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Quando l’elettrone vibra, l’universo sussulta di Pietro Tamburella PREMESSA Da quando questa storia ha avuto inizio, niente è stato e né mai più sarà lo stesso. Non mi sono mai interessato seriamente della realtà ufologica prima di due anni a questa parte quando Simona/Soraya, la persona che mi ha affiancato in questa esperienza, mi mostrò per la prima volta un’ intervista video di Corrado Malanga. Da quel momento lessi, studiai e presi coscienza, non solo della realtà sulle interferenze aliene, ma anche di tutto il suo lavoro interconnesso a tale fenomeno. Le conclusioni a cui era giunto sulla realtà, la griglia olografica, l’anima e molte altre cose, non soltanto avevano delle stupefacenti corrispondenze con le conclusioni del mio vissuto se pur appreso con altri percorsi, ma riuscirono a tracciare nella mia presa di coscienza, un quadro nettamente più ampio. La fisica quantistica e la mappa tracciata da Malanga che finalmente e per la prima volta segnavano con le coordinate spazio, tempo ed energia da una parte e la coscienza dall’altra, non soltanto riuscivano a mettere sul piano della conoscenza ogni tassello al loro posto, ma consentivano finalmente la tangibilità della fluttuazione nel salto quantico verso tutte le dimensioni esistenti e lo potevano fare davvero. Riconosciuta la concretezza delle possibilità di questa “piattaforma di lancio” per l’anima che avevo avuto modo di sperimentare nel mio percorso evolutivo varie volte, si compii in me definitivamente una specie di assioma coscienziale profondo e inalterabile: “non c’è alcun limite se non quello che noi stessi ci poniamo perché ogni cosa è davvero possibile!”. Cresceva in me la consapevolezza che siamo esseri sognanti in un sogno tenuto insieme dal sognatore supremo e che ogni cosa è la contemplazione e la realizzazione della Realtà ad ogni livello di esistenza. E fu proprio dentro questo immenso oceano sconosciuto ed infinito che da quel momento provai ad immergermi con tutto me stesso.

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Kaf Thet Tau

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Quando l’elettrone vibra, l’universo sussultadi Pietro Tamburella

PREMESSA

Da quando questa storia ha avuto inizio, niente è stato e né mai più sarà lo stesso.Non mi sono mai interessato seriamente della realtà ufologica prima di due anni a questa parte quando Simona/Soraya, la persona che mi ha affiancato in questa esperienza, mi mostrò per la prima volta un’ intervista video di Corrado Malanga. Da quel momento lessi, studiai e presi coscienza, non solo della realtà sulle interferenze aliene, ma anche di tutto il suo lavoro interconnesso a tale fenomeno. Le conclusioni a cui era giunto sulla realtà, la griglia olografica, l’anima e molte altre cose, non soltanto avevano delle stupefacenti corrispondenze con le conclusioni del mio vissuto se pur appreso con altri percorsi, ma riuscirono a tracciare nella mia presa di coscienza, un quadro nettamente più ampio.La fisica quantistica e la mappa tracciata da Malanga che finalmente e per la prima volta segnavano con le coordinate spazio, tempo ed energia da una parte e la coscienza dall’altra, non soltanto riuscivano a mettere sul piano della conoscenza ogni tassello al loro posto, ma consentivano finalmente la tangibilità della fluttuazione nel salto quantico verso tutte le dimensioni esistenti e lo potevano fare davvero. Riconosciuta la concretezza delle possibilità di questa “piattaforma di lancio” per l’anima che avevo avuto modo di sperimentare nel mio percorso evolutivo varie volte, si compii in me definitivamente una specie di assioma coscienziale profondo e inalterabile: “non c’è alcun limite se non quello che noi stessi ci poniamo perché ogni cosa è davvero possibile!”.Cresceva in me la consapevolezza che siamo esseri sognanti in un sogno tenuto insieme dal sognatore supremo e che ogni cosa è la contemplazione e la realizzazione della Realtà ad ogni livello di esistenza. E fu proprio dentro questo immenso oceano sconosciuto ed infinito che da quel momento provai ad immergermi con tutto me stesso.Questa premessa è solo un sunto alla buona del dove mi trovavo quando presi coscienza della realtà sulle interferenze aliene nella mia vita e mai come oggi sono persuaso che ci sono delle correlazioni importanti tra il percorso evolutivo verso la presa di coscienza dell’anima e la realtà aliena. E anche se queste correlazioni in alcune circostanze e a primo impatto sono da una parte, ovviamente, sconvolgenti e inquietanti per l’effetto doccia fredda, mi sono allo stesso tempo reso conto di quanto siano inestricabilmente concatenate e giocano entrambi un ruolo fondamentale nel grande mosaico dell’esistenza, proprio come il ciclo perfetto della catena alimentare. Molte delle cose che avevo letto e archiviato nella memoria sui lavori di Malanga spesso, durante tutta questa storia, hanno pulsato come conferme profonde attraverso l’inconscio, realizzazione dopo realizzazione. Ad ogni livello di consapevolezza certi assiomi rimangono sempre validi e inalterati ed è proprio questa la riprova che quegli assiomi sono fondamentali ed universali.

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Conoscenza e presa di Coscienza

Dal 3 gennaio dell’anno in corso 2008, mi sono ritrovato ad effettuare delle registrazioni audio nelle mie ore di sonno notturne. Ho utilizzato un registratore di tipo meccanico Olympus a minicassetta in modalità di registrazione ad attivazione vocale (il reg. si attiva solo quando percepisce dei rumori/suoni o voci dentro la soglia del grado di sensibilità con cui è stato costruito).Non essendoci state ragioni razionali di alcun tipo che mi hanno portato a motivare le registrazioni, ho attribuito al mio inconscio quell’input di un momento in cui, non so perché ma, dovevo farlo. Ascoltando le registrazioni dal mattino del giorno seguente in avanti, a parte dei disturbi sul cellulare, si sentivano strani suoni e rumori a me sconosciuti di cui non sapevo darmi una spiegazione oltre strani versi emessi da me stesso. C’è da dire che vivo da solo in una casa con poche unita abitative in un parco che si trova lontano da centri urbani e che il mio appartamento è quasi completamente insonorizzato e la notte più che mai, c’è un silenzio assoluto. Non sapevo spiegarmi in alcun modo l’origine di quei suoni e di quei rumori ma di certo, pensavo si trattasse di qualcosa di assolutamente normale che prima o poi avrei certamente capito. Che si tratti di un gioco o di una cosa seria, per mia natura, non sono mai riuscito ad archiviare mentalmente qualcosa di irrisolto e per quanto questo mistero fosse per me di poca considerazione, decisi comunque di prodigarmi a risolverlo. Per i miei versi strani fu facile darsi una possibile spiegazione: “borbottii e versi emessi in fase di sonno”. Ascoltando le tracce ci si rideva spesso persino sopra, ma per i suoni e i rumori era diverso.Inutile dire che scandagliai ogni genere di possibilità dentro casa. Rumori e suoni erano ben distinti e marcati, in prossimità del registratore di cui conoscevo benissimo caratteristiche e raggio d’azione. I rumori non potevano provenire dall’esterno se pur non escludo mai nulla per mettere sempre in conto ogni cosa. Provai a fare delle registrazioni in casa di giorno mentre ero assente per vedere se si sentisse qualcosa e non c’è mai stata una singola volta che oltre a sentire nulla del genere, si sentisse qualcos’altro proprio perché, come ho già detto, in casa mia c’è un assoluto silenzio persino di giorno. Figuriamoci di notte…Per risolvere il mistero, ovviamente come fosse un gioco, catalogammo suoni e rumori per distinguerli e identificare più facilmente la loro origine ma più passavano i giorni e più il mistero si infittiva. Per esempio avevo registrato gli stessi identici suoni anche durante due notti passate in un albergo di un’altra città e dovemmo scartare che l’origine fosse la mia casa e in seguito anche comuni denominatori come per esempio il telefono cellulare presente in entrambi i luoghi. Assurdo ma vero, non c’era nessuna spiegazione a riguardo!Ecco un condensato delle strane registrazioni in questione effettuate durante le notti tra il 3 e il 13 gennaio:

"audio1" ”audio2” "audio3" "audio4" "audio5" "audio6" "audio7"

Il 14 gennaio stavo facendo la doccia e mi accorsi di una strana cicatrice di forma rotonda dietro la tibia della gamba sinistra e il solo soffermarmi a guardarla per un istante più lungo mi provocò istintivamente una forte sensazione a livello inconscio. Quando uscii dalla doccia la osservai bene e solo in quel momento mi resi conto che quella forte sensazione era legata alla somiglianza di qualcosa che avevo già visto. Ripresi l’e-book di "Alien cicatrix" di Corrado Malanga (che invito a leggere per una migliore comprensione di quanto seguirà), che avevo nell’archivio del pc e confrontai la cicatrice con quella nelle foto della sezione “cicatrici”. Sembravano spaventosamente rassomigliarsi di molto e la sensazione di angoscia si intensificò di molto quando nel visionare le altre cicatrici degli addotti, mi accorsi che avevo anche la piccola pallina con un incisione tra il medio e l’indice della mano sinistra e a seguire la pallina dietro l’orecchio destro anche se non avevo in quel momento un secondo specchio per controllare se anche li ci fosse un incisione.

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E’ difficile spiegare con le parole lo stato d’animo di quel momento. Nonostante un arduo e intenso vissuto, fu davvero un momento difficile..La mente mi si affollò di immagini, pensieri e mille punti interrogativi comprese le registrazioni notturne che in quel momento furono come un colpo di grazia dato che, per la prima volta, sfioravano una spaventosa e sconvolgente possibile spiegazione che cercavo di rifiutare.Condivisi le nuove scoperte con Simona che mi sostenne moralmente e cercammo insieme in qualche modo di capirci qualcosa. Passai la restante parte della giornata a metabolizzare questi fatti riacquistando una buona dose di equilibrio e stabilità mentali. Non avevo nessuna certezza fino a quel momento se non delle forti ipotesi che ci fossero delle interferenze aliene nella mia vita ma mantenevo salda la convinzione che, a volte, si innescano una serie di coincidenze e la mancanza di sangue freddo poteva portarmi a conclusioni affrettate. Quella sera entrai in profonda meditazione con la ferrea volontà di scoprire ad ogni costo come stavano le cose e decisi di andare fino in fondo. Parlai con me stesso, con la mia anima e le dissi che dovevamo ad ogni costo prendere coscienza di quello che stava accadendo. Non fu facile addormentarmi quella notte ma alla fine ci riuscii. Dalla mattina seguente in poi non ebbi più alcun dubbio che c’erano delle interferenze aliene durante la notte nella mia vita grazie soprattutto al fatto che l’anima aveva ricevuto ed eseguito pienamente quell’input chiaro e preciso che avevo innestato sul “dover prendere coscienza” di quanto stava accadendo. Fu questo che durante l’interferenza riuscì a svegliarmi pronunciando quelle medesime parole che, insieme a tutto il resto, vennero registrate permettendomi di venirne a conoscenza.Cominciammo così a studiare per bene la traccia audio di quella notte pulendola il più possibile da rumori e fruscii di fondo, amplificando e rallentandone ogni singolo frammento per cercare di cogliere ogni dettaglio possibile con “Audacity”, un programma che avevamo scaricato appositamente e in seguito con “Adobe Audition 3.0“, altro eccezionale programma di gran lunga più professionale. Riprendemmo e revisionammo anche tutte le altre registrazioni precedenti riconsiderandole dalla nuova prospettiva anche perché quei suoni e quei rumori erano prevalentemente presenti durante l’interferenza. Con l’andare del tempo il nostro udito si è trasformato in un vero e proprio occhio che si è andato sempre più affinando, grazie al quale, siamo riusciti ad accedere ad informazioni che ritengo molto importanti. Al di la delle analisi, dei riscontri oggettivi e soggettivi di qualunque tipo e natura, le conferme profonde che riesce a comunicarci l’inconscio su una realtà intima e personale che ci riguarda e che in fondo già si conosce, non è qualcosa che si può spiegare con le parole. Certe cose possono essere solo condivise con chi ha vissuto le medesime esperienze e credo che gli addotti sanno bene cosa voglio dire.Come con tutti gli altri sensi, quando si ascolta per la prima volta qualcosa che non si è mai udito prima, la mente “cerca” di recuperare da “tutti i file e cartelle” del proprio archivio sonoro tutto quello che può assomigliargli cercando di dare la spiegazione più razionale possibile del conosciuto. Durante tutto questo periodo ho avuto molte volte modo di rendermi conto di quanto la capacità di riuscire ad osservare, ascoltare e percepire la Realtà di ciò che si ha di fronte sia direttamente proporzionale al grado di presa di coscienza che si ha della stessa. L’atteggiamento è “tutto” perché non è l’osservato ma solo il grado di consapevolezza dell’Osservatore che fa la differenza. Per questa ragione e per l’eccezionalità degli avvenimenti che nel miglior modo possibile proverò a raccontare, vi chiedo una predisposizione all’apertura mentale che considero determinante per la visione globale del materiale riportato e di tutto quello che seguirà da qui in avanti, almeno, fino alla fine di questo lavoro dove ciascuno poi sarà libero di trarre le proprie conclusioni. "Questo" file contiene una traccia audio originale e un’altra rallentata della registrazione del 14-01-08 notte. Qui sotto ci sono le analisi e le considerazioni eseguite sulla traccia.

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Analisi e considerazioni

Il registratore è posizionato sul comodino adiacente al letto ad una distanza di circa 30/40cm-Sul comodino c’è il mio telefono cellulare che durante la notte è rimasto acceso in stand-by.A 2 secondi della traccia si sente quello che avevamo catalogato come “suono X”. Un suono acuto e ben marcato registrato più volte anche sulle altre tracce comprese quelle in cui ho dormito in una città diversa dalla mia.Tra i vari rumori che seguono è interessante quello che, per intenderci, assomiglia ad una pistola ad aria compressa a 9 secondi dalla traccia che in futuro si ripresenterà in determinate circostanze.A 13 secondi della traccia si sente quella che abbiamo chiamato “impronta di ritorno telefonica” costituita da quei rumori fastidiosi che tutti conosciamo generati da un qualunque cellulare in prossimità di una cassa che segnala l’arrivo di un sms su qualunque cellulare. Questa è una vera e propria “impronta” della loro presenza o interferenza come più avanti avrò modo di spiegare. E’ costituita sempre da 5 onde elettromagnetiche di ritorno facilmente riconoscibili, rispetto alle 10/11 onde che sentiamo prima dell’arrivo di un sms oltre al fatto, ovviamente, che non viene seguito da nessun sms. Seguono vari rumori e a 22 secondi della traccia si sente nuovamente il suono X.A 28 secondi un bisbiglio sottovoce in lontananza e poi altri a seguire appena percepibili accavallati nuovamente dall’impronta di ritorno telefonica.E’ importante sottolineare che la smorzatura dei rumori che si sentono per esempio a 33 e 37 secondi della traccia, sono causati dalla riattivazione del registratore dopo un momento precedente di pausa. Questo è importante e va considerato sempre nell’ascolto di tutte le tracce perché le smorzature che a volte si sentono al riavvio del primo rumore o della prima parola pronunciate nell’arco delle registrazioni, non sono nient’altro che una conseguenza di natura tecnica del registratore che ovviamente non potrebbe mai attivarsi contemporaneamente insieme alla voce, specialmente quando la velocità della prima frequenza sonora è alta. (Le considerazioni che ho fatto nell’ascoltare i miei stati d’animo e le mie reazioni, sono dettate esclusivamente da autovalutazioni dettate dal conoscermi ma rimangono soltanto delle considerazioni personali)A 41 secondi della traccia mi sveglio improvvisamente accorgendomi di quello che stava succedendo dicendo “o Dio”. Dal tono e dal modo sembra essere un “ci risiamo di nuovo” come se non fosse stata la prima volta che ho vissuto questo tipo di interferenza. A seguire scatta la frase “allora ascolta” dettata presumibilmente dalla risolutezza dell’anima sul dover prendere coscienza. Analizzando con amplificazioni e rallentamenti vari l’immediato momento successivo prima del mio riprendere a parlare che su questa traccia originale si fa fatica a sentire, si sente il bisbiglio di una voce che pare dire “devi leggere”. A conferma di questo c’è come il ricalco di quel contenuto dentro le mie parole a 46 secondi della traccia in cui, a parte la prima parola che purtroppo non è chiara a causa della smorzatura del riavvio della registrazione, si sente in tono ironico/arrabbiato la mia voce che dice: “E’ siccome devi leggere!” e a seguire (50 secondi della traccia) si sente una voce con un timbro molto più grave della mia che, a riconferma della medesima ipotesi, dice chiaramente “Esatto!”. Le parole che seguono, oltre ad essere molto comprensibili, sembrano confermare e riaffermare le considerazioni appena fatte e sparano in quarta il messaggio che avevo comunicato alla mia anima sul dover prendere coscienza della situazione: “quello che c’è scritto c’è scritto, prendo coscienza che sei qui oggi!”.Da questo momento seguono una serie di rumori alcuni secchi e altri più forti metallici in qualche modo interconnessi con il mio corpo che mi provocheranno parecchio dolore. L’ovvia considerazione è che questa improvvisazione, questo fuori onda, li ha fatti arrabbiare.. A fine traccia (1-24 e 1-25 secondi) si sente un primo sussurro che sembra dire “tiralo su” che non posso escludere possa provenire da me e un secondo in cui ho riconosciuto facilmente la mia voce che dice: “tirala via”.

