la bicicletta dicembre 2015

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Page 1: La Bicicletta dicembre 2015

>>180.000 PRESENZEALLE GRANFONDO:SI TORNA A CRESCERE

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SommarioSommario

RUBRICHEClicL’editorialeLa postaLa posta del medicoL’angolo tecnicoAllenamentoGranfondo News

Spazio ChipBlogUp&DownSpazio VintageRandonnéeBiciturismoE-Bike & Urban

In praticaIl mio telaioShoppingCiclomercatoCiclomodaPunto esclamativo!

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TECNICALook 765 >Tacx Neo Smart >Ritchey Swiss Cross Disc >Sidi Kaos >Selle Italia Flite Tekno Flow >Sziols X-Kross >

GRANFONDO, RANDONNÉE & C.Tattica: Più ritmo con il medio >

SALUTEAllenamento 2.0: Un coach quasi virtuale di nome Ferrari >Una nazione di dopati? >Il medico sportivo: La dieta invernale >

BICITURISMO & ITINERARIJamaica Reggae ‘n Ride >Sicilia / I Monti Erei >Le grandi salite: Passo Agueglio >

Web

N. 384 dicembre 2015

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7070

7979

4242

Scarica Gratis La Raccolta 2015

"La Bicicletta"

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Page 8: La Bicicletta dicembre 2015

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La Bicicletta Gennaio 2015 ............................. Download clicca qui

La Bicicletta Febbraio 2015 ........................... Download clicca qui

La Bicicletta Marzo 2015 .............................. Download clicca qui

La Bicicletta Aprile 2015 ............................... Download clicca qui

La Bicicletta Maggio 2015 ............................ Download clicca qui

La Bicicletta Giugno 2015 ............................ Download clicca qui

La Bicicletta Luglio 2015 ............................. Download clicca qui

La Bicicletta Agosto 2015 ............................. Download clicca qui

La Bicicletta Settembre 2015 ....................... Download clicca qui

La Bicicletta Ottobre 2015 ........................... Download clicca qui

La Bicicletta Novembre 2015 ....................... Download clicca qui

La Bicicletta Dicembre 2015 ....................... Download clicca qui

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Page 11: La Bicicletta dicembre 2015

Guida per il DownloadEsempio

1) Digitare il codice captcha nel riquadro Your Answer e premere Submit

2) Ciccare il link nel riquadro Live Link

3) Ciccare sul simbolo download

4) Ciccare su scarica comunque.... buona lettura!

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Page 12: La Bicicletta dicembre 2015

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Page 13: La Bicicletta dicembre 2015

rrivano il bollo e la targa per le bici? Scatta l’allarme rosso».

Scrive “Repubblica.it”: «Tutto nasce da un emendamento alla

Riforma sul Codice della Strada su biciclette e motoslitte

presentato in commissione Lavori Pubblici del Senato dal capogruppo Dem Marco

Filippi. L’emendamento introduce di fatto, nella riforma (ddl n.1638), tra i principi

e i criteri direttivi (art.2), quello della definizione, nella “classificazione dei veicoli,

senza oneri a carico dello Stato e attraverso un’idonea tariffa per i proprietari:

1) delle motoslitte, disciplinandone le caratteristiche costruttive e funzionali, nonché

la circolazione con un apposito contrassegno identificativo, documenti di

circolazione e di guida e l’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi;

2) delle biciclette e dei veicoli a pedali adibiti al trasporto, pubblico e privato, di merci e di persone,

individuando criteri e modalità d’identificazione delle biciclette stesse nel sistema informativo del

Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale”. Molti hanno

letto in queste righe la famosa “idonea tariffa” che dovrebbero pagare i proprietari di

biciclette e motoslitte e della possibilità di identificare le prime “prevedendo un numero

sul telaio non cancellabile”, come ha spiegato Filippi, commentando le polemiche nate dal

suo emendamento. “Riconosco che il testo della proposta di modifica sia stato scritto male - ha ammesso

Filippi -, ma in realtà non si vogliono prevedere tasse o altro di simile per le biciclette. Si vuole solo dare la

possibilità ai ciclisti di iscrivere in un registro nazionale le bici per evitare che vengano rubate continuamente,

per combattere i furti e cercare di contrastare il mercato parallelo della ricettazione delle biciclette. Tutto qui.

A breve arriverà una nuova formulazione del testo per rendere l’obiettivo più chiaro”. “Per quanto riguarda

la tariffa - ha continuato Filippi -, sarebbe riservata esclusivamente a chi utilizza cicli per fini commerciali,

come il trasporto di persone. Si pensi, ad esempio, ai risciò, che alcuni prefetti stanno dichiarando illegali

perché non sono normati. Questo sarebbe un modo per regolamentarli con costi irrisori. L’utilizzo delle bici

verrà da me sempre incentivato e mai ostacolato, anche in ottica di salvaguardia dell’ambiente e della

salute dei cittadini. Voglio solo ricordare che in qualità di assessore al comune di Livorno avevo in dotazione

la bici blu e non l’auto”. Basterà a placare gli animi? Vedremo». Intanto, Milano è sempre più green: secondo

l’osservatorio dell’associazione MeglioMilano, le corsie riservate alle bici sono aumentate da 1 km a 13 km

ogni 100.000 residenti.

E adesso, buona lettura di questo numero de ”La Bicicletta” e della nuova ”Guida Novità 2016”:

un altro volume da non perdere che potete trovare in tutte le edicole, su iTunes e Googleplay!

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>>l’editoriale

“LEGGI” GREEN E LA NUOVA GUIDA 2016

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>> AL VOSTRO SERVIZIO

>>RICEVIAMO E PUBBLICHIAMORingraziandovi per le attenzioni avute per noi di Bhoss King Bike nel numero di ottobre de “La Bicicletta” per la Prato-Abetone,segnaliamo che la primapubblicità con lo slogan“Basta doping” è statafatta circa due anni faproprio sulla vostrarivista...Detto questo, volevamoandare sullo specifico eraccontare in manieraufficiale e inequivocabilel’avvenimento e chiarire i vari punti dellasituazione.1) Alla Prato-Abetone ilprimo classificato nonaveva alcun motore.2) Le bici con il motoreerano la mia (dichiarata)e quelle di altriconcorrenti (dichiarati)che correvano nellacategoria e-bikeda noi sponsorizzata e da me vinta.3) All’arrivo c’erano i giudici Uisp, i Nas, il presidente della giuriadella Prato-Abetone e io,che ho fatto vedere sia labici di Ugolini sia la mia,arrivata 5a assoluta, mafuori classifica generale.4) Il controllo è stato fattoin modo “esemplare”,tanto che i giudici hannocontrollato anche il numero di plastica per togliere ogni dubbiosu scambi bici.5) Non è stato fatto alcunreclamo ufficiale.6) Dopo quattro ore ci hanno fatto richiesta di smontare le bici, cheerano già partire perEmpoli, e noi ci siamoofferti di smontare la bicianche il giorno dopo, allaloro presenza, però aquesto punto volevamol’esame del sangue

del 2° classificato.7) A questo punto i giudici, non essendocireclami ufficiali danessuna delle parti,hanno deciso diomologare il risultatodella Prato-Abetone.8) Lo scorso anno tuttii primi classificati allaPrato-Abetone sono statisqualificati per doping e nessun giornale ha scritto niente.9) Quest’anno, per unsospetto motore, èscoppiato un casonazionale, e ancora dopoquattro mesi nessunoparla del Giro d’Italia, ma tutti parlano dellaPrato-Abetone.10) Da un lato ci fapiacere per la grandevisibilità che ci viene datae per la grande richiestaa livello nazionale diquesto tipo di bici, però il tutto ci fa pensare.11) In Italia ci sono tantisqualificati per doping, un americano con ilmotorino “Epo” ha vintovari Tour de France,nell’Italia del sud, in unagara di paese di 80concorrenti, all’arrivo, per la presenza dei Nasne sono scappati 70. E potremmo continuareper ore a raccontare diepisodi sconcertanti legati al mondo delle

gare ciclistiche.12) In ogni modo, icontrolli a tappeto che voiauspicate non vanno fattisulle bici (nessun motoreè mai stato visto o trovatonelle gare), ma i controllidel sangue vanno fattiobbligatoriamente a tutti i primi classificati, perrendere più credibili i “campioni di ciclismo”...18) Voglio ribadire che lanostra pubblicità puòessere ingannevole, manessuno fino a oggi hausato una nostra bici pervincere. Infatti, alle garedove partecipiamo, noi chiediamo che vengacreata la categoria E-Bike(vedi la cronoscalata diPescia svoltasi insettembre e da me vintanella categoria E-Bike).

19) Inoltre, vorremmospecificare che la BhossCycling non costruiscesolo bici a motore, ma per il 50 per cento“bici muscolari” e perl’altro 50 per cento bici amotore, da molti addettiai lavori considerate lebici del futuro!20) Ricordiamonuovamente che le nostrebici a motore nonvengono utilizzate nellegare, ma vengonoutilizzate da persone nongiovanissime o che nonhanno tempo perallenarsi, ma che ladomenica vogliono farsiun bel giro con gli amicipiù allenati, e queste bicite lo permettono senzaproblemi. Quindi,avvicineranno sempre più persone alla bici e questo è... geniale!21) Anche per il 2016, nella challenge piùimportante del centroItalia di mtb, “Il Trofeo 10 Comuni”, ci sarà la categoria E-Bike danoi sponsorizzata, dovetutti potranno partecipareregolarmente a benundici gare con bicielettriche!...

Alessandro BartoliBhoss Cycling

BICI ELETTRICHE IN GARA (E NON SOLO)

LA POSTA <<

>>Probabilmente, oltre a leggere la rivista, ci seguite anche sul nostro sito Internet www.cycling.it, dove si trovano tutte le notizie che fanno riferimento ai giornali di ciclismo della nostra casa editrice. Ebbene, abbiamo anche il sitospecifico della rivista, l’indirizzo èwww.labiciclettaweb.it: lo stiamo riempiendo dicontenuti e presto sarà disponibile anchel’archivio con i numerosi articoli di tecnica cherimangono sempre attuali. E poi, se ancora nonlo sapete, potete seguirci anche sui social network Twitter,Facebook e YouTube. Su Twitter il nostro account è @labicicletta_it Su Facebook basta cercare la nostra testata LaBiciclettaWebSu YouTube “La Bicicletta” la trovi suwww.youtube.com/user/LaBiciclettaWeb

SEGUITECI ANCHE SUI SOCIAL NETWORK!

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Caro Antonello,il giorno della granfondobisogna mangiare a dovere.Ma l’entusiasmo non deveindurre in... tentazionipericolose! Se nei giorniprecedenti la gara ci si èalimentati correttamente,presumibilmente si avrannoi depositi di glicogeno(muscolare ed epatico) almassimo della loro capienza,e ciò significa che i pasti chebisognerà effettuare sin dalmattino del giorno dellacompetizione avranno loscopo esclusivo di cercare dimantenere elevati tali

depositi (o comunque di nonfarli svuotare precocemente)e non di colmare eventualicarenze precedenti. La prima colazione dovràquindi essere sostanziosa,ma digeribile e pocoingombrante. Al tradizionalee indicatissimo piatto dipasta (non eccessivamentegrande) si possono abbinarequalche fetta di prosciuttodolce senza grasso (le cuiproteine ci torneranno utilicirca cinque ore dopo...) e unpo’ di pane con marmellatasenza saccarosio (alza troppobruscamente la glicemia).

Il tutto potrà esserecompletato da una doseanche abbondante (e rapportata al pesocorporeo) di aminoacidi acatena ramificata, che sipossono assumere in formediverse (bustine, capsule,ecc.). Il pasto successivo si consumerà in sella.Proprio sulla linea dipartenza, o comunque acirca un’ora e mezza didistanza dalla primacolazione, è infatti utileconsumare un altro piccolopanino con prosciutto,masticandolo con calma. Nel corso dellamanifestazione, poi, in rapporto anche alledifficoltà del percorso, si dovrà mangiare ogni ora(mezz’ora nelle fasi

conclusive) con circa 150 calorie per volta eprovenienti da alimentidifferenti, in questasequenza: i primi pasti (due)con carboidrati e anche unpo’ di proteine, che sarannometabolizzate nelle fasiconclusive della prova(piccoli panini con prosciuttoo barrette proteiche); poisarà la volta di consumareporzioni di soli carboidrati(barrette e panini e frutta);nelle fasi finali (ultime dueore) si assumeranno solomaltodestrine e fruttosioderivanti da soluzioniliquide. Nel corso di tutta lagara si potranno bereintegratori di sali mineralie assumere piccole dosi diaminoacidi a intervalliregolari di circa due ore.

censurabile: secondo noiun medico serio devecompilare il certificato su unmodulo prestampato che loidentifichi compiutamente.L’unica regola che deviseguire tu è la verifica del codice che la Aslattribuisce ai medicilegalmente abilitati allavisita. Se quel codice non c’è,il certificato non è valido.Se hai dubbi su un medicopuoi verificare la suaposizione chiamando latua/sua Asl o cercando suInternet. L’idea di una visitacollettiva e convenzionatanon è male, perché ticonsentirebbe anche didialogare con una solapersona. Ti ricordiamo peròche i medici - per legge -devono effettuare le visitenel loro studio o in unostudio autorizzato dalla Asl.Visitare un atleta in unnegozio, una palestrao, comunque, in uno spazio non autorizzato, non solo è poco decoroso e professionale, ma è anche fuorilegge!

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LA POSTA DEL MEDICOrisponde il dott. Gaetano I PROBLEMI DEI CERTIFICATI MEDICI

>>GENTILE REDAZIONE,chi vi scrive è il presidente di una Asd con 81 iscritti, età media 50 anni, per il 70 per cento tesserati cicloamatori. Come ognifine anno sono alle prese con i rinnovi dei certificati medici d’idoneità agonistica che scadono più o meno tutti nello stessoperiodo: da dicembre a febbraio. Lo scorso anno abbiamo avuto un problema piuttosto serio: un tesserato ha avuto un maloreprima di una corsa. Ci siamo spaventati moltissimo, ma poi, per fortuna, tutto si è risolto bene. Ho capito però che sullaquestione dei certificati non si scherza, anche se sono alle prese con i problemi di sempre. Alcuni atleti bisogna richiamarli varievolte prima che facciano la visita, alcuni medici andrebbero - secondo me - puniti perché presentano dei documenti che sonoilleggibili. Vi chiedo quindi tre cose... 1) Come faccio a essere sicuro che il certificato che mi presenta un tesserato siaeffettivamente valido e regolare? 2) Cosa devo fare se un atleta non si decide a rinnovare il certificato? 3) Un medico dello sport(bravo) è disposto a fare la visita ai nostri atleti a un prezzo convenzionato (50 euro) eventualmente anche nel negozio di bicicui ci appoggiamo, che ha spazi ampi nel retrobottega: può essere una soluzione intelligente per invogliare i tesserati?

• LUIGI • Termoli

COSA MANGIARE ALLE GRANFONDO?

>>GENTILE REDAZIONE,HO 30 ANNI, SONO UN NEOFITA DEL CICLISMO E VORREI PARTECIPARE A QUALCHEGRANFONDO. LA MIA DOMANDA È: COME CI SI ALIMENTA DURANTE QUESTE GARE?

• ANTONELLO • via e-mail

Caro Luigi,come sai bene, la legge italiana affida laresponsabilità legale dellatutela della salute degli atletial presidente della società.Non importa se gli atleti sonoamatori e il presidente unpuro volontario: se un atletaha un infortunio grave e siscopre che non è copertodalla visita medica agonistica(sia pure un’ora dopo la suascadenza), la responsabilità penale è delnumero uno del team, anchese l’atleta è un lavativo o unincosciente. E molti amatori sembrano

avere sviluppato unaspeciale allergia per levisite mediche. Ora, suquesto fronte, qualchepiccolo passo sembracompiuto, perché lefederazioni stanno(finalmente!) cominciando a inserire sulla tessera ladata di scadenza delcertificato medico. Un passofondamentale: dal giornodopo la scadenza (fosseanche alla vigilia della NoveColli), chi si presenta a unacompetizione non puòessere iscritto o non puòritirare il pacco gara. Nel caso (frequente) di

iscrizioni collettive, sei tu chedevi rifiutare di iscrivere unatleta se non hai in mano ilcertificato (che devi custodirein originale!) o, nei casi più seri,formalizzare all’ente la sua sospensione.La verifica della regolaritàdel certificato è, in Italia,un’altra bella sfida. Solo poche regioni(tra queste, Lombardia edEmilia Romagna) utilizzanomoduli uguali per tutti percertificare l’idoneità. Nelle altre, ogni medico siregola come meglio crede ealcuni in modo decisamente

Page 16: La Bicicletta dicembre 2015

contenuto di 1050 g per la taglia M. Da Caam Corse passiamo a FM Bike,costruttore bresciano che a Verona ha esposto, tra le altre, la Puma Arc:anche in questo caso troviamo unelemento - anzi due - a forma di arco,ma qui le parti curve danno forma aquello che tradizionalmente è il tubosuperiore e poi continuano asviluppare quelli che sono i canonicifoderi obliqui. La struttura a doppioarco della Puma Arc è realizzata in pezzo unico ed è arricchita con del Kevlar, che enfatizza le capacità del telaio di assorbire le vibrazioni. La bici si distingue infine per unoriginalissimo ponticello rompitratta incarbonio con una sottilissima strutturaa lastra con funzione aerodinamica enon più di sostegno del corpo freno,visto che in questo caso abbiamo ache fare con un telaio per freni a disco.

>>UN FUTURO SEMPRE PIÙ A DISCO All’indomani della Taichung BikeWeek, che, per chi non lo sapesse, è la principale fiera ciclistica dedicataai produttori e agli Oem che si svolgea metà ottobre a Taiwan, “BicycleRetailer” ha dedicato un servizioper capire quali saranno le tendenzedell’industria ciclistica nei prossimidue anni e quali gli standard tecniciche si imporranno sul mercato. Le interviste con product manager di alcune Case produttrici (nello specifico René Wiertz inrappresentanza di 3T, Tom Kattus di Campagnolo) hanno confermatoche lo standard frenante a “caliper” è destinato al dimenticatoio o, meglio,sarà progressivamente montato solosulle bici di media e poi di bassagamma. 3T, ad esempio, a Taichung ha mostrato una nuova serie ruote di alta gamma, tutta dedicata ai freni a disco. Tutte le ruote sonoprovviste di kit per adattatori ai diversi

>>TELAI AD ARCO A circa tre mesi dalla fiera ciclisticaCosmoBike di Verona, ritorniamosull’evento per qualcheapprofondimento su due dellebiciclette più innovative che abbiamovisto tra gli stand. In entrambi i casi sitratta di bici al 100 per cento fatte inItalia (sia la progettazione che larealizzazione) e in entrambi i casi gli aspetti inediti sono legati allemolteplici possibilità di lavorazione che permette la fibra di carbonio. Il primo modello che ha colpito lanostra attenzione è la GA8.2FX dellaemiliana Caam Corse. Il telaio si

caratterizza per un’originalissimastruttura di sostegno a doppio arcocollocata nella zona della scatolamovimento. Questa architettura hapermesso al produttore di impiegaremeno materiale composito nella zonadella scatola movimento, ma,soprattutto, svolge un’ulteriorefunzione: oltre a sostenere il tuboverticale aiuta ad assorbire levibrazioni. La soluzione è utilizzata daCaam Corse solo sulla GA8.2FX e, tral’altro, non incide sul peso complessivodel frame, che si mantiene al livello

standard dimensionali di fissaggioruota che, da quel che sembra,continua ancora a rappresentare un punto critico per l’immediatofuturo e in merito al quale si spera di trovare uno standard uniforme, che evidentemente ancora manca.Ma una cosa è certa - precisa Wiertz:«Fra tre anni la maggior parte dellebici da corsa di fascia alta saràequipaggiata con freni a disco».Esattamente questa è anche laposizione di Campagnolo, nonostantela Casa veneta ancora non abbiaufficializzato il suo sistema frenanteidraulico, per il quale i tecnici “Campy”hanno creato un laboratorio dedicato,che da due anni sta lavorando nelmassimo riserbo esclusivamente perquesto. Tom Kattus, di Campagnolo, ha confermato che le squadre proequipaggiate dall’azienda di Vicenza

avranno la possibilità di usare bici confreni a disco a partire dal prossimogennaio e che, di conseguenza, questotipo di standard frenante è destinato a fare sempre più breccia tra icorridori. In realtà, anche in questa occasione i responsabili Campagnolohanno tenuto le bocche cucite suidettagli tecnici e sui prezzi dei loronuovi freni a disco nè sono circolate su Internet o tra gli addettiai lavori delle foto “indiscrete” che mostrano i nuovi componenti.Staremo a vedere.

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>> AL VOSTRO SERVIZIO

<<L’ANGOLO TECNICO

Page 17: La Bicicletta dicembre 2015

realtà, non è così: dietro il cappuccio ingomma che correda il corpo dell’attaccotroviamo infatti una struttura articolata,con uno spessore distanziale che siinterfaccia con il corpo dell’attaccoaccoppiando le loro estremità specularisagomate con una serie di denti aguzzi.Lo spessore distanziale è realizzato in alluminio Cnc, ha una lunghezza di 20 mm e si può accoppiare alle tre estensioni di attacco manubriodisponibili - small, medium e large -,anche queste realizzate in lega leggeralavorata al Cnc. In questo modo èpossibile ottenere una combinazione di lunghezze della porzione dell’attaccoin grado di soddisfare qualsiasi esigenzaantropometrica, mentre, per quel cheriguarda la porzione della curva, questa è in carbonio monoscocca (inclusa la parte terminale dell’attacco) ed è disponibile nelle quattrolarghezze da 38, 40, 42 e 44 cm.L’unione tra le parti componibili èassicurata da un meccanismo interno a espansione governato da una viteesagonale alla quale si accede dal morsetto dell’attacco.

>>FRENI A DISCO TRA I PRO: LIBERI NEL 2016Appena prima di andare in stampa con questo numero de “La Bicicletta”è arrivato dall’Uci un comunicato con il quale l’organo internazionale delciclismo professionsistico fa un ulteriorepasso verso la liberalizzazione dei freni a disco nelle gare professionistiche sustrada. In pratica, se fino a ieri il 2016doveva essere una stagione in cui soloin determinate “gare test” era concessol’utilizzo di bici “a disco”, la situazionenormativa dal 1° gennaio 2016 saràinvece ben diversa, visto che qualsiasiteam (World Tour, ProfessionalContinental e femminle) potrà decidereliberamente di utilizzare o meno bicicon freni a disco in tutte le gare sottol’egida Uci. Questa descisione, presadallo specifico Comitato Tecnico Uci il 27 novembre scorso, ha obbligato la stessa Uci ad aggiornare le normative tecniche di alcuni suoiarticoli (l’1.3.017 e l’1.3.020). Il comunicato peraltro puntualizza che«l’uso dei freni a disco saràattentamente monitorato durante la stagione, in prospettiva di unadefinitiva liberalizzazione nelle corseprofessionsitiche a partire dal 2017».

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>>I CICLOAMATORIENTRANONEL DIZIONARIO C’è anche il mondo delle bici di altagamma tra i termini da poco entrati a far parte del famoso Oxford Dictionary,dizionario on-line britannico che,nell’ultima edizione pubblicata, si è arricchito di mille nuovi vocaboli. Uno di questi è “Mamil” e indica - cosìrecita l’Oxford Dictionary - «un uomo dimezza età molto appassionato diciclismo su strada, che è solito utilizzarebici costose e veste abbigliamento ditipo professionale». In Italia, ciclisti del

genere li chiameremmo “cicloamatorievoluti”. Probabilmente, i cicloamatorievoluti di casa nostra sono anche piùnumerosi di quelli britannici, manonostante ciò non hanno ancoratrovato spazio nel nostro dizionario.Anche questo, in fondo, è un segnodell’attenzione che la cultura inglesededica al movimento della praticaciclistica su strada, in continua e rapida crescita.

>>CURVA INTEGRATACOMPONIBILE Argon 18 è un marchio canadese che,oltre ai telai, produce anchecomponentistica. L’accessorio piùinteressante che ha presentato di recenteè senza dubbio il manubrio integratoAHB500. A prima vista sembrerebbe un manubrio integrato come tanti altri, di quelli la cui struttura in pezzo unicoobbliga l’utilizzatore a scegliere bene la lunghezza dell’attacco e, assieme, la larghezza della curva, visto che,essendo un componente monoblocco,non è ovviamente possibile variare le dimensioni una volta acquistato il prodotto. Per l’integrato AHB500, in

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Isistemi di regolazione si possonoimpostare in modo da determinarecondizioni di spinta che

richiedano maggiore o minoreimpegno o forza sui pedali, mentrel’uso del cardiofrequenzimentropermette di controllare la frequenzacardiaca d’esercizio, che è un ottimoindice per definire l’intensitàsviluppata: naturalmente, l’impegnodovrà essere commisurato alle capacità individuali. Per stabilire quali siano gli intervalli di frequenza cardiaca entro i qualidefinire i carichi di allenamento, si puòagire in tre modi. Il primo è quello disottoporsi ad alcuni test di valutazionefunzionale, attraverso i quali saràpossibile conoscere i valori difrequenza cardiaca in pieno regimeaerobico, di soglia anaerobica e di frequenza massima e, in base aqueste indicazioni, programmarel’intensità dell’allenamento. La seconda possibilità è quella disottoporsi a un test Conconi, chepermetterà di determinare la propriafrequenza di soglia anaerobica e, conintervalli a questa percentuali, distabilire le varie intensità d’esercizio. La terza possibilità è data dal calcoloteorico della frequenza cardiacamassima (FC max teorica = 220 - età),con valori che, tradotti in percentuale,faranno impostare i diversi regimi diallenamento: 100-85 per cento primointervallo, 85-70 per cento secondointervallo, 70-60 per cento terzointervallo, 60-50 per cento quartointervallo.

UNA SEDUTA TIPOIn genere, un’ora di lavoro sui trainer è già piuttosto impegnativa. Periodi diimpegno più lunghi sono possibili, mapossono essere facilmente stancanti.Per durate inferiori non ci sonoproblemi, ma già dopo 20-30 minuti si può sentire la necessità di“cambiare” qualcosa. Per questo è utileorganizzare la seduta variando il tipodi esercitazione, così da mantenere

>> AL VOSTRO SERVIZIO

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ALLENAMENTO <<>>TRAINER E NON SOLO...Soprattutto in inverno, un’uscita in bici può essere sostituita da un’esercitazione sui ciclotrainer. Queste “mac-chine” sono ora talmente evolute che permettono di effettuare esercitazioni molto simili alle uscite su strada.Ovviamente, però, questa soluzione dovrà essere complementare al tipo di preparazione che si sta svolgendo.

COMINCIAMO A PREPARARE LA NUOVA STAGIONE

Spesso, con il termine “rulli” si indica genericamente unodegli attrezzi (rulli tradizionali

“old style”, ciclosimulatori, cyclette,cicloergometri o ciclotrainermoderni) che può essere usato perpedalare al coperto. Gli attrezzi diultima generazione rispondonoalle esigenze di un ciclismoevoluto, in cui anche leesercitazioni di tipo salutisticorispettano e applicano determinatiparametri tecnico-scientifici perpersonalizzare e adeguare gliallenamenti. Le strumentazioni di cui i rulli più evoluti sono dotaticonsentono di svilupparel’allenamento secondo le diverseesigenze individuali. Controllandotutti dati riferiti alla potenza, allafrequenza cardiaca, alla velocità,alla cadenza di pedalata, allapendenza, alla durata e alladistanza percorsa, è possibile,durante una seduta in bici alcoperto, sviluppare il proprioimpegno fisico secondo il tipo diallenamento e gli obiettiviricercati monitorando,controllando e verificandoin tempo reale tutti iparametri dimisurazionedell’allenamento. Inoltre, questotipo diattrezziconsente un’azionenaturale e fluida sui pedalicome su strada, in quanto la strumentazione chedetermina la resistenza applicataha ormai raggiunto altissimi livellidi sensibilità e silenziosità.

RULLI E STRUMENTI

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sempre vivo l’interesse. In questo, itrainer debitamente attrezzati disoftware possono aiutare di molto laseduta. Ad ogni modo, in una chiave allenante,conviene suddividere la seduta in più fasi: iniziare con ilriscaldamento (5-15 minuti),continuare con una fase centrale e relativi recuperi (25-35 minuti),quindi concludere con una fase

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PER COMPLETARE L’ALLENAMENTOTuttavia, l’allenamento sui rulli puòanche essere la prima fase diun’esercitazione più articolata. Ad esempio, agli esercizi dimuscolazione si possono abbinareanche quelli a corpo libero, permigliorare la tonicità di molti gruppimuscolari non direttamente coinvoltinella pedalata: addominali, dorsali,lombari, pettorali, braccia e spalle. Un semplice circuito con sette-ottoesercizi, ripetuti ognuno quindici-ventivolte, completa adeguatamente il lavoro effettuato sui trainer.Inoltre, anche per l’allenamento sui rulli, 5 o 6 minuti di stretching alle gambe sono utili durante ilriscaldamento. Al termine della seduta,inoltre, sarà bene estendere le massemuscolari degli arti inferiori e delle altreparti del corpo come braccia, spalle,collo, dorso, per 10-20 minuti ancora.

di defaticamento (5-10 minuti). Le andature, nel riscaldamento e nel defaticamento, saranno a ritmocostante (100-105 rpm), con rapportiagili (42x20-21) e frequenza cardiacaall’80-75 per cento del fondo lungo-lento. La fase centrale può averecaratteristiche simili alla precedente,visto che ha come obiettivo lo sviluppo del fondo in condizioni di regime aerobico, oppure può essere sviluppata con caratteristiche differenti, a seconda degli obiettivi. In questa fase è molto importanteadeguare il lavoro alle proprie capacità.Tre allenamenti a settimana sono ilnumero minimo durante il periodoinvernale, ma se vengono svolti anchealtri tipi di esercitazioni, la seduta sui trainer può essereconsiderata sostitutiva ocomplementare.

Un rapporto agile, 42x20-21 o 39x19-20, con una frequenzadi pedalata (rpm) attorno ai 100 giri al minuto per unadurata di circa 5-8 minuti, sarà utile per il riscaldamento

e durante le fasi di recupero, mentre durate maggiori e con rpmanche relativamente più basse, 90 circa, saranno utili per losviluppo del fondo. Rapporti più impegnativi, come il 52x14-15-16, a rpm più basse (50-70), saranno indicati quando si voglionoesercitare la forza resistente e la potenza.

CHE TIPO DI IMPEGNO?

In inverno, quando le giornate sonocorte e fredde, a molti amatori capitadi potersi allenare esclusivamente nelfine settimana. Questa non è unatragedia e non compromette lapreparazione alla stagione che verrà,ma qualche precauzione nelladistribuzione dello sforzo èindispensabile. Non crediamo,innanzitutto, di poter recuperare ilsabato e la domenica il lavoro chenon abbiamo fatto negli altri cinquegiorni! Rischieremmo con grandefacilità di affaticarci troppo. Una delledue sedute dovrà quindi essere moltotranquilla, poco più di una sgambata.

L’altra, invece, potrà essere piùimpegnativa. Chi resta fedele alla strada, il sabatopotrà pedalare per un paio d’ore,senza strappi o grossi dislivelli. Altrimenti, potrà essere utile edivertente fare un giro con lamountain bike. Tanti di noi hanno unamountain bike in garage, e nei mesiinvernali la mtb è un prezioso alleatodello stradista. Innanzitutto, èun’attività diversa, un modo per stareinsieme agli amici e fare sport per unpaio d’ore senza pensare sempre allemedie e ai tempi. Poi, la mountainbike è anche uno splendido mezzo di

allenamento alternativo per fare delpotenziamento muscolare in manieramolto più efficace e rapida che con labici da strada. Inoltre, ti costringe acambiare modo di guida, ti obbliga aspingere rapporti agili e a migliorarein discesa. In salita, poi, basta poco

per avvicinare la soglia: un trattomolto sconnesso o addirittura unpezzo da fare a piedi. Insomma, inun’oretta e mezza si fa uno splendido“fartlek”, uno degli allenamenti piùbelli che ci ha insegnato l’atleticaleggera. Senza contare che pedalandofuoristrada si soffre molto meno ilfreddo!Per la domenica, invece, l’ideale èun’uscita collettiva, dove, a secondadella nostra condizione, potremorimanere sempre al coperto oppureconcederci qualche tirata per fare lagamba. Un altro vantaggio delpedalare in gruppo è che simantengono gli automatismi dellostare a ruota, che ci verranno moltoutili quando riprenderemo a fare sulserio. Includere un paio di salite nondurissime nel percorso è sicuramentevantaggioso. Occhio ai tempi, però:nelle prime uscite non restiamo insella oltre le due ore e nonsuperiamo le tre ore fino a quandonon riusciremo a inserire qualcherichiamo a metà settimana. Il rischioda evitare è quello che l’uscita finiscain una gara tirata, come succedespesso. In tal caso, non abbiatetimore a mollare le ruote del gruppoe tornare alla base con chi è piùtranquillo.

L’ALTERNATIVA: IN SELLA CON LA MTB

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Per alcuni imprevisti sopraggiunti negliultimi giorni di novembre, cambia ilneo calendario del circuito MarcheMarathon - Ciclo Promo Components -Trofeo Named Sport 2016. Esce, infatti,la G.F. Strade Bianche - MicheleScarponi del 12 giugno. Le prove inabbonamento, dunque, restano sei enon più sette come precedentementeannunciato e quindi cambiano anche lequote per aderire al circuito.Dal 5 dicembre la quota sarà di 135euro fino al 15 febbraio e poi di 150

euro dal 16 al 29 febbraio. Per iscriversibasterà accedere al sito diKronoService.Il circuito si aprirà il 6 marzo ad Anconacon la Gran Fondo Città di Ancona.Dopo la cronosquadre di aprile, l’8maggio ci si sposterà a Camerino(Macerata) per la Gran Fondo Terre deiVarano. Il 29 maggio, invece,appuntamento a San Benedetto delTronto (Ascoli Piceno) con la GranFondo San Benedetto del Tronto.Il 26 giugno si andrà ad Urbino,

dove si disputerà la Gran FondoStraducale. Il 17 luglio, invece,appuntamento a Caldarola (Macerata)con la Gran Fondo dei Sibillini. L’11settembre gran finale a Recanati(Macerata) con la GranfondoLeopardiana. Fuori dall’abbonamentosarà la cronosquadre prevista per ilmese di aprile (data e località non sonoancora state comunicate nel momentoin cui andiamo in stampa). Il costod’iscrizione sarà di 50 euro a team.

>>INFO: www.marchemarathon.it

CIRCUITI 2016

>>MARCHE MARATHON: CAMBIA TUTTO

Partirà a febbraio da TerminiImerese il Campionato diGranfondo Strada - Grand TourSicilia. Quest’anno nessuna delle17 granfondo previste in Sicilia siaccavallerà con le altre.Ecco il calendario. 21 febbraio: Cronoprologo di Termini Imerese;6 marzo: Gran Fondo Città di Scicli;20 marzo: Gran FondoCastelvetrano Selinunte;

17 aprile: Gran Fondo del Golfo(Isola delle Femmine -Palermo) 1 maggio: Gran Fondo Bici &Natura (S. Stefano Camastra -Messina);15 maggio: Gran Fondo LiberoGrassi (Patti - Messina);29 maggio: Gran Fondo DelSatiro Danzante (Mazara del Vallo- Trapani);12 giugno: Gran Fondo delleMadonie e del Mediterraneo(Scillato - Palermo);

26 giugno: Gran Fondo LicataLa quota per ogni singolagranfondo è fissata in 25 euro finoal venerdì antecedente la gara e in30 euro il sabato antecedente lagara, 35 euro la domenica primadella partenza. Il costodell’abbonamento all’interocircuito è di 190 euro, ma ègratuito per le signore. È possibilesottoscrivere l’abbonamento entroil 15 febbraio 2016.

>>INFO: www.asdcastelvetrano.it

Archiviato il 2015 in anticipo,a causa dell’annullamento permaltempo della Gran FondoInternazionale delle CinqueTerre e della Riviera Spezzina,il comitato organizzatoredell’Unesco Cycling Tourha definito la data e il luogo perle premiazioni della stagione2015.La sede prescelta è Ferrara,sede della la Gran Fondo del Po.L’appuntamento è per il prossimo16 gennaio nel Comune dellaCittà. Se per il 2015 le proveerano cinque, al momentoil programma 2016 prevedela disputa di quattro prove,per le quali sono già definite le date.La prima sarà ancora una voltaa Ferrara con la Gran Fondo del

Po, in programma il 6 marzo,con percorso semplice epianeggiante. Seconda provail 1° maggioa Bra. La terzaprova il 26giugno saràla Straducaledi Urbino.Quarta provasarà la GranFondoDamianoCunego Cittàdi Verona, inprogramma il 18 settembre.Così Simone Zanini, neo-coordinatore dell’Unesco CyclingTour:«Le prove in calendario sonoquattro, in virtù del fatto che escedi scena la Gran Fondo Cinque

Terre, che non verrà piùdisputata. Siamo pertanto fermia quattro prove ma nonescludiamo di trovarne unaquinta in sostituzione della garadi Deiva. Stiamo inoltrestudiando la formula perrealizzare un abbonamentoper coloro che prenderannoparte a tutte le prove. Ribadiscoche il principio del circuito èsempre lo stesso, ovveropedalare, gareggiare e allo stessotempo visitare luoghi che tuttoil mondo ci invidia e che fannoparte e sono protettidall’Unesco, ente che da il nomeal nostro prestigioso circuito».

>>INFO:www.unescocyclingtour.it

>>QUATTRO PROVE NEL 2016?

UNESCO CYCLING TOUR 2016

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>> AL VOSTRO SERVIZIO Tutte le notizie utili e le anticipazioni sulle gare di granfondo e mediofondo / contatto: [email protected]

<<GRANFONDONEWS

>>LE ISCRIZIONI DELLAG.F. CITTÀ DI ANCONA Sono aperte le iscrizioni allaseconda edizione della Gran FondoCittà di Ancona, che si correràdomenica 6 marzo prossimo adAncona con l’organizzazione delPedale Chiaravallese.La prima quota, valida fino al 31dicembre, sarà di 25 euro. Sipasserà poi a 30 euro fino al 21febbraio. Dal 22 febbraio al 3 marzo,invece, la quota sarà di 35 euro.Riconfermata la logistica presso ilbar Conero Break di via LuigiAlbertini, a pochi metri dal CopparoBike Store, da cui alle ore 9 verràdato il via alla manifestazione. Due itracciati in programma: il lungo di130 km e il corto di 90 km.

>>INFO:www.gfancona.it

>>GRAN TOUR SICILIA GRATIS PER LE DONNECIRCUITI 2016

CIRCUITI

In occasione delle premiazioni dellastagione 2015 del Master ClubCircuito Tricolore, che si sonosvolte domenica 15 novembre aPerugia, è statopresentato anche ilcalendario 2016.Eccolo:1° maggio - G.F. Cittàdi Perugia a Perugia;29 maggio - StraSubasio ad Assisi(Perugia); 19 giugno - G.F. deiColli Amerini ad Amelia (Terni); 26giugno - G.F. Città di ChiancianoTerme a Chianciano Terme (Siena).Gran finale con la FondoLeopardiana in programma aRecanati (Macerata), l’11 settembre.L’abbonamento prevede una quotadi 90 euro fino al 31 dicembre epoi di 100 euro fino al 31 aprile. Gli abbonati al circuito lazialeFantabici potranno abbonarsi a 65euro fino al 31 dicembre, poi a 75euro (esclusa la leopardiana).

>>INFO:www.circuitomasterclub.it

>>MASTER CLUBCIRCUITO TRICOLORE

2016

6 MARZO 2016MARCHE

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La stagione fondistica 2016partirà dalla riviera liguredomenica 21 febbraio con lasesta edizione della G.F. Cittàdi Loano. La prova, organizzatadal GS Loabikers, vedrà la sualogistica collocata presso ilristorante Su Da Dos in via Toti.La partenza invece avverrà davia Pendola, alle ore 10, dovepoi sarà collocato anche iltraguardo. La manifestazione sisvolgerà su un percorso da 105km e 1700 m di dislivello,disegnato prevalentementenell’entroterra. Dopo la partenzai granfondisti percorreranol’Aurelia fino ad Albenga, dovesvolteranno verso Villanovad’Albenga per raggiungereRanzo. Qui inizierà la primaasperità della giornata. Alloscollinamento inizierà un lungotratto vallonato, immerso tra gliulivi e la vegetazione tipica dellaLiguria, condurrà a Cenesi. La discesa verso Cisano sulNeva indirizzerà i ciclisti sullastrada per Zuccarello, per lascalata a Bardineto. Raggiunto ilGiogo di Toirano, una lungadiscesa riporterà in prossimitàdella costa, l’ultima difficoltà daaffrontare a pochi kilometridall’arrivo sarà lo strappo diBoissano. Le iscrizioni sonoaperte, alla quota di 30 eurofino al 31 dicembre.

>>INFO: www.loabikers.com

>>PRIMOAPPUNTAMENTO A LOANO

21 FEBBRAIO

Dalla Toscana alle Marche passando per il Lazio.Dal Mar Tirreno al Mare Adriatico, toccando duelaghi vulcanici. Questo il nuovo percorso coast tocoast che si affronterà in tre tappe dal 6 marzo al29 maggio con altrettante granfondo.Il viaggio inizierà il 6 marzo a Cecina (Livorno)con la G.F. Inkospor Val di Cecina e proseguiràla settimana successiva, il 13 marzo, arrivando a Campagnano (Roma) per prendere il via alla G.F.dei Laghi. Si dovrà attendere fino al 29 maggioquando, a S. Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno),si concluderà il viaggio con la G.F. San Benedettodel Tronto. Proprio sulla costa adriatica, al termine

delle premiazioni della granfondo, avverranno lepremiazioni del circuito. Le iscrizioni sono giàaperte alla quota di 70 euro invece di 82 euro e siprotrarranno fino al 20 febbraio 2016, termineultimo per abbonarsi. Al fine di favorire le societàpiù numerose, ogni dieci iscritti l’undicesimo èomaggio. Gli iscritti nel mese di dicembre verrannoinseriti nella 2ª griglia, mentre gli iscritti di gennaioe febbraio entreranno nella terza.

