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Documento del Consiglio di classe della V H A.S.2013/2014 1 ISTITUTO TECNICO STATALE per il SETTORE ECONOMICO “RINO MOLARI” Via Felice Orsini, 19 – 47822 Santarcangelo di Romagna (RN) ESAME DI STATO A.S. 2013/2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO CLASSE CLASSE QUINTA SEZ. H Corso ILEA

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Documento del Consiglio di classe della V H A.S.2013/2014 1

ISTITUTO TECNICO STATALE per il SETTORE ECONOMICO

“RINO MOLARI” Via Felice Orsini, 19 – 47822 Santarcangelo di Romagna (RN)

ESAME DI STATO

A.S. 2013/2014

DOCUMENTO

DEL

CONSIGLIO CLASSE

CLASSE QUINTA SEZ. H Corso ILEA

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RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE La classe V H è formata da 12 studentesse e 11 studenti, per un totale di 23 persone. Nel corso del triennio la composizione della classe si è notevolmente modificata; c’è da aggiungere che alla III H 2011-2012, oltre agli alunni provenienti dalla II H dell’anno precedente, se ne erano aggiunti 9 provenienti dalla II G (uno dei quali si è ritirato alla fine del I quadrimestre) e un’alunna ripetente della III G. Quest’ultima, insieme ad un altro alunno, è stata respinta. Durante l’anno scolastico 2012-2013 sono stati respinti tre alunni. Sul piano delle relazioni umane nella classe si osserva un diffuso clima di collaborazione, di solidarietà e di affetto. Verso i/le docenti, gli alunni e le alunne hanno un atteggiamento generalmente rispettoso, e altrettanto rispettosi/e sono verso le regole dell’Istituto e in generale di una buona convivenza civile. Ciò ha avuto un’influenza positiva sullo svolgimento delle lezioni, che si sono sempre svolte in un clima sereno e favorevole all’apprendimento. Per quanto riguarda l’attività didattica, la maggior parte della classe si presenta motivata e disposta allo studio, nel rispetto naturalmente delle caratteristiche e degli interessi di ciascuno/a studente/ssa. Vanno apprezzate inoltre la tenacia e la continuità con le quali alcuni/e di essi/e hanno raggiunto risultati davvero apprezzabili che, in qualche caso, sono stati eccellenti. Alcune persone si sono invece mostrate talora distratte e poco impegnate nello studio a casa. Il rendimento di qualcuno/a ha dunque risentito in modo negativo di questo atteggiamento. Possiamo comunque affermare che il lavoro svolto in questi tre anni dai/lle docenti del consiglio di classe ha trovato una risposta adeguata da parte della maggioranza degli/lle studenti/esse, insieme ai/lle quali sono stati raggiunti quegli obiettivi, in fatto di conoscenze, competenze e abilità che all’inizio del triennio ci si era prefissati e che in pochi casi sono stati raggiunti solo in forma minima. Anche le strategie e i mezzi per il recupero messi a disposizione dai/lle docenti e dalla scuola per aiutare gli studenti e le studentesse in difficoltà sono sempre stati apprezzati e utilizzati. La classe ha effettuato inoltre numerose iniziative volte ad arricchire l’offerta formativa come incontri con esperti, iniziative per l’orientamento, viaggi d’istruzione (quest’anno a Berlino), visita a spettacoli teatrali, anche nelle due lingue straniere, visita a mostre. La composizione della classe è stata la seguente:

CLASSE 5ªH ILEA 2013/2014

anno classe SCRUTINATI AMMESSI NON AMMESSI DEBITI FORMATIVI

M F TOT M F TOT M F TOT M F TOT 2009/10 1ª H 13 13+1 27 3 12 15 3 0 3 7 2 9 2010/11 2ª H 11 13 24 5 11 16 3 1 4 3 1 4 2011/12 3ª H 16 13 29 14 12 26 1 1 2 5 1 6 2012/13 4ª H 14 12 26 8 9 17 2 0 2 4 3 7 2013/14 5ª H 23 11 12

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METODO DI STUDIO L’acquisizione di un efficace metodo di studio è stato un obiettivo che il consiglio di classe si è proposto di conseguire attraverso le singole discipline nelle ore curricolari. In virtù di ciò, i/le docenti del Consiglio hanno cercato di sviluppare negli/lle alunni/e abilità operative che consentissero loro di esprimere capacità di analisi, di sintesi e di elaborazione autonoma personale e critica, unite alla capacità di effettuare collegamenti all’interno delle tematiche culturali affrontate nei diversi ambiti disciplinari. Tali obiettivi sono stati raggiunti da una buona parte della classe, mentre in una minoranza si riscontra minore autonomia operativa. In qualche caso infatti alcune lacune nella preparazione disciplinare di qualche materia non hanno permesso di utilizzare pienamente le informazioni e le conoscenze acquisite in ambito trasversale. METODO DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe, non del tutto stabile nel corso del triennio a causa di alcuni trasferimenti, ha ciononostante trovato una propria coesione e continuità, lavorando con serenità in ottimo clima di collaborazione, che ha consentito di raggiungere un accordo pieno nella definizione degli obiettivi didattici ed educativi e nel loro perseguimento. Pertanto ai/lle docenti è stato possibile un confronto ampio e aperto. La partecipazione degli/lle studenti/esse e dei genitori ai Consigli di Classe è stata adeguata e contraddistinta da spirito di collaborazione, condivisione e partecipazione emotiva, elementi che hanno consentito una più facile e proficua realizzazione dei progetti di indirizzo. Gli obiettivi che hanno orientato l’intervento educativo del Consiglio di Classe vengono di seguito indicati: OBIETTIVI GENERALI DI INDIRIZZO :

A – COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE: • abituare gli/le alunni/e ad una gestione autonoma, responsabile e rispettosa dei rapporti che si

instaurano in contesti scolastici e non; • motivare il lavoro che viene svolto in classe, educando l’alunno/a alla progettualità (definizione

degli obiettivi, individuazione di strategie e di strumenti per il loro conseguimento, controllo e valutazione dei risultati);

• valorizzare la soggettività di ogni alunno/a, rendendolo/a consapevole delle proprie potenzialità e favorendone la relativa applicazione;

• educare alla complessità e all’interdisciplinarietà.

B – OBIETTIVI TRASVERSALI COMUNI DA RAGGIUNGERE A FINE ANNO Saper essere: l’alunno/a

a) sa essere responsabile: 1) ascolta, riferisce, interviene in modo corretto nel rispetto degli altri e delle regole

date; 2) comprende, analizza, valorizza criticamente il punto di vista altrui; 3) usa le discipline come strumenti per interpretare in maniera autonoma la realtà; 4) individua gli scopi delle attività; 5) organizza in modo costruttivo il proprio tempo;

b) sa essere autonomo/a e sa organizzarsi:

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1) compie scelte e formula proposte; 2) collabora e progetta con i/le compagni/e; 3) individua strumenti, risorse e condizioni per soddisfare un bisogno;

c) comprende e rispetta gli altri: 1) accetta di lavorare in gruppo rispettandone i ritmi di lavoro; 2) ha atteggiamenti rispettosi nei confronti degli altri, riconoscendo i diversi ruoli.

Saper fare: l’alunno/a

a) comunica: 1) sa decodificare messaggi scritti e orali; 2) sa esporre i messaggi decodificati secondo un proprio punto di vista;

b) conosce: 1) osserva: fatti, fenomeni, classificazioni, criteri, procedimenti, codici, teorie; 2) induce: mette in relazione, istruisce rapporti di causa-effetto, formula ipotesi; 3) deduce: distingue fra premesse e conseguenze; opera sintesi pertinenti e adeguate;

c) è consapevole (cioè spiega come/se): 1) si organizza con precisione e pertinenza; 2) considera le alternative; 3) confronta le teorie.

OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INDIRIZZO Premessa la specificità del corso, si sono individuati come obiettivi peculiari lo sviluppo delle competenze come di seguito indicato:

COMPETENZE

IN CHE COSA CONSISTONO COME SI INDIVIDUANO

BASE

• Garanzia di formazione come diritto di cittadinanza

• Requisiti fondamentali per l’occupabilità

• Saperi minimi per il cittadino-lavoratore, indipendenti dai processi operativi concreti in cui il soggetto è impegnato

• Essenziali requisiti formativi in scenari emergenti

• Analisi dei requisiti per l’occupabilità in una determinata cultura del lavoro

TRASVERSALI

• Abilità che consentono all’individuo di sviluppare la propria competenza in attività differenti ( trasferibilità delle competenze da un ambiente all’altro)

• Abilità non connesse specificamente a determinate attività o posizione lavorative, ma spendibili in diverse situazioni

• Analisi delle caratteristiche delle variabili che influiscono significativamente sul comportamento sociale e lavorativo degli individui

TECNICO

- PROFESSIONALI

• Conoscenze e tecniche operative specifiche di una certa attività professionale necessarie per poterla esercitare con competenza

• Analisi delle concrete attività operative connesse a determinati processi lavorativi e conseguente costruzione del quadro delle competenze in esse presenti

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PIANO DI STUDI DELLA CLASSE

ORARIO SETTIMANALE DEL CORSO C L A S S I I.L.E.A.Ind. Liceo Econ. Az.le “Brocca” Biennio Triennio

Materie d’insegnamento 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Religione 1 1 1 1 1 Italiano 5 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Prima lingua straniera Inglese 3 3 3 3 3 Seconda lingua straniera (Spagnolo) 4 4 2 2 2 Filosofia 1 2 2 Diritto ed Economia 2 2 Diritto 2 3 3 Economia politica 2 2 Scienza delle Finanze 2 Geografia generale ed economica 2 2 2 Matematica (+ informatica biennio) 5 4 4 3 3 Scienze della terra 3 Biologia 3 Laboratorio Fisica - Chimica 3 3 Fisica - Chimica 2 Economia Aziendale e laboratorio 2 2 5 6 6 Trattamento testi e dati 2 2 Educazione fisica 2 2 2 2 2

TOTALE ore 34 32 32 32 32

PERMANENZA DEL CORPO DOCENTE Nel corso del triennio una parte degli/lle insegnanti non ha potuto operare stabilmente a causa di trasferimenti o del mancato rinnovo del contratto di alcuni/e docenti. CONTINUITÀ DIDATTICA NEL TRIENNIO

Materie d’insegnamento III H 2011-2012

IV H 2012-2013

V H 2013-2014

Religione Anelli Maria Giovanna Mussoni Manuel Mussoni Manuel Lingua e letteratura italiana Pulvirenti Marina Pulvirenti Marina Pulvirenti Marina Storia Pulvirenti Marina Pulvirenti Marina Pulvirenti Marina Prima lingua straniera: inglese

Tassinari Fausta Tassinari Fausta Tassinari Fausta

Seconda lingua straniera: spagnolo

Urbani Zannoni Beatrice Emanuela Colagrande

Matematica applicata e laboratorio

Spada Laura Spada Laura Spada Laura

Geografia generale ed economica

Sancisi Valentina Fazi Marisa Fazi Marisa

Economia aziendale e laboratorio

Selighini Elvio Selighini Elvio Selighini Elvio

Diritto Perazzi Annamaria Perazzi Annamaria Perazzi Annamaria Economia politica Perazzi Annamaria Perazzi Annamaria Scienza delle Finanze Perazzi Annamaria Filosofia Mosconi Giuliano Geri Elena Passalacqua Giampaolo Chimica Ricci Roberta Educazione fisica Marra Loredana Marra Loredana Marra Loredana TEMPI Il lavoro complessivo è stato sviluppato su quadrimestri e articolato su moduli e unità didattiche.

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I N S E G N A M E N T I D I S C I P L I N A R I

R E L A Z I O N I F I N A L I E

P R O G R A M M I

ω ω ω ω ω ω ω ω ω ω ω

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R E L I G I O N E C A T T O L I C A A.S. 2013-2014 DOCENTE: prof. MANUEL MUSSONI CLASSE V H Il programma poneva come obbiettivo primario quello di dare un metodo di interpretazione del contesto culturale in cui viviamo; attraverso di esso lo studente può maturare un senso critico adeguato e una capacità di affrontare ed argomentare in maniera attiva le questioni più importanti che caratterizzano la nostra cultura. Il lavoro iniziale ha visto un approfondimento del rapporto tra culto e cultura analizzando lo sviluppo dell'azione rituale nella Scrittura e nella vita ecclesiale concludendo con un'analisi del contesto culturale odierno per valutare il nesso tra sacrificio nel rito religioso e sacrificio come atteggiamento di vita orientato all'amore per l'altro. La serietà con cui gli studenti hanno partecipato al dibattito in classe ha favorito lo sviluppo di questa tematica fino all'ambito della sessualità riflettendo su alcune interpretazioni antropologiche e sulle dinamiche relazionali vissute nel contesto odierno. Durante il percorso sono state confrontate più volte concezione di vita cristiana e concezione di vita nella cultura post-moderna; non si è trattato di elencare modi di agire, ma di considerare concetti come bene individuale e bene comune. L'ultimo tassello di questo percorso ruotava attorno al concetto di salvezza approfondito nel contesto biblico, in quello teologico fino alla lettura del contesto culturale odierno. La riflessione religiosa e la tensione del pensiero umano verso spazi che superano l'indagine empirica hanno aperto un confronto sulle considerazioni della morte nelle varie religioni. Il Magistero ecclesiale non è stato proposto come una visione adeguata e giusta della vita, ma come un metodo di guardare al reale e di considerare la propria esperienza; la novità di questa opportunità è la considerazione del fattore divino nella coscienza collettiva. Per favorire l'attenzione e la partecipazione sono stati frequentemente analizzati casi di cronaca attuale; si evidenzia una buona capacità critica e dialettica nel commentare fenomeni di attualità. La classe ha mostrato fin dall’inizio una buona capacità di ascolto e di riflessione, sono emersi anche vivaci e ricchi contributi durante dibattiti aperti. Questo ha portato a cambiare a volte il metodo di lezione, da lezioni frontali in cui era richiesto solo ascolto a lezioni basate su dialogo e confronto continuo. Viste la disponibilità a lavorare e la maturità dimostrata durante i dibattiti si può concludere che gli obbiettivi sono stati positivamente raggiunti.

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I T A L I A N O E S T O R I A A.S. 2013/2014 DOCENTE: prof. MARINA PULVIRENTI CLASSE V H Presentazione della classe La V H, nella quale insegno già dalla seconda, è una classe formata da 23 studenti e studentesse. E’ una classe nella quale lo svolgimento delle lezioni risulta sempre sereno: il clima di lavoro viene infatti favorito da una non comune rete di solidarietà, affetto e condivisione che in questi anni il gruppo classe ha sviluppato. Dal punto di vista del rendimento, la maggior parte della classe studia con impegno e si prepara attivamente per i momenti di verifica. I risultati poi dipendono dalle disposizioni di ciascuno/a: in alcuni casi sono davvero buoni con punte di eccellenza, e nella maggior parte raggiungono un livello discreto. E’ da notare il progresso costante che, con la loro metodica applicazione, alcune persone sono riuscite a ottenere nella lingua scritta. Solo poche persone si sono mostrate piuttosto restie al lavoro, talora distratte, e questo ha influito sul loro rendimento. In pochi casi si trovano carenze linguistiche piuttosto evidenti, soprattutto nella morfosintassi e nel lessico, che si riflettono anche nell’esposizione orale.

Programma svolto di Italiano

Materia: Italiano Libro di testo utilizzato ITALIANO Baldi, Giusto, Razetti, Zaccaria, La letteratura Paravia, voll. 5, 6

Obiettivi generali • sviluppare un’autonomia critica e cognitiva • sviluppare la formazione del senso storico-letterario Obiettivi specifici della materia • acquisire interesse alla lettura di testi letterari • acquisire un’autonomia che consenta di allargare le proprie letture in base ai propri interessi • acquisire la capacità di motivare le proprie scelte e valutazioni di un’opera letteraria • individuare i collegamenti fra i testi di uno stesso autore e saperli ricondurre al contesto • rielaborare i contenuti appresi con organicità, senso critico e linguaggio adeguato • esprimersi, nella lingua scritta e in quella orale, in modo chiaro, organico e corretto • comprendere i significati, gli stili, l’uso delle tecniche da parte degli artisti in rapporto all’epoca e

alla personalità individuale Metodologia Gli argomenti sono stati trattati attraverso lezioni frontali, aperte, lavori a coppie. Si sono articolate in unità modulari. Modalità di verifica. Interrogazioni, verifiche costruite con questionari e test sostitutive dell’interrogazione orale. Temi di attualità, di storia, analisi di testi, saggi brevi Criteri di valutazione a) Criteri per le prove scritte Correttezza formale.

Coerenza, efficacia dell’analisi, solidità dell’argomentazione, ricchezza di contenuti.