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Alla luce di tutto questo, fu inquietante dovermi rendere conto che al mattino non avevo alcun ricordo di quello che succedeva la notte svegliandomi tranquillo e senza alcun dolore. Al di là di questa e altre considerazioni, ero perplesso per varie ragioni.Ripresi in mano tutto il materiale disponibile pubblicato da Malanga compreso il test di autovalutazione che conoscevo benissimo ma, come già sapevo, non c’era nessun elemento o caratteristica che rassomigliasse a quella di un addotto. Sapevo di non essere parassitato ma per non lasciare nessun dubbio, dato che non potevo permettermi di prendere nulla per scontato, applicai anche il metodo Simbat riscontrandone un ulteriore conferma.Poi c’erano le tracce audio. Non capivo come potesse essere possibile registrare delle interferenze aliene in un modo così semplice conoscendo la loro impressionante tecnologia e la padronanza nel gestire il tempo. Contattai Malanga per chiedergli se qualcuno al mondo avesse mai prima d’ora registrato qualcosa di simile e mi disse che non era mai successo e mi resi conto che non lo riteneva nemmeno possibile. Gli mandai quelle poche tracce che avevo raccolto fino a quel momento ma, purtroppo, restò dello stesso parere anche dopo averle ascoltate.Ero certo di non sbagliarmi e per cercare di capire cosa stesse accadendo, da quel momento decisi di continuare a raccogliere quante più informazioni possibili attraverso le registrazioni notturne che effettuavo ogni notte dato che le interferenze continuarono ogni notte e questo, era ancora più assurdo delle registrazioni stesse!Mi rendevo conto che non c’era quasi niente di logico o che avesse corrispondenza con i canoni convenzionali conosciuti, ma sapevo che ciò di cui avevo preso coscienza era allo stesso tempo assolutamente reale. Qualunque conoscenza, per quanto attendibile e corrispondente al vero possa essere, non deve mai trasformarsi in un dogma se non si vuole che ciò che potenzialmente si sta osservando di mai conosciuto prima, ne possa essere influenzato. Da quel momento quindi, decisi di non prendere nulla per scontato e di studiare i dati che stavo raccogliendo nel modo più imparziale e professionale possibile. Col passare dei giorni mi ero accorto che cercavano di fare il meno rumore possibile anche se non mi spiegavo perché non lo disattivassero o lo mettessero fuori uso in qualche modo. Non ne avevo la minima idea e anche se pensavo che prima o poi qualcosa di simile sarebbe successo, cercai intanto di approfittarne intensificando le registrazioni con l’acquisto di un altro registratore digitale ad altissima sensibilità con un microfono ultrasensibile supplementare. A questo punto occorre fare una premessa importante. Mi rendo conto che se stessi leggendo da qualche parte che qualcuno sta affermando di aver fatto delle registrazioni audio durante alcune interferenze aliene, oltre ovviamente a dover appurare che non si tratta del solito idiota di turno che per un po’ di popolarità è capace di inventarsi una barca di stronzate, mi chiederei in che modo questo potrebbe essere possibile. Come con molte altre cose di cui non ho ancora una risposta in attesa di potermi sottoporre ad ipnosi regressiva per poter avere finalmente un quadro molto più chiaro di quello che è accaduto e sta accadendo, ho una teoria a riguardo che mi sembra calzare molto. La mia teoria sulla possibilità di effettuare le registrazioni durante un’interferenza aliena, alla luce del riscontro personale di averlo inconfutabilmente fatto, si basa sul fatto che loro sono in grado di spostare nel tempo tutto ciò che è in “movimento”. Che sia un uomo, un cane una macchina o un treno, qualunque cosa che determini comunque uno spostamento nello spazio. Dato che, com’è risaputo, il tempo nasce e si crea proprio in conseguenza e funzione dello spazio, senza movimento non può esserci spazio e senza spazio non può esserci nemmeno tempo. Gli oggetti inanimati dunque, qualunque essi siano, non possono essere spostati nel tempo possedendo per natura uno stato di quiete e di immobilità.

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Ovviamente queste considerazioni sull’immobilità e la quiete di cui parlo sono assolutamente relativi ad un oggetto o ad un ambiente localizzato in un area geografica più o meno piccola e comunque dentro il raggio d’azione di un interferenza aliena e non certo rispetto al movimento dell’universo dove ogni cosa rimane comunque sotto l’influenza delle inestricabili leggi dello spazio/tempo. Nel caso del registratore ad attivazione vocale, per sua natura questo oggetto possiede lo stato di movimento (quando è in fase di registrazione) e lo stato di quiete o immobilità (nella pausa che si genera dopo il primo istante di silenzio.). Se lo spostamento del tempo non avviene prima che il registratore sia passato dalla fase di movimento in registrazione alla fase di quiete in pausa, la traccia che è stata registrata diventa parte di un oggetto immobile e non può essere più spostata nel tempo e quindi cancellata. E plausibile pensare che durante l’interferenza, lo spostamento del tempo non avvenga ogni minuto, ma solo in determinate fasi precise legate allo status operanti dell’interferenza. Dalle svariate registrazioni effettuate in tutto questo tempo, mi sono accorto che varie volte hanno tentato di spostare il tempo anche fuori da quei canoni per non lasciare delle tracce sonore del loro intervento e spesso hanno combinato ancora più casini lasciando più impronte di quanto non stessero già facendo. Personalmente mi sono fatto l’idea di essere riuscito ad effettuare le registrazioni probabilmente perché non erano preparati ad affrontare questo tipo di problema ma non credo che a lungo andare non sappiano come risolverlo. Per questa ragione penso che battere il ferro quando è ancora caldo sia determinante per confutare con altre registrazioni quanto da me riportato.

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Le registrazioni audio

Va sottolineato che durante le interferenze aliene lo stato di coscienza di un individuo viene alterato e conseguentemente ne viene alterata anche la voce. Quelle che seguono sono una serie di registrazioni audio notturne abbastanza inquietanti:

In "questa" registrazione, che inizia con la “pistola ad aria compressa”, si sentono prima uno e poi due esseri che respirano nelle mie vicinanze. Da 7 a 11 secondi si sente il rumore di un oggetto sconosciuto che stanno maneggiando. A 13 secondi si sente l’arrivo di un sms sul mio cellulare.(Per circoscrivere gli orari delle interferenze notturne, Simona mi mandava degli sms quando le capitava di svegliarsi durante la notte, in modo da avere degli orari di riferimento per circoscrivere l’orario dell’interferenza. In questa traccia, l’sms arriva proprio durante l’interferenza)A 25 e a 47 secondi della traccia si sentono alcuni miei respiri affannati..

In "questa" registrazione si sentono da prima dei colpi di tosse come si sentiranno spesso nella maggior parte delle tracce, a 24 secondi il “Suono X”, poi “l’impronta di ritorno telefonica”, vari rumori netti e artificiali lungo tutta la traccia e qualcosa che mi provoca una tosse da soffocamento. A 1 min. e 43 secondi di nuovo “l’impronta di ritorno telefonica” e pochi secondi dopo dei colpi che provocano uno smorzamento innaturale della mia voce.

"Questa" è un’altra registrazione in cui si sentono dei rumori, il “Suono X”, le due “impronte telefoniche” e infine un atteggiamento di forte insofferenza.

"Questa" è una registrazione in cui si sente un essere “grugnare” in uno strano modo.

"Questo" è uno strano rumore che ho estrapolato da una traccia. Non ho la più pallida idea di chi o cosa sia, so solo che. in fase di sonno, dopo averlo sentito ho risposto “SI”.

A volte capitava che parlavo in quella che sembra essere la loro lingua con qualcuno e con una cadenza a dir poco innaturale. Eccone tre esempi: "traccia1" "traccia2" "traccia3"

“La macchina”

Quelle che seguono sono le registrazioni audio di un macchinario che spesso utilizzavano durante le interferenze e che abbiamo classificato come “la macchina”. La sincronicità del processo rispetta un tempo ben preciso come quello di un elettrocardiogramma per intenderci. Pare che questa macchina mi venga in qualche modo collegata anche con l’uso di liquidi che a volte mi fanno soffocare provocandomi una forte tosse. Con tutta probabilità questa è la macchina che gli alieni utilizzano per preparare un addotto ad un rapimento, probabilmente alterandone artificialmente le vibrazioni. Questo processo, come si potrà sentire, è molto cruento e doloroso. Le registrazioni che seguiranno sono parecchio inquietanti..

In "questa" registrazione, oltre l’intenso dolore, sembra che mi abbiano messo in condizioni di parlare la loro lingua. Come si può sentire, i tempi del macchinario sono perfettamente sincronizzati e hanno la precisione di un metronomo come si può facilmente vedere dal diagramma e dallo spettro eseguito sulla traccia.

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In "questa" registrazione, si sente abbastanza bene la loro presenza con movimenti, versi e a fine traccia l’accenno di una “voce”. Quello sottostante è il diagramma della traccia:

"Questa" è una registrazione in cui si sente molto nitidamente ogni particolare sonoro della macchina. E "questa" è un’altra registrazione del processo con la macchina che non ha bisogno di essere ulteriormente commentata. Quello sottostante è il diagramma della traccia:

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La situazione clinica

Nel frattempo avevo letto da qualche parte che la luce Wood poteva evidenziare qualche residuo del loro contatto sulla pelle, in prossimità delle cicatrici che venivano fatte agli addotti. Sono un elettrotecnico e non mi fu difficile controllare. La mano sinistra, un pollice destro e il retro dell’orecchio destro evidenziarono nitidamente le classiche macchie bianche visibili con quel tipo di luce.Andai dal medico personale per chiedergli se quei piccoli segni bianchi che c’erano sopra entrambe le palline potevano essere delle incisioni. Al di là del suo pensare che probabilmente fossero soltanto degli accumuli di grasso, me lo confermò chiedendomi le ragioni di quelle strane domande. Chi si è imbattuto nel dover affrontare questo tipo di problema, non farà fatica a comprendere quanto sia difficile provare a spiegare a bruciapelo certe realtà al di là della norma ad un medico che ha sentito parlare di alieni solo in qualche film. Non è facile trovare le parole perché in realtà, non ce ne sono. Dopo avergli in qualche modo esposto a cosa erano legati i miei sospetti, restò molto perplesso soprattutto per il fatto che chi parlava di queste cose fosse proprio una persona che conosceva da così tanti anni e di cui aveva una grande stima. Grazie a quella stima mi ha appoggiato e mi sta supportando in qualunque richiesta per tutti i riscontri clinici a cui mi sto sottoponendo pur rimanendo a riguardo assolutamente scettico. Feci immediatamente delle radiografie al cranio e i risultati non evidenziarono nulla di metallico. Volli comunque approfondire e feci in seguito anche una risonanza magnetica tradizionale e una con il contrasto al centro radiologico POTITO di Campobasso. Cito testualmente il responso sommario del dot. Augusto Dodi:

“Cranialmente, alla volta della cella media di sinistra in sede fronto parietale a livello del centro semi-ovale, è presente area di alterato segnale di poco meno di 1 cm. Di diam. Max che presenta il segnale stesso della sostanza grigia da riferirsi a verosimile nodulo di eterotopia corticale.”

Quelle qua in basso, sono alcune foto della risonanza magnetica del nodulo a cui si riferisce il responso del dot. Augusto Dodi che non hanno bisogno di essere commentate:

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Il contatto alieno

Il 27 gennaio, come spesso capitava, stavo lavorando alle tracce audio da diverse ore. Sono stato costretto a metabolizzare in fretta quello che succedeva perché volevo cercare di analizzare ogni aspetto della situazione cogliendo il massimo e a mente lucida ma a volte, contemplando la mia sofferenza durante l’ascolto delle interferenze, si innescava comunque una sorta di inquietudine profonda che, come un vortice, prendeva emotivamente il sopravvento. Stavo ascoltando e riascoltando i contenuti delle tracce quando improvvisamente scatto in me una molla che mi fece divampare dalla rabbia. Mi alzai dalla sedia del pc e cominciai ad urlare agli autori di tutto questo, come se fossi certo che mi stessero sentendo. Questa reazione non fu in alcun modo idealizzata dalla mente, fu assolutamente istintiva e prorompente. Gli urlai con tutto me stesso che questa storia in un modo o nell’altro doveva finire, che non avrei più tollerato una cosa del genere in un modo così vigliacco trattandomi come fossi una cavia. Così gli dissi che gli avrei dato un giorno di tempo per parlare faccia a faccia e provare a trovare una soluzione per far cessare tutto questo. Che preferivo mille volte affrontarli di persona con tutte le conseguenze che avrebbe comportato piuttosto che dover subire passivamente in un modo così vigliacco qualunque cosa mi stessero facendo. Gli giurai che se non lo avessero fatto avrei trovato il modo di fargliela pagare cara a qualunque costo ma non sarei mai più rimasto impassibile a guardare. Quando finii di sfogarmi, si sentii nettamente sulla cassa del pc, quella che abbiamo classificato come “impronta di ritorno telefonico” che si sente nella maggior parte delle tracce durante le interferenze. Mi rendo conto che questa parte del racconto potrà apparire come una spavalderia adolescenziale inserita tra le righe ma vi assicuro che non è così. Sto da un bel pezzo nella condizione dell’Essere, non dell’apparire e se non fosse stato necessario, come si vedrà più avanti, l’avrei omessa molto volentieri.Il mattino seguente appena sveglio ascoltai le tracce e mi resi conto che avevo discusso con qualcuno durante la notte ma questa volta sembravo essere relativamente lucido. Come al solito, non avevo alcun ricordo ma questa cosa mi sorprese molto. Cercammo di capirci qualcosa lavorando sulle tracce. La discussione non era chiara perché mancavano delle parti di conversazione ma ciò che appare evidente, è che dalle mie risposte, sembra che io sia stato messo al corrente di qualcosa di particolarmente importante. "Questa" è la traccia audio del registratore meccanico che registra dei forti colpi, il verso di un essere, le classiche “impronte telefoniche”, un sms di Simona che fa centro sull’interferenza e la mia voce mentre parlo con qualcuno con la quale reputo assurdo e allucinante quello che mi viene detto. "Questa" invece è la traccia del registratore digitale della stessa notte che ha registrato il processo della macchina e una voce in risposta alla mia che dice chiaramente “E chissà”.Mentre ancora stavamo lavorando alle tracce mi affacciai al balcone di casa, in direzione della montagna (la Maiella), c’era un enorme disco volante visibilmente occultato dentro una nuvola ma perfettamente delineato in ogni sua parte. Era circondato dal basso verso l’alto da anelli sottili di nuvole perfettamente parallele tra loro che sembravano disegnate. Generava continuamente dall’interno all’esterno una nebulosa verso destra che il vento poi spingeva verso sinistra ruotando attorno all’oggetto. Ero in collegamento diretto telefonico con Simona e le dissi che avevo l’impressione che si fosse semi-occultato per non essere notato dalla poca attenzione della gente, ma allo stesso tempo, fosse fin troppo palese che si trovasse li per essere visibile a me.Confesso che l’emozione fu molto forte ma mantenni la lucidità mentale perché non sapevo che cosa mi dovessi aspettare anche se aveva tutta l’aria di essere il preludio di un contatto diretto con tutta probabilità legato al messaggio che avevo lanciato la sera precedente. Scattai varie foto e feci