>>INFO: playfulleventi.com/index.php/eventi/2-laghi-2-mari-2016

Rinnova completamente la suaveste il Giro del Granducato diToscana, giunto al suodiciottesimo compleanno, e sipresenta con sette granfondo checoniugano l’agonismo e ilcicloturismo.Sarà una challenge integrata,dove le gare agonistiche sarannoaffiancate da cicloturistiche, connuovi orizzonti e paesaggi dascoprire in Toscana.Il circuito più anziano d’Italiapartirà ad aprile, in modo dadare ai ciclisti la possibilità diarrivare più allenati del solito alvia della prima prova che sarà il10 aprile a Pomarance con laG.F. Paolo Bettini-Vittoria-LaGeotermia di stampo agonistico.Seguirà il Grand Tour della Valdi Merse, cicloturistica con ilpercorso immerso nelle collinesenesi che si svolgerà il 29maggio a Chiusdino.Sarà poi la volta di Colle Val

d’Elsa, l’8 maggio,appuntamento che risveglierà levelleità agonistiche del Giro delGranducato con l’edizionenumero 20 della Vernaccia,seguitadallanovità del2016, laG.F. Cittàdi Fiesoleche sicorrerà il 29 maggio, anch’essaagonistica e che sfoggia comeprima donna la salita di Fiesole,che ha segnato il Mondiale diFirenze 2013.Finale della prima parte dellastagione il 5 giugno con la garaintitolata all’altro campione delmondo toscano, la Gran FondoMario Cipollini di Capannori(Lucca), anch’essa new entry delcircuito.Si riprenderà poi a settembrecon due cicloturistiche:

l’11 settembre con il Giro dellaToscana al Galluzzo (Firenze)e il 25 settembre con la G.F.Colli del Tartufo a S. Miniato(Pisa). Due manifestazioni dapedalare, da godersi sia asquadre che singolarmente tuttiinsieme,e che chiuderanno il Giro delGranducato 2016.Un circuito innovativo, doveagonismo e turismo si fondonounendo le due anime delciclismo, in modo da regalareemozioni nuove oltre a farconoscere ancora più a fondola Toscana. Inoltre, si stalavorando già sulla premiazionefinale e sui pacchi gara,che si preannunciano ricchi,grazie anche all’ingresso diimportanti sponsor tecnici

>>INFO:www.girodelgranducato.com

2016

>>UN NUOVO MICRO-CIRCUITO COAST TO COAST: 2LAGHI2MARICIRCUITI 2016

>>GIRO DEL GRANDUCATO 2016 TRA AGONISMO E CICLOTURISMO

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CIRCUITI

SIENA

È stata presentata ufficialmente lagara per i pro “Strade Bianche2016”, giunta alla sua decimaedizione per gli uomini e allaseconda per le donne.I percorsi partono e arrivano aSiena con la Fortezza Medicea afare da baluardo alla partenza delledue corse e Piazza del Campo ad

ospitare l’arrivo, come ormai datradizione, all’ombra della Torre delMangia. Per gli uomini il percorso èdi 176 km, di cui 52.8 di stradebianche divise in 9 settori. È untracciato molto mosso e ondulatosia sul piano planimetrico chealtimetrico, privo di lunghe salite,ma costellato di strappi più o meno

ripidi, specie su sterrato. Per le donne, invece, il percorsomisura 121 km, con 22,4 km distrade bianche divisi in 7 settori.Il giorno dopo le gare deiprofessionisti, domenica 6 marzo sisvolgerà anche la G.F. StradeBianche, che ripercorrerà inbuona parte le strade e gli sterri che

i Campioni del Pedale calcherannoil giorno prima. La quota dipartecipazione fino al 31 gennaioè di 45 euro, poi salirà a 50 eurofino al 28 febbraio e a 65 euro il 5 e 6 marzo.

>>INFO: http://gfstradebianche.it

>>IL 5 E IL 6 MARZO LA STRADE BIANCHE 2016 PER PRO E GRANFONDISTI

TOSCANA

LIGURIA

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La settima edizione della GranFondo di Sant’Angelo Lodigianotornerà il prossimo 3 aprile. Lostart verrà dato alle ore 9.30 dal“Cupolone” di viale Europa, aSant’Angelo Lodigiano, con ipartecipanti che potrannomisurarsi su tre percorsi,disegnati sulle colline tra leprovince di Lodi, Pavia ePiacenza. Il tracciato granfondomisurerà 158 km, il mediofondoinvece 118 km e infine ci sarà il

corto di 84 km. È possibileiscriversi alla G.F. di Sant’AngeloLodigiano alla quota di 30 eurofino al 31 dicembre.Dal 1° gennaio fino al 29 febbraio2016 il costo sarà invece di 35euro, per passare poi a 40 eurodal 1° al 31 marzo.Successivamente la quota sarà di45 euro.

>>INFO:www.granfondodisantangelo.it

Si correrà domenica 24 aprile lagranfondo Giro dei Tre Laghiorganizzata dal G.S. Odolese. Il via sarà dato da Prevalle(Brescia), alle ore 8.30, presso ilPalazzo Comunale.La manifestazione si svolgerà tra ilLago di Garda, il Lago diValvestino e il Lago d’Idro.Saranno due i tracciati proposti, ilgranfondo, da 142 km e con 2000m di dislivello, e il mediofondo, da103 km e con 1300 m di

dislivello.Tre le asperità più significativedella mediofondo: la salita diNavazzo, quella di Capovalle equella di Odolo. La granfondo, inaggiunta a queste ascese,affronterà anche la salita versoPertica Alta, oltre a toccare ancheun quarto lago, quello di Bongi.

>>INFO:www.mtbconcadoro.com

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GRANFONDONEWS>> AL VOSTRO SERVIZIO

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>>GIRO DEI TRE LAGHI IL 24 APRILE24 APRILELOMBARDIA

>>TRE PERCORSI A SANT’ANGELO

Le iscrizioni alla diciottesimaedizione della G.F. Liotto del 10aprile sono già aperte con tanteagevolazioni per chi decidesse diiscriversi entro il 31 dicembrealla speciale quota di 33 euro.Tutti i tesserati Sdam potrannousufruire della scontatissimatariffa di 29 euro, valida fino alraggiungimento di 200 pettorali.Dal 1° gennaio 2016 la quotasarà di 36 euro mentre per leiscrizioni dal 1° al 31 marzo sipasserà a 40 euro, con lapossibilità di registrarsi anche dal1° al 7 aprile alla quota di 45euro, o direttamente sul posto il 9e 10 aprile. Il comitatoorganizzatore, capitanato daifratelli Doretta, Luigina ePierangelo Liotto, ha confermatoche anche nel 2016 la gara si

svolgerà lungo due percorsi, il mediofondo di 95 km e 1400m di dislivello e il granfondo di 130 km e 2300 m didislivello. Il via scatterà dal cuore della cittàdi Vicenza, in viale Roma, chesarà anche il punto di arrivodella gara, per poi proseguire allavolta dei Colli Berici. Molti itratti del tracciato chiusi altraffico per garantire la massimasicurezza.La gara vicentina sarà valida peril Campionato Italiano Acsied è confermato che farà partedel circuito Alé Challenge, di cuisarà il secondo appuntamento.

>>INFO:www.granfondoliotto.it

Anticipata di tre settimane la GranFiondo dell’Amore, che nel 2016 sicorrerà domenica 28 febbraio.Modifiche anche nei percorsi, chesaranno alleggeriti, così da esserepiù adatti all’inizio di stagione.Il quartier tappa si troverà nellastorica location di Campitello.Come eventi collaterali sarannoorganizzate delle attività sportiveper gli accompagnatori e verràriproposta la mostra mercato “Bici eSapori”, con stand di prodottigastronomici locali e del settore

ciclistico. Gli uomini potrannoiscriversi a 25 euro fino al 31gennaio e a 30 euro dal 1° al 25febbraio. Sul posto, invece, il 27febbraio dalle 15 alle 19 e il 28febbraio dalle 7 alle 8.30 la quotasarà di 35 euro. Donne e cicloturistipotranno iscriversi a 20 euro fino al25 febbraio e a 25 euro sul posto il27 e il 28 febbraio. Per idiversamente abili sempre 15 euro.

>>INFO:www.asdilsalice.it

>>G.F. LIOTTO: APERTE LE ISCRIZIONI

>>ANTICIPATA LA GRAN FONDO DELL’AMORE

LOMBARDIA 3 APRILE

VENETO

UMBRIA

10 APRILE

28 FEBBRAIO

>>G.F. ELBALEATICO: CON AUTO O SENZA?TOSCANA 24 APRILE

Il prossimo 24 aprile andrà nuovamentein scena la Gran Fondo Elbaleatico, lamanifestazione ciclistica che porterà ipartecipanti a visitare l’isola d’Elba, unpiccolo paradiso emerso nel mareTirreno che offre percorsi affascinanti epanorami mozzafiato.Saranno tre i percorsi strada:Marathon di 101 km; Classic di 87 km eLight di 67 km; a cui si aggiungerà unpercorso Mtb Marathon di 61 km. Ci saranno anche momenti in cuidimostrare le proprie capacità atletichenei tratti cronometrati completamentechiusi al traffico. Non solo scalate, matratti misti dove tutti potranno darelibero sfogo alle proprie abilitàagonistiche. La partenza sarà allafrancese dalle ore 9 alle ore 9.30 e cisaranno tre tratti cronometrati nellagranfondo e un tratto cronometrato nelfuoristrada. Alla fine verranno premiati i più velociassoluti di ogni tratta e, suddivisi percategoria, i migliori tempi globali.La Granfondo Elbaleatico sarà la primatappa dell’Elba Bike Tour, il giro a tappedell’isola d’Elba, che partirà proprio il 24aprile e terminerà sabato 30 aprile.Le iscrizioni alla granfondo sono giàaperte con la seguente offerta adatta atutte le esigenze.Per chi lascia la macchina al portodi Piombino: per tutti coloro che siiscriveranno entro il 31 dicembrela quota di 40 euro comprende: magliaricordo della Gran Fondo Elbaleatico2016; passaggio nave passeggero +bicicletta; colazione offerta a bordo della

Blu Navy; accoglienza al punto granfondoa bordo della Blu Navy con consegnabusta tecnica e welcome pack; depositoeventuali borse e indumenti di ricambioche saranno riconsegnati al termine dellagranfondo presso la segreteria della gara.Per chi traghetta conl’automobile: per tutti coloro che siiscriveranno entro il 31 dicembre laquota di 90 euro comprende magliaricordo della Gran Fondo Elbaleatico2016; passaggio nave auto + passeggero;colazione offerta a bordo della Blu Navy;accoglienza al punto granfondo a bordodella Blu Navy con consegna bustatecnica e pacco gara.Chi deciderà di soggiornare il 23 e 24aprile avrà la possibilità di parteciparegratuitamente alla seconda tappa del giroil 25 aprile.La partenza della granfondo avverrà dalcentro storico di Portoferraio.Dal 23 aprile sarà operativa la segreteriaufficiale della granfondo in Piazza Cavournel centro di Portoferraio e il villaggioespositivo sarà dislocato sul Molo Elba,dove sarà possibile visitare gli stand apartire dalle ore 12 del 23 aprile.Per le convenzioni alberghieree prenotazione traghetti a prezzi esclusiviriservati all’organizzazione: Tuscany4me,tel. 0565/705205, fax. 0565/705958,www.tuscany4me.net,[email protected] (lun-ven h 9-13 e h 16-19.30).

>>INFO: www.elbabiketour.net

Page 23: La Bicicletta dicembre 2015

La granfondo spagnola Polar G.F. La Mussara ha chiuso le iscrizioni con tempi da record, malascia aperte le porte agli italiani: fino al 20 dicembre solo per i ciclisti italiani è possibileusufruire di un link riservato per iscriversi all’evento. A fronte della partnership nata conl’azienda bergamasca di abbigliamento tecnico Santini, la G.F. Polar La Mussara ha aperto leporte ai granfondisti italiani. E lo ha fatto allo scoccare del numero massimo di iscritti: con piùdi 6000 partecipanti registrati all’edizione 2016 che si terrà a Reus (Tarragona) il 14 maggio, lagranfondo spagnola ha chiuso le iscrizioni a poche settimane dall’apertura, ma ha deciso diriservare ancora cento posti ai ciclisti italiani. Per iscriversi basta accedere al link sottoindicatoe completare la procedura di registrazione entro il 20 dicembre. Gli italiani che siiscriveranno all’evento spagnolo riceveranno una t-shirt della special edition dedicata alla PolarG.F. La Mussara 2016 realizzata da Santini.

>>INFO: www.polargranfondolamussara.com/italia

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Domenica 1° maggio 2016Verona celebrerà la giornatanazionale dei lavoratori conuna granfondo ciclistica, laGran Fondo Avesani Luca -Verona Cycling Marathon. Nel ricordo delle battaglie perl’ottenimento dei diritti nelmondo del lavoro, si passeràalle sfide sulle due ruote, fra lepiù suggestive cornici dellacittà scaligera, dal centrostorico di Piazza Brà passandoper la Valpolicella, terradell’Amarone, transitando sullesalite che portano in Lessinia,prima di ridiscendere in centrocittà.I cicloamatori potrannoscegliere se cimentarsi con i 90 kilometri della mediofondoo proseguire, effettuando tutti i125 kilometri previsti dallagranfondo.La Gran Fondo Avesani Lucaentrerà a far parte della vita deicorridori con un nuovo

percorso. Il main sponsorPastificio Avesani ha dato cartabianca e gli organizzatoridell’Asd Giomas, incollaborazione con AsdAvesani Bike, stanno giàlavorando per la perfettariuscita dell’evento.Le iscrizioni sono aperte e le novità sono molte: saràconcessa la prima grigliaai primi duecento che siiscriveranno recandosi ainegozi Dieffe Bici di Verona,Cerea o Cavaion Veronese e,fra questi duecentopartecipanti, ogni dieci iscrittiverrà sorteggiato chi beneficeràdi una coppia di copertoniVittoria Open Corsa CXfra le venti disponibili. Ilsorteggio sarà effettuato nonprima di aver raccolto tutte leadesioni e non oltre il 29febbraio.Oltre ai duecento più veloci arecarsi in negozio, anche per i

primi duecento che siiscriveranno via fax o tramiteweb ci sarà spazio perposizionarsi fra i primi ingriglia. Il costo d’iscrizioneprevede sempre una quotaprovvisoria e un’aggiunta di 10euro da versare al momentodel ritiro del pettorale.Queste le quote d’iscrizione:fino al 31 gennaio 20 euro,dal 1° febbraio al 15 aprile 25euro, dal 16 al 27 aprile 28euro, mentre sabato 30 aprilela quota sarà di 40 euro e privadi pacco gara.Il prezzo per i ciclisti residentiall’estero è di 60 eurocomprensivo di tesseragiornaliera Fci.Domenica 1° maggio nonsaranno accettate iscrizioni.

>>INFO:www.granfondoavesaniluca.com

VENETO NEW YORK

È stata presentata ufficialmente a NewYork la maglia del Campionato 2016Campagnolo GFNY, ancora una voltadisegnata dall’americano Alex Ostroydi Poseur Sport e poi prodottadall’italiana Biemme.«Per la maglia che diamo aipartecipanti alle nostre granfondo nonfacciamo compromessi - ha dichiaratoUli Fluhme, Ceo della G.F. New York -ci teniamo che la maglia sua soffice altocco e che sia realizzata con tessuti dialta qualità e applicando tutta latecnologia più sofisticata».Negli ultimi cinque anni più di 20.000ciclisti provenienti da 96 paese hannoindossato la maglia GFNY che èrealizzata in una grande varietà ditaglie. Il prossimo 15 maggio, tutti i5000 ciclisti al via a New Yorkindosseranno la maglia che poi verràproposta anche negli altri eventiGFNY nel mondo. Ecco il calendario: 22 novembre 2015 - GFNYCozumel-Mexico - gfnycozumel.com6 dicembre 2015 - GFNY Argentina -gfnyargentina.com10 aprile 2016 - CRM GFNYColombia - gfnycolombia.com 15 maggio 2016 - GFNYChampionship at Campagnolo GranFondo New York - gfny.com26 giugno 2016 - GFNY MontVentoux - gfnymontventoux.com28 agosto 2016 - GFNY Deutschland- gfnydeutschland.com18 settembre 2016 - GFNY Italia -gfnyitalia.com2 ottobre 2016 - GFNY Indonesia -gfnyindonesia.com

>>INFO: https://gfny.com

>>GFNY 2016: LA MAGLIA È BIEMME

15 MAGGIO1° MAGGIO

>> G.F. LA MUSSARA: ANCORA CENTO POSTI PER GLI ITALIANIIN SPAGNA 14 MAGGIO

La Granfondo InternazionaleFelice Gimondi Bianchi si preparaa celebrare la sua ventesimaedizione che si svolgerà il 15maggio. Immutata la sede dipartenza e arrivo, tre glispettacolari percorsi, “breve”,“medio” e “lungo”, rispettivamente

di 89,4 km, 128,8 km e 162,1 km,disegnati personalmente da FeliceGimondi. Non sarà richiesto didecidere il percorso prima del via:gli atleti potranno prendere ladecisione in gara, a seconda dicome sentiranno le gambe. Tutti icorridori saranno inoltre dotati di

un “chip” che permetterà dicronometrare la loro prova, senzaalcun costo aggiuntivo ai 32euro di iscrizione, una quotadestinata a non subire variazionidal primo all’ultimo giorno utileper completare la domanda diiscrizione. Chi vorrà unire alla gara

anche una vacanza, saràincentivato dai collegamentigiornalieri con il vicino aeroportointernazionale di Orio al Serio, apochi kilometri dall’autostrada A4Milano-Venezia.

>>INFO: www.felicegimondi.it

LOMBARDIA

>>ISCRIZIONI APERTE E QUOTA FISSA ALLA FELICE GIMONDI

15 MAGGIO

>>GRAN FONDO AVESANI: SFIDA NELLA CITTÀ SCALIGERA

Page 24: La Bicicletta dicembre 2015

Sarà una settimana all’insegna del grandeciclismo quello che si svolgerà, tra domenica15 e 22 maggio, in Friuli Venezia Giulia e inparticolare nelle Valli del Natisone e del Torre.Si comincia domenica 15 maggio daPradamano con la “Cicloturistica per Haiti -Aspettando il Giro” di 87 km per riprenderevenerdì 20 maggio, da Palmanova a Cividaledel Friuli, 161 km, con la tappa del Girod’Italia dei professionisti.Si prosegue, poi, sabato 21 con una pedalata,aperta a tutti, tra gli agriturismi e le cantinedella zona.Infine, domenica 22 alle 9, ecco la GranFondo Giro d’Italia con due percorsi: illungo di 133 kilometri ricalcherà quasiinteramente quello della tappa dei

professionisti; solo il primo tratto pianeggiante(circa 28 km) verrà eliminato. Il resto delpercorso da Cividale del Friuli a Cividale delFriuli sarà identico a quello del Giro d’Italia,mentre il percorso Medio terminerà al primopassaggio da Cividale, dopo 77 kilometri, eprevede le scalate di Montemaggiore e Craiescludendo la Cima Porzus e la salita di Valle.Le iscrizioni sono già aperte suwww.granfondogiroditalia.com a 40 euro finoal 15 aprile. La quota di partecipazione èunica, e comprende il pettorale personalizzato,il pacco gara, l’assistenza meccanica,l’assistenza sanitaria in corsa, rifornimenti,servizio camion scopa, pasta party all’arrivo.Spogliatoi, docce, pasta party saranno allestitipresso il Palazzetto dello Sport di Cividale del

Friuli con il ritiro pettorali previsto per sabato21 maggio dalle 10 alle 19. Per quanto riguardail rapporto con la Gran Fondo per Haiti, chequest’anno ha ceduto la “sua” data all’eventopromosso da Rcs, in occasione della GranFondo Giro d’Italia del 22 maggio prossimoverrà organizzata una raccolta fondi con ilsostegno degli organizzatori di Rcs Sport infavore di Help Haiti, l’associazione che, findalla sua nascita, è sempre stata votataall’insegna della solidarietà soprattuttoattraverso lo sport. Da oltre vent’anni la Corsaper Haiti dedica tutto il suo ricavato alprogetto “Bambine di strada”.

>>INFO: www.granfondogiroditalia.com

Il pacco gara della decimaMarcialonga Cycling Craft del 12giugno 2016 sarà composto dauno zaino tecnico Craft - mainsponsor dell’evento - con tascheper ogni esigenza, ideali perriporre scarpe, casco, occhiali,borraccia e chiavi, insomma tuttol’occorrente per il ciclista, con unacomoda tasca portadocumentiimpermeabile per tenere al riparodalle intemperie gli oggetti piùpreziosi. Andranno ad aggiungersiallo zaino e a completare il paccogara una bomboletta dilubrificante WD-40, insieme agliintegratori Enervit e a prodottigastronomici di qualità.Le iscrizioni sono aperte al costo èdi 30 euro fino al 9 maggio. Dal

10 maggio al 10 giugno la quotasarà di 35 euro, mentre per chideciderà di iscriversi all’ultimominuto sabato 11 giugno, giornodi chiusura delle iscrizioni, laquota passerà a 40 euro.Due i percorsi di gara, il“granfondo” di 135 km e 3297 mdi dislivello, e il “mediofondo” di80 km e 1894 m di dislivello,entrambi con arrivo a Predazzo.Interessanti le ascese lungo iltragitto, con le salite di Monte SanPietro e Passo di Lavazé per tutti iconcorrenti e i passi SanPellegrino e Valles per i piùarditi che si cimenteranno nella“granfondo”. Ricordiamo, inoltre,la possibilità di iscriversi allaCombinata Punto3 Craft, la

speciale classifica chiamataa sommare i tempi delle tregare del circuitoMarcialonga: sci di fondodi 70 km (21 gennaio), la“Cycling” di 135 o 80 km(12 giugno), in cui siutilizzeranno i tempi ottenuti daimaschi nella gara “lunga” e quellidelle femmine nella “corta”, e la“Running” di 26 km (4 settembre),al termine della quale verrannopremiati gli atleti delle categoriemaschile e femminile che avrannototalizzato i migliori tempicomplessivi nelle tre gare.È possibile iscriversisingolarmente o in squadrecomposte da tre atleti dello stessosesso. In quest’ultimo caso ciascun

componente affronteràuna delle tre gare. Inoltreviene offerta a tutti iclassificati dellaCombinata Punto3 Craft,su richiesta entro il 15settembre 2016,

l’opportunità di unavanzamento in griglia in

uno degli eventi Marcialongadell’anno successivo. Gli atletipotranno scegliere se usufruire diquesto vantaggio in uno dei treeventi 2017, mentre per le squadrel’avanzamento riguarderà l’eventoin cui il componente hagareggiato. Per le squadre larichiesta dovrà pervenire alcomitato entro il 27 gennaio2016.

>>INFO: www.marcialonga.it

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GRANFONDONEWS>> AL VOSTRO SERVIZIO

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>>MARCIALONGA CYCLING: IL PACCO GARA DELLA “DECIMA”!12 GIUGNOTRENTINO ALTO ADIGE

>>G.F. GIRO D’ITALIA: GLI EVENTI E LE ISCRIZIONIFRIULI VENEZIA GIULIA 22 MAGGIO

EMILIA ROMAGNA 22 MAGGIO 2016

Mercoledì 18 novembre, sono stati venduti tutti i 3000pettorali messi a disposizione dalla Nove Colli con laformula hotel+iscrizione.Dal 20 gennaio si aprirà la lista d’attesa pereventuali disdette, cancellazioni o iscrizioniincomplete. I 12.000 pettorali disponibili per la 46ªedizione della Granfondo Internazionale Nove Colli diCesenatico, infatti, sono stati tutti venduti nei due“click-day” organizzati nelle giornate di mercoledì 4novembre e di mercoledì 18 novembre.In un’ora e nove minuti complessivi, 12 mila ciclisti

sparsi in tutto il mondo, si sono aggiudicati il pettorale da indossare il prossimo 22 di maggio.Il primo click-day ha vistoandare bruciati 9 mila numeri insoli quattro minuti, mentre laseconda giornata era dedicata ainumeri con la formulapettorale+hotel, una gestione sviluppata da Nove Colliin collaborazione con il consorzio alberghiero

Cesenatico Bellavita - GiroHotels, che ha portatonelle strutture ricettive di Cesenatico altri 3 milacicloturisti italiani e stranieri.«Per i ciclisti rimasti fuori - spiega Giuseppe Ricci,Presidente del consorzio Cesenatico Bellavita - saràattivata una lista di attesa che si alimenterà daquelli che non confermano in tempo utile e dadisdette. Gli albergatori di Cesenatico hanno avutoanche la possibilità di sottoscrivere dei pettoraliper i propri clienti, per cui i cicloturisti si potrannoancora iscriversi attraverso di loro».

>>INFO: www.novecolli.it

>>NOVE COLLI: TUTTO ESAURITO, MA...

Page 25: La Bicicletta dicembre 2015

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Sono aperte dal 1° dicembre le iscrizioni allaquarta edizione della Granfondo Scott che si terràa Piacenza il 4 settembre e che riconferma i percorsi del 2015, situazione stradepermettendo, e la location.Riconfermata la formula dell’iniziativa “Spirito diSquadra” che ogni anno vede sempre più squadreiscritte. Anche per il 12° anno di attività l’AsdEventi conferma il proprio impegno nel socialedevolvendo 1 euro per ogni iscritto all’ABC Ass.Bambino Cardiopatico e supportando la Caritasdi Piacenza donando generi alimentari alla finedella manifestazione.«Penso che lo sport debba aiutare le personemeno fortunate di noi» sottolinea il PresidenteFranco Severgnini «nel nostro piccolo abbiamosempre cercato di farlo e questo pensiamo siafondamentale per la nostra manifestazione...speriamo che sempre più eventi abbraccinoquesta idea».Una delle nuove iniziative riguarda i primi 200iscritti, tra i quali avverrà un’estrazione di unsoggiorno per due persone in una località a scelta.

>>INFO: www.granfondoscott.com

A seguito del forfait della Granfondo delleArance che avrebbe dovuto svolgersi il prossimo24 aprile a Ribera (Agrigento), gli organizzatorisono stati costretti a modificare il circuitosiciliano, le cui iscrizioni sono già aperte.La preiscrizione va effettuata entro il 30dicembre e accompagnata dal versamento di 100euro quale prima tranche della quotad’abbonamento, mentre i restanti 95 eurodovranno essere versati entro il 10 febbraio.Le società che sottoscriveranno un numeromaggiore di otto abbonamenti per i loro tesserati,dovranno versare 175 euro per ciascuno degliaderenti. I primi 100 euro all’atto dell’iscrizione e irestanti 75 euro entro il 30 gennaio 2016.«Proprio in questi giorni Nicola Ciliberto ci haconfermato che la Granfondo delle Arancequest’anno non si svolgerà – esordisce uno deicoordinatori, Fausto Catanzaro – Attendiamo ilritorno di questa manifestazione nel 2017 maquesta defezione ora ci costringe a rivedere ilcalendario e ad inserire una nuova prova. A breveverrà comunicato il nuovo calendario».

>>INFO: http://coppasicilia.it

>>G.F.SCOTT: ISCRIZIONIAPERTE DAL 1° DICEMBRE

>>MODIFICHENELLA COPPA SICILIA

Sono già aperte anche leiscrizioni allaventinovesima edizionedella granfondointernazionale “La FaustoCoppi Le Alpi del Mare”del prossimo 10 luglio, mal’appuntamento per i tantiappassionati è già da sabato9 luglio, in piazzaGalimberti a Cuneo, con leoperazioni di punzonatura,il ritiro pacchi gara e letante manifestazioni dicontorno.Confermati i percorsi del2015 con la medio fondo di111 km (2500 m didislivello) e la granfondo di177 km (4125 m di

dislivello). La quotad’iscrizione è fissata a 35euro fino al 31 dicembre.Come da tradizione, lagriglia di partenza de La Fausto Coppi Le Alpidel Mare è abolita infavore del progetto“Salviamo le strade dimontagna” che lo scorsoanno ha consentito di

rendere percorribile, insicurezza, la strada daCastelmagno al ColFauniera (2485 m) e lastrada della salita diValmala.Anche quest’anno, al fiancodel nome Fausto Coppi c’èlo sponsor Le Alpi delMare. L’Euroregione Le Alpi del Mare è il primoGruppo Europeod’interesse economico inEuropa tra le Camere dicommercio frontaliere diCuneo, Imperia e Nizza.

>>INFO:www.faustocoppi.net

10 LUGLIOPIEMONTE 4 SETTEMBRE 2016EMILIA ROMAGNA

CIRCUITI 2016

Dal 15 al 17 luglio undicesima edizione de LaLeggendaria Charly Gaul, giornate dedicate aripercorrere le orme del mitico ciclista CharlyGaul, lo “scalatore” che tanto ha fattoentusiasmare con le sue gesta eroiche sul MonteBondone. Nel 2016 ricorrono i 60 anni dallamitica impresa del ciclista lussemburghese evenerdì 15 luglio sarà interamente dedicato allagara a cronometro, 24 km e 442 metri di dislivellotra i paesaggi della bella Valle dei Laghi, mentredomenica 17 sarà la volta della Mediofondo edella Granfondo, con rispettivamente 57 e 141 kmdi percorso e dislivelli di 2000 e 4000 m, partendoda Trento e culminando sulla celebre salita cheporta a Vason, sul Monte Bondone.Le iscrizioni sono aperte.“La Leggendaria Charly Gaul” sarà anche l’unicoappuntamento italiano del circuito Uci WorldCycling Tour, la celebre serie mondiale valida perqualificarsi alle finali dei Campionati del MondoAmatori e Master. Durante il weekend nonmancheranno sicuramente tanti eventi ad animare

le giornate, come ad esempio la seconda edizionede “La Moserissima” di sabato 16 luglio,appuntamento dedicato agli appassionati delciclismo vintage, l’unica ciclostorica trentina iscrittanel calendario Giro d’Italia d’Epoca.Da non dimenticare i pacchetti dedicati a chivolesse approfittare de “La Leggendaria CharlyGaul” e “La Moserissima” per trascorrere unavacanza in Trentino, grazie alla speciale offerta apartire da 119 euro che comprende un soggiorno di due notti in hotel, agriturismo o b&bcomprensivo di prima colazione, due visite guidatedi cui una al Castello del Buonconsiglio e l’altra alcentro storico di Trento, con brindisi di spumanteTrento DOC a Palazzo Roccabruna, e la Guest CardTrentino per visitare in libertà i principali musei,castelli e parchi naturali del Trentino, usufruendogratuitamente dei mezzi di trasporto pubblici.

>>INFO: www.laleggendariacharlygaul.it

>> ALLA CHARLY GAUL PACCHETTI INTERESSANTITRENTINO ALTO ADIGE 17 LUGLIO

Sono aperte le iscrizioni allaG.F. Terre dei Varano, che si terrà l’8 maggio aCamerino. Tre i percorsi: il lungo di 155, il medio di100 km e il corto di 57 km.

Quest’ultimo non agonisticoe riservato ai cicloturisti e aglie-biker con bici a pedalataassistita. Diverse le novità dicui parleremo più a fondo nelprossimo numero. Quota di

25 euro fino al 31dicembre. 20 euro per icicloturisti e per gli e-biker.

>>INFO:www.terredeivarano.it

>> ANCHE LE E-BIKE ALLA TERRE DEI VARANOMARCHE 8 MAGGIO

>>LE ISCRIZIONI DELLA FAUSTO COPPI

Page 26: La Bicicletta dicembre 2015

Nel momento in cui, con sempre maggioreanticipo, parecchi circuitie un buon numero dimanifestazioni hanno giàaperto le iscrizioni per lanuova stagione, cisembra giusto tirare lesomme di ciò che èaccaduto nella stagionegranfondistica 2015appena conclusa.Partendo da un totale di263 gare inserite nelnostro calendario 2015,tolte 11 che sono stateannullate o sospese,arriviamo a 252, dellequali 181, tra agonistichee cicloturistiche, hannopubblicato le loroclassifiche. Classifichestilate in base ai tempi dipercorrenza per le proveagonistiche e“classifiche”, magari inordine alfabetico, consolo il nome di coloroche hanno tagliatoeffettivamente

il traguardo per quelle a carattere cicloturistico.Considerando i numeriche abbiamo raccolto edelaborato, possiamo direche il 71.8 per cento degli organizzatoridelle manifestazioni che hanno avuto luogo nel 2015 hannoritenutoopportuno stilareuna classificaufficiale e renderlapubblica. Tutti glialtri organizzatori, ecioè il 28.2 per cento,non hanno ritenutoimportante la classifica:magari l’hanno stilata,ma non l’hanno resapubblica. Si tratta,perlopiù, di manifestazioni localiche potremmo definiresecondarie, anche se non mancano alcuninomi illustri.Passando ai numeri,come facciamo a ogni

fine stagione, abbiamomesso in fila le 181manifestazioni,elencandole in ordinedecrescente in base alnumero di atleticlassificati in ciascuna diesse, ottenendo così,anche noi, una specie di

classifica. Tolti i12.100 partecipantialla Stelvio BikeScalata CimaCoppi di Pratoallo Stelvio,

numero verosimile, ma non verificabile, lamanifestazione cherisulta in cima alla nostraclassifica è la Maratonadelle Dolomiti, con isuoi 9066 classificati,seguita, con 8806classificati, dalla NoveColli. Rispetto allapassata stagione, l’ordine si è invertito, a causa diun leggero incrementodei numeri della primagara e a un forte calo dei

numeri della secondadovuto non certo a unaperdita di interesse daparte dei granfondisti perla prova di Cesenatico,ma alle pessimecondizioni atmosferiche.Lasciate alle spalle le due più importanti granfondoitaliane, al terzo postotroviamo la miticaSportful DolomitiRace, con 3624classificati. Al di sopradei tremila classificatitroviamo altre quattroprove, le prime due a carattere cicloturistico e le altre due agonistiche:la Cime di Romagna(3571 classificati), il Giro della Romagna(3250 classificati), laGran Fondo FeliceGimondi (3098classificati) e la GranFondo Selle Italia - Viadel Sale (3001classificati). Ne citiamo

poi altre tre per arrivarefino al decimo posto diquesta speciale classifica:si tratta de La PinaCycling Marathon (2924 classificati), dellaGran Fondo Colnago -Desenzano del Garda(2893 classificati) e,infine, della Gran FondoFirenze - De Rosa(2744 classificati). Rispetto alla passatastagione, le maggiorisorprese arrivano dallaGran Fondo Colnago(che nel 2014 avevaregistrato soltanto 757 classificati e l’annoprecedente 1960), dalla Gran FondoFelice Gimondi (chearriva da un anno dipausa nel 2013 e dai1910 classificati del 2014)e dalla Gran FondoFirenze - De Rosa(che nel 2014 avevaavuto 1685 classificati el’anno precedente 1534).

Ecco, in sintesi, i numeri della stagione 2015. Le presenze totali nelle 181 prove prese in considerazione so-no state 176.029, contro le 153.319 del 2014. Non si può quindi parlare di crisi delle granfondo...

Andando avanti nellaclassifica e guardando orasolo ai numeri ingenerale, al di sopra dei2000 classificati troviamoaltre 5 manifestazioni etra i 2000 e i 1000classificati altre 32.Possiamo quinditranquillamente affermareche nel 2015,considerando anche laStelvio Bike - ScalataCima Coppi, si sonosvolte nel nostro Paesequasi 50 prove (48, per laprecisione) a caratteregranfondistico che hannocoinvolto attivamente piùdi 1000 atleti. Non male,quindi. Tra le prove al disopra i 1000 classificati è giusto evidenziare

la Gran FondoInternazionale di Torino che, al suoesordio, è riuscita aregistrare 1837 classificati,e anche la Gran Fondodegli Squali, che,anch’essa alla sua primaedizione, ha avuto 1064classificati. Un buonincremento, infine, ancheper la Gran Fondo Cittàdella Spezia, passata nel2015 a 1641 classificatiprovenendo da due annial di sotto dei 1000. Tornando alle statistiche e andando ancora piùavanti nella nostraclassifica, possiamoverificare che lemanifestazioni con più di500 classificati sono state

96, più del 50 per centodel totale di quelle che hanno stilato una classifica. Un altro numero moltointeressante è sicuramentequello relativo allepresenze totali nelle 181 manifestazioni presein considerazione, pari a 176.029, contro i153.319 del 2014 e i164.255 del 2013. Standoa questi numeri,sembrerebbe che nellastagione appena conclusaci sia stata una fortissimaripresa, tale non solo dariportare i numeri a quellidel 2013, ma anche asuperarli. E con talinumeri ci sembrasbagliato parlare di crisi

delle granfondo. Qualche previsioneper il 2016? Stando ainumeri di coloro chehanno preso parte alsorteggio per parteciparealla Maratona delleDolomiti, ci sembra chel’andamento sia sempreverso la crescita. E unaconferma di ciò arrivaanche dal recordregistrato durante leiscrizioni alla prossimaNove Colli: nellamattinata del 4 novembre2015, in soli 4 minutisono stati venduti tutti i9000 dorsali messi a disposizione dagliorganizzatori nel “click-day” iniziato alle 10 sul sito www.novecolli.it!

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Il dato è impressionante: nel 2014 la Wada ha trovatoper 625 volte tracce

(abbondanti) di tramadolo neicampioni di urina prelevati aiciclisti professionisti dopo lecompetizioni. L’ha trovato concontrolli di monitoraggio anonimiin 14.000 campioni raccoltinelle più importanti corse delcalendario internazionale. Il tramadolo è un oppioide, usatoper lenire i dolori che non sicurano con i farmaci ordinari, ad esempio quelli conseguenti aoperazioni chirurgiche o nellepatologie tumorali. Un prodottosimilissimo alla morfina, coneffetti collaterali pesanti, che infarmacia si può ottenere solo conuna speciale ricetta medica nonripetibile. Cinque casi su 100atleti nel ciclismo contro uno su1000 o su 10.000 degli altri sport,compresi quelli di contatto. Chilo usa (in gocce) lo diluisce nellaborraccia o ci imbeve le barrettenei momenti più duri di unacorsa. L’effetto è immediato epotente: il dolore della fatica sisopporta enormemente meglio.La sostanza rende difficile ilcontrollo del mezzo (per questo achi lo assume è proibito guidarel’auto), ma i più esperti sanno cheassumendone quantità importantiper periodi lunghi questo effettosi attenua. In compenso, ilprodotto crea dipendenza.La notizia l’ha rivelata alconvegno Aimec di Faenza(appuntamento imperdibile dacui la Federciclismo si tienesempre alla larga) FrancescaRossi, spiegando che ognitentativo della Uci AntidopingFoundation di far proibire iltramadolo dalla Wada è fallito. La Wada, infatti, inserisce nellasua lista intere classi di farmaci(ad esempio i narcotici) e nonsingole molecole. «Non ciarrenderemo», ha detto però la

Rossi. Un ciclismo che in questoperiodo dell’anno si dedica a ritirispirituali in convento e autocelebrazioni (dove Xpremia Y e Y premia X e dovedopati e dopatori ricevonoriconoscimenti da decenni)dovrebbe riflettere moltoseriamente sul problema.

TABORRE: EPO NEL CAFFÈ?Sul caso di doping che l’hacoinvolto (positivo la scorsaestate all’FG-4592, una sorta di Epo di ultimissimagenerazione), Fabio Taborre

ha spiegato a “La Repubblica”: «È una storia incredibile, nulla diciò che mi è accaduto da quel 16giugno ha una spiegazionelogica... L’Fg-4592 è entrato nellalista delle sostanze dopanti il 1°giugno e il 16 sono venuti a casa.A fine luglio la notifica. Vorrei avere le prove di quelloche dico, ma ho la sensazione di aver subito un sabotaggio:quella sostanza, ho saputo, è inpolvere, può essere sciolta nelcaffè, ma non so davvero cosapensare». Beh, fossimo in Taborrepenseremmo bene a quello chediciamo. L’idea di un misteriososabotatore che mescola Epo inpolvere nel caffè (e perché nonnel cappuccino?) del corridore(mentre questo è voltato dall’altraparte?) lascia infatti lievementeperplessi e rischia di finire nella

(lunga) lista di giustificazioniinverosimili. Insomma, vorremmoavere delle prove di quello cheTaborre dice, come del resto levorrebbe avere lui. In realtà, lapreoccupazione dell’abruzzese èun’altra: i 100.000 euro di penale che il suo ex team managerall’Androni, Gianni Savio, gli hachiesto (come del resto alcompagno Appollonio) per lapositività e che ora verrannocontestati in Tribunale. «Davantial notaio - ha spiegato Taborre -io non ci sono andato, ma a uncerto punto mi è arrivata questacarta a casa e l’ho firmata». Ecco,giustificazione del doping a parte,

legittima difesa (sia penale chesportiva) a parte, l’idea che uno“firmi una carta che gli arriva acasa” e non sappia cosa hafirmato fa davvero un po’impressione.P.S. Ma confessare/collaborareno, eh?

I DIRETTORI SPORTIVIITALIANI? CHIUSIIN CONVENTOPer due giorni, in un hotel diFaenza, i medici italiani delciclismo (o per lo meno quelli chesi riconoscono nell’associazioneAimec) si sono trovati a discuterei problemi della loro categoria.Un convegno vero, di alto livello.

Sono intervenuti atleti,ricercatori, magistrati, giornalisti, politici dello sport e tecnici per sviluppare unadecina di temi diversi, alcuni dei quali decisamente complessi e molto interessanti. Assente la Federazione CiclisticaItaliana, nelle cui strategie (ma strategie è una parola grossa)i medici sono accessori nonindispensabili, e assenti i direttorisportivi, che pure nella due giorniavrebbero trovato materiale di riflessione abbondante. Tra parentesi, a Faenza c’è stato il primo intervento pubblico (a nostra memoria) di TammaroMaiello, il procuratore capodell’antidoping del Coni.Intervento peraltro moltostimolante. Negli stessi giorni, i direttori sportivi italiani(riuniti in un’associazione che sichiama Adispro, curiosamentediretta da un avvocato e non da un esponente della categoria) si sono riuniti al Convento di Santa Lucia della Castellina,che gode del fondamentale«riconoscimento ufficiale di Centro Spirituale delCiclismo da parte della Fci».Una Federciclismo,evidentemente, che ha piùbisogno di sacerdoti che dimedici. Durante il convegno cisono stati “momenti spirituali”,immancabili cene sociali, laconsegna del premio Adispro aun direttore sportivo, comed’abitudine, fuori dal giro da unadecina di anni, la presentazionedi due “padri pastorali”, una riccadistribuzione di premi. Domanda:ma i direttori sportivi italiani, chenaturalmente sono liberi diprofessare la loro fede, nonsentono l’esigenza di unaggiornamento più laico e piùtecnico? O la situazione è cosìcritica che solo i padri spiritualipossono aiutarli?

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NOTIZIE, COMMENTI E DIBATTITI DAL BLOG DELLA NOSTRA RIVISTA

<<>>QUANTO OPPIO NELLE BORRACCE DEI PRO!Il blog de “La Bicicletta” lo trovate sul sito della nostra rivista: http://labiciclettaweb.it/biciblog/ Da lì potete leggere e commentare liberamente i nostri post, che hanno come oggetto le varie tematiche legate al mondo delle due ruote pedalate.

