la bioenergia

42
La bioenergia al servizio dell’uomo

Upload: giovanni-vento-giommi

Post on 30-Jun-2015

148 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

Page 1: LA BIOENERGIA

                             

       

      

La bioenergia al servizio dell’uomo     

Page 2: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  2

 "Gli uomini per natura hanno più paura della verità che della morte". (S. Kirkegaard)  “Per divenire un essere umano per intero, è necessario avere una certa apertura di spirito, una 

certa capacità di credere, senza prove, ad alcune cose che vanno aldilà della nostra comprensione.” ( M. Nussbaum) 

    

Page 3: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  3

FREEBIOENERGY  Freebioenergy è un marchio che  identifica un nuovo ramo di attività di Mestieri ad Arte, azienda che 

opera dal ’96 nel campo del Restauro edile e dell’Architettura e che ama utilizzare i materiali e le tecnologie naturali, svolgendo consulenze e organizzando occasioni di incontri formativi e culturali. 

Freebioenergy  si  occupa  di  ricercare  e  sviluppare  le  tecnologie  che  utilizzano  le  energie  naturali, presenti  da  sempre  sul  pianeta  e  nell’universo,  energie  utilizzate  per migliaia  di  anni  quando  gli  uomini vivevano in armonia con la natura e “sentivano” queste frequenze dovute alla “vibrazione” della materia. 

L’uso  a  volte  improprio  di  queste  energie  ha  portato,  in  certi  periodi  storici  e  in  certe  culture,  a “demonizzare” chi le praticava, fino a metterli addirittura al rogo o a condannarli come eretici, come Galileo. 

Dalla fine dell’800 si ha un nuovo risveglio e personaggi nel campo della fisica, come l’ing. Nikola Tesla, un  Leonardo  da  Vinci  moderno  che,  studiando  le  forze  della  natura  e  in  particolar  modo l’elettromagnetismo,  produsse  migliaia  di  invenzioni  e  brevetti,  di  cui  i  più  famosi  e  fondamentali  per l’attuale società furono l’energia elettrica alternata e le onde radio. 

Prima di morire  scoprì  come  le  “piccole” ma,  in  realtà molto potenti,  energie  sottili  potevano  essere sfruttate gratuitamente per il bene dell’umanità. In epoca sua contemporanea il matematico Albert Einstein enunciava intanto la teoria della relatività, affermando che la materia non esiste ma tutto, in realtà, è energia vibrante a diverse frequenze (E=mc2). 

Entrambi  avevano  comunque  capito  come  ogni  piccolo  movimento  del  microcosmo  produceva  una risonanza anche nell’angolo più recondito dell’universo. 

Termino citando una dichiarazione di Tesla, illuminante: <Non c'è nulla che  sia dotato di vita  ­ dall'uomo, che ha reso  schiavi gli elementi, alla più agile 

creatura ­ in tutto questo pianeta, che non oscilli durante una rotazione. Ogni volta che un'azione sia generata da una forza, anche infinitesimale, il bilancio cosmico viene alterato ed il moto universale ne risente degli effetti. > 

  

 

I PROGETTI DI FREEBIOENERGY 

Freebioenergy raccoglie attorno a se studiosi e ricercatori. Il team opera in perfetta sintonia, concentrandosi su progetti che perseguono sempre un unico obiettivo: il benessere biofisico dell’uomo, del mondo animale e di quello vegetale, nel pieno rispetto e mantenimento dell’armonia della natura, come massima espressione della vita. Sfruttando l’energia magnetica naturale e la fisica quantistica, studiando anche esperienze simili nate nei paesi della Mitteleuropa come Slovacchia, Germania, Austria e Slovenia, il primo progetto realizzato da Freebioenergy si è concentrato sull’elemento più importante che esiste sul pianeta, l’acqua. Il dispositivo prodotto ha assunto un nome che identifica la fisica utilizzata: QUANTUM. Quantum produce sull’acqua parecchi benefici e vantaggi, dall’eliminazione del problema del calcare all’aumento di energia che rende l’acqua meno aggredibile dai batteri. Nel produrre queste e altre funzioni, come ad esempio la riduzione della tensione superficiale, che permette una drastica diminuzione nel consumo dei detersivi, si è pensato anche ad una ionizzazione negativa dell’aria, con effetto rigenerante per le persone, e ad una forte riduzione degli effetti negativi dovuti alle geopatie come le radiazioni magnetiche naturali (acque sotterranee, rete di Hartmann, ecc) ed elettromagnetiche prodotte dall’uomo (utilizzatori domestici, computer, telefoni cordless, ecc). Un apparecchio quindi a tutto tondo. Non per nulla lavora in un campo sferico avente raggio di 20 m e di 60 m, secondo il modello. Oggi (inizio 2010) siamo in grado di sviluppare ricerche su casi e problematiche specifiche, acque salmastre, acque infette, ecc. I prossimi progetti avranno per tema l’agricoltura, con l’intenzione di favorire le piante nella produzione di frutti sani, riducendo drasticamente l’uso di pesticidi e della chimica inquinante.

Il campo è a dir poco affascinante e rappresenta una sfida alla fisica “convenzionale” resa forse un po’ cieca dall’intensivo uso delle strumentazioni moderne che hanno, forse, un po’ ridotto le percezioni umane sulle energie naturali. 

 

Page 4: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  4

Dal depliant 

quantum la bioenergia al servizio dell’uomo 

Il QUANTUM è un apparecchio che utilizza solo energie naturali, con diverse funzioni, realizzato grazie ad anni di ricerca scientifica nel campo della fisica quantistica. L'apparecchio non risente di usura temporale e non ha costi di manutenzione. 

 L'ACQUA E IL CALCARE 

Dal primo  istante  che  si  installa  il Quantum non  si  formano più  le  fastidiose  incrostazioni  calcaree bianche  e cristalline (Calcite) sulle piastrelle, sui rubinetti, negli apparecchi domestici e nelle tubazioni. ll calcare è trasformato  in Aragonite, una forma cristallina calcarea che si deposita sotto forma di polvere, senza aggregarsi e formare incrostazioni e che può essere tolta facilmente con una passata di straccio asciutto, senza l’uso di prodotti chimici e tossici per la salute.  Tutte  le  vecchie  incrostazioni  sono  “dilavate”  e  rimosse  dall’acqua,  nel  giro  di  poche  settimane.  La  superficie specifica dell’acqua aumenta enormemente  così  che  il  calcare  resta  in  soluzione e non  si deposita più  in modo aggressivo nei boiler, nelle condutture dell'acqua, nei lavelli di cucina, nei sanitari, nelle lavatrici, nei ferri da stiro e nelle macchinette per l'espresso.  L'acqua del rubinetto si comporta come un’acqua “dolce” e, di conseguenza, si possono ridurre drasticamente, dal 30 al 70%, i consumi di detersivi in lavatrici e lavastoviglie e di saponi, shampoo e bagno schiuma. Chi  possiede  un  addolcitore  lo  può  anche  spegnere,  risparmiando  energia  elettrica  e  sale  ed  eliminando  la sudditanza dei lavaggi delle resine per evitare rischi di proliferazione di batteri. 