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qualche video con il telefono cellulare dato che probabilmente sono tra i pochi rimasti in circolazione a non avere una macchina fotografica. La giornata era pessima e c’era poca luce, le foto non rendono nemmeno la metà di quello che in realtà si vedeva, ma credo che possano dare comunque un’idea dell’oggetto in questione. Le ho messe insieme ad un video dentro "questo" file.Passarono circa tre ore e l’oggetto non si era mai mosso così mi parse evidente che dovevo andare sul posto per fare quell’eventuale chiacchierata che avevo chiesto. Dopo quasi tre quarti d’ora di macchina con l’emozione che cresceva, seguivo la direzione dell’oggetto che si faceva sempre più grande e mi ritrovai in un posto in cui non ero mai stato, un lago con un meraviglioso scenario naturale che si trova dalle mie parti. Il lago di Casoli in provincia di Chieti. Sembrava tutto irreale e reale allo stesso tempo. Tutto troppo emozionante. “Troppo”, pensai con la mente che era comunque rimasta lucida. Stavo sotto quell’enorme oggetto che si trovava esattamente sopra il lago e avvertendo forte ormai l’imminenza dell’incontro gli dissi ad alta voce che ero pronto ma aggiunsi che se contavano sull’impatto emozionale per far presa su di me, volevo che fosse chiaro fin da subito che non sarei mai sceso comunque ad alcun tipo di compromesso deleterio o distruttivo per me o per chiunque altro su questo pianeta. Dopo la premessa dissi ancora: “Sono pronto!”.Pochi minuti dopo l’oggetto scomparve improvvisamente e le nuvole che lo coprivano si diradarono velocemente. Scattati qualche foto verso il cielo e sul luogo in cui mi trovavo che ho messo "questo" in file per mostrarle a Simona.Passammo il pomeriggio a riflettere su questi fatti e ormai mi fu abbastanza chiaro che il tentativo di contato c’era stato, ma di una specie di patto la notte precedente e di un conquistarmi con le buone la mattina seguente. E in fondo lo sapevo, quell’imbecille dell’anima con il suo aspettarsi sempre qualcosa di buono, a volte è proprio imbarazzante.. Le emozioni di questi avvenimenti permearono comunque pensieri e ragionamenti per tutto il resto del giorno. Ero stanco e mi riposai la sera per qualche ora attivando il registratore vocale e quando mi svegliai ascoltai la traccia. Un’altra interferenza?! lo stesso giorno che volevano prendermi con le buone??? Fu troppo! Mi esplose una rabbia inimmaginabile e da quel momento giurai a me stesso che non mi sarei mai più fatto scrupoli di nessun tipo. La mia guerra contro gli alieni iniziò da quel preciso momento.Varie vicissitudini mi hanno costretto sin dall’infanzia a dover lottare per sopravvivere sulla strada dove sono cresciuto, nell’apparato di “giustizia” dove ho lavorato e nei meandri di questo sistema per conquistarmi una qualche forma di libertà. Ma questo nemico era diverso ed era invisibile e non sapevo neppure da che parte iniziare se non predisponendomi mentalmente per affrontarlo. Il giorno seguente, dopo l’ennesima interferenza della notte, riflettevo sul fatto che utilizzassero le frequenze nel generare certi suoni e poi c’era quella strana macchina. Mi venne l’idea di utilizzare una potente calamita e la piazzai tra il materasso e il coprimaterasso sotto il cuscino. Non avevo la minima idea di quello che sarebbe successo e nemmeno se potesse essere pericoloso. Speravo di provocare qualche reazione conoscendo le interconnessioni fisiche che ci sono tra le onde elettromagnetiche e il magnetismo e che potesse in qualche modo interferire con quello che succedeva la notte. Il mattino seguente non credetti quasi alle mie orecchie e ci volle un po’ per rendermi conto di quello che stavo ascoltando. Mi ero accorto di un mio strano tossire secco durante altre interferenze, mi riferisco a quella tosse stizzosa che si genera quando si ha quel fastidioso formicolio alla gola. Quella mattina ne avevo capito l’origine (ne parlerò in dettaglio più avanti. Nda), ma non solo, ero riuscito a mappare le frequenze che la causavano provenienti dalla “tastiera” della postazione (con tutta probabilità un disco volante), così nettamente da sentire persino le dita stesse che battono sopra i tasti!

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"Questa" è la traccia di quella registrazione. Oltre le frequenze e il “Suono X”, sembra che in qualche modo riescano anche a comunicare con me durante il sonno e anche se al mattino non ne avevo il ricordo, mi sono preso la soddisfazione che avessero sentito chiaramente che sono astemio ad offerte e compromessi di qualunque tipo! Ho ascoltato questa traccia un’infinità di volte. A prescindere dalle motivazioni di carattere tecnico, immaginavo quel testa di cazzo con quel dito sulla tastiera e tutto il mito dei fratelli dello spazio, degli esseri super evoluti che parlano tanto di pace, bene e amore si era ridotto al profilo di un vigliacco che fa il forte con un pulsante nelle mani.. Che tristezza scandagliare la meschinità vigliacca di esseri che appaiono e sin da tempi antichi sono apparsi come titani e poi hanno le stesse caratteristiche psicologiche di un mentecatto.Quella fu la prima pietra lanciata al gigante che, oltre ad avermi dato una grande soddisfazione, aveva fatto crescere in me molta forza e maggiore sicurezza. Impossibile elencare tutti gli esperimenti che provammo ad escogitare diversificando ogni notte le cose, persino quelle che potranno apparire ridicole come, per esempio, il provare a schermare in qualche modo la testa dall’azione delle frequenze, costruendo una sorta di cappello con la carta d’alluminio (dato che il piombo non è facilmente reperibile e modellabile) che, purtroppo, risultò del tutto inutile.

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Le videoregistrazioni

Oltre le registrazioni audio cominciai ad effettuare anche delle registrazioni video con una webcam in tutte le modalità possibili. La prima traccia video venne fatta in registrazione continua. Dopo 10 minuti dall’inizio della registrazione, nel momento preciso in cui stavo per premere il REC del registratore audio, il video si oscura rimanendo in quello stato per tutta la traccia, pur non alterando il tempo trascorso, fino a 2 secondi prima della fine, appena prima di disattivare la registrazione il mattino seguente. Le oltre quattro ore di questo video, pesano appena 601 Kb! Seguirono filmati con fotogrammi che scattavano a tempo. Ci fu una registrazione video per esempio, in cui i fotogrammi vennero regolati ogni 30 secondi. Alle 14:39 e 15 secondi si vede che stavo per attivare i registratori audio e nel fotogramma successivo, ore 14:39 e 45 secondi ero sparito! "Questo" è il video in questione e se vi sembra troppo inquietante mentre lo guardate, immaginate cosa ho provato nel vederlo io stesso! Provai ad utilizzare una videocamera Wireless che lavora su una frequenza radio di 2,4GHz effettuando delle registrazione in videocassetta. Non si vedeva nulla ma quando passavano in prossimità della telecamera, creavano un fortissimo disturbo al punto da perdere l’immagine. Non è un sistema per riprenderli ma può fungere da “sensore” per accorgersi della loro presenza e per un periodo mi è stato molto utile.Ho anche provato a riprendere con una telecamera ad infrarossi e in seguito l’ho associata anche alla luce Wood ma non c’è stato nessun risultato. Successivamente ho utilizzato una telecamera che facesse partire la registrazione quando ci fosse un rilevamento di qualsiasi movimento. Questo sistema è stato l’esodo per degli interessanti risultati sulle registrazioni video. Il sistema a rilevamento movimento, pur non vedendoli, riusciva lo stesso ad “avvertire” la loro presenza facendo scattare le registrazioni e fungendo quindi da sensore. Ho cercato di studiare i meccanismi tecnologici che sono legati a questa particolare “sensibilizzazione” della loro presenza e in questo modo dovrei potenzialmente essere riuscito a capire quale telecamera potrebbe essere capace di riprendere qualcosa di “visibile” della loro presenza. Spero che qualcun altro possa comprovarlo un giorno dato che la più economica che sono riuscito a trovare è stata di € 6.500 euro e francamente non me la posso permettere, oltre il fatto che non rientra più nei miei principali interessi.Il risultato più importante che sono invece riuscito ad ottenere è stato un binomio di tecnologia che poi si trova già assemblata, facilmente recuperabile e a prezzi assolutamente alla portata. Parlo di una web che funziona con una nuova tecnologia, “il rilevamento facciale”. Il meccanismo funziona in questo modo:Scatta il rilevamento di movimento che fa partire la registrazione e istantaneamente parte il rilevamento facciale veloce che riesce a riprenderli nel punto esatto della stanza in cui si trovano e oltretutto, se stanno fermi li zumma pure! Se ci sono due alieni nella stanza, la telecamera alternerà la focalizzazione e i primi piani alternando le inquadrature proprio come se la stesse manovrando un cameraman. In sostanza, pur non vedendoli, sai esattamente dove si trovano in tempo reale. Spesso il tono di luce cambia perché la loro energia fa sballare automaticamente i valori dell’esposizione che è tarata per la fonte di luce fissa che c’è in camera. "Questo" è un piccolo campione di questo tipo di videoregistrazioni.In ogni caso, a prescindere da quello che veniva o non veniva rilevato o registrato, stavamo accumulando una montagna di informazioni importanti su questo tipo di interferenza aliena e sul loro conto che sono state molto utili sia in questa fase che in quella che sarebbe seguita più avanti.

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Il Parassita

Mi ero accorto di uno strano comportamento del mio corpo in una porzione di una fase di sonno anche se non sembrava esserci materialmente la presenza di qualcuno e a prescindere che non ero ovviamente abituato ad osservarmi dormire o muovere, c’era un elenco di cose strane che mi lasciavano delle forti perplessità a livello inconscio. Posizioni del corpo innaturali, sobbalzi improvvisi, movimenti strani continui, evidenti reazioni di disturbo durante il sonno e cosa che spesso accadeva proprio durante queste porzioni di notte, la telecamera a rilevamento movimento, rimaneva in registrazione per minuti e anche per delle ore senza un apparente ragione.Mentre una sera osservavamo i frame dei video raccolti a motivo del mio non darmi pace che a prescindere dall’interazione delle frequenze, qualcosa di molto strano (a parte tutto il resto..), stava avvenendo sotto i nostri occhi, un sospetto che mi fece gelare il sangue… Con quel sospetto riguardammo tutti i filmati delle notti precedenti durante quella fase e ogni singola cosa confermava quello che ormai era fin troppo evidente.Un parassita invisibile o meglio, che non vibrava nello spettro di frequenze visibile al nostro occhio, con le stesse caratteristiche e natura di un lux (anche se non credo che è di un lux che si tratti), entrava nel corpo forzatamente facendolo sobbalzare in modo evidente.. durante questa fase avvenivano tutte quelle posizioni e quei movimenti strani e innaturali, quell’evidente insofferenza in fase di sonno che continuava fino ad un momento ben preciso, quello in cui emettevo un urlo smorzato con un senso di sfinimento. E tutto questo avveniva con le stesse modalità e caratteristiche appena descritte in tutte le altre notti che avevo filmato. Non solo, il video a rilevamento movimenti che si attivava rimanendo per ore in registrazione senza un apparente motivazione, coincideva proprio con questa fase!Ormai era chiaro, assurdo, spaventoso ma estremamente chiaro. Un essere stava parassitando forzatamente il mio corpo. “Contenitore” cazzo, dovevo ricordarmi che si tratta di un contenitore metabolizzando alla svelta anche questo, insieme a tutto il resto.Ma come poteva essere possibile? La risposta stava in quelle strane frequenze. Bastava ricordarsi delle frequenze generate dal mentecatto di turno con la tastiera in mano che in qualche modo riusciva ad indurmi un sonno così profondo da non potermi svegliare, parassitandomi in questo modo “forzatamente”. I movimenti convulsi del corpo erano il conflitto che probabilmente si generava all’interno del CONTENITORE tra la mia anima e il parassita.Come se già non bastassero i trattamenti con la macchina e con tutto il resto… Questa fase fu molto difficile perché ero già costretto a fronteggiare la notte con la consapevolezza delle interferenze, la luce della stanza sempre accesa per consentire alla telecamera di filmare i video che a sua volta presupponeva di dover lasciare il pc acceso con il fastidioso rumore della ventola e un segnalatore sonoro che si attivava al rilevamento di movimento. Era già molto difficile affrontare tutto questo per mantenere quell’equilibrio necessario per la mia stabilità mentale che era la cosa più importante e allo stesso tempo cercare di riposare addormentandomi in quelle condizioni psicofisiche. Ci mancava solo l’idea che un parassita di cui non volevo immaginare le sembianze, parassitasse il mio contenitore senza il mio permesso. Altra cosa di non poco conto è che come si sente dalle svariate registrazioni audio raccolte in modalità continua, questo parassita si sentiva grugnare e “russare” attraverso le mie stesse corde vocali che in questa fase, pare risultano essere in comune. Si, proprio così, russare. Perché ci siamo accorti che quel clandestino abusivo dopo un po’ si addormentava, come se fosse la cosa più normale del mondo. Questo parassita russa come una belva e per poter “soggiornare” dentro il MIO contenitore senza svegliarmi, ogni tanto rincaravano le dose di anestetico con le frequenze. Oltretutto, quando mi capitava di girarmi o di cambiare posizione durante la notte, lui sobbalzava saltando letteralmente in aria. Credo che "questa" porzione di traccia di una notte possa bastare e avanzare come esempio esplicito.. (Che gran rottura di palle questi alieni!)

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Prospetto sommario

A questo punto feci il punto della situazione fino a quel momento per provare meglio a capirci qualcosa e mi resi conto che durante la notte avvenivano due distinte tipologie di interferenze:

Una che avveniva più sporadicamente e prevedeva la presenza di più entità aliene sul posto e spesso l’uso di una strana “macchina”.Un’altra che avveniva ogni singola notte e comprendeva il parassitaggio forzato del mio contenitore attraverso un sonno profondo che veniva indotto prima e durante il sonno.

Le descrizioni sommarie sulle caratteristiche della prima interferenza furono queste:

- Avviene più sporadicamente con la presenza di più entità aliene sul posto.- Prevede l’utilizzo nella maggior parte dei casi di una strana “macchina” che mi provoca molta

tosse probabilmente a causa dell’introduzione di qualcosa di liquido in bocca.- A volte avviene un interazione comunicativa verbale tra me e loro nella mia o la loro lingua.- Angoscia o dolore in questo tipo di interferenza sono assicurati.- In questo tipo di interferenza ogni genere di registrazione video viene cancellata, interrotta o

corrotta.

Le descrizioni sommarie sulle caratteristiche del secondo tipo di interferenza furono queste:

- Avviene ogni singola notte comprese le notti della prima tipologia di interferenza.- Pare prevedere la presenza di una sola entità che parassita il contenitore dopo particolari

frequenze generate dall’esterno per indurre uno stato molto profondo di sonno. - A volte si genera una comunicazione nella mia o la loro lingua forse solo tra me e il parassita

ma è anche possibile che avvenga con qualche altra entità che non si trova sul posto.- Quando non si interferisce questo tipo di interferenza, sottoforma di parassitaggio, dura circa 4

ore o poco più.- Questo tipo di interferenza può essere anche video filmata probabilmente perché senza

un’attenta analisi, apparentemente non sembra esserci nulla di particolarmente strano.

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Contrapposizione ad ogni costo

Nell’ interferenza più comune sembrava esserci il profilo psicologico di un’entità con le caratteristiche di un lux, che doveva fare un turno di lavoro prendendo posizione nel contenitore per circa quattro ore a notte. Immancabilmente ogni notte. E perché ogni notte? Me lo sono chiesto e mi sono dato una potenziale spiegazione che si e fatta sempre più strada dentro di me.A prescindere da tutto quello che ancora non sapevo sulle motivazioni delle interferenze, quel parassitaggio forzato aveva tutta l’aria di essere un modo occulto ed efficace per succhiare poco per volta, ma quotidianamente, “energia”. Nel senso che mi ha dato l’impressione di voler tenere certi “valori” delle potenzialità dell’anima a livelli di sicurezza. Mi sono reso conto che anche quando c’era un’interferenza con tutta la combriccola sul posto, il parassita doveva comunque fare il suo lavoro. Stessa cosa anche dopo il trattamento del macchinario. Insomma, il parassitaggio era d’obbligo! Dissi a Simona che se per loro era così prioritario il tenere sotto controllo quei valori al punto che anche dopo essermene accorto, il parassita non si era preso nemmeno qualche giorno di “ferie” per far calmare le acque, vuol dire che ci doveva essere una ragione importante. E se avevo ragione, forse lo si poteva constatare con gli effetti o le potenzialità che si sarebbero riscontrate, ammesso che fossi riuscito ad evitare il parassitaggio e se così fosse stato, l’ulteriore conseguenza era che probabilmente gli avrei fatti arrabbiare. Così provai a confutare questa possibilità e da quel momento in poi la mia priorità divenne quella di evitare il parassitaggio o almeno, cercare di diminuirlo il più possibile.Ormai sapevo che, come da prassi, dopo pochi minuti che mi addormentavo “sparavano” il “Suono X”, poi le frequenze e dopo circa mezzora avveniva il parassitaggio. Così decisi di puntare la sveglia ogni 15 minuti in modo da provare ad interrompere in partenza il processo che mi avrebbe indotto il sonno profondo. La radiosveglia suonò la prima volta, io la staccai, la puntai 15 minuti dopo e così anche la seconda volta ma alla terza avvenne qualcosa. Appena dopo averla staccata per la terza volta presero provvedimenti. E’ altamente probabile che fermarono il tempo e mi diedero quella che sembra essere una specie di scarica elettrica. (Purtroppo questo file non è al momento disponibile.) Non ebbi coscienza di quel che successe in quel momento, fui in grado di ricostruirlo attraverso l’ascolto della registrazione e mi spiegai anche il perché, da quel momento in poi, non fui più in condizioni di puntare nuovamente la sveglia che rimase con quell’orario fino al mattino per la soddisfazione del parassita che ebbe campo libero per tutta la notte.. Come potevo riuscire a non farmi parassitare sapendo che anche se rimani sveglio tutta la notte in casa o altrove, non si sfugge? Bloccando il tempo quando è “tempo” di interferenze non c’è santo che tenga. Anche perché è proprio con il fermare il tempo che ti fottono!La mia casa era diventata ormai una specie di laboratorio, mi sentivo svantaggiato e vulnerabile in partenza e decisi di passare la notte successiva fuori casa provando ad escogitare qualcosa anche se ancora non ne avevo la minima idea. Durante la notte mi vennero in mente gli archetipi e le loro funzioni fondamentali. Fu proprio con gli archetipi che mi venne un’idea che valeva la pena provare.Il posto che reputai più adatto per applicarla fu un Agip 24 ore nella città di Pescara. L’idea in breve era questa: Il bar dell’Agip è frequentato da molta gente durante la notte e questo creava un flusso di gente molto alto tra il bar, il piazzale esterno e la strada adiacente che, non era una strada qualunque, ma la via principale della città di Pescara. Quella strada non è mai deserta anche perché è la rete di collegamento interurbana tra le due città limitrofe. Pensai che se avessero fermato il tempo nel bar e nel piazzale esterno, dovevano per forza di cose farlo anche su parte della strada principale. Ma se avessero fermato il tempo in una parte della strada principale, le macchine che si trovavano al di là di della soglia del tempo fermo sulla stessa strada, si sarebbero accorte del tempo fermo, quindi avrebbero dovuto fermare l’intera città!

