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Ne solo pt!r combattere affer- miamo la hl.h;llà, ma anche lo! so- prallullo per ricostruire il volto della noslra Italia, oggi oppressa e mUlilata e sanguinante, mentre la guerra continua. Ricostruire nella libertà in ogni settore, ritro- vare la vera l'oluzione di ogni problema IndivLduale e sociale contro tutti i pregiudizi mentali e gli ostacoli materiali. Il nostro lavoro è illuminato dalla luce vera degli eterni prin· clpL del CrislianesulIo; vuoi esse- re nostro primo allo il ricOrto- scerel discepoli del divino libe- ratore: Cristo. Amiamo la libertà, non il ca- priccio, l'arbitrio, l'anarchia. Vera libertà riconosce l'aulorità ed im- plica Iimita1.Ìone dell' individuo perchè non ammette sopraffazione di allri. liberiamoci dunque da ogni oslacolo dell' errore, deWoppres· sione, della ed apprestia· moci a serVLTt' la Patria in umil- là, francheaa, sacrificLo, cosi da Irovarci lutti, compatti dinnanzi agli immen!'!i doveri che ci atteno dono. e forti. .... :'fu,", I . \J Di r itto di di men tic are e dovere di ri cordare , Il pOler dimenttcare è una del- le risorse dell' UOhlO. Sui doluri, sulle sconfitte, sui tradimenti, col passare del tempo, una forza agisce per la tranquil- lità degli umani. E' una forza grigia che raddolcisce i sentimen· ti, che placa le passioni, che at- tenua progressivamente gli impe- ti, che scolara i ricordi più bruc- cianll. Per essa torna al cuore degli uomini la serenità e si ri- compone la calma dopo la temo pesta. Per chi crede grandezza morale del perdono, per chi ha fede nelle forze dello spirito, il dimenticare non è solo una pos- 15 Aprile 1944 ziali della ricostruzione, se è vero che non sull'odio ma sull'amore si dovrà ricostruire, sulla dia e non sulla discordia, sulla cooperazione e non sulla inimi. cizia. Credo che una persona, quan- do si traiti soltanto di sè, e quan- do la giustizia non venga con ciò violata. abbia non solo il polere ma il diritto di dimenticare al- lorchè, con elementi sicuri, possa l'RINCIP I PROGRA.lI!LI.1 'ICI DI RICOSTRl'ZION B SOCIALE DBLLA l)BMOCRAZIA ORISTIANA J. - Riconoscimento e rispetto dei Dio, Umanita, Palria, Famiglia, Persona, universalmente come suprema garantia dell'ulftoniou e feconda convivenu umana. 2. - Inviolablli tl perlOna umlna nel riconoscimento e tutela delle sue prerO(ative di diinita e libe.rtì, nel rispeUo della sua coscienz.a e dei pdadpi buil. "'; della famiglia II! della proprieta. 3. - Siato dl"loOCralko SOCiale, espressione correnti vive ed operose della nalJonc, co" ktituzioni parlamentari eletle per suffra,io univer- sale e dell'indirino pOlitico e degl' inteTl'$e1 particolari at!Ue singole eaLI.lIiI:0rte dc lavorator•. 4 .• Indipendenti ùt.lla magistratura e garantia di tutela dei diritti per- sonlh ed istihilinn.11! di fronle allo stato c,,111 creuione di una Corte supremi di O"llllzia. 5 .• Elilllinazlon" dC:! c':r,italismo sia delle concentrazioni, industriali e finanliarie, ('<) 1I 1! wa uale trasform8l;ione dei congegni indu· striali e bancari wel'lO la gestione associata tra lavoro e capitale che va dalla creazione di cooperative o di consorzi per certune, alla so· cializzazionc per certe altre. 6. - Realizlazione immediata di qua nte.. ;; IJtlle esigenze della diinita IImana e crisliana del lAvoratore con UII miglioramento generale delle sue condizioni di vi., stabilendo per I.. . sua famiglia una casa pro- pria, particolari provvidenle per i suoi figli piu meritevoli, e assicu- rando economkamenle la SUI vecchiaia. 7 .• Protelione T rafforzamento della piccola industria e soprattutto del- l'artigianato. ulela del piccolo risparmio e della piccola proprietà. S. - Provvidenze assicurative ed. economiche tendenti ad agevolare l'acquisto delll lerra di parte dei conl.adini con riforme dirette a li· mitare la proprieta foridl"nia e a costiLuire una classe di piccoli pro- prietari indipendenli. 9 .• Adeguato dclle condizioni di vita e di trallamento e<:onomico di tlltti gli impiegati pubbl.ici e .. IO •• Politica dlretU a favome di ma.lene pTlmc alle Nadoni plU abbienti e a una sempre ptu larga attuazione del h- bero scambio. 11. - Rico5truzionè sociale cd e<:onomic:a dell'Europa attraverso l.a fede- razione dee:li Stati europei. 12 •• Creaaione nella Comunila degli Stati di organi atti a rivedere i trai- lati ingiusti, ad eliminare la guerra e la sopraffazione di qualsiasi par- tito a danno dei liberi dttadini da ogni atto di crudeltà e persecuzione. Una rapprrsmlatil'a, esprtssiont dI'I suffragio aniversale, fondato sulf'agaalianlla dIritti t dei do l'eri, animata dallo spirito di fraternità cM P jtrmmlo l'ila/e dd/a Civiltà Cris/iana: Qursto il regime (Ii domani. sibilità fortu nata i molle volte è anche un dovere. E nella gran- dezza d'animo di chi cosciente- mente dimentica i lorti ricevuti, c'è forse una delle forze esseno logicamente prevedere che non si ripeterà l'azione immorale. Ma c'è una nece!sità superiore. Sul naturale logorio del tempo, sul lento indebolirsi dei ricordi, j

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LA LiBERTÀ ... ill/tI di IMltlil pflpnlokht, t _II #pniflfltttl .mIlD pf'tMl<l"/t. di ,,,,.,, .u. " .. ,,,Ii.i,. IIQ IU'_ nlDlt.

MANZONI S'ori" Riv. FranCfte 1M Inlrod.

ORGAN.O DEL MOVIMENTO DEMOCRATICO CRISTIANO

221 0 giorno dell'occuplZione nazisla.

Libertà Abbiamo IÒCTlUO la parula Li­

bena sulla nOstra bandiera di az!!.} •• !: democratica. Precisiamo SUbllv il senso che: 1101 diamo a qUt!slit paroLa: lIuli vogbarno es­sere Irallllcsi.

AnJ:ltullo vogliamu assumere una l.h:clsa poslZ.lone conlrO ogm eSlfllUlsmo ulualOnalt. Culllw o­~ni violenza polrtlca, contro ogni upprimt:nle grel!, Un di vita: per­che vogliamo salVI i dirllti civili della Nazione e I 'uoi lineamenti cristiani.

Ne solo pt!r combattere affer­miamo la hl.h;llà, ma anche lo! so­prallullo per ricostruire il volto della noslra Italia, oggi oppressa e mUlilata e sanguinante, mentre la guerra continua. Ricostruire nella libertà in ogni settore, ritro­vare la vera l'oluzione di ogni problema IndivLduale e sociale contro tutti i pregiudizi mentali e gli ostacoli materiali.

Il nostro lavoro è illuminato dalla luce vera degli eterni prin· clpL del CrislianesulIo; vuoi esse­re nostro primo allo il ricOrto­scerel discepoli del divino libe­ratore: Cristo.

Amiamo la libertà, non il ca­priccio, l'arbitrio, l'anarchia. Vera libertà riconosce l'aulorità ed im­plica Iimita1.Ìone dell' individuo perchè non ammette sopraffazione di allri.

liberiamoci dunque da ogni oslacolo dell' errore, deWoppres· sione, della pig~izia ed apprestia· moci a serVLTt' la Patria in umil­là, francheaa, sacrificLo, cosi da Irovarci lutti, compatti dinnanzi agli immen!'!i doveri che ci atteno dono. /ib~ri e forti. ....

:'fu,", I . \J

Diritto di dimenticare e dovere di ricordare

, Il pOler dimenttcare è una del­

le risorse dell' UOhlO. Sui doluri, sulle sconfitte, sui

tradimenti, col passare del tempo, una forza agisce per la tranquil­lità degli umani. E' una forza

grigia che raddolcisce i sentimen· ti, che placa le passioni, che at­tenua progressivamente gli impe­ti, che scolara i ricordi più bruc­cianll. Per essa torna al cuore degli uomini la serenità e si ri­compone la calma dopo la temo pesta.

Per chi crede n~lJa grandezza morale del perdono, per chi ha fede nelle forze dello spirito, il dimenticare non è solo una pos-

15 Aprile 1944

ziali della ricostruzione, se è vero che non sull'odio ma sull'amore si dovrà ricostruire, sulla concor~ dia e non sulla discordia, sulla cooperazione e non sulla inimi. cizia.

Credo che una persona, quan­do si traiti soltanto di sè, e quan­do la giustizia non venga con ciò violata. abbia non solo il polere ma il diritto di dimenticare al­lorchè, con elementi sicuri, possa

l'RINCIP I PROGRA.lI!LI.1'ICI DI RICOSTRl'ZION B

SOCIALE DBLLA l)BMOCRAZIA ORISTIANA

J. - Riconoscimento e rispetto dei valcm ~Jùndamentali: Dio, Umanita, Palria, Famiglia, Persona, ricon~ciuti universalmente come suprema garantia dell'ulftoniou e feconda convivenu umana.

2. - Inviolabllitl ~lla perlOna umlna nel riconoscimento e tutela delle sue prerO(ative di diinita e libe.rtì, nel rispeUo della sua coscienz.a e dei pdadpi buil."'; della famiglia II! della proprieta.

3. - Siato dl"loOCralko SOCiale, espressione del~ correnti vive ed operose della nalJonc, co" ktituzioni parlamentari eletle per suffra,io univer­sale e rappr~enlati"e dell'indirino pOlitico e degl' inteTl'$e1 particolari at!Ue singole eaLI.lIiI:0rte dc lavorator •.

4 .• Indipendenti ùt.lla magistratura e garantia di tutela dei diritti per­sonlh ed istihilinn.11! di fronle allo stato c,,111 creuione di una Corte supremi di O"llllzia.

5 .• Elilllinazlon" dC:! c':r,italismo sia delle concentrazioni, industriali e finanliarie, ('<)1I1! wa uale trasform8l;ione dei ~randi congegni indu· striali e bancari wel'lO la gestione associata tra lavoro e capitale che va dalla creazione di cooperative o di consorzi per certune, alla so· cializzazionc per certe altre.

6. - Realizlazione immediata di quante.. ;; IJtlle esigenze della diinita IImana e crisliana del lAvoratore con UII miglioramento generale delle sue condizioni di vi., stabilendo per I .. . sua famiglia una casa pro­pria, particolari provvidenle per i suoi figli piu meritevoli, e assicu­rando economkamenle la SUI vecchiaia.

7 .• Protelione T rafforzamento della piccola industria e soprattutto del­l'artigianato. ulela del piccolo risparmio e della piccola proprietà.

S. - Provvidenze assicurative ed. economiche tendenti ad agevolare l'acquisto delll lerra di parte dei conl.adini con riforme dirette a li· mitare la proprieta foridl"nia e a costiLuire una classe di piccoli pro­prietari indipendenli.

9 .• Adeguato mi~lioramento dclle condizioni di vita e di trallamento e<:onomico di tlltti gli impiegati pubbl.ici e .priva~i... ..

IO •• Politica inter!1.nion~le dlretU a favome glL.~CqUlstl di ma.lene pTlmc alle Nadoni plU abbienti e a una sempre ptu larga attuazione del h­bero scambio.

11. - Rico5truzionè sociale cd e<:onomic:a dell'Europa attraverso l.a fede­razione dee:li Stati europei.

12 •• Creaaione nella Comunila degli Stati di organi atti a rivedere i trai­lati ingiusti, ad eliminare la guerra e la sopraffazione di qualsiasi par­tito a danno dei liberi dttadini da ogni atto di crudeltà e persecuzione.

Una demot:ra~ia rapprrsmlatil'a, esprtssiont dI'I suffragio aniversale, fondato sulf'agaalianlla dà dIritti t dei do l'eri, animata dallo spirito di fraternità cM P jtrmmlo l'ila/e dd/a Civiltà Cris/iana: Qursto dev'e~stre il regime (Ii domani.

sibilità fortu nata i molle volte è anche un dovere. E nella gran­dezza d'animo di chi cosciente­mente dimentica i lorti ricevuti, c'è forse una delle forze esseno

logicamente prevedere che non si ripeterà l'azione immorale.

Ma c'è una nece!sità superiore. Sul naturale logorio del tempo, sul lento indebolirsi dei ricordi,

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persino sulla bellezza del ptrdo­no viviamo ora questa neces~ilàJ che diviene, allraverso il dirillo, un dovere: il dovere di ricordare.

Assistiamo oggi a metamorfosi varie di chi per venti anni ha mangiato e derubato e comanda­to in male; di chi, solamente og­gi, che tulto è perduto, si deci~e ad abbandonare la greppia ~uc· culeota, di chi crede di fare di­menticare venti anni con pochi d,isc?rsetti e s~bitallee conver­SIOni.

Solo i gonzi ci cadranno, e purtroppo qualcuno, dai discorsi che abbiamo sentito, ci é già caduto. Noi che attribuiamo lutti i mali della presente catastrofica situazione italiana a quelli che furono fascisti nei venti anni pas­sati e che ora, che il futuro è chiaro, vorrebbero farlo dimenti· care. Troppo tardi!

Su di essi ricade la responsa­bilità della bellicista politica muso soliniana, della impreparazione alla guerra, della calliva condolta di essa. Su di essi pesa la re· sponsabilità di avere rovinato i giovani con una falsa educaZIone su falsi principi. Essi devono rispondere della Violazione dello statuto, della deformazione della coscienza giuridica nazionale, dei delitti del Iribunale speciale, della politica razzista, delle prigionie e dei confini, della violentaTa volon­tà della nazione.

Essi sono responsabili delle at­tuali condizioni economiche del popolo, degli internati in Oer· mania, dei morti senza fede e dei vivi che non hanno più la forza di credere a nulla. Essi hanno rigettato gli elemenli migliori per restare soli al posto di guadagno e di potenza, essi hanno spento la vitalità e la passione politica nel cuore del popolo, hanno pat· teggiato col capitale, hanno laci­lato il popolo con IIna politica di sussidi che contrasta con gli interessi elementari del paese e anche del popolo. Ai lavoratori bisogna dare ben più di un pre­mio di nuzlalità o di un aumen· to salariale l

Abhiamo sempre parlato del vecchio fascismo, perchè pare che il neo-fascismo repubblicano si stia ammantando di una luce ro· sata agli occhi delle persone tropo po ingenue. \I nuovo fascismo, che con l'acqua alla gola, rinnega i principi di venti anni e interpre­ta in un modo per lo meno strano

la dotlrina socialista. da questo punto di vista non ci interes~. Non occorre mostrare a nessuno che cosa sia e da chi sia formato il Partito attuale. Esso sarebbe ridicolo se non si fosse coperto, a Firenze, a Ferrara, a Milano, dappertutto, del sangue degli ita· liani migliori. Insomma il punto è queslo: non basta non essere appartenuti al Partito fascista repu.bbllcano per avere domani il diritto di tornare alla ribalta. Noi ricorderemo, e tutti ricorde· ranno, coloro che hanno la re· sponsabilità di più lunga data e dai quali i fascisti attuali sono solo i successori.

Noi ricorderemo perchè tale è il nostro dovere.

Se noi non ricordiamo, pec~ chiamo contro la giustizia e con· Iro la verità.

JUVENIS

II primo dovere: RESISTERE Fra i tanti doveri che abbiamo

credo che il primo sia Questo: resistele.

Resistere moralmente per rea­gire materialmenle con ogni mez· zo opportuno a Ilostra dlspost· zione.

Resistere; e incitare alla resi· stenza tutti coloro che - in buo­na fede, s'intende - san più fa ­cili a dubbi, ai tentennamenti, alle debolezze, agli accomodtmellti, al passar sopla, al suhirt""ingiusll­zie, all' inerzia o ali' indifferenza.

Resistere. E se costoro si pie. gana mellerli chiaramente di fron· te alle loro responsabiliil di com­pIIci degli oppressoTl ~deschi e dei rapinatori fascisti.

E' complice non solo chi ser­ve, specula. cOIl..\t2ora, ma anche chi ondeggia e SI lascia persua· dere da una propaganda petulan. te e accomodante.

I~esistere significa in fondo ap­profondire, con la c propna ~ in· telligenza il giusto e l'ingiusto negli uomini e nelle Idee: e non

jpllerare per n1b:sun motivo la violenza e l'oppressione. Resiste­re individualmente e socialmente significa segliere il partito più ri· spondente a giustizia e non quel­lo che è più lorte ed ha perciò più probabilità di affermarsi.

Resistere vlol dire avere il de­stinQ in puglto.

E il popolo italiano l'avrà se saprà resistere.

Chiesa e proletariato La Chiesa fin da antico ha pa·

trocinato le giuste richieste del proletariato quando, con una lotta costante che è durata più di die­ci secoli, è riuscita finalmente a sopprimere il lavoro forzato dello schiavo romano sostituendolo col lavoro libero ed onoralo di una novella classe da lei creata e ila· bilitala: quella cioè dei cristiani lavoratori.

Idel/onso Cani. Schusler

Ricostruzione Oltre al problema politico esi·

ste ed è grave il problema eco· nomico vleppiù acuito dal disa­gio della lunga g'erra.

Anche questo J/roblema dovrà essere studiato e risoluto dal fu· turo governo, da persone compe· tenti e disinteressate, non già con rivoluzioni violente, che im­portano anzi maggiori distruzioni e peggiorano la miseria, ma alla luce dei grandi principi sociali che irradiano dal Santo Vangelo. I Papi, da leone XIII a Pio XII insistono su questo caposaldo della sociologia caltolica.

IL SERVIZIO INFORMA­ZIONI DEL COMITATO DI LIBERAZIONE NA710NALE rauo/{Iit ogni atto documtnlalo di vialtllza t di furto comllltSsa dai fascisti t dai loro complici ptr istituirt i rtgolad proussi contro lo dtlinqutllza fascista non al'ptno oyvtnula III libtra­ziont.

Raccogliete ORni utile docu­mentazione e trasmettetel. ai rappre~enhnli del.!. L. N.

Cristiani al b;vio Tra il morire per sopraflazione

lenta e indireUa e il combattere SUlla~barricata so:;lenendo alti gli ideaI della fede, della giuslizia e dell Iberlà, che sono anche gli ideali di tutti gli uomini di buona volontà, ogni cristiano può, 3nz; deve scegliere.

Per noi l'assenza è un delitto contro la giustizia e contro la carità; è una mancata testimonian. la verso la civiltà; è un tradi· mento verso coloro che sono per· seguitati per la giustizia.

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Prefazione al programma della D.C. fatto da una sez. di provincia .. Vt1kUII di/e'fuTe III Rditilmt, .,,, cq/ u/J ""11/,11,

'''JHlrlll'''' [. "",d'" '!'atk"f(J e u. "INTUì III I"ttl. Vt1/f11il nCQ"'I",.tQTt 14 t.bUI .. , mQ ,,,ti k ",k .,,,,/ dtllil t;astlll ... IkflllllOtlTIlU thl/'Oll""",

.• SI. ~;J ud"ItJ"ft f"'"'''''''lfte, Ital",t"U fil IIIN,tA ",r tl1ll1, rtH ,..U/e "tt".u", pu "'" stessi ".

SIamo convinti che ormai in vista di un prossunu avvenne debbano serrare le file ardita­mente quanll selllono la volontà l!d il dovt:re di C~!o,c:rt! ,demclIIl della ricostruzione e del rinnova­mento che dovrauno flsollevare "Italia dalle ravJlle che uomini, sislcmi e istltuziuni dt:l passato accumularono sulle spalle: liel po­polo italiano.

Su ogni cittadilio incombe gra­ve il dovere di salvare quanto è di più sacro alla persona umana e di preparare nel campo econo­mico-sociale e politico una nuova vita ndla Quale risplendano con tutto Il loro potere i raggi divini della libertà e della giustizia che nel passato furono offuscati.

Paure, incenezze, deluS10ni non ci debbono trallenere, quando siamo convinti che quello che facciamo è dovere sacro e diritto inalterabile di ogni mortale.

Dielro a noi sta un passato del quale nulla abbiamo da rin­negare e in noi e tra noi palpita un lievito di idee che ebbero il vaglio e conselvano il prestigio della millenaria civiltà cristiana, e che sono capaci di risolvere arditamente i problemi piu ardui.

PN'chil e ('0111(> Ilarteri liere mo alhl lita IlOlitica,

Ieri nOli abbiamo aderito alla Dittatura iniqua o, trepidanti e umilianti, l'ahbiamo subita, non solo come callolici alla cui co· scienza ripugna\lano le vIOlazioni da tutti oggi deprecale, ma anche come italiani che sentivano il dI)· vere di resistere a un movimento che nella compr(;~Sione e nell'ar· bilrio a danno dei più elementari diritti della persona umana pre­pararono la rovina,

E oggi invece ci accin~iamo a scendere in campo non tanlo co· me cattolici, esc lu sivamente preoc­cupati degli interessi religiosi da difendere, ma come cittadini cat· tolici nei quali Ilt reli,l!'ione ha af· fidato la sensibilità pèl o~n i pro­blema che 10e": <1 la vila umana. comprasi cioè dei hiso~ni di Clt· raltere morale, sociale e politico del popolo italiano, Scendiamo

MONTAU,MB~RT

in campo quindi con una visione umana dei nostri dov~ri.

l ' na dlchiltrtlzloue IIl'e l i lll i ulI l'C,

Nella nostra Ciziolle politica in· telldiamo agire illuminati d<llla fed~ ca1l01Ica; ma sellza p~r questo avere 111 animo di compro· meUere Ileppur~ lontanamente la grandiosa maestà dd la I~eligiollc , e prendendo totalmente su nOI stessi la responsabilità di ogni IIOStro aiteggiamelllo politico.

Trascinare quel patrimonio piu o meno palesemente nell' arena delle competizioni politiche, gioo varsene per rendere meno dura e più fru(luosa la lotta; presen­tarci alle masse COli 11 pr~stigio di un nome che può essere effi· cace presso ehi nOI1 bada a certe distinzioni, fondare 11 nost ro sfor­lO di penetrazione su Gerarehie che per loro natura devono esse­re estranee a ogni competizione politica, lUtto ciò vogliamo esclu­so dCii nostro prQgramma e dal noslro metodo di Itzione.

lo vogliamo escluso nel modo piu esteso e piu concreto, con · vinti che ciò è conforme anche allo spirito democratico da cui vogliamo ispirata la nostra azione.

Un rapporto ci potrà e ci do· vrà essere con la Chiesa. Esso si esplicherà e!1iclusivamenle nel richiamo costante della dottrina d<!lIa quale dovrà essere sostan­zialo i! nostro pro~ramma e ispi· rato il noslro co"tume politico, mentre continuerà la po"sibilità individuale della partecipazione alta vita di quelle Istituzioni le quali, lungi dal menomare la li· bertà personale <;ono utili alla formltzione cristiana dcll'ind1viduo e sono indispensabili palel'itra di apostolato.

l'n Ill"es llllpo'ito lOllit slllenta le,

AI di là del programma e del­le idee ciò che dà forza di pene­Irazione e ~aranzia di successo duraluro ad un movimento poli­co è l'onestà defj!li 1I0mini; one_ "là profnnda, sostanziale, senza limiti.

Perciò a chi aderisce chiedia-

ma che rechi alla causa che ei dovrà unire questo impareggiabi­le dono. il quale insieme con un amore sincero, ardente, dlsinteres· sato ci renderà servitori fedeli e onorati del nostro paese.

Con questa visione dei nostri compiti uniamoci almeno in spi­rito in quest' ora tragica; un pat· lo solenne e valga a farci guar· dare COli speranza all' avvenire.

Rifiorirà ancora, ne siamo cer­ti, la vita dell' Italia, nella libertà dei liberi figli di DIO, nella giu· l'tizia per tutte le classi armoni· camellte unite, nell' errore, frutto di verità, di saggezza e di sacri· ficio, rifiorirà cioè con le impron­te e lo spirito che resero grande e glorioso il popolo ilaliano nei secoli migliori.

Cou l'aiuto di Dio avanti.

Gruppo VITA NOVA

Doveri di Cittadino

Nelle dure giornate di questa tragica vigilia, da cui pensiamo desiderosi ad una rinascita della vita nazionale, dobbiamo guarda· r~ al passalo, remoto e recente della nostra storia per individuare le cause funeste della uostra de­cadenza, e nella decisione corag­giosa di evitarne il ritorno, in for· Inare il nostro operare presente e futuro .

Ne l 1922 quel pU&Jlo di auda­ci che riuscì a impadronirsi del potere, fu indubbiamente favorito oltre che da un disgusto per le mal diraUe 10Ue di classe e per le frequenti e sleril i crisi di go­verno, anche da un diffuso senso di apatia per la vita politica che, per un insipiente amore al quieto vivere. era fortemente radicata in larJ"'hi strali del popolo italiano. Le cause di questa apalia posso· no ricercarsi in varie direzioni: nella mancanza di una radicala tradizione politica che, avendo impe~nato nella cura della cosa pubblica parecchie generazioni, rendesse q uesto intervento di va lore abitua le e indiscusso; nelle ripetute matazioni di sistema elet tivo, p ur nel breve corso deJl:t vita nazionale, e nella scarsa for­mazione cultnrale di molla parte del popolo; infine il sopraV\liven le senSO di spiccata sog~ezione e nella conseguente deficienza

I

• di personalità che i governi pre­cedenti l'unità na:t:Lonale alimen­tavano nei sudditi,

Il regime fascista non poteva che acuire quesla povertà di ini­ziativa e di interessamento polili­co nella gran massa del popolo italiano. Tolse infatti ogni spon­taneità nella parh:Clpazio ne all 'am­ministraZione della cosa pubblica e 0l;:ni intervento rese sterile, abo­lendo IOlalllanamente il libero ap­porto al formarsi di direuive e alla formulazione di deCIsioni. Si venne perCiò radicalldo in moltis­simi la persuasione che la dITe­zione degli affan pubblici, tanto al centro quanto alla periferia, fosse una manSione cui doveva attendere una specializzata classe di persone chiamate volgarmente col nome storicamente triste di gerarchi. /I reSIO del popolo do· eeva as~olvere la semplice e, per taluni, comoda flln1.iolle di spet­tatori, con la prerogativa, legitll­mata da una tollerala COllsUetu­dine, di criticare ~enza alzare tro p­po la voc~. t di porre COli pru­dente discrezione, uomini e fatti nella luce inocu<l della ca ricatura e della satira. Ne consegui una incapacità quasi gent'rale di per­sonali decisioni e un affievoli­mento miserabile del senso di responsabilità che culminarol1o nel vergognoso dissolvimento del vecchio eserc!to nti primi due giorni dell' armistizio, quando i comandanti non seppero decide­re neppure di passare ai tedeschi.

Non deve allora meravigliare !'te molli, anzi troppi, Italiani, inclini già da prima ad un falso quieto VIvere, che potrebbe definirsi ignavia civica, aggravalo nel ven­tennio del fascismo, siano rima· ~tj di~orientati di fronte alla vita­lità, forse un po' scomposla e taivolta ottimisticamente euforica, di Quegli italiani che il 25 luglio 1943 scesero nt'1 rinnovato aren­go della vita pubblica per invo­care a gran voce il ripric:lino dt'lIe libertà politich t' . E non com­presero come anche un' apparen-

COMMENTI E CHIARIMENTI su di una mozione socialista

I W\; 'a li 1; nOn sono .:onknll d~1 Con,rH~ <l I Il 'r;, t ~I laKuno d ell~ ; nkrpr~t .. lonl (~ It M.all t dt mOCta tid ed_Cb nl dan" o ar li ord i" ,

La LibuttJ=--_ ___ _

te turbolenza, naturalmente legata ad un libero esplicarsi di idee, è il segno più caro di vitalità poli­tica, td in ogni caso è mille vol ­te preferibile alla compassatezza militaresca di un falso ordine, sotto il cui vo lto si formano e si maturano fatalmente gli aspetti più pc:ricolosi del malcostume pubblico.

La piaga ddl' assenteismo va encrgicameuie combattuta con vi­gore di persuasione, perchè se gli uOmint onesti non sapranllo, vinCtre una loro, sia pure ~pit'ga ­

bile, ripugnanza per le attività pohhCht, mtJ lto spesso gt'rlllinanli snl terreno impuro di SCOmp(l~te passioni, ii campo resterà aperto ai pl1J. audaci, che non sono sem­pre i migliori. ~i può avverare anche in qut'sto sellare della vila la psrabola evangelica del semi ­nato re di zizz~nia che profitta del sonno dell' uomo giusto per infe­stargli il raccolto.

Ma il noslro remoto passato ci ammaeslra anche intorno ad una esplicazio ne serena, obbiellvia, educula, civile dell' attività di parte .

Aspiriamo con tuUo il nostro spirito a vivere in quel clima de­mocralico nel Quale vediamo la migliore salvaguardia delle civiche liberla; allzi della libertà che, al dire del Manzoni, consiste nel" l'assicurare il cittadino per mez­zo di giuste leggi e di stffbili istifuzioni contro violenze private e contro ordini tirannici del p0-tere, e il potere da predominii di predominli oligorghiclte o dalla pressura di turbe sia aventizie, sia arrolatt!_

Aspiriamo in altre parole a vi ­vere in quel!' atmosfera di civiltà in cui è essenziale la "bera ma­nifestazione e la vigorosa difesa delle idee e delle opinioni.

Ma su questo piano di vita politica potremo dire di aver rag­giunto un normale stato di civile convi\'enza se r iusciremo a ban­dire nei rapporti delle tendenze e dei partiti o&,ni egoismo settario.

Quasi l'avverarsi dell' auspicio carduciano reclamante la vita dei partiti f: perdi sono la rogione della libertà,. ma anche rnvocan­te un loro coraggioso alteggla­mento di auto limitazIone, nell'ab­bandono delle cose più tristi, e sopratuuo nella comunione dt sforzi In una superiore visione del bene collettivo.

Dopo la fine della dolorosa tragedia della guerra, l'azione rl­COslfulllAa della vita nazionale dovrà essere dlretla sopra tutto al rinnovamento del costume poll'l­cu la cui bontà si concreta In rntJ· do particolare ntlla capac tà di rlspt'lIo delle altrui opll1~on e nel coragg[oso abbandono di al1e~(a ­menti di sterile Irrigidimento su pOsizioni non essenzlal" quando la normalità di funzionamento delle Istituzioni democratiehe rI­chl.d. !I sacrt~clo di partlcola~ vl~lon! e la concentrazIone degl sforzi sul problemi fondamental della vita nazionale.

N,~II sp'~t Plu vlgllr. v.ntl anni di reg!me d~ttat0l1ale hanno affinato Il dolore per Il forzato allontanamento dali .. cura della co~a pubblica e acuito Il de~lde­rlo dD UI1 t1torno purliJcato e se reno di Quel regime democfalBco nel quale soltanto possono venire impe~nate le miglIori energie a servizio del Paese, per Il libero Intervento di consensi e dlsselsl.

Il comando Più urgente di Quest' ora tragEca, ancor prima e quasi cond!zlone fondamentale di quello per la lolla conlrell Ilran ­no opprt'ssore, è per la rtnasclta di un~ coscienza polltfca nel po­polo Ital'ano che faccia sentIre come e~senliale '1 b:sogno Impre­sc~ndlblle d= un nuovo clima di vita nel qll~le li pJù diffuso e vi­le Interessamento per l'ammlnl" strezlone della cosa pubblica si unisca ad un senso di larga com ­prensione delle allru' opinioni po­litiche, quas~ nella vlstone uniti" catrJce di tendenze sul plano co­mune dI un amore geloso e sa ­pSente alla libertà.

LA LIBERTA V"eU" difeNh,.., ili R~ti~.IU • ...

to1 _Il .,ul ~Iv ,_poTltllUl 1II ~i,.iio IfIlNhrt'" t la fiberlti di t"m. VlIglio,,· "'MqlJ.isIGU llIlibe,/ij, .... etln U »1, ",./ ull" ~'.fti.i". tka. __ U. "Il'""",,,.

& opi ,"",,,,,,le /TtJnca_,.le, htll­.,,01, u. IiIH,tà pe,. I.tll, POi ptltde .t_ ""ul. /l'a- ...... stnsi. MANZONI ORGANO DEL MOVIMENTO DEMOCRATICO CRISTIANO

OILAinO 1944

OLTRE IL PROSRAMMA

Vorremmo entrare nella 10Ua politi­ca senza un pr~clSO programma I QUl' sta affermaZIOne pararJossale scalUtl. sce dalla constatazIOne ael falhmenlO, più o menu accentuato, dèl prugralll­mi dei vari mOVIIIlt!11l1 pOllllCI cht: In questj ultimi "h:celllli hanllO mes­so ii rumure "ha,id e 11 mondo.

Il hberalislllo, come: dottrina e !.:o­me pratica, è urllldi tramuntatu u 111 vIa di ralllcale trasformazIOne: CIÒ che di essu nmane è "Uea di hbena dell'individuo, ma d: una h­benà avulsa da oglli intervento sta­tale, 51 che essa si risolve in una mera contrapposizione dialettica al principiO di autorità. Il fascismo e il nallsmo possono invece offnre delle parvenze, o meglio ddle tra­giche cancature del!' Idea di a.Ulo, ntà n.!lIa loro brutale negazIOne della dlgllità del!' uomo e nel soUu­camenlO di ogni anelito dI vita spio rltU41e, soggiogate da una forza bru· ta al SerVIZlU ui una idea razziale o stato!atrica. I segni sono tanlo man;ati e profondi sul volto della Palrla, che non varrebbe la pena ancora dI Ticordarl!. Sunt lacflmae rerum. Il faSCismo è ed è stato fruI­to di una negazione, vale a dire dell'odiO di eS'iO preJicato alle mas<;e, istillato nelle scuole n eli' ani­mo del bimbi, educato nelle orga­nizzaZioni in quello degli adolescen­ti. A questa predica dell' odio gli italiani nOli SOIlO stati indifferenti: ql.lI::,.d PU:Ùll,;d ha dalO copiosi frut· Il della ste,,<;a specie di quelli vo­luti dai predicatmi, ma per una ironia della sorte inversi a quelli deSiderali. Noi tu·ti abbiamo impa­rato ad odiare, mentre prima da tale senumento eravamo immuni. Abbia'lIo Imparato ad odiare il la· sCisma e la turpe ideologia che sta alla <;ua rddlce, ~e di una ideologia si può ancora parlare là dove ogni terilline di valore è scomparlto, là do· ve l'u'l11o altro 1I0n è se non una pe­cora di Stato, lA dove un presunto sUjleruomo si erige da arbitro as­soluto dei destini di un'inlera na· z'ooe. Diciamolo apertamente: l"i, abbiamo imparato ad odiare, ma non vogliamo perh odiare, benchè umanamente parlando si abbiano tutti i dirill!. Non vogl amo odiare perchè noi ci presentiamo come gli esponenti di una idea universale di amore, nella quale agili re<;iduo di negazione e di odio è supe­rato e bruciato.

E' invece la carità che noi voglia­mo portare nella vita politica, quella carità derisa e disprezzata per lun· ghi decenni. quella carità considerata degna solo di uomini piccoli che il mondo d\:ride, quella carità che può sembrare e,pressiolle di IIna morale cietista, propria di e'lseri vili. dub· biosi e inlecondi, quella carità che sembrava ormai relegata nei più l<lnlani ricordi d'infanzia della no­slra umanità dolorante e sanguinan­te. Eppure è cosll Come S. Paolo nel mondo pagano di alloro:t, cosi noi nel mondo pagano di adesso affermiamo che la carità è pur sem· pre \' anima dell'l attività politica. I programmi c'intere<;sallo solo sino a un certo punto. Anche noi abbia­mo il nostro programma, anche noi lottiamo per la sua altuazione e per

il riconoscimento dei principi fon­damentali in esso contenuti, ma tUI­to ciò non è quello che PiÙ c'im­porta. Noi vogliamo il rinllovamento moralt.! degli Italiani, Il ritOIllO del senso dd dovere, dell'onestà sociale, della ft.!ddtà ai do\eri che scaturi­scono ddlla nostra pOSizione fami_ gl!are, sociale e politica. E' tuuo un COStume che dev'ess~re abbll1-donalO, il co<;,ume del lasciar cor­rerE', dci lasciar fare, quello dd declinare le propde respoJlsabilllà perché alITi It! a:;.,ulllallfl. la peSSllna abitudine di non pr.:ndere sul serio le grandi come It: piccole cosr. La catas!rofe del noSlro PaE'se è stata determinala in primo luogo dalla mancanza di un senso morale ne_ gli uomini politici e nella mass~. Si affermava di voler vivere eroica­mente; pericolosamente, ma in real_ tà si amava la vita comoda e facile anche se tale comodilà non f'sclu­deva l'inulile sacrificio dei Soldati italiani lanciati ignobilmenle sulla Francia agonizzanle, desideralo nel· l'intimo di un animo pervertito per. chè l'Italia potes<;e aumentare il

peso delle proprie rivendicaz'oni. Il movimento nustro impt:gna ili

primo luogo noi stt!sSi, indlvidual­mt:nte cunsiderati, III quanto 1I0i nfugglamo da oglli idea per la qua· le iu prinCipio ci sart!bbe l'uomO numero, che sparisce nt:! vortice della mollitudiue dI I,;ui esso allrn non è cht! UII frammento senza signlficalo.

E' Certo che pure noi telldiamo alla massa, meglio alla moltitudine organizzata t" improntata a \l1I'ldea di alta moralità cristiana. ma Il 11(1-stro movimento è innanZI tUltO UIl movimento di èlite.

Vugliamo uomini seri, preparati. deciSI. Le mezze Cartuccie, che il fascismo nei suoi tragici velli' anni ha fuggiato, sono state il risultato della sua insipienza intelielluCllr, dt!lIa sua assoluta mancanza di nlO­ralità. Questi de"!olanti risultati ci siano di ammaestramento e di ma­nitlo. Per 1I0i Crislo non è un ~a­gliardetto da portare avanti Ilei co­mizi, ma u.,a realtà vivente e 0P['­rallte nella nostra anima di uomIni politici.

Alfa

Democrazia Cristiana UemucrOlZld è parola, che Suulla

oggi dd Og:1II bo!;'ca \: flUlbl,;t! Ja uglll p.:ulla, ug~ellv di suprema IIIVOl.:a­zlOne o IIIlprecdzlune. Ma salino IU,-11 veraUlellle, coloro CII(: lO. ..,rollun­clauo t.! la s":lIvono, che c ... SJ IIIV .... -chlllo o a cn(: CO~Oi IIlIprt'ch,lIoi

Noi nOli lIubbldlllO '-lUI vreuccu­purci ddl'UII.v..:ISdl,lcI. I,n:l bUUI db­sertOfl o del SUOI detrdllur,. III que­sto fuglio I:ssa SI treglit lidi' d""'.:!­lativo di CrlSII"na t.:1lt!, ~e":Olldv I PiÙ del cflSlldll1 l,;aUolll.:l, Vii IIIIt!sa CUllle la sulil vera dt:lUu..:razid, la dt:U1ocrdzla nella SUd eSprCsslulle PIÙ perfetta. M l, se..:ouJu I meno - cht! però St!mpre CUlllano quakhe: cusa I: nun pUSbullO CS~erc ,rdSI,;U' rall - se nUII è UN 1I0n St:IIS0 O uu parado~so, è uu' Uluplil. 1"1.11 J1dtu­ralmellte ":1 SOllu lU'd KI. altri ..:he la quallfll;ano u la bqUdlll,C.JIIO di· vt!rsamente; ma di cU::.IOro, abbiamo appena dt:1I0, 1I0n d vugllamu qui prl:occupare, almeno per ura.

Nvn può eSseri! illdifferelile per un criSllanu .:allollco che, III qUt:sto 1II0-nl:nlO specialmclIlt!, la parola è quindi il cvncello di democraZia sIa segno d. con.rddiz one propno an­che Ira i Suoi stessi corretigiunari. Egh sa troppo bene - o dovrebbe saperlo - che la ragione PiÙ profon_ da e ripo5ta ndla ;,nmane tragedia, in cui ha anch'egli, grande o pic­cola, la sua parte da sostenere, è il frantumamt:nto della coscienza reli. giosa: il che significa poi allche COI!' fusione ddJe lingue. babele lIei sell­tlmt=ntl, dt:i cancelli, ddle aspirazi .. ni e delle azioni, anche III ogni altra forma di vil<l iudlvidu<lle e sociak.

Egli deve perciò prOCIITtife di meltdsi almeno d'accordu COli q la'l· fi pruft!ssano inlenzionallll(,l1le la sua stessa fede rt=hgiusa. Se no. come può sperare che la sua ron· cezione della vita si implnga anche agli altri e promuova una nuova e più salda unità una più veramente cristiana cattolicità?

