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Lunedì, 13 Novembre 2017 www.corrieredelmezzogiorno.it Motori STORIE, PERSONAGGI, CURIOSITÀ L’ Automobile Club di Palermo, fu fondato nei primi del novecento dal mecenate Vincenzo Florio, il quale sviluppò una serie di attività sportive che portarono alla realizzazione della Targa Florio nel 1906. Da allora l’Aci Palermo si è concentrato nello sviluppo di diversi ambiti di attività che afferiscono alle competenze di un en- te pubblico che eroga servizi agli automo- bilisti e che, in tal senso, deve incidere nelle scelte della città su materie che ri- guardano, tra le altre, la viabilità, il traffi- co, i parcheggi e la mobilità. L’Aci Palermo inoltre gode di una gran- de tradizione sportiva, quale proprietaria del marchio e dei diritti della Targa Florio. Ma la tradizione sportiva di Aci Paler- mo non si ferma solo alla blasonata e ri- nomata a livello internazionale Targa Flo- rio, ma anche ad altre manifestazioni mo- toristiche che negli anni hanno rappre- sentato una importante storia di corse e di passione come il rally della Conca d’Oro, la cronoscalata di Cefalù Gibilmanna ed il Ferrari Tribute, una rievocazione della targa mondiale con auto di costruzione dal 1906 al 1977 condotta in collaborazio- ne con Ferrari Spa, che negli ultimi anni ha avuto grande successo di pubblico e di critica. Dopo anni di chiusura e di incuria, la ex Provincia regionale di Palermo ha riaffi- dato all’Aci le Antiche Tribune di Florio- poli, che ancora oggi rappresentano il tempio dell’automobilismo italiano ed in- ternazionale, costruite da Vincenzo Florio nei primi del novecento quale stazione di partenza, parco assistenza e meta di arrivo della Targa Florio. L’Aci Palermo ha già riattivato il com- plesso di Floriopoli, consistente in diversi edifici che insistono sulla strada statale 120 tra Termini Imerese e Cerda, ed inten- de apportare migliorie e interventi per rendere la location accogliente e suscitare l’interesse di appassionati e visitatori che ogni week end visitano le Tribune per fo- tografarle e visitarle. Nel corso di questi ultimi mesi Florio- poli ha già ospitato vari eventi motoristici e promozionali per grandi case automo- bilistiche come la Maserati, che ha realiz- zato il servizio fotografico per la brochure «Un secolo di Maserati» e la Red Bull che ha realizzato a Floriopoli lo spot televisivo con il pilota di Formula 1 Daniel Ricciardo, canadese di origine siciliana, che ha su- scitato un tripudio di appassionati Un’Automobile Club dalle grande tradi- zioni deve essere in grado di incidere nel- le scelte che l’amministrazione della città di Palermo e della provincia adottano per gli automobilisti. Ed è per questo che l’Aci ha cercato insi- stentemente un dialogo con il comune di Palermo per proporre ed attuare soluzio- ni che possano favorire gli automobilisti e rendere più agevole il traffico e la mobili- tà. Queste iniziative si sono concretizzate con la commercializzazione degli abbo- namenti di car sharing per la città di Pa- lermo, e con l’apertura di una stazione car sharing presso la sede Aci di viale delle Al- pi, che presto vedrà anche l’apertura di un mobility store Amat. Affidato all’Aci anche la vendita in esclusiva del pass per accedere alla ztl (zo- na a traffico limitato) del comune di Pa- lermo. È inoltre in corso la definizione una piazzola di parcheggio per bike sharing con biciclette a pedalata assistita. È inol- tre in fase di partenza un programma di guida sicura nelle scuole condotto in col- laborazione con il comando dei Vigili Ur- bani di Palermo e le autoscuole conven- zionate Aci, per una serie di iniziative sul- la sicurezza stradale all’interno delle scuole palermitane e della provincia. Un’occasione di crescita soprattutto per i i più giovani. L’Aci Palermo ha inoltre condotto una azione di riorganizzazione delle 18 dele- gazioni, economizzando i costi e poten- ziando l’offerta dei servizi amministrativi ai soci ed agli utenti quali le pratiche au- tomobilistiche, il pagamento dei bolli, i passaggi di proprietà e tutti questi servizi necessari agli automobilisti che, nella maggior parte dei casi, possono essere af- frontati e risolti in giornata presso i nostri uffici o gli uffici del Pra (Pubblico registro Automobilistico) che sono per legge affi- dati alla gestione dell’Aci. presidente Aci Palermo © RIPRODUZIONE RISERVATA La città sta crescendo e oggi deve puntare a un sistema di mobilità sostenibile L’Aci è in prima linea per questa rivoluzione Sul web È possibile consultare lo speciale Motori in Sicilia e Calabria sul sito www.corrierede lmezzogiorno.it Car e bike sharing, Palermo diventa green di Angelo Pizzuto

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Lunedì, 13Novembre2017 www.corrieredelmezzogiorno.it

MotoriSTORIE, PERSONAGGI, CURIOSITÀ

L’ Automobile Club di Palermo, fufondato nei primi del novecentodal mecenate Vincenzo Florio, ilquale sviluppò una serie di attività

sportive che portarono alla realizzazionedella Targa Florio nel 1906.Da allora l’Aci Palermo si è concentrato

nello sviluppo di diversi ambiti di attivitàche afferiscono alle competenze di un en-te pubblico che eroga servizi agli automo-bilisti e che, in tal senso, deve inciderenelle scelte della città su materie che ri-guardano, tra le altre, la viabilità, il traffi-co, i parcheggi e la mobilità.L’Aci Palermo inoltre gode di una gran-

de tradizione sportiva, quale proprietariadelmarchio e dei diritti della Targa Florio.Ma la tradizione sportiva di Aci Paler-

mo non si ferma solo alla blasonata e ri-nomata a livello internazionale Targa Flo-rio, ma anche ad altremanifestazioni mo-toristiche che negli anni hanno rappre-sentato una importante storia di corse e dipassione come il rally della Conca d’Oro,la cronoscalata di Cefalù Gibilmanna ed ilFerrari Tribute, una rievocazione dellatarga mondiale con auto di costruzionedal 1906 al 1977 condotta in collaborazio-ne con Ferrari Spa, che negli ultimi anniha avuto grande successo di pubblico e dicritica.Dopo anni di chiusura e di incuria, la ex