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Ma.. potevano fermare il tempo in un’intera città? Anche se tecnicamente erano in grado di farlo, era improbabile che lo avessero fatto perché avrebbe comportato il tenere contemporaneamente sotto costante controllo tutto il confine della città stessa per non essere scoperti.Certo, era solo un ipotesi, ma valeva la pena tentare e avrei tentato all’infinito se fosse stato necessario, perché almeno su una cosa ero più che certo, mai e poi mai mi sarei arreso! Così la strada principale di Pescara divenne la punta dell’ago, l’archetipo pungente, il mio punto di forza. Il flusso della gente dalla strada al bar divenne la congiunzione perfetta che faceva del bar un luogo potenzialmente sicuro. Non passai la notte al bar, ma mi addormentai in macchina esattamente al centro del flusso tra il bar e la strada principale monitorando con le registrazioni le ore di sonno notturne. Il mattino seguente, dopo l’ascolto delle registrazioni audio, mi resi conto che c’erano stati soltanto 3 minuti di interferenza rispetto alla media delle 4 ore e dilazionate per giunta in due parti, Un minuto e mezzo alle 5 e 15 e l’altro minuto e mezzo alle 5 e 40 approfittando, secondo me, di quei pochi secondi favoriti dalla mattinata in cui sulla strada principale c’erano poche macchine a una certa distanza e sono sicuro che per farlo hanno dovuto faticare non poco monitorando tutta la notte la situazione fino al momento opportuno.C’ero riuscito! Che soddisfazione!! Avevo dormito poche ore ma sentivo una carica di energia molto forte che andava ben al di la dell’euforia del momento. Mi sentivo benissimo e quello fu solo l’inizio degli effetti che ebbi modo di sperimentare quel giorno.

E’ già difficile dover riportare e raccontare fatti molto fuori dal comune di questa portata. So bene che la messa al rogo me la sono già assicurata da un bel pezzo. Preferisco quindi non parlare in questa sede degli accadimenti che sono scaturiti in quel giorno senza parassitaggio. Ciò che comunque mi preme dire è che proprio perché l’anima è una fonte di energia e di risorse inimmaginabili, che ne bastano pochi o piccoli suoi effetti per sperimentare che può davvero essere capace di tutto.Quel giorno fu un gran giorno e le potenzialità in termini di contemplazione, realizzazione e sperimentazione sulla realtà delle possibilità, fu a dir poco straordinario!Quel pomeriggio, per esempio, decisi spontaneamente di riposare in casa monitorando il mio corpo e ogni sua più piccola reazione durante l’interferenza con l’Osservatore. (l’Io dell’anima). Mentre il corpo e la mente erano stati messi spontaneamente a disposizione per l’interferenza, la mia Coscienza era rimasta vigile per poter osservare e conoscere, attraverso l’impassibilità dell’Osservatore, informazioni determinanti che mi hanno permesso di carpirne anche le più piccole sfaccettature.Un sabato notte sono riuscito a portare a soli 20 secondi il parassitaggio grazie all’intenso flusso di gente che circola di sabato nella città, riconfermando ancora una volta quelle potenzialità di cui ho fatto accenno.Fare questi esperimenti sulla mia pelle mi è costato molto. Oltre allo stress della situazione in generale, anche in termini di sonno. Dopo quasi due giorni consecutivi in cui avevo dormito pochissimo, crollai completamente per la stanchezza. Le conseguenze di quel mio ribellarmi all’interferenza della notte precedente, confermarono purtroppo anche quello che mi aspettavo ma non immaginavo fino a che punto. Furono talmente pesanti che al mattino, pur non ricordando nulla come al solito, mi sentivo come se mi fosse passato un camion di sopra. Uno dei registratori fu disattivato, l’altro lo trovai in mezzo alle coperte e per questa ragione la registrazione non è molto nitida. Non ci fu mai “fino a quel momento” un interferenza tanto aggressiva, intensa e lunga come quella.. 5 minuti e 36 secondi! Non credo che occorra commentarla, "questa" è la registrazione di quella notte.

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Nonostante la stanchezza fisica e mentale che avevo accumulato, la mia determinazione cresceva e da quel momento cominciò il periodo più difficile perché se da una parte io cercavo in ogni modo possibile di evitare il parassitaggio, dall’altra loro non si fecero più nessuno scrupolo a motivo della mia ribellione. Generavano una tensione molto forte stazionando spesso con le loro navi dietro una nuvola sia di giorno che di notte, spegnevano il pc mentre lavoravo alle tracce, staccavano la corrente e molte altre cose di questo genere. Per cercare di riposare senza subire l’interferenza, a volte utilizzai una telecamera per essere monitorato in modo da svegliarmi al primo strano accenno lasciando sempre aperto il collegamento telefonico ma, spesso, non bastava nemmeno questo. A volte mettevano in loop la telecamera, altre volte staccavano entrambe le connessioni. In qualche occasione creavano delle forti scariche nel server e nel telefono di casa. In una circostanza Simona vide da prima la mia immagine bloccata e dopo avermi immediatamente avvertito, mi vide scorrere velocemente come se stesse guardando un filmato che si riavvolgeva. Dopo cose di questo genere, per quanto puoi essere sfinito dalla stanchezza, non è proprio più possibile dormire. La faccenda stava prendendo una piega sempre più pesante e più assurda anche perché eravamo ad un punto in cui ci siamo detti mille volte che mai nessuno avrebbe creduto a quello che stava accadendo e sapere che non potevamo né parlarne né tanto meno contare sull’aiuto di qualcuno se non su noi stessi, è stato a dir poco frustrante. Sensazione che conosco bene e che ho avuto molte volte modo di sperimentare nell’arco della mia vita.Riposare diventò un problema che dovevo in qualche modo risolvere. Non potevo non dormire all’infinito per poi crollare dalla stanchezza rimanendo in questo modo completamente in balia dell’interferenza. Ma non volevo nemmeno dormire subendola passivamente, così mi ricordai di Leonardo da Vinci e del suo particolare modo di riposare e mi documentai meglio sulla faccenda. Pare che venga chiamato “sonno polifase” e consiste in linea generale nel dormire circa un quarto d’ora ogni 4 ore. Da quanto appresi, sembra che gli effetti siano stupefacenti dato che, a parte la quantità di ore libere che si sarebbero guadagnate, l’energia nel corpo affluisce copiosa. Il problema era solo che, come tutte le grandi trasformazioni, l’organismo deve abituarsi a poco a poco e questo per me era un gran problema. Non c’era tempo e cominciai subito degli stacchi di circa 20 minuti ogni 4 o 5 ore. Non fu facile ma mi ci abituai comunque abbastanza rapidamente perché ormai ero fortemente motivato ad andare fino in fondo. Seguirono e accaddero molte altre cose a motivo del mio ribellarmi che preferisco non raccontare in questa sede perché mi rendo conto che se da una parte è stato necessario dilungarmi per causa di forza maggiore, dall’altra non voglio focalizzare l’attenzione sulla spettacolarità degli eventi, ma su cose che possono essere utili come quelle che seguiranno e sul senso di cui parlerò nella conclusione finale.

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Le frequenze aliene

Per cercare di capire in che modo utilizzano le onde elettromagnetiche sotto forma di frequenze, facemmo una piccola ricerca cercando di capire quale parte del cervello fosse responsabile delle funzioni del sonno, del freddo e delle pulsioni sessuali e vennero fuori delle cose davvero interessanti.

Il cervello riceve gli influssi nervosi da tutto il corpo, ma in particolare li riceve dai centri dell’equilibrio posti nell’orecchio interno (guarda caso in prossimità del chip retro auricolare. Nda) e tratta queste informazioni inviando dei segnali di regolazione ai neuroni motori del cervello e del midollo spinale. L’ipotalamo è un piccolo nucleo di neuroni posto alla base dell’encefalo sotto al talamo ( un importante centro di smistamento per la maggior parte dei segnali sensoriali) e rappresenta la regione del sistema nervoso centrale deputata al controllo delle funzioni viscerali. Le afferenze provenienti dal sistema visivo consentono all'ipotalamo di regolare i suoi cicli in base all'ora del giorno o della stagione dell'anno che viene riconosciuta dall'ipotalamo in base al numero di ore di luce in una giornata. Il ruolo dell’ipotalamo è importantissimo perché è responsabile di molte funzioni come il sonno e la veglia, le pulsioni sessuali, la sete e la fame, la temperatura del corpo, la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, la sudorazione, la risposta allo stress e controlla l’attività endocrina dell’organismo garantendo la regolazione dell’ipofisi o “ghiandola pituitaria” (in prossimità della quale viene impiantato il chip alieno negli addotti) e svolge un ruolo fondamentale nelle emozioni, nel dolore e nel piacere. La ghiandola pituitaria che è situata nella sella turcica del corpo dello sfenoide, è una piccola ghiandola sferica attaccata proprio all’ipotalamo che secerne gli ormoni responsabili della regolazione delle altre ghiandole endocrine e presiede al controllo della crescita, della riproduzione e di numerose reazioni metaboliche.

In sostanza, l’ipotalamo e l’ipofisi sono due strutture che costituiscono una complessa rete di interazioni e di scambio di informazioni e rappresentano la più importante area di interconnessione fra il sistema nervoso e il sistema endocrino da cui partono gli impulsi e gli stimoli ormonali che governano l’intero sistema. Diventa dunque implicito che chi li controlla, può facilmente controllare un individuo condizionandolo a suo piacimento come e quando vuole.

Quello che credo di aver capito, è che gli alieni utilizzino molto spesso le frequenze per condizionare lo stato d’animo e le funzioni di un addotto e non solo.

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La mia ipotesi è che la pallina retro auricolare funga da ponte ripetitore che riceve le onde elettromagnetiche inviate sotto forma di frequenze sonore, per inviarle attraverso i centri dell’equilibrio posti nell’orecchio interno, al chip in prossimità della ghiandola pineale, dove vengono filtrate e calibrate a seconda della circostanza specifica d’interesse, influenzando l’ipotalamo che provvede ad espletarne le funzioni chimiche.Le cose che a mio avviso avvalorano questa ipotesi sono:

1 - Le collocazioni dei chip in prossimità della ghiandola pituitaria e dietro l’orecchio, non possono essere casuali.2 – Le frequenze che ho registrato (vedi per esempio il suono X), non sono udibili da chi li sta ricevendo ( a meno che non vengano prima registrate), il che le rende assolutamente “invisibili”.3 - Nel caso dell’induzione al sonno profondo (tanto per fare un esempio), la produzione eccessiva di Melatonina da parte della ghiandola pituitaria, dopo aver svolto la sua funzione, viene riassorbita dal metabolismo durante l’arco della notte e non lascia alcuna traccia e di conseguenza nessuna prova. Stessa cosa per tutti gli altri processi chimici.4 – Una frequenza sonora che ad una certa distanza viene inviata attraverso l’etere inquinato da migliaia di onde elettromagnetiche, deve necessariamente essere in qualche modo filtrata e “affinata” per poter svolgere una così particolare e specifica funzione quale può essere quella del sonno o del freddo, ecc.. 5 – Ho registrato queste frequenze sonore decine e decine di volte compresa la circostanza in cui si è sentita persino la tastiera da cui venivano originate.

Quando sono rimasto cosciente durante l’induzione al sonno, ho assistito in tempo reale a questo processo divenendone testimone. Non sapevo ancora in che modo stesse avvenendo, ma percepivo chiaramente che mi stavano sedando. Una conseguenza della produzione eccessiva di Melatonina, causa un formicolio fastidioso alla gola che genera colpi di tosse di tipo stizzosa. Proprio quella che si sente nelle registrazioni e quasi sempre all’inizio dell’interferenza. In questa particolare circostanza, sono riuscito a non addormentarmi e questo ha causato probabilmente un eccesso di Melatonina intossicandomi e generando una tosse sempre più intensa al punto che mi sono dovuto alzare dal letto interrompendo il monitoraggio. Sanno bene quando un addotto si trova in stato di sonno profondo, come sanno bene quando sei in procinto di addormentarti e questo è legato in qualche modo a quel suono acuto che si sente prima di addormentarsi probabilmente generate dal chip nel cervello quando si trova in quella fase.Quelle frequenze sonore a volte sono state udite dall’interlocutore che stava dall’altro capo del telefono e non da me. Spesso mi hanno causato l’induzione improvvisa del sonno e di un freddo da cui non ci si può riscaldare in alcun modo per indurmi più facilmente a dormire. Molte volte ne ho avuto una riconferma dalla tosse stizzosa che mi generava e dalle frequenze sonore che sentivo attraverso un microfono nelle mie vicinanze collegato ad una cassa. (E’ l’unico modo di poterle sentire in tempo reale dalla persona che le riceve).Che la prolungata esposizione alle radiazioni elettromagnetiche provochi dei cambiamenti fisici nella nostra struttura non è una novità. Leucemie, tumori al cervello, alla gola e al sistema linfatico, purtroppo, sono armai ben documentati. Ciò che invece, almeno per me, è stata una scoperta, è che gli alieni utilizzano le onde elettromagnetiche per condizionare non soltanto gli addotti attraverso i chip impiantati, ma anche le masse.

Ho dato un’occhiata in giro e ho scoperto per esempio che quel gran volpone di ashtar sheran con i suoi compagni della “fratellanza bianca”, a parte le solite stronzate su pace, bene e amore, ha costituito una società che si chiama “KATAMARKT” con un organigramma molto vasto strutturato da molteplici sottosezioni, parecchie delle quali a dir poco ambigue. Tra queste ce ne una che tratta

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proprio i campi elettromagnetici e le frequenze con l’alibi del volerci proteggere schermandoci dall’influenza nociva delle onde elettromagnetiche a cui siamo sottoposti tutti i giorni. In breve, la schermatura consiste nell’apporre sul quadro elettrico, sul pc, sul telefonino e sul televisore, quattro particolari fregi adesivi di loro produzione, tutti rigorosamente di forma e con simboli geometrici. Ma attenzione, come viene specificato in "questa" sezione del sito informativo dove rinnovano la pappardella del salto quantico e le solite cazzate su quanto ci tengono alla nostra salute, si legge testualmente:

“L'importanza di quello che inviamo consiste nel capire che la vibrazione va ad interagire, modificare, trasformare qualunque cosa esiste sul vostro Pianeta e non solo. Partendo dal concetto che andiamo a stimolare, con frequenze appropriate, certe espressioni nella forma, si vanno a produrre modificazioni nella frequenza di quello che incontriamo. Partiamo dalla possibilità di una registrazione frequenziale che viene ad essere interpellata da una vibrazione, che si mette in alleanza della frequenza, per portare oggettivamente un campo modificato nel rispetto del vostro corpo fisico. Il corpo fisico è l'involucro della vostra anima e quindi, andando a portare un benessere al fisico, diamo opportunità all'anima di avere una maggiore e migliore espressione per ottenere sempre più un contatto fra l'essere e l'apparire, (senti da quale pulpito… Nda) che si vanno a poco a poco unificando.”

