L’ integrazione delle masse popolari nel rafforzamento delle identità

nazionali europee durante la seconda metà del XIX secolo

UTE - 24 ottobre 2016

Un cinquantennio poco omogeneo

• Sul piano della conflittualità: ° 1849-1871: un periodo di guerre: Crimea (1853-6),

Indipendenza italiana (1859, 1860, 1866), Unificazione tedesca (1864, 1866, 1870-1)

° 1871-1900: prevalere della diplomazia sulla guerra e assenza di aperta conflittualità (ad eccezione dell’area balcanica)

• Sul piano dell’andamento economico: ° 1849-1873: Impetuosa crescita, orientamento liberista ° 1873-1896: Crisi agricola e ristrutturazione industriale,

orientamento protezionista

Che cosa intendiamo con ‘integrazione’

• Integrazione sociale: assorbimento in una totalità organica di gruppi che ne erano precedentemente esclusi in modo da garantire una condivisione di valori, premessa per una più ampia cooperazione.

• Integrazione politica: consenso verso le regole istituite per regolare i conflitti fra gruppi e individui e, in particolare, riconoscimento (legittimazione) del potere dello Stato.

Quando l’integrazione diviene un problema di particolare rilevanza

• Quando cambia la composizione del corpo sociale

• Quando mutano sensibilmente le relazioni fra i gruppi sociali

• Quando si assiste ad un ampliamento del ruolo e delle funzioni dello Stato

Che cosa rende l’integrazione sociale un problema centrale nella seconda metà

dell’Ottocento

• L’estendersi dei processi di industrializzazione contribuisce a a distruggere i legami e le gerarchie tradizionali e a produrre un’atomizzazione degli individui

• Lo Stato, ampliando le sue funzioni, diventa sempre più ‘invadente’ nella vita del cittadino (burocrazia, servizio militare, scolarità pubblica)

• Nuovi Stati-nazione sorgono (Italia, Germania) altri mutano radicalmente (Francia) o progressivamente (Inghilterra) fisionomia

Che cosa comporta il fatto che il processo di integrazione si caratterizzi come

‘nazionalizzazione’

• Rafforzamento degli elementi di omogeneità presenti entro la compagine sociale (lingua, storia, religione)

• Individuazione di obiettivi che siano comuni a tutta la collettività (i traguardi della nazione)

• Accentuazione di elementi di contrapposizione e/o antagonismo con gli altri stati nazionali

I. ITALIA

“Gl'Italiani hanno voluto far un'Italia nuova, e loro rimanere gl'Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico la loro rovina; [...] pensano a riformare l'Italia, e nessuno s'accorge che per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro.” “Primo bisogno d'Italia è che si formino Italiani dotati d'alti e forti caratteri. E pure troppo si va ogni giorno più verso il polo opposto: pur troppo s'è fatta l'Italia, ma non si fanno gl'Italiani.” (Massimo d’Azeglio 1798-1866)

Che cosa rende la ‘costruzione degli italiani’ un problema particolarmente complesso

• Frattura storica: la divisione politica dell’Italia è un fatto consolidato da secoli

• Frattura linguistica: solo (e parzialmente) la lingua letteraria è comune all’intero paese. A predominare nella comunicazione orale sono i dialetti

• Frattura territoriale: lo sviluppo economico, sociale e amministrativo di nord e sud si sono andati progressivamente differenziando

• Frattura sociale: le masse popolari risultano escluse dalle dinamiche politiche, sia durante il processo di formazione del nuovo stato, sia nella successiva partecipazione alle decisioni politiche (suffragio ristretto, chiusura verso le organizzazioni di massa)

• Frattura ideologica: il mancato riconoscimento da parte della chiesa del nuovo Stato condiziona l’atteggiamento dei cattolici

Luci e ombre nella costruzione dell’Italia nel corso della seconda metà dell’800

Le tappe dell’unificazione

• 1859: Seconda guerra d’indipendenza: annessione Lombardia e (tramite plebisciti) Emilia e Toscana

• 1860: Impresa dei Mille: conquista Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania e Abruzzo da parte di Garibaldi e di Marche e Umbria da parte dell’esercito piemontese

• 1861: Proclamazione Regno d’Italia• 1866: Terza guerra d’indipendenza.