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Coesione, pertinenza. Proprietà e varietà lessicale.

b) Criteri per le prove orali e per le verifiche scritte sostitutive Possesso di nozioni Organizzazione delle nozioni apprese Contestualizzazione e comparazione Adeguatezza espressiva e lessicale Livelli di approfondimento e rielaborazione

c) Criteri per la valutazione finale Profitto Impegno e partecipazione Iter individuale In relazione agli indicatori di misurazione, si rimanda alla griglia di indicatori e descrittori assunta dal Consiglio di Classe che esplicita in decimi i livelli di misurazione e valuta in base a conoscenze, competenze, capacità Strumenti Libri di testo, materiali prodotti dall’insegnante, letture integrali di opere

Moduli svolti

Modulo 1 La narrativa del secondo Ottocento TEMI TESTI e AUTORI OBIETTIVI Note L’età del Positivismo e l’influsso di Darwin Le poetiche del Naturalismo e del Verismo

Riconoscere i modelli culturali caratterizzanti un’epoca Comprendere la complessità dei quadri storico-culturali

Il testo di letteratura è stato integrato da appunti prodotti dall’insegnante

Giovanni Verga: l’approdo al verismo. Ritratto dell’autore e delle opere. Il ciclo dei vinti

Lettura di La Lupa, Rosso Malpelo, La Roba di G. Verga e del capitolo iniziale dei Malavoglia

Riconoscere elementi di continuità e innovazione nella storia delle idee.

Arte: L’’Impressionismo

Sono state viste e analizzate alcune opere significative di Impressionisti

Riconoscere stili, tecniche, significati, in rapporto all’epoca e all’individualità degli artisti

Modulo 2 La lirica tra Ottocento e Novecento

TEMI TESTI e AUTORI OBIETTIVI Note La poetica del Decadentismo e del Simbolismo

Lettura in traduzione di: Charles Baudelaire: L’albatro, Paul Verlaine, Arte poetica

Stabilire il rapporto fra generi e contesti socioculturali.

Gabriele d’Annunzio e la società di massa: l’intreccio tra arte e vita nell’estetismo

Lettura di La pioggia nel pineto da Alcyone di Gabriele D’Annunzio

Identificare le scelte stilistiche individuali nell’ambito della codificazione del genere

Giovanni Pascoli: ritratto dell’autore e delle opere

Lettura di X agosto, Novembre, Arano, L’assiuolo, Lavandare, Lettura da Il fanciullino

Comprendere la funzionalità delle scelte formali.

Il testo di letteratura è stato integrato da appunti prodotti dall’insegnante.

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Modulo 3 La narrativa del primo Novecento TEMI TESTI e AUTORI OBIETTIVI Note Un nuovo modello di romanzo. Italo Svevo e il narratore inattendibile. L’influsso di Freud

La struttura de La coscienza di Zeno

Stabilire il rapporto fra generi e contesti socioculturali.

Ritratto dell’autore e delle opere

Italo Svevo: da La coscienza di Zeno dal cap. III Il fumo; Brano tratto dal cap. IV La morte del padre Brano tratto dal capitolo finale del romanzo

Identificare le scelte stilistiche individuali nell’ambito della codificazione del genere

L’assurdo nella vita quotidiana

Franz Kafka: La metamorfosi (lettura integrale) Brano da Lettera al padre

Stabilire rapporti con la letteratura mitteleuropea

Luigi Pirandello tra narrativa e teatro.

Comprendere la funzionalità delle scelte formali.

Ritratto dell’autore e delle opere

Pirandello: Il treno ha fischiato; La signora Frola e il signor Ponza, suo genero; Brano da l’Umorismo; Da Il fu Mattia Pascal: analisi de Lo strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia Da Sei personaggi in cerca d’autore: L’impossibilità della messa in scena

Confrontare tra loro le opere in modo critico e saper sviluppare un’analisi testuale fondata sul testo e motivata

Modulo 4 La lirica nel Novecento

TEMI TESTI e AUTORI OBIETTIVI Note Il Futurismo e le avanguardie artistico-letterarie

Filippo Tommaso Marinetti: Manifesto del Futurismo; Manifesto tecnico della letteratura futurista; Da Zang tumb tuuum: Bombardamento

Stabilire il rapporto fra generi e contesti socioculturali.

Giuseppe Ungaretti: ritratto dell’autore e di Allegria di Naufragi

Lettura e analisi di: Veglia, I fiumi, San Martino del Carso, Il porto sepolto; Soldati; Natale

Identificare le scelte stilistiche individuali nell’ambito della codificazione del genere

Eugenio Montale: ritratto dell’autore.

Lettura e analisi di: Non chiederci la parola Spesso il male di vivere ho incontrato Cigola la carrucola nel pozzo I limoni

Identificare le scelte stilistiche individuali nell’ambito della codificazione del genere

Il testo di letteratura è stato integrato da appunti prodotti dall’insegnante

Il ritorno al racconto: la poesia di Umberto Saba. Ritratto dell’autore

Lettura e analisi di: A mia moglie, La capra, Trieste Città vecchia Amai

Riconoscere analogie tematiche e di funzione tra generi del passato e attuali

Arte: La nascita delle avanguardie

I tratti fondamentali delle Avanguardie artistiche

Riconoscere stili, tecniche, significati

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Modulo 5 La narrativa del ‘900 TEMI TESTI e AUTORI OBIETTIVI Note Primo Levi: la testimonianza dell’orrore.

Lettura integrale di Se questo è un uomo; da I sommersi e i salvati: cap. V: Violenza inutile Articolo sul Revisionismo

Stabilire il rapporto fra il genere e il contesto socioculturale Produrre un confronto sulle modalità di presentazione della tematica e sua attualizzazione. Saper sviluppare un’analisi testuale fondata sul testo e motivata.

Studio su materiali prodotti dall’insegnante

Italo Calvino: lo sguardo sul mondo. Ritratto dell’autore. Cenni sul Neorealismo

Da Ultimo viene il corvo: Ultimo viene il corvo; Furto in una pasticceria; da Marcovaldo, ovvero le stagioni in città: Marcovaldo al supermarket; Il bosco sull’autostrada; da Se una notte d’inverno un viaggiatore: struttura dell’opera; inizio del romanzo

Identificare le scelte stilistiche individuali nell’ambito della codificazione del genere

Studio su materiali prodotti dall’insegnante. La seguente unità verrà in parte svolta dopo il 15 maggio

La classe ha inoltre letto per intero le seguenti opere: Giovanni Verga, I Malavoglia Oscar Wilde Il ritratto di Dorian Gray Franz Kafka, La metamorfosi Primo Levi: Se questo è un uomo A marzo ha visitato la mostra temporanea: Liberty, a Forlì, Musei San Domenico Santarcangelo di Romagna, 15 maggio 2014

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p r o g r a m m a d i S T O R I A A.S. 2013/2014 DOCENTE: prof. MARINA PULVIRENTI CLASSE V H

Obiettivi generali • sviluppare un’autonomia critica e cognitiva • sviluppare la formazione del senso storico Obiettivi specifici • Riconoscere forme diverse di interazione fra gli esseri umani e l'ambiente. • Riconoscere ed utilizzare fonti storiche. • Riconoscere e utilizzare il lessico fondamentale della disciplina. • Rappresentare le relazioni temporali fra fatti storici. • Collocare e connettere fatti storici su diverse scale spaziali: mondiale, europea, nazionale e locale. • Individuare relazioni causali tra fatti storici. • Riconoscere, leggere e interrogare fonti storiche. • Comprendere testi storiografici. • Esporre in forma narrativa, descrittiva e argomentativa temi specifici della disciplina. Metodi didattici utilizzati

• Lezione frontale, lezione partecipata, lavoro individuale, lavoro a coppie. • Costruzioni di mappe concettuali.

Materiali di supporto allo studio Materiali prodotti dall’insegnante o dalla classe (appunti, elaborazioni, schemi, lucidi, fotocopie) Valutazione Interrogazione orale, valutazioni scritte sostitutive dell’interrogazione orale composte da domande a risposta chiusa e a risposta aperta, questionari, test, momenti di valutazione formativa alla fine di ogni modulo.

PROGRAMMA

Testo adottato: Antonio Brancati, Trebi Pagliarani, “Il nuovo dialogo con la storia” La Nuova Italia, voll. 2 e 3 Modulo 1 L’età del Risorgimento e i problemi dell’Italia unita Unità formative Capitoli Unità 13 La seconda guerra d’indipendenza e l’Unità d’Italia (vol. 2)

13.1 La situazione italiana dopo il Quarantotto 13.2 L’ascesa al potere di Cavour 13.3 La partecipazione del Piemonte alla guerra di Crimea e gli accordi di Plombières 13.4 La seconda guerra d’indipendenza e la liberazione del Nord 13.5 La spedizione dei Mille e la liberazione del Meridione

Unità 14 La seconda rivoluzione industriale e la questione sociale (vol.2)

• 14.1 La seconda rivoluzione industriale. • 14.2 La diffusione del socialismo.

Unità 16 I problemi dell’Italia unita: (vol. 2)

16.1 i problemi economici e sociali dell’unificazione. 16.2 La politica della Destra. 16.3 La terza guerra d’indipendenza. 16.4 L’annessione di Roma e la caduta della Destra. 16.5 La Sinistra al governo: la legislazione in campo economico e sociale. 16.6 La classe operaia e la nascita del Partito socialista italiano. 16.7 La politica estera e le aspirazioni colonialistiche dell’Italia 16.8 Da Crispi alla crisi di fine secolo

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Modulo 2 L’età dell’imperialismo e la prima guerra mondiale Unità formative Capitoli Unità 1 (vol. 3) L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo

1.1 La spartizione dell’Africa e dell’Asia. 1.2 Luci e ombre della “belle époque”. 1.3 La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze

Unità 3 L’età giolittiana

3.1 La legislazione sociale di Giolitti e lo sviluppo industriale dell’Italia. 3.2 La politica interna tra socialisti e cattolici. 3.3 La politica estera e la guerra di Libia.

Unità 4 La prima guerra mondiale

4.1 Le cause della guerra. 4.2 1914: il fallimento della guerra lampo 4.3 L’entrata dell’Italia nel conflitto 4.4 1915-1916: la guerra di posizione 4.5 Dalla caduta del fronte russo alla fine della guerra.

Unità 5 La rivoluzione russa

5.1 La rivoluzione di febbraio. 5.2 La rivoluzione d’ottobre. 5.3 Lenin alla guida dello Stato sovietico.

Unità 6 L’Europa e il mondo dopo il conflitto

6.1 La conferenza di pace e la società delle nazioni. 6.2 I trattati di pace e il nuovo volto dell’Europa. 6.3 Il crollo dell’impero turco e la spartizione del Vicino Oriente.

Modulo 3 L’età dei totalitarismi e la seconda guerra mondiale Unità formative Capitoli Unità 7 L’Unione Sovietica fra le due guerre e lo stalinismo

7.1 La Russia fra guerra civile e comunismo di guerra. 7.2 La Nuova politica economica e la nascita dell’URSS. 7.3 L’ascesa di Stalin e l’industrializzazione dell’URSS. 7.4 Il regime del terrore e i gulag. 7.5 Il consolidamento dello Stato totalitario.

Unità 8 Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo

8.1 Le difficoltà economiche e sociali della ricostruzione. 8.2 Nuovi partiti e movimenti politici nel dopoguerra. 8.3 La crisi del liberalismo: la questione di Fiume e il biennio rosso. 8.4 L’ascesa del fascismo. 8.5 La costruzione del regime.

Unità 9 Gli Stati Uniti e la crisi del ’29.

9.1 Il nuovo ruolo degli Stati Uniti e la politica isolazionista 9.2 Gli anni Venti fra boom economico e cambiamenti sociali. 9.3 La crisi del ’29. 9.4 Roosevelt e il New Deal.

Unità 10 La crisi della Germania repubblicana e il nazismo

10.1 La nascita della Repubblica di Weimar. 10.2 Hitler e la nascita del nazionalsocialismo. 10.3 Il nazismo al potere. 10.4 L’ideologia nazista e l’antisemitismo

Unità 11 Il regime fascista in Italia

11.1 Il consolidamento del regime 11.2 Il fascismo fra consenso e opposizione 11.3 La politica interna ed economica 11.4 I rapporti tra Chiesa e fascismo 11.5 La politica estera e le leggi razziali

Unità 12 L’Europa verso una nuova guerra

12.1 Il riarmo della Germania nazista e l’alleanza con l’Italia e il Giappone. 12.3 La Spagna dalla dittatura fascista di P. de Rivera al governo repubblicano. 12.4 La guerra civile spagnola (1936-1939) 12.5 L’escalation nazista: verso la guerra

Unità 13 La seconda guerra mondiale

13.1 Il successo della guerra-lampo (1939-1940) 13.2 La svolta del 1941: la guerra diventa mondiale 13.3 L’inizio della controffensiva (1942-1943) 13.4 La caduta del fascismo e la Resistenza in Italia 13.5 La vittoria degli Alleati 13.6 La guerra dei civili e lo sterminio degli Ebrei.

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Modulo 4 Il mondo bipolare Unità formativa Capitoli Unità 14 Il bipolarismo Usa-Urss, la guerra fredda e i tentativi di “disgelo”

14.1 1945-1947: Usa e Urss da alleati ad antagonisti 14.2 1948-1949: il sistema di alleanze durante la guerra fredda 14.3 L’Europa del dopoguerra e la ricostruzione economica 14.5 Krusciov e la destalinizzazione

Nota: la seguente unità verrà svolta dopo il 15 maggio

Santarcangelo di Romagna, 15 maggio 2014

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M A T E M A T I C A A P P L I C A T A

A.S. 2013/2014 DOCENTE: prof. LAURA SPADA CLASSE V H

Profilo della classe

La classe, che la sottoscritta conosce fin dal primo anno del corso di studi e che ha cambiato composizione nel corso del quinquennio, ha manifestato un atteggiamento rispettoso delle regole, educato e corretto nel relazionarsi con l'insegnante; i rapporti umani fra gli alunni sono sempre stati buoni e si sono manifestati sovente comportamenti di disponibilità e di collaborazione fra gli stessi. Anche se gli impegni riguardanti il lavoro da svolgere a casa non sono stati rispettati da tutti con la stessa puntualità e precisione, è da evidenziare che l’assiduità della frequenza e la presenza alle verifiche scritte programmate hanno caratterizzato quasi tutti gli studenti, così come sono sempre apparse doti apprezzabili l’onestà individuale e l’assenza di atteggiamenti polemici. Il clima di lavoro è stato pertanto sereno, stimolante e favorevole all'apprendimento. La fisionomia della classe, caratterizzata da una certa eterogeneità per quel che riguarda le attitudini, le abilità, l’impegno, la motivazione ed il metodo di studio, è apparsa evidente fin dall’inizio e si è per lo più mantenuta. I differenti livelli iniziali di conoscenze e di competenze, hanno in parte reso più impegnativo il lavoro in classe; lavoro che ha raggiunto comunque gli obiettivi prefissati, in termini di crescita formativa di ciascun alunno, e laddove si sono evidenziati una adeguata preparazione di base, una organizzazione sistematica e scrupolosa del lavoro a casa, un metodo di studio critico e rielaborativo i risultati ottenuti sono stati ottimi.

Dal punto di vista didattico, la situazione iniziale, in base alle prime verifiche ed alla discussione in classe, presentava, in sintesi, quanto segue: - potenzialità differenti, in termini di capacità e di competenze, - livelli di conoscenze di base possedute abbastanza eterogenei tra gli studenti, - studio talvolta carente dal punto di vista quantitativo e /o metodologico, - difficoltà espressive collegate a volte a scarsa chiarezza ed organicità del pensiero, imprecisioni nell'uso dei termini e dei simboli matematici.

A consuntivo, in generale, la classe ha raggiunto, seppur con differenti livelli di profitto, gli obiettivi didattici trasversali e disciplinari specifici ed alcuni alunni hanno dimostrato di possedere la capacità di rielaborare, approfondire e collegare in maniera autonoma e proficua le tematiche affrontate e quella curiosità individuale che porta, anche attraverso la ricerca personale, alla costruzione del proprio sapere e delle proprie idee. Per alcuni alunni, la preparazione, soprattutto nel secondo quadrimestre, sebbene ancora un po’ scolastica, si è arricchita di maggiori contenuti e di competenze raggiungendo un discreto livello di conoscenza delle tematiche affrontate. Sono da rilevare anche alcuni livelli di profitto appena sufficiente, dovuti ad una situazione iniziale un po’ lacunosa e mancante di qualche competenza algebrica o geometrica, ad un metodo poco analitico e/o ad un impegno che, soprattutto nel primo quadrimestre, non è stato sempre adeguato e costante. OBIETTIVI FORMATIVI E DIDATTICI

Con l'insegnamento della matematica in classe quinta, a completamento di un percorso formativo che coinvolge l'intero triennio, si intendono raggiungere i seguenti obiettivi: - sviluppo della capacità di elaborare modelli matematici di fronte ad un problema di natura economica, - acquisizione di capacità di analisi autonoma e di giudizio, - utilizzo di un linguaggio sintetico corretto, che sappia fare uso della simbologia e della esatta terminologia matematica, e definire i concetti con la necessaria chiarezza ed univocità, - sviluppo e consolidamento della capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche che si discostano dai modelli già visti, - acquisizione di competenze nella gestione di dati e di informazioni, - abitudine ad effettuare collegamenti interdisciplinari ed approfondimenti nell'ambito delle materie professionali,

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- possesso di una preparazione di base, soprattutto metodologica, indispensabile per l'inserimento del diplomato nell'attuale realtà economico-aziendale ed, eventualmente, per consentire il proseguimento degli studi.