BICIBLOG

il blog de “La Bicicletta”

Page 28: La Bicicletta dicembre 2015

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UP&DOWN

IL SEGRETODI NOVECOLLI E MARATONADELLEDOLOMITI

Dunque sono bastati 240secondi (4 minuti) per bruciareon-line i primi 4000 pettoralidella Nove Colli di Cesenatico.Altri 3000 sono in vendita con la formula pettorale+hotel. In pratica, chi prenota unalbergo per almeno tre giornipuò non solo iscriversi alla piùcelebre maratona ciclisticaitaliana, ma anche ricevere il pacco gara in albergo. La formula è interessante perchétutti gli alberghi selezionatidall’organizzazione siimpegnano a offrire un servizio minimo personalizzato che va dalla “bike room” sicuraall’assistenza meccanica, finoalla colazione personalizzata. Se non si trova una struttura di proprio gradimento o se si haun albergo del cuore dove sisoggiorna da anni si puòscegliere quello, a patto cheabbia sede nel comune diCesenatico. Discorso analogoper la Maratona delle Dolomiti,che alla formula della velocitàinformatica ha preferito quelladel sorteggio: 33.000 personehanno acquistato il “ticket” chedava diritto a concorrere peruno dei 9000 pettorali. Anchequi pacchetti hotel+iscrizione,andati però subito esauriti per il limitato numero di strutturepresenti in valle. Insomma, la Nove Colli che si avvicina ai 50 anni e una Maratona chenel 2016 ne compirà 30 restanogli eventi sportivi di massa piùamati e partecipati del nostroPaese. Prove nate tutte nellostesso modo: in provincia, peropera di gruppi di appassionatidelle due ruote che hannodeciso di far conoscere il loroterritorio con passione e amore.

URBAN BIKECARD:COSTA POCO,MA OFFREDAVVEROMOLTO POCO

Non è molto chiaro che senso e che scopo abbia la nuovaUrban Bike Card distribuita dalla (o per conto di..., non è specificato) Fci. E, soprattutto, non è ben chiaroche differenze ci siano tra questapolizza assicurativa (di questo si tratta, in effetti) e una delletante che offrono protezionecontro gli infortuni e laresponsabilità civile, includendoanche un uso sportivo ma nonagonistico della bici. Quello che è certo è che, a fronte di unpremio piuttosto basso (da 30 a55 euro l’anno), bassino sembraanche il livello dei servizi offerti:600 euro di risarcimento in casodi collisione (con franchigiaminima fissa di 200 euro), 1000euro per gli infortuni (anche quifranchigia salata), un pizzico diresponsabilità civile e altre cosedecisamente accessorie come il“servizio informazioni meteo” o l’indispensabile “centroinformazioni per viaggiarecon cane e gatto”!Insomma, l’idea èquella di una buonaoccasione per adessopersa. Sarebbe stato utileprecisare che una polizzadavvero efficace non può costare50 euro l’anno e che l’acquistodi una polizza “vera” potrebbeessere davvero importante perchi in bici ci va molto spesso,anche per puro diletto. Moltomeglio, a questo punto, lavecchia e sana tessera dacicloturista, per la quale almenoè richiesto un certificato medicodi base. Ah, arrivati a 75 anni la Urban Bike Card non è piùvalida. Come dire: cari over 75,la bici lasciatela in cantina...Geniale!

QUELLICHE NONVOGLIONOAMMETTEREIL PROBLEMADOPING

Come se nulla fosse, enti e federazioni regionali hanno già presentato i calendari dei campionati siciliani digranfondo e corse amatoriali:decine di appuntamenti sparsiper l’isola da febbraio a fineottobre. Nei comunicati stampa si parla di «movimentoin ottima salute», «grandecrescita dei partecipanti» e cose del genere. E di raggiuntaarmonia tra i vari enti perdefinire un calendario unitario.Non una parola su quello che è successo nel 2015, ovverosull’ennesimo record regionale di casi di doping esull’incredibile blitz di ferragostoa Ragusa che - per la prima volta- ha richiesto l’impiego degliuomini della Squadra Mobile per monitorare i sospetti. Un caso quasi grottesco finito su tutti i giornali. Zero discussioni e zero proposteper provare a far ripartire

in modo diverso ilciclismo in una regionedove il fenomeno deldoping sembra radicatoanche tra atleti di livellodavvero modesto.

Insomma, il doping non esiste.Cosa servirebbe? Un convegno?Un dibattito? No, per carità.L’Italia è già il Paese deiconvegni inutili. Basterebbequalche gesto concreto: piùcicloturismo e meno agonismo,più premi di società e menoriconoscimenti di categoria. Ci arriveremo mai? Perchélasciare demolire manifestazionistoriche, che di disputano supercorsi straordinari, da unmanipolo di bombati che hannoportato a zero la credibilità ditutto il movimento?

SOCIETÀFANTASMAA CACCIADEI PREMI DI QUELLEVERE!

Per correre una granfondo o una maratona in Italia bisognatesserarsi. È obbligatorio, non si scappa. Siamo uno dei pochi Paesi al mondo dovequesto succede. Per tesserarsi in Italia bisognacontestualmente “accasarsi” con una società sportiva. Anchequesto è obbligatorio, perché gli statuti di federazioni ed entinon prevedono il tesseramentoindividuale. Il motivo? Un vecchio proposito etico:promuovere la socializzazioneattraverso lo sport. Ok, ci si puòstare. Chi proprio non vuolesocializzare può staccare unatessera giornaliera, decisamentepiù cara. Oppure ricorrere al solito escamotage all’italiana: prendere la tesseradi un ente che costituisce società fittizie, in genere su base provinciale, per bypassare il problema. Ad esempio, l’ente X forma la società X Milano dove colloca tutti gli individuali (e individualisti) della provincia. Tutto bene? Mah... Primo, perché il nostro è sempre il Paese dellescorciatoie e delle scelteobbligate. Secondo, come ci segnalano alcuni lettori,perchè ci sono dirigenti di queste società fittizie (che poi sono anche dirigentifederali) che, dopo averepromosso il tesseramentoindividuale, fanno il giro dellecorse del loro paese per ritirare i premi vinti da queste società...di comodo. Team virtuali, premi (salami e prosciutti)concretissimi, che vengono“sottratti” a chi invece tieneassieme con fatica società vere.

Con affetto, s’intende, ogni mese questa rubrica “classifica” chi sale e chi scende nell’affollato piane-ta del fondismo. Organizzatori, squadre, atleti, federazioni, sponsor e, perché no, anche giornalisti...

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up&down

Page 29: La Bicicletta dicembre 2015

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Page 30: La Bicicletta dicembre 2015

COLLEZIONISMO>>NASCE ILREGISTRO STORICO NAZIONALE CICLIE così, dopo quello legato a “L’Eroica”,anche la Federazione Ciclistica Italianaha un suo Registro Storico delle Bici. O meglio, l’iniziativa di catalogare con serietà e scrupolosità tutti i “pezzi”

importanti dei cicli di interesse storiconel cosiddetto Registro StoricoNazionale Cicli è stata del Gide,acronimo dell’Associazione Giro d’Italiad’Epoca, che già dal 2011 organizzaappunto il “Giro d’Italia d’Epoca”. «Il registro storico - si legge nelcomunicato che accompagnal’ufficializzazione del Registro - certifica,valorizza e promuove la cultura della

bicicletta; utilizzerà strumenti diiscrizione e di valutazione moderni edinamici, anche attraverso una piùincisiva e dinamica presenza alle tante

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<<SPAZIO VINTAGECavi interni, carbonio e sganci rapidi? No, grazie: questo spazio è dedicato alle manifestazioni, alla tecnica e alle tendenze di chi è appassionato delle bici di una volta.

REGISTRO STORICO

La domanda deve essere completa dei dati e delle foto. Inviare la presente Richiesta a:

REGISTRO STORICO A.S.D. GIRO D’ITALIA D’EPOCAAlberto Paccagnella - Via Monta’ 341/H - 35136 PADOVA

COGNOME* NOME*

VIA / PIAZZA* N°*

CITTÀ* C.A.P.* SIGLA PROV.*

NATO IL* E-MAIL*

TEL. ABITAZIONE* TEL. PORTATILE* FAX*

SOCIO GIRO D’ITALIA D’EPOCA DAL* GIDE N°*

DATI DELLA BICICLETTA

MARCA*: MODELLO*: ANNO*:

COLORE*: N° MATRICOLA*: H. TELAIO C/C*:

CONSERVATA* RESTAURATA* STATO CONS.*:

PROVENIENZA / ACCESSORI / PARTICOLARI DI RILIEVO / NOTE* :

DATI TECNICI

TELAIO*: FORCELLA*: SERIE STERZO*:

CALOTTE STERZO*: PIEGA MANUBRIO*: ATTACCO MANUBRIO*:

FRENI*: LEVE FRENO*: GUARNITURA*:

CHIAVELLE*: MOVIMENTO CENTRALE*: CALOTTE*:

CAMBIO*: LEVE CAMBIO / DERAGLIATORE*:

PEDALI*: REGGISELLA*: SELLA*:

CERCHI*: MOZZI*: RUOTA LIBERA*:

CATENA*: TUBOLARI*: COPERTONI*:

NOTE DEL RESPONSABILE DEL REGISTRO STORICO

www.giroditaliadepoca.eu

Ai sensi dell’art. 13 del DLgs. 196/2003 sul trattamento dei miei dati personali, dichiaro di essere stato informato dall’Associazione di cui sopra. Presto sin d’ora liberamente ed espressamente il mio consenso alla comunicazione e diffusione dei miei dati personali e dei dati relativi ai veicoli.Esprimo altresì il mio impegno a comunicarvi tempestivamente le even-tuali rettifiche, variazioni e/o integrazioni dei dati in vostro possesso.

ISCRITTO IL:

N° ISCRIZIONE REGISTRO:

Data e Firma socio Firma Responsabile Registro GIDE:

*campi obbligatori

*campi facoltativi

Gli amici del Gide, il Giro d’Italia d’Epoca, ci hanno inviato le foto di questa splendida “macchina da competizione” dei primi anni Settanta.Il telaio è siglato “Scic”, perché nella stagione 1971 era questa la bici destinata all’omonima formazionecapitanata da Vittorio Adorni. Si tratta di una Colnago di grande pregio, impreziosita da elementiestetici che la personalizzano e la rendono ancorapiù esclusiva, prima di tutto per il colore bianco della livrea accoppiato al logo esagonale della Scic,ideato dal celebre Franco Maria Ricci. Gianluca Ghiretti, presidente del Giro d’Italia d’Epoca,ci ricorda che questa bici è identica a quella che, guidata da Luciano Armani, batté Eddy Merckxnella tappa di Marsiglia del Tour de France 1971.Oltre ad Adorni, a utilizzare questo modello furono Casalisi e - appunto - Armani, mentre il direttore sportivo di quella compagine era

Ercole Baldini. È curioso ricordare che, nel 1969, laprima forntiura di bici per la neonata Scic fu affidata a Masi e solo due anni dopo la squadra passò a Colnago.

LA SCHEDA

Marca e modello: Colnago Squadra CorseAnno di costruzione: 1971 Tubazioni: Columbus, in acciaio rinforzatoMisura: 52x44 cm Trasmissione: Campagnolo Nuovo Record, cassetta Regina a cinque velocità (14, 15, 17, 19, 21 denti)Componentistica: sella Cinelli, reggisella in alluminioCinelli, cerchi Nisi personalizzati Colnago, manubrio Cinelli Giro d’Italia, attacco CinelliPeso: 9 kgConservata o restaurata: conservata

LA BICI DEL MESE: COLNAGO SQUADRA CORSE, 1971

Page 31: La Bicicletta dicembre 2015

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manifestazioni che sono la miglioretestimonianza di quanto vivace e increscita sia questo settore. Al fine diperseguire i suoi scopi, il ComitatoRegistro Storico Nazionale Cicli attuainiziative di promozione con la propriapresenza alle tappe del Giro d’Italiad’Epoca, nelle mostre-scambionazionali e in eventi di caratterestorico-culturale. L’iscrizione al RegistroStorico Nazionale consentirà il rilasciodel certificato di rilevanza storica e collezionistica di un veicolo».Queste, nel dettaglio, le classificazionitemporali e le tipologie delle bici che potranno entrare nel registro: 1a fascia, dal 1800 al 1919: “Storiche”; 2a fascia, dal 1920 al 1939: “d’Epoca”;3a fascia, dal 1940 al 1959: “Classiche”;4a fascia, dal 1960 al 1969: “Post-Classiche”; 5a fascia, dal 1970 al 1987: “Pre-Moderne”.Questa, invece, la procedurad’iscrizione: 1) tesserarsi all’A.s.d. Gide medianteiscrizione diretta durante eventi otappe del Giro d’Italia d’Epoca oppureon-line, allegando copia della tessera;2) stampare dal sitowww.giroditaliadepoca.eu il modelloper la richiesta d’iscrizione al RegistroStorico Nazionale Cicli e compilarlo inogni parte;3) effettuare il versamento di 20 eurosul c.c. dell’A.s.d Giro d’Italia d’Epoca;4) realizzare le seguenti fotografie a colori della bici, con formato 10x15cm, possibilmente su fondo uniforme di colore neutro (una lato destro, unalato sinistro, una anteriore, unaposteriore, una ravvicinata del cambio e del manubrio, una ravvicinata eleggibile del numero di telaio (sepresente) e una dell’anno dicostruzione del cambio (dovepresente);5) inviare la documentazione in bustachiusa alla sede del Registro StoricoGide. A registrazione avvenuta, verrà inviato al richiedente il certificato di rilevanzastorica e collezionistica redatto suapposito foglio con logo “Gide” e ilrelativo allegato, consistente neltesserino plastificato corredato di fotodella bicicletta e di timbro a secco diconvalida del documento nonché la placchetta metallica da apporre sulla bicicletta indicante il numero di registrazione.

«Questa bici è un modello realizzato dallaLegnano su commessa del Ministero dellaGuerra. Era destinata alla fornitura deiBersaglieri ciclisti che presero parte allaPrima Guerra Mondiale. Spiccano,

nell’insieme della struttura, i tubi piantone e di sterzo molto inclinati all’indietro; la forcella anteriore ammortizzata e la chiave di sgancio a metà del tubo orizzontale che consentiva di rendere in parte pieghevole il mezzorendendolo trasportabile nei tratti piùimpervi; il supporto in cuoio a lato del tubosterzo, per poter collocare la baionetta o ilfucile [...]Per molti anni, proprio a partire dalla GrandeGuerra, la fornitura di bici militari è stata per Legnano un’importante voce di bilancio. Si trattava di produzioni numericamenterilevanti, oltre che di un importante banco di prova tecnico per testare soluzionimeccaniche che avrebbero potuto essereapplicate nella produzione di bici a uso“civile”».

È, questa, una delle pagine più interessanti e anche inaspettate di “Legnano: Biciclette,Campioni, Vittorie”, un libro che in quarta di copertina viene descritto in sintesi come «la storia sportiva e industriale di un marchiocon una storia lunga oltre un secolo». In realtà, questa pubblicazione di Ediciclo èmolto altro ancora: è un libro che dosa, conun equilibrio che non annoia mai, storie,ritratti, corridori e, soprattutto, tecnica legataalla storica marca nata a inizio Novecento, la marca che deve il suo decollo industriale a Emilio Bozzi e che poi ha legato il suo nomea campioni come Gino Bartali, Ercole Baldini,Alfredo Binda e Fausto Coppi, che, prima dipassare alla Bianchi, nel 1940 corse e vinse il suo primo Giro d’Italia in sella a unaLegnano. Il libro, scritto a quattro mani daMarco Pastonesi e Claudio Gregori, si divide in due parti, “La Storia” e “Uomini eCampioni”, e in entrambi i casi il raccontosportivo, che è un po’ il tratto comune del ricco filone editoriale sulla storia del ciclismo, è abilmente condito con dueaspetti che più raramente si trovano in pubblicazioni di questo genere: il primo è, appunto, quello della rigorosa descrizionetecnica delle bici che hanno fatto la storia di questo marchio; il secondo, l’apparatofotografico non indifferente che correda le 224 pagine a colori, tutte documentate con immagini spesso inedite tratte dall’archivio della Legnano.

“Legnano: Biciclette, Campioni, Vittorie”Ediciclo Editore, 224 pagine, 29 euro

>>LEGNANO: STORIA DI UN’ECCELLENZA ITALIANAIN UN LIBRO LA STORIA DEL MARCHIO, CON FOTO INEDITE E MOLTE BICI

Page 32: La Bicicletta dicembre 2015

Si è chiuso ufficialmente il 2015 dei randonneuritaliani. E l’anno è stato

festeggiato a San Gemini, inUmbria, il 5 e 6 di questo mese.Occasione di premiazione, diriflessioni e di presentazionedei calendario 2016, cheprenderà il via già il prossimogennaio con le prime prove“informali” e su distanze noncodificate e che comincerà a presentare appuntamentiregolari a partire dal mese di marzo con prove in Toscana, Lombardia e Lazio. Fino a qualche anno fa, in Italia, la stagione che seguivala Parigi-Brest-Parigi avevanumeri in netta flessione sia pergli appuntamenti in calendarioche per gli atleti brevettati. Una sorta di “post sbornia” che dimostrava come per molti“randagi” l’appuntamentofrancese fosse una sorta diobiettivo conclusivo e definitivoe i vari brevetti semplici puntidi appoggio per ottenerlo. Ma adesso che le rando sonodiventate “strutturali” alciclismo amatoriale italiano, ci si attende un 2016perfettamente in linea con glianni precedenti e quindi riccodi una sessantina di date intutte le regioni.La stessa Parigi-Brest-Parigi hamostrato il netto salto di qualitàsportivo del movimentoazzurro, che normalmente

in Francia mostrava i suoidifetti con un rapportoiscritti/partenti/arrivati tra i peggiori a livellointernazionale. Come dire:tanti buoni propositi epoco allenamentospecifico. Nel 2015,invece, i nostri “numeri”sono stati nettamentemigliori della media: 86partenti italiani su 100 hannoottenuto il brevetto, contro il 77per cento di media mondiale.Insomma, non siamo più i“granfondisti pentiti e corsaioli”di dieci anni fa, ma autenticipedalatori di lunga distanza. E i 385 azzurri in trasfertaFrancia, tutti vestiti con lamaglia tricolore, lo dimostranoperfettamente.

La forza del movimento sta anche nel sito Internetwww.audaxitalia.it: risultati intempo quasi reale, programmi

di appuntamenti,regolamenti e tante altrecose, compreso un vivacedibattito. Funziona ilmodello “aperto” in cuiciascun organizzatore

inserisce i contenuti relativialle sue prove, dai regolamentiai road book. Chi meno lavora,chi meno propone, vienepenalizzato dal ridotto numerodi partecipanti.

L’ANNO DELLA 1001 MIGLIAIl 2016 sarà, prima di tutto,l’anno della 1001 Miglia, in programma il 16 agosto. Per la più lunga e durarandonnée europea (arrivataalla sua quarta edizione) sitratterà davvero di un anno disvolta. Sono infatti attesi al viaben 600 atleti da tutto ilmondo, che trasformeranno lacorsa nel più importante eventodi lunghissima distanza maidisputato nel nostro Paese. Una grossa responsabilità per ilcomitato organizzatore, che dadue anni sta calibrando il

percorso e i servizi per poteraccontentare al meglio chideciderà di partecipare, maanche per ogni singolocomitato di tappa, che dovràmostrare il meglio del territorioe della sua accoglienza a ogniatleta, in quello che èconsiderato il mese piùimportante (e delicato) per ilturismo italiano. Rispetto al passato, si lavora aun modello in cui ogni “timestation” sia una sorta diambasciatrice del territorio edove, oltre a sottoporsi alleoperazioni di controllo, potersiristorare e riposare, si possa“assaggiare” un pezzettino diterritorio, gastronomia in primis.Il test event dello scorsosettembre ha mostrato l’enormepotenziale del tracciato eimportanti progressi nel rapportocon le amministrazioni locali cheuna volta subivano il passaggiodei randonneur mentre oggifanno a gara per poterli ospitare.Le iscrizioni alla 1001 Migliasaranno aperte il prossimo 10 gennaio, subito dopo la finedelle festività natalizie. Viste la lunghezza e la durezzadell’evento, ci sono ovviamentedei prerequisiti obbligatori.Sono ammessi allamanifestazione i brevettati inprove come Parigi-Brest-Parigi,Londra-Edimburgo-Londra eMadrid-Gijon-Madrid dal 2013a oggi, coloro che nello stessoarco di tempo hannocompletato un brevetto su unadistanza superiore ai 1200 km,chi nel 2016 ha conclusoalmeno un brevetto “Brm” di600 km e, per finire, coloro chehanno percorso almeno 350 kmnell’ultima edizione della 24Ore di Monza. Tutta laprocedura di iscrizione èdisponibile on-line sul sitowww.1001miglia.it

Come d’abitudine, la stagione deirandonneur ha i suoi vincitori, icampioni italiani, ovvero coloro chenel corso del 2015 hanno percorsopiù kilometri in appuntamenti uffi-ciali. In testa alla classifica femmini-le c’è Giuliana Favro (Sav Nerviano)che, con i suoi 6500 km, ha netta-mente distanziato Maria CostanzaTrapani (4600 km) e Cristina Lualdi

(4000 km). Tra gli uomini, vittoria diCarmine Pagano (Sistems Cars), checon i suoi 7700 km ha distanziatoPaolo Ventura (7700 km) e PaoloRomei (7200 km). Tra le società, do-minio della Sav Nerviano (47.500km) su team Testa (26.900 km), Te-am Seriate (23.100 km), Brontolo Bi-ke (16.300 km) e Corbettese (15.500km).

I MIGLIORI RANDONNEUR AZZURRI

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ECCO CHI SONO I CAMPIONI ITALIANI 2015

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RANDONNÉE <<>>L’ANNO DELLA 1001 MIGLIA PARTE DA SAN GEMINI

randonnée

In Umbria la festa dei randonneur italiani dopo una stagione davvero esaltante. Alla Parigi-Brest-Parigi,invertendo una tradizione negativa, gli “azzurri” hanno realizzato una delle migliori percentuali di “fi-nisher” a livello mondiale. E adesso l’attesa è tutta per la nuova 1001 Miglia del prossimo agosto.

Page 33: La Bicicletta dicembre 2015

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Dal 1 marzo al 31 ottobre2016 si potrà parteciparealla proposta di Sloways

che porta a visitare il biellese con la e-bike per 4 giorni etre notti. Il territorio biellese è un paradiso per chi amaviaggiare in bicicletta, con numerose strade secondarie pocotrafficate, più di mille kilometri di strade di campagnasterrate, una fitta rete di sentieri di montagna checonsentono di muoversi in sicurezza su piacevoli percorsi.Sloways propone un viaggio “a impatto zero”, che unisce ledue stazioni ferroviarie di Santhià e Biella con un itinerariospettacolare, lungo alcune tra le più belle stradepanoramiche d’Italia, che diventa alla portata di ogni ciclistacon un minimo di allenamento grazie alle bici a pedalataassistita. Per diminuire il più possibile l’impatto ambientale,non è incluso nel viaggio il trasporto dei bagagli con mezzi amotore: insieme alla e-bike, verranno fornite delle saccheimpermeabili che potranno essere trasportate sulla bici.La prima tappa è di 30 kilometri e porta da Santhià a SalaBiellese lungo la Via Francigena. Durante il percorso saràpossibile visitare il Castello di Roppolo, il Ricetto diMagnano, e infine Sala Biellese, dove si pernotterà presso ilrifugio escursionistico Andirivieni, sede operativa diSloWays. Il giorno successivo tappa da 32 kilometri perarrivare da Sala Biellese al Santuario di Oropa. Dopo unabreve salita in mezzo ai boschi della Serra, si raggiungerà il“Tracciolino” una bellissima strada-balcone sul fianco dellemontagne biellesi che nelle belle giornate abbraccia l’arcoalpino, il Monferrato, Milano, Torino e gli appennini.Durante il percorso sarà possibile visitare il borgo diBagneri, con le sue installazioni artistiche e la Trappa diSordevolo, un antico monastero che ora ospita una celluladell’ecomuseo del biellese. La giornata si concluderà alSantuario di Oropa, il maggiore complesso religiosodedicato alla “Madonna nera”, costruito nel cuore delle Alpied il suo Sacro Monte, Patrimonio Unesco dal 2003. La prima tappa è la più impegnativa del viaggio: dalSantuario di Oropa a Bielmonte in 28 kilometri. Sipernotterà a Bielmonte, cuore dell’Oasi Zegna, un parconaturale gestito dagli eredi del famoso stilista e illuminatoindustriale biellese. La seconda tappa va da Bielmonte aBiella in 50 kilometri. La prima parte del percorso è unagradevole discesa verso la pianura attraverso le baragge,suggestivi altipiani il cui paesaggio ricorda la savana, primadi arrivare a Candelo. Il Ricetto, l’antico borgo fortificato incui anticamente si conservavano le derrate alimentari,sembra uscito dalla macchina del tempo. Da qui si andrà aBiella, dove si concluderà il viaggio. Il prezzo indicativo di228 euro è relativo al programma standard in cameradoppia in una media stagione. La quota comprende:pernottamenti presso il rifugio escursionistico Andirivieni,presso il Santuario di Oropa, e presso un hotel tre stelle a Bielmonte con prima colazione, una cena, noleggio della e-bike, mappe e descrizione dettagliata dell’itinerario,assicurazione medico bagaglio, supporto telefonico 24h su 24.

>>INFO: www.sloways.eu

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<<BICITURISMOLE PROPOSTE DI SLOWAYS

>>IL BIELLESE CON LA E-BIKE

Per i suoi quindici anni diospitalità per ciclisti, il bike hotelAlexander di Gabicce

sta mettendo a punto un riccoprogramma per la primavera 2016.Si partirà a Pasqua con l’iniziativa“Pasqua con il campione”: dal 24 al 31 marzo 2016 si potràpedalare con Claudio Chiappucci,poi, dal 9 al 16 aprile si terrà laTinkoff Sport Academy, un trainingcamp durante il quale si pedaleràcon le biciclette Specialized utilizzatedal team Tinkoff e con l’ammiragliaal seguito per l’assistenza tecnica,proprio come i pro.Iniziative anche per chi parteciperàalla Gran Fondo degli Squali didomenica 15 maggio: agli ospitidell’hotel verrà offerta l’iscrizionegratuita in griglia di merito.

Iniziative anche per i bikers e per chiama tranquille vacanze in bicicletta insella alle trekking bike o alle e-bike.Per fare alcuni esempi di pacchettivacanza per ciclisti: la “Bikeholiday” formula Standard consiste in 7 notti (8 giorni) in SuperMezza pensione (prima colazione,pranzo a buffet, cena à la carte) incamera doppia - balcone vista mare;servizi bike “standard all inclusive”. In marzo e aprile la settimana costa455 euro a persona, fino ad arrivare aun massimo di 595 euro in luglio eagosto. L’accompagnatore non ciclistaavrà diritto a uno sconto del 10 percento.

>>INFO: www.alexanderhotel.it

MARCHE / BIKE HOTEL

>>ALEXANDER HOTEL DI GABICCE: TANTEINIZIATIVE PER I 15 ANNI DI BIKE HOSPITALITY

In concomitanza con la granfondodi mountain bike Valtellina BikeMarathon, che si correrà il

29 luglio a Bormio, l’ufficio turisticolocale ha preparato una serie diproposte per i soggiorni deipartecipanti all’evento. Sono stateconcordate una serie di offerte perl’alloggio e alcuni pacchetti da tre asette notti comprensivi di soggiorno +iscrizione + buono per le terme.La varietà di alloggi è ampia, construtture tipicamente alpine per lo più

a conduzione familiare, specializzate a ospitare una clientela sportiva e ad offrire un’ottima cucina locale.Oltre a partecipare all’Alta ValtellinaBike Marathon, si può prenotareanche una vacanza in montagna.Per l’occasione, sono state progettatedue escursioni aperte a tutti, ideali perconoscere i nuovi tracciati della valleoltre a quelli proposti dalla marathon.

>>INFO:www.altavaltellinabike.it

LOMBARDIA

>>ESCURSIONI IN VALTELLINA

La città spagnola è facile da girarein bici: è una città a misura delledue ruote, comoda e sicura. La

proposta è del tour operator Jonas, cheorganizza a Valencia vacanze di settegiorni e sei notti di soggiorno: unaméta perfetta per il clima mite di unacittà dove il moderno e l’antico siintegrano. Una proposta di viaggio aValencia c’è anche per Capodanno,con partenza il 30 dicembre, per 5giorni e 4 notti, da mercoledìpomeriggio a domenica mattina.

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>>INFO: www.jonas.it

LE PROPOSTE DI JONAS

>>CAPODANNO A VALENCIA, IN BICICLETTA

Page 34: La Bicicletta dicembre 2015

>>BIKEBYBUS:SU E GIÙ PER ROMA, CREANDO LAVOROLa cooperativa Percorsi Zebrati lavorada anni sull’autonomia di ragazzi condisabilità cognitiva e, ritenendo che ilfuturo di questi ragazzi dovesse anchepassare attraverso il lavoro, nel 2014ha lanciato l’attività BikeByBus. Si trattadi un servizio di noleggio di bicipieghevoli a domicilio nel Comune di

Roma, nel quale sono inseriti iragazzi seguiti da Percorsi Zebrati.BikeByBus si rivolge ai cittadiniromani o ai turisti che hannopochi giorni per girare la cittàeterna e che, grazie a questoservizio a domicilio e alle bici

pieghevoli in dotazione - DahonCurveD3 - possono visitare la cittàsfruttando l’intermodalità.Le bici, infatti, hanno ruote da 16’’,pesano poco, sono semplici da piegare,stabili e sicure per pedalare e chiusepossono essere trasportate su tutti imezzi pubblici. Sul sito bikebybus.comè possibile prenotare la bici, decidereil giorno e l’ora della consegna e ilgiorno e l’ora del ritiro, pagare conbancomat o carta di credito eprepararsi magari a percorrere unodegli itinerari proposti, un piccolo aiutoa raggiungere alcuni luoghi come ilmare di Ostia facendo un giro prima aGarbatella o arrivare ai Castelli Romaniavendo la possibilità di pedalare nelparco degli acquedotti in sella alle bicie fruttare poi l’intermodalità.BikeByBus noleggia le proprie bicicletteper un minimo di 24 ore, così che iclienti possano anche utilizzarle la seraper girare “Roma by night” e vivere lamovida notturna.

Nel servizio offerto sono inclusi ladotazione del casco, di un lucchetto eil servizio di assistenza (all’internodel G.R.A.), con sostituzione della biciin caso di foratura o altro guasto. C’è la possibilità anche di utilizzare labici per girare altre città. «Nel ricercare un possibile lavoro per inostri ragazzi, siamo felici di averpensato a un’attività ecologica e aimpatto zero» afferma la presidentedella cooperativa, Alessandra Lo Baido.

Info: bikebybus.com

>>BESTIANERA:AGGRESSIVA,MA ANCHE... ASSISTITAPer chi non vuole rinunciare al lookelegante e aggressivo di unaspecialissima ma non disdegna ilconcetto di “bici ibrida”, la piacentinaTºRed ha creato un concetto dibicicletta completamente nuovo, conun design esclusivo e la possibilità didiverse configurazioni d’uso. Leggera,

performante, tecnologica, dal designaccattivante e ironico, BestiaNera ènata per tutti gli usi che si possono faredella bicicletta, dal muoversi in cittàa correre su strada o in pista, a seconda delle opzioni diconfigurazione scelte, proprio comeavviene per un’auto sportiva.BestiaNera è la prima bicicletta ibridaa pesare meno di dieci kili. La power-unit elettrica è integrata nel mozzodella ruota posteriore lenticolare edispone di un sistema Kers per laricarica degli accumulatori al litio.L’ausilio alla pedalata può esserecontrollato tramite Bluetooth in settemodalità di guida richiedendol’intervento della power-unit soloquando si desidera. Nessun cablaggio,nessun pacco batterie a interromperela linea sportiva di BestiaNera che insoli 7 minuti può trasformarsi in una

“belva” da pista e sfidare i velodromicon le sue performance daprofessionista e il motore termico dellegambe del ciclista. Il progetto diBestiaNera è di Romolo Stanco,architetto e designer conosciuto alivello internazionale per i suoi progettiche coniugano design, ricerca e nuovetecnologie.

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EN1078, i due caschi sono davveropersonalizzabili dal punto di vistaestetico, grazie alle colorazionidisponibili, che includono anche tintefluo e frontini a contrasto. Lacci eimbottiture interne in tinta, regolazionemicrometrica interna tramitedispositivo posteriore, finituregommate.

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Info: Italwin, tel. 049/9535332www.italwin.it

L’associazione belga di categoria FederVelo ha proposto l’obbligodell’utilizzo del casco se si guida una e-bike, come anche il divieto diuso delle bici a pedalata assistita a chi ha meno di 16 anni (si sostieneche a quell’età non sempre si è in grado di guidare a 25 km/h). Lo riporta il sito BikeEurope, affermando che FederVelo chiede ancheun limitato numero di regole sulle e-bike per incentivarne l’usoa discapito dell’automobile. Il Ministero dei Trasporti belga pensa di introdurre una nuova regolamentazione per le e-bike dalla prossimaprimavera, anche se dal primo gennaio 2017 entreranno in vigore intutta Europa le nuove norme comunitarie sulle pedelec. Per il Belgio sipensa di dividere le e-bike in tre categorie: fino a 25 all’ora e unkilowatt solo a chi ha più di 16 anni, da 1 a 4 kilowatt equivalenti ai“moped” (ciclomotori) di tipo B (targa, assicurazione, patente e cascoobbligatori) e oltre 45 all’ora, equivalenti ai motocicli.

>> BELGIO: DIVIETO DI PEDELEC AGLI UNDER 16?

30

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Page 35: La Bicicletta dicembre 2015

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Page 36: La Bicicletta dicembre 2015

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Page 37: La Bicicletta dicembre 2015

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È uno dei siti (registrato a Londra) più frequentati del ciclismo: si chiama 53x12.com. Sul suo forum centinaiadi atleti (o aspiranti tali) di tutto il mondo chiedono lumi suogni possibile aspetto di allenamento, salute, alimentazione e altro. A rispondere (quasi in tempo reale) a ogni domandaè il più famoso allenatore di ciclismo al mondo: lo squalificatissimo dottor Michele Ferrari. Ma chi chiedeconsigli al “Dottor Mito” non rischia la squalifica?

C’è chi - comel’utente MatteoCm -si profonde inringraziamenti quasiimbarazzanti:«Leggo dall’anno

scorso il suo fantastico blog che è fonteinesauribile d’esperienza e conoscenzain modo totalmentegratuito. Per qualchegiorno il suo sito non si èaperto e sono rimastodeluso/sconsolato per laperdita di questa fonted’informazioni, io chesono un gran divoratored’informazioni... mi sonosentito in dovere diregistrarmi e ringraziarlaprima che sia troppo tardise in un futuro il blogscomparisse. La ringrazio“infinitesimabilmente”perché il tempo è poco per allenarmi e la sua conoscenza aiuta in modotangibile il mio miglioramento/mantenimento senza prendere troppotempo dal lavoro e dalla famiglia che

sono così importanti». Lui, il titolare del blog, forse per pudore,non risponde agli “infinitesimabili”ringraziamenti di Matteo. Il blog è associato al portale 53x12.com,il suo gestore, titolare, guru, è il dottorMichele Ferrari. Squalificato a vitadall’agenzia antidoping americana

(Usada) per averefiancheggiato LanceArmstrong, primo nellalista degli indesiderabilidella Wada, sottoinchiesta a Padova, sotto processo a Bolzano,sugli schermicinematografici nel film “The Program”,Michele Ferrari inganna il tempo libero (ha 62anni e sostiene di esserein pensione e di nonallenare più atleti

di alto livello) rispondendo a centinaia di domande sul suo blog,scritto per metà in inglese e per metà in italiano e di aspetto graficodecisamente dimesso. k

A L L E N A M E N T O 2 . 0

UN

35

FERRARI

FERRARI(ALMENO COSÌSOSTIENE LUI)NON ALLENAPIÙ DA DIVERSIANNI. A MARZOLO ATTENDE UN PROCESSOA BOLZANOPER IL “CASOTASCHLER”.

QUASICOACHVIRTUALE

DI NOMEdi Marco Bonarrigo

Page 40: La Bicicletta dicembre 2015

FERRARIVIRTUALE

ART OF COACHINGLa presentazione nell’home page nonlascia dubbi sulla considerazione che il“Dottor Mito” ha di se stesso e delle suequalità: «Come nella pittura e nellascultura esistono conoscenze tecnichedi base, anche nell’Arte di Allenare siutilizzano metodi ampiamente utilizzatie conosciuti. Non ci sono segreti.L’artista utilizza sì le sue conoscenzetecniche, ma sviluppa la propria artedalle sue sensazioni, ispirazioni,interpretazioni e umori, giungendo cosìa un risultato unico e irripetibile. Allo stesso modo, l’allenatore propone isuoi metodi di allenamento, “cucendoli”attorno al singolo atleta giorno pergiorno, mese dopo mese, anno dopoanno, a seconda di precise esigenzetecniche, cercando di percepiresituazioni, disagi, entusiasmi,“annusando il vento” così da prevederecosa si nasconde dietro alla prossimacurva. Le intuizioni nate da esperienzepassate, risultati e sensazioni portano lapropria arte al perfezionamento, inun’evoluzione senza fine che nonconsente di utilizzare la stessa soluzionepiù di una volta. Un artista non dipingemai lo stesso quadro due volte».Per ricevere i programmi di allenamentodi Ferrari bisogna registrarsi, loggarsi enaturalmente pagare. La formula èquella del “soddisfatti o rimborsati” ealla voce “Prezzi” il sito si esprime così:«Data l’esclusività della relazione diallenamento che si instaura con ilsingolo atleta, il prezzo di ognisoluzione o pacchetto varierà a secondadelle tue esigenze, della specificità deituoi obiettivi, delle tue possibilità enaturalmente della durata dellacollaborazione».

IL BLOG GRATUITOSul suo blog, però, il nostro Picasso deltraining risponde ogni settimana adecine e decine di domande tecniche diogni genere. In “chiaro”, gratuitamente esenza limiti di spazio. Insomma, da unlato, chi dovesse frequentare fisicamenteFerrari utilizzandolo come allenatorerischia una squalifica, dall’altro decinedi atleti (o aspiranti tali) di tutto ilmondo lo interrogano ogni giorno,ricevendo risposte cui spesso seguonoaltre domande e altre risposte. Atleti(anche professionisti, come è evidente

dalle domande), tecnici, medici,semplici curiosi. Interessante questodialogo a distanza tra il più discusso deimedici e i suoi seguaci. Ma di che parlaFerrari? Che indicazioni offre nel suoaffollatissimo forum? E su che temi siesprime? Andiamo a vedere.

ALLENATEVI COSÌ?Prima di tutto, i consigli diallenamento: metà delforum è dedicato a questi,che se non sono propriotabelle sono indicazioni dilavoro. Un amatore(JohnB, americano) glichiede se il gareggiare unavolta a settimana nellastagione agonistica possa,di fatto, sostituirel’allenamento alla soglia odi qualità. Ferrari risponde

PROTAGONISTAANCHE IN

“THE PROGRAM” Uscito lo scorso

ottobre nelle salecinematografiche, ilfilm “The Program”(del regista Stephen

Frears) raccontal’ascesa e la caduta

di Lance Armstrong.Nella film, Ferrari

(qui a fianco quello “vero”...) è rappresentato

in manieradecisamente

diabolica!

36

I CONSIGLIDEL “DOTTORMITO” SUL FORUMSONO GRATUITI. I PROGRAMMI DI ALLENAMENTOSONO INVECE A PAGAMENTO, CON PREZZI SOLO“SU RICHIESTA”.

A L L E N A M E N T O 2 . 0

UN QUASICOACH

DI NOME

Page 41: La Bicicletta dicembre 2015

che l’intensità sopra la soglia sviluppatain un appuntamento agonistico asettimana è sufficiente. E se, alcontrario, un fondista ha troppo pocotempo a disposizioni nei giornilavorativi per sviluppare la resistenzacon uscite lunghe? Inutile perderetempo a “passeggiare”, risponde il“Dottor Mito”, meglio dosare bene illavoro al medio e alla soglia. Un dilettante francese (Max029)sostiene di non avere abbastanzapotenza per riuscire ad attaccare eandare in fuga durante le gare. Chefare? Provare con brevi accelerazioni di15-20” sia in pianura che in salita,

risponde Ferrari,partendo da velocitàbasse, scattando e poitornando lentamente alritmo di partenza dopoavere raggiunto il picco. E cosa suggerisce il“Dottore” a uncicloamatore di 48 anniche volesse fare la“doppietta”, ovverobissare un allenamentotosto per migliorare laprestazione? «Le“doppiette”, intese come

due giorni successivi di allenamentiimpegnativi, sono cose da giovani. Ilrecupero, infatti, a 48 anni, è unacapacità che si riduce rispetto agli annidella gioventù. Il mio consiglio è dilimitarti a un unico allenamentopesante nel weekend», la risposta diFerrari. Le indicazioni sono pertinenti,aggiornate, sensate e addiritturaprudenti: insomma, sarà sconvenientedirlo, ma sul piano tecnico Ferrari sa ilfatto suo.

QUESTIONI DI PESOSul blog si parla spesso di peso-forma,incubo di ogni amatore un po’ avanti

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k

IL 90 PER CENTODEGLI UTENTIDEL FORUM53X12.COM SONOCICLOAMATORI.METÀ DELLEDOMANDE VERTESU QUESTIONI DI ALLENAMENTO,IL RESTO SPAZIA SU ALTRI TEMI.

Page 42: La Bicicletta dicembre 2015

con gli anni. Richiesto di commentare(o, meglio, stimare) le masse grasse diWiggins e Nibali, Ferrari definisce «nontroppo magro» l’inglese, stimandone lamassa grassa nel 4 per cento (??) e valuta Nibali tra il 5 e il 6 per cento.Al canadese JimmyP che gli chiedequanto peso perdere, spiega che, in fasedi dimagrimento, potrebbe provaresensazioni non piacevoli quando siallena e suggerisce di non dimagrire piùdi 500 g a settimana, mantenendo ilpeso costante nei sette-dieci giorni cheprecedono un evento agonisticoimportante. In diverse risposte si mettono in guardiagli utenti dal rischio di anoressia,concreto nel ciclismo contemporaneo.Su un altro fronte, l’italiano Gasth,chiede «se a parità di dislivello, dipendenza media e di intensità di sforzo(poniamo, per semplicità, unallenamento con dislivello di 3000 m),sia più proficuo allenarsi su tre salite da1000 m o su sei salite da 500 m». Per Ferrari la scelta dipende dalle gareche si stanno preparando, ma in linea dimassima vanno bene tutte e due lesoluzioni. Un altro utente italiano, EdocSc, appare piuttosto confuso e si domandase pedalando tutti i giorni per 5-6 ore al ritmo del fondo medio (??) sirischino problemi di salute. La rispostadi Ferrari è sì, il rischio esiste.

38

A L L E N A M E N T O 2 . 0

FERRARIVIRTUALEUN QUASICOACH

DI NOME

2004: LANCECONTRO

SIMEONI PERFERRARI

Nella foto grande,uno dei momenti

chiave della carrieradi Lance Armstrong(e Michele Ferrari).

Durante il Tour 2004,il texano stoppa unattacco del gregario

italiano per“punirlo” delle sue

dichiarazioni controMichele Ferrari in un

tribunale: un gestodi incredibile

arroganza.

