quello che sarà il futuro dell’educazione.

Il progetto vede la sperimentazione di 60 attività, (6 per ogni sezione della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto) e 10 attività nelle scuole primarie Pestalozzi e Gabelli.

Scienze in gocce L. Lancisi Sperimentare metodologie didattiche innovative basate anche sulle risorse del mondo digitale su argomenti curriculari di ambito tecnico-scientifico, relativi all’acqua. Percorso di approfondimento scientifico che ha lo scopo di inserirsi in un più ampio progetto educativo di Cittadinanza Attiva che si prefigge un curricolo strategico di orientamento della persona e del cittadino.

Il progetto amplia obiettivi compresi in quelli del progetto ”Nativamente digitali”

Noi non stranieri tra voi

(tutte le classi)

L. Moscini, M.E. Zigliara Percorsi volti al recupero- consolidamento

delle competenze linguistiche in italiano come

L2 e all’ inclusione

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Successo Formativo

M.E. Zigliara Il progetto intende fornire agli alunni l’occasione di personalizzare alcune fasi del processo educativo attraverso attività rispondenti alle esigenze cognitive, agli interessi, alle potenzialità e ai bisogni di ognuno; particolare attenzione sarà dedicata al recupero di competenze disciplinari di base, anche al fine di consentire un inserimento più motivato e produttivo di tutti nel successivo ciclo di studi. Sono previste modalità di lavoro di vario tipo: attività a classi aperte, interventi guidati in classe in orario curricolare, lavoro individualizzato in orario aggiuntivo pomeridiano; i consigli di classe proporranno la formula più rispondente ai bisogni rilevati, consultando le famiglie. La scuola propone un'ulteriore opportunità di successo formativo grazie al Progetto “Don Milani” con docenti volontari dell'Associazione omonima e con la collaborazione del Liceo Alessi. La scuola rimane aperta dal mese di novembre al mese di maggio, ogni mercoledì, per svolgere attività di sostegno nello svolgimento dei compiti e di recupero delle abilità e competenze disciplinari.

Laboratorio Ket

(classi terze )

F. Bianciardi Potenziamento della lingua inglese, anche in vista degli esami di certificazione. Il Cambridge Key English Test (KET) costituisce il primo livello degli esami Cambridge in English for Speakers of Other Languages (ESOL) per studenti di inglese e corrisponde al livello A2 del quadro di riferimento del Consiglio d’Europa. Il KET è un esame che valuta la capacità di comunicazione quotidiana nella lingua scritta e parlata ad un livello di base. E’ una sorta di “patentino” per l’inglese, riconosciuto in tutto il mondo e spendibile sia all’interno del sistema scolastico che nel mondo del lavoro. E’ considerato il primo passo ideale per conseguire ulteriori e maggiori qualificazioni nella lingua inglese e rappresenta un livello di conoscenza della lingua utile e sufficiente per viaggiare nei paesi anglofoni. Ai candidati che superano l'esame viene rilasciato un certificato riconosciuto da ESOL Examination dell'Università di Cambridge e un rapporto sugli esiti di tutte e tre le prove.

Diventiamo più sportivi L. Bernasca Il Centro Sportivo Scolastico si configura come una struttura organizzativa all’interno della scuola finalizzata all’ampliamento e alla riqualificazione dell’attività motoria, fisica e sportiva giovanile. Lo scopo è quello di stimolare la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività sportive, con la convinzione che l’impegno nello sport possa dare un contributo importante alla formazione della persona e del cittadino, in quanto promuove corretti stili di vita e favorisce la conoscenza di se stessi, la collaborazione e la socializzazione tra pari. Il Progetto propone ai ragazzi un ampio spettro di attività e pratiche

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relative quali Atletica, Pallavolo, Basket, Tennis, Tennis Tavolo, Calcio a 5, . Le attività si svolgeranno presso le palestre dell’Istituto e altri impianti sportivi idonei in orario extrascolastico o scolastico e prevedranno l’organizzazione di tornei interni sotto la guida dei docenti di Scienze motorie dell’Istituto. La scuola aderisce inoltre alle attività dei Giochi Sportivi Studenteschi.

Libriamoci

(classi via del Fosso)

F. Santoro

Si inserisce nel progetto “Libriamoci: giornate di lettura per le scuole”, promosso dal MIBACT e dal MIUR. La finalità è acquisire e recuperare il piacere della lettura, arricchire le competenze trasversali a tutte le discipline , riflettere sui nuovi media e sulla cultura dell’immagine per stimolare lo spirito critico e la consapevolezza degli alunni

Progetto Musica

(classi seconde e terze)

S. Berti Il progetto vuole favorire la diffusione della cultura musicale nei suoi vari aspetti sia attraverso la pratica dello strumento e della voce, sia attraverso una fruizione consapevole e critica di generi musicali diversi. Si pone come finalità lo sviluppo di abilità trasversali quali la capacità di concentrazione, la coordinazione, la capacità di lavorare in gruppo, la capacità critica e l’affinamento del senso estetico

Gare della Matematica a

squadre ”Galilei senza

frontiere”

