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I MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO S COLASTICO REGIONALE PER IL L AZIO I STITUTO DI I STRUZIONE SUPERIORE “AUGUSTO RIGHI Via Berlino, 2 03043 Cassino (Fr) : 0776 22173 - 21733 fax: 0776 325342 [email protected] [email protected] C.F. 81003230604 Indirizzi: Manutenzione ed Assistenza Tecnica Produzioni Industriali Servizi Socio-Sanitari Sede associata Liceo Artistico Via G. Marconi, 47 Cassino : 0776 22790 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016 2019

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I

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “AUGUSTO RIGHI”

Via Berlino, 2 – 03043 Cassino (Fr) – : 0776 22173 - 21733 fax: 0776 325342

[email protected][email protected] – C.F. 81003230604

Indirizzi: Manutenzione ed Assistenza Tecnica – Produzioni Industriali – Servizi Socio-Sanitari

Sede associata – Liceo Artistico – Via G. Marconi, 47 – Cassino : 0776 22790

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA

FORMATIVA

A.S. 2016 – 2019

I

INDICE Premessa …………………………………………………….…………………………. pag 1 Principi del PTOF ………………………………………………...……………………. pag 1 Presentazione della scuola …………………………………………………………… pag 2 Mission e Vision ………………………………………………………………………... pag 3 Sedi ……………………………………………………………………………………… pag 4 Orario apertura dell’istituto ……………………………………………………………. pag 5 Risorse materiali ……………………………………………………………………….. pag 5 Regolamento d’uso dei laboratori e delle aule speciali ……………………………. pag 7 Orario di ricevimento …………………………………………………………………... pag 7 Calendario scolastico ………………………………………………………………….. pag 7 L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO ……………………………………………... pag 8 Collegio docenti ………………………………………………………………………... pag 8 Consiglio d’istituto ……………………………………………………………………… pag 9 Giunta esecutiva ……………………………………………………………………….. pag 10 Dirigenza………………………………………………………………….……………... 10 Responsabilità della direzione ……………………………………………………….. pag 11 Responsabile sicurezza ………………………………………………………………. pag 11 Responsabile area amministrativa …………………………………………………… pag 12 I dipartimenti pag 12 Consigli di classe ………………………………………………………………………. pag 14 Coordinatori del consiglio di classe ………………………………………………….. pag 14 Organigramma …………………………………………………………………………. pag 16 Coordinatori di classe …………………………………………………………………. pag 17 ATTIVITA’ DIDATTICA ………………………………………………………………... pag 19 Orario delle lezioni …………………………………………………………………….. pag 19 Organizzazione in trimestre e pentamestre ………………………………………… pag 20 Obiettivi trasversali …………………………………………………………………….. pag 20 La programmazione …………………………………………………………………… pag 21 Programmazione per assi culturali …………………………………………………... pag 22 Programmazione per Dipartimenti disciplinari ……………………………………… pag 22 Griglie di valutazione per Assi Disciplinari ………………………………………….. pag 23 Programmazione dei consigli di classe ……………………………………………… pag 31 Programmazioni disciplinari individuali ……………………………………………… pag 31 Svolgimento dell’attività didattica …………………………………………………….. pag 32 La verifica e la valutazione ……………………………………………………………. pag 32

II

Griglia di valutazione ………………………………………………………………….. pag 35 Attività di recupero alla fine del primo trimestre ……………………………………. pag 36 Attività di recupero alla fine dell’anno scolastico e modalità di gestione degli scrutini finali ……………………………………………………………………………..

pag

36

Valutazione finale e criteri per l’ammissione alla classe successiva …………….. pag 37 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e formativa ………………………… pag 37 PIANO DI MIGLIORAMENTO ………………………………………………………... pag 40 Individuazione degli obiettivi formativi per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa …………………………………..

pag

40

Individuazione delle priorità …………………………………………………………... pag 41 La scuola assicura …………………………………………………………………….. pag 41 OFFERTA FORMATIVA ………………………………………………………………. pag 43 Piano delle attività ……………………………………………………………………... pag 43 Il curricolo ………………………………………………………………………………. pag 43 Organizzazione di didattica …………………………………………………………… pag 43 Metodologia e innovazione didattica ………………………………………………… pag 43 Individuazione degli obiettivi inerenti la didattica …………………………………… pag 44 INDIRIZZI DI STUDIO ………………………………………………………………… pag 46 Professionali ……………………………………………………………………………. pag 47 Indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica ……………………………………… pag 47 Indirizzo Produzioni Industriale ………………………………………………………. pag 50 Indirizzo Servizi Socio Sanitari ……………………………………………………….. pag 54 LICEO ARTISTICO ……………………………………………………………………. pag 56 Indirizzo Arti Figurative ………………………………………………………………... pag 57 Indirizzo Architettura Ambientale …………………………………………………….. pag 59 Indirizzo Grafica ……………………………………………………………………….. pag 61 Indirizzo Design …………………………...…………………………………………… pag 63 Indirizzo Scenografia …………………………………………………………………. pag 65 AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA ………………………………………….. pag 67 Progetti attivati …………………………………………………………………………. pag 67 ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO ……………………………………………………... pag 70 Orientamento in ingresso … …………………………………………………………. pag 70 Orientamento in uscita ………………………………………………………………… pag 71 Orientamento in itinere ………………………………………………………………... pag 72 INTEGRAZIONE SCOLASTICA ……………………………………………………... pag 73 Attività di sostegno …………………………………………………………………….. pag 75 Attività di laboratorio e formative …………………………………………………….. pag 75 Attività di giardinaggio …………………………………………………………………. pag 76 Alternanza scuola lavoro ……………………………………………………………… pag 76 Alunni con bisogni educativi speciali (BES) ………………………………………… pag 77 Disabilità ………………………………………………………………………………… pag 77 Disturbi evolutivi specifici ……………………………………………………………... pag 77

III

Svantaggio socio-economico linguistico e/o culturale ……………………………... pag 79 Attività di recupero e sostegno ……………………………………………………….. pag 79 ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO ……………………………………………….. pag 81 Orientamento alternanza scuola – lavoro …………………………………………… pag 81 Alternanza scuola – lavoro Liceo Artistico …………………………………….……. pag 88 AREA FORMAZIONE …………………………………………………………………. pag 93 Docenti ………………………………………………………………………………….. pag 93 Personale A.T.A. ….…..……………………………………………………………….. pag 94 Alunni …………………..……………………………………………………………….. pag 95 FABBISOGNO DI PERSONALE ……………………………………………………. pag 96 Posti comuni ……………………………………………………………………………. pag 96 Posti sostegno ………………………………………………………………………… pag 99 Posti ATA ……………………………………………………………………………….. pag 99 Organico di potenziamento …………………………………………………………… pag 99

- 1 -

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni

personali e sociali. Art. 3

L'arte e la scienza sono libere e libero ne e l'insegnamento. Art. 33

La scuola e aperta a tutti. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

Art. 34

Costituzione Italiana

- 2 -

Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, proposto dalle varie componenti scolastiche, elaborato dal Collegio dei docenti in conformità con la legge 107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, adottato dal Consiglio d’Istituto, e il documento fondamentale che esplicita l’identità culturale e progettuale della scuola: in esso si integra coerentemente la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa dell’Istituto nell’ambito dell’autonomia.

- 1 -

PREMESSA

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il documento fondamentale costitutivo

dell’identità culturale e progettuale” dell’I.I.S. “A. Righi” di Cassino.

La sua funzione fondamentale è quella di:

1. informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;

2. presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto

mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi;

3. orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante e alla fine del

percorso.

L’intero PTOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato

professionalmente nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento

di formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente

all’interno della società.

Principi del PTOF

Libertà di insegnamento, nel quadro delle finalità generali e specifiche del servizio, nel

rispetto della promozione della piena formazione degli alunni e della valorizzazione

della progettualità individuale e di istituto.

Centralità dell’alunno, nel rispetto dei suoi bisogni formativi e dei suoi ritmi di

apprendimento.

Progettualità integrata e costruttiva, per garantire agli alunni maggiori opportunità di

istruzione, di apprendimento, di motivazione all’impegno scolastico.

Responsabilità, centrata su competenze disciplinari e relazionali.

Trasparenza e accordo dei processi educativi, nella continuità educativa e didattica in

senso verticale e orizzontale (famiglia, scuola e territorio).

Documentazione della progettualità scolastica, cercando la partecipazione di un

numero sempre maggiore di soggetti.

Ricerca didattica e aggiornamento per l’innovazione e la valorizzazione della

professionalità docente ed ATA.

Verifica e valutazione, accurate in base a precisi indicatori elaborati all’interno

dell’istituto, dei processi avviati e dei risultati conseguiti.

Attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo l'educazione alla parità tra i

sessi, la prevenzione della violenza in genere e di tutte le discriminazioni, al fine di

- 2 -

informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate

dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con

modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui

all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013.

Insegnamento delle materie scolastiche agli studenti con disabilità garantito anche

attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione.

Presentazione della scuola

L’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Righi” di Cassino offre una vasta scelta di indirizzi (in

tutto otto) che riescono a comprendere la maggior parte dei settori della formazione e di

conseguenza degli ambiti produttivi e del terziario avanzato. La scuola è il risultato

dell’unione dell’Istituto Professionale per l’Artigianato “A. Righi” con il Liceo Artistico

avvenuta nell’anno 2011.

L’Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato “A. Righi” nasce, come scuola

autonoma, l’1/10/1966 con 156 iscritti, avviando, così l’istruzione professionale a Cassino.

La scuola è intitolata al Prof. Augusto Righi (1850/1921) che, laureato in ingegneria,

dedicò molti anni della sua vita all’insegnamento e allo studio della fisica e

dell’elettromagnetismo, divenendo il degno successore di Hertz nello studio delle

oscillazioni elettromagnetiche. I suoi lavori risultarono fondamentali per la formazione di G.

Marconi, che condusse le sue prime ricerche nel laboratorio di Righi.

L’intitolazione, consona a questo tipo di scuola che, avviata con i soli corsi di meccanica

ed elettromeccanica, successivamente è stata indirizzata alle specializzazioni di

elettronica ed elettrotecnica.

La rispondenza con il mondo del lavoro, la facilità di impiego dei giovani subito dopo il

diploma hanno accresciuto il suo prestigio e, di anno in anno, hanno fatto lievitare il

numero delle iscrizioni.

LICEO ARTISTICO DI CASSINO

Il Liceo Artistico di Cassino è nato nel 1970 come sede associata della prestigiosa

Accademia delle Belle Arti di Napoli. Dal 1° Ottobre 1974, con D.P.R. è stato reso

autonomo.

IDENTITA’ DELLA SCUOLA

I fondamenti su cui si basa il Liceo artistico si possono sintetizzare:

nell’esigenza di aprirsi al rinnovamento, avvertita nel nostro Istituto già a partire

dagli anni ’80, sia nelle metodologie che nei curricoli;

- 3 -

in un’ampia formazione di base coerente con gli obiettivi generali dei diversi

indirizzi;

in una didattica finalizzata alla crescita culturale e formativa dell’alunno che ne

riconosca e valorizzi differenze e potenzialità;

nella possibilità per lo studente di approfondire le conoscenze dell’area artistico-

visiva e progettuale attraverso la scelta tra una pluralità di percorsi.

L’attuale Istituto d’Istruzione Superiore “A.Righi” (fusione tra I’I.P.S.I.A. “A. Righi” e il Liceo

Artistico) ha i seguenti indirizzi di formazione:

Professionali:

Manutenzione e Assistenza Tecnica (elettrico, elettronico e meccanica)

Servizi Socio Sanitari

Produzioni Industriali e Artigianali – Articolazione Artigianale – opzione Produzione

Tessile e Sartoriale.

Liceali:

Grafica,

Arti Figurative,

Architettura Ambientale

Design

Scenografia.

MISSION (Finalità) e VISION(Obiettivi)

La nostra MISSION ha come intento la formazione di persone in grado di pensare ed agire

autonomamente e responsabilmente all’interno della società. Tale fine sarà raggiunto con

un progetto globale (PTOF) che, attraverso lo strumento giuridico dell’autonomia,

coinvolgerà tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita: studenti, famiglie, docenti,

e territori, ognuno per le sue competenze.

Gli studenti, nella interezza della persona (soggettiva, cognitiva, relazionale, spirituale e

professionale), non solo destinatari di un servizio scolastico, capaci di partecipare

attivamente alla realizzazione di se stessi, del proprio progetto di vita contribuendo a

migliorare la scuola e, più in generale il proprio contesto di appartenenza.

Le famiglie, con l’espletamento responsabile del loro ruolo, condividendo il patto

educativo finalizzato al raggiungimento della maturità dei ragazzi.

- 4 -

I docenti, con l’esercizio della loro professionalità, con un processo di apprendimento

graduale, flessibile, centrato sullo sviluppo di abilità e competenze, in continua riflessione

sulle pratiche didattiche innovative e coinvolgenti.

I territori ,con un rapporto organico, attivo, funzionale e condiviso con le istituzioni in una

dimensione europea,come contesto di appartenenza ricco di risorse e vincoli, da cogliere,

superare e con il quale interagire ed integrarsi. La realtà contemporanea, infatti, richiede

alti profili culturali e professionali e sarà assolutamente indispensabile costruire reti con

tutti gli organismi presenti.

La nostra VISION della scuola è basata sull’ottima qualità della didattica e delle relazioni

per ottenere una educazione della persona che sarà in grado di manifestare lo specifico

irripetibile di ciascuno, rendendolo capace di inserirsi nella futura società con

responsabilità e approccio proattivo. Sarà una scuola della cultura del senso e del progetto

in cui i docenti opereranno sempre al massimo della professionalità, della collegialità di

intenti e nel reciproco scambio di esperienze.

SEDI

L’Istituto comprende tre plessi; la sede Centrale di Via Berlino dove sono attivati gli

indirizzi Manutenzione e Assistenza Tecnica : elettrico-elettronico-meccanica, e Servizi

Socio Sanitari.

Nella sede di Via San Pasquale è attivato l’indirizzo Produzioni Industriale e Artigianale –

Articolazione Artigianale – opzione Produzione Tessile e Sartoriale.

Nella sede associata del Liceo Artistico di Via Marconi sono attivati gli indirizzi di Grafica,

Arti Figurative, Architettura e Ambiente, Design e Scenografia.

- 5 -

ORARIO DI APERTURA DELL’ISTITUTO

L’istituto è aperto tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì secondo il seguente orario:

il Lunedì e Mercoledì dalle 7,50 sino alle 14,50,

il Giovedì dalle 7,50 alle 14, 30

il Martedì e il Venerdì dalle ore 7,50 alle ore 17,30.

RISORSE MATERIALI

Le strutture sono sufficientemente capienti ed adatte per lo svolgimento della normale

attività didattica e per l’attuazione di progetti e tecniche didattiche comuni per le attività

integrative. La scuola ha una dotazione notevole di laboratori ed aule speciali dislocati nel

modo seguente:

Sede Centrale

Bibliomediateca;

Laboratorio d’Informatica;

Laboratorio Tecnologie e Tecniche di Istallazioni Manutenzione 1;

Laboratorio Tecnologie e Tecniche di Istallazioni Manutenzione 2;

Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni 1;

Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni 2;

Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni 3;

- 6 -

Laboratorio Tecnologie Elettrico – Elettroniche e Applicazioni 1;

Laboratorio Tecnologie Elettrico – Elettroniche e Applicazioni 2;

Laboratorio di Fisica;

Laboratorio di Chimica;

Aula Multimediale “Fondazione Roma”;

Laboratorio CIC;

Auditorium;

Palestra;

Bar interno.

Sede di Via San Pasquale

Biblioteca;

Laboratorio di Informatica;

Laboratorio di Modellistica e Confezioni;

Aula Disegno;

Aula CIC;

Sede del Liceo Artistico

Biblioteca;

Aula CIC;

Laboratorio Multimediale;

Aula Grafica;

Aula Artistica;

Aula di Architettura;

Aula Disegno Geometrico;

Aula di Discipline Plastiche 1;

Aula di Discipline Plastiche 2;

Palestra;

Sala Espositiva.

- 7 -

REGOLAMENTO D’USO DEI LABORATORI E DELLE AULE SPECIALI

Ogni laboratorio è affidato, all’inizio dell’anno scolastico, ad un docente responsabile. I

docenti che per le loro lezioni intendono usufruire dei laboratori e delle aule speciali sono

tenuti al rispetto delle norme di sicurezza (T.U. 81/08). Qualora si verificassero problemi o

mal funzionamento di apparecchiature o strumenti, i docenti ne danno comunicazione al

responsabile dell’Ufficio Tecnico. Per l’accesso ai laboratori è richiesta la prenotazione e la

corretta compilazione del registro.

ORARIO DI RICEVIMENTO

Presidenza

Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento.

Docenti

Ricevono i genitori:

ogni quindici giorni, nell’ora stabilita dopo l’avvio dell’orario definitivo;

in incontri collegiali tre volte l’anno.

Segreteria didattica, amministrativa e ufficio personale

Apertura al pubblico esterno, alunni e genitori:

Martedì, giovedì e Venerdì dalle ore 08:10 alle ore 09:10.e dalle ore 11:50 alle ore 12:50.

Apertura pomeridiana:

Ufficio personale e Ufficio didattica martedì e venerdì dalle 14:00 alle 15:00

Ufficio contabilità martedì dalle 14:30 alle 15:30

Ufficio protocollo venerdì dalle 14:00 alle 15:00

CALENDARIO SCOLASTICO

Inizio delle lezioni il 8/9/2016, termine lezioni 8/6/2017.

a) festività di rilevanza nazionale:

-tutte le domeniche;

1° novembre: festa di tutti i Santi;

08 dicembre: Immacolata Concezione;

25 dicembre: Natale;

26 dicembre: Santo Stefano;

01 gennaio: Capodanno;

6 gennaio: Epifania;

- 8 -

Lunedì dell’Angelo;

25 Aprile: Anniversario della Liberazione;

01 maggio: Festa del Lavoro;

2 giugno: Festa nazionale della Repubblica;

21 marzo Festa del Santo Patrono.

b) sospensione delle lezioni:

Festa dei Santi 1 novembre

vacanze natalizie: dal 23 al 31 dicembre, dal 2 al 5 gennaio di ciascun a.s.;

vacanze pasquali: i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì

immediatamente successivo al Lunedì dell’Angelo

c) su delibera del Consiglio d’Istituto su proposta del Collegio dei Docenti

31 ottobre

9 dicembre

28 febbraio

20 marzo

24 aprile.