E a seguire:

“queste schermature non tolgono le radiazioni, ma neutralizzano l’effetto negativo dei loro raggi”.

In che modo?

“innestandosi nel corpo fisico”.

Sono persuaso dunque che utilizzino la loro tecnologia e le proprietà della geometria sacra, di cui per conoscenza sono detentori, per manipolare più facilmente le menti della gente attraverso questi fregi. Probabilmente dal punto di vista della salute fisica funzioneranno pure bene, ma con il controllo mentale hanno fatto un bell’affare!Se, come credo, la pallina retro auricolare funge da ponte ripetitore, è un pezzo fondamentale senza la quale le frequenze non possono avere più alcuna efficacia. In questo caso basterà rimuoverla per disabilitare il chip nella testa e quindi l’intero impianto. Essendo un elettrotecnico, ho cercato di studiare per bene questo tipo di frequenze. Attualmente sto lavorando ad un progetto che potrebbe consentirci di schermarci completamente da queste onde elettromagnetiche.

Scie chimiche e alieni

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Da quando sono iniziate ufficialmente le ostilità con gli alieni mi sono accorto che le scie chimiche sul mio territorio sono passate da una settimana di distanza l’una dall’altra a ogni singolo giorno in cui ci sta del bel tempo e da circa un mese anche la notte. Io non so se questo ritmo di ciclicità quotidiana si sia verificata o si stia verificando in altre parti del mondo, ma la situazione da queste parti è a dir poco inquietante. Sto parlando di tante di quelle scie chimiche da tappezzare un cielo assolutamente limpido da levante a ponente fino al punto di non riuscire più vedere nemmeno un fazzoletto di cielo! Sto parlando di giorni in cui ho visto 28 aerei contemporaneamente ricoprire il territorio tappezzandolo di quella merda da rimanere condensate per quasi tutta la notte successiva. Ho visto e fatto vedere a gente sul posto parecchie volte delle astronavi seminascoste che erano presenti mentre tutti quegli aerei erano in volo e ho visto che innumerevoli volte quegli aerei venivano e andavano proprio in quella direzione. Chi è ben documentato sulla faccenda sa bene che c’è qualcosa di grosso dietro le scie chimiche e quali elementi sono stati riscontrati dopo le opportune analisi che non starò ad elencare, rimandando chi non è informato a documentarsene subito. Ciò che invece devo dire è che in uno dei giorni in cui era presente una grande astronave, sempre nei pressi della Maiella e le scie chimiche tappezzavano il cielo, sono stato sul posto e ho perlustrato il luogo nelle vicinanze della montagna e ormai ho pochi dubbi su tre cose:

1 – Tra i riscontri del sopralluogo sulla montagna, la direzione in cui ho sempre visto le loro astronavi e gli innumerevoli avvistamenti che ci sono stati circa 50 anni fa dalle mie parti di cui ho saputo esiste un dossier “UFO Abruzzo” che non sono riuscito ancora a reperire, sono ormai convinto che sulla Maiella ci sia una base aliena.2 – Durante lo stesso sopralluogo ho visto finalmente da vicino che molti di quegli aerei scia provenivano dall’interno delle nuvole in cui si trovava l’astronave sopra la montagna. Credo che non sia per nulla improbabile presumere che alla guida di quegli aerei, almeno di quelli che si trovano da queste parti e con un tale dispiegamento, non ci siano militari ma alieni. Il connubio scie chimiche/alieni in fin dei conti e per svariate ragioni di facile intuizione, non è affatto un’ipotesi così assurda. 3 – Dalla quantità di scie, dalla loro condensazione in base ai giorni o alle fasi che si differenziano, credo anche che le scie chimiche abbiano diverse tipologie di agenti chimici e che parte di queste siano ancora del tutto sconosciute. Con il lavoro minuzioso e aggressivo che stanno facendo da queste parti, mi sono fatto l’idea che stiano preparando qualcosa di specifico e di molto importante, probabilmente per qualcosa di imminente.

Il riscontro delle registrazioni

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Nel frattempo mi accorsi che due amici miei erano addotti. Il primo ha scelto, almeno per adesso, di nascondersi da se stesso oltre che da me. Il secondo ha reagito in una maniera del tutto diversa. All’inizio era reticente anche al solo accenno di argomenti ufologici sostenendo ripetutamente e convulsamente che non ci credeva e non gli interessava. Fu questo ed altri segnali che contrapponendo al suo dire, mi fece venire il sospetto che il suo inconscio mi stava comunicando qualcosa che ben presto sarebbe stata abbondantemente confermata. Un’approfondita conversazione, il test di Corrado Malanga di autovalutazione degli addotti e certe reazioni, rivelarono che non era solo un addotto, ma per ricchezza e completezza di caratteristiche, era l’addotto per eccellenza. Ebbi il suo permesso per monitorare con un registratore le sue ore di sonno notturne e fu la mia occasione per provare finalmente a vedere con altre registrazioni se ci fossero delle caratteristiche simili alle mie da poter riscontrare. Fu proprio quello che accadde e divenne pertanto il mio primo riscontro oggettivo sulla possibilità di registrare le interferenze aliene con tanto di caratteristiche simili a quelle precedentemente raccolte e documentate.In "questa" registrazione si sente da prima la famosa “’impronta di ritorno telefonica”, poi dei colpi e vari rumori simili ad alcune delle mie tracce, poi uno strano respiro a 35 secondi della traccia che a 44 secondi si fa più pesante. All’inizio di "questa" registrazione invece, si sentono da prima vari “colpi di tosse stizzosa” (generati dalle frequenze). A un minuto e 5 secondi della traccia, a Sem suona la sveglia che staccherà circa 4 secondi dopo come si sente nella traccia. Lui quindi la stacca e si alza subito. Secondo la versione di Sem dopo averla staccata non poteva esserci altro perché lui è più che certo che ha staccato anche il registratore, come è certo che la radiosveglia ha suonato una sola volta e la madre afferma e conferma entrambe le cose. Da quel momento in poi si sentono rumori di ogni tipo e dopo dei colpi che personalmente. Un suo urlo a 2 minuti e 4 secondi e poi altri due urli appena più avanti. La cosa assurda accade a 2 e 19 secondi della traccia dove il forte rumore che si sente fino a 2 minuti e 50, altro non è che la stessa radiosveglia con suono grave e il ritmo rallentato! E’ evidente che hanno fermato il tempo che, come si sente, piano piano riprende il suo ritmo tornando alla normalità. In "questa" traccia, dopo vari rumori, a 15 secondi della traccia si sente quello che sembra essere un parente stretto del “Suono X” che si ripeterà altre tre volte più avanti. E tanto per non farci mancare niente, in "questa" registrazione si sentono i colpetti generati dalle frequenze che provoca quella tosse stizzosa come confermato anche dal diagramma sottostante.

l’Auditing di Sem

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Da quel giorno abbiamo cominciato una serie di session di auditing con la quale è possibile riuscire a riportare un individuo in qualunque parte della sua vita facendogli ricostruire e ripercorrere gli accadimenti e scaricando le emozioni dolorose che vi sono contenute. Per intenderci, in pratica si tratta di un procedimento che riesce ad ottenere le informazioni in dettaglio di un ipnosi profonda dove un soggetto può ritornare a rivivere un qualunque avvenimento della sua vita con tutte le sue percezioni ma in modo del tutto “cosciente”. In linea di massima, considero l’ipnosi profonda non curativa e quindi non idonea agli usi che tradizionalmente se ne fa e anzi, molto spesso deleteria. Malanga costituisce per me una tra le poche eccezioni sia per il campo d’applicazione sia per la grande professionalità con la quale è riuscito ad ampliarla e personalizzarla con la PNL (programmazione neuro linguistica), senza mai dimenticare tutti quei dettagli di grande importanza che riguardano la salute e il benessere dei suoi addotti, riconfermando che non è il cavallo ma l’uomo che lo cavalca a fare la differenza! Personalmente, considero l’auditing una pratica di gran lunga superiore alle classiche sedute di ipnosi utilizzate dalla psicologia tradizionale. La ragione è che oltre a riuscire a far ripercorrere e rivivere pienamente ad un soggetto un qualunque episodio in cui era parzialmente o totalmente incosciente, riesce allo stesso tempo e in modo del tutto naturale anche a scaricarne le cariche dolorose e i somatici che vi sono contenuti che insieme alle frasi comando innestate attraverso quegli accadimenti, una volta restimolati, sono la causa della maggior parte, se non tutte, le malattie psicosomatiche. Premetto che sono un Auditor competente ed abilitato ad effettuare questo tipo di sedute e che non ho mai ricevuto alcun compenso né da lui né da nessuno della lunga serie di soggetti alla quale l’ho praticata nell’arco di circa 13 anni se non quello di straordinari risultati ed una notevole esperienza. Devo dire che prima d’oggi, non avevo mai applicato il processing ad un addotto e non sapevo quindi quali risultati potevo aspettarmi ben sapendo che stavolta, oltre la rimozione spontanea del soggetto a causa dei traumi, l’occultamento delle esperienze era provocato intenzionalmente e ad arte dagli alieni. Dalla mia parte però avevo una forte motivazione, una particolare predisposizione dovuta al mio sincero interesse per la salute di chi ho di fronte e la mia esperienza arricchita devo dire dal lavoro di Malanga dalla quale ho a mia volta estrapolato tutto il costruttivo possibile potenziando in questo modo le mie risorse.Il risultato è andato al di là delle mie aspettative come si potrà vedere più avanti e che con il consenso del mio amico pubblico in dettaglio per due ragioni. La prima è quella di aver scoperto che le sedute di auditing funzionano benissimo anche con le interferenze aliene divenendo quindi un ulteriore risorsa che si aggiunge a quelle già conosciute e la seconda, per me ancora più importante, è la necessità di divulgare una quantità considerevole di informazioni in cui salta fuori di tutto e di più, compresa la riconferma del coinvolgimento e la compartecipazione attiva di alieni e militari “umani” che fanno parte dello stesso porcaio e che sono pienamente deciso a far saltare a galla una volta per tutte. Pertanto, non ci saranno mai informazioni di qualunque tipo, specie e genere che non pubblicherò senza pensarci due volte come ho fatto in questo caso e il giorno in cui avrò delle riserve sulla divulgazioni di dati utili, vorrà solo dire che mi avranno lobotizzato!

L’addotto in questione, che per rispetto della sua privacy chiamerò da ora in avanti con lo pseudonimo di Sem, aveva fin da bambino degli incubi ricorrenti con la media di tre o quattro a

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settimana, in cui spesso quella parziale scena che ricordava, cominciava bene e finiva molto male causandogli del terrore puro. Oltre queste, pensava fosse abbastanza normale vedere le “sfere di luce” ufologiche che molto spesso riusciva ad osservare la sera dal suo balcone di casa e si sorprese molto quando seppe che non era una cosa così comune avvistarle o quando la madre gli disse che non le aveva mai viste. Gli bastò aspettare la sera seguente per mostrargliele..Il mio amico è una persona molto semplice e completamente al di fuori di ogni nozione o informazione ufologica, né tanto meno aveva mai visto o saputo tutto quello che fino ad oggi è stato scoperto sulle interferenze, le tipologie e le razze aliene. E’ un argomento che ha sempre tenuto fuori dalla sua vita anche perché ne aveva inconsciamente un timore di fondo. Per me questa è stata una piacevole sorpresa perché mi ha permesso di eseguire le sedute di auditing senza mai utilizzare informazioni o termini ufologici e senza quindi fuorviare o invalidare la quantità di informazioni che in questo modo è rimasta del tutto genuina. Per le stesse ragioni ho voluto riportare così come mi sono state espresse tutte le informazioni, le descrizioni e le tipologie delle interferenze anche quando non combaciavano con il documentato, virgolettando inoltre gli stessi e identici termini che Sem ha utilizzato.Solo quando ad un certo punto mi sono reso conto che Sem aveva acquisito una sufficiente capacità e volontà di voler guardare in faccia il suo “problema”, mi sono limitato a fargli avere “l’Alien cicatrix” di Malanga che sta ad oggi leggendo con grande interesse e soddisfazione. Tutte le sedute sono state registrate e conservate nel mio archivio.Con l’auditing siamo già riusciti a ricostruire una fetta importante di certi accadimenti durante i suoi rapimenti che spesso venivano nascosti con immagini e fotogrammi senza senso o di facciata, proprio come ha abbondantemente documentato Malanga. I primi episodi riguardavano rapporti sessuali con donne spesso molto attraenti che a volte alla fine del rapporto si trasformavano in strani esseri. Uno di questi, con delle unghie più sviluppate del normale, aveva un accento irlandese e si identificò con il nome di Susan. Sull’orecchio destro portava un orecchino d’oro molto grande con uno stemma che raffigurava un’aquila nazista. Alla fine del rapporto sessuale l’aspetto della donna cambia completamente trasformandosi in un essere dalla pelle viscida color verde lucido che aveva la testa “come un uccello”, la schiena era costituita da strani bitorzoli, il naso piccolo, giallo e di forma triangolare. Gli occhi erano neri con una pupilla bianca verticale e quattro particolari squame nere al posto dei capelli. La lingua era lunga e biforcuta.A volte strani esseri si presentavano nella sua stanza da letto.In una circostanza vide un fascio nero cilindrico dall’alto in basso e al suo interno apparve uno strano essere accompagnato da una luce bianca accecante. L’essere era colore marrone/bianco. La testa era ovale, le sopracciglia sottili e il viso molto rovinato con bitorzoli tipo “lebbra” con delle squamette bianche e molte vene nere sulle guance. Indossava una tuta attillata nera con un colletto bianco. La sua corporatura era molto esile e la statura era piccola (circa un metro e trenta). Le mani indossavano dei guanti neri e finivano con tre dita (uno di questi molto più lungo) e in mano aveva un piccolo telecomando color grigio con tre pulsanti. Il pulsante superiore (rispetto a Sem) era nero e gli altri due erano più in basso e vicini tra di loro. Quello a sinistra era verde, quello a destra era rosso. Saltarono fuori diversi episodi in cui i grigi si camuffavano in personaggi che riuscivano ad attecchire in Sem molto facilmente perché sfruttavano le sue debolezze o ciò che più lo attraeva.In una circostanza si presentarono in due dentro una nuvoletta con l’aspetto di due bambini mentre Sem si trovava in una camera d’albergo. Gli dissero che erano due bambini morti, che avevano bisogno del suo aiuto e lo pregarono di dargli una mano andando con loro. In questo modo Sem non solo li seguiva senza pensarci un momento, ma lo faceva anche molto volentieri ed estremamente commosso. Li sentiva comunicare con uno “squittire” come quello dei conigli tra di loro e tenendosi per le mani tutti e tre insieme si sollevarono dal pavimento scomparendo attraverso il tetto.. Altre volte si camuffavano da donne di sua conoscenza che gli chiedevano di uscire per poi ritrovarsi dentro la scena un personaggio che Sem scoprì essere molto ricorrente e che descrisse

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come “un testa ovale dalla camicia o giacca a quadri” che lo portava sempre da qualche altra parte che poi scoprimmo essere sempre una sala da laboratorio chirurgica.Al di là di quelle facciate, saltarono fuori da prima episodi sotto forma di porzioni di ricordi o di strani sogni con un bel biondo a sei dita che si identificava con la figura di un angelo o di Cristo e a cui Sem sembrava essere molto affezionato. Lo conosceva bene perché gli capitava di vederlo nella sua stanza da letto mentre stava dormendo o mentre si trovava nello spazio. In una circostanza si presentò nella sua camera da letto e questa fu la descrizione che Sem fece delle sue sembianze: Due metri circa d’altezza, capelli ricci, lunghi e biondi, in fronte porta una fascia marroncina scura. Il naso e le labbra sono pressoché normali e gli occhi sono azzurri, Le sopracciglia sono “castane” e ben curate. Porta una tunica bianca candida e una cintura d’oro. Le mani sono bianche con dei piccoli artigli a punta al posto delle unghia. Le mani hanno dei bitorzoli bianchi e sul dorso ha delle vene nere. Sei dita per mano. Porta un anello d’oro sulla mano sinistra un po’ più larga di una fede e un braccialetto azzurro“gommoso” sul polso sinistro. I piedi sono bianchi con vene nere sul dorso. Porta delle grandi ali “tipo angelo”.In quello che sembra essere stato il suo primo incontro con questo essere, Sem si trovava senza il suo corpo nello spazio e gli si avvicinò il biondo affiancato da due grigi nelle sembianze di due bambini sorridenti. Anche in questa occasione il biondo indossava una tunica bianca e delle ali (che non si muovono), ma questa volta aveva anche una corona d’oro intarsiata di diamanti e un fregio al petto raffigurante quattro galassie a spirale blu con attorno delle stelline “tipo olimpiadi”. Con voce rassicurante disse a Sem: “Ciao, sono un angelo e ti farò del bene. Non ti preoccupare, verrai con me e sarai dei nostri. Vinceremo noi”. A questo punto lo baciò in bocca e se ne andò tenendo per mano quei due “bambini”. Sem lo ha identificato molto rassomigliante a "questa" immagine e si sorprese molto quando in seguito scoprì che il personaggio dei suoi sogni era già schedato su internet.Ci fu un episodio in cui Sem si ritrovò da solo in una stanza di 4x4 metri circa dentro il contenitore di un essere simile sopra un lettino d’ospedale, con la differenza che i suoi capelli questa volta non erano biondi ma castani. Aveva una flebo collegata al braccio sinistro e indossava una veste bianca e larga. Portava una collana d’oro con uno stemma rosso smeraldo raffigurante una croce celtica. Nella sua fronte c’era una fascia metallica rossastra che attraverso dei fili elettrici era collegata ad un macchinario che provocava delle scariche elettriche e di conseguenza un mal di testa che non faceva che aumentare. Nella stanza c’era un grande armadio metallico grigio e la temperatura dell’ambiente era calda e confortevole. Quel macchinario aumentò le scariche fino al punto da fargli letteralmente “esplodere la testa”!