Il Quantum energizza l’acqua perchè induce un moto rotatorio destrorso alle molecole dell’acqua e ai suoi elettroni. Il moto destrorso eleva l’energia dell’acqua da due a tre volte, che imputridisce quindi più lentamente perché aumenta la sua  resistenza  ai  batteri.  Per  questo  motivo  nelle  piscine  si  può  ridurre  il  consumo  di  sostanze  chimiche antibatteriche.  In pochi giorni  il QUANTUM trasforma  l'acqua dell’impianto di riscaldamento, normalmente sporca e scura,  in acqua chiara.  I filtri degli impianti idrici e di riscaldamento non si intaseranno più. Le serpentine dei boiler riacquisteranno la loro sezione originale e finalmente si potrà ottenere nuovamente acqua calda in pochi minuti. Tutto questo comporta un risparmio di almeno l’8‐10% sulle spese di riscaldamento ed un 30% sui costi di produzione di acqua calda.  In agricoltura  l’acqua, energizzata dal Quantum, rafforza  le resistenze antiparassitarie e anticrittogamiche delle piante e rimuove tutte le incrostazioni calcaree degli impianti d’irrigazione. Gli  impianti  industriali  che  utilizzano  l’acqua  per  il  raffreddamento  non  avranno  più  la  schiavitù  del  calcare  e vedranno ripulirsi le torrette di raffreddamento nel giro di poche settimane. L'acqua “Quantizzata” è bioenergetica,  leggera ed armonica. Nell’organismo  l’acqua energizzata promuove  la depurazione delle tossine.  In media, salvo eccezioni, l'acqua di rubinetto dispone di una bioenergia di 3.000‐4.000 Bovis.  Con il QUANTUM la stessa acqua può arrivare fino a 8.000 ‐ 9.000 Bovis. L’acqua minerale in bottiglia varia da 500 a 2.000 Bovis.  L'acqua di Lourdes ne ha oltre 27.000, riconosciuta come  la più energetica da tutti  i ricercatori radioestesisti del mondo.  A tal proposito raccomandiamo di non bere acqua minerale  immagazzinata, definita dagli  istituti di bioenergia e dai geobiologi “acqua morta” e, soprattutto, bevande gasate, dolcificate e conservate, che bloccano parzialmente alcune funzioni vitali dello stomaco. L'aumento energetico  raggiunto grazie al Quantum è  irreversibile, superando anche  i 70  ° C. e permane per sempre, a differenza di altri sistemi. 

 

Page 5: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  5

FATTORE BIOENERGETICO 

Quest'acqua  "viva"  disintossica  l'organismo  e  rigenera  le  cellule.  Assumendo  questo  tipo  di  acqua  potabile, l'organismo ne beneficerà perché si disintossica gradualmente e riceve infor‐mazioni di importanza vitale. 

 

Benefici 

Miglior benessere per le persone, animali e piante. Non produce campi magnetici. Aumento dell’efficienza e della durata degli impianti con conseguente risparmio di energia. Riduzione della manutenzione degli impianti, delle interruzioni e dell’uso di detergenti e detersivi.  Compatibile con qualunque impianto e tubazione. Massimo rendimento degli impianti di irrigazione. Nessuna alterazione delle qualità organolettiche dell’acqua potabile, nessun  impiego di prodotti chimici e additivi dannosi alla salute.  Si ripuliscono tutti i vecchi impianti; rimuovendo le incrostazioni, si riduce il livello dei microrganismi.  Rimozione della ruggine attraverso un processo ionico. Nessun consumo di energia elettrica per il funzionamento, nessun costo di gestione e di assistenza. Pulizia e manutenzione rapida senza detergenti acidi nelle torri di raffreddamento e filtri dell’aria. Facilità d’installazione e limitate dimensioni d’ingombro. Quantum è in regola con il vigente D.L. N°31/2001e D.L. N°27/2002. 

 

IL  QUANTUM  AGISCE  SULL’ACQUA  DI  QUALUNQUE  IMPIANTO  E  TUBAZIONE  con  qualunque portata  in ogni ambiente, sia all’interno che all’esterno degli edifici,  in un raggio di 20 metri circa (60 metri nel Quantum PLUS) e non deve necessariamente stare vicino al contatore o al rubinetto. 

 

L'ACQUA AUMENTA DI SUPERFICIE SPECIFICA 

La riaggregazione delle molecole d’acqua, dovuta al nuovo moto destrorso impresso dal Quantum, fa aumentare notevolmente la superficie interna dell’acqua. Aumentando la superficie specifica aumenta, di conseguenza, la capacità di trasportare maggior ossigeno, sostanze alimentari e Sali minerali, migliorando il metabolismo. L'acqua con una superficie interna molto elevata ha un'importanza enorme per il metabolismo: è l'acqua, infatti, a trasportare le sostanze nutritive nelle nostre cellule e a portare via le sostanze metaboliche di rifiuto.  L'acqua aumenta il trasporto di ossigeno nei liquidi dell'organismo e questo dà una maggiore vitalità agli organi con un conseguente miglioramento nella qualità di vita.  La maggiore superficie  interna dell’acqua facilita  la galleggiabilità  in una piscina. Provate a stare nella “posizione del morto”: rimarrete strabiliati, i piedi restano a galla! 

 

QUANTUM RIDUCE LA TENSIONE SUPERFICIALE DELL’ACQUA 

L'acqua, modificata dal Quantum, ha una tensione superficiale bassa.  Le misurazioni  sulla  tensione  superficiale  dell’acqua  normale  dell’acquedotto,  effettuate  in  laboratorio  con  un tensiometro fisso, hanno rilevato valori tra 72 e 73 dyne. Con QUANTUM attivato le misurazioni effettuate hanno rilevato una tensione superficiale compresa tra 55 e 60 dyne, valori simili a quelli degli acidi gastrici.  L’abbassamento della tensione facilita enormemente l’assimilazione di cibo nell’apparato digerente.  I succhi gastrici vengono meno diluiti rispetto all’acqua normale del rubinetto o l'acqua minerale.  E’ un’acqua che migliora i tempi di digestione.  La riduzione dei valori di tensione superficiale comporta una minore richiesta di tensioattivi per rimuovere lo sporco. Questo è il motivo per il quale si consuma il 50% in meno di saponi, shampoo e detersivi per piatti. 

Page 6: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  6

 

QUANTUM IONIZZA L'ARIA  NEGLI AMBIENTI 

Il  QUANTUM,  aumenta  la  ionizzazione  negativa,  rigenera  rapidamente  l'aria,  rendendola  piacevolmente fresca, riportando un giusto equilibrio tra ioni positivi e negativi. La stessa cosa succede vicino alle cascate d’acqua, dove sentiamo rigenerarci grazie agli  ioni negativi, presenti  in abbondanza.  I  cattivi  odori  negli  ambienti  dove  si  è  fumato  o  cucinato  scom‐paiono  velocemente  e  l’aria  diventa  fresca inodore e non stantia. 

ARMONIZZAZIONE DELLE RADIAZIONI MAGNETICHE NATURALI E DELL' ELETTROSMOG 

Il QUANTUM protegge dai danni  alla  salute,  clinicamente dimostrati,  causati dalle  radiazioni dei  telefonini, dei campi magnetici  e  di  energia  alternata,  da  radar militari  e  dalle  radiazioni  dell'acqua  e  della  terra,    provocati nell'organismo umano.  Grazie all'armonizzazione dell'elettrosmog il sistema immunitario si rafforza. Si eliminano alcune patologie come l’insonnia e il mal di testa (se dovute a elettrosmog). 

 

RISULTATI  

Con  la  realizzazione  del QUANTUM  si  è  riusciti  ad  ottenere  un  equilibrio  biofisico  contro  l'inquinamento  da radiazioni  terrestri,  vene  d'acqua,  reti  geomagnetiche  come  le  reti  di  Hartmann  e  di  Curry  ed  elettrosmog (telefonini, condutture elettriche, computer, cordless, ecc.).  Grazie  a  questo  equilibrio  si  crea  nello  spazio  una  configurazione  energetica  in  armonia  con  la  natura.  Con QUANTUM  l'organismo reagisce  in modo  impercettibile all'inquinamento provocato da simili radiazioni e non ne subisce le conseguenze. 