In particolare, a fine anno, lo studente dovrà:

Conoscere: - le funzioni di una variabile, i concetti di dominio, di limite, di derivata, di asintoto, di massimo e di minimo relativo ed assoluto, di flesso, di convessità e di concavità, - le funzioni di domanda, di offerta, dei costi, del ricavo, del risultato economico, l'elasticità di una funzione, i valori medi e quelli marginali, - gli scopi ed i metodi della " Ricerca operativa" e la classificazione dei problemi di scelta, - la programmazione lineare, le sue finalità, il metodo grafico.

Saper fare: - saper studiare e rappresentare funzioni reali di una variabile reale, - saper determinare e rappresentare funzioni economiche quali: funzione della domanda, dell'offerta, del costo totale, marginale e medio, del ricavo totale e marginale, dell'utile, saperne determinare valori massimi e minimi commentando i relativi grafici, calcolare inoltre coefficienti di elasticità, trovare punti di equilibrio, - risolvere problemi di ricerca operativa di media difficoltà dopo aver costruito il relativo modello matematico, - saper operare scelte sia con effetti immediati sia con effetti differiti, in condizioni di certezza e di incertezza, - saper risolvere semplici problemi di programmazione lineare in due variabili con il metodo grafico. METODI E TECNICHE DI INSEGNAMENTO Considerato il carattere fondamentale dell'educazione matematica, che è il porre e risolvere problemi di varia natura, l'insegnamento è stato condotto prevalentemente per problemi, per portare l'alunno a scoprire le relazioni matematiche sottostanti a ciascuna problematica e quindi a collegare razionalmente ed a verificare le nozioni teoriche via via apprese facendo apparire chiare ai ragazzi, fin dall’inizio, le domande alle quali si andava a rispondere affrontando un dato argomento.

E' stata effettuata la lezione frontale, ma anche la lezione partecipata, il problem solving, sollecitando continuamente gli alunni ad intervenire con risposte e con osservazioni e deduzioni personali in modo da stimolare in ognuno l'analisi della situazione, la ricerca della soluzione ed il confronto con le deduzioni altrui. Fondamentalmente si è cercato di far acquisire agli alunni gli strumenti per analizzare ed interpretare la realtà economica, mediante la costruzione di modelli matematici semplificati, ma in grado di assicurare la correttezza delle deduzioni, di potenziare le capacità di ragionamento, critiche e di sintesi e di abituare alla esposizione il più possibile rigorosa dei contenuti. Ogni argomento progressivamente ampliato e continuamente ripreso è stato costantemente verificato nell'apprendimento. Lo strumento base è stato rappresentato dal libro di testo nella sua struttura a moduli, valido ausilio e traccia ben precisa, in quanto presenta gli argomenti in modo chiaro e con numerosi esempi ed esercizi svolti e contiene anche un buon numero di esercitazioni da svolgere, differenziandone i livelli di difficoltà. Numerosi sono stati gli esercizi svolti in classe e quelli assegnati a casa e comunque sempre regolarmente e interamente corretti in classe. I contenuti specificamente pluridisciplinari sono stati individuati nell'applicazione dell'analisi a problemi di economia e nella ricerca operativa. E' stato inoltre attuato in itinere, quindi senza sospensione della normale attività didattica, il seguente recupero: - il primo periodo è stato quasi esclusivamente dedicato al ripasso degli argomenti svolti nel precedente anno e propedeutici per quello corrente ed alla verifica delle abilità conseguite, - si sono proposti costantemente momenti di ripasso e di consolidamento su unità didattiche già trattate, nell'anno in corso ed in quelli precedenti, incentivando la partecipazione ed i vari collegamenti, - si è dedicato ampio spazio alla correzione in classe degli esercizi e delle verifiche scritte effettuate.

VALUTAZIONE

Il raggiungimento degli obiettivi cognitivi ed i livelli di apprendimento, il metodo di studio, le capacità (di analisi, di applicazione, di rielaborazione, di esposizione) e le competenze (saper individuare

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relazioni e costruire modelli, saper interpretare dati, saper collegare i contenuti) sono stati verificati attraverso prove scritte (esercizi, domande aperte, problemi a soluzione rapida o casi pratici) e prove orali, attenendosi nella misurazione in decimi alla griglia prevista nel piano di lavoro. Le varie verifiche, anche informali, hanno contribuito inoltre ad accertare, in che misura ciascun allievo, autonomamente, sia in grado di trasferire le proprie conoscenze su casi e situazioni diversi da quelli già affrontati. Nel processo di valutazione finale si considerano fattori importanti oltre alle conoscenze ed alle competenze disciplinari raggiunte, anche la progressione nell'apprendimento, il recupero di eventuali carenze, l'atteggiamento responsabile, serio e tenace di fronte alle scadenze ed agli impegni, l’ interesse e la partecipazione critica e costruttiva.

PROGRAMMA DI MATEMATICA

TESTO IN ADOZIONE: AUTORI: Gambotto Manzone - Consolini

TITOLO: Nuovo matematica generale e applicata con gli strumenti informatici (moduli 5, 8)

EDITORE: Tramontana

PARTE PRIMA Matematica generale

1. Studio e grafici di funzioni reali - Funzioni reali di una variabile reale: generalità - Dominio di funzioni di una variabile - Intersezioni con gli assi di una funzione - Segno di una funzione - Simmetrie nel grafico di una funzione - Limiti di funzioni di una variabile - Continuità di una funzione reale - Derivate di funzioni di una variabile - Calcolo di limiti mediante il teorema di De L’Hôpital - Funzioni crescenti e funzioni decrescenti - Massimi e minimi relativi - Concavità e flessi - Massimi e minimi assoluti - Asintoti orizzontali, verticali ed obliqui - Grafici di funzioni reali intere, fratte, irrazionali, esponenziali, logaritmiche.

2. Funzioni reali di due o più variabili reali - Disequazioni e sistemi di disequazioni lineari in due variabili - Definizione di funzione reale di più variabili reali - Linee di livello di funzioni lineari di due variabili.

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PARTE SECONDA Matematica applicata

1. Applicazioni della matematica all'economia

- Funzioni marginali - Elasticità di una funzione: puntuale e dell’arco - Domanda ed offerta: caratteristiche e grafico - Equilibrio del mercato di libera concorrenza - Costi di produzione - Costo medio e punto di fuga - Costo marginale - Ricavi e profitti - Ricavo medio e ricavo marginale - Diagramma di redditività e ricerca dei break-even points - Analisi marginale per la massimizzazione del profitto

2. Ricerca operativa - Presentazione - Scopi e metodi della ricerca operativa - Modelli matematici e problemi di scelta - Scelte in condizioni di certezza con effetti immediati: scelte nel caso continuo e scelte nel caso discreto, problemi di scelta fra due o più alternative, il problema delle scorte - Scelte in condizioni di certezza con effetti differiti: criterio dell'attualizzazione, criterio del tasso effettivo di impiego o di finanziamento, criterio dell'onere medio annuo - Scelte in condizioni di incertezza: criterio del valore medio, scelte che tengono conto del rischio, criterio del pessimista e dell’ottimista.

3. La programmazione lineare - Il modello matematico: la funzione obiettivo ed il sistema dei vincoli - Problemi di P.L. in due variabili o riconducibili a due variabili con metodo grafico.

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I N G L E S E A.S. 2013/2014 DOCENTE: prof. FAUSTA TASSINARI CLASSE V H PROFILO DELLA CLASSE La classe - composta da 23 studenti - è stata generalmente motivata e disposta alla collaborazione, dando prova di un attivo coinvolgimento nel dialogo educativo e contribuendo all’ efficacia della lezione. Ha mostrato interesse e curiosità verso la disciplina e nella maggior parte dei casi, senso di responsabilità e un buon livello di maturazione oltre ad uno studio ed un impegno costanti; alcuni studenti hanno mostrato un minor senso di responsabilità e uno studio più superficiale e meno efficace, pur mantenendo un atteggiamento corretto e disponibile durante l’attività scolastica. Tutto il gruppo classe, con cui ho lavorato durante l’intero corso di studi, ha reagito positivamente alle attività proposte basate su un metodo di lavoro principalmente centrato sullo sviluppo della competenza comunicativa e sul coinvolgimento diretto degli studenti quali artefici e protagonisti del loro processo di apprendimento. I lavori di gruppo e di coppia finalizzati allo sviluppo delle competenze comunicative, al superamento delle lacune e tesi a favorire il recupero, oltre allo sviluppo delle competenze sociali che hanno costituito gran parte dell’attività scolastica nel corso degli anni precedenti, sono state svolte anche nell’ultimo anno scolastico insieme ad attività individuali, di confronto e collaborazione continua col gruppo classe. Si è cercato di sfruttare tutte le occasioni possibili per permettere il recupero e l’approfondimento linguistico di cui gli studenti necessitavano. Le lezioni si son svolte regolarmente e in modo soddisfacente e il programma prefissato è stato rispettato. OBIETTIVI CONSEGUITI La maggior parte degli studenti, a livello di abilità metacognitive e sociali, ha raggiunto buone capacità di ascolto e di intervento ordinato e pertinente, di collaborazione, di responsabilità, di autonomia e organizzazione del proprio lavoro sia a scuola e in gruppo che individuale a casa. Alcuni hanno raggiunto pienamente gli obbiettivi prefissati, grazie alle capacità operative, logiche e di creativa rielaborazione personale, ad una buona organizzazione del lavoro e ad un costante impegno. Un buon numero di alunni ha raggiunto in modo soddisfacente o accettabile gli obiettivi stabiliti, affidandosi spesso ad un metodo di studio non sempre teso all’approfondimento e alla rielaborazione personale. Permangono, per qualche alunno/a, carenze legate soprattutto al possesso delle quattro abilità linguistiche e alla conoscenza ed applicazione delle strutture morfo-sintattiche; pertanto i risultati conseguiti non sono sempre stati sufficienti, a causa della presenza di lacune di base e/o difficoltà di apprendimento personali o ad una applicazione nello studio superficiale e incostante. Nel terzo e quarto anno di studi, le alunne Biagetti, Colletta (che hanno anche frequentato il corso del FCE) e Ficcadenti hanno partecipato al corso PET e conseguito la relativa certificazione mentre Azzolini e Celli hanno partecipato al corso FCE ottenendo la relativa certificazione. OBIETTIVI Sono state svolte attività di tipo comunicativo, centrate sullo sviluppo e potenziamento delle abilità ricettive e produttive nel modo orale e scritto per il conseguimento di obiettivi trasversali e formativi prefissati nel piano di lavoro (la competenza comunicativa, la comprensione interculturale, la consapevolezza della matrice comune di lingue e culture appartenenti allo stesso ceppo, l’educazione linguistica e la consapevolezza dei propri processi di apprendimento), nonché attività per il conseguimento dei seguenti obiettivi disciplinari, già esplicitati nel suddetto piano di lavoro:

Comprendere testi orali e precisamente:

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• Seguire lezioni e relazioni nella lingua straniera; • Cogliere i punti essenziali di una conversazione telefonica di carattere professionale relativa

all’indirizzo di studi; • Comprendere il significato globale di un dialogo tra parlanti nativi; • Inferire dagli elementi linguistici ed extralinguistici le intenzioni dei parlanti; • Cogliere il messaggio globale di notizie date dai mass media, di tavole rotonde e dibattiti; • Comprendere uno spettacolo teatrale tratto da opere letterarie adattato agli studenti.

Comprendere testi scritti e precisamente: • Cogliere il senso globale di:

- articoli da giornali e riviste di argomento vario (attualità, socioeconomico, aziendale); - pagine da testi stranieri, anche disciplinari; - messaggi pubblicitari; - semplici testi letterari

• Individuare all’interno di un testo le informazioni specifiche; • Comprendere in modo dettagliato:

- lettere commerciali; - testi di carattere regolativo; - moduli di vario tipo; - istruzioni d’uso; - Ricavare informazioni da dizionari monolingue e bilingue. Produrre testi orali e precisamente:

• sostenere conversazioni telefoniche simulate di carattere aziendale; • sostenere conversazioni che simulino situazioni professionali; • intervenire in discussioni e dibattiti su argomenti di carattere generale o particolare della classe

o di argomento professionale; • relazionare in modo intelligibile su argomenti di carattere generale o professionale

precedentemente trattati, con o senza supporto visivo; • riassumere, in modo globalmente efficace, testi relativi all’indirizzo di studi; • commentare testi appartenenti a generi letterari diversi.

Produrre testi scritti e precisamente: • Redigere documenti commerciali e curricula, anche se con qualche errore, ma con attenzione

alla corretta impostazione formale del documento; • Compilare modulistica varia • Redigere resoconti e relazioni su argomenti precedentemente trattati con sufficiente correttezza

formale; • Riassumere documenti di carattere economico e commerciale; • Tradurre dalla lingua straniera trasmettendo significati corretti; • Transcodificare testi e diagrammi rispettando la terminologia specifica; • Comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto storico-

culturale. • Riassumere testi letti o ascoltati di carattere letterario; • Commentare brevemente testi letterari.

Attraverso l’insegnamento della lingua straniera si è cercato di favorire: - la formazione umana, sociale e culturale dei giovani attraverso il contatto con

altre realtà, in una educazione interculturale che porti ad una ridefinizione di atteggiamenti nei confronti del diverso da sé;

- lo sviluppo delle modalità generali del pensiero attraverso la riflessione sul linguaggio; - l’acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua in modo

adeguato al contesto; - la riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura attraverso l’analisi comparativa con

un’altra lingua e con un’altra cultura.

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METODI DI INSEGNAMENTO, MEZZI E STRUMENTI Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si è fatto costante ricorso ad attività di carattere comunicativo, in cui le abilità linguistiche di base sono state usate in una varietà di situazioni adeguate alla realtà dell’allievo e si è cercato di far acquisire la lingua in modo operativo, mediante lo svolgimento di attività su compiti specifici. La riflessione sulla lingua è stata parte integrante di un discorso articolato sulla comunicazione e sulle funzioni della lingua, sulle differenze fra codice scritto e orale. Gli strumenti utilizzati nell’anno in corso sono stati:

• Il libro di testo: F. Bentini-B. Richardson-V. Vaughan “IN BUSINESS”, Pearson Longman • saltuariamente la grammatica Jordan-Fiocchi: "GRAMMAR FILES”, Trinity Whitebridge • sono state inoltre fornite fotocopie di testi da altri libri per approfondimenti • DVD e CD con l’utilizzo di lettore cd, laboratorio linguistico, sala multimediale per visitare siti

web ufficiali ( UK; EU; Fair Trade) • “Animal Farm” , G. Orwell, Ed. ELI (unabridged version) • “The Picture of Dorian Gray”, O. Wilde (Level B2 )

VERIFICA E VALUTAZIONE Sono state effettuate varie verifiche scritte, secondo la modalità della terza prova, e varie orali, per l’accertamento delle abilità ricettive e produttive sia nel modo scritto che orale: prove di produzione scritta con domande aperte, redazione di lettere commerciali con traccia, questionari di comprensione. Per quanto riguarda la misurazione ci si è attenuti alla tabella di valutazione in decimi ed ai criteri di pertinenza, comprensione, conoscenza dei contenuti e del linguaggio specifico, correttezza morfo-sintattica e appropriatezza del lessico, espressione ( scorrevolezza e capacità di creare collegamenti nella produzione orale). Ai fini della valutazione complessiva, si è tenuto conto oltre che del livello di competenza comunicativa e linguistica e della conoscenza dei contenuti, anche dell’impegno e del contributo offerto al dialogo educativo e del progresso evidenziato rispetto al livello di partenza.

PROGRAMMA Il programma include argomenti trattati congiuntamente ad altre discipline, come esposto nell’introduzione generale del documento. Questi sono evidenziati in corsivo e sottolineati.

BUSINESS COMMUNICATION UNIT 1 INTRODUCTION

• The business transaction • E-mail • Fax • Letter

UNIT 2 JOB APPLICATIONS

• The application process • Europass curriculum vitae • Curriculum vitae • The cover letter

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UNIT 3 ENQUIRIES AND REPLIES

• Enquiries • Positive replies to enquiries • Enquiries and negative replies to enquiries

UNIT 4 OFFERS and REPLIES

• Offers • Positive and negative replies to offers

UNIT 5 ORDERS AND REPLIES; MODIFICATION AND CANCELL ATION OF ORDERS

• Orders • Modification and cancellation of orders

UNIT 6 COMPLAINTS AND REPLIES

• Complaints and replies UNIT 7 REMINDERS AND REPLIES

• Reminders and replies

BUSINESS THEORY: UNIT 1 COMMERCE AND E-COMMERCE

• Commerce and trade • Channels of distribution • The four factors of production • The three sectors of production • The chain of production • Types of economy • The Internet revolution • E-commerce • Types of on-line business activities.

UNIT 2 BUSINESS ORGANIZATION

• The organization of business • Franchising • The growth of business • Multinationals • The structure of a company

UNIT 3 INTERNATIONAL TRADE

• What is International trade • The Balance of payment and the Balance of trade • Controlling foreign trade • Trading blocs • Documents in International trade • Certificate of origin • Delivery note • Commercial invoice

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• Incoterms + updated Incoterms 2010 (photocopy « Working in Business » Ed. Europass) UNIT 4 TRANSPORT

• Transport • Transport Modes • Forwarding Agents • Insurance • Transport documents • The International Road Consignment • The Air Waybill • The Bill of Lading.

