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Jean-Marie Floch FRANCOANGELI COLLANA DIRETTA DA VANNI CODELUPPI IMPRESA, COMUNICAZIONE, MERCATO- NUOVA SERIE BRICOLAGE ANALIZZARE PUBBLICITÀ, IMMAGINI E SPAZI

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HBRICOLAGE

L’opera di Jean-Marie Floch è stata caratterizzata da una pratica della contamina-zione, dal desiderio inesauribile di mettere in discussione schemi prestabiliti e luoghicomuni, per introdurre al loro posto nuove interpretazioni del mondo e diversi signi-ficati della società. Tutto il suo lavoro dunque è stato caratterizzato – in una parola –dal bricolage.

Il presente volume è una raccolta di testi, prevalentemente dedicati alla pubblicità,molti dei quali difficilmente reperibili, pubblicati in riviste poco note o non più ristampati.L’idea di fondo è quella di rendere un’ulteriore testimonianza del lavoro di Floch perla ricerca sociosemiotica, raccogliendo un certo numero di scritti che illustrinocome la scienza della significazione e dei linguaggi possa intervenire in ambiti moltodiversi della vita quotidiana e della socialità, della cultura e della comunicazione.

Jean-Marie Floch (1947-2001) è stato fra i principali fondatori della semiotica visiva contempo-ranea e dell’analisi semiotico-testuale della comunicazione pubblicitaria. Tra i suoi lavori: Formedell’impronta (Meltemi, 1986), Semiotica, marketing e comunicazione (1990), Identità visive (1995),questi ultimi due pubblicati da FrancoAngeli.

FrancoAngeliLa passione per le conoscenze

Jean-Marie Floch

FRANCOANGELI

COLLANA DIRETTA DA VANNI CODELUPPI

IMPRESA, COMUNICAZIONE, MERCATO-NUOVA SERIE

Jean-Marie Floch

BRICOLAGE

BRICOLAGEANALIZZARE PUBBLICITÀ, IMMAGINI E SPAZI

640.5 19-02-2013 6:39 Pagina 1

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COLLANA FONDATA DA GIAMPAOLO FABRIS

DIREZIONE: VANNI CODELUPPI

Tutte le proposte di pubblicazione provenienti da autori italiani vengono sottoposte alla procedura del referaggio (peer review), fondata su una valutazione che viene espressa

da parte di due referee anonimi, selezionati fra docenti universitari e/o esperti dell’argomento.

IMPRESA, COMUNICAZIONE, MERCATONUOVA SERIE

Proseguendo nel solco già tracciato da questa storica Collana, l’intento è quello di favorire la comprensione della natura

e del funzionamento di tutti gli strumenti della comunicazione d’impresa,nell’attuale contesto sociale e di mercato.

È ormai largamente accettata l’idea che i fenomeni di consumo sianofenomeni economici, ma anche fenomeni di comunicazione;

una comunicazione rivolta soprattutto al consumatore: per delineareun quadro esaustivo ed aggiornato delle principali problematiche in questo ambito, non si potrà quindi prescindere da una spiccata

attenzione al mondo del consumo. Inoltre, per rendere conto delle mille sfaccettature della comunicazio-

ne d’impresa contemporanea, si cercherà di parlare di pubblicità, ma anche dei sempre più numerosi strumenti che l’esplosione

dei new media ha portato alla ribalta.Attingendo a diverse prospettive disciplinari, i volumi della Collana

vogliono essere strumenti di lavoro, di comprensione, aggiornamentoe approfondimento per i professionisti della comunicazione, ma anche per quanti a questo mondo si stanno affacciando.