 

CARATTERISTICHE TECNICHE 

MISURE: cm 15 (H) x cm 8 (L) x cm 4 (P). Le misure possono leggermente cambiare secondo il modello. PESO: 170 ‐ 200 grammi circa. RAGGIO D'AZIONE: fino a 20 metri dal QUANTUM (fino a 60 metri per il QUANTUM PLUS, in tutte le direzioni). INSTALLAZIONE: il QUANTUM va appeso ad un chiodo, fissato con tasselli alla parete o appoggiato su un mobile, tenendolo in verticale, e diffonde IMMEDIATAMENTE il suo effetto. UNICHE ATTENZIONI PER L’INSTALLAZIONE: non installarlo a meno di 20 cm dal soffitto e a meno di 20 cm dagli angoli interni delle pareti.  Non installarlo su utilizzatori elettrici con forti emissioni elettromagnetiche, come lavatrice o forno a microonde o vecchi televisori.  Il servizio tecnico di Freebioenergy è a vostra disposizione per qualunque consiglio o soluzione dei problemi. GARANZIA: 10 anni di garanzia sul funzionamento. 

 

CAMBIA LA TUA VITA, RENDENDOLA MIGLIORE CON QUANTUM!    

                                                                                                                                                                                                                   

Page 7: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  7

AQUASOFIA e cioè  la “saggezza dell’acqua” è un nuovo approccio tecnico­umanistico, che si basa sull’equilibrio dell’uomo con  l’ambiente che  lo circonda e,  in senso  lato, un equilibrio uomo–universo realizzato grazie a questo elemento incredibile che è l’acqua. 

Vorrei spiegare cosa mi ha spinto a sviluppare  la ricerca dei dati e dei pensieri espressi  in questa piccola pubblicazione.  

Dopo oltre  trent’anni passati nei  cantieri e nella  ricerca dei materiali  tradizionali  e delle  tecniche applicative,  sono  arrivato  a  queste  nuove  vie  che,  apparentemente,  sembrano  distanti  dall’edilizia tradizionale ma, in realtà, non lo sono affatto, hanno in comune due cose: 

la semplicità dei concetti di base e il sapere degli antichi.  In  questa  “saggezza dell’acqua”  si  riconosce  la  saggezza degli  antichi,  che  conoscevano  i  semplici  segreti della  vita,  della  morte  e  della  successiva  vita,  quella  che  continua  in  perfetta  simbiosi  con  la  vita dell’universo.  

I gesti,  le cerimonie,  i pensieri tramandati negli antichi  libri sacri di ogni cultura, tutta  la quotidianità della vita era pervasa di spiritualità, di una naturale attenzione e anche rispetto verso gli elementi di base come l’acqua, la terra, il fuoco e l’aria e le stesse energie sottili che collegavano il tutto. 

Era quindi la cosa più naturale sentirsi parte del tutto, in quanto consapevoli antenne ricettive di queste vibrazioni  emanate  da  ogni  materia,  frequenze  sottili  magnetiche  oggi  non  più  “percepite”  dall’uomo contemporaneo, assordato dai rumori di fondo che sono l’assordante vociare dei mezzi di comunicazione, il sapere dei baroni e luminari che mantengono spesso il loro piccolo regno nell’ignoranza, sperando che non ci siano giovani emergenti a strappare loro una parte del potere e, non ultimo, il potere dato dagli interessi economici, enormi nei campi dell’acqua, degli alimenti e in quello medicale, che pilotano spesso il sapere in funzione del proprio utile. 

Il risultato quindi di questa prima ricerca vuole essere un piccolo contributo, un semino gettato con la speranza che possa generare maggior presa di  coscienza  su queste  tematiche,  apparentemente banali ma sicuramente alla base della vita stessa. 

I  temi  affrontati,  riportando  dati  scientifici  e  dati  di mercato,  servono  a  dare  una  base  scientifica  al principio di funzionamento del Quantum. Questo piccolo viaggio ci porta a conoscere l’acqua quale elemento vitale  per  il  pianeta,  le  problematiche  connesse  al  liquido  nell’utilizzo  quotidiano,  i  sistemi  utilizzati normalmente per  trattare  l’acqua;  termina affrontando  il magnetismo terrestre,  le radiazioni  telluriche ed elettromagnetiche. 

AQUASOFIA Un approccio multidisciplinare all’acqua 

Page 8: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  8

L’ACQUA 

Quanto è importante l’acqua per la nostra vita?  La risposta è alquanto banale, ma vogliamo comunque ricordare alcuni dati importanti.  Innanzitutto è l’unico elemento sul pianeta Terra in grado di assumere tre aspetti fisici diversi: quello 

solido, liquido e gassoso. Se andiamo invece a livello cosmico, scopriamo che l’acqua è l’elemento più diffuso nell’universo conosciuto e ve ne sono tracce su quasi tutti i pianeti del sistema solare. 

L’acqua  costituisce  il  maggior  elemento  del  corpo  umano,  dall’80%  nel  neonato  al  50%  dell’uomo anziano. Non solo, la vita umana si forma nel grembo materno immersa nel liquido amniotico.  

Ciascun organo ha bisogno di acqua. Negli organi del nostro corpo il contenuto d'acqua è differente. La fluidità massima la troviamo nel sistema nervoso centrale con il 99%, segue il plasma sanguigno con l'85%, quindi il cervello con il 75%. In 24 ore le nostre reni filtrano 180 litri di questo liquido, ma ne sono eliminati ogni giorno al massimo 2 litri, attraverso il respiro e anche in forma di urea e di sudore. Già questi numeri dovrebbero convincerci su quale immenso valore per la vita abbia un'acqua pulita, senza elementi dannosi. 

A una dimensione microscopica e cioè al livello cellulare degli organi del corpo umano, è noto che la vita stessa  della  cellula  dipende  dall’acqua,  perché  elemento  indispensabile  al  nutrimento,  che  avviene attraverso  il  fenomeno  osmotico  tra  la membrana,  che  circonda  il  nucleo  della  cellula,  e  il  liquido  che  la circonda.  Non  esiste  alcuna  possibilità  di  vita  senz’acqua  perché  viene  a  mancare  la  ionizzazione, l’elettronizzazione e quindi la conducibilità delle cellule, che vivono grazie alla differenza di potenziale. 

Scendendo  ancora,  a  livello  atomico,  sappiamo  che  la molecola  d’acqua  è  composta  da  due  atomi  di Idrogeno (H2) e uno di Ossigeno (O). La formula nota è H2O. Gli atomi si attraggono perché quelli di Idrogeno sono positivi,  e  si  appropriano dell’energia elettrica;  l’atomo di Ossigeno è  invece negativo e  si  appropria dell’energia magnetica.  

Gli atomi di Idrogeno e Ossigeno si dispongono a V, con l’atomo di Ossigeno al vertice e i due di Idrogeno sulle due punte.  

Questa è la chiave che ci permette di capire perché l’acqua è sensibile a tutti i fenomeni magnetici, elettromagnetici ed elettrici.  

Ad un piano ancora più microscopico,  quello  subatomico,  scopriamo  che  gli elettroni  degli  atomi,  oltre  a  ruotare  attorno  al  nucleo  costituito  da  Protoni  e Neutroni,  hanno  uno  proprio  spin  di  rotazione  (esattamente  come  la  Terra  che ruota  attorno  al  Sole  e  contemporaneamente  su  se  stessa),  che  può  essere sinistrorso o destrorso. Ormai è certo che lo spin sinistrorso risente pesantemente della  forza  di  gravità,  è  discendente  e  perde  energia, mentre  quello  destrorso  è levitante e acquista energia vitale. 

La  vibrazione  degli  atomi  che  costituiscono  la  molecola  d’acqua  è  una vibrazione in grado di captare vibrazioni di altri elementi, fonti energetiche e memorizzarle. 

 

 

Page 9: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  9

La  meccanica  quantistica  ha  scoperto  che  le  particelle  come  l’elettrone  o  il  fotone  presentano  una duplice natura sia come particelle che come onde dotate di un movimento rotatorio, come se avessero un campo. 