UNIT 5 BANKING

• Banking services to businesses • Methods of payment

UNIT 8 GREEN ECONOMY

• What is Fair trade? + “School project: Fair Trade”; “Tipping the balance”( Fair Trade Website) • Microfinance • Ethical Banking and Banking: Services and methods of payment • A Guide to Ethical Banking • Ethical investment

UNIT 9 GLOBALIZATION

• What is globalization • Economic globalization • Outsourcing and offshoring • Advantages and disadvantages • Cultural globalization, cultural hibridity and glocalization • The use and importance of technology in the globalizing process, CCTV and the “BIG

BROTHER”; G. Orwell: un brano estratto da “Nineteen Eighty-Four”, Chapter 1; (photocopies &power point lessons from “Only Connect” Ed. Zanichelli; “Ideas and Emotions” Ed. Loescher-Helbling; Speak Up N° 335 – FEB. 2013 CD track 13)

CULTURAL PROFILES UNIT 2 LAND AND CLIMATE

• THE UK • THE REGIONS OF THE UK • MAIN TOURIST ATTRACTIONS IN THE UK

UNIT 3 PEOPLE AND HISTORY – • The first Britons • Main historical key-facts - The UK

UNIT 4 ECONOMY

• Few key-facts about the UK

UNIT 5 GOVERNMENT AND POLITICS – • Government and political parties (UK) + “Parliament and government”, (UK official website –

Education: video – Eddie cartoon)

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• Leaving the European Union • Law-making process: “Making laws” parts 1&2 (UK official website – Education: video – Eddie

cartoon) • The Constitution (photocopy “Step into Business” Ed. Petrini) • The organization of the European Union + EU political Institutions (photocopy “The Business

Way” Ed. Zanichelli” • What does the EU do? • Main historical facts in the making of the EU + Key dates and events (Photocopy)+ “ 50 years in

5 minutes”, “What is the EU” (videos from EU official website) • Euroscepticism – facts and figures ( photocopies “The Business Way” Ed. Zanichelli”)

Literature and theatre O. Wilde and the concept of “Art for Art’s sake” in the Aesthetic movement; “The Picture of Dorian Gray”.

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SPAGNOLO (Seconda lingua straniera)

A.S. 2013/2014 DOCENTE: prof. EMANUELA COLAGRANDE MONTRELLA CLASSE V H

Profilo della classe La classe 5 H che ha preso parte alle lezioni di spagnolo era composta da 23 alunni. Alcuni hanno raggiunto un buon livello, altri hanno conservato alcune fragilità; in generale hanno seguito comunque un iter formativo positivo, che ha permesso loro l’acquisizione di contenuti disciplinari e culturali ampi e articolati. Si è cercato di coinvolgere gli alunni con collegamenti interdisciplinari (quali l’economia, la finanza e il diritto) in concordanza con le tematiche svolte al quinto anno, per mezzo di letture dei quotidiani spagnoli che li avvicinassero alla realtà europea attuale. Le tempistiche inerenti ai contenuti modulari sono state dilazionate con una cadenza mensile per ogni unità del testo in adozione. La simulazione della terza prova di maturità svolta nel secondo quadrimestre è stata considerata come prova utile per la valutazione finale e ha accertato la capacità di sintesi delle ultime nozioni apprese in una unità relativa alle nozioni bancarie, l’inerenza con l’argomento trattato e l’uso corretto del lessico specifico - tecnico. La correzione è stata effettuata secondo le griglie di valutazione adottate da questo Istituto. Nelle lezioni successive al 15 Maggio si approfondiranno nozioni di civiltà spagnola ed europea ( l’ultimo contenuto modulare indicato sopra nel programma ), sempre coadiuvati da mezzi di attualità informatica.

OBIETTIVI FORMATIVI

• Revisione delle strutture linguistiche livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue

• Il consolidamento e l'ampliamento della competenza comunicativa mediante l'integrazione dei canali e l'arricchimento delle varietà e dei registri con particolare riferimento alla funzione espressiva;

• L'analisi delle variabili che determinano ogni evento comunicativo; • Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro nei contesti multiculturali.

OBIETTIVI SPECIFICI (B2 - rif.QCER)

Comprensione orale

• Comprendere ciò che viene detto in lingua standard, dal vivo o registrato, su argomenti sia familiari sia non familiari che si affrontano normalmente nella vita, nei rapporti sociali, nello studio e sul lavoro.

• Comprendere i concetti fondamentali di discorsi formulati in lingua standard su argomenti concreti e astratti

• Comprendere le discussioni tecniche del proprio settore di specializzazione • Seguire un discorso lungo e argomentazioni complesse purché l’argomento sia relativamente

familiare e la struttura del discorso sia indicata con segnali espliciti

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Comprensione scritta

• Leggere in modo ampiamente autonomo, adattando stile e velocità di lettura ai differenti testi e scopi usando in modo selettivo le opportune fonti per riferimento e consultazione.

• Avere un patrimonio lessicale ampio da attivare nella lettura, pur incontrando difficoltà con espressioni idiomatiche poco frequenti.

OBIETTIVI SPECIFICI (B2 - rif.QCER)

Produzione orale

• Produrre descrizioni ed esposizioni chiare e ben strutturate, mettendo opportunamente in evidenza gli aspetti significativi e sostenendoli con particolari pertinenti.

• Produrre descrizioni ed esposizioni chiare e precise di svariati argomenti che rientrano nel proprio campo d’interesse e non, sviluppando e sostenendo le idee con elementi supplementari ed esempi pertinenti.

Produzione scritta

• Produrre diverse tipologie di testi chiari e articolati su diversi argomenti, anche di ambito economico, valutando informazioni e argomentazioni tratte da diverse fonti e sintetizzandole.

Aspetti di civiltà

• Recuperare la dimensione storico-sociale, risalendo dal testo al contesto socio-culturale

• Rimandi all’attualità economica e culturale spagnola tramite consultazione online di quotidiani spagnoli. Correlazione tramite documenti di civiltà presenti sul libro di testo.

CONTENUTI MODULARI

• La comunicazione orale (la riunione professionale )

• La comunicazione scritta (comunicazione commerciale I, II, III )

• Il commercio (l’azienda, importazione ed esportazione, la banca )

• Civiltà e cultura (l’UE, la Spagna, l’Ispano America, )

CONTENUTI GRAMMATICALI • Il futuro e il verbo diventare nelle sue molteplici traduzioni possibili

• Il condizionale, morfologia e usi, il periodo ipotetico

• Usi del congiuntivo presente, imperfetto e perifrasi con il congiuntivo, tipologie di frasi relative, sostantive, interrogative, finali, modali e comparative.

• Frasi passive e frasi impersonali

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• Avverbi di apertura, indicatori di continuità, finali, esplicativi, riassuntivi; abbreviazioni, sigle e acronimi, verbi che reggono preposizioni, l’avverbio in generale e le congiunzioni coordinative, subordinative

STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI

• Libro di testo: “Com.com” • Testi didattici di supporto dell’insegnante. • Fotocopie. • Schede predisposte dall’insegnante. • Sussidi informatici/laboratorio • Dizionario bilingue e monolingue

VERTIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate verifiche orali e scritte miranti a valutare lo sviluppo delle abilità linguistiche e l’assimilazione dei contenuti. La valutazione ha tenuto conto dei diversi aspetti dell’apprendimento ( interesse, impegno, partecipazione durante le lezioni, svolgimento dei compiti assegnati), e rispettando i criteri di valutazione comuni concordati con i docenti di lingue.

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GEOGRAFIA ECONOMICA

A.S. 2013/2014 DOCENTE: prof. MARISA FAZI CLASSE V H PROFILO DELLA CLASSE Ho conosciuto la classe lo scorso anno e, inizialmente, mi è apparsa piuttosto vivace, poco collaborativa ed anche piuttosto piatta sul piano del profitto. Solo col tempo mi sono accorta della presenza nella classe di alcuni alunni veramente validi, ma di carattere riservato e, quindi, poco trainanti, che una volta abituatisi al nuovo metodo di insegnamento e vinta l'iniziale diffidenza, sono emersi con tutte le loro potenzialità intellettive, critiche e, soprattutto,una straordinaria serietà nell'applicazione. Quest'anno il rapporto è stato sin dall'inizio aperto e collaborativo, con una maggiore partecipazione,anche se a volte sollecitata ed il temperamento piuttosto vivace di alcuni è stato tenuto sotto controllo. Il grado di preparazione raggiunto è alquanto differenziato a causa dell'eterogeneità delle attitudini,delle capacità,nonché dell'impegno. Alcuni allievi si sono distinti per le buone capacità ed il valido metodo di studio ottenendo buoni/ ottimi risultati; altri,meno impegnati o intellettivamente meno vivaci, hanno conseguito una preparazione comunque discreta; un ultimo gruppo, infine, ha mantenuto un atteggiamento un po' defilato accontentandosi della sufficienza. METODI, STRUMENTI, VERIFICHE E VALUTAZIONI Nel momento della presentazione degli argomenti è stata data priorità alla lezione frontale e sono stati utilizzati carte geografiche, tematiche, dati statistici ed articoli di giornale per integrare ed aggiornare i contenuti e per stimolare l’acquisizione di un metodo di studio La progressione degli apprendimenti è stata valutata in merito alla conoscenza dei contenuti, all’utilizzo del lessico specifico, alla capacità di analizzare, inferire e sintetizzare, mediante prove orali e scritte (domande aperte). Sia nelle prove orali che in quelle scritte il livello della sufficienza è stato individuato secondo i seguenti criteri:

• Possesso delle conoscenze disciplinari di base, con alcuni errori • Esposizione complessivamente corretta • Capacità di individuare i concetti fondamentali dell’argomento richiesto

Nella valutazione finale si terrà, inoltre, presente il livello di partenza degli studenti, l’impegno, l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo. Alla data del 15 maggio rimane da completare la "Geografia dei servizi". OBIETTIVI DIDATTICI

• Usare un linguaggio geografico appropriato • Leggere ed interpretare carte geografiche, tematiche, grafici, dati statistici • Individuare i fattori che influiscono sulla localizzazione di attività economiche • Leggere, attraverso categorie geografiche, gli eventi storici, i fatti e i problemi del mondo

contemporaneo • Conoscere le principali dinamiche demografiche e comprenderne le relazioni con

l’ambiente, le risorse e l’economia • Acquisire i concetti relativi alla durata, rinnovabilità, esauribilità delle risorse e conoscere le

principali fonti di energia e relativo impatto con l’ambiente • Conoscere le caratteristiche dell’organizzazione territoriale degli spazi agricoli

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• Comprendere le linee evolutive del processo di industrializzazione e le leggi socio-economiche che determinano l’attuale distribuzione degli insediamenti produttivi

• Sapere che cos’è la “terziarizzazione dell’economia”.

PROGRAMMA

Testo adottato: C. Lanza - F. Nano “Geografia Economica Generale” Bompiani

L’uomo nell’ecosistema Il sistema Terra e le società umane Il sistema Terra e le sue parti Ecosistema e sistema economico Le alterazioni dell’ecosistema Un esempio di intervento disastroso per l’ambiente: Il Brasile Uno sviluppo sostenibile Organizzazione territoriale, spazio geografico e regione geografica Geografia e territorio L’organizzazione del territorio Le relazioni verticali e orizzontali nel pensiero geografico La regione geografica e la regione economica La regione geografica Dal villaggio alla città Società capitalistica e valore del suolo Le regioni centrali Polarizzazione e depolarizzazione Strutture regionali a rete Il concetto di rete geografica Le regioni periferiche La globalizzazione nel mondo attuale La globalizzazione e le strutture a rete Le reti globali Che cos’è la globalizzazione La globalizzazione ha dei limiti L’importanza del locale in un mondo globalizzato Opportunità e rischi La globalizzazione e le Zone Franche internazionali Dubai e le Zone Franche Geoeconomia del mondo globalizzato Il mondo è diventato un sistema Che cos’è lo sviluppo L’indice di sviluppo umano (ISU) Geografia dello sviluppo economico: Nord e Sud del mondo Nord del mondo e potenze economiche Economie in transizione e potenze emergenti Lo sviluppo aggrava le disuguaglianze sociali? Il caso finlandese Il Sud del mondo: i paesi in via di sviluppo

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I paesi meno sviluppati Geopolitica del mondo attuale La genesi del mondo attuale La moltiplicazione dei conflitti Che cos’è la geopolitica I fattori geopolitici Le potenze militari si riarmano La geografica dell’influenza geopolitica Le organizzazioni politico militari internazionali Nuovi aspetti dell’ordine geopolitico mondiale Il sottosviluppo e le strategie di crescita del Sud del mondo Lo sviluppo economico si può misurare Perché esiste il sottosviluppo? Il problema del debito dei paesi sottosviluppati Le grandi scelte di politiche economiche Le strategie di sviluppo in India e Cina Gli aiuti dal Nord del mondo Il commercio equo-solidale La globalizzazione e gli squilibri ambientali L’effetto farfalla e la cooperazione internazionale I cambiamenti climatici L’effetto serra Le conseguenze dell’innalzamento della temperatura e gli interventi a scala globale L’acqua, una risorsa indispensabile alla vita

A che serve l’acqua La distribuzione delle piogge e la desertificazione I consumi di acqua potabile

Lo sfruttamento delle risorse naturali e l’impronta ecologica La popolazione Gli abitanti della Terra La popolazione mondiale cresce La dinamica demografica La teoria della transizione demografica I due colossi asiatici e le politiche demografiche La distribuzione della popolazione sulla terra Popolazione rurale e popolazione urbana L’urbanizzazione nel Sud del mondo Il problema demografico e le diverse politiche Le piramidi delle età Le migrazioni Una nuova emergenza. I profughi ambientali Territorio e attività economiche L’economia e la produzione agricola L’attività più diffusa al mondo Agricoltura intensiva ed estensiva Gli agricoltori sono condizionati dall’ambiente naturale

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Le grandi regioni agricole naturali Superfici aziendali, proprietà della terra e riforme agrarie Gli alimenti fondamentali La pesca, una risorsa per l’alimentazione Produzioni transgeniche e biologiche Il commercio dei prodotti agricoli La formula “chilometri zero” L’attività forestale e le sue conseguenze L’organizzazione degli spazi agricoli Modi differenti di organizzare il territorio agricolo L’agricoltura di sussistenza La rivoluzione verde L’agricoltura di piantagione nei paesi sviluppati L’agricoltura commerciale e dei grandi spazi L’impresa agroindustriale L’agricoltura commerciale contadina L’attività estrattiva e le materie prime minerarie Risorse e riserve L’attività mineraria e la convenienza di utilizzo di giacimenti La regione mineraria La geografia mineraria: produttori, consumatori, flussi commerciali Il problema dell’esaurimento delle risorse minerarie Riserve e politiche energetiche Risorse strategiche Le fonti di energia e il loro utilizzo nel mondo Geografia delle principali fonti energetiche Le multinazionali del petrolio e l’azione dell’OPEC Geopolitica del gas: il caso russo Le fonti energetiche alternative Le politiche energetiche La scelta francese del “tutto nucleare” Lo spazio industriale Tre rivoluzioni industriali Le prime regioni industriali Le agglomerazioni industriali La diffusione geografica dell’industria Il decentramento globale Il vantaggio delle piccole e medie imprese Le politiche regionali: il caso del Mezzogiorno italiano Geografia dei servizi I servizi nel mondo I tipi di servizi La rivoluzione dell'e-commerce Il terzo settore Le attività quaternarie

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D I R I T T O P U B B L I C O

e S C I E N Z A D E L L E F I N A N Z E

A.S. 2013/2014 DOCENTE: prof. ANNA MARIA PERAZZI CLASSE V H

RELAZIONE FINALE 1. Programma svolto. Il programma svolto ha mirato a creare per gli alunni un bagaglio culturale semplice ma sufficientemente chiaro e corretto, al quale potessero fare riferimento per le loro necessità professionali pratiche e culturali. Data la vastità dei programmi ministeriali non si sono riusciti a trattare il diritto amministrativo mentre per la parte che concerne l’amministrazione della giustizia si è affrontato solo il tema della Magistratura. In scienza delle finanze si è sviluppato in maniera abbastanza approfondita le ragioni d’essere, le caratteristiche e la funzione dell’attività finanziaria pubblica mentre non si è riusciti ad trattare completamente il sistema tributario italiano. 2. finalità e obiettivi. Gli obiettivi prevalenti sono stati mirati a fare acquisire un uso corretto ed appropriato del linguaggio giuridico-economico, un utilizzo autonomo delle fonti giuridiche; un’ analisi critica ed autonoma del ruolo dello Stato in economia ed una consapevolezza del ruolo di cittadino italiano ed europeo. Gli alunni devono conoscere l’ordinamento costituzionale italiano ed il processo di integrazione europea. Per quanto riguarda scienza delle finanze devono essere a conoscenza dei principi dell’imposizione e della spesa pubblica per comprendere le motivazioni della normativa in vigore e la complessità dei rapporti economici e sociali esistenti. 3 metodologia didattica. Per il conseguimento degli obiettivi sopra esposti sono state svolte lezioni frontali, lezioni partecipate, discussioni di gruppo, prove di verifica strutturate e semi strutturate, esercitazioni, chiarimenti. 4 strumenti didattici. Sono stati adottati strumenti didattici quali i libri di testo e più precisamente per diritto: “Diritto pubblico” di Zagrebelsky,Oberto, Stalla e Trucco edizione Le Monnier Scuola; per scienza delle finanze: “Corso di Finanza Pubblica” di Franco Poma edizione Principato. 5 tempi e orario. Le ore di insegnamento sono state cinque settimanali (tre di diritto e due di scienze delle finanze) Nel primo quadrimestre sono stati trattati i seguenti argomenti: La scienza delle finanze (il settore pubblico dell’economia, la politica finanziaria, gli obiettivi e gli strumenti delle finanza pubblica), la politica della spesa, la politica dell’entrata (le diverse forme, i diversi principi ed effetti dell’imposizione) e le imprese pubbliche. Per diritto: Lo stato, le forme di stato e di governo, la Costituzione ed i diritti e doveri; il Parlamento, il Governo ed il Presidente della Repubblica.