Page 43: La Bicicletta dicembre 2015

39

UN PARERESU TUTTONon ci sonoargomenti su cui il Mito non siesprima, fattaeccezione per vicendedi cronacalegate al doping:

per quelle usa lo spazio dedicato agli articoli. Così, per chi deve fare un Ironman,meglio inclinare la sella a 73 o a 78gradi? «Si modifica solo il tipo dimuscoli coinvolti - replica Ferrari -, maricordati che ogni cambiamento diposizione richiede dalle otto alle diecisettimane per essere assorbito emetabolizzato». L’utente danese Celbaek “spara” unalista di cinquanta parametri ematici echiede al suo guru di valutarli: «Il miomedico sportivo - sostiene - non ne ècapace». Ferrari spiega che il suo è unforum, non un consultorio medico, maalla fine si sbilancia: i valori sononormali. Sui consigli medici, il Mito non sirisparmia. Rassicura l’irlandese Velociorsui suoi valori di ematocrito edemoglobina, consiglia approfondimentiall’australiano Grandpajoe che lamenta“febbre ghiandolare”, spiegaall’americano Hello il corretto rapportotra proteine e grassi da assumere neipasti per evitare livelli troppo bassi ditestosterone. A KC, un americano chegli chiede se gli integratori di nitrati, chesarebbero molto usati da Sky, siano utili,Ferrari replica che a lui piacciono i nitrati naturali come barbabietola e rapa rossa. Alcuni dei prodotti che “piacciono” al Mito, sono decisamente pococonosciuti. L’italiano Aliante gli chiedelumi sulla caseina micellare e il nostronon si fa trovare impreparato: «Le caseine in generale e quellemicellari in particolare garantiscono unassorbimento lento e graduale diaminoacidi (glutamina e argininasoprattutto) e sono indicate soprattuttola sera prima di dormire. Favorisconoquindi la rigenerazione muscolare nelrecupero notturno dopo allenamentiimpegnativi».

IL FRONTE ALIMENTARESuggerimenti alimentari (e curiositàvarie) abbondano. E lui ne sa una piùdel diavolo. «Che ne pensa delle uova»,chiede a Ferrari l’americano Luvrat?Sotto con le uova, dice il Mito: uno

MICHELE FERRARIRISPONDEPRATICAMENTEA TUTTI: CICLISTI,PODISTI,SPECIALISTI DEL TRIATHLON,CHE PER LUI (EX AGONISTA) È LO SPORT DEL CUORE.

k

Page 44: La Bicicletta dicembre 2015

suggerire rimedi per l’ansiapre-gara: l’unica soluzioneè gareggiare molto per provare a farselapassare.

PARERI FUORI TEMAFerrari non perde poil’occasione di esprimersi,senza peli sulla lingua, sutemi più generali.All’italiano Vincema63,che gli chiede un paragoneArmstrong/ Pantani, nelcaso in cui il romagnolo non avesseterminato la sua carriera precocemente,lui risponde: «Non ho mai conosciutoPantani. In salita è stato il più fortedella sua epoca. A me era simpatico. IlTour de France non è solo salita.Pantani correva troppo in fondo algruppo per superare indenne le tappe dipianura. Penso che al TdF sarebbe finita7 a 0». Peccato che il “7” di Armstrongsia diventato uno “0” a tavolino. A ReveMg che, curiosamente, gli chiedese «ha mai salvato vite nella suacarriera», Ferrari risponde che crede dino, ma «ha spesso suggerito le migliorialternative all’abuso di farmaci».In molti chiedono al Mito se ha in mente di scrivere un libro («Al momento no»)

e se riprenderà i suoi famosi campus di allenamento per amatori («Vedremo»). Tra le richieste piùcuriose, domande sulla“sudorazione notturna”,sui problemi di libidosessuale, sulle donazionidi sangue, sui dolori distomaco, sull’uso deglielettrostimolatori,sull’insonnia, sugli acidiialuronici. Ferrari

consiglia un uso frequente delbicarbonato, sconsiglia di «fare sedutesui rulli collegati a una bombola diossigeno», mentre non sembrasfavorevole alle tende ipossiche.

E IN FUTURO? Tra pochi mesi, Wada e federazioninazionali renderanno “operativa” lalista degli infrequentabili. A quel punto,tecnicamente, chi chiederà o riceveràtabelle o suggerimenti da MicheleFerrari potrebbe essere punito con unanno di squalifica. Qualcuno deicentinaia di devoti del Mito si faràscoraggiare? Al momento il problemamaggiore di Ferrari è un altro: i virusche aggrediscono il suo sito e che, avolte, lo bloccano. �

o due rossi più quattro-cinque bianchi a colazione! E che ne dice dell’olio dicocco? Sopprime l’appetito, dice ilMito, e se ne prendi un cucchiainoprima dei pasti mangerai meno, speciese usi quello extra vergine. Ferrari è a favore degli aminoacidi,contro la bioarginina e il citrato ferrico,il glutatione e la creatina. È fan dellaspirulina e del lievito di birra,possibilista sui vantaggi dei chetoni,consiglia l’assunzione di multivitaminicie di una miscela di proteine e destrosioper «chiudere la finestra anabolica»subito dopo (15’-45’) una gara o unallenamento molto duro. Del “tribulusterrestris” (presunto supporto naturaleper il testosterone) Ferrari dice che «èmeglio l’acqua fresca». Il Mito è anche un fan delle calze acompressione (l’Uci le ha vietate ingara, lui le trova vantaggiose avendoletestate sul corridore Popovych), ma siarrende quando gli viene chiesto di

40

LA MAGREZZA IL SUO

CHIODO FISSO Nei suoi consigli,

Michele Ferrarispazia su molti temi legati ad

alimentazione eintegrazione,

proponendo spessol’utilizzo di prodotti

naturali: la magrezzadell’atleta sembra

essere un temaricorrente. Qui sotto

e nella foto grandedi inizio servizio,

Michele Ferrari in bici durante

un allenamento.

A L L E N A M E N T O 2 . 0

NEI PROSSIMIMESI VERRÀ RESA ESECUTIVALA LISTA DEGLI“INDESIDERABILI”(E ANCHEINFREQUENTABILI)DELLA WADA.FERRARI È UNO DEI CINQUANTAITALIANI INCLUSI.

Michele Ferrari, 62 anni, ferra-rese, si è laureato in Medicinanegli anni Ottanta del secoloscorso con Francesco Conconi,con cui ha sviluppato il celebretest di valutazione della sogliaanaerobica. Per breve tempomedico sociale nel ciclismo pro-fessionistico e consulente diFrancesco Moser nel tentativodi record dell’Ora, Ferrari ha benpresto assunto il ruolo di “pre-paratore privato” per centinaiadi atleti di vertice, il più celebredei quali è stato Lance Ar-mstrong. Inibito a vita quindicianni fa dalla Federciclismo, lo èdallo scorso agosto anche perl’Unione Ciclistica Internazio-nale, che l’ha inserito in unaspeciale lista di “indesiderabili”.Il provvedimento diventerà effettivo tra qualche mese, quando il Coni notificherà ilprovvedimento al medico e darà notizia formale ai tesserati. Da quel momento inpoi ogni frequentazione di Ferrari per consigli tecnici inerenti la preparazione sporti-va (dalle tabelle di allenamento alle prescrizioni mediche) sarà sanzionata con unanno di squalifica. L’inibizione vale per tutti i tesserati, cicloamatori e cicloturisti,affiliati alla federazione o agli enti e, immaginiamo, anche per le consulenze on-line.

� CHI RISCHIA LA SQUALIFICA? �

FERRARIVIRTUALEUN QUASICOACH

DI NOME

Page 45: La Bicicletta dicembre 2015

lookcycle.com

Con la nuova 765, scoprirai il piacere di pedalare su una bici leggera e super confortevole durante le tue lunghe uscite.

strategicamente utilizzata nella forcella e nel fodero posteriore basso disperde e assorbe le vibrazioni per donarti il miglior confort e spingerti sempre oltre.

Sempre avanti

NEW 765#ROADTRIP

Page 46: La Bicicletta dicembre 2015

N O V I T À

La novità principale dellaLook per il 2016 non è un modello di altissimagamma, ma una bici “entry-level”, nel senso che

questa 765 è effettivamente la bici piùeconomica di tutta la collezioneLook, una Casa produttrice che nonsi può non inserire nel gotha deimarchi ciclistici mondiali e che i suoiprodotti li ha sempre caratterizzatiper qualità e grande bagagliotecnologico. Dunque, accade cosìanche alla 765 che abbiamo provato,una bici che, a seconda del montaggioche si sceglie, è in vendita al pubblicoa un prezzo che oscilla da un minimodi 2099 a un massimo di 3799 euro.Il principale punto di forza di questomodello? A parte i contenuti tecnici -di cui parleremo nel dettaglio piùavanti -, la 765 offre buona parte delle soluzioni tecnologiche edell’esperienza Look a quei praticantiche per una bici da corsa non sonodisposti a spendere cifre importantiovvero a coloro che, più

semplicemente, hanno limiti nelbudget di spesa: una fetta di pubblicomolto corposa, tendenzialmentemeno interessata a concetti qualiperformance e prestazione, ma chemette in cima alle suepriorità la facilità e il comfort di guida,l’affidabilità e ladurevolezza del telaio e dei componenti montati.Le istanze che riesce asoddisfare la nuova 765 sonoesattamente queste.

QUATTRO MONTAGGIIn redazione la 765 è arrivata in unodei quattro allestimenti disponibili diserie, anche se dobbiamo precisareche al posto delle ruote MavicAksium previste “alla carta”, la test-bike che vedete nelle fotoaveva delle più esclusive ruote ad alto profilo Mavic Cosmic Sls.Tant’è, i montaggi previsti nelcatalogo sono in tutto quattro. Si parte dall’opzione base 105 Mix

(la trasmissione è in parte Shimano105, guarnitura e freni sono FsaGossamer) con ruote Shimano WH-RS10, che è in vendita a 2099

euro, il colore in questocaso è il bianco-rosso ed èl’unico disponibile perquesto allestimento. Si salepoi di livello con ilmontaggio Ultegra mix(che abbina ai componenti

trasmissione Shimano Ultegraguarnitura e freni Fsa Gossamer), conruote Mavic Aksium: si tratta delmontaggio che, ruote a parte,corrisponde alla versione da noiprovata. Il prezzo? 2499 euro, mentreil colore disponibile è unicamentequesto chiamato Lime, cioè con fregigiallo-fluo sull’avantreno e sul carro. Due colori possibili sono invece quellidella versione Full Ultegra, con ilgruppo Shimano Ultegra al grancompleto e con ruote Mavic Aksium,in vendita a 2799 euro: i colori inquesto caso sono Lime e Pro Team,cioè quello con i fregi gialli, rossi, blu

42

Per assorbire meglio le vibrazioni, la nuova propostadi entrata della Casa francese impiega la tecnologia Carboflax,con strati di lino inseriti nel carbonio. La geometria è quellatipica delle bici endurance, con angoli “comodi” e sterzolungo. Il look elegante, ispirato ai modelli di classe superiore,fa il resto e rende questa bici da poco più di 2000 euroun’ottima proposta per chi ha limiti di budget, ma non vuolerinunciare a qualità ed esclusività.

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LOOK 765

NON CHIAMATELA ENTRY-LEVEL...

TECNICA

CATEGORIA: GRANFONDO

2499* €GAMMA: MEDIA

> MATERIALE: CARBONIO

(continua a pag. 46)

di Maurizio Coccia

*CON RUOTE MAVIC AKSIUM

Page 47: La Bicicletta dicembre 2015

GUIDA COMODA E FACILE

In prova, la 765, oltre a un buon

livello di comfort, si distingue anche

per caratteristiche diguida votate all’estrema

maneggevolezza.

Page 48: La Bicicletta dicembre 2015

N O V I T À

44

Il rapporto qualità/prezzo è l’essenza della nuova

bici di ingresso della gamma Look: l’allestimento

base costa solo 2099 euro.

Il livello di comfort è elevato (anche se

la presenza di ruote ad alto profilo come le Mavic

Cosmic Sls trovate montate lo ha smorzato un po’).2.Telaio e forcella hanno un design che non passa

inosservto, che è al passo con i tempi e che si allinea

agli standard estetici dei modelli top di gamma.3.La componentistica trovata montata è un perfetto

esempio di come si possano mescolare qualità e

affidabilità mantenendo un prezzo finale accessibile.4.La doppia compatibilità “meccanica” ed

“elettromeccanica” rende la 765 una bicicletta

completa, superpersonalizzabile. 5.

I PUNTI DI FORZA

1.

Page 49: La Bicicletta dicembre 2015

LOOK765

45

VALUTAZIONE> RIGIDITÀ: �����> COMFORT: �����> LEGGEREZZA: �����> PREZZO: �����

TECNICA

RACE FONDISTI NEOFITI

Page 50: La Bicicletta dicembre 2015

e grigi che contraddistinguonostoricamente il marchio Look. Infine, al vertice dell’offerta troviamol’allestimento Ultegra Di2, conl’omonimo gruppo elettromeccanicodi Shimano e sempre con ruote MavicAksium a basso profilo: in questocaso il prezzo è sensibilmente piùelevato (3799 euro) per via dellignaggio della trasmissione utilizzata,che ci ricorda che questo telaio, chenella linea Look è un telaio di “primoprezzo”, è utilizzabile anche congruppi elettromeccanici. Insomma,chiamarlo “entry-level” stona davveroun po’ troppo...

ISPIRATA AL TOPNella gamma Look la nuova 765 si va dunque a posizionare alla basedell’offerta, ma i suoi contenutitecnico-geometrici sono però tuttiquanti ispirati ai modelli di classesuperiore, compresi i top di gamma.Ad esempio, le forme dei tubiprincipali e quelle del carro

Il lino è un materiale organico, con unaspiccata capacità di filtrare le vibrazioni:

è per questo che i tecnici Look hanno deciso di inserirlonegli strati compositi del carro e, soprattutto, della forcella. Quest’ultima è interamente in composito,compresi il cannotto e le punte.

46

Al comfort contribuisce anche la strutturadei foderi obliqui, molto sottili per flettere

verticalmente sotto il peso del ciclista. Enfatizzanoquesto effetto il reggisella da 27.2 mm e i forcelliniposteriori con tecnologia Sbs, Soft Bend Seatstays, cheassecondano “morbidamente” la flessione verticale.

Il nodo di sella evidenzia la raffinatezzadelle forme e l’eleganza delle grafiche, con

il logo Look impresso “tono su tono” sul retro del tuboverticale. Il “bollo” sul tubo superiore ci ricorda inveceche il telaio è conforme alle norme Uci. Insomma, con questa bici potrebbero correre anche i pro...

1 2

N O V I T À

LOOK765

3

DEDICATA A... La nuova 765 riescead accontentare una

platea di pubblicodavvero ampia, che ai

suoi estremi mette ilgranfondista evoluto(che con i montaggi

“al top” potràsoddisfare anchequalche velleitàagonistica) finoall’amatore più

rilassato, anche di etàavanzata, che mette il

comfort in cima allesue priorità. La

caratteristica comunein ognuno dei due

casi è però sempre ilprezzo, in ogni casomolto competitivo.

(segue da pag. 42)

Page 51: La Bicicletta dicembre 2015

47

posteriore sono quelle in partegenerose (sul triangolo principale) e in parte più snelle (sul carro)mutuate dalla 695 Light edeffettivamente è grazie a sagome di questo tipo che la biciguadagna in rigidità laterale e ingradevolezza estetica. A livello geometrico,invece, la 765 è direttamente imparentatacon la 675, che non a casoè la bici di riferimento della lineaLook per quel che riguarda ilsegmento “granfondo”, ed è appuntoquella che nella 765 ha trovato unasorella “minore”, ma minore solo pervia del prezzo più abbordabile e perqualche grammo di peso in più: per

la precisione, sono 1100 i grammi di peso dichiarati per il telaio 765 in taglia M. Tornando alla geometria, le quote

angolari del tubo verticale e del tubo di sterzo sonotutte orientate aincrementare la capacità di assorbire le vibrazioni,mentre il tubo di sterzoalto (da un minimo di 138 a un massimo di 232

mm a seconda delle cinque taglieprodotte) è un ulteriore aspetto cheaccomuna la 765 alle moderne bicida granfondo o “comfort bike”.

CARBONIO E LINO Forme e geometrie a parte, la vera peculiarità della 765 è però

un’altra e consiste nella particolareformazione del materiale compositoutilizzato, che nella fase dilaminazione su stampo delle pelli dicarbonio interpone tra i vari layerdegli strati di lino. Per essere precisi, i “fogli” di lino sono utilizzati solo indeterminate aree del telaio, inparticolare nelle zone dei foderiposteriori bassi e sui due foderiforcella, e la loro funzione è quella diincrementare la capacità di assorbirele vibrazioni di quelle zone, che sonole più soggette ai colpi provenientidal fondo stradale. Non è certo la prima volta chenell’industria telaistica vengonoaccoppiati ai layer di composito deglistrati di diversa estrazione (primo tratutti il Kevlar), ma la novità della 765sta appunto nell’impiego del lino, unmateriale organico che non a caso dàil nome a questa particolaretecnologia finora utilizzata da Looksolo sulla 765: Carboflax, cioècarbonio e flax, che in inglese,appunto, significa lino.

DETTAGLI TECNICI Concludiamo quindi con gli ultimidettagli tecnici del frame. Delladoppia compatibilità meccanica edelettromeccanica abbiamo già detto.La struttura interna dei foderi bassi è asimmetrica, con spessori interni

La sigla Ods (Oversized Drive Side) sta ad indicare la struttura asimmetrica del carro:

spessori e tipo di laminazione dei foderi bassi destro e sinistro sono infatti differenti, con l’obiettivo dicompensare gli squilibri che in marcia determinano il “tiro” della trasmissione su tutto il retrotreno.

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(segue da pag. 46)

Le forme del telaio, in particolare sultriangolo principale, testimoniano grande

ricercatezza nel design. Altrettanto eleganti sono i cablaggi interni. Le sagome dei tubi sono in effettiispirate in tutto e per tutto alla 695 Light, che conprofili così corposi ottiene anche una grande rigidità.

L’adozione diffusa della scatola movimento Press Fit 30 testimonia

che questo standard è un’ottima soluzione sulla via della rigidità, ma, soprattutto, è adatta ad accogliere la maggior parte delle guarniturepresenti oggi in commercio.

6

LA TABELLA MISURE: GEOMETRIE E QUOTE Taglia Tubo verticale Tubo superiore Lunghezza Angolo Angolo Carro

c/f c/c tubo di sterzo verticale sterzo posterioreXS 470 507 138.6 74 70.8 410S 490 523.9 164 74 70.8 410M 510 551.7 182.2 73 72 410L 535 569.1 206.3 73 72 410XL 560 586.4 232.7 73 72 410

* Tutte le misure sono espresse in millimetri, i dati angolari in gradi.

4

IN ATTESA DEL DISCOPer ora non c’è una versione “disco”,ma i responsabiliLook Italia ci hannoconfermato che la Casa franceseci sta lavorando: non resta cheaspettare...TECNICA

5

Page 52: La Bicicletta dicembre 2015

e laminazione differenti, perequilibrare l’asimmetria di forze che si concentra sul carro vista lapresenza sull’emisfero destro della

trasmissione. Infine, la scatolamovimento: utilizza lostandard Press Fit 30,che integra le calotteall’interno del telaio eche in questo modo, adetta del produttore,

garantisce vantaggi sia in termini didurevolezza dei componenti sia intermini di rigidità laterale di quellaparte del telaio. �

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www.lookcycle.com

N O V I T À

Condizione essenziale per effettuare un buontest è prima di tutto che la misura della bicisia esattamente quella del tester e in questo

caso la taglia S che ci ha spedito Look ha messo iltester (173 cm di statura) nelle migliori condizioniper provare. Possiamoquindi dire con certez-za che, nonostante lageometria “comoda”e nonostante il tubo disterzo alto, i volumidel triangolo posterio-re e quelli del triango-lo principale rimango-no comunque com-patti. Complici anche le ruote ad alto profilo Ma-vic Cosmic (che, però, non fanno parte dell’allesti-mento di serie di questa 765), si può dire che que-sta nuova “entry-level” della Casa francese ha di-mostrato la sua essenza profonda di bici enduran-ce, che tuttavia, se occasionalmente si cercanosprazzi di agonismo e ci si vuole togliere anchequalche soddisfazione corsaiola, ha tutto quanto inregola per non sfigurare anche in questo ambito. All’abbigliamento usato per vestire il tester per lefoto in azione sulla Look 765 ci hanno pensato in-vece Castelli, Sportful, fi’zi:k, Giro e Salice. Di Sa-lice erano gli occhiali, gli 011 in colorazione Ita,molto di moda tra i ciclisti. Della Giro era invece ilcasco Synthe in colorazione Yellow Matte Black,che nella collezionedel marchio america-no è il prodotto cherappresenta la miglio-re sintesi tra i moder-ni caschi di tipo “ae-ro” e i caschi tradizio-nali, più ventilati. Ilpeso, nella taglia Lche abbiamo usato, èdi soli 250 g. Il Synthesi adatta perfettamente a chi, come il tester, ha unprofilo cranico poco “spigoloso”, cioè caratterizzatoda una rotondità uniforme. Le scarpe erano le fi’-zi:k R5B, calzature la cui la suola in nylon caricatadi carbonio non le rende adatte per l’agonista puro,ma piuttosto le indirizza verso chi cerca prima ditutto il comfort nella calzata e, non da ultimo, l’ele-ganza, con un’austera ed elegante colorazione neroopaco della tomaia. Quest’ultima, in microfibra, èrisultata estremamente morbida e fasciante e harappresentato il giusto complemento di una suolache, ripetiamo, non ha la rigidità estrema delle scar-pe progettate esclusivamente per correre. Ottimoanche il livello di personalizzazione della ritenzione

concesso dal sistema di chiusura micro-metrico Boa IP1, un accessorio d’altagamma assai raro a trovarsi su scarpe disegmento medio quali sono le R5B. Infi-ne, l’abbigliamento. Il giubbino CastelliRosso Corsa è un ottimo capo per sta-

gioni intermedie come l’autunno, soprattutto graziealla sua costruzione con pannelli multipli e differen-ziati, con porzioni di tessuto antivento concentratesulla parte anteriore e porzioni più traspiranti sulretro. Il collo a taglio alto è un’ottima rispostaalle variazioni di temperatura repentine tipi-che di questo periodo, mentre per la praticitàsi è distinta la tasca anteriore con zip, ottimaper riporre, ad esempio, il telefonino. Infine, laSportful ci ha fornito i pantaloncini Giro BibKnicker, con taglio a “tre quarti”, bretelle in re-te e tessuto molto leggero in Lycra: anche in questocaso tutte caratteristiche che rendono questo capomolto adatto per le stagioni di mezzo.

Distribuito da: Look Italia, tel. 02/96705309, fax 02/96368948, www.lookcycle.com

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È uno degli allenamenti specifici da effettuare per primi dopo le lunghe uscitedi fondo invernali. Comporta ancora unosforzo aerobico e il suo scopo è sviluppare laresistenza sulla distanza alle velocità di gara. Vediamo come.

con il MEDIOpiù RITMOpiù RITMO

con il MEDIO

tattica

Page 56: La Bicicletta dicembre 2015

Èla prima regola delciclismo e, in quanto tale,non va ignorata: unabuona stagione sicostruisce a partiredall’inverno.

A dirla con il famoso detto popolare:chi ben comincia è a metà dell’opera.A dirla con il linguaggio tecnico deipreparatori: più la base della piramide èlarga e più la condizione sarà duraturae adeguata.Con “piramide” si intende laprogrammazione annualedei propri allenamenti,durante la quale si passagradualmente dal lavoroaerobico (fondo lungo persviluppare la resistenza) a

quello anaerobico (esercizi di forzafuorisoglia e ripetute di velocità). Insostanza, si tratta di concentrarsi primasulla quantità (tanti kilometri, tante orein sella, ma a ritmi blandi eprincipalmente in pianura) e solosuccessivamente sulla qualità (piùsalite, più ritmo, più scatti, in sedute piùbrevi, con meno distanza). In questosenso, la seconda parte della piramide(la qualità) sarà tanto più allenantequanto più è stata posta attenzione allabase della stessa (la quantità). Quindi,più avete consolidato le vostre doti difondo e resistenza e più vi sarà facilerecuperare da una seduta di ripetute in soglia o fuorisoglia. Ovviamente, nel procedere della preparazione, gliesercizi e le tipologie di allenamentoche portano a “scalare” la piramide si differenziano per intensità e ritmo.

TRE ORE E PIÙ DI FONDOA gennaio, il granfondista che sipropone di debuttare in una delle primegare del calendario, anche se non ancoracon velleità di grandi prestazioni, macomunque con la volontà di arrivarepreparato e non soffrire troppo,dovrebbe già avere messo alle spalle unbuon quantitativo di kilometri, consedute di fondo già prossime alle tre oree mezza o poco più.Tra novembre e dicembre, infatti, il percorso seguito dal granfondista

MEGLIO IN BICIC’è chi, per non

perdere ladimestichezza con la

fatica, in invernosostituisce la

bicicletta, oltre checon il ciclotrainer,

con il running o conla spin bike.

Ma dove in invernoil clima è mite, c’è la

possibilità diallenarsi bene.

T A T T I C A

più RITMOpiù RITMOcon il MEDIOcon il MEDIO

CHI FA LE GARECORTE, PIÙ CHEALTRO FA LAVORIDI AGILITÀ O INTERROMPE LE USCITE. ILGRANFONDISTA,INVECE, ASSIEMEALL’AGILITÀ, DEVEINTENSIFICARE ALTRE QUALITÀ.

Page 57: La Bicicletta dicembre 2015

dovrebbe essere grosso modo il seguente: un paio di settimane disedute molto rilassate con gli amici, in pianura, a ritmo blando e sempre a regime aerobico, fino a un massimo di un’ora e mezzo a seduta, tanto perriscoprire il piacere della bicicletta; il successivo mese, graduale incrementodella distanza fino, appunto, a superarele tre ore, con incremento dell’impegno,ma sempre a ritmi aerobici (ovvero conpulsazioni entro il 70 per cento delproprio valore di soglia). In un mese e mezzo si è così garantitoal proprio fisico il giusto ”rodaggio”sulla distanza.

DAL LENTO AL MEDIO A questo punto, è bene cominciare a passare dal fondo lento al fondomedio. Infatti, il medioè il modo migliore perallenare la “resistenzaalla fatica del ritmo digara”, poiché, graziealla sua intensità (circail 90 per cento dellasoglia anaerobica),l’organismo èstimolato allasecrezione dideterminati ormoni(come il Gh) che, alcontrario, un k

TEMPO DI RIPETUTE?Per gli agonisti che affronteranno le loro prime gare a inizio stagione, è già tempo di ripetute. Poi, ai lavori specifici, si aggiungeranno i lavori di fondo.

SE IL FREDDONON CONSENTE DI USCIRE INBICICLETTA, I NON AGONISTI,ANCHE DOPO LE FERIE NATALIZIE, SEGUONOIL PROGRAMMADI DICEMBRE, PIÙ BLANDO.

tattica

Page 58: La Bicicletta dicembre 2015

allenamento di fondo lento non riesce acoinvolgere.Ovviamente, come per le salite di forza-resistenza, anche per il mediooccorre seguire un programma cheporti a un progressivo incremento delladurata dell’esercizio e del numero diripetute per seduta.Inizialmente sono sufficienti 15 minutiper allenamento, da effettuarsi anche inmodo frammentato: ad esempio, poteteprevedere cinque ripeute da 3 minutioppure, se non volete trasformarel’allenamento in un conteggio troppomatematico, potete “giocare” con ilpercorso, aumentando il ritmo finoall’incrocio successivo, fino alla fine diun falsopiano, fino al tornante cheintravedete in lontananza. Altro consiglio: per i primi tempi,svolgete i tratti al medio in salita,alzandovi sui pedali, in quanto lapendenza determina una contrazionemuscolare più complessa e, di

LA SALITAPUÒ ASPETTAREChi non ha pretese

agonistiche, inquesto periodo

non fa lavori specificied esce in bici solo il sabato

e la domenica. Per loro, di salita

se ne riparlerà più avanti.

T A T T I C A

più RITMOpiù RITMOcon il MEDIOcon il MEDIO

tattica

Page 59: La Bicicletta dicembre 2015

conseguenza, favorisce l’innalzarsidei battiti cardiaci (si parla di tre oquattro battiti in più) e vi aiuta araggiungere prima il vostro valoredi riferimento. Per questo, ipreparatori distinguono duediverse percentuali di soglia persvolgere il medio: la primacorrisponde al 92 per cento e siriferisce all’esercizio effettuato insalita; la seconda corrispondeall’88 per cento e si riferisceall’esercizio in pianura. Con unesempio concreto: se la vostrasoglia anaerobica è di 170 battiti,effettuerete il medio in salita aun’intensità pari a 158-160 battitie il medio in pianura a 150-152battiti.

INCREMENTARE IL RITMODai 15 minuti deiprimi allenamenti,portateprogressivamente ladurata totaledell’esercizio a 60-70minuti.Se svolgete il medio inpianura, potetedividere il lavoro in seiripetute da 10 minuticiascuna. Se preferite la salita, poteteeffettuare tre scalate da 20 minutil’una oppure scegliere una salitamolto lunga e alternare minuticorsi al ritmo del medio a minuticorsi al ritmo del lungo,semplicemente scalando irapporti. Quest’ultima alternativa,oltre a essere più divertente, èanche la più fedele a simulare unasituazione tipica della gara. Successivamente, quandoarriverete a tollerare l’ora diesercizio a ritmo medio, tornate adiminuire il tempo dell’esercizio,incrementando però il numero dibattiti e avvicinandovimaggiormente al valore di sogliaanaerobica. Il tempo totaledell’uscita, invece, deve rimanerelo stesso, per continuare amantenere la resistenza alladistanza. E a proposito didistanza, le prime corse dell’annosi svolgono tutte su tracciati nonlunghi e, se avete intenzione diesordire in una di queste, èopportuno arrivare a coprire lastessa distanza nel vostroallenamento più lungo. Il discorso sarà diverso quando sitratterà di preparare una gara di200 o più kilometri, come la NoveColli: svolgere un allenamento

così lungo vi potrebbe svuotare dienergie preziose. In questo caso,quindi, fate affidamento alcronometro: se preventivate dicorrere la granfondo in 7 ore, adesempio, svolgete il vostroallenamento più lungoprotraendolo per la stessa durata,salvo correrlo a ritmo più blandodi quello di gara. Quanto piùlento? Se coprite l’80 per centodella distanza di gara (circa 160km), è già sufficiente. È lo stessocalcolo che fa un podista cheprepara la maratona: inallenamento non farà mai 42 kmtutti di fila, ma al massimoarriverà a correrne 35.

Poi, proprio a ridosso dellagara, poteteulteriormenteaffinarel’allenabilità delfondo medio consalite “a ritmoprogressivo”.Scegliete una salitaregolare, noneccessivamentedura, diciamo

di 5 km: fate i primi 4 km al ritmodel medio, successivamenteincrementate fino ad arrivarevicino alla soglia, tenendo taleintensità per 7-800 m; infine, negliultimi 100-150 m, disputate una“volata” in salita, come se iltraguardo fosse posto in cima a ungpm.

ASPETTANDOIL DEBUTTO IN GARAAnche il medio, come le salite diforza-resistenza, è un tipo diallenamento aerobico. Mai, infatti,si supera la soglia. Nei primi mesidi preparazione, e fino all’esordioin gara, è bene evitare lavori inlattacidosi: prima bisognagarantire al proprio motorel’appropriato rodaggio e solo inseguito si potranno sopportare esmaltire meglio lavori più duri perintensità. Ovviamente, ognipersona ha il proprio fisico e,negli anni, ciascuno impara aconoscersi e a gestire o modificarela propria tabella di preparazionein base all’esperienza.L’allenamento scientifico ci dàsolo le linee guida, ci spiega qualimeccanismi coinvolge undeterminato lavoro e perché essoè utile o superfluo. Ma il verogiudice è la gara. �

INIZIARE TARDIGLI ALLENAMENTIPUÒ ESSERE DUEVOLTE PROFICUO: CONSENTE DI EVITARE IL FREDDO E DI “DURARE”PIÙ A LUNGODURANTE LA STAGIONE.

Page 60: La Bicicletta dicembre 2015

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“Guida La Bicicletta”. Questa volta,tuttavia, abbiamo inserito nel noverodelle categorie merceologiche recensiteanche l’abbigliamento e gli accessoriche effettivamente rappresentano un complemento fondamentale per chi va in bicicletta. Le biciclette, naturalmente,rappresentano la prima parte di questovolume. Lungi da noi la pretesa dianalizzare tutti i modelli presenti nellevarie collezioni 2016 (sarebbe impresadi poca valenza pratica oltre chetitanica...), abbiamo invece dato spazio e visibilità ai “model year 2016”, quindiai più nuovi e significativi (in genere,quelli tecnicamente più interessanti) di quelli che sono i marchi “storici”della produzione ciclistica nazionalee internazionale. Così come accadde lo scorso anno, le schede tecniche dellebici sono accompagnate anche dalleinformazioni “social” relative ai marchie dalla presenza di un QR code per

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38

BICICLETTE

Tipologia:granfondo

Peso:n.d.

Gamma:alta

Distribuito da: Kuota International, via Enrico Mattei 2, Villa Santa (MB)

tel. 039/305595, fax 039/2055624, [email protected], www.kuotacycle.it

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Tipologia:aerobike

Peso:n.d.

Gamma:alta

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QUALITÀ/PREZ

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BICICLET

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MAVICDistribuito da: Mavic Italia, c/o Amer Sport, via Priula 78, 31010 Nervesa della Battaglia (TV)tel. 0422/5291, fax 0422/529299, [email protected], www.mavic.com

MAVIC COSMIC CARBONE 40 ELITE

1590 €

MAVIC KSYRIUM PRO EXALITH

. DATI GENERALI: tipologia: profilo differenziato (24, 26 mm); utilizzo indicato: competizioni su percorsi misti; altezza cerchio: 24 mmanteriore, 26 mm posteriore; numero raggi: 18 anteriori radiali, 20 posteriori incrociati; gommatura: copertoncino; mozzi: Mavic concuscinetti sigillati registrabili, ruota libera in acciaio Fts-L; peso ruota posteriore: 605 g; peso ruota anteriore: 750 g; compatibilitàruota libera: Campagnolo, Shimano/Sram 10-11v; bloccaggi rapidi: Mavic; finiture e colori: nero; prezzo indicativo: 1390 € . MATE-RIALI: cerchio: Maxtal (alluminio) con trattamento di anodizzazione profonda Exalith; corpo mozzo: anteriore carbonio-alluminio,posteriore alluminio, asse in alluminio; raggi: Zicral (alluminio) ruota anteriore e lato destro posteriore, carbonio con tecnologia Tra-comp posteriore lato sinistro; nipple: integrate, in alluminio, con tecnologia Fore . NOTE: fresatura Ism 40 sul cerchio; in vendita com-prensive di copertoncini Mavic Yksion Pro GripLink (anteriore) e Yksion Pro PowerLink (posteriore), 700x23c (190 g ciascuno) e700x25c (210 g ciascuno).

1390 €

Cerchio in lega con anodizzazioneprofonda che migliroa la frenata. E la fresatura accurata contiene il peso.

LEGGEREZZA E SICUREZZA DI FRENATA

profilo:medio-alto/ 40mm

. DATI GENERALITIPOLOGIA: profilo medio-altoUTILIZZO INDICATO: competizioni su qualsiasi percorsoALTEZZA CERCHIO: 40 mmNUMERO RAGGI: 16 anteriori radiali,20 posteriori incrociati lato cassetta, radiali lato sinistro GOMMATURA: copertoncinoMOZZI: Mavic, scorrimenti su cuscinetti registrabiliPESO RUOTA ANTERIORE: 670 g PESO RUOTA POSTERIORE: 875 g COMPATIBILITÀ RUOTA LIBERA: Campagnolo,Shimano/Sram 10-11vBLOCCAGGI RAPIDI: MavicFINITURE E COLORI: carbonio-biancoPREZZO INDICATIVO: 1590 €. MATERIALICERCHIO: carbonio 3K CORPO MOZZO: alluminioRAGGI: acciaio, a testa dritta, doppio spessoreNIPPLE: alluminio, integrati con tecnologia Fore. NOTETecnologia TG Max sul cerchio, che migliora lamodulazione dlela frenata e riduce lo spazio di arresto;in vendita con copertoncini Mavic Yksion Pro GripLink(anteriore) e Yksion Pro PowerLink (posteriore),700x23c (190 g ciascuno) e 700x25c (210 g ciascuno).

OTTIMIZZATE IN GALLERIAIn carbonio, a profilo medio-altodisegnato in galleria del vento.

RUOTE

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pesocoppia:1545g

gamma:altissima

profilo:differenziato

pesocoppia:1355g

gamma:altissima

GUIDA 2016GUIDA 2016consigli per gli acquisti

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Page 61: La Bicicletta dicembre 2015

“dedicata” attacco, curva manubrio e reggisella (visto che molto spessocompongono dei kit) e ancora una volta abbiamo suddiviso le gamme di appartenenza come segue: fino a 50 euro “entry-level”, 51-100 eurogamma “media”, 101-130 euro “alta”gamma, da 131 euro in su “altissima”gamma. Per le ruote, nell’intervallo 0-300 euro abbiamo inserito i modelli“entry-level”, tra i 301 e i 700 euro la

gamma “media”, tra i 701 e i 1200 eurola gamma “alta” e dai 1200 euro in su la gamma “altissima”. Per le guarniture,fino a 250 euro le abbiamo considerate“entry-level”, il range 251-450 eurogamma “media”, quello 451-800 euro “alta” gamma e da 801 euro“altissima” gamma. Poi, le selle: fino a 60 euro “entry-level”, il range 61-100euro gamma “media”, 101-180 euro“alta”gamma, 181 euro in su “altissima”gamma. Per le coperture (e da qui

RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO

l’accesso ai prodotti attraversodispositivi digitali come smartphone e tablet. Abbiamo inoltre inclusol’informazione che classifica le variebiciclette in base alla destinazioned’uso che di quella bici si può(principalmente) fare e, in questo senso,troverete quindi le bici “race” (cioèdestinate soprattutto alle competizioni),quelle da “granfondo” (principalmentevotate al comfort), le “aerobike”(aerodinamiche), le “gravel-bike” (cioè quei modelli a metà strada tra asfalto e ciclocross), ecc. Infine, per alcuni modelli abbiamo segnalatoquelle bici che si distinguono per ilrapporto qualità/prezzo e, in alcunicasi, abbiamo aggiunto il bollo“Consigliato per...”, con il motivosintetico del nostro consiglio. Tutti i modelli sono inseriti all’interno di cinque fasce di prezzo, che anchequest’anno, come l’anno passato,abbiamo definito nel modo che segue:0-1600 euro gamma “entry-level”, 1601-2600 euro gamma “media”, 2601-3400 euro gamma “medio-alta”,3401-5500 euro “alta gamma”, da 5501 euro in su “altissima” gamma. Passando ai componenti, anche qui il criterio che ha condotto alla scelta è il medesimo utilizzato per selezionarele bici intere. Ancora una volta abbiamodunque raggruppato in una pagina

parliamo di “new entry”), queste le fasce: fino a 25 euro “entry-level”, 26-40 euro gamma“media”, 41-50 euro “alta”gamma, da 51 euro“altissima” gamma. Per le calzature, fino a 80 euro “entry level”, da 81 a 150 euro gamma“media”, da 151 a 220“alta” gamma, da 200 euroin su “altissima” gamma.Infine, abbiamoconsiderato i caschi fino a 50 euro“entry-level”, da 51 a 100 euro digamma “media”, da 101 a 200 euro“alta” gamma, da 201 euro in su“altissima” gamma. Per occhialie abbigliamento non abbiamo invecedefinito fasce di prezzo così precise. Infine, una specifica: naturalmente, non è solo il prezzo che definisce la gamma di un prodotto, quindi si possono trovare prodotti con prezziche non corrispondono perfettamentealle fasce da noi indicate, magari, ad esempio, perchè sono prodotti con un ottimo rapporto qualità/prezzo,oppure, ancora, perché all’interno dellagamma di quel determinato marchio si configurano chiaramente in una“classe” differente. Insomma, una vera e utilissima Guida all’acquisto!

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Distribuito da: Campagnolo, via della Chimica 4, 36100 Vicenzatel. 0444/225500, fax 0444/225400, [email protected], www.campagnolo.com

peso:603g

gamma:altissima

peso:651g

gamma:alta

CAMPAGNOLO SUPER RECORD

TOP DI GAMMAA QUATTRO BRACCIL’assetto e la strutturadei bracci aumentanoleggerezza e spinta.

. DATI GENERALI: materiale corpo: carbonio con pedivelle internamente cave; sistema di costru-zione: monoscocca; corone: alluminio Cnc, con pin di risalita differenti a seconda delle combinazio-ni degli ingranaggi; perno: integrato, in acciaio, con standard di fissaggio Ultra-Torque; cuscinetti:ceramici con tecnologia Usb; peso: 651 g; prezzo indicativo: 570 € . DATI DIMENSIONALI: interas-se: 112/145 mm; dentature: 53-39, 52-36, 50-34; diametro perno: 25 mm; misure disponibili: 170, 172.5,175 mm . NOTE: design asimmetrico dei quattro bracci.

570 €

La particolarelavorazionedei pin di risalita ottimizzalo spostamento della catena sulle corone.

RISALITAFLUIDA

peso:683g

gamma:media

CAMPAGNOLO CHORUS

Architettura delcorpo, struttura e dimensioni sonoquelle di SuperRecord e Record.

ISPIRATAAI MODELLI TOP

. DATI GENERALI: materiale corpo: carbonio; sistema di costruzione: monoscocca, con pedivella de-stra e bracci internamente cavi; corone: alluminio Cnc, con pin di risalita differenti a seconda dellecombinazioni degli ingranaggi; perno: integrato, con tecnologia Ultra-Torque; cuscinetti: Campagno-lo; peso: 683 g; prezzo indicativo: 431 € . DATI DIMENSIONALI: interasse: 112/145 mm; dentature: 53-39, 52-36, 50-34; diametro perno: 25 mm; misure disponibili: 170, 172.5, 175 mm . NOTE: design asim-metrico dei quattro bracci.

. DATI GENERALIMATERIALE CORPO: carbonioSISTEMA DI COSTRUZIONE: monoscoccacon pedivelle internamente caveCORONE: alluminio Cnc con pin di risalitadifferenti a seconda delle combinazionidegli ingranaggiPERNO: integrato, in titanio, con standarddi fissaggio Ultra-TorqueCUSCINETTI: ceramici, con tecnologia CultPESO: 603 gFINITURA: carbonioPREZZO INDICATIVO: 799 €. DATI DIMENSIONALIINTERASSE: 112/145 mm DENTATURE: 53-39, 52-36, 50-34DIAMETRO PERNO: 25 mm MISURE DISPONIBILI: 170, 172.5, 175 mm. NOTEDesign asimmetrico dei quattro bracci.