Quando l’elettrone, che ruota nella sua orbita attorno al nucleo, riceve un fotone, aumenta di energia e salta su un’orbita maggiore. Viceversa quando lo perde salta su un’orbita inferiore. 

Questo  salto,  definito  salto  quantico, costituisce  una  delle  basi  energetiche  della materia. 

Nella stessa orbita non possono esistere due elettroni con lo stesso spin di rotazione e quando questo  succede  avviene  immediatamente  un cambio di orbita da parte di uno dei due. 

I  fotoni  si muovono alla  velocità della  luce, 300.000  km  al  secondo  e  costituiscono  la  base dell’elettromagnetismo,  perché  ogni  particella carica  in  movimento  producono  un  campo elettromagnetico.  Quando  miliardi  di  atomi  si uniscono  per  formare  una  cellula  si  ha  una sintonizzazione  di  onde  elettromagnetiche  in una banda più ampia e più complessa. 

Altrettanto succede con l’unione di cellule.  Si desume quindi che tutta la materia è vibrazione di onde e di cambiamento continuo. Sia la materia 

organica che inorganica e quindi il nostro corpo, un oggetto inanimato, il pianeta, ogni corpo celeste. Se l’onda di frequenza è simile ad un’altra e in fase (i picchi risultano in sincronia) l’energia raddoppia, 

se invece i picchi sono opposti le onde si annullano.  

 

LA MEMORIA DELL’ACQUA 

Il dr. Nolfang Ludwing nel 1990/91 scoprì che i materiali che vengono a contatto con l'acqua lasciano dietro a loro un biglietto di visita sotto forma di frequenze (vibrazioni). L'acqua ha una memoria formidabile, non dimentica nulla. 

Il Dr. Ivan Engler, ricercatore medico per i procedimenti naturali di Salisburgo scrive: "L'acqua  è  sfruttata  da  tempo  nei  procedimenti  di  guarigione  naturali  in  quanto  portatrice  di 

informazioni. Osservazioni  sperimentali  e  cliniche hanno dimostrato  che  l'acqua  è  capace di memorizzare per  tempo  prolungato  le  frequenze  del  campo  elettromagnetico  globale.  Possiamo  così  spiegare  gli  effetti dannosi e quelli positivi, curativi. L'acqua è la madre di tutte le forme di vita e della dinamica del processo energetico vitale. In natura l'acqua rappresenta il miglior elemento per l'accumulo e il trasporto del calore e per la propagazione delle onde". 

Già Ippocrate diceva "i vostri alimenti siano i vostri medicamenti, e i vostri medicamenti siano i vostri alimenti". 

Le molecole dell’acqua hanno una carica distribuita a forma di tetraedro, dove i legami covalenti acquisiscono polarità positiva e "i ponti di idrogeno" acquisiscono polarità negativa.  

Allo stesso tempo, l'interazione tra  le  molecole  porta  alla formazione  di  raggruppamenti (clusters) o reti.  

Tutte  le  esperienze  vissute  dall'acqua:  i  luoghi attraverso  i  quali  è  passata,  la  raccolta  di  sali  minerali, antiparassitari,  acqua  piovana,  ecc.  entrano  fisicamente, consentendo  una  distribuzione  molecolare  specifica  per memorizzare questo materiale.  

Inoltre, tutte le frequenze che hanno raggiunto l'acqua, come le radiazioni cosmiche,  le energie telluriche, artificiali di  radiazione,  le  intenzioni  o  anche  le parole  entrano nella configurazione della struttura dell'acqua.  

tetraedro

Page 10: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  10

L'informazione  è  costituita  da  frequenze  di  diversa  origine,  e  l'acqua  ha  la  proprietà  di  assorbire  e trasmettere queste frequenze.  

Il  materiale  in  sospensione  nell’acqua  può  essere  rimosso  con  i  diversi  metodi  di  filtraggio,  con  la rimozione di calcio e magnesio, la declorazione, l’osmosi inversa, ma la struttura a cluster, che ha conservato queste esperienze, rimane viva e costituisce "la memoria dell'acqua".  

Le frequenze non sono memorizzate dentro alla rete molecolare, ma è la rete stessa che acquisisce una forma e una polarità che riproduce tali frequenze.  

L'acqua che beviamo trasporta sostanze nutritive e penetra nelle nostre cellule, permettendo lo scambio e la costante ricostruzione del nostro organismo.  

Ma possiamo affermare che trasmette anche le informazioni al nostro corpo, porta ordine o disordine, polarità o il caos, e conserva o aumenta l'entropia.  

In sostanza quello che avviene è  la replicazione e memorizzazione delle  frequenze elettro‐magnetiche con  cui  viene  in  contatto  ed  è  in  grado  di  allineare  la  sua  struttura  e  le  vibrazioni  per  attivare  la comunicazione di cluster in cluster.  

L’acqua  ridefinisce  la  propria  organizzazione  interna  in  base  alla  sua  interazione  con  l'ambiente  che condivide.  

La sua emissione e l'assorbimento delle frequenze può essere misurato (Enza Ciccolo) in risonanza con l'ambiente circostante. 

Si riproduce nella sua struttura interna e le sue vibrazioni che ha vissuto. L'acqua ha una memoria.    

 

JACQUES BENVENISTE  (1935­2004) 

 Direttore  di  ricerca  presso  l'organizzazione  di  Parigi  INSERM  (Istitut  National  de  la  Santé  Et  de  la Recherche Médicale) dal  1978,  a  capo dell’unità di Ricerca 200  dell’INSERM:  Immunologia delle  allergie  e delle infiammazioni.  

E’ stato autore di circa 300 pubblicazioni su riviste internazionali, di cui 26 sul Journal of Immunology. Conosciuto a livello mondiale come specialista nei meccanismi dell’allergia e dell’infiammazione. 

Ha svolto un'indagine esauriente nei principi e gli effetti di omeopatia.  La sua tesi centrale è che la comunicazione tra  le cellule non è effettuata mediante contatto fisico e  lo 

scambio di materiale biologico, ma attraverso l'emissione e la ricezione delle frequenze elettromagnetiche.  Benveniste  iniziò  a  sperimentare  con  i  globuli  bianchi  nel  sangue  umano  conosciuti  come  basofili  e 

coinvolti nelle reazioni allergiche.  Queste  cellule  sono piccoli  granuli  che  contengono  sostanze  come  l'istamina,  in parte  responsabile di 

reazioni allergiche.  I granuli possono essere contrassegnati con un marcatore speciale e poi si può rimuovere il marcatore, 

liberando  istamina  (tecnica  detta  degranulazione)  per  mezzo  di  una  sostanza  nota  come  anti‐E immunoglobulina o anti‐IgE (anticorpo estratto dalle capre).  

Fino a questo punto è normale scienza convenzionale.  Ciò che rende straordinaria  la ricerca di Benveniste e molto avversata dalla scienza ufficiale è che egli 

affermava  che  la degranulazione  continua  a  verificarsi  anche dopo aver  raggiunto  livelli  di  diluizione dell’ anti‐IgE    talmente  elevati  per  cui  non  può  essere  statisticamente  presente  una  singola  molecola  della sostanza.  

Lo stesso Benveniste si rendeva ben conto che si trattava di qualcosa di veramente eclatante ed “anomalo”, tant’è vero che disse che ciò che era accaduto era un po’ come se uno buttasse le chiavi della propria macchina nella Senna a Parigi e poi raccogliesse dell’acqua a Le Havre e fosse in grado di fare uno stampo delle chiavi con cui riavviare il motore… 

In ogni fase di diluizione, in rapporto di 1 : 10 con acqua, la soluzione era agitata vigorosamente  per  15  secondi  (con  Rotex).  Al  passaggio  successivo  si  prendevo  una parte del preparato agitato e lo si diluiva ancora 1 : 10 con acqua; e così via per almeno 30 volte. In pratica la stessa procedura utilizzata dalla medicina omeopatica.  

