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1 ISTITUTO d'ISTRUZIONE SUPERIORE LEONARDO DA VINCICON SEZIONI ASSOCIATE LICEO SCIENTIFICO E SPORTIVO - LICEO LINGUISTICO - LICEO CLASSICO - LICEO DELLE SCIENZE UMANE - LICEO ARTISTICO - I.T.G. DIURNO E SERALE Via L. da Vinci - 08045 Lanusei (0G)- Tel. 0782/42624- fax 0782/480198 EMail:[email protected] -Posta certificata:[email protected] Cod. F.91005600910 - C.M.NUI01600V Cod. IPAistsc_nuis01600v - Fattura elettronica codice univoco dell'ufficio: UFYL6X Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2018 Approvato dal Collegio dei Docenti il 14/01/2016 Adottato dal Consiglio d’Istituto il 29/01/2016 PREMESSA La Legge 107/2015 di Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione ha ridefinito sostanzialmente la durata e le competenze riguardo all’iter di stesura e approvazione del POF, modificando quando previsto dalla normativa precedente. La normativa conferma quindi l’attribuzione al Collegio dei Docenti della funzione di elaborazione del Piano dell’Offerta formativa sulla base però “degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico” (art.1 –comma 14), anziché degli indirizzi del Consiglio di Istituto. Alla luce quindi: della Legge 107 del 13 luglio 2015, e in particolare dei commi 3, 7, 10-16, 56 - 58, 124 dell’art.1, che definiscono i contenuti del POF; della missione degli obiettivi generali così come definiti nei POF annuali dell’ IIS “Leonardo Da Vinci”; delle priorità e dei traguardi, nonché degli obiettivi di processo individuati in via provvisoria dal Nucleo di Valutazione e Autovalutazione di Istituto, sulla base dei dati statistici e della loro lettura; degli indirizzi già individuati dagli incontri collegiali preliminari. di In attesa di eventuali modelli standard di POF definiti a livello ministeriale. Al fine di consentire una progettazione unitaria del PTOF, sono state elaborate le seguenti LINEE che forniscono indicazioni di massima per la stesura del Piano per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019. Si tratta di un progetto educativo non somma di singole iniziative, ma risultato dell’attività del Collegio dei Docenti che, partendo dalla riflessione su valori educativi condivisi, elabora, in momenti successivi, le strategie e gli strumenti atti a conseguirli, cercando di rispondere a bisogni reali e attese legittime di famiglie e studenti, anche in rapporto e in collaborazione con il territorio. Il P.T.O.F. si presenta, dunque, come uno strumento di orientamento e di comunicazione che accompagna lo studente e la famiglia per tutto il percorso

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ISTITUTO d'ISTRUZIONE SUPERIORE “LEONARDO DA VINCI” CON SEZIONI ASSOCIATE LICEO SCIENTIFICO E SPORTIVO - LICEO LINGUISTICO - LICEO CLASSICO -

LICEO DELLE SCIENZE UMANE - LICEO ARTISTICO - I.T.G. DIURNO E SERALE

Via L. da Vinci - 08045 Lanusei (0G)- Tel. 0782/42624- fax 0782/480198

EMail:[email protected] -Posta certificata:[email protected] Cod. F.91005600910 - C.M.NUI01600V Cod.

IPAistsc_nuis01600v - Fattura elettronica codice univoco dell'ufficio: UFYL6X

Piano Triennale dell’Offerta Formativa

2016/2018

Approvato dal Collegio dei Docenti il 14/01/2016

Adottato dal Consiglio d’Istituto il 29/01/2016

PREMESSA

La Legge 107/2015 di Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione

ha ridefinito sostanzialmente la durata e le competenze riguardo all’iter di

stesura e approvazione del POF, modificando quando previsto dalla normativa

precedente.

La normativa conferma quindi l’attribuzione al Collegio dei Docenti della

funzione di elaborazione del Piano dell’Offerta formativa sulla base però “degli

indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione

definiti dal dirigente scolastico” (art.1 –comma 14), anziché degli indirizzi del

Consiglio di Istituto.

Alla luce quindi: della Legge 107 del 13 luglio 2015, e in particolare dei commi

3, 7, 10-16, 56 - 58, 124 dell’art.1, che definiscono i contenuti del POF; della

missione degli obiettivi generali così come definiti nei POF annuali dell’ IIS

“Leonardo Da Vinci”; delle priorità e dei traguardi, nonché degli obiettivi di

processo individuati in via provvisoria dal Nucleo di Valutazione e

Autovalutazione di Istituto, sulla base dei dati statistici e della loro lettura; degli

indirizzi già individuati dagli incontri collegiali preliminari. di In attesa di eventuali

modelli standard di POF definiti a livello ministeriale.

Al fine di consentire una progettazione unitaria del PTOF, sono state elaborate

le seguenti LINEE che forniscono indicazioni di massima per la stesura del Piano

per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019.

Si tratta di un progetto educativo non somma di singole iniziative, ma risultato

dell’attività del Collegio dei Docenti che, partendo dalla riflessione su valori

educativi condivisi, elabora, in momenti successivi, le strategie e gli strumenti

atti a conseguirli, cercando di rispondere a bisogni reali e attese legittime di

famiglie e studenti, anche in rapporto e in collaborazione con il territorio.

Il P.T.O.F. si presenta, dunque, come uno strumento di orientamento e di

comunicazione che accompagna lo studente e la famiglia per tutto il percorso

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scolastico nonché come punto di riferimento indispensabile per

l’organizzazione didattica e organizzativa della scuola nel suo complesso.

Esso deve essere conosciuto da tutti e tutti devono concorrere alla sua

realizzazione ed al suo continuo miglioramento; le attività annuali e la struttura

organizzativa che devono sostenerne l'elaborazione hanno, infatti, bisogno di

essere annualmente aggiornate, pur mantenendone le scelte educative di

fondo. Pertanto deve essere continuamente monitorato, valutato, modificato

ed integrato con modalità e strumenti che rispondano a criteri di chiarezza e

coerenza, affinché esso contribuisca sempre meglio alla realizzazione del

progetto educativo della scuola e risponda adeguatamente alle esigenze

formative degli studenti nell’interesse loro e delle famiglie.

Nell’Elaborazione di questo importante documento si farà riferimento all’ATTO

D’INDIRIZZO predisposto dal dirigente scolastico (art.1 comma 14, LEGGE

N°117/2015) e al piano di miglioramento elaborato dalla Commissione RAV.

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INDICE

Premessa P. 1

Storia dell’Istituto P. 5

Finalità formative P. 5

Dal territorio alla scuola, dalla scuola al territorio P. 5

Formazione dell’alunno come persona P. 7

Formazione dell’alunno come cittadino P. 7

Ottimizzazione dell’ambiente scolastico P. 7

Ruolo della valutazione P. 8

Prevenzione della dispersione scolastica P. 8

RAV (Rapporto di Autovalutazione) P. 8 Parte I:

scelte educative e culturali P.14

Principi Fondamentali P.14

Principi Operativi P.14

Finalità Generali P.16

Obiettivi Trasversali P.18

Obiettivi didattici comuni a tutte le discipline P.19

Programmazione delle attività didattiche P. 20

Metodi P. 22

Strumenti di lavoro e mezzi didattici P. 23

Verifica e valutazione P. 23

Verifica formativa P. 24

Verifica sommativa P. 24

Valutazione del profitto P. 26

Obbligo Scolastico P. 27 Parte II:

Offerta didattica P. 28

Scansione annuale delle attività didattiche P. 29

Attività alternative alla religione Cattolica P. 30

Attività di sostegno e recupero P. 31

Condizioni per la scrutinabilità degli alunni P. 33

Scrutini finali P. 34

Credito scolastico P. 35

L’INVALSI P. 35

Tabelle Credito Scolastico P. 37

Credito formativo P. 40

Debito formativo P. 41

Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) P. 41

Integrazione degli alunni diversamente abili: DSA, BES, Extracom. P. 43

Alternanza Scuola Lavoro P.43 Parte III:

L’organizzazione P. 44

Struttura e utilizzo degli spazi P. 45

Regolamenti per l’uso degli spazi, dei laboratori e della Biblioteca P. 46

Regolamento per la pratica laboratorio Linguistico, informatico

Scientifico o di attività parascolastiche P. 46

Regolamento per l’uso delle palestre e dei campi per l’atletica P. 47

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Regolamento delle LIM P. 50

Flessibilità organizzativa e didattica P. 53

Rapporti scuola-famiglia P. 54

Criteri di formazione delle classi P. 54

Continuità educativa ed accoglienza P. 55

Piano nazionale scuola digitale P. 56

Organizzazione dell’Istituto P. 58

Funzioni strumentali al P.O.F. P. 58

Coordinatori di classe P. 59

Collegio dei Docenti P. 60

Personale ATA P. 62

Organici P. 64

Discipline e orario di insegnamento P. 65

Allegati 1,2,3,4,5,6 (linee guida ed indicazioni nazionali)

Allegati A (progetti)

Appendici A, B, (regolamento d'istituto, regolamento di disciplina)

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STORIA DELL’ISTITUTO

L’Istituto “Leonardo da Vinci”è il frutto dell’accorpamento, avvenuto nell’anno

scolastico 2015/2016, di due istituti che fino a quell’anno avevano seguito

percorsi autonomi, sia dal punto di vista giuridico che didattico, il Liceo Artistico

e l'ITG. A sua volta il Liceo Scientifico aveva dato avvio ad alcune

sperimentazioni al suo interno, tra le quali in particolare si evidenziava la

presenza di un Liceo Linguistico; il Liceo Classico, d’altra parte, aveva dato

avvio al Liceo delle Scienze Umane. Si può quindi affermare che, di fatto, nel

corrente anno scolastico, coesistono sei realtà liceali ben definite e con

caratteristiche proprie che le contraddistinguono le une dalle altre: Liceo

Scientifico; Liceo Linguistico; Liceo Classico; Liceo delle scienze Umane, Istituto

Tecnico Geometri, Liceo Artistico; Liceo Sportivo.

FINALITA’ FORMATIVE

L’Istituto si configura come polo di istruzione superiore liceale e professionale

I differenti percorsi liceali – Classico-Scienze Umane, Scientifico-Linguistico;

Artistica e Tecnica - rappresentano modalità specifiche di declinare lo stesso

modello formativo, che di ciascuna disciplina privilegia i nuclei essenziali, i

fondamenti e le procedure e mira ad integrare le varie aree disciplinari,

superando la tradizionale contrapposizione tra le due culture umanistica e

scientifica. Le competenze così acquisite assumono una forte valenza

formativa generale, stimolando la curiosità intellettuale e potenziando

l’autonomia critica.

L’identità del percorso professionale si caratterizza per una solida base di

istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di

sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per

rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento.

Dal territorio alla scuola, dalla scuola al territorio

La città di Lanusei è situata al centro dell’Ogliastra; sede di USL con una

struttura ospedaliera, del tribunale, del carcere, del vescovado, di vari istituti

scolastici e di un Istituto Salesiano, Lanusei ha sempre rivestito un ruolo centrale

nella regione e per lungo tempo ne è stata anche considerata il capoluogo.

Il territorio intorno a Lanusei è prevalentemente montuoso, ma la vicinanza del

mare (circa 20 chilometri) e il miglioramento delle comunicazioni, hanno

permesso in questi ultimi anni l’uscita del territorio dall'isolamento che l’aveva

per lungo tempo caratterizzato. L’economia dell’area circostante è

prevalentemente agro-pastorale, sebbene abbia conosciuto un certo sviluppo

il settore artigianale (con particolare riferimento alla filiera agro-alimentare del

paese), quello turistico e in particolar modo quello edilizio.

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Lanusei si caratterizza invece per una storica vocazione nel settore terziario

(Ospedale, Tribunale, Carcere, Ufficio delle entrate, INPS, Provincia, vari Istituti

Scolastici Superiori, Ufficio del lavoro, Ufficio del registro etc.). In questo

contesto socio economico eterogeneo gli alunni della scuola presentano

situazioni familiari e bisogni socio culturali molto diversificati. Lo status socio

economico e culturale delle famiglie è medio basso.

L'offerta formativa del nostro Istituto si rivolge all'intera comunità ogliastrina;

esso opera quindi per un bacino d'utenza piuttosto vasto, che comprende i

seguenti comuni:

Arbatax

Arzana

Baunei

Barisardo

Cardedu

Elini

Gairo Sant’Elena

Girasole

Ilbono

Jerzu

Loceri

Lotzorai

Osini

Santa Maria Navarrese

Talana

Tertenia

Triei

Urzulei

Ulassai

Ussassai

Villagrande Strisaili

Villanova Strisaili

L'ampiezza del bacino d'utenza della nostra scuola e la conseguente varietà e

molteplicità di esperienze umane, sociali e culturali di cui i nostri studenti sono

portatori, costituisce per il nostro Istituto una risorsa da valorizzare, occasione di

crescita e di arricchimento, ai fini di una più profonda integrazione delle varie

componenti della realtà Ogliastrina.

Varia è altresì l'origine dei docenti che operano nell'’Istituto, provenienti da

altre aree della Sardegna e da diverse regioni d’Italia, il cui contributo è

fondamentale per l'arricchimento dell'offerta formativa della scuola, sia in

termini di approccio metodologico alle varie discipline, sia di impostazione del

dialogo formativo.

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Il nostro Istituto ha avviato varie iniziative di scambio culturale e di accoglienza

con giovani di altre nazioni, nella consapevolezza dell'importanza di un

confronto con culture differenti dalla nostra e con realtà distanti dalla nostra;

ciò consente da una parte una maggiore apertura al mondo dei nostri

studenti, dall'altra una riscoperta critica e consapevole del senso di

appartenenza alla propria cultura.

FORMAZIONE DELL’ALUNNO COME PERSONA

L’Istituto si impegna a promuovere lo sviluppo equilibrato dell’alunno nelle

seguenti direzioni: potenziamento della fiducia nelle proprie capacità,

valorizzazione delle potenzialità per il raggiungimento del proprio successo

formativo, sviluppo dell’autocontrollo, capacità di instaurare rapporti

costruttivi e collaborativi.

FORMAZIONE DELL’ALUNNO COME CITTADINO

L’Istituto si propone, anzitutto, di formare l’alunno come cittadino

consapevole dei propri diritti e dei propri doveri verso la società, rispettoso

dei diritti degli altri, capace di comprendere i fondamenti del vivere

democratico e di operare con senso critico nelle proprie scelte, attento ai

problemi sociali e ambientali, sensibile ai problemi derivanti dalle varie

forme di svantaggio.

OTTIMIZZAZIONE DELL’AMBIENTE SCOLASTICO

Presupposto per il conseguimento delle precedenti finalità e, più in

generale, di tutte le finalità formative, è che la scuola offra un ambiente

sereno e stimolante. A questo scopo essa sviluppa in tutte le componenti il

senso di responsabilità e di partecipazione ad un progetto comune,

attraverso comportamenti improntati alla correttezza e basati su

informazione e trasparenza.

Fondamentale per la realizzazione di un ambiente scolastico ottimale è

porre un'attenzione costante ai bisogni degli alunni, ponendo un particolare

occhio di riguardo all'integrazione degli allievi diversamente abili.

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RUOLO DELLA VALUTAZIONE

L’Istituto si preoccupa che il momento della valutazione, spesso vissuto in

modo eccessivamente ansioso da parte di molti alunni, avvenga nella

massima serenità e trasparenza. La valutazione dell'allievo va al di là della

semplice misurazione delle singole prove sostenute e scaturisce da una serie

di elementi, anche non strettamente cognitivi, come la progressione rispetto

al livello di partenza, l'impegno profuso, l'interesse alle lezioni, la

partecipazione al lavoro scolastico, il metodo di studio, la crescita

effettivamente realizzata sul piano della cultura e della persona. In questo

modo la valutazione diventa momento formativo e permette all’alunno di

trarre ragione di progresso dalla conoscenza delle proprie difficoltà.

PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

Uno dei compiti prioritari dell'Istituto è quello di individuare e affrontare con

prontezza le situazioni di disagio, anche attraverso il contributo mirato di

esperti, al fine di aiutare i soggetti in difficoltà, orientandoli e rimotivandoli sul

piano socio-affettivo e cognitivo.

L’Istituto mette in atto tutte le strategie utili alla prevenzione della dispersione

scolastica non solo per permettere ai singoli alunni di realizzare il loro

percorso formativo, ma anche per svolgere nel modo migliore il proprio

ruolo istituzionale.

Nei casi di disagio scolastico espresso sul piano didattico e/o su quello

relazionale–ambientale, l’Istituto realizza, con diversi strumenti, interventi

finalizzati al recupero e al sostegno. Promuove, inoltre, modalità e

procedure didattiche e organizzative che consentono, agli alunni che lo

desiderano, di passare da un indirizzo all’altro.

RAV (Rapporto di Autovalutazione)

Autovalutazione d'istituto

Nella scuola attuale, all'interno della quale la parola-chiave è autonomia, ci

si orienta sempre più verso concetti di efficacia, efficienza e qualità del

servizio. Per questo nell'ambito della valutazione viene chiamato in causa

non più il solo processo di apprendimento né soltanto quello di

insegnamento ma tutto ciò che ruota all'interno del mondo scuola:

l'organizzazione di tutto il lavoro scolastico, la metodologia e la didattica

che viene sviluppata sulla base di un processo educativo definito nei

singoli particolari. Dalla valutazione della qualità del prodotto educativo

alla valutazione del sistema scolastico il passo è breve. La via da scegliere è

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quella della autovalutazione intesa come modello d'indagine basato sulla

scelta di indicatori, ambiti, tipologie e contenuti.

L'autovalutazione d'istituto tiene conto dei seguenti parametri:

1. risultati formativi, volti a misurare il grado di padronanza acquisito dagli

alunni nelle competenze trasversali, sul piano cognitivo e socio-affettivo.

2. risultati professionali, relativi a:

personale docente.

Vengono prese in considerazione le seguenti capacità

professionali: abitudine

a lavorare in team

ad approfondire e ad aggiornare le proprie competenze professionali

attraverso un lavoro di ricerca e di confronto

a cogliere i nuovi aspetti di una situazione(di apprendimento/insegnamento,

di relazione...)

capacità

di aggiornarsi

di reperire e/o produrre materiali didattici

di organizzare attività adeguate ai bisogni formativi

autodiagnosi

personale amministrativo

L'Istituto individua il livello di qualità dei propri servizi amministrativi nei

seguenti fattori:

correttezza e celerità delle procedure

trasparenza

informazione

flessibilità degli orari per il pubblico

tempi di attesa agli sportelli

Occorre tuttavia precisare che questi questionari non servono a valutare

direttamente la qualità delle azioni (organizzative e formative) della scuola,

ma a rendersi conto della percezione che l'utente ha del servizio scolastico

che lo riguarda.

- L’anno scolastico 2014/2015 è stato importante per l’avvio del sistema

nazionale di valutazione. L’I.I.S “Da Vinci”, grazie all’elaborazione dei

rapporti di autovalutazione, ha individuato le priorità in termini di esiti da

raggiungere grazie al perseguimento degli obiettivi di processo.

- Pertanto , l’elaborazione del POF è fondata su una puntuale ricerca della

coerenza tra il POF stesso, il rapporto di autovalutazione e il piano di

miglioramento; individuando alcuni punti ineludibili che saranno oggetto di

monitoraggio nel prossimo anno scolastico.

- La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne

singoli casi giustificati. La distribuzione degli studenti per fasce di voto

evidenzia una situazione di equilibrio. I criteri di selezione adottati dalla

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scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti e ciò si

evidenzia nei risultati conseguiti nei corsi linguistico e classico.