• Moviamo dalla attualità dei falli e ci

sarà forse più facile intenderei. Demo·

crazia è OggI, nei piu, lIun uu'h.lea ben dellllJla e pOSlllVil, ma uua moltu geneTica negaz lu ne di li l'altra ldt'a ad es~a anla",omsllca - v .. nameute attuatasi nella Vlla pubbl1l.:a lIustra e di altri popo..lli - che non pOI rebbI: pruprialll\:ll.e UellU!lllllarSI Ile oliKar­cni", arislocra.:ia, ne plulocralia, ni> teucral.ia - lIuml lulli che appallen­g 'no alla Slurla, t! 11011 alla atluali. la PiÙ receule - ma che ha aVlllO di lutte que'ile: 1111 p,', sellza COIl­fOl1der_~; COli lIeSSuua di esse: un miscugliO indlg·!Mu e Indigt'nb le cht', i, g:rllu a f ,rzd, ha cl.lIl1promesso tu Ile: le f 1I1Z'UIlI più vllal, dell'I alia lIustra e d, itiln paeSI.

Urit, su UIlOi geuerJca negazione nUII bi può preSU liert! dI t.:uSI.Ulre lIulla di buoLo. EoJ hallno qUllldl buon g.ocu quel I,;r,SIl,,1I1 cauollci - mallleOlamO Il duptile appellatiVO perche, come si d"l!lIo dt!. I,;flstlani 1I0n canollcl, così non SI po,rt:bbe escludere che SI d,allo del canul,cl almeno puco cflslialll - che veduno dalla affe:rmazlolle di una ut:mucra­ZIOi silfalta cull1pr~messo, ed eselll' pio, Il princlpltJ di ordllle I: di au­torilà. Cerll mlrdb ,Ialil. c loccasalla) economico-50eiali, bultati 111 piazza a buon mercato anche oggldl, pur dopo le fallite: espeTlenze di un venlenllio fd o poco meno, rischiano invero di comprumettere fin d'ora irrimediabilmente - e 1I0n ce ne sa· rebbe proprio di bisogno I - I I presli· gio della vera idea democratica cri­stiana. Perché insomma c'è allcora della genie la Quale credt: che de­mncrazia sia p'ù che altro scendere in gara, a chi promefle di più, CI'\f1 tlltte I ~ c'lrrt:nli politico-sociali, che intenduno far leva '1ulla sete di rivalsa di Il'l pop Ilo infamalo ed _ 111<;0, laClle villi'na del miraggio di U!la qualsiasi Fata Morgalltl. E nOli mica, b!lIintes l, pt!r ingaunarlo un' .:Iltra volta, St"condo l' afori~ma: VU/RU'i vu/t duipi, et duipiatur ergo. No, no! Ma soltanto per avere con ciò il m"zz'l di conquistare Il Dotere politico, per Doi alluare tu Ile le piu belle e le più sane riforme di questI) povero mondo. Chi ha

MONTAUMBERT

N. 2

vissuto la triste esperienza politica itahana dell' ultimo dopoguerra, ca· plsce bene a che cosa noi vogliamo alludere. E ciò che ne è conseguito, fino a queste Iremende giornatt: di maggio, è la prova cosÌ provata delle erruneità di una tale condOtla, che non ci deve essere bisogno di insi­Stere oltre.

Per nessun fine il popolo può es­seTe inglllnato, ma devt! essere in. vt:ce. ad ogni costo ed anche suo malgrado, edul'alo. E non è lo spi­rÌlu di rivalsa che bisogna in esso app~gare, e tanto meno fomemare, ma è almeno lo spirito di giuslizia che è necess-'lrio anzilutto dargli, perchè le rivendicaziolli leggitlime nOli trasmodino fatalmente in nuove e sempre più gravi forme di ingiu. stizia. Senza di che anche le riforme sociali oiù sanr, anzi proprio que­ste - perche di più difficile allua. zione - saranno occasione, se non pretesI o, di nuovi perturba menti e di dissoluzione civile.

La democratia crisliana non vuoi ess!re ulla cosi poverlle fallace cosa, IIna linea di condotla sociale e P(l_ lilin che pos"!a confondersi CDII al­tre in uno stesso piano fatalmente inchinato v('rso ogni abisso; ma vuoi f>ssere l", elevazione della vila snciilre e pnlitica alla piena con sa­p~volezza della ragione cristiana e callolica della vita. che è l'equilibrio Ilro~rediente di Iibf'nà ed autorità. il quale si dimostra e:ià nella stessa strullura della società rccJ~sia!ltic<l, quale è vl"nuta costituet'dosi p svnl. gendosi ne; secoli.

Politicamente tate equilibrio la Chiesa c<lUolica lo ha trovato nel­l'ordinamento monarchico elettivo, che deve considerarsi a ragion ve­duta il meno imnerfefto - e quindi, ;11 un terr"nn t"sclusivamente politkf'l, il piÙ diffieile ad attuarsi e a con­sprvarl1li - cnme quello che mt:no dpe-I I illiri 1'l1lnnne 1-'1 vita socia le o all',nhitrin rlrl S1l0 C-'l.pO o all'llrbilrio dei slloi mE'mbri. MI"glio degli illtri eltsn melle infall; l'elelto a vita nella cnndizinne di sentire e di comprI n· df're che. oltre che agli uomini e niil che ilgli uomini, l'eli dovrà al. 1<'1 fine reNrll're contn drl SIiO operato il Di", d:!1 quo:tle 50'0 veramenlf', ilt­traver!lo l'elezione degli uomini, è stato investito et! autnntà, e mette nel contempo gli elettori nella con­dizione di non dislurbare ed inter­rom nerE'. con l'inoppnrtunilà di una sCildenza fissa l'esercizio dell' auto­rHa da pilrte dell' eletto.

Soeialmentetateequilibrio la Chie­sa cattolica lo ha trovato in una QUllntit~ di istituzioni varie secondo i tempi e gli ambienti e i bisogni, m<\ "empre ff'l)dale su di un unico fondamento: il debilo essenzialmen­te cri!'ltiano - niù ancora che dI' ila gill'itizi;t - dell:t carità. <\/1'adempi­mento dI'I QualI" può snlamente con. seR'IIire anche una vera giustizia.

Snll'\ chi confonda il concello di rarità cnn qllelln di elemosina, ruò fr;tintl"ndere quanto veniamodicend". Ma chi bene intende f'. soprattutto. ''!l'nta A pratichi la Carità_ va incon­tro al rliritto altrui e non cerca dì eluderlo, s .... Uraendosi al oroprio do· vere. Il che n(ln indendono e 1I0n sentono e non praticano, ad esem­oin, auei cattolici poco cristiani che quando hanno fallo qualche più o meno vistosa elargizione, credono di

c po la h! n i r i'P0rti po-li illi I e li <tltri, COli si-

tl ranal IO 1'01- )IO. a :nae~lran-

r 3. ~Ilal ~ Siru 11 per 01 lire i pub-I! ..,JleTi td ImporrI:! il luro arbi­

tI alla economia t!d alta vili! III b~nere! privata e pubblica; e percill ktestano LI demo<:rat.ia flllO nd IlI}­

ne, l:! 1<-1 LI lo più lidi' <Ippdlativo di crbliana, ed aV\'l:!r:,ano l'educazione dd pl'polo ad 1111 alto livt:llo di vi­la CIVII!!, aff..::rma.ldo di dispemrc nclLI possihlhlil di tale educazione, ~olo l't!rchè indubblameute! nOli è fadk, ma sopraulIl1o pt!rcne sareb­b..:: cl.!rt() PUC'I comoJo.

L' su C,)SI!)ro eh..: ric:,Je la colpa di Vltt(, ma sl:!mpre risorgente a<:· cusc falla alla Ch:esl caulilica, di vSClirautlSIlI'J e di conVlvellza con ogni reazione c,lIISl:!rvalrice •• \\1 f.a tale n:lriv" con.,~rval(lr:smo e una democrClzia demagogica come quella a cui sopra ci siamo richiama;i, e al di sopra di ogni allro contillgente difellivo equilibrio di ;mtorila e li· hertà, SIa Illvece la vcra democraLia come ideale della vera cattolicità cristiana, che vede ilei vero Dio il soggello primo d(;lIa Autoril3, nd pupIllo che non sia volgo il soggello Icg~lttl!no ddla libertà, r1l'lIa catilà del Cristo il principio e il I~rmine di o~li possihlll:' u'nana giu<;I.zia; perche ogni \'l'TO altt) d. gillstizia IIIII;IIHI non PIIÙ t'ssere che un in­Cipiente sforlO di parll'ci pazlone alla di'fina Carità.

,Hinimus

I.a i/t'mo<r,':;Ù' si ha,.·, sllIl" spr­rmlza Ilrll'rsbUllza di urtr ~·irtù. nr{ popolo, r SUll'l Irll_1,1Iza a /lII­trirlr r sl'ilupparlr. FI>jQ Implira fllfrl w/Janlo/rll' intrllign,w. ma ln" inrrllig.'Ina, levar'! dulJ'(Jl/ora­!tu t. ptJTljical<J doNa ... impalia I. n,mQ, ,:: 1Il"lat,r dj/I ' . 'i !,: "1, " '" ,Id Jo~tfl' l'I'rso la ("lJrttiri/lÌ. Fss" rçiJ(l! chr il popolo sia Jf/ t'F.lIfodi disf'trnrrl! Iflli qua/ifll, _,crglirn .• o, sulla ba,r .II r"r, i suoi (Qpi.

I.a drmocTiltia non prrirà mai prima chr r.on sia morIa ntl mondo la !>pl'ranza. Uty" '''' .. /h·T'''''' m""u,,~)

Parole chiare a~1i operai e agli altri

Ndl'llltt!res5e genuino d~1 popolo IlVlltalore nVl;!lIdlChlamo alla l>eìlo· craL,a cristiana un 1. posizione d'avJn­guardia n:lla lolla per la giu<;lizla SIJ~lale. l'olchè 11 noSlr.l impegno pro~ranllllal'CO inll!re5,>1l'ulllllo nd­la s!la iTlle~Tll;i " ... iC3 e spirituale.

N,m ci Illniriarno a httare plt il silJJisfacimelllo Jel s()li I~g,nillli jnl!"res'ii mateTiali del popolo, Ira­SCUTlI\Jn o, pe.:gio, s ,ffocando im· prescin.lih'li eSlgt!llze di ordine mo­rale: e sp1TllUale.

Vo~llamu ao;sicurato al p'lpolo un dignilt)so e sicuro lenore di vita, e per qlteSlo flil· di alta gill<;!izia prupugniamo le più. ardile rilorme soci.]li. C()n'ii, leriall1o gl'istiluli .!co­namici e in certi! misura anche il d .. fillo di proflnelà. come dei mezzi, volti al rispelto di UII dirino fondl­menllle: il diritto di ogni U'11110 all'l. vi'a, e ad U11i{ vit'\ dig'liIOS'l..

Vogliam() p~rò che le mete di or· dille InlleTialt! non VP.·'g-UlO raggiun· t. a pre~z<) d!1 s'\crificio delle ele­"entari 1ibl!rra civiche.

Il nostro prim lt l c"n~iste nel vo· Il'rt! 1':tHamllione conc'ìrde dellt! lib~i a po1ilidl~ e della giustili~ s')­,aie. I.' '5;'1iral; Ine cri .. tiana del no­'n 11 )grlf1 I dì un senc;a di pro-1! 1'~ un nit;L alla n?stra aziorle,

l.a Libuià

e ci differenzia nettan eme Unto da chi prelende assicurarl! l,na glUsla posizione economica ai IJvora(ori insl:lUrando nuove dittature, quanto d,t chi sng'la Uli regime di vera Ji. h~rtà llifendendo pr,·domini ecemo­mici essenzialmente antisociali.

L'ampiell:t ti Ile nosll.! concf'z;o, ni avvaloralI:! da eloquenti esptflen· ze, ci couft:rrna che I~ vere e ~!abiJi cOllq'lisle di urJlne spiTituale c ma. teriale non pn"isullo che coeSIster!', le \1ne e le .'lltre ;IlU'lèllZ "dosi e vi\'ifi~· a 'ldosi viLelldev'J hn l'n t •.

,\\a v Iglia!1lo es~ere anCllra più e~p\lcitl ;dl,·r!\lilnJo COli l'!a!tà t' co­raJ~\I). cile n lil intudi;Hnn impo­stare la Il'I<.;Ir.1 <1Z:01l" IInicarnt'lIt .. sill fl;:ilt' I ·nell') <Ii prl):!l':<;"c m'I'

I TI,tli, i'1 lal GISII i'lluhb,amenll:! ing:ll1llevoll, m;j invece illlpeg'larci CO:lIelll')tlrane,\menlt', se non prima, lidi l dlit''':l dt!tte o;;lcrnsante e fO'l­d,Imeniali libertà della persona, dd­la fal\li~li'l, d '111 sncietà: libertà di a<;<;dciazione, di culln, di parola, di stampa; Int"'g~itil della compagine fami~l,al .. diritto di etluci'lte la pro·

COJ>AGG Ciò che piti m:wca agli italiani

d'oggi è il coraggio: e que~to è forSI:! Ulh) I.lei frutu piel alllilr i dtl Vl:!lIh:11THII fasci~ta. Quanll dupu t'S'

sersi C11i.l<1·i sorridendo a tutte le hl"'_~e:' , pl 'g III C·)l1I p,aCellh:IIlO;;:l!h: a tutte le impOSIZIoni, ah,lUati a lutte le vcrgognl", sono d velllali leor.i dop') il 25 luglio non senza e~<;ersi prima assÌl.:ur.1!i che 11 fasci­SIllO era Vl:!ramenle morto l' Il )11 po· leva p'ù llUQ':t"rc! E che Irist··, tipll' g'13l1te sp.!II·lc'Jlo fu q.ldlo di massI! di vili camufl;!le da !!tai! Ma 'Ha che il flsci.,tJlO è sia lO Ira'to LI .lla 10m"'! per servire da sgherro e da sicariO al nalismo. "il suolJ it:lliann, eS'ii vanno disperatamente Cl!rcandu di canct!lllre le tracce dd loro crro­re di aveLlo credULO l\Iorro per SCIIl­pie e di averlo eroicamenle !rallalo come tale. Slno rjd.vl;!lIlali adu lato­ri, serviZievoli, C/lmpi;'Cl:l:li; prnnli a tutto ciò che viene l"r,) chiesto e1 anche a ciò che n,In vÌl'nc 1.:l!iesto.

I piCI intelli.({Cnli, senl~'n lo vici.:o l'odor di calwcrc, e questa Vllita S'!'lZ;'t pIÙ sp"ranzl' di a'lifici:di r'. nascite, si librano SuII'1l1lakna dei p'ù aS"iurdi c'lmpr'11l1tssi; o mentre s~rv(no fdehnc Ite 11 pldrnne di oggi, si preparano l'alibi per quel· lo di domani.

Un pop1lo di siff.1lJi i'1dividui è nato per serv:re, lIun per essere li­bero: e il megli'l che gli si pDs<;a augurare è U~la ~evc:f.1 dominazione che lo edu(hi d.lccapo al senso dell' onestà, della dignilà dd dovere, ddl'onore.

Cora~.~i() n()n è lemp'rarielà 110n é spavaldai;j. n!)n è s!OlIa presunzio­ne; !I·III è neppure scomposto ardi­m,!1tn. E' serc'ia frt·d:lC7.11 dannli <11 peric'lh. è fermena nell' affron· !lTln. è ten,1~ia 111'1 cammino va'Io 1:\ l!I;!'1, è crqlenula gioia nella v:t· I.HI.1, è cOll<;,ctnI"Vf,le f<,rm 'n1 lIel11 s.: ):lf~lIa. E' silenzio 111"11" prrp tra· 7';Onl', deci"jnue nell'csl'CIiZioTlf', è accellazionc di lutte le COtlsrgu"nze: pn n li e per gli a Itri.

C'lmooiil gu() inseparahile drl corag­gio è il <;;~n"iO della rinuncia. iome l'eg'1i5mO è la fl)nle e l'urig:inc di ogni viltà. Se lemi per I" tU1 <lgla­tena, per il tu o post ll. per 1.1 tlla vita, oer la sicurazl1 dl'll(' pers, ,Ile che ti sono CMe, meglin è ner le rim:tnere avvolto nell'omh~a (I Ò'lcrd.1 d'una vita modesh, di cui, del fP'Sto nes<;uno nega l'utilità in tempi I1llr·

l' 1ife!;1 c' r' '!!:! 1 lei k ~l!ti!110 pOlere llal pT,u 1,,"11" di ol,g,Hch ie e dalle insidie di IllIhe violente.

E' intuitivo chç In lino Stato in cui il funzl\)narntllto lIi k}':l;i soda­Il è ottenuto C'f)!] Iii f'fZl dt'lI'assl­lutlsmo e <ldla tirannide, ti S~)1SI)

UITI:lUO di giuste COllquisle t',otlmni, che decade 1100001:j tr~g-'cil e s' fioca n­le f('g-olamentuio!l( di tlltl~ k azioni del C'I!aJi1lo,

I a stllna Hai ana più n'cenle ci ammonisce doqllt!flkltlt IUt" a con­quistlre dapprirna il' r'lIHt,lLllClltah lih~r[à <! a 1f1<1l1tellerle ad 0Klli co· sto, se voglialtlO che le CIIIHII1",le eco'l',mico-sfJciali sIano vl'ramenlC m ItIV) C"11 ·r"to di t'lev:'Tll!llw drl por ,In. Q I.l'ii eco della VI)l'C cv,m· Kelic'l che ci ricorJa cnlllC <111.1 vita ddl' uomo non p,)s~a b.slare il solo pane maleriale, e che, proprio (\j!~i, in regime t1i s!retlene (' quando !-i penserehbe do\'esse a\'\'erar~i il cnn Irarin, trova la stia piit solenne conf~rma.

/. / A.

I o mali. Ma non volerli altl'l:n.:iarc a c ,raggio!\o, n Oli prl'llder:i cura dci de!'ililll della l'atrii!: la quale pOlreb­be chiederti lullo quell,. il cui III 1'0n vuoi lillu':ciaH'. Iwo riJlIl"r.è al­l'ombra delle ~pil(lc e 111'111.: UOCI

dci furti: sa;lp almt!no e..;scn: lOTO rkonoscente, se allr'l IHlII puni, lIè vlloi, nè"a f ,Te. Cu .. i almeno se Itr Il

sarai CMi'ggids"', nOli Sllrai nè ip(,ui la nè impudenle; t' pOlTai (Iverc ti 1110 pOSIO nel branco di pt'cnre ,he fIrmano il j.!regg-': e sMai ulile a d~lre lal't! e !aua ;-dl·' Upt'll! della part', <:.e nOl1 avr:ti il.y\II'~ il Ct~ra!rl?iH di dare: il .. aq!'1f' ali<' orwrc della ~u('r­ra e ddla nn;JSCilét. Ll'ici;1 ai f Ir t

la lolta. ma senza v.tnlani di ess.erl:! con Inro o silllile a loro !'i~nz:1. Trr;' derli p"r invidi;:), sen ... a cri!itarli d·1 tn/) lello di piume . Solo ('1\<;1 ci S:l· rà posto) andle per Il' nella ~nrit t.'\ l1i (loman i ql1'lndo. <:Cn"'fl1rS<l il pC'­ricnln dellil rrnva. i dl'lInli c i forri potrilnn I p;Her(' su1l1 "Il'<;"" ri;tllo. All"r<l oorrai, SCIIZ<l gralllll' d:1II Il "',

rifare l'erAe. L \V.

PlItl'ioti, dlfl'lI,od d('1 diT'itto (' ,!t,Ila lIh('da

Il Irlltico prnl>l~"," d~i pUdOll, t Il,, r~ ir, ,rl, rlptl.la in prl",o 1"""0 q~~)lo d.,,· .n, 'il!, Il;; d. I. lut",it1 ".d.t~. '

S~'i<llii con I nri 1'01'--;011 ch. hu .. n "'tlt., h ... ,'r pi.ù ~ricof",,~ n~1I1 IOIl ... n .. ,.o.U "r'p .... u"ri .t,"~i~ .. ~ indi~ml, c,"'w ...... ,h."' .. 1 "",Itl<,_ .... ,itull~ ... d.t di quti r.~;I.nu ...... _r~UI dI ", .. I;yi iduli 1><-" ddln'li, .11. , .. un" u a! nl di" I, • p.rkoli f(tI .. ,

l ... i .. ~d~n" uM ,itu.,; n. l .. k,,',,1Vn di .r«. ~i""",,, YIln .... prrcbè il I"., 01""'1;"""""'" ".r.1I 'UIl" " ..... to m.ra.",a ,I, III<- h" .. ';l~ c di ~.Iitl "pr1"'~ -.n ..,n'iO :10 "'put p.i> ltl IIVO :Ile r:a. ~,oall •.

[' Il IIlturl _ •• ·1,. ,l til""l •• 11. In~ilt';te ."","'Liolli di U .. I 1II.~ill' n. ut"riti .. \\ .. Iti .,onni .. riYln" I""h~ I I"n"ulatr '1uc.u d .. ",and.: in l".,. di q,,~I' ,~r ......... t d<""~nllinn. Ili uo· m.ni dr! n.,.,..l.od.m".i ..... n(flnQ ,I d",u" di rap· p,,!W"tar~ I(I·il.),.ol ncll' II~hl "",ur.l. d.lt ,d~h;. d"","l<ndn di l'',,, n~1 ",!)dI fllil br .. rall p~r ~rYIr' la r",,~~ua rep~"b1io ~ Il'eda"ne~"· I. O .. m.n;"

Vi .. n~l 101\<1,. doll'ni,n. !,,,p.,l .. ~ IIna. U\!t,I~ ... _.,hilot1 ptr tutt) CIÒ che !. d'IU~l/1l1"nllA t d, '''lI:i""";,,. Il popolo upi,,·e I. p",,;,ion~ d~i ~"~hl. t I <1;,il\i eh. I. cnn",,·III !In' di II:"Crrl "".0011< r"" un. t~rdt" !lCe"".nle. '\vv~rlo' 1"·.11 ."h,,.. ~"." 1" i ), .. "u dd dlritl" Y~n;r'n" valle,lI, ,()'n~111 ... m, .. , hun lo ()~rman'a itl 1<lIli I l' .... n~ .. "I"!i. en, /C. <1<"pn",,"ooi. Ic.cn.c.;,I"no. t~ rul>(>,ic ,,,~.ni,,,t,

l' in,[!n'''''''1e d •• "'''''' , ... ,--;".,..n. ~dl' 1'011. <>c,·,,".I. ,t.i led •• ,hi l'jfl~ itl,

loye .. ", dd ';I(o"r \\ ....... ,lIn; ,. il l'i;. l,i.I,· " tft c""nlnlenIO d, ~d",ti in~ ··1,,1 ~ .. te n' ~I ":'1"'" i 'w

Thl vlI~ml>r •• d "II'~ o) ''''''''1\' h, .1:'" <l'' ..... 1Ie I" '"b .. al .. "(<;>.'1""'" ., .. I" ;""all' .I Il'ul t" .... "r .... "n'~ '·~I"I.,IIU'~(· hi" I tleml di ,d~tuHt 31 "'l' .1 .... co" I~ l'H'i',

u y, .. t~ di k.,,, "nlro I •• nlonU dc· , 1'"I,.yuo'. 'I\C"" 'f' r y, ...... 11. IU'ln.1

,n •. r "",,1,,1.1 It ,_ ri, "1., ,trl l',b .ti. "'.· ... u

... 1 lonJ'm,·"I<"'" I,br"~ r ~h 'no ... r ·i,~ l' "m" .Ir. ~ .. ·'.nckua .lelll l •• " •.

h~ha till1l1 1,,1)~ ,,·iIt >1 Y"­~n," ... t ,ldl1

l)u'31.> $<" d.tI" ~,," " •• ) "'det <f Il' I,·.r"i~. "/1 ',.. r·'. " .. :' r><,d ... ,." ,f,J 'r. ",,,;:tr"~ Il''' .,,, d, ~b",I'" I~,," ",·.··,','i ali" \, i,., ",iIi/,,· r." ~J r , t~ li .. ~ÙI 'rJl".,l rI4 rO" IN' ,.... IIUIG, ~" '1".11" ddl. flUtl·~ • p, 'I.

C I U S T I Z I A E C A R I TA' "oi, catt(lIiCl, dopo qUI'"ht imm«nl'

Imgrllill, Il:ITirtlr II! hraNIt. Il (I/fti, pl'rdo­nl'rdr lutli, flllll thùlnl('rtll' fraldli· {J('rd,( ( .,; I··impolll' la vv·b·a I cd,. .

t-n I)[omenlo, amico. ti Cri~lian~~imo non è una rcli~il)ne che permdla all:li as· sas~il1i di còtmminare impunctllt:nlc l'n le vi.· del mondo da toro in~anguinan:o; nlln i: una rcliJ.:ione che chiuda con un~ paro­la d'amore la parlita di luttI' le in~in~tilic. Il colpevole dev' e~~(TC raggiunlo e punito M'COlhl" il !;uo misfailo; snllanlo così l'or· dine polr;Ì l·s.~rrr ristabililo; quell' ordine nd lIun1c consiste l' l'S,l'Ula dcll:l vita mo­rale cnmc della vita civile.

Ciù che il Cri~li:t1ll'si11lo cercher:'l di fare <lupI> llt1t~t.1 catastrofe, per ciil che ril.!u;Irda i colpt'\'"li, sarà llll1.'110 di slrap­parli alla furia "IWsso. inJ.:in~ta d~lIe il1l;on· trotLtlc wnddl'; non di sOllr.1Tli III Rin~ln, C.1~li\.!(I, ma qu~,\11 c.1Sli\.!o sollopOll0 ~llo! nornw odia leg~c chI; 11011 nhhidi~cnn() agli scompO!li rtlO\'irncl1li delle ma"se. Che lulli i coll'e\'oli siano punili ma tblla leg­j;!e e IIl'lla I~~j,!e, secondo la gra\'ita della colpa, non s~col1do il giudi;tio dt2'i sillj,!oli in prt·lla ali.· più aedecanti pas~ionj.

So!o una PU"ilione di queslo genere ha i caraUeri della giustilla e della carita, ed /.. ,!uindi cristiana. Ogni altra \·ia di ri· fiotahilire l'()rdine non può e~~er fruU,') che d'arhitrio, Ili violcll1a, di pa~~ione: e ~ca' va 411illdi nuovi ahir.si fra cuori df"';idcrnsi Ìlw('ce di ricomporsi nella pace dell'ordine e della norma legillillla che ~ono le ml'te \I:nane all(' 4ua1i il Crisli;lt1e~illlo conduce dol'O i j,!ralldi catacli~mi (' le gralldi rovine.

L. W.

LA fORZA HIVOLUZtlJHA81A DEL CRISTrANESI'/O

C'~ ~nI t1yo"";nn~ in c" ...... 1'\0; fOl1,,'ki non p .-iamn • ~~ .. ~n tilol" "'et· 1<"" i. I Ine l' .nlori,·n)"';"<1< .• f .. ~ i 2""· di.1II d, un .1.1''''0 ch, f.'ana pcr "i .. n i~­Id .... o. (', .. u .. sc" prcndl1mo per qu.nlo i: l' le, ~ d"'~,i"nr del mot" di rinn,wI· ... ~"I.', "reo<lolo ~c~ un. 1II'f(~'o.e .. t, ....

r'~r '\'''''1'' h.,,, m.uerci n.1 oolc" .... cui r~ d~ lo ",:ol,,'i" .... C .. li.o., quella d1 ,·u, ollen,r,1IOl ,I lo .... faw-mo .. la l0'" noi· .t· .11;' p'" _t ... ,i,OQ I(li ~tH<i m,,,'lm...,1I n (<l''ianl; e cM ~ Il wll n'·"lul'o ..... 1.~r f "rn che II' aspira/ioni c I. ll/'itul" .. i ...... '.11 SO"" PScln .... " <I, " .... t di ci~,IU cri. t;." •• "'-""e_.'~ 1,"._ ..... bel.

... ~.I.I •• ClICC nlta <!tI cn;t ....... ''''n. • nrnd"Uo di qn~lIa fame f ... '" ddl. i •• u ,Iat~ d •• V.nl/~Io.

101:-;0 GIQlmASI

(f ('011/ iI",,, di Li/N'rodo//(' ~\(j~.iojj(lh' , l TUiOlI(' 8((('/w,

Il.1 de~talo meravig-lia, qll~~i dello ~c~ndalo, in qualche ambiente catlolico, il fallo che il Moviflll'/1/11 DI'filarTI/tifO Cri· \!illno, che inspira il suo prOl!rallll11.1 alla moralc l.: alla sociolol{ia cattolica, abhia stretlo anl'anla, nell.1 loltaantifascista, con p~rtili non animali da concezioni cattoliche t' talvolta .!VcIlli ideologie eslranee o con· Iruie.

L'allarme è ingin~tificato. A nes~uno dei parlili componenti il

C:0mi"~to di Liberazione è stalo imposto di rlllUnClare anche aJ uno ~o!o dei punti pro· grammatici e di alione politica loro propri.

. L' tI.nione è ~ala dalla comune a ~Jlira' IlOne di s~IYare Il Pae<>e che il fa~cismo c il StiO capo a\levan l tradilo e Ira"cinalo nella verj,!ol{na dell' asservimento aJ1"op· pres..wre kdesco.

ti programm:l che unisce e affralella. i parliti che aderiscono al (omil.1to di Liht'r.lIiol11', ha fiocopi 1t'mporanci e di chi· rur).!'ia: yltot concorrero! a librr.ue l' Itatia dal !:t'lcisrnrt, per poter poi risanare il cor­po lanlO piag.110 delill. Nluion!':.

LI {J.'/IIt)rraziil Cri~tiana. che 113 av_ v .. ~lilo con silll!'ola~~ ~ensi bi1iI:1 in "uah· ahl~so morale', pollllCO, economico .\ ~tala l!yllal~ l' Itali~ dal corrotto re!?in", di Mus· suliui . .'10!~ "r:w('va e non ooh'\:1 appartalsi (' l'1.'.1(!\r<· ludiprn,lenl cment('. /I suo ;lppor· lo sarebh~ risultato debole l' Pf)C .. efficare.

Q la rdo l' Paria D'llrà rlprend,'r<· H-.no l·~rwnino di lib"ra N1I7ion,', p·.'rchi· liheri Mranno i ~lIoi fi~li e le ~lIe l"lilu/;,,,,i o(!l1i partito riprenderà la sua cO!llplcli; aulooomi., e la propria lib~rt.'1 di ."ione. a hamhl'rl' spiegate, p~r il !rIonI ... det propri ideali.

1\11 ora senta rin11nciare a di, (ui credi.1ml) e per cui virilmente 1!)lleH·llIo. uno principalme'lte devo c~,;cri! lo s(")PO nOitro. lino l'inlew1i" ... n\o comlrn,·· lille· rarei dal fa.cism<l per p"ll'r preJl.,r.lre il te'rreno feeooJatorc ./dla nuova ch'i!1' nazi1\na!e.

GI. S.

• "'" .... l /J~/io 1Q·N

Luiii /,

Partito e I.' ;'l!lh"ruziuol' tl.-\ Ilrop;ramma

• !,.lIa D"IIIUI'ra/i'l f'ri~tWlla l'IH' \;1

l'I,,hl'llUlU,'nll' ~\ illll'P"lHlo~i lU'r il ~,I\UI'" r,-I>"II,I" .11·; 1!rllppi di ~lllIliu ,-"III.,d,> " .";.:iulI;.li ,H.lrl'hlw far .~ì ..III' ," ... Io·II/UlIII' ~i (·~"lIri~·t' 1)('11·t'~a· 111,- d,-i ~ill;':tlli pruhlt'mi \,;Lrli('()la~'i; nH'lltn' IH'~~IIIIO,I('\I ' {' .... ,'I·e tanlo 111-

~,'1l1l0 ti ap,'n .. "r,' (·11/' ~ianu i clelia· ~Ii ,1..\ pfO;J:I'aIlUUa pulilil'" (' :;()('ia· l,_ /0.('111 P"" .h-I f,' .. h' ~ultt\ponjhil(' il r,'\ i~iulU' Il .larl' il 10110 lilla 110-

.. Inl azione. I • f'~IIL'rit'lI'la bimillcnaria dcll'i­

,Il'O (-atlolit'u t" la ('ul'ueitÌl di que,.ta i,I,>;I. tli din' una ~ran,h· parola 111'1 1II01lH'lIto nltual(' •• ' (·o .. ì prt'zio~a l'ITI',,~ali'lI dpl IIn~lro lIIo,illll'nto ,h,' unII ~i puù prt'~f"illil,'rl" dalla 1It'· (T"ila di ri,'hialllart' rallf"llzione di tu Il i ~u '1'11'1111 ('h" 'I i- di illllnCII~a· IU,'III" \italt' t' 1ll0dt'rllo in qut'~I:t illo-II. \Ia on·urrt' darf" alla 1I0"tra ,Iollrilla l'I)("ial,' l' politif"a un co~ì 1.Ir::n I"t'~piro d,t' e~~a di,cuga capa· (.,' (Ii j:!II"'rnare un grande mo,inlt'lI' I" ,Ii illll·lli~(·1I1_e (' ,Ii \olonlà.

11 1"'II~it'ro tl'altrond(, di un rilor· Il'' ;I \l'''("hi ~dl(,lIIi polili('i 'i, ('ontra· 1111 alla pu~~ihiliIÙ (' alla ('OIl"('lIit'lI' "il. (,1I11'~li Ultilili H'lIli :umi (Ii ~Io· I iII, la Il;IW'lli:1 iII "lIi ,i,illlllo, ~Olll) I;t!, ,1.1 '·~I'ItHlt-rt· 1111 rilol"no l'uro (' '"11'111'4' ,dl'ullli,·". tu ~k~~o ra~,·i·

"IIW .' ~lill!I 1111 prn,l.ulu ~1() l"i,·u ,II· I ,,11t'rlllil/lll11t' .Id 'l'wl,' 1It111 j, 1'~lrii. ,11';1 IJ 1"~pulI~ahil;liI d,':.d; altri par· lili l'h,· .l'I/II;II''lallll 111'1 dopogul'rra, \,'" "'m,,",,, .. lIlIal,' un \",'('hio Ilar. Iii" l'II" ;.:m\"n· ti ~1I0 ~,gllifì('alo ano l'r" ..... ~lu. (,1I11·~lu i' 1111 d.llo n('~atilo l,h,· Il'"I"''lIIlInll 11l',·,'~~ari;)ml'lIt(' lulli ~II 1IIIIIIilli ,Ii huulI" \olonta; an('hl' ti 1,,,-11'11 1II0l inu'nlu i, ,1t'I't'~"'lriallJ{'n. h' i1nliLI~,'i~ta; IJI>r Ipwllo 1'11(' ... iamo, (' 111111 l',or,·h'' ralllag:olli~ta IIwrill unl1 110-1111 "ualilì,'a iII talI' bt'n~o.

I.a _II, id ... ~liI jU'r ,· .. ('r(' proron· ,lal1l1·III,· rilllllllal;/. Ma ';(' "i ri~ol. ",i.ln'lI n ,1,'_1':1 Il .. "ìlli~lra, Iloi Ir(l' ",III1t1 ,111' nun _"nll I plll'lili ~Iori,·i ,.1." poltlril.lIl/W gli intt'I·(· __ i ,1,·lIa \illl '>llIIlnlljl,.ran('ll; 1111('111' l'II(' 111110· \ .. 11\1 1:1 .. Ioria _1>'111 in'("·t· l" (·,,111'''' ,i"lll ,lei "lon,ln dI(' ill\/',II\110 la l'ulll'llilil<1 plll prurolltlmlll'lIh' di,i 1'llIl>(r;'1II11 i ,Ii pUllilll. III '1U1'-10 H'II· l'II 11111 lhl ''''''1tI !ll/rlarl' il IH'II~i,'rl> ('ri~lmnn n,I ,,,,,,'/' in Ilalia UII ~1I0 'U\ll I tllt'lll Il 11111 il i,'o ;'~I,n'~~lune tI"II,1 propria lil .. _"lia ~(wialf', "I", ri_poll' ,la 1111,· t'.iW·lIzt' del ('illn,lino IIHl· dl"tno.

Lli IIf.mini no~lri f" tutti debbono ~apt'rf" diI' l 'i,](-a df'lla libt'rl;' <ll"'lIa pt'r_Olla IIlIIana. l"i,I"a dI'ila Qolida· ri"liI l·ri~lialJa. l'id,'11 Ilella ('OI\('rl'l;1 ,. pi"'111 fi;1II~li,ia ~,)I'ial.' <ia ra!!l!"ilill. j!'T_', iII a~_"lula lihl"l"là, ri~p('tlo nl. 1t- ",,,I,,iolli d,·1 r"""III(' l'a~~alo, h' "I,'" dII' noi r"Jlprf'~"lIlialllo non ~(). 110 nllotlu 111I"W all,' eli (1'"'lIa d,'l· 1"I'~uaj!li;lIll.a 'TOllolllil'a in uno .,Ialtl "l1l11l1nqll" tollllilari(l.

.\11" _1II'idil ('h,' p:"artlll 31J('ora fio ,lllI"ill_a alrEllIlI~l'lo noi nOli \()1'lin. 11m ri~ptllHI,'r,' ~l1l1l1nln l'on un pro· j!r;lIl1l11a W'Ilt'ri,'o, 111;1 ""pra lulltl.l'''11 1111 11111\ il1l1'lIllI Ila '·'N·i"IIZI'. Sel'i,'lil 1!.--"lu llI lu' l 1'I"I' purar!' IIna dultl"illu ,OI'iall' all'nh,'/10 dI'i prohll'uli dt'1 1111111(1" lu"dl'rtlo, .'Ii olU'·lù 11I'll"al. lua/.;ollt· dnollil ,··_('rl' il pn'_lIl'l'0' • tu: l' nl'i l'0rrt' I (,lli3ri ,,(I~lulali ,Id· l,t 11\1.lrl1 allil ilà l.arlianHJ Olll.ilutlo d.ll prill('ipio di III1·a~~olula ~in('erilit ,on lIoi -It'-~I e l'Oli lutt,.

\un ,..-('i;IIIIO ,.ollanl" IIn parlilo pt"r Li ,lirl'·,1 fii i"t't" () illll"Tl:'~_i 111'11" 'Ol1lilll/:"II/<1 ,Idla \il.l p"liti('a: ma 1'I"r,>n.lmo ,Ii non ,'··I:'rt'. pillll(l~I"

1'11(' Iran~i:.:,·rt, ·Ili pmLli ('_~I'n 'i,di df'1 Il,,~lr,, mOlinll'nlo ..I". -ono Ir,': "r· r,'rma/litll(' ,I,'i pruwilli del Cri_lia· 1Ip_ill111 m,l!;1 \ illl _o,·iall', libf'rl :1 " /o!lu-liLia

JI l'rimo di qut' .• ti l'rincipi e Il pt'f.

OHUAN() U1:.l.

Movimento 110 ,1,·lla Il,,~tra ,'onl'l'ziOlll': l'i,I,';\ dle tr;\~I'('llIl,' '1IIal~ia~i pro~fall,,"a • " Jll'r la 'IU:t!" \ ,di' la 11('11;1 Iii l i, l'n'

udi IIIl1rir,·. \01 l()~liall1o dii' lo ~I'" rilo p:tll"/"lii il 1II01Itl". l' I·i'pil"al-i". III' l'iii aha 11l'~li in,lilidui d"l(' t·v

~.'I·" alwll(' 1"11111111<1 lidi" !>v,'idi .. roi l ielll' I .. lilll'i"lit. IIIH',IO 1)('11(' sOlllmo ,·111' ahhulliO imparulo a ,'alutnfc an· ('III'" piil 11I'~li 1111 11 i ,1,,1 M'naggio, li· IJI'rlÌl ,'!.(' Ile ''l' ll'o\oun' il limi\(' !iol· tanto ndla lI('c{'_~aria lull'llI contro i lIoprllii e le licenze, lnflllc la. gi.u~t~ . %ia; giustizia COllcreta tra gh IndI' vidui, tra le elu8i e le oazionl.

Per lutto fl"(',tO, dobbiamo I1UllI· rahlll'l1lt" (·Olllincinr{' a rormarci una pn'l'araziOlIl' di IIludio. (' lIon ba_la l'aRermuiool! gClIl'ril'a dci prinl"'ipi e· lerlli dl'l Cri"liall('~illlo, p('r('ht' 1:1 (,olllple_~ità polilica e "oci" le del mondo 1II0d('rno ri('hiede la cono· '>;('l'lIza d('i grandi bi~lellli.

\on ~i int('lIda I)('ro che \-ogliamo [ar(' UII dUI>li('ato d('II'Al.ione ('allo· lic'a; qut'lIt'ultim3 I('nd(' a rormare delle (,OM'ienu.' (' l'i~tianc, 1I0i ill\'('l'c parliamo dalle C'os{"Ì('nz(' cri~lianc pl'r lal'orart' nl bl'll(' d(,lIa ('olll'tti~ \ il;l.