Provincia regionale di Palermo ha riaffi-dato all’Aci le Antiche Tribune di Florio-poli, che ancora oggi rappresentano iltempio dell’automobilismo italiano ed in-ternazionale, costruite da Vincenzo Florionei primi del novecento quale stazione dipartenza, parco assistenza emeta di arrivodella Targa Florio.L’Aci Palermo ha già riattivato il com-

plesso di Floriopoli, consistente in diversiedifici che insistono sulla strada statale120 tra Termini Imerese e Cerda, ed inten-de apportare migliorie e interventi perrendere la location accogliente e suscitarel’interesse di appassionati e visitatori cheogni week end visitano le Tribune per fo-tografarle e visitarle.Nel corso di questi ultimi mesi Florio-

poli ha già ospitato vari eventi motoristicie promozionali per grandi case automo-bilistiche come la Maserati, che ha realiz-zato il servizio fotografico per la brochure«Un secolo di Maserati» e la Red Bull cheha realizzato a Floriopoli lo spot televisivocon il pilota di Formula 1 Daniel Ricciardo,canadese di origine siciliana, che ha su-

scitato un tripudio di appassionatiUn’Automobile Club dalle grande tradi-

zioni deve essere in grado di incidere nel-le scelte che l’amministrazione della cittàdi Palermo e della provincia adottano pergli automobilisti.Ed è per questo che l’Aci ha cercato insi-

stentemente un dialogo con il comune diPalermo per proporre ed attuare soluzio-ni che possano favorire gli automobilisti erendere più agevole il traffico e la mobili-tà.Queste iniziative si sono concretizzate

con la commercializzazione degli abbo-namenti di car sharing per la città di Pa-lermo, e con l’apertura di una stazione carsharing presso la sedeAci di viale delle Al-pi, che presto vedrà anche l’apertura di unmobility store Amat.Affidato all’Aci anche la vendita in

esclusiva del pass per accedere alla ztl (zo-na a traffico limitato) del comune di Pa-lermo.È inoltre in corso la definizione una

piazzola di parcheggio per bike sharing

con biciclette a pedalata assistita. È inol-tre in fase di partenza un programma diguida sicura nelle scuole condotto in col-laborazione con il comando dei Vigili Ur-bani di Palermo e le autoscuole conven-zionate Aci, per una serie di iniziative sul-la sicurezza stradale all’interno dellescuole palermitane e della provincia.Un’occasione di crescita soprattutto per i ipiù giovani.L’Aci Palermo ha inoltre condotto una

azione di riorganizzazione delle 18 dele-gazioni, economizzando i costi e poten-ziando l’offerta dei servizi amministrativiai soci ed agli utenti quali le pratiche au-tomobilistiche, il pagamento dei bolli, ipassaggi di proprietà e tutti questi servizinecessari agli automobilisti che, nellamaggior parte dei casi, possono essere af-frontati e risolti in giornata presso i nostriuffici o gli uffici del Pra (Pubblico registroAutomobilistico) che sono per legge affi-dati alla gestione dell’Aci.

presidente Aci Palermo© RIPRODUZIONE RISERVATA

La città sta crescendoe oggi deve puntarea un sistemadi mobilità sostenibileL’Aci è in prima lineaper questa rivoluzione

Sul webÈ possibileconsultare lospeciale Motoriin Sicilia eCalabria sul sitowww.corrieredelmezzogiorno.it

Car e bike sharing,Palermo diventa green

di Angelo Pizzuto

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PA2 Lunedì 13 Novembre 2017 Corriere del Mezzogiorno

S ettanta anni di Ferrarisono un traguardo me-morabile. Unmomentostorico che ha visto i

fans del Cavallino Rosso impe-gnati per celebrarne il com-pleanno nell’arco dell’anno.Tra Calabria e Sicilia le suescuderie si sono alternate perraccontare e vivere questo an-niversario anche attraversol’esaltazione del senso di ap-partenenza alla loro grande fa-miglia rossa.In Calabria, lo storico Club

di Catanzaro si è confermatotra i migliori a livello mondia-le, grazie alla performance di-mostrata negli anni. La Scude-ria Ferrari catanzarese conti-nua, infatti, a cavalcare gli otti-mi risultati già ottenuti nel2016, quando ha chiuso l’annocon numeri da record, desti-nati a crescere nel 2017. Datialla mano, il club calabrese siè, così, posizionato al sesto po-sto nella classifica mondiale esi è imposto al quarto posto alivello nazionale. Si tratta di untraguardo che è il frutto di unlavoro costante maturato neltempo.Non è un caso, infatti, che il

club catanzarese si è piazzatoal primo posto per maggioreincremento di iscritti negli ul-timi quattro anni. «La passio-ne, il fascino e la storia per ilCavallino Rampante, con lesue splendide auto, non tra-monta mai», ha spiegato rag-giante Mimmo Tiriolo, presi-dente della Scuderia FerrariClub Catanzaro e delegato re-gionale calabrese della Scude-ria Ferrari Club.Del resto a tracciare il per-

corso del Club sono i suoi nu-meri: oltre 320 soci destinatiad aumentare. Ma anche lemanifestazioni organizzateper celebrare la Ferrari sonostate tantissime, sia in Cala-bria che, fuori regione, in Basi-