L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

L’I.I.S. “A. Righi” possiede un’organizzazione interna che, sulla base della normativa

vigente, delle competenze e dei ruoli cui sono attribuite specifiche funzioni, ordina le

risorse umane e professionali disponibili in:

Organi deliberativi e consultivi

Aree

Settori operativi

secondo l’organigramma di seguito riportato. Esso viene aggiornato quando necessario ed

è reso noto, insieme alle linee guida della Politica per la Qualità che esprime, a tutti i

membri dell’Istituto tramite affissione agli Albi preposti.

Collegio dei Docenti

Il Collegio dei Docenti é un organismo costituito dal personale docente a tempo

determinato e indeterminato ed è presieduto dal Dirigente Scolastico.

Il Collegio dei Docenti si caratterizza per una pluralità di competenze, che hanno incidenza

soprattutto sul piano didattico-educativo; è l’organo supremo che delibera in materia di

- 9 -

funzionamento didattico dell’Istituto nel rispetto di: Obiettivi generali del sistema istruzione,

Libertà di insegnamento, Libertà di scelta delle famiglie, Diritto all’ istruzione (Art.7 D.L.

297/94).

In sede di Collegio dei Docenti, vengono illustrate, discusse ed approvate le azioni

educative da attivare, inquadrate al più alto livello strategico nel Processo di progettazione

curricolare, che si concretizzano nella programmazione educativa.

I poteri che la Legge attribuisce al Collegio dei Docenti possono sinteticamente

distinguersi in: deliberanti, di propulsione, di proposta, di verifica e valutazione, di

indagine.

Inoltre il Collegio ha particolari poteri elettivi, partecipando alla formazione di altri organi

collegiali e, nell'ambito dell'esercizio delle prerogative di auto-organizzazione, poteri di

designazione per l'eventuale formazione di commissioni e gruppi di lavoro ai quali affidare

compiti istruttori.

Consiglio di Istituto

Il Consiglio di Istituto esercita la propria sfera d'azione per quanto attiene la

programmazione della vita e dell'attività della scuola.

La sua sfera di competenza, pur essendo chiaramente distinta e delimitata, non può

prescindere da quella del Collegio dei Docenti, ma trova costante occasione di contatto e

riferimento.

Il Consiglio di Istituto esercita in prevalenza attribuzioni amministrative in relazione alla

gestione economico-finanziaria dell'istituzione scolastica.

L'impiego dei mezzi finanziari, sulla base delle effettive disponibilità, qualifica le scelte

gestionali del Consiglio.

Spetta al Consiglio di Istituto l'adozione del Regolamento interno.

Il Consiglio di Istituto è composto da 19 membri, così suddivisi:

n. 8 rappresentanti del personale docente;

n. 4 rappresentanti dei genitori degli alunni;

n. 4 rappresentanti degli studenti;

n. 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario;

il Dirigente Scolastico (membro di diritto).

- 10 -

Giunta esecutiva

Prepara i lavori del Consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio

stesso, e cura l’esecuzione delle relative delibere.

La giunta esecutiva vede la presenza di due membri di diritto: il Dirigente Scolastico e il

Responsabile dell’area amministrativa; la presidenza riservata al capo d'Istituto.

DIRIGENZA

Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell'I.I.S. “Augusto Righi”, ne ha la

legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali

e dei risultati del servizio al più alto livello strategico.

La persona del Capo d'Istituto ha rilevanza esterna, in quanto trattasi di un organo

uninominale, attivo, in grado di instaurare rapporti, oltre che con il personale dipendente

dall'Amministrazione, con terzi estranei all'Amministrazione stessa.

Il Dirigente Scolastico, per la rilevanza sul piano didattico che tale figura riveste e per la

necessaria funzione di promozione e coordinamento che la Legge stessa gli assegna

rispetto ai compiti didattico-educativi della scuola, è membro effettivo e presiede le riunioni

degli organi consultivi e deliberativi dell’Istituto.

Il Dirigente Scolastico ha la rappresentanza legale dell'Istituto e con il suo operato , mette

in condizione di agire l'istituzione scolastica stessa, costituendo, nei rapporti con terzi,

diritti alla riscossione e obblighi di pagamento.

E' compito dell'Alta Direzione stilare ogni anno il Piano annuale delle Attività, che è

disponibile sul sito dell'istituto. In caso di assenza o impedimento del Dirigente Scolastico,

la funzione di Alta Dirigenza e relative responsabilità sono assunte dal vicario (cfr. art.7

del D.Lvo n. 297 del 16 aprile 1994).

L’attribuzione degli incarichi di responsabilità delle aree (eccezion fatta per l’area

amministrativa) e dei settori riportati in organigramma sono effettuate dal DS. Rientra nella

responsabilità della AD la formazione del personale. È responsabilità dell’alta Direzione

predisporre la lista del personale impiegato nelle attività legate all’Accreditamento

regionale, compresa la nomina dei responsabili di area.

Il DS è responsabile del mantenimento dei livelli acquisiti sulle prestazioni

dell’Istituto e del loro continuo miglioramento.

Il DS, secondo quanto previsto dal D. Lvo del n. 626 del 19 settembre 1994, organizza il

servizio di prevenzione e protezione; a tale scopo, previa consultazione del

- 11 -

rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, nomina il responsabile del servizio di

prevenzione e protezione in base al possesso di attitudini e capacità adeguate.

Il DS fornisce al servizio di prevenzione e protezione informazioni in merito a: la natura dei

rischi; l'organizzazione del lavoro; la programmazione e l'attuazione delle misure

preventive e protettive; i dati del registro degli infortuni e delle malattie professionali; le

prescrizioni di vigilanza.

Il Capo di Istituto, su istanza del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, fornisce

tutte le informazioni e la documentazione richieste.

In particolare la funzione direttiva e le connesse responsabilità sono specificate dai

seguenti dispositivi:

D.Lvo del 16 aprile 1994, n.297, Parte III, Titolo I, Capo I, art.396 CCNL del 4 agosto

1995, Titolo III, Capo II, Sezione I, artt.32, 33

Responsabilità della direzione

La direzione si identifica nei responsabili delle quattro aree strategiche individuate e

definite nell’organigramma.

Le responsabilità della Direzione si esplicano nel rispetto delle direttive di massima

impartite e dagli obiettivi assegnati dall’Alta Direzione come definito nelle responsabilità di

ciascuna area.

Ogni area tiene sotto continuo controllo l’evoluzione dei processi interni ed esterni di

propria competenza allo scopo di evidenziare le problematiche e suggerire all’AD le azioni

correttive e preventive da intraprendere.

Responsabile Sicurezza

È responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali. Il RS

individua e valuta i fattori di rischio. Individua le misure per la sicurezza e la salubrità degli

ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica

conoscenza dell'organizzazione aziendale.

Redige una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il

lavoro, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; elabora le

procedure di sicurezza per le varie attività; propone i programmi di informazione e

formazione dei lavoratori; indice almeno una volta all’anno una riunione in materia di tutela

della salute e di sicurezza a cui partecipano il DS ed il Rappresentante dei lavoratori per la

sicurezza per definire i programmi di informazione e formazione dei lavoratori ai fini della

- 12 -

sicurezza e della protezione della loro salute e per rendere nota la valutazione dei rischi

durante il lavoro. Fornisce ai lavoratori le informazioni di cui all' art. 21 del D. Lvo n.

626/94.

In particolare, il RS è responsabile del “Progetto per l’uso accettabile”, relativo alla

gestione delle informazioni presso la segreteria della scuola.

Responsabile area amministrativa

L’area amministrativa è l’area nella quale sono definite le funzioni di supporto per

permettere l’erogazione del servizio attraverso la redazione di atti amministrativi.

Responsabile dell’area è il Direttore Generale dei Servizi Amministrativi (denominato in

seguito Responsabile Amministrativo) di cui le particolari funzioni direttive sono esplicitate

dal CCNL del 4 agosto 1995, Titolo III, Capo II, Sezione III, art.51.

Il Responsabile Amministrativo coadiuva l’Alta Direzione e sovrintende, con autonomia

operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai

servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il relativo

personale.

Il Responsabile Amministrativo organizza i servizi di tipo amministrativo, contabile, di

ragioneria, di economato, che assumono nei casi previsti rilevanza anche esterna ed è

primo responsabile del funzionamento degli stessi.

Il Responsabile Amministrativo coadiuva il “personale ATA” come specificato dal CCNL

del 4 agosto 1995, Titolo III, Capo II, Sezione IV, art.51 e quindi il settore biblioteca ed il

settore laboratori.

Il Responsabile Amministrativo è responsabile delle attività dei collaboratori scolastici e

quindi della sorveglianza degli allievi nelle aule, nei laboratori, nelle officine e negli spazi

comuni in occasione di momentanea assenza degli insegnanti, della pulizia dei locali

scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative pertinenze.

Il Responsabile Amministrativo è anche responsabile del referente di segreteria per

l'Accreditamento regionale,del quale effettua la nomina formale.

I Dipartimenti

I Dipartimenti sono articolazioni disciplinari (“materie”) permanenti del Collegio dei Docenti,

che li istituisce da questo nell’esercizio dei propri poteri di auto-organizzazione per

assicurare l'esercizio organico ed integrato delle proprie funzioni.

- 13 -

Ai dipartimenti sono attribuiti compiti concernenti aree di materie omogenee e/o affini.

Essi, nell’ambito del Processo di Progettazione curricolare, sono titolari della

Programmazione didattica, gestiscono le condizioni di flessibilità e di modularità

metodologica e garantiscono il raggiungimento per ciascuna disciplina degli standard

approvati in sede di Collegio dei Docenti, con la valutazione dei risultati didattici ottenuti e

la promozione di azioni di miglioramento, secondo mappe di competenza.

In particolare i Dipartimenti:

Decidono la programmazione didattica annuale sulla base delle indicazioni del

Ministero e per assi culturali;

Propongono le attività di aggiornamento;

Propongono le attività didattiche non curriculari attinenti l’area disciplinare propria;

Propongono l’adozione dei libri di testo e l’acquisto dei sussidi didattici;

Stabiliscono gli obiettivi delle discipline per ogni classe;

Stabiliscono i contenuti comuni, anche in vista delle inevitabili fusioni di classi, di

passaggi di alunni, per rendere omogenee le decisioni finali dei Consigli di classe nella

valutazione degli alunni;

Definiscono gli strumenti di valutazione paralleli, la tipologia e il numero delle prove, le

modalità e i tempi di correzione e di classificazione delle medesime;

Definiscono i criteri di valutazione omogenei, compresa la scala dei voti da 1 a 10;

Stabiliscono l’uso dei sussidi didattici, dei laboratori e dei libri di testo;

Stabiliscono le attività e i progetti integrativi dell’attività didattica.

L'incarico di Coordinatore Responsabile del Dipartimento viene conferito dalla

Dirigenza su indicazione degli insegnanti rappresentanti il dipartimento stesso.

Il Coordinatore Responsabile di dipartimento svolge essenzialmente compiti di

propulsione, coordinamento, direzione, controllo e vigilanza.

In particolare:

Convoca le riunioni fissate dal Collegio dei Docenti e/o richieste dai componenti del

Dipartimento;

Predispone il materiale e la documentazione necessari;

Organizza il “tutoring” dei docenti supplenti e dei docenti nell’anno di straordinariato;

Organizza attività e strumenti di documentazione scientifica;

Raccoglie le richieste di acquisto di materiale, concordando con i componenti del

dipartimento, le priorità d’acquisto.

- 14 -

Consigli di classe

Ogni Consiglio di Classe realizza la “programmazione della classe”, intesa come il

coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari sulla base degli obiettivi stabiliti in

sede di Collegio dei Docenti, che trova applicazione nel Piano di lavoro annuale

predisposto da ciascun docente.

La “programmazione della classe” si articola nei seguenti punti:

Stabilire gli obiettivi formativi in termini di livelli di competenze attesi

Coordinare verifiche e valutazioni (art.5 D.L. 297/94)

Stabilire la programmazione specifica della classe (piano di lavoro annuale)

Verificare e valutare apprendimenti e comportamenti (griglie di osservazione e

valutazione)

Porre in atto quanto deliberato dal Collegio dei Docenti.

Coordinare verifiche e valutazioni. (Art. 5 D.L. 297/94)

Inoltre, il Consiglio di Classe:

Elabora proposte al Collegio dei Docenti in ordine alla azione educativa, didattica e

di sperimentazione;

Agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni;

Attua la valutazione periodica e finale degli alunni;

Esprime pareri sui provvedimenti disciplinari a carico degli alunni

I Coordinatori del Consiglio di classe

Il Coordinatore del Consiglio di classe è individuato e nominato dal Dirigente scolastico

tra i membri del Consiglio e svolge le seguenti funzioni:

1. Presiede, in assenza del DS, le riunioni del Consiglio di Classe e provvede alla

verbalizzazione;

2. Consegna alle famiglie le comunicazioni didattico – disciplinari (valutazione

intrapentamestrali);

3. Raccoglie le indicazioni fornite dei colleghi per individuare e migliorare la condotta

e/o il profitto degli allievi e tiene i contatti con la Dirigenza e con la famiglia;

4. Convoca il Consiglio di Classe, su proposta di uno o più docenti, allo scopo di

affrontare gli eventuali problemi emersi;

5. Informa, tramite il DS, il Consiglio d’Istituto di eventuali interventi di assistenza

scolastica, di cui è venuto a conoscenza;

6. Coordina la somministrazione delle prove di ingresso nelle classi prime;

- 15 -

7. Raccoglie i dati necessari alla compilazione del documento di accompagnamento

delle classi quinte per l’Esame di Stato.

N.B. Il Coordinatore del Consiglio classe rimane in carica fino alla nomina dei nuovi

coordinatori per l’anno scolastico seguente.

- 16 -

ORGANIGRAMMA

Dirigente Scolastico

Prof. Pietro Pascale

Collaboratore Vicario

Prof. Luigi Marrocco

Collaboratore

Prof.ssa Gabriella Latempa

Fiduciario sede San Pasquale

Prof.ssa Liliana D'Ermo

Fiduciario sede Liceo Artisitico

Prof.ssa Tesesa Murro

FUNZIONI

STRUMENTALI

Area 1 - P.O.F.

Prof.ssa Mara Di Nallo

Prof.ssa Liliana D'Ermo

Area 3 - Supporto agli alunni

Prof. Salvatore Senese

Area 5 - Orientamento

Prof.ssa Valentina Pelonara

Area 2 - Supporto ai docenti

Prof. ssa Eleonora Albanese

Area 4 - Integrazione alunni H

Prof.ssa Patrizia Reale

DIPARTIMENTI

Comitato Tecnco Scientifico

Asse dei

Lunguaggi

Dipartimento Umanistico

Prof.ssa Liliana D'Ermo

Dipartimento Artistico

Prof.ssa I. Rongione

Asse Scientifico Matematico

Dipartimento

Matematico

Prof. R. Palombo

Asse Scientifico

Tecnologico

Dipartimento

Tecnologico

Prof. Vincenzo Giannini

Asse Storico

Sociale

Dipartimento

Sociale

Prof.ssa Marisa Grieco

D.G.S.A.

Alfonsina Mambro

- 17 -

COORDINATORI DI CLASSE

CLASSE COORDINATORI

1° A M.A.T. Buttarazzi G.

1° B M.A.T. Percoco M.

1° C M.A.T. Bossa E.

2° A M.A.T. Palombo R.

2° B M.A.T. Ceccacci M.

3° A M.A.T. Minchella S.

3° B M.A.T. Tomassi Di Camillo S.

4° A M.A.T. Mancini A.

4° B M.A.T.

5° A M.A.T. Giannini V.

5° B M.A.T. Piccone A.

2° A S.S.S Di Nallo M.

3° A S.S.S Pelagalli E.

4° A S.S.S Russo G.

4° B S.S.S. Niro P.

4° C S.S.S. .

5° A S.S.S. Pezzolla G.

5° B S.S.S. Di Rienzo A.

1° A P.I. Scappaticci B.

2° A P.I. Leonetti A.

3° A P.I. Saltarelli P.

4° A P.T.S. Crocca D.

5° A P.T.S. D’Alessandro R.

1° A LA Pessia K.

2° A LA Cellucci S.

3° A AF/AA Calabrò D.

4° A AF/AA Celotto E.

5° A AF/AA Mancini A.

1° B LA Martini G.

2° B LA Aprile A.

3° B GR Cerrito G.

- 18 -

3° C GR Truppa A. R.

4° B GR Cascarino M.

5° B GR Simone F.

- 19 -

ATTIVITÀ DIDATTICA

ORARIO DELLE LEZIONI

Le ore di lezione sono ridotte secondo le indicazioni della C.M. 243/79 per le esigenze di

trasporto degli studenti.

L’orario delle lezioni è il seguente Sedi Centrale e S.Pasquale:

1^ ora 08:20 – 09:10

2^ ora 09:10 – 10:10

3^ ora 10:10 – 11:10

4^ ora 11:10 – 12:10

5^ ora 12:10 – 13:00

6^ ora 13:00 – 13:50

Il venerdì completa l’orario come segue:

7^ ora 13:50 – 14:40

8^ ora 14:40 – 15:30

9^ ora 15:30 – 16:20

L’orario del Liceo Artistico è articolato come segue:

1^ ora 08:20 – 09:10

2^ ora 09:10 – 10:10

3^ ora 10:10 – 11:10

4^ ora 11:10 – 12:10

5^ ora 12:10 – 13:00

6^ ora 13:00 – 13:50

Il venerdì completa l’orario come segue:

7^ ora 13:50 – 14:40

8^ ora 14:40 – 15:30

9^ ora 15:30 – 16:20

10^ ora 16:20 – 17:00

- 20 -

Organizzazione in trimestre e pentamestre

Il Collegio dei Docenti del 5 settembre 2016 ha deliberato di dividere, per la valutazione,

l’anno scolastico in 2 periodi: trimestre e pentamestre.