L’omeopatia aveva dunque trovato  la sua “validazione” grazie ad un esperimento di  immunologia  di  base  effettuato  da  uno  dei  più  stimati  ricercatori  del  campo,  il professor Jacques Benveniste ? 

Le implicazioni di questa dimostrazione, ripetuta per anni e in diversi laboratori in 

Page 11: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  11

Italia, Svizzera Francia, Inghilterra e in Canada, sono talmente gravi da mettere a rischio il giro miliardario di interessi dell'industria farmaceutica.  

La campagna montata contro Benveniste e  la sua squadra, che portò a togliergli ogni  fondo di ricerca, cercando anche di ridicolizzare la sua reputazione scientifica, nonostante le importanti scoperte scientifiche precedenti svolte nel campo degli allergeni, è riuscita a minimizzare queste straordinarie rivelazioni e a non farle conoscere ad un grande pubblico. 

Negli ultimi due anni, prima di morire  in un  intervento chirurgico a  cuore aperto, Benveniste  riuscì a memorizzare in digitale su computer le frequenze elettromagnetiche delle informazioni contenute nell’acqua e  a  trasmetterle  a  distanza  via  internet.  Questo  fa  intravvedere  la  possibilità  in  un  futuro  di  trasmettere rimedi con costo quasi zero a distanza in ogni parte del mondo ed in tempo reale. 

    MASARU EMOTO  La  capacità  di  immagazzinare  informazioni  è  stata  ampiamente  dimostrata  dallo  scienziato  e  ricercatore giapponese Masaru Emoto che, dal 1984, ha studiato e messo a punto una tecnica per fotografare i cristalli dell’acqua ghiacciata.  Emoto  è  giunto  alla  conclusione  che  questi  cristalli  sono  modificabili  dalle  informazioni  energetiche. Affascinato da queste scoperte, in 25 anni ha fotografato le acque provenienti da tutte le parti del globo, dai fiumi ai mari, alle fontane e alle fognature e i risultati sono stati straordinari e spesso inaspettati.  

I  cristalli  si  diversificano  per  ogni  acqua  ma,  la  cosa impressionante, è che la stessa acqua produce cristalli di  forme e colori diversi se esposta a vibrazioni energetiche di colori e suoni. Non  solo,  le  vibrazioni  energetiche  date  dalla musica,  dai  colori, dalle parole e addirittura dai pensieri (il pensiero è un’emissione di energia sotto forma di quanti), mutano la struttura molecolare e il reticolo cristallino dell’acqua che, formata da atomi, è essa stessa energia.  I cristalli modificano la forma geometrica come se dessero forma a pensieri  positivi  o  negativi.  Le  fotografie  (in  archivio  sono conservate  decine  di  migliaia  di  foto)  dimostrano  che  l’acqua trattata  con  parole,  musica  e  pensieri  positivi  forma  cristalli armonici  bellissimi  del  tutto  simili  a  quelli  della  neve.  Quella trattata con pensieri negativi e musica “dura” come l’Heavy Metal, crea forme cristalline amorfe e scure. 

Alla luce di queste immagini, nessuno può dubitare che l'acqua entra in “risonanza” con il suo intorno, rispondendo alla propria risonanza morfica.  

Come  ogni  cosa  in  natura,  il  suo  comportamento  frattale  riflette  la  sua  struttura molecolare  nei  suoi cristalli, le sue stelle esagonali a confermare il clustering di forma tetraedredica delle sue molecole bipolari.  

Nel  vedere  come  un  cristallo  di  ghiaccio  si  organizza  in  un modo molto  bello  sotto  l'influenza  della musica  di  Beethoven  o  di  come  riorganizza  la  sua  struttura  dopo  una  preghiera  o  parole  belle,  chi  può mettere in dubbio che l'acqua ascolta, imita, conserva e trasferimenti di informazioni?  Masuru Emoto ha fornito la prova della risposta dell’acqua agli stimoli dall'ambiente.  In modo diretto e molto visivo, le sue fotografie dei cristalli di ghiaccio delle diverse acque, di origini diverse e sottoposti a diverse impressioni, mostrano la bellezza che l'acqua assume in presenza di musica, di buoni intenzioni e pensieri, o della preghiera.  

 

Page 12: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  12

 

    

 

 

 

 

 

 

New York 

LUOGHI 

Venezia 

Hiroshima 

Lourdes 

Fontana di Trevi 

Cristallo acqua radioattiva 

Amore e gratitudine 

Sudiciume 

PAROLE 

Bello 

Ti voglio uccidere 

Sporco, Lurido 

MUSICA 

Ave Maria Gounot 

Mozart   

Yesterday ­ Beatles 

Vivaldi ­ Inverno 

Heavy Metal 

Alcuni esempi dei cristalli fotografati da Masaru Emoto (Hadolife.com) 

Page 13: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  13

Un esempio di acqua informata 

Ricordiamo  come  il  Dr.  Samuel  Hahnemann  scoprì  l'Omeopatia.  Samuel  Hahnemann  (1755‐1843) diventò dottore in medicina nel 1781, e fu direttore della sanità pubblica a Dresda. Innanzitutto triturò una droga, la Belladonna, poi mise un po' di questo veleno in una bottiglia piena d'acqua e la scosse con energia. Prese poi  una  goccia da  questa  soluzione diluita  e  la  introdusse  in  un'altra  bottiglia,  e  così  via  di  seguito. Alcune ore dopo il dottore ed il suo chimico di Meissen disponevano di una tintura di Belladonna talmente diluita che nell'ultima bottiglia non c'era che acqua. Non era più presente una sola molecola di Belladonna. 

Come mai  il  liquido ottenuto agiva ugualmente contro  la  febbre?  "La cosa ha una spiegazione  logica  ‐ disse Hahnemann  ‐  in  tutti  i materiali  c'è  una  forza  latente  che  deve  essere  destata  con  uno  scuotimento energico.  Una  volta  svegliata  questa  forza,  non  c'è  bisogno  della  materia  che  ha  prodotto  l'effetto". Hahnemann chiamò questo nuovo metodo di cura "OMEOPATIA". 

Nessuno sapeva però esattamente perché  l'omeopatia  funzionasse, nonostante che nei suoi preparati non ci fosse nemmeno una molecola della sostanza di partenza.  

Le sostanze utilizzate in omeopatia vengono diluite molte volte (10, 20, 30 volte al 10%), in modo che il suo uso deve essere sicuro, ma gli omeopati credono che la "somiglianza" tra il rimedio e la causa stimolerà la capacità dell'organismo per curare se stesso.  

E ancora, più diluita la soluzione tanto maggiore è il potere di curare.  Omeopatica  dissoluzione  e  più  dinamico  è  il metodo  usato  per  trasferire  l'energia  dal materiale  per 

l'acqua.  Inoltre  gli  studiosi  non  si  spiegano anche perché  l'acqua non  si  attenga  alle  regole  dell'ordinamento 

fisico. I  fisici hanno registrato una serie di anomalie. Ad esempio,  l'acqua bolle a 100 °C mentre, stando al suo peso molecolare, dovrebbe bollire già a 75 °C. Il suo punto di congelamento è a 0 °C sebbene, secondo le leggi fisiche, ciò dovrebbe avvenire a ‐12 °C. Inoltre perché l'acqua, per cedere il calore,  impiega il doppio del tempo necessario per assorbirlo? 

  

L’acqua come mezzo di purificazione, terapia e rigenerazione 

In  tutte  le  culture,  l’acqua  ha  sempre  avuto  una  grande  importanza:  come  sorgente  di  vita,  come purificazione e come rigenerazione. 