licata, Puglia e Sicilia. Tra que-sti il Decimo Meeting Ferrariin Calabria, celebrato lo scorsogiugno che ha visto giungere aLe Castella, in provincia diCrotone, circa 70 Ferrari pro-

venienti da tutta Italia per ani-mare la cittadina turistica io-nica.Ospite d’eccezione della

kermesse è stato FernandoMasi, soprannominato anche

diversi eventi che hanno avutosoprattutto uno scopo benefi-co.Così è stato lo scorso otto-

bre con l’organizzazione dellegiornata «Dona il sangue Ros-so» che ha visto la partecipa-zione di numerosi donatori.Per i tifosi Ferrari di San VitoLo Capo questo è stato l’annodella svolta. Quello che, infatti,era nato dalla semplice passio-ne di un gruppo di tifosi dellaRossa, è diventato un club uffi-ciale della Ferrari che è statotenuto a battesimo nella stori-ca sede di Maranello.L’associazione ferraristi Tri-

nacria ha così compiuto unsalto di qualità ed è diventaScuderia Ferrari club San VitoLo Capo. Al battesimo a Mara-nello la Ferrari è stata rappre-sentata da Mauro Apicella, di-rettore operativo di ScuderiaFerrari club. Non è stato dameno il Club Ferrari Cataniache, ormai da diversi anni, in-treccia la propria attività con leazioni di beneficienza rivolte asostenere diverse associazionisociali impegnate sul territo-rio.A contraddistinguere le

Scuderie Ferrari siciliane e ca-labresi è senza dubbio il loroentusiasmo, sempre animatoda un cuore che batte forte perrendere omaggio al marchioche più di ogni altro rappre-senta l’eccellenza made inItaly.Per tutti loro, naturalmente,

non poteva mancare l’appun-tamento al Mugello di fine ot-tobre scorso dove i vertici dellaFerrari hanno voluto premiarei numerosi fan del CavallinoRosso.Sicilia e Calabria, quindi,

unite dalla grande passioneper le Ferrari e i suoi straordi-nari piloti.

Concetta Schiariti© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’evento

Tra Calabria eSicilia lescuderie dellaFerrari si sonoalternate perraccontare evivere i 70 annifesteggiati dalCavallinoRampante, unanniversariocelebratoancheattraversol’esaltazionedel senso diappartenenzaalla loro grandefamiglia rossa.L’appuntamento per tutti igrandiappassionati diFormula Uno èovviamenteper il Mugello

Le immaginie i fansNelle fotouna seriedi momentidei pilotidella Ferrariin pistae tra i tifosiIl CavallinoRampantesuscita sempregrandeentusiasmo

Sicilia e CalabriaLa passioneper la Ferrari

Nelle due regionici sono numerosi clubche seguono da semprele gesta sportivedei piloti di Formula UnoFeste per i 70 annidella scuderia

70sono gli anni del CavallinoRampante , un traguardomemorabile che saràfesteggiato da tutti i fan clubitaliani (e non solo). Mobilitatigià in Sicilia e Calabria.

il pittore delle Ferrari per lasua dinamica e veloce esecu-zione di pittogrammi dedicatial mondo della formula Uno.Le sue opere toccano temati-che di forte impatto sociale eambientale.Dal canto suo, anche il Club

di Reggio Calabria non è statoda meno. Per celebrare il Set-tantesimo compleanno dellaFerrari ha scelto di organizzareun evento particolare da ricor-dare nel tempo. Ha, infatti, in-titolato la piazza antistante ilPalasport di Pentimele a Reg-gio Calabria a Enzo Ferrari,«quale tributo alla figura piùimportante del motor-sport-planetario e fra le più rappre-sentative della storia della pe-nisola».I festeggiamenti del Cavalli-

no Rosso hanno animato, na-turalmente, anche le scuderieFerrari in Sicilia. A Palermo lostorico Club ha programmato

L’entusiasmo Sono state già fissate le prossime date delCampionato Italiano Velocità Montagna dellaprossima stagione. Il 2018 si presenta, infatti,ricco di novità. Tra queste, a destare sorpresa,sono state principalmente le indicazioni intornoalle tappe in cui si svolgeranno le dodicicompetizioni in calendario che prevedonodiverse new entry, una di queste è stataprogrammata in Calabria. Gli alfieri dellecronoscalate nazionali faranno così tappa, nel

mese di luglio, a Morano Campotenese inprovincia di Cosenza, appuntamento ormaistorico di campionato. A fare invece il suoingresso è l’appuntamento a Luzzi Sambucina,anche questo in provincia di Cosenza, che èstato calendarizzato nel mese di ottobre.Manca invece la tappa di Lamezia Terme inprovincia di Catanzaro che, per il prossimoanno, è saltata. (c.s.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il campionatoCronoscalata,tutte le novitàper il 2018

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 13 Novembre 2017PA3

L’itinerario

S alite in sella alla vostraVespa perché le dueruote sono il migliormodo per visitare la Si-

cilia. Il giro potrebbe iniziareproprio da Palermo, dalla sta-zione Centrale e poi da lì sem-pre dritto verso via Roma,piazza Sturzo, piazza Castel-nuovo, via Ruggero Settimo,via Cavour, la Cala, il Foro Itali-co per poi risalire da corso Vit-torio Emanuele per raggiun-gere i quattro mandamentidella città da Porta Felice aPorta Nuova attraversando iQuattro Canti, piazza Pretoriae la Cattedrale, ma qui sarà ne-cessario per un attimo scende-re dalla moto perché l’asse viaMaqueda-Cassaro è ormai deltutto pedonale. Se alle bellezzedel centro storico preferite lamontagna o il mare, sarà pos-sibile lasciarsi cullare dai tor-nanti di Montepellegrino perguardare la città dall’alto e poiscendere verso Mondello, laborgata marinara dei palermi-tani.Uscendo da Palermo invece,