La suddivisione del periodo delle lezioni in trimestre e pentamestre assegna un tempo più

lungo al 2° periodo al fine di permettere:

l’eventuale organizzazione dei corsi di recupero per gli alunni in difficoltà già nel

mese di gennaio,

un tempo maggiore per la valutazione di fine anno.

I momenti di valutazione sono previsti nei Consigli di Classe che si terranno nei mesi di:

novembre per un primo confronto tra docenti ed effettuare la programmazione del

Consiglio stesso e dedurre informazioni per la programmazione personale dei

docenti; con individuazione degli alunni insufficienti;

dicembre per le operazioni relative allo scrutinio del 1° trimestre (scheda di

valutazione);

marzo per la produzione della “Valutazione interpentamestrale ”;

giugno con le operazioni di scrutinio del 2° pentamestre.

La segnalazione delle insufficienze verranno comunicate alle famiglie al termine di ogni

valutazione. I colloqui con le famiglie si terranno nei mesi di gennaio, marzo e maggio.

Obiettivi trasversali

Con l’innalzamento dell’obbligo dell’istruzione (legge 296/2006), il Ministero della Pubblica

Istruzione, recependo la raccomandazione del Parlamento e del Consiglio dell’Unione

Europea del 18 dicembre 2006, ha definito i saperi e le competenze (articolati in

conoscenze e abilità) previsti dai curricoli relativi ai cinque anni degli istituti di istruzione

secondaria superiore.

I saperi e le competenze sono suddivisi in quattro gruppi detti assi culturali (asse dei

linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale) e devono

essere posti alla base della costruzione di percorsi di apprendimento per l’acquisizione

delle competenze chiave. (Tab.1).

Tali competenze chiave costituiscono le fondamenta per un processo di

apprendimento permanente anche nell’ottica della futura vita lavorativa.

Le competenze chiave indicate dalla raccomandazione sono: comunicazione nella madre

lingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica, competenze di

- 21 -

base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze

sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione

culturale. Esse si articolano in conoscenze e abilità sia specifiche di una data disciplina,

sia trasversali a più discipline.

Nell’ottica di favorire il pieno sviluppo della persona, di corrette e significative relazioni con

gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale per la formazione del

cittadino, il Collegio dei docenti ha quindi individuato gli obiettivi formativi trasversali,

sulla base delle indicazioni generali del Ministero della Pubblica Istruzione e di obiettivi

autonomamente definiti.

Detti obiettivi saranno perseguiti da tutti i docenti nella loro attività didattica,

indipendentemente dalla disciplina specifica di insegnamento.

All’interno di tale insieme, il Consiglio di classe seleziona gli obiettivi trasversali che i

docenti inseriscono nella propria programmazione individuale.

La valutazione di tali obiettivi viene effettuata dal Consiglio di classe in occasione degli

scrutini alla fine del 1° trimestre e del pentamestre.

La Programmazione

La programmazione educativa ha come fine la realizzazione della personalità di ogni

studente, la formazione della persona e del cittadino. Essa pone perciò in relazione i

contenuti specifici delle singole discipline con i bisogni, gli interessi ed i processi di

apprendimento degli allievi.

L’attività didattica curricolare è suddivisa in 4 fasi fondamentali:

Fase 1: Programmazione disciplinare

Programmazione per Assi culturali

Programmazione per dipartimenti disciplinari

Programmazione dei consigli di classe

Programmazione individuale del docente

Fase 2: Svolgimento dell’attività didattica

Fase 3: Verifica e valutazione dell’andamento didattico-disciplinare

Fase 4: Interventi di recupero e approfondimento

Gli obiettivi formativi perseguiti attraverso l’azione didattica possono essere distinti in

obiettivi specifici di disciplina ed obiettivi comuni a più discipline (trasversali). Questi ultimi

vengono definiti all’inizio dell’anno scolastico per essere inseriti nella programmazione

didattica.

- 22 -

Programmazione per Assi culturali

I docenti si riuniscono per Assi culturali ad inizio anno scolastico per concordare:

la programmazione comune in cui sono definiti gli obiettivi interdisciplinari

d’indirizzo, le attività extracurricolari e le attività con l’esterno (stage, gite

d’istruzione, servizi per privati);

l’eventuale riprogettazione dell’indirizzo.

All’inizio del pentamestre è previsto un secondo incontro per valutare i risultati raggiunti e

per definire le di base competenze, in particolare, per le classi seconde.

Alla fine dell’anno scolastico è previsto un eventuale ultimo incontro per valutare le

problematiche emerse nel corso dell’anno scolastico legate alle specializzazioni, per

elaborare nuove proposte e per proporre criteri relativi alla ripartizione del fondo comune

destinato alle specializzazioni.

Programmazione per Dipartimenti disciplinari

I Dipartimenti disciplinari si riuniscono ad inizio anno scolastico per concordare

collegialmente, in base ai programmi ministeriali, la programmazione comune in cui si

definiscono:

finalità generali della disciplina;

conoscenze e competenze comuni da conseguire;

standard minimi di accettabilità delle conoscenze e delle competenze;

strumenti di verifica e di valutazione comuni;

attività integrative curricolari e interdisciplinari.

- 23 -

Griglia di valutazione per Assi disciplinari

ASSE DEI LINGUAGGI LIVELLI

LINGUA ITALIANA VALUTAZIONE

ANALITICA VALUTAZIONE

GLOBALE DELL’ASSE

Padroneggia gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Espone in modo chiaro logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati

anzato

Affronta molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista.

Padroneggia gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Individua il punto di vista dell’altro in contesti formali ed informali.

Individua il punto di vista dell’altro in contesti formali ed informali.

on raggiunto

Coglie i caratteri specifici di un testo letterario

Produce testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Ricerca, acquisisce e seleziona informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo.

Produce testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Avanzato

- 24 -

ASSE DEI LINGUAGGI LIVELLI

LINGUA STRANIERA VALUTAZIONE

ANALITICA VALUTAZIONE

GLOBALE DELL’ASSE

Utilizza una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

Comprende i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

Ricerca informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale.

Interagisce in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale.

Scrive brevi testi su tematiche personali, sociali, professionali coerenti con i percorsi di studio.

- 25 -

ASSE DEI LINGUAGGI LIVELLI

ALTRI LINGUAGGI VALUTAZIONE

ANALITICA VALUTAZIONE

GLOBALE DELL’ASSE

Utilizza gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

Conosce e rispetta i beni culturali e ambientali a partire dal proprio territorio.

anzato Utilizza e produce testi multimediali

Elabora prodotti multimediali (testi, immagini, suoni , ecc.), anche con tecnologie digitali.

- 26 -

ASSE MATEMATICO LIVELLI

VALUTAZIONE ANALITICA

VALUTAZIONE GLOBALE DELL’ASSE

Utilizza le tecniche e le procedure del Calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

Risolve equazioni e disequazioni e verifica la correttezza dei procedimenti utilizzati

Avanzato

Risolve sistemi di equazioni seguendo istruzioni e verificando la correttezza dei risultati

Confronta ed analizza figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

Individua le proprietà essenziali delle figure e le riconosce in situazioni concrete

Applica le principali formule relative alla retta e alle figure geometriche sul piano cartesiano

Non raggiunto

Individua le strategie appropriate per la soluzione di problemi

Analizza dati e li interpreta sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

- 27 -

ASSE SCIENTIFICO – TECNOLOGICO LIVELLI

VALUTAZIONE ANALITICA

VALUTAZIONE GLOBALE DELL’ASSE

Osserva, descrive ed analizza fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconosce nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Raccoglie dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) ,o degli oggetti artificiali, o la consultazione di testi e manuali, o media.

Individua con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli.

Analizza in maniera sistemica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori.

Analizza un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura.

e

Analizza qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Interpreta un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano.

E’ consapevole dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione/utilizzazione quotidiana dell’energia.

Base

E’ consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Coglie le interazioni tra esigenze di vita e processi tecnologici.

anzato

- 28 -

ASSE STORICO – SOCIALE LIVELLI

VALUTAZIONE ANALITICA

VALUTAZIONE GLOBALE DELL’ASSE

Comprende il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

Colloca gli eventi più rilevanti secondo le coordinate spazio – tempo.

Identifica gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi.

Comprende il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale.

Legge – anche in modalità multimediale le differenti fonti letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche ricavandone informazioni su eventi storici di diverse epoche e differenti aree geografiche.

Colloca l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

Comprende le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione italiana.

Identifica i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona – famiglia – società – Stato.

Si orienta nel tessuto produttivo del proprio territorio.

Riconosce i principali settori in cui sono organizzate le attività economiche del proprio territorio.

to

- 29 -

INDICATORI DESCRITTORI

Interesse

Vivo Adeguato Superficiale Modesto/discontinuo Carente

Partecipazione

Costruttiva Recettiva Discontinua Passiva Di disturbo/nulla

Impegno

Notevole Costante Sufficiente Saltuario Scarso

INDICATORI DESCRITTORI VOTO

Conoscenze

Articolate e approfondite Accurate Adeguate/sufficienti Limitate Scarse

10 – 9 8

7 – 6 5

4 – 1

Competenze

Autonome e sicure Puntuali Apprezzabili/accettabili Modeste Carenti

10 – 9 8

7 – 6 5

4 – 1

Metodo di studio

Correttamente organizzato Sufficientemente organizzato Mnemonico/ripetitivo Poco organizzato Inefficace

Progressione nell’apprendimento

Notevole Costante Accettabile Limitata Inadeguata

- 30 -

CONOSCENZE (sapere) COMPETENZE (saper fare) voto

Ampie, approfondite, organiche Analitiche, sintetiche, logico – argomentative (efficaci, originali, duttili)

9 – 10

Complete e organizzate Efficaci nei collegamenti e nelle applicazioni (consapevoli e sicure)

8

Corrette, esaurienti Appropriate, corrette (sicure nell’individuazione dei concetti chiave)

7

Generalmente corrette, anche se manualistiche

Limitate alla individuazione degli aspetti più significativi e nelle applicazioni (semplici, generalmente appropriate)

6

Incomplete, non sempre corrette

Non del tutto adeguate anche in situazioni semplici (non sempre sicure ed efficaci)

5

Superficiali, frammentarie, per lo più errate

Scarse e generalmente carenti sia nell’individuazione degli aspetti significativi delle conoscenze sia nelle semplici applicazioni

4

Incoerenti, errate o mancanti Scarse e inefficaci anche in attività guidate 1 – 3

- 31 -

I Dipartimenti disciplinari si riuniscono poi nel mese di febbraio per controllare l’andamento

della programmazione e per stabilire eventuali prove comuni per classi parallele. Infine, i

Dipartimenti si riuniscono nuovamente nel mese di maggio per verificare se la

programmazione stabilita ad inizio anno è risultata adeguata, per controllare i risultati delle

eventuali prove comuni e per la scelta dei libri di testo.

Programmazione dei Consigli di Classe

Nella composizione ristretta al Dirigente Scolastico e ai docenti, il Consiglio di classe

raccoglie le diagnosi dei singoli insegnanti, le proposte dei Dipartimenti disciplinari, dei

rappresentanti dei genitori e degli alunni per la definizione di un piano di interventi con

priorità, azioni, strumenti e modalità di verifica. Tale programmazione comprende:

la definizione degli obiettivi trasversali e dei criteri di valutazione degli stessi;

il piano di azione per soddisfare il fabbisogno formativo della classe;

le strategie per la promozione delle competenze articolate in conoscenze, e abilità.

Nelle riunioni allargate ai rappresentanti dei genitori e degli alunni, il Consiglio di classe,

ha il compito di:

formulare proposte al Collegio dei docenti in ordine all'azione educativa e didattica

e a iniziative di sperimentazione;

formulare proposte ai docenti della classe, quando esse riguardino esclusivamente

l'attività da svolgere nella classe e non richiedano, per la loro attuazione,

autorizzazioni da parte di altri organi;

promuovere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.

Programmazione disciplinare individuale

La programmazione disciplinare individuale si esplicita nel piano di lavoro del docente. Si

tratta di uno strumento flessibile ed integrabile “in itinere”, sia per iniziativa del singolo

docente sia per intervento del Consiglio di classe.

Nella propria programmazione il docente tiene conto:

della situazione di ingresso della classe (analisi dei prerequisiti). A tal fine, all’inizio

dell’anno scolastico, (a discrezione dell’insegnante), agli studenti vengono

somministrati i “test di ingresso” con lo scopo di individuare il livello di partenza

della classe, evidenziare eventuali lacune e progettare gli interventi didattici più

appropriati.

- 32 -

dei programmi ministeriali, della programmazione per Dipartimenti disciplinari, della

programmazione e degli obiettivi trasversali definiti dal Consiglio di classe in linea

con la politica della Qualità e del miglioramento continuo dell’offerta formativa

seguita dall’Istituto, per la stesura del piano di lavoro individuale.

I contenuti sono organizzati in nuclei tematici definiti moduli, composti da più unità

didattiche, caratterizzati da obiettivi propri della disciplina, suddivisi in conoscenze,

abilità/capacità.

Nel suo piano di lavoro il docente definisce:

finalità, obiettivi, strategie, metodologie, strumenti di verifica e valutazione;

conoscenze e competenze da conseguire nella disciplina All’inizio dell’anno

scolastico il docente comunica alla classe il piano di lavoro individuale.

Svolgimento dell’attività didattica

Ogni docente struttura la sua attività didattica tenendo conto del contesto in cui si trova ad

operare ed avvalendosi delle strategie didattiche e di recupero che ritiene utili a facilitare

un apprendimento efficace e duraturo nel tempo.

Ogni docente promuove inoltre il raggiungimento degli obiettivi trasversali,

comportamentali e cognitivi che determinano la crescita della persona considerata nella

sua totalità.

La Verifica e la Valutazione

Il sistema di verifica-valutazione non serve soltanto ad accertare l’apprendimento dei

singoli studenti, ma anche a conoscere, per migliorare, il processo di insegnamento-

apprendimento, anche attraverso la modifica della propria programmazione (flessibilità

della programmazione).

La valutazione, infatti, non riguarda esclusivamente lo studente, ma costituisce un

feedback per il docente che, attraverso essa, cerca di individuare le eventuali difficoltà

degli studenti e predispone strategie di recupero e piani di intervento differenziati.

Le verifiche sono strettamente legate agli obiettivi della programmazione e realizzate in

modo da poter accertare quali competenze l'alunno sia stato in grado di raggiungere. A tal

fine si utilizzano diversi strumenti di verifica, dalle prove strutturate all’osservazione

sistematica dei comportamenti.

Nel “piano di lavoro” redatto da ciascun docente all’inizio dell’anno scolastico sono

indicate:

- 33 -

la tipologia degli strumenti che si intende utilizzare per verificare le singole

conoscenze e abilità acquisite dallo studente durante il percorso didattico;

il numero minimo di prove per ogni tipologia (scritto, orale, pratico, grafico) per il

periodo del trimestre e del pentamestre.. In linea generale, è previsto un congruo

numero di prove scritte ed orali per . Le prove scritte vengono consegnate agli

alunni entro 15 giorni dal loro svolgimento; la valutazione delle verifiche orali è

comunicata agli alunni subito dopo la verifica.

Sono oggetto di verifica e valutazione anche gli obiettivi trasversali.

Le prove orali e scritte permettono di verificare il raggiungimento di obiettivi cognitivi quali

la conoscenza e comprensione dei concetti, le abilità di analisi, applicazione,

rielaborazione e sintesi. Per le prove scritte possono essere utilizzati quesiti di tipo V/F

(vero/falso), questionari a risposta multipla o prove più articolate quali temi, analisi del

testo, articoli di giornale, problemi, saggi, relazioni.

Le verifiche orali sono un valido strumento per la valutazione dei processi cognitivi più

elevati ed abituano lo studente al colloquio e all’affinamento delle capacità espressive.

Per le classi quinte, in preparazione all'esame di Stato, i Consigli di classe programmano,

oltre ad esercitazioni per la prima e la seconda prova, alcune esercitazioni sulla terza

prova scritta pluridisciplinare.

Alla verifica è strettamente connessa la valutazione che si distingue in:

Valutazione diagnostica, che rileva la situazione di partenza;

Valutazione formativa, che si effettua in itinere e fornisce informazioni sul

processo di apprendimento di ogni studente;

Valutazione sommativa, che si effettua su uno o più moduli.

La valutazione finale considera tutto il percorso formativo dello studente e tiene conto della

valutazione diagnostica, formativa e sommativa.

La valutazione si basa sulla trasparenza (legge 114/93): lo studente è infatti portato a

conoscenza dei criteri e delle modalità di valutazione al fine di favorire l’acquisizione della

capacità di autovalutazione (consapevolezza del livello raggiunto rispetto a obiettivi

prefissati).

Anche al fine di uniformare i criteri di valutazione tra i vari docenti, è stata elaborata una

griglia di corrispondenza tra gli indicatori ed i descrittori della valutazione, con il voto

espresso in decimi, fissando come indicatori le conoscenze e le competenze, Griglia di

valutazione, (Tab. 1)

- 34 -

Inoltre, nella valutazione, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministro della Pubblica

Istruzione, si tiene conto anche del voto di condotta.

- 35 -

Griglia di valutazione – Tabella 1 Voto Conoscenze Competenze Abilità

2 – 3 Nessuna conoscenza o pochissime conoscenze.

Non riesce ad applicare le sue conoscenze e

commette gravi errori.

Non è in grado di effettuare alcuna analisi e di sintetizzare le

conoscenze.

4 Frammentarie e non sempre corrette nei

contenuti.

Riesce ad applicare le conoscenze in compiti semplici, ma commette

errori anche gravi nell’esecuzione.

Effettua analisi e sintesi solo parziali ed imprecise. Sollecitato e

guidato effettua valutazioni non approfondite.

5 Superficiali e non del

tutto complete.

Commette qualche errore non grave nell’esecuzione

di compiti piuttosto semplici.

Effettua analisi e sintesi ma non complete ed approfondite. Guidato

e sollecitato sintetizza le conoscenze acquisite e sulla loro base effettua semplici valutazioni.

6 Adeguate ma non

approfondite.

Applica le conoscenze acquisite ed esegue

compiti semplici senza fare errori.

Effettua analisi e sintesi adeguate, ma non approfondite, guidato e sollecitato riesce ad effettuare

valutazioni anche più accettabili.

7 Complete ed approfondite.

Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti

e le procedure, ma commette qualche errore

non grave.