CAMPAGNOLO RECORD

CAMPAGNOLO

431 €

799 €

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Distribuito da: Schwalbe Italia, via Verdi 3, 20041 Agrate Brianza (MI) tel. 039/6058078, fax 039/6056169, [email protected], www.schwalbe.com

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SCHWALBEDistribuito da: Schwale Italia, via Verdi 3, 20864 Agrate Brianza (MB) tel. 039/6058078, fax 039/6056169, [email protected], www.schwalbe.com

SCHWALBE G-ONE

. DATI GENERALI: destinazione d’uso: gravel/sterrato; tipologia: tubeless easy; diametro e sezione:700x35c; battistrada: scolpito; tubeless/tubeless ready: sì; peso indicativo: 400 g; colori disponibili: ne-ro; prezzo indicativo: 59.90 € . NOTE: disponibile anche nelle sezioni 27.5x1.50” (420 g) e 700x38c (460 g).

60 €

Scolpituragenerosa, ma bassa resistenzaal rotolamento.

DA GRAVEL-BIKESCHWALBE LUGANO

. DATI GENERALI: destinazione d’uso: asfalto; tipologia: copertoncino; diametro e sezione: 700x23c; bat-tistrada: slick; tubeless/tubeless ready: no; peso indicativo: 255 g (pieghevole), 325 g (rigido); colori di-sponibili: tutto nero, nero para, nero con bande gialle, blu, rosse, grigie e bianche; prezzo indicativo:17.90 € . NOTE: disponibile anche in versione con cerchietti pieghevoli (23.90 €).

18 €

Nuovo battistrada: righe più sottiliper un gripsuperiore.

ENTRY-LEVEL

SCHWALBEPRO ONE

. DATI GENERALI: destinazione d’uso: asfalto; tipologia: tubeless easy; diametro e sezione: 700x23c; bat-tistrada: slick e scolpito; tubeless/tubeless ready: sì; peso indicativo: 235 g; colori disponibili: nero; prez-zo indicativo: 69.90 € . NOTE: disponibile anche nelle sezioni 700x25c (255 g) e 700x28c (275 g); utilizza-bile anche con camere d’aria.

tipologia:tubelesse

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utilizzo:competizionipeso:235ggamma:altissima

70 €

Struttura ee materiali di di vertice declinatisu una copertura tubeless.

TUBELESS AL TOP SCHWALBE ONE

. DATI GENERALI: destinazione d’uso: asfalto; tipologia: copertoncino; diametro e sezione: 700x23c; bat-tistrada: slick; tubeless/tubeless ready: no; peso indicativo: 205 g; colori disponibili: tutto nero, nero conbande bianche, blu, rosse, grigie; prezzo indicativo: 52.90 € . NOTE: disponibile anche nelle sezioni 700x25ce 700x28c; disponibile anche in versione tubolare nelle sezioni 700x22c, 700x24c, 700x26c (84.90 €).

53 €

Un copertoncinopieghevoleutilizzato ancheda molti pro.

ALTE PRESTAZIONI

NOVITÀ2016

tipologia:tubelesse

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utilizzo:gravelpeso:400ggamma:altissima

NOVITÀ2016

tipologia:copertonci

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utilizzo:competizionepeso:205ggamma:altissima

tipologia:copertonci

no

utilizzo:cicloturismopeso:255ggamma:entry-level

NOVITÀ2016

COPERTURE

DEDA ELEMENTIDistribuito da: Deda Elementi, via Leonardo Da Vinci 21/23, 26013 Campagnola Cremasca (CR)tel. 0373/750129, fax 0373/751105, [email protected], www.dedaelementi.com

DEDA ELEMENTI SUPERZERO HB

268 €

peso:230g

gamma:altissima

. DATI GENERALI: materiale: alluminio 2014; lavorazione: forgiatura tridimensionale e Cnc; collarino: alluminio 2014, con viteria inCrMo; peso: 130 g (110 mm); colori e finitura: Black Matt Anodized, Pob (Polish On Black); prezzo indicativo: 98 € . DATI DIMEN-SIONALI: diametro cannotto: 1.1/8”; diametro morsetto: 31.7 mm; inclinazione: ±8°; misura stack: 40 mm; estensioni disponibili: da90 a 140 mm . NOTE: da utilizzare solo con curve in carbonio della Deda Elementi.

98 €

Lega di serie 2014 e forma a prismatriangolare per ottenere resistenza,aerodinamica e leggerezza.

RESISTENTE ED ELEGANTE

FILOSOFIA MODERNA DELLE CURVE D’ALTA GAMMACarbonio in forma aero e compatta: materiali e standardmorfologici sono quelli più gettonati tra i pro di oggi.

DEDA ELEMENTI SUPERZERO

. DATI GENERALIMATERIALE: carbonio UD SISTEMA DI COSTRUZIONE: monoscoccaPESO: 230 g (42 cm) COLORI DISPONIBILI: UD Carbon Matt,Pob (Polish On Black)PREZZO INDICATIVO: 268 €. DATI DIMENSIONALIDROP: 75 mmREACH: 130 mm

DIAMETRO CENTRALE: 31.7 mm DIAMETRO IMPUGNATURA: aeroMISURE DISPONIBILI: 42, 44, 46 cm (esterno-esterno)TIPOLOGIA CURVATURA: Rhm (Rapid Hand Movement). NOTEPassaggi cavi interni; compatibile con gruppi meccanici ed elettromeccanici.

. DATI GENERALI: materiale: carbonio UD; lavorazione: monoscocca;peso: 216 g (31.6 mm); chiusura morsetto: a due viti; colori e finitura: Pob(Polish On Black), UD Carbon Matt; prezzo indicativo: 159 € . DATIDIMENSIONALI: sezioni disponibili: 27.2, 31.6 mm; lunghezza fusto: 350mm; off-set: 21 mm . NOTE: compatibile con adattatori Deda Elementi perbatteria interna dei gruppi elettromeccanici Shimano.

159 €

peso:216g

gamma:altissima

DEDA ELEMENTISUPERZERO RS

NOVITÀ2016

NOVITÀ2016

NOVITÀ2016

peso:130g

gamma:media

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SELLE ITALIADistribuito da: Selle Italia, viale E. Fermi 2, 31011 Casella d’Asolo (TV)tel. 0423/541313, fax 0423/541300, [email protected], www.selleitalia.com

SELLE ITALIA FLITE TEKNO FLOW

359 €

UN MITO SENZA TEMPOÈ la versione più tecnoloigca della ricca famiglia Flite: scafo e telaio in fibra, peso superlight e foro di scarico al centro.

SELLE ITALIA MAX SLR GEL FLOW

. DATI GENERALI: materiale telaio: titanio; materiale scafo: nylon caricato di carbonio al 30 per cento;imbottitura: schiuma e gel; rivestimento: pelle naturale (versione nera), microfibra (versione bianca);larghezza: 145 mm; lunghezza: 275 mm; diametro telaio: 7 mm; peso: 250 g; colori disponibili: nero,bianco; prezzo indicativo: 135 € . NOTE: taglia L3.

peso:250g

gamma:alta

Dal 2016 il designè stato rivisto:è apparentato alla Max Flite.

SELLA IN GEL

SELLE ITALIA NOVUS SUPERFLOW

. DATI GENERALI: materiale telaio: titanio; materiale scafo: nylon caricato in carbonio al 30 per cento;imbottitura: schiuma; rivestimento: microfibra; larghezza: 146 mm; lunghezza: 278 mm; diametro telaio:7 mm; peso: 165 g; colori disponibili: nero; prezzo indicativo: 159 € . NOTE: disponibile nelle taglie S3 eL3.

159 €

Perfetta per chi ama la posizione bassa: da oggiè infatti anche in versione S3, per chi ha un’alta rotazione lombare.

FAVORISCE LA PRESA BASSA

NOVITÀ2016

peso:125g

gamma:altissima

NOVITÀ2016

peso:165g

gamma:altissima

NOVITÀ2016

. DATI GENERALIMATERIALE TELAIO: carbonio Carbo KeramicMATERIALE SCAFO: carbonio IMBOTTITURA: schiumaRIVESTIMENTO: microfibraLARGHEZZA: 145 mmLUNGHEZZA: 275 mmDIAMETRO TELAIO: 7x9 mm

PESO: 125 gCOLORI DISPONIBILI: neroPREZZO INDICATIVO: 359 €. NOTEClassificata come L2 nella scala ergonomicaID Match (utenti con bacino largo e con mobilità lombare nella media).

135 €

SELLE

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GIRODistribuito da: Larm, via Puccini 4, 40055 Villanova di Castenaso (BO)tel. 051/6053020, fax 051/6053411, [email protected], www.larm.it, www.giro.com

GIRO EMPIRE SLX

329 €

IL VINTAGE TECNOLOGICO Questa calzatura è stata realizzata in un blocco unico, favorendo un’ottima vestibilità e prestazioni eccellenti.

GIRO EMPIRE CC

. DATI GENERALI: destinazione d’uso: corsa strada; materiale tomaia: microfibra traspirante Evo; tipo-logia allacciatura: lacci; materiale suola: Easton EC90 carbonio unidirezionale; battistrada: n.d.; com-patibilità attacco-tacchetta: n.d.; numeri disponibili: 39-46; peso indicativo: 215 g; colori disponibili:rosso-nero, argento riflettente, bianco-nero, giallo fluo-nero; prezzo indicativo al pubblico: 299 € .NOTE: tacco sostituibile.

peso:215g

gamma:altissima

299 €

La tomaia traspirante monta una suola in carbonio.

TOMAIA IN EVOGIRO APECKX II

. DATI GENERALI: destinazione d’uso: corsa strada; materiale tomaia: microfibra traspirante di altaqualità; tipologia allacciatura: chiusura a cricchetto e cinturino centrale con sistema di regolazione;materiale suola: nylon DuPont; battistrada: n.d.; compatibilità attacco-tacchetta: n.d.; numeri disponi-bili: 39-47; peso indicativo: 275 g; colori disponibili: nero-rosso; prezzo indicativo: 139 €.

139 €

Tomaia traforata e punta rinforzata per la nuova Apeckx II.

TRASPIRANTE E SICURA

. DATI GENERALIDESTINAZIONE D’USO: corsa stradaMATERIALE TOMAIA: microfibra traspirante Evo Fiber.TIPOLOGIA ALLACCIATURA: con lacci MATERIALE SUOLA: Easton EC90 SLX II carbonio unidirezionaleBATTISTRADA: n.d.COMPATIBILITÀ ATTACCO TACCHETTA: n.d.

NUMERI DISPONIBILI: 39-46PESO INDICATIVO: 175 gCOLORI DISPONIBILI: nero-lime, nero-bianco,anodizzato-rosso.PREZZO INDICATIVO: 329 €. NOTE Innovativa costruzione in un solo pezzo; ottime vestibilità e dispersione di calore e umidità.

NOVITÀ2016

peso:175g

gamma:altissima

peso:275g

gamma:media

NOVITÀ2015 NOVITÀ

2016

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CALZATURE

CASTELLIDistribuito da: Manifattura Valcismon, via Marconi 81/83, 32030 Fonzaso (BL) tel. 0439/5711, fax 0439/56436, www.castelli-cycling.com

La maglia Gabba rappresenta l’identitàdel marchio basato su innovazione, performance, creazione di prodotti che cambiano il modo di vestire dei pro.

138

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Page 62: La Bicicletta dicembre 2015

>> CONSIGLI PER I CICLOAMATORI

58

IN PRATICA <<BIOMECCANICA

Vi apprestate a scegliere unbiomeccanico per individuare la migliore posizione in sella?Ricordate allora che, tra i tantirequisiti che il tecnico dovràavere, ce n’è uno che, puressendo molto importante, è spesso sottovalutato. Il tecnicobiomeccanico dovrebbe essereinfatti un soggetto con specifiche

conoscenze di anatomia.Sembrerebbe scontato, ma nonlo è affatto, vista la mole ditecnici improvvisati di cuiabbondiamo soprattutto inItalia... Una rilevazione completanon si basa infatti soltanto suformule e parametri preimpostati(e molte volte impostati solo sudue dimensioni), in quanto si

deve prima di tuttovalutare il soggettonella sua essenzafisica, fatta anche didismetrie, flessibilitàarticolare,disponibilità dimassa muscolare evia dicendo, cioèparametri che la solaanalisi meccanicanon può certoconsiderare.

>>LE COMPETENZE ANATOMICHE DEL TECNICO

ALLENAMENTO

Se il vostro obiettivo è andare forte già dalle primissime gare o granfondo stagionali (quelle che, per intenderci, iniziano a finefebbraio-inizio marzo), dicembre è già un mese nel quale occorrelavorare sul serio. Ricordate, però, che quello natalizio è ilperiodo dell’anno meno adatto per effettuare lavori di qualità, siaperché le condizioni meteo e di luce sono le peggiori, sia perché,soprattutto, si va incontro al lungo periodo delle festività. Insintesi: se a dicembre riscontrate difficoltà nell’approcciare unatabella di lavoro “seria”, è sicuramente meglio rimandare i lavoria gennaio, perché impegnarsi in maniera altalenante in questoperiodo significherà ottenere poco da quelli che comunque sono isacrifici che si effettuano con le ripetute.

A meno che nonabbiate la fortuna di utilizzare una bicicon trasmissioneelettromeccanica, unaguarnitura a coronasingola è quanto dimeglio possa esserci nel ciclocross, visto checon il fango è spessodifficile azionare laderagliata o, peggio,l’azione della cambiata può talvoltadeterminare il “salto” di catena. Considerate, poi, che“stressate” come sono dai colpitrasmessi da terreno, le dita nonhanno la forza necessaria perazionare la deragliata (questoproblema non si pone se latrasmissione è elettromeccanica).

Qual è la dentatura migliore per chi sceglie l’opzionemonocorona? Ovviamentedipende dal grado diallenamento, ma in generale leopzioni più consigliate sono due:la 38 o la 40 denti.

Se avete appena acquistato unagravel bike e state prendendodimestichezza con la guida infuoristrada, sappiate chel’approccio alle curve è senzadubbio l’aspetto più importanteda considerare. Sui terrenisdrucciolevoli o sterrati le coseda fare (e quelle da non fare)sono essenzialmente due.Rispetto a un’analoga situazionecon fondo asfaltato, le traiettorieda definire devono essere moltopiù larghe e “aperte”, e questo siain ingresso che nell’uscita dicurva. Non dimentichiamo, poi,che nel gravel biking anche lecurve in salita possononascondere delle insidie a causadel fondo sdrucciolevole: perdiminuire i rischi occorre alloralimitare al minimo l’andatura infuorisella e preferire sempre unassetto seduto, ancora meglio secon il peso del corpo arretrato,così da caricare preferibilmenteil retrotreno e avere unamaggiore aderenza della ruotaposteriore sul terreno. Eventuali

perdite di controllo delmanubrio, infatti, si correggonomolto meglio di perdite dicontrollo della ruota posteriore,che nel migliore dei casiobbligano al piede a terra.

STILE DI GUIDA

>>LE CURVE CON LE GRAVEL BIKE

>>RIPETUTE A DICEMBRE ?

>>CICLOCROSS E CORONA SINGOLATECNICA

Page 63: La Bicicletta dicembre 2015

59

In inverno e, in genere, con lebasse temperature, è normaleche, uscendo in bicicletta, sipercepisca poco lo stimolo dellasete. Eppure l’idratazione in biciè fondamentale anche con ilfreddo: la sudorazione ètutt’altro che assente e lacontrazione muscolare hacomunque bisogno di acqua perrealizzarsi fisiologicamente.Diciamo, allora, che se in estateil consiglio è bere un sorso ogni

7-8 km, in inverno questointervallo si allungherà a 15-20km, e se ad allontanarvi dal bereè la temperatura fredda delliquido nella borraccia, unasemplice borraccia termicabasterà a ovviare il problema.Ricordate, invece, che la carenzadi acqua con le bassetemperature espone molto di piùil fisico all’attacco dei virus.

Come deve esserel’ambiente nel quale sisvolgono gliallenamenti sulcicloergometro? La stanza - o, più spesso, il garage - deveessere arieggiato,ma non ventilato. Ancora megliosarà posizionare adebita distanza (2-3 m) unventilatoreazionato allaminima potenza, che aiuterà a fare evaporare il sudore.Importante sarà evitare le folate di vento improvvise, che potrebbero davvero far malealla salute. La temperatura dell’ambientedovrebbe essere compresa tra i 16e i 20°, ma, soprattutto, il grado diumidità non dovrebbe esseretroppo elevato, perché

in questo caso la sudorazioneaumenterebbe ancora di più. Non dimenticate poi di teneresempre a portata di mano una borraccia o una bottigliad’acqua. A meno di non faresessioni indoor particolarmentepesanti, gli integratori salini nonservono: l’importante è bere unsorso d’acqua a cadenza fissa, ogni 5-8 minuti.

IN BICI TECNICASALUTE

Ci sono alcuni produttori di ruoteche nelle loro schede tecnicheindicano espressamente un limite di peso per i loro prodotti, in genere 80-100 kg. Questo limite, ovviamente, nonsignifica che pesando 1 o 2 kg in

più quel set diventerà subitopericoloso da utilizzare, mapiuttosto che quella ruota ècostruita con materiali e strutturache sono stati testati e collaudatisolo fino a quel determinato caricoe che, andando oltre, il produttorenon si assumere responsabilità incaso di rottura o, peggio, diincidente. È improbabile parlare dirischio assoluto se si oltrepassa dipoco il limite indicato, ma certo è che quando il produttore segnalaun peso limite per una sua ruota (e, di solito, si tratta di modelli dascalatori), avvicinarsi a questolimite significa quanto mento averescelto un modello che non si addicealle proprie caratteristiche. Questo è un ulteriore motivo perrispettare attentamente leindicazioni del costruttore nelmomento in cui si va a scegliereuna nuova ruota.

>>EMORROIDI E SELLEUn’opinione abbastanzadiffusa vuole che quando sisoffre di emorroidi bisognautilizzare determinati tipi di selle che, scaricando lapressione sulle parti molli,aiutano a far regredire il gonfiore delle vene del canale anale (queste,appunto, sono le emorroidi).Tutto questo èsostanzialmente nonveritiero e, allo stesso modo,è sbagliato credere che cisiano determinati tipi diselle che favoriscono o meno

l’insorgere di questaproblematica. La terapiamigliore per il ciclista chesoffre di emorroidi è ilriposo, magari coadiuvatodall’impiego di pomate ofarmaci vasocostrittorispecifici. Durante laconvalescenza saràcomunque meglio dedicarsiad attività sportivealternative come, adesempio, la corsa a piedi,perché l’esercizio fisico è un’ottima soluzione perrisolvere il problema, manon certo quello con la bici...

ALLENAMENTO

>>L’AMBIENTE PER I RULLI

>>IL LIMITE DI PESO PER LE RUOTE

>>BERE D’INVERNO

Page 64: La Bicicletta dicembre 2015

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Page 65: La Bicicletta dicembre 2015

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61

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TECNICA

È il top della Casa olandese: un trainer interattivo con struttura a trasmissione diretta. Si utilizzasmontando la ruota e collegando la bici direttamente all’unità di resistenza. Anche senzaalimentazione, il realismo dellesensazioni percepite pedalando è eccellente e incredibile è lasilenziosità garantita anche ad altiregimi. La connessione facile e ampiacon i dispositivi digitali fa il resto e rende questo trainer perfetto non solo per il pro, ma anche per l’amatore che vuole allenarsiseriamente senza annoiarsi.

Page 66: La Bicicletta dicembre 2015

discesa: fino a una pendenza del 5 per cento, il Neo Smartriproduce infatti le stesse condizionidi inerzia applicata ai pedali che si percepiscono quando la bici, e con questa latrasmissione, è in discesa. Naturalmente, anche nel caso in

cui si vuole utilizzare ilNeo Smart per effettuaresedute di allenamento che simulino la pianuraoppure la salita, ilrealismo percepitodall’utilizzatore saràgarantito: l’unità di

resistenza sarà capace di simulareuna potenza applicata che arriva almassimo a 2200 watt (che, perintenderci, è un livello che neanche imigliori velocisti al mondo riescono araggiungere in volata...) e, nel casospecifico della simulazione dellasalita, il trainer riesce a riprodurreascese con pendenze fino al 25 percento.

IL FUNZIONAMENTOL’unità di resistenza del Neo Smart è di tipo magnetico. Più nel dettaglio,a gestire la rotazione del voluminosovolano in acciaio sono dei magneti,32 per l’esattezza, che ruotanoattorno a bobine. Il sistema, infatti, è strutturato affinché la resistenzaapplicata, e con essa la forzafrenante, aumentiall’aumentaredell’energia elettrica chesi crea attraverso lebobine. Questo significache, per funzionare, ilNeo Smart non necessitadi alcuna alimentazioneinterna, ma il sistema si autoalimentacon la rotazione stessa del volano. A cosa serve allora l’alimentatore che si trova in dotazione con iltrainer? La sua funzione è soloquella di simulare nella maniera più verosimile possibile quellesituazioni o, meglio, quei programmi,nei quali capita di pedalare in

l Neo Smart è tra i prodottiche allo scorso Eurobikehanno ricevuto il prestigiosoEurobike Awards. Di certo, il motivo di questo

riconoscimento non sta solo nelleforme avveniristiche di questo trainer,in quanto la principale innovazioneche contraddistingue questo nuovoprodotto, che è subito diventato il topdella collezione della olandese Tacx, è il sistema di fissaggio della bici sultelaio, che al posto del classicorullino sul quale scorre la ruotaposteriore presenta adesso uncorpetto ruota libera che èdirettamente collegato all’unità diresistenza interna e sul quale poi l’utente monterà il pacco pignoni adatto al caso. A riguardo, occorre una precisazione:Tacx non è il primo produttore almondo a introdurre un trainer conun’architettura a trasmissione diretta,ma, senza scendere nell’ambito dellacomparazione, vi diciamo che la Casaolandese si è avvicinata allatrasmissione diretta in grande stile,con un trainer che nella prova ci hastupito per l’incredibile realismo chetrasmette il suo utilizzo e, assieme a questo, per l’estrema silenziosità.

STRUTTURA ALAREIl telaio del Neo Smart ha unastruttura davvero originale e unica nel suo genere: la piattaforma diappoggio prende corpo attraverso le due “ali” pieghevoli che servonoperaltro a rendere particolarmentecompatto il trainer quando non lo si utilizza (26x60x45 cml’ingombro nella configurazionechiusa), mentre, una volta dischiusecon il loro pratico meccanismo a scatto, le ali diventano le due staffe di appoggio al suolo, che siconfigura con la sua ampia sagomapentagonale con base maggiore di 73 cm, base minore di 35 cm e latiobliqui di 60 cm. Tutta la struttura èrealizzata in una lega metallica moltoleggera, con un’elegante finituragrigio scura e con la sezione verticaledestinata ad alloggiare il volano,l’unità di resistenza e, appunto, il corpetto ruota libera sul quale si andrà a montare il pacco pignoni adatto al caso.

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Assieme al trainer Neo Smart, Tacx ci ha

inviato in redazione una serie di accessoriopzionali compatibilicon il cicloergometro.

1 - L’antennadell’Upgrade Smart,

il dispositivo che,attraverso il software

proprietario TacxTraining Software,consente a tutti gli

utenti che non possono(o non vogliono)

utilizzare smartphoneo tablet di fruire delle

funzionalità interattivedel trainer attraverso

un computer. 2 - L’antenna di

ricezione dell’UpgradeSmart si collega al

computer via Usb: la

compatibilità è solocon sistemi operativiWindows e il prezzo

è 179 euro.3 - Per proteggere il

telaio dal sudore e perriporre il tablet, Tacx

ha pensato a un pratico“tappeto” tergisudore

che si ancora almanubrio

e al reggisella. Il costo è di 22.40 euro

ACCESSORIE DETTAGLI

1

3

2

4

4 - Un dettaglio sul corpettoruota libera fornito in

dotazione con il trainer: hauna calettatura particolare,

compatibile con trasmissioniShimano, Sram e Campagnolo

10-111v. In merito allacompatibilità del telaio con le

varie bici, il Neo Smart èutilizzabile sia con le bici

“road” con battuta posterioreda 130 mm sia con le mtb con

battuta da 135 mm.

Page 67: La Bicicletta dicembre 2015

L’INTERAZIONE DIGITALEPassiamo adesso all’interazione con i dispositivi digitali. La componenteelettronica dell’unità di resistenza è provvista di un dispositivo ditrasmissione dati Ant+ e Bluetotoh, e questo significa che il trainer riesce a comunicare con tutti i tablet e glismartphone provvisti degli stessiprotocolli. In questo modo sipotranno monitorare tutti i dati di performance tipici delle seduteindoor di alto livello, compresecadenza e potenza. Ma il Neo Smartsi può utilizzare anche senzaconnetterlo a dispositivi digitalie comunque, anche in questo caso,l’unità di resistenza assicurerà lestesse realistiche sensazioni diutilizzo che si provano nelle altre modalità “interattive”.Il Neo Smart è in vendita a 1499 euro. �

LACONFEZIONEINCLUDE ILSUPPORTORUOTAANTERIOREPERGARANTIREALLA BICIL’ESATTACOMPLANA-RITÀ CON IL TERRENO.

63

Nelle tre foto in alto, il telaio del Neo Smart nella configurazione aperta e in quella chiusa: nel primo caso, l’ampia area di appoggio assicura una stazione stabiledella bici; nel secondo, i 26x60x45 cm di ingombro consentono di riporre il trainer anche in luoghi piccoli nei periodi di inutilizzo. Qui sopra, tre “screenshot” trattedai possibili utilizzi interattivi del Neo Smart. La prima schermata è relativa all’applicazione Tacx Training, utilizzabile con smartphone e tablet, che permette divisualizzare e tenere sotto controllo tutte le principali informazioni relative alla seduta di allenamento. Sempre con l’applicazione è inoltre possibile utilizzare iltrainer in modalità virtuale, cioè visualizzare sul display la riproduzione digitale del percorso che si è scelto di effettuare. Tali funzionalità aumentano in caso diutilizzo del software Tacx Training (ultime due foto): in questo caso, ad esempio, è anche possibile ingaggiare gare con altri concorrenti, sia concorrenti virtualigenerati dal software, ma anche concorrenti reali che in quel momento stanno pedalando sul Neo Samrt anche dall’altra parte del mondo...

L’APPLICAZIONE E IL SOFTWARE DEDICATI

Per utilizzare il Neo Smart abbia-mo montato sull’unità di resisten-za una bici con trasmissione Shi-

mano a 11 velocità. Abbiamo utilizzatoil trainer accoppiandolo con uno smar-tphone attraverso l’applicazione TacxTraining App, l’utilizzo della quale è ve-loce, intuitivo e molto semplice nono-stante le numerose informazioni forni-te. I dati di cadenza e potenza (cioè i pa-rametri più importanti per effettuare al-lenamenti evoluti) sono trasmessi conuna grande precisione, così come le va-riazioni di cadenza o potenza applicatasono aggiornate e visualizzate con gran-de velocità sul display. Ma gli aspetti chepiù favorevolmente ci hanno colpito diquesto trainer sono di sicuro quelli lega-

ti al funzionamento dell’unità di resisten-za. Tanto per cominciare, le sensazionipercepite mentre si pedala sono incre-dibilmente simili a ciò che effettivamen-te si prova su strada e quel che è più im-portante è che la fluidità dell’azione ri-mane tale sia che si pedali ad alta caden-za utilizzando rapporti “corti” sia che siinnestino moltipliche lunghe e si pedalipiù “di forza”. Passiamo ora al capitolo “rumore pro-dotto”, che su un trainer è un aspettocruciale: la silenziosità del Neo Smart èsbalorditiva e anche in questo caso ciòche stupisce è che il rumore rimane bas-so anche quando si applicano alte ca-denze o si spinge sui pedali raggiungen-do alte velocità.

Produttore: Tacx, www.tacx.com Distributore: Ciclo Promo Components, tel. 0423/1996363, fax 0423/1996364, [email protected]

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Page 68: La Bicicletta dicembre 2015

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Page 69: La Bicicletta dicembre 2015

Italia, capitale mondiale del doping: qui vivrebbe (e opererebbe) la maggior partedei dopati e di dopatori delpianeta. Nello sport e nelciclismo in particolare.

Possibile? Credibile? Così sembrerebbeanalizzando una serie di dati edocumenti resi pubblici negli ultimimesi dalle autorità sportiveinternazionali e francamenteimbarazzanti. Il primo dato: il numero di casi esplosinel ciclismo nel corso del 2015. Alloscorso 28 settembre, l’Uci ne ha censitiufficialmente dodici a livelloprofessionistico e cinque di questiriguardano atleti italiani. Da notare che i cinque sono tutticorridori di “fascia alta”, mentre gli altri sette sono soggetti che definire“professionisti” è difficile: ad esempio,l’indonesiano Matnur Matnur(clenbuterolo) o il cileno Oyarzun (FG-4592) o il bulgaro Nedev (steroidi o stimolanti). In compenso, tra i dodici c’è ancheRamon Carretero (Epo), il panamense -italiano d’adozione -ingaggiato dalla toscanaSouthwest perchéportava in dote i soldi delricco papà. Carettero è stato beccato prima del Giro d’Italia, cheperaltro aveva lasciatodopo due tappe perpessime condizioni di salute e incapacità di tenere le ruote del gruppo. Insomma, metà dei

dopati del mondo nel ciclismo sonocosa nostra.Il secondo dato: i sessantaprocedimenti (nella maggior parte dei casi nei confronti di amatori, ma anche di giovanissimi e dilettanti)attivati dalla Procura Antidoping del Coni nel corso del 2015. Un numero incredibile.Il terzo dato: i sessantuno italiani (su 114 totali) inseriti nella lista degli“indesiderabili”, l’elenco reso noto dalla Wada lo scorso 14 settembre con cui si mettono in guardia gli atleti rispetto alle persone da non frequentare per evitare squalifiche. In questa lista l’Italia la fa da padrona e non solo con le celebrità come i Ferrari o i Santuccione.Insomma, tutto sembra dipingere una terra dove il doping regnaincontrastato, tutto pare farci tornareindietro di anni rispetto al fronte più avanzato della lotta agli aiutifarmacologici. Ma è davvero così? k

A T T U A L I T À

UNA

DI

65

DOPATI?NAZIONE

FRANCESCO REDA

Cinque (più uno) dopati italiani sui dodici beccati dall’Uci nel 2015. E tra i 124 “infrequentabili” Wada i nostri sono 61. L’Italia è la patria del doping? Non dipende anche dal fatto che siamo molto attivi nel cacciare e punire chi fa il furbo? Proviamo a scoprirlo.

di Marco Bonarrigo

TRA LE “NAZIONIGUIDA” DEL CICLISMO, L’ITALIA È LA SOLACHE CONTINUA A PRODURREDOPATI A CICLOCONTINUO. COME NOI SOLOSUDAMERICANI,RUSSI E KAZAKI.

Page 70: La Bicicletta dicembre 2015

metodo didetenzione, è statatrovata Epo.Evidente-mente l’atleta eraconsiderato“target” per via delleoscillazionidi passaportobiologico

o per altri motivi. Anche da Caruso silenzio assoluto.Il quarto caso è quello, notissimo, diLuca Paolini e della sua positività allacocaina rilevata durante il Tour deFrance. Dei cinque, Paolini è l’unicoad avere in qualche modo “spiegato” il suo caso, parlando di “problemapersonale” e assumendosi tutte le colpedel caso. Da notare che l’Uci ha decisodi non sospendere la Katusha, alcontrario dell’Androni e a dispetto del fatto che il provvedimento dovrebbescattare automaticamente «nel caso di due notifiche di positività nell’arco di un anno» e non di due controllipositivi. Due pesi e due misure a favoredei potenti russi e contro i piccoliitaliani?Il quinto caso è quello di FrancescoReda, cosentino, 33 anni, sorprendente(a dir poco) secondo ai CampionatiItaliani di Torino dietro VincenzoNibali. Reda, squalificato nel 2013 per un mancato controllo, una lungacarriera in squadre di secondo o terzopiano (a parte due stagioni in QuickStep), è stato beccato per Epo Nespproprio ai Campionati Italiani.Reda è uno che in otto anni di carrieranon ha nemmeno sfiorato una vittoria,ma che a Torino ha dato filo da torcerea Nibali, evidentemente non servendosisoltanto delle sue forze.C’è poi un altro caso che in realtà è un“sospeso” dell’autunno 2014, ovvero ilgiudizio nel merito del “casotestosterone” che ha coinvolto MauroSantambrogio al rientro dopo la lungasqualifica del 2013. Santambrogio, vistala mala parata, nel frattempo halasciato l’attività e si occupa di allenarecicloamatori. Ricordiamo che il suocaso, come tutti gli altri, non sarà piùtrattato dal Tna del Coni, ma dalTribunale Antidoping Uci.

LE RAGIONIDI UNA “EPIDEMIA”A cosa attribuire questi casi? Paolini - si spera - chiarirà all’Uci se la sua è una dipendenza “festiva”oppure se si tratta di un prodotto il cui uso è correlato all’attività sportiva,

I CINQUE (PIÙ UNO)POSITIVI DELL’ANNOIl 2015 ci ha dunque portato in dote cinque non negativi ai controlliantidoping, tutti per sostanze pesanti.Davide Appollonio (attualmenteAndroni, ex Cérvelo, ex Sky, ex Ag2R) è stato beccato positivo per Epo lo scorso 14 giugno in uncontrollo a sorpresa. Molisano, 26 anni, aveva vinto qualcosina aldebutto tra i professionisti e poi piùnulla. Dopo la notizia della positività è stato citato in giudizio dall’Androni,con richiesta di risarcimento di 100.000 euro, come da clausola del contratto di lavoro. Da partedell’atleta nessun commento, nessuntentativo di giustificazione. Saràsqualificato, presumibilmente perquattro anni, come prevede il nuovocodice Wada.Fabio Taborre è stato beccato neglistessi giorni del compagno di squadraAppollonio, ma per una sostanzadiversa e ancora più inquietante: Fg-4592, una molecola che emulal’Epo, sotto sviluppo per curare leanemie gravi e non ancora incommercio. Taborre ha 30 anni e indieci anni di carriera ha viaggiato trapiccoli team abruzzesi e toscani,cominciando e finendo con il teammanager Gianni Savio che ha chiestoanche a lui i 100.000 euro dirisarcimento. Vittorie poche e lontanenel tempo. Anche da lui nessunaspiegazione o giustificazione. Il suocaso, dal punto di vista giudiziario, è il più interessante: Taborre può e dovrebbe spiegare ai magistratiordinari e sportivi chi gli ha fornito una molecola che è ancora in fase di studio clinico, permettendo difrenare un commercio inquietante che evidentemente è in corso nel nostro Paese. Le positività di Appollonio e Taborrehanno indotto l’Uci a comminareall’Androni la sospensione di un mesedall’attività (la prima nella storia)prevista dal Codice Antidoping 2015.

I DUE CASI (FAMOSI)DEL TEAM KATUSHAIl terzo caso è quello di GiampaoloCaruso, corridore di fascia alta. L’uomodella Katusha è stato incastrato da uncontrollo “postumo” chiesto dall’Uci suun campione di urina congelato il 27 marzo 2012 nel quale, con un nuovo

66

UNA

DI DOPATI?NAZIONEA T T U A L I T À

RESTIAMO UNA DELLE POCHE NAZIONIDOVE UNAPROCURASPORTIVAINDAGA INCONTINUAZIONESUI NON TESSERATIE LI MANDA A PROCESSO.

LUCA PAOLINI

RAMON CARRETERO

Page 71: La Bicicletta dicembre 2015

DUE PESI E DUE MISURE

Ferrari inibito a vita,Fuentes libero di

lavorare; Androni sospesa in

base alle nuoveregole, Katusha,

invece, “salvata” daigiudici dell’Uci...

67

dove a volte viene usato come“inibitore della fatica”, in combinazionee con altre sostanze nonnecessariamente illecite come gliantidolorifici. Utilizzi del genere sonostati registrati in Francia e Belgio, e nonsolo nel ciclismo.I casi Taborre, Appollonio e Reda, salvosmentite, sembrano averecaratteristiche simili tra loro: corridorinon più giovani che cercano di restarea galla e, per farlo, ricorrono allafarmacologia. Certo, assumere Epo osimili nel 2015 pensando di farla francaè davvero una mezza follia. Non è uncaso che, a parte loro, a venire beccatiper ormoni peptidici sono ormai soloatleti del terzo e quarto mondo. Cosapassava loro per la testa? A che puntobisogna arrivare per sottoporsi a una“roulette russa” del genere? Qual è ladimensione di lavoro del professionista

di medio e basso livello nel ciclismoitaliano?E poi, venendo a Ramon Carretero,come fa un team italiano che ha unawild card per il Giro a ingaggiare unatleta che palesemente non ha irequisiti fisici per fare il professionista?Come può non immaginare che costui -per restare a galla - non rischi diricorrere a sostanze proibite? Che tipodi controllo medico ha messo in atto la squadra nei suoi confronti, anche per tutelarsi dai rischi? Non dimentichiamo che negli ultimianni il gruppo di Citracca ha giàregistrato casi di doping, partendo da Di Luca e arrivando a Santambrogioe poi a Rabottini.Su Caruso difficile dare giudizi: ilsiciliano ci ha messo anni per uscireindenne dall’Operacion Puerto e ora si trova imbrigliato in una vicenda k

Nel riquadro a sinistra troviamo gli atleti attualmente squalificati, mentrein quello a destra quelli in attesa di giudizio dopo la positività da partedell’Uci. I nomi degli italiani sono evidenziati in giallo. Manca FrancescoReda, il solo ad avere subito un controllo diretto da parte del Coni. Con il

nuovo regolamento, tutti verranno giudicati dal nuovo Tribunale Interna-zionale Antidoping Uci. Per le sostanze “pesanti”, la normativa prevedequattro anni di squalifica alla prima violazione e la radiazione in caso direcidiva.

� TANTI AZZURRI TRA GLI SQUALIFICATI E I “SOSPESI” �

FABIO TABORRE

Page 72: La Bicicletta dicembre 2015

decisamente più rognosa. Perché ormaiuna cosa è chiara: chi si dopa rischia diessere beccato (e di pagare) anche adanni di distanza dai fatti. GiampaoloCaruso e Luca Paolini erano anche duecolonne della nazionale di DavideCassani: anche la maglia azzurra èrimasta coinvolta nel loro tracollo.

GLI “INFREQUENTABILI”:PERCHÉ TANTI ITALIANI?

C’è poi la questione degli“infrequentabili”. Il primo problema,infatti, è come definirli. Tecnicamentesono, appunto, infrequentabili. I 114 uomini (solo tre le donne) che,per la prima volta nella storia, l’AgenziaMondiale Antidoping (Wada) hainserito lo scorso 14 settembre in unalista nera ufficiale. La “Prohibited Association List”(http://tinyurl.com/nuec8xq) elencanomi e cognomi di coloro che nessunatleta al mondo può frequentare, penauna squalifica di un anno alla primainfrazione e di due alla seconda.Medici, paramedici, allenatori, ex atleti, massaggiatori oppure praticonia vario titolo (congiunti degli atletiinclusi) che hanno avuto una sanzionesportiva - permanente o temporanea - per fatti di doping da parte di un’autorità sportiva. Una lista che per la Wada ha lo stessovalore di quella dei farmaci o dei metodi dopanti: se te ne servi sei fuori e sei nei guai. E la primasorpresa, clamorosa, riguarda lapresenza degli italiani: sono 61 su 114,il 54 per cento. Si tratta di medicicelebri come Michele Ferrari, il “Dottor

Mito”,l’abruzzeseSantuc-cione,il romagnoloBianchi, tuttiinibiti a vita. Ma ci sonoancheFiorenzoBonazzi (finoal 2018),l’ematologocoinvolto nelcaso delle“trasfusioni

all’ozono” al campione del mondoAlessandro Ballan, il veneto Lazzaro(2016) o l’emiliano Lugli (2017).Presenti il farmacista mantovanoNigrelli (inibito a vita), noto per il “casoLampre”, e l’ex medico federale delciclismo Posabella (2017). Ma ci sonoanche gli ex corridori professionistiMariano Piccoli (fino al 2016) e BrunoLeali (a vita), per quello che hannofatto come tecnici di team giovanili.Tra gli stranieri molte celebrità, come il“fiancheggiatore” spagnolo diArmstrong Luis Garcia dal Moral, il grande capo dei marciatori russiViktor Kolenikov, il medico del teamgiamaicano di calcio Carlton Fraser, il nigeriano Lee Evans, ex stelladell’atletica e oggi medico, il dottore del team coreano di calcioNam Jong Ae. A nessuno di loro gli

atleti tesserati potranno rivolgersi perprogrammi di allenamento, consulenze,stage, visite. Gli elenchi sono statiformati sulla base delle indicazioniprovenienti dalle agenzie antidopingnazionali e verranno aggiornatimensilmente o quando se ne sentirà la necessità.

PAGHIAMO (ANCHE) L’INERZIA DEGLI ALTRIE la massiccia presenza degli italiani?Siamo davvero una centrale deldoping? In parte sì, ma siamosoprattutto un Paese in cui tra controlliantidoping, attività investigativa egiustizia sportiva del Coni, chi sbagliaviene realmente sanzionato. L’idea èche se lo stesso meccanismo fosseutilizzato anche all’estero, lapercentuale di italiani coinvoltiscenderebbe parecchio. Basti pensare che nella lista mancanopersonaggi del calibro di EufamianoFuentes (il cervello dell’OperacionPuerto), mai sanzionato dalla giustiziasportiva spagnola. In Spagna, come inmoltissimi altri Paesi, una condannapenale non porta a un processosportivo. Da noi, invece, la giustiziasportiva mette spessissimo una pezzaalle lentezze della giustizia ordinaria,che si traduce in sistematicaprescrizione. E, a volte, è più efficacedella giustizia penale. Pensiamo, adesempio, al Rebellin squalificato perdoping in sede sportiva e a quelloassolto, anni dopo, in sede penale.Sono due procedimenti diversi edentrambi perfettamente legittimati.Il Tribunale Nazionale Antidoping traepiena consapevolezza della colpadell’atleta dai referti delle analisi, quellosportivo cerca anche il dolo chel’imputato può tentare di provare. Tutto questo ci permette di dire che lasituazione in Italia è sicuramente grave,ma, in un certo senso, più sottocontrollo che in altre nazioni. Ci si dopa molto, moltissimo, e a voltein maniera quasi suicida, considerandoquanto sofisticati sono gli attualicontrolli antidoping e come funziona ilpassaporto biologico. Questo doping esasperato è retaggiostorico, ma anche frutto di unasituazione di crisi economica, tecnica emorale specificatamente italiana, checonduce molti a gesti quasi disperati.Ma il meccanismo dei controlli restapiù massiccio e più attivo di quello diPaesi (Spagna, Russia, quellidell’America Latina) dove, rispetto alfenomeno doping, si fa spesso finta dinulla. E questo, ipotizzando che lenuove generazioni spazzino via leabitudini di quelle vecchie, può farcisolo ben sperare. �

68

A T T U A L I T À

DOPPIAPOSITIVITÀALL’ANDRONI,SOSPESA PER UN MESE DALL’UCI.TABORRE HAASSUNTO FG-4592,UNA ”SIMIL EPO”IN FASE DI STUDIOCLINICO: DOVE SE L’È PROCURATA?