L. Lancisi Potenziare le capacità logico-matematiche

Olimpiadi della Matematica con la Università Bocconi di Milano

“Giochi d’autunno”/ “Giochi

di Primavera”

L.Lancisi Potenziamento logico-matematico

Play Energy (terze A, B, F, G, I)

F. Cipriani Promuovere i concetti di risparmio energetico e consumo intelligente

Pensaci Prima (classi terze)

L. Viaro Promuovere il benessere psico-sociale

Informare sull’uso cosciente di Internet

Informare sulle nuove dipendenze

Fornire gli strumenti per una crescita consapevole

Emergency Day CISOM (classi terze)

L. Viaro Avviamento al Primo Soccorso

Libera _ Semi di legalità (classi terze)

L. Viaro Educare all’ascolto e al confronto, al riconoscimento delle regole di convivenza , dei Diritti e dei Doveri, al saper prendere decisioni o posizioni a favore della legalità, ad acquisire i concetti di cittadinanza e Stato

Star Light

Classi prime B ,C, D E, F, G, H

I, L, seconde C, F,I L, E, G,

,classi terze A, B, C F, G. H-

uscita-)

B. Grandi Promuovere l’osservazione del cielo proponendo delle attività didattiche di astronomia; ricostruire il rapporto storico dell’uomo attraverso la mitologia e i progressi tecnico-scientifici, dall’antichità, a Galileo e fino ai giorni nostri; arricchire i contributi delle singole discipline grazie all’intervento di esperti e all’utilizzo di strumenti multimediali e non

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Ei-pass

(alunni classi seconde )

F. Cipriani

R. Fragai

Il Progetto promosso da CERTIPASS offre a giovani studenti, dai 9 ai 13 anni, tutti gli strumenti utili per introdurre e consolidare le competenze digitali di base, promuovendo allo stesso tempo l’analisi di situazioni in ambito logico-matematico, il Problem Solving, l’algoritmizzazione di procedure, la rappresentazione e gestione di base di dati e informazioni.

Scopri il maker che c’è in te

(classi terze F,G,I, H)

F. Cipriani Entrare nel mondo delle nuove tecnologie digitali delle stampanti 3DM apprendere il concetto di condivisione in ambito tecnologico; sperimentare il passaggio dal disegno tecnico a quello digitale 3 D per la creazione di un oggetto ideato dagli alunni

Alfabetizzazione finanziaria

(classi terze B, E, F, G, H, I)

F. Cipriani Fornire agli alunni dell’ultimo anno della scuola secondaria di 1 grado gli strumenti di base per comprendere il mondo economico-finanziario in cui sono immersi.

Si guideranno i ragazzi, con esempi presi dalla quotidianità, verso i concetti di imprenditorialità, economia, moneta, ecc.

Amici Animali

(Tutte le classi prime)

L. Lancisi Il progetto, che si attua in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Perugia, ha lo scopo di avviare una riflessione sul rapporto uomo-animale attraverso l’informazione sanitaria.

Alimentazione corretta per

uno stile di vita corretto

L. Lancisi Capire perché è indispensabile nutrirsi, conoscere che cos’è il fabbisogno calorico di un organismo, sapere quali sono gli alimenti indispensabili, capire che è necessario avere una dieta equilibrata, comprendere che cos’è la digestione e come è fatto l’apparato digerente umano

Progetto Gesenu G . Guerriero Sensibilizzare sul problema dei rifiuti; far comprendere l’importanza della raccolta differenziata; promuovere il rispetto e la tutela dell’ambiente

Progetto Natale

(tutte le classi)

M.L. Civitelli Potenziare le capacità espressive e creative degli alunni

Sistema Museo

(classi prime, seconde e

terze)

B. Becciolotti Conoscere monumenti della città, opere d’arte conservate in musei e chiese; conoscere e collocare cronologicamente alcuni avvenimenti della storia locale

Perché lo fai

(tutte le classi)

M.L. Civitelli Accrescere la coscienza e la crescita personale, culturale ed etica; stimolare la riflessione sui valori della solidarietà attraverso esperienze e confronti concreti

Leo for green

(classi prima e seconda A)

L. Lancisi Educare al rispetto e alla sensibilizzazione dell’ambiente naturale e urbano

Un monumento uno spazio

(classe terza L)

M.Severini Attraverso lo studio del complesso di San Pietro, il percorso, nell’ambito del Progetto Fondazione S.Anna-Unesco, si promuove la valorizzazione del patrimonio storico-artistico-culturale locale, il senso civico , le competenze digitali e di autonomia

Radici nel futuro

( classi prima L, terza D e L)

M. Severini Percorso di incontro e conoscenza della ricchezza economica e culturale dei paesaggi rurali umbri

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Cineforum

(classi prime e seconde

E,F,G,I,L)

R. Proietti Pizzi Percorso di avvicinamento al linguaggio cinematografico, sviluppo di competenze trasversali, attraverso la visione critica e consapevole di film

Accoglienza

(classi prime e seconde)

Bonaca Percorso di accoglienza alunni classi prime

Istruzione Domiciliare