sarà possibile imboccare lastrada statale 118, nel cuoredella provincia palermitana, eche giunge fino a Corleone,Prizzi, Bivio Filaga, Raffadali eSiculiana. Si snoda fra millecurve sulle alture dei monti Si-cani attraverso paesaggi e pa-

norami di assoluta bellezza.Da un punto all’altro della Sici-lia per attraversare la stradastatale 117bis e la strada statale640 che da Catania, giunge fi-no a Enna e scende dolcemen-te verso Agrigento. Dalla costaIonica al centro della Sicilia amille metri di quota, si scendepoi fino ai litorali sul Mediter-raneo che si snodano per cen-

tinaia di chilometri in direzio-ne est e ovest dalla località diAgrigento. Per gli amanti dellamontagna e delle curve, la Si-cilia può regalare tre itinerariunici attraverso l’Etna, le Ma-donie e i Nebrodi. Partendodall’Etna, la strada provinciale92 non è una strada come tan-te altre, lo spettacolo che ciporta ad ammirare tra pendii

scoscesi e curve a gomito è unitinerario assolutamente daprovare perché forse unico almondo. Dal Parco dell’Etna almar Tirreno attraversando l’af-fascinante Parco deimonti Ne-brodi. La strada statale 117 par-te da Nicosia per raggiugnereMistretta e Santo Stefano diCamastra. La statale 289 attra-versa la provincia di Messina

da Cesarò, a San Fratello e San-t’Agata di Militello. Infine nonpuò mancare un giro per leMadonie, da Cefalù a PetraliaSottana scoprendo il parco na-turalistico dell’isola con lapossibilità anche di avvicinarela fauna del luogo. Sempre dalborgo di Cefalù, attraverso unpercorso che si diparte dal li-torale Tirrenico, si giunge aCampofelice di Roccella attra-versando la splendida naturadel Parco delle Madonie e iborghi madoniti.Ma è tutta l’isola ad essere

ricca di inestimabili tesori.Provate ad esempio ad andarea Taormina in moto percor-rendo da Giardini Naxos lastrada statale 114 e poi la stradaprovinciale 10. Vi troverete da-vanti ad un panorama mozza-fiato: mare con mille sfumatu-re di blu, centinaia di chilome-tri di costa e sullo sfondo l’Et-na che d’inverno si colora dibianco. E ancora più a sud ver-so Ragusa Ibla, dove l’autostra-da si ferma per lasciare spazioalle strade provinciali più belleche si snodano all’interno del-la valle del Barocco. A proposi-to del Barocco da Ispica a Notoper raccontare un’altra storiadella Sicilia, che poco ha a chefare con Normanni, gli Arabi oi Borboni ma che è pronta asvelare secoli di dominazioniin un melting pot di culture.Dagli splendidi scenari natu-rali di Cava Ispica al trionfo delbarocco di Noto, dai luoghi diMontalbano alla punta estre-ma dell’isola con l’isola di Ca-popassero.

Roberto Chifari© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha conferito ilriconoscimento «Tessera Preziosa del MosaicoPalermo» a Giuseppe Genchi, fondatore del Museostorico dei motori e dei meccanismi del Sistemamuseale dell’Università di Palermo. La collezione delmuseo, ubicato all’interno della cittadellauniversitaria in viale delle Scienze, ha recentementericevuto dall’American Society of MechanicalEngineers (Asme) il prestigioso premiointernazionale «Historic Mechanical Engineering

Heritage Collection», il primo riconoscimento diquesto tipo che viene concesso ad una entitàmuseale nell’ambito della storia della meccanica inItalia. Il riconoscimento conferito dall’Asme siinserisce nell’ambito del programma History andHeritage Landmarks, attraverso il quale sonopromossi a livello internazionale importanticollezioni, siti e reperti di elevato valore storico etecnico. (r.c.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’eventoRiconoscimentoper Genchidal sindaco Orlando

Da Palermo ai Nebrodi: tour in VespaSulla due ruote per visitare paesaggi, monumenti storici e le più belle zone dell’isola

Il fascinoLa Vespa,ancoraoggirestail simbolodell’Italia,che vuolecrescere

Il luogo

● Palermo èuna delle tappepiù importantinel tour invespa in Sicilia:dalla stazioneCentrale e poida lì sempredritto verso viaRoma, piazzaSturzo, piazzaCastelnuovo,via RuggeroSettimo, viaCavour, la Cala,il Foro Italicoper poi risalireda corsoVittorioEmanuele perraggiungere iquattromandamentidella città.

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PA4 Lunedì 13 Novembre 2017 Corriere del Mezzogiorno

La storia I l «Preside Volante» nel 1959, dopo averacquistato una Maserati, inizia a partecipare allacategoria «Sport 2000» ottenendo significativirisultati, tra cui la cronoscalata Monte Erice.

Successivamente, Vaccarella diventerà pilotaufficiale Ferrari e Alfa Romeo. In Formula 1 disputòquattro gran premi in tre diversi campionati: il GranPremio d’Italia del 1961, 1962 e 1965rispettivamente con le scuderie De Tomaso, Lotuse Ferrari, ed il GP di Germania del 1962 con la

scuderia Porsche. l suo primo successointernazionale è quello alla 24 ore di Le Mans del1964, in coppia con Jean Guichet, al volante di unaFerrari 275 P. Partecipò con particolari impegno efrequenza alla Targa Florio che vinse nel 1965 incoppia con Lorenzo Bandini, nel 1971 con ToineHezemans e nel 1975 con Arturo Merzario, nellasua ultima gara da pilota.