Le operazioni chirurgiche di Sem

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Ci furono almeno due episodi in cui Sem fu sottoposto ad operazioni chirurgiche da due diversi medici “umani” dentro quello che sembrano essere due basi militari in due luoghi differenti. Nel primo c’era un medico rassomigliante al dott. Di Bella (il famoso medico che proponeva un rimedio alternativo per la cura del cancro), di media altezza, con capelli bianchi brizzolati, un paio d’occhiali grandi grigi e dei folti baffi grigiastri. I pantaloni sono neri e indossa un camice bianco da medico. Ai piedi del lettino ci sono due personaggi di circa un metro e mezzo con tre dita e dei caschi integrali neri da motociclista con un antennino sopra e indossano quelli che sembrano essere due giubbotti. Sem si ritrova sopra un lettino con tre luci sopra di lui ed ha una flebo con un liquido trasparente attaccata al braccio destro. Nella flebo c’è un etichetta di color verde con una scritta nera su cui riesce a leggere solo tre lettere: “NTA”. Sopra la scritta c’è il simbolo di un teschio di colore nero. Nella stanza ci sono diversi macchinari medici e in uno di essi c’è una maschera d’ossigeno. C’è anche un monitor e un tavolo con degli strumenti per operazioni chirurgiche. Quando Sem si sveglia rivolgendosi al medico gli chiede il perché si ritrova in quel posto e lui gli risponde che Sem non sta bene, che ha un tumore al fegato e al pancreas e che doveva operarlo subito. Gli dice che da li a poco lo avrebbe anestetizzato e di stare tranquillo che sarebbe andato tutto bene. Nel frattempo i due personaggi con i caschi gli legano i piedi con delle cinghie a strappo e uno di loro gli fa una puntura con un liquido grigio sul braccio destro. Il medico gli mette la maschera d’ossigeno e Sem si addormenta quasi immediatamente.(A questo punto la scena riprende dall’alto con la Coscienza di Sem fuori dal corpo.)Questo medico gli solleva le labbra e gli pratica un incisione nei pressi della mascella e dopo un po’ estrae in direzione della gola un cilindretto color giallo di circa un centimetro con un cerchietto rosso al centro e lo posiziona dentro una bacinella con un liquido trasparente dentro. Dopodiché chiude la parte nella bocca di Sem che ha aperto praticando sette punti di sutura. Il medico prende il cilindretto e osservandolo insieme ai due personaggi dice loro: “E’ positivo”. Dopo averli liquidati mette il cilindretto davanti al microscopio e lo analizza. Davanti a lui c’è un block notes a quadretti sulla quale prende degli appunti. Li trascrive su cinque righe con una penna a stilo nera utilizzando la mano sinistra (a quanto pare è mancino). La calligrafia è molto rettilinea. Dopodiché preme un pulsante e subito dopo appare un immagine su un monitor che è in bianco e nero. Questo personaggio ha la testa molto ovale e due piccole corna aguzze sulla fronte. Gli occhi sono “come un animale” e la pupilla è verticale. Il naso è un po’ aguzzo e la bocca è rotondeggiante e storta. Le orecchie sono un po’ allungate e in linea di massima Sem descrive questo personaggio come “un demonio”. Il medico dice a quest’essere: “Sono Giacomo” e lui risponde: “dimmi”. Lui prende il notes e gli legge il rapporto: “Il paziente non presenta sintomi di metastasi sottocutanei, pertanto l’intervento è perfettamente riuscito, non presenterà sintomi al suo risveglio.” La voce cupa e metallica del monitor gli risponde: ”Ti ringrazio, ottimo lavoro” ed esce dalla scena. Il dott. Giacomo deposita il cilindretto dentro un contenitore.Al risveglio Sem ha una forte nausea e si sente chiedere dal medico: “come stai?” e Sem gli risponde: “un po’ intontito”. Giacomo continua dicendogli che l’intervento era riuscito e che adesso Sem stava bene.Nella stanza c’è pure una finestra attraverso la quale Sem vede un albero, e ad una distanza di circa tre o quattro Km sei case sparse sopra una collina che Sem riconosce essere la città di Vitulano in provincia di Benevento che è anche la sua città d’origine.

Nel secondo episodio la stanza in cui Sem si ritrova sembra un “bunker”. Ha una porta blindata e accanto un segnale di pericolo in cui si legge: “attenzione ai raggi X”. Le pareti sono bianche, ci

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sono dei macchinari chirurgici, un elettrocardiogramma, un tavolo rotondo su cui ci sono dei camici verdi e un tavolo con sopra dei ferri chirurgici. Il dottore che Sem ha di fronte è alto circa un metro e novanta, molto magro, stempiato, ha gli occhi neri e porta gli occhiali. E’ un tipo molto più nervoso e scontroso del precedente e gli mette una forte agitazione non appena Sem riesce a visualizzarlo. Nella stanza ci sono altri tre personaggi non umani alti circa un metro e settanta. Sono un po’ più bassi del medico e sono vestiti con una divisa e un cappello neri che sembrano “da poliziotto”, mentre il colletto è bianco. Il loro volto e color grigio, in linea di massima, sembrano assomigliare a quello di “un cinghiale”. Gli occhi sono neri e tondi, il naso e la bocca sono ingrossati come quelle di “un maiale”. Le mani sono ruvide e di color grigio che finiscono con tre dita.Non appena si sveglia, Sem si ritrova con due flebo attaccate alle braccia e si vede accecato da una lampadina che il medico gli punta in un occhio probabilmente per svegliarlo. Sem chiede al medico: “che ci faccio qui?” e il medico molto arrogantemente gli risponde: “ti dobbiamo operare d’urgenza, ti dobbiamo asportare la milza perché hai avuto un incidente grave con la macchina”. Sem capisce subito che c’è qualcosa che non va, sia perché lui si sentiva benissimo e sia perché il fare del medico era palesemente sospetto e gli chiede: “ma io mi sento bene, perché mi devo operare?” , al che il medico gli risponde: “lo facciamo per te così starai meglio perché la situazione è molto grave. Hai perso molto sangue perché ci sono dei vetri dentro la milza”. Sem gli ripeteva che si sentiva bene e che non voleva operarsi e lui continuò dicendogli: “se ti agiti è peggio, ora basta, addormentati che ti devo operare.”. A questo punto Sem comincia ad agitarsi e tenta di alzarsi dal letto e il dottore fa un cenno ai tre esseri che lo immobilizzano con la forza. Continua dicendo: “ora ci penso io” e gli applica con la forza una maschera come quella dell’ossigeno che lo anestetizza piano piano. Mentre Sem ha ancora gli occhi socchiusi, vede il medico fargli un iniezione con un liquido verde. (la scena riprende dall’alto.)Quando Sem si addormenta, i tre esseri lo spostano sul tavolo operatorio. Il medico avvicina un monitor e degli attrezzi da lavoro, si mette guanti e mascherina e sollevandogli la veste incomincia ad operarlo. Gli pratica una piccolissima incisione sul fianco sinistro, sotto le costole e da li a poco gli estrae una piccola pallina. Questa pallina di poco più di un centimetro è “molliccia, spugnosa e bianca”. La poggia dentro un contenitore che si trova al suo fianco e dopo aver suturato la ferita con uno strano filo la disinfetta. I tre esseri riportano Sem nel lettino precedente che ha delle ruote. A questo punto il medico dice loro di andar via e loro se ne vanno marciando militarmente in fila indiana. (Sem non comprende la lingua straniera che utilizza il medico mentre parla con loro, ma in seguito, grazie ad un raffronto, la riconoscerà essere quella israeliana). A questo punto il medico versa del liquido che sembra essere un diluente trasparente per pulire la strana pallina appena estratta. La prende tra le mani e la palpeggia e poi la mette sotto la lente di ingrandimento posizionandola infine dentro una vaschetta. Dopo aver rimesso gli attrezzi a posto, si pulisce il camice, da un’occhiata agli occhi di Sem sollevandogli le palpebre e se ne va via dalla stanza. Più tardi tornerà una prima e una seconda volta ma questa volta accompagnato dai tre esseri di prima che trasportano Sem con tutto il suo lettino fuori dalla stanza mentre il medico gli tiene una flebo in mano. Uscendo dalla stanza oltrepassano un largo corridoio scuro sulla cui sinistra c’è un quadro raffigurante dei fiori affiancati da alcuni delfini con il mare. Percorrono circa dieci metri giungendo in un’altra stanza con una porta grigia e le pareti bianche, una lavagna bianca, una pianta con le foglie piccole e una televisione spenta sopra un mobile. Quando Sem viene sistemato ad un lato della stanza, il medico congeda i tre esseri che, marciando in fila indiana, se ne vanno. Da un’occhiata agli occhi di Sem e poi va via anche lui.

Sem riesce ad osservare attraverso la finestra, dalle luci esterne si accorge che si sta facendo giorno e intravede un campanile medievale alto con un orologio in cima. Al risveglio il medico chiede a Sem: “Come ti senti?” e Sem risponde: “bene, un po’ affannato”. Il medico gli dice: “va bè, questa

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è l’anestesia. Ti sei agitato un po’ prima dell’operazione ma l’operazione è andata bene. Alla fine siamo riusciti a tirarti fuori. Ti abbiamo tolto la milza ma ci sono state delle complicazioni. Abbiamo scoperto che avevi pure un calcolo renale e ti abbiamo asportato anche quello ma ti sei salvato e quindi ora starai bene. Per tre giorni rimarrai ancora qua per fare una cura che più tardi ti darò”. Sem gli chiese di che cura si trattasse e lui disse: “il Bentelan. Ora riposati, ci vediamo dopo”, detto questo se ne va. Sem è molto perplesso di non ricordarsi dell’incidente e di non vedere dei parenti attorno a lui ma poi si addormenta ritrovandosi questa volta nel suo letto di casa.

Questo invece è stato l’episodio più traumatico che nel ripercorrere Sem ha affrontato e scaricato da tutte le cariche e i contenuti emozionali che sono stati molto forti e molto intensi. Ma è stato anche l’episodio grazie alla quale si è potuto rendere definitivamente conto di quello che ci stava al di là della facciata, della bella scenografia aliena a cui per così tanto tempo si è sentito inconsciamente legato. Circa quattro anni fa Sem sta dormendo nel suo letto e ad un tratto apre gli occhi e si sente “scivolare” verso il “basso”, come risucchiato dentro una specie di “tunnel” scuro verso lo spazio ad un’altissima velocità senza il suo corpo. Si ritrova dentro un’astronave dove attraverso la trasparenza della vetrata perimetrale che ha forma rotondeggiante, riesce a vedere lo spazio. Viene proiettato dentro un corpo che gli pare essere il suo (con tutta probabilità la sua copia) che si trova su un tavolo “vetrato” trasparente alto circa 70 cm immobilizzato da due cinghie lungo le spalle e l’ambiente che vede attorno è tecnologico. Sente un ronzio continuo nell’ambiente e riesce a vedere una luce bianca molto intensa, dei pannelli e delle apparecchiature elettroniche con un paio di computer e due piccoli monitor in cui si vedono delle “bande larghe” su un fondo scuro (probabilmente in stand-by). Mentre è sdraiato sopra questo lettino, gli compare davanti un numero molto grande “9212” che proviene da un neon sopra di lui (con tutta probabilità il numero è un ologramma generato da quel neon) che man mano si avvicina alla sua testa fino ad entrarci dentro. Appena chiude gli occhi sente un boato, una forte esplosione nella testa e contemporaneamente vede l’immagine del classico fungo da esplosione nucleare da cui si vede prima un fumo nero intenso che poi si trasforma in un verde che lo avvolge completamente dalla testa ai piedi. Questo verde sembra essere un liquido denso che comincia a vibrare e a ruotare come una centrifuga lungo tutto il suo corpo per circa 4 o 5 minuti. Dopodiché ha la percezione di sentire il contenitore in cui si trova trasformarsi in un altro essere secondo quest’ordine: cervello, colonna vertebrale, viso, testa, braccia, torace e gambe. (In realtà è passato semplicemente da un contenitore ad un altro ma non avendo alcuna conoscenza sull’argomento e prima di rendersi conto di quello che sta succedendo dopo aver ripercorso l’episodio varie volte scaricandone anche il forte trauma emotivo, vede e crede che il suo corpo si sta trasformando in un essere mostruoso). Questa è la descrizione dell’essere dentro cui Sem si ritrova: Le gambe sono nere e squamate lunghe circa un metro e venti con dei “piedi” che finiscono con due artigli di circa 5 o 6 cm. Il busto e il corpo in generale sono di un verde vivo ricoperto di squame. Le spalle tozze e la stazza non sono molto grandi, ma è comunque massiccio. Le braccia sono verdi e si vanno affusolando man mano che si avvicinano alle mani che sono sottili e costituite da tre lunghe dita che terminano con tre artigli di circa 2 o 3 cm. Il collo è molto sottile e la testa ha l’aspetto di un misto tra un rettile e un uccello. I capelli sembrano un blocco unico, sono gommosi e viscidi. Il naso è schiacciato, le sopracciglia sono sottili, gli occhi sono di forma trapezoidale e molto grandi, la pupilla è nera e l’iride è verticale e bianco. Sulle guance ha delle squame rosso/giallo che continuano fino alle orecchie e sopra la bocca le cui labbra sono sottili. La fronte e il resto del viso è verde come la maggior parte del corpo. Alla testa sembrano essere collegati due fili neri che vanno da qualche parte verso l’esterno.L’essere in cui si ritrova è in posizione obliqua ed è immerso a sua volta in un liquido verde che scorre e vibra e che poi diventa di color bianco trasparente. Lo stazionamento di Sem dentro di lui pare durare circa 5 o 6 minuti al massimo e dopodiché si vede sollevare ed allontanare verso l’alto

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per ritornare nel contenitore precedente in cui si ritrova nello stesso liquido di prima che è prima verde, poi bianco, poi ancora verde e che poi diventa scuro. A questo punto si ritrova nuovamente fuori da questo contenitore, trascinato verso un altro personaggio che si trova sospeso a mezz’aria e che secondo la descrizione sembra essere un grigio un po’camuffato con una veste bianca e le braccia aperte. Sem si vede trascinato dentro di lui e al suo interno sente qualcosa circolargli nella testa sempre più velocemente fino a quando sente come uno squarcio e si vede proiettato a forte velocità al di fuori della sua testa ritrovandosi nuovamente dentro il suo corpo nel letto di casa.