D"po lanli 1'C'('oli, il Crisi o i, ano ,'ora o~1'i il ~egu'l d"lIa piìl fìt'l'a I·onlr"ddi/iolll.'. \.ttorno Il Lui s i l'IU"'(j I~OIl() il no~II'(J p('n~i.'I·1I l' l'i· ,t,'aH' ti,·lIH \ ,UI III w,l.· h, ~tI\'

'>~III·.· .. iolli indil'i,!uali e ~o,·iali, \'0. p:lialllo porlnl"l' il ~II() ~jliri ltl pii. in· lilllalllt'nl,· alll·h,· Ilt'lIa l ila pu"bli. ,'" (' 11('i rilPllorli Ira l" ,,11I_~i: ('on \ il ti ('arilil, "h ... , il (.rogramma di IIn l'arlittl.

\ op;liamll "h" il \'lIngclo .in la rorza \I\'a l'N la rina'>('illl. S(' un lal(' !>pirito ci mllo\(', andll' 1(' piil ar,lill' inllma"loni "OliO d('~lillal,' II ottt'lwr(' 1111 rlll,illo "UCl'e~~o, E la pu. rola ri\olu7.ione pl'rd(' il ,.\10 Ira!!:i. ('o "ip:nifi"llto ,'onw di ('rllclt'l(' ,w(',·~· ~il:1 1',·r un rapillo p"')P;I"f·~.o ~,wial,'. Spirilll ,Ii pl"flp;r('~~o, ~ I'irilll ,II l'III· I"hora"imu'. ~piri lo di p:\(',·. Cht' l .. iIllI1WII'<" ri .. tlr~1' d,'111' 1'()J1tjui~ll'

~.'il'nlifi,·1JI', IIItlllil'lil'lIlri('i ,Ii ri,'· f"l"'7./II. ,IIIIHIII~i III ItHIIIO ,'Oli una 1II"l-!l/;iOl'I' .'l''l:lli'''II' lIIorllll' l' MlI'ill' I" , ptl~~:nll) l'i,IIII'" il 11I '11,·~"I'I"I' :tI l'n. polo /lu"lru l' ;.:1 i l'I't1elll'ilio l .. I-!ioia ,Ii ripl't'n,I.,rt, il MIO !Hhln 111'1 l'alli' lIIi'HI ,II-Ila l'il illi ..

J.IIIICHO

. 7/~1l rl/JollI pOIlC

/lUI ,lrcl!)(! C/JO/lIlIOllr

Uj,'o/uzilJ/lI'! El'l'o la l'arnia dl(' ral~i l'wll'li di pr'I'Ip,'rilit ,o('ial(' fnnno ~p, .... ,1 udir ,,,II,, piaz/l'. Iwi ri,lolli, ~ui rt'}i:li \olallli; lIIa ' lu:llI(lo IIIl1i /1111' loro l'lIrol,' hanno ri'lpO'110 i ralli!~ \" ~I'~uirono ~oltl i"WUllli e 1/1'/u .~it", i ,

I.u rilfllilzilllll' ~(j('illl(" ~i lallia di inl1:llI-ul"l' III IICIII'I'(' III l'la .. -t' nl"'r"iil: lima paroln, Ili rulli \oi \1',1,'11' l'hl' Ihlpo 1;II"i alllli il pUJlolo I:"ol"atorc I"imall. ' Il!(l/;i.,,,lIln III 1'lIl'i IUli_llItJ o ,Ii pri\llii Il ,Ii ~llIlfI l,III' Irn~fol'llJ:l

/-;Ii ol"'I";li iII ,um ;::i~anli'''l"a lluit·l·hi· Ila (Ii Inlorn, "I,,· 1111", ('01lIpri11l" in 11110 _\'01\"/1111_0 ~lnlllH'I.lo .Ii 1!11I'r • r;l, F _,' ,1111' 11(' "unlell!' 11Ii::lilll'illllt·lI. I" ~i ,. Ululo '1I'11";llIIhil" d.·1 1:1\111"0. di l'Ili -i rn rli/llorO-tI lunlo, IU!t' l'l'O' /iuo mal"finl,' nllil t' '"1'1·10 1111 1!1'j!1I11 "lImp,'II-'1 ,It,II,' r;IIIIII';" ,Utpo~I,·.

"h., 1,·!lIIIIl' i .Iil"lili ,It·lla lH"r-Olllt, 111'11" ("1I1I,li,iom' Ili

pl·,lli,'a 111,11,. 1"1,1;. ,Ii·lla rUllli,din, ,'illiltlinll, ,11,11.1 1::101"',

LI lllll"IIIi! 11011 ha IIIl1i ("Ilo altro ,III' ahh;all;'n' '11111 1IIII,tI',II"'; .11""11-IIIlIlar,' .,.Ii t' I"minl' 11011 alfralt-lI"rt' i ,·.,nh·ltril'lIli: ha 1'1"I "';pi l"'" /tli 110· mini {' I p"rlili nt'lIa durll nl'n' .. ila

M O V l ,\\ L N T () 1) I, M () C 1< AI I C O LRI~T1ANU

demo~cdic& dd

di ri('o"lruire !t-lIlallll'lIlt' ·0l'ra i 1"11· dNi ,ldl:1 lli~,·ordi.l. Ul'l 1'('~ltJ girali' do jl('1" l,' 1I0~ln' "in:1 \('llialilO 1)('11(' quali ~()1I0 i fruII; ,Iell" 1,,11,1 l' ,1,·lIn lioll'lIO/:a.

"\un IlI'lIn ri\lllll/iolW, 111:1 III '''Hl

• "·O/lIziOlIl' I·Olll·",tf" ."11 lu ,l'/I·.'::u! 'mI ub"lin> /u prll/lru'lIi l,riI"II/U, 1IIIIf/Il-l/I.·/I111 dI'II" .""bi/illÌ dI'II" /1" mif{fia. IIln l,rOIllI1,}\,'/"III' I .. IlifTlI,ill' IU' 'Iuall' fnllltl dl'lIn f:.lil'" "'N'i,'n· zio~a di (1~lIi 1!I\ol"lIlnn·,

'vOli Ili\/"'I"I/"rI' il ('(11/;111'.' Ilri"1111I IlJ:l 1'1"01111111\1'1"111' il Miti ul'llill:tllwn· IO. /'r1uh'IIII''''''"I'' l' t,jgllro,;;111II1'lIt"

t'i[ti/utll, colite 1/U'Z:O e _\V~It'gllo (111 ulI('fIi'rl' il t','rv b('lIe mll/t'r;u/c l/i 111/10 il Imlm/v,

,,," ("olll/,riml'rf' Ili, tlfln' l'~ellI~i· l nm,'n'" IlrI'/I'I"<'II"" fl/l'imluMr;II, 11101 pl·O":If'"iarll(' l·arIiIOlli,·o "oordi· Il,1/111'1110 ('on l' al"ligia liall) " ('011 1"" . ~ri"lI ltllr ...

'mi (/l'.'rt' ,/I m;rl/ lidI' lI~O ,ll'i jll·op:rt' .. i If"'nif"i IIlIi('lUII('III(' ;/ mI//{' Ki"r /{llmlll/{lIfl pn~~lhil,', 11101 tI(·i rl·tllli "III' ~(' Ilt' ril''''1I11O ~iOl;ll'~i nll· l'III' I",r I/I;/{/illmn' '/' ("1)//(li:i'I/I; {III/. "'r;l/li l' mOri/li dI'II' V/II'rl/io,

A, H,

--------APPELLO AI GIOVANI

La propagantlll III'0ra_l'i,ln irollil.· za \-olcnlit'ri ~ug:li uomini d,,1 gOh'r-110 BOllomi, 'tualih('ulO t'OIlIt' go\t"" 11(1 di oltanl('uui; ,1011 d ... i pOll'la II· ~pellare lli\l'r~aml'llll' dal n'l'ime che ha lanciaio la parola d'ordine c Inrgo ni giolani ». \Ia mll'lIdiamoci bI'II~': nOli è c11f". criticuudo ancl".' <lu6to lato dci ('o~luUlc politico imtauralo JI{'gli ultimi \cnt'nulli, 1I0i ,ogl iamo ora ... ostituire tlucl mOllO ('on l'altro Oif largo nl l('('('hi 4; dle \'ogliamo chiudere le l'orlI.' dclla ,ila Jlolilica a ehi 11011 ha ,111('01';1 raggiunto la ~". nilila, qua"i ,·hl' nlH"('Jli_~iIIlO il mo· 11','1110 l'n'-cIIi(' 1'01_1(' '1'",110 ,1.,1111 ri· l,tlt'ila di \''''l'hi l:tJ lllini , ,·1", ~i li· dcro l'~dll~i dulIa .. '''li jlllbbli"<1 1111 ' lallto' il \"IIh'llIlio fil~l· i _, la; du' di~("o. lIo~("i!.lIiIU. in ulll:i 1 .. ··I' II'ill;. rI ,·onlrt· hulo I.rt't.i., __ o t'III" I ~iJ 1'1"'I\"nin' ,htl. b J..(1'1It'r()~ilà. ,Iall' l"n("r~iu, d,ti fO' 1'.J;.:~iu ,iI'i pmalli, Ili (·ui llillllU, /lIi. I"bill' pl"lHa IH'III1 101111 ('(,1111'(1 1",,1" I ,rt·-~or('. I\nzi, poi.·h':, ,iullIo ('011 l iu. li eh(' In ri"o-tru/iolle ,II'I 1'1I"~t' Ilo· ,rà "~-('rt' "I)l'n! ,Ii lulli g:li uOlllilll 0/11'_1 i (' Ili huolln lolunlà, (' .,i:lII11> (·t'rli l,hl' i gio\OlIIi p",~I"", In ('I"(' in Il"(',I'oIH'I":I 1111 rllolo UllI'h{' llt prilllU piano, ('i ri\olgiallH' a,1 I·~~i, illlitllll. doli a Inlru' dall (' "in,,,,IIIIII.(· "011' linp:l'lIli l'allllll: ... ~lrnlltl'lIlo dI(' \1I1~a II n'n,lI'r(' \ "1':1111('111" op"ralll,· lu 1010 pm·I"l'ipul.iollt' allu l il,' plllthli,'n.

\nn l,,;::liallll' infatll lI",'oll"'lI lnn'i ,Ii 1'''1'111., (' ,Ii fOI'IIII1I,' , lIIa l'nlrll''{' IlI'lIn "o"lall~" dI'III' ,'O-I'.

(}lHlllllo il n·p;illl" ,Ii Il,,,,,,inl.· pl"l'. di,·.na ni /4ill\J1l1i ,·1", '1'/('110 ''l'H il lortl lumllt'II10 ,. il 101"0 /'f'I.(illw. (' "" solletic nva magnri l'Amor proprio 1II,'II"lId"li Ili ,',,_I tldl, 1",_11 di ,'0· """ltI'", "ili dit'iallto "1,,, 1111"/':1 ,.~~" 11011 aiuln\JI Uta In,rIilll i ~iolnlli, E~~I) ~i _,'1"\ il u ,Ii loro Il.'I"I·lt;, p.:li 1111· lIIini prl'l'lIr;tti " /IIultiri 11011 :1\ I·,' h· IJI'ro pvluln l'tlllllhonlr,' l'O" l'urhi· trio (' la lirulillidt,; 11(' _rrllllalli l'illl'' sllt'ril'mm l' l'impr''par,,"illlll' pulili. "". ma ~i ~tlal'llalll 111 '111 ' Il.tI runnnr· IU' ,. 111'111 III"' ,,,,,'1.11f' _1:11., ":'1'111'"

d";.:li lIolilini lit'I ll'nl ~"II_" d,'lln partll,l. ,1'·1'li IiI,,"iui ,Ii ""1':111"1"1', a· biluali " IH·II~"r,· "01 prlli'l'io ,·,-'n(,I. lo .'tI a;:irl' _""01111 .. la propri" l'O' ~,·,i"II7.lI, Ilerdli- "i" H\rf'hh(' .igllifi. ,'nln Ili IIIl1rl,· del fa~l'i'IlIO. I\'".,ulla llIt'rnl i}i:liu nllora l'l'. lorUlllld" (I un 1'('/4ime ,Ii lillI'rl :l. ilOti i, 1>11110 i'0~~i­hìJ.· f"r l'0~IIJ .. ,·lli l' _Inlo ",llIl'nlo (Inl rn~,·i~mo. I",,('hi' ''1'pullltl iII I·"· :;:-illl(, ,Ii lih.· .. lil. d,,,(' Ilon .. i ""11\'(" pi~.·1' 1111 pri,wipill ll'uulm'ilit , lilla "dirl'tti\a» l'h" li" II" dall'ult", 01"'· l'tllT()tll) uomini ''''l''lI'i ,Ii ~ill,lil'al"f' l' ,Ii aJ..(in· ,I:t _t·. Il,, IUI'I!"II Hi ;:iolaui Il ,h'l fll'l'i_llI11 ,'nl ill~'''J11l1a trlltl d"i IIIl'lzi dl',ltnali a illlJw,Iii"1' dlt' ~i f .. I·. 1I111~~1' (' ~I alr.'rlll"_~" lilla ('att'p;ll1'ill Il, per"ont' ('apa('i di IfO\l'l"tlilr,i C ,Ii ;:on'l"lIan',

"\"" j. ('<t-I d ... lIoi 1I111'IIIIill1l10 la pnrlt·,·ipnl.ìolU' clt>i ~iolalli al"t \il", polilil·". proprio Iwr("hi' "h!,illll'" Ii· ,Iu("ia 111"1101 loro ('''IHII'il" .' rin'lIl1· _,'i"mo il .tirill" d,,' ,'''l' IWIIIIO .Ii far ~l'l1lir" la I"rll ,,)("", 1' .... ,,1,,· qlll" ~I" "",.I('('il'a,i,",,' ,ia 1·lft'll'\ll "HP'" l'IHlI,'. alwl ... -l' f'lr-,' II1t'nll NlIumla " "111",,('nl'· .• ' Il'''·. ·~ .. ;n·io "IH' ('-,i ,i ,i preparino ~Jlil"lllu.IIII('nh' " in lt,IIt'I·

IlIulmt'IIIt', cht' II. (,olHlui~liIlO Il in un dimll ,Ii lillt'rlÌt. non dII' a..",orbnno ""pillalll('/lI('. III loro ('onl illzione l'O. lili('a, per l'0i. co"i 1'0nliui~laln. rlir· In Opt'rllrt· l' ~apl'da difl'lltl('r(' l'Oli la I)a,~io n(' ('on cui ~i rt'lIlil.l.allO (" ... i dHf"lIdono i pro[Jri id('ali,

Pl'r('he noi \'ogliamo la pnrh'l'ipu. ziulH' d(,i p:im-ani alla \ ila polilll'a, :tnch(' 1I('Il'inl('rno dd 1I0~lrf) III11\i· 111('1110, IIhllinlllo co~litllilo i gruppi gimunili di democrazia cri"lianll, i 'plali li aiull'ranno ad a('quilltare l' h\i luppar;' «udla capal'itìl e maluri· til. "h{' I"' .. ~i l)OrranllO domani al 81'r· \oil.io ,1t,llwII" ('01111111('. Slippiailio diI'

hunlla pnl'll' ,It'i lIIati del lIo~ll"() Pll('. !II' ~OIlO 11f'l1'1'I1I1":lli dalla .... 1:1 imprl'. pUl"uzion(' polili cn, ma 1'('1' dnl'" III'" t'o_,·i.'nt.a \,n11Iif"OI al popolo, p,'r ere". fI' l,i,,;· tI,m lt'l'a t!I'III1WrnZln, ,)oh· hiallltl 1',IIII'url' l'ia~I·ltno Il i noi ,,!l'in. I('I'I'~",' t' lilla "on{J~I"('nza ,It'i probl('. mi ..JI(' 1'8111:1111) ,Inl ~r{'110 pnrlil'ola. ri_1II1) l'N 1'0i'l\olf!:('rt' IlItlli Ili l'nl· Il'Ilil ilil. QIII'~IO. ,.opra lutto. ;, 011"· ~Itl dirt' ai p:io'3ni l'hl' "i nfT,l('('iall,1 .. Ila \illl polili('lI: l' 11011 ... oltlmlo a 'pll'lti ('hl' Iwnno lilla "rI'IJarU1:iOllf' ,Ii l'lrilurli. ma alwh(' n '1"t'lIi llt'II,· (lffi,'illi' " dI'i "alllpi "Iw. 1'(,")(' i l'ri . mi. hnllllo il dirillo (' il ,11'\('1"(' d'ill' I,'rl'~~"r~i ,1,'lIa l'tI~a l'"Mllit·a.

1'('l"l'i;1 li i,n iliamo a IOIu,ru/", ' l' :1 JlI"purar~i "1·l'lIIIIO t' a~_i,'m,' lIi "iii all/.inili. t'l'n'h;' ~OIppi:1I110 " la I·'" l'l'nt,, ('~I'('ril'n1:J l'I' lo ill"'P:1H1 ('Iu' l' inlpl"\l\\i~:t7.if)1I1' i, ,1('1,'II'I'in U111'11t' MII 11'1'1"('110 l'(oilli"I'. PI'I'l' iù ('~()/Iia· 1110 i pii! prl'jlnr31i l' ,1{,l'i"i a mo~l.i·n.

l'" a;:li alll·i. li"I,i,li (. a"""' li fo,·, t, I ..... IIWIII' lIII/lI ,Ii :llIillll l ill.' Iliil "ltI' .Ii nililllllino', il ,'H,mnill(J "1,,, lIi'''I'"1I l'" n'll l' rt' l'.' ,

A, .....

Ritorno alla civiltà I:i/ll'a ll.nre ,11'~li nl\('lIillll'lIli

proil'llnll,lo il 1J{t~lro ~p:llnrdo dt ,~ i,h,.

rll~" " :lIIli .. ipalon' 111'1 t!lIIlIalli. "i ullllllllni~,·(' l'Oli l" "rnl ili\ ,1"11,, 1..:1· W,.li .. a lil"H· '11 .. '~la ,ip:ilia l'on ~I'n· ~o Ili ,'orhlllll'\oll'zza ,1"11,, 1I0~lr,' rt'·

"pon~ahililil illdil idllali t' ~o('i'lli.

\ noi (·111' o('t'lIpialllll pn_iziil/li di

nlan~lIardia lIelia 1(01111 IlI'r In liltl'fa' li,)l11' d(,lla Pall'ia tla ogll i M'nag:j.;io

"lnllli"l'o, ill('olllh"no ,1001'ri 11'1'111"11. ,Ii ,,'r~() 1I0i ~\I'~~i l' H· I·~(J i Il ,,~ It'i f,·a.

h-Ilì, \ i .. i"ì " lonlani, dII' (,i g"lIar,la.

110 •. l,i l't''h!IIIO ,""11,' ,·,"I .. tlII" .. i piil ,lin'll; ,Ii tllI nllOlO tlrtl ill(' IUl/iOIlUlt"

1"'1' tln!',I.1 11<)_lrn P .. lrin Ili-gt·u/in.

l" ma nlll'()l"a. l' for~(' l'iii ('IH' l'('r i l pn~~nlf) , rit'ca tli lIa~,'o_le ma l i~orl).

.,' t'l!!'r!!:i,' l'o~lrllllill', l'i -ialilO illll""

g:1I;./li li InHlran' i" 1II1 '''lwr;./ ~i1-(IIIIh'.

_,'11 .Ii 101ul" l'Ìfa.·J1111·nIO montll' (' 111:/.

,,"riul,·, \1;1 ~1'1'ci"hlH'lI ... illorai". (:!Ii. ,'(11111' IlIIi. h:t la li~i'JII(, di 1111

orililil' jlolilil'o·.".·i"lf' iII ('Ili III ,'II!"

~1~lt'lIlil Ilei l .. lori 1'-'('lI/i:lli dI'Ila li. III: 1"11111110, In famigliu, l:t ~()l'i,'I;'

ì' 'l'nllin ~I'("ondo quellll raffillnlezza

J l'o~1I0 dlj~",fu,. III R~IIf{io",., mll rol ",Ii ,,,,..! the trJmp""Il"o lo spio ,ilO "">d',,,,, e la Iib"I.t di lu,ti_ V ... 61i0 ,i(O"qlli,t",,. la libulll, mll tO" le ",le 0",,1 dtlln giusti.;a, dtllll mo",lt,

Jdl'o""u • ..... VIIi <'etlamal,. f,alftam,."ft, IMI·

/funI' la 1i1H>,I,i fHr tul/i, ral poltlt /11ft,,,"" p,' ., IttSS/.

~1O.vT.l fII/IlL'R r

N.3 =

di :1I'1II0Ili" "h., il p"II~il'ro l'l'i~liallo

-1I~w'ri~I'1' C aliIlH'nla, è impl'g;lIalo a,1 III1'nllililù p"h"li('" COli III (orza (li 1111:1 lll"lI/illnl' l' dIII rll_,'illo Ira,,(·i· 11111(11"(' di 111111 lIIi_~iolll'.

SII '1",',10 10llu Ili illdi~('ulibilc elC. l all'z"a mor,tI~', 11111(' h· lIIanir,'-lazio. Ili ,!t,Ila no_Ira pllbhli,·u IItti\'ilìl pren.

dOliO IInn l.al"li('o lur(' i;~iollolllia,

\,'i IIIOIIII'/lli nll1'0_(·io~i del pm

Iw~~o lli·III',liul'. 'l"nn,III o~lli IOllta· 1111 pnnl'llz:t ,Ii 1.·;.:"lilil. a ('ui nlll'Or"

_i u}!:l-!raltpallo 1-( li .~I'irili illl"'orrolli, i­'OfT,j('lllll dal Irionfo "l'i.'lalo di be· ~Iillii i_linli ,Ii ~0I'I"(\ITa/i()Ilt, (' ,Ii ,('Il·

,I"" ... 'l'HIII,lo 11111'1", i ~1I1'('r,lili Il'­I>(a llli ,Ii fnal('I'lIilìl MHlO sp,'zzali llal

)I/"orollll't'I'" imllitanu dei piìl ... frenali ('p:()i~lI1i. il llo,lrI. pl'ìlllO 110\ l'n' ,Ii

1II'III1uTali"i ('l"i~linlli i, '1"1'1 10 tli ,'I".

ger<'Ì COli l'inlNl ('1110 deciso dci no· ~Iro Itl!{'p;giaml'nto, ddla no)tra pa·

rolll, "cllu IImlru azioue, Il riaITer· mari' l irillllelll{' la n{'('e~~ilÌ! assolula ,Ii un ('ora!(p:io~o dlorno IIl1e lej:!gi

rOnlllillll'nllili dl'll'ulllnnitil. A dii;' nH'/lO U\\{'ZZO ,Ii noi alle

illlllllinanli ('OIhndudini <iella \,ila

"(l iriltlnl,' dl,bhinllW l' il·ordar(' t'hl.' il

rj(\I}i:~il'(' lllllla \l'ntlf't1a pCrilonal(' " ('ollt'lli\1I lIon !>ip;nifil'lI rinunzia alla gill~li1.iu, (' ell(' 111'1 Irionfo pieno ('

ohllidlilo di lJut'~la \l'diamo le più

nUlJliC' I>O-~i bil;l:t di (""crcitart' con ~(' II ~(J tli rl'ali~lIlo e !S(' llza mlilate COlI'

('1'~8iolli !>l'lIlilllf'nlali, la piìl purn c più ll"'ra l"'ul"itÌ!, .,ll'ml'nto in9o!,lilui· hil(' di orflinf' l' di plll'e.

t Iwr,'ib "I", In l>(ill~li7.ia assume

""'g~i"r;' 1'lin~i~ll"'nZIl f' l'idi,,'nt;a rul· IOl"l' rOIl,lo ''' '·I''',.t ... dI'd,t ~1;{(t U,,~u'::·u ••

tu. IUIIIO l'iii 1','1"1"1111"'111(' <ill.IIHlo pi;1

pn'~lo p;1' iudi\ illui salino slIl'cr"I'C

,1111'111' i piìl ~I'i"gllhili ri~l'tllimellli

p.'I·~"lIa li p,'r riaffitlarf' i l ,Iiri tto ,Ii ptillirl' :ti \l'ri l' I,'~illimi i .. liluli or· ,Iillilri Il ,lrllOrdi!lllri,

J!: allora l'iii ur~l'nll' ('II(' lIIai la nl'. t'('_ .. illÌ a .. ~IJ(III:t ,Ii rlllllf';::url' h)lal·

11I"I1\(· 'J1l1'i /IIt'IOtli ,Ii ill"galt' Iralla· 1111'1110 cl. ,I l'ro,,illlo l'' 'r ("ui laillo ab.

!JiaulII ~ofT,'rltl (' IUIII" ,li~() ... lilll' l' ,Ialo ,·u n.;llo '1I'IIa "m" i, ('lini IHll.io.

Iwl" . E ~Ii ,,"mini lilll'ri " fnrli, \('. ralltl'"I,' ,1t '. i.I, 'I'/)~i ,Ii "i"ilt:1 l,Ili I/;ill.

rli:>.ill. d.'''IIOIIO ,llIrt' 81lggio dl'lIa lo· Tt, r('lIilllrl;",· Il'inlt''1I1ioni. Il Iltfo

CQCllIl'ill ~lIr;\ illtllllllliutnClltl' t'l'colilio. Atll'lt., 1'\1 101·0 ,·1 .... 111('11" ,Iol al i ,Ii

1I11'(lilaliul" l'iii .. up.:;,:,'lIi a~li illll'"l~i

i~lillli\i " l'iII ,,' Ihihiti !Ii ,"'nl;,~i di

1('111 l'i ,llll'i l' 1)('I1I1I11i, halilio l'i~l'n·

lilo ,1,,11' 1I1111<)~f,'ra ~nl l"'II',·al·WJI di

(l'w-Io 1I0_lro a~ilnlf) prl'~"I1II', rimar . 1':1 111111 il1l1ll1'II7.lIli ,1;,II·ill!t'f\.' lIlu pra.

li"" " (·oru}!:~iu.o ,1"l>(li !lumini piìl t'(·'ltoINlbili.

(,)tIt'_11I l', ..... " Ili po~it.ioll" l'J.inra c

1'1"I,,· i":1 i, "(1I"lizi"II" c~~t'nzialt' l't'r .I;':/li lf'I'O l:t\oro l·i t·,I .. lrllllilO.

r"r.,lIa,i ('01111' "iulllo ,Iell" illlprl" ",'illdihil .. III'N'_~ili. tli h .... ilal'Ì l'rt'.

IIIIJlPII,li 1I101·" li IH'r In l illl ~f)('iall',

1"'OIlOlllirll, lIolilil"'a, nnn IlIl'no che (I.'r III \ illl ill/li\ i,llInl", 1I0i, .. q~tHlI'i d,'lI'i,I,'a l'ri~liunll ,Ii lihl'l'lii (' di gi1l'

~ 1 17.la l,i IIwllilllllU ali' "lanp:uurtlia

,u'II'III'W'III" .'11 111111 i 1111 ,Ii .. ilorllO lilla ,'i\ iltìl.

l. 1.. A, ---_._, ... _._--.. " " 1l1U,,'ilmi "!'IIIIOIII;( .'., IIggo"o

didro (I w', /1' 110/;1;1'/11', perdi;' //ud. l" r;X"lln!mlll 11I'1'1, .•. ~jtfÌ più wlI~ibìl" .' l",r('/,,' /n /wliti('(l (/('i pilì i· quasi luttll ftI(JIl'ria/{·.

11(/ /.' I/fI('~/joni 1'('OIHJmic!11' nOli 51 !)O'wlgO/IO H' Ilrimll limI ,i"lIo scioltI' /.' morll/,. l ',,id,,' w'lII/'n' l" l'OH' i,,· l',,illill !{on'rlllll/Q IIm'lIl' 1'i\ibifj,

1),·1 rl',lo 111111 1If,1f'lIbbollr!,mul l!t'i IIf'III IIIM,'r;',fi (,flll,i.,., il b('fI(>".H'n'.

fllII Il,'/1(1 IIrO/JOrz;mlt' di,i bl'"i l,i bi. ~oglll ,

!\ ICCOI.Ò TO\l'IASEO

2

:7 fOlLtarl/

\011 ('(-'rlo pt"r noi ~ono di-i lonta­Ili. an,·ht" ~(' t!i,I()('ali 1lf'lIc più di\(·r· ~(' l' rt'lIlotl' parli dd mondo. Sono j"t-ntlllaia di mi(.:liaia d. llo~lri com· pll~lIi ai {(uali ci ~('nti",n,) .,lrt'lIi non ~ol() p('1 ril'urdo (' dal It'~alll(, di limi. l'il.i8, ma dw M-II!jaIllO più ehe llIoi

{'tllllpa/ollli IH'r ~li <·,t'mpi ch(' ci han­no dalo t' pl'r r('~('mplnre rorza d'a· nimo ('Oli l'ui ,lnnl1o \ inondo le prove più dure (' trCIlI('IU]f'.

Conlin~('n7.c (IClloro~(' t' pii. o mello fortuitt· ('i hanno pO~li in condizioni di't'f-t,: loro lonlllili dalla Patria, noi pft·,,{·nt. udlt> 1I0-lrl' addolorale COlI.

Irad{', 'fa la \I)('l' 11('( {-'UOft' li a·~icu­fa d1t' noi ~iulllo loro ,ifini e chc 11011 li ahbiamo .11I1I("lIli("8Ii.

(Jlw~11l (Trl(>u, •• (·aluri·(·c dali" l'. 'lH'ri(·lll.ll IlI'i pa .. ati inl"Olllri e dI'III' 'I"olidian .. ,"oll~U('llidini di \ ila. Iolan_ do liul\t·" a lianl'o lun"" i "arnniina, 1Il1'nli. '11"11" .Ii\l· (11-11(· 113\i. n('II(, IUIIJ!,lw ~()~II' ~lIl1a ."hbi •• , ~\lII(' 11('"\ i. in nwl.I.O al fallll:H, .. "Ilo la piol,!"~ia ('" ~()1I0 il ~(lI(', Iwi klll d"gli n-pf'dali.

t.hlt'~ltI ru'or,lu ;' ''l'rlaml'n!t' IIt'r 10-rll f""IHHlo ,Ii fOrla ,ranimn f' ,Ii Irt'­pidl' ~ll1"rallJ:", :-;"1110110 di IIOH'r \i­\l'ro', IUlI"hl' ~I' nd I"roginolu dci lor. " ... ,,10 nOli po(·hi lIuc('"omheranno co· 111(' tIlllti altri loro l'ompagni di do· lorl'. !ÌI'nlono di clon'r \·iv('re perchè t'ol loro ritorl1~1 l' ~oJlraltutto ('on la IlIro '}IH'ra dt)~ril iut'{lmilw4nre ,'im-1II"'hO hnorn di ri~lIl1alllf'nln del no· ~Iro PIII'~f'. (,)Uf'~t' nhhfigo moralt'" di lIIanlrlwnli in ,ila li fa ,,!' ...... o ~upe· ran' H"III{'IHII' pr()\I', )lrr quanlo ",o1-lili " l'rud,'li, nU'lIlrr nei loro cuori .i aJln' la 1"lIlforlanlo' \ l .. iol1e delill Palria rillata a 1I001'IIa \ ila, per rui il loro "al'rifìt·to l' eontrihu IO l'iii ehe .ltri prf'lio~o (' l('(·olldo.

Per Iloi rima~ti 'Ini nrllr ~Irade in. ~idiatr dall' ()('rupazione .Irani{'ra, a fnltar(' I)er il Irionfo ,Ii un ro"tulllr polilirl) libero (' ('i\'il(', il ri('ordo di 'J1ll'~li no.,tri frau·lli prigionieri e in. l{'fllali, f> moli\"l) d'impe(l;l1o S8cro, )lcr('hi- ramOrt' dt,.itlrro~o d('lIa Pa· Iria "i\"l'I\II' 1I('lIa f!;iu~li:i':;a (' n('lIa li_ Iwrtil dei ~\loi fi(l;li, lilla qualt' l'.,~i dÙl\no 1f'~liIlH,niall1.a Ili <,o(f('rrnz(' e di ('roi~lIIo, l'o''~a (,olll'rclar~i, iII un Jlrlls~im(l <lollluni, lIella rcult:'! l'0lili­, ... ,h,1 no-l1"o ri .. orto ~'l'ro prl"li~iQ

1II1/.ioIl1lIr. Fralclli, 1"I.1i1. 1I0n .,id(' d('i lonlani,

\011 ~olo Il' pe-r_onl' a "oi più carl' _offrono il IOrll\t'nlo) dI'ila ~('para1.io. 'I:", tl,'1 non "11"'n' nirnl(' rli voi, ,Ii nOli ~t)dcrl' !Iella \·o.lra pre~l'n7.a f' ,!t,Ila ,o-Ira alli\ ilÌt, IIHI lutti noi lo ~f'llIiamo.

1)0\t"!(' lornar(' p('r ritrmarri (' l'amminar(' di l'ari pa~.,o, fìanl'O a l1alll'o, ~lIlIa \ia d('lIa riro·lruliollf'.

POLITICA CONCORDA TARIA

Ci ,Ii.piat·,· ,Ii dO\'I'rlo a(fl:'flllarr, lIIa noi ,'ulloli,'i abbiamo harattal(> Pl'r 1111 piallO tli 1"lIli,·,·hil' (,oncortla­III .. i(' la "'hlra prinltl~f'nillira id('olo­!l:it·a. Ci di"l'ill('l' infillilalll('nt(' (Ii dirc tanlo, ma l' h"III' manjf('"larc fì· lIal"I"nl" 1111 ('ulI\llIt'inli'nlo da anni dlill-11 Ill'i IHuflllldo drll'allim1l. ::ii ha ,Ii Iw,lI': nOli \ u!l:litlllHI l'Oli qUl'.,ln rH'!l:IU,' la 1U~"I"_.iIÌl (' rUlilil" Ili UII "ouror,latcJ, :\t· .. tIIln l'iil di Iloi -<l 'Illan Il IW!H' 1I1I1i\ idllul(' (' ~(){'"ialc ptJ-~1I ,,,"ri,an' ,Ialla .. lipul:uiolw t' ,Ialla allua/ifln(' Ili 111111 l"ol1\rllzio,1I' t'"m'ordalarla: i rllPllorti Ira ~Ialo l' (.hit'~l1 IIrliemall.rll.mi~II.. du· .,peM. Hl 111"11111 1"8u .. alo lunp:hl'" ('(II'~lenllan. Il 11111.·, \ f.'1I!l:1I1111 {'o_i ft'!(Hlali Iwr IIIU. IUO an'ur,l" Ira 1(' \lIlurilù rlli ~1,('lIa Iii l'ura Il''(I;li iulI·(""<' .. i 1f'III[mrali l'"

~pirttuali Ilq!;li utlluini. E Iwl no~lro prolfrallilua ahhilllllO fl_~alu UII l'un· Iu [In,,·i.o: quello ,·iik· rhe il Coneor. tlatn H'lIga l"I~pt'ttal(l c l'hl' -"II ogni IIIw .. a tI'H'-liHlII', dw jlO"'n illl .. r,·v ,,,Ir,' ~llIlo l' Cltil'-II, .,i ahhill a 1'1"0' (".,I,'n' ,I. "01111111" 11I',·or,lo. Ma tullo "iò ~III'PUlW il .. i~pI"lIO rl"'il'rol'l) trII :-illlln •. Chi".,11 " ra,II'~loIJ(' l' t'lIlIah". nl.tltllll' ~I'(llllllllt·" tll'l ,'illll,lini. ()(" "ortl·. iII altrt' plulIll', l'he Ululi radi. '"<111111'111(' il ,·Iilllll polilit'u 11(·1 quali' il C(lIl('l)nlatu j' (·hiamalo ad ('.plirllr;' i ~lIni (·IfI·lli. climll l'o!.li,·!) dlt'" non l'IW l'--("fl' dII" IJllI'lIo di lilwrlù, 111'1 'Iual,· /I UJ!:UI l'illadillil ('olloliro io ri· (")Iltl"l·iulil il diritto III fur .('nlÌr('" la .. ua ''"'(, t)Ulllldll. da l,ari .. (11-110 :-'t,,­IO, IWIl .. i alllli\;I'IH' IId IIIl·applil'a1.io­n(' I('a)f' 111,11" d.llI~olt· t'<)lIl'orllalllrit'" () .i \ uni,· IIddirillura \ ulu{'rare il COllt'ordato ~It'~.,o in una delle '-ue

di~po~;zioJ)i uormati,e. 11 dima l'O' litleo crealo dal {a .. ci·lI\o c .tlll0 cd c rdrattario ad ogni \"Ìtll c altil"ità. con· cordalaria; è b(.'11 \cro ehe uu concor. tI/llo non IUlJllIl'a la conlc~~ionlllltà in ·elhO ('rl_liaIiO Il ('atloJj(·o dello Slal" ('onlrllt'ntl', 11101 illll'lll'lI pUI "elUp.c 1111 11111111110 di oUhla ti (II lealtll dll pUl"h' degli uOlllini polili .. i dle lo IlanllU ~OIlO~('I'iuo, onde 1I0n "'111 J(,. ~IIIIIII() 11 l'iIllIlUt'f{' lelt('ru 1II0rln,

i'.; .!IlalO dn purlt· dd cattolil'j itll­lialli lIli gra\ I .. .,"~IO t'nore lJudlo \.li t'redt'n' ('11(' uU .. a\t· .. .!Iu ti COllcordalo lo :-il .. to (u-l'i~la ai 10~~I' "('Oll\el"ll' II/ili III cliltoliec.,iulo; 11011 hu.,ta ill\t'. I"U eOlhidt'rlln' UII eilnltllall' IIUlllt' 1111

prinCipe di ~anguc n·all', 11011 hll~liI

IlIr .!Illuillllrc rep;olllrlllelltt' Il' lrombt, pcr UII \("('0'0 ("he ,a a b"ncllil'c un,I uUlldit'ra, l'''rt"ht' ,i I)I)--u. cOllie pur­IropJlu ~I " latto, 'I\ullarl.' dii l'arll' t'dUuli"a lutta 111111 politi'·'1 ,0_luu/ial. 11It·lIt,· all"II, III quanlo indlri.t.talll alla 1'0.,I .. U.tIOIUO di 11110 :-illlin t·ll.,idd('1I0 IOlalil.llri~. dlt'~· iII dft·tti là IIqt;a.tio­III' d('1 (1lrilli Il.llumli, Troppi 0_.111_ Ila "i ~OIlO -iliti ,la I,urli' ,lei ('<lllolil'i ilali.llii IU'r la l'0lili''a rl'li .. i'NI di,I . o Ilhl'I-IIIO; ("0.,1 In lallill dl','alliala "011_

ft'-~iUlllllil,1 Ilrllll .""'uola l,j"lIl1'nlàfl' d"lIll riform:1 {,l'lItill', dt'huilll Il ~UIJ

1f'1II1''' (b. '1111--0Iilli 1'0111" la più ra· H·i~llI delle I"j(Ol"lIIe, .. i " Irllllutlll tll .0.lnIlZll III Ulln bur/u il"rin·renlc.

Ln rdigiollc c 'III i t·on.idr·ratll in· fOltli Ilultie u~ ulI"rOlgulo (!t·lln fìl()~o· fin IlI'r i fanciulli, t·ht· UUI'orli non hauno III 1III'IIIi' :'1l1'rlll IId iull'llderc il molu ,11II1o'lIi('o dt'lIl1 \ ita, ,wl (IIUI­

I{· lutln ('i" "h" 111'111, rnp;iollt· \ i (' ,Ii frfluo, ,Ii "!!Il:I'lIi\", ,Ii Irll~""lId"IIIt·, \i('"ui' tr/l\ullo dlllla ICl!\W' dI,I di\.'lIi. rc c ~i l'olllra tli l('g~t'lUlu " di mito,

'11'1I1rl' rappurlo IlIlI'h(' ~olo di 1'11· lIo-r('lI:':t· morali l','r opl'rn Il .. Wilh(·· p;nallu'nlo n·ji!!ill.,o \t'lIi\a a ('"o.tzare conlro lutln nll'lIzioOIl(' "1(""('lIa Il in­~tillilr('" Il('"lI"anil1lo ,Irllo ~1Udl'lIl{' i prilwil'ii ,1,,1 l'n'do fn~(·i~la Mhlanzial_ 1111'1111' alltilllllano (' lInlirri.!lliulIO.

E noi ~olln la huft'rll ma~ari ad applaudir,'.