Comitato scientificoRoberta Bartoletti (Università di Urbino Carlo Bo), Giovanni Boccia Artieri (Università

di Urbino Carlo Bo), Laura Bovone (Università Cattolica di Milano), Fausto Colombo(Università Cattolica di Milano), Luisa Leonini (Università di Milano), Marco Lombardi

(Università IULM di Milano), Gianfranco Marrone (Università di Palermo), Mario Morcellini (Università La Sapienza di Roma), Roberta Paltrinieri (Università

di Bologna), Domenico Secondulfo (Università di Verona)

I lettori che desiderano informarsi sui libri e le riviste da noi pubblicatipossono consultare il nostro sito Internet: www.francoangeli.it e iscriversi nella home page

al servizio “Informatemi” per ricevere via e.mail le segnalazioni delle novità.

FRANCOANGELIIMPRESA, COMUNICAZIONE, MERCATO-NUOVA SERIE

BRICOLAGE

COLLANA DIRETTA DA VANNI CODELUPPI

Jean-Marie Floch

ANALIZZARE PUBBLICITÀ, IMMAGINI E SPAZI

Edizione italiana a cura di Marialaura Agnello

Progetto grafico di copertina di Elena Pellegrini

Copyright © 2013 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy.

L’opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sul diritto d’autore. L’Utente nel momento in cui effettua il download dell’opera accetta tutte le condizioni della licenza d’uso dell’opera previste e

comunicate sul sito www.francoangeli.it

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Indice

Presentazione, di Marialaura Agnello

I. Pubblicità e comunicazione

1. Perunatopografiadelsenso:ilquadratosemiotico

2. Semioticaplasticaecomunicazionepubblicitaria

3. Ilcambiamentodiformulaeditorialedeiquotidiani

4. LetteraaisemiologidellaTerraFerma

5. Pubblicare/affiggere

6. Diariodiunbevitoredibirra

II. Immagini e visualità

7. Toulouse-LautreceLe divan japonais

8. Un NudodiBoubat

9. Un nido confortevolediBenjaminRabier

10.Lepecoresonocompletamenteprivedisensoestetico?

pag. 7

» 19

» 33

» 67

» 81

» 89

» 101

» 117

» 127

» 141

» 157

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III. Spazi e architetture

11. Scrivanieperdirigenti

12.Perunapprocciosemioticoaimateriali

13.LacasaBraunschweigdiGeorgesBaines

14. Lospaziodelmammut

Appendice.Unsemiologo innavigazione.ColloquioconGian-francoMarrone

Bibliografia

pag. 163

» 175

» 183

» 199

» 213

» 221

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Presentazione

di Marialaura Agnello

Siamo tutti bricoleursDeleuzeeGuattari

1. Contaminazioni e frontiere

Il lavorodiJean-MarieFloch, indispensabilepuntodiriferimentoteori-copersemiologiemassmediologi,maancheperstudiosidiartiedicultu-ra visuale, è stato caratterizzato da una rigorosa pratica della contamina-zione e della mescolanza, da un inesauribile desiderio di esplorare nuoviterritorimetodologicieulterioricontenentiteorici,dimettereindiscussio-neschemiculturaliricevutieluoghicomuniideologici,perrinvenireallo-ropostonuovimodellienuovimetodid’analisi,ecosìnuoveinterpretazio-ninelmondo,diversi significati della società1.È statocontrassegnato– in