F. C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

In garaNel 1959 partecipòa «Sport 2000»con la Maserati

Vaccarella il preside volante«Io, tra Ferrari e Agnelli»Il pilota siciliano oggi ha 84 anni: «Enzo era un uomo forte, colto ed elegante,purtroppo lavoravo a scuola e non potevo dedicarmi interamente alle corse»

G li amanti dell’automo-bilismo lo ricordanocome «Il preside vo-lante». Quando saliva

sul bolide faceva sognaregrandi e piccoli. Oggi NinniVaccarella ha 84 anni e ricordacon emozione i suoi annid’oro. È considerato uno deimigliori specialisti di semprenelle corse stradali e lui lo sabene. Lo invitano ovunque,quasi sempre come ospited’onore e nessuno ha mai di-menticato le emozioni che tra-smetteva in pista. Diciannoveanni di gare con quattro parte-cipazioni in F1 e tre afferma-zioni alla Targa Florio. Vacca-rella è, insieme a UmbertoMa-glioli e al belga Olivier Gende-bien, l’unico uomo al mondoad aver vinto tre edizioni dellaTarga Florio. Già da bambinoera affascinato dalle corse edalle automobili in generale,ma dopo la morte del padre edopo aver conseguito la laureain giurisprudenza dovette de-dicarsi a gestire l’istituto tecni-co commerciale «Oriani» pri-vato di proprietà della sua fa-miglia.Ma questo non gli impedì di

seguire la sua passione, riu-scendo a coniugare entrambile cose. Ed è proprio per que-stomotivo che quando comin-ciò a correre, lo chiamaronosin da subito «il preside volan-te». Nel 1957 compra la suaprima auto, una Lancia Aurelia2500 e con lei si cimenta in al-cune gare locali in salita men-tre le prime soddisfazioni arri-vano due anni più tardi conl’acquisto di una Maserati2000. Il professore inizia cosi afarsi notare conquistando pa-recchie gare anche nel nordItalia e trionfando nel GranPremio di Pergusa. Nella sualunga carriera si divide tra le

Ferrari e l’Alfa Romeo. Un veroe proprio beniamino dei tifosisiciliani, divenendo il simbolodella Targa Florio. E quandogli chiedi se ha nostalgia diquegli anni, lui con il suo sor-riso disarmante risponde cosi:«La nostalgia a cosa serve? So-no ricordi bellissimima non sivive solo di quello. I ricordi so-no dei flash. Credo di aver per-so il conto delle gare disputatealla Targa. Di sicuro è una dellemanifestazioni più importantidel mondo per anzianità e pervalore tecnico e quindi hascritto pagine bellissime del-

l’automobilismo». Ma il pro-fessore non ha dimenticato ilbrivido della corsa.«Sono tante le emozioni che

ho provato , quelle che ho vin-to hanno un significato mag-giore. La Targa che ricordo conpiù emozione è indubbiamen-te quella della prima vittoria. Ilprimo amore non si scordamai». Ma quando Vaccarellacomincia a ricordare Enzo Fer-rari non nasconde l’emozione.«Era un uomo forte, colto, in-telligente e incuteva un po’ ditimore a differenza di altri per-sonaggi dell’epoca come Gio-vanni Agnelli che invece timettevano a proprio agio».Ninni Vaccarella si racconta elo fa con l’entusiasmo di chi sache l’automobilismo è statotutta la sua vita. «Un po’ mi di-spiace non essermi dedicatocompletamente alle corse vi-sto che è stata la mia unica epiù grande passione. Lavoran-do a scuola, quando si faceva-no le prove io potevo dedicaresolo il 50% del mio tempo. Maciò non mi ha fermato e ho ot-tenuto risultati enormi. Facevodelle pole position, dei tempinotevoli nelle sessioni di prova

Il professore oggiNinni Vaccarella ha 84 anni

e vincevo su ogni pista. Mi al-lenavo molto e alla fine cono-scevo il tracciato alla perfezio-ne. Durante la gara in ognimomento sapevo dove mi tro-vavo, com’era la curva che sta-vo affrontando ed il suo rag-gio, e conoscevo naturalmentequello che sarebbe seguito, seun tratto veloce oppure un tor-nante». Aggiunge: «Alla Targaho davvero percorso migliaiadi giri. Unamedia di trenta giriall’anno e ho totalizzato, in tut-ta la mia carriera, circa 500 gi-ri. Ogni tornata conta 72 chilo-metri, quindi facendo un bre-ve calcolo ho percorso alla Tar-ga la be l lezza di 36 .000chilometri totali».Le corse su strada, in quegli

anni, erano molto pericolosema la passione faceva passareogni timore. Vaccarella cosìconclude: «Iomi reputo un so-pravvissuto. Una volta precipi-tai in un burrone ma fortuna-tamente la macchina non pi-gliò fuoco e ne uscii con unbraccio rotto. Non c’erano lemisure di sicurezza come og-gi, era più rischioso».

Francesca Capizzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

I trionfi

● Nel 1957 hacomprato lasua prima auto,una LanciaAurelia 2500,cimentandosi nalcune garelocali in salitamentre leprimesoddisfazionisono arrivatedue anni piùtardi conl’acquisto diuna Maserati2000.

● Il prof hainiziato cosi afarsi notareconquistandoparecchie gareanche nel nordItalia etrionfando nelGp di Pergusa.La sua carrierasi è divisa tra leFerrari e l’AlfaRomeo.