Il rito della purificazione con l’acqua è praticato da sempre dall’uomo; la Bibbia riporta l’abitudine del lavare i piedi agli ospiti e del Battesimo nelle acque del fiume per purificarsi dai peccati. Il cristiano si segna con  l’acqua entrando  in chiesa per purificarsi e accedere al  luogo sacro.  In  India è  consuetudine bagnarsi 

nelle  acque  del  sacro  fiume  Gange  per purificarsi.  Gli  antichi  sacerdoti  egiziani amavano  bagnarsi  nel  lago  sacro  all’inizio della giornata. 

Nella storia l’uomo ha sempre sfruttato le  proprietà  terapeutiche  delle  acque termali;  gli  antichi  romani  svilupparono tecniche  utilizzate  ancora  oggi  nelle  cure idrotermali.  L’acqua  termale  era comunemente  usata  a  scopo  preventivo, per evitare il sopraggiungere di patologie e malattie. 

Vi sono acque sorgive particolarmente cariche  di  energia.  Sono  le  cosiddette “acque  mariane”,  presenti  nei  luoghi  di apparizioni  della  Madonna.  Ricordiamo 

prima fra tutte l’acqua di Lourdes, poi Fatima, Montichiari in Italia, Medjugorie.  L’acqua di Lourdes ha un’energia, riconosciuta dai radioestesisti di tutto il mondo, di oltre 27.000 Bovis 

(scala energetica, messa a punto dal fisico francese Bovis nel secolo scorso, e utilizzata dai radioestesisti per misurare l’energia vitale degli elementi minerali e biologici).  

Un’acqua minerale  imbottigliata ha solitamente un’energia vitale  tra  i 500 e 2.000 Bovis, un acqua di rubinetto è tra 3.000 e 4.000 Bovis. Sono in corso studi sull’acqua di Lourdes per capire come mai non c’è trasmissione di malattie tra i bagnanti dell’acqua “miracolosa”, nonostante le ricerche biologiche indichino un’altissima concentrazione di batteri. E’ sicuramente l’elevatissima energia di quest’acqua che impedisce la proliferazione di germi e batteri.  

Bagno nel sacro Gange 

Page 14: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  14

il sistema di acque sotterranee  di Stonehenge 

L’acqua e l’energia dei luoghi di culto 

A questo punto è importante fare un accenno alle energie presenti nei luoghi di culto storici, sia quelli tuttora attivi come le chiese, sia quelli in siti archeologici, non più utilizzati per il rito religioso.  

E’ ormai accertato che nei terreni sotto gli edifici religiosi o sotto i reperti archeologici di luoghi di culto (es. le tombe dei giganti in Sardegna o Stonehenge in Inghilterra) vi sono corsi di acque sotterranee, spesso naturali o, in alcuni casi, come nella Cattedrale di Chartres in Francia, deviati dall’  uomo. 

Sappiamo che l’acqua sotterranea in movimento è in grado di modificare l’energia magnetica del luogo, definita come radiazioni telluriche. 

I  rabdomanti,  per  esempio,  trovano  l’acqua sotterranea  captando  proprio  queste  variazioni  di energia magnetica. 

Non si è ancora capito come mai, nei luoghi di culto, l’acqua corrente sotterranea produca energia benefica (è normale sentirsi bene e tranquilli in una chiesa  antica,  anche  per  chi  non  è  praticante) mentre  è  risaputo  che,  di  solito,  le  falde  acquifere correnti  producono  malessere  e  geopatologie nell’uomo.  

Quali segreti conoscevano gli antichi per trasformare questa energia da negativa in energia positiva per l’uomo? Pensate che in casi limiti, come nella Cattedrale di Chartres, grazie al sapiente utilizzo dell’acqua, del luogo stesso e delle forme dell’edificio religioso, l’energia del luogo supera anche i 100.000 Bovis! 

Page 15: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  15

LE ACQUE POTABILI 

La superficie della Terra è ricoperta per il 75% dall’acqua. Però solo lo 0,6% dell’acqua presente sulla Terra è acqua dolce, e solo una piccola parte di essa è superficiale, nei laghi e fiumi; il resto è acqua freatica. 

La  quantità  di  acqua  potabile  su  tutto  il  globo  copre  di  dieci  volte  il  fabbisogno  annuale  dell'intera umanità. Purtroppo capita spesso però che l'acqua sia abbondante nelle zone poco abitate. Ora la richiesta è al massimo, mentre la disponibilità è drammaticamente ridotta; con l'aumento della popolazione aumenterà ulteriormente  la mancanza  dell'acqua  potabile.  Solo  negli  ultimi  cinquant'anni,  l'aumento  della  necessità globale è sestuplicato, la mancanza d'acqua riguarda oggi un quarto della popolazione mondiale. 

Nei paesi in via di sviluppo numerose grandi città non possono fornire una quantità sufficiente di acqua potabile. Nel mondo vivono due miliardi di persone che non possono accedere all'acqua potabile. 

Un uomo su due lamenta malattie dovute alle condizioni dell'acqua. Cinque milioni di uomini muoiono annualmente a causa dell'inquinamento o dei germi presenti nell'acqua. 

Sono cifre impressionanti raccolte dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ne deduciamo che l'acqua è correlata all’ insieme degli organi, come  ad esempio all’apparato 

cardiocircolatorio, al sistema gastrointestinale, al sistema respiratorio e così via. Come noto,  per  la  nostra  salute,  è  consigliabile  bere molta  acqua  ‐  soprattutto  fuori  dai  pasti  ‐  nella 

quantità di 2‐3 lt al giorno (una buona regola suggerisce almeno 300 grammi di acqua ogni 10 kg di peso corporeo).  

Purtroppo da  un  lato  la  forte  pubblicità  delle  acque minerali (nel  2005  sono  stati  spesi  in  Italia  400 milioni di Euro  in pubblicità per  l’acqua  in bottiglia) e dall’altro  il grosso ostacolo psicologico al consumo dell'acqua  di  rubinetto,  dovuto  al  sapore  sgradevole  causato  dal  cloro  o  dallo  stato  delle  tubature,  ha portato negli ultimi decenni gli italiani a preferire l'acqua in bottiglia a quella del rubinetto, anche se non ci sono validi motivi per farlo. 

A  questo  si  aggiungono  fattori d’impatto ambientale: in  Italia,  ogni  anno,  si  consumano oltre 11 miliardi di  litri  di  acqua  imbottigliata  e  sono  prodotte  circa 200.000  tonnellate  di  rifiuti  di  plastica  dovute  a  8,5 miliardi di bottiglie PET. 

Quando  la  clorazione  non  è  elevata,  lasciare l'acqua  in  una  brocca  o  caraffa  con  bocca  larga  che lasci evaporare meglio il cloro  può  aiutare  a  risolvere, almeno  in  parte,  il  problema  organolettico. 

In  conclusione,  anche  se  per  legge  avremmo diritto a un'acqua  insapore,  inodore  e  incolore, bisogna ammettere che  la  necessità  di  clorare  l’acqua  per  avere  una garanzia sanitaria  toglie  spesso  il piacere di un buon bicchiere  d’acqua  di  rubinetto;  questo  ha  fornito maggiori  spazi  all’industria  delle  acque  in  bottiglia  per diffondersi rapidamente. 

  

 

 

 

 

LE ACQUE MINERALI 

Sono identificate con precisione dall’ultimo Decreto Legge n. 339 del 4 agosto ’99 e, più precisamente, “sono considerate acque minerali solo quelle che, avendo origine da una falda o da un giacimento sotterraneo, provengono  da  una  o  più  sorgenti  naturali  o  perforate  e  possiedono  eventuali  caratteristiche  igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute”.  

Il  concetto  era  già  espresso  nel  Regio  Decreto  del  1916  in  base  al  quale  si  potevano  considerare minerali unicamente quelle “adoperate per le loro proprietà terapeutiche ed igieniche speciali”. 