1. Una ricostruzione circostanziata della biografia intellettuale di Jean-Marie Floch(1947-2001)nonesisteancora.Nel luglio2007presso ilCentro internazionaledi semio-ticadiUrbinosièsvoltoilconvegno“Bricolageesignificazione.JeanMarieFloch:pra-tichedescrittiveeriflessioneteorica”,coordinatodaGiuliaCerianieGianfrancoMarro-ne, chemirava a ricostruire i tratti essenziali del suo lavoro: nella rivista on line “E/C”(www.ec-aiss.it/archivio/tipologico/atti.php) sono adesso consultabili gli interventi diAle-xandescu,Alonso,Ceriani,Marsciani,Mazzalovo.MoltiutileinoltreMazzalovo(2008).Sivedanoanche i saggidiSemprini (1992)eCeriani (1997)che introducono, rispettivamen-te, leversioni italianediFloch(1990)eFloch(1997).Undialogocon lesuericerche lositrovasoprattuttonei testidiBertrand(2000),Calabrese (1985a,1999),Fabbri (1998),Lan-dowski(1989,1997),Semprini(1990,1992,1993,1997).UninteressantevolumecollettivocheriprendealcuneproblematichedellavorodiFloch,nell’incontrofecondofrasemioticaemarketingèFontanilleeBarrier(acura,1999).Inunsaggiorecentesullepratichesemioti-cheeleformedivita,Fontanille(2004)riprendeespressamentealcunispuntidellavorodiFloch.InItalia,glistudiosichehannoportatoavanti,all’internodellasociosemiotica,mol-tesueideeeprogetti,sonosoprattuttoCeriani(2001,2007),Codeluppi(1995,1996,1997),Ferraro(1998),Marrone(1999,2001,2007),Pezzini(2001),Pozzato(1995,2001).Suquestitemicfr.ancheivolumecuratidaGrandi(1994)eVolli(2003).StudiericerchesemiotichenelcampodelmarketingsonocomunquenelnostroPaeseormailanorma,comedimostra-noperes.moltiarticolipresentidellerivisteelettroniche“E/C”(www.ec-aiss.it)e“Ocula”(www.ocula.it).Perquelcheriguardainveceilprosieguodeglistudisullinguaggiovisivoel’immagine,cfr.Calabrese(1995b),CorraineValenti(1991),Corrain(2004).

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unaparola–dalbricolage.Terminedaintendere,intuttalasuafelice,po-liedricasignificazioneinterna.Nelcorsodiquesto lavoro,Flochè riuscitoamettere in relazioneam-

bitidistudiosostanzialmenteeterogenei,siadalpuntodivistaconcettua-le sia da quelli pratico emetodologico: da una parte la scienza della si-gnificazione,nellasuadeclinazionestrutturaleegenerativadiascendenzasaussuriana e hjelmsleviana; dall’altra parte il marketing, le scienze so-ciali, l’analisi delle comunicazioni di massa, la sociologia dei consumi,l’antropologia culturale, la storia dell’arte, lo studio della visualità. Cosìfacendo, questo intellettuale tanto rigoroso quanto capriccioso ha contri-buitononpocoall’estensionedelcampodi indaginedellasemiotica,cosìcomedeiterritorid’indaginedituttequestealtrediscipline,garantendoillororeciprocoarricchimento.Daqui,ladefinizionecheèstatadatadiluicomedi un “semiologodi frontiera”2, proprio per l’innovazione apporta-taall’internodellericerchedimercato,perl’aperturaconsentitaaglistudisemiotici, per l’ostinata volontà di coniugare teoria e pratica,mostrandocomelasemioticasiacapacediricercaapplicata,comeessapossaessereunefficace strumentometodologico incampi svariatidellavitaquotidia-na,equindipossa rivendicarediessereun’originalechiavedi letturaperfenomenieoggettidiversi,analizzati–ecompresi–dalmedesimopuntodivista:quellodei sistemieprocessidi significazione,dellagenerazionedel senso, della produzionedi significati nuovi apartireda continue tra-duzioniecontrattazioni, tradimentiedialoghifra linguaggi, testi,discor-siepratichesociali.Il suo percorso accademico e professionale mostra questa sorta di co-

stitutiva poliedricità. Innanzitutto, la formazione universitaria di storicodell’arteedistudioso–piùingenerale–dell’immagine,maanchediteo-ricodelleartiedell’estetica,cheresteràpresenteinfiligranaintuttoilsuosuccessivo lavoro di ricerca. In secondo luogo, l’impegno profondo in se-noalGruppodiricerchesemio-linguistiche(chesiriunivaperiodicamenteaParigineglianniSettantaeOttantasottoladirezionediAlgirdasJ.Grei-mas), al cui interno egli ha diretto il Laboratorio d’analisi del linguaggiovisivo.Infine,l’approdoalcampodelmarketing,dellacomunicazionepub-blicitariaedeldesign,che lohavistoprofessionalmente impegnatonell’I-stitutodiricerchedimercatoIpsos,perdivenireinfineconsulentedigran-deaziendeinternazionalipercontodiCreativeBusinesseDesignstrategy.Ma non va dimenticata altresì la sua attività di professore di Semiotica aParigieaLouvain,grazieallaqualehaformatodiversegenerazionidial-lievichehannocontinuatoisuoistudielesuericerche.