Il punteggio di italiano della scuola alle prove INVALSI è superiore a quello di

scuole con background socio-economico e culturale simile. In matematica

si riscontrano valori leggermente inferiori e i punteggi non si discostano dalla

media della scuola, con dato negativo in alcune classi. La quota di studenti

collocata nei livelli 1 e 2 in italiano è pressoché allineata alla media

nazionale e in matematica risulta decisamente inferiore. La non piena e

convinta partecipazione alle prove hanno evidenziato azioni di cheating e

condizionato i risultati delle prove.

Viene confermata la propensione della scuola per una robusta formazione

di base in ambito umanistico e scientifico che permette agli studenti

diplomatisi l'accesso alle facoltà universitarie, comprese quelle a numero

programmato, ed il conseguimento della laurea.

La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti

ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie

discipline e anni di corso. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa

sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le

abilità/competenze da raggiungere con queste attività' sono definiti in

modo chiaro. Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla

progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti

disciplinari cui partecipa un buon numero di insegnanti. La progettazione

didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti

disciplinari. La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze. I

docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione e

hanno momenti di incontro per condividere i risultati della valutazione. La

progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti

e' una pratica frequente ma andrebbe migliorata.

La Scuola promuove l’utilizzo di modalità didattiche e innovative che

vengono esplicitate nei dipartimenti e fatte proprie dai singoli Docenti

L'organizzazione di spazi e tempi risponde in modo ottimale alle esigenze di

apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati in tutte le

classi. La scuola promuove l'utilizzo di modalità didattiche innovative. Gli

studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano

ricerche o progetti. La scuola promuove le competenze trasversali

attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali che vedono la

partecipazione attiva degli studenti. Le regole di comportamento sono

definite e condivise in tutte le classi. I conflitti con gli studenti sono gestiti in

modo efficace, ricorrendo anche a modalità che coinvolgono gli studenti

nell'assunzione di responsabilità'.

La Scuola organizza, nel corso dell’anno e al termine dello stesso, sia corsi di

recupero che di accompagnamento all’esame di stato. Nel biennio iniziale

questa azione è svolta, con maggiore incisività, per far fronte alle

problematiche legate ai diversi livelli di competenze di base evidenziate dai

ragazzi. Per le classi terminali è prassi consolidata l’organizzazione di corsi

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per il potenziamento delle competenze nelle materie di indirizzo, grazie

anche alla predisposizione di progetti di collaborazione con l’Università

(P.L.S.). Riguardo il monitoraggio delle competenze sono previsti momenti di

verifica sull'efficacia dell’intervento. Per la valorizzazione delle eccellenze la

Scuola aderisce, ormai da anni, a concorsi a livello Regionale e Nazionale

con risultati spesso lusinghieri. Nelle attività di inclusione sono attivamente

coinvolti diversi soggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti

locali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attività didattiche per gli

studenti che necessitano di inclusione sono di buona qualità. Il

raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di

inclusione sono costantemente monitorati e a seguito di ciò, se necessario,

gli interventi vengono rimodulati. La scuola promuove efficacemente il

rispetto delle diversità. Gli obiettivi educativi sono ben definiti e sono

adottate modalità di verifica degli esiti. Gli interventi realizzati sono efficaci

per la maggioranza degli studenti destinatari delle azioni di differenziazione.

Nella scuola gli interventi individualizzati non sono utilizzati in maniera

sistematica nel lavoro d'aula anche in conseguenza delle scarsità di risorse

umane disponibili e del n° elevato di alunni per classe specie nelle classi del

primo biennio che qui si vuole evidenziare.

Le attività di continuità sono ben strutturate. La collaborazione tra i docenti

di ordini di scuola diversi è allo stato attuale in via di sviluppo. La scuola

realizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studenti nel

passaggio da un ordine di scuola all'altro. Le attività di orientamento sono

ben strutturate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola realizza percorsi

finalizzati alla conoscenza di se' e delle proprie attitudini. Gli studenti

dell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare alle presentazioni delle

diverse scuole/indirizzi di studio universitario, sono coinvolti in attività

organizzate nelle scuole dell'ordine successivo o nelle università. La scuola

progetta attività di orientamento alle realtà produttive e professionali del

territorio.

La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento.

La Scuola pianifica le azioni per il raggiungimento dei propri obiettivi

attraverso gli Organi Collegiali preposti (Collegio Docenti, Consiglio

d’Istituto, Dipartimenti, Consigli di Classe, Funzioni Strumentali e loro

commissioni) ed effettua un monitoraggio costante tramite momenti di

verifica programmati. In base ai risultati rilevati si procede ad una

rimodulazione delle azioni didattiche pianificate atte a garantire

quantomeno il raggiungimento degli obiettivi minimi per tutta la

popolazione scolastica.

L'organizzazione dell'Istituto prevede un'ampia distribuzione degli incarichi

con compiti adeguatamente esplicitati. Tutte le figure previste

(Collaboratori del Dirigente, Funzioni Strumentali, Coordinatori di

Dipartimento e di Classe, responsabili di settori particolari) collaborano e

concorrono, tramite il proprio operato, al raggiungimento degli obiettivi

prefissati.

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Per quanto riguarda la componente ATA il DSGA su direttiva Dirigenziale

gestisce la divisione degli incarichi in tutte le sue componenti. Le risorse del

programma annuale vengono allocate rispettando le priorità progettuali

deliberate dal Collegio dei Docenti e dai Consigli di Classe. C'è una

generale condivisione da parte del Consiglio d'Istituto sia sulla tipologia dei

progetti deliberati dal Collegio dei Docenti che sulle priorità a sua volta

indicate.

L'utilizzo delle risorse viene concentrato sulle tematiche prioritarie individuate

nel POF senza trascurare l'accesso alle risorse derivanti da progetti

Comunitari quali PON, POR, FSE con la compartecipazione finanziaria

quando espressamente richiesta.

Le risorse vengono gestite con oculatezza e con continuo monitoraggio

valutando sempre il rapporto costo/beneficio in considerazione del

personale coinvolto, degli alunni che ne usufruiscono, del raggiungimento

degli obiettivi curricolari e/o extrascolastici. Pur nella limitatezza delle risorse

la capacità di non perdere le occasioni di reperimento di risorse aggiuntive

e di utilizzo degli strumenti programmatori messi a disposizione dagli EE.LL.

quali Comune, Provincia e Regione.

Sono state avviate iniziative di formazione relative a tematiche attinenti alla

sicurezza sul posto di lavoro (legge 81/01 e BLSD) con una partecipazione

pressoché totale dell'intero Corpo Docente. Alcuni Docenti, hanno, inoltre,

partecipato alla formazione riguardante l'insegnamento di una disciplina

non linguistica in lingua straniera (CLIL). Durante il corrente anno scolastico

sono stati attivati due interventi di formazione riguardanti tematiche relative

alle problematiche BES e all'utilizzo delle nuove tecnologie in ambito

didattico (utilizzo LIM). Due ulteriori progetti di formazione, riguardanti la

collaborazione in rete con scuole di diverse nazionalità, hanno visto coinvolti

alcuni Docenti in qualità di referenti (E Twinning, Erasmus+).

Interessante sottolineare che alcuni progetti, ancorché in rete, sono stati

frequentati da docenti di altre scuole non facenti parte della rete (la

percentuale di partecipazione superiore al 100% si spiega così).

La scuola è aperta alla collaborazione e alla valorizzazione delle

competenze dei singoli Docenti, sia per l'attribuzione degli incarichi che per

ulteriori contributi relativi a proposte progettuali.

La scuola rileva i bisogni formativi del personale e ne tiene conto per la

definizione di iniziative formative. Le proposte formative sono di buona

qualità e rispondono ai bisogni formativi dei docenti. La scuola valorizza il

personale tenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, delle

competenze possedute. Sono presenti spazi per il confronto professionale tra

colleghi, e i materiali didattici a disposizione sono vari e di buona qualità. La

scuola promuove lo scambio e il confronto tra docenti benché pur presente

esso non è diffuso.

13

La Scuola ha partecipato, in qualità di istituto capofila, al progetto di rete

relativo al cablaggio e dotazione informatica con L.I.M. per ciascuna classe

(Semidas). Ha inoltre partecipato al progetto “Orientarsi in Ogliastra” per

facilitare l’incontro tra Istruzione Superiore e Università. Annualmente per il

corso delle scienze umane, è previsto un periodo di tirocinio in accordo con

le scuole elementari e materne del territorio. Le famiglie sono coinvolte nella

definizione dell'offerta formativa soprattutto in occasione delle riunioni dei

vari Organi Collegiali (Consiglio d'Istituto, Consigli di Classe). Da qualche

anno è utilizzato in modo sistematico il registro elettronico, sia per quanto

riguarda gli aspetti relativi alla valutazione che per le comunicazioni Scuola-

Famiglia.

L'azione che si vuole intraprendere mira, da un lato, ad ottenere una

maggiore partecipazione e consapevolezza attraverso simulazioni

programmate, in modo tale da familiarizzare con la prova stessa per

superare le criticità e paure di una prova standardizzata, ancora non

consueta presso i nostri studenti. Le simulazioni saranno valutate al fine di

aumentare la consapevolezza e per dare una dimensione dei risultati attesi.

Altresì si mira al conseguimento di risultati omogenei e non inferiori al dato

regionale per tutti gli indirizzi. Un team di docenti si incaricherà della

correzione e restituzione dei risultati. Le famiglie saranno informate e

coinvolte nell'operazione. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli

studenti che necessitano di inclusione costituiscono risorse formative

spendibili anche con i ragazzi normodotati e che seguono il curricolo

scolastico. Pertanto le attività di inclusione non si esauriscono con la mera

attività di integrazione e socializzazione: diventano patrimonio collettivo

spendibile nel curricolo.

Le attività di aggiornamento e formazione del personale sono condizione

necessaria per migliorare l'offerta formativa e valorizzare le naturali

predisposizioni di ogni alunno. Le attività di formazione realizzate col

coinvolgimento di docenti di diverse scuole, anche in rete, costituiscono il

presupposto per realizzare i percorsi di continuità tra diversi ordini di scuola.

Si attiveranno azioni e standard organizzativi, con l'utilizzo delle risorse

umane disponibili, per favorire ed incentivare anche le attività formative e di

specializzazione messe in essere e/o proposte da singoli docenti:

partecipazione a corsi online universitari, attività di aggiornamento

metodologici-didattici per singole e specifiche discipline.

14

I: SCELTE EDUCATIVE E CULTURALI

Principi fondamentali

Nell’ambito dei principi riconosciuti dalla Costituzione e dalle dichiarazioni dei

diritti degli Organismi Internazionali, la scuola garantisce il rispetto per la

persona, per l’individuo e per le differenze, nel rispetto dei valori della

tolleranza e della convivenza pacifica in una società di eguali.

Uguaglianza: non può essere compiuta nessuna discriminazione

nell’erogazione del servizio scolastico per motivi riguardanti il sesso,

l’etnia, la lingua, la religione, le opinioni politiche, le condizioni psico-

fisiche e socio-economiche.

Imparzialità e regolarità: la Scuola, attraverso le sue componenti,

garantisce la continuità e la regolarità del servizio e delle attività

educative, nel rispetto delle norme e dei principi sanciti dalla legge e

dalle disposizioni contrattuali. L'erogazione del servizio avviene secondo

criteri di obiettività e equità.

Principi operativi

Il progetto culturale e didattico della scuola vede la centralità dell’alunno,

soggetto di diritto e al tempo stesso investito di responsabilità e chiamato a

condividere l’avventura dell’apprendere e del crescere. Pertanto la nostra

azione educativa intende rispondere alle esigenze degli studenti e delle

famiglie, promuovendo un clima di stretta collaborazione e condivisione di

esperienze. Essa trova la sua ispirazione nei seguenti principi operativi:

Accoglienza e integrazione: la scuola si impegna a favorire l’accoglienza

dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi,

con particolare riguardo alla fase di ingresso nelle classi iniziali e alle

situazioni di rilevante necessità. Nello svolgimento della propria attività

ogni operatore scolastico si impegna a rispettare i diritti e gli interessi

degli studenti. Particolare cura è posta per la soluzione di problematiche

connesse alla presenza, fra gli iscritti, di studenti lavoratori, di degenti

negli ospedali, di alunni provenienti dall’estero o figli di emigrati, di affetti

da handicap, di detenuti. Al fine di consentire il migliore inserimento

possibile di giovani provenienti da realtà sociali, culturali ed economiche

problematiche, o da situazioni travagliate di scuola dell’obbligo, la

scuola si adopera per promuovere un’accoglienza idonea a garantire

pari opportunità di approccio allo studio. Il concetto di integrazione è

interpretato anche come opportunità di conoscenza reciproca e di

cooperazione tra giovani provenienti da località diverse, per il

superamento delle divisioni, delle diffidenze e dei pregiudizi che

caratterizzano le relazioni sociali e i rapporti tra i giovani. Sono privilegiate

le iniziative, interne ed esterne alla scuola, che favoriscono la

cooperazione e l’integrazione.

15

Partecipazione, efficienza e trasparenza: tutti i soggetti operanti

all’interno dell’istituzione scolastica (dirigente, docenti, personale non

docente, famiglie e alunni) sono i protagonisti e i responsabili

dell’attuazione della Carta dei Servizi e del P.O.F., attraverso una

gestione partecipata della scuola nell’ambito degli organismi a ciò

preposti dalla legislazione vigente. L’istituto si impegna a promuovere e

favorire iniziative di informazione e consulenza rivolte alle famiglie,

affinché possano concorrere in maniera più diretta e consapevole

all’attività formativa della scuola. Nel corso dell’anno scolastico

ciascuna componente, nelle riunioni dei propri organi, si esprime sulle

reali possibilità e sui risultati della propria partecipazione, informandone il

Consiglio d’Istituto. Per promuovere ogni forma di partecipazione la

scuola garantisce un’informazione completa e trasparente e assume

l’impegno di favorire attività scolastiche ed extrascolastiche idonee a

realizzare la promozione culturale. Ogni operatore, nello svolgimento

della propria attività, ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello

studente. Qualora i docenti referenti di classe, il Comitato Studentesco o

i diretti interessati rilevino comportamenti lesivi dei diritti e degli interessi

dello studente, o ritengano che la scuola non si adoperi adeguatamente

per il rispetto dei diritti dell’utenza, essi sono tenuti a informarne

sollecitamente il Preside per l’individuazione degli strumenti più idonei da

utilizzare a garanzia dei diritti eventualmente violati.

Libertà di insegnamento: essa costituisce, nel rispetto della

programmazione secondo gli obiettivi formativi nazionali e d'Istituto, una

garanzia fondamentale dell'attività del docente nella scuola pubblica e

lo strumento più efficace per la formazione dell'alunno e lo sviluppo

armonico della sua personalità. La programmazione educativa e

didattica vede il concorso di tutti i docenti riuniti negli organi collegiali

competenti o in commissioni di lavoro appositamente costituite. Nella

fase di proposta e di progettazione è assicurato al docente il rispetto

della libertà di insegnamento così come essa è contemplata nella

vigente normativa. Pertanto ciascun docente è libero di formulare

proposte, di esprimere il proprio punto di vista e i propri motivati

convincimenti sul processo di apprendimento, sui contenuti e fini del suo

insegnamento, sui criteri di valutazione e su tutto quanto attiene

all’azione formativa. Poiché l’azione del docente si esplica in un contesto

collegiale, egli ha il dovere di confrontare i propri convincimenti con

quelli di tutti gli altri docenti nelle sedi previste per la progettazione, per la

definizione dei contenuti, metodi e finalità e per le valutazioni.

Successivamente alle deliberazioni di approvazione della

programmazione e delle progettazioni di indirizzo, ogni docente è tenuto

ad uniformarsi e ad agire nel rispetto di finalità, tempi e modi dell’azione

16

educativa deliberati da ciascun Consiglio per la classe nel suo

complesso e per i singoli alunni. La libertà di azione del singolo docente

viene esercitata nei limiti che derivano dal concetto di “collegialità” e

dai criteri deliberati dall’organismo di cui si fa parte, sia nella fase di

insegnamento che in quella periodica o finale di valutazione dei risultati

conseguiti dall’alunno.

Continuità dell’azione didattica, ovvero la continuità educativa tra i

diversi gradi del percorso formativo e l'opportunità per gli studenti di fruire

sia di un’offerta formativa qualitativamente elevata, sia di tempo libero.

Si privilegeranno modalità colloquiali, senza intimidazioni o azioni

mortificanti.

Aggiornamento e formazione: costituiscono un diritto-dovere dei

docenti e non docenti; l’amministrazione scolastica è tenuta ad

assicurare la formazione continua al personale scolastico, per migliorarne

la qualità professionale e l’attitudine a realizzare le esigenze connesse al

regime di autonomia della scuola prefigurato dalla normativa vigente.

Nell'ambito dei processi di riforma e di innovazione nella scuola, la

formazione diviene strumento fondamentale e imprescindibile per lo

sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli

obiettivi di cambiamento, per un'efficace politica di sviluppo delle risorse

umane, attraverso qualificate iniziative di prima formazione e in servizio.

L’aggiornamento e la formazione costituiscono un obbligo per tutto il

personale scolastico qualora i corsi relativi vengano finanziati con le

risorse della scuola.

Finalità generali

La finalità educativa generale è la formazione del giovane cittadino, inteso

come soggetto fornito di cultura in tutte le discipline dell’indirizzo frequentato,

capace di riflettere in modo autonomo e di esercitare un maturo senso critico,

sia nel consapevole orientamento alle successive scelte di studio che nella

partecipazione, creativa e costruttiva, alla vita sociale. Al conseguimento della

finalità educativa generale si adoperano tutte le componenti della scuola nei

modi e con gli strumenti contemplati dalle normative scolastiche. Possono dare

il proprio contributo, con apposite leggi, regolamenti e azioni di sostegno,

anche altri soggetti, enti e istituzioni che si propongono di conseguire insieme

alla scuola l’ottimale valorizzazione delle capacità degli alunni.

L’attività formativa si esplica nell’arco dei cinque anni di ciascun corso di

studio, attraverso una prima fase (biennio) prevalentemente esplorativa -

formativa e di verifica attitudinale, e una successiva (triennale) che diviene

anche progressiva elaborazione di un autonomo sistema di riferimenti culturali

e di valori, unitamente ad un consapevole orientamento per il proseguimento

17

degli studi. La scuola promuove, incoraggia e sollecita l’applicazione dello

studente in tutte le discipline di studio; per facilitarne la produttiva frequenza

essa mira alla creazione di un ambiente idoneo all’apprendimento sia nelle

scelte organizzative generali che nell’adozione dei metodi di lavoro, oltre che

nel clima relazionale e nei comportamenti di tutti coloro che vi operano.

Condizione indispensabile per la crescita culturale e sociale dello studente in

tutte le discipline è che esse avvengano in un ambiente scolastico ed

extrascolastico in cui prevalgano il rispetto per tutti, l’atteggiamento

collaborativo, il senso di responsabilità unito a impegno serio e costante, la

ricerca di valori comuni all’umanità (pace, tolleranza, solidarietà). In modo

particolare la scuola si impegna a favorire l’integrazione, con forme attive di

collaborazione nello studio e nell’attività extrascolastica, di giovani

appartenenti alle diverse comunità locali del territorio che fanno riferimento a

questo istituto, per favorire il superamento di incomprensioni e di divisioni

municipalistiche ancora purtroppo frequenti.