Conquista del Veneto (ceduto dall’Austria alla Francia e ‘girato’ all’Italia)

• 1870: Conquista armata di Roma e annessione del Lazio

Segnali di contraddizione

• 1861-1865: Brigantaggio• 1862: Aspromonte• 1866: Custoza e Lissa• 1867: Mentana• 1874: Non expedit papale• 1887: Dogali• 1892-4: Repressione del movimento

dei Fasci siciliani• 1896: Adua• 1898: Tumulti di Milano e

repressione ad opera del generale Bava Beccaris

• 1900: Assassinio di Umberto I

Luigi Belli (1844-1919), Monumento ai caduti di Mentana in Piazza Mentana a Milano, per i 150 garibaldini caduti di fronte alle truppe francesi cercando di liberare Roma. Fu inaugurato nel 1880 alla presenza dello stesso Giuseppe Garibaldi. Dettaglio: personificazione dell'Italia che porge una corona d'alloro.

Le iniziative assunte per favorire i processi di integrazione e nazionalizzazione in Italia

Misure legislative

• 1865: Unificazione amministrativa del paese

• 1877: Legge Coppino che innalza l’obbligo scolastico ai nove anni

• 1882: Allargamento del suffragio

• 1888: Elettività della carica di sindaco

• 1890: Nuovo codice penale (riconoscimento diritto di sciopero)

Processi socio-culturali

• 1874 Istituzione del 20 settembre (presa di Porta Pia) come festa nazionale

• 1875: Inchiesta parlamentare sulle condizioni sociali della Sicilia

• 1877: Inchiesta parlamentare sull’agricoltura

• 1878: Fondazione del Museo nazionale del Risorgimento di Torino

• 1885: Posa della prima pietra dell’Altare della patria

• 1886: Pubblicazione di Cuore di De Amicis

Partecipazione elettorale in Italia

Anno % elettori sulla popolazione

% votanti sugli elettori

1861 1,9 52,7

1870 2,0 45,5

1882 7,4 60,7

1890 9,4 53,7

1900 7,2 58,3

Tasso di alfabetizzazione nell’Italia nord-occidentale e in quella meridionale

Anno Italia nord-occidentale

Italia meridionale

Differenza

1861 48 15 33

1871 56 17 39

1881 64 21 43

1901 79 29 50

II. GERMANIA

L’unificazione tedesca

La costruzione (le tappe militari)

• 1864: Guerra con la Danimarca (conquista dello Holstein da parte della Prussia)

• 1866: Guerra contro l’Impero asburgico (creazione della Confederazione della Germania del Nord)

• 1870: guerra con la Francia (creazione del Secondo Reich con l’annessione di Alsazia e Lorena)

Il consolidamento (iniziative politiche)

• 1871-1875: Kulturkampf (misure legislative per contrastare l’influenza dei cattolici)

• 1878: Leggi eccezionali contro le tendenze sovvertitrici per limitare l’influenza dei socialdemocratici

• 1883-1889: Politica di riforme sociali (assicurazioni su infortuni, malattie, vecchiaia)

• 1890: Avvio da parte di Guglielmo II di un ‘Nuovo corso’ e di una politica di riarmo

Premesse e ostacoli nel processo di creazione di un’identità nazionale tedesca

Elementi a favore:

• Unità linguistica• Presenza di una tradizione

culturale che esaltava il primato culturale tedesco

• Concrete prospettive di esercitare una leadership economica (e, in prospettiva, politica) sul continente

• Costante contrapposizione ai nemici esterni (Francia, successivamente Gran Bretagna)

Elementi a sfavore:

• Modalità con cui era stata attuata l’unificazione (conquista militare dall’alto)

• Assenza di un passato unitario che corrispondesse ai confini del nuovo stato

• Presenza crescente di un proletariato di orientamento internazionalista

• Presenza di una forte minoranza cattolica concentrata nelle aree di confine (Baviera e Renania)

Monumento ad Arminio nella Foresta di Teutoburgo (1875)

Monumento di Niederwald, commemorativo dell’unificazione tedesca (1883)