2.IlriferimentoèancoraaSemprini(1992).

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2. Opere principali

Laprincipale testimonianzadelcontributotrasversalediFlochallasemi-otica e alle scienze umane e sociali viene soprattutto dai suoi cinque libri,moltideiqualiraccolgonoscrittiericerchechevannodal1978al19973.

In Petites Mythologies de l’oeil et de l’esprit. Pour un sémiotique plasti-que (1985b), Floch introduce la nozione di semiotica plastica e il concet-todisemisimbolismo,cherinnovanoprofondamentelericerchesemiotichesui linguaggivisivi,sganciandolidalreferenzialismo(sipensiallanozionepeircianadiicona)edalpredominiocontenutisticodell’iconologia(sipensiaitrelivellipanofskianidelsignificato)4.Lesetteanalisicontenutenelvo-lume prendono in considerazione opere molto diverse (una fotografia, unquadro,unacasa,dueannuncipubblicitari,unfumetto),masioccupanoinfondotuttedellamedesimaproblematica:ilriconoscimentoeladefinizionediuna relazione tra ilvisibilee l’intelligibile, traunsignificante (visivo)eunsignificato(culturale),chesidà–perFloch–nonmediantemeccanismipresunti naturali e dunque universali, ma come risultato di un comples-soprocessodiproduzionedisenso,socialmenteestoricamentedetermina-to5.Aldilàdelriconoscimentofigurativodiun’immagine(talepercuipos-siamo dire che cosa essa ‘rappresenta’, ossia quali figure delmondo essa,mediante precisi codici culturali, ritrova e riproduce), accade spesso, no-taFlochriprendendounassuntoteoricodiHjelmslev,cheessaproducaul-teriorisignificatiusandospecificicodicicromatici,eideticie topologici. Inaltritermini,un’immaginesignificaduevolte:oraperciòcheraffigura,orapercomelofa.NeLes formes de l’empreinte (1986a), attraverso un’accurata analisi di

alcune fotografie di Cartier-Bresson, Doisneau, Brandt, Stieglitz e altri,Floch dimostra come non esista un solo, specifico linguaggio fotografico,e dunque una presunta natura indicale della fotografia, come pure spessoè stato sostenuto.Molto diversamente, ciascun fotografo produce e utiliz-zaaiproprifiniundiverso linguaggio,dimodocheogni testofotograficopossiedepropriediversitàestetiche, formesignificanti, logiche intrinseche.Iltutto,comunque,sullabasediunasortadimatricediscorsivaprofonda–anch’essalegataallevariazioniculturali–cheopponeunafotografia“refe-renziale”auna“mitica”,unafotografia“sostanziale”euna“obliqua”.Ogni

3.Una bibliografia completa dell’opera di Floch si trova inAppendice alla trad. it. diFloch(1986a).

4.Puntod’avvioperladefinizionediquesticoncetti–cheperòdevemoltoastudipre-cedentidellostessoFloch–èilsaggioseminalediGreimas(1984)“Semioticafigurativaesemioticaplastica”.

5.Icapp.2,8,9,13delpresentevolumesonotrattidatalelibro.