Il patrondella FerrariA destra EnzoFerraricon RobertoNosetto(a sinistra)e il pilotaGillesVillenueve( destra)Ferrari è ilsimbolo dellequattro ruote

GrandeappassionatoA sinistraGiovanniAgnelli,ex presidentedella Fiat edella Juventus,che ha seguitola Ferrarisemprecon grandepassione eattenzione

Pilota Vaccarella in una foto d’epoca

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 13 Novembre 2017PA5

Lo sviluppo Il progettoFondata in Spagna, ora guarda con interesse al MezzogiornoFondata a Barcellona nel 2015 da Oscar Pierre e SachaMichaud, la startup di nome «Glovo» offre un servizio ondemand, occupandosi di acquistare, ritirare e consegnarequalsiasi cosa venga ordinata tramite la sua applicazione. Ilservizio viene portato a termine in meno di un’ora da corrieriindipendenti – chiamati Glover – ed è attualmente disponibilein Spagna (a Barcellona, Madrid, Valencia, Saragozza, Siviglia,

Málaga, Bilbao, Palma e Gijón), in Francia (a Parigi), inPortogallo (a Lisbona), in Cile (a Santiago) e in Italia (a Milano,Roma, Catania e Palermo). L’app può essere scaricatagratuitamente sia nell’App Store sia nel Play Store ma ilservizio è accessibile anche dal web, attraverso il sitoInternet. (v.c.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

D opo Milano e Roma, ilservizio di «anythingdelivery» arriva in Si-cilia, precisamente a

Catania e a Palermo. L’app cheporta il nome di «Glovo» con-sentirà anche agli utenti sici-liani di acquistare e riceveretutte le tipologie di prodottoda qualsiasi ristorante e nego-zio presente nelle due città. Sitratta di un nuovo tipo di eco-nomia on demand a portata diclic ma soprattutto un modonuovo di soddisfare i bisogniquotidiani. Tramite l’app, in-fatti, è possibile ordinare qual-siasi prodotto: non solo pran-zo e cena, ma anche la spesa,articoli da regalo, fiori e moltoaltro. In mezzora al massimol’ordine viene consegnato alcliente da un glover (uno deicorrieri di Glovo), che può es-sere seguito sull’app in tutte lefasi del processo, dalla presain carico, al ritiro, fino all’arri-vo a destinazione.In Italia Glovo si è costruita

una rete solida e fedele, com-posta da oltre 100.000 utenti,1.000 partner e 2.000 gloverche risulta in continua espan-sione, anche a livello territo-riale, grazie al continuo inve-stimento in contenuti di quali-tà e funzionalità all’avanguar-dia. Tanti i ristoranti ed inegozi tra Catania e a Palermoche ad oggi hanno aderito alservizio di consegne a domici-lio ma l’offerta verrà arricchitacostantemente, sia per soddi-sfare la varietà di desideri de-gli utenti sia per favorire gliimprenditori locali, che po-tranno beneficiare di una nuo-va fonte di guadagno entrandoa far parte della rete di partner.Naturalmente, Glovo porterà aCatania e a Palermo anche

parazione. Una volta confezio-nato, questo viene consegnatoal glover che effettua la conse-gna. Si riesce a garantire unaconsegna molto rapida perchéi corrieri coprono al massimoun raggio di 2,5 chilometri trail punto di ritiro dal ristoranteal punto di consegna al domi-cilio del cliente, garantendocosì che il cibo arrivi caldo. Ilcliente può pagare online concarte di credito e di debito al

flotta iniziale di glover, in bici-cletta o motorino, è già piutto-sto numerosa: sono circa 60 iragazzi che collaborano con lastartup per soddisfare le ri-chieste; ma la ricerca di corrie-ri è ovviamente ancora attiva,con l’obiettivo di formare unasquadra sempre più numerosacosì da riuscire a portare a ter-mine tutti gli ordini.

Venera Coco© RIPRODUZIONE RISERVATA

Glovo in Sicilia,la rivoluzionedel «delivery»

Dai negozi ai ristoranti:l’app realizza le consegnea domicilioIn bicicletta o motorinosono oltre sessantai ragazzi a Catania e Palermoche collaboranocon la startup spagnola

momento dell’ordine con lamassima sicurezza ed in casodi errore nell’ordine, McDo-nald’s rimborserà il clienteriaccreditando, tramite le stes-se modalità di pagamento uti-lizzate in fase di ordinazione,l’importo totale del prodottomancante oppure assegnandoall’utente un ‘codice promo-zionale’ fruibile per effettuareun ordine successivo. Come aCatania, anche a Palermo la

McDelivery, il servizio di con-segne a domicilio di McDonal-d’s, che cura in esclusiva in Ita-lia. Una volta effettuato l’ordi-ne, il sistema Gps avvisa il ri-storante del suo arrivo e,conseguentemente, dell’arrivodel glover stesso. Ogni risto-rante ha un tablet dedicato allaMcDelivery sul quale viene vi-sualizzata la notifica dell’ordi-ne, contemporaneamente in-viato in cucina per la sua pre-

Il personaggioMatteoPichi è ilcountrymanagerper l’Italia

La sfida

● Matteo Pichi,CountryManager diGlovo Italia, haspiegato labontà delprogettotecnologico:«Volevamo cheil processo diespansioneiniziasse inSicilia, inquantoamiamoquestoterritorio ecrediamotantissimonelle suepotenzialità.Tutto starispondendoalla grande enon vediamol’ora disfrecciare con inostri zainigialli a serviziodei cittadinicatanesi epalermitani. Cisarà dadivertirsi».

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PA6 Lunedì 13 Novembre 2017 Corriere del Mezzogiorno

Il personaggio Antonio Fuoco debutta nei kart all’età di 4 annie corre in diversi campionati europei, salendodalle categorie junior alla KF2 nel 2012, terzonella WSK Euro Series e quarto nell’EuropeoKF2 CIK-FIA. Nel 2013, dopo essere statopreso in carico da Zanarini ed essere entratonei programmi del Ferrari Driver Academy,debutta sulle monoposto, correndo nella nuovaserie Formula Renault 2,0 Alps. Nel 2014prende parte alla Formula 3 Europea. Nel 2015

corre in GP3 nel team Carlin. Nello stesso anno,la Ferrari lo sceglie per correre il primo giorno ditest in-season seguenti al Gran Premiod’Austria. La stagione in F2 non inizia bene,Fuoco conquista un solo podio in Austria al RedBull Ring. Le cose migliorano nella secondaparte di stagione dove conquista una vittoria etre podi tra le gare di Spa e Monza. A queste si èaggiunto, ad ottobre scorso, il terzo posto sulcircuito di Jerez. (c.s.)