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Nel secondo quadrimestre in Economia si è affrontato la politica di bilancio, la finanza locale (principi costituzionali e rapporto fra finanza locale e statale), le imposte dirette. Per diritto si sono trattati gli altri organi costituzionali (Magistratura e Corte Costituzionale), le Regioni e gli altri enti pubblici territoriali e L’Unione europea. 6 criteri di valutazione. Sono state svolte diverse verifiche scritte ed orali per quadrimestre. I voti sono stati assegnati da un minimo di “ tre/quattro”, nei casi di conoscenza del tutto insufficiente che denotava oltre tutto scarsissimo interesse per la materia, ad un massimo di “dieci”, quando l’alunno era in grado di elaborare personalmente i contenuti e dimostrava di saper operare i collegamenti con sicurezza. Una esposizione ordinata oscillava tra il “sei” ed il “sette”. Per le prove strutturate e semi-strutturate è stato attribuito un punteggio per ogni quesito trasformato poi in decimi. 7 Obiettivi e risultati raggiunti Ho seguito la classe per l’intero quinquennio. In questi anni è stato possibile stabilire, con diversi alunni, un proficuo rapporto di collaborazione. Le sollecitazioni proposte sono state spesso positivamente recepite, e il profitto medio raggiunto è discreto. Alcuni alunni, tuttavia, non sono riusciti a superare le difficoltà incontrate nello studio ed hanno sopperito un impegno discontinuo con uno studio mnemonico. Un gruppo di alunni è bene orientato, con buone basi culturali e con loro si è potuto instaurare un clima di utili confronti su svariati argomenti di attualità politica ed economica. Nella classe si sono spesso affrontate problematiche sociali affinché gli alunni maturassero un atteggiamento razionale e realistico nei confronti del mondo contemporaneo. La classe ha partecipato con molto interesse, presso il tribunale di Rimini, alla Giornata Europea della giustizia civile ; ad una uscita didattica presso Marzabotto ed il parco storico di Monte Sole e nell’ambito di educazione alla legalità ad un incontro con il magistrato Morosini del pool antimafia. Programmi allegati.

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PROGRAMMA di

Diritto pubblico Testo adottato: Zagrebelsky Oberto Stalla, Diritto pubblico, Le Monnier LO STATO E LA COSTITUZIONE INTRODUZIONE ALLO STATO · Lo Stato, un concetto difficile da definire · Gli elementi costitutivi dello Stato · La sovranità · L’Impersonalità e la Capacità Giuridica · La regolamentazione giuridica - L’acquisto e la perdita della Cittadinanza - La condizione giuridica dello straniero - La tripartizione degli organi statali LA NASCITA E LE DIVERSE FORME DELLO STATO · La crisi del sistema feudale e la riorganizzazione politica dell’Europa · La formazione storica della sovranità statale · La spersonalizzazione dello stato · La monarchia assoluta · Lo stato di diritto: l’opera della rivoluzione francese · Lo stato di diritto: caratteri e forme · Lo stato dittatoriale ( di destra e di sinistra) LE VICENDE DELLO STATO ITALIANO · Lo Stato liberale · Il fascismo - I diritti dei singoli - I rapporti economici in epoca liberale - Il Concordato tra lo Stato fascista e la Chiesa cattolica - Il Corporativismo ORIGINE, CARATTERI E STRUTTURA DELLA COSTITUZIONE · L’Assemblea costituente e il referendum istituzionale · Il compromesso costituzionale · Gli orientamenti generali del compromesso costituzionale I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE · Democrazia · Libertà · Giustizia · Uguaglianza · Internazionalismo DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI I DIRITTI DELLA PERSONA · Il legame tra democrazia, diritti e uguaglianza · Il principio di uguaglianza · Uguaglianza formale e sostanziale · Classificazione dei diritti - Alcuni interventi del legislatore a tutela delle donne DIRITTI INDIVIDUALI DI LIBERTA’ · I Diritti di libertà fisica · I diritti di libertà spirituale · Il diritto all’informazione e il pluralismo nella stampa e nella radiotelevisione - La carcerazione preventiva

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DIRITTI COLLETTIVI E LIBERTA’ · La libertà di riunione · La libertà di associazione · La libertà di costituire una famiglia · La libertà di religione con riferimento ala religione cattolica · La libertà di religione con riferimento alle religioni diverse da quella cattolica I DIRITTI SOCIALI · Origine e natura dei Diritti sociali · Il diritto alla salute · Il diritto all’istruzione · I diritti economici in generale · I diritti dei lavoratori · I diritti degli imprenditori · La libertà di iniziativa economica privata I DOVERI · Il potere dello stato e i doveri dei singoli · Il significato delle norme costituzionali in tema di doveri · Il servizio militare · Il dovere tributario L’ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE I PRINCIPI DELLA FORMA DI GOVERNO · I caratteri generali della forma di governo · La separazione dei poteri · La democrazia rappresentativa · La democrazia diretta · Il sistema parlamentare · Il regime dei partiti - Il sistema presidenziale - Il finanziamento e la regolazione dei partiti politici LE ELEZIONI · Il diritto di voto · L’ineleggibilità · I sistemi elettorali maggioritari e proporzionali IL PARLAMENTO · Il bicameralismo · La legislatura · La posizione dei parlamentari: rappresentanza politica e garanzie · L’organizzazione interna delle Camere · Le deliberazioni parlamentari · La legislazione ordinaria · La legislazione costituzionale · Il referendum abrogativo · I poteri parlamentari di indirizzo e controllo sul Governo IL GOVERNO · Aspetti generali · La formazione del Governo · Il rapporto di fiducia · Le crisi di Governo · La struttura e i poteri del Governo · I poteri legislativi · Il decreto legislativo e decreto legge · I poteri regolamentari - La coalizione di Governo

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- Governo e indirizzo politico - I poteri del Presidente del Consiglio - I regolamenti autorizzati, la delega legislativa e la delegificazione IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA · Caratteri generali · Elezione, durata in carica, supplenza · I poteri di garanzia · I poteri di rappresentanza nazionale · I decreti del Presidente della Repubblica e controfirma dei Ministri - La clemenza penale: amnistia, indulto e grazia I GIUDICI E LA FUNZIONE GIURISDIZIONALE · I giudici e la giurisdizione · Magistrature ordinare e speciali · La soggezione dei giudici solo alle legge · L’indipendenza della Magistratura e il Consiglio superiore della Magistratura · L’indipendenza dei giudici · I caratteri della giurisdizione · Gli organi giudiziari e i “gradi”del giudizio · Le sentenze LA CORTE COSTITUZIONALE · La giustizia costituzionale in generale · Struttura e funzionamento della Corte costituzionale · Il giudizio sulla costituzionalità delle leggi · I procedimenti · Le decisioni · I conflitti costituzionali · Il giudizio penale costituzionale · Il controllo sull’ammissibilità del referendum abrogativo - La responsabilità penale dei Ministri L’EUROPA E GL I ORGANISMI INTERNAZIONALI LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONAL I · L’integrazione europea · L’organizzazione dell’Unione europea · Le competenze comunitarie · Il Consiglio d’Europa · L’organizzazione delle Nazioni Unite LO STATO AUTONOMISTICO: LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI · Unita e pluralismo nell’organizzazione dei pubblici poteri · L’attuazione del principio autonomistico · Lo spirito della riforma del Titolo V della II parte della Costituzione · Gli statuti regionali · L’organizzazione delle Regioni · La potestà legislativa regionale · I limiti della legislazione statale e regionale, l’una rispetto all’altra · La potestà regolamentare · Le funzioni amministrative

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PROGRAMMA di

SCIENZA DELLE FINANZE Testo adottato: Poma, Corso di finanza pubblica, Principato LA FINANZA PUBBLICA

- Che cos’è la finanza pubblica - Le ragioni della presenza dello Stato - Gli elementi costitutivi dell’economia pubblica - I giudizi di valore nell’economia pubblica - I bisogni pubblici - I servizi pubblici - Principali teorie sulla attività finanziaria - Aspetti giuridici dell’economia pubblica - L’economia pubblica e le altre teorie

EVOLUZIONE STORICA DELLA FINANZA PUBBLICA

- La finanza neutrale - La finanza della riforma sociale - La finanza congiunturale - La finanza funzionale - La finanza delle scelte pubbliche - Gli obiettivi della finanza pubblica - L’aumento tendenziale delle spese pubbliche - Nascita, sviluppo e crisi dello Stato sociale

LA FINANZA DELLE SICUREZZA SOCIALE

- L’evoluzione della parafiscalità - Gli enti previdenziali italiani

LE SPESE PUBBLICHE - Nozione - Classificazione delle spese pubbliche - Effetti economici delle spese redistributive - La spesa pubblica in Italia - Il controllo di efficienza della spesa pubblica

ENTRATE PUBBLICHE

- Nozione e classificazione - Il patrimonio degli enti pubblici - Prezzi privati e prezzi pubblici - Imposte, tasse e contributi - Le entrate parafiscali

LE IMPRESE PUBBLICHE

- Breve storia dell’impresa pubblica in Italia - La crisi delle partecipazioni statali - L’evoluzione storica dell’Iri

L’IMPOSTA IN GENERALE

- Gli elementi dell’imposta

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- Imposte dirette e imposte indirette - Imposte reali e imposte personali - Imposte proporzionali, progressive e regressive - Forme e tecniche di progressività - Imposte dirette sul reddito - Imposte dirette sul patrimonio - Imposte indirette

LA RIPARTIZIONE DELL’ONERE DELLE IMPOSTE

- Carico tributario e giustizia sociale - Il principio del sacrificio - La teoria della capacità contributiva - La discriminazione qualitativa dei redditi - La pressione tributaria - I valori-limite della pressione tributaria - La curva di Laffer - Il drenaggio fiscale

GLI EFFETTI ECONOMICI DELLE IMPOSTE

- Gli effetti dell’imposizione fiscale - L’evasione fiscale - L’erosione - L’elisione - L’elusione - Cenni sulla traslazione - L’ammortamento dell’imposta - La diffusione dell’imposta

PRINCIPI GIURIDICI E AMMISNISTRATIVI DELLE IMPOSTE

- La giustizia tributaria - Il principio della generalità dell’imposta - Il principio dell’uniformità dell’imposta - I principi amministrativi delle imposte - L’accertamento delle imposte - La riscossione delle imposte

LA FINANZA STRAORDINARIA E IL DEBITO PUBBLICO

- Gli strumenti della finanza straordinaria - L’emissione di moneta - La vendita dei beni patrimoniali dello Stato - L’imposta straordinaria - I prestiti pubblici - Debito fluttuante e debito consolidato - Scelta fra imposta straordinaria e debito pubblico - Controllo del debito pubblico - Il debito pubblico in Italia - Il debito pubblico il patto di stabilità UE

LA FINANZA LOCALE

- Finanza centrale e finanza locale - I rapporti fra la finanza statale e la finanza locale - Federalismo fiscale e coordinamento della politica finanziaria

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- I problemi degli enti locali - Le autonomie locali in Italia - L’evoluzione della finanza locale in Italia

CONCETTI GENERALI SUL BILANCIO - Nozione di bilancio dello Stato - Le funzioni del bilancio - I requisiti del bilancio - Vari tipi di bilancio - Il pareggio del bilancio - La politica fiscale

IL SISTEMA ITALIANO DI BILANCIO - La riforma del bilancio dello Stato - Il bilancio annuale di previsione - Il bilancio pluriennale di previsione - I documenti della programmazione di bilancio - La legge finanziaria - Fondi di bilancio e assestamento - Classificazione delle entrate e delle spese - I saldi di bilancio - Esecuzione e controllo del bilancio - Norme costituzionali relative al bilancio - La Tesoreria dello Stato

L’EVOLUZIONE DEL NOSTRO SISTEMA TRIBUTARIO - Il sistema tributario dopo l’unificazione - La riforma Vanoni (1951) - La riforma tributaria del 1973-74 - Il gettito tributario dopo la riforma - I problemi ancora aperti - Struttura del sistema tributario italiano - L’anagrafe tributario e il codice fiscale - L’amministrazione tributaria italiana

CENNI SULL’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICH E

CENNI SU: - Caratteri generali - I soggetti passivi - Base imponibile e redditi esclusi - Le sei categorie di reddito imponibile - La determinazione del reddito imponibile - Il calcolo dell’imposta - La dichiarazione dei redditi e il versamento dell’imposta

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E C O N O M I A A Z I E N D A L E

A.S. 2013/2014 DOCENTE: prof. ELVIO SELIGHINI CLASSE V H

RELAZIONE FINALE

Programma svolto - L’articolazione dei contenuti del programma svolto con la classe V H nel

corso dell’anno scolastico 2013/2014 è presentata nelle pagine seguenti di questo documento. I

contenuti sono stati suddivisi, presentati e sviluppati in moduli e unità didattiche finalizzate al

completamento di una formazione tecnico – professionale mirata ad una visione globale dei

fenomeni d’azienda considerata come un sistema costituito da un insieme di parti fra di loro

collegate e coordinate. Ciò premesso, lo svolgimento del piano di lavoro ha puntato molto sulla

valorizzazione dei collegamenti fra i vari argomenti organizzando unità didattiche e moduli secondo

una sequenza logica, tale da costituire dei “passi in avanti” lungo il percorso della conoscenza del

“sistema azienda” oggetto di studio dell’economia aziendale. Attenzione particolare è stata dedicata

allo studio degli aspetti della gestione e del sistema informativo aziendale: dalle rilevazioni

elementari, che preparano e integrano quelle complesse per la redazione del bilancio d’esercizio a

quelle analitiche che forniscono i dati necessari agli organi direttivi per prendere decisioni

consapevoli e razionali e per programmare e controllare lo svolgimento della gestione.

Obiettivi didattici – Gli obiettivi didattici riguardano sul piano della teoria i “saperi” (conoscenze

teoriche) e sul piano delle capacità applicative delle conoscenze, il “saper fare”, cioè le abilità

relativamente ai contenuti delle varie unità didattiche proposte. L’intento è quello di formare

persone dotate di flessibilità, in grado di inserirsi in differenti ambiti operativi con un bagaglio di

cognizioni durevoli e con la capacità di adeguarsi ai continui cambiamenti delle procedure operative

e delle normative civilistiche e fiscali. Per questo ho cercato di sviluppare il lavoro puntando sui

concetti base della materia per favorire la formazione delle idee e lo sviluppo dei ragionamenti sulle

problematiche fondamentali.

Metodologia didattica – Si sono svolte lezioni frontali, interattive, analisi di casi aziendali,

esercitazioni strutturate e semistrutturate.

Strumenti didattici – Libro di testo, Codice Civile, lavagna. Il libro di testo, denominato

“L’economia aziendale” è edito da Mondadori. Gli autori sono Pietro Ghigini e Clara Rebecchi.

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1. Risultati ottenuti – Sul piano del profitto i risultati ottenuti si possono definire mediamente

più che buoni. Va evidenziato un buon numero di studenti particolarmente capaci nel raggiungere

ottimi livelli sul piano delle conoscenze, delle competenze e delle capacità. Questi studenti, sorretti

da un forte impegno nello studio, da serietà nel comportamento e da un forte senso di

responsabilità, oltre che da un adeguato metodo di lavoro, hanno evidenziato una buona padronanza

degli argomenti trattati, esposti con ordine logico e correttezza nella forma scritta e con appropriata

terminologia nella forma verbale. Le competenze acquisite consentono a questo gruppo di studenti

di saper cogliere i collegamenti della disciplina, di saper organizzare e argomentare, di saper

documentare il lavoro svolto sia nei casi in cui viene richiesta la sintesi sia quando si deve produrre

analisi e approfondimento. Nell’ambito di questo gruppo di studenti, vanno segnalati due, in

particolare, che presentano un profitto di livello eccellente in virtù di conoscenze, competenze e

abilità acquisite di assoluto rilievo.

Un altro gruppo di studenti si è caratterizzato per continuità nello studio, puntualità nello

svolgimento del lavoro, presenza continua, anche se silenziosa, alle lezioni. La preparazione

conseguita si attesta su livelli fra il sufficiente e il discreto, caratterizzata com’è da conoscenze

consapevoli e sufficientemente articolate.