Effettua analisi e sintesi complesse ed approfondite con qualche incertezza, se guidato. Effettua valutazioni autonome

parziali e per lo più approfondite.

8 Complete, approfondite

e con capacità di valutazione.

Esegue compiti complessi e sa applicare contenuti e

procedure-

Effettua analisi e sintesi abbastanza complesse ed

approfondite. Valuta autonomamente.

9 – 10

Complete, approfondite, rielaborate ed arricchite

da considerazioni originali desunte dalla propria esperienza.

Esegue compiti complessi, le conoscenze

e le procedure in nuovi contesti.

Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce relazioni, organizza

autonomamente le conoscenze e le procedure acquisite. Effettua

valutazioni autonome, complete, approfondite e personali.

- 36 -

Attività di recupero alla fine del primo trimestre

Tutti i docenti effettueranno entro il termine del 1° trimestre il recupero in itinere per

permettere agli alunni in difficoltà di colmare le lacune evidenziate nella prima parte

dell’anno scolastico.

Nelle ultime due settimane di Gennaio, nelle classi dove si riterrà opportuno verrà

effettuata la pausa didattica con attività volte al recupero .

Al termine dell’attività sarà somministrata obbligatoriamente una verifica, per valutare il

raggiungimento degli obiettivi prefissati per il primo trimestre e non raggiunti dall’alunno.

Le prove di verifica dovranno tenersi, per tutte le materie nelle quali gli studenti avranno

riportato valutazioni insufficienti. La prova di verifica finale di ogni attività di recupero verrà

predisposta e valutata dal docente.

Attività di recupero alla fine dell’anno scolastico e modalità di gestione degli

scrutini finali

I corsi di recupero e le verifiche finali per gli alunni con sospensione del giudizio si

terranno nel periodo giugno-luglio. Le modalità delle attività di recupero alla fine

dell’anno scolastico saranno definite nel Collegio dei Docenti di maggio.

Si procederà secondo il seguente schema:

A giugno, viene data una comunicazione a tutte le famiglie per la partecipazione ai corsi di

recupero organizzati dalla scuola.

Nei primi giorni di giugno si svolgeranno gli scrutini finali per definire gli alunni:

promossi;

non promossi;

con sospensione del giudizio.

Nei casi di non promozione o sospensione di giudizio verrà inviata comunicazione scritta

alle famiglie.

Nelle ultime settimane di giugno e prime settimane di luglio si svolgeranno le attività di

recupero per gli studenti con sospensione di giudizio. Alla metà di Luglio,o in un periodo

diverso, secondo la delibera del Collegio Docenti, si svolgeranno le verifiche del recupero

delle insufficienze per gli alunni con sospensione del giudizio.

Per il biennio, la verifica e la valutazione delle attività di recupero sono riferite alle

conoscenze ricostruite ed alle abilità conseguite, tenendo presenti anche i progressi e

l’impegno profuso dall’alunno.

Per le altre classi saranno valutate le effettive conoscenze e competenze acquisite.

- 37 -

Valutazione finale e criteri per l’ammissione alla classe successiva

Nella valutazione finale, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministro della Pubblica

Istruzione, si tiene conto del voto di condotta, della partecipazione, dell’impegno, del

metodo di studio e del profitto raggiunto dallo studente durante tutto l’anno scolastico.

Non ci si limita pertanto alla valutazione delle competenze acquisite, ma si valuta l'intera

personalità dell’alunno ed i progressi che egli è stato in grado di compiere rispetto ai

livelli di partenza.

La normativa vigente, per la Frequenza scolastica e limite assenze, Scuola secondaria

di secondo grado, prevede che ai fini della validità degli anni scolastici - compreso

l’ultimo anno di corso - per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è

richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni

scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il

primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per

assenze documentate e continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a

giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni

interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle

deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla

classe successiva o all’esame finale di ciclo (Riferimento normativo: Decreto del

Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 14, comma 7).

Inoltre per le classi quinte, condizione necessaria per l’ammissione all’esame di stato è

la votazione almeno sufficiente (6) in tutte le discipline, compresa la condotta.

Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e formativo

Per l’attribuzione del punteggio del credito scolastico per le classi quinte, continuano ad

applicarsi le disposizioni vigenti (legge n. 1/2007 e DM n. 42 del 22 maggio 2007).

Il punteggio relativo al credito scolastico sarà definito tenendo conto della media dei voti,

secondo le bande di oscillazione previste dal Ministero della Pubblica Istruzione.

La valutazione del comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli

apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente ed incide sulla determinazione

del credito scolastico.

Gli alunni, a partire dalla classe terza, devono consegnare la documentazione utile

all’attribuzione del credito formativo in Segreteria entro la data del 15 maggio.

Il Consiglio di Classe, nello scrutinio finale, valuta l’idoneità della documentazione

presentata dai singoli allievi ai fini dell’attribuzione del credito formativo e scolastico.

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Credito Scolastico

Le tabelle per l’attribuzione del punteggio sono le seguenti:

TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

CREDITO SCOLASTICO Candidati interni

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M = 6 3 – 4 3 – 4 4 – 5

6 < M ≤ 7 4 – 5 4 – 5 5 – 6

7 < M ≤ 8 5 – 6 5 – 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 – 7 6 – 7 7 – 8

9 < M ≤ 10 7 – 8 7 – 8 8 – 9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla

classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi

in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini

dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento

non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o

gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei

voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di

oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti,

anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività

complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo

comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad

esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).

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TABELLA B (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni – Esami di idoneità

Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M ≤ 7 4 – 5

7 < M ≤ 8 5 – 6

8 < M ≤ 9 6 – 7

9 < M ≤ 10 7 – 8

TABELLA C (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni – Prove preliminari

Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M ≤ 7 4 – 5

7 < M ≤ 8 5 – 6

8 < M ≤ 9 6 – 7

9 < M ≤ 10 7 – 8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio,

da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità

relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è

attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il

punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di

prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.

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PIANO di MIGLIORAMENTO Individuazione degli obiettivi formativi per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa:

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua italiana nonché alla lingua inglese, francese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia CLIL (Content language integrated learning).

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e della educazione alla pace; il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture; il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e potenziamento delle educazione all'auto-imprenditorialità.

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati.

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro.

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese.

Potenziamento delle attività di alternanza scuola-lavoro.

Alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini.

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti.

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89.

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti.

Definizione di un sistema di orientamento.

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Individuazione delle priorità Come previsto dalla legge 107/15, che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, ogni scuola deve individuare delle priorità d'intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che ovviamente non possono prescindere da quanto formulato nel RAV dell’istituto. Le priorità e i traguardi individuati nel RAV sono in sintesi:

aumentare il numero degli alunni ammessi alla classe successiva con valutazioni superiori al 7 anche nell’ottica del recupero di quella che viene definita dispersione strisciante o latente;

migliorare la media delle classi;

aumentare il numero di studenti che conseguono certificazioni linguistiche;

aumentare il numero degli studenti che proseguono gli studi o che hanno occasioni di lavoro entro due anni dal diploma.

L’individuazione delle priorità inoltre non può non tenere conto degli esiti delle prove standardizzate (INVALSI), i cui risultati sono al di sotto delle medie nazionali e regionali. Le modalità con cui si intendono raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel RAV sono:

migliorare la progettazione didattica attraverso l’utilizzo di una didattica innovativa e laboratoriale che abbia come fine lo sviluppo delle competenze, prevedendo nella progettazione didattica la diversificazione degli stimoli per l’apprendimento, delle consegne, dei percorsi di apprendimento, adeguando i processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le differenze. Solo migliorando la metodologia didattica attraverso una progettazione più vicina agli stili di apprendimento degli studenti si avrà di conseguenza il miglioramento degli esiti.

aumentare le attività e azioni finalizzate a promuovere negli alunni la conoscenza critica della realtà professionale e della sua complessità.

ricostituire, tenuto conto della realtà industriale territoriale, un laboratorio di Tecnologia Meccanica col fine di adeguare il metodo laboratoriale, il pensiero operativo, l'analisi e la soluzione dei problemi, come avviene per le altre articolazioni dell’indirizzo MAT; quindi con il reinserimento della figura tecnico professionale, relativa alla classe di concorso C320 (Laboratorio Meccanico-Tecnologico);

Riadeguare e potenziare tutti i laboratori dei vari indirizzi presenti nell’istituto.

Gli obiettivi potrebbero essere raggiunti più facilmente se la scuola avesse a disposizione più unità ATA (collaboratori e amministrativi) rispetto all’attuale. In relazione a quanto esposto, nella programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, vengono individuati, in ordine di preferenza, i campi di potenziamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati: 1) Potenziamento umanistico. 2) Potenziamento matematico - scientifico. 3) Potenziamento laboratoriale. 4) Potenziamento linguistico 5) Potenziamento socio economico e per la legalità. 6) Potenziamento artistico e musicale. 7) Potenziamento motorio. La scuola assicura:

una “didattica orientativa” volta a far emergere le potenzialità dell'alunno;

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percorsi didattici personalizzati;

flessibilità didattica ed organizzativa con un approccio laboratoriale;

comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della valutazione;

uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature;

sistemi organizzativi mirati al miglioramento continuo;

articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso.

aggregazione di discipline in aree e ambiti disciplinari.

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OFFERTA FORMATIVA Piano delle attività Il piano delle attività prevede un progetto unitario ed integrato, elaborato in coerenza con il PTOF, nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, per una proposta formativa organica, sistematica e attenta alle peculiarità di ogni indirizzo di studio. Il piano si articola in: • Curricolo • Attività integrative e/o aggiuntive facoltative di ampliamento dell’offerta formativa • Piano integrato PON • Iniziative di orientamento scolastico e professionale • Iniziative di continuità • Iniziative di formazione • Iniziative di sostegno e integrazione • Iniziative per la prevenzione della dispersione scolastica Il curricolo Il curricolo descrive il percorso formativo, che lo studente compie, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e relazionali. Esso è il risultato dell’integrazione delle esigenze che la scuola ha saputo far emergere nel dialogo con la realtà di appartenenza e le richieste che la comunità nazionale esprime. La nostra scuola ha inteso costruire un curricolo finalizzato allo sviluppo delle competenze legate alla specificità delle discipline. La progettazione, l’organizzazione e la gestione dell’attività didattica spetta ai docenti che, nei Dipartimenti per assi culturali, definiscono le conoscenze e le competenze da raggiungere al termine di ogni anno scolastico, i criteri di valutazione per accertare il livello delle stesse, i criteri di scelta dei libri di testo. Organizzazione didattica L’organizzazione didattica prevede la centralità dei DIPARTIMENTI divisi secondo i quattro assi culturali:

Asse dei linguaggi.

Asse matematico.

Asse scientifico-tecnologico.

Asse storico-sociale. I Dipartimenti dovranno:

Concordare e adottare nuove strategie di insegnamento, soprattutto nelle prime classi secondo una didattica laboratoriale sulla base della ricerca-azione

Definire per le prime classi conoscenze e abilità irrinunciabili comuni da valutare in maniera oggettiva ed effettuata, preferibilmente, da parte di docenti di classi parallele.

Definire per le classi successive obiettivi, in termini di competenze, valutati secondo quanto definito nel quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) con certificazione delle competenze in uscita per gli studenti della seconda.

Produrre materiale didattico ad integrazione dei libri di testo.

Metodologia e innovazione didattica La programmazione per competenze presuppone la necessità ineludibile di trasformare la metodologia didattica. Infatti l’approccio per competenze richiede lo sviluppo di schemi logici di mobilitazione delle conoscenze. Tali schemi logici si acquisiscono non con la semplice assimilazione di

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conoscenze, ma attraverso la pratica. La costruzione di competenze è dunque inseparabile dalla costruzione di schemi di mobilitazione intenzionale di conoscenze, in tempo reale, messe al servizio di un’azione efficace: si apprende a fare ciò che non si sa fare, facendolo. Sulla base di queste considerazioni la metodologia di base è quella dell’apprendistato cognitivo nelle sue strategie fondamentali: 1) modeling: l’apprendista (l’alunno) osserva la competenza esperta al lavoro (il docente)

e poi la imita; 2) coaching: il docente assiste l’apprendista, interviene secondo le necessità e fornisce i

dovuti feedback; 3) scaffolding: il docente fornisce all’apprendista un sostegno in termini di stimoli e di

risorse; il docente diminuisce progressivamente il suo supporto per lasciare gradualmente maggiore autonomia e spazio di responsabilità a chi apprende.

In questo modo anche lo studente più debole si mette alla prova e sperimenta progressivamente la propria autoefficacia. 4) tutoring fra pari: è una metodologia che favorisce l'incontro e il dialogo interculturale

fra gli studenti all’interno del gruppo classe. Prevede, inoltre, di valorizzare le competenze degli studenti che ottengono migliori risultati in alcuni ambiti disciplinari a favore dei loro compagni, in un’ottica di sostegno reciproco. Allo stesso tempo i ragazzi coinvolti possono avere occasioni di crescita, di assunzione di responsabilità, di consapevolezza delle proprie abilità e competenze.

Obiettivi specifici e trasversali fissati per la valutazione dei risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i descrittori europei dei titoli di studio, sono così declinati:

Conoscenza e capacità di comprensione;

Capacità di applicare conoscenza e comprensione;

Autonomia di giudizio;

Abilità comunicative;

Abilità di apprendimento. Fondamentale è il lavoro del Collegio Docenti per una riflessione sulle modalità operative dell’azione didattica sui seguenti aspetti: 1) strategie appropriate per l’interazione disciplinare per superare la frammentazione dei

saperi negli attuali curricoli; 2) approfondimento degli aspetti fondanti dei 4 assi culturali su cui si definiscono le

competenze chiave per la cittadinanza attiva; 3) organizzazione dei processi didattici in termini di apprendimenti per competenze da

articolare coerentemente con il PTOF 4) flessibilità curricolare e organizzativa.

Individuazione degli obiettivi inerenti la didattica:

realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche attraverso la collaborazione con università, associazioni, organismi del terzo settore e imprese, nel rispetto dell’obiettivo di cui al comma 7, lettera h della legge 107/15;

potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;

formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti;

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definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica prodotti autonomamente.

Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, la scuola si doterà di laboratori territoriali per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio;

apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell’orario scolastico;

fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati.

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GLI INDIRIZZI DI STUDIO Il territorio richiede che le conoscenze tecnologiche, scientifiche, economiche e giuridiche siano trasformate in effettive competenze imprenditoriali affinché i nostri diplomati possano essere individui attivi e propositivi nella gestione dell’impresa del futuro in relazione alle sfide che la nuova situazione economica globale attualmente presenta. La nostra scuola propone un’offerta formativa rinnovata e coerente, pensata per rispondere con efficacia alle scelte di ogni studente e tende, prima di tutto, allo sviluppo delle competenze di base necessarie ad un inserimento altamente qualificato nel mondo del lavoro e delle professioni. Presso l’istituto sono attivati i seguenti indirizzo di studio.

Professionali: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA: ELETTRICO – ELETTRONICO -

MECCANICO; PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI-ARTICOLAZIONE ARTIGIANATO

OPZIONE PRODUZIONI TESSILI E SARTORIALI; SERVIZI SOCIO – SANITARI.

Liceali: ARTI FIGURATIVE; ARCHITETTURA AMBIENTALE; GRAFICA; DESIGN; SCENOGRAFIA.

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PROFESSIONALI:

Indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica: elettrico – elettronico –meccanico.

Discipline I biennio II biennio V anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti-Orario settimanale

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienza della terra - Biologia 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o att. alternativa

1 1 1 1 1

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo-Orario settimanale

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica

3 3

Scienze integrate (Fisica) 2 2

Scienze integrate (Chimica) 2 2

Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione

2 2

Laboratori tecnologici ed esercitazioni

3 3 4 3 3

Tecnologie meccaniche e applicazioni

5 5 3

Tecnologie elettrico elettroniche e applicazioni

5 4 3

Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione

3 5 8

Totale ore 32 32 32 32 32

Profilo

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza

tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di

installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo

relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi.

Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi

generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente

sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

È in grado di:

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controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la

conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla

sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente;

osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione

degli interventi;

organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue,

relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;

utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e

organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;

gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per

l’approvvigionamento;

reperire e interpretare documentazione tecnica;

assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei

dispositivi;

agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi

autonome responsabilità;

segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;

operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli

interventi.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza

tecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze.

1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.

2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,

strumenti e tecnologie specifiche.

3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta

funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la

manutenzione.

4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo

scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel

rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.

5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le

regolazioni dei sistemi e degli impianti.

6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte,

collaborando alla fase di collaudo e installazione .

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7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per

offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.

Le competenze dell’indirizzo «Manutenzione e assistenza tecnica» sono sviluppate e

integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.

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Indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali articolazione Artigianato opzione

Produzioni Tessili e Sartoriali

Discipline I biennio II biennio V anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti-Orario settimanale

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienza della terra - Biologia 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o att. alternativa

1 1 1 1 1

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo-Orario settimanale

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica

3 3

Scienze integrate (Fisica) 2 2

Scienze integrate (Chimica) 2 2

Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione

2 2

Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tessili e abbigliamento

3 3 5 4 4

Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi

6 5 4

Progettazione tessile – Abbigliamento, moda e costume (Disegno)

6 6 6

Marketing 2 3

Totale ore 32 32 32 32 32

INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI – ARTICOLAZIONE:

ARTIGIANATO – OPZIONE PRODUZIONI TESSILI E SARTORIALI

La Moda da sempre è un ambito di eccellenza del made in Italy, sinonimo di eleganza,

creatività, qualità del prodotto. Un ulteriore fattore di competitività è rappresentato

dall’innovazione tecnologica nei processi produttivi e dalla ricerca di nuovi materiali, come

ad esempio i tessuti cosiddetti high-tech. L’indirizzo “Produzioni Tessili Sartoriali” sviluppa

competenze specifiche per operare nei diversi contesti progettuali, produttivi e di

marketing del settore tessile, abbigliamento, accessori e moda.

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IL CORSO SI ARTICOLA

In un primo biennio mirato a fornire una preparazione di base incentrata sullo studio dei

linguaggi, della storia, della matematica, delle scienze e del diritto; a queste conoscenze di

base si affiancano le discipline di indirizzo professionalizzanti che introducono al mondo

della moda.