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fotografia,insomma,nonsoltantocostruiscelapropriamanierad’esprimer-siedisignificarema,inoltre,lofaapartiredaunatabelladi‘generi’foto-grafici,dicornicienunciative,dipatticomunicativi:ci sonofotografiechevogliono rappresentare fedelmente ilmondo (referenziali)ma anche foto-grafieche locostruiscono (mitiche), comeanche fotografieche richiedonoallorospettatoreunadecifrazione(oblique)edaltrechegliprocuranounaspeciediesperienzatattile(sostanziali).Successivamente, in Sémiotique, marketing e communication (1990) il

nostro autoredimostra comenon sia teoricamente corretto insistere sull’i-dea – tipica della semiologia degli anni Sessanta – di un solo, specificolinguaggio pubblicitario, costruito per scarto significativo rispetto a unasuppostalinguacomune.Esistono,perFloch,diverse“filosofie”dellapub-blicità, diversi generi discorsivi e tipi testuali, che ogni pubblicitariomet-te in opera sulla base dei propri obiettivi comunicativi specifici. Ci sonopubblicità chemirano adire il vero (referenziali) ed altre che inserisconoilprodotto inuniversi immaginariche lo trascendono (mitiche),pubblicitàchesollecitanol’interpretazionedeldestinatario(oblique)edaltreche,insi-stendosullamaterialitàdeibenidiconsumo,attivanounapercezionediti-posensoriale(sostanziali).Mail librononèsoloquesto:èunaraccoltadidenseanalisisemiotichechemostra,conesempipratici(automobili,stazio-ni delmetrò, psicofarmaci, banche, libri…) e l’illustrazione di alcunimo-delli teorici (schema narrativo, percorso generativo del senso, quadratosemiotico,semisimbolismo…), idiversiapportiche lasemioticapuòoffri-realmarketingeallagestionedellacomunicazioned’impresa:siaperquelcheriguarda i testipubblicitarigiàdati ‘avalle’, siaperquelcheriguardalaproduzione‘amonte’dinuoviprogetticomunicativi.Malanozionefon-damentale del libro – che ha avuto gran fortuna in seguito, sino a essereusata talvolta a sproposito–è senz’altroquelladella cosiddettaassiologia dei consumi,secondolaqualeognistrategiacomunicativametteincampodiversepossibilivalorizzazioni(“pratica”,“utopica”,“critica”,“ludica”)deiprodottiodellemarchecheprendeincarico,spessoperragionidiposizio-namentorispettoallestrategieconcorrenti.Così,occorredistinguerela lo-gicafunzionalistachemiraavalorizzareilprodottocomestrumento(pra-tica) dalla logica consumerista che ragiona in termini di qualità/prezzo,costi/benefici(critica),comeancheunalogicaantifunzionalistachepigiailpedalesull’esteticadelprodottoesuldivertimentocheessoprocura (ludi-ca)eunalogicaidentitariacheintendeilprodottoolamarcacomeunare-alizzazionetotaledeldestinatario(utopica).

In Identités visuelles (1995), libro che tratta problematiche legate allapercezioneeallacoerenzariguardanticomunicazionivisivedivarianatura(Waterman, Ibm/Apple,MichelBras,Chanel,Habitat/Ikea,Opinel), Flochspiega le procedure semiotiche che portano all’ideazione di determinati

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marchi, aiqualivieneaffidata l’identità comunicativadiun’impresa.Que-ste procedure discorsive, sostieneFloch riprendendo una celebremetaforadiLévi-Strauss,sonospessofruttodioperazionidibricolage,ossiaaccura-tacostruzionedioggettiesignificatinuoviapartiredaoggettidisensogiàesistenti, soprattutto dalle loro caratteristiche materiali ed estetiche. Gra-zieaquestoparticolaretipodi“prassienunciativa”cheèilbricolage, però,nonsicostruisconosoltantonuovisignificantienuovisensineledelmon-do,masiproduceanche l’identità (relazionale,narrativa,dunqueper forzadicosemutevole)dell’enunciatorediscorsivoedelsuoenunciatario–simu-lacri testuali dell’azienda e del suo target.L’identità, sia essa quella di unsoggettoodiunamarca,ricordaFlochriprendendolafilosofiadiRicoeur,nonèsoltantounfenomenodialettico(talepercuiilsésicostituisceinre-lazionealsuoaltro,secondounalogicaparadigmatica);essasiproduceesirafforzaancheentroprocessidinecessaria trasformazione,diunmanteni-mentodelsécherispondeapattistipulatiamonte,apromesseformulateemantenute(secondounalogicasintagmatica).Nel suo ultimo libro,Une lecture de “Tin Tin au Tibet” (1997), anali-