La positiva valutazione del percorso svolto nel corso del triennio è stata favorita dal comportamento

educato e responsabile che i ragazzi hanno sempre manifestato. Tutto ciò ha influito positivamente

nello sviluppare con buona efficienza i contenuti e nel generare un clima di lavoro caratterizzato da

relazioni affettive basate su stima, rispetto e disponibilità all’aiuto reciproco, molto piacevoli da

vivere nell’ambito scolastico, e, fra gli studenti della classe, anche in ambiente extrascolastico.

Programma sintetico per moduli

1. Le Società per azioni: aspetti economici, giuridici e contabili

2. Il bilancio d’esercizio

3. La rielaborazione del bilancio - Analisi di bilancio per indici e per flussi

4. Le imprese industriali: caratteristiche, struttura, organizzazione, gestione e

S.I.A.; rilevazione in C.G. delle tipiche operazioni di gestione e di

assestamento

5. Contabilità analitica, programmazione e controllo

6. La redazione del bilancio con dati a scelta

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Programma analitico per contenuti

1 . LE SOCIETA’ PER AZIONI: ASPETTI ECONOMICI, GIUR IDICI E CONTABILI

• Caratteri generali e aspetti tecnico giuridici (art. 2325 e seg.) o Le azioni e i diversi valori delle azioni

• I modelli organizzativi e i sistemi di governance nelle SpA o Organi e funzioni nei diversi sistemi di governante (ordinario, dualistico (tradizione

tedesca) art. 2409…(8), monistico (tradizione inglese) art 2409…(16) • I libri sociali obbligatori (art 2421) • La costituzione delle SpA

o Fasi e adempimenti (art. 2328 e seg.) • Le diverse modalità di conferimento: aspetti giuridici e contabili (art. 2342 e seg.) • L’utile d’esercizio e la sua destinazione: aspetti contabili e politiche seguite nella

distribuzione (pay out): autofinanziamento e/o sostegno ai dividendi o Aspetti fiscali nella tassazione dell’utile e nella distribuzione dei dividendi o Vincoli nella distribuzione dei dividendi (art. 2426 e art 2433) o Gli acconti sui dividendi (art. 2433 bis)

• La perdita d’esercizio e la sua sistemazione contabile o Il caso della copertura della perdita con riduzione del capitale sociale (art 2446)

• Gli aumenti di capitale sociale: gli aumenti gratuiti (o virtuali) e gli aumenti reali o Aspetti normativi (diritto d’opzione art. 2441) e aspetti contabili

• Le riduzioni di capitale sociale: riduzioni senza rimborso e con rimborso o Esecutività della delibera di riduzione del capitale sociale (art. 2445) o L’esercizio del diritto di recesso (art. 2437)

• L’acquisto di azioni proprie: motivazioni e disciplina civilistica (art 2357) • Le riserve: concetto di riserva e classificazione • I finanziamenti esterni nelle SpA

o Finanziamenti a breve termine (da parte di soci e con emissione di cambiali finanziarie)

o Finanziamenti a medio/lungo termine (da parte di soci, con emissione di certificati di investimento e con emissione di un prestito obbligazionario)

• Il prestito obbligazionario: aspetti normativi e contabili relativi a: o Emissione del prestito (art. 2412) e versamento dei sottoscrittori (gli eventuali

dietimi di interesse) o Pagamento degli interessi e aspetto fiscale o Rimborso del prestito o Assestamenti al 31/12 (rilevazione del rateo di interessi maturato e ammortamento

del disaggio (art. 2426) • Il prestito obbligazionario convertibile (art. 2420 bis)

o Conversione diretta o Conversione indiretta

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2 . IL BILANCIO D’ESERCIZIO

• Definizione e funzioni del bilancio d’esercizio o Funzione di controllo o Funzione informativa per i diversi soggetti interessati (stakeholders)

• Il sistema informativo di bilancio o Struttura del bilancio d’esercizio: SP (art. 2424), CE (art. 2425), NI (art. 2427) o Documenti allegati: relazione sulla gestione (art. 2428), relazione del collegio

sindacale e del soggetto incaricato del controllo contabile (art. 2429), informazioni sui bilanci delle società controllate e/o collegate

o Documenti supplementari: rendiconto finanziario o Pubblicità del bilancio d’esercizio (art. 2435)

• La normativa civilistica sul bilancio d’esercizio o Clausola generale (art. 2423) o Principi di redazione (art. 2423 bis) o Contenuto dello SP (art. 2424), del CE (art. 2425), della NI (art. 2427) o Le aree della gestione e i diversi risultati intermedi del CE o I criteri di valutazione degli elementi del patrimonio (art. 2426)

� Valutazione delle immobilizzazioni materiali, immateriali e delle partecipazioni costituenti immobilizzazioni finanziarie (da 1 a 6 art.2426)

� Ammortamento del disaggio su prestiti (n° 7 art. 2426) � Valutazione dei crediti (n° 8 art. 2426) � Valutazione delle rimanenze di magazzino, delle attività finanziarie che non

costituiscono immobilizzazioni (da 9 a 11 art. 2426) � Valutazione dei lavori in corso su ordinazione

o I principi contabili � Definizione e funzione dei principi contabili � I principi contabili nazionali e internazionali: le diverse concezioni da cui

derivano • Le scritture di assestamento e le valutazioni di fine esercizio

o Le diverse tipologie di scritture di assestamento e il loro contenuto � Le scritture di completamento e di integrazione � Le scritture di rettifica � Le scritture di ammortamento

o La rilevazione delle imposte dirette o La situazione contabile post – assestamento o Le scritture di epilogo e di chiusura generale dei conti

• Il controllo contabile e la revisione contabile (art. 2409 bis) o Il giudizio della revisione (senza rilievi, con rilievi, negativo, impossibilità di

esprimere un giudizio) • Il bilancio in forma abbreviata (art. 2435 bis.)

3 . LA RIELABORAZIONE DEL BILANCIO. ANALISI DI BILANCIO PER INDICI E PER FLUSSI

• L’interpretazione del bilancio

o Interpretazione letterale o Interpretazione revisionale o Interpretazione prospettica

• Le analisi di bilancio o Analisi interne ed esterne o Analisi di bilancio per indici e analisi di bilancio per flussi

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o Limiti delle analisi di bilancio • La riclassificazione dello Stato Patrimoniale

o I margini della struttura patrimoniale � Margine di struttura essenziale (o primario) e globale (o secondario) � Capitale circolante netto � Margine di tesoreria

• La riclassificazione del Conto Economico o Conto economico riclassificato a “Valore aggiunto” o Conto economico riclassificato a “Ricavi e costi del venduto”

• Il bilancio economico – sociale • L’analisi per indici

o Analisi della redditività aziendale � La struttura del reddito con la rappresentazione del CE a valori percentuali � Il calcolo del ROE (Redditività del capitale di rischio) � Il calcolo del ROI (Redditività del capitale investito) � Il calcolo del ROD (Redditività del capitale di debito) � La redditività per singolo prodotto � Il calcolo del ROS (Redditività delle vendite) � Il calcolo della rotazione degli impieghi � La scomposizione del ROI � La scomposizione del ROE e l’effetto leva � Il calcolo stimato del valore economico creato

o Analisi della struttura patrimoniale � La composizione degli impieghi � La composizione delle fonti � La correlazione temporale fra impieghi e fonti

o Analisi della struttura finanziaria � Gli indici di solidità � Gli indici di liquidità e l’indebitamento finanziario netto � Gli indici di rotazione � Gli indici di durata

o Analisi della produttività � La produttività del capitale investito � La produttività del lavoro

• L’analisi per flussi o Concetto di flusso

� Flussi economici e flussi finanziari o Flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale

� Componenti di reddito monetari e non monetari � Determinazione del flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione

reddituale con il procedimento diretto (o analitico) e/o indiretto (sintetico) o Il rendiconto finanziario: finalità

� Il rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto • Variazioni reddituali (finanziarie e non finanziarie) e patrimoniali

(finanziarie e non finanziarie) • Modello del rendiconto finanziario delle variazioni di CCN • Informazioni desumibili dal rendiconto finanziario delle variazioni di

CCN � Il rendiconto finanziario delle variazioni di liqui dità netta

• Il flusso monetario generato dalle attività d’esercizio (cash flow operazionale)

• Modello del rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità netta

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4. LA GESTIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI

• Caratteristiche delle imprese industriali

o Concetto di produzione e distinzione fra produzione diretta e indiretta o I diversi settori dell’attività economica o Definizione di imprese industriali o I fattori produttivi e i processi di lavorazione accentrati o in outsourcing o Classificazione delle imprese industriali

� Imprese ad alta intensità di lavoro e imprese ad alta intensità di capitale � Imprese con produzioni i linea e con produzioni di processo � Imprese che lavorano su ordinazione e imprese che producono per il mercato � Imprese mono prodotto, multi prodotto e a produzione congiunta � Imprese di piccole, medie e grandi dimensioni sulla base dei parametri

ministeriali (DM 2005) che prevedono numero occupati, volume d’affari e ammontare degli investimenti

o Richiamo ai concetti di soggetto giuridico e di soggetto economico o La forma giuridica delle imprese industriali o Il vantaggio competitivo (ottenuto agendo sui costi o sulla differenziazione dei

prodotti) e la creazione di valore. o Le funzioni aziendali che generano valore suddivise in primarie, di supporto e

infrastrutturali • L’organizzazione nelle imprese industriali

o Concetto di organizzazione e suddivisione della stessa in organizzazione tecnica e organizzazione umana

o Richiamo ai concetti di organi e funzioni o Modelli organizzativi

� Struttura organizzativa elementare (imprese di piccole dimensioni che operano in un solo mercato e producono un solo tipo di prodotto)

� Struttura organizzativa per funzioni (imprese che attuano una produzione standardizzata caratterizzata da elevata specializzazione e divisione del lavoro)

� Struttura organizzativa per divisioni (imprese di grandi dimensioni che operano su più mercati e producono un mix differenziato di prodotti)

� Struttura organizzativa a matrice (sono presenti elementi della struttura organizzativa per divisioni insieme ad elementi della struttura organizzativa per funzioni)

• Il sistema informativo aziendale o Definizione di S.I.A. (Sistema Informativo Aziendale) o Obiettivi del sistema informativo aziendale o Le diverse parti che costituiscono il Sistema informativo aziendale: dai documenti

originari, al bilancio d’esercizio al reporting per la direzione � Contabilità elementari � Contabilità generale � Contabilità gestionale (o industriale) � Sistema di Budget � Rilevazioni statistiche

• La gestione nelle imprese industriali

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o Definizione di gestione; le fasi della gestione (finanziamenti, investimenti, trasformazione, disinvestimenti); operazioni esterne e interne di gestione

o I cicli aziendali (tecnico, economico, monetario) o La formazione del risultato reddito d’esercizio attraverso le diverse aree della

gestione (caratteristica, finanziaria, accessoria, straordinaria, fiscale) o Il patrimonio: definizione. Il patrimonio nell’aspetto qualitativo e nell’aspetto

quantitativo • La contabilità generale delle imprese industriali

o Oggetto e scopi della contabilità generale o Classificazione dei conti nel sistema del patrimonio e del risultato economico o Gli strumenti di rilevazione in contabilità generale: il piano dei conti, il libro

giornale, i conti di mastro o Aspetti tecnico – contabili relativamente a:

� Modalità di acquisizione delle immobilizzazioni materiali e immateriali � Immobilizzazioni finanziarie � Liquidazione e pagamento delle retribuzioni e dei contributi sociali � Acquisti e vendite di fattori a breve ciclo di utilizzo e relativo regolamento � Smobilizzo dei crediti di regolamento attraverso le RI. BA s.b.f., gli anticipi

su fatture, il factoring, la cartolarizzazione � Contributi in c/esercizio e in c/capitale

5. CONTABILITA’ ANALITICA, PROGRAMMAZIONE, CONTROLL O E REPORTING

(SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE)

• Gli scopi della contabilità direzionale • La contabilità gestionale (o industriale): oggetto di misurazione e finalità • Classificazione dei costi:

o Costi specifici, comuni, generali; o Diretti e indiretti; o Effettivi (consuntivi e preventivi) e standard; o Cessanti, emergenti, differenziali; o Industriali, commerciali, amministrativi, finanziari, fiscali; o Reali e figurativi; o Preventivi e consuntivi; o Fissi e variabili

• Il diagramma di redditività per l’analisi costi, volumi, risultati • La contabilità gestionale a costi diretti (D.C.)

o Il margine di contribuzione di 1° e di 2° livello • La contabilità gestionale a costi pieni (F.C.)

o Imputazione diretta e indiretta o Le configurazioni di costo o L’imputazione dei costi indiretti su base unica e su base multipla o La localizzazione dei costi o L’activity based costing (ABC) (Cenni)

• Dalla pianificazione strategica alla programmazione e al controllo della gestione o Articolazione del piano aziendale complessivo (piano economico, piano

patrimoniale, piano degli investimenti, piano dei finanziamenti) o Il controllo di gestione: finalità e schema che lega il processo nelle sue diverse fasi:

pianificazione, programmazione, gestione, controllo, decisioni da assumere…. • Il budget: definizione di budget generale d’esercizio ed elementi che deve contenere

(obiettivi, strumenti, persone coinvolte, tempi….)

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o Le diverse parti del budget generale d’esercizio (situazione economica e situazione patrimoniale)

o Formazione del budget generale d’esercizio (budget economico come sintesi dei budget settoriali; budget degli investimenti fissi; budget finanziario diviso nel prospetto fonti-impieghi e nel prospetto di tesoreria)

o Definizione dei dati standard sulla base del livello di efficienza produttiva ipotizzata (standard correnti, normali, ideali….)

• Il controllo strategico o controllo a bilancio o Processo di controllo attuato mediante il budget attraverso le sue fasi di

programmazione, budget, azione, rilevazione dei dati, confronto dei dati preventivi e consuntivi, calcolo degli scostamenti, individuazione delle cause, comunicazione con i report agli organi decisionali, decisioni prese…..

o Vantaggi e limiti del controllo a bilancio o L’analisi degli scostamenti fra dati consuntivi/effettivi e dati preventivi/di budget

(individuazione dello scostamento globale, scomposizione in scostamenti elementari di quantità e di prezzo, individuazione delle cause, adozione di azioni correttive)

o Scostamenti dei costi, di prezzo (Pst-Peff)xQe e di quantità (Qst-Qeff)xPst e scostamenti dei ricavi, di prezzo (Peff-Pst)xVeff e di volume (Veff-Vst)xPst

o Il sistema di reporting

6. LA REDAZIONE DEL BILANCIO CON DATI A SCELTA

• Indicazioni per la redazione del bilancio d’esercizio con dati a scelta • La redazione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico • I principali vincoli da osservare

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F I L O S O F I A

A.S. 2013/2014 DOCENTE: prof. GIAMPAOLO PASSALACQUA CLASSE V H

Profilo della classe Il comportamento degli alunni durante le lezioni è collaborativo. Dal punto di vista del profitto i ragazzi non sono stati sempre pronti anche se, alla fine dell’anno, tutti hanno raggiunto almeno la sufficienza. Circa un terzo degli alunni raggiunge risultati valutati come buoni o ottimi. La classe si è dimostrata particolarmente interessata durante le lezioni in cui abbiamo affrontato temi di attualità dal punto di vista della critica filosofica.

TEST E PROVE UTILIZZATE: le modalità di valutazione utilizzate sono quelle del colloquio orale e delle prove scritte. In questo caso, è stata valutata la prestazione orale dell’alunno, visto che ho richiesto loro di commentare verbalmente il lavoro scritto consegnato. TRAGUARDI FORMATIVI: così come programmato all’inizio dell’anno ho lavorato per sollecitare il loro livello di autonomia negli impegni e di critica nell’affrontare tematiche di carattere filosofico. Sul piano dell’autonomia posso ritenermi soddisfatto perché gli alunni si sono dimostrati capaci di mantenere gli impegni presi con il sottoscritto e di rispettare le scadenze relative a valutazioni ed altri impegni. Anche la sensibilità ed il senso critico nei confronti della realtà, sociale, economica, esistenziale trovo che siano particolarmente spiccati in questo gruppo classe. PROGRAMMA SVOLTO: avendo a disposizione solamente due ore settimanali, per motivi di carattere formativo (gite, impegni formativi, tirocini, ecc.) non sono riuscito a trattare tutti gli argomenti che avrei desiderato affrontare con i ragazzi, così come avevo preventivato. Alcune tematiche ed autori che avevo in animo di proporre alla classe non sono stato in grado di affrontarle. Altre tematiche sono state accennate più che approfondite (così come riportato in dettaglio nella sezione: programma svolto). OBIETTIVI: sintetizzare le discipline con gli strumenti della filosofia; applicazione del metodo scientifico per una valutazione autonoma e individuale di teorie, esposizione di fatti; conflitti sociali e ideologie; saper rielaborare creativamente e personalmente le diverse prospettive di analisi della realtà; utilizzare gli strumenti della filosofia per un’analisi critica e consapevole della realtà

STRUMENTI E METODI

Il metodo che ho privilegiato è quello della lezione frontale. Ho costantemente fornito appunti e schemi con l’intento di integrare le informazioni già a disposizione del libro di testo.