Chi èA 4 anniha debuttatonel karting

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di Crucoli, per gareggiare inuna pista sperduta di go-kartdi fronte al mare, alla guida diuna kart costruita da papà Ga-briele. Antonio aveva solo 4anni e respirava la polvere del-l’avventura. «È normale che unpadre senta quotidianamenteil proprio figlio – rispondecandidamente Gabriele Fuo-co, come se parlasse di un ra-gazzo che studia semplice-mente fuori all’università – Ènormale che io voglia saperecome stia e cosa stia facendo.La sua giornata è stracolma diimpegni ma è normale che

C ontinua a tagliare im-portanti traguardi il ca-labrese Antonio Fuoco,enfant prodige del Ca-

vallino Rampante. Oggi è unodei piloti di sviluppo della scu-deria Ferrari di F1. Il suo è unsognomozzafiato che si realiz-za perché animato da una pas-sione per i motori che sa di vi-ta vera. Anni di studio, di im-pegno a testa dritta, che lohanno visto e continuano a ve-derlo pienamente coinvoltonella sua favola, per tracciarela sua strada dentro la grandefamiglia della Ferrari. A fare daapripista sono stati gli ottimirisultati ottenuti nel 2012 alsuo debutto nella KF2 – dove siè classificato terzo nella WSKEuroseries – e i progressi di-mostrati nei test svolti al vo-lante della Formula Abarth,che hanno permesso al giova-nissimo Antonio di entrare uf-ficialmente, in quello stessoanno, a far parte della FerrariDriver Academy.Nel 2015 Fuoco passa alla

prestigiosa GP3 (categoria dicontorno della F1) con il teamCarlin. Nello stesso anno,l’esordio di Antonio Fuoco suuna vettura di F1, nei test sta-gionali sul circuito di Spiel-berg proprio al volante dellaFerrari SF15-T. E poi, nel 2016,campionato di GP3, cambian-do però casacca per passare alteam italiano Trident. Il resto èla favola di oggi. Di un ragazzo,con la rossa nel cuore, che nonfa passare un giorno senzaaver sentito i suoi genitori,proprietari di un’azienda dicalcestruzzo a Cariati, in pro-vincia di Cosenza. Ed è qui chela sua storia ha inizio, graziealla passione per le go-kart delpadre che lo portava con sé.Insieme andavano a Torretta

Antonio Fuoco,dalla Calabriaalla Formula Uno

Originario di Cosenza,è oggi uno dei pilotisu cui punta la FerrariIl padre Gabriele:«Mio figlio è speciale»

In pistaA sinistraAntonioFuocomentregareggia,in bassola fotopiccoladel pilota

Antonio faccia sacrifici, sonoquelli che ti fanno crescere. Èun grande onore far parte del-la squadra della Ferrari ma,per continuare a farne parte,bisogna solo impegnarsi e la-vorare seriamente. E lui tuttoquesto lo sa, perché è un ra-gazzo serio e molto umile».L’impegno costante del giova-ne calabrese è testimoniatodai suoi traguardi. Ad inizioottobre scorso sul circuito diJerez, è salito sul podio, purpartendo soltanto quindicesi-mo in seguito ad una bruttaqualifica. Nonostante un avvio

di gara poco convincente, il pi-lota calabrese ha saputo sfrut-tare al meglio la sua strategiadi gara, montando le copertu-re più morbide nel secondostint e recuperando diverseposizioni già prima dell’in-gresso della Safety Car, dovutoad un contatto tra Albon e Fer-rucci, che ha messo quest’ulti-mo fuori gara. Alla ripartenzaAntonio Fuoco si è reso prota-gonista di una serie di sorpassiche lo hanno portato in terzaposizione, tenuta a denti stret-ti fino al traguardo. A seguirecon trepidante passione il

campione calabrese è tutta lasua terra. Così, ogni anno, inestate a Cariati, sua cittadinanatale in provincia di Cosenza,è diventato un appuntamentofisso la festa organizzata peracclamare il giovane pilota eper dimostrargli grande affet-to e sostegno. Nello splendidoscenario del Castello Flottavengono chiamati a raccolta isuoi amici e tantissimi tifosiche chiaramente hanno datovita ad un fan club che porta ilsuo nome.

Concetta Schiariti© RIPRODUZIONE RISERVATA

Velocità Montagna, vince ScolaÈ del Sud il campione d’Italia

È calabrese il vincitore in assoluto del cam-pionato italiano Velocità Montagna 2017.A salire sul podio, innalzando la coppa alcielo, è stato Domenico Scola, 26enne di

Cosenza. Il pilota della scuderia Jonia Corse sullaOsella FA 30 Zytek, prototipomonoposto si è im-posto in assoluto e nella sua categoria di gruppoE2SS. Al momento della proclamazione il suopensiero è immediatamente volato al nonno, Do-menico Scola, lo storico re delle cronoscalate.Nel dedicare la vittoria ai suoi cari ha aggiunto:

«Cosciente che avrei dovuto rispettare la tradi-zione di un nome e un cognome che pesavano,ho scelto di mettermi in gioco». Ma la strada dichi, in Calabria, ha deciso di vivere l’adrenalinadelle competizioni in salita è animata da diversigiovani campioni, che certamente passerannoalla storia del Campionato Italiano Velocità Mon-tagna. Tra questi, Gabry Driver, 32enne di Rendein provincia di Cosenza è il vincitore nazionaledel Campionato Italiano Velocità Montagna per

la categoria E1- Italia di classe 1400. Per l’interastagione, l’alfiere della scuderia «KronoracingGabry Driver» ha percorso l’Italia, da nord a sudsenza mai fermarsi. Ha scalato tutte le piste dimontagna con la sua Peugeot 106 – kit sportivo,totalizzando ben 32 punti che lo hanno posto, inmodo incontrastato, in cima alla classifica. Si ècosì coronato un sogno che lo ha visto crescere inpista già dall’età di cinque anni. Ha iniziato suigo-kart. Poi, cavalcando anche lemoto e lemoto-cross, dal 2005 si è seduto a bordo delle sua vet-tura per giungere nel 2010 a vincere il campiona-to nazionale degli under 25. Da quel momento,per lui e le sue potenti quattro ruote sportive èstato un susseguirsi di campionati e vittorie.Giunge da Cosenza, anche, Mirko Paletta, che,appena esordiente nella categoria E1Italia 1400, siè subito posizionato in terza posizione tagliandoil traguardo a bordo della sua auto «bicilibrica».Non è stato da meno il cosentino Claudio Gulloche si è imposto nella categoria E1 Italia 1150 Mo-tor. E poi da Reggio Calabria è salito sul podio Lu-ca Ligato che ha conquistato la sua coppa a bordodella Osella 2000 tagliando il traguardo della ca-tegoria CN 2.

C. S.© RIPRODUZIONE RISERVATA

❞Gabriele FuocoMio figlioAntonioè un ragazzo serio eumile, per la FormulaUno famolti sacrifici

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 13 Novembre 2017PA7

Targa Florio, lasfidadeimotori inSiciliaEccocomelagaraètornatasullestradeDa Agostini a Marco Lucchinelli: i campioni che hanno partecipato alla manifestazioneD opo 87 anni è tornata

in Sicilia, la Targa Flo-rio motociclistica de-dicata alle due ruote

storiche. La kermesse si è di-sputata lo scorso weekend suitornanti delle Madonie, ed èstato subito un tuffo nel passa-to per una gara che aveva il sa-pore della nostalgia. Ideata al-l’inizio del Novecento da Vin-cenzo Florio per anni si è di-sputa ta ne l parco de l l eMadonie, tra le province di Pa-lermo, Messina e Caltanisset-ta. Negli anni Trenta lo sposta-mento a Palermo, all’internodel parco della Favorita, finoall’ultima edizione disputatasidurante la guerra nel 1940.Da allora un lungo periodo

di pausa che aveva portato allascomparsa di una gara che peranni aveva accolto i più impor-tanti piloti delle due ruote conle migliori case costruttive acontendersi il titolo più ambi-to. Un filo che ha unito i cam-pioni del passato a quelli chehanno segnato il proprio no-me al mondo del motocicli-smo.Dal campione del mondo

GiacomoAgostini a GuidoMe-da che è stata la voce ufficialedelle gare, dal pilota della Tar-ga Florio su quattro ruote Ar-mando Vaccarella a quello del-la Parigi Dakar Ciro De Petri. Epoi il campione del mondo1981, Marco Lucchinelli, altripersonaggi legati al mondo

delle due ruote come Gian-franco Bonera, Renzo StefanoPasolini, Mattia Pasini. Ma inSicilia sono arrivati anche i pi-loti della Dakar, a partire daEdi Orioli, vincitore per quat-tro volte dellamaratona africa-na, poi Claudio Terruzzi, rego-larista e pilota d’Africa, e Fran-co Picco, più volte secondo allaDakar e due volte vincitore nelRally dei Faraoni.Tante lemoto che hanno sfi-

lato dalle tribune di Floriopoli,la cittadina da cui è partito ilsogno della Targa Florio.Al sabato hanno sfilato le

moto più belle: unaMVAgustaportata alla vittoria da Giaco-mo Agostini, la Benelli 500Grand Prix 1968 costruita in unsolo esemplare per Mike Hai-lwood, la Benelli 500 di JarnoSaarinen, la Yamaha YZR 500PW 86 campione del mondocon Edd ie Lawson , unaYamaha 750 OW 31, poi Honda3 cilindri, Gilera, Guzzi, Frera ele protagoniste della Dakar Ca-giva Elefant, Yamaha 750.L’edizione 2017 ha avuto quat-tro categorie di moto ammes-se e si è articolata in diversespecialità: moto historic in untratto chiuso al traffico a ridos-so di Floriopoli; electric-bikeche hanno percorso i 62 chilo-metri del piccolo circuito delleMadonie; stradali/scooter-classic che hanno fatto un girodel medio circuito; moto mo-derne su un percorso di 208km, teatro delle 11 precedentiedizioni motociclistiche del1920-1930.

Roberto Chifari© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’evento I dettagli ancora non sono stati svelati maqualcosa già si sa. L’edizione numero 102 dellaTarga Florio si terrà dal 26 al 29 aprile 2018. Lo hafatto sapere il presidente dell’Automobil Club diPalermo Angelo Pizzuto: «Ho il piacere dicomunicare a tutti gli appassionati e tifosi – hascritto in una nota lo scorso agosto il presidentePizzuto – che, d’intesa con Aci Italia ed Acisport, la102esima edizione della Targa Florio si terrà dal 26al 29 aprile 2018». A maggio invece, toccherà alla

Targa Florio Historic Rally (3-5 maggio 2018).L’appuntamento del Campionato italiano rallyautostoriche è l’occasione per rivedere sulle stradesiciliane macchine, ma anche piloti, che quellepagine di storia dei rally le hanno scritte.Ad ottobre del 2018 invece sarà tempo della TargaFlorio Historic Rally Classic. La competizione diregolarità storica si svolgerà sempre sulle Madoniedal 4 al 7 ottobre e ripercorre le parti importantidella storia dell’automobilismo. (r.c.)

L’annuncioLa 102esimaedizionead aprile 2018

In garaMolte moto hannosfilato dalle tribunedi Floriopoli, la cittadinada cui è partito il sogno

Pillone di storia Nelle foto immagini d’epoca della Targa Florio

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PA8 Lunedì 13 Novembre 2017 Corriere del Mezzogiorno