La scuola favorisce il raccordo fra attività curriculari ed extracurricolari;

pertanto l’azione educativa si svolge con iniziative di tipo disciplinare unite ad

altre collaterali, ovvero con la realizzazione di attività culturali non comprese

nei piani di studio e con attività ricreative e sportive di valenza socializzante.

All’inizio di ciascun anno scolastico il Consiglio d’Istituto e il Collegio dei

Docenti, sentite tutte le componenti della scuola ed esaminate le proposte che

vengono dai Consigli di Classe, approvano il piano delle attività; nell’ambito

delle loro rispettive competenze individuano le risorse finanziarie e umane, le

proposte culturali e integrative, le scelte educative e gli obiettivi formativi. Il

piano organizzativo delle attività indica le risorse ordinarie e straordinarie da

utilizzare per il miglioramento dell’offerta formativa. Esso è tempestivamente

reso noto a tutte le componenti della scuola e diviene punto di riferimento dei

Consigli di Classe per l’elaborazione della programmazione didattica.

La scuola quindi si impegna a garantire la qualità delle attività educative e

didattiche attraverso le quali conseguire le seguenti finalità:

o Padronanza del mezzo linguistico nella produzione orale e scritta

o Comprensione dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica

o Acquisizione delle capacità di riesaminare criticamente e sistemare

logicamente le conoscenze via conseguite

o Ampliamento del proprio orizzonte culturale, attraverso la conoscenza di

culture diverse

o Percezione dell’importanza della conservazione degli ambienti naturali

come patrimonio non rinnovabile

o Consapevolezza delle connessioni tra le varie discipline e loro elaborazione

al fine di pervenire a risultati che valorizzino l’apprendimento e l’attività

disciplinare e interdisciplinare

18

o Raggiungimento di un armonico sviluppo corporeo e motorio attraverso il

miglioramento delle qualità fisiche e neuromuscolari

o Acquisizione di una competenza comunicativa, in contesti diversificati,

sostenuta da un patrimonio linguistico adeguato

o Consapevolezza della dimensione storica dei fenomeni e dei sistemi

economici

o Sviluppo della capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme

del sapere

o Sviluppo, attraverso il processo di astrazione, della capacità di sintetizzare e

di sistematizzare

o Sensibilizzazione alla conservazione del patrimonio culturale, storico e

artistico

o Acquisizione degli strumenti di interpretazione e di orientamento nella realtà

quotidiana e nel mondo circostante

o Comprensione dei problemi del territorio, della società civile e del mondo

del lavoro

o Consapevolezza della propria autonomia nella pluralità di rapporti naturali e

umani

o Impiego corretto dei servizi e delle strutture pubbliche

o Sviluppo di una cultura fondata sulla tolleranza, la valorizzazione delle

differenze, i valori del pluralismo e della libertà

o Sviluppo della coscienza democratica, educazione al rispetto delle

differenze di religione, di etnia, di condizione sociale e economica

Obiettivi trasversali

L’attività svolta dovrà garantire a ciascun alunno il raggiungimento degli

standard di apprendimento, ossia i livelli minimi di conoscenza, definiti per

ciascuna disciplina nel relativo piano di lavoro, ma anche il perseguimento dei

seguenti obiettivi:

o Comprendere una varietà di messaggi in contesti diversificati trasmessi

attraverso vari canali

o Acquisire e sviluppare capacità di osservazione, di analisi, di riflessione, di

astrazione, logiche e di sintesi

o Sviluppare le capacità di discussione

o Sapersi esprimere con competenza e chiarezza e saper organizzare la

propria attività di studio autonomamente, sia a livello individuale che di

gruppo

o Saper leggere, redigere, interpretare testi e documenti

o Saper documentare adeguatamente il proprio lavoro

o Saper comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi

19

o Saper analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai

problemi da risolvere

o Partecipare attivamente al lavoro individuale e di gruppo, esercitandone

anche il coordinamento

o Allargare gli orizzonti socioculturali

o Contribuire allo sviluppo armonico della personalità

o Educare al rispetto delle idee altrui e alle regole

o Sollecitare forme di autovalutazione e di confronto con gli altri

o Educare al rispetto dei valori

o Sviluppare le capacità valutative e decisionali

o Promuovere le capacità di orientamento rispetto alle scelte scolastiche e

professionali

o Promuovere le capacità di ascolto e di colloquio

o Motivare gli alunni al rispetto del disabile e alla collaborazione per il suo

inserimento nella comunità scolastica, nella società e nel mondo del lavoro

o Accrescere la stima degli alunni verso se stessi e verso i compagni

Obiettivi didattici (educativi) comuni a tutte le discipline e gli indirizzi

Il Collegio dei Docenti, nelle sue diverse articolazioni, all’inizio di ciascun anno

scolastico, elabora la programmazione educativa, tenendo conto dei risultati

conseguiti nell’anno precedente e delle trasformazioni intervenute sul piano

legislativo e nella cultura dell’educazione nel periodo trascorso dalla

precedente programmazione. Il Collegio nella sua programmazione si adopera

in particolare per la chiara delineazione del percorso formativo degli obiettivi

da raggiungere, delle finalità da perseguire, per la precisa individuazione degli

strumenti di verifica e di valutazione (“leggibili” anche per l’utenza); definisce i

criteri di coordinamento dell’azione didattico-educativa di tutti i corsi e si

adopera affinché siano opportunamente individuati e distribuiti i momenti

dell’azione ordinaria e di quella integrativa.

Gli obiettivi educativi generali sottoesposti dovranno attuarsi in tutti gli aspetti

della programmazione disciplinare, sia nei piani di studio comuni, sia nelle

discipline e nelle attività opzionali, tramite tutti gli aspetti della vita della

comunità scolastica, in collaborazione con i progetti educativi delle famiglie

degli allievi, tramite il dialogo con gli allievi stessi, protagonisti e responsabili

della propria crescita culturale e umana:

o Consolidare negli allievi il senso della propria autonomia. Dare a tutti la

possibilità di mettere a frutto le proprie potenzialità, sia nel campo

conoscitivo che in quello delle relazioni umane

o Garantire agli studenti una formazione che consenta loro di affrontare con

successo il proseguimento degli studi in qualsiasi facoltà universitaria,

promuovendo l’abitudine allo studio costante e regolare; una solida cultura

di base e un’esercitata capacità di esprimersi e comunicare; un buon

20

metodo di lavoro, che permetta di orientarsi in modo rapido ed efficace nei

confronti di nuove conoscenze da apprendere e di individuarne con

sicurezza la logica, la struttura e i contenuti fondamentali; l’interesse,

l’apertura mentale, la creatività e la capacità di confrontarsi con campi

nuovi del sapere, della tecnica, del lavoro.

o Mettere a disposizione degli allievi una gamma ampia e differenziata di

contenuti e metodi disciplinari, in modo che a ciascuno sia fornita una

cultura non settoriale e limitata, ma ricca e aperta; la possibilità di scegliere

in modo consapevole i campi di interesse più confacenti alla propria

personalità e alle proprie aspirazioni.

o Incoraggiare una capacità critica che garantisca autonomia di pensiero e

di giudizio.

o Favorire la capacità e la volontà di conoscenza del mondo e di sé, come

condizione di un inserimento responsabile nella vita sociale.

o Risvegliare la consapevolezza delle radici storiche del presente, della

necessità del rispetto della memoria storica, che implica anche rispetto del

paesaggio e del patrimonio artistico e naturalistico dell’ambiente in cui

viviamo.

o Incoraggiare lo sviluppo di interessi personali; incoraggiare la cura e

valorizzazione di sé, che non va intesa come forma di chiusura e di egoismo,

ma come base per un atteggiamento solidale.

I contenuti e gli obiettivi di ciascun indirizzo (Scientifico, Linguistico, Classico e

delle Scienze umane) saranno realizzati ricalcando i contenuti dei programmi

ministeriali, adattandoli, attesa la libertà di insegnamento garantita dalla Carta

Costituzionale (art. 33), ai bisogni, alle attitudini e agli interessi degli alunni.

Programmazione delle attività didattiche

Il Collegio dei Docenti ha stabilito, a partire dall'anno scolastico 2015-2016, la

scansione TRIMESTRALE delle attività didattiche che avrà validità per tutto il

triennio. I docenti appronteranno la programmazione didattica per ogni

disciplina insegnata in ciascuna classe, generalmente entro il 10 Ottobre

dell’anno in corso (o secondo prescrizioni con relativa circolare interna).

La stesura delle programmazioni didattiche risponde alle linee guida contenute

nei documenti programmatori dei vari dipartimenti (tenuto conto e rispettando

le linee guida e le Indicazioni Nazionali) e alle scelte metodologiche e culturali

di ogni indirizzo di studi, nell'intento di rispondere alle specifiche esigenze degli

alunni di ogni singola classe.

Le attività didattiche vengono elaborate e approvate dai Consigli di classe i

quali, essendo gli organi di diretto coinvolgimento degli alunni, delineano il

percorso formativo dei singoli studenti e delle classi nel loro complesso,

adeguando ad essi gli strumenti operativi. La programmazione didattica utilizza

21

il contributo delle diverse aree disciplinari per il raggiungimento delle finalità

educative e degli obiettivi delineati dal Collegio dei docenti e fatti propri dai

Consigli di classe; è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di

valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze

formative che emergono in itinere. Dopo la pubblicazione della delibera del

Collegio dei docenti sulla programmazione didattica, il Dirigente Scolastico

convoca i Consigli di Classe per gli adempimenti di loro competenza. La

programmazione deve comprendere: l’analisi della situazione iniziale di ogni

singola classe; gli obiettivi didattici (generali e specifici), le conoscenze, le

competenze, le abilità; i contenuti distinti in moduli e/o unità didattiche, e/o

unità di apprendimento; i tempi; i metodi; la tipologia delle prove di verifica; i

criteri e i mezzi di valutazione; i criteri per le attività di recupero e sostegno; gli

strumenti e le attività integrative, nonché le eventuali attività a carattere

interdisciplinare; la corrispondenza tra l’attività teorica e quella, là dove è

prevista, di laboratorio. I Consigli di classe, prima di adottare la delibera

conclusiva di approvazione della programmazione, la illustrano anche agli altri

genitori e studenti riuniti in assemblea di classe. Terminata l’opera di

informazione, la delibera adottata definitivamente, diviene parte integrante

della Carta dei servizi per l’anno scolastico di riferimento.

Il Contratto Formativo (leggi Patto di corresponsabilità cfr. allegato n°6 che

viene consegnato e fatto firmare ai genitori all’atto dell’iscrizione per la prima

volta nella nostra scuola) è la dichiarazione, esplicita e partecipata, delle

principali assunzioni di responsabilità concordate dalle diverse componenti che

sono protagoniste del processo di formazione dell’alunno. Esso è un

indispensabile accordo che si stabilisce fra la scuola, l’alunno e la famiglia, e

presuppone il responsabile e continuativo impegno dei genitori. Al suo rispetto

concorrono, con tutte le possibili azioni di supporto, l’intero Consiglio di classe,

gli organismi dell’istituto, i soggetti esterni e gli enti interessati e preposti al

servizio scolastico. Il contratto ha valore etico e impegna tutti coloro che lo

“stipulano”. Elaborato in coerenza e nell’ambito degli obiettivi definiti ai diversi

livelli istituzionali, coinvolge la responsabilità di tre soggetti, il cui apporto è

fondamentale per il rispetto del patto: 1. lo studente deve conoscere gli

obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo, il percorso per raggiungerli, le

fasi del suo curricolo; 2. il docente deve esprimere con chiarezza la propria

offerta formativa, motivare il proprio intervento didattico, rendere espliciti le

strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; 3. il genitore deve

conoscere l’offerta formativa, esprimere pareri e proposte, collaborare nelle

attività.

22

Metodi

Le strategie saranno finalizzate al recupero dello svantaggio culturale, alla

valorizzazione delle eccellenze, all’adeguamento della didattica ai diversi stili

cognitivi.

o Per rendere attivamente partecipe lo studente al processo di

apprendimento si informeranno gli studenti sui contenuti e gli obiettivi

disciplinari, illustrando ciò che ci si attende da loro al termine

dell'insegnamento ricevuto.

o Per facilitare la comprensione della materia e agevolare gli alunni nello

studio si tratteranno i diversi argomenti procedendo, con gradualità, dai

concetti più semplici verso quelli più complessi, usando un linguaggio chiaro

e di facile comprensione, ricorrendo spesso ad esempi, esercizi e eventuali

applicazioni.

o Per sviluppare l’autonomia nello studio si guideranno gli alunni non solo

all'acquisizione delle conoscenze fondamentali, ma anche alla deduzione

degli aspetti secondari o particolari della materia, promuovendo un

approccio problematico e critico allo studio delle singole discipline e

sollecitando i collegamenti interdisciplinari.

o Per promuovere l'interesse e la partecipazione degli studenti al dialogo

formativo, le lezioni alterneranno momenti puramente informativi, di

trasmissione dei contenuti, a momenti di dibattito aperto, lasciando agli

alunni la libertà di esprimersi, coinvolgendoli nella risoluzione di problemi,

motivandoli all'autonoma investigazione e ricerca.

o Per sviluppare le capacità di osservazione, di analisi dei testi e l’autonomia

nello studio, si inviteranno gli alunni ad effettuare studi approfonditi su

particolari tematiche, anche con ricerche individuali o di gruppo, offrendo

griglie per l’osservazione e l’analisi.

o Per provvedere al recupero dello svantaggio culturale, alla piena

integrazione e alla valorizzazione delle eccellenze, si stabiliranno gli obiettivi

minimi validi per tutta la classe; si individualizzerà l’offerta formativa,

rispettando i tempi di apprendimento di ciascuno studente, garantendo a

tutti gli studenti il raggiungimento degli obiettivi minimi e alle eccellenze

l'approfondimento delle conoscenze acquisite e il potenziamento delle

proprie capacità.

o Per allargare gli orizzonti socio-culturali degli studenti, arricchire il loro

patrimonio culturale e contribuire positivamente al processo di maturazione,

si integreranno gli strumenti didattici tradizionali con l’utilizzo di ogni metodo

o mezzo didattico che possa servire allo scopo.

o Per contrarre i tempi del processo di insegnamento-apprendimento, pur

rispettando i contenuti e il rigore scientifico, e garantendo comunque il

potenziamento delle abilità di base, si adotteranno strategie ad hoc tese

23

alla riconduzione del particolare al generale, alla semplificazione di concetti

di particolare complessità, alla sintesi di situazioni articolate.

Strumenti di lavoro e mezzi didattici

- Libri di testo (obbligatori e regolarmente adottati per un periodo 6-10 anni)

- Schemi e appunti personali

- Libri presenti in Biblioteca

- Strumentazione presente nei vari laboratori

- Laboratorio di Informatica

- Laboratorio linguistico

- Audiovisivi

- Attrezzature sportive

Verifica e Valutazione

La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del

comportamento degli studenti e la certificazione delle competenze, abilità e

capacità da essi acquisite sono affidate ai docenti responsabili degli

insegnamenti e delle attività educative e didattiche previsti dai piani di studio

personalizzati. Sulla base degli esiti della valutazione periodica, si

predispongono gli interventi educativi e didattici, ritenuti necessari al recupero

e allo sviluppo degli apprendimenti. Ai fini della validità dell’anno, per la

valutazione dello studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti

dell’orario annuale personalizzato complessivo (cfr. L.169 del 30/10/2008 artt. 2

e 3; conversione del Decreto Leggen°137 del 01/09/2008 art.6) Comunque, le

assenze oltre il limite stabilito dal Regolamento interno d’Istituto, incideranno

sulla valutazione finale complessiva.

Al termine del quinto anno sono ammessi all’esame di Stato gli studenti

classificati nelle singole discipline durante l’apposito scrutinio secondo i criteri

deliberati dal Collegio dei Docenti e nel rispetto delle prescrizioni della legge

n°133 del 06/08/2008 art. 15/64 (con la valutazione del voto di condotta) .

All’esame di Stato sono ammessi i candidati esterni in possesso dei requisiti

prescritti dall’articolo 2 della legge 10 dicembre 1997, n. 425 e dell’articolo 3

del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323 e nel rispetto delle prescrizioni della legge (cfr.

L.169 del 30/10/2008 artt. 2 e 3; conversione del Decreto Leggen°137 del

01/09/2008 artt. 6,7,9,10,11,14). Coloro che chiedano di rientrare nei percorsi

liceali e che abbiamo superato l’esame conclusivo del primo ciclo tanti anni

prima, quanti ne occorrono per il corso normale degli studi liceali, possono

essere ammessi a classi successive alla prima, previa valutazione delle

conoscenze, competenze, abilità e capacità possedute, da parte di apposite

commissioni costituite presso le istituzioni del sistema dei licei, anche collegate

in rete tra loro. Ai fini di tale valutazione le commissioni tengono conto dei

24

crediti acquisiti, debitamente documentati, e possono sottoporre i richiedenti

ad eventuali prove per la proficua prosecuzione degli studi.

La verifica riguarda in particolare le modalità di controllo del processo di

insegnamento-apprendimento ed è volta ad accertare gli obiettivi conseguiti

dagli alunni per i seguenti motivi: poter disporre di una obiettiva

documentazione del processo di valutazione, sia intermedio che finale;

ottenere gli elementi fondamentali per il giudizio valutativo; effettuare una

valutazione dell’azione didattico-educativa e, eventualmente, introdurre

correttivi; programmare, ove necessario, attività di approfondimento, di

sostegno e/o di recupero.

Verifica formativa

La verifica formativa è finalizzata al controllo in itinere del processo di

apprendimento, serve a verificare il conseguimento degli obiettivi intermedi e a

recuperare eventuali lacune accumulate nel corso dell’attività didattica. Essa

costituisce anche un feed-back (ritorno di informazione) sia per l’alunno sia per

l’insegnante.

Vengono utilizzati i seguenti strumenti di verifica: controllo del lavoro svolto a

casa, indagine in itinere, test oggettivi, questionari, ripetizione dell’argomento

trattato a fine lezione o all’inizio della lezione successiva, lezione dialogata,

colloquio, risoluzione di esercizi e problemi, etc.

Alle verifiche formative non devono necessariamente corrispondere punteggi o

voti.

Verifica sommativa

La verifica sommativa riguarda l’operato e il profitto scolastico degli studenti;

consiste in una serie di prove che hanno lo scopo di quantificare il livello delle

conoscenze e competenze degli allievi; consente di accertare e di registrare il

grado di raggiungimento degli obiettivi da parte degli alunni a conclusione

delle varie fasi del processo di insegnamento-apprendimento e al termine

dell’anno scolastico.

Vengono utilizzati i seguenti strumenti: verifiche orali, verifiche scritte,

esercitazioni orali, scritte o grafiche, elaborati specifici scritti o grafici, prove

strutturate o semi-strutturate, prove pratiche, relazioni scritte, etc.; tenuto conto

della materia e nel rispetto delle prescrizioni ministeriali sulla specifica

valutazione (es. solo orale, scritto e orale, scritto orale pratico etc) pur non

escludendo le altre tipologie di verifica .

Gli alunni devono essere tempestivamente informati sia dei criteri adottati sia

dei voti che vengono loro assegnati nei momenti di verifica.