PROGRAMMA DI FILOSOFIA SVOLTO PER LA CLASSE V H ANNO SCOLASTICO 2013\2014

U. D. 1 ROMANTICISMO E IDEALISMO • Quadro storico • FICHTE: dialettica e rapporto io/non io (cenni); concezione politica in “Discorsi alla nazione

tedesca” ( popolo, lingua ed identità nazionale, patria) • HEGEL: cenni biografici; differenze con Kant e polemica con i romantici; concetto di spirito,

esistente e reale, dialettica, idea; fenomenologia dello spirito; il sistema: natura e spirito, individuo-famiglia-società civile-stato (cenni); razionalità della storia e spirito del popolo (cenni)

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U. D. 2 SCHOPENHAUER: il mondo come rappresentazione; concetto di Volontà; pessimismo; le vie di liberazione dal dolore U. D. 3 LA SCUOLA DEL SOSPETTO • MARX: presupposti filosofici in Feuerbach (alienazione, autocoscienza); critica a Hegel e

Feuerbach; individuo e società; alienazione; concezione materialistica della storia; concetti di lavoro, alienazione, merce, plusvalore e saggio del profitto; capitalismo e sistema economico-culturale borghese, crisi e lotta di classe, rivoluzione e progetto comunista

• NIETZSCHE: cenni biografici; dionisiaco e apollineo nella storia e nella cultura; chimica della

morale; la morte di Dio; annuncio di Zarathustra e dottrina dell’eterno ritorno; l’oltreuomo: la trasvalutazione di tutti i valori, nichilismo e volontà di potenza

• FREUD: cenni biografici; inconscio, rimozione, nevrosi; la tecnica psicoanalitica (dall’ipnosi all’

interpretazione del sogno e degli atti mancati, analisi del transfert); teoria della sessualità (libido, sessualità infantile, sviluppo psicosessuale); struttura della psiche (seconda topica); uomo e società (l’origine della civiltà, eros e thanatos)

U. D. 4 NASCITA E PRESUPPOSTI STORICI DEL PENSIERO POSITIVISTA

• Genesi, quadro storico, l’opera di Comte (cenni) Approfondimenti:

• Totalitarismo e fascismo: modernità e società di massa (definizione e caratteristiche); criteri per una difficile definizione del concetto di totalitarismo; progetto totalitario fascista: miti della propaganda, rapporto tra PNF –MINCULPOP- e Opera Nazionale Balilla • “Il Grande Inquisitore”- tratto da I fratelli Karamazov di Dostojievskji • Industria dell’alimentazione: incontro con esperta nutrizionista e giornalista. Qualità del cibo

venduto nella grande distribuzione e incidenza di diabete e cancro: dati scientifici e meccanismi di persuasione dei media.

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E D U C A Z I O N E F I S I C A A.S. 2013/2014 DOCENTE: prof. LOREDANA MARRA CLASSE V H

Le linee generali della seguente programmazione sono state discusse e concordate dai docenti di ed. fisica dell’I.T.C. Molari che hanno inteso in questo modo di definire le linee comuni di metodologia didattica e valutazione, pur salvaguardando la possibilità di compiere scelte diverse in relazione al profilo delle singole classi. Finalità dell’insegnamento e indicazioni metodologiche Per quel che riguarda i criteri didattici e il metodo seguiti nello svolgimento del programma mi sono attenuta alle norme che mi ero prefissata all’inizio dell’anno. Il mio lavoro ha conseguito lo scopo di concorrere con le altre componenti educative alla formazione della personalità degli alunni. La scelta degli esercizi è stata fatta in base alle esigenze della scolaresca al fine di ottenere un razionale sviluppo fisico. Gli esercizi sono stati eseguiti con la massima mobilità ed elasticità e una vasta gamma di combinazioni al fine di favorire l’educazione neuro-muscolare e coordinazione motoria. L’impiego dei grandi attrezzi è stato effettuato in maniera moderata e progressiva al fine di permettere una graduale padronanza fisica. Durante le lezioni svolte ho rispettato, in via generale, queste norme: ho dosato l’intensità della lezione, ho alternato l’apprendimento di gesti nuovi con la ripetizione di altri già acquisiti, ho alternato l’impegno di diversi gruppi muscolari, ho vigilato sulla comparsa di segni di fatica, ho guidato la scolaresca verso i giochi sportivi quali pallavolo, pallacanestro e calcetto intesi come mezzo efficace per lo sviluppo della cooperazione. Lo studio della teoria è stato effettuato per dare una formazione completa agli alunni attraverso la conoscenza dell’anatomia umana e favorire l’acquisizione di conoscenze relativa alla prevenzione degli infortuni e alla prestazione dei primi soccorsi, attraverso la traumatologia e il primo soccorso. Modalità di verifica Il giudizio che ho dato è stato frutto di una continua osservazione degli alunni nel loro comportamento e nel loro impegno. Ho cercato di individuare la vera personalità degli alunni, cioè le loro qualità strettamente tecniche e la consistenza del loro temperamento agonistico. La valutazione finale quindi è scaturita oltre che dalla misurazione delle prove, sia pratiche che teoriche, anche dall’impegno, dalla partecipazione, dalla progressione manifestata nell’esecuzione delle attività. Obiettivi educativi e di apprendimento La classe al termine dell’anno scolastico ha dimostrato un discreto miglioramento delle capacità iniziali ed è in grado di tollerare un carico di lavoro per un tempo prolungato, di eseguire movimenti con l’escursione più ampia possibile nell’ambito del normale raggio di movimento articolare, realizzare movimenti non complessi ma adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali, conoscere almeno due discipline individuali e uno sport di squadra. Il grado di preparazione del programma teorico si è rivelato positivo per la totalità degli alunni.

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In generale si può affermare che il livello raggiunto dalla maggior parte della classe è sicuramente buono con punte decisamente più che buone alcuni alunni si sono distinti per impegno e partecipazione costanti e uno studio efficace della teoria.

PROGRAMMA Perfezionamento degli schemi motori di base: - Es. elementari di sviluppo generale dalla stazione eretta e dal decubito supino, prono e laterale. - Es. tonificanti muscoli addominali e dorsali. - Es. di estensione e articolarità della colonna vertebrale, di scioltezza articolare, muscolare degli

arti. - Es. di potenziamento arti superiori e inferiori a carico naturale e con uso di palloni medicinali. - Es. di mobilità articolare a carattere generale, mobilità articolazione coxo-femorale e scapolo

omerale. - Es. a coppie di opposizione e resistenza eseguiti in forma tradizionale, stretching. - Percorsi di velocità e destrezza con serie di stazioni. - Pratica delle attività sportive: fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi. PROGRAMMA TEORICO Apparato scheletrico: tessuti, ossa, tronco, arti superiori e inferiori, osteoporosi. Apparato articolare: articolazioni sinartrosi, anfiartrosi e diartrosi, artrosi e artrite. Sistema muscolare: suddivisione dei muscoli struttura dei muscoli stirati come funzionano i muscoli processo aerobico e anaerobico tono muscolare le contrazioni muscolari Sistema nervoso: la cellula nervosa trasmissione dell’impulso nervoso anatomia del sistema nervoso centrale: encefalo e midollo spinale sistema nervoso periferico: i recettori sistema nervoso autonomo: simpatico e parasimpatico lesioni midollari Apparato cardiocircolatorio Il sangue, la coagulazione del sangue,i gruppi sanguigni Il cuore, il ciclo cardiaco, i parametri che misurano l’attività cardiaca, i vasi sanguigni, la grande e la piccola circolazione, la pressione arteriosa. L’apparato circolatorio durante l’attività fisica Paramorfismi: paramorfismi e dismorfismi paramorfismi del dorso e degli arti inferiori: abito astenico, dorso curvo, atteggiamento scoliotico, scapole alate, piede piatto, ginocchio varo e valgo. Elementi di primo soccorso:

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Numeri utili la respirazione artificiale il massaggio cardiaco lesioni a carico dei muscoli: contusione, crampo, stiramento, strappo lesioni a carico dell’apparato scheletrico e articolazioni: distorsione, lussazione, infrazione, frattura lesioni a carico dei tessuti: ferita, abrasione, emorragia, epistassi Doping: educazione e prevenzione cosa si intende con il termine droga farmaci che possono danneggiare l’organismo degli atleti pratica da condannare dal punto di vista etico e biologico Differenza tra Ed. Fisica, ginnastica e sport L’Ed. Fisica di ieri e di oggi: le basi educative e le prime esperienze europee: la scuola tedesca, svedese e inglese la situazione italiana: nascita e sviluppo dell’educazione fisica l’ed. fisica nel periodo fascista le olimpiadi la carta europea dello sport per tutti

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Classe V sez. H

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

E PLURIDISCIPLINARE

ATTIVITÀ CURRICOLARI

EXTRACURRICOLARI INTEGRATIVE E DI RECUPERO

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La classe, nel corso del corrente anno scolastico, ha partecipato alle seguenti attività:

• Corso di rianimazione cardio-polmonare • Viaggio di istruzione a Berlino • Visita alla mostra sul Liberty a Forlì, Musei San Domenico • Incontro con Gigi Riva (giornalista dell’Espresso) • Spettacolo teatrale in lingua inglese realizzato da “Palchetto Stage” tratto da The Picture of

Dorian Gray • Progetto “Educazione alla cooperazione”, patrocinato dalla Banca di Credito Cooperativo

Romagna Est • Visita al Parco Storico di Monte Sole a Marzabotto • Incontro con il magistrato Piergiorgio Morosini del pool antimafia • Incontro dibattito con il premio Nobel Amartya Sen • Conferenza su alimentazione, qualità del cibo e sistema dei consumi • “Fate il vostro gioco”: conferenza spettacolo sui rischi legati alla dipendenza dal gioco

d’azzardo • Orientamento post-diploma

Di seguito si presentano gli argomenti trattati dalle insegnanti di più discipline Argomento Materie coinvolte L’Unione europea Diritto, Spagnolo, Inglese Le istituzioni politiche nazionali Diritto, Inglese Globalizzazione e Green Economy Inglese, Spagnolo, Geografia Freud Italiano, Storia, Filosofia Oscar Wild, Ritratto di Dorian Gray Italiano, Inglese Totalitarismi Storia, Filosofia

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ATTIVITÀ DIDATTICA IN PREPARAZIONE DELLA TERZA PROVA Le due prove sono state somministrate a marzo e ad aprile; hanno coinvolto rispettivamente Diritto, Geografia, Inglese, Matematica, la prima e Diritto, Filosofia, Spagnolo, Matematica, la seconda.

TIPOLOGIA e VALUTAZIONE delle PROVE Il Consiglio di Classe ha scelto la tipologia dei quesiti a risposta singola coinvolgendo quattro discipline e proponendo dieci quesiti. CRITERI DI MISURAZIONE I/le docenti delle varie materie assegnano un punteggio in quindicesimi ripartito fra le varie discipline utilizzando la tabella sopra riportata. Il risultato finale della prova è dato dalla media dei punteggi conseguiti in ciascuna parte disciplinare, arrotondato per eccesso se, in presenza di decimali, la prima cifra decimale è uguale o supera il 5, per difetto in caso contrario.

ANALISI DEI RISULTATI In entrambe le simulazioni, i risultati hanno rispecchiato per ciascuno studente, senza significativi scostamenti, l'andamento dei profitti registrato nel corso dell' anno scolastico. TABELLE DI VALUTAZIONE Di seguito si riportano le tabelle utilizzate per la valutazione e le prove somministrate

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Istituto tecnico per il settore economico “Rino MOLARI” Santarcangelo di Romagna

Classe 5a H Brocca

Scheda di valutazione della 3 a prova: DIRITTO

Candidato/a…………………………………………………………………… INDICATORI Punteggio ELEMENTI DI GIUDIZIO Punti

Conoscenza dei contenuti e pertinenza alla traccia

1 2 3 4 5 6

Nulla Carente Lacunosa Essenziale Completa Approfondita ed elaborata

Capacità di rielaborazione e di sintesi

1 2 3 4 5

Limitata Incerta Adeguata Più che adeguata Ottima

Correttezza espositiva ed esatto uso dei termini specifici della disciplina

1 2 3 4

Inadeguata Imprecisa Corretta Appropriata ed articolata

PUNTEGGIO TOTALE

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Istituto tecnico per il settore economico “Rino MOLARI” Santarcangelo di Romagna

Classe 5a H Brocca

Scheda di valutazione della 3 a prova: FILOSOFIA

Candidato/a…………………………………………………………………… INDICATORI Punteggio ELEMENTI DI GIUDIZIO Punti

Conoscenza dei contenuti e pertinenza alla traccia

1 2 3 4 5 6

Nulla Carente Lacunosa Essenziale Completa Approfondita ed elaborata

Capacità di rielaborazione e di sintesi

1 2 3 4 5

Limitata Incerta Adeguata Più che adeguata Ottima

Correttezza espositiva ed esatto uso dei termini specifici della disciplina

1 2 3 4

Inadeguata Imprecisa Corretta Appropriata ed articolata

PUNTEGGIO TOTALE

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Istituto tecnico per il settore economico “Rino MOLARI” Santarcangelo di Romagna

Classe 5a H Brocca

Scheda di valutazione della 3 a prova: GEOGRAFIA

Candidato/a…………………………………………………………………… INDICATORI Punteggio ELEMENTI DI GIUDIZIO Punti

Conoscenza dei contenuti e pertinenza alla traccia

1 2 3 4 5 6

Nulla Carente Lacunosa Essenziale Completa Approfondita ed elaborata

Capacità di rielaborazione e di sintesi

1 2 3 4 5

Limitata Incerta Adeguata Più che adeguata Ottima

Correttezza espositiva ed esatto uso dei termini specifici della disciplina

1 2 3 4

Inadeguata Imprecisa Corretta Appropriata ed articolata

PUNTEGGIO TOTALE

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ESAME DI STATO ………….. – Commissione………………………… Griglia di correzione della terza prova scritta – Tipologia B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA .

Materia : Inglese Griglia di valutazione con descrittori (valutazione in quindicesimi) Candidato………………………………………… Classe…………………….. INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO

Ampia, approfondita e ben articolata,arricchita di molti spunti personali e riferimenti completi e puntuali

6

Completa e omogenea, con semplici analisi e sintesi 5 Adeguata agli obiettivi essenziali, anche se mancano dei dettagli e/o ci sono alcuni errori lievi e i collegamenti presentano qualche incertezza

4

Non completamente adeguata agli obiettivi essenziali, poiché l’argomento è trattato solo parzialmente (manca una parte della risposta)

3

Le informazioni sono incerte e incomplete, e/o non vi è aderenza alla traccia 2

Conoscenza dei contenuti: conoscenza degli argomenti e aderenza alla traccia PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE: 6

Inadeguati gli obiettivi minimi, con conoscenze incerte e lacunose 1 Lessico ricco ed appropriato, strutture sintattiche articolate e corrette, senza errori di ortografia

6

Linguaggio corretto e fluido con poche imprecisioni lessicali e grammaticali 5 Linguaggio non sempre corretto, anche con interferenze della L1, ma non tali da compromettere la comunicazione

4

Ripetuti errori grammaticali e lessico improprio e/o povero 3 Errori di lessico, ortografia e grammatica che rendono a volte faticosa la comunicazione

2

Lingua: Morfosintassi, lessico e ortografia PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE: 6 Numerosi e gravi errori di lessico e di grammatica che rendono la comunicazione

difficile, quando non impossibile 1

Capacità di analizzare, sintetizzare e rielaborare personalmente 3

Svolgimento del testo abbastanza equilibrato , pur con qualche ripetizione mnemonica

2,5

Svolgimento del testo non equilibrato, con ripetizione di concetti e/o mancata conclusione

2

Organizzazione del testo: Capacità di analisi,sintesi e rielaborazione PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE: 3

Strutturazione del testo frammentaria, incompleta e confusa 1

QUESITO CONOSCENZA

DEI CONTENUTI LINGUA ORGANIZZAZIONE

DEL TESTO PUNTEGGIO PARZIALE

1 2

Per la prova è consentito l’uso dei dizionari monolingue e bilingue.

Voto complessivo attribuito alla prova __________________/15

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ESAME DI STATO ………….. – Commissione………………………… Griglia di correzione della terza prova scritta – Tipologia B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA .

Materia: Spagnolo Griglia di valutazione con descrittori (valutazione in quindicesimi) Candidato………………………………………… Classe…………………….. INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO

Ampia, approfondita e ben articolata,arricchita di molti spunti personali e riferimenti completi e puntuali

6

Completa e omogenea, con semplici analisi e sintesi 5 Adeguata agli obiettivi essenziali, anche se mancano dei dettagli e/o ci sono alcuni errori lievi e i collegamenti presentano qualche incertezza

4

Non completamente adeguata agli obiettivi essenziali, poiché l’argomento è trattato solo parzialmente (manca una parte della risposta)

3

Le informazioni sono incerte e incomplete, e/o non vi è aderenza alla traccia 2

Conoscenza dei contenuti: conoscenza degli argomenti e aderenza alla traccia PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE: 6

Inadeguati gli obiettivi minimi, con conoscenze incerte e lacunose 1 Lessico ricco ed appropriato, strutture sintattiche articolate e corrette, senza errori di ortografia

6

Linguaggio corretto e fluido con poche imprecisioni lessicali e grammaticali 5 Linguaggio non sempre corretto, anche con interferenze della L1, ma non tali da compromettere la comunicazione

4

Ripetuti errori grammaticali e lessico improprio e/o povero 3 Errori di lessico, ortografia e grammatica che rendono a volte faticosa la comunicazione

2

Lingua: Morfosintassi, lessico e ortografia PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE: 6 Numerosi e gravi errori di lessico e di grammatica che rendono la comunicazione

difficile, quando non impossibile 1

Capacità di analizzare, sintetizzare e rielaborare personalmente 3

Svolgimento del testo abbastanza equilibrato , pur con qualche ripetizione mnemonica

2,5

Svolgimento del testo non equilibrato, con ripetizione di concetti e/o mancata conclusione

2

Organizzazione del testo: Capacità di analisi,sintesi e rielaborazione PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE: 3

Strutturazione del testo frammentaria, incompleta e confusa 1

QUESITO CONOSCENZA

DEI CONTENUTI LINGUA ORGANIZZAZIONE

DEL TESTO PUNTEGGIO PARZIALE

1 2

Per la prova è consentito l’uso dei dizionari monolingue e bilingue.

Voto complessivo attribuito alla prova __________________/15

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I.T. per il settore economico “Rino MOLARI” Santarcangelo di Romagna

Classe 5a H Brocca

Scheda di valutazione della 3 a prova : MATEMATICA

Candidato/a…………………………………………………………………… INDICATORI Punteggio ELEMENTI DI GIUDIZIO Punti

Conoscenze dei contenuti e pertinenza alla traccia

1 2 3 4 5 6

Pressoché nulle Carenti Lacunose Essenziali Complete Approfondite

Capacità di rielaborazione applicazione sintesi

1 2 3 4 5 6

Scarse Limitate Incerte Adeguate Più che adeguate Ottime

Correttezza espositiva ed esatto uso dei termini specifici della disciplina

1 2 3

Inadeguata ed imprecisa Corretta Appropriata ed articolata

PUNTEGGIO TOTALE

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE

RINO MOLARI

SANTARCANGELO DI ROMAGNA

Prima simulazione della terza prova 03/03/2014

A.S. 2013-2014 Classe VH

Materie Diritto Geografia Inglese Matematica

Durata della prova: 3 ore Strumenti consentiti: calcolatrice; dizionario monolingue e/o bilingue di Inglese

Nome Cognome Punti /15

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Prova di DIRITTO COGNOME E NOME___________________________________ Descrivi gli atti normativi che il Governo può adottare, evidenziandone le differenze ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Descrivi, a tua scelta, una delle funzioni della Corte Costituzionale ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Il Parlamento è un organo costituzionale, collegiale, bicamerale e rappresentativo. Qual è il significato di questi attributi? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE ““““R.MOLARI ” ” ” ” –––– SANTARCANGELO DI ROMAGNA

SIMULAZIONE TERZA PROVA - CLASSE 5H

COGNOME………………………………… NOME………………………………………

DATA 03/03/2014 GEOGRAFIA 1 Confronta le dinamiche demografiche della Cina con quelle dell' India ed illustra i risultati delle politiche demografiche intraprese (max 10 righe) ________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________ 2 Confronta l'agricoltura commerciale dei grandi spazi con quella contadina, evidenziandone le differenze e le eventuali analogie (max 10 righe) ________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

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Anno Scolastico 2013-2014 SIMULAZIONE TERZA PROVA LINGUA INGLESE

Classe VH Name_________________________________ Date_______________

Mark:_____ With reference to the text explain what INCOTERMS are, when they were established and why. Try to write about the responsibilities, in terms of costs and risks of transportation, both for the importer and the exporter, of each group. Also, explain what the price CIF London includes exactly. (ten lines) “….. They were first published in Paris in 1963 and have been periodically updated to reflect the changing methods of transport and delivery…..Incoterms 2010, operative from 1 January 2011, are divided into two categories: Terms for any mode of transport; Terms for Sea and inland waterway Transport. (……) When prices are quoted in a sales contract they can be accompanied by the abbreviation for one of the incoterms which indicates exactly what the price covers.(For example € 550 CIF London means that the price of € 550 includes………………………………………………………………………………………………………………………………..) Incoterms FAS, FOB, CFR and CIF are only used with reference to transportation by ship. All the others can be used with any form of transportation. …. The 11 Incoterms can be divided into groups according to whom has most responsibility.” ________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

2. Write a short essay (10 lines) about different methods of payment in foreign trade. ________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

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Simulazione terza prova classe 5° H Materia: MATEMATICA Alunno:………………………………. 3 Marzo 2014 1. Illustrare come si determina il coefficiente di elasticità della domanda e quali informazioni si possono ricavare da

esso.

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………..……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

2. Un’impresa produce un bene che vende al prezzo di euro 300, sostenendo costi espressi dalla funzione 24,0805000)( xxxC ++= . Determinare la quantità da produrre per avere il massimo utile e la quantità

minima per non essere in perdita, nell’ipotesi che la capacità produttiva massima sia di 350 pezzi. Determinare inoltre le funzioni del costo unitario e del costo marginale.

3. Della seguente funzione studiare l’andamento sul dominio e determinare gli asintoti:

1

1

−= xey

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE

RINO MOLARI

SANTARCANGELO DI ROMAGNA

Seconda simulazione della terza prova 08/04/2014

A.S. 2013-2014 Classe VH

Materie Diritto Filosofia Spagnolo Matematica

Durata della prova: 3 ore Strumenti consentiti: calcolatrice; vocabolario monolingue e/o bilingue di Spagnolo

Nome Cognome Punti /15

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Simulazione terza prova classe 5° H Materia: MATEMATICA Alunno:………………………………. 8 Aprile 2014 4. Illustrare il modello matematico relativo alla determinazione del lotto economico d’acquisto e le ipotesi

semplificatrici che stanno alla base dello stesso. (max 8 righe)

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

5. Data la funzione reale xexy 2= determinare:

a. il dominio, le intersezioni con gli assi, il segno, b. i massimi ed i minimi relativi, il massimo assoluto ed il minimo assoluto nell’intervallo [-1;2]. 3. Ad un tornitore, da parte di una fonderia, vengono proposte tre lavorazioni di rifinitura settimanale con i seguenti

compensi: a. Euro 1,89 per ogni pezzo rifinito, b. Euro 0,89 per ogni pezzo più un compenso fisso di euro 600, c. Euro 0,35 per ogni pezzo più un compenso fisso di euro 870.

In base al numero di pezzi che pensa di rifinire settimanalmente determinare il compenso più conveniente per il tornitore.

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VERIFICA DI DIRITTO COGNOME E NOME_____________________________ CLASSE:_______________________________________ DATA:_________________________________________ Il candidato risponda ai seguenti quesiti (max. 10 righe) Oltre alla funzione legislativa, al Parlamento sono attribuite altre funzioni. Quali? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Come è composto e quali sono le principali funzioni del Consiglio dei ministri dell’Unione europea? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Che cosa sono le “formazioni sociali”, cui vengono attribuiti “diritti collettivi” ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________

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VERIFICA DI FILOSOFIA COGNOME E NOME_____________________________ CLASSE:_______________________________________ DATA:_________________________________________ - Saggio del plusvalore, saggio del profitto: quali differenze

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………..………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………..……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

- Relazione tra valori morali, religiosi e classi dominanti ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………..………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………..……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE

PROPOSTE DAL

CONSIGLIO DI CLASSE

PER LE PROVE D’ESAME

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PROVA SCRITTA DI ITALIANO

Tipologia della prova A – B – C – D

Conoscenza specifica degli argomenti e aderenza alla

traccia

♦ Conosce parzialmente il tema e non sempre aderisce alla traccia (p. 1)

♦ Conosce in modo corretto ma limitato il tema proposto e aderisce alla traccia (p. 2)

♦ Conosce ampiamente e approfonditamente il tema proposto (p. 3)

Padronanza della lingua

♦ Articola l'esposizione in modo non sempre coerente e corretto (p. 1) ♦ Articola l'esposizione in modo corretto ed adeguato ma semplice (p.

2) ♦ Articola l'esposizione in modo ricco e fluido e con un adeguato re-

gistro linguistico (p. 3)

Capacità di analisi

♦ Non sa individuare i concetti chiave del tema (p. 1) ♦ Sa individuare alcuni aspetti significativi del tema (p. 2) ♦ Sa analizzare i vari aspetti del tema e approfondisce adeguatamente

(p. 3)

Capacità di sintesi

♦ Non sa collegare i concetti chiave (p. 1) ♦ Sa stabilire semplici collegamenti tra i concetti chiave (p. 2) ♦ Sa stabilire efficaci collegamenti tra i concetti chiave (p. 3)

Capacità di elaborazione critica

♦ Non esprime giudizi né opera scelte personali (p. 1) ♦ Esprime giudizi e scelte personali adeguatamente motivati (p. 2) ♦ Esprime giudizi e scelte ampiamente e criticamente motivati (p. 3)

Nota: E’ previsto l’uso di decimali. Il voto finale viene arrotondato per eccesso, se il primo decimale è uguale o superiore a 5, per difetto in caso contrario

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PROVA SCRITTA DI ECONOMIA AZIENDALE

CANDIDATO/A………………………………………CLASSE ……………….

INDICATORI DESCRITTORI

PARTE TEORICA INTRODUTTIVA

Conoscenza dell’argomento e linguaggio utilizzato Totale 3 punti

• 1 superficiale • 2 semplice ma adeguato * • 2,50 generalmente corretto e completo • 3 completo e approfondito

Conoscenza, correttezza e completezza dell’argomento richiesto Totale 3 punti

• 0,50 - 1,00 E’ stata esaminata una minima parte degli aspetti richiesti e la trattazione risulta molto carente e gravemente scorretta

• 1,00 – 1,50 Non sono stati esaminati tutti gli aspetti richiesti e la trattazione risulta parziale e spesso scorretta

• 2,00 L’analisi è adeguatamente articolata ma non sempre corretta, nessun aspetto è stato approfondito *

• 2,50 Gli aspetti fondamentali sono stati esaminati e trattati in modo corretto e generalmente completo

• 3,00 Tutti gli aspetti sono stati sviluppati in modo completo ed approfondito

PARTE APPLICATIVA OBBLIGATORIA

Capacità di effettuare le rielaborazioni richieste e pertinenza alla traccia Totale 5 punti

• 0,50 - 1,00 Non sono stati rispettati i vincoli ed i valori sono completamente incoerenti

• 2,00 Sono stati rispettati alcuni vincoli e sono stati commessi errori che denotano carenza di elaborazione logica

• 3,00 E’ stata rispettata una buona parte dei vincoli e sono stati commessi alcuni errori *

• 3,50 I vincoli sono stati rispettati in gran parte e sono stati commessi lievi errori e imprecisioni

• 4,00 Sono stati rispettati tutti i vincoli e non è stato commesso alcun grave errore

• 5,00 compito completo ed approfondito, emergono buone capacità di rielaborazione delle conoscenze

PUNTO A SCELTA

Conoscenza dell’argomento e pertinenza alla traccia Totale 4 punti

• 1,00 frammentaria • 2,00 superficiale • 3,00 semplice ma adeguata * • 3,5 generalmente corretto e completo • 4,00 completa ed approfondita

PUNTEGGIO TOTALE …………../15

* livello sufficienza L’eventuale punteggio con decimali si arrotonda all’unità superiore

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA SCRITTA

Tipologia di prova: Quesiti a risposta singola Per le griglie di valutazione proposte si rimanda la commissione alle griglie utilizzate per le simulazioni della terza prova

CRITERI DI MISURAZIONE

I/le docenti delle varie materie assegnano un punteggio in quindicesimi ripartito fra le varie discipline utilizzando la tabella sopra riportata. Il risultato finale della prova è dato dalla media dei punteggi conseguiti in ciascuna parte disciplinare.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO

Cognome e nome dello studente

Argomento presentato dallo studente

INDICATORI

Punteggio massimo

attribuibile all’indicatore

Livelli di valore / valutazione

Punteggio corrispondente ai diversi livelli

Voto attribuito

all'índicatore

1) Competenze linguistiche (generali e specifiche)

7 punti

� Nullo 1 � Scarso 3 � Mediocre 4 � Sufficiente 5 � Discreto 5,5 � Buono 6 � Ottimo 7

2) conoscenza specifica degli argomenti richiesti

10 punti

� Nullo 1 � Scarso 4 � Mediocre 5,5 � Sufficiente 7 � Discreto 8 � Buono 9 � Ottimo 10

3) capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle anche in forma pluridisciplinare

6 punti

� Nullo 1 � Scarso 2 � Mediocre 3,5 � Sufficiente 4 � Discreto 4,5 � Buono 5 � Ottimo 6

4) Capacità di discussione e approfondimento dei diversi argomenti

4 punti

� Nullo 1 � Scarso 1,5 � Mediocre 2 � Sufficiente 2,5 � Discreto 3 � Buono 3,5 � Ottimo 4

5) Originalità e creatività 3 punti

� Nullo 0 � Scarso 0,5 � Mediocre 1 � Sufficiente 1,5 � Discreto 2 � Buono 2,5 � Ottimo 3

Santarcangelo, il _____________ voto complessivo attribuito alla prova __________/30 I Commissari Il Presidente

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Santarcangelo di Romagna, 15 maggio 2014

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ANNO SCOLASTICO 2010/2011

CLASSE 5a SEZIONE B

MATERIA DOCENTE FIRMA

RELIGIONE Manuel Mussoni

ITALIANO Marina Pulvirenti

STORIA Marina Pulvirenti

INGLESE 1° LINGUA Fausta Tassinari

SPAGNOLO 2° LINGUA Emanuela Colagrande

MATEMATICA Laura Spada

GEOGRAFIA ECONOMICA Marisa Fazi

DIRITTO Anna Maria Perazzi

SCIENZA DELLE FINANZE Anna Maria Perazzi

ECONOMIA AZIENDALE Elvio Seleghini

EDUCAZIONE FISICA Loredana Marra

FILOSOFIA Giampaolo Passalacqua

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE

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CLASSE V H

TITOLI DELL’ARGOMENTO

INIZIO COLLOQUIO

A.S. 2013/2014

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Aletta Matteo Il razzismo e la discriminazione razziale

Azzolini Alessandro L’incubo americano

Belletti Andrea L'evoluzione del totalitarismo

Biagetti Giulia Le leggi cambiano, le verità universali restano

Biondi Arianna L’agricoltura

Bronzetti Giorgia La trasgressione

Buda Mattia Il Fascismo

Buldrini Margherita Altruismo, un sorriso per tutti.

Casadei Erika Fotografia: il riconoscimento simultaneo, in una frazione di secondo, del significato di un evento.

Catasca Cesare La Resistenza nel nostro territorio

Celli Sara L’equitazione

Clementi Diego Il tatuaggio e la percezione del corpo

Colletta Federica La musica

Ficcadenti Federica Le voci dei numeri

Magnani Beatrice Salute e benessere

Magnani Michele Commercio internazionale

Mazza Mattia La tutela del lavoratore

Michilli Michael Il calcio

Monaldi Giulia Spero soltanto che non ci dimentichiamo di una cosa, che era tutto cominciato da un topo

Neri Carlotta La salsa cubana

Nicoletti Cecilia Date alle donne occasioni adeguate ed esse potranno fare tutto

Pozzi Luca Le armi di distruzione di massa

Ridolfi Alessandro I diritti umani

L’indicazione, peraltro non vincolante, data agli studenti e alle studentesse che intendono presentare come argomento a scelta per il colloquio un lavoro svolto su un argomento multidisciplinare (cosiddetta “tesina”) è stata quella di seguire un discorso coerente e di evitare di frammentare la trattazione esclusivamente per discipline.

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INDICE RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE pag. 2 METODO DI STUDIO pag. 3 METODO DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE pag. 3 OBIETTIVI GENERALI DI INDIRIZZO pag. 3 OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INDIRIZZO pag. 4 PIANO DI STUDIO DELLA CLASSE pag. 5 PERMANENZA DEL CORPO DOCENTE pag. 5 CONTINUITÀ DIDATTICA NEL TRIENNIO pag. 5 TEMPI pag. 5 RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI pag. 6 RELIGIONE CATTOLICA pag. 7 ITALIANO pag. 8 STORIA pag. 12 MATEMATICA APPLICATA pag. 15 INGLESE pag. 19 SPAGNOLO pag. 25 GEOGRAFIA ECONOMICA pag. 28 DIRITTO pag. 32 SCIENZA DELLE FINANZE pag. 37 ECONOMIA AZIENDALE pag. 40 FILOSOFIA pag. 48 EDUCAZIONE FISICA pag. 50 PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE E PLURIDISCIPLINARE pag. 53 ATTIVITÀ DIDATTICA IN PREPARAZIONE DELLA TERZA PROVA pag. 55 GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE pag. 56 PRIMA SIMULAZIONE DELLA III PROVA pag. 62 SECONDA SIMULAZIONE DELLA III PROVA pag. 67 GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROPOSTE pag. 71 FIRME DEI DOCENTI pag. 77 TITOLI DELL’ARGOMENTO SCELTO PER L’INIZIO DEL COLLOQUIO pag. 78