sidettagliatadiun’unicastoriadelgrandeHergé,Flochreimpostaanchelericerche della semiotica del fumetto, tradizionalmente legate alla questio-ne spessoaprioristicadell’ancoraggiodelvisivo sulverbalee allanozionesemiologica di connotazione. Flochmostra come sia invece soprattutto il‘linguaggiosecondo’dellasemioticaplastica,enonsoltanto icontenutifi-gurativienarrativi,agarantirelacoerenzaelacoesionedeltestofumetti-stico.E l’analisi sfocia infinenella nozione semiotica generale difigurati-vità profonda, chenonsoloassicura l’omogeneitàdeldiscorso,macrea lecondizioniperquellarelazionetratestoeimmaginechefannodelfumettounadellepiùgrandiformedisemioticasincretica.

3. La struttura di questo libro

Ilpresentevolumeèunaraccoltadiquattordicitesti,quasituttiineditiinitaliano,distintiintrediversesezioni:Pubblicità,Immagini,Spazi6. Si trat-tadiarticolisparsi,moltideiqualidifficilmentereperibili,pubblicatiinri-vistepoconoteo in librinonpiù in ristampa7.L’ideadi fondoèquelladi

6.Questo volume è la parziale riedizione di un altro libro diFlochdallo stesso titolouscitoperMeltemi(Roma,2006)nellacollanaSegnature.Oltrealdiversoordinamentodelmateriale (lìcronologico,qui tematico),abbiamoespuntouncapitolocheanalizzava ilsi-stemadeicoloriinunromanzodiErnstJünger(adessopubblicatonell’archiviodellarivi-sta“E/C”,www.ec-aiss.it)eintrodottotrenuovisaggi(capp.1,2,7),duedeiquali(capp.1e7)ineditiinitaliano.

7.Innotaaciascuncapitoloèpossibiletrovareiriferimentiallepubblicazionioriginali.

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dare un’ulteriore testimonianza del lavoro illuminante e fecondo di Jean-MarieFlochperlaricercasociosemiotica,raccogliendouncertonumeroditesticheillustrinocomelascienzadellasignificazioneedeilinguaggipos-sa intervenire efficacemente in ambiti molto diversi della vita quotidianae della socialità, della cultura e della comunicazione. Apparentemente, sitrattadiunaraccoltadimaterialidisparatiedeterogenei.Nelnostrointen-tositrattainvecediun’operaatuttiglieffetti,indirizzatanonsoloaisemi-ologi,maaunpubblicopiùvastodilettoriinteressatiaiproblemidellasi-gnificazioneeallavarietàdei linguaggi,ai fenomenidicomunicazione,aisistemieaiprocessidelleculture.A prima vista, domina l’eteroclisia. Si trovano scritti di periodi diver-

si (dalla fine degli anni Settanta allametà deiNovanta); testi inscritti ingeneri discorsivi diseguali (la lettera, il documentodi lavoro, il diario, ilrapportodiricerca,ilsaggio,l’intervista…);soprattutto,risultanodispara-ti gli oggetti di indagine (annunci, fumetti, fotografie,progetti architetto-nici,materialidacostruzione, formuleeditorialediquotidiani, campagned’affissionepubblicitariaper i giornali, ipermercati, scrivanie, birre…).Abenvedere, invece, non è difficile ritrovare in questi scritti alcune linee-guida,alcune“isotopie”tematichechepermetterannoallettorediritrova-reinquestolibrounaveraepropriacoerenzaintellettualedifondo.Moltisono i temi che ritornano (con svariati gradi di approfondimento), parec-chi iproblemiriproposti, le ripetizioni, leossessioniquasi,chepermetto-no di ridisegnare progressivamente – quasi per bricolage – l’identità delnostro autore. Il primo tema che si ritrovamolto spesso in questi scritti è certamente