IlIi.zùlII/o COli I,U('~tH (,rt;culQ, ~(·ril. lo tifi UlIlI giOl"tIllI' .' "lIù'a dOIUHI ,((,. [wml, lo .dm/ill tI.·1 l!rflbll'lI/a /l"li.

tiro /"lIInllllil,'. . l lidI(' Il!frtmlll/lf/'' 'Jlwdo J'roblt·.

ma, urgl'ntt' l' tll'I'I'III", dobbilllllO ri. l'h;IIllHlrt' CI 1101 ,. 11111' dmu,,' dII' ci J.',gO/w, 'Iu!'l ('1",n'1I0 '/1 ,/(,/llocra' .ill il ('ul(J1irilo i' rllgiOlw d,'I('rllll-1I{U111' ddla IIlHtrc, lI:imle /Wlllicil, [.' f·.\.\l're ,/f'mlJ('raJit'i .,iglliJtclI /wr lIui amf1l1'ltl're, i,UWII:il/ttlo, lIeL l'o· ,mlo J"psi,If'lIUI di cerlp l'irlu e di. la_ l"I!rllrf' Ilt'(' flutrirlf' (' u'illlJ'lJ(Jrlt': 1/11(1 IfI'l'lIig('lI:.a di;> l' mlOrabi/ilà debba l'll'1:arl' " dl(' il c/C)CPrt' l','rso la colll'lIlcila tJf'bba sll/llolar('. ~i­({ni{ica pOI agirr 1',,(' dari' III IH}/W/O [Il c(t/}(Icilù di (/j~Cf'nl('rc' lali t/l/alila l' .~(,"I{II,'rc'\ul/a bll'l' tli ,·,.w, i ~u{Ji

l'al'l. ."il· 111'1 1"'110/11 w" 1J,/(//iltÌ~i Inll'l'·

ilO (d/o ""ato '·II/bnmllll,·, i (lt'lI/tlt'ro· ti('; rilf'lIgmlo du. il loro .n,illlfJJ1o IWI! IlOnn, ,',ill"III"II/I'IIII', lII"l""'lirt~ dII' iII (IIm(}~/,'rn di li/Jf,,.,,i (1"IIwcr{J' lira. O/(lli rt'/(ill/(' cwlOrilltr;o. dII'

~I'irilt miolll fI illlt'rt'Hnti IltItrl'b/;{" rO'II/lT:l'rin' l'''r IIITinn' CI/l/i illt'lIIl­~·"lIit.,1It1 /uri/fluolIl" t1,',.il·ct/,ili dIII/t, ~('(IrWZ:(l di fllIt·II(· !"trlù, 110'1 ('Ir"/;' bi' Illtro dII' ll/l,.nlrllrlll· h, (/I·/;rl"/I. UI, a'ro/i:ullldlJ/,' agi' ill;:i fI, 1Il1rI,­ritlllrll, wl!ocU/uloll'.

/ (1I'flwcrCllic'i "rl\tllllll 111'/1" (I//I'r. /llIIn' il loro ~/""'iJiI'1) rl1~l1l1l1l' IlO/i. ,il'o. il/leml""(1 l'0i 0fJ"ron', NH/ 11-ZIIIIII' 1/(,tl«lII'·III,· lib.,rt. dI' ;1I11'r/,'. n'II:" (·,m Il' /ll·r/trr,.il' .·('(1".~i(l.",/(·hc', IIl!illdl;' /., ."ilo'" 11011 Ir(lWllri Ili loro ZII /c'colI"atrU",' dI'Il' ÌlIW/lllllflll'IIIO

dll\liclllll l' 110/1 iglwri l'''!fi('//('(' ("(IfI·

l,.iblllO dI(' 1.lr f!rt/irl(' ~,w'il,It, dà r /lr· }((II/;:UI:ioll" d"II" Chi".m culloliNI. 1-.",/ l' r/IlI'MII lu (·ctr/tflt'r;~I/I"(/ dII' ,ill' ~tifi('11 /tI lorll illl't{/id'Hf/itn 111,1 ,'",11' /10 l'o,lo .1,,11,· (1,'lIIm.,ct:;I·.

11f" "1111111' ilfllillllt· , I/"IIII/(I"(ttit·; t'ri~liU/li, /ln'wl//{lIldll.\I nm /tt f"rll /011 diI III "/11/1/" ,I i l' i'lI pnlFrtlll/llln I i('/I, rinll!!,,"o 11/1 ill/'ilo nl Im·"ro. NII,·,'· ,"0"0 du' 1/(/ 1/I,,""\ltrW "t/"'N/n' il luo/(o 1'lInl/tIIl' IU'r 'III III dillI/Hl d('t·(, riflllllll·"·. (1111·1,,· 111"111(111111'111", ,·,trll· I/iala dl/J/o n'lI//{iml'lIlo dl'J/11 riUI JlI/iII,/ic·CI. l)ir("/l(lIIlI'lIlf' Il jlJ(J,rt'lIl1'

1III'''f,' {/lIdl',.,.\f. lJ,·..,· il/n'("(' ,·",CU'". "'""'11''' IJlIrt"('I/Wln' ull,· t'II'I'm/,' dl·l. III 10111' /Hl/ilj(·U. "l'nll'/'O f.rlll i "'/IO II' 1"11'''('/(111'11:(', ti('illl' Il IOlllllfU', tipI· la lXIliliccl 0111/11' /11,1/,. Ilili ri/m,le

La Libertd

A,rcmmo d,' Il J l'i>';l· J.to raltri· ~t8n::i. la "era ddl"! L frhhl"aio ]929, quando Il' ediJ:ioni ~Iraordinarie di una .. 181111)a da marciapied(.' anJlun· zia\'ano l'a\\ellula ~tipulazione del Concordalo, non già pCfI'hè un con­ror,lalO .,i era _tipulato, ma l'crehi' la mala fed(' di un bl'·ll'lIl1l1iatort' arri\alo al poterI' lultO aHchhr poi lallfl Iwr ~mallldlar{' lo ~piril(J ron il {Iuale Pio \1 aH'\a ~tipulRlo la ('(In\ ('nziolle.

Poichè l'articolo .W'sso IHl offre l'o('CU,~iOIll', l'ubblichitllllu il IrlItto di UntI ft.tlerll pcutorall' cii .,. E, 1I0/ls. G",n.lIUli CII:zalli. "eH'ol'u tli Crl'mullo. intorno III Concordalo. Es~o cUllconlu tU·llc li/U'e princilHJl1 ('0/1 il IWlIsi"ru di'l IIO)lru cullllbo­ru/ore.

.. Qualldo Ili (./11"'/1 ~11/lIIlfl /Hl

"Oflcordalo CUli UII goJ:f'rno, IIQU lo ."1111/10 {'ol IXlrliw cII.· ,m;' prt'llllc're fI/ "'0111('1110 fII'[ [{ol"l'nw 1I1('1J,·siIllO.

11111 l'CIII lo .")'ato ciII' rOI,!,r('wlI'n III

IIIIZIOIII'.

".: 1Il'1'/)//r(' colt('on/ci ('WI lo ."ilolo " l'Oli ciIi Il) gOl.'('I"IW IIfH~ l1ro/(·.\sio· /II' di /.'dp. o un .~id('lllU di ,Iollri/ll' politil'lJt!, o IlIl I/I('/odo U 111111 /orma ili gocerllo; Il''' .lIi preocl'upa 501t"'I' tu di stabilire con quello Slato dei mpl,urti prlltil'i, clu: le auicurinu 1/'Wf,lo è pouibil~ fa libprlù del suo fIIlnislero li "lIfuaggio df'UIJ tmimo, (' Ili ~IlI' (/igllitfÌ 1"11 "!!irw'ill III·Ua diw'i/,lilll' rdigiom di,l Impulo. (Mia Pa~t. ., Pnrt'" d"ltalia", 1929),

E(I è logico " IWl'e,'UClrio clte I fHl· ~llIri t/('[{a Clli('~{I, /11Irt' collaborali' do con le Autori/e.. IJlIlilicht> e dri/i lIell(, malt'rio, "t'Uli /orma (' tU,Ua miwtra ("O/u'e"i('fll(' al loro mi/l;sll" ru. allchl' itl r(,/{illll' ('I!fIcordalorio, .~ÙUlo clmli, l' direi ql/mi [{('hMi, di cO/ul'n'ars; superiori Oli ogni dici· .~iofle di l'urtI', l' libui dII ol{ni a.~­.!('n:;mI'IUO lJUlilicu •.

;lIlimif(ì dellu l'it'1- /lIIl1ili(lrt'. !l"rchi' 1(1 dU1ITIlI IlOs.m l'(mlilllllln' (I ril'.'n! ~"IIZ(I IlIlt·rl'.\.çllrSI"tI'·'

• • • Confes~iallio dH' 11011 di rudo la

\OIOllt'l iuce>,,;anl(' di eollaborur(' ('(III

tullt' Ic for1.(' 11111& gUl'rra di "berli' zlOne ci iutlllrf\·hbe a tllr~rurnr(' i Ilrohlrmi l'iii _lrt'lllllll"I1I(.· fl'lIIl11illi­h, Ula ad e-.i ri riporlano gill~li.till l' rarità fral('"rnf>. (;iu~tlzia 1It'1I'('~i· fI:('re il ri(,Ollo·('illlf'nto lH'r r opera "umpiula iu ullIilta da lallie (' 11\Il1('

fra noi di oglli ('tà e di ogni (,tlJuli. :.:ion~ ~()('iale; giu-li:.:ia allill('hé il di· "Ollore di podI(', Il moltt' dll' ltill'lII, a vi\cre oggi in UIHI I"oll'l'\olf' illdif­f('r('nzll {Ii frolll(' all(, lt"rrl't('Ill;(' (' :tll(" n('('r-~il'l d('ll'ora, f) lH'ggiu a la. \urarr ('1 n i traditori l' l" ~pil', 11011 l"i"II,1:1 "'U lutl(' Il' (1011111' ilalialll'.

Cal·ilH ilei nOli ~tallt'lIl".!Ii mlli tli fart· <1(11'1'110 lli M'ulilllrnii I"i{-(fiori Ili 11111,· jll'rehi' ae1jui .. lillo ('O~l"lI'lIza

dl'lI(, \ iCI·mlt· (lolilidll' df'lJ'n!l:).;i, \ i PI"'lulauo, alll\'·11.1 -"l'i .. iIIlIlIIlU'IIII', l''hiziollf' ,·hil,ra, -i l'rt'parinl) al \ i· i'IIIO In\uro ,Jc.111I l·i,·o_lnl.tiOIl(' 1111' .tionale.

"\et l'nlIlIH) f('l1Il11illi~la i popoli all~I() .. a __ olli moltI) 1'1 pO-~OIlU 111·('· p;narl', ma lIun din'n") ,·111' lti (h'blHI l'n'lIdere Il Uloddl" la renllllini~ti\ mililanle illJ!;I,'~e ,. alll('ril'luHI; di'l'r· ..ilil tli t,'lIlj)l·ralllt·ltlo ,. tli Irutlt.tioni farllnno f{,r .. l· dl(," iII Il,,''a, " II !tUII". 1Il1l'llra, In dOlilla l'',f' ~i ,11·di"1I ,··dll­.,i\IIIII('III(·. o pt'r gran p"rli', 111111 ,ila polilira_ .aril ulla l"""'/i(,II(' lilla n'· v;ol:l 1!t'lla ,Inlllla ('IH' ,i\l' 1I('lIa I·('r· I"lIill falllili;tr" ,. l'('r lu 'Iualt· ogni Ill\oro, ~ill 1'111'1' '1ul'llo d,·II'ill~'·!l:"II· 1I11"/ltu, "iii 1·111' l'or .. i"IHIII(I,'n· IId 111111 \OI'a/iol1", lI<1n i, 1·111' IIU·I.tu l"'" P:UR­dap:lIl1l"r ,In \ i\"I·".

Ma I"lli IWII allllll(·II,· lillelll"!l i \1111-11I~V;i ciii' .!'·l"i'l·nIIlIlO lilla .,o("idil Ila 111111 .er,'lIa l' "lhl'i,'nl,' ,'oll"hol·lI/.i,,­Ili' "'1IIminil\' iII 1/;':lIi l'IIIUllll'! ero',lll {'Oli ,h_ulula (·(·I·I;·I.ta ,·IH' Uf'l'l'urf' III dilUila "h" ,i,", I/I'r flll"lmlal.· fin'o­_Iall:':p, ,·.rlu"l\ IIl1wnll' IIl'lIn 11I0l'riu rà_a, pu·"" ormai, _(·II.t1l mallt""r,· ul. la pit'n('aa tlf'II·{",i.!t·n/a. IC11l"r",i t'. .Irànl'a ai 1110\ im"lIti tll'lIa \ ila l'''' lilirOi alllla!t'. II(,idlj' UOII l'otr"lIll(' 11<111 rad('l"f' 11('1 l,il, tk_olalo ~1·1·t1it·i­-1111>. « \on -i -;( l,iii d,,· "o~a I ... u~a· re, in (·IH' ('o-a t·!"l·den'''' (·i ,Ii('('\a

)1OCO h.:mpo fa lIna signora ricca e illiellige~te; c i figli, nclle pur chia· rl' U1tetltgeuz(' e lIella genero_ità del .enllre, mO.!ltra\·ano i segni di quella "('orap:J!:iala inerzia.

Dobbiamo n'a~ire eonlro quella malattia CO~I parlicolarmente (('DlllIi. Ilde ("hc Ì' l'illerzill menlale; non "i Irotter;1 di ~ollr\'are programmi di ri,endieaziolH, oi- di ag~iun"erc alle ~iit lilnlc 10111' di dassi e di pal"titi CJuella lI~~lIrda Ira uomini e dOline' , 11111 ~t,,·it 1111 volere accettare di ('0111'

l'i"I'{' 1111 don're, un dilUo~lral'(' nella f('altit dii' ndl' Ilalia Ilbcrllla 1.11'111

~ollua ~a. e18ere }u grado di eseguire I compili ehc glll ha esaminali e ai 'l'Iali s'è preparata, A quelle che l'ullaborallO ndla 1!uer .. a di JUI.T:!· I.illll('" dirilllllU: l'h" la P"('I' non I('r· mini .111 \o.·lra 0l'cra -ol'i .. I,·. prel)à' rah'~1 III la\(JI'O (l.'lla riro,lru:.:ionf'; ,Iull altt'1.Z1I dt'i \o~tri Htlori ~piri. lunlt (' 1I1Olrali diJlI'ndel"1 l" ('Oll\,'r· -ionl', ,) 111('110. ad un -lino 1'·lIIlIIini· "III) di (I 1111111 i \1 iI\\ICIllI'ranIlO. \ 'lllt'lIe dw anrora non ~i ,,0110 'alli'

lH'r~lIa~(' "0111(' Il,, 1I111'-la Iragie •• .,\(olta Il,,lln ~1()rill J'lIlIIlIlIit'. ~III IH'r t"nlran' iII ulI'('I'O('a dI(' big"rit, JlI'r l'aholll.il)lH' ,Ii lutti i "ri\ ill'p:i ,Ii ('li' hla, Utt:1 SOlllllla l'nonllC Ili 111\01"0 frlllt'I"II0, ri\ol/!,"iIlIllO r"I'Jlrllu: non tlll"dlllc IId IIprire gli occhi, u{'lI'ora gru't'e,allecooio cho urlono; lIun tc·

welU di d.i.winuiro III vo_tra fCUlwini. Iii" COli il afra vo.tri, pcwicri nuovi lo! rorti; è luhallto il grado dei uo,.tri sllI'ribci di oggi che ci (arÌl degllo del lIIigliore dOliluni; il no~tro lan)ro, IIci ClIllIpi, nelle ufficinc, 1I('lIe 8CUO'

le, n~lIe famigli,.l', acqui .. leril da '1'11'­~to dignità c hellezza.

Giu~{'PJl6 Mazziui COiti terminll la .. ua opl'ra ,l do .. eri dI'gli uomini Il Iledicillil Ili giO\ ani d'Italia: 'e vi lIddil('ro, ndl'lIccolllialarwi da \oi, UII altro dovere, non meno .!Iol(·nntit di qucllo I"h(· ci Ittringe a guardare la Palria libera c lIna.

La \'oltra emalll'ipazioue non può fondar"i eh(' illl Irionfo di un prin. l'IJ"O, l'unitÌl della Camiglia UUlllna, ()!(~i la 111('"111. della fallliglili umana, II! m{'la ,Iulla quale 1I0i c('"r('hiamo hpinl7.ion{' e t'nnforli, la Il)('"la elI(' 1111 in {'"rll III prima c,lueazionl' dd IW~II'i fill:li, i" jlrr sin;.(olarc ronlrall­,~iziolH" t1i,'hial'lIla ei\'ilmellit', p"li­IU'IIII\I'IIIt', ~IJ,·i;IIIIIPnl.· illcguu!t', 1"'

"I·IU~II dII qnclln IIIlilÌl, \ Toi t'Ile r,'r· /'1111'. il\ 1It11111' ,li lilla \I" .. il:, 1·,'li~ill_ ~:I, lu Hhlrll "IIHlTwipllT.iullI', "p,·lta ,Ii jll·IlIt,.,I:II·1' in (l"ni mQ,lo in o"ni . ... '" (W:-I·:hWIlt· {'unlru quclla III'~a:.:ion,' tl('11' 1111 il :1.

1:(,lIIlult'ipIl7ionl' della dOlilla cio· \ rrhhl' p~,er{' eonlillulIlIlclIl(' ar.'"\,, piala l'''r \(li all'rlll:lllt'ipaziun;' del­l'olJl"raio (' do\r;1 al \o~lro !.Horn la l'IIII~I'f\a7ionf' di Iina ,('"rilù IIIlI,,·r· ~alr ».

Parla Giuseppe Mazzin i

.. St·II7.U lilwl·til \oi non l'ul('ll' ,'0111· pirr nl"lIno dI'i \ostri lItH·e .. i. \ oi U\l'I" tlllnqul' Ilirillo ulla liherlÌl r Ilo\,'r,' di "OlHllli~tllrl/l in I>glll lJ1o(ltJ, "ùlllrn 'I"lIlullIllIl' polpf{' la nq;hi >l,

l( :-;rll/a lilwl"li\ non ('~is'" ~t)ril"lil 'l'nl, jlf'rrhi· Ifil 1ilwri l' ~dlil"'i lIon pUÌI ",i_ler,· a __ ,w:-ill.tiollc, 11111 ~IJIII-

1111'1111' tlOllli,,," tll'l;!:li uni ,.;tlgli altri Il, «1.;1 lihrrl.'1 i, ~1I('r;1 /'0111(' ,'il\\li\i·

,1110. (11,1 Ijlwlo' ('",~a ral'l)rr-"lIla la \ iln •.

•••

• Ogni UOIIIO rhiamato al f!;o\f'fnO " IIn IIlIIlIIilli-"lratoti' dd pcn~i('ro t'U­IlIlIne: de .. e ,' .. ~('rl' cl('llo (' IiOIIOIll('~' ~() Il n'\"IlI"a nfl:lliqlluholta egli l" frllilllC'I1,llI o t!('libl.'rlllam('nlc lo ('(1111· bllllil. COllie pOlr(,.ll' t"hialllllr't'i lilw· I"i .h" 11111 i II 1I0mini ai Ijllali 1>[1('1. I/I~~" fUI"lltil ,Ii "òHlHtnilo ,.;,'/1:1:11 \u· . .,\rtl ('on~l'n~Il'~ >l.

•••

" 1.11 \o.,lr;l lil",rli\ IHlII i, 1:1 Il''!!;!!' I.inll" di oglli IIlIturili".: j. la up~",ill­"', ,ro).!:lIi .Iulorilil ('IH' 11011 rapl'rf'· ~"lIli li, -n'l'o rolktli\H ,!t,II" 1I<lIio· "" ,. dII' Jlr"~IIIIHI illlpiulltar-i Il IIHIIl_ "'III'r~i _11\ r'nlt,l ha .. r ('Ilt' "II (1'11'1111

tl,,1 Iilwro \n~lro .. "Olllall('o l".m-t·lI· "o ...

IQ)DG~DlI'A'

La dignilà nOli è ehe Ulla lorma c"lcrnll del coraggio morale, e si l',,plira ml.'lodieaUlenle, quotidiana. IIH'l1te, 'Juall' dfl'IIO di una conlinua I"ifl(·".,ione hU ~c ~Iei~i e aui propri IItti.

t l'erlo du' la lIIallifefttazione deUa IligllilÌl 1I0n hll dellc conseguenze eiulgoruuti, ('ome tlu('lle prodotte dal eIJraggio, 11111 ill't'Cl'C IIlIIili c modeste, ."\icnll' di piu fat'ile che uno mosso I!J ambizionc compia un 11110 di co­rllggio, IId ~ClhO ('OIlHlIIC dellu paro· la, !,erehè que.!lto uno, lIolllto dalili ('ollellivllù, n'lIde illiluedialll· IIIcnlc il mille per cellio; ma può dar~i ,'h(' quello !!le~SO individ\l~ UOII Jlo,,~eggu 111 \'irtù della dignità che /WII j' frutto di ambiziollc O di lIuper·

hill. 11111 l'he i, Il'gatu a quella Iotrullu-1'11 litorale, iult'lIcltulllr, ci\ilc, ..:hc

1111 ridlie.,lo c ri('hicde giorno per ~i"rno lilla lulta l'OlllillUlI l'ontro se .,I{·"i.

IlIfatti III tlignitil dt'\c ,\ iluPI)Jr;,j tllllllll.tilnllu iII ~c ,I('~~i C t'UIi be Iotes· ai. J.;'~"I·I' di~llilo~o l'Oli >te 101{'=0 vuoi ,Iin' ri~JlPllan' I d.mi dalid dal Crea. lon' iII 1II0do da ullllllini",lrarli, svi· lupl'"l·fi t' r"'lIlcrli reddilizi per &k c: ver gli Illtri. lJll uomo che non è di· gllilO~o ver$(l iC ~IC!iiìO non riu.cirÌ!. mui IIJ c,;!icr!o VI\r.!lQ gli altri,

Ma III tliguitù hn tlncho liti tI~peUo

,·h/..' dil'l'uw t·i\ ilt·, dII "Ili ecaluriilCOllo ilUp"rnti\,i "h'l ilUl'q~nallo l'uomo m'lIn \ illi Jluhhli('/I; illll'erlltivi ai 'Jllali IHIU d !Ii l'ilO !lottrarro Ile non li (',,~ttl Ili a\"\ilir~i l'0lilil'amenle Q

~'lI'illllllt'IIIt', "0111(' purlroppu la litO­ria \ i"ina ,. 101liana ti ha (11110 'l'e,,­",Il ~I)('rilllenlan"

t ("'1'10 "he le, 1i\'iluJlJlo del la:oC~' ..mo oltr,' 1'1", 1I11a IIIl1l1eanza di co· raggin ai tlo\ l'III' allchc alla mancanza di di~lIilÌl nl'l popolo italillllo; Iuui, le cccl'zioni Ioi pOIl!!OIlO lIumerarc, ab. biamo dif('"lIato di diguità. Ed oggi, dol'O 111110 quello ("hc è ucradulo dal 25 luglio 19·13, vediallio aurora U10lti itillililli ,·he 1'0n"idf'raIl0 la dignità UII

peri"lllo, " "ono pronti Il 1lI0ralina· re <JUt'~la loro Jlov('rlù COllI{' un ultO di fur!wrin, IIltgiunw'ntio immoralità Il illllllorulil;'.

QUllllln SiUIIIII lIIi~l·rllhili. A (111111c 1'"1110 Ili \illil ,. ,Ii ha~~I'1.zll siamo giunli!

J.. l'l n_alI" ('h.· l'('r llilllo~tl"!lrti c jll"l,('lalllllrti !l,di ut"'orrevallo gravi ~at"fifil"i. nn~III\'1I tal'{'f(' anzil'hi' par . lare o ,Iirl' Uilli ~()I,I pllrolll ill\('rc ('he 11I'·I·rt'. nll .. III\1I nll" ~gllal"do fì('"ro l' I"i.,oltll,,; IM .. la\a I\t'gare IIl1zichc IIp. l'ru\ "n'; hu.llI\ a ,i,w"re la propria tluil'II', In propria rOlllodit;" il pro­prio l'!l:oi~mo. BII~ta\ a riuunl'illre a Il"1I1''h,' p:odillll'lIlo ,. ~,,(,l'iallllt'lIte :dl'alllort· ciel tlt·naro. Eero cosa ()c.

('Ofrr\'a 1"'I'l'h" tu dignità dO't'e~i ap_ parin' in IlIlIa la 11111 bclll'lZa. E in­\ ('('l' 1II01li ti hnnno troppo facillllclI_ te tliml·nli"ala.

1\1n forlll"alalllrlll(' il v{'ro popolo t· ~jH'I'inllll"IIII' i Iolloi figli più umili, ~Innnu ri~(lIl('\lIlHlo 1'lIv\ ilila digni. Iii l·il il" l"ulIlI,lo ",ll'rIllUlnlClltc per 'UI mi!!linl"j' 11\\('uil'r {!t,lIn Palria,

Vergognosa triste/la di ricordi s!or ici

o. D. G.

... l' III horp;II('~in b,'n p('lI~ante, che lUlllnira ~rlllpri' III fona e il l'ut'CeII' ~Cl, \('~I i\ 11 i bimbi alla log~iu degli ulalli ("UIIW III",hi alilli Il''anli gli a­\t"\11 \"~Iili lilla fn~~i1l ,Ipgli zuavi; r i diplnmllli"i ,. i polilil'i "ffit'iosi e !(()\('nhtli\ I, M'(,I,'JI{I(}~i dalle giJ)()(.·' ,·hill III 1",1\ "ft· ,11,111' \,ro~lernuziolli "It'imp.·I·lItorl' frlUI('rM', ('011 la 't'()('C mi po' llrrOl'hil1l dnl !l:ri,IIII"t' all'uni j:;iurni prilllii {( Il,'rlill urlavllllo Ofa Il K'Iullrt·ia;.:olu Nudt 1'1Iri.~; 11(- man­l'lI\';1I111 tll"lIltl"I'jllil'i ui 1\II111i pillr"'t'II, .' lo Jit",'t'IIIUI ,,1111,· hUt(, dI'i 1II0l"li, ,·h,· i PI'II~~illlli flll'I"'.'"'' "'I~i II' loro "'111"'111'; " in /lltl'i i Il'i~li ollii lIa­J:illllllii ilhlillllli 1IIII1:Ii ~Iol"il'i j' dugli wrillol"i .I,·i h'lIIl'i di -''l'f\'illl o di .~\l'ntllrll, Mlhlillll'lnl'lI!f' IIPllaso;iona­li, f"I"IIU'IIII1't'1I110 più l'l ... Inai frl'ddi " 1I11·"l"i. li"" Il ,1t\l'lIir(' I{'oril''''' di 1'1I1t1l'·II. E III mll~}1:i(lr parlI.' hi COIII-1'111"111\:11111 "011 la Frlllll'ia atlprrala 1'0111(' lo _1'11111'0 ,Ii r('cellie .!I{'r\ilù Il (jllall' r~1I1t11 ~II l,I ,,\("nlura dd l'a-111'(1111' "h(' 1('lIIe.

CIRDUCCI

• l ,.. J.(l III -(I

d, , ( (J 'nu ) LA LIBERTA Non n~lla ril'oluzionf', ma in

IIna f'IIoltnionf' concorde sta lo slll~'f''lla f' la giustizia. Solo una l'yoluziont proJ!res,;iva prlldf'nte t coruggiosapllò cor.durrcalcom­pimento dei df'.~idrri f' dei biso­gni ontsli dcII' oprroio. I.EOSI:' X/1I ORGANO DEL MOVIMENTO DEMOCRATICO CRISTIANO

Agosto 1944

L'operaio non è uua macchina. La macchina, c vero, produce seno za paragone mollO plLl dell' uomo; lIIa t'ssa deve essere sempre mano· vfdta da una fa,la illtclhgente che è estranea e s:Jpcnore alla matcfla.

Il v,llofC dciI' lu!d l'genza, essendu di .. nll:1C ~pHllllal(', non può veni­r: mi!lII(,110 a dcuaro o a mercede in naltlrJ. Per':~lè il lavoro non pu· trehhe, a rigore, \'enire compensato dd nessuna /llcrcedc, a somiglianza dell'opela dci genio, dello scienzia· to, JrJl' arlisl .. , che sono impagabili,

IlIf,ltti SIlII'1 sempre opera della int 'lligeUl.1, non s,)lo le conquiste e le invenzioni dei Ut!ui, i ritrovati o te scoperte dd'a sdenza, i pro­getti deGli ingegneri, 1111 anche l'ope­ra umile e ,,·!uplicc dd Iworator~. O~ni allllh: f;sic,l C~l.! proJuce 1:;.­VOTO è "emprc ~overaata dall'In· flu~nlJ dJn!l!Tke dell,I mentl', L'ope­r.ti,), .,1 (,ITlC')rs') dell'ingegno fa pro!ukrè l" <;; 'Wl fi,;co; il profes­s'ouist l, all'I ~f·,rz1) fi~ici) fa invece P',,: Il :-e q IdI I .,)e'Il Ile; ma que. ~,1 ("rl' 11-1,) "'<1'10 mal disgiunte, ,,'Ie'le ... t ':\',llIa l'una pre\'ale '",1 IlIr,

p 'rc ù !:tvoru V.I IrJtlato come q:1 Il,;!. ç ,"a Ji 11 1<1'10, di pmf')n­!I.lllel;t' (lm:,n,', c non s··mplice. 1O.'lIt·" C'lll1 ~ III arli,::olo di com­lII~r":l '.

Vi Sil!lf) si"tcmi di sociologia mo­d,'m:l ch~ I1l1n teng:ono conio di q'lesll! v'ril:l_ L:t slIciol"gh cristia­na i'lvèce, anlichl> matcrializzare

ogni spiritua lità tende piuttosto a soprannaluralizzare ogni materiali:-J, e riconosce ad agui atto umano il valore che gli spetta.

Non riCO,IQSCere all' operaio un contributo d'intelligenza ili ogni suo sforlo fisico dirello al lavoro. sig-ni­fica UITI 1i.1rlo e ridurln :'I qu?lco'S'l di inh!riorc. Egli non è più un uo­mo: divo::nlJ ani:l1ale, maleei'" lUilC­china.

II Cristi,ln('simo, dotlriT1:t ililall,bi­le di verilil e di giustizia, in ogni qucstio'le sociale pone ,'uomo in primll piallO: l'imllvidufl, sia brac­ciante o lavoratore specialista, lecn;·

lAVORATORI!

co o professionista, è sempre e so­pralullo un U0ll10, falto di ragione, di volontà, di intelletto, di anima; un riflesso, sia pur palliJo, della divinità, un piccolo mondo nel mon­do universo.

Solo cosi, c lnsiderato nei suo ar~nllnico complesso, il lavomtore, anche il p;u umile, non si d,fferen­zia SO'itallzialmen1c dal p.of~<tsioni­SI'. E <llIora ngni suo biso.:no di devaz;one inlellettuale, nu,rale e spifltuale, non viene assorbito e di­'itrutto dal pesante, quotidiano tra· vaglio del corpo.

Fe.

Queslo numero del noslro periodico io dedicalo in modo speciale a voi. E' ~I"to sempre principio fonJ.1mentale del movimento democratico cristiano,

m3 partic()larm~n!c è suo prrlg'ramm,\ in questa epoca rinnova!ri(Z(! per la s'lcieta travalilli.,ta, andare incontro alle cla~si lavoratrici che rappre~entano la forla vi· tale e dominante della Nalione.

In lIue~I') numero J!:1i orticoli piìl diretl,lnl~nte destinati a voi sono ~tati det­tali o s,'ritti da vostri compa~ni opaai, che vivono f\~lle officine e nei campi a contatlo diuturno con voi, che con voi dividono speranze e desideri, brame e lam,'nti.

Domani in clima di libertà, potreh alnre chiara la voce e ri\'endicar~ ener­gic:un,'nte I vo.tri s3cri d,ritti.

0ltt!"i, nella torturante angoscia ddl' or;" ogni lavoratort deve innanlitutlo sentil1l1 p3.triot~ il3lianO.

N·'1 "iI,·nri ..... ",.lI'umH;,7; ...... e ., .. 11' !H'V :imf'nto di ogni istante. rwnsi,.mo ai frat~lIi lavorat')ri sc!Jiavi nell3 Ocnn3ni~, che tribolano e ammalAno, pe;lsiamo al san2ue vrrSlto dai nostri figli e compagni; pensiamo alla tragica distrUlione di olni COSI.

h!!;i II) s~uardo al dom3ni, uniamoci O~\!; in un fronle unico, al disopra delle n'),tr,' "articolari iJ~e pl)liliche; uniamoci n!lla 1011.1 coniro il fascismo che ci II:! oppres ... i, Iraditi, in'::!'l"ali, uniamoci n~1 cOtuune pro~ramma contro la b,lr­h:.ri(' tedescl. Ci Llnir~,n!) :!nC'ora !l!)m3ni contro ogni tentativo it3liano o stra­niero di sfruttauwnto economico,

E dalle rovine fum:1111i di u'l'ltalia umiliata e distrutta, facciamo si che gli iJeali sempre \'ivi di Religione, Patria e famiglia, ridonino agli uomini pace, Ilberli!. e benessere.

LA REDAZfONE

PAN E C A S A L I B ER T A' maledira lo: or.' del SU,) !'tl/Jore, e s _rrid 'ra ai nuovi VOltI ui bi.nbi I;he gli alJkterallllo la casa.

SOIlO minimi dirini di ogni Ullm), Il la, )r;w)~c IlUIl può t: 110:1

dev~ mai .·s,,::rc la sldcralO come un ~eJ1lplkè SIrll'lIento di pr"du· zwne.

L'uollh} è p,a sua natura socie· vale: ha u"a f.lmiglia propna, a c~i deve pruvvc:Jerc Il necessario alla 1,'113. N01l può, C lo capiscono lulll, ve:nirc: c,),lsiJcrato alla Slessa stregua il p .. dre di Il) figli e il ce­libe chi! nllll ha cO~lsèguenze di f.lmiglia.

Il saldrio devè essere proporzio­nato, oltre chI! alla capacità, alle ne~essilà f.\(llLliari di"Jll'operailJ.

Il salano devè essere in misura tale da poter procurare pane, vitto e vestiario alla famiglid mediante un contributo a carico dello Stato o di casse mutue fra le c.llegorie inleres­S.lte in fMrna e in quantità conve· nienli, Jeve inoltre dargli la pO'iSi· bilità di acct!uert! ad una proprielà anche minima, consistente in un po­dere, ab,tazione, o beni mobiliari secondo i 'iuni leciti desiueri, sco­pi e comodità.

Diciamo subito una cosa: alla proprietà lulti duvrebbero essrre mes­si in grado di arrivare. Ma deve

e,s(!re frutto del propri;) sacrifiCIO, n"plrmio, CCUHfHllt.I, i.luustria. Chi !lO ,I risparnLa, rn:! sllcnJe c span­de, ";"l reca in COs-: S:J ,Jl!rflut! o HlU. Ilh, e Il!)n h_t il scuso dell' eClln ,. mia , n-Hl può prdel1derc di merita re una proprictà, anzi, se già la P!),,· sic:.!t', la p!rJt'rà, <;cnla n:!ppure avere ti lli:ittl) di lamentarsi,

'\1.1 "op:!raio ont!slo e l:tb'lri1lso, amante dci ri!'parmio, iudu'ilrlo<t() e ordinato, che c '" l'e~empio, l'edu· cazione e il comanJo cerca di in­culcare le S~le stesse virlU ai figli e familiari, deve pO!èrC arrivare alla proprietà.

Ancora il lavoratore deve ave· re la po!'sibililà di dare a tu Ili i suoi figli ulla istruzione ed edu· cazione cnnvCt1ienti :llla sua Cflndl· zio'le, e una c')ltur:t superiore p~r qurlli d ltati di putico larc intelligen­za e volontà.

Un sistema governativo completo e robusto di a<;"istenza c previdellz:t sociali dcve dare al capo-famiglia assicurazione e tranquillità per quau­to riguarda le eventuali cure relali­ve alla salute sua e dei famigliari a suo carico.

Allora, solo allora, l'operaio 110n

So.: ') i? Nossign xi! Riveu tlicazio· Ili c premesse a~sl) l ularnel1tc nec.:s­sarte uopo tant'I sallg:ue vers11n p?r unl rinoov:llat:t SllCiclfl C per un or.Jl1le IIl1ivc r<;almenic p-lcifico."

Ma rivendicazioni che pnlrallno essere. soddisfatte in modo civile e dnraturo soltanto Cln ]'esercilio completo delle libertà politiche.

r. Il. A,

S, OIOVA:-';~ 1 BOSCO, in un'epoca in cui pochi in Italia pensavano ad ottencre provvidenze per gli operai, si recava egli ~tesso dai padroni e stipula\'a contratti in carta bollata circa il lavoro, il salario e le condizioni igieniche e morali per i suoi protetli.

Nel 1886 disse chiaro a un gruppo di dltori 9; lavoro: .. Signori, la salvena della s()cietà è nelle vostre ta~che: se voi siete avari nel paR'are e ncll'orfrire assi­stenu, oglti vi verranno a chiedere l'ele­mosina col cappello in mano, domani verranno con 1 arma in pugno e vi por­leranno via lullo •.

• F' ntcessario con 'ulft Ir font proeu­rart cht i'l avvtflirt i capitali /{fladllf!"ati "0" si accumulino, Si "O" '" tqua prnJlor­zio"t prtSSO i riuhi, t si diSlribu{.ca"o COfi ul/a urla ampiellO fra i pre~tato,,' d'opera >. PIO XI

PIO XII

N.4

Nella mente dell' operaio spesso si identifica la Chiesa COli gli uo­mini che la rappresentano e in ge­nerale CvII tUtll i cattolici, alcuni del quali spesso conducono una vita cile è dci lutto contraria alla onestà, alla giuslizia t: alla c:trità.

E' necesSdrio i.ne un,'t nella di­sllllzione fra pnndpli e lIornim. I princlpd ddla morale cristidna so­no di urigine divina e perciò risol ­vono con soddisfazione e giustizia ogni questione socialo, e, mcssi in pratica, dànno a lutti benessere ma­h::flale non tralasciando ui curare gli interessi spiritua li dell'uomo.

Fra gl i uomini noi dovremmo abituarCI a considerare caltulici solo quelli che nella vita di ogni giorno mettono in pratica gli insegnamen­ti del Vaugelo,

Qu~lli che nOli pagano la giusla mercede agli oper,lÌ, che sfruttano la classe lavoratrice, che fanno il mercato lIero, i benest:md che oggi non si curano di ""ccorrere tante flrniglie in lutto e le or~anizz.1Zio­!Ii che lavorJno per la riuascila J..:!lJ P;!h.J, 4acsti no!! seno d~ considerarsi come caltultci,

Anche se fall'lO la Comunione ogni mattina, anche se son'l diri· genli di op~re C<llloliche, anche se SOllO preli u fra i.

Tutti ne c"lIosci'trno dI questi e domani li L1enulicieremu p1lbblica· lI1l'nlC.

Neltl distinzione adunque fra Chie~a c uumini,

Pr,

La disoccupazione E' un~ pÌ1g-a vcrifieatasi nella seconda

metil cI,'1 secolo scorso e che ancora oggi lIssitla la soclet~,

Es .... è una diretta consell'uenza dell'tn· ven1ione delle macchine industriali e agri· cole,

Forse domani nella immlne fatica uni­versale per la ricostruzione, il fenomeno della disoccupuione dovrebbe, se non scomparire, diminuire.

la disoccupazione presenta due aspetti: v'è la disoccupazione forzata e la d;soc­cupanone volontaria.

La prima merita la massima considera­zione. E' dovere preciso del governo di interessarsenc per eliminarla. Dh'erse pm­sono c~~ert: le forme: ne assegniamo lo studio alle opere di previdenza e provvi­denza sociale, come gi~ lo fu per il pas­sala. Risorgeranno le Casse di mutuo soc­corso, si am\Jlieranno le corporazioni so­ciali, il cui fa !imento nell,'ultimo venlennio piìl ehc allo spirito, va attribuilo alla ine­spcrienla degli uomini dirigenti e a defe­l ioni di caratt~re p llitico.

l'altro a~petto: la disoccupazione dei lanulloni, di coloro che non hanno voglia di lare nienlc. Cambiano sempre padrone, non sono ma; contenti, sempre con IIna infinitil di prelese.

Costor.) sono i p~rassiti della società' disone~ti e viziosi. E come tali vanno considerati, trattati e combattuti.

Sp.

Diffondete " LA lIBERTA' "

2 ___ ~La Libertd

~Wl 'XTI PRO(m.DDL\TlCI :-;( )(' IALl La 111ll·~tioJl{· dci rapl)Orti fra ('a\)i.