Questo episodio riuscì a dare a Sem una forte presa di coscienza sulle reali intenzioni degli alieni una volta per tutte. Nelle 24 ore successive si sentiva profondamente tradito, violentato e umiliato e ovviamente questo stato d’animo fu normale dopo così tanti anni di prese per il culo mentre si approfittavano di lui. Sfruttavano, come al solito, la bontà dell’anima a loro vantaggio e Sem li seguiva non soltanto molto volentieri ma anche commosso per quello che poteva fare per loro. Dopo due giorni Sem non vedeva l’ora di fare la seduta per potermi rendere partecipe di qualcosa che mi diede una gran soddisfazione e fu quello che io considero un importante primo traguardo nelle sedute di auditing. Sem aveva superato ben presto il tradimento e subito dopo erano subentrate un energia e una consapevolezza generate da una maggiore presa di coscienza di se stesso. Il frutto di tutto questo lo portò la notte precedente a cercare l’ashtar di turno per fargli qualche domanda…Prima andò nello spazio (forse dove lo aveva visto la prima volta), ma non lo trovò. Vide invece in lontananza otto astronavi nere che viaggiavano per i fatti loro una dietro l’altra con sopra una luce gialla fissa. Dopodiché si ritrovò all’esterno di una base militare che ha una recinzione fatta da una rete e cinque strisce di ferro spinato attorcigliato. (in seguito Sem identificherà la zona geografica di quel luogo nei pressi della città di Plzen nella repubblica ceca, dove una volta si è trovato a passare mentre stava su un treno).Vede una strada, dei tombini e un edificio militare nero di circa 6 metri costituito da una porta nera e delle finestre. Il tetto è schiacciato e anche se non ha quella forma gli ricorda il pentagono. Sem sente anche un forte rumore di soldati che stanno marciando. Il cielo è coperto da alcune nuvole che non fanno passare i raggi del sole. A questo punto Sem si trova all’interno dell’edificio dentro un corridoio alto circa tre metri che si trova sottoterra. Mentre lo attraversa vede due militari “umani” con delle mimetiche e degli anfibi neri. Sulla parte sinistra del petto c’è un fregio con un’aquila nera con i contorni d’oro. Il colletto ha dei contorni verdi e il basco è nero che pende sul lato destro ed ha un ciuffetto nero che fa parte del basco stesso che ha un contorno verde come il colletto. Sem li oltrepassa e si ritrova dentro una stanza in cui c’è un tavolo marrone e sopra di esso un monitor posizionato di spalle rispetto alla sua posizione. Di fronte a lui, seduto davanti a quel computer nell’atto di scrivere c’è colui che Sem stava cercando. Il biondo che stranamente questa volta ha i capelli castani e gli occhi totalmente bianchi. (forse non ha avuto il tempo di rifarsi il trucco…). Porta un camice bianco e sotto di esso ha una maglia nera. La “vecchia volpe” non si accorge subito della presenza di Sem e quando accade viene preso alla sprovvista e soprassalta dalla sedia contorcendo le sopracciglia in segno di rabbia contro Sem che gli spara a bruciapelo: “ Ma che stai combinando? Che ci stai facendo a me e a Pietro?” e lui molto infuriato risponde: “Vi distruggeremo!”. Al che Sem continua a dirgli: “ma perché stai facendo tutto questo?” e lui ancora più infuriato gli risponde: “Basta! Ora vattene!”, ma nel frattempo preme un tasto sulla tastiera del computer. Sem si sente risucchiato all’indietro e finisce dentro ciò che con tutta probabilità sembra essere la sua copia che si trova su di un lettino accanto ad una stanza in cui c’è un cilindro. Questo cilindro è collegato con dei grossi cavi elettrici a dei pannelli neri in prossimità della stanza con una specie di separé dove c’è un’altra stanza. All’interno di questa stanza ci sono solo un tavolo e una sedia. Tutto l’ambiente è molto scuro.Dentro il cilindro si vedono susseguire diverse figure di esseri una dopo l’altra immerse in un liquido in cui ci sono delle bollicine che vanno dal basso verso l’alto. Sem riesce a vederle soltanto quando al suo interno appaiono lampi di luce viola e verdi generati da scariche elettriche che alternano la ciclicità delle figure di quegli esseri. Queste sono le descrizioni dei cinque esseri che si

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alternano in ordine di come vengono viste da Sem: La prima è il corpo nudo di un essere umano di sesso maschile con i capelli rasati. La seconda è un corpo sottile che somiglia ad una mantide con delle ali piccole e corte attaccate alla schiena. La terza ha il volto e le sembianze di un drago senza le gambe ma è molto tozzo e ha una grande coda che finisce a punta. La quarta è un grosso coccodrillo vero e proprio. La quinta è un corpo nudo di donna con i capelli lunghi.L’episodio prosegue, in ogni caso Sem si ritroverà di li a poco di nuovo nel suo letto cosciente, tranquillo e molto soddisfatto.

Devo dire che non ho mai fatto delle session tanto “movimentate” come queste. Tralasciando i dettagli, la cara e amichevole “fratellanza bianca” non ne è stata molto entusiasta e lo ha dimostrato molto esplicitamente. In ogni caso Sem, che stimo e ammiro molto, ha fatto e continua a fare dei progressi sulla sua presa di coscienza alla velocità della luce. Ormai non lo ferma più nessuno. C’è anche da dire che ha la fortuna di avere una madre di mente molto aperta che ha cercato di capirlo e sostenerlo in tutti i modi compresa la lettura di “Alien Cicatrix” di Malanga.

In conclusione

Informazioni ed eventi si sono susseguiti e si stanno susseguendo talmente velocemente che dovrei aggiornare questo lavoro continuamente ma, tra il tempo per lo studio e le analisi del materiale, tra

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la mia vita, il lavoro e le forti pressioni a cui sono costantemente sottoposto giorno e notte, mi è già costato molto riuscire a realizzare questo con la dovuta attenzione. Sono ben consapevole che ci sono e possono esserci delle inesattezze e delle incongruenze nelle analisi e nelle considerazioni, o che ci possono essere informazioni di cui sono venuto a conoscenza adesso ma che sono già state altrove documentate e poi accorgermi di aver scoperto l’acqua calda. Franchezza e autenticità di materiali e propositi sono la mia forza. Ho fatto del mio meglio per raccogliere e studiare il materiale che ho scelto di pubblicare frantumando la mia privacy insieme a tutto il resto. Mi è costato tanto, forse “troppo”, nessuno saprà mai fino a che punto. Tutto questo a dispetto di qualcosa che ritengo molto più importante. Lo scopo è quello di contribuire insieme a coloro che stanno facendo la loro parte in ogni parte del pianeta per una sempre più completa visione e comprensione della situazione aliena. Credo fermamente che, oggi più che mai, mettere insieme le informazioni raccolte sia determinante ed è per questo che invito chiunque voglia correggere, ampliare, contribuire, supportare o completare dati e informazioni riportate a farsi avanti. Qualunque informazione, purché sia utile e costruttiva, è ben accetta. Oltretutto, non so se si è capito ma, una mano mi farebbe molto comodo. Chi volesse può scrivermi qua: [email protected] un solo messaggio invece da dare a chiunque ha pensato o penserà (siano essi sconosciuti, conoscenti, amici o pseudo amici), che i documenti riportati e quanto detto sia stato in qualunque modo contraffatto o alterato. Questo messaggio vale in questo e in ogni tempo. Fanculo!Infine voglio ringraziare Simona, senza la quale non avrei mai potuto realizzare questo lavoro. Mi è stata accanto in molte situazioni difficili, nonostante il diabolico ostruzionismo alieno di “terra” e di “cielo” e soprattutto per avere avuto il coraggio di comprendere e affrontare le sue stesse paure e di non fuggire come ho visto invece fare purtroppo molte altre volte. Il mio ringraziamento va anche al mio amico Sem e a coloro che in qualunque modo hanno collaborato e contribuito a sostenermi.Sono stati pochi ma buoni dimostrando ancora una volta che non è la quantità, ma la “sostanza” a fare la differenza! Ho vissuto abbastanza intensamente da rendermi ben conto che alla maggior parte della gente non gliene frega niente degli altri e che dispensare risorse ed energie per svegliare le masse, non serve a niente. Intendo dire che non mi sarà di alcuna utilità se ho allargato la coscienza di qualcuno con qualunque verità che c’è al di là dell’apparenza della sua vita quando poi ti risponde: “ma a me cosa mi cambia? Cosa vuoi che me ne importa? Ho ben altro a cui pensare, ecc..”. Frasi e atteggiamenti come questi ne ho sentite e viste a centinaia nell’arco della mia vita.Diciamocelo molto francamente, se 2 o 3 o 4 miliardi di persone si rendessero improvvisamente conto di come in realtà stanno le cose attorno a loro o della realtà aliena e di tutte le loro porcate, delle collusioni con i pezzi da novanta di questo pianeta, con governi e il coinvolgimento dei militari, cosa mai potrebbero fare se poi continuano come se niente fosse a pensare solo e soltanto a se stessi e alla loro vita? In sostanza, cosa cambierebbe ? Cosa?! Niente! Non cambierebbe assolutamente niente!!Per questa ragione non me ne importa niente di dimostrare qualcosa a qualcuno, sono pienamente consapevole che non serve e né mi serve. Non li giudico perché so bene che ci sono aspetti simili ma nature diverse e ciascuno seguirà la propria natura e le proprie caratteristiche primordiali. Semplicemente passo oltre e focalizzo le mie risorse e le mie energie verso coloro a cui invece importa eccome e che sanno intimamente di avere un ruolo ben diverso da quello in cui si sono ritrovati fino ad oggi. Ciò che seguirà infatti è rivolto proprio a loro, agli addotti e a tutti coloro che oltre ad avere una sufficiente presa di coscienza di se stessi e della reale situazione, sono fortemente motivati ed infervorati dalla responsabilità e la necessità di fare qualcosa.

Conclusione finale per chi ha “orecchie per udire”

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Per concludere, voglio marcare bene la fase in cui mi trovo in questo momento che considero la più importante perché le cose hanno preso una piega del tutto diversa e inaspettata.Non ho mai smesso di riflettere e contemplare tutto quello che succedeva in tutta questa faccenda, considerando e riconsiderando ogni cosa sin dal principio e a parte le registrazioni e tutto quello che ne è derivato, la mia attenzione principale si è proiettata ancora una volta dentro me stesso. Cosa aveva mai potuto portare esseri tecnologicamente così avanzati che, evolutivamente parlando, sembrano tanto “superiori”, a rispondere al mio appello, al mio sfogo sotto forma di minaccia? Perché quel tentativo di fare una specie di patto? Perché provare a corrompermi con le emozioni? Perché mai il gigante si è preso tutta questa briga di cercare un accordo con la formica piuttosto che schiacciarla direttamente? Perché dentro quella formica c’è qualcosa che, oltre a bramare, loro temono molto!Il salto coscienziale sull’irrealtà della griglia olografica, sulla Realtà e su quanto fino ad oggi avevo appreso, in seguito a tutti questi fatti, è stato enorme. E’ accaduto tutto talmente intensamente e in fretta che lo stato di coscienza mi ha letteralmente scaraventato senza mezze misure, da un livello all’altro della consapevolezza. Se da una parte la doccia fredda non mi ha dato nemmeno un attimo di respiro, dall’altra ha risvegliato, aperto ed espanso di moltissimo me stesso e la mia visione globale della situazione. Per questa ragione ho deciso di raccontare nella massima franchezza ogni cosa per filo e per segno strafottendomene delle ovvie conseguenze di scredito e derisioni che seguiranno e che ho già avuto modo di tastare. Credo fermamente che le potenzialità di chi ha completa fiducia nella sacralità di ciò che sa essere Vero al di sopra di ogni cosa, senza l’approvazione di nessuno e a tempo debito, sapranno essere capaci di dare a ciascuno la risposta più appropriata fino al punto di insinuarsi prepotentemente dentro i pori del grande inganno, fino alla radice della matrice. Il punto zero da cui tutto può essere riscritto!Facendo un breve ma sostanziale punto della situazione:

1 – Le condizioni reali del pianeta sono molto peggio di quello che si potrebbe immaginare come si può facilmente vedere dopo una seria e attenta analisi, attraverso i canali informativi non convenzionali. Il punto di non ritorno per l’autorigenerazione della terra è già stato abbondantemente superato.2 – Bill Gates e i giganti degli OGM stanno spendendo milioni di dollari su un progetto il cui nome ufficiale è “Svalbard Global Seed Vault”, in un angolo sperduto della terra, nell'arcipelago delle Svalbard in Norvegia. In questo luogo dimenticato da Dio i signori in questione, insieme alla fondazione Rockefeller, la Monsanto, la fondazione Syngenta e il governo norvegese, stanno investendo milioni di dollari in quella che è chiamata la "banca genetica dell'Apocalisse". La banca di semi è quasi pronta per "entrare in funzione", secondo i comunicati stampa. La banca, con doppie porte blindate a prova di esplosione azionate da sensori, due tunnel a tenuta stagna, e pareti di calcestruzzo rinforzato con acciaio spesse un metro, conterrà fino a tre milioni di varietà di semi del mondo intero. E anche se la maggior parte dei semi del pianeta sono già ben protetti in apposite banche, stranamente, il comunicato ufficiale sulla motivazione del progetto dice testualmente: "in modo che la diversità genetica possa essere conservata per i tempi a venire". I semi verranno racchiusi in imballaggi speciali per eliminare ogni contaminazione da polvere. Sul posto non vi sarà personale a tempo pieno, ma la relativa “inaccessibilità” del deposito renderà facile controllare ogni possibile presenza umana. ( Per approfondimenti e maggiori informazioni clicca "quà").3 – Come a ben documentato Corrado Malanga, gli alieni effettuano esperimenti genetici con gli esseri umani per appropriarsi dell’anima contenuta in una parte dell’umanità e sono fortemente collusi con gli alti vertici massonici di cui i signori del punto 2 fanno parte e con i principali governi militari che occupano posizioni geografiche strategicamente a loro favorevoli. La loro manifestazione pubblica è ormai prossima e imminente. Quando questo accadrà, l’inganno continuerà per un certo tempo in una forma diversa e vorrà dire che avranno raggiunto una fase avanzata del loro piano finale.

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4 – Gli alieni hanno già il controllo sulla maggior parte della popolazione mondiale e hanno già sedotto milioni di anime con religioni, apparizioni angeliche, rivelazioni profetiche, ecc.., sfruttando l’energia per i loro esperimenti e contro coloro che hanno riconosciuto il loro scopo e i loro inganni.In una parola, non c’è più tempo! E dunque:

Fin dall’antichità hanno assunto le sembianze di dei agli occhi dell’ignoranza primitiva. Hanno innestato il programma nel sistema con le attuali culture sociali e religiose seducendo, ubriacando e condizionando il pensiero del genere umano. Il Pensiero si è condensato solidificando la griglia olografica in cui ci troviamo sino al punto di crederla e viverla come fosse la realtà. Così hanno creato una gabbia perfetta e invisibile con leggi e regolamenti schiavizzanti in cui gli schiavi si imprigionano da se stessi nell’applicarle e farle applicare. Ci sono sempre stati, “dentro” e “fuori”, ma da circa 50 anni sono tornati con nuove vesti e nuovi nomi a misura dell’ignoranza moderna. Hanno fatto accordi con esseri di questa terra che di umano hanno solo le sembianze ma che per natura sono della loro stessa specie. Propagandano i loro messaggi vuoti di pace, bene e amore rivolgendo l’attenzione delle masse all’esterno, con contattati e contattisti, con visioni e segni di stampo religioso, con mezze verità e verità dentro due menzogne, occultando fino all’inverosimile il più grande segreto dell’uomo nell’uomo. Hanno tempestato la rete di migliaia di messaggi subliminali come "questo", penetrando nelle menti di milioni di persone che sono totalmente assuefatte.Parassitano i corpi, i “contenitori” degli uomini che sono talmente inconsapevoli da non sapere ancora nemmeno della loro esistenza. Utilizzano le frequenze elettromagnetiche per influenzare e condizionare stati d’animo e pensieri. Molta gente si ritrova con l’impulso di uccidere senza sapere o capire che cosa gli avesse spinti a farlo. Parlo di persone assolutamente normali con una vita tranquilla che danno l’idea di fungere da cavie umane per sperimentare qualcosa che all’occorrenza può essere applicato alle masse. Ma mentre la gente continua di punto in bianco ad impazzire ogni giorno e in ogni parte del mondo, tutto questo viene ritenuto dai più assolutamente normale come d’altronde, tutto il resto. L’orrore, di cui ormai è saturo il mondo, è ritenuto normale perché a tutto ci si abitua e tutto si può tollerare a discapito di una condizione di vita mediocre che con la Vita Reale non ha assolutamente nulla a che vedere. Le programmazioni e il condizionamento a cui l’anima è stata sottoposta per tutto questo tempo, hanno condensato e calcificato stati, condizioni e atteggiamenti, che solidificano le catene mentali dentro cui l’anima è rinchiusa, fungendo anche come una sorta di giustificazione per la coscienza. Tra le più deleterie c’è il vittimismo.Se pensiamo di essere delle vittime di quello che ci è accaduto e ci accade nella nostra vita, tutto quello che accadrà si muoverà in funzione del nostro vittimismo. Ciò che alimenta il vittimismo è il bisogno di avere dei confini, perché grazie a quei confini ci sentiamo al sicuro dentro tutte le nostre limitazioni. Quelle che ci hanno, ci siamo e ci continuiamo a costruire giorno dopo giorno. L’anima ha una natura divina perché è parte integrante del Creatore. L’unica differenza che c’è tra l’anima e il Creatore è solo che l’anima non ha alcuna coscienza di se stessa e che per questo vive in funzione di tutte le limitazioni del contenitore in cui si trova. L’uomo con l’anima è un essere divino che ha in se le stesse potenzialità e le stesse risorse del Creatore. E’ questo il più grande segreto dell’uomo nell’uomo che gli alieni per tutto questo tempo hanno cercato di nasconderci in ogni modo. Tutti gli inganni e tutte le menzogne, hanno un solo denominatore comune. Rivolgere il nostro sguardo, le nostre attenzioni e le nostre speranze verso il cielo, verso gli angeli, verso gli altri, verso le religioni, verso i segni, verso “l’esterno”, per impedirci di guardare nell’unico luogo dove c’è il principio e la fine di ogni cosa. Dentro noi stessi!