Un successivo biennio in cui le discipline di indirizzo acquisisco sempre più spazio per

permettere agli studenti di conseguire una conoscenza specifica dei materiali e delle

tecniche di produzione e di organizzazione.

Un quinto anno che conferma l’orientamento professionalizzante del secondo biennio e

consolida le abilità e le conoscenze tecnologiche che consentono di realizzare e

modificare i modelli con l’utilizzo delle nuove strumentazioni.

Dal terzo anno, stage/tirocini, eventuali interventi di esperti e l’alternanza scuola/lavoro

garantiscono un concreto e proficuo collegamento con il mondo del lavoro, permettendo

agli studenti di venire a contatto con gli aspetti organizzativi, gestionali e con i reali

processi produttivi delle aziende del settore.

PROFILO PROFESSIONALE

L’indirizzo offre un percorso formativo quinquennale, finalizzato al conseguimento di un

titolo di studio fondato su una solida base d’istruzione generale e tecnico-professionale

riferita a filiere produttive di rilevanza nazionale o a livello locale. Consente agli studenti di

acquisire:

competenze specifiche per operare nei processi di progettazione, lavorazione e

commercializzazione di prodotti sartoriali.

competenze organizzative e gestionali correlate ai reali processi produttivi delle

aziende del settore.

Il percorso valorizza, inoltre, da una parte le tecniche e i metodi delle botteghe artigiane

storicamente connessi alle tradizioni artistiche del territorio, dall’altra la ricerca e

l’innovazione contribuendo al successo del Made in Italy. Il corso di studi offre una risposta

completa alle esigenze di formazione, sempre più specializzate, con un percorso

improntato sulla trasversalità delle competenze che unisce il sapere al saper fare. Il corso

intende altresì formare figure fondamentali della filiera tessile-sartoriale, con competenze

specifiche nell’ambito delle diverse realtà ideativo creative, progettuali, produttive e di

marketing.

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COMPETENZE IN USCITA

Al termine del percorso quinquennale, lo studente è in grado di:

Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti

produttivi e gestionali

Selezionare e gestire i processi della produzione tessile- sartoriale in rapporto ai

materiali e alle tecnologie specifiche.

Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi tessili-sartoriali, nel

rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela

dell’ambiente e del territorio.

Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del

territorio.

Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di

controllo-qualità nella propria attività lavorativa.

Interpretare ed elaborare in modo innovativo forme e stili delle produzioni tradizionali

del settore tessile-artigianale.

Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella

elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali.

Intervenire nelle diverse fasi e livelli dei processi produttivi tessili e sartoriali,

mantenendone la visione sistemica.

Le competenze dell’indirizzo Produzioni industriali e artigianali, nell’opzione Produzioni

Tessili-Sartoriali, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di

riferimento e con le esigenze del territorio. L’indirizzo ha lo scopo di far acquisire allo

studente, al termine del percorso quinquennale, competenze specifiche delle diverse

realtà creative, progettuali, produttive e di marketing del settore tessile, abbigliamento,

accessori e moda. La preparazione dello studente è, inoltre, integrata con competenze

trasversali di filiera che gli consentono lo sviluppo di sensibilità e capacità di lettura delle

problematiche dell’area del sistema moda.

PROSPETTIVE E SBOCCHI PROFESSIONALI

Il percorso è rivolto a studenti e studentesse che:

desiderano applicare la propria creatività per la realizzazione di un prodotto moda,

rispondendo alla domanda di specializzazione espressa dal tessuto produttivo

conoscendo le tendenze e l’evoluzione della moda.

- 53 -

sono interessati alle professioni della moda, alla conoscenza dei tessuti e delle loro

caratteristiche, alla realizzazione concreta di prodotti di diversa tipologia,

dall’accessorio, all’abito, alla collezione.

vogliono conoscere le tecniche di lavorazione e gli strumenti gestionali necessari

per la diffusione e la commercializzazione dei prodotti.

vogliono rapportarsi al mondo del lavoro in modo consapevole con solide

competenze culturali e professionali ed acquisire un metodo di studio e di lavoro

autonomi, che permettano loro di proseguire gli studi o di impegnarsi in attività

lavorative.

LA FIGURA IN USCITA IN GRADO DI:

Proseguire gli studi presso qualsiasi facoltà universitaria o scuole di specializzazione post-

diploma.

Accedere agli ITS (Istituti tecnici Superiori) che rilasciano il diploma tecnico superiore.

Inserirsi in aziende del settore e studi professionali (ufficio stile, ufficio controllo e qualità

del prodotto) come progettista/disegnatore, come disegnatore (CAD), responsabile della

qualità modellista, o come costumista e organizzatore di eventi moda in redazioni ed

agenzie.

Esercitare professioni di tipo artigianale in modo autonomo secondo i criteri di

autoimprenditorialità.

- 54 -

Indirizzo “Servizi socio-sanitari”

Discipline I biennio II biennio V anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti-Orario settimanale

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienza della terra - Biologia 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o att. alternativa

1 1 1 1 1

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo-Orario settimanale

Elementi di storia dell’arte 2

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2

Scienze Umane e sociali 4 4

Educazione musicale 2

Metodologie operative 2 2 3

Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3

Igiene e cultura medico - sanitaria 4 4 4

Psicologia generale ed applicata 4 5 5

Diritto e legislazione socio - sanitaria

3 3 3

Tecnica amministrativa ed economia

2 2 2

Totale ore 32 32 32 32 32

Profilo

Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le

competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-

sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-

sociale.

È in grado di:

partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso

l’interazione con soggetti istituzionali e professionali;

rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso

idonee strutture;

intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di

servizio per attività di assistenza e di animazione sociale;

applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;

- 55 -

organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce

deboli;

interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;

individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari

della vita quotidiana;

utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio

erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi socio-sanitari”

consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-

sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo

e di comunità.

2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e

la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.

3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare

strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.

4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta

alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle

persone.

5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.

6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela

della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare

la qualità della vita.

7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi,

attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.

8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo.

9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini

del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.

- 56 -

IL LICEO ARTISTICO

da D.P.R. n.89 15-3-2010 art.4 comma1 e 2 : “Il percorso del liceo artistico è indirizzato

allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi

specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle

tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio

artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore

nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le

abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività

e capacità progettuale nell’ambito delle arti. “(comma1) “Il percorso del liceo artistico si

articola, a partire dal secondo biennio, nei seguenti indirizzi: a) arti figurative; b)

architettura e ambiente; c) grafica.

“Gli studenti a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di

apprendimento comuni dovranno:

conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere

d’arte nei diversi contesti storici e culturali, anche in relazione degli indirizzi di studio

prescelti;

cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche;

conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree,

architettoniche e multimediali e sapere collegare i diversi linguaggi artistici;

conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo

appropriato tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti;

conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e

della composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni;

conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del

patrimonio artistico e architettonico.” (D.P.R. n.89 Allegato A);

- 57 -

LICEALI:

INDIRIZZO ARTI FIGURATIVE

Discipline I biennio II biennio V anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali 2 2

Chimica 2 2

Storia dell’arte 3 3 3 3 3

Discipline grafiche e pittoriche 4 4

Discipline geometriche 3 3

Discipline plastiche e scultoree 6 6 6

Laboratorio artistico 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o att. alternativa

1 1 1 1 1

Totale ore 34 34 23 23 21

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo – Orario settimanale

Laboratorio della figurazione 6 6 8

Discipline pittoriche e/o discipline plastiche e sculture 6 6 6

Totale ore 12 12 14

Totale complessivo 34 34 35 35 35

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica

e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza

dei relativi fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i principi della

percezione visiva;

saper individuare le interazioni delle forme pittoriche e/o scultoree con il contesto

architettonico, urbano e paesaggistico;

con Informatica Biologia, Chimica, Scienze della Terra Chimica dei materiali il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle

tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.

- 58 -

conoscere e applicare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato

le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale, anche in

funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (

comprese le nuove tecnologie);

conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna e

contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione

artistica;

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione

della forma grafica, pittorica e scultorea.

- 59 -

INDIRIZZO ARCHITETTURA E AMBIENTE

Discipline I biennio II biennio V anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti-Orario settimanale

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali 2 2

Chimica 2 2

Storia dell’arte 3 3 3 3 3

Discipline grafiche e pittoriche 4 4

Discipline geometriche 3 3

Discipline plastiche e scultoree 6 6 6

Laboratorio artistico 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o att. alternativa

1 1 1 1 1

Totale ore 34 34 23 23 21

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo-Orario settimanale

Laboratorio di architettura 6 6 8

Discipline progettuali architettura e ambiente 6 6 6

Totale ore 12 12 14

Totale complessivo 34 34 35 35 35

Gli studenti a conclusione del percorso di studio, dovranno:

conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali,

estetici e dalle logiche costruttive fondamentali;

avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da

sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata conoscenza

dei codici geometrici come metodo di rappresentazione;

conoscere la storia dell’architettura, con particolare riferimento all’architettura moderna

e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione;

con Informatica Biologia, Chimica, Scienze della Terra Chimica dei materiali il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle

tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.

- 60 -

avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto

storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca;

acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e

tridimensionale degli elementi dell’architettura;

saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della

definizione grafico-tridimensionale del progetto;

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione

della forma architettonica.

- 61 -

INDIRIZZO GRAFICA

Discipline I biennio II biennio V anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti-Orario settimanale

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali 2 2

Chimica 2 2

Storia dell’arte 3 3 3 3 3

Discipline grafiche e pittoriche 4 4

Discipline geometriche 3 3

Discipline plastiche e scultoree 6 6 6

Laboratorio artistico 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o att. alternativa

1 1 1 1 1

Totale ore 34 34 23 23 21

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo – Orario settimanale

Laboratorio di grafica 6 6 8

Discipline grafiche 6 6 6

Totale ore 12 12 14

Totale complessivo 34 34 35 35 35

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi progettuali e grafici;

avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della

produzione grafica e pubblicitaria;

conoscere e applicare le tecniche grafico-pittoriche e informatiche adeguate nei

processi operativi;

saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto- prodotto-

contesto, nelle diverse funzioni relative alla comunicazione visiva e editoriale;

con Informatica Biologia, Chimica, Scienze della Terra Chimica dei materiali il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle

tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.

- 62 -

saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla progettazione e

produzione grafica;

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione

della forma grafico-visiva.

- 63 -

INDIRIZZO DESIGN

Discipline I biennio II biennio V anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali 2 2

Chimica 2 2

Storia dell’arte 3 3 3 3 3

Discipline grafiche e pittoriche 4 4

Discipline geometriche 3 3

Discipline plastiche e scultoree 3 3

Laboratorio artistico 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o att. alternativa

1 1 1 1 1

Totale ore 34 34 23 23 21

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo – Orario settimanale

Laboratorio della progettazione 6 6 8

Discipline progettuali design 6 6 6

Totale 12 12 14

Totale complessivo 34 34 35 35 35

E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)

compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o

nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nel limite del contingente

di organico ad esse annualmente assegnato.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

1) conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma;

2) avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie

espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali;

3) saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto — funzionalità –

contesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione;

con Informatica Biologia, Chimica, Scienze della Terra Chimica dei materiali il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle

tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.

- 64 -

4) saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto

grafico, del prototipo e del modello tridimensionale;

5) conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate;

6) conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della

forma.

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INDIRIZZO SCENOGRAFIA

Discipline I biennio II biennio V anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali 2 2

Chimica 2 2

Storia dell’arte 3 3 3 3 3

Discipline grafiche e pittoriche 4 4

Discipline geometriche 3 3

Discipline plastiche e scultoree 3 3

Laboratorio artistico 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o att. alternativa

1 1 1 1 1

Totale ore 34 34 23 23 21

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo – Orario settimanale

Laboratorio di scenografia 5 5 7

Discipline geometriche e scenotecniche 2 2 2

Discipline progettuali scenografiche 5 5 5

Totale 12 12 14

Totale complessivo 34 34 35 35 35

E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)

compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o

nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nel limite del contingente

di organico ad esse annualmente assegnato.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

1) conoscere gli elementi costitutivi dell’allestimento scenico, dello spettacolo, del teatro

e del cinema;

2) avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della

con Informatica Biologia, Chimica, Scienze della Terra Chimica dei materiali il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle

tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.

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progettazione e della realizzazione scenografica;

3) saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto spazio scenico –

testo – regia, nelle diverse funzioni relative a beni, servizi e produzione;

4) saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto

alla realizzazione degli elementi scenici;

5) saper individuare le interazioni tra la scenografia e l’allestimento di spazi finalizzati

all’esposizioni (culturali, museali, etc);

6) conoscere e saper applicare i principi della percezione visivo e della composizione

dello spazio scenico.

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Ampliamento dell’offerta formativa

L’Istituto realizza ogni anno numerose iniziative volte ad arricchire la proposta culturale ed

educativa. Tutte le attività proposte vengono monitorate attraverso un apposito

questionario di rilevazione del livello di gradimento, le cui risultanze possono portare sia a

interventi di miglioramento sia alla decisione di non riproporre l’iniziativa.

Attività pomeridiane attività di tipo extra-curricolare che si svolgono in orario pomeridiano,

a cui tutti gli studenti possono scegliere di partecipare liberamente in base ai loro interessi.

Nella seguente tabella vengono presentati i progetti.

PROGETTI ATTIVATI

“JOURNAL-BIBLIO IIS A. Righi”

Il progetto ha come finalità la promozione di più alti livelli di alfabetizzazione nella lettura, nella scrittura e nelle abilità relative alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Per raggiungere tali finalità si è voluto coniugare al progetto giornalino scolastico il laboratorio biblioteca, in modo che l ‘intera comunità scolastica possa condividere idee e progetti non solo sulla carta stampata, ma anche in un luogo fisico in cui poter strutturare liberamente un proprio pensiero critico e autonomo.

SCUOLA TERRITORIO-MERCATINO MEDIEVALE

L’obiettivo è quello di far conoscere agli alunni le risorse storiche, sociali, religiose e artistiche del territorio attraverso la partecipazione al Mercatino medievale durante i festeggiamenti benedettini. Tale esperienza è volta a valorizzare negli alunni la memoria storica locale e favorire il potenziamento delle capacità competenze personali.

MODARTE

Il progetto intende stimolare l’acquisizione di competenze tecnico-professionali grazie al saper fare nei laboratori di disegno, modellistica e confezione. Attraverso la stimolazione produttiva guidata, di una collezione di moda, gli allievi seguiranno tutte le fasi dell’iter progettuale dall’ideazione alla realizzazione di un capo finito.

PET-KET

Il corso si baserà sulla lingua utilizzata in situazioni reali, pertanto offrirà una valutazione delle conoscenze pratiche e incoraggerà lo sviluppo di quelle capacità da utilizzare durante i viaggi, nello studio ed in ambito lavorativo.

PERCHE’ LA MUSICA?

Il percorso consentirà ad ogni studente di sperimentare attraverso la musica dinamiche socializzanti e comunicative, fornirà strumenti sempre più raffinati per esprimere la propria personalità, per superare difficoltà relazionali, per acquisire una maggior consapevolezza della realtà sonora circostante attraverso lo sviluppo della percezione, della sensibilità musicale, della comprensione e della produzione.

CALENDARIO DELLA MODA 2017

Il progetto prevede la produzione di un calendario con immagini relative al settore moda con la finalità di dare visibilità agli studenti che si distinguono per capacità e impegno, con l’auspicio che la gratificazione che ne deriva possa

- 68 -

maggiormente accrescere le verve con cui affrontano le attività grafico-pittoriche e tecnico pratiche tipiche dell’indirizzo di studio.

ACCESSORI MODA

Acquisire la tecnica di lavorazione del Soutache. Il corso si propone di trasmettere agli alunni questa antica tecnica consistente nell’incastonare materiali di varia natura, come pietre, perle, conchiglie, legno e cristalli nella passamaneria.

STAMPA 3D

Il progetto è stato pensato per dare continuità al lavoro svolto lo scorso anno scolastico nell’ambito del progetto “ Marker: l’artigianato digitale che progetta il futuro” con l’obiettivo di formare un gruppo di alunni che possono utilizzare le due stampanti 3D in dotazione dell’istituto.

CREO E DECORO CON I FILI: RICAMO

ANCH’IO

Il progetto ha come scopo la riscoperta dell’antico sapore dei lavori manuali. La creazione di manufatti per la biancheria della casa e personale, susciterà interesse e nello stesso tempo servirà ad affinare la coordinazione fine-motoria e il gusto estetico.

ATTIVITA’ ESPOSITIVE

Il progetto nasce dall’esigenze dell’istituto ,di enti e associazioni locali e territoriali,di creazione di lavori effettuati dagli alunni per esposizioni.

RETE DELLE SCUOLE DI CASSINO PER

LETTERATURE DAL FRONTE

Gli studenti sono coinvolti nel progetto con la lettura dei romanzi che costituiscono la rosa dei concorrenti al Premio Letterario Internazionale Città di Cassino. Quest’anno ciascuna scuola, ha previsto la lettura di quattro autori austriaci contemporanei che nei loro romanzi abbiano trasmesso, testimoniato, raccontato, fatti, eventi, situazioni relative alle “crisi dell’umanità” intrecciandole con tensioni e i cambiamenti dei processi identitari individuali e nazionali.

REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DOMOTICO

La domotica è in grado di offrire soluzioni avanzate sempre più richieste nelle abitazioni e nel terziario coprendo funzioni applicative a comfort, sicurezza, risparmio, comunicazione e controllo; il suo sviluppo è stato uno di temi oggetto di studio ed approfondimento che ci spingono a predisporre dei pannelli didattici utilizzabili nei prossimi anni da tutta la sezione MAT.

ROBOTICA APPLICATA

Il progetto ha come obiettivo il potenziamento delle competenze di base con l’approccio alla progettazione un mini robot. Il progetto consentirà di apprendere le fasi di progettazione e della realizzazione di una piattaforme motorizzate che verranno poi integrate ed arricchite per svolgere vari funzioni.

ARTE; ACQUA E AMBIENTE

L’argomento generale che si intende affrontare riguarda la qualificazione delle aree poco frequentate da far conoscere attraverso opere artistiche e realizzazione di manufatti.