"d" o I.Horo, ('hl' II fa~{'i,llIo ('Tedc\-a di UH'n' l"i,ollo ("01 ,tlO artificio,o ~ i . ~ 1 \'lI1a (,ol'l,orati\o, , 11"1I111('nIO in rea l· li. tli ~l lapoh·lIl.a ('('ouollli(':l in mallO di l'orlii f:l:r{J"j t'a p i l idi~l i , 10fna ad ,',,('rt' fra l,· pii. \1\(' l' l,> l'iii di,pII­lal(', ,hl IltlU[Hlo il ('l'olio d i que l re­;::ill1(, h<1 porla to in('\ ilu b i lnll' n tf' l'on 't' il frollo (] .... II ' ('eollllmia da ('_,o ('rl'illa.

l PI"HI-\"I";lllllni tki l'nrlili di ,ini ... tra. l' i loro tl'orit'i, riparlllllo ,li -o('ial i1.. .I:,ll.iolU', di na/-Ìo naliu.:\zioll<'. di a· ... ionariulo ol'l'l"aio (' \ ia di('endo: a l. Iri ('TI'dono ('h l' il rill\('clio cii Il,IIi i lIIuli ,in da ri('('I"I"ar,' alll'ora lilla \01. lu tu,l rilurnn illh Iilwrl:\ illll',1f" -\I I Il-rrl'IIO ('f'()1I0Illi(',~, alla lilwr':S l'-l'Ii. l'aJiOllt' tkll'i n i",.iali\'a indi\ i,lual('. a l lIi_illll-r(' __ 1" () quu_i cll' lIo SaiO ri~lIar. do !ti rapporli Cra l'apila!('' (' la\-oro"

'\HII IIq::hiamo i l ('ont rihuto l'hl' p:1i u ll im i, ('01 loro 1I 1I t'~p:iam("llto po l('. mic·o" po lrllllno ,lal"l' a lla ('rf'a.: iOlle df'l _i"II' III U ('('olloll1i('() ,Ii domani. ~ialllo "O ll\i lli i inCa tt i ,,1)(' UIIO ~ t ato

('apituli~ I U, II / H) St;)IO ,'rf'alt)J'(' .. p Oi. ,l rOIIl' d i lu ttI I" l'I'onomiu n aziona le l"

lim il l(' f"('h lw n""", _u l' iarn('nh' , al'('a n . lo ulla l ilu'l' lù ,·"oll,Hui,'u. o:,,:ni al l l"u lilll'r3 UHlllif,,-ta/.ioIW dl'ila PI'I"_Olla 111110111,1, .. priJl1u ha lutI" (1'11' 11 ,1 l"" l il i('u,

\ la ,ili/ilO d ' a ll ra paI'lf' ,'on\ illi i du' ulla l ib" I'I;1 l'('oll"lII i('a ,"'nzu li, mi l i -i ri-oh,'n·b llf' a _ua \(11101 in un -1-1('11\;1 ,Ii oppn,,,jol1(, d,·lIa lilwrl:l, -,In'hll<' 1111 "11'1.1.1) Ili "ui pochi l'C)-Irt·hlwro _t'ni.-_i a danno dt'lIa lih,'r_ Iii di lIIolti. "\t' 'lIw-1tI ~a",'hl)(' il 0-010 ",aie; la '11,,'-tlUll" llI,n j, Iooltan lo di lih,'rl .. , 111 .. andlt, l' in l'rimo luo· /o!(t ,II J!,ill-lil.i .. f' ('arilù. Il libt'ra· !I_IlI11 ~i IUllIla, ",,110 '1\1(·_-to 01' 1)(' 11 0, .111 f,d,,!) l'n'-lIpII,,-lo ,li IIna Il:t1 uralc _talo ,I i bUllI ;' d l'f!: l i uom ini, l'hl' g l i ~t(',"i lalli ~i M,m) i llC'u l·iulli di _1IH'1I. tin'" 1't'I't'iù IlUI/ i' po_~ibil(' la-cian." In "HIIlPO_i.t:i"!l(' dci j·"pJlOIji ~Ol i ;.\li i II IIw no a i p ri\ a l i, m a O'TOITI' dH' lo Slal,) illl,'n""~,1 ('O li 1(' .,11(' I,';!!:; i Il ri. ~ l lIh il ir,' l't'1I,,i li hr;0 1'111' f!!i t:1,(Oi-"' i ulIlan i miru,,,, n l'ollll'('ri',

!-:tTO l"'l'l'hi' " di primaria impor. ';(111.;1 lo ~ludi,) ,I i t li ll i quei pro\\c· ,l illH'nli dI('. ilwi,kllt!(, anelli' pro· fUllllilllwnl,' _ull ..... Iruttura C'('ont)!!!i, (',I allual!', _i ~f()r/.i n () il! riporla re cio. lIIa ll i la p:iu_lili .. fra 1(' da~_i ~o(·ia l i,

F C'(,o II('rdlÌ', 11011 p('r _('opi df'lIlll"o, . . ., ,. ~ P;f{'1 IIHt 1)1'1" m lulla ('011\ 11\7.I0I1i' ddb Ulil hOlllit, i ",,·iulo;! i ('attolici, i_l'i. rall,lo-i alrin_('1l;nallll'lllo df' lI a Chil'. .'1 f' d"1 \IO Ca/Hl, -.}JlO _Ial i fra i l'rimi a prHp(lrre " a ~o_!('n('r(' 1111 Il ,dio ';'lI"inl .. (·onforlllf' ai prin('ipi f' ,d io _pirilo dI'I .... i-lia lll .. __ ill1o.

VcI i, .IPP"ll lo la 1If"'c __ i IÌl d t'll' i· _pinl/.i"ltf' 'Ti.\ia lla ,If' i n uo\i i_l it uli Hwiali t, h l' Iloi \OlT('1II1l1 0 ~u!,erire

:I II " 1II f' di tn/.iOIl" dei no~tr i Ic llor i. 11 IUhlro 1Il0\ ill lt' lIlo d i\er-nm('nl f' ,la n lt ri pill·rti 110 11 hll IIm'ora fo r_ f1 U1lnl., lUi /"iAi(lo p rOf!; l"am m a de ll a ~IIU fUltll'a a tt i\'il:', p('rC'hi' (' .... o riti(, · Il i' ,!emol'rali('anH' nll' d I(' lall' proj:!"r;1II1 111 11 110\1";1 (' __ ('/"(' il fr ull o dI' I ,')nlrihu ln (,01ll1llH' d i l'o h~r() ('II(' al" pr,~nlll{) I prilll"il'i C'Ili (' __ O . " i~pir'l.

Pl'r '1twqo TUili nhhia lllo prf'C'i~a lo fi_ nora (Iuali S<lranu() i punt i {k ll,' ilO_ _In' riH'lHlirlll. iOlli ~oriali. o 1llC'j!:l io i II!f'ui tN"ni,·i l'I'r l'nttlla7.inn(' d i ta l i ri\C'lldit,;t1illlli, Il ,'h('. oll r(' a t utto, "o(ldi-fa lilla nl'('o('·,it'l d i arlf'!!uare Inli IIIf'ui 11.11.1 ,iI1l3",.iell(' dlf' -i prt'· ~C'I1It'r:1 il I!"t'rrn t('rminala {' ('h(' ('('r·

lO non p('rlUl'th'rà tlna »oluziOl\e un i_ t~ria p(,r lutti i railli 11 ('11" III·odll­ZIOIl(',

M,I qu(' lIo l' II(' l'i pl·('m(' ufT('nll a r(' fi n ,I"onl ;, r h f', "0111(' un u i~p i raz io·

ne ('r .. :tIn o in ,i ll('(' I'1I t!:ua~ t l'rf'hb(' o~ni ri forllHl, lll1l'lw M ' II p p nl'('nlc · f!l ('IlIt' f('co nd a (l' nt' ~iu III n nit o la ~,,(' i tl l izzazi'JIII' in!l"otloll,1 Il I, aro lf' ,Ia l lH'o.fa-,·i-1II0). ,,()-ì Il/'" i ~pira;r.io·

fU' atlin1H ai prill,' i!,! (' a l la Ira d izio-11(' ,1,,1 l'ri-tia n('~illlo 11 0 11 l'UI) Ina u('a l· ,l i n',diu:lI'l' 1"01 !!-"Ii uomini rupporli fi i :::-iU_lil.ia (' (':lri " I: UO II può a\,'r altrn ohbil'lti\o dI(' la l'rt'aZilllle di III! -i·tl'!IHI ,','oIl0111i,'0 il 1(1101 1(' f!:a· ranli -t'a il lu ll i. ('01 rieollo'(';III('llIU (\ .. lIa di:::-nit:1 tll' lI u Iwr-I)I1:1 nn'ana. i 1I!f',lI.i mal,'ridi 1'1I'(lr<l1' lH'r l'df'\:t_ ZiOlll' dd ln pf'r_')Ila ,,11' __ a, 1I0 n -f'. ('ou do p ri\ il,,!!i ,l i n a~(' i la. ma ~(,f'on.

(lo lC' c'aplll'ilit (' II' a lt ilt ill ill i di du· '-('11110.

A. K .

L'epilogo della tragedia I)OI)!) 1'''I!o ,·t' l t,' lI lh l·(' " i fu 1'011 0

d ('~ li u om ini .. III' o, nro llo ripl'I'~(' n .

la .. -i al la ri bal ln po lil il'lI d" ll'ltalin tli ~ f ill1a {' ripa d a r,' tl i un ' id l'a fn. ~,' i ~la, Ollll~ i . un II I>u p piu lll o ~ ,' p ('r r1tf!: I()ll i ,li ,'o-l itll .t: ioll" o d i ,mdaff' tI ('. ,.I la pre!Jot"IlI\' ('lInll:1I1I1;I dII' In _to. ria 1I1I1I·ia\lI t'UII II'O di ,,--i d d k ro\i. nl' tli u na na/.ioJlf', e for_(' 1I01l ,! i ulla -flln na1.io l .... in'{'II_i b iti :!dl' ma. " ir('_lazioni Ili rip r,nll/io n,' I ,· 'l'oro. "a l1H'nll' da t" d a l popoLI 1Ii'1 It:(!:lio (' ora _ofTO(·all· II('I 1' '' 11 i 111 Il , (1;:1 in:· prolll il u,l ill (, pauro,a v'ilron:) I·-i bi ... , i {'d iml mr .. i allcora ('oml' It, ;.:ui,h' prO\\id,, " :'iali di'i POJlola i l ::lial:~1 11('11"0 .. 11 Irap; icII, E ,Ii--('f() ('! II' hi~ . f!rw\;.t ri·('l1 l1 l1r"i dall'onl:1 ,1c,1 I l'a ,li . 1111'1110 ba d o"dianu, f' r iprt'IIII('T(' LI 1!1If'ITU .. fiullI'o (ldl·"I I,'a!l G~'llI\a. lIia lIu;r.j, la, Pu:'brollo d i p:;':-ia, di Ollor(', d i i'onuIIHlal1i('I:'o ':"1 U:OI·li, aI'Po!,,!!ia u do~i Il 1'1I /"1J1e h, "',;..:liouo l' ]'('-f'lIli1r. i (':H1 11 11 1':1 cl; in\iolab il,' _al:li lù li.!!! i ~ Jl il·i li POI'O \'r' l i,'i {' 0(' 11 ·

l in!(' lIl a l i, ,·1 1(' non ~i UI"'O r~,lrlo ('omf' ~ott() UIIO -11'--0 I('rmim' jlO--:lIlO .,fa.

J)io (' _~nla l ili. ('''fU' r('lil!io!l" ~i d i('a ('o~i 1':" lcrlil iOIlf' Il i Ili o ('011\(' (jIH·lta ,11,1 ~I':pl'IIt\·. ChI' ('m ' ,'rn i!l ' fatti h palrii! dw -i Ira't,l \ a di ri i'o!l. .ai'rar(' l' dif('ml(' I"(' '! I I pf'rdllrare dI'I. la liraTtllidf' fll_('i, la, In .-II' i'(, n ~i·IC'.

\a ronor('~ '\ t' l riprf'''!I'I'(, Il ('011: '

balll'n' p"r lIll U ('ll\l_" dI(' .i!!"ific(1\3 a __ f'ni rnl' ul o d" j C'i ll ad in i 11(1 ull a d itl al ul·a (' o __ o!'!:C' tl nllw nl o ,lf'i l'O' r.oli a d Un U UllZiOll(' ~()prafTa ~l ri(·(',

1'1111 0 l'iò \o" '\- al1o f' 'hlturalmf'lIl(' ('om oml anlllO i 1II0 rl i. tl Uf' lIi d iI' C'ioi-110 11 po_~ouo Il i, parlarl' ni' p role- la. r t", f' ('h e ~(' pot('''~ero PU rl UI'I', d i reb· be ro c he la loro p a rn la non na~ee d llll C' lombi', 111 01 ~ 1I 0 1l U (' hi ll ra l' l'0' I('nl(' nt"l!e ~ 'd~l ·i,'nzc l't' I\ ''. f' l'OIl q IH' IIf' ~ i ifl('llIifi('a.

.M a poi l'h i', ' (ll a li l'lIpi d i "I alo ,If' · ~Iillali a ~ i ('tlra i' [11111-(01 \ iIU, 11011 po , t('\ano rf'rmar .. i ad 111101 p ro pu!,a nda l'o .. i l'nl1l in ~(, ''I (', poil'h i' p UI' I' \a op . IHlrlu llo r:l r h ri ll urf' (1II a ldl(, ntlo\ o ('Idorado l'N il !10 (logllt' l·r ll, "i c1 (' I­I('ro allll ri('('r('a a ffanno-a ,Ii UII pro. ;cr;,ullllla, ("lu i Il ... i, l (' nllllo II cI 11110 ~1)('lIaC'o l () p it'to-o di po\"(' rl :1 llIf' nla· Il, f' cli Illf'-(' h in il il mora lt'. Si \ idf' UII ~ruppo di uomi ni . cl a ll ,· "'_If' )l('rf(' t . lamf'II I(' \uole. d i'-"o~ l i a rillll f'j!a rl' l utto C' \{' ni n' a l'lI l1 i ('O li 'I u al-in- i

id('o lofl"ia ('hc polf'--(' I u~in~arf' la rol. la; mendicare UII ' i ,l("a dai piil di_l'a. rati p rogramm i, d al li b(' r lt l(' a l ('011111 . lIi~ ta, pu r di rim UII(' r(' fi~i,'nlllf'nl (' a l pote re, E (larlnro llo di liherlù, d i pll rlcei pazio lle av: l i uli li, (-'("'.

\1:1 a l d i ~olto d i 'it1t'-l e ~olC'lIni JlU. ro l" ~ta\n la ~O~ I ,1I 1Z11 ,lei fll,C' i ~ III (), sa lda c imm u la la . L,II prin ... If')!!!(, ().oi ra~ ('i ~ li eond:nIfHt\1I al ('01 1·1'(' 1"(' ,. IIIJ:I

morte chiunq ue ne i v:io l"lI i (1" 11 ',, i II. fa lhlo pc ri odo b:Hlo!! l iuno,. 11\ ('-"(' Il.

1-( ilo o parla lo conl ro (li loro: I,,'r la lt' i<" g:~w J'otlunla per ('('nto ( 1lI I1Il1i-, in . n(" d i Fari n ue('Ì) d ei (' ilt al li ll i d i, II .. IHhC'l'nl(' R l'p uhbl il'a a\ rl'b lll' do\ u ln lIubi r(' morlf' o ('1lI""f'I'aziO Ilf'. \ Il a le~;!:e ~t'gu i ro no 1f' \(' II(!eItl·. ~r i l\. l'ar('eralll('nl i. la 1'011llaUI1a ai (,lIlu p i d i l'Ollc,'n lralll('n to, le lorlll r!' l' IU pauro~e , le rap p r('.a:.dit, illfumi . It' Ine "0::11(' ('O li Il' ,nppr('-a;!lif' 1'('1\1 ro gen ilo r i t" parenti , la r f' IH'I' .. io u(' d i op:n i parola, IHonUlw iata O -n~ JI (' II !1·

la, C' h l' nOli fo--I' orl o(l o~-II. la d,· la · zio l1(', i l T rib u nale Sp",'ia lt': l'i n­cuho" E nei p;io r na li la 1I\(' 1I /.0P:1I 3, il Ira\ i~a ll1t'nto d c i f:l lli , lo .Iorri· lI\ e nl o cl l' i rll1-( iOn alllt'nl i : l ' ofT"_1l a l. la di :mil ù 11H' lIt ll ll' l' 1lI 0ra l(' ~ I (' I ('i l · lad ino ehc s i H'lIh' Ira ll aio dII int hc. c ill c e no n puì) l'urla re ,

E!"a '111(',10 UII a llro fa~d·lllo l'i_ pd . IO li '1111'110 di ieri'! \ 0, " l'li lo ~ I f''-,() rll ~(' i"lTIo, 'ip o1-( li aIO da o~n i '~0 l' r:t. ~ I rull lll' a fa lLII 'I'. ri\(' l alo~i in ' 1'",1111 1'11 (';' la sua e- ~f'n7.a: r j ~ t i/l t o, I_tin· lo di pr(,llomi nio l' p rl'pnl,'n;r.u, lìllll . (' ia ne lla ro rzu fi~i ,'a, Oll ll~ilii atl "~lI i -":.-0 :li dir i 'l O tle ll o _p irilo l' "d ia li l)('r t;', (' l't"r('li, II' IuJt.l1l':a a ll a ' ·oa· z io ll('. a ll a ,io l('nt azione (' II I '/III !l; ll (', Da qlle_lo fOl1l10 in f,'riorl' (' IMrllilri· ro f!l'rminano le di ltalur(' f' Il' ~u('r · r(': !(crminano I., q (, __ (' i ,IC'" I (I~i" d I(' ('Oli -aera no 1(, d itt ature l ' Il' I!U('rrf'.

l'oÌ(-hi- 0t!ni \(,10 j' t,:td u!o il fu_ ,·i· -mo ~i ma nif6tò lI ("i ~ 1I () i ul l im i ma l' iìl \l'ri e fcdC'1i rap p"',I' II I,lIl1i, ,I n !\T II -~o\ i n i a Fari n ar· ,'i: ma ~e 1111 :Ill · 110 fa il ra~('i~mo l'0 l<-\U 1:t'I'illrf' III" ~Ii illmi d, i ta nli rim p i:"' l i. o~l!: i 1I1IIOrt' 1I 1' 11"e ~l'(' raz io lJ(' ~1' 11 (, I'a l i': l'~. ~o a n;r. j i- !! iil mOI'lo . J\-l:t ~I' il fU"'i~ lIIo 0f!:~i i, fi md lll('nll' 11101'10 , In ~i ,In' 11 Ip H'~(III !illl a ~ Il a uJlp:tri /-Ì Il! )('; 1' .. :1 j ' slalll pl'O\ \ idl'n;r.illll ' .

Co,ì, pn~-and o ,tll lilla \alu lnzioll(' di l ulla 'IlI e -la ~ul' rr ll in r{.lndO IlI a l fn_ci_'lIo. p o,_inmo ,Ii!'(' l'hl' il fa_,' i. ... mo h .:! ('011 l'_~a , (lu r Ira ~ I i infi ui l i lulli (' If' infi n it e ro\ inl'. r a;!~ill ilt o

e d " to I(u a l,·!t l','o-a ,Ii h uono lIl l' ha. lin: hl d i,, ' rnziolle tl i ~i' "IC'--n . \ 1':l iu II 'IUf', n('11 11 \ a lll luzioll(' ,1('1 l'o· ,i li \-o f' tl ,·1 1I ('!!al i\'o dI,i COl u i. IHln ~ i

ferm i alla m a l('ria lil ;1 IlI ll 1'f'ItNri ndlo ~pirilo, non (lUÒ inf Ol tii ... fu j!:gi­rf' all ('h (' il Ia lo I )O~i li\ o tl i 'I 1l1'-t!! ~Uf'rra pl'r l'It a lia: ni- pui) ~ ftl i!"l!i rf' (' h(' (11I C' lIa po~iti\iI Ù ('o n~i_ l f' Iw ll ll p uri fil'a/ iollC' df'~ l i , piri l i (l ulI ,' i,11'1' c cl :l i s l" n l illle11li f .. . (' i~li , 11(' 1 Inro aprir_i a piil um a ne n~ pil'll z i () ni ,

\1. ..... .

Chi d is jJu ta I l l'r ro \ t iW z;o/l/' n '· ,J1!l)bhNl/lu . fJ Iwr fdtrll , ,~" I IZ(l 1,11 11 , ( (I n' fu \ azioll " (f Ijb"I'IIÌ , t'ul, ' Il di ... • ,dl'adl'n1pi,,/t'lIto (b'; 1/l'fl/ll' ; rI(Il'I' I' ;. (h~ fmt'l d l'il'lImbrfl d l'l /'",; //o.

\ Oll IHI~\II"O IHlllOl i (IIIt'tlIIIÌf''''' / f)r llJlri (Iot'f'ri H' lI za ('O//O,H·,'r(' "" l" NHf' ('om(lIlfl u lr' d (fl fl,fll·,'rllflll tf' \/ l'tll/

cOll/orm i (/ COII,r(f ri!, al dm"'n '. DI' l,. b O ll O /JI'rtm lfo ('O/l W('('r(' l' Il' If '~l!i (' i giudizi (' fi li orr!i mwIl' IIti (/1'1 ( ;0·

,' ,'rIlO: " «' d iffol'm j da ft i IlMiz j(f_ illl_ /wflirl, .

""I COI.Ò To,,,u~~o ( 1)1'lI' lI uli lll

ITALIA E PANGERMANESIMO li :dorno in cu i ~i reali zzacsc i l 50-

~1I0 d I' I ['n ngcnllnll e~illlo. l' h al i;, .o,; i \(" It"('h lw ('o~ l r('t111 a sCl'gli cr(' Ira ,llle I)o li l il'h (': l ' lill a ch e cOIl ~ i ,~ I ('re"be m, I fa r,;i l" va~sa ll a. la sate ll ite, ' IUiI . "i In ~('h i a\ a d ell a Ge/'llla nia dII' il\re hlw la I>llp rema zia in ogll i " O,

... a , 11, ,1 di vcn ire Iw r .. iò UIIO S ta l(O s(,,'olHl a l';o, ~I' n za politi l'a p ropria . 1111 ~('m pl il'(' h' rrilorio arlll"~~o a l for. JUi ,lnhil,' illl pe l·o \il'i no; l'a ltra d II' la ra rf' hhe in l'a~o d i~pNllto 1!"lIar~i "il','llllle nle n('1I 1' brll('(' ia (1 f'1-la l, ranc ia,

E _ltr"b l)(' ' Iu('qa u lla po litif'u "i II ' ;!" Ia rm('nte alzartlalll f' terr ihillll (' lI · t" d :IIIII("a, po i('hi- la Gf' rman ia, llil. d rt. ll a ,!t, ll'att ua le \ u _l r ia, IIcnza dllh h io _Ollllllf'r~f'rf'hb(' l ' l lalia i lll ('· ra p r illla dI(' no i p oie--imo p n rt a rlc 1111 uiUIO.SU pposto a nd ll' ch f' in \IIH I

E llro plt l'o_i ~('on\ olt a. l' a iuto dI'II" F ralll' ia 1'01('--(" /II ai ('_~(' rf' l' ffi ('acl' ('Olltro il 11110\0 ('olosco I('(le_t'o,

'\011 ~ i la-C' i d lllHIU(" l'h a l i:! ipno. l izurt' ,101 1 ,0~ 11f) ,Ii \ cd cr r ilo rll a r(' l'('_ i a lln mad r(' patl"i u d a ll a Grrm. ­lIin Irion fulll f' i f ral('lI i ,' ~i liali iII \tl ~ 'I' i a, 110 11 ~ i l a~C'i U(,C'I' ('art' inl o!"lI " a l ~ 1I0 \,.ro inlf'rf's"f': (' fa" ('IHlo 101('('· 1"(' un 'antipa lia .'<('('ol ar l' s i In"l' i (l l'-

1II'l ra ,',' Il a <Tuh la \ (,, l'it il: il ~iorr", in (' Ili non .. i fo __ 1' "iìl AlI~tri a. prr It,i, It ;dia . l'all iv it il p o lili('a ~url'hlll' Iw r _{' lIIpr" u l!ualm('n lC' finit a.

G IWRC ~~<; Wfll , ( II l'an!l(' r mn o(,li ",o in A "Siria - J>. r;jli .]1)04 ) --Gli alleali della repubblica sociale

\ \ ,'nm a pa--a llO " ','"i lII('1",· i (!J reu i in

con t i 1111:1111(' /I I t· Gerllullli " " I .. ,

l'o l"tallo rill .. hiu_i i II ('ar ri b~'~l i !l Ill"

~lI~~,' lIa li l' (' i rl'ond ati da fi lo . pi na. tll, ,1"llorl il li i la li ani " A\\ il·ill .. m m " n leull i ,Ii 1/11('"li d i ~~Taz i'lI i. S i Ira l· l il\a ,II 1111 III"'ro IrCIIO lIlt'rt'i l'''U\(, · " ienl e (luli l' rf'g ioni di \ptHllIia . E.~i e i di chillral"o!lo diI.' i !('d('~dli du ran o li' la ro lla h ll llno l 'llbitudill (' tli pt'r· l'onCI"I' 1(, .. ampag liC ('Oli hUl('iafialll · 1111' dl . lI· tl 1-(~(' lItlo l' a ~{' e I·al'('ulli , l'I':' In pOI'OIIl7.iol1l ' Ill '«'iala ('o ~ì ~ II l a~lr i .

"O " pri\1I d i 01-\"11; lIIezzo l,n'I, '\u.,, / a fur l.n 11111 i gli 110 111 iII i di ,pm!~ i a~i "'II " ,'olltl i;r. ionc . dl (-' ril (' I1 " OIiO a ,,·

n. . o IW/l a -II !t ' I{' nlf ' IIIl' III C \ a li ,li . Ii I"i" . ,'hiudo no in ealTi bc~ ti :lln('. la,'I' i' lII · doli :-('lIza (' ih" (' j!t' llza 1II" lua fil ll' llt' 1/011 uhhi uno \arf'ltto la rrollli(' nl . l ,u n!!" h , l ill ('(' del Brenn('ro ('0 11\ 0· j! li d i t l u f'~ IO ~e n f' r(' pa~-a no , i ~ t (, lIl u,

li('lI lII f' lIl (' da 1 Il :; :tI gio rn o, ( Ila l'a rt ... di 'IUf'. li . (l(' r l' "p!'nl

ill fut i('a h i '" (' ,I e roica d (' i no-Ir i Pli' I rioti , ~ illn f!:{' \ uOla in G l' rlllu ni a.

P Unnl.l C llrAMO parte di unu It'Uerfl r ('C'apitata a mann da 1111 cnllll)l , di con ce ntrame nlo in (; l' rm a· nio, \ c rgala in fre lla CO li un a ma· tita copiati va . cssa COSliluis('e \Ili nuovo f! f)(' llIlIf'1I10 dell ' .... allf'lIllz Jt n!tzi-fll "l· i ~ I:t .

"; .. Qui la vita è mangiare inmffi· ctente e pegg'ore di quello del maia_ le (rape e patate marce e p oclte pane nero con leg no macinato) pli/{liericcio e baracche - sto fa . ('endo dl' i nuovi: buchi alla cintola "si spera cile termini presto e si i! se,!"za noti::ie di casa e dell ' Italia , M, ra('comando di nO/l dire nient(' sulla mia vita a mia madre ... " •

La I(' tte ra è Il a ta la 4-.1-I'1 t l. 8t .... O 1II ('~e d ell a rt'~ill l e nzll l!t·i 1111-" t.ri '!oldn.'i i"nlNn a ti ali pe rsec uzio. III r pre,o;q lo lll dt'g li a!!;l1zzini ledellc hi

'0"''''''''",,,,, "'''' ,, ,, I A L1BERTA' il <I /(ad ... " !'t' .... " .. r I, I r d, Itll b/{j .,,,~ "". U,. IIJ (C ,'!mtfl1 l' ' " '' '' .. i~1 rl pCr rr. , "", " pC"" .p ...... I ", • l p~n

n,in,,' di l il ci.'.,. 'h~, ' """ ."1'''tJ. .•. , d .... pUt:SIl , tli '~"H, n."m ~ÌI. ~o)ltJf~,

Sr ia Ili.·, fra: 'fSC l'" m!n

OI~GAf\O D l, AI () \" I AI l N T O I) I M O C Il A 'I c O CRISTI,,)';(

2]00 giorno dcU'occupuione nazisla,

Libert à Abbiamo scrulo la pillola Li­

bertlÌ sulla lIu~1ra bartUlt.:ra Ji a/.lOlle dcmt1crattca. PrecisIamo suhut) il sellM' che 1101 dlaU1t) a questa p,trola: Ilvll VI gliamo es­serI.! IrallllCsl.

AIILIIIlIlt) vogli,uno ils~umt.:rc llila dC':;lsa pOslllolle C\JlIiro Uglll c~lrcmismu dHl"I\)rJ,jlc, CUlIllU 0-~nl v",leIlL,1 puIHt.:;,J, .:;uttlru ug li uppnnh:nlc grelltU,] \1. v,t,L: p<.:r­chè \'OgllitlllO s"lvl i dir,uI cl",ili dcII .. Na/.lultt c l su ,I IlltC;UIICilll

cnSllalll,

Ne solo per cvll1h.lttcre Mier­ml,tlII 0 I .. Itben;I, mi! ,mdlc e su­prattllbo p ... r Il.:;,, .. lrUII<.: Il \'11110

della n,,~tr .. !t;llt,l, l ' :!:~I O,li)f<.:ssa e IIIU[L!,lliI e S,II.";'IIllI'iIIll·, menuc la gih:rr,1 t;,JlH n~I.I , J<I':;,,)o,[1 1111 e

lidi" Itherlà In 00;;111 .... cll"le. rnr,,· \'.11'" Id vera ~Olill UIII! di I gli i prnblellla ili 1.\"ldlla,c c s"cl"l~ conllo tutti I plq~llIdlLI lII<.:tllall e gli os[acoli llIalcrlall,

Il nos[rll Ilv"rn è illuminato dilllii luce v..:ra dcgli eh:rlli prtll' clpI dr! CIlstl<1l1eS,fIlO; vuoi eSse­re JlU'itro pnrno allo ti ricono· scerd dlSCt!poll uel dlVillo Liht! · r,lIore: Cm,III,

A1IIlamo la Ilhertà, nOli il ca­priccIo, l"lrllllno, l'dn;uchl;I, Vera libertà riconosce l'aulornà ed im plu::.. Iimll;lI.Ione dcii' in.lividuo p.:r.:;hè non ammette supr;lffillione di ;llIri,

I.ibcllillnocj dunque da ogni O"I,IC"III dell' crron', dell'oppres, sione, dc:lLI "ig~il.ia t!d apllrCstia· m"ci a st'r~iH' la Piilri .. in II'nll, 1<1, Irancht'uiI, sa.:rd,rio, c,l~i d .. Ir,,\',uci 111111, \'IIIUP"lIi dillll;ll1li a!..!h imnlellsi d"\'I'ri dv ci allt;ll. dono, Itberi l: forti.

Diri tto di dimenticare e dovere di ricordare

Il poter dimenlicare è ulla dcl­k d~ol"'c dell' uomo,

SUI dulllri, sulle sconfitte, Siti

tr<Adi'llenti, col passare dci tempo, lIna forza a!;bce per la tranquil-1i!:1 degli umani, E' una f'lf/.a

grigia che raddolcisce t sentimen­Il, che placa It: pass1\Inl, che al­le11lra plogrt:ssivallltnie gli lmpt:­ti, che scolora i ricordi più hrllc­clanll, Pl!r essa tOlna al cuort! degli Ilumllli la ~erelll\à c si ri· .:ompone la calma d, po la tem· pesta,

Per chi crede nella grandcLZa morale del perdono, per chI ha ft.:de ocHe forze odio Spirito, il dllllclllicare 11011 è solo ufla poso

1 .\\agl:io 194

7.iali della ricostruzione, se è vero chI! non sull'otllO ma sull'all;Ole si dovrà ricostruire, sulla ClJUCOI dia e non sulla discordIa, $ulla cooperazione e 11011 sulla inImi­Cizia.

Credo che ulla persona, quan­do si traiti soltanto di se, e quan­do la giustizia 11011 venga con ciii vlolala, abbia 11011 solo il pOlt:re ma il diritto di diluenlicare al-100Chè, COli elementi sicuri, pl,5sa

1'({I"d'I]>1 PIW':U l \1'1.\'1'1( I 1)1 ItJ("(IS'I'Hl ZIO\E

SOtI \I.E I)EI.I..\ n).'J10('J(.IXLI CUrS'J'I.IX.1

I. RicOlU}5(:in1l'ntll l' ri~pdto lit:I nlori fondamentali: [)io, t m: ni;'l, Patria, t'amigli;'i, i't!Ts(,na, ricono~ciuti IIni\"ersalmt:nl .. cOllie SI prt: 1 3 ~aran1ia ddl'ann"niosa c fcconda convi\'ellta \llllana.

2, - IIl\'iolahihl;·. d~lIa "eb'ma IIIl1al1;\ nd riconoscimento e 1\ h' a .11.. le sue preru:.:ali\'e di di~nit'l e hhert:!, !Il·1 rbpt:lto .Iella sua co'ci 'lIZl e dci principi basilari ddla famiglia e dl'lIa propriela.

3 .• :'lalO lh:mocratico sodak, e~prcuione tklle (:t>rren!i "il'e ed oflerc dclla IIlIIiolle, con i~lihllillni p~rlanl<'lIlari l'lctt~ per "uHrngio IIn i~e salt: c rapprcscll alh' t' Ild1'indiril1o polilico e de.:l' illtcrc i-~i puticolan dcllt: ~;I1)!{1le Cillo'lo!nril: ,II lavoratori.

-lo - huhpl:lHlcl1,a ,h:II;, I1HI j:! i_uallll'a e l-'ar~rllia di tutl'ta tiri \liritti r ' l\onah cd isliwlI<lllali di Ironte allo stato colla crealillllC di tll l t ()fh

~nprcll1a di (jinsti/ia. 5. - Lliminllliollc dci 1':I/,it:llismo sia lkllc concentrazioni, iIH111~triilli e

IiIl.1n/iaric, 1'011:1 )!r:l\ u.llc tr:"fOTmJlione ,ki gmndi COI1;.!egni indu­striali e hancari ~t:rso la j.:"t'stinue a~socinta tra lavoro e capitale ch va dalla Hcad"IlC di \'n"perati~t! (I di eonsorti per certll11l', alla so­ciali/l,lliOlle l'cr eNte ;llIrc.

6. - Ikalill,lIivllc imlllClliata di tllllllllo è 111'111.' Csig-1'1I7e d\'lIa di:.:n;!;i ulliana C cristi:l!1a dci lavoratore eon un mi.cliorarncnto J,!cnt'rale ddl.: sue condi,ioui di ,'ila, ~tahill:lldo pcr la SUil farnij.!lia una (; .sa J f l'l

pria, particolari pronillclI/l: per; suoi !ij.!ti più rncritl:voli, e as I~U­rando economicaml'ntc la sila \·ccchiaia.

7, - PrOIClionc c rafforzamenlo della piccola induslria e s0l'rallullo dd· l'arliJ.:ianato, Tutt:la d..! piceoln rbparmio c della piccola PI O) I',;,'I

S .• P(Ovvidt:l1lC ai$icur:ltin: ed economiche 1o:I1I1t;:nli ali "/o!cvohrl' l'acquisto della \l'Ha da parle Ilei contadini con riforme dirtll{ a li· mitare la propriela fondiaria c a costituire una cla,~ di piccoli pro prictari indipl·nl1cnli.

9. - Adc!!,uato mij.:"1i(,tamenln cJelle cnndi7ioni di vila e di tratlame lto economico di tutti ~Ii illlllieRali pubblici e pril·ah.

IO. - l'o1itica illlerna/iollalc diu'Ua a f:l\'orirt;: ~1i :tcqtLi~ti di makric prir:ue alle ~ali<)ni pii, :Ihbienli e a IIna sempre l' ìL larg'i attuatiQlle d, li h~ro scamhin,

Il. - I~icostnl?innc "Clcialc ed cClI\tJlIIica dell' Luropa nttra\'erso la r \;de­r:lZin!ll' dc'j.!h "t,lti t'lIropd,

12, _ Cre.lz iollc !Iella Climunita deJ:1i SI:lIi di flr~alli aUi a ri\'eder.., i trat­tati inj.!iuf;ti, ad eliminan' Iii ,",ueTta l' la snprahatiolle di qualsiasi par­tito a danno dei liheri cilladini da ojj!ni altn di crudeltà e pt;:rM:cllzi"l1t',

l '//11 d"mocr(/zia rtl/'pr"~l'nfllfil'(r, r4Jrr~,iol/" drl l'ofllfrogio Uf/ù'c/'"SlIlr, fOltdafll 'i/lIl'IIj[lla!ÙlfIzlI Ild ,liri/ii " 111'1 dOI'I-d, l/I/inwlll dallo ~piri(o ,Ii frafl'millÌ dI/' i' Irrll/rllto l'ih;/r litI/II Cù-('llrì Cri.~fil/l/l1: QIII'sto dev'l'.'.-rrt il r"gilllt di domtlni.

sibilità fortun<lta; anche un dovere, deLla d'alllmo di

molte volle l!

I· nella gran· chi coscicll!t'

mente dimentica i lorti rict:\'uli, c'c forst! una de:Je lorll! csscn-

logicamente prevedere ch<! 11' I si ripelelà l'azione inll1l0rale.

Ma c'è una necessila <;Ilp ~ul naturale logorio del timI' • sul lento indeholirsi dei Tli or, l,

p~ro;;il\o sulla beil\!zza del perdo­v \i1\'litiIlU ora qu\!sta necessità,

l I~ d.viell~, aUr<iVcrso il dinno, ,l'/Vere: il dovere di ricordare_

A~..,I~Ii':lIlio j'ggi a IIH:!tilmorfosi a"te di chi per vellli alilli ha

n.lllti, .. IO e deruOilto e cOlllarula-III lIIill~; di chi, solailltlHt! og­

a:., che 111110 è perduto, si decioe .. ..hhandoll<He I. greppia suc­, "I,: Il la, di ciII crede di fare di-

(fll'care venti anni con pochi 14.\i,;IJI~elll e sllbitallte convcr­.' III.

!:I.,],! i gonzi ci Cildlanno, e " ,.uoppo ljuakllrlU, ltal lIrst."rsi .... e abUlillllo SCIHlIV, CI è grà "liu to. No, chc iutl1hlli(j1l10 IUIII mali della prlscntc cal(j!'>trdlca

"Iuaziolle uahilnél a qudll che :.uono fascisil Ill'i venti allui pas­"olIti e che ()fa, ch..: II fu,uru è .... :Iiaro, vtllrtbbelo fili lo di menti­~.He. Troppo tardi!

:,u lI! e1tSl flca!..le la responsa­ti !llà !..Iella bd!IClst. politica muso ~,Jilllian", deha imjJfepcHazlune

l. I tuerra, della cal!ivil cOlldolla di eSS.1. Su di essI pesa la re­silonslibili tà di avere rovinato i ~Iovani con una falsa educazione Sll talsi prinCIpi ESSI devono ispondere della violazionc dello

sta tuto, della dt-furrnallone della ,'osciellza gIUridica nal un •. le, dei del!lIi dc'l tribunale spetii:lle, ùdla polltlc.! razzista, delle pril<!Ullit: e dci CUlllllli , delld violentala volun· ta dt.:lla nazione.

biSI sono responsabi:i dtlle at­IlIal! cOlulilioni econumiche del l 'p'llo, degli Intema!1 in Ci!;!r­

l<lrWl, del morti sen/.a feJe c dei v ,'i che non hanno piÙ la forza

I C c.Jcre a IIIll1a. [:->Sl h<lllilO Il ;eildto gli Cleme))11 IIl1gl.ori per r starl' soli al P'I<;t, di guadJgno

di putellla, e:;<;i hanno SpchlO

I vit;~lilà e la pas"ione p.,llIIca 1·1 ~1I'Jre del popolo. hanllu pat·

":':::1.110 col capitalt", h,111110 tad­IO Il popolo Ct,1I lilla plllilli:a

li slL:-.sidi che comrasta C'dI ).!Ii IltereSSI elemenlari del rae .... c e "che del pùpolo. ..\1 lavorlllOd

tl.s')gua ditre Ilen p il di un pre· 11<) di nUlialità o di un aumel1'

lo s.11ari;llt' l Abhiamo sempre p;ulato de l

\. cchlo fa~dsm(l, p-'rchè p Ire eh\! Il neo·fascismo rt!j)uhbHcano si stia iillllllaniando di lilla luce l'()­

s,Ila agli occhi delle persont! trop­po ingenue. IIIIIIOVO lasdsmo, che '011 l'acqua all,l gola, rilllltga i principi di venti ,lIl1li e Interpre­I. 111 un modo per In mellO strano

I.a J.ibuhì

la dottrina socialista, da queslo punlo di vista 110n ti IntereSsa. Non occt)rre OIoslr:ue a nessuno che COS<l sia e da chi sia forillato 11 Partito attuale. Esso sarebbe ridicolo se non SI fosse coperto, a Firenze, a Ferrara, a Milano, dappertutto, del sangue d..-gh Ita· lia1l1 migliori. Insolllllla il plllltO è questo: non basta non essere appartenuti al Partito fascista repubbticano per avere domani il diritto di tornare al/a ribalta. Noi ricorderenw, c tuui ncorde­ranno, coloro che h;IIIIIO la re· spons'lbilila di più lunga dala e dai quali I f<lscisll iiUlrali SUllO

solo i succcssori . Nui rkorderelllo perchè t.d..: è

il noslro dovere. Se 1I0i non rico"Lamn, l'ec­

chialllo conlro la gll.st zia e COli Iro la verità.

JUVENIS

Il primo dovere : RESISTERE Fra i tanti doveri che abb·amo

credo che il p!11110 Slil questo: resistei e.

I<esistere moralmente per rea· gire mal\!rialmCllle (011 ogni Illel· zo opportuno a nostra diSpOSI­zione.

Resistere; e incitare alla resi­stcllza tulll coloro che - 111 buo· na fede, s'intende - SOli piu la· ciii a dubbi, ai lentennalllClIlI, alle deb01ezze, agli accomodamellli, al passar sopra, al subire IIII;l:IUSlI­zie, all' inerzia o all' illdiffercnza.