quellodellavisualità,affrontatoneisuoidiversiaspetti,esoprattuttoquellodell’importanzacrucialedellinguaggioplastico.Peresempio,l’ottavocapi-tolodellibroriprendeunadelleideedibasedellavorodiFloch,ecioèchespesso,nei testivisivi,aunapovertàfigurativapresentesulpianodelcon-tenuto si associa una grande ricchezza plastica ed espressiva. Dall’esamedei principali contrasti plastici (sfocato/nitido, sfumato/contrastato, chia-ro/scuro…)presentinelNudodelfotografoBoubat,egliarrivacosìaporreunproblemalegatoall’opposizionefondamentalefranaturaecultura,ritro-vandolapresenzadiunaveraepropriastrutturamiticanascostaneimean-dridel testofotografico.La trattazionedellavisualità tornanelnonocapi-tolo,doveladettagliataanalisidiunbrevefumettodiRabiermostracomeanche all’interno della dimensione figurativa sia presente un codice semi-simbolico, legato, nel caso particolare, a problemi di ordine topologico,all’organizzazione spazialediognivignetta ealla loroprogressiva trasfor-mazione.Pernonparlaredelsecondocapitolo,dovegranpartedellasigni-ficazionediun annunciopubblicitario comequellodelle sigaretteNewsodelcerottoUrgodipende,piùchedaciòcherappresenta,dallasuaorganiz-

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zazione plastica, a comunicare dalla organizzazione topologica, cioè spa-ziale,deisuoielementivisivi(e,sivedrà,anchesonori).La spazialità, del resto, può essere considerata come un altro tema a

cui Floch torna spesso in questi scritti.Di spazialità si discute a proposi-todeicontrastiedellerimeplastichenelprogettodellaCasaBraunschweigdell’architettoGeorgesBaines(cap.13);maancheapartiredall’organizza-zionedell’esposizionedellemercinell’ipermercatoMammouthchesitrovaneipressidiLione(cap.14);comepureperquelcheriguardailparticolareuso“parlante”delcementofattodaLeCorbusiernelconventodiLaTou-rette(cap.12).Eproblemidispaziosiritrovanofortementeanchenelsag-giosuldesigndialcunescrivanieperdirigenti(cap.11),dovesiosservaco-meglioggettipredisponganodeterminaterelazioniprossemichefrachinefauso,arrivandoacostituirnel’identitàsocialeepsicologica(ildirigente,ildecisionista…).Una terza questione che ritorna con una certa frequenza è quella delle

già menzionate assiologie del consumo, ossia delle valorizzazioni inscrit-teneiprodottionellemarcheapartiredallenarrazionipubblicitarieincuivengono inseriti.Ciè sembrato interessante inserirequi iprimiabbozzi, ilavoriinizialidiFlochsuquestoproblema(doveperesempiolavalorizza-zioneutopicaerabattezzataancora“mitica”).Maèaltresì importante sot-tolinearecomequestecelebriquattrovalorizzazioninonvengano ritrovatedaFlochsoltantonellapubblicità,comegeneralmentesicrede,mainmol-tissimi altri fenomenidiscorsivi, appartenentiomenoalla culturadimas-sa:dallateoriadellascritturadiBarthesallafilosofiadiLévinas,comean-chenegliannuncidialcuneradio(cap.4),nelleformuleeditoriali(cap.3)onellecampagned’affissione(cap.5)deiquotidiani,nellozoningdiuniper-mercato(cap.11),persinoneimodidiconsumodellediversebirreimplicitonellelororispettivecomunicazioni(cap.6)8. Moltialtripotrebberoessere i temie le isotopiericorrenti,Sipensialla