TERRITORIO;COLORE E FANTASIA

IL Liceo Artistico desidera promuovere la creatività dei giovani studenti delle scuole medie del territorio attraverso la realizzazione di un disegno in formato A3 con qualsiasi tecnica. L’obiettivo è quello di stimolare nei ragazzi i processi creativi e l’interesse per l’arte.

DELF A2-B1 Certificazioni lingua Francese.

- 69 -

LABORATORIO DI ORIENTAMENTO

Il progetto si propone di favorire l’orientamento delle scuole medie, tramite l’apertura pomeridiana del laboratorio artistico di discipline plastiche per far si che gli studenti delle scuole medie del territorio di Cassino abbiano la possibilità di approcciare ed interessarsi alla materia e quindi guidarli verso l’indirizzo artistico.

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

Il progetto si propone di potenziare le abilità motorie ,sociali e relazionali degli studenti. L’organizzazione di tornei interclasse di pallavolo femminile consentirà agli allievi di confrontarsi con l’attività fisico sportiva e con la cultura del movimento ed dello sport.

COUNSELING VS DISPERSIONE LA

PAROLA AI GIOVANI

Obiettivo del progetto è favorire un’efficace permanenza nel sistema scolastico attraverso l’organizzazione di percorsi di apprendimento socio-educativo che coinvolgono studenti che già si trovano in una situazione di rischio, cercando di interrompere questo circolo vizioso, e studenti che sono adeguatamente inseriti in un contesto scolastico, per prevenire eventuali situazioni di dispersione.

TECNICHE GRAFICHE SPECIALI “IL MONOTIPO”

Il progetto consiste nel realizzare un esemplare di stampa con vari materiali, arricchito con elementi vari per affinare il gusto estetico.

TECNICHE RINASCIMENTALI

Lo scopo principale è offrire l’opportunità agli studenti di ampliare le proprie conoscenze circa le tecniche di pittura classiche.

CASSINO: CULTURA ABILTA’ E TALENTI

Manifestazione culturale e ciclo di seminari informativi per la promozione dell’offerta culturale e turistica del territorio.

PROTOCOLLO D’INTESA “LAVORO”

Realizzazione di programmi e progetti finalizzati a favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e a diffondere la cultura della micro finanza e dell’autoimprenditorialità.

- 70 -

AREA DELL’ ORIENTAMENTO

ORIENTAMENTO IN INGRESSO, IN USCITA ED IN ITINERE

Premessa

Tra i punti di forza del sistema scolastico italiano c’è una vastissima scelta di percorsi di

studio: ragazzi e famiglie si trovano davanti molti indirizzi possibili e quest’ampia scelta

deve essere bene accompagnata da un servizio di orientamento che garantisca il

successo negli studi e nel lavoro.

E’ in quest’ottica che l’Istituto “A. Righi” considera l’orientamento: un obiettivo di primaria

importanza, da perseguire mettendo in atto tutte quelle iniziative che possano valorizzare il

ventaglio di percorsi che il sistema garantisce, tenendo presente che la scelta che i giovani

studenti sono chiamati a fare è importante e va valutata bene; ma essi devono anche

essere consapevoli che la scelta della scuola superiore non influenzerà del tutto la loro

vita futura e non determinerà in modo definitivo il loro destino, in quanto ripensamenti,

passaggi o cambiamenti di percorso saranno sempre possibili.

Il “RIGHI” propone una serie di iniziative per dare risposta agli studenti e alle studentesse

della Scuola secondaria di I grado e alle famiglie che desiderano conoscere e apprendere

le informazioni per poter meglio scegliere tra il complesso scenario di percorsi, indirizzi,

titoli e opportunità offerto dal mondo dell’istruzione.

Orientamento in ingresso

L’Orientamento in ingresso, cioè quello rivolto agli alunni provenienti dalle Scuole

Secondarie di I grado, è di tipo informativo ed osservativo. Le attività si articoleranno

durante l’anno scolastico.

All’inizio di ogni anno scolastico si attuano diverse attività informando tempestivamente le

scuole secondarie di I grado della provincia:

1. Materiale divulgativo:Preparazione di tutto il materiale informativo, quali depliant e

manifesti; preparazione del link orientamento sul Sito web dell’Istituto.

2. Incontri nella scuola secondaria di I grado degli allievi delle classi terze con

docenti dell’Istituto, con il supporto di materiale audiovisivo e cartaceo.

3. Esperienza in laboratorio, con l’ausilio del Progetto – Accoglienza, “una

mattinata a scuola”, in cui gli studenti, sotto forma di lezione guidata in orario

scolastico vengono a contatto con il mondo della scuola secondaria di II grado. Si

ritiene che il diretto coinvolgimento dell’allievo, in alcune delle attività dell’Istituto,

contribuisca a fornire indicazioni più concrete sull’offerta formativa dello stesso,

pertanto viene offerta ai ragazzi di terza media l’opportunità di svolgere delle

attività sperimentali nei laboratori di indirizzo specifico in quattro incontri nel periodo

tra dicembre e gennaio. Questa attività è fondamentale perchè i ragazzi riescono a

vivere la scuola per una mattina e a “toccare con mano” la realtà dell’Istituto. Gli

studenti svolgono il ruolo di supporter – guida per illustrare agli ospiti la pecularità

dell’Istituto.

- 71 -

4. L’iniziativa “scuola aperta”, rivolta a genitori e studenti, generalmente in un

pomeriggio, durante il quale vengono illustrate dal Dirigente Scolastico e dai

docenti il modello strutturale, le metodologie e i curricoli delle discipline. E’ prevista

la visita dei locali e dei laboratori dell’Istituto e una esposizione delle attività svolte

da tutti gli indirizzi. Nella stessa giornata vengono premiati gli alunni delle classi

terze della scuola media che hanno partecipato al concorso indetto dal Liceo

Artistico “Territorio, Colore e Fantasia”.. In tale giornata è programmata una sfilata

delle ragazze del corso di Produzioni Tessili Sartoriali.

5. SALONI dedicati all’Orientamento: Nel mese di novembre il Comune di Cassino

allestisce il “CassinOrienta”, un evento finalizzato a far conoscere tutti gli Istituti

Superiori di II grado e gli Enti di formazione presenti sul Territorio. L’ iniziativa

prevede la presentazione degli Istituti a cura dei docenti e degli alunni e un

allestimento di spazi espositivi riservati alle scuole.

6. PARTECIPAZIONE EVENTI presenti sul Territorio, quali “Settimana europea della

Sicurezza”, seminari, giornate a tema, sfilate di moda, realizzazione spazi

espositivi, settimana dell’arte ed eventi culturali locali, in modo da dare visibilità

al’Istituto.

7. SUL SITO WEB dell’Istituto

Pubblicazione delle date degli Open Day e prenotazione delle visite.

Contatti di riferimento, scadenze e modalità di iscrizione.

Invito degli studenti delle scuole medie agli eventi realizzati dall’Istituto.

Orientamento in uscita

Le attività rivolte all’orientamento in uscita hanno come obiettivo quello di prefigurare i

diversi scenari in cui gli studenti potranno inserirsi sia nel mondo del lavoro, sia nel mondo

universitario o in specializzazioni post diploma; non si trascurano, altresì, percorsi di

autoriflessione volti al riconoscimento delle proprie attitudini e aspirazioni, oltre che

all’apprendimento di tecniche di compilazione del curriculum vitae e dell’organizzazione

del colloquio di lavoro.

Gli interventi informativi prevedono:

distribuzione ai ragazzi delle classi quinte del materiale informativo ricevuto dagli

Atenei, dalle Scuole di specializzazione e da altri Enti nazionali;

incontri finalizzati all’orientamento universitario e lavorativo;

partecipazione a seminari tematici, corsi pre-universitari aperti alla classi IV e V

anno, laboratori di eccellenza, attività di assistenza alle lezioni universitarie,

giornate di accoglienza delle università ed enti di formazione nelle scuole;

incontri con esperti della “Formazione”, con rappresentanti del mondo del lavoro e

dei vari ordini professionali in relazione agli sbocchi occupazionali offerti dall’

Istituto.

contatti ed incontri con i rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze

dell’Ordine.

- 72 -

Gli interventi formativi prevedono:

visite aziendali

stage

alternanza scuola – lavoro

Progetto Intesa Lavoro, per la realizzazione di programmi e progetti finalizzati a

favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e a diffondere la cultura della

microfinanza e dell’autoimprenditorialità.

Orientamento in itinere (riorientamento)

PROGETTO RIORIENTAMENTO “ex PASSERELLE” per gli alunni del biennio in obbligo

scolastico.

L’Istituto di Istruzione Secondaria di II grado “A. Righi” persegue la promozione del

successo scolastico e formativo degli alunni, per questo ha condiviso alcune procedure

sintetizzate nel Progetto riorientamento, “ex passerelle” al fine di favorire il riorientamento

degli studenti in situazione di disagio ed a rischio di insuccesso formativo mediante il

passaggio tra istituti scolastici.

Finalità generali e obiettivi specifici:

Prevenire la dispersione scolastica nell’ambito della scuola superiore di II grado

Favorire, presso l’utenza, la conoscenza dell’offerta formativa degli istituti scolastici

presenti nel nostro Territorio.

Individuare scansioni temporali all’interno delle quali effettuare l’attività di

riorientamento

Costruire passerelle (passaggi guidati) tra la scuola di partenza e quella di arrivo.

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INTEGRAZIONE SCOLASTICA

Premessa

Il nostro Istituto è frequentato da numerosi alunni disabili, le cui compromissioni

riguardano sia l’aspetto cognitivo che quello relativo all’area motorio-prassica.

Questa realtà, permette di avere un organico abbastanza consistente di docenti di

sostegno con competenze specifiche relativamente alle diverse aree di riferimento:

scientifica, umanistica, tecnico professionale e psicomotoria.

Come previsto da’articolo 15 della Legge n.104 del 1992, presso la scuola è costituito il

GLHI (gruppo di lavoro e di studio d’istituto) ed il GLH (gruppo di lavoro per l’integrazione

scolastica).

Il GLHI presiede alla programmazione generale dell’integrazione scolastica nella scuola ed

ha il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano

educativo individualizzato dei singoli alunni attraverso l’attuazione di precoci interventi atti

a prevenire il disadattamento e l’emarginazione e finalizzati alla piena realizzazione del

diritto allo studio degli alunni con disabilità.

In particolare il GLHI si occupa di:

- gestire e coordinare le attività concernenti gli alunni con disabilità o DSA al fine di

ottimizzare le relative procedure e l’organizzazione scolastica;

- analizzare la situazione complessiva dell’istituto (numero di alunni con disabilità,

tipologia di deficit o svantaggio, classi coinvolte);

- individuare i criteri per l’assegnazione degli alunni con disabilità alle classi;

- individuare i criteri per l’assegnazione dei docenti di sostegno alle classi, per la

distribuzione delle ore,delle relative aree e per l’utilizzo delle compresenze tra i

docenti;

- seguire l’attività dei Consigli di classe, verificando che siano seguite le procedure

corrette e che sia sempre perseguito il massimo vantaggio per lo sviluppo formativo

degli alunni nel rispetto della normativa;

- proporre l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni con

disabilità o DSA o ai docenti che se ne occupano;

- definire le modalità di accoglienza degli alunni con disabilità;

- analizzare casi critici e proposte di intervento per risolvere problematiche emerse nelle

attività di integrazione;

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- formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento dei docenti;

- formulare proposte su questioni di carattere organizzative attinenti ad alunni con

disabilità o DSA.

LA FUNZIONE STRUMENTALE per l’handicap è il referente del GLH e si occupa di:

- convocare e presiedere le riunioni del GLHI su delega del Dirigente Scolastico;

- predisporre gli atti necessari per le riunioni del GLHI;

- verbalizzare le sedute del GLHI;

- curare la documentazione relativa agli alunni in situazione di disabilità o DSA,

verificarne la regolarità e aggiornare i dati informativi garantendone la sicurezza ai

sensi della normativa vigente sui dati personali e sensibili dell’Istituto;

- tenere i contatti con l’Asl e con gli altri Enti esterni all’Istituto;

- collaborare col Dirigente Scolastico alla elaborazione del quadro riassuntivo generale

della richiesta di organico dei docenti di sostegno sulla base delle necessità formative

degli alunni con disabilità o DSA desunte dai relativi PEI e dalle relazioni finali sulle

attività di integrazione messe in atto dai rispettivi Consigli di classe;

- collaborare all’accoglienza dei docenti specializzati per le attività di sostegno;

- curare l’espletamento da parte dei Consigli di classe, dei singoli docenti di tutti gli atti

dovuti secondo le norme vigenti;

- convocare i Consigli di classe, d’intesa con il Dirigente Scolastico e i Coordinatori, per

discutere questioni attinenti ad alunni con disabilità o DSA;

- coordinare l’attività del GLH in generale.

Il GLHO completa la redazione del PEI per gli alunni con disabilità di ciascuna classe,

tenendo conto di quanto indicato nelle Linee guida del 4 Agosto del 2009.

Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico. Le deliberazioni sono assunte a

maggioranza dei componenti.

Per favorire e semplificare il processo d'apprendimento e il conseguente raggiungimento

degli obiettivi indicati nel“Progetto Educativo Individualizzato”, per alcuni alunni che

presentano delle patologie particolarmente gravi, vengono effettuate ulteriori attività al fine

di tenerli impegnati.

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Attività di sostegno All’interno dell’Istituto sono previste attività di laboratorio finalizzate al raggiungimento

delle seguenti competenze trasversali:

Sollecitare la collaborazione nel lavoro di gruppo;

Riconoscere e saper accettare le proprie capacità e i propri limiti;

Rinforzare l’autostima;

Promuovere la stima e la fiducia negli altri;

Incrementare le capacità espositive attraverso diversi linguaggi (verbale, corporeo,

iconico…);

Abituare alla verbalizzazione in gruppo

Assumere responsabilità ed autonomia nell’eseguire l’incarico affidato;

Facilitare l’integrazione e la socializzazione.

Attività di laboratorio e formative

Laboratorio di manualità creativa: il laboratorio manuale – artistico realizzato per le

creazioni di decorazioni con pasta di sale, l’uso di pennelli e colori, così da

personalizzarli il più possibile

Laboratorio di cucina: preparazione di semplici alimenti al fine di sviluppare la

coscienza alimentare che aiuti i ragazzi ad essere più consapevoli e autonomi nelle

scelte riguardanti benessere e salute.

Laboratorio di musica: il progetto mira ad utilizzare varie discipline derivanti

dall’espressività corporea in modo da valorizzare le differenti abilità, favorendo

l’autostima e le capacità relazionali.

Laboratorio di ceramica decoupage: il progetto si prefigge il perseguimento dei

seguenti obiettivi didattici-educativi e trasversali:

Progettare la realizzazione di un semplice prodotto artistico;

Acquisire le tecniche espressive che ne permettono il compimento, sperimentando

diversi approcci operativi nel rispetto delle proprie potenzialità;

Socializzare con il gruppo di lavoro, collaborando e confrontandosi al fine di arricchire

le proprie competenze;

Mantenere viva l’attenzione e la concentrazione durante la fase operativa;

Vivere piacevolmente questa nuova esperienza in un clima sereno e tranquillo.

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Attività di giardinaggio: sono previste attività di cura e mantenimento dello spazio verde.

Ogni alunno si occuperà di una parte del giardino che sarà affidata alle sue cure.

Attività di educazione alimentare: è prevista la presenza di un esperto, individuato nella

figura della docente di igiene, che offrirà un percorso di educazione alimentare,

realizzato praticamente con la preparazione di alimenti durante il laboratorio di cucina.

Alternanza scuola-lavoro: gli alunni frequentanti le classi terze, quarte e quinte sono

chiamati a svolgere attività di stage presso aziende private ed Enti Locali, con la

supervisione degli insegnanti e di un responsabile referente per l’azienda o Ente

accogliente.

Per gli alunni con disabilità grave, la scuola attiva un’alternanza scuola-lavoro

“simulata”, consiste nel creare a scuola, un ambiente in cui l’allievo diversamente abile,

supportato dalla docente di sostegno, può fare un’esperienza lavorativa, interagendo

con tutti gli alunni. (Una alternanza è stata: “Il lavoro da commessa”. Il docente di

sostegno crea un negozio con i vari elementi, l’alunno simula la vendita degli oggetti

utilizzando un fac-simile di denaro. Vengono poste in essere azioni di compra – vendita

con i compagni dell’istituto che si recano a visitare il negozio.)

All’interno del nostro Istituto viene realizzato anche il “Progetto di Vita”, dove compiti

pratici e simulazioni di vita vengono fusi in un costante intreccio tra realtà scolastica e

lavorativa.

I ragazzi diversamente abili vengono spronati, con cadenze settimanali, ad interagire

con i normodotati e ad interfacciarsi con loro nello scambio di idee e di organizzazione

d’attività.

Sono stati predisposti ed avviati:

Il Progetto Spesa

Il Progetto conoscere la mia città’

Il Progetto orientarsi in città

Il Progetto di distribuzione dei quotidiani in classe

Il Progetto di campionatura e catalogazione strumenti elettrici

Il Progetto Percorsi di autonomia

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Alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)

La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni

educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa

la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto

all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.

Vengono definiti con Bisogni Educativi Speciali (BES) ragazzi che presentino:

Certificazione medico-legale di malattie e patologie completate da una diagnosi

funzionale (Disabilità riconosciute sulla base della L.104/92)

Certificazione di Disturbi Evolutivi Specifici (da distinguere in DSA, deficit del linguaggio, delle abilità non verbali della coordinazione motoria, disturbo dell’attenzione e dell’iperattività).

Elementi di svantaggio documentato: socio-economico, linguistico e/o culturale.

L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti

vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le

condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità.

Disabilità

L'istituto è impegnato a ridurre e a rimuovere i fattori fisici, ambientali, sociali e culturali

che ostacolano il pieno sviluppo della persona promuovendo contesti di apprendimento

accoglienti nei quali tutti gli alunni, a prescindere dalle loro potenzialità, possano

partecipare attivamente e realizzare esperienze di crescita individuali e sociali.