DAVIDE APPOLLONIO

GIAMPAOLO CARUSO

UNA

DI DOPATI?NAZIONE

Page 73: La Bicicletta dicembre 2015

> MOBILE

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ANALISI

Page 74: La Bicicletta dicembre 2015

RITCHEY70

I N P R O V A

RITCHEYSWISS CROSS DISC>SWISS CROSS DISC>

Page 75: La Bicicletta dicembre 2015

i sono bici che nel loropiccolo sono diventateicone. Ad esempio, èaccaduto alla Swiss Cross,bici da ciclocross

dell’americana Ritchey: una bici inacciaio che negli anni Novanta hamietuto tanti successi nelciclopratismo soprattutto grazie alcelebre Thomas Frischknecht. Quello che è accaduto in seguito -prima la comparsa dell’alluminio, poi quella del carbonio - ha in parteeclissato il prestigio di un modellocosì efficiente e così vincente, etuttavia la Swiss Cross non è maiuscita dal catalogo di Ritchey, che,non per caso, nel frattempo si èsempre più dedicata allacomponentistica. Così, se negli anni ha perso il suo “appeal” sui campi di gara, la Swiss Cross ha progressivamentemeritato attenzioni proprio grazieall’esclusività della sua fattura inacciaio, nel rispetto della miglioretelaistica siglata “Tom Ritchey”. Il richiamo che negli ultimi tempihanno ricominciato a evocare i telaiin acciaio ha poi fatto il resto, ed eccoche allora la Swiss Cross dei nostrigiorni non si può non definire bici daciclocross “sui generis”, che escedecisamente dai canoni con cui siintendono oggi le bici destinate alciclopratismo agonistico, cioè quelle che anzichél’acciaio adottano solamenteil carbonio. Questa premessaera obbligata per introdurre la Swiss Cross che abbiamoprovato, perché, più chemetterla alla prova sulle curvestrette e nei rilanci di ritmo(cioè nelle situazioni tipiche delciclocross), abbiamo voluto adattarequesto mezzo all’utilizzo gravel che,per chi ancora non lo sapesse, è ilsegmento merceologico emergentedelle bici destinate alle strade sterratee dissestate e ai raid di lunga gittata sulle cosiddette “B-Road”, cioè le strade secondarie.Aggiungiamo, inoltre, che la SwissCross che abbiamo provato era quellanella più aggiornata versione “Disc”,con freni a disco, che dal 2015 èandata ad affiancare nella gammaRitchey la Swiss Cross standard che,di conseguenza, è diventata SwissCross “Canti” (cioè cantilever).Provarla in contesti gravel era dunqueil minimo che potessimo fare.

ACCIAIO DI CLASSE LOGIC IILa Swiss Cross Disc è costruita conun set di tubi Logic, ossia i tubi“storici” della Ritchey in acciaio a

triplo spessore addizionati con cromo e molibdeno, che nella piùaggiornata versione della Swiss Cross Disc sono stati battezzati con il nome “Logic II”. Si tratta di tubazioni con caratteristicheeccellenti sia per quel che riguarda la resistenza agli elementi atmosfericisia per la facilità nell’assiemaggio:come nella migliore tradizioneRitchey, la saldatura è “a filetto” e, oltre alla resistenza, assicura ancheun buon risultato estetico. La sola parte del telaio a non esseresaldata a filetto, ma con congiunzioni,è il nodo di sella, visto chel’architettura di quest’ultimo devesostenere l’elegante ed esclusivosistema di fissaggio reggisella con due asole che ospitano la vite di bloccaggio. Oltre al nodo di sella, altri dettagli di assoluto pregio sono quelli del tubodi sterzo lavorato interamente al Cnc(e con predisposizione per una seriesterzo integrata da 1.1/8”) e quelli delcarro posteriore, in particolare nellazona di alloggiamento della pinzadisco, dove troviamo un foderoobliquo che nella tratta terminaleviene incurvato al fine di garantire lo spazio utile alla pinza, assicurandodi conseguenza la massima efficienzaall’impianto frenante. Insomma,dettagli così accurati aggiungonoulteriore valore a un prodotto che già

di per sé vanta tuttal’esclusività della suacostruzione in acciaio:rispetto ai più usuali e“massicci” tubi incomposito, i tubi dellaSwiss Cross sono alla

vista molto più eleganti, sia per via delloro profilo “slim”, sia per le lorosagome classiche, cioè principalmentetonde e circolari. Ovvio, il peso deltelaio non è neanche lontanamenteparagonabile a quello dei telai incarbonio (2360 g per il telaio piùforcella), ma è chiaro che su unprodotto del genere la leggerezza nonè ai primi posti nella gerarchia deirequisiti tecnici che si aspettal’utilizzatore, e questo è ancora piùvero se una bici del genere la siintende per un utilizzo “gravel”, cioèesattamente come abbiamo fatto noi.

IN PROVALa Ritchey non ha un listino delle suebici intere, ma vende i suoi frame-setsolo in configurazione telaio, forcellae serie sterzo. Il montaggio che ci è pervenuto per iltest era pertanto frutto della scelta(impeccabile) effettuata da Scout, chedi Ritchey è uno dei distributori.

PRODUTTORE E DISTRIBUTORE: Ritchey Inter-national, www.ritcheylogic.com, [email protected];tubazioni: acciaio Ritchey Logic II triple but-ted; misure disponibili: 49, 51, 53, 55, 57, 59cm; geometria: sloping; misura in esame: 53;colori disponibili: nero; prezzo indicativo: 1349euro (telaio, forcella, serie sterzo); peso bicicompleta: 8.5 kg; forcella: Ritchey Wcs CarbonDisc, 1.1/8”.

TRASMISSIONE: comandi cambio: Shimano ST-RS685-R (idraulici con attuazione meccanica);deragliatore centrale: Shimano Ultegra; cam-bio posteriore: Shimano Ultegra; guarnitura:Shimano Ultegra, corone: 50-34; pedivelle:172.5 mm; catena: Shimano Ultegra; pacco pi-gnoni: Shimano Ultegra, 11-32.RUOTE: Ritchey Wcs Zeta Disc; gomme: coper-toncini Ritchey Wcs Shield Cross, 700x35c; pe-so ruota anteriore: 1450 g; peso ruota poste-riore: 1830 g.ALTRI COMPONENTI: serie sterzo: Ritchey Wcs,integrata, 1.1/8”; freni: Shimano BR-RS785(idraulici); sella: Ritchey Wcs Vector Evo Stre-em; reggisella: Ritchey Wcs Alloy Link, 27.2mm; curva manubrio: Ritchey Wcs Evo Max;attacco manubrio: Ritchey Wcs C220.NOTE: scatola movimento Bsa 68 mm passo“inglese”; deragliatore anteriore a fascetta 28.6mm; compatibilità rotori 140 e 160 mm.

Una bici in acciaio, cheraccoglie tutta l’esperienza di Ritcheynel ciclocross e la declina su unprodotto dedicato al divertimento che con questa bici si può scoprirenella guida sulle strade bianche, che sono lo scenario migliore per una bici con il cuore “gravel”.

74° 71.5°

540

425

1035

130

La Scheda Tecnica

k

71

TECNICA

C

di Maurizio Coccia / foto M. Spinelli - La Cuba

(continua a pag. 74)

475 (c/c)495 (c/f)

Page 76: La Bicicletta dicembre 2015

I N P R O V A

72

RITCHEYRITCHEY> SWISS CROSS DISC

Di produzione Ritchey sono anche le ruote, le Wcs Zeta Disc. Il lorocerchio in alluminio è più largo

che alto (24.5x23 mm), così da rendere il setleggero e, allo stesso tempo, compatibile concoperture generose, come si conviene a unprodotto di questo tipo. In lega leggera sonoanche i corpi mozzo, con innesto del rotore di tipo Center Lock.

A

Il gruppo di sella utilizzala tecnologia proprietariabrevettata Link, dove

al posto del telaiostandard l’unione

tra sella e reggisellaavviene grazie a una

struttura “monobinario” che, di conseguenza, limita losfregamento dell’interno cosciasullo scafo e garantisce al telaiomaggiore escursione in arretramento-avanzamento.

B

SPECIALITÀ COMPETIZIONE

€ 1349*GAMMA: ALTA

*TELAIO, FORCELLA, SERIE STERZO

I PUNTI DI FORZA

5.

La polivalenza è il suo forte: si addice

al gravel, allo stradismo, al ciclocross

e a chi ricerca eleganza e design.

La geometria mutuata dal ciclocross

determina caratteristiche di guida

improntate alla maneggevolezza.2.Il telaio in acciaio ha grande capacità

di assorbire i colpi (e la forcella in

carbonio non grava troppo sul peso).3.Per l’uso gravel/ciclocross il freno

a disco è un’arma in più: qui c’è tutta

l’efficienza di un impianto Shimano. 4.

1.

Le ruote Ritchey Wcs Zeta Disc sono

leggere e robuste e rendendole

tubeless si guadagna ulteriore grip.

Page 77: La Bicicletta dicembre 2015

73

La gommatura trovata montatasulla bici del test prevedevacopertoncini Ritchey Wcs Shield

da 35c. I foderi forcella hanno comunquespazio ulteriore per ospitare gomme anchepiù corpose di 2-3 mm. Maggiore difficoltà,invece, le evidenzia il passaggio ruotatra i foderi posteriori bassi, dove la misura35c trovata è già quella limite.

D

Probabilmente è ancheper rispettare canonicostruttivi “classici” che

tutti i cablaggi (compresi quelli deicondotti dei freni idraulici) scorronoesterni al telaio. Di sicuro, questoagevola le operazioni di sostituzionedei cablaggi che, naturalmente, sono molto frequenti su unabicicletta di questo tipo.

CVALUTAZIONE> RIGIDITÀ: �����> COMFORT: ������> LEGGEREZZA: �����> PREZZO: �����

CROSS GRAVEL STRADA

TECNICA

Page 78: La Bicicletta dicembre 2015

Abbiamo dunque trovato montato un gruppo Shimano Ultegraaccoppiato a ruote Ritchey Wcs Zeta Disc, cioè le tuttoterreno inalluminio della Ritchey, quelle cheall’interno dell’offerta aziendalerappresentano la scelta ideale per unabici come la Swiss Cross Disc. Lamisura provata è stata una 53 cm, chesulla bilancia ha fatto segnare 8.8 kg(pedali inclusi), da considerare un

I N P R O V A

74

dato di tutto rispetto se si considerache stiamo parlando di una bici in acciaio, con freni a disco e con coperture che non sono certoquelle esili destinate all’asfalto.Teatro dei nostri test sono state delle uscite su terreni “misti”, nelsenso che si passava velocemente da porzioni di asfalto (maprincipalmente l’asfalto malandatotipico delle nostre strade...) a strade di campagna con fondo sterrato dighiaia o terra battuta, anche se non è mancata qualche piccolaincursione in single-track (ovvero i viottoli di campagna)mediamente tecnici. Dunque, con la Swiss Cross Disc sipossono percorrere tranquillamente (e

bene) strade sterrate, ma non ci si puòaspettare una guida facile se sotto leruote si cominciano a trovare sassonismossi o canali sul fondo stradale,radici sporgenti e sassi affioranti,

passaggi tecnici che sono piùche altro appannaggio dellemtb ammortizzate. Infatti,senza sospensioni èinadeguato e rischiosoinoltrarsi su terreni simili,soprattutto quando - comenel nostro caso - le ruote

erano “gommate” con coperture nontubeless, che, disponendo di camered’aria interne, ci hanno obbligato atenere alte le pressioni di gonfiaggio,pena il rischio di “pizzicare” al primo sasso sporgente. Detto questo, e detto che abbiamogonfiato le coperture Ritchey WcsShield 700x35c a 4.6 atmosferel’anteriore e a 5 atmosfere la posteriore, tutti gli altri terreni di utilizzo non sono un problema per la Swiss Cross Disc. Dimensioni e quote angolari sonoall’insegna di una guida brillante ereattiva, come del resto si conviene a una bici che deriva la suaconfigurazione geometrica dagli standard del ciclocross. Lavora esattamente in questadirezione la forcella con foderi in carbonio, che contribuisce non poco a scaricare l’avantreno

Per alleggerire e rendere più maneggevolel’avantreno, ecco la Wcs Carbon Disc,

forcella Ritchey full-carbon con cannotto da 1.1/8”,anche questo in carbonio. Gli steli hanno fattezzegenerose, per tollerare gli stress prodotti dalla pinzadisco: l’innesto di quest’ultima è di tipo Post Mount.

Il carro misura 425 mm per tutte le taglie. Ha una battuta di 142 mm e le fattezze esili

dei drop out impongono l’impiego di uno standard di fissaggio con quick release e non con perno passante.Si può notare l’elegante curvatura del fodero obliquodestro, che così accoglie meglio la pinza.

Il dettaglio della Ritchey Wcs Evo Maxevidenzia la particolare angolazione delle

parti basse rispetto alla verticale: è la soluzioneottimale per incrementare il comfort per l’utilizzogravel. Inoltre, migliora la stabilità grazie allamaggiore interdistanza cui sono obbligate le mani.

1 2 3

TABELLA MISURE: GEOMETRIE E QUOTE Taglia Tubo verticale Tubo verticale Tubo orizzontale Angolo Lunghezza Foderi Angolo

c/f c/c verticale tubo di sterzo sterzo49 460 420 503 74.5 100 425 7151 475 440 513 74 115 425 71.553 495 460 527 74 130 425 71.555 515 480 540 73.5 150 425 7257 535 510 553 73.5 170 425 7259 555 545 564 73 190 425 72* Tutte le misure sono espresse in millimetri, i dati angolari in gradi.

TECNICA

(segue da pag. 71)

RITCHEYRITCHEY> SWISS CROSS DISC

Distribuito da: Ritchey International, via Cantonale 2, 6919 Grancia - Lugano (Svizzera)[email protected], www.ritcheylogic.com

Page 79: La Bicicletta dicembre 2015

75

k

ANCHE CON FRENITRADIZIONALI Nella gamma Ritchey,la Swiss Cross Disc è andata ad affiancare dal 2015 la SwissCross tradizionale,cioè con frenicantilever, che, di conseguenza, è diventata Swiss Cross “Canti”.Oltre al tipo diimpianto frenante,cambia il colore: neroper la “Disc”, rossovivo per la “Canti”.

e a far percepire chiaramente ladifferenza di materiali impiegatirispetto al carro posteriore, dove a farla da padrone è l’acciaio.Tradotto in termini di sensazionipercepite, questo significa che anchesulle strade sterrate è comunque facileeffettuare rapide variazioni di traiettoria, che il rilancio dellevelocità e la “risposta” che sipercepisce alzandosi sui pedali è comunque buona nonostante i quasi 9 kg di peso di cui abbiamodetto. Certo è che una bici del genere,con il suo avantreno sensibile, imponequalche attenzione in più nei trattinon asfaltati, fondi inevitabilmentepiù ostili e scivolosi rispetto a quellicon il classico bitume. Passando al capitolo “comfort”,probabilmente saprete che l’acciaio è un materiale con buone capacità di assorbire le vibrazioni e cherispetto al composito è talvolta piùadatto per l’utilizzo endurance. Nella fattispecie della Swiss CrossDisc, questo vale più che altro per i percorsi su asfalti malandati,dove le buche sono frequenti e nontroppo profonde e dove la velocità è sostenuta (superiore ai 20-25 km/h):in queste condizioni la bici dà ilmeglio di sé e l’acciaio - e, insieme a questo, le coperture da “35c” -effettivamente assorbe bene i colpi etrasmette al guidatore la sensazione

Come nella migliore tradizione Ritchey, le tubazioni sono estratte da un set

della serie Logic, in acciaio CrMo saldato a “filetto”. I tubi hanno principalmente una sezione tonda ediametri esili: il più generoso di tutti è infatti il tubodiagonale, con un diametro di 32 mm.

Unico nel suo genere e di grande eleganza, il fissaggio del reggisella si affida a

un’architettura in cui le asole per il fissaggio della vitesono le estremità stesse dei foderi obliqui, che a lorovolta vanno ad agire sulla congiunzione “asolata” delnodo di sella. Il reggisella ha un diametro di 27.2 mm.

Il tubo di sterzo è ricavato interamente al Cnc: ospita un cannotto a sezione

costante da 1.1/8” e una serie sterzo integrata. Le dimensioni in altezza sono sostanzialmentecompatte per tutte le misure, così come si convieneall’impostazione geometrica tipica del ciclocross.

4 5 6

Page 80: La Bicicletta dicembre 2015

che il materiale si adatti“plasticamente” al tipo di fondo che siviene a trovare sotto le ruote. A bassevelocità, invece, qualsiasi buca odostacolo rimangono tali e vengono

trasmessi così come sono alguidatore, ma in fondo questaè una caratteristica comuneanche ai telai in composito.Sempre in merito al comfort di guida, parliamo anchedella geometria. Essendoquesta derivata dai canoni

del ciclocross, anche il tubo di sterzoè da considerarsi basso se con questabici si vuole fare un utilizzo gravel, maovviamente, per risolvere questolimite, basta montare qualche spessorein più tra sterzo e attacco e il cockpitdi guida tornerà più alto, a livelliconsoni a un utilizzo fuoristradisticoed endurance.

IL GIUDIZIO SUI COMPONENTIPassiamo ora ai componenti e, primadi tutto, all’impianto frenante a disco.Sulla funzionalità dei sistemi idraulicida strada di Shimano abbiamo giàavuto in passato l’occasione dipronunciarci più che positivamente.Qui aggiungiamo che i rotori da 160mm trovati montati (ma la SwissCross è utilizzabile anche con rotorida 140 mm) sono più che sufficientiper l’utilizzo gravel e che, rispetto ai65 kg di peso del tester, sono risultatianche fin troppo potenti... Sempre in un’ottica di utilizzo gravel,possiamo dire che il 34-32 montatorappresenta una moltiplica minima secon questa bici ci si vuole arrampicarein fuoristrada senza sfinirsi... Ma inrealtà, il vero punto crucialeattraverso il quale la Swiss Cross Discpuò definitivamente votarsi allaspecialità gravel sono le ruote e lecoperture: sostituendo le copertureRitchey Wcs Shield con un paio dicoperture tubeless (o tubless ready) è possibile convertire le ruote da camera d’aria in ruote tubeless (e il cerchio delle ruote Wcs Zeta lo consente) e, a quel punto, saràpossibile utilizzare pressioni diesercizio molto basse, così da renderela bici ancora più comoda, ancora piùversatile e, in due parole, ancora piùadatta per divertirsi in fuoristrada. �

RITCHEYRITCHEY> SWISS CROSS DISC

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I N P R O V A

Per le foto in azione della Swiss Cross Discabbiamo utilizzato un abbigliamento con-sono all’utilizzo fuoristradistico che abbia-

mo praticato con questa bici. Al posto della Lycrae dei caschi “aero” abbiamo dunque preferito icapi “comodi” del mountain biking - anzi, del trailbiking -, così come del resto anche per le scarpela nostra scelta non poteva che ricadere su calza-ture con predisposizione per attacchi Spd. E iniziamo proprio da queste, dalle Shimano SH-M163 che abbiamo usato. Si tratta di un modelloparticolarmente resistente e comodo, soprattuttoperché, come buona parte della calzature dellaCasa giapponese, la calzata è ideale per chi ha la

pianta del piede larga. La chiusura sulla punta èinoltre con due fasce a velcro contrapposte equesto aumenta ancora di più sicurezza e perso-nalizzazione nella ritenzione. La suola in nylonnon è eccessivamente rigida, così come si convie-ne a una calzatura che deve essere valida ancheper camminare per brevi tratti dove occorre scen-dere di sella. Maglia, pantaloni e guanti sono stati tutti estrattidalla linea Mtr di Endura. I pantaloni, anzi i co-siddetti “baggy”, sono specifici per il freeride, masi adattano perfettamente a un uti-lizzo gravel: hanno due comode ta-sche laterali dove riporre piccoli og-getti e, diversamente da molti “bag-gy” da mtb, qui il taglio a fondo gam-ba non è troppo largo e questo si ad-dice perfettamente al gravel biking,dove le velocità sono talvolta sostenute e i capitroppo svolazzanti non sono il massimo. I panta-loni sono costruiti con un tessuto molto leggero e

traspirante e,come tutt i i“baggy”, ne-cessitano ov-viamente diun fondello. La magl ia èreal izzata inuna Lycra resi-stente, quindia b b a s t a n z aaderente eper questoperfet ta perun’attività chesta nel mezzotra strada e

mtb. La struttura è quella classica delle maglie dastrada, con tre tasche posteriori e apertura delcollo a zip. Completa il tutto un resistente elasti-co a fondo vita. I guanti sono invece a dita intere: le porzioni pal-mari e quelle più esposte a pressione sono rive-stite con piccole porzioni di silicone, che ammor-tizza i colpi, ma senza pregiudicare troppo la sen-sibilità. Infine, casco e occhiali. Il primo è il Mavic CrossMax Pro, con il suo design moderno ed elegantee con un’ottima protezione su quella che in fuori-strada è la parte del corpo più esposta ai traumi:la nuca. Gli occhiali sono invece degli adidas EvilEye Pro, che si sono distinti per la qualità delleloro lenti fotocromatiche: si tratta di una caratte-ristica ancora più indicata per l’utilizzo in fuori-strada, dove più frequenti sono le transizioni tracondizioni di diversa esposizione luminosa.

� L’ABBIGLIAMENTO USATO �

TECNICA

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Puoi leggereMOUNTAIN BIKE

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MOUNTAIN BIKE ED E-MTB:27.5, 29 E “PLUS”Descrizioni, caratteristiche tecnichee prezzi delle nuove mountain bike,dei telai e delle e-mtb distribuite in Italianel 2016. Hardtail da cross countrye marathon, softail da gara, full suspension da trail biking e all-mountain, e-mtb a pedalata assistita.E in più la nuova categoria “plus”.

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MOUNTAIN BIKE ED E-MTB:

27.5, 29 E “PLUS”

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E in più la nuova categoria “plus”.

Page 83: La Bicicletta dicembre 2015

La Giamaica dellespiagge bianche e dei ritmireggae, dei parchi, delle grotte, della storia e del rum. Ma, soprattutto, laGiamaica degli amantidell’outdoor. In pieno Mar dei Caraibi, un mododiverso di visitare un’isola incredibile.

V I A G G I

di Carlo Ferrari

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JAMAICAREGGAE ’N RIDE

Page 84: La Bicicletta dicembre 2015

LOCALITÀ DI PARTENZA: NEGRIL

LOCALITÀ DI ARRIVO: PORT ANTONIO

DISLIVELLO: CIRCA 500 MLUNGHEZZA: 307 KM TOTALI

TAPPE: 3 1) NEGRIL-MONTEGO BAY2) MONTEGO BAY-OCHO RIOS3) OCHO RIOS-PORT ANTONIO

GRADO DI DIFFICOLTÀ: FACILE

na vacanza al sole è quasi sempre nellesperanze e nei desideridi tutti, specialmentequando a casa la stagione riservagiornate corte e fredde.

Una vacanza ai Caraibi, poi, è neisogni di molti. E una vacanza in quellache è senza dubbio una delle più belleisola dei Caraibi è, oggi, un sogno allaportata di chiunque abbia anche unsalvadanaio limitato. La Giamaica èun’isola che rievoca antiche storie dipirati, rinomate etichette di potenterum Appleton ed è, soprattutto, nelleclassifiche dei media, sinonimo dimusica reggae e di veloci scattisti daori olimpici, mentre nelle classifichedei viaggiatori “spiaggiofili” occupauna posizione di prima fila. Isolacolorata come nessuna, uncaleidoscopio di bellezza, di attivitàingaggianti, un centro di cultura unicosia per viaggiatori quanto per i turististagionali. Come la definì CristoforoColombo, «il luogo più carino che imiei occhi abbiano contemplato, dovemontagne e cielo sembrano toccare ilmare, ricca di valli, pianure e prati».Gli indios Taino la chiamarono“Xaymaca”, che significa “terra dialberi ed acqua”.

NELL’ISOLA DEI PIRATIMeno di dieci ore di volo direttodall’Italia ci portano alla spiaggia di Doctor’s Cave Beach in quel diMontego Bay, la cittadina-resort dovetrovi tutto e tutti, primo assaggio diquelle che saranno le abbaglianti etalvolta kilometriche lingue di sabbiacorallina più o meno presentisull’intero perimetro e che fanno dasponda a fondali che, accostati allariva, forniscono piscine basse enaturali, mentre poco più al largo sonoun appuntamento imperdibile per gliamanti dell’esplorazione subacquea, un parco marino di quasi 20 kilometriquadrati.

V I A G G I

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LE TRE TAPPE DELLA JAMAICA REGGAE ’N RIDE

Un’esperienza per divertirsi e andare alla scoperta di un’isola dalle mille sorprese.

UN TOUR ORGANIZZATOIl Jamaica Reggae ’n Ride è un tour organizzato in bicicletta, con soste per riposarsi, rifornirsi e, naturalmente, scoprire il Paese. Veicoli di supporto e “prima” assistenza meccanicasono disponibili per le emergenze, mentre lasostituzione di componenti e servizi di assistenzapiù importanti sono a pagamento. Nessuno vieneperò lasciato indietro, al fine di creare un gruppoche possa divertirsi insieme e, allo stesso tempo,rendere possibile a ognuno di raggiungere il proprio obiettivo in bicicletta.

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2A TAPPA 3A TAPPA

1A TAPPA

Page 85: La Bicicletta dicembre 2015

Una settimana non è sufficiente a chivuole portare a casa qualcosa di più diuna buona abbronzatura, in quanto ilterreno è tanto esteso in perimetro quanto inascesa e varietà, ma basterà solo peressersi goduti la splendida Long Bay diNegril, la cosiddetta “capitale delcasual”, su cui si affaccia l’animato ecolorato mercato dell’artigianato, benfornito di sculture in mogano, dipinti,batik, vestiti e ceramiche. Questacittadina, i cui fotogenici tramontil’hanno resa famosa in tutto il mondo,oltre al mare affascina con serate resespeciali dai suoi locali dove, per gliamanti di tutto quanto venga dal mare,si possono gustare succulenti specialitàe apprezzare simpatiche band,ovviamente in genere reggae, che

terranno compagnia su ventilateterrazze a pochi metri dal mare.

12 KILOMETRI DI SABBIA BIANCA Tante sono le attrazioni offerte daquesta perla del Caribe, acominciaredalle GreenGrotto Caves,anticonascondiglio perschiavi in fuga, un kilometro e mezzo di camere,passaggi, stalattiti, stalagmiti e laghettie del parco divertimenti delle MysticMountain Rain Forest Adventures, conla seggiovia che sale all’interno dellacanopea permettendo di trovarsi beccoa naso con colorati volatili immersi inun gigantesco giardino tropicale e,

raggiunta la cima, scendere a capofittotra le piante su di un bob formatoottovolante e scorrazzare di albero inalbero appesi a una esilarante zipline.Oppure una rilassante giornata diabbronzatura fiumarola, servita da uno

speciale pranzocasalingo lungo lespondediscendendo il

Rio Grande a bordodelle originali piroghe di bambù, cherappresenta il lato “dolce” dal punto divista dello svago acquatico, daintegrare alle giornate spese nel tiepidomare, con una visita alla vicina PortAntonio, una cartolina perfetta cheriporta un po’ indietro nel tempo:romantica, naturale, con le stradeaccompagnate da palme e banani e la

CARAIBI“INGLESI”In aprile e novembre la Giamaica ha unatemperatura cherende questi mesi i periodi migliori per visitarla in bicicletta.Lunga 240 km e larga 80 km,quest’isola deiCaraibi fa parte del Commonwealthe ha come linguaufficiale l’inglese.

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JAMAICA

REGGAE ’N RIDE

La Giamaica è l’isola della musica reggae e dell’indimenticabile mito di Bob Marley.

Page 86: La Bicicletta dicembre 2015

V I A G G I

«Si pedala e si sta in gruppo,

con appassionati provenienti

da ogni parte del mondo.

Noi siamo gli unici italiani...»

Page 87: La Bicicletta dicembre 2015

vegetazione che racchiude la più vastaquantità di orchidee esistenti. Per chi ha tempo di spingersi a visitareanche il lato meridionale del Paese, la Black River Safari propone un paiodi ore sul Rio Negro e l’incontro con icoccodrilli e, fatta rotta poco oltre, pernon tornare a casa senza poter dire dinon essersi addentrati nellafamosissima e maestosa “bambooavenue”, una visita con degustazionealla tricentenaria (e già citata)distilleria Appleton. Un istruttivo einteressante viaggio nella storia delrum, nettare distillato dalla canna dazucchero, due prodotti che da soli sonosinonimo di Caraibi non meno delturchese delle sue acque. Ma per chi ama una vacanza sportiva “di movimento”, le sorprese non sonofinite e nelle catene montuose orientalila salita del Blue Mountains Peak,2250 m, sarà un facile e ingaggiante

sentiero in unambientebotanicolussureggiante,con una visita

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Il mare? È quello tipico dei Caraibi!

PACCHETTOCOMPLETOI prezzi dei pacchettivanno da 1299dollari a 1599dollari per leprenotazioni fattedopo il 28 febbraioper l’evento di aprilee dopo il 30 settembre per l’evento di novembre.

JAMAICA

REGGAE ’N RIDE

Page 88: La Bicicletta dicembre 2015

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V I A G G I

Lo slogan? “Let's get together and feel alright”...

all’animatissima vita interna dell’isola e alle piantagioni dalle quali si ottieneun ottimo caffè. E se proprio esiste unaGiamaica sconosciuta ai cataloghi, maimperdibile, interessante e particolare,è proprio la Giamaica dei villaggiinterni, così animati, originali, colorati,odoranti di note caribegne inalteratenel tempo.

UN BELL’INVITONoi siamo dei cicloturisti e abbiamoraccolto l’invito di Jennifer “Storm”Hilton, impeccabile organizzatrice, conla sua Holiday Services, del divertenteJamaica Reggae n’Ride, una pedalataamatoriale nata dal suo amore per ilciclismo e per la sua terra di origine,un’isola a torto considerata dalle rotteturistiche convenzionali insicura.Jennifer ha voluto creare un’occasioneper presentare, a chi condivide lapassione per la bicicletta, la cordialitàdi questo popolo discendente di schiavie tutto il resto dell’isola che non siasabbia e mare, come a dire la Giamaicache nessuno conosce. Un’occasione peresplorare, a ogni edizione di essa, unpezzo di isola con tre giornate suipedali da condividere in simpatica escanzonata compagnia di appassionaticicloamatori. Unici europei in unacombriccola di californiani,“floridensi”, newyorkesi, “caymaniani”,che dalla colazione del mattino finoalla cena della sera è riuscita a creareun clima di convivialità, condivisione esportività indimenticabile. Tre, dunque, le lunghezze: Negril-Montego Bay di 90 km, Montego Bay-Ocho Rios di 106 km e Ocho Rios-PortAntonio di 111 km. In pratica, tuttaquanta la costa del nord. Planimetria complessiva quasicompletamente pianeggiante, l’unica

Page 89: La Bicicletta dicembre 2015

salita apprezzabile poco prima diraggiungere Port Antonio, un paio dikilometri con un massimo del 6 percento, per il resto dolci e lunghifalsopiani subito controbilanciati dasuccessivi declivi che riportano a pochimetri dal livello del mare. Stradelarghe, buone e con il serviziopullmino in testa e in coda,rifornimenti continui, eventualeassistenza e compagnia di una buonasquadra di ciclisti locali a fare dafisarmonica da un estremo all’altro delplotone. L’andatura? Divertente ecollaborativa, condue-tre fermate perrifornimenti erimpinguamenticalorici che, oltre aicanonici commestibilidolci e salati, non mancano mai della

gustosa frutta tropicale indigena,compresi i tranci di canna da zuccheroda masticare. Fermate, poi, che non prescindonodagli “highlights” che si trovano lungole tappe. E allora, sulla strada traMontego Bay e Ocho Rios, ultimafrontiera del turismo d’importazione,ecco la fermata obbligatoria al cippodi Discovery Bay, nell’ansa chericorda l’approdo di CristoforoColombo il 5 maggio 1494, “primoscopritore” occidentale di quanto giàabitato dagli indios arawak,popolazione indigena presto

sterminata dalle malattieimportate dal vecchio mondo. E, poco prima di fine tappa, unbagno nelle rinfrescanti cascate a

balze di Dunn’s River Falls, conl’atletica risalita delle stesse in unpiccolo percorso torrentistico che

copre un dislivello di 180 m conpartenza dalla spiaggia. Poi, gran finale a Frenchman’s Cove, 8 km oltre Port Antonio, su di unatranquilla spiaggia incastonata in unapiccola insenatura dove si consuma unchiassoso e festoso pranzo dove, trauna portata e l’altra, si sprecano lerievocazioni dei tre giorni piuindimenticabili di questa vacanza. Per molti una faticaccia, per noi unamaniera di cavalcare l’aria nonperdendoci un solo metro di questaisola dove nulla è lontano e tutto esiste. Amici viaggiatori, fateci un pensiero: i Caraibi sono molto meno lontani diquanto si possa pensare e la Giamaicamolto, ma molto più interessante diquanto non si riesca a immaginare, ma,soprattutto, non fatevi scapparel’occasione di cicloviaggiarvela a ritmo di Jamaica Reggae ‘n Ride! �

SCOPERTA DA COLOMBOCristoforo Colombosbarcò sull’isola nel1494, approdando a Discovery Bay. La descrisse come «la più bella isola che occhio umanoabbia mai veduto» e la battezzòSantiago.

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Bici sì, ma anche tanto tursimo classico.

QUANDO ANDARE

Tutto l’anno, anche se i mesi migliori vanno da gennaio ad aprile.

DOVE DORMIRE & MANGIARE

A Montego Bay: Glouchestershire HotelA Runaway Bay: Cardiff HotelA Port Antonio: Bay View Villas & Eco ResortA Blue Mountains: Forres ParkA Negril: Travellers Beach Resort

COSA PORTARE

Abbigliamento estivo sia borghese che per la bici. Comeabbigliamento sportivo abbiamo usato quello della Northwave,incluse le scarpe. Poi, naturalmente, portatevi il casco: noi avevamo il nostro Windmax abbinato agli occhiali Fire Bolt Rudy Project.Munitevi di una buona assicurazione coma la “Viaggi No Stop” di Europ Assistance.

CONTATTI & LINK UTILI

Ente per il Turismo della Jamaica Via Nazionale 243 - Roma, tel. 06/48901255www.visitjamaica.com www.jtbonline.orgwww.greengrottocaves.com www.rainforestbobsledjamaica.com

Come & Quando

JAMAICA

REGGAE ’N RIDE

Page 90: La Bicicletta dicembre 2015

>>IL PERCORSOL’itinerario proposto presenta un interessesia ambientale sia artistico. Il patrimonionaturalistico dei Monti Erei è uno dei piùricchi e dei meglio conservati dell’isola e il Lago di Perdusa, per la ricchissimafauna di uccelli, è sede della primaRiserva Naturale Speciale istituita in Sicilia.Per la parte artistica spicca invece la Villadel Casale, patrimonio dell’umanità

dell’Unesco per i suoi inestimabili mosaiciromani. Per quanto riguarda le difficoltàciclistiche, si tratta di un percorsopiuttosto nervoso, con numerose salite e una buona dose di saliscendi cherichiedono un’adeguata preparazione. Il percorso prende il via dalla piazzaAlcide De Gasperi di Piazza Armerina, da dove si imbocca la via SalvatorePrincipato, seguendo le indicazioni perBarrafranca e Caltanissetta. Usciti dallacittà con le medesime indicazioni, si scende con una certa decisione lungola S.P. 15, superando il sottopasso sullaS.S. 117 bis e fino a raggiungere unimportante bivio, nei pressi di un grandealbergo, da dove si compie unadeviazione girando a sinistra per MosaiciCasale per visitare la famosa villa romana.Ritornati sulla S.P. 15, la si segue tra vastedistese, in parte coltivate e in parteincolte, dapprima in saliscendi e poi indiscesa fino al ponte sul Torrente Olivo,attraversato il quale si inizia a salire.Raggiunto un importante bivio, si devia asinistra e, arrivati nel centro di Barrafrancaseguendo con alcuni saliscendi la viadella Pace, se ne esce girando a destrasulla via Felice Cavallotti e poi, sempre adestra, sulla via Giuseppe Garibaldi.Arrivati in discesa in un vicino svincolo,

si prosegue sulla principale S.P. 42 perPietraperzia, Caltanissetta ed Enna e sicontinua a pedalare tra campi coltivati e uliveti, dapprima in salita e poi infalsopiano, mantenendosi sulla principalecon le stesse indicazioni. Più avanti silascia la principale, che raggiungerebbePietraperzia, e si devia a destra perCaltanissetta ed Enna, proseguendo per queste due località e scendendo condecisione fino ai due ponti sui fiumiTorcicoda e Morello. Dopo averliattraversati entrambi si raggiunge unosvincolo, dove si devia a destra per Enna,riprendendo a salire. La strada, correndotra zone brulle in parte coltivate a ulivi,raggiunge un punto alto e poi proseguein falsopiano fino ad arrivare in un bivio,dove si lascia la principale per deviare adestra sulla S.P. 15, seguendo leindicazioni per Pergusa. Da qui si riprendea salire con decisione, raggiungendo unculmine nei pressi di uno svincolo, dovesi tiene la sinistra per Pergusa e Aidone,sbucando in breve, dopo aver compiutoun tornante destrorso, sulla piùimportante S.S. 561, via Nazionale-Pergusa, che si imbocca a destra.Seguendo questa strada si attraversaPergusa, lasciando a destra l’omonimolago, e, dopo una breve risalita, si scende

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>> L’ITALIA IN BICICLETTA

LOCALITÀ DI PARTENZA: Piazza Armerina (EN)LOCALITÀ DI ARRIVO: Piazza Armerina (EN)NUMERO TAPPE: 1LUNGHEZZA: 103.7 kilometriDISLIVELLO TOTALE: 1657 metriPENDENZA MASSIMA: 11 per centoGRADO DI DIFFICOLTÀ: impegnativoITINERARIO ADATTO A: ciclisti allenatiSALITE/PASSI: Barrafranca, Pertusa, AdonePERIODO CONSIGLIATO: da marzo a novembreDURATA SENZA SOSTE (MEDIA 15 KM/H): 6h 54’DURATA SENZA SOSTE (MEDIA 20 KM/H): 5h 11’DURATA SENZA SOSTE (MEDIA 25 KM/H): 4h 8’PRESENZA DI TRATTI STERRATI: noTRAFFICO: presente nei dintorni di Piazza Armerina e di Enna,abbastanza modesto in tutte le altre strade e lungo le principali salitePERCENTUALE ITINERARIO ALL’OMBRA: 10 per cento

>> SICILIA >> I MONTI EREI

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ITINERARI

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fino ad arrivare a un bivio, dove si devia a sinistra per Gela, Piazza Armerina eValguarnera Caropepe. Da qui si scendeper un tratto e poi si risale fino a unnuovo bivio, dove si devia a sinistra perValguarnera. Scesi fino a uno svincolo, si gira a destra per quest’ultima località e poi si sale, attraversando la parte bassadi Valguarnera, da cui si esce piegando adestra sulla via Sicilia e poi, ancora adestra, sulla via Sant’Elena. Ci si ritrovacosì a pedalare sulla S.P. 358 che,dapprima ancora in salita e poi con unalunghissima discesa, porta ad attraversarela valle del fiume Gornalunga. Da qui sirisale, seguendo le indicazioni per Aidone,di cui si raggiunge il centro con una salitaalquanto ripida. Entrati lungo la viaErbitea, si devia a destra sulla via Diprima,poi a sinistra sulla via Bologna e quindi a destra sulla via Milazzo. Immessi sullavia Milazzo, si continua poi sulla via Angelie quindi nuovamente sulla via Erbitea,che si segue fino alla piazza Umberto I,

dove, al culmine della salita, si devia a destra sulla via Domenico Minolfi.Raggiunta una rotonda, ci si infila sullastretta via Ranfaldi e si prosegue sempredritto, incontrando poi le indicazioni per Piazza Armerina. Seguendo queste e percorrendo,dapprima in discesa e poi in falsopiano, la S.S. 288, si rientra in breve al punto di partenza.

> NOTIZIE UTILI

PER RAGGIUNGERE IL PUNTO DI PARTENZA:Autostrada A19 Catania-Termini Imerese, uscita Mulinello, poi seguire per Valguarnera Caropepe e piazza Armerina,che dista circa 31 km dall’uscita autostradale.

INFORMAZIONI:Infopoint Turismo Provincia Regionale di Enna via Roma 413, tel. 0935/502362-504349 www.ennasviluppo.it, [email protected] Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo piazza Armerina viale Generale Muscarà, tel. 0935/680201-681310

ENNA

Piazza Armerina

DA CYCLING.ITÈ POSSIBILE SCARICARE LE TRACCE GPS DIQUESTO ITINERARIO,OLTRE CHE QUELLEDEGLI ITINERARIPUBBLICATI SU LA BICICLETTA.CIASCUN FILE È STATOCREATO CONSTRUMENTI EPROGRAMMICARTOGRAFICIGARMIN ED È SALVATOSU UN FILE SINGOLOIN FORMATO .TCX.LE TRACCE, UNA VOLTACARICATE SUL VOSTROGPS, SARANNOUTILISSIME PERSEGUIRE SULLASTRADA, PASSO DOPO PASSO, I PERCORSI E POSSONO ESSEREVISUALIZZATE SUL COMPUTER PER STUDIAREL’ANDAMENTO DEIPERCORSI STESSI SUL TERRENO. OGNITRACCIA È CORREDATADA UNA SERIE DI PUNTICORSA NUMERATI INMODO PROGRESSIVO.

COSA VEDEREPIAZZA ARMERINA: la chiesa tardo-rinascimentale di San Pietro, la chiesabarocca di San Rocco con il suo grandeportale in tufo finemente intagliato, il castello Aragonese, il Duomo dallagrandiosa mole e la chiesa di Sant’Andreaeretta nel 1096.CONTRADA CASALE: la Villa Romana,sorta a cavallo dei secoli III e IV d.C., famosasoprattutto per i suoi mosaici pavimentali,decorativi e figurati, un complesso senzapari per ampiezza e bellezza.BARRAFRANCA: la chiesa dell’Itra e lachiesa Madre.PERGUSA: il lago, di notevole interessenaturalistico, nelle cui vicinanze sono staterinvenute capanne della tarda età del ramee nei cui pressi viene collocato il mitico rattodi Proserpina.AIDONE: la chiesa di Santa Maria la Cava,eretta nel 1134, e il Museo ArcheologicoRegionale, che conserva reperti provenientidagli scavi della vicina Morganti.

Bici TURISMO»

Cycling.it

Page 92: La Bicicletta dicembre 2015

A N A L I S I T E C N I C A

SUOLA IN NYLONE CARBONIOLa suola è la Millennium 4, da più di una stagione utilizzatasui modelli di fascia medio-altadella Sidi. È interamenterealizzata in nylon “caricato” con un’alta percentuale di carbonio che la irrigidisce,senza però renderla “monolitica”come invece accade per le suoledelle scarpe dedicate alla competizione pura.