Il Collegio ha adottato la seguente tabella di valutazione:

25

CONOSCENZA

1. Scarsa non ricorda nessuna informazione

2. Mediocre frammentaria, superficiale

3. Sufficiente completa, ma non approfondita

4. Approfondita ricorda in modo completo e approfondito

5. Articolata ricorda in modo completo e approfondito ampliando

anche le proprie conoscenze

COMPRENSIONE

1. Marginale non sa cogliere e spiegare con le proprie parole il

significato globale di una comunicazione

2. Approssimativa coglie parzialmente il significato di una comunicazione

3. Corretta coglie e spiega con le proprie parole il significato

essenziale di una comunicazione

4. Aderente riformula e riorganizza secondo il punto di vista proposto

5. Puntuale contestualizza le conoscenze e si orienta con sicurezza

nella disciplina

APPLICAZIONE

1. Errata/Inadeguata non sa utilizzare le conoscenze acquisite

2. Incerta applica le conoscenze parzialmente

3. Accettabile applica le conoscenze con sufficiente correttezza

4. Sicura applica correttamente e con completezza le conoscenze

5. Autonoma sa scegliere le tecniche, i procedimenti, le regole più

adeguate e trae conseguenze e conclusioni personali

COMPETENZE LINGUISTICHE ESPRESSIVE

1. Mancano del tutto i prerequisiti per un’espressione corretta

2. Competenza linguistica fragile, superficiale, povera

3. Competenza linguistica accettabile, ma non sempre precisa

4. Competenza linguistica sicura e articolata

5. Livello linguistico alto, articolato, personale

SCALETTA DI 5 LIVELLI VOTO IN DECIMI

1 = scarso / insufficiente 1 / 4

2 = mediocre 5

3 = sufficiente 6

4 = discreto / buono 7 / 8

5 = ottimo / eccellente 9 / 10

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Il Collegio dei Docenti, con delibera n° 04 del 25-02-2014, conformemente alle

disposizioni della circolare ministeriale n. 89 del 18-10-2012, ha modificato la

delibera n°04 del 12/12/2012 reintroducendo il plurivoto (invece del voto unico)

nelle valutazioni trimestrali o quadrimestrali intermedie; rimane identica la

valutazione infraquadrimestrale dove saranno date le valutazioni per lo scritto

e per l’orale e/o pratico per tutte le classi . La scelta avrà durata triennale

come da delibera del Collegio dei Docenti .

Valutazione del profitto

Il giudizio valutativo scaturirà non solo dai risultati delle verifiche, ma

dall’interazione tra i suddetti risultati e altre variabili significative relative agli

allievi ed altre ancora riconducibili all’ambiente scolastico ed extrascolastico.

Terrà conto, pertanto, di ogni elemento che possa servire a definire le abilità e

le capacità degli allievi, dell’impegno profuso, della conoscenza e della

capacità di valutazione critica dei dati, della produzione orale e scritta,

dell’attività di laboratorio, della partecipazione assidua e consapevole al

dialogo educativo, dell’attenzione, della puntualità nel lavoro, del contributo

personale alle attività curriculari, dello sviluppo della personalità, della

frequenza alle lezioni, dei progressi effettuati, delle eventuali attività

extracurriculari effettuate durante l’anno scolastico e di condizioni o problemi

particolari degli allievi, delle loro famiglie e del loro ambiente di vita.

Nell’assegnazione dello studio orale e scritto da svolgere a casa il docente

opera in coerenza con la programmazione didattica deliberata dal Consiglio

di classe.

In sede di verifica periodica della propria programmazione e di quella del

Consiglio di classe, ciascun docente informa sulle proprie intenzioni e necessità

in merito ai carichi di lavoro domestico da assegnare ai singoli e alla classe,

coordinando la propria azione con quella degli altri professori, affinché tutte le

discipline siano tenute nella dovuta considerazione e lo studio domestico sia

regolare, produttivo e ordinatamente distribuito nel tempo. Nel rispetto degli

obiettivi formativi previsti dalla programmazione educativa e didattica e

dall’ordinamento scolastico, si deve operare per assicurare ai giovani, nelle ore

trascorse fuori della scuola, il tempo necessario per lo svolgimento delle libere

attività formative proprie dell’età; ovvero la scuola crea le condizioni che

consentano agli alunni di sviluppare allo stesso tempo il senso del dovere e

l’intelligente organizzazione del tempo libero, entrambi utili per la maturazione

personale.

Nel rapporto con gli alunni i docenti si rivolgono ad essi in modo pacato,

mirando al convincimento, evitando ogni forma di intimidazione o minaccia di

punizioni mortificanti, ma esercitano il proprio ruolo di educatori con il

dialogo, con intelligente fermezza e con comportamento esemplare, per

fare in modo che le necessarie sollecitazioni ai giovani sortiscano l’effetto

27

desiderato non per autoritaria imposizione, ma per l’autorevolezza di chi le

esercita.

In conformità alle direttive ministeriali, sarà oggetto di valutazione anche la

condotta degli studenti durante la loro permanenza in istituto, nella

consapevolezza che un buon rendimento scolastico non vada disgiunto

dall’assunzione di un comportamento corretto rispettoso delle persone e delle

cose. Secondo le disposizioni ministeriali, il voto di condotta acquista valore

effettivo e pertanto viene computato nel calcolo della media dei voti e

nell’attribuzione del credito scolastico.

Pertanto il Collegio dei Docenti, con delibera n°7 del 19-5-2015, ha stabilito di

adottare la seguente griglia di valutazione del comportamento in

ottemperanza alla Legge (cfr. L.169 del 30/10/2008 artt. 2 e 3; conversione del

Decreto Leggen°137 del 01/09/2008 ).

1

0

Nessuna nota disciplinare, comportamento esemplare, eccellente

impegno.

9 Nessuna nota disciplinare, comportamento corretto, distinto impegno.

8 Nessuna nota disciplinare, comportamento non sempre corretto (assenze

strategiche, scarsa partecipazione all’attività didattica, mancato rispetto

delle regole della vita scolastica).

7 Comportamento non sempre corretto, fino a 2 note disciplinari, impegno

discontinuo

6 Note disciplinari (più di 2) e/o sospensioni.

5 Sospensione per più di 15 giorni.

Per la valutazione delle note collettive ai fini dell’attribuzione del voto di

condotta, si rimanda alla decisione dei singoli Consigli di Classe.

Obbligo Scolastico

A partire dall’ anno scolastico 2007/2008, secondo le disposizioni indicate

all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, l’istruzione

obbligatoria è impartita per almeno 10 anni, per coloro che hanno conseguito

il titolo di studio conclusivo del primo ciclo nell’anno scolastico 2006/2007.

L’istruzione obbligatoria è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo

di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di

durata almeno triennale entro il diciottesimo anno d’età. L’adempimento

dell’obbligo di istruzione deve consentire l’acquisizione dei saperi e delle

competenze previste dai curricoli relativi ai primi due anni degli istituti di

istruzione secondaria superiore. I saperi e le competenze per l’assolvimento

dell’obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali dei linguaggi,

matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale, che portano

28

all’acquisizione di saperi fondamentali per una formazione globale

dell’individuo, anche ai fini dell’ingresso nel mondo del lavoro.

La scuola si impegna a creare tutte le condizioni idonee a garantire

l’inserimento dei ragazzi nella realtà scolastica, soprattutto nel corso dei bienni,

prevedendo eventualmente il passaggio da un indirizzo a un altro, nel caso in

cui gli studenti iscritti rilevino nel corso dell’anno attitudini diverse da quelle

scelte all’inizio dell’anno scolastico. Le “passerelle” potranno essere

concordate sia durante alcuni momenti dell’anno scolastico in corso, sia da un

anno all’altro attraverso esami di idoneità, nella consapevolezza del fatto che

talvolta gli alunni all’atto dell’iscrizione non hanno ben chiara la scelta fatta da

loro stessi o dalle famiglie.

PARTE II: OFFERTA DIDATTICA

Introduzione

La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e

avvalendosi della collaborazione e del concorso delle famiglie, delle istituzioni,

della comunità locale e della società civile è responsabile della qualità

dell’attività educativa e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze

culturali e formative degli alunni, nel rispetto degli obiettivi formativi validi per il

raggiungimento delle finalità istituzionali. In tutti gli indirizzi liceali di quest’istituto

ci si impegna a fare proprie le esigenze culturali e formative proposte dagli

alunni o che provengano dall’esterno, dopo averle esaminate nei competenti

organi collegiali e averne verificato la coerenza con gli obiettivi educativi della

scuola; la scuola propone inoltre alle istituzioni e alla società civile momenti e

forme di collaborazione per il progressivo miglioramento della qualità

dell’istruzione e dell’educazione in genere, anche nell’interesse della comunità

di appartenenza degli alunni.

All’inizio del ciclo di studi superiori l’istituto si adopera per acquisire una

esauriente conoscenza del nuovo iscritto, operando in modo tale da assicurare

la continuità educativa fra la scuola media dell’obbligo e quella di secondo

grado, al fine di garantire uno sviluppo lineare ed armonico della personalità

dello studente.

Nel corso degli studi il liceo rende noti allo studente e alla famiglia tutti gli

elementi di conoscenza di cui dispone che possano orientare l’allievo nella

scelta degli studi successivi, definendone con obiettività e precisione la

personalità e le attitudini desumibili dai risultati scolastici. Contribuisce inoltre al

suo consapevole orientamento sia con un’azione educativa che ne potenzi la

capacità definendone le attitudini, sia con il costante confronto con la realtà

esterna alla scuola, per mezzo di incontri, visite guidate, scambi di esperienze,

29

apertura di orizzonti in dimensione locale, regionale, nazionale ed extra-

nazionale.

Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche la scuola assume

come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità, con particolare

riferimento agli obiettivi formativi dell’indirizzo prescelto e alla rispondenza a

tutte le esigenze dell’utenza nel rispetto delle prescrizioni della legge n° 133 del

06/08/2008 ed in particolare la prescrizione della durata della scelta fatta con

l’adozione (min 6 anni) . Nell’eventualità di eccessivo avvicendamento dei libri

di testo, quando sussiste il dubbio che essi non siano perfettamente conformi

alle esigenze didattiche, o che siano superflui o di costo eccessivo rispetto alla

loro validità, la scuola adotta le misure di salvaguardia che si rendono

necessarie a tutela dei diritti dello studente, mirando comunque a contenere i

costi (a parità di validità didattica dello strumento proposto) e a non gravare

eccessivamente sul bilancio delle famiglie.

La scuola opera in tutti gli indirizzi di studio affinché gli strumenti per

l’apprendimento siano utilizzati dai docenti e dagli studenti in modo ottimale e

con crescente consapevolezza e senso di responsabilità verso la cosa pubblica

e le risorse delle famiglie; opera, in particolare, per sviluppare le capacità e

l’autonomia del giovane nella costruzione del proprio sapere con la

strumentazione che la scuola gli mette a disposizione.

Particolare attenzione viene posta nell’incoraggiare fra gli studenti forme di

vigilanza e di responsabilizzazione sui locali, arredi e strumenti a loro

disposizione.

Negli ultimi anni sono sempre più frequenti gli scambi culturali con studenti

stranieri che vengono a frequentare nel nostro istituto, e studenti del nostro

istituto che frequentano all’estero, soprattutto tramite l’associazione di

Intercultura. L’Istituto incoraggia fortemente tali esperienze, creando favorevoli

condizioni a che questi scambi avvengano sempre più spesso, nella

convinzione della loro positività ed efficacia per l'educazione al rispetto e alla

piena accoglienza delle diversità. In genere si sceglie la modalità di invio di

studenti del quarto anno all’estero per soggiorni di un intero anno scolastico, di

un semestre, di un trimestre, di un’estate; oppure si accolgono studenti liceali

stranieri con le stesse modalità; oppure si effettuano scambi di classe per una o

due settimane con Paesi dell’Unione Europea.

Scansione annuale delle attività didattiche

Il Collegio dei Docenti, con delibera n°6 del 6-5-2015, ha stabilito per i prossimi

tre anni scolastici, l’adozione dei trimestri.

I trimestre: seconda metà di Settembre, Ottobre, Novembre, prima metà di

Dicembre

II trimestre: seconda metà di Dicembre, Gennaio, Febbraio, prima metà di

Marzo

30

III trimestre: seconda metà di Marzo, Aprile, Maggio, prima metà di Giugno

Attività alternative alla religione cattolica

La scuola tutela la libertà di ciascuno di aderire a qualsiasi religione o

convinzione religiosa, senza alcun tipo di discriminazione. A tal fine, al

momento dell'iscrizione, gli studenti scelgono se avvalersi dell'insegnamento

della religione cattolica. La scelta effettuata all'atto della prima iscrizione ha

valore per l'intero corso di studi, ma può essere modificata ogni anno, entro il

termine delle iscrizioni, a piena garanzia e tutela del diritto di scelta degli

studenti.

In conformità all'art.9.2 del Concordato del 18.02.1984, ratificato con Legge del

25-03-1985, la scuola garantisce i diritti degli studenti che scelgono di non

avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica, offrendo loro la possibilità

di seguire attività alternative, da indicare al momento dell'iscrizione, o

comunque entro l'avvio delle attività didattiche:

-Attività didattiche e formative (materia alternativa)

-Attività di studio individuale con la guida del docente

-Attività di studio individuale libera

-Uscita dall'Istituto

Sia l'insegnamento della religione cattolica, sia le attività alternative, nella

misura in cui determinino un arricchimento culturale certificato dai docenti,

possono valere come ulteriori elementi validi a definire il punteggio del credito

formativo, nell'ambito della banda di oscillazione. La materia alternativa ai fine

della valutazione del credito formativo deve comprendere 33 ore annuali.

All'inizio dell'anno scolastico la scuola organizza un incontro con gli studenti che

hanno scelto di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica, per

recepire le richieste formative degli studenti e organizzare una migliore

articolazione delle attività alternative alla religione, che verranno

compiutamente definite dal Collegio dei docenti nella programmazione di

inizio anno.

Per quanto riguarda la materia alternativa gli studenti potranno scegliere tra le

quattro proposte individuate dal Collegio:

Educazione ai diritti umani, Educazione alla lettura di un film; Cultura della

pace ed educazione alla legalità; Laboratorio di lettura creativa.

Si rimanda all’allegato n. 5 del POF per l’illustrazione dei contenuti formativi di

ciascuna attività alternativa alla religione cattolica.

Per quanto riguarda l'attività di studio individuale con la guida del docente,

sarà possibile concordare con i docenti disponibili gli argomenti da trattare e la

tipologia della ricerca da svolgere.

Per quanto riguarda l'attività di studio individuale libero, lo studente potrà

scegliere come organizzare l'attività, anche chiedendo consigli ai docenti della

classe.

31

La scuola si impegna a predisporre adeguati locali e fornire gli strumenti

necessari per lo svolgimento della materia alternativa, dell'attività di studio

individuale con la guida del docente e dell'attività di studio individuale libero.

Attività di sostegno e di recupero

Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano

dell'Offerta Formativa e comprendono interventi di sostegno, finalizzati a

prevenire l'insuccesso scolastico, e di recupero, finalizzate al superamento delle

carenze nella preparazione degli studenti, rilevate negli scrutini intermedi e

finali.

Il nostro istituto ottempera alla normativa vigente che contempla l'attivazione di

questi servizi, in base alle esigenze, e articolate in un numero di ore pomeridiane

di corsi, laboratori e sportelli didattici conciliabili con l'attività scolastica

ordinaria e con la disponibilità delle risorse finanziarie.

A seconda della scansione, quadrimestrale o trimestrale, delle attività

didattiche annuali, il piano di interventi prevede:

- I quadrimestre, I trimestre: attività di sostegno e di recupero all'interno delle

ore curricolari della mattina.

- II quadrimestre, II trimestre: iniziative di sostegno e recupero, rivolte a tutte le

classi e attuate tramite diverse tipologie di interventi (di norma dopo la fine

del II trimestre o I quadrimestre ed in seguito agli esiti degli scrutini) . La

durata delle diverse tipologie di interventi in linea di massima corrisponde

all'offerta di 15 ore di recupero indicate dalla normativa come durata

minima per le "azioni in cui è articolata l'attività di recupero scolastico" (OM

92/2007, art, 2). L'offerta di 15 ore di recupero è articolata per aree

disciplinari: classica (latino e greco), artistico-letteraria (italiano, lingua

straniera, arte), scientifica (matematica, scienze e fisica), storico-geografica

e storico-filosofica, pedagogica. Questa articolazione non esclude che

vengano attivati per le singole materie corsi che portino a un superamento

del tetto delle 15 ore per area disciplinare, dal momento che la durata degli

interventi di recupero è da commisurare alle esigenze degli alunni

(compatibilmente con le risorse finanziarie) . Gli alunni sono tenuti alla

frequenza della attività di recupero indicate dai docenti del Consiglio di

classe, salvo diversa decisione della famiglia, comunicata formalmente alla

scuola. Al termine degli interventi attuati, con l'obiettivo di accertare

l'avvenuto recupero, vengono svolte verifiche documentabili, le cui

modalità di realizzazione sono deliberate dai Consigli di classe.

Gli interventi possono essere: a) di recupero individualizzato, mirati al

recupero di specifiche carenze di singoli studenti o piccoli gruppi di studenti

che non hanno conseguito un profitto sufficiente al primo trimestre, tramite

convocazione degli studenti da parte dei docenti della disciplina; per

32

l'attivazione di questi interventi viene destinato il pacchetto orario (minimo

15 ore) alle varie aree disciplinari purché i gruppi siano di almeno n.6

studenti anche provenienti da classi parallele; b) attività di sostegno e

recupero individualizzato, con accesso tramite prenotazione da parte degli

studenti, una sorta di sportello per prevenire l'insuccesso scolastico tramite il

sostegno e il recupero delle competenze, attività rivolte a singoli allievi o a

piccoli gruppi di allievi che incontrino difficoltà durante il secondo trimestre

o quadrimestre.

- II quadrimestre, III trimestre: corsi di sostegno e recupero e attività di

potenziamento per le classi quinte in previsione dell'Esame di Stato (corsi di

accompagnamento all’esame), in particolare della II prova; quest'attività si

intende svolta da docenti interni.

Sono previste anche iniziative di potenziamento, volte al potenziamento

delle eccellenze, anche in vista di eventuali partecipazioni ad attività

proposte a livello nazionale.

Per le attività di recupero i soggetti istituzionali coinvolti sono

Il Collegio dei Docenti che definisce:

a) i criteri di valutazione degli studenti

b) i criteri di composizione dei gruppi di studenti

c) i criteri di assegnazione dei docenti ai gruppi di studenti costituiti

d) il calendario delle verifiche finali

Il Consiglio di classe che ha il compito di:

a) individuare la natura della carenze degli alunni (metodo, conoscenze,

competenze)

b) fissare gli obiettivi delle azioni di recupero

c) predisporre gli interventi di recupero e inviare gli studenti alle attività di

recupero più adatte al conseguimento degli obiettivi fissati

d) stabilire la necessità di eventuali interventi individualizzati

e) valutare le attitudini e le esigenze degli alunni in vista di un possibile

riorientamento

f) deliberare le modalità di attuazione delle verifiche

Il coordinamento dell'organizzazione delle iniziative di sostegno e recupero è

affidata al Dirigente Scolastico e suoi collaboratori e/o a propri delegati,

allo scopo di garantire l'uniformità delle procedure nella predisposizione e

nell'attuazione degli interventi e una rapida ed efficace calendarizzazione

complessiva delle attività.

La valutazione dell'efficacia delle attività progettate sarà formulata

considerando:

i risultati ottenuti dagli studenti coinvolti nelle attività di sostegno e

recupero;

gli esiti di questionari destinati sia ai docenti che agli alunni .

33

Condizioni per la scrutinabilità degli alunni

Il collegio dei docenti, sempre in data 18/02/2011, ha approvato la

deliberazione che si uniforma al dettato del ministero per la validità

dell’anno scolastico

Infatti il MIUR ha indicato che per la validità dell'anno scolastico il limite

massimo di assenza è di 50 giorni. Il DPR 122/2009 (regolamento della

valutazione) all’art. 14 c. 7 dispone che:

"A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della

scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno

scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere

alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di

almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato.

Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali,

analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie

deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze

documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze

non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di

procedere alla valutazione degli alunni interessati.

Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo

delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la

non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo".

Dato che i giorni di lezioni annui sono fissati in numero non inferiore 200 ne

discende che i 3/4 dell'orario annuale per la validità dell'anno scolastico

equivalgono a 150 giorni di lezione, da qui per differenza il limite massimo di

assenza dei 50 giorni indicato dagli organi di informazione. Si dispone

quanto segue:

• art. 1. definizione. Le attività facenti parte della attività didattica vanno

computate nel monte ore delle discipline e regolarmente riportate nel

registro di classe e comprendono tutte le attività deliberate dagli OO.CC. (

compreso alternanza scuola- lavoro, uscite didattiche, viaggi).

• art. 2. assegnazione di Non Classificato allo scrutinio finale

a) La assegnazione di NC anche in una sola disciplina allo scrutinio finale

implica la esclusione dal medesimo e l’automatica non ammissione;

b) In presenza di valutazioni del II quadrimestre solo parziali, ma largamente

negative, si assegna l’insufficienza; in presenza di qualche valutazione

sufficiente sono il docente e il CDC ad esprimersi (ammissione o sospensione

di giudizio) e tale decisione va comunque motivata;

c) Ai sensi dell’art. 4 c. 5 del regolamento sulla valutazione (la valutazione

finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a

ciascun anno scolastico) prima di assegnare valutazione di Non Classificato

il CDC valuta tutti gli elementi disponibili riferiti all’intero anno.

34

•art. 3. Tipologie di assenza per assegnazione di deroga (Circ. Min. n°20 del

04/marzo/2011. In caso di superamento del tetto di assenze del 25% le

tipologie di assenza che consentono di esaminare la eventuale deroga

riguardano:

1. gravi ragioni di salute adeguatamente documentate;

2. terapie e/o cure programmate;

3. donazioni di sangue;

4. partecipazioni ad attività sportive ed agonistiche organizzate da

federazioni riconosciute dal CONI:

5. adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese

che considerano il sabato come giorno di riposo (L. n° 516/1988.e L.

n°101/1989).,

Scrutini finali

Il Collegio dei Docenti determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli

scrutini, al fine di assicurare omogeneità di comportamenti nelle decisioni di

competenza dei singoli consigli di classe, in conformità alla normativa vigente.

A tal fine, facendo preciso riferimento al dettato della Ordinanza Ministeriale 21 maggio 2001,

n. 92 art. 6 commi 1-2-3-4-5 e s. m. i. i seguenti criteri, secondo la quale nel caso di alunni che

in sede di scrutini finale presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il Consiglio

di classe, sulla base di criteri preventivamente stabiliti, procede ad una valutazione della

possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle

discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico ……., l’alunno viene trattenuto nella

stessa classe se nello scrutinio finale riporta le seguenti valutazioni:

n. 3 insufficienze gravi; oppure n. 2 insufficienze gravi più n. 2 mediocrità;

si rimanda ai rispettivi consigli di classe per ogni altra considerazione (trattenimento o

sospensione del giudizio) tesa a valutare i casi in cui l’alunno nello scrutinio finale riporti le

seguenti valutazioni: n. 2 insufficienze gravi più n. 1 mediocrità, oppure n. 4 mediocrità,

oppure n. 1 insufficienza grave più n. 3 mediocrità;

in tutti gli altri casi con valutazioni superiori alla casistica su esposta l’alunno si ritiene

promosso in tutte le materie o con sospensione del giudizio nelle materie insufficienti da

specificare, ma con un massimo di tre discipline.

Per valutazione gravemente insufficiente si intende una valutazione uguale o inferiore a 4/10.

Naturalmente il Consiglio ha facoltà di procedere ad una rivalutazione del voto proposto per la

singola disciplina quando se ne ravvisi l'opportunità.

Al fine di una equa determinazione della media dei voti finali dello studente, qualora il

Consiglio di classe dovesse decidere di variare un voto di una materia, il consiglio di classe

opererà una compensazione attraverso la variazione di voto in un'altra disciplina (compresa la

condotta). Nello scrutinio di riparazione, senza compensazione, in caso di promozione si

attribuirà il credito al minimo della banda corrispondente alla media dei voti.

35

Credito scolastico

Per le classi terze, quarte e quinte è prevista, oltre la valutazione disciplinare,

l’assegnazione di un punteggio, secondo la tabella ministeriale, in base alla

media dei voti riportati. Tale punteggio, pari al massimo a 25 punti complessivi,

verrà cumulato, in sede d’esame di stato, al voto conseguito nel medesimo

esame. Per l’Esame di Stato la Legge n. 425 del 10 dicembre 2007 e il D.P.R. n.

323 del 23 luglio 1998 forniscono gran parte del quadro normativo vigente, in

particolare per quanto riguarda la normativa sul sistema dei crediti che lega il

voto assegnato all’esame di Stato ai risultati degli ultimi tre anni di scuola.

Il punteggio finale dell’Esame di Stato è espresso in centesimi; dei punti che

compongono il voto finale, 75 dipendono dalla valutazione delle prove

d’esame, 25 costituiscono il “credito scolastico”, ossia un punteggio che

dipende dall’andamento degli ultimi tre anni di corso, e si accumula in base

alle valutazioni assegnate negli scrutini. Riportiamo la tabella posta in

appendice al citato DPR 323-98, che fissa la corrispondenza tra la media dei

voti agli scrutini finali degli ultimi tre anni e il credito (dall’anno scolastico

2009/2010 sono in vigore le nuove tabelle di cui al D.M n°99 del 16/12/2009 e al

D.M. n°42 del 22/05/2007)

L’INVALSI

Come altri organismi che in ambito internazionale si occupano di ricerche sui livelli

di apprendimento, è partito dalla definizione di quadri di riferimento per la

valutazione. Essi rivestono un ruolo fondamentale per la costruzione delle prove

standardizzate da somministrare agli allievi.

Mediante il quadro di riferimento per la valutazione (QdR) vengono definiti gli

ambiti, i processi cognitivi e i compiti oggetto di rilevazione, delimitando quindi il

campo rispetto al quale sono costruite le prove. Inoltre il QdR permette di definire

e circoscrivere il valore informativo delle prove che in base ad esso vengono

costruite, chiarendone la portata e i limiti.

Il QdR elaborato dall’INVALSI è il frutto di uno studio articolato su più anni in cui

sono stati valutati, anche in chiave comparativa, sia la normativa attualmente

vigente in Italia circa i contenuti dell’insegnamento secondario sia i quadri di

riferimento prodotti negli ultimi anni dalla IEA e dall’OCSE e, non da ultimo, la

36

prassi didattica, pur nella consapevolezza che quest’ultima è molto varia e

differenziata. Il QdR è uno strumento fondamentale per tutti coloro che, a vario

titolo, sono coinvolti nel processo di costruzione e utilizzo delle prove oggettive

standardizzate, dove, in questo contesto, per prove oggettive standardizzate si

intendono prove costruite in modo che la loro correzione possa avvenire secondo

modalità riproducibili e non dipendenti dal soggetto che effettua la correzione

stessa. Esse non si basano pertanto solo su domande a risposta chiusa, ma anche

a risposta aperta, corrette sulla base di un protocollo pubblico in grado di

eliminare l’interferenza di elementi soggettivi legati a chi effettua la correzione

stessa, o quanto meno di ridurne fortemente gli effetti.

Le prove standardizzate su cui si basano le rilevazioni del SNV sono il frutto di un

rigoroso processo scientifico in grado di garantire l’attendibilità dei risultati,

tenendo in debito conto che le prove sono rivolte all’intera popolazione

scolastica. Anche per questa ragione, le prove cui sono sottoposti gli allievi sono

state pretestate su campioni rappresentativi di studenti. In questo modo è

possibile mettere a punto un protocollo di somministrazione basato su tempi e

modi sperimentati su allievi con caratteristiche molto simili a quelle dell’intera

popolazione scolastica che deve sostenere le prove medesime.

Le prove per la scuola secondaria di secondo grado sono strutturate per misurare i

livelli fondamentali degli apprendimenti alla fine del primo biennio e non

richiedono alcuna specifica forma di preparazione o, tanto meno, di

addestramento. Il raggiungimento da parte degli allievi destinatari delle prove di

livelli adeguati di apprendimento negli ambiti oggetto di indagine è 3 sufficiente

per ottenere buoni risultati nelle rilevazioni del SNV. A tal fine, può essere utile

consultare anche i fascicoli della Prova nazionale degli anni passati, somministrata

all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.

L’estensione delle prove del SNV anche al secondo anno della scuola secondaria

di secondo grado ha reso necessarie alcune scelte; bisogna infatti tener conto del

fatto che queste prove sono proposte a studenti che si trovano al termine

dell’obbligo di istruzione, indipendentemente dal tipo di scuola e dall’indirizzo di

studio frequentato e che devono quindi possedere competenze di base, sia se

continueranno i loro studi sia se si inseriranno nel mondo del lavoro. In questa fase

37

di avvio della rilevazione si è pertanto ritenuto opportuno predisporre prove

uniche per tutti i tipi di scuola (licei, istituti tecnici e professionali), volte alla

misurazione degli apprendimenti di base relativi a due ambiti fondamentali:

1) la comprensione di testi scritti di varia natura e la riflessione sulla lingua

2) la matematica.

La scelta di sottoporre agli studenti prove non differenziate rispetto agli indirizzi di

studio implica necessariamente che esse facciano riferimento a contenuti, abilità

e competenze comuni a tutti i tipi di scuola e che i quesiti proposti siano in grado

di coprire tutta un’ampia gamma di livelli di difficoltà.

La scelta di somministrare a tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo

grado prove non differenziate non significa che i loro risultati saranno restituiti alle

scuole senza tenere conto dei diversi indirizzi di studio in esse presenti.

Ciascuna istituzione scolastica riceverà via web i propri risultati, articolati anche

per classe, in modo da poterli confrontare non solo con quelli medi complessivi

dell’intero Paese e della regione di appartenenza, ma anche con i livelli medi dei

risultati conseguiti dalle scuole della stessa tipologia, sia a livello nazionale sia

regionale.

Il punteggio di italiano dell’I.I.S. “Da Vinci” alle prove INVALSI è superiore a quello

di scuole con background socio-economico e culturale simile. In matematica si

riscontrano valori leggermente inferiori e i punteggi non si discostano dalla media

della scuola, con dato negativo in alcune classi. La quota di studenti collocata nei

livelli 1 e 2 in italiano è pressoché allineata alla media nazionale e in matematica

risulta decisamente inferiore. La non piena e convinta partecipazione alle prove

hanno evidenziato azioni di cheating e condizionato i risultati delle prove.

D.M. n. 99 del 16/12/2009

CREDITO SCOLASTICO (D.M. n. 99 del 16/12/2009) Tabella

(sostituisce la tabella prevista dell'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998,

n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

Credito scolastico

Per le classi terze, quarte e quinte è prevista, oltre la valutazione disciplinare, l’assegnazione di

un punteggio, secondo la tabella ministeriale, in base alla media dei voti riportati. Tale

38

punteggio, pari al massimo a 25 punti complessivi, verrà cumulato, in sede d’esame di stato, al

voto conseguito nel medesimo esame. Per l’Esame di Stato la Legge n. 425 del 10 dicembre

2007 e il D.P.R. n. 323 del 23 luglio 1998 forniscono gran parte del quadro normativo vigente,

in particolare per quanto riguarda la normativa sul sistema dei crediti che lega il voto assegnato

all’esame di Stato ai risultati degli ultimi tre anni di scuola.

Il punteggio finale dell’Esame di Stato è espresso in centesimi; dei punti che compongono il

voto finale, 75 dipendono dalla valutazione delle prove d’esame, 25 costituiscono il “credito

scolastico”, ossia un punteggio che dipende dall’andamento degli ultimi tre anni di corso, e si

accumula in base alle valutazioni assegnate negli scrutini. Riportiamo la tabella posta in

appendice al citato DPR 323-98, che fissa la corrispondenza tra la media dei voti agli scrutini

finali degli ultimi tre anni e il credito (dall’anno scolastico 2009/2010 sono in vigore le nuove

tabelle di cui al D.M n°99 del 16/12/2009 e al D.M. n°42 del 22/05/2007):

CREDITO SCOLASTICO (D.M. n. 99 del 16/12/2009)

Tabella

(sostituisce la tabella prevista dell'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

Media dei voti Classe terza Classe quarta Classe quinta

M = 6 3-4 3-4 4-5

6<M < 7 4-5 4-5 5-6

7<M <8 5-6 5-6 6-7

8<M < 9 6-7 6-7 7-8

9<M < 10 7-8 7-8 8-9

Nota: M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi.

Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di

discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente, alla determinazione della

media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.

Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in

numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti anche l’assiduità della presenza scolastica,

l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed

eventuali crediti formativi.

Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di

oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica,

espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5)

39

TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)

CREDITO SCOLASTICO Candidati interni

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M < 7 4-5 4-5 5-6

7 < M < 8 5-6 5-6 6-7

8 < M < 9 6-7 6-7 7-8

9 < M < 10 7-8 7-8 8-9

TABELLA B

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 7 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)

CREDITO SCOLASTICO

Candidati esterni Esami di idoneità

Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M< 7 4-5

7 < M < 8 5-6

8 < M < 9 6-7

9 < M < 10 7-8 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità. Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.

TABELLA C (sostituisce la tabella prevista dall'art. 11, comma 8 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)

CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Prove

preliminari

Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M< 7 4-5

7 < M < 8 5-6

8 < M < 9 6-7

9 < M < 10 7-8 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari. Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.

40

Dopo aver attribuito in sede di scrutinio finale i voti delle singole discipline, per assegnare

all’alunno il credito scolastico dell’anno il Consiglio di Classe procede anzitutto a calcolare la

media di tali voti. Il calcolo comprende tutte le discipline tranne l’insegnamento facoltativo di

Religione (la cui valutazione non è neppure espressa numericamente). Rientra nel calcolo il

voto di condotta. (cfr. nota a piè pagina per esempio pratico).1

Le condizioni per l’assegnazione del punteggio superiore vengono indicate soprattutto nella

“assiduità della frequenza”, considerata condizione necessaria perché si riconoscano interesse e

impegno concreti, e quindi anche come condizione sufficiente per l’attribuzione del punteggio

maggiore. Pur essendo la decisione in proposito demandata ai singoli consigli di classe, l’istituto

ha fissato un tetto massimo di assenze.

A differenza che negli scrutini degli anni precedenti, nello scrutinio finale dell’ultimo anno la

legge prevede che il consiglio di classe possa “motivatamente integrare il punteggio

complessivo (di credito) dell’alunno… in considerazione del particolare impegno e merito

scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presenti negli anni precedenti in

relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno stesso che hanno determinato un minore

rendimento”. In sintesi, l’integrazione (di uno o due punti, a giudizio del Consiglio di Classe) si

applica a quei casi nei quali si può motivatamente ritenere che il credito totalizzato dall’alunno

negli anni precedenti l’ultimo sia stato penalizzato e tenuto basso da particolari e temporanee

condizioni di difficoltà, indipendenti dalla sua volontà, che in seguito è riuscito a superare. Non

viene ammesso all’esame di stato l’alunno che abbia conseguito un voto di condotta inferiore a

6/10 (art.6 e circolare ministeriale n°46 del 07/05/2009) .

Credito formativo

1 Osservando la tabella vediamo che vengono stabiliti quattro livelli, o fasce, di media e, conseguentemente, di credito. La più

bassa corrisponde alla media esatta del 6. Il segno < = significa “minore o uguale di…”. Perciò, ad esempio, la seconda fascia

comprende le medie superiori a 6 (per esempio 6,1) ma minori o uguali a 7 (si noti che la media esatta del 7 rientra nella

seconda fascia), e così via per le successive.

Ad ogni fascia di media, corrispondono, però, due possibili valori di credito, uno maggiore e uno minore. Ad esempio, per il

primo e il secondo anno, una media compresa tra il 7 e l’8 può corrispondere a 5 o a 6 punti di credito. Le fasce di credito

vengono perciò dette “bande di oscillazione”: il credito possibile “oscilla” tra un massimo e un minimo.

L’assegnazione del punteggio maggiore o minore all’interno della “banda di oscillazione” viene normalizzato dalla legge, per

cui si assegna sempre il punteggio minimo quando sono presenti dei debiti per l’anno appena trascorso. Per assegnare il

punteggio maggiore non basta, però, la sola mancanza di debiti, ma devono essere prese in considerazione le condizioni di

“assiduità della frequenza scolastica, interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari

e integrative” oltre alla valutazione dei crediti formativi deliberati dai rispettivi C.C. sulla scorta dei criteri generali deliberati dal

Collegio dei Docenti ad inizio d’anno scolastico o confermati dall’anno precedente.

41

Per le classi terze, quarte e quinte nell’assegnazione del credito scolastico

potranno essere valutate nella misura max di un punto (dentro i limiti previsti

dalla banda di oscillazione cui appartiene il punteggio calcolato dalla media

dei voti) le attività esterne alla scuola seguite dallo studente (credito

formativo), quali esperienze culturali e artistiche, l’impegno sportivo, le attività

lavorative, i corsi di lingua, le attività di tipo sociale, coerenti con il corso di studi

e debitamente documentate, in coerenza col preventivo deliberato dal

Consiglio di classe oltre alla religione cattolica o alla materia alternativa .

Debito formativo

A conclusione dell’anno scolastico per gli studenti che riportino carenze gravi e

meno gravi in una o più discipline, è prevista la sospensione del giudizio sino

agli esami di riparazione che si effettueranno entro fine agosto di ogni anno.

Sia durante l’anno che dopo lo scrutinio finale di giugno si svolgeranno in

istituto i corsi di recupero, alla luce del D.M. n. 80 del 3/10/07 e della O.M. n.

92 del 5/11/2007, secondo le seguenti modalità: i corsi di recupero si

attiveranno solo in presenza della disponibilità dei docenti curriculari; ogni

alunno non potrà seguire più di due corsi contemporaneamente; ogni corso

dovrà essere costituito con non meno di sei alunni e con non più di dodici; gli

alunni che devono seguire i corsi saranno individuati dai docenti delle diverse

discipline che proporranno i relativi elenchi ai rispettivi Consigli di Classe,

perché vengano deliberati; i corsi durante l’anno si terranno di norma dopo la

fine del secondo trimestre o I quadrimestre; ogni corso avrà di norma una

durata massima di 15 - 20 ore; i corsi durante il periodo estivo di norma si

terranno dal 16 giugno al 15 luglio per concludersi con tutte le attività compresi

gli esami finali entro il 20 luglio di ogni anno scolastico; eventuali oneri a carico

delle famiglie saranno stabiliti dal Consiglio d’Istituto

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (P.A.I.)

(Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e C.M. n.8 del 06/03/2013)

(Nota ministeriale del 27/06/13 prot. n. 1551) Il PAI, Piano annuale per l’Inclusività, come richiesto dalla normativa (nota del

Miur n. 1551del 27/06/2013),“ strumento, nel nostro Istituto, per una progettazione

della propria offerta formativa in senso inclusivo, è il fondamento sul quale

sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno, finalizzata alla realizzazione di

obiettivi comuni, indispensabile per individuare linee guida per un concreto impegno

programmatico; prevede la realizzazione di un documento, inteso come strumento per

una progettazione dell’offerta formativa in senso inclusivo di ogni ordinamento

scolastico.