Attraverso un’articolata progettualità, fondata sui valori della cooperazione, collaborazione

e corresponsabilità, sulla valorizzazione delle professionalità interne e delle risorse offerte

dal territorio, l’Istituto attiva pratiche inclusive, basate sulla pianificazione e gestione della

compresenza, sulla personalizzazione dei percorsi di apprendimento, sull’attivazione di

una rete di sostegno anche esterna alla scuola: assistenti educativi, Enti Locali, operatori

psico-socio-sanitari della Asl e le stesse famiglie che collaborano per progettare, attuare e

valutare il processo di integrazione e di inclusione dell’alunno disabile.

La valutazione degli alunni con disabilità scaturisce dal comportamento, dalle discipline e

dalle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato ed è espressa con voto

in decimi (art. 9, comma 1 del D.P.R. 122 del 2009)

Disturbi Evolutivi Specifici

La Direttiva del 27 dicembre 2012 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla

personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati

dalla Legge 53/2003.

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Il compito dei Consigli di classe è indicare quando sia opportuno e necessaria l'adozione

di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o

dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.

Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano

Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare,

secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di

intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

Nello specifico per gli alunni DSA già individuati è stato attivato dall'inizio dell'anno il

Progetto “Sviluppare l’autonomia degli alunni DSA”. La realizzazione del progetto è

orientata a perseguire il miglioramento dell’offerta formativa, della qualità dell'azione

educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre

maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi.

Le finalità specifiche del progetto in questione sono:

organizzare e il coordinare percorsi di integrazione degli alunni DSA, promuovendone

il successo formativo attraverso la valorizzazione delle loro potenzialità e il graduale

superamento degli ostacoli;

consentire lo sviluppo delle abilità e delle competenze fondamentali degli alunni,

attraverso l’utilizzo di materiali strutturati per unità didattiche;

favorire la crescita delle motivazioni legate all’apprendimento, sviluppando nel

contempo, anche positivi sentimenti rispetto alla vita scolastica.

Individuare strategie educativo - didattiche diversificate e mirate, con la collaborazione

dei docenti delle equipe pedagogiche;

collaborare con altre istituzioni scolastiche e con Enti di formazione, per favorire la

realizzazione dei progetti e dei percorsi di integrazione;

sviluppare strategie per potenziare le abilità logiche degli alunni, attraverso giochi

strutturati;

creare una rete di supporto (referente DSA, insegnanti, famiglie, dirigente) per

sostenere il percorso formativo degli alunni con DSA, evitando l’insuccesso scolastico

e la perdita di autostima;

far acquisire gradualmente un efficace metodo di studio e una buona autonomia di

lavoro a casa;

migliorare i risultati di apprendimento per Italiano e Matematica, attraverso le attività

proposte;

Indurre i docenti dell’Istituto a percorsi di autoformazione e di ricerca/azione didattica e

metodologica volti all’apprendimento delle modalità in cui operare in ambito dei bisogni

educativi speciali e alla conoscenza ed uso di strumenti compensativi digitali e non;

favorire la piena integrazione degli alunni in difficoltà, monitorando le specifiche

problematicità di ciascuno, per ridurre lo svantaggio scolastico

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Documentare e diffondere buone prassi, materiali, strumenti e specifici percorsi di

lavoro, per il potenziamento delle abilità e delle competenze e la riduzione delle

difficoltà degli alunni con DSA.

Svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale

La legge prevede che nel caso vengano individuati alunni con BES non certificati

(svantaggio socio economico, linguistico e/o culturale) il C.d.C. possa decidere

collegialmente, attivando tutte le procedure del caso, l'uso di una didattica individualizzata

e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto

anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una

metodologia e una strategia educativa adeguate. La scuola è dotata di un protocollo di

accoglienza per gli alunni stranieri non italofoni. In questi casi non si farà più riferimento a

strumenti compensativi e dispensativi, quanto a metodologie e strumenti didattici e

progettazioni didattiche calibrate sugli obiettivi minimi per acquisire le competenze

richieste in uscita. Gli interventi da attuare in questi casi saranno sempre specificati in un

PDP tenendo conto delle diverse necessità di questi alunni rispetto alle due tipologie

precedenti.

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO La finalità delle azioni di sostegno e di recupero è quella di prevenire l’insuccesso scolastico, l’istituto si impegna ad attivare attività di tipo integrativo quali:

Attività Destinatari Obiettivi Periodo di attivazione

Recupero in itinere Studenti di una classe Recupero e/o consolidamento di

argomenti

Intero anno scolastico

Sportello didattico Studenti bisognosi di supporto allo studio

Immediato recupero e riallineamento dei contenuti e delle

competenze

Durante l’anno scolastico

Tutoring peer to peer Studenti bisognosi di supporto allo studio

Tutoraggio, supporto metodologico allo studio

Novembre/Mar zo

Percorsi personalizzati di apprendimento

Studenti con Disturbi Specifici

dell’Apprendimento e stranieri

Realizzazione di percorsi didattici calibrati su specifiche esigenze

formative

Intero anno scolastico

Servizio scolastico domiciliare e scuola

in ospedale

Studenti impossibilitati a frequentare per gravi

motivi di salute

Svolgimento di attività didattiche domiciliari

Intero anno scolastico

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Piani di studio personalizzati per l’integrazione e il

recupero

Studenti in situazioni di svantaggio e/o diversa

abilità

Realizzazione di percorsi didattici calibrati su specifiche esigenze

formative

Intero anno scolastico

Corsi di recupero Studenti con giudizio sospeso

Recupero delle carenze rilevate

Dopo gli scrutini di giugno

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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PREMESSA

Da anni questo Istituto, al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di

orientamento degli studenti organizza percorsi di alternanza scuola-lavoro in aziende

locali. (Comma 33, legge n° 107).

Con la nuova legge 107/2015 sulla “buona scuola” sono molte le novità tese a sviluppare

un sistema di relazioni stabili fra la scuola e il mondo del lavoro, lo scopo è quello di

ampliare la formazione acquisita dagli alunni nel percorso scolastico, sviluppandola con

l'apprendimento di competenze utili per entrare nel mercato del lavoro. Gli studenti

avranno la possibilità di recarsi nei posti di lavoro più volte e per un maggior numero di ore

durante il loro corso di studi e non più in modo occasionale come avveniva in precedenza

con l’esperienza unica dello stage.

Sino ad oggi questi percorsi erano destinati a tutti gli studenti del quarto e quinto anno dei

vari indirizzi di studi, ma con la legge n° 107 dovranno essere estesi a tutti gli studenti che

nell’anno scolastico 2015-2016 frequentano la terza classe.” Per quanto riguarda il periodo

di esperienza di alternanza occorre tenere conto anche delle possibilità offerte dal comma

35: “L'alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività

didattiche secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché con

la modalità dell'impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può

realizzare anche all'estero.” Compatibilmente con la disponibilità offerta dalle medie e

piccole imprese che operano sul nostro territorio, istituti pubblici e privati operanti nei

settori di interesse dei nostri indirizzi di studio, sarà progettato per tutti gli studenti un

percorso di alternanza scuola-lavoro di 400 ore complessive da effettuare tra il secondo

biennio e l'ultimo anno del corso di studi (commi 33, 34 e 35, legge n° 107).

Può essere svolta durante i periodi di sospensione delle attività didattiche, anche in

modalità di impresa formativa simulata e anche all’estero.

Sono programmabili progetti europei di stage all’estero e scambi internazionali, onde

fornire una visione quanto più ampia ed articolata del mondo del lavoro e della società.

ORIENTAMENTO ED ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

La scuola, anche in collaborazione con enti esterni, dovrà durante il triennio attivare per

tutti gli indirizzi una serie di attività al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le

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capacità di orientamento degli studenti e che favoriscano l’ingresso nel mondo del lavoro,

quali:

Attività di volontariato coerenti con i profili lavorativi presso Enti o Associazioni;

Visita Aziendali

Incontri con esperti dell’Università e del mondo de lavoro;

Incontri con esperti su tematiche attinenti al mondo del lavoro (Economia,

Organizzazione, Management, sindacati);

Corsi di lingua durante le attività di stage all’estero;

Project work commissionati da un’Impresa o un Ente;

Formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;

Strategie didattiche:

Lezioni frontali supportate da materiale illustrativo ed esplicativo

Lezioni in laboratorio

Stage in azienda

Monitoraggio individualizzato con ogni alunno

Domande di verifica della comprensione degli argomenti trattati al termine di ogni

lezione e all’inizio della nuova;

Ripetizione sistematica dei percorsi di lavoro;

Educare all’autoimprenditorialità: Incrementare la connessione con il mondo del lavoro

anche attraverso lo sviluppo di competenze digitali ed attività laboratoriali;

Promuovere “l’esperienza” per l’occupabilità e l’orientamento degli studenti;

Le attività di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, curricolari per tutti gli studenti a partire

dalla classe terza, permettono ai ragazzi di sperimentare l’esperienza “lavorativa” in

azienda, applicando le competenze acquisite. I ragazzi potranno confrontarsi con il mondo

del lavoro ed il territorio.

Le due figure (scuola – lavoro) saranno sempre in contatto perché verranno attivate le

figure di tutor azienda e tutor scolastico (un docente che si confronta con il tutor aziendale,

attraverso comunicazioni telefoniche e visite aziendali). L’esperienza sarà registrata

attraverso un “diario di bordo” che i ragazzi quotidianamente devono compilare. In

particolare si articola in modo diverso a seconda della classe frequentata dagli alunni che

decidano di aderire:

Classi Terze (per un totale di 160 ore):

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Conferenze e visite aziendali (obbligatorie per tutti da effettuare in orari curriculari)

Inserimento a Dicembre in azienda per un periodo di 15 gg

Giugno/Luglio: inserimento in Azienda (5 settimane)

Classi Quarte (per un totale di 160 ore):

Conferenze e visite aziendali (obbligatorie per tutti da effettuare in orari curriculari)

Inserimento a Marzo in azienda per un periodo di 8 gg

Giugno/Luglio: inserimento in Azienda (5 settimane)

Classi Quinte (per un totale di 80 ore):

Conferenze e visite aziendali (obbligatorie per tutti da effettuare in orari curriculari)

Inserimento a Dicembre in azienda per un periodo di 15 gg

Inserimento a Febbraio in azienda per un periodo di 8 gg

In particolare gli obiettivi del nuovo progetto, della durata di tre anni scolastici, saranno la

trasmissione delle conoscenze, delle tecniche e del saper fare, e il consolidamento delle

motivazioni scolastiche e professionali di tutti gli allievi che potranno arricchirsi viepiù con

la conoscenza di differenti metodi pedagogici e di strumenti didattici assai vari. La

caratterizzazione del progetto ruoterà attorno ai temi del passato, del presente e del

futuro. Durante il primo anno tutti verranno indirizzati verso ricerche condivise afferenti al

patrimonio naturale, industriale, culturale o artistico del proprio territorio, nel rispetto delle

tecniche tradizionali tipiche del mestiere e rispettose dell’eredità culturale. Nel corso del

secondo anno il progetto sarà integrato nel contesto sociale, politico, culturale ed

ecologico contemporaneo con l’apprendimento delle tecniche e il contatto con i differenti

materiali in occasione degli scambi tra le scuole. Il terzo anno sarà incentrato sul “gioiello

del futuro” attraverso una volontà di innovazione e di scambi tra le scuole intorno ai valori

comuni di impegno e di valorizzazione della cittadinanza europea.

Progetto per la classe III SSS

Ambito specifico per questo anno scolastico è il Disagio che gli alunni affronteranno

attraverso lezioni teoriche, testimonianze da parte di esperti del settore, visite didattiche e

progetti specifici in cui essi potranno sviluppare una mentalità per capire, individuare e

successivamente aiutare secondo le loro competenze e professionalità. Il target è

individuato in tutte quelle fasce di popolazione che risentono di condizioni di disagio:

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adolescenti a rischio, extracomunitari, giovani espulsi dal mercato del lavoro, anziani con

malattie neuro-degenerative, infanzia abbandonata, del territorio provinciale. Saranno

previste visite a Consultorio e ospedali pediatrici, asili nido, case-famiglia- Centri per

Immigrati; Dipartimento di Salute Mentale: Centri di Salute Mentale e Centri Diurni.

Gli allievi potranno sperimentare sul campo e affinare le proprie capacità organizzative

nella preparazione e realizzazione di attività per far fronte al Disagio Adolescenziale;

minorile Extracomunitario, Anziani.

Si prevedono interventi che approfondiscono tematiche che riguardano gli individui in

difficoltà del territorio: per esempio riguardo alla conoscenza.

Gli interventi verranno realizzati con la collaborazione e il coinvolgimento di persone

competenti di quello specifico settore in questo modo si potranno offrire ai ragazzi

testimonianze vive dell’argomento in oggetto e si potrà creare un ponte più reale possibile

con il mondo esterno alla scuola, nell’ottica professionalizzante che è tipica dell’Istituto. Il

numero degli interventi sarà concordato con i docenti delle materie a cui le tematiche

affrontate si affiancheranno. Lo stage completerà il percorso presso strutture che

corrispondano ai requisiti di indirizzo, sia locali che all’estero aderendo all’ Erasmus-plus

Progetto per la classe IV SSS

Nel successivo anno scolastico gli alunni saranno pronti ad affrontare il tema delle

Dipendenze oltre a lezioni teoriche, testimonianze da parte di esperti del settore, visite

specifiche in centri e comunità di recupero e progetti specifici in cui essi potranno

realizzare periodi di stage presso gli stessi.

Con la trattazione delle dipendenze viene inclusa non solo l’utilizzo/abuso di sostanze

legali (alcol) ed illegali (droghe), ma anche comportamenti di addiction senza sostanze,

quali Dipendenza Affettiva, Dipendenza da Sesso, Disturbi del Comportamento

Alimentare, Gioco d'Azzardo Patologico, Shopping Compulsivo. L’obiettivo è quello di

garantire agli alunni informazioni basate sulle più moderne evidenze scientifiche allo scopo

di migliorare la conoscenza rispetto a temi che interessano trasversalmente tutta le

materie di indirizzo, ed informare ei moderni trattamenti utilizzati nelle strutture

specialistiche di più comprovata validità tecnico –scientifica. I temi sono trattati secondo un

linguaggio scientifico, ma chiaro ed accessibile anche se sono presenti termini e concetti

di tipo più tecnico e specifico che però sostanziano le aree tematiche rendendo complete

le informazioni. Per approfondire il tema del progetto saranno effettuate visite e periodi di

stage sul territorio o all’estero presso:

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Distretti Sanitari

Presidi Ospedalieri

Presidi Sanitari

Poliambulatori

Consultori

Dipartimenti

Strutture Accreditate

Progetto per la classe V SSS

Nell’ultimo anno del corso verrà affrontato i tema delle Devianze, dopo essersi occuparti

delle patologie legate alla dipendenza nel IV anno e aver affrontato le problematiche

legate alla prevenzione e al trattamento del disagio adolescenziale, affrontare l’argomento

della devianza, è conseguenziale in quanto molto spesso è cause scatenanti delle prime.

In quest’anno verranno approfondite le tematiche dei due anni precedenti, come

presupposto del progetto da realizzare, le devianze verranno affrontate e descritte da

esperti del settore, saranno descritte le metodologie per la tutela della salute all'interno del

carcere, le azioni di prevenzione, cura e sostegno del disagio psichico nei centri di cura

per diversamente abili (colloqui di accoglienza, colloqui di servizio sociale e di consulenza

psicologica), concreti e realizzabili programmi di cura e riabilitazione. Anche in questo

caso verranno realizzate visite aziendali e stage.

Progetto per la classe III MAT

Il progetto per le classi III dell’indirizzo MAT prevede un’assidua esercitazione nelle Aule

informatiche è nell’Aula laboratoriale 3D di modelli quale spazio attrezzati con macchine e

materiali a disposizione degli studenti per acquisire competenze connesse al “saper fare”,

alla costruzione di plastici volumetrici, prototipi e dettagli in scala legati a progetti di

architettura o di design di prodotto.

L’Aula laboratoriale 3D è (sarà) dotata di attrezzature per la costruzione di modelli fisici

tridimensionali a transizione di disegno digitale utilizzando materiali e procedimenti

realizzativi sia tradizionali che innovativi.

Nel laboratorio modelli, oltre ad attrezzature di base, si trovano o saranno a disposizione

degli studenti:

– macchina fresatrice numerica

– stampante 3D

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– Open knit

Il fenomeno delle stampanti 3D, è oggi sulla cresta dell’onda per via dei movimenti dei

Makers e dei Fab-Lab, il principio è quello di poter concepire oggetti virtualmente,

attraverso il computer, e affidarne la realizzazione a una macchina. Vale allo stesso modo

per le macchine a controllo numerico, le cosiddette macchine utensili, e per le stampati

3D: l’uomo progetta un oggetto al computer e poi il computer governa una macchina, che

realizza l’oggetto. L'utilizzo della stampante 3D offre la possibilità a studenti di realizzare

fisicamente pezzi di qualsiasi forma e dimensione in modo rapido e preciso.

Toccare con mano e verificare le proprie idee nello spazio reale sono indubbiamente un

notevole passo avanti per comprendere la funzionalità e l’attrazione estetica dell’oggetto

progettato. Il collegamento tra la stampa 3D e l’industria è soprattutto nel fatto che ora

diventa possibile, per una impresa manifatturiera, gestire produzioni fortemente

personalizzate. Una delle caratteristiche delle stampanti 3D è che il costo delle varianti è

quasi zero, partendo da un file, si può produrre tramite questa tecnologia 10 oggetti uguali

tra loro o 10 oggetti leggermente differenti l’uno dall’altro che hanno sostanzialmente lo

stesso costo. La personalizzazione delle produzioni è una delle caratteristiche

dell’industria, dove i confini sono meno chiari tra mondo digitale e manifatturiero, e si

creano forme nuove di complementarietà tra manifattura e servizi.

A completamento dell’attività di alternanza, verranno realizzate visite aziendali e stage in

aziende del settore e corsi di I^ livello di Domotica e Robotica, realizzando nei casi

possibili uno stage all’estero partecipando all’Erasmus-plus.

Progetto per la classe IV MAT

Nel IV anno gli alunni sfrutteranno le conoscenze acquisite nell’anno precedente

realizzando un Drone.

La stampa 3D e droni si incontrano. Due tra le più affascinanti tecnologie degli ultimi anni

convergono, quindi un drone verrà stampato in tre dimensioni.