Il riconoscimento di qualifica di Acqua Minerale è rilasciato dal Ministero della Salute. 

Page 16: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  16

La legge vieta qualsiasi trattamento risanante dell’acqua minerale naturale che, peraltro, non è soggetta ai limiti imposti alle acque di rubinetto.  

Mentre  quella  di  rubinetto  è  filtrata,  clorata  e  ozonizzata  prima  di  essere  distribuita  in  acquedotto, l’acqua minerale deve essere già “sana” alla sorgente e va imbottigliata, in loco, così come sgorga dalla fonte. 

 Avvertenze nell’uso delle acque minerali 

L'acqua imbottigliata:  • dovrebbe stare al fresco e al buio per non perdere le caratteristiche dichiarate; • ha  una  scadenza  indicata,  valida  solo  se  non  è  esposta  alla  luce  e  agli  sbalzi  di  temperatura, 

solitamente sarebbe meglio non più di tre mesi se in plastica e sei mesi se in vetro; Esistono precise  controindicazioni  e  limitazioni  all’uso di  alcuni  tipi di  acqua minerale,  correlate alla 

loro composizione e alle condizioni  individuali del consumatore. Queste controindicazioni, purtroppo, non sono indicate nell’etichetta. 

Ricordiamoci per esempio che circa il 30% delle acque minerali in commercio hanno elevato contenuto di sodio (avete presente la pubblicità della particella di sodio sola in bottiglia e che non fa male al corpo?). Tali acque non dovrebbero essere comprese nelle diete degli ipertesi.  

Alcune informazioni fornite in etichetta a volte non sono volutamente chiare: ad esempio il contenuto di sodio espresso in percentuale e non in mg/L (una concentrazione di 10 mg/L corrisponde allo 0,0010% dando l’illusione di un valore irrisorio). Altro esempio è il limite del contenuto di fluoro che, mentre per le acque potabili è di 1,5 mg/L, non è vincolante per le acque minerali; nel 2008 in Italia erano ben sei le acque minerali con valori superiori. 

Altra controindicazione importante, non riportata, è quella che le acque “gassate”, contenenti anidride carbonica, non sono adatte ai soggetti affetti da gastrite, ulcera gastrica o “semplice iperacidità di stomaco”: l’anidride carbonica stimola, infatti, la secrezione gastrica. 

Un altro pericolo è costituito dalla presenza di nitrati; introdotti nell’organismo si riducono a nitriti e, a contatto  con  le  ammine,  formano  le  nitrosammine,  sospette  di  essere  cancerogene:  il  limite  massimo previsto  dal  Ministero  della  Sanità  per  le  acque  minerali  è  di  45  mg/L.  Quello  suggerito  però dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità per donne gravide e lattanti è fissato sotto ai 10 mg/L. 

L’uso  improprio  ed  esagerato  di  acque  minerali  può  determinare  alterazioni  del  metabolismo  idro‐elettrolitico. 

  

LE ACQUE DI RUBINETTO 

Il  requisito  principale  dell’acqua  di  rubinetto  è  la potabilità: non deve contenere microrganismi, batteri,  larve di parassiti  in  grado  di  provocare  malattie,  né  tantomeno presentare  indici  d’inquinamento  da  sostanze  in decomposizione.  L’acqua  deve  essere  batteriologicamente pura.  Non  deve  contenere  sostanze  chimiche  in  grado  di produrre  danni  all’equilibrio  della  vita  biologica  degli organismi superiori, in particolare all’uomo. 

D’altro  canto  devono  contenere  quei  micro  elementi indispensabili al metabolismo. Questa quota di  sali  (il  residuo fisso valutato a 180° C.) deve rientrare per legge tra 0,30 a 1,50 g/L. 

Devono inoltre essere insapore, inodore e incolore. L’adempimento  a  queste  norme  richiede  continui  con‐

trolli,  trattamenti  per  la  depurazione  e  potalizzazione,  che  a volte ne pregiudicano, in effetti, il sapore. 

  Alcune considerazioni nel raffronto tra acqua minerale e di rubinetto 

Il  raffronto  dei  prezzi  tra  acqua  minerale  e  potabile  è  stupefacente:  mediamente  un  litro  di  acqua minerale costa 0,40 Euro al litro contro 0,0004 Euro al litro dell'acqua potabile del rubinetto (fonte Agenzia d’Ambito servizi idrici provincia di Ravenna 2009) cioè un rapporto di 1 a 1.000. Nonostante questo, siamo i 

Page 17: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  17

più grandi consumatori al mondo di acqua  in bottiglia: ogni  italiano beve annualmente poco meno di 200 litri di acqua in bottiglia, ben otto volte la media mondiale e il doppio che nel resto d’Europa! 

Per  convincere  i  consumatori  a  comprare  l’acqua  in  bottiglia,  a  scapito  di  quella  quasi  gratis  del rubinetto, nel 2005 gli imbottigliatori hanno acquistato spazi pubblicitari per oltre 400 milioni di Euro, su di un fatturato di 11 miliardi di Euro. 

A  questo  dobbiamo  aggiungere ogni  anno  il  seguente  contributo all’inquinamento ambientale: 8,5  miliardi  di  bottiglie  PET  alle discariche; 7,3 milioni  di  barili  di  petrolio  per  la produzione  e  trasporto  (è  facile trovare  nel  Sud  Italia  acque  prodotte nelle  Alpi,  con  viaggi  lunghi  anche 1.500 km); 2,6  milioni  di  tonnellate  di  CO2 scaricate  nell'atmosfera  che  contri‐buiscono al riscaldamento della Terra. 

  I controlli di qualità e il “canone di coltivazione” 

Si  può  pensare  che  il motivo  più  importante  per  bere  acqua  in  bottiglia  possa  essere  la  garanzia  di qualità, ma anche  in questo  caso  la  verità  è  stupefacente:  le reti  idriche degli acquedotti  italiani sono soggette a una quantità incredibile di controlli (a Milano per esempio si eseguono circa 70 analisi al giorno)  mentre  i  produttori  di  acque  minerali  hanno  obblighi  irrisori,  si  parla  di  controlli obbligatori solo ogni 5 anni, affidabili per altro anche a laboratori privati. 

A fronte di questi fatturati enormi si contrappone l’esigua cifra che le multinazionali pagano ai Comuni, sul  cui  territorio  è  presente  la  sorgente  sfruttata  per  l’imbottigliamento,  il  cosiddetto  “canone  di coltivazione”. Per esempio per le acque imbottigliate a Pejo in Trentino, che producono un fatturato di circa 35 milioni di Euro, l’azienda imbottigliatrice paga un canone annuale di 30.000 Euro. 

Dalle  ultime  statistiche  risulta  che  i  soldi  pagati  agli  enti  locali  per  lo  sfruttamento delle  concessioni rappresentano un ventiseiesimo dell’importo necessario allo smaltimento delle bottiglie in PET.  

Un’ultima avvertenza: tutte  le acque fanno fare  la pipì. L'effetto "plin plin" è dovuto alla quantità, non alla qualità dell'acqua bevuta. 