Il PAI risulta, pertanto, un vero e proprio impegno programmatico per l’inclusione,

basato su un’ attenta lettura del grado di inclusività dell’Istituto e sugli obiettivi di

42

miglioramento delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare,

della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle

relazioni tra docenti, alunni e famiglie.

Il Piano Annuale per l’Inclusività è indirizzato a tutti gli alunni:

• la cui disabilità e difficoltà è certificata ai sensi della Legge 104/92;

• a coloro che manifestano disturbi evolutivi specifici o problematiche,

che non vengono o non possono essere certificate ai sensi della L.104/92,

come i disturbi specifici di apprendimento (DSA), certificati ai sensi della

Legge 170/2010;

• a bambini e ragazzi che vivono in situazioni di svantaggio

socioeconomico, linguistico e culturale (BES, Direttiva Miur del 27 dicembre

2012 e C.M. n.8 del 2013), con disagio comportamentale e/o relazionale o con

altre difficoltà anche temporanee (malattie, traumi, dipendenze…).

• a studenti con disturbi specifici del linguaggio, con deficit delle abilità

non verbali, deficit da disturbo di attenzione e iperattività (DDAI e ADHD)

anche di tipo lieve, e quelli con funzionamento cognitivo limite.

Sono parte integrante del documento anche la struttura dei piani di lavoro specifici

utilizzati (PEP, PEI, PDP), le azioni di formazione-informazione sui Bisogni

educativi speciali (BES) e sulle difficoltà specifiche di apprendimento degli alunni

(DSA), i progetti pensati per migliorare il livello di inclusività dell’Istituto che

utilizzano strumenti e strategie inclusive, nonché le chek-list utilizzate per il

rilevamento di situazioni problematiche.

A conclusione del documento vi è poi la scheda tecnica riassuntiva del PAI,

composta sostanzialmente da tre sezioni: la prima parte riguarda l’analisi dei punti di

forza e di criticità, nella seconda vi è l’indicazione del livello di inclusività

dell’Istituto e nella terza parte sono esplicitati gli obiettivi del suo incremento.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI, DSA, BES ED

EXTRACOMUNITARI

E’ compito della scuola inserire ed integrare socialmente i soggetti in

situazione di handicap e di provenienza extracomunitaria progettando itinerari didattici e procedure affettivo – relazionali al fine di alleviare i

disagi. L’intervento degli insegnanti mirerà innanzitutto a suscitare negli alunni la motivazione, il bisogno e la volontà di apprendere attraverso

pratiche didattiche diversificate. Si valorizzeranno, in questo modo, le capacità di ogni singolo alunno, le potenzialità, le inclinazioni, per orientarle

a fini informativi e far acquisire al soggetto che apprende fiducia in se stesso e nelle proprie possibilità.

Si provvederà dunque a:

Rilevare le capacità e i bisogni specifici di apprendimento per elaborare

percorsi didattici individualizzati.

Prevenire situazioni di rifiuto, di non accettazione.

Sviluppare la socializzazione.

43

Sviluppare le capacità di esprimersi mediante linguaggi verbali e non

verbali.

Per quanto riguarda gli alunni diversamente abili, l’insegnante di sostegno,

sarà, con le sue competenze specifiche il coordinatore di tutte le attività

programmate. Inoltre, i docenti dei Consigli di Classe, di Interclasse e di

Intersezione interessati, terranno costanti rapporti con le equipe socio – psico

– pedagogiche che assistono i bambini. Ci si potrà valere anche della

collaborazione di assistenti ad personam, personale esperto in attività presso

gli Enti Locali. Un’apposita commissione, il Gruppo H, in conformità alla Legge

104/92 seguirà questi alunni diversamente abili.

I Consigli di classe interessati propongono e attivano all’inizio dell’anno Piani

Didattici Personalizzati (PDP) con lo scopo di definire, documentare e monitorare,

attraverso un’elaborazione collegiale, sia le strategie d’intervento più idonee, sia i

criteri di valutazione.

I percorsi personalizzati già previsti per gli alunni diversamente abili, per i DSA e

ADHD, saranno estesi a tutti gli altri alunni con Bisogni Educativi Specifici anche

quando le difficoltà sono transitorie (gli strumenti compensativi e le misure

dispensative potranno avere in questi casi solo carattere transitorio).

I percorsi individualizzati, attenti alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi

stili cognitivi, saranno calibrati sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e

monitorati in itinere per eventuali riadattamenti, per garantire a tutti gli alunni il

diritto all’apprendimento.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

La legge 13 luglio 2015, n.107, recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione

e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti", ha

inserito obbligatoriamente il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza

scuola-lavoro quale nuova strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli

indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei

percorsi di istruzione. Rispetto al corso di studi prescelto, la legge 107/2015 stabilisce

un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dal corrente

anno scolastico 2015/16 coinvolgeranno, a partire dalle classi terze, tutti gli studenti

del secondo ciclo di istruzione e precisamente 400 ore negli istituti tecnici e

professionali e 200 ore nei licei nell’arco del triennio. L’alternanza quindi,quale

44

modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, assicura agli studenti, oltre alle

conoscenze di base, l'acquisizione, lo sviluppo e l'applicazione di competenze

specifiche previste dai profili educativi, culturali e professionali dei diversi corsi di

studio e l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Sulla base

dei progetti messi a punto dalla scuola in collaborazione con i soggetti ospitanti,

l'inserimento degli studenti nei contesti operativi verrà organizzato, tutto o in parte,

nell'ambito dell'orario annuale dei piani di studio oppure nei periodi di sospensione

delle attività didattiche come sviluppo di attività finalizzate al raggiungimento degli

obiettivi formativi previsti nel progetto educativo personalizzato. In particolare

nell’Istituto Tecnologico C.A.T. (ex geometri) tale esperienza risponde in maniera

attiva e propositiva alla esigenza di una preparazione professionale coerente con la

formazione di un tecnico del territorio e con la domanda espressa dal mondo del

lavoro.

PARTE III: L’ORGANIZZAZIONE

Risorse economiche, materiali e strutturali dell’Istituto

La disponibilità finanziaria dell’Istituto deriva da trasferimenti dello Stato e da

assegnazioni deliberate della Regione Sarda su specifici progetti elaborati dalla

scuola; altri contributi vengono occasionalmente erogati dal Comune di

Lanusei e dall’Amministrazione provinciale. Il liceo adotta da molti anni una

politica di ricerca delle risorse e ha ottenuto costantemente benefici finanziari

che gli hanno consentito di realizzare attività significative dal punto di vista

didattico.

Ormai da anni questa scuola ha intrapreso una politica di responsabilizzazione

dell’utenza, mirata alla salvaguardia dei locali e dei beni, che ha ottenuto esiti

alterni. I regolamenti (in fase di nuova redazione) contemplano che l’utenza

assuma responsabilità dei locali e delle strumentazioni a sua disposizione, in

forme di incoraggiamento e di sollecitazione all’accantonamento, da parte

degli studenti, di risorse per iniziative di mutuo soccorso, per rifusione di danni e

per lo svolgimento di attività che tornano a loro beneficio. Il liceo considera

importante impegnarsi in un’azione di coinvolgimento dei giovani e delle loro

famiglie contro il preoccupante fenomeno del vandalismo e della noncuranza

nei confronti della cosa pubblica; considera altrettanto utile, e di possibile

realizzazione attraverso il convinto concorso delle famiglie, avviare un processo

educativo che abitui i giovani alla spesa responsabile e alla

compartecipazione ai costi dei servizi pubblici.

45

L’Istituto è in possesso di locali ordinari e speciali, sufficienti per quantità e

spesso anche per qualità. L’unificazione, durante l’anno scolastico 2000/2001,

con il Liceo Classico non ha prodotto problemi di sovraffollamento, poiché

anche il Classico dispone di locali propri e adeguati alle necessità.

La presenza di aule adeguate, la rete telematica interna e la sua connessione

con l’esterno, la buona dotazione di laboratori, la progressiva formazione di

aule speciali e l’esistenza di ampi locali per la biblioteca sono condizioni

fondamentali per un produttivo modo di essere scuola.

Gli spazi per l’educazione fisica e quelli per riunioni e convegni sono all’altezza

delle necessità, hanno già consentito forme di collaborazione con l’esterno e

un uso a beneficio di iniziative del territorio.

Struttura e utilizzo degli spazi

I vari indirizzi liceali hanno a disposizione due edifici distinti, posti l’uno di fronte

all’altro e appartenenti rispettivamente al liceo scientifico e al liceo classico.

Entrambi gli edifici soddisfano i requisiti e le esigenze di funzionalità di una

scuola moderna; i loro ambienti offrono, in particolare, spazi e mezzi adeguati

all’articolazione e allo sviluppo dell’attività didattica.

All’ingresso del corpo principale (liceo scientifico) è situato l’ ufficio del

Dirigente Scolastico; al primo piano leggermente rialzato sono situati tutti gli

uffici di segreteria e l’ufficio studenti; nei piani successivi, sempre leggermente

rialzati, ma che in genere sono accessibili anche dalla strada attraverso porte

antipanico, sono ubicate le varie aule normali e speciali.

Un ampio locale, a cui accedono anche salette più piccole, è la sede della

Biblioteca d’Istituto e della Biblioteca Comunale, dotata di un elevato numero

di libri e di videocassette didattiche, che permettono una conoscenza sempre

aggiornata degli argomenti di qualunque disciplina; essa è anche dotata di

attrezzature audiovisive per il sussidio didattico, quali televisore,

videoregistratore, lettore DVD e video proiettore.

Un’ampia e moderna Aula Magna accoglie attività di vario tipo: teatrali,

riunioni, convegni, proiezioni, concerti; l’aula è spesso aperta per iniziative

anche esterne alla scuola.

L’edificio già sede del liceo classico è suddiviso in vari piani con numerose aule

e vari laboratori; tutto l’edificio da diversi anni è stato organizzato come aula

museo attraverso arredi negli anditi che testimoniano la storia geologica e la

preistoria della Sardegna; è inoltre fornito di un planetario e di un’ampia sala

annessa. L’ampio locale in origine sede della Biblioteca del Classico oggi

ospita una moderna Aula Marte ed è dotato di un maxischermo.

Disponendo di locali in numero sufficiente, la scuola si attrezza in genere per le

innovazioni e per l’uso di strumentazioni adeguate alle necessità. Le tradizionali

“classi” possono utilizzare non solo le proprie “aule”, ma anche altri locali

attrezzati per vari tipi di attività: laboratori linguistici, di informatica, di biologia,

46

di chimica, di fisica; aule Marte, di musica, di disegno, di religione; aule video;

due palestre, campi esterni per atletica leggera e attività polivalenti.

Regolamenti per l’uso degli spazi, dei laboratori, della Biblioteca

Gli spazi scolastici, i laboratori, la biblioteca e gli oggetti in essa contenuti sono

beni pubblici e il loro uso è soggetto a separate regolamentazioni che mirano,

allo stesso tempo, a evitarne il degrado o l’abbandono e ad agevolarne il

potenziamento e la funzionalità per l’uso ottimale. L’Istituto, nello spirito della

Direttiva Ministeriale P. I. n. 133/1996, si adopera affinché gli studenti

pervengano ad una responsabile autogestione di spazi, arredi, attrezzature e

risorse di cui la scuola può disporre e affinché essi siano effettivamente coinvolti

in tutti i momenti e luoghi della vita scolastica. Il principio generale a cui si

ispirano i Regolamenti di settore è quello di consentire l’effettivo uso, al

maggior numero possibile di studenti, del materiale di cui il liceo ha la diretta

responsabilità o disponibilità.

Gradualmente la scuola opera per dotare anche le singole aule di lezione di

tutta la strumentazione necessaria per la pratica di laboratorio, per la lettura e

per la comunicazione, per l’innovazione tecnologica.

Ai regolamenti sono collegate le disposizioni sulla responsabilità della vigilanza,

descritte in altra parte della Carta dei servizi.

Regolamento per la pratica di laboratorio (linguistico, informatico, scientifico o

di attività parascolastica).

L’accesso degli alunni ai laboratori può avvenire solo con

l’accompagnamento del docente responsabile e con l’obbligo del rispetto del

posto-allievo assegnato. Il docente predispone, su apposito tabulato che gli

viene dato dall’ufficio tecnico, la pianta della classe valida per tutto l’anno

scolastico; l’aiutante tecnico ne riproduce due copie, di cui una è custodita

nel proprio ufficio, l’altra viene affissa nel laboratorio.

L’alunno deve essere esplicitamente informato sulla sua diretta e personale

responsabilità della buona tenuta del posto che gli viene assegnato; è

pertanto suo interesse vigilare con la massima cura sull’efficienza della

postazione e delle attrezzature e segnalare al docente, tempestivamente e

prima dell’uso, le anomalie eventualmente riscontrate. Il docente, dopo avere

verificato il funzionamento delle postazioni degli allievi e delle apparecchiature

(o avere informato il tecnico di eventuali anomalie), firma per l’ingresso in sala

con gli alunni ed effettua la lezione. Al termine dell’attività è tenuto a compiere

la verifica dello stato di ciascun posto allievo e dei materiali ricevuti in

consegna, segnalando nel registro dell’accesso al laboratorio eventuali difetti

o guasti imputabili a normale usura, per consentire al tecnico di provvedere a

quanto di sua competenza. Se rileva dei guasti eccezionali, è utile che li

segnali anche verbalmente e con la massima sollecitudine.

47

Nel caso che guasti, manomissioni o sottrazioni di beni siano imputabili a

comportamenti arbitrari degli alunni, il docente individua il responsabile (anche

attraverso l’attenta lettura della pianta della classe) e lo segnala

immediatamente alla presidenza. Nei laboratori, in particolare in quello di

informatica, è consentito solo l’uso del materiale didattico fornito dalla scuola

e preventivamente verificato, dai docenti, per integrità e idoneità.

L’impiego di materiale diverso può essere consentito dal docente che si

assume, in tal caso, la responsabilità di eventuali conseguenze negative, alla

cui eliminazione deve provvedere di persona e senza oneri straordinari per la

scuola. La duplicazione di materiale informatico, audiovisivo e librario può

avvenire nel rispetto dei limiti stabiliti dalla S.I.A.E., dalle case editrici e dalle

leggi dello Stato. Le licenze d’uso, unici documenti che attestano l’originalità

del materiale informatico e l’autorizzazione o le limitazioni per il suo impiego

nella scuola, devono essere custodite dal Dirigente Scolastico; le fotocopie di

esse sono invece tenute negli armadi di deposito dei materiali.

Il docente coordinatore del laboratorio, designato all’inizio dell’anno

scolastico, è responsabile della custodia e della distribuzione dei materiali d’uso

e di eventuali riproduzioni. Periodicamente egli coordina le proposte di

acquisto e di rinnovo delle attrezzature e degli strumenti per la didattica,

segnalandole al Dirigente.

Regolamento per l’uso delle palestre e dei campi per l’atletica

Lo svolgimento dell’attività di Educazione fisica nelle palestre e nei campi per

l’atletica è consentito agli studenti solo in presenza del docente; per nessun

motivo gli alunni possono svolgere attività da soli.

Le classi hanno cura del materiale e degli arredi; i docenti annotano su

apposito registro eventuali episodi significativi attinenti all’uso improprio delle

attrezzature, distinguendo i danni provocati da incuria nell’uso da quelli

determinati da normale degrado.

Gli studenti, per andare e tornare dalla palestra, effettuano gli spostamenti

sotto la responsabilità del docente di Educazione fisica che, preliminarmente,

farà in aula l’appello dei presenti.

Tutti gli studenti sono tenuti a partecipare alle attività programmate dalla

scuola, compresi coloro che fanno parte di società sportive esterne; compete

al docente individuare cariche di lavoro differenziati per gli alunni che

praticano anche attività extrascolastica agonistica, con opportune intese fra la

scuola e le società sportive di appartenenza.

Coloro che hanno diritto, per esonero motivato o per occasionale

impedimento, a non partecipare all’attività di impegno fisico prevista nella

lezione, devono comunque trattenersi all’interno della palestra sotto la

sorveglianza e responsabilità del docente.

48

Si accede alla palestra indossando l’attrezzatura di rito e idonee calzature;

nello spogliatoio si effettua il cambio delle scarpe, nel rispetto delle norme

igieniche atte ad evitare l’introduzione nella palestra di polvere e sporcizia.

Nei campi per l’atletica si resta all’interno di settori assegnati dal docente,

evitando nella maniera più assoluta di trattenersi nelle rampe e scale di

accesso e di sedersi sui muri perimetrali o divisori.

Regolamento della Biblioteca

Responsabile della Biblioteca, del suo ordinato funzionamento e della

conservazione dei materiali e degli arredi è la Coordinatrice dei servizi di

biblioteca, che può avvalersi di docenti collaboratori, operanti sotto la sua

responsabilità e secondo le direttive che ella ritiene più opportuno emanare,

sentito il Dirigente, nell’interesse del buon funzionamento del servizio.

L’utenza della Biblioteca è individuata negli studenti e nel personale del liceo.

Gli esterni all’istituzione possono accedere ai servizi bibliotecari con apposita

convenzione, approvata dal Consiglio d’Istituto, che indichi modalità e oneri

relativi.

Sono beni della biblioteca i libri, le pubblicazioni diverse, le riviste, il materiale

audiovisivo e i software informatici acquistati o ricevuti a qualunque titolo dalla

scuola. Essi sono, di norma, custoditi e reperibili nei locali di lettura e di

consultazione; fanno eccezione i materiali allogati negli uffici, in sala

presidenza, o nei laboratori, di cui rispondono direttamente i subconsegnatari.

Anche queste ultime dotazioni sono, comunque, comprese nel catalogo

generale delle opere dell’istituto, con l’indicazione per il pubblico dei locali in

cui può esserne presa visione.

Fanno capo ai servizi di biblioteca le strumentazioni per la comunicazione

telematica fra le istituzioni comprese nel sistema informatico; i relativi materiali

acquisiti dalla scuola sono compresi negli appositi cataloghi.

La biblioteca assolve a tutti i compiti che la normativa contempla o promuove

in questo settore e in quello più generale della comunicazione a distanza; è

inoltre ufficio di proposizione autonoma di progetti per il miglioramento del

settore e della generale offerta formativa.

Modalità di accesso al servizio

Sono a disposizione del pubblico il Catalogo generale delle opere e quelli di

sezione; del primo se ne producono più copie, che sono lasciate a disposizione

nei locali di riunione dei docenti e degli studenti. Il lettore, all’atto della

concessione delle opere in consultazione o prestito, riceve una scheda in cui è

invitato ad indicare le voci più significative incontrate nella lettura; il materiale

raccolto con le schede di lettura concorre a formare il Catalogo per “voci” e

per “soggetto”. L’utente richiede l’opera indicandone il titolo e l’autore;

49

all’atto della consegna del testo deve firmare in modo leggibile, fornendo tutte

le notizie che gli sono richieste. La Coordinatrice del servizio concede l’opera in

prestito esterno o per la consultazione in sala, concordandone con l’utente la

durata, che deve essere rispettata. Dell’avvenuta restituzione si dà atto con la

firma apposta dall’utente nell’apposito registro e con il riscontro dell’ufficio,

che indica la data e le eventuali annotazioni. La mancata restituzione

dell’opera o i danni ad essa arrecati sono notificati tempestivamente

all’utente, affinché egli provveda al reintegro, se questi non adempie entro il

termine che gli viene indicato, si dà corso all’azione di recupero o di rivalsa nei

modi di legge. L’accesso agli armadi in cui sono custodite le opere è riservato

alla Coordinatrice e ai suoi collaboratori.