Resistere. E se CoS1010 si pie­gano mellerli chiaramente dr fron­te alle loro responsabllilà di com­plici degli oppressori Icdtsdll e dei raplilatorl faSCistI.

c' complice 11011 solo chi ser­ve, specula, collabora, ma allche chi ondeggia e si lascia per:-.ua· dere da ulla propaganda petulalL­le e accomoddllie.

Resistere signifrca in fondo ap­profolldire, COli la c. prupr1a» in· telligenza il giusto e l'Ingiusto negli uomini e nelle iJee: t! 11011

tollerare per n~ssuli motivo la violenza e l'oppressione. Resiste· re individualmenlt! e soci<.lmente significa st!gliere il partito plll ri­spondente a giustizia e non qllel­lo che è più forte ed ha perCIÒ più probabilità di afjermarsi.

Resistere vlloi dire avcr~ Il de­stino in pugllo.

E il popolo italiano l'avrà se saprà resistere.

Ghiesa e proletariato La Chitsa fin da antico ha pa­

trocinato le giuste richieste d~1 proletariato quando, con una lotta costan le che e durata piu di die· ci secoli, è riuscita finalmente a sopprimere il lavoro forzato dello schiavo rom3no soslituendt,lo col lavoro libéro ed onorato di lilla novella classe da lei creata e no­biUtala: qmlla CIOè dei cristiani lavoratori.

Melfollso Card. ScllIIster

Ricostruzione (1lIre al problema polilico esi­

Sh .. ed e grave il prvblelua eco· 1I0mico VI~ppIÙ acuito dal disa­gIo tlella lunga guerra.

Anche questo prùblema dovrà essere studiato e nsuluto dal fu· luro gllverno, da pelsont! Cl mpe· lenii e d ,slTl teressat~, nOli già COI: riv(.luziuni vi"ltnl', 1-

ponano allZI 1Il,'gg,ori liL:;truzil,jll e peggiorallo la miseria, ma alla luce dd grandi pr'ncipi ~ociah che irradiano dal Santu Vangelo. I Papi, da I.eone Xlii a Pio XII insistono su questo caposaldo della soci(,logia cattolica.

IL SERVIZIO INFORMA­ZIONI DtL COtt1JTATO DJ LlIJf.RAZJONE NAZJONAJ E rarcoglÙ' ogni flllo dOCUlI/tllta/o di ~iolrn:za t di furta cOlnmt.~,ço dai fa,çcisli t dai loro complici per istituirt i rtgalari proussi contro la (Jtlinquenlu fasciMa non appena a~l'tnula In libua­liOllt.

Raccogliete ogni ulile doclI­mel1lazione e trasmellclela ai rappresentanti det C. l. t\.

Grisliani al bivio Tra il morire per sopraffazione

II:l1ta e indlrella e il combaUere sulla barricala so~lellendo alti gli Ideali dt!Ua fede, della giustizia e della libenà, cile sonn allcht! gli ide(jli di Iltlli gli uomini di buona volontà, ogni cristiano può, 311Zi deve :;cegliert'.

Per IIvi l'assenza è 1111 dditlo contro la gIUstIZia e contro la carità, è unii manC<1ta testimonian­za verso la civil.à; è un tradi­mento verso coloro che sono per­seguitati per la giuslIZia .

La Libertà

Prefazione al programma della D,C, fallo da una sez, di provincia " Vt>j(lit> J ljtnJut /11 Rtli61t>nt, mll ct>1 ""I m~ .. 1 cIII

C""'Pl'''llInt> It> V'1~ilt> "' '''"'''''' e /11 liberi.; d i ' ulli. Vt>J:/it> , l r MI/"i.<I(uc fII Ii"at~ , mll m" Il $(1" a,,,,i dI'ila 6 .-.." "la, d, fili "'t>I'tl I" dd l't>n"n ".

" .'il MI ncID"'DI~ jroncD"'CI/U, IMlm",lt ID IiHnd ~~ 1 .. 1/1, ..,1 }NltU DIl~"erflll'" r<Ii SU.,,· ".

tlIONTAU.If/Jt:H,T

Siamo convinti che ormai in vista di un prossimo avvenire debbano semue le ftle ardita­mellte quanti sentono la volontà cci il dovere di c;ssere elementi della ricostruzione e del rinnova­mento che dovranno risollevare l' Ilalia dalle rovine che uomilli, sistemi e istlluliolli dtl passato accullluiarono sulle spalle del po­polo italiano,

Su oglli CIUadino illcombe gra­ve il tlovere di salvilrc qllanlO è di pill sacro alla persona IImana e di preparare nel campo eCOlh.)­mico-sodale e politiCO una nuova vila nella quale lIsph:ndanc con 111110 Il loro potere i raggi divini della libertà c dcII., giustl/ia che l' el l',ssato fllrolh! lflls . .ll i.

l'alln', illl'erttzzt·, clt'lls nHl non CI debl)(JIlO Irtllle1lere, qua1ldo siamo convinti che quello che facciamo è dovere sacro e diritto inillterahile di ogni mortale,

Dietro ti nOI sia UII passato lh'l qualI! nulla abbiamo da rin· negare e iII noi e tra noi palpita un lievi lo di id(!e che ebbero il vagliO e conselv<uto il prestigio de ll a mi1Jcnaria civillà cristiana, e che snno capaci di risolvere arditamente i problemi più ardui.

Pc,'C'luì 0 ('ome IUI.I'lC(:1 11011l1ll0 11.1111. \itll )}olltiC'Il,

I(ri 1101\ abbiamo aderito alla Dlltaturd iniqua o, Irepidanli e umilianti, l'abblilnlO subii a, non solo come callulici alla cui co­scienza npugn,lVano le Violazioni da tulll oggi deprecate, ma anche come itdllani che sellllV,II1O il tlf')· vere di reslskre a un mQvlmt:ulO che nella compressione e nell'ar· bltrio a danno dei più elementari dmUi dellil persolla umana prl­pararono la rovina.

E og\{i invece ci accingiamo a scelldere iII campo non tanto co­me cattolici, esclusivamente preoc­cupali degli interessi religiosi da dlkndere, ma come cittadin i cat­tulici Ilei quali la religiune ha af· fidalO la <;enSIbi ità per ogni pru­bltma che tocca la vita umana, compresi cioè dei bisop;l1i di ca· raltere morale, sociale e politico del popolo italiano, Scendiamo

iu campo quindi con una visione umana dei nushi dowri.

Una dicbilu'lI.ziolie pl'elilllillllrc.

Nella nostra azione politica 111· tendiamo agire illulIlIIliIl1 dalla Fede cattolici!; ma SellLa per questo avere In alluno di clJmpru­mettere neppure lontanamelllc la grandiosa maestà ddla I~cllgiunc, e prendendo tOlalmente:-,u nvl stessi la respunsabllltà di oglll 110SIro altcggli!melilo polll1CO,

Trascinare quel patnmolilo piÙ O meno palesemente nell' <Ht:lla delle competizioni politiche, glu­varsene pl!r rendere meno uura e più fruttuosa la 101la; presel.­tarci alle lIlasse COli Il preSl1gto di un nome che può t:sscre dtl­cace presso chi non bada a certe distinzioni, fondare 11 1I0siro sful­zo di pcnetrazione su Gerarchte che per loro natura devuno esse­re estran ee a ogui competIZIone politica, lullo CiÒ vogliamo esclu­so dal nostro programma e dal nostro mClOdo di aZione,

Lo vogliamo escluso nel modo pii! eslcso e più concreto, COli·

vinti ch\:! ciò è conforme anche allo spiri to democratico da CUI vogliamo ispirata la nostra azione,

Un rapporto ci pOlrà e ci do­vrà essere con la Chiesa. Esso si t!splicht:rà esclusivamente nel richiamo costante della doltrina dalla quale dovrà essere sosta n­zialo il nostro programma e ispi­rato il nostro costume politico, mentre continuerà la possibilità individuale della patlecipazione alla vita di quelle Istituzioni le quali, lungi dal menomare la li ­bertà personalI! sono utili alla formazione cristiana dell'Individuo e sono indispensabili paleslra di apostolato.

l'n 11I'C 'l IlI)I)O~to fumlumenlnle.

AI di là del programma e del· le idee ciò che tlà forza di pene­trazione e garanzia di successo duraturo ad un movimento poli· co è l'onestà degli uomini; one­stà prolonda, sostanziale, senza limiti.

Perciò a chi aderisce chiedia-

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mo che rechi alla causa che ci duvrà Ullire questo impare.::giabi­le dollt" II quale insieme COli UII amure Slllcero, ardenle, dlsiuteres­Si.IIO \:1 rendela servi tori fedeli e ullvrali tld 1I0:.lro paese.

COli qutSla visionI! dei nostri compili Uniamoci almeno in spio IIlu III qUt!sl' ora Iragl\:a; un p" t­hl solenne e valga a farCI guar­d;lre CUli sperauza all' avv\:!lIire,

Rlflorirà allcora, ne siamo cer­Il, la vlla dell'italia, nella \Ibcnil uel IIbeli flglt di DIO, nella glU­sllZla per lune le classi armuni­\:dlllell te unite, uell'ollore, frullO di ventà, di saggezza e di sacri· fu:iu, riflorirà ciue con le impron­te t: to spirito che reSero grande c giorit1slJ Il pupolu Italiano Ilei :-.ec, ,11 nllgliurl.

LOIl l'a lulu rJi DIO avanti. Gruppo VITA l'\OV'\

Doveri di Cittadino

Nelle durc glurnate di qucsta Ilaglca vigilia, da cui pensiamo I.h,,:slt.ltruSI ad una nnasclla della Vitti IlaZlonalt, Llubbiamo guarda­re di passato, remOIO e lecente ddla BOSlra Sl\lria per indlviduart! le cause fUlI\:!ste della nostra de­callt:n/.a, e lIella decisione corag­Klusa di eVllame il ritorno, infor­lIIilfC ti nostru operare prescnte e tuturo,

Nel 1922 quel pugno di auda­ci che flusci a impadronirsi del pOh:re, fu Indubbiamente favorito oUre chI! da un disgusto per le mal dirette lulle di classe e per le IrequeulI e sterili ctlsi di go­venlo, anche di! un diffuso sellso di apatia per la vita politica che, p':l UII insiplemc amlIre al quielo Vivere, tlii fortl·mente radicata 111

larghi strati del popolo itali ano, Le cause di questa apatia posso­no tlcerciHsi In varie direZI oni: nella mancanza (II una rallicata tradiZione politka che, avendo Impegnato nella cura della cosa pubblica parecchie generazIOni, rendesse questo intervento di va· lore abituale e indiscusso; ntlle ripetute lIIutazioni di sistema elci­tivo, pur nel breve corso della vita 1I3ziolla!.:, e nella scarsa for­mazione culturale di molta p:lrte del popolo; infine il sopravviven­te :-,ellso di spiccata soggezione e nella conseguente deficienza

Il pe nal 1.1 C.. I g veTlli p.e­ce ~ :1 • unlll Il;,/';(j,IJ.lc alllllclI­

v (J IlCI sudditi l ( 'ILI C la ~: la lIon p h:va

e c Ilr~ 1I11lSIa p(J\'cn~ ~II llIi­ZI Iva e Jl IIllcn.·~:-'.lmt:1I1U pollU-

Il .. .1 ,,:'811 lIa:-...... dd POVUIU I.di'tno, 'I uise 1111"111 ugi!1 ~pùll­

.n Ila llcll~ parleclpJ./.IUllt: all'aon­IIIIS!til/.HJIL della co~a pubblica

~ u!;ni inICI\'CIII'1 rc~c slenlc, "bu, ,l,) lotal1t;lli;lmenl(! il liberu ap­

.1 l"llllal:-.] di dl!t'uive e rt ,ulalioJle di ,kl:l~i()1l1. :;i

me pt:tl:lÙ raJI(;.II]d., in I!luld:-;­i la per:HliI~lnILC (hl! Iii dire' It! tkp;11 alfJ.rJ pu!lll!Ir.:i, t,lnt I

di l: 1I1ru quan!o alla p.rifcrI;!, f J ~t un.1 1Il,IIISI<)I1C (III !.,hlveva 'HlenJl'rC' lilla SIIC(laIILZ,\.I;1 cb~ ... c di peTson .. ch <l,nate v .. lg.lr m'II1C (ul rL\I'Uè SlulkJmeillc triste di J.!c'rurclli. [I rcM') dd pllpùlo d,,· veva ,assolvcre la :<cmpli.:e c, p~r lalllnl, OHIWd,1 funzi'lIlt: di ~,n:t' l'llori, COli la prerogativa, Il!gltll­

]ala da un a lolkrAl;1 cnusueltl­d Il di C'llicare senla aL,:alt;: tI ID-

) I V H.t" e di porr~ COli pru-dI' dI' lium', uomini e falli

1It.: .. 111IICI1;\ tlt-lla C,li '(,'lIura ~ II • "3\' :o:ISt~lJi ulla

n; J. l:t qua'Sl \!"cll(':ri'lk Jr p_ r· Il Il] dl' Isi<mi i': un afflevoll­~ 11\) m.s rabllt dd "CIISO di

, ,n',lhlllla l l,' 1'llllllinarol1o 1 'I vcr~\Il~I1I1~() Il ~li01Vil1 ... lItrl d,'1 ~ ~ hln l'scrt.:'I') 11\:1 Pll!111 ddC 11 TlII d~ll'a]J11islli." q,rando i

Il ndal1li nOli sl'ppero de':ldc r ncpplltc di pl"'Si"lll!:lI ]t'dest.:hi,

OH deve d )llr,ll11eravlgharc SI! W1ll, anli truppi, Il,IILtlll, ;Ildlni

d; p"" ,,,IUll :.11s') quiclo re 1\ Il IIreh!!" t1dlllirs; V" IVI(a, aggl V'Ilo ud VCIl­

III) d I ho;cl lO, "IO ri,na­l.1 e Il!]."' d fr nli dia vi a-

rse m p,l' S on li} :t. e la ollimrsli"'lm .'e t'ul.); ';:o,

e 'II II~l1ilnl ('lo' Il 2:> Itt~11I ,,) s rll ntl T'll1lOvahl ~rt"n,

I t ~ \ I. puhhllca Iler IIIV l· l. re a ,\11 Vo(" il tipri"lon J

Ile II:' rtà il ·11<.:11,.'. E 11011 CO'I1-

J.. ru COJII~ , eli!" 1111' .1p;l1Ten·

h, ~" .... III:I ... ni.i ... '", ".,,,,1; c' -[d_ l" ""I <lI vf<lult. I~ l.nm l c,., ... ", _m<, 11"11

di \',hn .... di Onr"i. ,., ,· .. <cov, di I, ~ r rOll' t b. ,Ii n~"'f e Iii ['arcn", t

a p' s,I" ,,, ra"~Kna 'lira" t ~h "nd,~rna 1"~

.,. ad,V 'l't'''tn .. idi

" n. orI br man,'

dO' , ,. ,

i.

I.a lib, J

le turbolt:nza, naluraltlltnlc icgala ad un lihero esplH:ar:-'1 di Idee, Ì! \1 s~gl1u piÙ Cill\l di vilahta poll­Ilca, I!d in oglll CtlSll c mille voi, le prclt:Tlhlle alla c,Hnpa:-'::><oll"ll:l 1I11lnarl's(a di un l,liso urdlllc, ~Ollu Il cui \',,110 si Il,r1ll3110 c SI maturanu falalmente glI ,l'''PCIII

più pe ri.:ol(lsl dLI lIIilkoSIUIIIC

[lubI11Icn. La plaga dell' asscnlelsmo Vii

eTlcrgicamcl1le CO!llba1tllla COli VI­gOle dI pt:r~lIil ... iul1e, 1"'I~hl ~~ gli IlOllliul uncsli 11011 ~arl<IIII,t1, VlllCl!rc lilla low, SIa pllr..: :-'plq,p.­b ile, ripugllilllL.'1 per le dIlIVU<I p,)litichl', IIlt,lIo ~pl!'S,) gl'rll:lnailli sul terreno IIl1pUIO \h :-,culllp,.~lc

ll"t:<siÙl1i, i l catUllO fc:!;ll'la iii l,O "j p,ù audaci, che lIull ~I,II" Selli' Wl! i IlIlgllort, SI l'Wl <1\'v..:rafC anche in lIm'SI!) S!l1orc della \'Iia 1 paraho'a t:Vil 'gelu,:a "d selli;' n lorc di lia;l1Il;I clic prollll.1 dd S 111110 tldl' IlOIII" ;ill'SIO per iui, ... IM sii il ra,Tollo.

.'IIl Il n<)sllv h!IIIOlo passalo ci "n l"Il.'S.ra diii he ]IlhHn .. aJ illla espi .;;tli(llil Sl!rellil,- uhl); '\!IV;!,

dIC'tLI, CIVile ddl' ;lIl1vt:à di park,

Aspiriamn l'OIl lu!to li II ,slm Si),diO a vivt:rc in qud cl Ilia l.il-

1:l"J!lico ncl quale \'~l11'1I11\1 Iii 1IIIgl .• re salv:lguardlil delle (IVldIC ],h::I;-.; anli dc!1I Ilh..:r';. di:. al dlll' dci ,\\alll'lIIl. c .. "si~le I/el­l'1I~scurn.'e ti cit/llIlillO per 1I/l'Z'

z J di l!itHle Il'X!!i f' di S'l'bili ,,,tlluzioni contro v/oll'tlzi! {lriVUll' l' ((JI/tro ordiffi Itrulil/tci dd po· Il' e, t! il p11eu d.l pre.lominll di sacirà oilJ!arghidu' o dallfl. prf'S· s'Ira di lar/le sia avvflftizie, s:u ar"()/II tI',

A r):!';IIIlO ili allrt! l'"r'll<- a V'_ \'t:~t" tn 4udl' allllu ... f ra !.IL c v Il,1 in CUI CSS:rI/. It; 1_ II.WI;I I1n, Ilif 'sl;I,iulle c la \"1L(.lroS:1 d,f :;.1 J !k i.1..:e e dt'lJ~ 0/l11110Ili.

\\ "u quc .. ,tl ~I! 1I1'l d! vi l

r li'l potrem" dire .h :lV<' r,'I-!· I Ilo ]11 nurmal, silio di dVIit'

I,;. 1I1V v' lza se flu~dro :110 a 1):\11 d rl;! ne rapporti dt"I~ Il"Il:j"II7,,, c drl p.'Irriti ogni e.;:oism'l ~dIHltl.

UII" J , il"

~, b"l"~ ,. trM <liri!!, ... abba,u .. '

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bu""o Il (I. t'" • ." PQr 1i""Iu..

QU:t~1 l' in'l'ral,j dèlJ' aus~llci\} Ci'l!Ju~iil"() led",IU,l1lle la vita dci parllll c perchi: Sal/o la ragIOne della IibeTlà. ma <!Ucile IUVUG:lJ;­

II! un i<lru C0I3..::gil,SO alleg!;la­mentu d; al:I"ll1l1ltdl'VlIC, nell'ab· h,d]lIol10 ddlt: CO~I:! plil tnslI, t!

snpralut(o 1Idla Cl,1I1Ullio1lc dI sfolzi 111 lilla supcllOle VISIOlle dd Il: Ile I..ollelll\'o,

llJpu 1<1 fone della duloru:sa Iragt"lllii ddla gUl'rra, l'a7.ione r,­(O:<.lll1ll'\·a ddl;! vila ]IUliull,l!c duvril c)o.suc li", Ila SlllHitlullu ili TIIIII(,\'ittll('l1ll) dci Co:-.IUlile politl­(tI la (III bollla si t.:OIH:lcla 11\ mu­dII parrlu!ltI]c udla (ap"cltà di nsptllll delle ulmll Upir.IUIII lo! ilei

c,rilgl-!IOSII "hh,II11!UI\U di tlllcgltl· IlI,1I1 l~i Sle!I.C i:n"ldimcl\lU :11 1'\I:il/h,tll I\r'lI t:S:-'~lIllith. qUillldo II n"r"wllla {I! lillllhlllaftlcnio delle i ·11~llloni d,1II0(r,I'I(/]C ri­d1.t: Ic Il S'It.:/ f t.:]U III panrcol<lfl v"lolli t' 1:t o.:O .. cen.raliolll! degli si ,tll ",ui problemi h!llu;llIIclHali tldl, VII;1 n .• l'ullilk.

l\' -~h S,llrl11 piÙ Viti. 'i, vl'll,i anni dI rq.':III1l: dlll;1I1 r lille lIalluu ;dlllltll\) il dolO!1! per Il 1,)lzaIO <I\I.<\II.,lIil([[, Il.0 1I<t1l:t t.:ura lIdl,1 o.: ,"'it pubbll(;] c .,t.:lulu il dc.,lde IICl di liti rltOlll1l punfic,il u c Se rtn, di q\It"1 IcgilllC dCI1IUt:!'iltlt.:O

lld q I<I!..:· s'liluillu P')SSI nu ve ll I/c l([[pC!~,I;tI" le III gliuri ellelgle il

Sl'/V,I.IO del l-'ac"'L, pcr Il llherll illll'l\'l'ltlu llj t:0t1Sell:-.1 c dISSeIlSi.

Il colllill"~O PIÙ IIlgenle \11 qlkSi','l:1 H;lg",:a, ano:ur prima l!

qUil-;j (olidilhJ]\e IOl1dalllclllale J i qlltllll pt!r la !nn I t.:UIlITO ]1 111<1])­n·) oppr\'s";I)f\·, è Pl'] LI rina<;cita di IIna "\lso.:lI'lI/a polillt.:a lIel p..­polo l;idiallo cile lilc.:i'l st"lIlire C'1!lIC \''''stllzl;oIc il his,.gllo imrll'· ~ci:Jdihi c di un llUOlVO cl m;l !.li \'II,t 11<"1 qual!.! Il p.il diffuso) (' ~'I­k illh'rl'ssall1t:nto per" "rnnri;'i­qra/.iollc .Idi a e"S;1 ru!,hh(a SI UII s,' id ]11\ :-,t'IlSIl di !<Jr~iI 1:011'­prt" l~i{)lIt' dt IIc ;litrui opinioni po­l,Ii 11C, lJ.\1"lsi nel!;1 vis'ollc 111111: ­c;']tlÌ~e di It'n Il!llle SII I piano co· 111l1l\l' di un amore gtloso c sa­pirnte <tI;" Ilhnlà,

1 "i .",- ,,,1, "1/,, ".'i", 'n,.,,,mmlf di'h..a "" i' v UDn, ,"'r,,,,,11 I" """,,,,i (I/Dxhl "",fnc, .' """ vi", l'i,,,,, oli p""(/%i"", l'' di '01'

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I. / f'O,c·,,· ,I .. '"11, l,. /",,-/ .·I",·~,." """ -O". Xill,II./" ...-i"l, r "lIIl!l!iOl"f ";'''''/1" ,itl, .l,/M fNl"!""" """'''''. i V'-'ro.1 "",

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25 .e:tte:mbre: 1944 - •• .

il popolo ... NOli IlIm~nlo, ma oziont

PACE ~ il pr«tllo dtll'ora: non

GIUSTIZIA lamtnto su d/J ent ~ o eM

LlBERTA fu. ma rieo)truzion~ di dò

ent sorgtru. o devt sorgtrt

a IJrflt dd/a !lodetà IO'

La Democrazia Cristiana invita I giovani

a lavorare per un' Italia migl'ore

Qllesto Ì' un apJ!elJo che la l)emocrazin. l.ru.\luHu. VI rivo'bc, o giovani, pCrchil vi Ur

Jliulu lId U ... 8 : . lId dillicllil ed UJljl0:ìS.olluntll cvll'IIÙO di I .. re fJ la.mculc deJ Italia e déllll J:,UU jj:CiltC, UII l't ~~e ed un Popolo per bene. LOlu~uto u,lduo Il iBllco80, IDa degno di e~~­re UllluprLI:IO COli cOI"a,eglo!>a felmezza, se è \uro, cOllie 1I0i c, .:-diamo, che aUf,;he VOI SI'n­lite I ur6CILza d coutenre BIla. VOstra vita Un !:'CIISO dillau" ed una dlgnlhl clnli', 111 ullctto dci 'lua.1 ogui pl'OgrumUl3 di rico­;,truzlolIC, l'CI ;·'oqucnt.a t'd elaborato che SlU, oe dUlOlul,lLo li. l'.manere del LUtto pJ'lVO

dJ r .... r,w ojJerulllO,

l'Wl vi stupite !ie la Democrazia Cristiano vi iunlrU, l'CI' VI lilla CO!;U, a fare dclla po­litica, l'CI' ,UIII:;I1I anlll vi siete $Clltiti rlpe­tctu che IIL pollI,ca l ul/a COSa sl!Orca; Cl

l'USlanl. cliO VI guun.laste iuwrno I1CI" con­SIUl,u'c {IUUllIO j artennaZLQlle corrispondes­he 0.1 vero, Lo. l'vlll,Cil il ct'lclU\umeute co­so. ~l-orcu ed aJJllicltu. se ooll!>istc, como è IIY\'\iUUW &-<uuru, u(!).'lllcgu.,e eSI!H'izlo ,jf'1 jJotere, IIcil uso delle vio_ellze, nello. SOli­prc~8ione dI'ile iLl.M!rt~l. civili, neUa il'flS,One di. ogni esigenza spirituale, nella lleguzlou6 d ogni dir.tlo di critica. Il beelta, ncUa pl a­Lca {j!Jotl(lIall8 dl!! luno e deLa spoghazio­ilC. La polItica, illsolflma, è CO!>a "porca (ti ablJkUa ~e è rU"-CI:'IIIO, 'la se è demo­cruZUl, Vt..rn l'{1 tlperla democl'''z.u, lO. IlO·

Iiticil ,.hvit!lIc preSidio di dlguita umana e civi.e, j!illkcillliz,one costruttiva aUa vita ~oeitl.je, cuulnbulo operallte al raggiul1).!i' mellte dci 11m che lo. comullita. si propone pel' il Ill'o~rio migl,onUll~llto materiale e morale,

Se questa l' la Ilolitlca, invitare i giova· ni u. PUI'lc('ipani, o m~lio, a fRrne, è Iluant.o dii C che li !Si iuvita o lavorare. 11

I giovani d'Italia e Tr,\. gli essenzildi risultati che la pOlitica.

è dn!IIUalu li l'uggiungol'c ve n'll UIIO a l {IUa l' i g,ùvuni U~IlIl'allO pIU·t.colarmente, E~so èOI'I'ISII-<'lIde in maniera dav\'t:I'O I_er­Il:tll1 alle indilla: IOIll del loro temllel'umen­lo ed anzi nl)jlur\~ indirizzato a grandemen­te gio\'Ul'f! alle loro esIgenze ed a.. ,oro carattere, l giovani infatti, che pur sento-110 come uella. patria. essi incontrino uno tra i mel.li ,Ii {ili eHicace Pill1ecipazione allo vita d gnll'I)Q, sono naturalmente por­tati a l'n ~IHllrc hurrit're di qualunque se­parazione ,) 1I117',)llalità, per entrare in co­munkazioll(! dll'n:ta con i giovani di tutti gli ultri 1)H{'si df'i mondo ed insieme sere­nalllcnti' Jl'lrte~.pl1re a quc!'.ta reciproca e pill ('~esa comunità, Pu rlroj) l h~ 11{l1l e!<iete ne."!'UIl giovane iII

Italill Il qUR.e non a.bbia .«ino ad oggi do­vuto !;ofrlirf' UII(\ triste coudizione di faUo; percJI(> l'egoÌ!mh~ nazionalistico della ditta­tura fnreist;l 1\,~tring('vQ. ciaSl'uno di essi od UIIO "Kuar,k Ilm;tHto di oriZZOnti, cd in~ommn a rhllll'cia.rr a tutte le soddisfa­~Iolli e I vantaggi che &orc.bbero potuti

"Iurgo ai giovlIlli" di ra~ci~ticn memoria, dcve ('&;.eri! dimcuticato IIH l'if'mpI'C. Largo li n{'!'~tul(). Oguuno J,'v~~ RuudagnarSl H pl'opriu 110810, 1",.du"iI"IlJ~~Hlc in VIrtù di UIl,l vita "-l'riuUlentl' \ '~~lItU. e di un la­\'01'0 s,'rialllt'llU! l'Oudol'<I: ognuno devc sa­pcre, IJr'illlll. di tlltto, ~'he DOli esisterannO Il.\! facili mete, che è ,Inito ii tempo delle nOlllint', delle currier~ 8Orpnmdenti, dane illvtsUlure f'llcttllcomri, degli W~eUI1t1l1tlll­

tI a ;.;.tlOIIO di jj:rOllca8Sa. La vacua e f~o­l'osa glOria, che II fa!fcI!<II1O ha IlbJlCIl~ltO

I.tr VCIlt'lIiUll con pcuuuccht, CiWldo,i e 51,crolli, ho. avuto la. lIue che lll.;rLtava, "olIa vcrgogua c nel ridico·o di una !;Con­fitta. SCIlZa griuldean,

Ol'a, sulle fo\'ille del passato, occorrc co­!itlui l'C 11 1Il01ld" di dOlHulli! c voi, glu\uni, :-io.:\c dlillllllllL Il <IU\itlta. bU\pendu. !aticu. ;-';011 l'SitHW il l!upCg'lIu.ni, 11011 indugiate Il cntl'in'e in camllo. La DCllIocra:tia Lrl­st,llIla VI ..... ffrl! lUI UIIUlllIIllO Io.voro da a­(Llllplcre: dulia C{)lU"~ ""iune 'jl falJLrica a, :-lIahl.CUIU, uu],a cU:p• l'tllIvu Ili COllhUU10

al CUII!;OI'-lIO dl lavUl'O, dal comune a.,la )l1'Oviuda, dalla l'egùue aHù !::Itato, perchi! gli uOlluni tutti aLL,,,no nuove e Iliu belle C .. SC, 6CllOlc mcglio aUJ"ezzute e plU lIume· rvi>C, c,inlChc ed alidi, tl'll8,JOrti piu rapidi e ,:vllI'UI,ca.llOlU Iliu fre'juentl, commerci più facl_i, s,.,:uIlILI p:1\ Il.ge\'oli e piu pronti; Ile, dl,~ U;lg~ullo da, 101'0 Iu\-ol\) comveu"i piÙ all_ 1;1 lI1~jj:li.o adeguali e pe.lche illlSOlIl­IIlU p- ":"dllV \'I\'ell', ncllu IluCe, nella liber­ta c IIt' : lU g,lI:-tzlU, una \'ila plU c più dCllnll., •

"'oi \'j illviloamo al noslro IìUIlCO, pelU!'C IlIdti iII <IUeL.a fede cflstiuna

!<crena

per 0-

da ouj II llIolld" l'il'cte ,a sua noIJiltll. p,ù alta e le !;ue virlll pIÙ rCL'(llldol. :::;,Ij)iule voi, ulti­mi, eS~1!r i 11'.iUi u rag.,iulIgcrll La meta,

giovani del mondo derivale dllLI'avvicinamento con le altre gIOV,Uf'l7.C dl'(l Europa El dci mondo,

K que!ito ilrVClll1C I)lUPl'lo in UII periodo in cui certe !HW\'l! IIInllile~tnzloni dela vita ~oda l~ (ed eS('IllIJin IICI' un desidcrio di cui. IU I' :j I)iu approfondito e più \'a810, per la r fatiCo. geut'l'IIle degli :-pOrtA, per le aUra­zioni di più rapid, mezzi di comunicllzione e drl t',lri:-mol sollcciulvano fecondi cd op­portuni. contatti che I pRcei democratici rea· I.zzuvallo con la più iutensa soddi~fazio.ne di tutti. Ai giovulII it,diani rimaneva, al {'olltmrio, lino !òConrolto ed ulla solitudine, che 11011 putevano Ci'rtamente tro\are com' Ih~IlSO ne_la retorica mil.tarlstica wrso 'a quale li tellt;~vo di avviare Il fa!'ci~lno, in que,ln "pl.lci(' di contemplazione perenne deL'im»""" dd duce e delle mille inutili cose l'he uhiluahlleute vi si voleva. connet­terc.

QurSli gtù\'ani italiani volevano invece U· na OOIll\lnl .. 'azlonc con gli oltri, una comu­lIicatio.ne chI.' ad eA~i fu in primo luogo -e llcr \1110. r!lgione di doloro!lO contrac;to -procurata dulLa gUl'rl'O; perchè essi vi p ar-

tecipavano ~oll'nttutto .. ti piano ùi una ('­~lI'clllU. e!>ller,eH/.a, quc:la chc a loro avreù­be Jlel'llle~so di , 'OIU)~CC]'C molte cose fillo ;Id nlora .!lclos<lH\l'ule (' n llte unscù"-le e so­prnlltltto 11('1'['11'; li (lv l'ehile ponali di rrOIl' tc ai gÌllvaJli Jcg:i ultd 118esi dci mondo, c, :-ia "11ft' alll'iI\'t~I'SO la ~t ... adll. lle. sangue, ~i ~alel.lt,l' 101'0 l'1I1)('P!-SI) d( 111:-lul1l'al'e un primo l'al porto, 'In ora a gIlCII';1 ha l',ll!'­l'ÌtdltO I l'P IlI)!O u,tim\J, c ci si I" l'l,ara ai coillpit, d('lla 1,IICe,ldl{' r('~JlunsabiLltu di lilla. l'ku_trllzillll(! ÌllllnlllCl1ie, I gio\'.tul it.I,ianl o!-:b'i ~('lItOIlO IIIJIl ~olan1ellle I ardore d co-110"l:e)'('" i ~itl\'uIII degli (lItri 1m, ~I del mOli· do, iliO. compr('lIdOllo che Ull tn'e de!:'ld"rlo Hl dÌ\'ellcnd\J un Il!<<;Qlutn Iwcc!<!<iù; eS~l de. n)IlO 1>aI'teci]Jnre a "jl,e~l;\ soc.cta illlelllU' ZiOIl<lII', dlt, H'llIhra eS""n, il .... 101.10110 dcII· lIi!.vo dela gUl'rra; c VI d~'hhono Ilu,'tl'CIIJ.1.· l'e nelia loro qualità di persone vn:llumle e c!:,,:lelltl, III'onH! IId offille dO\'lIuqL:C un COlllrihuto alillas~iollato e cO!;lallte.

Quulldo allora i giovuni Clll'cano lo !'lru­lI1elllO, 1ft dir. ttl ice SplllttlUl slica, il pro­gl'"lllma pOLIiCO c"e li CoUdUClI, CUli un rapido e sicul'O Il)'lIce,,Sù, ad ufflllllCal'!<i al­le gi,,\'ilh nc de.le a l/C regi(,ni Il di di­\'e,~e uazit,lIu"tù, in tal tlhO la l)elUlJCraZla Cl'i,.Ii;dIU P,IO Jlr"IiIIlI'Si I:IIHI UIIO "-lleuul­do, illdi:-IICIlsallilc mezzo, OIIl'~ln Dl'llIo<:ra­zia Cl'ist,a.ua disc,'lIde inlnl!1 dn I!)',ucipi che costiltuscono la tl'adil.iolle, il modo &IlS­~O di pellf;are e di es .. ,>IC,'(' dei g 0\'11111 lii {,;,,.i eH ile ;Jl\e,' e del tIIulHlo.

QUCfita ncmocrnzla (;ristiana liostelle Inol­tre duttrine èCO .. OIIJ,C,,-f;UCHII! a cui pu re "ùerbc{,IlO g j 1I\l'j;~i glOVtl.111 dei p,u Civili paesi del lU(Jndo, Es~a costhliosce 1111 panno cIII;: .. Herma i dil'illi dI ch, L8\'Uf.l, !.ii ..:hi :-.tud:a, di chi pone I-e 8U>&i>O aJ ~ervizlo dt:l /,OIlO,O C dei pOpOlO si seull1 UII legitt.mo re· l'lIol,sal",l' l'icnwnto. E perla.llto questll IJI>­m'l -razia CI'I~tialla ul:llIlIe ,oglclllllellte .IV­

\'iala a c-lIdh'iderc le tuol)lr"ZI~'lIi del gio­\al11 t,.tt., o. dlv~nture Il loro partito e a lOro f'"cr .. llI,a, UI! IUOVlIlleuto IIC, quale tutti ]l01ra1l110 !.operare ti velli re racco'tI,

Aderendu aL a DClllùcrllz,a. trisUono i gi!.o\'~u)i ita.iiuni pOUtl.UIIO I:il'lJ\ir~, ~Ul'allutl, ,,<,uza tem~l di \enir d.~i,luiil a 181>(',all iII dbl)arte, Cile e!!!l. nOli I)IU rHadrillilio 111 (1Ilc.l'alllic(l iSILllleuto; ma P,UllO&lO ch~

~!'I v('rr:lUllo col {)C..lll su dI ulla buse ':0-llliine coi glO\'uui di tutta llll .... jJU e d<,gli altri progrediti cUlIt,lIcnu, chc IWtl'i1IU10 III­!<ieme co ,I cf;~i rlsoh'cle i IU'Ob,cUH Clic SO­ilO propri di queste Loro calt:jj:ol'io duramen­te pro\'a\.(' dal conflitto ed Uilimaio dalla volontf~ di \'Ìsorgcl'e. La l)f."mOCI'UZi8 Cri­:-liftllft {,!lOI'la quindi i glovaui Italiani a gu" r dal'e con sinct'ltl. amiCIZia agli altri gioo \ 1~l\i chc vivono al di h\ dei cOIlJllli, che llUlInJ fOI'~e potuto IUlticl]lale ,e lO ro eSj:e­liellze e COli i fllwli pùtnnllo 1-lnngere le re/aZIOII, plU WHUI'Uli e cOII\eniellti, nel me­de".IIilO tellll'" SHru compito di tlUe~ta Sles­~a UClUoClluia Cr stiano d. offllre ai gio­VOlli italiani, tutti gli (,Rjlcdieuti ('d oglll l-i;;(lI'88 perchè Ilos.""o.no e~J'.ere 11\ grado al più prc!'to d, dMe n ,lutti gli k:trl un piO­prio contributo, una llr"va. di tangibile e­sempio.

Lu Di)ffiQcrnzia Cr-sliana., perfettamente in iii ea con OJ;l;lIi a.tro purtto democratico de,­lattuale m.mel.lo, ausl·ica IUla comunila di vedute e di intl:u!i. uua colahorazione ~trc1-ti~g ma fr,~ i giovlllli ital alli e i FiO\ onl di tutti g'l nltri pal>l'i d!!L mond..). I::~so è consapevole come solamente da Que"ta co ~ laborazion~ po"Sono scaturire gli argomelltl per una j;8Ce durevole, gli sviluppi per \lna gencrale a1leHJ1Za, Ed è per qlJe"to che Lo l)emocruzia Crl'itian'l guarda aL giovani CO­me og i in'ziat,lri di 1I0a s:mi1e .mpreF:l pu ri-simll, ai J{iovnni ('he II:Ù d i tutti esr;1l urna, gUid a e comprende,

• DISCORSO AGLI OPERAI fonE" {' più Inr,lw. più radicata e meglio o­

p('rallte. t·~~,1. \·i ~i 11rt)I)Olle come dl'lJlocra­Tia ct'i~tiullu ill~Jlirutn, in!<Olfllll(\, a (Iuc.la morale che proclUlllo. la fratellanza di tut­ti gli uomiui l' la toro SUIJrema eguagliaJl­za. dinnanzi a. Dio.

Soltnnto chi nOli \"i conosce, o arerai, so­ldmllute chi non ha v:S$uto accanto a voi, n(ll:e oftlcin~ o nei ca.ntieri, può credere dk \'oi &iele faLllmente de;,tinati li forma­re le pattu~jie d. pUlita di un ef..trem:smo HnoJ~tu l' d)!.trutlore, !'<lrdi alle voci di una fa !ionevole moderazione e incapaci di compostcun e di freno, ~oi snppiamo, iII­vc~c, chc \ui !<iet.r i meglio adatti, tra co­ioro che alwndollo la liI)ilrtà. a intrapren­derl! Hl! serio Ja~'oro per :.0. ricostruzione malcr.ale e !'pirituule dci nostro Paese; e b.llljJiam-J u che che ne siete I più degni.

11 \lOlolro antlfoiBelsrno ~ il PIU 8.1It.co ed è :sellli/re stato il p.u renn",; erav .. te, si pu!,) d.le, aHlJf .. &cisLi, prima allcora. che ~Ii S\,IUl,luri~ti cumlnciassero a bastona n'i, }.foteUi uHe b"alle da!.e Dli.izle renziana­r.e, e tJriwJ. al,cora che ;\lU&!io"ni tuuno,..s.. Ml, Id,I",UI'II.,1.HI~ e vacuo, Ila I ... Ui i o ...... cuili d l.alla, A"t.!ll"CISti 8lete r,rnasti Buche Qualll.lo vi s. ti p,lflato di " giustizia SOCUI.­

le" ~ ui ""n,brc .... t:rsù il popolo ,,; anufa.­!.Ci.-tI a.ete e t,maliete ora che _a repubb.i­ca bOCla,e dLi cadu\·cri uon rw,.:;cgllati vi liarl", Loaucudo i denti pel' la paora. di sue.a.'SInU e di • ..,claiiuazi..,ne, .n un ulti­mo, m.Mll'Cvo!e t. nLUth'O di guadagnarvi aUa sua cauaa perduta.