questionedellasensorialità,presentesoprattuttonegliultimisaggi,dal fu-mettodelBaroneNero(cap.10)a,nuovamente,ilgustodellabirra(cap.6);oaquelladeldesign,chetornanelsaggiosullescrivanie(cap.11),inquel-losull’ipermercato(cap.14),mainfondoancheinquellosulleformuleedi-torialideiquotidiani(cap.3).Quelchequi,peradesso,èbenemenzionare,forse,nonètantountemaounproblemateorico,maunatteggiamentoin-tellettuale,unamentalità,forseun’etica:quellachesitrovaancoraunavol-

8. Va ricordato, comunque, che è possibile parlare dellemedesime valorizzazioni perrealtàcosìdifferentisoloacondizionediosservarledalmedesimopuntodivista,altrimen-ti si rischierebbediparlaredi tutto,ovverodinulla;diqueste realtà,quivieneosservatoesclusivamente il loro rapportoal sensoealla significazione,comecioèvienegenerato ilsensoequalisonoiloromeccanismidisignificazione.

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taneltitolocheabbiamovolutodareallibro–ilbricolage comeattivitàdicostruzionedelnuovoapartiredalgiàmondodato–echeritornainundi-verso modo nel sottotitolo: il semiologo, per Floch, deve abbandonare laterrafermaedarsiallanavigazioneinacqueaperteesconosciute.Soloco-sìpotràtornareconunbottinoconsiderevole,alimentando–bonariamente–ancheicompagnichenonsonovolutipartire.

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I. Pubblicità e comunicazione

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Per una topografia del senso: il quadrato semiotico1

1. Sviluppo e continuità della semiotica

Il titolo di questo secondo seminario dell’IREP – “L’evoluzione dellasemiotica nelle ricerche sulla comunicazione” – ci suggerisce di presentarequelloches’èconvenutodichiamare,daunpo’ditempoinqua,il‘quadratosemiotico’:unmodellograziealqualeisemiologipossonorappresentarsilecondizioniminimediproduzionedelsenso;maancheunpreziosostrumentoperglistudicosiddetti ‘qualitativi’–nellamisura incuirispondealla triplaesigenzascientificadinon-contraddizione,esaustivitàesemplicità.Siparladunquedievoluzionedellasemiotica.Sesiconsultaildizionario

circailsensodellaparola‘evoluzione’,cisiaccorgeimmediatamentechees-savienedefinita,daunaparte,come“unasequenzaditrasformazioninellamedesimadirezione”e,dall’altra, comeuna“progressione”,una“gradazio-ne”;ossiadaunlatocomeunorientamentoedall’altrocomeunacontinuitàosservabilealdilàdelleapparentidiscontinuità.Così,lastoriadellasemio-ticapuòapparirediscontinua:primasiparlavadisemiologia,oggidisemi-otica; lapragmaticasembraaversostituito lavecchiaretoricaneglistudidichi sioccupadeldiscorsoenondi sistemi linguistici; le ‘figure’e le ‘fun-zioni’cedonoilpostoagli‘atti’.Maineffetti,lasoladiscontinuitàsignifica-tivastanelfattocheilconcettodisegnononstapiù–edalungotempo–alcuoredellariflessionesuilinguaggielasignificazione.Incheterminiparla-realloradiuna‘evoluzione’dellasemiotica?Qualecontinuitàequaleorien-tamento ladefiniscono?Potremmodire che la continuitàdella semiotica, apartiredailavoridelsuofondatoreFerdinanddeSaussure,derivadalrispet-toedall’approfondimentodidueposizioniteoricheessenziali:

1. Pour une topographie du sens: le carré sémiotique, in Sémiotique & Publicité II, In-stitutd’EtudesetdeRecherchessur laPublicité (IREP),Paris, juin1983.Trad. it.diMa-rialauraAgnello.

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