Rilascio di copie

Il rilascio di copia delle pagine di opere custodite in biblioteca avviene sotto la

diretta responsabilità della Coordinatrice e nel rispetto delle leggi che regolano

i diritti di autore; nella copia deve sempre essere indicata la fonte da cui essa è

estratta. Il materiale necessario per la fotoriproduzione deve essere

esclusivamente del tipo indicato dall’ufficio tecnico della scuola e compatibile

con le caratteristiche tecniche della macchina fotocopiatrice a disposizione.

L’utenza concorre alle spese secondo le tabelle deliberate dal Consiglio

d’Istituto e affisse nella sala (0,10 formato A4 e 0,20 formato A3). Le copie

devono essere richieste con il preavviso indicato dall’ufficio.

Accesso di gruppi

Gli studenti che desiderano accedere in gruppo o per classe devono

prenotare la visita, concordandone il giorno, l’ora di consultazione e la durata

con il personale della Biblioteca. Essi devono inoltre indicare in anticipo autori e

opere da consultare, in modo da consentire che il materiale sia predisposto per

una ordinata e produttiva consultazione, e devono essere accompagnati da

un docente, il quale è tenuto a guidarli nella ricerca e prestare l’assistenza e la

collaborazione per tutta la durata della permanenza nel locale. Il prestito di

opere da consultare nelle aule di lezione può essere autorizzato, previa

indicazione della sua durata.

Orario

Gli orari di accesso alla Biblioteca sono i seguenti:

ore 8,30 – 13,30

Modifiche tecniche al regolamento della Biblioteca

La coordinatrice del servizio può apportare modifiche tecniche ai regolamenti

di accesso e uso dei locali e del materiale della Biblioteca, comprese quelle

relative all’adattamento dell’orario, per conciliare i diritti dell’utenza con gli

obblighi dell’ufficio di Biblioteca nel disbrigo delle pratiche e degli

adempimenti quotidiani a cui esso è tenuto.

Segnalazioni

50

Gli utenti formulano a voce o per iscritto i propri suggerimenti per il

miglioramento del servizio e per il suo potenziamento; possono indicare

eventuali esigenze e segnalare opere da acquistare. Il personale preposto alla

Biblioteca raccoglie e coordina periodicamente le richieste, che vengono

successivamente inoltrate agli uffici competenti alle forniture.

Regolamento delle LIM

Ogni kit è costituito da:

1 Lavagna interattiva; 1 PC portatile; 1 penna interattiva; 1 videoproiettore

1 telecomando per il video proiettore; 2 casse audio

Regolamento La lavagna interattiva multimediale deve essere usata osservando scrupolosamente il

presente regolamento.

1. L’uso della LIM e delle annesse dotazione del kit è riservato ai Docenti della

classe in cui la LIM è inserita. L’utilizzo in condizioni particolari (sostituzione

Colleghi assenti, supplenze etc.) andrà opportunamente concordato con il

responsabile/i nominato/i.

2. L’uso da parte degli alunni è consentito esclusivamente per scopi didattici e

sempre in presenza di un Docente.

3. La manutenzione ordinaria e l’assistenza tecnica delle LIM è affidata ad un

assistente tecnico.

4. Il Dirigente Scolastico può nominare uno o più Docenti quali referenti

d’Istituto per le LIM con i compiti di:

Promuovere l’utilizzo delle LIM

Prendere visione dei materiali, accogliere proposte ed iniziative

provenienti dall’esterno sull’utilizzo delle LIM

Vigilare sull’applicazione del regolamento d’utilizzo e sulla sua

funzionalità.

Informare ed aggiornare la Dirigenza sulle iniziative riguardanti le LIM

o sulle problematiche che dovessero evidenziarsi, proporre soluzioni per

un miglior utilizzo.

Comunicare e collaborare con l’ufficio tecnico e con l’assistente tecnico

di riferimento per le problematiche tecniche e di funzionamento che

potrebbero presentarsi.

5. Ogni Docente è tenuto a segnalare sul registro di classe l’utilizzo della LIM (la

dicitura “uso LIM” è sufficiente), deve inoltre verificare all’inizio della

sessione di lavoro che le attrezzature da utilizzare siano funzionanti ed in

51

ordine e, ove riscontrasse dei problemi, questi devono essere immediatamente

comunicati all’assistente tecnico o al referente.

6. E’ previsto l’utilizzo di un registro firme. Il Docente della prima ora firmerà

per il ritiro della chiave dell’attrezzatura. Il Docente dell’ultima ora firmerà

invece alla riconsegna della chiave.

7. Il Docente della prima ora preleva la chiave dall’apposito armadietto e, in caso

di utilizzo, predispone la procedura di accensione di seguito elencata:

Verificare la presenza dei materiali ed accessori

Accendere la scatola delle prese ( mettere su I il tasto di alimentazione)

Accendere il Proiettore utilizzando il telecomando (cliccare sul tasto

rosso una volta, la spia del videoproiettore diventa verde)

Non toccare il videoproiettore per nessun motivo, ogni contatto potrebbe

modificare le impostazioni e dare luogo a problemi di calibratura.

Accendere la lavagna

Accendere il PC ed attendere il completo caricamento del sistema.

Iniziare la sessione di lavoro

Se nella lavagna si attiva la funzione di calibratura, premere con un dito

al centro del cerchio che compare, spostarlo quando questo scompare,

seguire la stessa procedura per gli altri punti di calibrazione.

8. Il Docente dell’ultima ora deve spegnere le attrezzature seguendo la procedura

di seguito elencata:

Spegnere il proiettore cliccando una prima volta sul tasto rosso, una

videata sulla LIM chiederà la conferma di spegnimento con un ulteriore

clic sul tasto rosso.

Spegnere la LIM

Spegnere il PC come di consueto, aspettare la chiusura del sistema.

Spegnere la penna interattiva

Riporre i materiali nell’apposito stipetto e chiudere con la chiave

La chiave va riappesa nell’apposito armadietto

9. La Lavagna va spenta durante la pausa della ricreazione a meno che il Docente

non si trattenga in classe, va inoltre spenta durante le assemblee di classe e la

chiave va custodita dal Docente in orario.

10. I Docenti che durante lo svolgimento dell’attività consentono l’utilizzo della

LIM agli studenti devono ovviamente controllare che l’utilizzo da parte dei

ragazzi avvenga in modo appropriato e rispettoso delle indicazioni del presente

regolamento.

52

11. I Docenti sono tenuti a non modificare in alcun modo le impostazioni

predefinite della LIM e del PC.

12. Per quanto riguarda il Personal Computer, è assolutamente vietato sia per

Docenti che per gli alunni:

Alterare la configurazione del desktop

Installare, modificare, scaricare software. (ove i dipartimenti deliberino

per l’adozione di un particolare software didattico, l’installazione sarà

eseguita dall’assistente tecnico che verificherà le relative licenze di

utilizzo)

Spostare o modificare file altrui. A tale proposito sarà cura di ciascun

Docente creare sulla cartella “Documenti” ( non sul desktop) una

cartella col proprio nome, all’interno della quale salvare i propri file.

Creare delle password aggiuntive per bloccare o disabilitare qualsiasi

funzione o documento. Tutti i documenti dovranno essere salvati in

chiaro, non protetti e non criptati.

13. E’ vietato l’uso della rete internet (e-mail, forum, chat, blog, siti vari) per scopi

non strettamente legati allo studio o all’attività didattica.

14. Eventuali lavori di qualsiasi tipo, creati dagli Alunni e dai Docenti, vanno

salvati su un apposita cartella intestata al Docente o, nel caso contengano file

“pesanti” quali video di lunga durata o un alto numero di immagini, si consiglia

l’utilizzo di penne usb o hard disk esterni verificando preventivamente che gli

stessi non contengano virus o altre forme di attacchi informatici. Entro la fine

dell’anno scolastico gli Insegnanti dovranno far “pulizia” nelle proprie cartelle.

Qualsiasi file altrove memorizzato o presente sul desktop verrà cancellato nel

corso delle sessioni periodiche di “pulizia”.

15. E’ assolutamente vietata la riproduzione delle chiavi degli armadietti.

16. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste,

incluso il risarcimento degli eventuali danni arrecati.

Casi particolari nel corso della mattinata

1. Nel caso di ritardi al cambio dell’ora (con l’esigenza di dover lasciare la propria

classe per recarsi in un’altra), il Docente può adottare due soluzioni:

Prima opzione

chiudere il coperchio del PC,

staccare il cavo USB (posto a sx nel p.c.),

chiudere l’armadietto e lasciare la chiave al personale ATA con la

raccomandazione di consegnarla al Docente in entrata.

Seconda opzione:

53

Con la stessa procedura della prima opzione, il Docente sceglie però di

lasciare la chiave ad un alunno particolarmente affidabile (uno dei

rappresentanti di classe ad esempio) il quale si assume, per il breve

tempo necessario, la responsabilità di garantire il non utilizzo delle

attrezzature.

2. Nel caso di assenza improvvisa del Docente dell’ora successiva seguire la stessa

procedura sopra descritta.

Conclusioni Lo scopo principale del presente regolamento ha la funzione di salvaguardare il

materiale didattico installato. L’auspicio è che se ne faccia un uso diffuso e intensivo,

ma sempre nel rispetto delle norme su elencate.

E’ evidente che la complessità di gestione di un così alto numero di attrezzature

suggerisce che tra i Docenti si debba avere una comunicazione tempestiva e continua,

avendo sempre cura di non lasciare incustoditi i componenti del kit LIM, si fa notare

inoltre che tutte le attività compiute sui PC lasciano tracce in vari file all’interno delle

cartelle di sistema, è il caso di informare anche gli alunni sulla possibilità di riscontro

immediato su qualsiasi tipo di manomissione o modifica apportata.

Il Dirigente Scolastico

Ing. Antonio Piroddi

Flessibilità organizzativa e didattica.

Nel corrente anno scolastico il calendario scolastico è stato suddiviso in

trimestri; le lezioni sono state organizzate per ragioni ambientali e per esigenze

dovute a scelte autonome nell’attivazione delle sperimentazioni didattiche, in

sei giorni settimanali con unità di insegnamento di 60 minuti, dalle 8,30 alle

13,30. (per il Liceo Artistico dalle 8.15 alle 13.45 con unità di insegnamento di 50

minuti)quando l’unità oraria di lezione è inferiore ai 60 minuti, per ragioni legate

alle sperimentazioni, il docente è tenuto al recupero delle frazioni orarie.

E’ emersa tuttavia una precisa richiesta, in seno al Consiglio d’Istituto da parte

della componente studentesca, che tutti gli indirizzi si uniformino alla stessa

scansione oraria, così come prevede il DPR n. 165 del 1999.

Tuttavia, con l'attuazione della riforma della Scuola Secondaria (cfr. Allegato 3)

l'orario settimanale prevede ore di 60 minuti per tutti gli indirizzi liceali (tuttavia ,

nel rispetto della autonomia organizzativa e didattica, è prevista la possibilità di

unità didattiche da 50 minuti purchè venga rispettato l’orario annuale per ogni

singola disciplina); le classi successive alla prime e/o anche le prime, che

ancora si conformano al precedente assetto scolastico, avranno ore di 50

minuti.

L’autonomia scolastica costituisce il presupposto per introdurre elementi di

modularità e di flessibilità nel sistema educativo e grazie ad essa si possono

54

realizzare interventi integrativi e di raccordo che si affiancano alla didattica

ordinaria. La scuola prevede, accanto alle materie tradizionali, percorsi

integrativi di approfondimento, recupero, orientamento e riorientamento

progettati sulla base delle esigenze e delle caratteristiche degli studenti: per

realizzarli si potrà ritagliare una quota oraria fino al 20 % del monte orario

annuale di ciascuna disciplina, secondo le programmazioni dei singoli Consigli

di classe all’inizio dell’anno scolastico.

Rapporti scuola-famiglia

Il raggiungimento degli obiettivi educativi è vincolato all’esistenza di una stretta

collaborazione tra scuola e famiglia, pertanto la scuola, attraverso diverse

modalità, deve favorire il coinvolgimento dei genitori e la responsabilità dei

medesimi nella scelta di attività e iniziative educative. Vengono attivati canali

di comunicazione tra scuola e famiglia tesi a mantenere costantemente

informati i genitori sulla frequenza, sul comportamento e sulla crescita culturale

ed educativa dei propri figli.

La collaborazione con le famiglie avverrà attraverso:

la valorizzazione, la frequenza e la partecipazione dei genitori agli organi

collegiali (consigli di classe e d’istituto);

assemblee d’Istituto;

colloqui;

comunicazioni scritte;

giustificazioni personali delle assenze (quinta assenza);

partecipazione ad attività integrative quali visite guidate, viaggi d’istruzione;

programmazione degli incontri e dei colloqui.

Per aggiornare costantemente le famiglie e gli studenti, al fine di renderli

consapevoli e riceverne la necessaria partecipazione e collaborazione sarà

comunicato alle famiglie e agli allievi un quadro valutativo di ogni singolo

alunno tramite la consegna di una scheda. Tale scheda sarà compilata, in

sede di consiglio di classe, da ogni singolo docente, in base ai criteri di

valutazione già indicati nell’apposito paragrafo, e sarà consegnata, alla fine di

ogni trimestre, ai genitori in sede di colloquio.

Criteri di formazione delle classi

Alle classi si accede a domanda, indicando l’indirizzo prescelto. Per un proficuo

inserimento dei giovani la scuola fornisce le informazioni necessarie

all’orientamento degli alunni che provengono dalla scuola media inferiore. A

ciò provvedono il Dirigente e i suoi collaboratori, che forniscono notizie

dettagliate sugli indirizzi della scuola invitando ad apposito incontro, in tempo

utile per la diffusione delle informazioni, alunni, genitori e docenti preposti

all’orientamento nelle scuole medie. Si effettua in tale occasione la visita ai

55

locali e alle attrezzature della scuola, possibilmente incontrando gli operatori

scolastici ed illustrando l’attività che si svolge in ciascun ambiente.

I criteri a cui si fa riferimento nella formazione delle classi sono i seguenti,

indicati in ordine di priorità:

individuazione delle attitudini per il corso prescelto, facendo riferimento al

giudizio espresso dalla scuola media (se esso perviene al liceo in tempo utile

per la formazione delle classi) equa distribuzione tra le classi degli alunni in

considerazione dei livelli;

integrazione fra i due sessi con la formazione di classi miste;

raggruppamento di studenti appartenenti a diversa località, evitando di

riunire nella stessa classe un numero eccessivo di provenienti dallo stesso

comune o dalla medesima classe di scuola media; le richieste di deroga a

questo criterio possono essere accolte, ma solo se adeguatamente

giustificate (presenza di alunni della stessa famiglia, risparmio nelle spese per

libri o trasporti, difficoltà a comunicare e studiare con i compagni, nel

pomeriggio, a causa delle distanze, esigenze derivanti da motivi di salute o

altre cause di particolare rilevanza, da documentare);

attitudini di coloro che ripetono l’anno o provengono da altra scuola

superiore; equilibrio numerico di iscritti alle diverse classi.

Continuità educativa

La continuità tra una classe e l’altra sarà curata attraverso il coordinamento

dei curricoli degli anni ponte, la comunicazione di informazioni utili sugli allievi e

sui percorsi didattici effettuati, la connessione fra i rispettivi impianti

metodologici e didattici e la eventuale organizzazione di attività comuni.

Saranno effettuati scambi di informazioni e di esperienze fra i livelli

immediatamente contigui di scuola nel rispetto delle reciproche specificità.

Uno strumento importante per realizzare queste prospettive è la

programmazione coordinata di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione e

verifica. Saranno attivati raccordi che consentano di fruire delle risorse umane,

culturali e didattiche presenti nella scuola, nelle famiglie, nel territorio e di

quelle messe a disposizione dagli enti locali, dalle associazioni e dalla

comunità.

Accoglienza

Alla luce del delicato momento dell’ingresso e dell’inserimento degli studenti

delle prime classi nel nuovo ambiente scolastico, il progetto di accoglienza si

propone di attivare tutte le condizioni per consentire agli alunni di superare le

difficoltà e le ansie iniziali dovute al contatto con una nuova realtà. Per questo

motivo il primo periodo dell’anno scolastico sarà dedicato, da parte di tutti i

docenti, all’accoglienza degli alunni attraverso la presentazione della scuola,

56

allo scopo di facilitare le conoscenze sia della struttura dell’edificio scolastico

che della sua organizzazione spaziale e funzionale.

Obiettivi prioritari sono:

conoscere spazi, strutture, organismi, personale e relative funzioni della

nuova realtà scolastica;

conoscere le regole generali di funzionamento della scuola;

conoscere i nuovi curricoli scolastici e le opportunità offerte dai vari indirizzi

di studio;

favorire la conoscenza fra studenti e sviluppare il senso di appartenenza alla

nuova realtà scolastica.

Ciascun docente dovrà presentare la propria disciplina, gli obiettivi

programmati per il primo anno, le principali difficoltà della materia e gli

eventuali interventi di sostegno all’apprendimento. Inoltre si cercherà di

sviluppare un clima di fiducia e collaborazione fra docenti e studenti

favorendo la socializzazione e la partecipazione responsabile alla vita

scolastica.

PNSG (Piano Nazionale Scuola Digitale)

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) – adottato con Decreto Ministeriale n.

851 del 27 ottobre 2015 – è una delle linee di azione della legge 107, “Riforma

del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle

disposizioni legislative vigenti”. Il suo obiettivo è quello di guidare le scuole in

un percorso di innovazione e digitalizzazione che porti ad introdurre le nuove

tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente ed

estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento

virtuali. L’azione #28 del PNSD prevede la nomina di un docente ad

animatore digitale, nel nostro Istituto il prof. Andrea Rubiu, ovvero una figura il

cui compito è quello di elaborare progetti ed attività per diffondere

l’innovazione nella scuola secondo le linee guida del PNSD, accompagnando

e monitorando lo svolgimento di tali attività. Il suo profilo è rivolto a:

- stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PSDN, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi (senza necessariamente essere un

formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità

scolastica alle attività formative;

- favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti

57

nell’organizzazione di workshop ed altre attività, anche strutturate, sui temi del

PSDN, attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e alla comunità

territoriale, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;

- individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere

all’interno degli ambienti della scuola coerenti con l’analisi dei fabbisogni

della scuola stessa.

I docenti che già utilizzano le nuove tecnologie nella didattica hanno una

formazione per lo più autonoma, raramente però inserita in una visione di

insieme e di lungo termine. Tutto ciò ha generato delle dinamiche molto

positive e che hanno portato all’adozione di buone pratiche che purtroppo

però, in molti casi, non sono state condivise o rese sistematiche. Il piano

nazionale richiede alle scuola maggiore sistematicità e coerenza e suggerisce

di iniziare il percorso verso l’adozione di approcci didattici innovativi proprio da

riflessione comuni sui punti di forza delle esperienze fatte. Nel nostro Istituto, in

linea quindi con quanto previsto dal PNSD, sono attivate o in fase di

attivazione una serie di iniziative:

- accesso alla rete internet.-aggiornamento continuo del sito di Istituto

- progetti e-twinning;

- partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso

accordi di rete con altre istituzioni scolastiche;

- analisi dei bisogni interni;

- ricognizione delle buone pratiche già in atto nell’Istituto soprattutto in

relazione a quelle che necessitano di potenziamento;

- registro elettronico;

- sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali

personali (BYOD);

- utilizzo delle Google Apps for Education;

- utilizzo di piattaforme di e-learning e di strumenti per la didattica digitale;

- pianificazione di interventi di formazione ad hoc in relazione alle necessità

rilevate;

- coinvolgimento della comunità scolastica;

58

Organizzazione dell’Istituto

L’organizzazione interna dell’Istituto durante l’anno scolastico 2015/2016

prevede le seguenti figure di riferimento e organi collegiali (naturalmente

Collegio Docenti e C.C. riferiti all’anno scolastico in corso) :

Figure Dirigenziali

Dirigente Scolastico ing. Antonio Piroddi

Collaboratori del Dirigente Scolastico prof. Andrea Rubiu

prof. Carlo Pisci

Direttore dei servizi generali sig. ra Sanna Gesuina

Presidente del Consiglio d’Istituto sig. Marongiu Barbara

Consiglio d’Istituto

- Dirigente Scolastico Antonio Piroddi

Professori

Asuni Cinzia

Di Lorenzo Lucia

Lai Patrizio

Pili David

Piras Francesco

Piroddi Maria Erminia

Pisano Giuseppa

Seu Giulia

- Genitori Marcialis Roberto

Balsamo Vincenza

Marongiu Barbara

Depau Lisa

- Personale A.T.A. Marongiu Francesca

Ligas Carmen Rosaria

- Studenti Demurtas Daniele

Stochino Riccardo

Balloi Giulia

Franceschi Stefano

Funzioni strumentali al P.O.F.