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Ogni “divinità” che è comparsa nella storia dell’umanità ha cercato di occultare sempre più profondamente questa verità. Sono cambiati i volti, i nomi, le regole e le leggi ma quel denominatore comune è rimasto sempre lo stesso tranne in un unico caso. C’è stata una sola e unica manifestazione di Dio sulla terra nella storia dell’uomo e quell’eccezione è stata Gesù. Nonostante abbiano corrotto e confuso i suoi messaggi viventi con l’avvento di falsi apostoli appositamente comparsi per confonderli dentro mille menzogne fondando religiosi e religioni per sedurre e chiese per schiavizzare, egli ha distrutto leggi e regolamenti di ogni specie e tipo, compreso quelli che provenivano da un essere schiavista e sanguinario che si è identificato nel dio di Israele e che con il vero Dio non ha nulla a che vedere. E’ vero che hanno completamente fuorviato i suoi messaggi ma così come dalla mente non si può cancellare niente di tutto quello che vi è contenuto, allo stesso modo non si può far dimenticare all’anima la sua natura e la sua origine, nonostante sia stata sommersa da tonnellate di polvere condensata. E mentre le illusioni del suo ritorno continuano ad alimentare false speranze, insieme a tutte quelle che riguardano antiche civiltà e profezie imminenti del tipo 2012 tenendo tutti gli sguardi puntati “fuori” con segni e manifestazioni dentro questa griglia olografica, dalla terra vengono riesumate, in questo tempo senza precedenti, parole viventi come il vangelo di Tommaso che riconfermano la natura divina dell’uomo con l’anima che deve osservarsi, risvegliarsi, riconoscersi e manifestarsi! Gesù è stata ed è la manifestazione dell’Uomo divino pienamente realizzato e consapevole ed è questo che ha cercato e cerca di dire a coloro che “hanno orecchie per ascoltare” e che hanno un “udito divino”.

“Colui che cerca non desista nel cercare fino a quando non avrà trovato; quando avrà trovato si stupirà. Quando si sarà stupito, si turberà e dominerà su tutto.”“Il Regno di Dio è dentro di voi.” “Vi stupirete quando vedrete a chi assomigliate, ma mille e mille volte più grande sarà il vostro stupore quando scoprirete gli Archetipi che esistono da sempre e non nascono e mai muoiono e non si fanno vedere. Chi li conosce entra nel Regno e si libera delle morti.”“Voi farete cose più grandi di me.” “Voi sarete me!”

Non c’è nessuna religiosità in tutto questo che è solo “fumo negl’occhi” insieme a tutto il resto, ma solo la sacralità della nostra stessa natura divina che conosce, riconosce, si auto-riconosce per manifestarsi . Il Punto focale è che al di la di ogni ragionevole dubbio, questa realtà può essere davvero cambiata!

Ormai non c’è più un solo campo in cui gli archetipi sono tutti a portata di mano ma solo colui che li stava già cercando saprà riconoscerli e farne tesoro. La fisica quantistica per esempio ha scardinato e polverizzato ogni legge fisica fino ad oggi conosciuta con tutti i suoi dogmi e i suoi regolamenti dimostrando che, oggettivamente, le cose non sono affatto come sembrano.Se non si crede nemmeno possibile modificare la realtà, come la si potrà mai cambiare? E se lo riteniamo possibile, come avviene? Come funziona?Quello che pensiamo non ha solo il dominio sul nostro corpo ma ha anche il dominio sulle nostre emozioni e quindi sulla nostra vita. Molte delle cose che non riusciamo a fare sono solo cose che non sappiamo di poter fare, né tanto meno sappiamo come farle. E’ per questo che dobbiamo essere più grandi di ciò che pensiamo.Consideriamo gli alieni “superiori” e fuori dalla nostra portata ma la verità è che l’unica cosa da cui siamo fuori portata è la vastità della nostra portata con tutte le sue illimitate potenzialità!

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Va bene informarsi e documentarsi su quanto accade e studiare gli alieni ma è necessario tenere sempre a mente che l’attenzione principale deve essere rivolta fondamentalmente verso se stessi e la propria presa di coscienza perché altrimenti, come tutto il resto, può diventare un inciampo!Consapevolezza ed energia creano la natura della realtà. Ciò che pensiamo costituisce la nostra vita. Dobbiamo cercare di utilizzare ad ogni costo questo principio creatore potenziando al massimo la presa di coscienza di noi stessi. A volte lo abbiamo già fatto inconsapevolmente, ma solo quando riusciamo a sperimentarne consapevolmente il reale funzionamento nella nostra vita diverrà un processo spontaneo e inarrestabile. Senza l’applicazione consapevole e costante di ciò che abbiamo conosciuto e riconosciuto dentro e fuori di noi, qualunque conoscenza acquisita non servirà a niente e a nessuno. Senza l’unione tra il proposito consapevole e l’energia generata dalla “volontà” e da un sincero senso di “responsabilità”, non accadrà nulla. Nulla! Non basta sapere ed essere d’accordo con quanto detto o condividere pensieri e propositi simili. Si tratta di “Agire”! E se non sei qualcuno che vuole agire, non dovresti nemmeno perdere tempo a leggere queste cose.La nostra mente è affollata di luoghi comuni e limitazioni provocati dal programma di condizionamento, dal sistema e dalle forme pensiero generate nella nostra mente dagli alieni e i loro parassiti che soffocano i nostri sogni e i nostri pensieri più intimi e profondi che poi sono i nostri veri pensieri. Quelli che non riusciamo mai a riaffermare e che in questo modo vengono soffocati.Come ho già scritto da un’altra parte, occorrono percezione, esercizio e volontà per allenare la mente a nuovi modi di pensare ed il corpo a nuovi modi di agire. Se sorvegliamo i nostri pensieri i nostri pensieri sorveglieranno noi. Questo è il primo ruolo fondamentale dell’Osservatore, della nostra parte divina, quello di vigilare su di noi e i nostri processi mentali. La realtà che tanto bramiamo non ci pioverà dal cielo senza un investimento da parte nostra. Se i sogni in termini di “obbiettivi” non vengono visualizzati e focalizzati ogni giorno dalla nostra mente non diventeranno mai la legge della manifestazione. Siamo gli agenti creativi della nostra esistenza solo quando quegli obbiettivi non dipendono più da luoghi, cose, tempi ed eventi e oltrepassano le opinioni del pensiero limitato con l’uso dell’energia illimitata generando un “pensiero vivente”.Il Pensiero vivente verso un obbiettivo è già legge ed è destinato a manifestarsi nella realtà. Colui che lo genera lo sa già e non lo vive più come una cosa che si dovrà compiere ma come qualcosa di già compiuto che per certo si manifesterà. Gli alieni hanno sfruttato e sfruttano a loro vantaggio la potenza creatrice del pensiero innestando un programma di condizionamento che focalizza la maggior parte dell’energia dell’anima verso di loro e allo stesso tempo continua ad alimentare le sbarre dei confini affinché non se ne varchino mai le soglie. Siamo “noi” che alimentiamo quelle soglie con i nostri pensieri limitati. Io ho varcato quelle soglie perché non mi sono posto nessun limite e dopo una vita intera passata prevalentemente a sopravvivere e a difendermi nel tentativo di portare avanti tutto ciò che nel bene e nel male mi è sembrato giusto, non c’è più niente che può spaventarmi.In Realtà non esiste nessun confine se non quello che noi stessi ci poniamo quando razionalizziamo il pensiero perché come ho già detto, ogni cosa non è altro che la contemplazione e la realizzazione della realtà ad ogni livello di esistenza.L’osservato e l’Osservatore sono la stessa cosa e fino a quando questo non diverrà Reale per la nostra coscienza, non ci sarà mai nessun principio perché è proprio questo l’archetipo del Principio della nostra natura divina. Riconquistare il comando della mente più profonda vuol dire conformare il pensiero alla nostra natura divina e dargli libero sfogo fino a farlo divenire un pensiero comune. Se diviene pensiero comune con la stessa scontatezza dei comuni pensieri razionali, quel pensiero è destinato a manifestarsi.

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Quando analizziamo e razionalizziamo qualcosa che ha del “miracoloso”, questo perde tutta la sua bellezza, tutta la sua mistica, tutta la sua sostanza e tutta la sua forza. In altri termini, è come se nel tentativo di afferrarlo e osservarlo analizzandolo, si sgretolasse completamente. Invece, al contrario, quando il conseguimento di qualunque obbiettivo è considerato la cosa più normale del mondo e diviene quindi un “pensiero comune”, le cose cambiano completamente e senza capire in che modo sta avvenendo, semplicemente questo avviene e basta. Quando un uomo pensa, rimane al di fuori di ciò che sta cercando di capire. Quando non viene interrotta ed analizzata da idee o concetti, esiste la sensibilità del qui ed ora. Nel momento in cui smettiamo di analizzare, possiamo cominciare a vedere e a sentire come un “tutto”. Non c’è chi compie l’azione e chi la subisce, ma solo l’azione in se. Ho una sensazione e la percepisco interamente senza dargli un nome. Alla fine l’io e la sensazione si fondono diventando un tutto unico. L’io sente di non essere più separato dal tu e l’idea di trarre profitto o di tirar fuori qualcosa da qualcos’altro diventa del tutto assurda. Chiesero ad un millepiedi come facesse a camminare su tutti i suoi piedi senza mai inciampare e quando si mise a pensarci sopra per dare una risposta, inciampò! La caratteristica essenziale del sentire la vita si colloca nella sensazione stessa. La mente divina è come un bambino che ha in se ogni conoscenza passata, presente e futura ma che sta al di là del pensiero razionale, del pensiero analitico, al di là del pensiero limitato. Da una parte ci sono tutti i limiti e le circoscrizioni in cui siamo racchiusi, dall’altra c’è uno spazio libero e sconfinato. Quella soglia viene varcata quando non c’è più giudizio emozionale e nessuna alterazione nell’adattarlo o conformarlo ai tradizionali canoni analitici.L’immaginazione, tanto bistrattata in questo mondo, è l’ossigeno della creatività. L’arte dell’immaginazione è la strada attraverso la quale la realtà viene creata spontaneamente. Ogni cultura esistente, non è comparsa dal nulla, è stata creata da una filosofia o da un sogno. Sono state create da un immaginazione intenzionale fortemente “desiderato”. In realtà, tutte le cose esistenti prima di manifestarsi, sono state concepite da un’idea, da un sogno. La verità è che tutti hanno sogni e desideri nel cassetto ma pochi hanno la “passione” per realizzarli. La passione è quell’instancabile desiderio di mantenere al centro della propria consapevolezza e di riuscire, nonostante tutto, a non rinunciare al proprio sogno. Quella passione è il motore primario senza la quale non accade nulla ed è per questo che prevale e si riconferma ogni giorno quel nulla nella maggior parte delle vite. La rassegnazione subentra quando manca o sfuma la passione verso il conseguimento di quel sogno. La passione è il polmone della Vita, ma la voglia di Vivere pretende la sua affermazione! Poiché fin da quando sono nato io ho amato la Vita, ho scelto ogni giorno la Vita. Ho scelto di non accontentarmi delle spiegazioni su come stanno le cose e ho scelto di non fermarmi all’evidenza e ho scelto di non arrendermi e ho scelto di combattere rischiando molte volte di morire pur di non essere un morto vivente e adesso che mi ritrovo a combattere la più grande battaglia della mia vita contro gli alieni, mi rendo conto che quella battaglia consiste nella realizzazione del compimento di me stesso come essere divino e come uomo. Non servono tutte le coscienze risvegliate per cambiare questa realtà, ne basta un piccolo numero che si è riconosciuto e riconosce quello che c’è nella sostanza e nella radice di queste parole che sono del tutto insufficienti a contenerlo.Liberati dai pregiudizi e di quelli degli altri e da sfogo al Pensiero vivente che c’è in Te senza bisogno dei consensi o dei dissensi di qualcuno!Sii niente di più e niente di meno di ciò che Sei nel qui ed ora e riafferma nell’Io Sono te stesso.Noi non abbiamo alcun limite, gli alieni si.Che le anime vibrino e gli alieni sussultino e scompaiano per sempre.Così Sia!

Pietro alias AquilaSenzaNido

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Allegato di aggiornamento in data di pubblicazione30 marzo 2008

Questo lavoro, come ho già detto, necessiterebbe già di diversi aggiornamenti pur essendo stato scritto in breve tempo dato che i giorni che trascorrono sono sempre più “intensi”.Ho però la necessità di fare almeno un accenno dei più significativi aggiornamenti che fanno fede alla data di pubblicazione:

- Ormai non c’è quasi giorno che non ci siano astronavi aliene semi nascoste tra le nubi che stazionano sopra casa mia e nella mia zona. Tra loro e le scie chimiche, c’è fortissima attività da queste parti! Il pattugliamento ormai è costante e continuo fino al punto che me li sto ritrovando sulla testa ovunque vada. L’altro giorno leggevo su un giornale locale che qualcuno ha avvistato un astronave a Cepagatti, una zona nelle mie vicinanze e questo ha destato scalpore indicendo addirittura una riunione del CUN in Abruzzo. Mi è venuto da sorridere sia perché leggevo che le foto dell’oggetto sono state occultate (come al solito) all’opinione pubblica in attesa di studiarle e sia perché ripensavo a quello che sto vivendo e vedendo quotidianamente... Per questa ragione e perché mi rendo anche conto che oltre ad essere dei maestri nell’occultamento e contano quindi molto sul fatto che la gente non ci fa caso nemmeno quando gli passano sotto il naso, ho deciso di pubblicare anche due video. In "questo" video c’è un piccolo condensato delle diverse tipologie di avvistamenti che ho filmato per mostrarvi in quanti modi riescono ad occultarsi producendo nubi scure o nuvole così bianche da sembrare schiuma da barba! "Questo" invece è un video che ho registrato senza mai fermare la ripresa, ininterrottamente per circa 15 minuti, in cui si vede un astronave madre che mi pattuglia sopra la testa e chiede l’aiuto delle altre per occultarla generando nuvole artificiali scure a volontà. Non sopportano quando li riprendo perché, ovviamente, sanno che il materiale non verrà utilizzato per parlare bene di loro come sono stati abituati fino ad oggi. Per loro sfortuna, il vento soffiava troppo velocemente e quindi dei 30 secondi o un minuto massimo che impiegano di solito per occultarla, ci hanno messo più di un quarto d’ora! I video sono di qualità scadente perché sono stati fatti con il mio cellulare ma rendono bene l’idea di quanto detto.

- "Questa" invece è ciò che si sente costantemente sul cellulare con i dischi nei dintorni e mentre siamo in contatto telefonico con Simona da un po’ di tempo a questa parte. Per non farci mancare niente, abbiamo anche le interferenze telefoniche aliene…

- Nella mia camera da letto, dove ho anche il pc con cui ho realizzato questo lavoro, ci sono due entità aliene ormai presenti 24 ore su 24. Tra l’ostruzionismo del fuori e dentro casa, credetemi sulla parola se vi dico che la situazione è quanto di più calda si possa concepire..

- Sem ormai rimane spontaneamente cosciente durante tutte le sue notti che si fanno molto interessanti. Per esempio, ha fatto esplodere con un NO! un alieno che gli aveva ordinato di seguirlo.. C’è dell’altro ma per adesso preferisco solo dire che le cose si sono ribaltate completamente.

- Ho acquisito uno stato di coscienza sufficiente da impedirgli di fermare il tempo quando sono in stato di veglia e questo insieme ad altro, mi ha dato un grande vantaggio nei loro confronti. Lo riporto solo per testimoniare e documentare che l’interruzione del tempo da parte degli alieni, è legata e vincolata al livello di coscienza di un addotto. Non sono ancora riuscito a liberarmi del parassita che però sta facendo vita dura. Se, come credo e spero, questo tipo di parassita non sopravvive a lungo fuori dal contenitore, ha ormai le ore contate, altrimenti si vedrà.

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- Ho avuto “l’onore” di un personaggio alieno importante durante un interferenza, per adesso non voglio aggiungere altro se non pubblicare la risposta con la sua voce quando mi sono accorto di lui. E’ breve ma molto nitida, la allego "qua".