88

Delle scarpe di gamma medio-alta che mutuano daimodelli di classe superiore la calzata e parte del sistema dichiusura. Il prezzo decisamente abbordabile le destina a tuttigli amatori che vogliono sentirsi un po’ professionisti.

SIDI di Maurizio Coccia / foto M. Spinelli - La Cuba

TACCO SOSTITUIBILE La suola in nylon e carbonio prevede

un tacco in gomma sostituibile. La talloniera è invece realizzata

in materiale sintetico: ha una formaergonomica e inserti posteriori

con finitura riflettente.

KAOS

Page 93: La Bicicletta dicembre 2015

accessori di altissima gamma e checonsiderano meno i prodotti di fasciainferiore (comunque ottimi), magarisoltanto perché non sono realizzaticon materiali di vertice o perché nonsono utilizzati dai professionisti. Non è questo lo spazio per indagaresulle ragioni che portano ipraticanti italiani aragionare in questo modo,qui preferiamo invecericordare loro che questescarpe di recenteintroduzione nella lineaSidi hanno caratteristichetecniche mutuate direttamente dal modello di vertice chiamato Wire, che rispetto a questo costano 130 euro in meno e che a strizzare l’occhio verso questacalzatura che Sidi ci ha fornito nellasgargiante colorazione giallo-fluo cisono anche - ebbene sì - corridoriprofessionisti!

CALZATA DA AGONISTAForma della tomaia, architetturadella linguetta centrale e forma dellasuola delle Kaos sono esattamente lestesse rispetto ai modelli top digamma Wire ed Ergo 3. Questosignifica che abbiamo a che fare conuna calzata aderente, sviluppata negli

anni ispirandosi alle esigenze deinumerosi atleti professionisti checalzano “Sidi”. Di conseguenza,abbiamo a che fare con una calzataparticolarmente fasciante, ferma e sicura sull’anatomia del piede. Le Kaos garantiscono infatti unappoggio ampio sulla punta e sulmetatarso, mentre l’arco plantaretrova nell’area mediana-interna dellasuola l’adeguato sostegno in modo dadistribuire uniformemente il contattotra pelle e tomaia, ottimizzando la trasmissione di forza e, quindi,evitando problemi quali formicolii o indolenzimenti concentrati sudeterminati parti della pianta. Sulla parte posteriore della scarpa,invece, è un’ergonomica talloniera inmateriale sintetico a impedirequalsiasi forma di scalzata, anchequando si scatta con decisione o ci si alza repentinamente sui pedali.

Sempre in merito allacalzata, aggiungiamo,infine, l’ampiadisponibilità di misureproposte, a personalizzareancora di più lecaratteristiche di questa

scarpa: le misure vanno infattidalla 39 alla 48 e nell’intervallo 41-45 troviamo anche le mezze misure.

MATERIALI E TECNOLOGIA La suola delle Kaos è la Millenium 4Carbon Composite, che nella lineaSidi è seconda solo alla Vent Carbonimpiegata sui modelli Wire ed Ergo3Carbon. È realizzata in nyloncaricato con un’elevata percentualedi carbonio, gli spessori sonodifferenziati per ottenere il megliodelle caratteristiche meccaniche econtenere il peso. La suola ècompatibile con tutti i pedali incommercio. Per alcuni, come gliSpeedplay, è necessario l’utilizzodell’adattatore fornito direttamentecon il pedale. Nella parte posteriorela suola prevede un tacco in gommasostituibile. Passiamo ora alla tomaia.Questa è realizzata interamente inPolitex, una speciale microfibra chesi distingue per le sue ottimecaratteristiche di resistenza e, allostesso tempo, per una buonaelasticità. La tomaia è traspirante edè per enfatizzare ulteriormente ilcircolo d’aria che troviamo deimicrofori che corredano la porzionedella punta e quelle laterali. Inoltre, nella parte posteriore che“abbraccia” la caviglia, la tomaia èrivestita di rete mesh con una leggera imbottitura interna che garantisce ulteriore comfort alla calzata. In merito

IL SISTEMA DI CHIUSURESulla zona del collo del piede

le Kaos utilizzano la fibbia di chiusuramicrometrica Tecno3 System, una fibbia

collaudata da tempo da Sidi, che gestisce laritenzione sollevando e poi ruotando in senso

orario la leva in materiale sintetico. Per il rilascio(completo) serve invece premere

contemporaneamente le due leve laterali. A suavolta, la fibbia governa un laccio ad alta

resistenza che, attraverso tre passanti,distribuisce in modo omogeneo la tensione

di chiusura su tutta l’area mediana del collo del piede e sulla punta.

Nella parte alta della tomaia la chiusuramicrometrica è gestita dalla leva Caliper e dalla

fibbia Soft InStep 2, regolabile in larghezza. Nella foto in basso, un dettaglio della composizione della suola

in nylon-carbonio.

Le Kaos sono stateintrodotte nella collezioneSidi lo scorso anno: sonoscarpe di fascia medio-alta e dall’azienda

calzaturiera di Treviso ci informanoche questo modello ha riscosso tanticonsensi presso il pubblico,principalmente quello straniero estatunitense in particolare. Il motivodi tutto questo? Per risponderebisogna più che altro ricordare che icicloamatori di casa nostra hanno una spiccatapredilezione verso componenti e

89

TECNICA

k

Page 94: La Bicicletta dicembre 2015

all’architettura di chiusura, lasciamoalle didascalie che accompagnano lefoto la descrizione di ciò cheimpiegano le Kaos. Qui ricordiamosolo che anche queste scarperiprendono il meglio della tecnologia

utilizzata dai modelli top di gammadella collezione Sidi e che anche inquesto caso l’obiettivo duplice èquello di garantire all’utente sia laperformance che, soprattutto, lapersonalizzazione del grado dichiusura, comfort ed ergonomia.

PREZZO, COLORI E PESOLe Kaos sono in vendita al pubblico a 219 euro. Oltre a quella giallo-fluo,le colorazioni disponibili sono quellabianco-bianco, la bianco-arancio fluoe la nero-nero, tutte quante con lamedesima grafica che corredalateralmente la tomaia. Infine, il peso:il paio in taglia 44.5 che abbiamotestato ha fatto registrare 746 g. �

� IN PROVA: DEI “GUANTI” AI PIEDI �

A N A L I S I T E C N I C A

90

>>CONTATTISidi, tel. 0423/[email protected]

L a suola delle Kaos è innylon caricato conun’elevata percentuale

di carbonio: è per questo cheil livello di rigidità percepito inmarcia non è stato quellodelle più “granitiche” suolefull-carbon, ma è sempre perquesto che ci sentiamo diconsiderare queste scarpe unmodello perfetto perl’amatore di livello evoluto,quello a cui la rigiditàeccessiva delle suole incomposito può portare piùsvantaggi che vantaggi.Estremamente comodo efasciante è invece risultatol’appoggio della pianta delpiede sulla suola e anche ilcontatto conl’interno della tomaia. In particolare, il contatto tralinguetta centrale e collo delpiede è molto morbido e questo è accaduto non soloper l’imbottitura internache correda la linguetta, ma più che altro per le caratteristiche dellafibbia Soft Instep 2, chepermette di variare la sua

posizione sul colloin base alle

caratteristicheanatomiche dell’utilizzatore.Ineccepibile è risultato poi ilfunzionamento dei duesistemi micrometrici chegestiscono la chiusura, nonsolo per la precisione e l’efficienza della loromeccanica (ormairiconosciuta sui vari rotori di

tipo micrometrico), ma anchee soprattutto per la lorocapacità di distribuireuniformemente su tutto il collo del piede la grande pressione di cui sono capaci. E la tomaia? L’abbiamotrovata molto morbida efasciante su tutto il collo esulla punta, così comealtrettanto soffice è il contatto

della pelle con la talloniera,che ci ha assicurato buoneproprietà antiscalzata. Visto ilperiodo invernale della nostraprova, non possiamo invecedare giudizi sul grado ditraspirazione, ma di sicuro la necessità immediata diutilizzare dei copriscarpe ciha suggerito che queste Kaossono scarpe ottimali anche inquesto senso...

QUATTROCOLORAZIONI

Sotto, le trecolorazionidisponibili della Kaos,

che si aggiungonoalla sgargiantegiallo-fluo che

abbiamo presentato:la bianco-bianco,

la nero-nero e la bianco-

arancio fluo.

SIDIKAOS

TECNICA

Page 95: La Bicicletta dicembre 2015

Distribuito da: Sidi Sport, via dei Rizzi 2/A, 31010 Maser (TV) tel. 0423 9241, www.sidisport.com

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SIDI ERGO 4 CARBON COMPOSITE

289 €

GRANDE RICERCA E CURA DEI DETTAGLIUn prodotto frutto della ricerca, dello sviluppoe dell’evoluzione dell’azienda direttamente sulla strada.

SIDI WIRE CARBON

. DATI GENERALIDESTINAZIONE D’USO: corsa stradaMATERIALE TOMAIA: microfibra TechPro e MeshTIPOLOGIA ALLACCIATURA: Tecno-3 System, velcroe sistema Soft Instep 3MATERIALE SUOLA: Twelve Carbon in nylon e fibra di carbonioBATTISTRADA: n.d.COMPATIBILITÀ ATTACCO-TACCHETTA: compatibili contutti i pedali in commercio (per gli Speedplay bisognautilizzare degli spessori che vengono forniti direttamente

con il pedale).NUMERI DISPONIBILI: 40-48PESO INDICATIVO: n.d. COLORI DISPONIBILI: bianco, giallo-neroPREZZO INDICATIVO: 289 €. NOTE Con sistema Soft Instep 3 (la chiusura adatta la tomaiaalla forma del piede e il cinturino sul collo distribuiscela pressione in modo omogeneo sul piede);tallone tecnico regolabile; tacco sostituibile.

TALLONE TECNICOIl tallone tecnico è regolabile e il tacco è sostituibile.. DATI GENERALIDESTINAZIONE D’USO: corsa stradaMATERIALE TOMAIA: microfibraTIPOLOGIA ALLACCIATURA: Tecno-3 Push e sistema SoftInstep 3MATERIALE SUOLA: Vent Carbon in fibra di carbonioBATTISTRADA: n.d.COMPATIBILITÀ ATTACCO-TACCHETTA: compatibili contutti i pedali in commercio (per gli Speedplay bisognautilizzare degli spessori che vengono forniti direttamentecon il pedale).NUMERI DISPONIBILI: 38-48

PESO INDICATIVO: n.d. COLORI DISPONIBILI: nero, bianco, bianco-nero-iride,giallo fluo-neroPREZZO INDICATIVO: 350 €. NOTE Con sistema Soft Instep 3 (la chiusura adatta la tomaiaalla forma del piede e il cinturino sul collo distribuisce la pressione in modo omogeneo sul piede); tallonetecnico regolabile; tacco sostituibile; disponibile anchenella versione Air nei colori bianco e verde fluo-bianco(350 €).

NOVITÀ2016

gamma:altissima

gamma:altissima

TECNO-3 PUSHIl meccanismo Tecno-3 Push permette di chiudere lascarpa in tutta la sua lunghezza, adattando la tomaiaalla forma del piede e ottenendo così una calzata per-sonalizzata. Gli affidabili sistemi di chiusura Sidi, com-pletamente sostituibili, sono stati migliorati grazie a unnuovo tipo di cavo, che consente una veloce regola-zione con estrema facilità. Come la maggior parte deimeccanismi usati da Sidi, la leva Tecno-3 Push è robu-sta e sostituibile. Si può regolare anche in corsa permezzo di un innovativo pulsante, premendo il quale sialza la leva, così da agevolare la regolazione.

TECNO-3 SYSTEMIl meccanismo Tecno-3 permette di chiudere la scarpain tutta la sua lunghezza, adattando la tomaia alla formadel piede e ottenendo così una calzata personalizzata.Gli affidabili sistemi di chiusura Sidi, completamentesostituibili, sono stati migliorati grazie a un nuovo tipo dicavo, che consente una veloce regolazione con estre-ma facilità. Come la maggior parte dei meccanismi usatida Sidi, la leva Tecno-3 è robusta e sostituibile.

SUOLA VENT CARBONLa suola Vent Carbon adotta un leggero e sostituibiletacco in poliuretano per migliorare la camminabilità euna presa d’aria integrata, sostituibile. I vantaggi chia-ve della suola Vent Carbon non sono solamente unmaggior trasferimento di potenza, grazie alla sua legge-rezza e rigidità, ma anche un maggior comfort in caso dielevate temperature. La suola Vent Carbon è disegnatacon una presa d’aria integrata e canali d’aria per la ven-tilazione e dispersione del calore. La presa d’aria puòessere aperta o chiusa, per un comfort ottimale in ognistagione. La suola Vent Carbon è fatta a mano, esclusi-vamente con fibra di carbonio a tramatura intrecciata,che massimizza la rigidità consentendo un grado mini-mo di flessione controllata in punta. Questa flessione,attentamente studiata, allevia biomeccanicamente lostress ai tendini plantari e contribuisce a migliorare lacircolazione. Sulla suola Vent Carbon è stampata unascala di allineamento della tacchetta, che consente laregolazione di 10 mm in avanti e indietro e la possibilitàdi memorizzare la posizione della tacchetta Look, facili-tandone la sostituzione. Nel triathlon, la presa d’ariafunziona anche da drenaggio dell’acqua, migliorandosignificativamente il comfort del piede in seguito al pas-saggio in acqua.

SUOLA TWELVE CARBON COMPOSITELa suola Twelve Carbon Composite è costruita condue diversi materiali fusi insieme, nylon e fibra di car-bonio. È composta da fibra di carbonio iniettata in unabase di nylon. Il nylon utilizzato non assorbe l’acqua enon perde la rigidità in condizioni climatiche calde oumide, neanche con il passare del tempo. Il risultato èuna suola leggera e rigida.

350 €

informazioni promozionali

Page 96: La Bicicletta dicembre 2015

UNA BICI PER 13.000 KM

Gentile redazione, ho 46 anni e sono un praticante da circa 13.000 km l’anno. Ho effettuato una visita da unbiomeccanico per la messa in sellae gradirei avere anche un vostroconsiglio per la misura del mioprossimo telaio. Sarei propenso peruna Specialized Tarmac S-Works2015. Di seguito, i miei datiantropometrici: lunghezza cavallo82.5 cm, lunghezza tratto femorale37 cm, lunghezza piede 26.5 cm,lunghezza busto 59 cm, lunghezzabraccio 65 cm, larghezza spalle 46cm, dimensione mani L, peso 70 kg,altezza 176 cm, livello di praticaagonistico-amatoriale.

Paolo MattioliChieri (TO)

Caro Paolo, per te un telaio da 540x570 mm

con un angolo verticale da 73 gradi max ed estensionemanubrio da 95-105 mm.

Le pedivelle saranno da 172.5mm, per il posizionamento della sella cura una misura

nel range di 878-898 mm rispetto al piano dei pedali,mentre per la piega manubriouna misura da 44 cm c/c. Infine, la taglia giusta della tua Specialized Tarmac S-Works2015: una 56, con stack da 564 mm e reach da 395 mm. Anche a te, comunque,consigliamo di ricontrollare la misura del femore.

»R

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LE MISUREPER UNA SPECIALIZED

Gentile redazione, ho 58 anni e pedalo per circa8000 km l’anno. Vi invio le miequote antropometriche perconoscere le misure del telaioideale per me: lunghezza cavallo91 cm, lunghezza tratto femorale37 cm, lunghezza piede 27 cm,lunghezza busto 60 cm,

lunghezza braccio 68 cm,larghezza spalle 37 cm,dimensione mani L, peso 72 kg,altezza 182 cm, livello di praticaamatoriale.

Guido DuttoBruino (TO)

Caro Guido, queste le quote per il tuo telaio

secondo i nostri calcoli:590x580 mm con angoloverticale da 72.5 gradi maxe attacco da 100-110 mm. Le pedivelle saranno pari a 172.5 mm, il posizionamentosella nel range di 980-1000 mmrispetto al piano dei pedali e la piega della misura 38-40

c/c. Non capiamo con certezza qual è il modellospecifico di bici che vorrestiacquistare. Se però abbiamocapito bene, la tua Specializedsarà di taglia 58, con stack591 mm e reach 402 mm.Tuttavia, ricontrolla benela misura del femore.

»R

«D

Il mio

IL SERVIZIO PER CONOSCERE LE MISURE IDEALI DEL VOSTRO TELAIO IN RELAZIONE ALLE QUOTE DEL VOSTRO CORPO.

TELAIO100-110 mm

580 mm

590 mm

172.5 mm

980-1000 mm72.5°

95-105 mm

570 mm

540 mm

172.5 mm

878-898 mm73°

Page 97: La Bicicletta dicembre 2015

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COME PRENDERE LE VOSTRE MISURE

Attenzione: per comunicarci le vostre misureusate solo la scheda qui a fianco: prendetecorrettamente le vostre quoteseguendo leindicazioni fornite,riportate i dati sulla scheda e aggiungeteun’eventuale breve esposizione dei vostri problemiin un altro foglio da allegare. Ritagliate la scheda e speditela, perposta o via fax, a:

La Bicicletta Il Mio Telaiovia Orti dellaFarnesina 137 00135 Roma06-36309950

lunghezza cavallo: cm ___________

lunghezza tratto femorale: cm ___________

lunghezza piede: cm ___________

lunghezza busto: cm ___________

lunghezza braccio: cm ___________

larghezza spalle: cm ___________

dimensione delle mani: I S I M I L I

peso: kg ___________

altezza totale: cm ___________

livello di pratica: I agonistico I amatoriale I turistico I

kilometri ⁄ anno km ___________

I MIEI DATINomeCognomeEtà Telefono /Indirizzo CapCittà ProvinciaE-mail

COME PRENDERE LE VOSTRE MISURE

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1) LUNGHEZZA DI CAVALLO.È la distanza tra l’appoggio ischiaticodel soprassella e il suolo. Come dovetemisurare: ponetevi a piedi scalzi controuna parete divaricando i piedi l’uno dal-l’altro di circa 5 centimetri; prendete unlibro con copertina rigida e con un dorsodi spessore pari a quello medio di unapunta di sella e premerlo gentilmentema decisamente contro il soprassella;rilevate con un metro la distanza inter-corrente tra il margine superiore deldorso del libro e il pavimento. Il consiglio: con un minimo di concentra-zione si dovrebbero sentire i talloni leg-germente alleggeriti del proprio peso eavvertire una pressione sul soprassellaquasi analoga a quella di sella.

2) TRATTO FEMORALE. È la distanza tra l’appoggio ischiaticodel soprassella e il margine inferioredella rotula. Come dovete misurare: trai vari metodi è preferibile usare quellodella sottrazione; quindi, sempre nellaposizione descritta al punto 1, misuratela distanza esistente tra il margine infe-riore della rotula e il suolo; ottenuto ta-le valore, sottraetelo alla misura del ca-vallo; il risultato rappresenterà gradi lalunghezza del tratto femorale.

Il consiglio: a ulteriore chiarimento, preci-siamo che il tratto femorale della gambanon corrisponde all’intera lunghezza delfemore misurato a partire dalla testa.

3) LUNGHEZZA DEL PIEDE. È la dimensione in lunghezza del piede.Come dovete misurare: appoggiate lapunta delle dita alla parete e rilevate lamisura con il vostro metro centimetratoal margine posteriore del tallone. Il consiglio: includete la dimensione deipiedi misurata come richiesto ed espressain centimetri; non comunicate la tagliadella scarpa; anche se apparentementepoco rilevante, vi raccomandiamo di nontrascurare questa misurazione.

4) LUNGHEZZA DEL BUSTO.È la distanza tra il margine superioredell’osso dello sterno e il cavallo. Comedovete misurare: ancora una volta persottrazione; misurate la distanza tra losterno (la fossetta a “V” appena sotto ilpomo d’Adamo) e il suolo; al valore ot-tenuto sottraete il valore del cavallo; ilrisultato che otterrete rappresenterà lamisura del busto. Il consiglio: effettuate la rilevazione con ilbusto quanto più possibile eretto con lespalle a contatto della parete e a polmoni

saturi dopo una inspirazione profondaanche se non massimale.

5) LUNGHEZZA DEL BRACCIO. È la distanza intercorrente tra l’acromio(lo snodo della clavicola sulla spalla) el’ansa della mano formata dall’adia-cenza tra indice e pollice. Come dovetemisurare: la misura del braccio deve es-sere condotta con il braccio stesso este-so lateralmente a circa 45 gradi.Il consiglio: per individuare con maggiorsicurezza lo snodo di acromio, mentre fa-te roteare il braccio con un lento movi-mento circolare laterale, fate premeremoderatamente con l’indice, da chi vi aiu-ta nella rilevazione, nel punto di snododella spalla.

6) LARGHEZZA DELLE SPALLE.È la distanza tra i due punti in cui si arti-colano sulla spalla le clavicole destra esinistra. Come dovete misurare: misu-rate la distanza da acromio ad acromionella parte anteriore del busto. Il consiglio: per meglio individuare i puntidi acromio seguire il consiglio del punto 5;a ulteriore chiarimento, precisiamo che lalarghezza delle spalle non deve essere mi-surata dalla parte esterna delle rispettivebraccia.

7) DIMENSIONE DELLE MANI.È la dimensione approssimativa dellemani. Come dovete misurare: indicarese piccola, media o grande. Il consiglio: fate riferimento alla taglia deiguanti.

8-9) PESO, ALTEZZA.

10) LIVELLO DI PRATICA.È la qualità sportiva del gesto ciclistico.Come dovete indicarla: semplicementese di tipo agonistico, amatoriale o turi-stico.

I TRE CRITERI PER LA RILEVAZIONE DELLE MISURE1. Non eseguite mai un’autorilevazione

delle misure: fatevi assistere in questaoperazione da un’altra persona.

2. Prima di essere certi che ogni misurarilevata sia quella giusta, provatela piùvolte, almeno tre.

3. Curate di appoggiarvi alla parete difondo facendo attenzione che i malleo-li (la protuberanza ossea interna dellecaviglie) si vengano a trovare a una di-stanza di circa 50-60 mm l’un l’altro emantenete questa posizione per l’inte-ra seduta di rilevazione e per tutte lemisurazioni.

LA MIA BICI ATTUALE –––------––––––––––––––––––Marca –––-------------––------- Modello–––––––––––––LA MIA BICI IDEALE (obbligatorio) ----–------------–––––––Marca –––-------------––------- Modello–––––––––––––

Page 98: La Bicicletta dicembre 2015

BOTTECCHIA 8AVIO,MISURA OK?

Gentile redazione, ecco le mie quote antropometricheper conoscere le misure del miotelaio ideale: lunghezza cavallo84.5 cm, lunghezza tratto femorale34 cm, lunghezza piede 27.2 cm,lunghezza busto 62 cm, lunghezzabraccio 71 cm, larghezza spalle 33 cm, dimensione mani L,

peso 87 kg, altezza 180 cm, livellodi pratica amatoriale per circa 10-12.000 km.

Silvano BenziCattolica (RN)

Caro Silvano, il tuo telaio ideale sembraessere un 560x600 mm con un angolo verticale da 72.5

gradi max ed estensionemanubrio da 95-105 mm.

Le pedivelle dovrebbero esseredi misura pari a 172.5 mm, il posizionamento sella nelrange di 905-925 mm rispettoal piano dei pedali, mentre per la piega manubrio tiindichiamo la misura da 38-40 cm c/c. La taglia della tua nuovaBottecchia 8Avio sarà una 59,con reach 405 mm e stack 578 mm. Tuttavia dovresti ricontrollarebene le misure di femore e spalle.

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QUALE TAGLIA PERUNA PINARELLO F8?

Gentile redazione, vi invio le mie misure perconoscere le quote del mio telaioideale: lunghezza cavallo 80.3 cm,lunghezza tratto femorale 41 cm,lunghezza piede 26 cm, lunghezza

busto 63.7 cm, lunghezza braccio71.4 cm, larghezza spalle 43.4 cm,dimensione mani L, peso 86 kg,altezza 176 cm, livello agonistico,61 anni e circa 12.000 km/annopedalati.

Angelo Arsuffi Mesero (MI)

Caro Angelo, riteniamo “adatto” alla tuafisionomia un telaio da 540x600 mm con un angoloverticale da 72.5 gradi maxconiugato a un’estensionemanubrio da 105-115 mm. Le pedivelle da adottare saranno pari a 172.5 mm,

per il posizionamento della sella cura una misura nel range di 853-873 mmrispetto al piano dei pedali e per la piega manubrio una misura da 42-44 cm c/c. La taglia della tua Pinarello F8 2016 sarà la595.00.

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105-115 mm

600 mm

540 mm

172.5 mm

853-873 mm72.5°

Il mio

TELAIO

95-105 mm

600 mm

560 mm

172.5 mm

905-925 mm72.5°

Page 99: La Bicicletta dicembre 2015

DUE PROPOSTEPER PADRE E FIGLIO

Gentile redazione, ho 62 anni, una scarsa flessibilità, un livello di pratica amatoriale e queste sono le mie misure:lunghezza cavallo 81 cm, lunghezzatratto femorale 38 cm, lunghezzapiede 25 cm, lunghezza busto 58 cm, lunghezza braccio 59 cm,larghezza spalle 38 cm, dimensionemani M, peso 78 kg, altezza 170 cm.Queste, invece, sono le misure dimio figlio Cristian (20 anni):lunghezza cavallo 87 cm, lunghezzatratto femorale 40 cm, lunghezzapiede 27 cm, lunghezza busto 61cm, lunghezza braccio 62 cm,larghezza spalle 38 cm, dimensionemani M, peso 72 kg, altezza 178cm, livello di pratica amatoriale. Per entrambi vorrei conoscere lemisure ideali relativamente a duemodelli di bici: Canyon CF Slx eTrek Madone H2 (se possibile conle indicazioni di reach e stack).

E. Cannaviellovia e-mail

Caro amico, riteniamo adatto alla tua fisionomia un telaio da 520x520 mm con un angolo verticale da 73 gradi maxconiugato a un’estensionemanubrio da 95-105 mm. Le pedivelle da adottare sarannodi misura pari a 172.5 mm, peril posizionamento sella cura unamisura nel range di 863-883 mmrispetto al piano dei pedali e per la piega manubrio una misura da 38-40 cm c/c.

A tuo figlio Cristian, invece,proponiamo un telaio da560x570 mm con un angolo verticale da 73 gradi maxconiugato a un’estensionemanubrio da 95-105 mm. Le pedivelle da adottare sarannodi misura pari a 172.5 mm, il posizionamento sella nel rangedi 940-960 mm rispetto al pianodei pedali e per la piegamanubrio usa una misura da 38-40 cm c/c. A te proponiamo una CanyonAeroad CF Slx di taglia XS(reach 376, stack 512) o unaTrek Madone di taglia 50 (reach 374, stack 535), mentre a Cristian una Canyon AeroadCF Slx di taglia L (reach 403,stack 570) oppure una TrekMadone in taglia 58 (reach 391,stack 596).

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95-105 mm

520 mm

520 mm

172.5 mm

863-883 mm

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95-105 mm

570 mm

560 mm

172.5 mm

940-960 mm73°

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D I G I T A L C Y C L I N G N E T W O R K

Page 100: La Bicicletta dicembre 2015

ciclista per il loroapporto di vitamina C,che è un elemento difondamentale importanzaper le sue proprietà, tracui quella di prevenire lemalattie daraffreddamento.Altri frutti, tra cui le melee le pere, sono ottimi perfornire all’organismominerali evitamine asostegno di unmaggioreimpegno fisico.

QUANTECALORIE? Per quantoriguarda ivegetali,l’inverno nonne è così

prodigo come le altrestagioni, ma il ciclista hacomunque a disposizionecereali, legumi, tuberi,vegetali a foglia dura eagrumi, che costituisconoi piatti forti dei vari menuassieme a cibi di origineanimale (in particolarmodo carni) e chepossono essere

consumati difrequenterispetto allealtre stagioni.Unaparticolareattenzione vapostaall’alcool, acui vieneattribuito damolti unpresunto

Nellastagionepiùfredda,molti

preferiscono lasciaremomentaneamente labici nel garage per nonincorrere nei problemiche il clima puòcomportare, mentre altrisfidano i rigori invernaliper potersi allenarealmeno un paio di voltealla settimana.Per tutti,l’alimentazionedeve essereimpostata inmodoadeguatoproprio pernon avereproblemi, inquantod’inverno vi èla tendenza adalimentarsi in modo piùricco, specialmente per lecalorie e per i grassi.Spesso, una certadisinformazione incampo alimentarecomporta la tendenza asovralimentarsi con unapreferenza verso i cibiricchi di grassi, che sipensa possano dare più

energia, mentre tendonoad aumentare le “scorte”,cioè il grasso corporeo. Il risultato è ben visibilequando si sale sullabilancia.

VARIETÀ DEI CIBI È importante, quindi, chela normale alimentazionetenga conto di una certavarietà dei cibi, delle lorocaratteristiche edell’equilibrio tra i vari

componentidella dieta cherisultaindispensabileper avere daglialimenti ilmassimorisultato.Risultati, chesecondo alcunistudiscientifici,vengono

influenzati negativamentedall’esposizione alfreddo,indipendentemente dalladieta. Le ragioni nonsono ben note e nondipendono neanchedall’abbigliamento più omeno pesante o dallecondizioni esterne. Da queste ricerche,

96

la parola ANALISI, CONSIGLI E INDICAZIONI PERUN OTTIMALE STATO DI SALUTE SPORTIVA.

inoltre, è emerso che unadieta ricca in carboidratidà maggiori vantaggirispetto a una con molteproteine e grassi. È comunque indubbioche gli alimenti base delladieta invernale devonoessere “fortificanti”, cioècon vitamine, carboidratied energia, ma anche conpresenza di grassi, senzaperò esagerare con quellidi origine animale. Peresempio, vanno benepiccole quantità di burrousato crudo sul panedella prima colazioneoppure per condire pastao riso per il pranzo o lacena. È quindi buona normasfruttare le risorsealimentari che vengonoofferte da molti vegetaliper apportareall’organismo le vitamineC e A. Poi, non ci si devedimenticare dellecastagne per il lorocontenuto di vitamina Cin quantità simile a quelladegli agrumi, a propositodei quali si devericordare la giornalierapresenzanell’alimentazione del

alMEDICOsportivo

Gli alimenti base delladieta INVERNALEDEVONO ESSERE“FORTIFICANTI”.

>>

In unclima freddo,si mette in moto un MECCANISMOCHE BRUCIA LE RISERVE LIPIDICHE.

>>

Ecco qualche consiglio per arginare gli effetti del freddo consumando i corretti cibi e bevande. Queste indicazioni di base vanno bene per tutti i ciclisti e bisogna solo fare attenzione alle quantitàper una “prima” personalizzazione della dieta.

La dieta INVERNALE

Page 101: La Bicicletta dicembre 2015

effetto riscaldante. In effetti, è possibileaumentare leggermente lecalorie da alcool, masenza abusarne, inquanto la sensazione dicalore avvertita è dovutaa un aumentodell’afflusso del sanguecorporeo conconseguente inevitabilediminuzione dellatemperatura interna.Anche altri alimentipossono creare lasensazione di calore nelcorso dell’esposizione alfreddo: bevande calde ealcune spezie (adesempio il pepe nero),come l’alcool, nondeterminano un vero eproprio aumento dellatemperatura internacorporea, ma danno unmaggiore senso di calorecutaneo attivando lavasodilatazioneperiferica, che è unfattore molto soggettivo eche in realtà provocaun’ulteriore perdita nettadi calore per ilraffreddamento delsangue sulla superficiecutanea.I carboidrati e in certicasi i grassi danno i migliori contributi al mantenimento dellatemperatura corporea. Poi, si deve considerareanche il ferro e la suapartecipazione ai meccanismi ditermoregolazione. In alcunistudi, infatti, siè notato chegli atleti chehanno carenzedi ferro (ledonne hannouna maggioreincidenza aquestodisturbo, cheporta anche auna forma dianemia)hanno difficoltà atollerare il freddo.

LIMITARE I GRASSI È sempre consigliabileconsumare quantitàlimitate di grassi, anchese è possibile aumentare

la percentuale abitualesenza superare il 30 per cento giornalieroconsigliato dainutrizionisti. Si devonocomunque preferirequelli vegetali (peresempio, olioextravergine d’oliva) nei

confronti diquelli animali(burro). Perquesto è benelimitare icondimenti,che comunquevanno usaticrudi eaggiuntimisurando laquantità colcucchiaio(solitamente

basta un cucchiaio diolio per condireun’insalata). Il burro puòessere usato crudo inquantità moderatedurante i pasti principali.Al di là delle recentiindicazioni da parte

dell’OrganizzazioneMondiale della Sanità, si deve moderare ilconsumo di insaccati e di carni grasse,specialmente se fritte. È poi sempre valida laregola di consumarepoco saccarosio, lozucchero da cucina, epochi cibi e bevande chene sono ricchi. Per unaumento delle caloriequotidiane è beneorientarsi su carboidraticomplessi che non dannoreazioni negative sullaprestazione. Piccolequantità di saccarosio (ilcucchiaino per il caffè)non causano problemi,mentre l’assunzione diparecchi grammi dizucchero in una voltasola può essere fonte didisturbi, tipo ladebolezza o la “crisi difame”, che senza dubbiolimita le capacitàprestative. Riprendendoil tema dell’alcool, si

consiglia unbicchiere divino a pasto.Gli alcolici,tuttavia, sidevono abolirein vista di unosforzo fisico(allenamentoo gara), dalmomento chel’alcool puòinfluire negativamentesulla regolazione dellatemperatura corporea.Si devono invececonsumare molte fibre,che sono contenute nellafrutta, nella verdura (tipospinaci, carciofi e quellaa foglia) e nei cerealiintegrali. Questi cibidevono essere presenti inogni pasto, in quanto unabuona quantità di fibramantiene la massimaefficienza dell’intestino.

PER TUTTI I CICLISTISi deve tener conto chel’esposizione al freddo

di per sé nonaumenta il fabbisogno di alcunelementonutritivo (più grassi opiù proteine opiù alcool),anche se, inlinea generale,è permesso

aumentare leggermente ilconsumo di lipidi per farfronte a un lieveincremento dellarichiesta calorica. Se sitende ad aumentarel’apporto dei grassi, nonci si deve peròdimenticare che devonoessere consumatiquantitativi adeguati dicarboidrati perrimpiazzare il glicogenomuscolare (le riserve dizucchero nei muscoli) e per prevenirel’affaticamento eccessivo,il raffreddamento o altrepatologie..

L’energia trattenutacon laDIGESTIONEDEI CIBI È CONVERTITAIN CALORE.

>>

L’esposizione al freddonon aumentaLA NECESSITÀDI ALCUN ELEMENTONUTRITIVO.

>>

Tutti i cibi e i loro principinutritivi devono esseredistribuiti giornalmente nei vari pasti secondo leesigenze personali di ogniciclista. La prima colazionedeve fornire alimentisostanziosi e allo stessotempo molto digeribili,soprattutto in vista di unallenamentopomeridiano.Una spremuta diagrumi, o un prodotto con vitamina C, puòessere importante,poi alimenti a base di carboidraticon poco latte oyogurt oppure pane(più digeribile setostato) con miele omarmellata e un velo diburro, e tè o caffè (evitate ilcaffelatte, che comportatempi di digestione piùlunghi del latte o del caffèpresi separatamente)

dolcificati con fruttosioanziché il saccarosio. Il pranzo a base dicarboidrati, contenuto nellaquantità, favoriscel’efficienza nelle orepomeridiane fornendo nelcontempo le energienecessarie per affrontare unpomeriggio di lavoro o una

seduta di allenamento.La soluzione ottimale,specialmente se è previstodel lavoro fisico, èrappresentata da unaporzione di pasta o di riso,magari in bianco con burro

e formaggio grana, seguitoo anticipato da un piatto diverdura mista (condita conpoco olio d’oliva). Senzaallenamento pomeridiano il pranzo può esserecostituito da un primo dipasta o riso e da unaporzione di carne o dipesce, sempre con un

contorno diverduracondita conpoco olio e un panino. Comebevanda vabenissimol’acquaminerale,senza gas.Come dessert,

invece, si può assumereuna fetta di dolce senzacrema (crostata conmarmellata, torta di mele) e, per chi è abituato a berlo,ci sta anche un caffè.La cena deve completare

le calorie della giornata,perciò si può iniziare ilpasto con un piatto di pastao di riso asciutti o in brodo(meglio se vegetale),seguito da un secondo dicarne o pesce con contornodi verdure miste (conditecon poco olio d’oliva) e daun dessert (crostata ogelato alla frutta). Comebevanda va bene l’acqua,ma chi lo desidera può bereun bicchiere di vino o dibirra. Per gli spuntini, che sipossono collocare a metàmattina o a metàpomeriggio, è consigliabilela frutta, che, invece, non vaassunta al termine del pasto(in quanto prolunga i tempidi digestione e provocafermentazioni intestinali), inparticolar modo in vista diun allenamento. Se presada sola, le vitamine e i saliminerali in essa contenutivengono maggiormenteassimilati.

>> COME DISTRIBUIRE I CIBI NEI VARI PASTI

97

Page 102: La Bicicletta dicembre 2015

l Passo Agueglio è uno di queivalichi che, almeno secondo i responsabili della segnaleticastradale, non meritano alcuncartello identificativo e, a onordel vero, neppure le mappe

topografiche nazionali e regionali piùrecenti lo nominano. Non per questo,però, non merita di essere inserito trale più belle salite italiane da affrontarein bicicletta: ci sono numerositornanti, che in bici aiutano molto, c’èun meraviglioso paesaggio su uno deipiù affascinanti laghi italiani, il lago diComo, e c’è una vegetazione moltofitta di caducifoglie che, insieme al

I benefico influsso dell’acqua del lago,dà sollievo nelle più calde giornateestive e mitiga le temperature di quellepiù fredde invernali . Infine, dato cheil passo non risulta essere un valicologisticamente di grande importanza,il traffico automobilistico è davveromodesto e quello di mezzi pesantiinesistente.

NIENTE PENDENZE IMPOSSIBILIDal punto di vista ciclistico si tratta diun ostacolo abbastanza impegnativo,con un dislivello complessivo e unalunghezza non trascurabili, ma privodi pendenze particolarmente dure e

ricco di tratti di recupero anchelunghi, come quello che precede

l’attraversamentodella valle diGrom. Anche sul finale lependenze siannullano,consentendo discollinare con lacorona grande.Proprio perquello cheriguarda l’arrivo,noi l’abbiamoposto sulla cimadell’ultima

risalita, dove si stacca sulla destra lasterrata che sale alla vicina Cima delSasso di San Defendente e dove lastrada inverte definitivamente lapendenza per scendere e inoltrarsinella Valsassina, ma dobbiamoprecisare che un piccolo e artigianalecartellino in legno col nome del passo,posizionato da qualche anonimoappassionato, è stato posto inprossimità della cappella situata circa500 metri prima del punto da noiindicato come valico. Infine, perquanto riguarda i tornanti, noi neabbiamo contati una trentina, suddivisiin tre grandi gruppi, ma il numeropotrebbe variare, perché alcunipotrebbero essere identificati in realtà come strette curve.

SI PARTE A FIANCO DELL’ESINO La salita prende il via da Varenna e,più precisamente, dal polo turistico diOlivedo, nel punto in cui si incontranola via Corrado Venini con il viale deiGiardini e da dove imbocchiamo la S.P. 65 per Esino, che riportaindicazioni per Perledo, Esino Lario eCastello di Vezio. Dopo un brevissimotratto pianeggiante, la strada inizia asalire a fianco del torrente Esino, cheresta sulla nostra destra, sottopassandola ferrovia e compiendo poi untornante sinistrorso, il primo di ungruppo di dieci abbastanza ravvicinatitra di loro, che ci consentiranno disuperare una prima buona parte didislivello. Staccati dal torrente, dopoun breve tratto chiuso tra alti muri, la vista si apre vastissima sul lago econtinuiamo a salire tra belle ville, con

98

LEGRANDISALITE di Carlo Turchetto

PASSO AGUEGLIO

Il PassoAgueglioè situatosul crinaleCHE SEPARA LA VALSASSINADAL PAESE DI VARENNA.

>>

NELL’ALTIMETRIA, I NUMERI IN NERO INDICANO LA PENDENZA MEDIA, CHE VIENE GRAFICAMENTE EVIDENZIATA ANCHE DALL'ISTOGRAMMA COLORATO SOTTOSTANTE.

FINO AL 4%

DAL 4% AL 7%

DAL 7% AL 10%

OLTRE IL 10%

BAR O TRATTORIA PER MANGIARE

FONTANA CON POSSIBILITÀ DI BERE

417

PER

LED

O

1161

PA

SSO

AG

UEG

LIO

207

VA

REN

NA

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1000

1100

1200

625

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848

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272

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611

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760

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DI

GRO

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1074

ULT

IMO

TO

RN

. SIN

ISTR

.

6,4 6,4 6,8 7,4 8,28,1 7,9

0,50,92,8

7,655,8

3,15,36,26,9

LOMBARDIA: LA SALITA CHE CONDUCE IN VETTA AL PASSO AGUEGLIO DA VARENNA È ABBASTANZA

LUNGA, MA NON PRESENTA ALCUN TRATTO CON PENDENZE PARTICOLARMENTE IMPEGNATIVE.

Difficoltà IMPEGNATIVA

Lunghezza in KM

16,97

9%

Pendenza MASSIMA

Page 103: La Bicicletta dicembre 2015

99

k

una pendenza alquanto regolare, che simantiene tra il 6 e il 7 per cento.Anche i tornanti si susseguono concadenza regolare e ci aiutano molto avalutare il dislivello che stiamo a manoa mano guadagnando. Lasciato adestra, nei pressi del nono tornantesinistrorso, il centro della frazione di

Regolo, pocodopo, al km2.16,affrontiamo ildecimotornante,l’ultimo diquesta primaserie, epedaliamo poiin costa, colpendio che calasulla nostradestra verso illago,

raggiungendo in breve Perledo.All’ingresso di questo paese i tornantiriprendono e in poco più di 2 km nesuperiamo altri otto, correndo sempretra case erette sul fianco del pendio,con la vista sul lago. Al km 5.22 lecostruzioni finalmente terminano e lastrada, correndo sempre in costa conuna pendenza ora leggermente piùmite, si immerge in una fittavegetazione che però, grazie allaripidità del pendio, ci concede ancoradegli affascinanti colpi d’occhio suilembi del lago, che ancora appaionotra i bassi rilievi collinari in cui sifrastaglia il pendio.