Funzione n. 1: docente David Pili

Gestione del Piano dell’Offerta Formativa

1. coordinamento delle attività del Piano

59

2. coordinamento della progettazione curriculare

3. valutazione delle attività del Piano

4. coordinamento dei rapporti scuola-famiglia

Funzione n. 2: docente Fadda Giuseppina

Interventi e servizi per studenti

1. coordinamento delle attività extracurricolari e di valutazione

2. coordinamento e gestione continuità, orientamento e tutoraggio

3. coordinamento attività di compensazione, integrazione e recupero

Funzione n. 3: docente Marongiu Anna

RAV: Invalsi, Ocse-Pisa, Piano di miglioramento

1. coordinamento delle attività per il piano di miglioramento

2. coordinamento e promozione delle attività didattiche dei docenti in

relazione alle attività di miglioramento, prove Invalsi, prove Ocse-Pisa

3. aggiornamento e formazione dei docenti sulle tematiche RAV

Funzione n. 4: docente Giannachi Antonio

Nuove Tecnologie e ass. alla funzione docente, Sito WEB: gestione e aggiorn.

1. coordinamento delle attività con la formazione professionale

2. coordinamento e promozione delle attività formative docenti sulle nuove

tecnologie

3. sito WEB: realizzazione, gestione aggiornamento

Funzione n. 5: docente Lai Patrizia - Piroddi Erminia

Piano Inclusività: Handicap, DSA, BES

1. coordinamento delle attività e gestione adempimenti sulle

problematiche

2. coordinamento e promozione delle attività didattiche dei docenti in

relazione alle problematiche

3. aggiornamento e formazione dei docenti sulle tematiche inclusive

Funzione n. 6: docente Piras Franco

Gestione Alternanza Scuola - Lavoro: Stage, Visite, Attività formative

60

Coordinatori di classe

CLASSE DOCENTE

1^ A Scientifico Asuni Cinzia

2^ A Scientifico Sirigu Laura

3^ A Scientifico Murino Paola Pili David

4^ A Scientifico Pace Paola Murino Paola

5^ A Scientifico Asuni Cinzia

1 ^ B Scientifico Lai Luciana

2 ^ B Scientifico Balsamo Vincenza

3 ^ B Scientifico Pili David Pisci Carlo

4 ^ B Scientifico Lai Luciana

5^ B Scientifico Rabissoni Giovanna

1^ C Scientifico Peana Manuela

2^ C Scientifico Marongiu Anna Stocchino Anna Rita

3^ C Scientifico Peana Manuela

5 C Scientifico Rabissoni Giovanna

1^E Sportivo Marongiu Anna

1^ D Linguistico Nieddu Lucia Onida M.Luisa

2^ D Linguistico Cubadda Daniela

3^ D Linguistico Murino Paola

4^ D Linguistico Depau Mariano

5^D Linguistico Melis Cristina

IV A Ginnasio Tavera Barbara

V A Ginnasio Lai Maria Giovanna

I A Classico Giannachi Antonio

II A Classico Fiori Anna Maria

IIIA Classico Fadda Giuseppina

1^ A Pedagogico Fadda Giuseppina

2^ A Pedagogico Loi M. R. Giannachi Antonio

3^ A Pedagogico Pili David

4^ A Pedagogico Cubadda Daniela

5^ A Pedagogico Rivara Paola

5^ B Pedagogico Podda Niccolo'

I.T.G. e SERALE CLASSE Basoccu M.Gabriella IA

Deidda Franca II A

Piras Francesco III A

Aresu Giovanni Francesco IV A

Pisanu Giuseppa V ^A

Biscu Antonio V SERALE

Piccitto Marcello IV SERALE

Marcello Andrea III SERALE

61

LICEO ARTISTICO CLASSE Piselli Claudio I A

Picciau Ignazio II A

Fancello Rossana II B

Piroddi Erminia III A

Marci Antonella IV A

Murru Giampietro V A

Collegio dei Docenti

N.

O. COGNOME E NOME

CL.

CONC.

1 ASUNI CINZIA A051

2 BALSAMO VINCENZA MARIA A346

3 BRANDAS ANNA PAOLA A037

4 CANNAS GIAN MARIO A036

5 CAREDDU GIOVANNI A029

6 CERVELLONI MARCO POT. A061

7 COMIDA PIETRINA REL.

8 COSSU ANNA A049

9 CUBADDA DANIELA A346

10 CUCCA MARIO A060

11 DEIANA MARIA LAURA A037

12 DELUSSU SIMONETTA A051

13 DEPAU ANTONIO MARIANO A049

14 FADDA GIUSEPPINA A051

15 FANCELLO MARIA C032

16 FAZIO MARIAGRAZIA A061

17 FERRAI ITALO A049

18 FERRERO WANDA A060

19 FIORI ANNA MARIA A052

20 FLOREDDU M. BARBARA A049

21 GIANNACHI ANTONIO A049

22 GUAIA ETTORE A037

23 IBBA MIRIA REL.

24 LADU ROBERTA A546

25 LAI ENRICO A049

26 LAI LUCIANA A051

27 LAI M. GIOVANNA A052

28 LAI PATRIZIO A025

29 LODDO GISELLA A246

30 LOI ANNA C031

31 LOI ROSINA/Sirigu Laura A051

32 LORRAI SARA C034

33 MARCI ANTONELLA A037

34 MARONGIU ANNA A047

35 MARONGIU EMANUELA/ Puddu Fabiana A051

36 MARTINELLI BRUNELLO A029

37 MASTINU ANTONIO M. A019

38 MELIS ANNA MARIA CRISTINA A051

39 MELIS ANTONIO A049

40 MEREU ANNA MARIA A060

62

41 MURGIA BONARIA A029

42 MURGIA M. GEROLAMA C260

43 MURINO PAOLA A051

44 NIEDDU LUCIA PAOLA A346

45 ONIDA MARIA LUISA A051

46 PACE PAOLA A060

47 PEANA MANUELA A051

48 PILI DAVID A025

49 PIRAS ALBERTO A029

50 PIRAS BRUNO A047

51 CONIGIU M. DINA pot. A060

52 PIRODDI VITTORIA A049

53 PISCI CARLO A051

54 PISU ILARIA A246

55 PODDA NICOLO' A036

56 RABISSONI GIOVANNA M.D. A346

57 RIVARA PAOLA A051

58 RUBIU ANDREA A029

59 SEU GIULIA SOST.

60 STOCHINO ANNA RITA A346

61 TAVERA BARBARA A052

62 VACCA CRISTINA A037

63 AGOSTARO ROSARIO D618

64 AMMIRATA FLORENZIO SOST.

65 ANNIS CRISTIANO A013

66 ARESU GIAN MARCO C430

67 ARESU GIOVANNI FRANCESCO A016

68 BARONE ANNA LUCIA A049

69 BARTOLI ANNA MARIA A022

70 BASOCCU MARIA GABRIELLA A346

71 BISCU ANTONIO RAIMONDO A072

72 BOERO PATRIZIA A060

73 CABIDDU GIAMPIETRO SOST.

74 CIMINO ROBERTO POT. A022

75 DEI PAOLA MARIA FAUSTA UTIL.

76 DEIDDA FRANCA A050

77 DEPLANO AMBRA SOST.

78 DI LORENZO LUCIA A DISP.

79 FANCELLO ROSSANA POT. A018

80 FIERA MARIA ANTONIETTA A346

81 FLOREDDU MARIA BARBARA A. A049

82 GAVIANO CRISTIANA A061

83 GHIRONI PIERA PAOLA A050

84 LAI PATRIZIA SOST.

85 LIBERATORE PATRIZIA A029

86 LOI MARIA ROSARIA A346

87 LOVICARIO GIUSEPPE NICOLA D618

88 MARCELLO GIOVANNI ANDREA A016

89 MARCI ANTONELLA A037

90 MASCIA ANNA RITA A DISP.

91 MEREU ANNA MARIA A060

92 MORO CABIRIA RACHELE C430

93 MORO GRAZIA C300

94 MURGIA GUERINO A038

95 MURRU GIAMPIETRO A050

96 MURRU PASQUALE C430

97 MURRU PIER GIORGIO A047

98 MURRU WALTER LUIGI SOST.

99 NIEDDU MAURO A042

100 OLIVIERI GIOVANNA A047

63

101 ORRU' ANGELA MARIA C240

102 PICCIAU IGNAZIO MARIA A018

103 PICCITTO MARCELLO A058

104 PINNA VINCENZO A047

105 PIRAS ALBERTO A029

106 PIRAS FRANCESCO A016

107 PIRAS LORENZO C320

108 PIRAS MATTEO A038/A072

109 PIRODDI MARIA ERMINIA SOST.

110 PISANO STEFANIA A050

111 PISANU GIUSEPPA A058

112 PISELLI CLAUDIO A050

113 PORCU SEVERINO A019

114 SCATTU ANNA RITA C430

115 SCATTU MARCO A016

116 SPATARA FRANCESCO A021

117 STOCHINO ROSA MARIA IRC

118 MULAS CRISTIAN C290

Personale ATA COGNOME NOME PROFILO

1. BUTTAU BASILIA ROMANA A.A.

2. CARDIA MARIA ROSARIA A.A.

3. CONGIU PAOLA A.A.

4. COTTU MADDALENA A.A.

5. EVANGELISTA FABIANA C.S.

6. FRAU ANGELA C.S.

7. LAI FRANCESCO A.T.

8. LEONI GIANCARLO A.T.

9. LIGAS CARMEN ROSARIA C.S.

10. LOBINA SILVANA SONIA A.T.

11. MARONGIU MARIA FRANCESCA A.A.

12. MARONGIU SANDRA R. C.S.

13. MAZZETTE PIETRINA A.A.

14. MURGIONI GIOVANNI A.T.

15. ORGIANA M. ANTONIETTA C.S.

16. PILI ORNELLA C.S.

17. RABISSONI ROMOLO C.S.

18. SALE FRANCESCO C.S.

19. SANNA GESUINA DSGA

20. SANNA MARIA PAOLA A.A.

21. SECCI LAURETTA C.S.

22. SULIS MIRELLA C.S.

23. USAI MARCELLO C.S.

24. ZUDDAS ANTONIO C.S.

64

ORGANICI

Gli Organici distinti per tipologia (diritto-fatto, sostegno,

potenziamento) saranno una diretta conseguenza del n° di iscritti nelle

varie classi dell'Istituto distinti per indirizzi e per corsi oltre al n° di alunni

portatori di handicap (in situazione di gravità o non). Pertanto, come

peraltro prevede la legge n°107, per la determinazione specifica si

deve fare riferimento al DM sugli organici di competenza del superiore

Ministero. Una base attendibile a cui potremo riferirci è l'organico di

fatto dell'anno scolastico 2015-2016 in corso con la previsione a regime

della attivazione dell'ufficio tecnico (personale di ruolo nella classe di

concorso C assegnate alla scuola cfr. NOTA MIUR 27.02.2015, PROT. N. 6753)

in considerazione dell'appartenenza dell'Istituto all'area tecnologica

in presenza dell'indirizzo del tecnico per geometri (C.A.T.). Nell'anno

scolastico in corso abbiamo:

A.S. 2015-2016

Licei: A051(13)-A052(3)-A346(5)-A037(5)

A036(2)-A049(7+)-A047(2+)-A060(3+)-

A029(3+)-A546(1)-A246(1)-A025(2)

Organico di diritto-fatto:

Art-Geometri: D618(2)-C430(3)-A016(3+)-A049(1+)-

A047(2)-A346(2+)-A072(1)-A050(3)-

A058(2)-A061(1)-A029(1)

Organico di sostegno: 9 (7+2)

Organico di potenziamento: 8 (5+3)

Per l'anno scolastico 2016-2017 e successivi per il triennio si

richiede l'organico di potenziamento in n°10 unità così ripartite

negli ambiti disciplinari:

1) ambito letterario n°3 (A051e/o A052)

2) ambito scientifico n°3 (A047 e/o A049 e/o A048 e/o A061)

3) ambito linguistico n°1 (A246 e/o A346 e/o A546)

4) ambito professionalizzante n°2 (A016 e/o A058 e/o A018)

5) ambito sportivo n°1 (A029)

65

DISCIPLINE E ORARIO DI INSEGNAMENTO

LICEO CLASSICO

* con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.

LICEO DELLE SCIENZE UMANE (ex PEDAGOGICO)

* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato

1° biennio 2° biennio 5°

anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1°

anno 2° anno

3° anno

4° anno

Lingua e letteratura italiana 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O)

Lingua e cultura latina 5 (S/O) 5 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O)

Lingua e cultura greca 4 (S/O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O)

Lingua e cultura straniera 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O)

Storia 3 (O) 3 (O) 3 (O)

Storia e Geografia 3 (O) 3 (O)

Filosofia 3 (O) 3 (O) 3 (O)

Matematica* 3 (S/O) 3 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O)

Fisica 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Scienze naturali** 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Storia dell’arte 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Scienze motorie e sportive 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O)

Religione cattolica o Attività alternative 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O)

Totale ore 27 27 31 31 31

1° biennio 2° biennio

5° anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° anno

2° anno

3° anno

4° anno

Lingua e letteratura italiana 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O)

Lingua e cultura latina 3 (S/O) 3 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O)

Storia e geografia 3 (O) 3 (O)

Storia 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Filosofia 3 (O) 3 (O) 3 (O)

Scienze umane* 4 (S/O) 4 (S/O) 5 (S/O) 5 (S/O) 5 (S/O)

Diritto ed Economia 2 (O) 2 (O)

Lingua e cultura straniera 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O)

Matematica** 3 (S/O) 3 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O)

Fisica 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Scienze naturali*** 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Storia dell’arte 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Scienze motorie e sportive 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P)

Religione cattolica o Attività alternative 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O)

Totale ore 27 27 30 30 30

66

LICEO SCIENTIFICO

* con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.

LICEO SPORTIVO

* con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.

1° biennio 2° biennio 5° anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° anno

2° anno

3° anno

4° anno

Lingua e letteratura italiana 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O)

Lingua e cultura latina 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O)

Lingua e cultura straniera 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O)

Storia e geografia 3 (O) 3 (O)

Storia 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Filosofia 3 (O) 3 (O) 3 (O)

Matematica* 5 (S/O) 5 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O)

Fisica 2 (S/O) 2 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O)

Scienze naturali** 2 (S/O) 2 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (O)

Storia dell’arte 2 (G/O) 2 (G/O) 2 (G/O) 2 (G/O) 2 (G)

Scienze motorie e sportive 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P)

Religione cattolica o Attività alternative 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O)

Totale ore 27 27 30 30 30

1° biennio 2° biennio 5°

anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1°

anno 2° anno

3° anno

4° anno

Lingua e letteratura italiana 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O)

Lingua e cultura straniera 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O)

Storia e geografia 3 (O) 3 (O)

Storia 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Filosofia 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Matematica* 5 (S/O) 5 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O)

Fisica 2 (S/O) 2 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O)

Scienze naturali** 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O)

Diritto ed economia dello sport 3 (S/O) 3 (S/O) 3(S/O)

Scienze motorie e sportive 3 (O/P) 3 (O/P) 3 (O/P) 3 (O/P) 3 (O/P)

Discipline sportive 3 (o/p) 3 (o/p) 2 (o/p) 2 (o/p) 2 (o/p)

Religione cattolica o Attività alternative 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O)

Totale ore 27 27 30 30 30

67

LICEO LINGUISTICO

* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua ** con Informatica al primo

biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. Dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua

straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. ISTITUTO TECNOLOGICO PER LE COSTRUZIONI, L'AMBIENTE E IL TERRITORIO (ex GEOMETRI)

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1°

anno

anno

anno

anno

anno

Scritto

Orale Pratico Grafico

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 S O

Storia 2 2 2 2 2 O

Geografia 1 O

Lingua inglese 3 3 3 3 3 S O

Diritto ed economia 2 2 O

Matematica 4 4 3 3 3 S O

Scienze integrate, Scienze della terra e biologia 2 2 O

Scienze integrate, Fisica 3 (1) * 3 (1) * O

Scienze integrate, Chimica 3 (1) * 3 (1) * O P

Tecnologie e tecniche di rappresentazione

grafica 3 (1) * 3 (1) * S O P

Tecnologie informatiche 3 (2) * S P

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 P O

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 O

Scienze e tecnologie applicate 3 S O

Complementi di matematica 1 1 S O

Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente

di lavoro. 2(1) * 2(1) * 2(1) * O G

Progettazione, costruzione ed impianti 7(3) * 6(3) * 7(4) * O G

Geopedologia, economia ed estimo 3(2) * 4(2) * 4(2) * S O

Topografia 4(2) * 4(3) * 4(3) * O P G

Totale ore 33(5)* 32(3)* 32 (8)* 32(9)* 32(10)*

*Ore di compresenza degli ITP

1° biennio 2° biennio 5° anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° anno

2° anno

3° anno

4° anno

Lingua e letteratura italiana 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O)

Lingua e cultura latina 2 (S/O) 2 (S/O)

Lingua e cultura straniera 1* 4 (S/O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O)

Lingua e cultura straniera 2* 3 (S/O) 3 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O)

Lingua e cultura straniera 3* 3 (S/O) 3 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O)

Storia e geografia 3 (O) 3 (O)

Storia 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Filosofia 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Matematica** 3 (S/O) 3 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O)

Fisica 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Scienze naturali*** 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Storia dell’arte 2 (O) 2 (O) 2 (O)

Scienze motorie e sportive 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P)

Religione cattolica o Attività alternative 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O)

Totale ore 27 27 30 30 30

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LICEO ARTISTICO

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° anno

2° anno

3° anno

4° anno

5° anno

Scritto Orale Pratico Grafico

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 S O

Lingua straniera 3 3 3 3 3 S O

Storia e geografia 3 3 O

Storia 2 2 2 O

Filosofia 2 2 2 O

Matematica 3 3 2 2 2 S O

Fisica 2 2 2 O

Scienze naturali (Biologia) 2 2 O

Chimica 2 2 O

Storia dell'arte 3 3 3 3 3 S O

Discipline grafiche e pittoriche 4 4 P G

Discipline geometriche 3 3 G

Discipline plastiche e scultoree 3 3 P

Laboratorio artistico 3 3 P G

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 P O

Laboratorio della progettazione 6 6 8 G P

Discipline progettuali Archit. /Design/Ambiente 6 6 6 G

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 O

Totale ore settimanali 34 34 35 35 35