IL DRONE

Durante il corso, sarà creato insieme agli studenti con l’ausilio di docenti interni e esperti

esterni (eventualmente) un motore a reazione stampato in 3D per realizzare un drone. Per

la costruzione del motore parteciperanno a corsi di Domotica e Robotica (avanzati) tenuti

da docenti interni della scuola che si avvarranno de consulenza di esperti del settore.

Anche in questo caso verranno realizzate visite aziendali e stage e se sarà possibile

realizzare stage all’estero partecipando all’Erasmus-plus

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Progetto per la classe V MAT

Nel V anno gli alunni, a completamento del percorso intrapreso, impareranno a guidare un

Drone oltre a imparare ad utilizzarlo, in quanto l’utilizzo del drone viene impiegato in

architettura, ingegneria, archeologia e molte volte per la Difesa Militare. Competenze

spendibili nel mondo del lavoro sia per l’innovazione della tecnica sia per la richiesta che

non solo facilita la rilevazione di dati, ma restituisce informazioni più corretti e attendibili.

Quindi si potrà prevedere un CORSO DI RILIEVO. Il corso ha l’obiettivo di fornire le

conoscenze di base sull’uso delle tecnologie digitali per il rilievo archeologico e

architettonico.

A conclusione dell’alternanza, anche in questo caso verranno realizzate visite aziendali e

stage, e corsi di Domotica e Robotica di III livello.

Progetto per la classe III PI

Per le classi III si prevedono esercitazioni in laboratorio di modellistica e di disegno con

realizzazione da parte degli allievi di prodotti artistici e artigianali di moda con tecniche e

metodi artigianali e/o storicamente connessi alle tradizioni artistiche e artigianali locali,

prestando tuttavia particolare attenzione alla innovazione sotto il profilo tecnico, grafico e

creativo in maniera tale che essi possano acquisire una progressiva e graduale

specificazione, soprattutto operativa e laboratoriale.

Saranno organizzate visite aziendali e stage in laboratori sartoriali. Eventuali stage

all’estero aderendo all’ Erasmus-plus

Progetto per la classe IV PI

Verranno applicate e approfondite le metodiche relative alla ideazione, progettazione,

realizzazione e commercializzazione di oggetti e insiemi di oggetti, in piccola e grande

serie anche utilizzando la stampa 3D, e la tecnologia informatica, rivolgendo attenzione a

un corso di grafica che permetterebbe di distribuire sul mercato e pubblicizzare gli

elaborati prodotti. Partendo dalla tradizione artigianale locale, che rappresenta in questa

articolazione l’ambito privilegiato di conoscenze e pratiche artistiche, si amplia l’orizzonte

creativo e il laboratorio scolastico diventa luogo di ricerca, di innovazione creativa e

tecnica, con apporti originali e personali aggiunti a standard stilistici tradizionali.

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Saranno organizzate visite aziendali e stage in laboratori sartoriali e aziende del territorio.

Partecipazioni a sfilate di moda. Anche in questo anno è proponibile uno stage all’estero

aderendo all’ Erasmus-plus

Progetto per la classe V PI

Pubblicizzazione e diffusione del prodotto. Gli studenti impareranno a utilizzare gli

strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali.

Per pubblicizzare le loro creazioni utilizzeranno diverse modalità:

Calendario, brochure, rivista di moda. Pubblicità e vendita online.

(Impresa simulata).

Il diplomato potrà così confrontarsi con sicurezza nel quadro della concorrenza

internazionale che, in alcuni settori tipici del made in Italy, è particolarmente impegnativa.

Saranno organizzate visite aziendali e stage in laboratori sartoriali e aziende del territorio.

Eventuali stage all’estero. Partecipazioni a sfilate di moda.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO LICEO ARTISTICO

L’alternanza è una modalità didattico-formativa, trasversale a tutti i canali del sistema

scolastico formativo, che si avvale di strumenti molto diversi tra loro, come formazione in

aula, attività di laboratorio, tirocini presso aziende e/o enti pubblici e privati visite aziendali,

con l’obiettivo di avvicinare gli studenti ad una concreta realtà di lavoro, valorizzando

l’esperienza lavorativa come mezzo per favorire lo sviluppo personale, sociale e

professionale dei giovani.

Il decreto legislativo 77/05 prevedeva che “I percorsi in alternanza sono progettati, attuati,

verificati e valutati, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, sulla base

di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza,

o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e

privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di

apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di

lavoro”.

PROGETTI INNOVATIVI DI ALTERNANZA AI SENSI DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015 N.

107 Art. 33. Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento

degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile

2005, n. 77, sono attuati, [OMISSIS], nei licei, per una durata complessiva di almeno 200

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ore nel triennio. Le disposizioni del primo periodo si applicano a partire dalle classi terze

attivate nell'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della

presente legge. I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani triennali dell'offerta

formativa.

Art. 34. All'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, dopo le

parole: «ivi inclusi quelli del terzo settore,» sono inserite le seguenti: «o con gli ordini

professionali, ovvero con i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del

patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con enti che svolgono

attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal

CONI,».

Art.35. L'alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività

didattiche secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché con

la modalità dell'impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può

realizzare anche all'estero.

Art. 36. All'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 34 e 35 si provvede nell'ambito

delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e,

comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

OBIETTIVI GENERALI

attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed

educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino

sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;

arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione

di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi

e gli stili di apprendimento individuali;

realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il

mondo del lavoro e la società civile che consenta la partecipazione attiva dei soggetti

esterni nei processi formativi;

correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio;

far apprendere tecniche e metodologie utilizzate nel mondo del lavoro;

favorire l’incontro dello studente con possibili futuri datori di lavoro, o figure di

professionisti che incrementino nello studente lo stimolo a fare impresa.

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OBIETTIVI SPECIFICI

l'acquisizione e lo sviluppo di saperi tecnico - professionali del settore di studio in

contesti lavorativi (saper fare);

l'acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative (saper

esprimere, comunicare e interagire con il mondo esterno - discipline area linguistica ed

economica);

la socializzazione nell'ambito della realtà lavorativa (saper essere);

l'utilizzo efficace di esperienze lavorative all'interno del percorso scolastico e

formativo;

la ri-motivazione di studenti in difficoltà, favorendo la prosecuzione nell'iter scolastico e

formativo;

l'acquisizione e lo sviluppo di conoscenze, competenze e capacità progettuali per

l'inserimento professionale.

La nostra scuola, oltre a fornire una preparazione utile al proseguimento degli studi, ha

cura di orientare i propri studenti al mondo del lavoro, proponendo corsi e attività,

organizzati in modo integrato con Enti pubblici e privati, Associazioni di categoria e singole

aziende, (CENTRO PER L’IMPIEGO UNIVERSITA’ DI CASSINO E DEL BASSO LAZIO,

PROVINCIA DI FROSINONE, CAMERA DEL COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO

E AGRICOLTURA DI FROSINONE, COMUNE DI CASSINO e Comuni legati al territorio

della provincia, ASSOCIAZIONI ONLUS, FAI sezione di Cassino, e studi grafici, tipografie

ed Associazioni Artistico Culturali), di volta in volta selezionati in base alle specifiche

competenze previste dall’indirizzo di studio prescelto.

Tali opportunità costituiscono la premessa per una scelta post-diploma consapevole e

cosciente dei nostri studenti, in linea con le vocazioni e le possibilità occupazionali del

territorio. A tal fine, sono state attivate nel tempo alcune Convenzioni con Enti, Istituzioni e

Collaborazioni periodiche con alcuni soggetti particolarmente utili e, nello stesso tempo,

interessati alla formazione professionale dei nostri ragazzi.

La scuola promuove negli alunni l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del

lavoro, realizzando attività a forte valenza formativa per gli studenti dai quindici ai diciotto

anni come stage ovvero esperienze di tipo lavorativo presso aziende, enti pubblici e privati

nella forma dell’Alternanza scuola lavoro che prevede il calarsi di questa esperienza nel

curricolare: tutti gli studenti nel corso dell’anno scolastico svolgono ad esempio un monte

ore in alternanza presso un luogo di lavoro connesso con il proprio indirizzo di studio sulla

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base di una convenzione stilata tra la scuola e il soggetto ospitante con l’assenso della

famiglia e sulla base di un progetto formativo che incide sulla valutazione e sul credito

finale dello studente; Tirocini in aziende che si svolgono nel periodo estivo, per gli studenti,

per il potenziamento della competenza professionale; Progetti e concorsi con simulazione

d’impresa; Attività di produzione artistica su commissione di esterni.

La scuola promuove, inoltre, negli alunni l’acquisizione di competenze informatiche,

ovvero conoscenze di carattere trasversale utili sia al proseguimento degli studi che

all’avvio al mondo del lavoro, sia nello svolgimento delle attività curricolari, come previsto

dai programmi ministeriali, sia attraverso corsi extracurricolari, finalizzati all’acquisizione e

al potenziamento di competenze relative anche agli specifici ambiti tecnico-professionali.

Attraverso la formazione d’indirizzo artistico, l’uso delle tecnologie informatiche e

l’interazione programmatica col mondo esterno, si favorisce l’acquisizione di metodologie

e procedure tipiche dei vari settori professionali e si tende a sviluppare nello studente

l’autostima, la capacità di lavorare in gruppo e, in prospettiva, l’auto-imprenditorialità.

ALTRI EVENTUALI OBIETTIVI PROGETTUALI

Nostro intento è quello di promuovere l’autostima e la voglia di “inventare” e di

“intraprendere” su basi creative ma nello stesso tempo scientifiche favorendo, lo sviluppo

della capacità di orientarsi e di sostenere scelte motivate e in prospettiva, l’auto

imprenditorialità attraverso tre momenti:

l’idea progettuale

l’incontro con un’azienda giovane portatrice di modelli di riferimento

un minimo di formazione di tipo economico-aziendale che porti ad una valutazione di

mercato.

Per raggiungere questi obiettivi, si ritiene utile:

promuovere una metodologia centrata sull’esperienza di laboratorio e in contesti reali;

favorire la conoscenza del contesto lavorativo, delle sue dinamiche, dei ruoli;

ricercare l’integrazione dei saperi e l’acquisizione metodi attivi, quali il problem solving;

Alcuni ambiti lavorativi del campo artistico sono ancora poco definiti dal punto di vista

professionale, cosa che, tra l’altro, costituisce un ostacolo nella ricerca dei soggetti

ospitanti o partner. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di preziosi esperti in settori poco

esplorati ma proprio per questo non facilmente ricollocabili all'interno delle tipologie del

lavoro standard. La constatazione induce ad una duplice riflessione: per "orientare" al

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mondo del lavoro è necessario in primo luogo valutare le attitudini e i bisogni degli

studenti, ma anche cogliere gli aspetti più innovativi e sostenibili in senso globale del

lavoro dei creativi; se infatti gli esperti di settore e l'informazione insistono sulla necessità

di essere "creativi", a volte non esistono neanche le nomenclature (e di conseguenza

neanche specifici albi professionali), relativi a professioni come quelle del fotografo, del

grafico, del video maker, del designer, del decoratore o del restauratore. Nel nostro

territorio si trovano attualmente interessanti esempi di Start-up che richiedono la volontà di

uscire dai soliti schemi “accademici” e di orientarsi verso le nuove idee imprenditoriali. Per

quanto riguarda il Liceo Artistico, quindi, tenendo conto dell’allargamento di ambienti

esperienziali previsto dalla L. 107 15 luglio 2015 (art. 33-44) come contesti di Alternanza

scuola- lavoro , si è proceduto a selezionare proposte di collaborazione pervenute da Enti

e Associazioni del territorio con ricaduta nello specifico ambito di studio oppure a ricercare

sinergie territoriali sulla base di progetti interni. Si metterà in atto la peer education e si

rinforzerà la comunicazione tra docenti e alunni con attività di teletutoring. Sarà utilizzata

la modulistica MIUR già in uso dal 2005 prevedendo una Convenzione tra la Scuola e il

Soggetto Esterno, un Progetto formativo tra i due precedenti soggetti, la famiglia e il

ragazzo, un Registro delle presenze, un attestato di frequenza da parte del soggetto

ospitante, una scheda di valutazione firmata dal tutor esterno e dal tutor scolastico e una

certificazione finale con le competenze acquisite che permetterà agli alunni di acquisire

crediti.

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AREA DELLA FORMAZIONE

Formazione docenti

Il contratto di lavoro del personale della scuola (art. 61) afferma che la formazione

costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale e

quindi per il sostegno ai processi di innovazione in atto e al potenziamento dell’offerta

formativa con particolare riguardo alla prevenzione dell’insuccesso scolastico e al

recupero degli abbandoni.

Le profonde trasformazioni della società italiana e le sfide da affrontare a livello europeo e

globale impongono, oggi più che mai, una particolare attenzione allo sviluppo del capitale

culturale, sociale e umano che rappresenta l’insieme dei fattori fondamentali per sostenere

e accelerare la crescita del nostro Paese.

In questo contesto, il sistema di istruzione è una delle risorse strategiche su cui occorre

investire, a partire dal personale della scuola.

La legge 107/2015 interviene a sostegno di questa politica proponendo un nuovo quadro

di riferimento per lo sviluppo professionale di tutti gli operatori della scuola. In particolare,

la formazione in servizio del personale docente, diventa “obbligatoria, permanente e

strutturale”

La formazione del personale scolastico durante tutto l’arco della vita professionale è un

fattore decisivo per il miglioramento e per l’innovazione del sistema educativo italiano. La

crescita del Paese (e del suo capitale umano) richiede un sistema educativo di qualità, che

guardi allo sviluppo professionale del personale della scuola - in coerenza con una

rinnovata formazione iniziale - come ad un obiettivo strategico, di respiro internazionale,

ripreso e valorizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

La legge 107/2015 individua alcuni obiettivi prioritari che per poter essere raggiunti

necessitano di specifiche azioni a livello nazionale. In particolare ci si riferisce a:

• l’innovazione metodologica in tutte le sue forme e connessa ai nuovi ambienti per

l’apprendimento e all’utilizzo delle tecnologie nella didattica;

• le lingue straniere, con la finalità di innalzare il livello delle competenze linguistico-

comunicative degli allievi, con particolare attenzione alla metodologia CLIL;

• le opportunità dell’autonomia curricolare, organizzativa e didattica.

• l’accoglienza, finalizzata all’inclusione, come modalità “quotidiana” di gestione delle

classi;

• la cultura della valutazione e del miglioramento;

• l’alternanza scuola-lavoro e il rapporto tra scuola e mondo esterno;

Il Piano per la Formazione del personale, come atto di indirizzo adottato con decreto del

Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, definisce le priorità e le risorse

finanziarie per il triennio 2016-2019 Al fine di favorire la coerenza tra i Piani di formazione

delle Reti e le azioni nazionali, è opportuno che ogni iniziativa proposta, sia riferita alle

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priorità del Piano. Le seguenti macro-aree rappresentano lo strumento attraverso il quale

le scuole o le reti di scuole potranno individuare specifici percorsi formativi:

COMPETENZE DI SISTEMA Autonomia didattica e organizzativa - Valutazione e

miglioramento - Didattica per competenze e innovazione metodologica

COMPETENZE PER IL XXI SECOLO Lingue straniere - Competenze digitali e nuovi

ambienti per l’apprendimento - Scuola e lavoro

COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA Integrazione, competenze di

cittadinanza e cittadinanza globale - Inclusione e disabilità - Coesione sociale e

prevenzione del disagio giovanile

Per il triennio 2016-2019 il Dirigente Scolastico ha individuato come prioritarie per la

formazione dei Docenti le seguenti tematiche:

1) Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;

2) Lingue straniere;

3) Inclusione e disabilità.

L’istituto attiverà corsi, avvalendosi anche della possibilità di accordi di rete con altre

scuole e cercando di coprire tutte le aree indicate che risultano strategiche per le azioni di

miglioramento previste nel RAV e nel PDM.

Attraverso il sito web di istituto e le circolari verranno diffuse le iniziative di formazione del

MIUR e di Enti e associazioni accreditati.

In particolare i docenti individuati come figure strategiche (per il PNSD e per l’inclusione)

guideranno i colleghi nei processi di ricerca didattica, formazione sul campo, innovazione

in aula.

Le attività formative non saranno solamente basate su conferenze in presenza, ma

impegneranno i Docenti in percorsi di sviluppo professionale attraverso laboratori.

FORMAZIONE PERSONALE ATA

Per il personale ATA e di segreteria la formazione per il triennio 2016-2019 riguarda i

seguenti temi:

1) Sicurezza e salute sul luogo di lavoro e gestione dell’emergenza e nozioni di pronto

soccorso

2) Segreteria digitale

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Alunni

Organizzazione di viaggi d’istruzione e visite guidate proposti dai dipartimenti

disciplinari e dai singoli docenti, anche di concerto con le rappresentanze di genitori e

studenti, per l’approfondimento di tematiche curricolari;

Partecipazione a convegni, conferenze e seminari su materie attinenti le discipline di

studio e il rapporto con il territorio;

Realizzazione di corsi, progetti, laboratori e stage finalizzati al potenziamento delle

competenze, con particolare riferimento all’alternanza scuola-lavoro o alla

prosecuzione degli studi (università, accademie,…);

Valorizzazione dei contatti internazionali, con l’obiettivo di una migliore conoscenza

delle lingue straniere e degli sbocchi professionali all’estero;

Creazione di un’efficiente piattaforma digitale per l’attuazione di forme di didattica on

line.

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FABBISOGNO DI PERSONALE:

A) POSTI COMUNI

Docenti n. 110

B) POSTI SOSTEGNO

Docenti n. 29

C) PERSONALE ATA

Assistenti Amministrativi n. 10

Assistenti tecnici n. 8

Collaboratori scolastici n. 16

ORGANICO di potenziamento:

Classe di concorso

Nuove classi di concorso

Nuovo codice SIDI

Ore da prestare

Esonero Vicario

Supplenze brevi

Corsi di Recupero /

Potenziamento Progetti

Ore di utilizzo

A018 A008 18 6 6 6 18

A019 A046 18 6 6 6 18

A029 A048 18 6 6 6 18

A050 A012 18 6 6 6 18

A346 AB24 18 6 6 6 18

AD02 18 18 18

AD02 18 18 18

AD03 18 18 18

AD03 18 18 18

AD03 18 18 18

C270 B015 18 6 6 6 18