UNA SERIE DI COLATOILungo questo tratto superiamo unaserie di colatoi, tra i quali la valle delLeccio e quella di Grom, da dovescendono gli affluenti che alimentanoil torrente Esino, del quale stiamoancora risalendo la valle. Qui, tra il

km 8.54 e il km 9.67, incontriamo untratto quasi pianeggiante, checonsente, a chi punta a una buonaprestazione, di innestare la corona piùgrande e, a chi invece non ha problemidi cronometro, di gustarsi il paesaggio,anche se ora il lago, dato che stiamoinoltrandoci nell’entroterra, non sivede più. Poi la salita riprende e conqualche secca curva, che potrebbeessere identificata come tornante,entriamo a Esino Lario, grande paesecomposto da belle case, alcune dellequali, costruite in sasso, ne ricordanol’antica origine. Ne attraversiamo ilcentro al km 11.29, punto in cui lapendenza aumenta quasi di colpo,portandosi su valori un po’ superioriall’8 per cento. Le costruzioni, fitte, ci accompagnano ancora per un beltratto, mentre affrontiamo un’altra

serie di ravvicinati tornanti, e sidiradano solo dopo il km 13, perscomparire del tutto e lasciaredefinitivamente il posto allavegetazione solo dopo aver affrontato,al km 14.10, l’ultimo tornantesinistrorso, lasciando a destra ladeviazione per Cainallo.

IL FINALEDa qui ci aspetta ancora poco meno di un kilometro di vera salita, con una

LOCALITÀ km vam 600 vam 900 vam 1200 vam 1600VARENNA 0 0 0 0 0PERLEDO 3.2 21.00 14.00 10.30 7.52VALLE DEL LECCIO 6.4 41.48 27.52 20.54 15.41VALLE GROM 9.7 55.18 36.52 27.39 20.44ESINO LARIO 11.3 1.04.06 42.44 32.03 24.02ULTIMO TORNANTE SIN. 14.1 1.26.42 57.48 43.21 32.31PASSO AGUEGLIO 17 1.38.46 1.06.24 50.40 38.55

CICL

OTU

RIS

TA

SCA

LATO

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CICL

OSP

OR

TIVO

PR

OFE

SSIO

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TA

I TEMPI PER EFFETTUARE LA SALITA

LUNGHEZZA: 16.97 kilometriDISLIVELLO: 980 metriPENDENZA MASSIMA: 9%PENDENZA MEDIA: 5.8%GRADO DI DIFFICOLTÀ: impegnativoQUOTA MASSIMA RAGGIUNTA:1165 metriESPOSIZIONE: ovest all’inizio, poi

sud e infine estPERIODO DI PERCORRENZA:da aprile a novembreRAPPORTI NECESSARI:cicloturista (VAM 600): 34x27ciclosportivo (VAM 900): 39x21salitomane (VAM 1200): 53x20LOCALITÀ DI PARTENZA:

Varenna (LC), 207 metri slmINFORMAZIONI:Ufficio Informazioni Turistichevia Nazario Sauro 6, 23900 Leccotel. 0341/295720-295721fax 0341/295730www.turismo.provincia.lecco.it [email protected]

I DATI TECNICI

COME ARRIVARE IN AUTO: per raggiungere ilpunto di partenza, l’autostradaA4 Torino-Trieste, dalla quale siesce a Bergamo o alla barrieradi Milano seguendo leindicazioni per Lecco. Daquest’ultima città si imbocca la superstrada S.P. 36 perMorbegno e Sondrio, che sisegue fino all’uscita di Bellano,da dove si percorre la SP. 72 in direzione sud fino a Varenna.

COSA MANGIARENel territorio del lago di Como

convergono tre cucine tipiche:quella del lago, che ha comeprotagonista principale il pesce;quella delle valli, incentratasulla polenta e il formaggio,preparati in un’infinità di modi;e infine quella della Brianza,caratterizzata da robusti piatti di carne. Tra i piatti di pescericordiamo il risotto con i filettidi pesce persico, per quantoriguarda la cucina delle vallinon possiamo fare a meno di citare la polenta vuncia, con formaggio, burro e aglio, e, per i piatti di carne,

la rustisciada, fatta con lombo di maiale e salsiccia rosolati con cipolle.

LA LOGISTICAPer mangiare, in centro a Varenna c’è il piccolo enascosto ristorante Il Cavatappi(0341/815349), dove avrete la sensazione di aver trovatoqualcosa di vero e un po’speciale. Per dormire, invece,data la vocazione altamenteturistica della zona, conviene fare riferimento all’UfficioInformazioni sotto indicato.

Notizie utili per viaggiare

VEGETAZIONEMOLTO FITTALungo la salita e gli itineraricircolari si incontrasempre una vegetazionemolto fitta.

Il PassoAguegliosi trovasulla parteSETTENTRIONALEDEL MASSICCIODELLAGRIGNA.

>>

Page 104: La Bicicletta dicembre 2015

100

LEGRANDISALITE

PASSO AGUEGLIO LOMBARDIA >> LECCO

GLI ITINERARI CIRCOLARI CHE VI PROPONIAMO. VALLI INCASSATE CONTRADDISTINTEDA UNA FITTA E IMPENETRABILE VEGETAZIONE ARBOREA CARATTERIZZANOQUESTI PERCORSI TRA I MONTI CHE CHIUDONO A EST IL LAGO DI COMO.4ITINERARI

CIRCOLARI

1 » ITINERARIO AZZURROIL PASSO DI AGUEGLIOE LA BASSA VALSASSINA

LUNGHEZZA: 43.4 kilometriDISLIVELLO: 1180 metriPENDENZA MASSIMA: 9%GRADO DI DIFFICOLTÀ: impegnativo

Per completare questo itinerario,si deve prima effettuare la salita al Passo Agueglio da Varenna.Dallo scollinamento si proseguelungo la principale, scendendonell’altro versante e raggiungendoParlasco, dove si prosegue sullaprincipale S.P. 65, sempre indiscesa. Arrivati a Cortenova,all’incrocio che si incontraall’ingresso del paese si devia asinistra per Lecco, Introbio eTaceno, e quando, subito dopoaver attraversato il torrentePioverna, si sbuca con uno stopsulla più importante S.P. 62, la siimbocca a sinistra, infilandosinella valle del torrente appenacitato. Dopo un trattopianeggiante fino a Taceno,tenuta, in un bivio, la sinistra perBellano, si attraversa il torrente esi prosegue in saliscendi fino albivio per Parlasco, superato ilquale si riprende a scenderemolto dolcemente. Con una seriedi tornanti, tra i quali si lascia a destra lo svincolo per la S.S. 36,si arriva a Bellano, dove ci siimmette a sinistra sulla S.P. 72,seguendo le indicazioni perVarenna. Pedalando in leggerosaliscendi lungo la sponda dellago di Como, si rientra in breve al punto di partenza.

2 » ITINERARIO BLUIL PASSO DI AGUEGLIOE IL LAGO DI COMO

LUNGHEZZA: 56.4 kilometriDISLIVELLO: 1670 metriPENDENZA MASSIMA: 11%GRADO DI DIFFICOLTÀ: impegnativo

Per portare a termine questoitinerario occorre effettuare primala salita da Varenna al PassoAgueglio e poi seguire l’itinerario“Il Passo di Agueglio e la bassa

Valsassina” fino a Taceno.Superata, tenendo la sinistra perBellano, la biforcazione per Dervioe Premana, al bivio che si incontrapoco dopo si abbandona laprincipale per piegare a destrasulla S.P. 62, seguendo leindicazioni per Vendrogno einiziando a salire. Giunti in centroa Taceno, ci si immette a sinistrasulla S.P. 67 per Premana eCasargo e si continua a salire,raggiungendo in breve primaMargno e poi la vicina Codesino,dove ci si mantiene sullaprincipale, che riporta indicazioniper Indovero e Narro. Superatequeste due località, la pendenza si inverte e la strada scende perraggiungere infine Bellano, dopoaver attraversato alcune frazioni,tra le quali Mornico, Pradello eOmbriaco, e superato una lungaserie di tornanti. Nel centro delpaese si gira a sinistra sulla S.P. 72e poco dopo ci si immette

nuovamente nell’itinerario “Il Passo di Agueglio e la bassaValsassina”, seguendo il quale sirientra al punto di partenza.

3 » ITINERARIO VIOLAIL PASSO DI AGUEGLIOE LA VAL VARRONE

LUNGHEZZA: 66.9 kilometriDISLIVELLO: 1940 metriPENDENZA MASSIMA: 12%GRADO DI DIFFICOLTÀ:molto impegnativo

Per chiudere questo itinerariooccorre effettuare prima la salitada Varenna al Passo Agueglio, poi seguire l’itinerario “Il Passo di Agueglio e il lago di Como” fino a Codesino. Superato,mantenendosi sulla principale nei pressi del centro del paese, un tornante sinistrorso, al bivioche si incontra subito dopo sidevia a destra sulla S.P. 67 per

Premana. Superata Somadino, la strada sale ancora fino a Piazzo,da dove si prosegue affrontandouna serie di vivaci saliscendi eimmettendosi, dopo aver lasciatoa destra Premana, nella ValVarrone, solcata dall’omonimotorrente. Dopo avere attraversatole frazioni di Pagnona eTremenico, la strada inizia ascendere per raggiungere infineDervio, dopo una lunga serie ditornanti e dopo avere attraversatole frazioni di Vestreno, Bondal eAcque. In centro a Dervio si seguono le indicazioni per la S.P. 72, sulla quale ci si immettea sinistra per Lecco. Percorrendoquesta strada lungo la sponda dellago di Como, si raggiunge inbreve Bellano, dove ci si immettenuovamente nell’itinerario“Il Passo di Agueglio e il lago diComo”, seguendo il quale sirientra al punto di partenza.

4 » ITINERARIO ARANCIOIL PASSO DI AGUEGLIOE IL MONTE LEGNONE

LUNGHEZZA: 76.7 kilometriDISLIVELLO: 2330 metriPENDENZA MASSIMA: 14%GRADO DI DIFFICOLTÀ:molto impegnativo

Questo itinerario costituisce unavariante del percorso “Il Passo diAgueglio e la Val Varrone”, che sisegue fino a Tremenico, dove sidevia a destra sulla via Caduti diGuerra, seguendo le indicazioniper Roccoli Loria e Subiale. Si salecon decisione fino al RistoranteCapriolo, nei pressi del quale silascia l’asfalto per proseguiredritto su un buon fondo in terrabattuta. Meno di 2 km sterrati, incui si corre in falsopiano, portanoa sbucare sul tornante di unastrada asfaltata che si imbocca a sinistra, affrontando una discesaa tornanti. Dopo aver superatoSueglio si sbuca infine sulla S.P. 67, dove ci si immettenuovamente nel percorso “Il Passo di Agueglio e la ValVarrone”, seguendo il quale sirientra al punto di partenza.

Dalle sezioni dedicate di Cycling.it è possibile scaricare le tracce gps di questa salita edegli itinerari circolari a essa collegati, oltre che i file gps delle salite pubblicate su La Bicicletta. Ciascun file è stato creato con strumenti e programmi cartograficiGarmin ed è salvato su un file singolo in formato .tcx. Le tracce, una volta caricate sulvostro gps, saranno utilissime per seguire sulla strada, passo dopo passo, i percorsi, epossono anche essere visualizzate sul computer per studiare l’andamento dei percorsistessi sul terreno. Ogni traccia è corredata da una serie di punti corsa, numerati inmodo progressivo, utilizzabili per seguire meglio il percorso.

A Z Z U R R O >> B LU >> V I O L A >> A R A N C I O

Page 105: La Bicicletta dicembre 2015

pendenza che si attesta sempreintorno all’8 per cento, poi la stradagradualmente si addolcisce, perappiattirsi del tutto nei pressi del km15.23. Pedaliamo quindi in falsopianoper circa 400 m tra una vegetazionedecisamente più brulla, dove fannocapolino alcuni sempreverdi, e poiiniziamo a scendere dolcementearrivando, infine, in una radura, dovesorgono, sulla sinistra della strada,alcune sparse malghe, e dovefiancheggiamo una cappella di recentecostruzione: nei pressi di questa, unartigianale cartello in legnoindicherebbe “Passo Agueglio”. Noi,però, da qui proseguiamo, riprendendoa salire, per concludere i nostri sforzi500 m dopo, nel punto in cui si stacca,sulla destra della strada, la sterrata cheporta alla vicina cima del Sasso di San Defendente. �

101

www.varennaitaly.comwww.varennaturismo.comwww.comune.varenna.lc.it

www.lakecomo.it

Varenna

N 34

0

N 36

Perledo

AlpeVesina

PizzoAlto

MonteLegnone

Montedi Muggio

Varenna

Bellano

Cortenova

Borgo

Sueglio

TremenicoDervio

Pagnona

Avano

MargnoCodesino

CasargoSomadino

Introzzo

Parlasco

EsinoLario

NarroVedrogno Indovero

Lezzeno

Vestreno

Cimonedi Margno

MonteFoppe

MonteLegnoncino

Roccolidi Lorla

Premana

Bindo

CortabbioPrimaluna

PratoSan PietroRifugio

Cainallo

CorennoPlinio

Fiumelatte

Oro

Regoledo

Giumello

CrandolaVegno

Mianico

San Vito

RezzonicoSanta Maria

Prada

Acquaseria

Nobiallo

Menaggio

BellagioCadenabbia

Breglia

Calvesenio

Treccione

CarcenteAbbindio

V a l V a r r on

e L A G O

D I

C O M O

TorrenteVarrone

TorrentePiaverna

P i a n

d e l l e

B e t u l l e

N 3

40

N 3

40

N 36

N 36

Passo Agueglio

Alpe diPaglio

Taceno

DAL PASSONella prima partedella salita e inalcuni punti degliitinerari circolariproposti la vistaspazia sul lago di Como.

Page 106: La Bicicletta dicembre 2015

a un trattamentoparticolare e proprietariochiamato Carbokeramic:per resistere allapressione di serraggiodel morsetto, la partesuperficiale del telaio ètrattata con materialeceramico, che permettedi elevare la resistenza acompressione del tubo.Infine, l’imbottitura: quitroviamo un paddingsuperlight di 10 mm dispessore, a sua voltarivestito di una cover inmicrofibra proprietariamolto resistentechiamata Fibratek.

102

PresentazioneTECNICA >> SELLE

il bacino a seconda delmomento di gara,sezione posteriore dimedio sviluppo che offreun adeguato sostegnoalle ali ischiatiche,porzione anterioreampia (44 mm) che offre un buonsostegno quando sipedala in “punta”: le caratteristichemorfologiche della Flite Tekno Flow sonoesattamente le stesse checontraddistinguono tuttele nove versioni dellaFlite, cioè uno deimodelli più famosi diSella Italia. La dicitura

Assieme alla Slre al modelloda triathlonKronos,questa Flite

è una delle esclusiveselle di Selle Italiaappartenenti allafamiglia Tekno Flow.Cosa le accomuna?Caratteristiche diassoluta eccellenza chenon scendono affatto acompromessi (anche conil prezzo, in questo casopoco meno di 390 euro),che fanno largo impiegodi materiali di altissimaqualità come il carbonioe che sono lavorati constandard tecnologiciproprietari. Accade cosìper la Slr Tekno, per laSlr Tekno Flow, per laKronos Tekno Flow e,appunto, per questa FliteTekno Flow. I modelliappena menzionati sonodunque accomunati permateriali e standard dicostruzione, madifferiscono per la formadello scafo, che li destinaa specifiche categorie diutilizzatori.

MATERIALI AL TOPCON SEDUTA FLITEProfilo longitudinalepiatto lungo il quale sipuò arretrare o avanzare

Flow ci ricorda invecel’impiego di un forocentrale con funzione discarico della pressionesulle parti molli del soprasella.Caratteristiche delgenere posizionano laFlite Tekno Flow nellaclasse “L2” della IdMatch, cioè la scala diclassificazioneantropometrica di SelleItalia: ciò significa chequesta sella èparticolarmente (ma nonesclusivamente) indicataper individui con unadistanza delle ossaischiatiche di tipo“Large” e con un gradodi mobilità del bacino ditipo medio.

CARBONIO E CERAMICASia il telaio che lo scafodella Flite Tekno Flowsono in carbonio, ma nelprimo caso il materialecomposito è sottoposto

La dicitura“Tekno”

ricorda l’altaconnotazionetecnologica di

questo modelloe il vasto impiego

di fibra chesul telaio è

accoppiato con la ceramica. < < <

La Flite Tekno Flow che la Selle Italia ci haspedito in redazione ha fermato l’ago dellabilancia a 139 g. La sella è disponibile nella solacolorazione nera che vediamo e costa 389 euro.Oltre al ciclismo su strada, è utilizzabile ancheper il mountain biking.

Selle Italiaè distribuito da:Selle Italia, tel. 0423/541313www.selleitalia.com

>> C

ON

TATT

I

PESO, COLORE E PREZZO Materiale telaio carbonio(Carbokeramic)

Materiale scafo carbonioDimensioni scafo 275x145 mm,

forma ovaleDimensioni telaio 7x9 mmRivestimento microfibra FibratekFiniture nerodisponibiliPeso 139 g

LA SCHEDA

Selle Italia FLITETEKNO FLOW

Page 107: La Bicicletta dicembre 2015

giornata. La personalizzazioneottica è a sua voltaaccoppiata a una grandepossibilità dicustomizzazione sulpiano anatomico. Sonoinfatti disponibili duetipologie di nasello ingomma che, a secondadel verso con cuivengono poste sullamontatura, portano a quattro le sagomedisponibili. E ancora, in base alleproprie esigenze, si potràmontare o meno l’astinainterna tergisudorefornita in dotazione conl’occhiale che si andrà a “costruire”. Infine, relativamente alpiano cromatico, undici i colori disponibili pernasello e terminali delleastine.

PREZZO BASE DI 159 EUROPer comporre l’X-Krosspiù adatto al proprio casosi può procedere in duemodi: rivolgersi allaSziols Italia oppurevisitare il sitowww.sziols.it e“costruirsi” da soli il proprio occhiale. Il prezzo? Montatura,nasello, terminali coloratie tergisudore costanosempre 110 euro, mentreper la lente il prezzoparte da un minimo di 49 euro per le versioni“Clear” non specchiate.

Un occhiale dasole sportivo è unaccessoriomolto

complesso, che devesapere rispondere a unaserie di necessitàanatomiche, relative allaforma delle tempie e a quella del naso, ed esaudire specifichecaratteristiche ottiche, in base alle condizioni di luce checontraddistinguono il suo utilizzo. L’azienda tedesca Sziols è partita da questasemplice mafondamentaleconsiderazione almomento di realizzare l’X-Kross (attualmente il suo unico prodotto ingamma), il cui nome ciricorda appunto l’estrematrasversalità che locontraddistingue. Più che un occhiale, l’X-Kross è, in effetti, un“sistema occhiale”, unocchiale modulare chenasce dalla combinazionedi astine, lenti, nasello edeventuali accessori, cheriescono così a soddisfarein maniera componibile

le esigenze dei singoliutenti e quelle delle variediscipline praticate:running, sky-running,vela, alpinismo, sci, arcoe, naturalmente, ciclismo,nella sua doppiaespressione stradistica e fuoristradistica.

MASSIMAPERSONALIZZAZIONE La montatura degli X-Cross è l’unicoelemento che, colori aparte (con ben quindici lepossibilità), non si puòcambiare. Ha, però, unastruttura compatibile conquattro differentitipologie di lenti, adatte a diversi sport. Nello specifico per ilciclismo, le lenti hannoun design panoramico,garantiscono protezionedal vento e hanno una

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Più cheun occhiale,un “sistema-

occhiale”:è quello della

tedesca Sziols,che, a secondadella disciplinapraticata, dellaforma del viso,delle necessitàottiche e delle

preferenzeestetiche

personali,propone un

sistemamodulare

con cui costruirel’occhiale più

adatto al singolocaso. < < <

>> OCCHIALI

forma che assicura lagiusta aerazione. Le lenti per il ciclismosono disponibili in seidiverse gradazioni, chevariano per il filtraggiodella luce e perl’adattabilitàfotocromatica, così dasoddisfare nel modo piùpreciso possibile, comedetto, le esigenzepersonali, quelle delladisciplina praticata e,perché no, dellecaratteristiche climatichedel periodo o della

Sziols X-KROSS

Tutte le lenti degli X-Kross garantiscono unaprotezione totale dai raggi Uva e Uvb 400. Inoltre, grazie alla tecnologia Air ClimaManagement, le lenti dedicate al ciclismo hannouna forma e dei fori laterali (tre a destra, tre asinistra) che impediscono l’appannamento anchequando si procede a basse velocità.

Sziolsè distribuito da:Davide Beccarotel. 349/[email protected]>>

CO

NTA

TTI

ANTIAPPANNAMENTO

Page 108: La Bicicletta dicembre 2015

>>C-PREME >>C-Preme, marchio americano cheproduce caschi per bambino, è ora distribuito in Italia dalla Larm:oltre al design, alla fantasia e ai colori, i suoi prodotti sidistinguono per la tecnologia, l’innovazione e la sicurezzamutuate dai caschi da adulto. Il prezzo di tutti i modelli è pari a29,90 euro. Larm >>tel. 051/6053020 >>www.larm.it

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>>KUOTA >>La K-Uno “model year 2016” è stata tutta rinnovata. La nuova versione rafforza il suo Dna di bici endurance grazie a particolari fibre di carbonio e innovativi sistemi di laminazione. Inoltre, le forme del telaio e della forcella sono state disegnate per garantire un assorbimento superiore delle vibrazioni. Il carro garantisce una notevole rigidità torsionale per evitare dispersioni dellaforza impressa sui pedali, mentre la robustezza è a sua volta incrementata dalla scatola movimento centrale ora con standard BB386. Nella stessa direzione lavora lo sterzo da 1.1/8” e 1.5”. Infine, il triangolo posteriore ha un profilo sottile, che riduce la flessione laterale e ammorbidisce gli shock sulla ruota posteriore. Kuota International >>tel. 039/305595 >>www.kuotacycle.it

>>BRYTON >>Se cercate un ciclocomputer-Gps sempliceda usare, il Rider 100 fa per voi: basta accenderlo la prima volta,scegliere la lingua e partire.Non servono settaggi, èretroilluminato, ha la registrazione Gps e i dati possono esserecaricati su Strava. Ciclo Promo Components >>tel. 0423/1996363 >>www.ciclopromo.com• www.brytonsport.com

>>SUOMY >>Oltre ai caschi con colori più “seriosi” fornitiai pro (ad esempio, quelli della Lampre-Merida), Suomy ha in catalogo caschi con tonalità divertenti, come, ad esempio, la Wind Flower. Questo è il top di gamma Gun. Suomy >>tel. 0142/562304 >>www.suomysport.com

>> LE GRANDI OCCASIONI

BICI SHOPPING

>>FI’ZI:K >>Come la Antares 00 e la Arione 00, anche la nuova Aliante 00 si differenzia dalla versione precedente per il nuovostandard di posizionamento del rivestimento, che ora corrisponde esattamente al perimetro dello scafo. In questo modo si ottiene unottimo risultato estetico e si risparmia qualche grammo. Non cambiano, invece, le caratteristiche tecniche e i materiali impiegati, con scafoe telaio in carbonio proprietario. In particolare, tra quelli al top di gamma della Casa, la Aliante è il modello ideale per chi ha un limitato grado di mobilità del bacino. A4 Selection >>tel. 0444/461100 >>www.fizik.it

Page 109: La Bicicletta dicembre 2015

>>RUDY PROJECT >>Il Boost 01 è un cascoaerodinamico per le gare sustrada. Il design inedito è statostudiato nei minimi particolari,frutto di test nella galleria del cento Pininfarina sotto losguardo attento del gurudell’aerodinamica, lo statunitense John Cobb. Il casco è estremamenteventilato, con un sistema dicanalizzazione dell’aria cheaccelera lo scambio termico,favorendo l’uscita posterioredell’aria calda. Rudy Project >>tel. 0422/433011>>www.rudyproject.it

>>DAINESE >>D-Core Thermo e D-Core Dry sono lenuove linee underwear di Dainese. In particolare, i capi D-CoreThermo conservano il corpo asciutto grazie alla speciale struttura3D che ottimizza le proprietà termiche, mantenendo costante latemperatura corporea senza però trascurare la traspirazione.Dainese >>tel. 0444/224100>>www.ciclopromo.com • www.dainese.com

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>>CARRERA >> La AR01 è il nuovo progetto di punta della Carrera Podium. La geometria del triangolo e del carro e lesoluzioni d’integrazione adottate sui componenti di guida la rendono una bici senza compromessi. La rigidità complessiva è notevole e si apprezza soprattutto nelle fasi di rilancio, in cui il carro risponde con prontezza, cosa che si avverte ancora di più quando le velocitàsono sostenute. Il telaio prende velocità senza disperdere energia e questo per merito di una ciclistica stabile, che equilibrasapientemente i pesi tra avantreno e retrotreno. A livello di design, il tubo superiore è stato volutamente tenuto alto, per unirloall’attacco manubrio integrato e aerodinamico. Podium >>tel. 030/9964322 >>www.carrera-podium.it

>>POLAR >>L’A360 è un “fitness tracker” con lettura otticadella frequenza cardiaca: significa che, per rilevare il battito, al posto della fascia toracica basta indossare l’orologio al polso e automaticamente il display informerà sulla frequenza in quelmomento. Il display è touch-screen, a colori e ad alta definizione.Polar >>tel. 051/2987699 >>www.polar.com

Page 110: La Bicicletta dicembre 2015

>>GIST >>Si chiama Kover l’innovativo guanto per affrontareil freddo estremo. Utilizza una cover estraibile impermeabile al 100per cento, il palmo è coperto di inserti di silicone per la presa fermasul manubrio e prevede un inserto Touch Screen per usare losmartphone senza dover togliere il guanto. Gist >>tel. 0423/1990835 >>www.gistitalia.com

>>EKOI >>L’XMas Box è una simpatica idea per far feliceun/una ciclista. Si acquista su www.ekoi.fr e contiene, a scelta, gli accessori indispensabili per l’inverno: copriscarpe, copricasco,guanti oppure occhiali e altro ancora. Tutti i prodotti sono inoltreinteramente personalizzabili in quanto a grafica e colori. Ekoi >>www.ekoi.fr

>>SANTINI DISTRIBUTOREDEI CASCHI LAZER

Sul numero di novembrede “La Bicicletta”, a pagina88, nell’ambito dellapresentazione delle novità2016 Lazer, è statoindicato un erratodistributore del marchio dicaschi belga. Infatti, dalloscorso settembre i caschiLazer (corsa strada, pista,

cross country, DH) sono distribuiti in Italia daSantini, storica Casa italiana di abbigliamento per ilciclismo.>>www.santinisms.it

>>MET >>Il Mantra è il nuovo casco aero della Met: test in galleria del vento hanno dimostrato che marciando a 50 km/hè possibile un risparmio di ben 10 watt. Nella sezione frontale il Mantra si avvale di un profilo Naca. Tutto questo con un pesodavvero contenuto: solo 200 g. Met Helmets>>tel. 0342/615876 >>www.met-helmets.com

>>SELLE SAN MARCO >>La Racing Up Rhc Milano è la versione della Regale dedicata al Red Hook Criterium, il circuito internazionale di bici a scatto fisso che a ottobre ha fatto tappa a Milano. Prodotta in edizione limitata, si caratterizza per unagrafica personalizzata, con il logo Red Hook Crit. Invariate, invece, sono le caratteristiche della sella, erede della storica Regal, di recenterivoluzionata tecnologicamente e introdotta in collezione nella linea UP, appunto con nuovo design. La seduta è flat, il telaio in Xsilite.Selle San Marco >>tel. 0424/5489 >>www.sellesanmarco.it

>>LAS >>Il Cronometro è un casco per gare contro iltempo con forma pulita e compatta. Permette grandipenetrazione aerodinamica e libertà di movimento del collo,anche durante lo sforzo. Integra un visore e le lenti sonointercambiabili. Las >>tel. 02/3903661>>www.lashelmets.com

>> LE GRANDI OCCASIONI

BICI SHOPPING

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>>CASTELLI >>L’Alpha Jacket è la nuova maglia per il freddo dellaCastelli. La sua caratteristica peculiare è ladoppia costruzione che prepara lo stratoisolante con caratteristiche termiche cosìda non far percepire il classico “colpo difreddo” quando in salita si apre la zip peraerare un po’ il busto. Il tessuto in vita è ilrisultato di una nuova lavorazione che lolascia completamente piatto - e quindiaerodinamico - quando si è in posizionebassa, seguendo i movimenti senzastringere o - peggio - svolazzare al vento.Manifattura Valcismon >>tel. 0439/5711>>www.castelli-cycling.com

Page 111: La Bicicletta dicembre 2015

>>PROVINZ >>Provinz è un marchio specializzato in capiriflettenti, ideali per la stagione fredda e in situazioni in cui sipedala con poca luce. Il prodotto di punta è la giacca riflettente(adatta sia per il ciclismo che per il running), che si “illumina”nonappena viene raggiunta da una luce. Impermeabile al 100 percento. Dsb >>tel. 035/4824273 >>www.dsb-bonandrini.com

>>KEMO >>La KE-R8 è una bici estremamente polivalente: va bene in salita e nelle discese tecniche, non disdegna laguida fluida e tantomeno le progressioni. Inoltre, è molto efficace nello smorzare le vibrazioni. Il telaio usa lo standard dicostruzione 4KS, partendo da una “base” di carbonio 60T. In particolare, il 4KS prevede quattro passaggi che permettono diavere un prodotto finale leggero e resistente: si parte dalla laminazione con procedimento continuo e costruzione in pezzounico, si passa al metodo Eps che elimina la formazione di grinze, poi viene il taglio digitale in Cnc delle fibre di carbonio e infinel’assemblaggio tramite la fibra 5T, con elevate proprietà di resistenza allo sforzo. Sintema Sport >>tel. 0362 930406 >>www.kemobikes.com

>>ABUS >>L’In-Vizz integra nella scocca un visore da usareall’occorrenza: il visore si estrae velocemente con una mano, è inpolicarbonato ad alta resistenza e protezione totale dai raggi UV e rende l’In-Vizz molto indicato per chi usa occhiali da vista. Abus >>tel. 0542/34720>>www.abus.com

>>GARMIN>>La Garmin ha rilasciato la nuova versione della Garmin Connect Mobile 3.0,l’applicazione per caricareautomaticamente i dati dei propriallenamenti o delle gare a cui sipartecipa direttamente dal propriosmartphone sulla piattaforma GarminConnect. Con l’applicazione, poi, gliutenti possano trovare più facilmente leinformazioni, i dati e i suggerimenti diloro interesse. Il nuovo layout chiaro e colorato e un’interfaccia graficaancora più semplice consentono di avere in evidenza ciò che più serveper migliorare i propri allenamenti.Garmin Italia >>tel. 02/36699 699>>www.garmin.com

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Page 112: La Bicicletta dicembre 2015

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Direttore responsabile: Calogero Cascio

In redazione: Marco Bonarrigo ([email protected])Valerio Lo Monaco ([email protected])

Consulenza tecnica:Stefano Garinei ([email protected])

Servizi fotografici:Mariano Spinelli ([email protected])

Segretaria di redazione:Giuliana Antuono

La Bicicletta è un mensile delle Edizioni La CubaSrl, via degli Orti della Farnesina 137, 00135 Ro-ma, tel. 06/3629021 (r.a.), fax 06/36309950.

Testata iscritta l’11-11-1983 al numero 325/83del Registro della Stampa presso il Tribunale diRoma. Prezzo di una copia: 6 €.

Abbonamento annuale: 12 numeri con regalo da80 € (comprese spese postali); 12 numeri senzaregalo 60 €; abbonamento digitale (per Pc eMac) senza regalo: per informazioni scrivere ad [email protected] biennale: 24 numeri senza regalo110 € (per l’Italia).Abbonamento estero (solo versione digitale per Pc eMac): 12 numeri senza regalo 65 €.Modalità di abbonamento: invio della somma pervaglia postale indirizzato a La Cuba Srl, Via Orti del-la Farnesina 137, 00135 Roma, oppure per mezzodi conto corrente postale n. 71492003 intestato aLa Bicicletta, Via della Maratona 66, 00135 Roma.Abbonamento mobile (iPad/iPhone e Android): vedisu iTunes e Googleplay e per informazioni scriveread [email protected]

Arretrati: il doppio del prezzo di copertina e spesepostali a carico del destinatario. Tariffa R.O.C. (ex20/B): “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. post. -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art. 1 comma 1, DCB Roma”.

Redazione: Via della Maratona 66, 00135 Roma, tel. 06/3629021, fax 06/36309950.

Progetto graficoLe Tipo snc / Illuzzi • Paloscia

Impaginazione, fotocomposizione e selezione colore:Else Servizi srl, Via della Maratona 66 00135 Roma.

Stampa:Tiber spa, via della Volta 179, 25124 Brescia.

Distributore esclusivo per l’Italia: M-DIS Distribuzione Media SpAvia Cazzaniga 19, 20132 Milano, tel. 02/25821.

Pubblicità di settore e extra settore: agenti per ilNord e Centro Italia: Mattia Botti (tel. e fax0332/223443, 345/7176079, mattia_botti@virg il io.it); Ezio Brambilla (tel. e fax 0522/1716468, 373/7201133, [email protected]); Cen-tro Sud e Isole: La Bicicletta, tel. 06/3629021, fax06/36309950.

I manoscritti, le diapositive, le fotografie, i di-segni e le illustrazioni inviate alla redazione,anche se non utilizzati, non si restituiscono.

Internet: www.labiciclettaweb.itE-mail: [email protected]: [email protected]: www.cycling.it/www_login.aspNetwork: www.cycling.it

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Colnago M10, misura 56 sloping, colo-re maob, componenti Shimano Dura-Ace, ruote Corima Mcc 47 mm e Ma-vic Ksyrium ES Ssc, guarnitura FsaK-Force, pedali Carbon Look, usata po-chissimo, come nuova, 5000 €.Silvano, tel. 338/6970194.

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SUL WEB!

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C I C L O

>>A DESTRA, TRE ACCESSORI INVERNALI DA QUALI NON SI PUÒ PRESCINDERE: I GUANTI

CHIRO 3 GLOVE, DISPONIBILI NELLE TAGLIE DA XS A 2XLE UTILIZZABILI CON TEMPERATURE DA 5 A -11° ;

IL COPRISCARPA DIFESA, AERODINAMICO, TERMICO,TRASPIRANTE ANTIVENTO CON TRATTAMENTOIDROREPELLENTE E FACILE DA INDOSSARE E IL

SOTTOCASCO VIVA THERMO SKULLY.

>>L’UTILIZZO DELLA CALZAMAGLIA SORPASSOBIBTIGHT È CONSIGLIATO CON TEMPERATUREDA 0° A 15° GRADI. IL FONDELLO È IL PROGETTOX2 AIR, LE BRETELLE GIRO++ E LA ZIP CAMLOCKÈ POSIZIONATA SUL FONDO GAMBA CONNASTRO RIFLETTENTE. È DISPONIBILE NELLETAGLIE DA S A 3XL E NELLA TAGLIA LARGE PESA260 GRAMMI. PREZZO INDICATIVO ALPUBBLICO: 140 EURO. MANIFATTURA VALCISMON

• tel. 0439/5711http://castelli-cycling.com/it

>>In Castelli sonogiustamente e fermamenteconvinti che si possa semprefare meglio. Così, per questastagione invernale, il teamcreativo si è concentratosullo sviluppo di prodotti da pioggia per proteggere iciclisti anche con le peggioricondizioni climatiche. La ricerca ha portato allarealizzazione di prodottiestremamente versatili,perfettamente utilizzabilianche quando non piove.Attraverso questa collezioneper il tempo avverso, Castellivuole dare agli atleti alcunisuggerimenti per scegliere ilmiglior abbigliamentoinvernale, suggerimentipreziosi arricchiti da anni eanni di esperienza in garecon condizioni di pioggia efreddo. È, questo, un nuovomodo di progettare prodottiinnovativi, inizialmentefinalizzati a migliorare le

prestazioni dei professionistipoi applicato anche ai cicloamatori.Iniziamo dalla calzamagliaSorpasso Bibtight, lacalzamaglia preferita dalgruppo dei tester di Castelli,che la apprezzano per lavestibilità perfetta, il comfortcon basse temperature maanche quando il termometrosale. Il segreto di tuttoquesto è la combinazione didue tessuti: Thermoflex CoreDue e Thermoflex, per averebuona elasticità e supportomuscolare. L’ampio intervallotermico si ottiene grazie allostrato interno in poliestere afibra cava del ThermoflexCore Due, che ha unmaggiore isolamentotermico e miglioreregolazione dellatraspirazione del corpo.C’è, poi, la Alpha Jacket, ungiubbino con il colloarticolato con parti separate

e inserto in Thermoflex.Viene utilizzato ilWindstopper® 150 antiventoe resistente all’acqua, coneccellenti doti di elasticità.Con Alpha Jacket, Castelli havoluto tenere separati lostrato isolante da quelloantivento, in modo da poteraprire solo la parte antiventoper far entrare l’aria eaiutare l’evaporazione delsudore attraverso unamigliore aerazione. Sotto laAlpha si indossa la magliaintima Flanders LS, un capoche ha l’obiettivo dimantenere il corpo asciutto,per il quale è stato adottatoil poliestere Multidenier,caratterizzato dalla suagrande capacità diassorbimento e dispersionedel sudore. Da nondimenticare nelle giornateinvernali copriscarpe, guantie sottocasco...

CASTELLI

>>TRA I MUST DELLA GIACCA ALPHA C’È L’UTILIZZO DI UNNUOVO TESSUTO REALIZZATO CON UNA NUOVA LAVORAZIONECHE RESTA COMPLETAMENTE PIATTO, AERODINAMICO E ALLO

STESSO TEMPO QUANDO SI È IN POSIZIONE DI GUIDA SULLABICICLETTA, SEGUE I MOVIMENTI DEL CORPO SENZA STRINGERE

E SVOLAZZARE. È DISPONIBILE NELLE TAGLIE DA S A 3XL. ADESTRA LA MAGLIA INTIMA FLANDERS LS: INSERTI DI RETE IN

POLIESTERE SOTTO LE BRACCIA CONSENTONO LA REGOLAZIONEDELLA TEMPERATURA DEL CORPO.

M

DA

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C I C L OM

DA

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>> IL GIUBBINO ANATOMICOMANGHEN È REALIZZATO INTESSUTO BIELASTICO LEGGEROCON MEMBRANA ANTIVENTODAVANTI E THERMOPILE DIETRO.LA ZIP È LUNGA, NASCOSTA.SULLA SCHIENA SONO PRESENTITRE TASCHE APERTE E UN FOROPER L’IPOD. DETTAGLIRIFRANGENTI SONO SULLETASCHE E SULLA MANICASINISTRA. È DISPONIBILE NEICOLORI: GIALLO FLUO, VERDEFLUO, ARANCIONE E NELLETAGLIE DA XS A 3XL.

>> LA MAGLIAINVERNALE FAITO È INTESSUTO THERMOPILE E SI CARATTERIZZA PERUNA ZIP LUNGA CONBLOCCO ZIP, TRETASCHE APERTE E FOROPER IPOD. DETTAGLIRIFRANGENTI SONOPOSIZIONATI SULLASCHIENA E SULLATASCA. È DISPONIBILENEI COLORI BLU,GIALLO, ROSSO E NELLETAGLIE DA XS A 3XL.

>>GSG è stata fondata daSimone Fraccaro,corridore professionistatra il 1974 e il 1984 a fianco di FrancescoMoser e Beppe Saronni, e oggi è una delleaziende produttrici diabbigliamento per ilciclismo più conosciute e apprezzate, non solo in Italia.Le collezioni diabbigliamento GSG, cosicome i capi “custom” peri team ciclistici, nasconoda idee del reparto R&Ddi GSG, e vengono poiindossati e testati daatleti professionisti dellastrada e della mountain.Questi atleti fornisconoun importante feedbacka GSG sulle innovazioniintrodotte nei prodotti,innovazioni che vengonopoi trasferite nella

collezione. La collezioneWinter 2015/16 fa ampiouso di tessuti bielasticiche, abbinati a taglianatomici, permettono direalizzare capi per alteperformance purmantenendo il comfort.Le tecnologie specificheapplicate per affrontare irigori invernali siuniscono a una gamma dicolori dei tessuti chesoddisfa i gusti estetici diogni ciclista, permettendoall’appassionato diindossare capi tecnici macon il look giusto. Inquesta paginapresentiamo il giubbinoManghen, la maglia Faito,e la salopette Amiata,oltre ai copriscarpa,sempre utili nellastagione rigida. Ilgiubbino anatomicoManghen è realizzato in

tessuto bielastico leggerocon membrana antiventoanteriormente ethermopileposteriormente. Il polsinoe l’interno del collo sonoin tessuto felpato per ilmassimo comfort. Lamaglia Faito è in morbidotessuto thermopile ed èdotata di zip lunga conblocco zip, tre tascheaperte e foro per l’ipod.Dettagli rifrangenti sonoposizionati sulla schienae sulla tasca.La calzamaglia conbretelle Amiata ha iltaglio anatomico ed èrealizzata in tessutobielastico felpato,comprese le bretelle.Cuciture colorate piatte in contrasto. Sono presenti dettaglirifrangenti sulla cucitura al polpaccio.

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Page 116: La Bicicletta dicembre 2015

112

PER LA PRIMA VOLTA IN OLTRE 50 ANNI,

UN PREFETTO HA FERMATO UNO

STORICO CICLO-PELLEGRINAGGIO

DELLA CAPITALE, UN EVENTO A

BASSISSIMO IMPATTO SUL TRAFFICO.

IL MOTIVO? NON INTRALCIARE I

TURISTI DEL GIUBILEO.NESSUNO HA DIFESO

L’EVENTO, NONCOMPETITIVO

E GRATUITO.POSSIBILE CHE SOLO

I POTERI FORTIRIESCANO

A DIFENDERE IL LORODIRITTO A OCCUPARE

LE STRADE?

La storia è piccola piccola, ce ne rendiamo conto. A Roma, da oltrecinquant’anni, la prima domenica di dicembre, centinaia di ciclisti si radunano davanti al Velodromo dell’Eur (adesso è un cratere in un prato a causa della sciagurata demolizione di un lustro fa) per il “Ciclo Pellegrinaggio al Divino Amore”. Che cos’è? Una

pedalata di una ventina dikilometri verso un celebreluogo di culto, fatta a ritmotranquillo, dove si mescolanociclisti di ogni tipologia,compresi alcuni pro chevengono a festeggiare inanticipo il Natale. Il tracciato è su strade secondarie, lapartenza alle 8 del mattino e la

brevità del percorso rendono l’impatto della manifestazione sultraffico nullo o quasi. Eppure, quest’anno il Ciclo Pellegrinaggio nonsi farà. Il motivo? La concomitante apertura del Giubileo dellaMisericordia che ha convinto il prefetto a non concedere il permesso.Misericordioso il Giubileo, ma solo con i pellegrini motorizzati, noncon quelli che - in bici - nemmeno si sognano di sfiorare le zone piùtrafficate di Roma. Nessuno ha protestato, nemmeno la Fci, sotto la cui egida da sempre si svolge la prova. Ci si domanda perché,mentre si lotta per chiudere per ore (a volte troppe) manifestazionicompetitive e più redditizie, ma anche molto più invasive, nessunoabbia interesse a difendere una manifestazione gratuita, dove le strade restano chiuse per pochi minuti e tutto finisce con una fetta di panettone davanti a una chiesa di periferia.

PUNT ESCLAMATIVO

I ciclopellegrini a Roma non sono graditi!

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