(,.hl l'ar.u, di .... 01 come di gente disposl.a ad vgll. eloe.:,>so. 1Ilt::lllltl ao. ogni .u.er.l'lUIO­I.e, I,Hc"un.ta U q"al .... usl UlloalUll, 11011 VI ha Uhll v.st,) qualh.o a"c..,jtau:, OSti.), Ke.il1i e COWiJvtiU, II /Ico-ga.arca CIHl Vleu.e a pIU'­

llarv" a,IOI·a. de"a mClllia, dell'« OIllHe» da rhCI.u.UUC e dci l, Jeihhe Il valoroso a1.eato" cbe uUeudll IlI'WI U"'dQ vostra lat,cu; non VI Jla ruai ObS. nato qualldo, con ~pl't:.t­

zllilte e I".cata llulIUcreu.ta, ailonta.u.at.e da \.01. <;C,,20. J1t'alk:lle degnarlo ili uno t-gulU uo, Il IlIalllhJ:.tlllo che I !:>i.llda.cati 10.­se,sti Junno peo.isporre sui tavoli del re· fdtorio, per racCumallda..rvi di sopportare le lll'llnc d<"i leih'''<:lli e di duendere IIdu­C.Otil Lu. Ilh.!lllla clw _ti repUbblica. sociale vi pr.mette; IInn !;.ti che mOlli di Il,,t .... uo Il .''l'P ~u.Cltto di \.a1JIlCCO.

voi rl·

perchti i tLlI~dll lo cUllcedullo a titOlO d. prcWlo IIl1{li l.1,eHU "bcltcllleriti deda causa comu­Ile ", 1";lIor .. , lllfiue, t·he le CUll.lillisslOUi fu.· sel~u~ UJ Iu.bLncli i smdaco.ti deLbuno no-1U11I"r.e d .• ulvr.W, :.(,I voghollo veder.c in IUlillvlhl, lJClchè voi vi rillutale di vot&rc, o, be vi !IINe cost/cHi, SCrl\·etll sulle sche­oe I, hutlle dci \Ostrl cumpagn, depo.rtati in velm,Blla IHll' filati pO.Ì\icl o chiusi in ga­.Ont. qu,l,i "W\'Vf'I'SIVi ".

NOI supiumu tutto (f1l<JSto, o operai, e vi dic,lillw CliC il 1II,,;tI'O Pli~se ~ 110 attenuere 'Ia lUI UII IHIl.tiO!<U tOlltnbnLQ al l>UO migl,..,.. I!UIH~II\U Ii~VCII.l'tl t! In d, 1lI0crUZIa puo

thlcdeni Ili parteciparc 1I1i1~ sua faLca, Wl Ila u Ilare al 1II0ILdo ordillalllellt, e leg­gi rhe t'Sillhuil Il .. 1 lavoro la uiglllti:l. de ... I ind .... lluo e i. j;Clltiluelllo della sua libera lIO,ldur,eta UUIiHIU.

0'0

Il V(. ".Iro alltifa>.eismo, co~ì ri90luto e te· lIace. c:i JlKrlUitisce che è iII vui, I)rofondo.. ret\i~telJza di Ull/~ IiIoHta. e di una coneor­dia dw e~.lIdono Uli e~cessi d~H atte6-gialllf'lltl (SIrt'mi, uo. 'lual::Jasi parte vi .... ·eUl(ano 8uggenti e f;Otto (IUalsiasi nome VI !'Ii IlrtlpOIl!(Olio. Voi ,·olete lo.. çace. la "herh~ e la giul"lb:ia; voi chiedete che il .... 'o .. tro luvoro .,fa più e'lu1ulIcule rt.tnbui.· to; che vi toi rl~lIdu. pllrtr,cipi degli utLi ddlla~I(lIda al.a quale date la vostra. capa-

cita C Ili. ,"o~tra faii..:aj che vi l:òi diano ca:..! piu ampie e viu belle; che i vostri figli possano frNlllelllari' grntuitamente le scuo­~ d oglli oruillè e d'oglli grado, in modo chc sia loro cOIl">Cntil') diYelltal'e, Quando lo meritino, Cilpi'rep:Jrto, illge,l.rllf'ri, direttori; che il ,·ol;tro domuni siu r:i(1 sicuro; chc la \·0!\1I·11 \'CCcllÌl'llU "io. p,u selena c più lie­ta. Voi \o.ete, illJ;tJmml.i., che Il()n vi siano più !«rvi Il non pl4, jJudroui di sel'Vi, ma "'~Ilanto uomlu, liuQot·i, concordemente ime' l>i, nel ritlpl.'lto dC! diritto c dClla. giustizia, al mlgLiorullleulo dd! indiv,duo e de.la co­IIIUII.tÙ.

(JucSlu. e democraZia; e pcrchè sia più.

Gli artigiani nella lotta comuna 4\01 \1 I;I.ULJ.UIlIO ila !.Ietto, O 1l1"1.Igian.i.

~vwe ,u Ut:.IU",t:1 u.t'a. c. .. ,:.~."ila .I111.<:11l.1a hl 'vMI a Iw:..llvm.: Il.!I UIOIIUU wuUCl"1I0 e Ilua­It! cu."v.t.(I \, ~"l:>C6"1 IICi.a cu,:u:.UlIZIOuC UC. Il. "',~u •. ...:".:, ., U"'''4Iu: g'Ub\O CUtl aUClie a ,·u. tooa. II>U.,O !.Ili ~l.!Lu, Cloilld al loVWjJO­H..:uh 1.11 u"u, CUl.,~unu UC:'l'Ui.tL.U a pun .... Jt;.

h":. IUU .. UU I.U u"luaul, 1.1 couU"W!.ILu UCUU ~U'" Iv,"a jJI"UUUH.\a Il ù~4a b!.la vll.dJ.w CI­\ IllllaLl ,ce.

Anebl a.Irutopia che \"orreul.lc SOstituire II.I.'l . ., .... II"w a. li. g'lillue llu.1ul>lno., ma a.· H'H,U.du ,,'t'Ve. SI •• lIuellll. IIUII WCIIO 1u. .. ,tCC, lo"\:! "e"" g.a.uuc UIUUMf,lI. \unCVl)C abl>ur­v', 'u " "",j'I!l'IIICi'.O, 111.11 UH:HuuO cile 141 un ~ ... ~~e IlJvU":UIIJ 11I"'1~ll.I.lIu IlO. un ~uo vo...~to

lIUIl It'''~,"ui <I.l'"C, CII., IHJ,~SUIIO potfC.1Jue, 1;C1l­l •• u.~"UU UdII. w.cnt\ il lI<JI plug\\:!:.SO eco-­l'vUI'CO, u'~UUUUM.elP. I:.bI:!>u-I'VII I"llJct.c iòO.· ,aulU (la 1.1 .. 11 j.(IOI'.USiA. tl'"UI.tIOIlC .II suo li.l-1.110 ali t'!. ... lt'Ht ... Ula w.g6 011. C~lgClIlC cile III ~lC~I' ... ~'IIlII,k 11IUU.~U'11I. Plul·ulle. l\ccall­Lu [1.1 !'in,IIÙI comp,o~<;1 LlIUUbt/"J3.tI, il lavO­IU unlgH.ll1u 11U" I.Ol,t'd bIU.IlOlat't! c LUUa\la urIllQu,co; C":.u è la c' .. lz .... ue riS(.lCtto alla SIl!lOU1a. e ue .... ; essere dlft:SO ed (l..Iut.ato

0'0

.:\"nn 1,lIlitatc\"i l.i. S(."orr<,J"e rreitulol>lllflcut(, lfuc~tc 1l01;1I'e purole, apI ('1I1l il gioruale vi \clTà rlll'livallleulc COI1S<.'j.(IHI\(I, nel 1ll1I." <iClll"O rt"/>{Ol"t' drlloffidll'L HiI",I.r~,'tt'ln sta­~cra, \Iella pure dclill vo ... lra. jlOVl'ra ('usa, Illclltrc la mog.it! avaralll('llle riacco/lloda. tll VOl<tra ginccu pl'l;illltC c l hUluJ)ini recli­IHUIO il capo su! a IlIvolll, vinti dnl ~nno, E' .pd che voi ~c.JlUrctc, IIICgliO cliC Illtrove, la lH'CCl;sjtil di dlll'C !lllllllllcllle tigli uumini, pcr !<C ,,\.I·;;~i (' J!rr j loro l'lotli, In "Llcran­ZII. di un (lvvCllire migliore, conquistato !lt'l­lo. civilta ('tcnui. dpl cr,sti:\lH'SIlIlO.

nella sua illdilJt:lldellJ.u fum:iullale, 11011 ... U"U ..... ~\...IIIC CUU Ù.>-ClpUIlU .. ·ullettl\u. !.Id· .a ,,1 ... HOe UIUUI'Lfla, .. ·11" è C U..:'ie Iliuallcl"C ,a 1J..t .... · Uc" eC"IIUIUH1 COIU.ClJljluraIlCa..

La UCiÙVCI""Zla Cllbllllllll. I>i.lJUla III voi, o an.g ... n., l ,1"·UI atorj UUl.Olluli1l che hall1\O ua,o alla j.t;IIIUU ... lotla CUlnUlie OOilUU la .~c.HlanIU 11.1;" 'I,..ta, 1111 COIILr.uuw IiOIl dl­luelltlcuhl.e uccallw al 1II"Oiclul"lllw Uldu· lill'I..t.e, iUCa..J1J.,II~ uftnlle<lul.! uJ(e I(caudi COl1ett,\"Ila delle IUu1iI'lclle, \01 a.vcte com· lJ<ttlULu la vUhtru UallUKIIlI. pcr la li.I.1el"ta e la glusizla.; vi ~I('te nnutati di f1COIIOscere I.el" vO:.UC le 1I1UIUfc ... taZIUIH lli IJrO~lI.KalJda. !.Ic. \'eut('nlllO fU~Clstu, avetti ù.t ... ertato lor­gunUl.ulloliC pl'ùJ>Ol;ta.\'j ual reglmc oppres· "ure; Il ol'(gi cue la i1)\!.u \·oij(c UI :.\10 ter­IIUlle, stCle pi C'.CHIl 11I'IU' bUllllC dei patnoti c 111.:"0. cUsjJll"aJ.lulie ('ltlUUllia U llIernar\'i il '..,,,U·O JJl!litu di dOIllUllI, III UII U.londo libe­ro e pac!licuto.

LII. VClllllCl'uZla cri ... tiulla COIIQl>Ce i vo ... tri

tr~~~;II~I'I~:, ~}';.~I\\O C~III~ll~~"t~~~e!l~~~e~o. ~~v~~ lillcrU1 (' IU di~lIIla dè.' lavo/'o, essa. sarà. aCCduÌ<l n VOI, n (l,rtlglUlli, quun!.lo il mo­IUClltu l'ari!. ~iuuto di chl&lJiare alla nCCl­"lrUZIUlle (lei noHro Pae ... e tutt.e te forze pruUutl.\'11 .he 1)V!;.8ll.110 lU!I:>icuranle l.hve­ili re e la pros~tlritù..

SALUTO AI GIOVANI DELLE BANDE ;\Oj vi ·lj.UliIiIilO giuvalli IJatriuti dnlla.

1U0utaijll&. 1:: Ile, n\'QlijCI ci a VOI ci par di IIlLUIUa'e da 'Iu.llcllc ,1uII'.Iminato. lerrl\. d ~ShIO _. un IIlt_I.tiSlo in patria: perche \0 •• c f:IOH.allto VOI. ogo" biete IIt 1taw.I, se c \·ero cile l't'r tutti IIUI (Iue;,to 1l01lh.' ha ~lijltlllCalO I;U,O dv\'e J1eMIUIi piede U lIl\'a· SlJdl c d·usl!l'])aLure Ile ca.chi le zolle; per­Cile la uOlll, a gllugr,o.Jla IIlcomillA!.u. 6- si r .. cch,ude uggl 1I~1 IC1UUI dellc vostre mon­tugll!:. e I;U·v uel.e voatl e va.l1l1U: ClrcO.a il 11\lI'ù odore !.Ii w .... ti. itall(lJlo..

~"'I piumo lutt.o di voi, quaggiu. Sappia· UlO cile flUl'1I ul'lna che UOI1J1e al vostro hanco 11011 vi fu data. dnl " ncmico" prez­lo.ulOlé, Il''1 i; Il vul<II·0 priU10 troteo sLrap­(IalO IlUll :'1 l'a cume al cal"lil',Jjci, (lUo.lI!.1.., .1I.CllfU el'lIv"le llielmi, pl'r meMtarvi il di­ntt" di J"l1lI\lHele Ja",..u. :::;"IIII!aIilO che ~ni \'ù~lru P,II I)lCrO,14 lenta v. fari!. male, ne.la ClarllC, 1I1l() 1.11 g,orno !.leda \"Ittuna, pcrché \lt'·<;III1,t IIIhllO el<l'el"tll di donna esist(' su·­J,. \',.!<Ire dirupate contl'ade, che po~sa ver­!'arle ~oprd I( ba.samo che la cico.tMLZi. ~lilll'lum() che co!;U. an'ielle Ilei vostn cuo­ri, ilei grosso cuore COllfuw di tutta la ball­d", quand.., vi rei'<ta Ira. le tHt' un morto, e a.lulIl,IUllire (11I\'ele !\l'Plletlirc COli lui due ol·chl che 11011 vt~ra.nno la fClita de. le no­Hrl.' citll\. Iiberat~.

ClJllo;.ciau.o 'lue~La. 'iOstru mirabile sOCie­I.a in milliutura, vera cellula vhente di de­mocraZia, uo\·e !"intel,ettuale e il pastore .lur.UIO insieme la I ccora squartata ai due ~·.Ipi de, ,lCirarrost<J, r il cutto.ico, il libera.­k', il c<..mllll·stll C il st'",plice tlgl:o d Italia 1.011 trO\-lUIU III fondo alle loro pUllille nulla cht' IIOM"U divldcrli.

Noi vi e&a.t.i .. mo, pacUgio.n.i 1l0stri. 56

11011 tutti /(1 i\tl.lUlli l'OllO 11~it.:uml!lIte ul vo­~tro JiUIICO .' Ileldlè !Ilult, SllIlO i posti ui cllulllatl.lllt'lIto e ,·ar,c M)1I0 16 \oca\'.lOni: e I,':~~UUO UI 'ioi ha del fUJICOl't' CUli \l'o chi ti "ldilUl>WII a <,oJhwol";.\tj coL VO~II'IJ j)IOI-lU, lIlagan ~lIl1allto cui portlu'c la !!I.<IIlilUa del­.a sua UlilUI'CZla 'Iuotldmlla. c col rnccO­IlHl.lldal'VI a Oli) iu UIIU pl'cglucro. serale. ;"1 l c('no .0. \·Ul>\<·U Voc:u;iOlle, se ilull e lo. IHU SUJ}.dIlC {UOIl voghulllo lar qui stolte gcJ'l\I'ChIC di CI'IJI,..moJ è l'erto la piu bella.. \ 01, la!;S,I, IiIJcri priliUl dt'lIa lillcl'w. potete !:lui CUlltlIIC. lIci bl\'ucclH IICl"l\li, Ic nostre vecl'ille e nuo\'e CftIlZOIU. Voi ed il QUesto Il vustro 1Il('nto c il vostro (,nvUcglO 11011 vi comulIlIliute glOfUO l'CI" gionlO col vischiosi contatt dci lillllcgllti c d~i ,(Iro complici lIiu ° lIIellO ignavI. \·oi rmw.l'I"etc i 1llL!(IiOfl, I erche (t\'ete vissuto (fUueto !!Cio.­gurato pcriodo piÙ \'ICilll a Uw e piu lon­Iuni d •• gii UUlliÌllI. 1'0rbtJ \·oi, eremiti ili aro mi, lI\'Cle IlOrt,lto la-.su Ulio. verginita clle ~Iu i !UOlltl potevllno CUJ;todir(l. QU;lndo ri­('alel'Cte o. vaH~. e \i Illt",:olcl'ete tra. inset· v;,tÌthlti e tru.sognati nelle vecchie citta ~r­co~, lJ.';Cirà. da.! votitr!) eMert' IUlA linfa. di l'Ui IIvt(!mo tJ;!M)gIlO Quanto oggi del~e \"ostre fucilate.

Su nebe ,·olilrc giogaie Il !lui VOl>tri vic­chi, voi siete cOlllllatl'iotl, in latiluuinll e in liulitudine. dei !lurtlgialli tU tutto. Europa, ollgi le vatrie i"Olin dll\·v~ro nOli PIU onz­zùlltali frn~t.agliature di atlllnte, ma. \'e .... t,cali li\"el.i. l··rallcesi. rugosllivi, polacchi, tlof\e~esi. funno.no con voi. qucl;t.o acrocoro ;;upaloo e sClilU ('rl'j!ucel, clic è mewfori­CallH'lItc l'lltllCa purte pmllr!ln dell Europa.. Se gli cchi de.le mOlltt4(IIC vi rispondono, mUlld •• tc 1111che Il. loro qlle!;to flo.Juto che è diretto Sl ecialmelltc {.t. Voi, l>utrioU d'lt.al1a,

· i

IL POPOLQ • PRIMA SERIE DI DECRETI

DEL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE PER L'ALTA ITALIA

PubblkMamo una' prima M!rie di de. cn.'fi del C. L, N, A, I., al quale il Co­t'Crno ita1ìalU), residcntc iii Roma, ha m', ll!galo i poteri pcr lelli/enln', COlI{rastallao cosi, al sediceme goVCrtlO ddla repubbl,i-, ca socùde italiana, il diritto di ClIIUi'wre

leggi Ut lIom(' di W't IJO/IOIQ che lo hll,

a &00 tempo, ~alo dal potere con $0[­

IRt.YJzione ulianime e che lo subi.$ce, oggi, percltè imposlUgli dall' j/lLYJSOre, che lo

impiega come IlIt ,)crt.'Q abbietto per i &uoi

lini di spogliaziotle e di domillio.

Soltanto il C. L. N. è il. legittimo mp'

pre,~elllante del popolo, il qualo Ili è pre. sen te fl€lIa sua tQtalità CO" i partiti che lo compongorw: csso può quindi, e deve,

soSlititirsi qJ. Governo di ROl/w sillo a cli O

gli esercili allL'flti Iwn abbiwlO ridaw Wl.

che alfltulia tuttora OCCupala dai 1'e(/c­

lchi e sovem(fla dai. loro servi. lasculi, Il uelle libertà cii cui. gli i la/ialli" $ul.lc mOli ·

DlCRETO:

Nullit' ~eJla legislazione falcista repubblicana

l'' - Tulte le nonne legiJ:Jative emanaLe dal govemo fs:-eisn. repuJJblicano nonchè tulte le sentenzI', decreti cd ordmanze, pro­nUlldtui ed emeb8i In virtu delle norme me· de!':lme da qualshoglia autorità, enle, urfi· Ho o servizIO, a ~artire dn.li 8 setwmlJre 1\H3 Il qua,unque efletto c comunque moOvati, Ilòll(.l nulli di dir,tto, ed ove in corso, la re' lativa esecuzione verra Immedilltrunente s0-

spesa.

t" - l danni deriva.ti ai cittadini da esecu­zioni precedentemente eseguite \"errauno d BarC,ti secondo le norme ali-uopo emana.te.

:r - Da~ lJeneficlo di cui al art. 2" saran.no tuttavia esclusi. gli iscritti al partito repub· blicano fascisl.U, gli uilparwnenti ai corpi armati fascisti rellubulicani e in genere i ciltodmi che han ilO vulouturwmcnle co.la­borato con il fasci!oomo repubLlicUllO e col ne­mito tedesco.

, ... ili presente Decreto enirerà in vigore il giorno della sua pubbJcazioue.

Il , DEOlETQ:

Nullità ~elle ~i.po.lzlonl emanate l>alle autorità tebeache

l ° - Ordini G dil;posilioni delie autorità. le­desche, del. sedicente gO\"('ruo della repub­blica sociale it.a..:ianu, del Jlartito fascista. re· t)ubIJlicano, e degli organi militari, pO:itici finanziari ed ammnist.rnt.lVi da essi dif:en· denti o loro comunque aderenti, qualunque no sia l'oggetto e lo 8COpO, !;iO.nO i.Jegit.timl e nulli.

tagrle e /Iella COSpirlUlOll.e, attra1;erso pa'­

linwllli e sacrifici uvuWlCrCt1()li, rcsislC1ldo

(114, I:iolcllza e alle persocuzioni più e/· leNlle, valUlO al/reltmulo L'avvemo.

J decr(>fi. ellum.ali d~tl C,L.N., qUlI!e che

sÌl+ la loro IlOrtuUl. pratica (! u prescindere dalle possibilità deUa loro elfettitVJ e im ... flj('f./ia la al'pliCt1:ilhne, lIalula un tYJloro

mOrl,h· imponellte: ~si rappresclIlUlIO il primo saggio di. quella. legi.slaziotle COllo cui il popol.o iWliallO ;,uZ"lcrà la lila vita lid

{'OIISOrZIO dei. paesi liberati. dallt~ schiavi·

lì/; ('ssi ve/lgoflo pronmlg(lti da lIomi"i che ruchitm() og,~i gioru.o la "L'ita per la. causa

della lib<>rtà e della diglUlii ''''talle; essi SOllO, infinc, lUI documento di Ice/e patriot­tica fJ IIIlQ tNtimOrltianza di n&IJt l(rllà CiVi­

le. Il IJOpoW ne illiendu lo ilJH.nto e ne seguo Il eiettalO : qll~te SOlto le sue pri..

I/Ie leggi, que!lw è i4 prima L'OCC IIlficiaJe, dlC Ile alllUlllcia 14 redCIl.ume immlll{ll'tc ,

t:' - j militari del co.sidelto esercito repub-1,licallo, i fUllzio.nali, gli impiegati, i dipen­dCuli di ogni ordine e grado dello Stato, delle provincie, dei comuni, degli enti pub­j,lil'i e: delle organizzazioni economiche, co­me pure i cit.t.admi lutti ne,la sIero. dellé ri"l)('tÌlve altività e competenze, devono per­eli) eluderne lo. sorvegliallla e boicottare con ogni lIlezzo l"esecuzione.

3" Deli"Ojll!ra compiuta. Il nonna dell'art.. 2" e dei ri!iUltali rnggiullli verra reso singo­lafInenle c collettivumente mentoi verrà. in· vece ~vel"IIlH'nte pmuta oglli colpe\·o.e omis­"ione, ~·on ;';.I.nZlollÌ di~clilliliari c pubiJlici hia!iimi,

\~ - Quei funzionari che 11011 saranno in ~ra.do di dllnostrare di a.ver fetto tutlo quan­lo ('fI~ in loro potere c nelle çO!:isibilità of­fl'l'le dulia jJo!Oizione da c~i flcoJ}erta onde dHcucClIlcllte O!l I)Orsi at maltnittalllenti ed nlll' ;;.l'vizie inflitti ai I rigionieri I)olitici, SI)..

rllmlO considerati rCSI)On"aulli in J;OliJo coi dirctti ef;Ccutori di tali at.rocitil..

5" - JI Jlre..'>I!nte Dctrelo entrerà in vigore il giorno della. sua pubblicazione.

III. DECIIFro:

Abrogazione bella legislazione

razziale

1° . 'l'ulla la legis:aziolle di carattere raz· zh\lc è nbolita.

t'> _ I belli 'iC<luestrati agli ebrei de\'ono es­!òcre loro immediatamente liconsegnati e i danni dCrivati \'err!mno risarciti.

j~ JI pI'I;!;ente Decreto entrèrà in vigOri! il giorno della sua pubbUcuiona.

1\'. DECJU:'ro:

Sanzioni a carico bi militari e Impiegati statali

ArI. I . (ili ufficiali e sottufllciali d~,1a Font' \ rrnnIt" in ,.:elvizio attivo pCrlll!IIlNlll' o IlloV(' nil'nti dullo Stl''':SO c rich iu lIluti (l;tJ conI-( 'd,), dII' il giorno della 1iI,)'raZiUlll' !oli trO\-"mllno ili -.(-'nizio lIre,.:!</.) I"t',,(-'rcito, la manne. e fa\" azioll<' rCpubb..ican i, \-errllIlIlO I rivali d el gr-.do e deJ.impiego, e collocali in congedo !ll'nza diritto a trattumrnln (-'("o· nomico.

,\11. Z I 'Hnzionari f' g;i impif'~ati cI(-'1I0 Stato e degli Enti Pllhbli ci, di ogni ordiue e grado, che il ((iorno della IiherazÌ!.lllc !oli tr(l VemllTlo in !oIcr\"i:r.io Il l" e!<'iQ i ri.\</)('ttivi lIftld, verranno plll'irnenti pri\"llti d(-'! Il(l"ndo l' dl'l­nmJ)i('~o e eollocllti (ssi pure ili C;:lfigt'llo senza di,ritlo n. trattamento economico.

Art. 3 Lp sanzloni previst(! d<lll( i articoli IIrcl'edenti nO n e!<Cludollo la l.I!lplil'abi iti! di MJlZiont ulteriori ove n€!U'operato del mi! In_ re o df>1 civ,Le pO~a ravvisar!l.i fipotel'i di più gra\e reato.

.\rt. ~ LI! .. anzioni mede"lme non \'t'rlUll, no alll·\icate a. coloro che dimostrerRllIlO in modo CHio d-avere s.'l.botato COIl f/llti con· creti t"nzion(-' del sedicente governo del.a

Tcpubblicu. loiociale i/aliana, o altrimenti par­tecipnto in modo altrettanto certo e eoncreto alla 10Ua. di liberazione.

Art. 5 - Il presente decrf'to entrerà (n vi;{()­re il giorno della sua puhh.ieazionf'.

V. DEaltTO:

Risarcimento ~el ~annl recati ~al tebeschi e balle milizie fasciste_ Reintegro bei militari e impie­gati pubblici e privati rimossi ~al gra~o o ~.II · lmplego.

l° - l dann.i recati ni cittadini do.ll"e!lercito tede!<co e dai corpi arm<.lti. faSCisti repub­blicani, nOllchè ad ('!'!<I causali dalle rap­Jlresa((lie ordinale dalle autorità militari e civili ted{-'."dll' e hUlci!<te repubh.icane vor· ranno ri~al"dli in I!iu!;ta misura secondo 11.01'nH:1 sèpanllilmente emane.le.

2" - Verrà co.>lllpf'!oIalo secondo le nonne "tc!<;;e tutto qUllnto é !;tnlo o sarà requiSito dalle forze lU1uate del! t!scrcito di ,iherlll.Ìo­ne e co!ool pU'e verranno rislu'clti i danni arrecati ai cHta.dini dlllfe"ercito sle8!'0 in conseguenza di operazioni belliche o altri' menti,

3' - Militari, funzionari puLblki e privnti che per lIlotivi dJ ordine polit.ico fONt'ro !stati rimoAAI dal grado o dall"impiego o comunque danne[fgiati nella loro carriera, saranno reintegrati nei loro rispettivi d,rif.. ti e risarciti a loro volta dei danni subiti.

40 - Daibeooflci di cui agli articoli prN'e_

Utonti !<u.ra.nno tuttavia esclusi gH i8CriUi 0.1 partito fU"6 ista. rèpubblicano, gì! njlparto.:­!lenti ai COrpi armati fascisti repubb.knni ed in glmere I cittadini che abbiano vo.onta· riamente collaborato col fascÌ.';lllo repubb.i· canO e col nf'mico tedesco.

50 - Il prn'entl" Decreto entrerà In vigore il giorno della. sua pubblicazione.

A P.E. 4 1/ V I D."".

.~ ______________________________ ~I~~~PO=PO~L=O ________________________________ __

AGLI INDUSTRIALI E AGLI OPERAI TIPOGRAFI

Due appell i del C. L. N. A. I.

l:\DUSTRIAIJ!

L'oz;on, 11l! !: e urmale alleate in Balia sln pn &1\.1 1;1.11"1' IIClJ !1 cI'I::<i uclilU\.J\a. Le trup­Ile ttUt:l-dll' tl'ucCllp8..l..one nclle Ho.stre re­g.um Hl J!ft'PUcunO ad ubbandonarle ed un ~1i';.Jrv I> luklll" lo bi IlUO U\lvure nella no­l'~',l tlfl.CWU/lclile j/,rul/lula ddla suspen­-.. (1,.1-', ;.Iu II'''/c ddUl (;crlllalllU, dO(Jlli for­"Ilu/u di 1I1111au' l/rime - carl/Qlle CQmprelo

/.I.le Iw~trt' j/H.la~t"c.

In un aHc.lIr, Il~Sai p1oS!>iwo. Rli atabi.­li !.U..II<U illl.Lu~lflUh t.lInrawlo, qu.uili, IO­

.. ~e;"h:fe 10.1. 1"1'.:> aUJ.\"llu per UII venwo Cile, data la ulllle.!e 1Io,lua.llOlHl ;0 CUI ven.a. il 00-SII'O ... a~, e UlIliclle u8;gi poter "a.ulare.

La cl, Il>e t.!.r' gcllte illdu:;Lrlule è perta.n­to C/llam.la U tla.rll UIUL 11/"0\01 di ..... .,dane­I ... UIII ~ II ... e cnlu! ilei cuutronu dehe ma~e t..1,ellile. 0g.r, menUe lalni dq~ni Lgli d 1-!.al.a alll'uula.tlu .·uza t::;!I.&ZJ.UIlC i dlsa.gi tU i Il.!j1,;II1 ùella gl.etra. çarUj{iana, le pur­I:e.,;lJZIVIlI u .Q ~'Vlz.e lleUa plU ignODi-e ge­Il.iI. 1.1, i.l8;,Iallll cile ,8. SlOria rH,:ordl, gli IO­(iU:;l.lU.J Il 'Iall. IIUIl pu:;!t()1l0 SOUrufbi al lufu li ... H!le_ ~~ lIUIi vuguollo eSaere chlU­

maU lh .. mani a rtmuere couto aua intera r.. aJ.IUIlC dd loro CICCO egDlSmo, i capi delle illduMl"!e OI'''ÙOIlU VirI luellt.e a1lrontare un bIH:IIIIClt) c, U.U.;IUICO ehc e lien pocli eUBa se il..tl..ttl'-'lIu t o Il 'IUt'1!1 ~t'I't:lIamellt.e atlrOIiLati da !U'éilu." dl l.rulll t'd anOlllmi eroi de dO. "..tura li, IllJt'III.ZIOIi

Il CUlllit.u\.o di Uherazione Nazionale per l'A.ta 1(..;,,1:. cl,e. e l"" Il ma.ndato conten­t('I:>" 0.1,.1 \....,..6. Il') Ilalwno e pllr I. fatto di e.l!iue lid',; ~ c&lilt:"sluue <li quelle lorze tllt! ii- e.~OIlJ ~8;1 coutro la hralllUde nazl­HiI. c la>oC s.a, e Il \(;1<0 illterprcte do:llo. ,'0-

,o .. t ... lIel l' ... 1>010 Ita.Lauo, in, Ila gli indll­I>lr,,1I a I!lU,~cdere altllll..he. alldlo:: Quando lt Iuut::.ll .1,Le Il .... ,,r<lIlJ.lo, pvr funa di e\en­l, 01 C..:.,;o.:-'.ulia_e 1.I.,fUII . ~.orica, susVendere Il I. ... ~ .... I .... , \e"ga C .... I':·I'! .. U .. to agli operUI ed q .. o::rule 1,I,tt:ru !;ulallo. ivi eowpn:sa. fin­o,L.luut.\ Iii IHe .. t'lll.a.

Co,uru che l'itenc!-&:ro di poter altrolltare Ili. CJ'l8! CII, 1òt1llJ1.ICC ehpediente di licenziare le Illac,tnllll.", /IIl'ltclIUO uIJa fame, e quindi ul.1I UI:<[.C'·.Il.(,lIt'. decine di miglaia di fa­/II gl,e Ili [;,\''''illurj, baplHuno che lo. supo::­IWIl! RIU~III,a (!.'IlIt..c'u(ica, chi: Ma '1IIal­/U"I,le 1"'1 ,.,,,\'al\'l(I anClle ilei !lQMr" Ime'

e, Il co."irll h I III< .. du 1.Iiu RC~ero ed inesa.. rulJle.

II CIIIII:LII.) di Lit.erulione :-';nzionale per 1',\,10. 1;[1 _.'I. nOli dubita <:he questo solenne mdiii IO 1I0 tl aa.ra ri\'olto imano e ch.e !lli indll'lnall italiani a;j'I!r,1I11l0 oggi porre gli iuter, ~i ,II' H c"lletth",lil a.I di ~pra dei E:fttti ego' rlli i'al1.i~'O uri

Il Cm. Ili I" d. Ubt'TfJ:ione Sa.;ionute

"er "Alta lIatia

DIFFO ..... DETt:

.IL POPOLO

AGLl OPERAI DELl..tt TIPOGRAFIE DEI

GlùHNALlI

L"ora dclill Iilll'l"nzione è imminenle. Fra. le farle sullc o'juali cont..illlllo voi sie­

te ogg. iII I)flina Iill(la. 1;. lle\..e:-l:1 .... rlo cile gli &tabilimenli. tipo­

gl"u/.lci dCI Iluvt,dllwi CuneeNIUO lo. 1010 cC­IIdc"za IICI mome,lto III CW i. tedeschi sa· rUIlHO CLLc:C,UU itll:llt:n\e al fliSCil,ti, loro sall­t!"Uluun a8;uzlIIU, e tocca ti. VOI tar bi cue que!Ho pret .. ollo pM.tnwonio g!.WIj{U iulatto Il o.:,poJo,ZU)lUl delle lor.:e deU Iillt.tascillmo, dle uovrallUo dare ILII" ha.la un JlUO\'O alO· l>ClI.o I!OCIIUe eu uua nuova dignilll.

Il (.;uuutaw di LU)I)ruzione !>.aJ.,ollale per L\ILa Ita'lli - • Ile .. quale bOno fappresentuti Il l'o.rut.o LiberQJe, il Purllto 1Jewocra\.Jco L.rH.~.allu, li eUI~lto d Alluue, L l'artHo So­Cla..u,.ta 1.11 Lwta. erou:tarla e il Pa.rtlto Ca.. lIIuuisUi. ital.ano 111 10IJ.Q dei pOleri conte.. nt..g.i da.J li .... verno lt~iuuo. ~'i tara pervo­!Ure al lUomcuto OIIJlUr~UIIO, a llll!lZO di çer­~UhU ISpCCHI..weUIll liclegata p6r U8;1U .. t.a.1.uli-1110""11, le bue IbIHLt.lull'.

In (.li,e uuc:-a, le cummissioni Interne clan-. dl8~,nll /uru,ate Ile. vu8tl'0 SUUli1iwflllto pre­vcugl\IJo 11\ po,.S1ililll /l.J.IOlle dJ. sauotagglO da j:urt.c f~lbtll e ua.zlsta, preparino lo. lilOba. dI pO_1IO dolio bla.U~ilwellto c lo. CUII.:o(lI.U.l.vUO dt!iI .... l..CHt.lU IU atleso. che il 1;I0 .... ruo emam nUOve normo JU malefia ilvrn6.llbtlCII. preu.spollgQ.l1o I epuravono dagli 6 .. ellll:lIll la..."(;,8U e da CO.Oro cile co­mw!que bUlino Il~livumellte collahoruto con i teueM:bi.

1 l'uniti compOnenti il c.:omitu1o di Libe­ru.zlOIl~ :\1'ZtollaJ.e per IAlLa lta..ia stablli­fUlll10 (IDUIi gtorua.1l potrulUlo e~re pu.b­lillcutl e in qua,i upugra.fic "erranno stam­pati !>ii'lti:oh g.ornllll di partito. '

:-'u .. Mamo (;cru de.lo. vOJ:ltru consapevolez­za, della VOMra. dl~ctllJilla. e della. vostra colJaLoruzione.

lt CQ1I,il/1to di. Libera:i<me Na:ianale

per l'Alta /taha

/I 1I11/lu!elto illdlri:nato (lal C.L.N.A.I. ai t/JlOfjrnfi CI ollr/! l'UCL{.J$W/l.C d. 1IChiamare /.""fl~II~Ill1Ie di /!lUI y;,l operai. dl'H'industna .Wllil "cernia! di pr, 't'rtare il piÙ e il mt­yUIl lJ(}lIlbilc II' o"l€.hle dai perl€.oti della d,.lru;um,· che, CI,,~ oani probabiLild, v/!rrd temalll diti ledrschi e diti fcucisH al momen.­lo del!." loro cacciala_

I.a flt1JbriC/, t Un bene comune, anche ,e l/Un L'i 1m/w 't'!lUi che ne .a1lCisro1J.O la pro­pnrtd C(ltlelhwl, gli (lJlerai debbono con.ri-­nrrarla ccmtr cOln loro, proUugerta contro lUtti i prTlco/i che Ile m&naccialw la strut­lura e 11'1f,clen:a. { n grallde paelt moder­lUI non puù sllui.llere lel':a una adeguala allre:;'!lura illllu.slnale: eua rappresenta un palrufl.Qllio di mtereue (Jeneraie che de­ve e~serc prrll!Tt"ulo J/cr Iwi e per i nostri flgli, per il nfl~lr(J lavoro e per la Iwstra in.­dlpendl'n:a. l,"/talill ha subllO, dalla guerra, d,mlll immen.\i; i Teduchl, .ordi aUa una­""'le t'%IIM /Jel popolo Ilallimo. cfu non t'olle iL C()llfilHo e, trl.uci/lalotll daL fascismo. cerrò, uppell(l Qlt pl1rve POUlblle, di u.cir­ne. hanno mulato il nortro paCle in un im­!'UI/'o campo .i b&4ta,li~ Dov, La ,u.,., ••

lJ(Usultl, 11011 h" /curja/o che di,\:/ru:ione , rMina; da ('i,i, Id Il t'etili/a (Ii sllLt'are tutto IJwmlo i! po"~~i1)ilc ILa qw'~"to ,Ullislro i"ulI~ Ile, per 11011 ntrlll'ltrei, il yiorno (Ldilll J)lk:e. irrimrdlllbilmcllte sW)fJli(~h d'o(llii /ws/ra Tic­rhp;;/I.

Le iIHll/slr;,>, fili slahilimell/i ,le (ullbrlehe S{l/I.!! il fnll/o tiri 1111'111'0 di inlere !!elltra­;ioni dì 0p"mi e di Il'rrllri, .fimo il ri$ulfnlo /I/Iq/ibi/f Ili ;IUlUlltl·rl'l·o/i. ~f()r"1ti /l'ul)erusilà ~ di ("O,~/'UI;": ~'OIlO il 1111'::0 l/er J/f/JdUTrr, 1/I'r migliorarl' la /t1/8/ru t'llll nu:iorwJc. pI'r lliffl'llilere In .drure::u c iL btlll'uere. Crrca .. le , dunque, (Ii 1Irlll~OOfrll' COlliro i /l'dl'Schi e io fu-'"ds!i '-/1" I/!rrebbuo, (ti soprliO(JIUlI(JC­TI' (ho,j Illlrll/i. /lueiare /.oro UI~ CUII~ulo di ro/'j/l, ' " di misrl'Ì'I. l'Tr,,eTI'/lll'Ic pl'r Il' 111" rrssilll ,Idi" !lW'Tra ("olliro i ("Ollll.mi nemici, ·\e II/- u'urra ,t',l'rli rr",jjlltwre allellt' clopo l'l li/lI'rll;;(lIil' fidl'l IWIIT" rl'/I;(llle; ma vre­wrI"lIlrlc "<opmlllllto I/cr It' n'lUI' di'ila pare. 1(1111111111. ~ull,' fIIal'"eril' fhl' iiI IlIlfl'ra f1!'rd {IC­e/llll11&1l0' irlllUml'TI'I'Q/i, $orUerd rOTa della ricollru:jone.

VI. D'.Qn,'TO:

SOlpenlione 'ella legillazione flecale in vigore

l° _ "rulla. 11\ ItJgislu.zione fiscale in vigore è sospesa.,

:t" • LAmmini!!truzIonc dlllie Imposte di­r, tt.e e UClle 1III!!oe lIon p.roccllerl\ a. nuovi ticc:crtam(!lItl lIè dura corso Il quelli primo. d'ora eseguiti.

3'> ~ Gli Esattori 1I0n procederMIlO d'inJ­ziaLi"a. 1\ rlM:os.slonl !là agirano a. carico dei ountMbuenli morosi.

4° ~ lili UJHci dci regi!ttro e bollo. Esalto­ri, Tcaorterl e qUI/m altri al asl.etra.uno daU'ctleUuare il \"cn;amento de.J4! somme g.la mCCl53at.c.

5° • )'Iagistrati c luteudenli ili Finanzu Don cmt:U.t'ra.unO Ile rcnderu.nno esecutiva. alt:una lugLUIlZlOllEl di p~amento.