Monumento commemorativo della battaglia di Lipsia (1897-1913)

III. FRANCIA

L’instabilità politico-istituzionale della Francia nel corso dell’800

• 1789-1792: Monarchia costituzionale• 1792-1799: Repubblica • 1799-1814: Dittatura militare, dal 1804 sotto forma di Impero• 1814-1830: Monarchia semi-costituzionale• 1830-1848: Monarchia costituzionale.• 1848-1852: Repubblica (presidenziale e poi plebiscitaria)• 1852-1870: Impero (Secondo)• 1870-1940: Repubblica (Terza)

Le difficili condizioni di partenza della Terza Repubblica

• Umiliazione militare: la battaglia di Sédan (1 settembre 1870) rappresenta non solo una pesantissima disfatta militare (17000 morti francesi contro meno di 3000 tedeschi) e la premessa per la perdita della guerra, ma anche la fine del Secondo Impero e una significativa mutilazione territoriale (Alsazia e buona parte della Lorena)

• Lacerazione sociale e politica: la Comune di Parigi (marzo-maggio 1871) costituisce un momento di scontro rivoluzionario e di guerra civile, e si conclude con una terribile repressione (almeno 20000 parigini fucilati senza processo e altre migliaia condannati in seguito alla deportazione)

Maximilien Luce: Maggio 1871 a Parigi

Maggio 1871: Vittime della repressione

I persistenti contrasti che accompagnano la Francia durante gli anni della Terza Repubblica

Divisioni

• Monarchici vs. Repubblicani

• Cattolici (clericali) vs. Laici (anticlericali)

• Campagna vs. Città

• Borghesia vs. Proletariato

• Nazionalisti contro Universalisti (vedi caso Dreyfus)

Crisi istituzionali

• 1879: Tentativo di colpo di stato (di stampo bonapartista) da parte del presidente della repubblica Mac Mahon

• 1889: Tentativo di svolta autoritaria da parte del ministro della difesa, generale Boulanger

• 1889-1893: Scandalo finanziario-politico legato alla costruzione del canale di Panama

• 1894-1902: Caso Dreyfus

La ripresa/rivalutazione della tradizione rivoluzionaria come base di una comune identità repubblicana

• 1880: Istituzione della Festa nazionale del 14 luglio (presa della Bastiglia)

• 1882: La scuola primaria è resa obbligatoria, sottratta al controllo del clero. Materia centrale diviene l’educazione morale e civica

• 1884: La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale

• 1885: Istituzione della Cattedra di storia della rivoluzione francese alla Sorbona

• 1890: Un decreto governativo precisa le caratteristiche dei libri scolastici da adottare nella scuola primaria

Monumento a Danton in Boulevard Saint Germain a Parigi (1888)

Monumento di Place de la Republique a Parigi (1883)

IV. GRAN BRETAGNA

Un sentimento nazionale mai posto seriamente in discussione

• La dinastia rappresenta un punto di riferimento saldo e indiscusso per l’intera popolazione anche grazie al lungo regno di Vittoria

• L’insularità/isolamento contribuisce a sottrarre il paese dalle turbolenze militari del continente

• I governi riescono nell’impresa di ampliare in modo costante e progressivo (1832, 1866, 1884) l’elettorato, garantendo stabilità, pur nell’alternanza politica, al quadro istituzionale.

• Le proteste operaie derivanti, dalla tumultuosa industrializzazione, vengono canalizzate all’interno delle Unioni di lavoro (sindacati) che vengono legalmente riconosciute a partire dal 1871

• Le conquiste coloniali vengono considerate un vantaggio per l’intera popolazione: anche la classe operaia viene convinta di aver tutto da guadagnare da simile espansione gingoismo

Il ruolo della dinastia: i più longevi sovrani d’Europa

Imperatrice Vittoria di Gran Bretagna (1840-1901)

Imperatore Francesco Giuseppe di Austria-Ungheria (1848-1916)

Attorno agli anni ‘90 in Inghilterra si riconosce il carattere professionistico del football e, quindi, la sua natura interclassista

Francobollo dei possedimenti inglesi in Africa australe (1894)