Go UfJJci,11i Gudil.ia.ri e M(!s&t Esattoria-li non pruCedtranllo ad alU eaeCUUVI mobi­liari. ed ImwuLlIluri IIcr II pagumellto di a.. Ilerl hscall e di pellulità dl qOIiI&I~u"J,a na.­tura, c la forza pubt.lhcH. s4 &.Iitarra. dal pre­Star _oro a881ateli&a.

7° - Gli atti cllocutivi iII corso saranno im­medio.t"mellle SOf<pCf<I, le vandlte eseguite in froue s IIItcndero.nno nul.e di pie-110 UIi'ilto, COli cOIlSOiuent.e rel:llitU%lone ùei beni "enduti IILI!rup.ICWI"I da [lurte ili CllhWlluC Ile abilia II j.ossel;O, e, quando la relOutulIUI\.C nUII 810. 1)t..681UlJC. con ribarci' mento del dl.Uuu Il CUI"ICO degli acquirenti e dI clu ha llroceduw alla ,,~ndJ.ta.

8° - Qualunquc pagamcnto per imposte, tas~e, pCua.m.8. di qua.lSlvoglio. natura non ef­fe~tuato in sede t:6eCuuva o senza il con­corso di aUre gra"l circostanze, 6Qrà consi­derato come non esegu.ito è dovrà. essere rlDnovato.

9" - 1 fllllZioDa.rl e gli impiegali di qual­si\'oglia ordine e grado nonché g.i Esattori che llon osaerv8.J:l86ro k.! dlspOslziOD.\ del pre­.sente. dè(:reto. verranllo !;Oltopobti al giUdi­ZIO dl lstltU6IldC COm.mi851011i di catcgoria, che. mdipcndcntemente dal concorso di al­tri reati distint.u.mellU! perscguendi, potran­no commmare sanzioni di ord1nè dlsc1plinll-­re &<110 aUa perditu. de-fimplego senza. di-ritto o pènaione. "

100 - Il presente Decreto entrerà in vis or_ il potao della alla. puWtlt.ui. .....

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I

I

1J.. CHI LA Gli irnr egni non mantenuti

IUlI:llll.j lUttO. 'he l'O"'lj nwi lu, gio,-anc t'orlludIIlO" VU~ t che \'O~!iOIlO tutti i conta­duli. Ili H'T"!";I. Il la\oraHIlC di'i {'Ullllli vuo­le I)UI-"l'Ut'!C la h'ITtl dII' :U\'Ol'O., l'l:;wre o diwuilc pl •. jJriclario d.:gli ",trulIl('llti Jt'lvI'U­l,l'iv lanll\l l' <lUi'liti dI quc,lo fOliJauu.'ntu­Il'' la le;"l a.

E ilO!. il"lrll)l't-ulid crbtia.ni. Il te, ~itl\a­Il\' COllltl.lhuu, fucciauw qlll'sta impegnativn pZ'UlIlI'S."'1 ,..tIC la ICf!'a tu l'a,,mi; c, se giu. la 11U""I('Ih, ti H'I!'l\ j"isjlcttata.

PlIl'olc di quc!--to Kl'nele p .. IÙ nOli (, la P"llll!l volta chc le ocnti Le "LLiuIliO udiW IlIl<'llC 1I0i, IHllcinic duriLllt(! faltra. gucrl"ll., per IIlcoraggiure lo. rc..'>J!;ICIIZU .• \la non ven­nero mo.llh·1Hllc. Pen:hè la reazione, di fron­te al ('onto (in 1l~L8lu·e. preso'ntato dalle leghe coutadlllt', sll~cit..) loro contro il fagci,!;lIlo,

(o'U"'Ci1<lIln, di!.tlllziolle dl'lle- lil>l're orga.­nizzo,zloni dl'! l.n'oro, \101 diHl'll7.ione di tuttt, h· nltre lil,crtù; IlUi lilla gue-rra die­Il'0 l'nltra, infine lu l'Ovina attuale: il ciclo drl fusti;'!llo è finito.

Ora 1I0i ~tiB.lno lll'r ril~rendere la. strudn al punto interrotw dnUa I~a:.dolle, Con un Pl'SO di Intti di più, e con un più "listo rOll1pilo 1.11 rK'Ostruzione, 'la anche cnn u­na ~h:cisione riu fermo. e Ulla. miru Jliu preCIS/l,

La nuova promessa

};Oll si So\:he.1.u, non "i deve scherzare in IIUc...,la m1tt.crin, sacl"I~ al lavoro ÙI più ui meLa u." I/Opoio Itulinno.

I umo l)lIl ch ... lo. volontà dci cOn wdillo coinciue lì IJerfel.ione ('OH gli tntcres:;.J dci [)UCl>e in tutti i ~Ilsi; ed è proprio l)er que­RtO che nOI IIC un~llllullo la rlchie:;.!.a In­fatt. coillrlde cull'inkrebobe generale p'oliti· co JI\ <lUlllllo non vi sarà stnbile tran.qUllln. ed OjlerOilli, demu<:razia in Jt.a.ia fiuche e;;sa non uvra. c"tel'<a e consolidata la. propMa hase creulJùo l'intere.s,,~ del contadilli Il. soslellcrla. Né \'i $(lro. miglior difensore della Ilbertil. del cont.adillo quando gli sia ass,curata. .8. sua. Indipendenza, rendendolO Ill»'!;essore d('i ::;uoi strumenti di lavoro, ter­ra per l,rimo.

La ~uu indqwndeuzl\ economica darà ",icllo seuso a.lla Sua liherta. politica. Ed eg,i s.i ~lItiril fortc cOllie un Icone a di­fendere lalt! lilJCllil, allora 11011 piÙ vaua, e dJ.\erra, çon I enorme massa dei C<llllpa.· glli, forza potentA.' e naturale di pncitiça stal/illta. lIOCilllc, COllldd~ unCOnt, l'int(n'es,,c ùe~ contudi·

no, \'on IIU..\lo generale ecollomico. Intanlo p('l"dw, COIl1(> Jlr01Jrieiario e coltlvalore, riu­nendu in sÌ' le fllnzioni di capitale, direzio­ne c lavoN, !!IujJi'rn llllllUllfllldole le (Ii&:or· dl(> plI.lN.i o latellti che gli nnlagonismi di n ' len'!<!<i fra lJadroui c lavo rulori dis"ewilll.l· no 111'1 campo dcll'uzieuda lI).(Jal'iu,

E [loi perch,', "iiI ('Ildo di ,lal"lo in prnprio \"nntU:~Kill, il 1,1\'01"0 del contudiuo inl!lpen­d{'nle i' I,iu ropiu!.,), ,daCI"> e pi(1 produtlil-\).

BU"la 1II.!IlSurt' alle pnrticolul'i esigenze Ile j lavoro agricolo nella sua difficile cOn irollajJi.itò, c n('lle ~ue nlt('l"lInnze di im­prrscilldlbili urg'~IIZI' e ili sta,~i stagionali

1)1'1' n.rnpr('lI,kl',) la I)orta!;t del \"anlu~' f.{io 1\'61lcnde di lelldHlo adel"('llle alle ne· c('"silil. aZiendali ;.t'nza, costrizione, ma ie' gundolo col suo proprio illteresse.

Quello che occorre

;'I;~, si dica che ,a promesoa. e l'avallo chc 1I0i 111 amo COllljJurla. lale coJlia. di mezzi fi-1l1l.1Izinri da reutlerli inatttHj,hili.

Lome Bi SOn \J'ovati da UII detestato re· gime centinaill di miliurdi J.:er Sl'l!~ im, luwut!ivr, (>, p('l\'J{io, I)er opere di w!'>tru­zione e di vergogna, l\j dovranno e ,,1 po' trllllllO trovar~' h' RO!llUle o(,correnti Ile I' gli indelUlizli e Il' t rasformàzioni per ((UhW gigunt.< SCll piallO ried,fil:atolc anche sacial­mellt..-, Tlmto )liu che, ancll(' dal Ialo sku­reZZ,l di investimento, quelli l\[)esi in que" Bt'operll saranno i sodi meglio impiegati.

Ci penseremo noi, insieme CQn voi, o g1o-

Il l'OPOLO

TERRA ? HlIli r"utadilli. n mobilitnre il ('ap;tale oc­corrcnt., al j.!nllldc cOIllI)ito di dar\"! Iler t1an'l'ro !a t.'nti iII IHul ril·là Ilei modi e nt'l ICIIII") CVIIII 011uti dal rl'gime It:cnico-fon­Illillio iu l'ui la\orale (' Ill1l1a tl/"I'l,ara.ziolle \.t'('luco·ecollomica l'hl' t1,lIlo!o\lr{'rete. In pro­l"'il'lil, dh'illlllO l' ripl'tialllO,

l'; Illli l' hl'll\' jll"l'('ÌSil/'e, ."ui come le, o giu\"(\II(! ctlll\lldillO, Utili amiamo ii' con fu· ~itflli n,\ t:li NlllivlWi, C.' ~1'lllt' chI' ha par· Ialo di \t'I l'ti (Ii nlllladini, e lIui ha tli1:\lri' l)lllio olio di lidllli l' Im~tunnle Cc n'è dci-1"(1 tl'a ("II,· III'OIlI"tle 11\ ICI"/'i.! ai cùn tadini, 1I1n ili "o"tHlI~a vuoi IJtI",~arla in ge!;tione a ('liti ("ollclli\'i, dl,,,t,!lalldo "ulo lilla I.Hiciola, e nnchl' (1lIl'llu in possc'<so tempo raneo, al contallino,

'Ve la plillln )Ccnh' il (,{lIltndiuo ha fatto dolol'usa e umiliante 1''''peI'ÌI::nza, Dal-a ~e' COIHlu hi~uJln(l l'ill' non ;,i la. .... ci inga.nnare. La t('ITn dc,'e ('!" .. er duta al contaùlllo in [-r" llrictil dil'~'tta, CfJlIIlll/'la, 3!'>9.o1ntn, Com" vo!(lialllll !lui aiularlo U cùllquistarla'l Cume ti fatti l"uhbiullw data COli le 1I0SlIe coo["l,'rnti\'e ugricolr, diI' hanno trasft>nn310 illtH,' I)la)lh~ Ili lIomadi e miserllbili 1(1\'0' l'al ,ri in colti\"Ulnri (!irl'ttl proJlrieta.ri ba­ne"lullti, fl!.('rn, la no"lrll, al:om Il'nta e "al.lI'nl~ lo' fatit'ol\U, /Ila i cui fnl\ti !\Oli ri­ma"U, li diffNenza di IjllC'IH del-I' affittanze coll('tti\'e a condllzlone unita, prolDO!>sc da. ;lItri movimenti e che I\on s\'unile comJllel:l­menle anror prima. deJla hufera f'('azionaria o in seguito ad el'Sll._

All'opera l[lue condizioni SOl! do. I)orre in chiuro per

lu l'l'nli~zn~iolle dei g-ip;ant(,!'ICo Iliano, che metterà. a posto deJlrutivamente la clal;!'e t'ontadina

ILo. p rilim è ('iw ~o. dforma ~I'aria sia (,Olllpiuto. col precillO in l..-ndim(mlo non solo Ili l'i~l)ettllre le ('sigenz., della modernu COIl­dll1.illllr, ma di imJle~nare all'adoz,one coo­llt'fHUVn di tutti i Il)('zz! che lo. tecnio:a mo­dI'ma offre; dalla mncchina, alla. chimica,

Chi sono gli affamatori? La .. luUlpa fascista th'dicil molto ~puzio

alle celldlZÌ< ni uLuwlltari del:ltolia. meri­d,OIlHh' (' ("culrall" dlll'Cl"Ì\'l'lIdole come mi­",'rnllh', e utlrihucndok la re"ponbabilità alle :\azioni l"nitc,

Che lu guerru l'eclli COli Sol dislruziollt im­IllUIll c che ii tlU",",Ug-giU di eserciti combal­tellli, da Cjuillsissi pa.rte militino, adduca !lI'nuria e desolnzlone l! coso. che nessuno rlllTt'bhe neKare. \lo. ùa che l,arte é il to r­I,) "iii ~nl\c, Il chi, illlòOllllna, s i llUÒ fa!"e /Ha;tg"11l1-uJ1'I1IC l'al"lCO deL-e (,'<llldizioni di mi­~l'rlll (' di ('I\I'I'~tia Ile[le ~lunli versa no le Il',: iolJi vul\a Il volta liltl'ratll dagli l',,crciti alleati"

,\ndatc ilei CrelUoni!se, nel Parmensc, nel \"ellcto, girale pc/" il Pi('lllollte e per la LOlllblll'ùia ora che ,a g"uerra non vi è an­cora giulltu e guardalt'vi intorno. Carichi ilil[Kln('uti 1.11 ullltÌ!rle prime e di manufatti vengono C()u\"og,'iuti dUI Tedeschi verso la Germullja, ùerrate e merci, bestiame e m.mgimi, materuNli {' cuoio, radio e bici­cli;U(', mQ('chinc da scri\'er6 e da cucire, a.c­cula;,tali !oU furgolli, curl"J Il trasporti rudi­mentII li, \'i~giaIlO \"erBO il BreMero, 1'0.­

tlillu.ti dugli ulleati, come è grazioso dirc, gcrmanici.

Quumlo poi S/lremo Uberati e non a.vremo carne, pOlhune, lnne e quant'ultra occorre a,la viia. dt'lle nostre poroln.zion.i, la slam· pa fa.,.o,{)Ì!:,lu (ma Ùn dOHI, (Iuesta volla?) seri_ \'cra che la cul [)!) è degli u,nglo-americalli. 6 che lo. famc, in luogo della liberazione, ce l' ha.nno porlato. loro.

• all:~ ì>!et!ridtil E~('('_; in motlo dn pOlemiare i lavnro 1I11H1110 ')l'r tlur)rli In prodllltivLtà più alta, 11(!asi s4'uza lIut', (' per rlloJ.;giun­"Ne co"j il m:'",,,imo di risultati in CJualità c flualltlt:'i tli lIJèrd, cnn il minimo "forzo, c:ut:' ("ul co"l0 IJjLllilllO, ChI' l'. auche QUI" ,..IlI, l'!<i).(etlza IJrilllllria (h.'lnJjll're"~c ~ene' l'aie,

1 .... 1. !<\,('(.IIt1a t;ont!,l.iulle l> ,-hc quel>i"op~ra ùi Qiu",tiziu "acinll' lIon incominci con una i!lf.(:Il-lizia_ 11I!l'nùilln\() dire che ;'indero­gal.ile Ilel'('""iti\ di .. il<temnre p{lr S{'mpl'e l' raziuna!ru('1I11" i Cl'll l'(jntadini non ~i ~I­disti ('(In il ~OJlr\lSO e t"1Il il !cdel'e l'altmi di r itto, \'al lI1e)llio nlol"ogllfC il jlrh'i!('glo ri\.­gionevolmcnte intlE'llllizzlllltlolo, ~ quindi ,,('UllI U"a l' violcnlll, l'hl;! vall'rr-i di Wlesta lInirament(' I}CI' "a,vare evenÌ\wJi t)l";nciri a­si r1l11 i.

Su la rifOl'llla IIECrnria fo~!Ol' per r1!'<1 lltare , fnlttn di corMIZioll1' {I di furto, nOli Jl l"epa· rerehbe e jofiu..,tillcherebhe fOl'~e rilorni rea­zionari'!

Tu, jliovanl' conladino, ('i rlomandi ora: ('ome (' 'I\lando si atlu('ra la l)romel'9.a rifor­nlll'! La D.'moCl't\zia. Cril'tillnli ti Msponde: ;lPllE'lIa tu ti unirai fl nOi I\Cr reahzzarn, lihèrato che "in il Pne"(', K Ilulljllle e !'()­

jlrntlllto Impl'~no tllO e dello stuolo 'im­U1rll~O dei luoi c(\mpup;lIi di dimo!'trar .... i dellni detln JerandioF-i\ hllpr"~H pacifica li"

J)f'ndC\"i n Iloi, di ('\Ii (,Ollo;""l't(' il (-'(I!'tnnte fl'dele concreto ottltccAménlo a:la vC'stra b('lla e ~i\ll'<ta CII\lSa, Iler darci un con.crl'to aiuto di fede e di opere, l nsi('me, :0. Muscita. è certa.

GLI DEL

UOM I NI PASSATO

Durllnte i vcnH anni tra.scorsi, la (, ropa· gan.da faSCISta, <lUraVUlo iL 'l'iom.u.le e la radlv, net/a SCI.ula e llei raa u1U dl "i(Uia ha poeI'3CUUltO, con fa 1:0lVarild C Il I l'a(Jure di. cui Jl(SSUIlO nUSClrd 11lal a Urapparle ii pruMto, qUl'lti due $COpl p rm.clpuli; erat­tare ,UUSS ... hlli e il ,uo reUlllte e m/amare tu/ti ULi uom.lIU che, euel!do ltad comun­l/ue al potal' prima del /ruCllm.o ° avendo nCOI)alo c/tnclu' pubbliche uno al 1140 ali' rtl.lu, ~I SOIIO ,uollu Iclueratl Ira Ul, av­lel~ltri. dI'I r.Q,me lIlUUOhlllano e 'IOIl hall­IW JlUU vulUII) ceaere aUe bUlI!.dt:;le deL dit­I,d(,re o ali/' budOllature dei ,uoi. t/"vi In

CrH/UCla nera. La IJCneCUliolte, L'mQiuria, L'in,inua:iolle

dillu1/luloTla, Il,Olt han/w avuto treuua UII

~Ol giorl/CI, e batti oQgi , inso.;:a domMII, e purUII]Jpo da presumere c/te ill aiCUli' d i 001, Ulovalti, lIunl) atll a d,$Cefltere i~ lIero dIII I(usu, ill(JI'flUl, slurdin u indillere"tl, si. S,a 10lma/a a pvcu a INco la ptr~aa.s,o,\e che Ult UvIllUU, come dlCtralw i fa~c\stl,

"dei passati governi e delle variop,nle op­POSI;UilU" .tialto stati tut/i, qual I)1Ù quul //lellil, imm.allcabi/.:lIlelite inelll ti sCII:;:a eco cnumi di~o'lestt mestator i e maiva{j'i.

." OU, di cui, OgfJl, SOII.(l morli; altr, sono ancora trtl 1101. e t utti /ta/uLa dt)t:uto villere IIcgH a/liti de,I« triullfaol l e butiatita, avvi­liti dalL'ob/i.o dei loro Slmlri, am.areQuiah dalla crtulf::a deU'UUlQ, 'troncati dalla ,i.­n utra sCllitudine di'L rarcere, 'impoulbititati a reagire, a prote,tare, a dlfeltduli .

jla ormai forti della libera:;:iolle e pro,­si"~,,, c, jll ai/e'a l'III! quallb non lana plU, Irol'i.IlO, 111''''''' ri.cu1"'lulS.lata libertà, chi 11 e IUPpl4 dlfelldere "il ricordo, e clie gh altr i a~or t'tVi riprelld4l1o la parola, i giovalll: hanllo il dOl'cre di rispettarne la mem.oria e: iL IW"IIlC, COlll-e appartellenti ad uom.mi che haI/ilO combaltuto per La. Hbertd e per la dignitti. Ulfl,/Ht.e, non traendOlle, per lun ­ghi imiti di accecala baue.;;u, ch.e pahmCl' . ti ed OLiraggi,

• ELOGIO del LITIGARE

La r:alio fn~cioo;ta nOli lascia passare ; turllO !I_"IZa :c.lllarsi deJ1a vita polit,ca Il H01l1 I Iii cmU ~ lo ra, natura. mente, c"n <.tue la I-\r._tiuflnem{'ute iroJllca di CUI Il.1. c~~n "ula I(IIiZ1C a D.u, il non invidia­bi e ~egreto

Ugi:ll V ma di UII congres80, domani di un ,..OIUu,e, ovpo domulIl di un ultP .... l\staj ma !'I.u8"UIIWW ch~ preLerls,c, quello a~ tlUJ.UI tJcU.!.:u cun purucul-\re !ClululO I SUOi I,UllloJUII"ljlllli :,tr<1.I, e rapp!tscutRto dalle " L, ~IHl tl'L .. J )l!utLt.L Il. l puniti .lt1g.lDO, si dll,ILIl:U un Olb(l.CooH,lo lla {jUllblO e qùcJ mo­.... IlUH!lO, !,j,Ht4t! unll PQ.eullca (ra questo. Il quel tllOl"lluh::, li<.lSCe UII Latuuecco tra. que­:.10 c 4, ... 1.:.1 ç"jJdll'ILW; CI "IUW"', l purtlU 11-l.t;""O • .;:,1,1 '-lU, :.la. COI1SU ...... j\.ùllC, II: \lalla.; z.u ... :'1 hl:.CoU\}lLU e 8 Ii ... ca~w,a .. llo. 1 Van•u 11""0 .. 10 '-', u ... ,".J.w.! .••• l lJuru~1 bUI.Zu.I/a,1l.0, 'lu ........... l }) • .u~,~' a;o't:w,..z .. u,-" Il al.v.a. ..

i, 11. uu. ... Il ,-Ile 'IU .... ;.;UIlO Q..,wc<.u c !>\ la-!.(:.W ' .... I).Il".VuL:4H;;:. i'ivU ~'l I;: alICOI .. acc ... · u ... l ........ :.e.u .. ~'1 (l,re, qua e .a; ".L.':CO g.i lhl.la"., Il,,11 uQJWJU 1L1lL:4 ... o.;LLe lL.COmu'Clalu o: iii ... IllléU"v, \..1 !,.1;ì.UI0 .. 1

.1;. ......... ", bi, "" ,.,.,alliO. Dopo Hlul.due UIUI ...... "O';V •• $., ..... K, .. o:,,,·e •• , ... 0V"" "' ........ 0 1..,.,,1 <: v...:..>'" U, ....... ..-.IU1 U<i- ti"wy.o: ..... . !S'v .... ", .. v"',, ti,,!! V ~.o: )Jlt.lJ.:":HI Il. u"o.;,,· b • ..,"o.; UIl, \l ...... 1 1i<ùIUO VvWlU \j..l.o.;ul:! I wUILL ~ ... H ... 'U .. u~.,IC lo"r UHt: .. u bI,; o.v~O W"WIC U.'h"<.!'U 1.11 ull ... UI.tO: 111 CW lulW .1 VUV ... •u , UIC,,11110 L ... hU, Ih" ~u.uW L1Wtlgl:>l,ue a.- UUC<l Il 01.1 b"'V ",b.lV iUUI. .• lLoilll, Il UIIi. Cile la ijcu' le, 1 ...... V .... _w u1.>t:la. e n:s1N'IS.wUe. , ... v­ILUILCI a Ih.o .. r<l. ' .... Vl .. , l>IV.Lt:l"eWO III evt­la.e, lo.ul<' .. U<;, .. 110: IU Cvb.Utll.lll 1111 1.1<.1.1>'."''''

uauv a U"."UI'1l1lUll O:.: .... ~lol o as .. uwaliv il IV"" 1.11 11I ... .;CVI'U~ l'I....LL ... ~e. qUt:"la o: CObU CUI! l'.~u .... ' u ... IIl ... UCa.LluU\:l eu Il DUO.I gubw, t: lIe~b ... j1U, ':UC bi "ol"'V'''', lIUO CUW~lUI.;O:'.!II UI "1'1) .. 1'.11.;, uc .O, I ;l, .. UltHIlU, t;C1'0:IJ.lI4I1.tO Ù

\..I.th .......... \IU ~Ù .1L'bol'l; ~I.tu. due UlbCUt.ol.:Hl, CbUlUlILUIC, crlw.: .. rc, lllSllo;utue, PU,\:lWIU<i-'

QUADERNI DELLA D. C. A .• a.ur ... l!Ltllu!.u ~~'OItO diti nostro movi'

III.; .. , ..... , u ..... b'''''''U U ...... h ... ". t: ...... "w-l'~o''''' '. .." .... " u~~I. tJ".w. IU""·. tJ",.l.W l" ... ~ •. ", ... "1"':111. \" 101. ... ".0 0<:" ,a.,O ..... hiU­"',1", .• ~ 1:' < ao.v, .. J.,uut: ut: .. t: 1)1'lh,,'Ua;.1 e I, .... U.' ~"I.C 'IU-A,I"'11 ~.u"'UIII""""'''''O:, a .. ~ ............. Il ..... "c' ...... v U.U,~. lou • """Ul I ....... " ...... uc.c .. li.

I I" " .... ( .. 11 UI t .. 11 .. ludi sono ~Ulti raccolti iLi ........ l;"ll<l.UU U •• , l"l..lll"r.\:lp ° .. Q ....... .I..:r-u", ..... UI !>vliv bIUti. lLIIunl p!.DIJIIC .... U I &C-l'I"e .• u IL. I - 1~I'Ì"tipi ),u110 StiltO nd Il Vita inter-

l,IL .; IIC. :' .. 01 l'a..,I)UI LI .. UII .11 1.1i.~sa.

H.:t J.;.S.~":dl.o: bOC,a.i U~ • .'I!COIIOlll.U.

Il. J . l\1I.,Ula c tUUJ.IOIII uel SilIUu.c .... W. Il. 11 I .. vvrut.ure li I"uz Iludu. 11. ;:, . ~t11 prillClplo 1.Ii pNpnetà. (estratto

ua Uli UI).!IU Ul L. .11 C01l>0 IH :.t.ampa/. Il. G _ lJ"eu,ve pcr la. polihca tillu.lzlurla

llilLL<iIL,t Illli lIopo)l.uerra. o. 7 - ~UiIC taul<' ecunuUllcho:, deroografkhe

c J;U,Ultllo; UCI cOllllllU.

O. ti . :;llld .. cuti e COlIllllll;l;ioni di fabbrica La 'VIU Ul"ll>ClIle n.

o.!l UIl .. <ll pNprietu e delle sue lunzioni S(Jc·lIll.

Il. lO _ l..u. Hllgione. Il, Il • l.u n' .... uLlonc rrancese come couqul­

I>til ucÌI .g .. ~LI.J11za Kluriu.c& o: la \lue­"11011': 8Uc.a,e nell ~ e Tllli 'UvO come lotta p.'r la COU·lui!;ta deli eguugliall.l.a eCVIIOllllCa

n. li PrdiVt:tti~e fIOCia!i per :0. tIO:uzione dei pN'l,t'mi dillI a produzivne e della dl"tntHl:dolill d"1 b('1I1.

n. la - Prillc.pi Kent!rali della. oOslituzione d,~i1o Sillo.

n. B. Il la,·oro nella concezi-one cristialla: d:r.tlo • dl.o\tlfo: al ,avolO.

COllie ha latto lire-ente .a Se~Te~r'a A. I., U:.l CI.II Il J)ul'tJta I iniZiativa Il che ha cura­io la. pu.iJblicazlone, tali memorie r,;ono da

... P<IPOt.O

re, contr,,!<tare, conkndc're, di:;,puLare c via d.celld". I!ell .. en~ullo le ,Iti. , L,.l. gelill.' chtl ~ Ile 8ClllldalilZa. bi guardi Int,rllu e veua C,,6 cosa hanno comvmllto. .n .elltl UIIiIi. lUI 1;0.0 IJUI'ULO, una SOia .. vv­lulll.I», una SU'4/. .\4U".I.I, UII Ullico dc.nlinlo. \. p .... cclu"O I risullull'( E vi pare che nOli tlllln I~r nulla, 116 .. 11. l".vina li Oggi, la Sll' !lilla olJhed,cluu. dl ieri, " ubitudine dl "pren' dere vnllili lIul dUCI! .. /lcr quals.ilsi COS3, IL.! a (~o~tl'uzione di II!l lJOllle al tracciato di Il,,a loirI/da., da,I erezionc di 1111 mOllUlllcn' lu alla UCIH<!d1.,olle dI un teatro? Pc/'SIIlO i cUlliljl.l'()IlVI"I, non ij() se ve ne riW I'dlute, un Lei KIOI'no si recarono a prendere i fa' lmHH uruilU; e li SI vide sui g ioll1ali, fol.O­gratati nel sa,onu di pulaao \enezl~ ac­conciati lLelle l'uti.unti JlVi>-e staruClane, ul'lullli fino ai dllilti \i con,gIiCOlloril), col ULlce In meao, 1)O~eretto, lIt!ro delle eroiche ulretll>o: lIulQrtltC e 1>OÒ1II"latto, si Cdplva I,CII,~)<JlilU, di I,\.n!l'e dllito ulla pa.rolll defl­mt.va (e !;wricu) t>ui cvmgh e suu.e cOlli· gherè.

U8éi, iIlVt!CC, si ricomincia a discutere; ~i l'.collunclu, ,J.ClaIllOlo pure, a lnigare. c !< a. :;~n tutta gl'LIte, .,uesli ita..Jam {'hl' 1o!IUUliO, disub,tu<lu p"r vent.anni a.~a di­t-CU,,~ivtlO:. teiluti lontani dalla critica, co­lLeltl ali aColu,l·~éellzd. e al consenso. Come Il,e.avlg.lar.;i !'-l', noomincialldo a potere pa •. a,o: iwenuuell.e Irti. loro dei fath loro, l .. curlOIlO III qu,JIche 6cùSSO, cadono in tlua,chl! c~~e.tU.Ion{!. l!e('cil.lIO di Spfopor­UUIlC e di liI<.'UntJlI&LlZa'l Lasci.lle dltl rico' IUllLCJ\IO, e nOIl uuhita.e che .mpar CI'8.11no. Cb"l!re t! coni;< n'arsi Iberi 11011 e facilei e g I italiani lIé SallllO <llIa.che cosai ma non o.fluglLa sto1aggUlr!>'i I.JISO~III\, invece, vero !<e\'elare.

I .... liti d. ogg:, unCIIIl quelle sconvenienti di\'eJl~nHlllO M!1'Clle ed ('.juililJrate dispute, wltU/lto lIuaudo ll!!:IHlILO I\\'rll. I"Hloqui>-tato il !<ell~u della. )l"olu'ia rC.';j!onsaLilita mdlvl· dllu.e, la C<J!;Clell.za dd,a proprHl diguità clvi è. la CUIlI;.qlevv!pna dai lll'oJ..TL doveri e dt!i propri ulrllli.

con"ideran:;i Ojlera di si.ngole persone e non .UlI'C-6"ol I. J'~IIbl~I'O Utllla ~l.'ijlt:U!I',a e tan· <v ....... IV luU ...... 'IV .e Ut)u .. ,UVtl I!O<:>I.Z.OIII ,,11' & ...... 6"'1" .. " •• uthlUU. t·a."u <j"o.:b.a l'itot:r~a. "" utl ..... o.o-.u.a..'u .... v.~_u.l..u.t: ufI;u I,"~tUH <11. l'ot:I'1I ........... Cijl.,.,1 t: Uo<I-tl Ol'v,<IIIClo: l'Ut><J c ...... 11 .... ~.Ulle ... 11 .. 1>O: .. ~,.UliuV. u& .a.tlo, Il "..I1.".U'O: tU nllc,~.O .. Il. i U})"'UIVIlUilUCU~O I: .... bW'U ",1'.l'La l.'ub~I'ULU\U Ut;:1 pUlIli pfO' ola .. llu .. I.~ ..... ~, ...... ~,lU. Il''~lUo;,,l><I IHt.lI~pcU· , ... ""." Il' ,a,<v.1 ti.- UII \..v,,~It;;:,.,.V Ul:1 Qu<ue il l'ubll'O &llecoli.lU.e,hO !>Un .. Ut!U1ULIvlUUelile h~ .. lù.

L<l blCifltl mé\llorie Iwtr8111lD utilmente S.I .. 11l <u.c!Ie. 1)1.'1' Il,ulRre la. fonnuLlone ll.'u •• I.;U-I)I· .• LI\:U. Utll.e lJerwue cbe bi.lIII.ILI.lO t;>1.olllL,.l.L.t: Il CU!>llWU'e l luWI"I QuadJ'l t.I'feL· l,VI ùlll III"VIIIlt:lL\.u. A ta.e riguurt.lo si può )1..11, hn U OIU, WIIlU.llClllre il jJrol)OSl1.O deJla "\lc l c\t:rlu Ul cliral~, mediaI/te opportuna. HslclllUJ.IVue e coordinazIOne delta. materia ll·u\l .. t" uellC UH'1lI0rIC, l'edizione dl un vo­iumetLO ua. UUOlt8i1t1 come leSto ulficlB.le nei COrsi di p r eplu'uzlOllll pO.II.iCa. tli. cui si au­!<i;lca l'istltu.lwne non ap~lla le cir~ta.llZe lo !)cnueltereul1o.

ANDARE A SCUOLA

. Chll I rascisti ignornSM!ro la. lingua. ita· ILUlla. era cosa. rlllòlL)ut;l. Da HOberLO Fari, naCCI, .-Ile e~ordl nCI ~lOrn"lii'\.lno scrivell-1.10 cvcumero c~. q, a (.,.Ialleltj che, inaugu­I a.HlIo ulia U\lilCa ud lan)ro, diSse gabl-111.'\10 p1;.coI1.o8I(;O m~'ece di p!liclliatr.co il JllollupAio t.ld,e Kgl'amm"ucatuJ'e e d~.i !<llroj:Ol>111 IlUg"Il'UCI appurtellne costante· mente al reg.If}.! IQl'ot·i!-.la. E oggi, per quel 1.0,0 di !W:;C1,,1Il0 cile allcora rmlune, Si con­UIIUU. ECco, qui I u!t..lua. I n un giornale dci ueo IlI!;Cl!-mo mi.alle~e, un tale se lo. plelldt~ COli gli autori di un foglio dande· !-tlILO a runl'revQ .(IrQ, per l'r.ffia cosa, di ~CrLvere \Il un I.e}!!!"no Itallsno. Andate a !<Cu .. la, dire il novello t·t"rumando l\lartinij Il Il.IU[IU/lge te!llualmente.

t< l'otleste ohblettare che t:ilvolta si può sorVOlare au.l ortografia e la. sWt.a8Si in

Saluto ai giovani studenti ;\la. come orli., stuuenti d·ltalia, la Pa­

tLa guarda II suo futuro IIIlI VO!>tfi occhi. t..faVe C<.oUlpltO iu,."om.,e bU di VOI, giovuni Ullllll. !iLUUI .. , .. VUI 1I~ Sielc coscirllIi rercb~ sellt.tu CiiI) la parulQ scuoh\ aC'luif;ta oggi un !;eliSO CO~I eS(l'~o e ~rorondo do. illellti­ti~anu con Iluel,o di llaziOlLe e di pOpOlO. \'o~lro ".tatti è quello Sjlil"t.o di UIlIiIlu. e di I)UZ,I'IIJ.tlche dunà gUidare g.lIa.iani, UI\"CI) .. ti tuth ~colal'i in ulla !'cuola ui i!!:Il-o­r;~to o dUIll·nlicat.o civif;mo, no:llullj,!:O lavoro di r.c"stI'UZIOI1<!.

Um "" clio: 11011 sia umiliazione mn rac· cug.!/lIO:lltoi pazicnza ehll 8in !;eliSO del pro· jlflO (\l1lltC e o. un tempo oolLtluCI\.l.a ne. pl'O· Inio lu\ul",).

li las.:I!<\110 fu implicitamente !"\('guzionC ui SCUv'U pUlchll !,cuola Il alllllo: e l:iUl)rumt­Lt! Ullli.UI.'ILUl. leuoJ nel. UOIIIO>, fO,tura, 111-lclllbeJIl.Il, ilwdllUlzlOile. \ 01 U\l;lle a\H:rt,to (lua,tu IIICVlillJulwWIU 6 rlt\'~tu buIlCI'ta; "j sletc uccortl clill IO $C.OC\;O l:iupcrumaJU~o laSClsta, a;tr "I~'cre, dovt;~a IUII81'Z,tUtto as­St'IVlrl! un 1l>t.tU\O che I>\ll era. (.'UJ.a 8(.o·a l,reSt:uzu, dCIHillcla u nunilogllll.

\UI, JlIO Un.l.lflili cd utkutl, COli Wl seuso di nl.lclilone I)CI" un lusl'gllum"llto I>{>eso;o slIbdo,umlllltc telluell.l.ÌWioOi ~'ol, l,iù {auclU,­Il. con un "~I1N) di 1l1l11!<ea ju:r il $tlQulo !'empl'c IIIU IlLvndl!me Il KlU,"11l10, RH'le op· l' SUI al tClllatlvo 1ll0SIlUOlòO LIlla irl·.ducl. IJII\;' . n,sIHeItZU, non di rudo cOI'UggiOIiU e coscléute, !<emJlft· Ij.orua e istiutiva.

1:. IICII& :.cUOIa. iII CUI PlU cIle mai l'of­fesa n:.:uta. a.H1.al,a lu Ol\~sa J'cclita. 0..1 u· mall,w., e llCllll Vvsll"(~ J:;~uola Cile Il Iw;CI· "lI1U tl blUlo \e ... .uuelllt: &CV\lllLtO. A nu.la m­l<il" 1; ... <:\11'0: VUJ:-o J IIvel'lv delle,lIIl0 nelle IJI .... LLC, se uon lO.se 11111110 (lU61 bUO IuI"VO .c",a,lvo 01 OU/"c Il IJIUIlIO !><.:IUj"alltc ad u­Ila ~u"c laI.IOn\J 'CI't;IlIt.l, sIJe,·luH.:IIWIIUO SU III l:,,:. ... III j)Os."I1LtUoU. Ut Slla~lil'u.e l'uomo " U. SIUCU.LOI .. no ue .. a sua ul~llIla.

.1:: vra IU- lJcmucru,la l.ri~Ulllla vi saluta, studtlliLl ciI!! SUI monti e nella maCelli" 514-te r,scattnuuo per \'oi il pe,' j IUULU, la !:>Cuo. lo.. vO" pur Il banco deliOpel&IO e del con· tUdllIO, combattete IUl'8lUl6UW la .. Vos t.ra." guel'lu :'t'IIZU (jlvl!<U-: eppel'clU .ellza impac­~lUn\l r.htonChe, Iti (!"HIO, 1J'uU,zlOul tllar· z,a·1 v o'~ug.o III gull!.hU, nudù Il I)lltlo e il rapu, (:un la "'i~ll a" urru.l, ()Ull t.e "va­~l.e" SC,,'ve~ :'Ielc ,,,,II cvn 111 ~o->t"8 UQla.· 1111 .. : 11010'''1 ven Il aolluulO UI.oUUIiI, com­ha.tele ,a ~'"blilt ~"el'Ja "IlUIUUIiU)) !>IlII~a b'au, e senza <1I!~C,UVI, IItllLa. U'·IUIIIl sullJer­It:t~. e l:iellJ.J,I. taUluUri .

:.\01\ lUrU\le,e \:011 dllliomi e aUcstati per· c1~ Il Ihento, Sla~o~ta IJWJlilLCO e ulIIverblUe ~'I baIil UliallLlIUUhl:llUI e spoulUJleUllit u t6 ri' COllOl:k:IUW. "'011 Wlllefllte "pUrtlijlaiU Il, pe r­Chll olilClle Ji.UI !II1.lIti o lLelJa tntu;cllLa " par. l'6'UlII" U ... II .0 balet.e IWlI sluU, Ula avre· te CUlllli ... uutQ all.l.l per Hon el>!oCr·o.

<.)u":-Iu. !;D.rà allcora la vostra huUag!ia di dUIll8.1lI Il di !>(:wlll"e, non mcuo -eroica per­chè IOr'>C Ilicrutmtaj e la. huona pill;S,olle con (UI s.ostenete uU'ldCll nOli dov ra. ma.i oUu­~Curt) II vostl'O IiI'1pido OCChio, teso verso Ide,.l.u dL umanità. Ili ru;lletw, d i concilia· zlone.

(Juestu, sapplal.elo, illscgnen'l. sopra tutto la nOF>lrn 0), &cuo.n; e noi ne \"editllllo già lo.

spaLlOsa f"cciulil. 1)UItUI. dI Ilmbleml e ilI l i· lJl!v •• ?Ulo un ))01.:0 arrossata tre. un mutto· ne e l ultro dal "ostro sangue Jl:lorlOso.

qua.nto sclitilllellU e oollvinzionl asso:ut.a.· lIIelltc pU.ijl;L(J/luH jlOlYoOllu "C"»t:J'6 e!>pressi COli efhcaCia anche 11\ lul'ma rudimeutale ~"za pre,{iud.cal·e i concelti che li deter: 1l11JlUJlQ.

Heni!>S.ulO, ('si mi lIIii<1I0ri. Questo puo es­!-el~" ma !in tanto si tratta di ~nt.imellt.i I)nlllLgell~ deto natura umana. C()Dle gli af­Ietti lanlllwl"I, 31110rw;l, UI sdcgllo, ecc,. ma. QlIand~ le espl"elò~IOlliillVe!ltollo fultori com" p,e~S'Vl c,u8,le la. l~atrlfl .• la c.viltà e lo. po­I~tlca,. legali e fl\81 dI couscguendalità. sJ:i· IItua.h IiDJ)lIc.tc Il tali elltrta di ordine mo­rale e di educazione de\.o 81)irito e della mente, allora, CI vuoi altro che improvvl· ~I/ta emplr.tlclta. \'ellJaI6 n • Lns.c.nmo slar(> Il resto; 'ma d ite un po':

l e1np.nhcdd, non vi pattI h·e.la?