0,4 € al litro costo medio dell’acqua minerale 

0,0004 € al litro costo medio dell’acqua di rubinetto 

11 miliardi di € il fatturato dell’acqua in bottiglia nel 2005 

400 milioni di € spesi per pubblicità 

8,5 miliardi di bottiglie in plastica prodotte in un anno 

7,3 milioni di barili di petrolio per la produzione e trasporto 

2,6 milioni di tonnellate di CO2 corrispondenti 

Page 18: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  18

IL CALCARE E I PROBLEMI CON L’ACQUA L’acqua piovana, dopo essere stata nelle falde di raccolta sotterranee, a contatto con le rocce calcaree, è 

ricca  di  bicarbonati  di  calcio  e  di  magnesio.  Se  l’acqua  trova  poi  un  agente  perturbante  (girante  di  una pompa;  campi  elettromagnetici,  sbalzi  di  temperatura,  stagnazione  o  tubazioni  che  creano  vortici)  i bicarbonati contenuti si dissociano, producendo Carbonato di calcio, Anidride Carbonica e acqua, secondo la formula:  Ca(HCO3)2                    CaCO3+ CO2+ H2O  dando luogo a concrezioni cristalline sotto forma di Calcite. L’accumulo di calcare costringe a consumare più energia per il riscaldamento e la circolazione dell’acqua; si calcola  che un elettrodomestico aggredito dal  calcare consuma  fino al 60% di energia  in più e  subisce un invecchiamento precoce. Questo fenomeno comporta un notevole danno e, spesso, siamo costretti a pagare importanti somme di denaro per le riparazioni degli impianti e degli elettrodomestici.    Il settore industriale 

Tutti i settori industriali utilizzano acqua in processi di produzione, riscaldamento o raffreddamento. I depositi di calcare si formano all’interno dei tubi, nelle serpentine dei bollitori oppure in costose macchine di produzione per l’industria e possono produrre i seguenti svantaggi: • Maggior dispendio di energia per raggiungere il regime di riscaldamento. • Perdita di pressione a causa dei tubi incrostati. • Spese elevate di manutenzione e riparazione degli impianti. • Spese elevate di pulizia e uso di detergenti aggressivi. • Produttività industriale limitata. 

Un altro inconveniente legato all’eccessiva con‐centrazione di calcare nell'acqua è di ostacolare l'azione dei saponi e detersivi, provocandone un eccessivo consumo. 

  

La durezza dell'acqua 

L'acqua  utilizzata  negli  impianti  idrici  contiene sali  di  calcio  e  di  magnesio,  che  ne  costituiscono  la durezza.  

La durezza è definita dalla concentrazione di sali di calcio e magnesio, si misura in milligrammi al litro ed  è  comunemente  indicata  in  gradi  francesi  (un grado francese °F = 10 mg/l di carbonato di calcio).  

In base alla durezza le acque si classificano in:  • dolci con durezza tra 10 e 20°F;  • dure con durezza tra 20 e 25°F;  • molto dure con durezza oltre 25°F. Acqua  con  durezza  inferiore  a  10°F  è 

corrosiva  per  le  tubazioni  e  non  fa  bene  alla salute, la stessa OMS consiglia una durezza compresa tra 10°F e 20°F. 

Acqua con durezza superiore a 20°F ha un effetto sensibile di deposito calcareo. La  durezza  massima,  in  gradi  francesi,  per  considerare  un’acqua  buona,  non  deve  superare  i  25°F, 

mentre la massima durezza per un’acqua accettabile non deve essere oltre a 50°F.  L'acqua dura in casa causa tanti inconvenienti: incrostazioni delle tubazioni, con conseguente perdita di 

efficienza dell’impianto;  intasamento di  elettrodomestici  come macchine del  caffè,  ferri  da  stiro,  lavatrici, lavastoviglie,  scaldabagni;  soffioni  docce  e  rubinetti  incrostati;  capelli  secchi  e  duri;  superfici  opache  di sanitari, rivestimenti e pavimenti, piatti e pentole; biancheria ruvida; pelle secca, etc. etc. 

Il  carbonato  di  calcio  è  insolubile  e  quindi  precipita,  trasformandosi  in  calcite  e  producendo  in‐crostazioni su impianti e scambiatori, mentre l'anidride carbonica prodotta genera effetti corrosivi.  

La capacità d’aggregazione dei cristalli di calcite aumenta lo strato di calcare col passare del tempo. 

Page 19: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  19

Concrezioni cristalline di CALCITE  Cristalli di ARAGONITE 

Le  incrostazioni  che  si  depositano  sulle  pareti  delle  tubazioni  e  delle  resistenze  creano,  nel  tempo, perdite di carico anche molto elevate, e sulle apparecchiature ne riducono l'efficienza e l’affidabilità.  

In presenza  di  calcare,  i  primi  problemi  si  riscontrano  negli  elettrodomestici  e  nei  sanitari:  la lavastoviglie  non  funziona  più  bene,  i  fori della  doccia  si  ostruiscono,  la  lavatrice  si blocca,  l’acqua  nello  scaldabagno  impiega più  tempo  a  scaldarsi  e  consuma  più energia.  

Lo  strato  di  calcare  che  si  è  formato nelle  tubazioni  dell’impianto  di riscaldamento  è  isolante  e  l'acqua  calda  fa più  fatica a  irradiare  il proprio calore nella casa:  si  è  calcolato  che  1  mm.  di  deposito calcareo  fa  aumentare  il  consumo  del  10‐15%;  negli  anni  quindi  il  consumo  può aumentare  fino  al  90%  causando  aumento di  costi  per  il  proprietario  e  di inquinamento  per  l’ambiente,  causa  la perdita d’efficienza. 

E’  importante  evidenziare  comunque che  il  calcio  presente  nell'acqua  potabile  è vitale e non dannoso per la salute, al punto che  la  legge  vieta,  per  esempio,  nel  caso d’installazione  di  un  addolcitore,  di abbassarne la concentrazione sotto i 15° F. 

I sali di calcio e di magnesio sono ioni positivi disciolti nell’acqua che, grazie alle  forze  elettrostatiche  naturali,  si  organizzano  sotto  forma  di  cristalli, diventando Carbonato di Calcio (Calcite) e liberando Anidride Carbonica. 

Il  carbonato  di  calcio  CaCO3,  comunemente  chiamato  “calcare”,  si  può presentare in natura in due forme cristalline, con identica struttura chimica:  

• la calcite, che è un cristallo di carbonato di calcio con forma romboedrica con alto potere di aggregazione e di compattezza, 

• l’aragonite,  cristallo  di  carbonato  di  calcio  con  forma  aghiforme  con basso potere di aggregazione e di compattezza. 

La calcite ha una rilevante maggior capacità di formare depositi tenaci, al contrario dell’aragonite.   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spessore delle incrostazioni (in % sul

diametro del tubo)

Media della perdita di efficienza

Spreco in L di combustibile ogni

1000

2% 4% 40

3% 7% 706% 11% 110

13% 18% 180

19% 27% 270

25% 38% 38038% 48% 480

50% 60% 600

63% 74% 74075% 90% 900

PERDITA DI EFFICIENZA DELLE TUBAZIONI CON INCROSTAZIONI CALCAREE

Page 20: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  20

Relazione tra cardiopatie e valori dell'acqua potabile, ovvero come il calcare non crea problemi al corpo umano. 

In Gran Bretagna il British Regional Heat Study analizzò 253 città tra il 1969 e il 1973 e scoprì che nelle aree in cui l'acqua presentava un minor grado di durezza vi erano il 15% in più di morti per cardiopatie. 

 (Shaper  AG.  Pocock  SJ, Walker  M,  Cohen  NM, Wade  CJ,  Thomson  AG.  British  Regional  Heart  Study: Cardiovascular Risk Factors in Middle­aged Men in 24 Towns. British Medical J. 1981; 283(JuIy): 179­186.) 

Negli  Stati  Uniti  furono  studiati  4.200  adulti,  di  età  compresa  tra  25  e  74  anni,  in  35  differenti  aree geografiche.  Anche  qui  nelle  zone  con  un maggiore  grado  di  durezza  dell'acqua  si  riscontrò  una minore mortalità per malattie cardiovascolari. 

(Greathouse  DG.  Osborne  RH.  Prelirninary  Report  on  Nationwide  Study  of  Drinking  Water  and Cardiovascular Diseases. J. Environmental Pathology and Toxicology 1980; 3: 65­76.) 

Nelle città inglesi di Scunthrope e Grimsby, aventi lo stesso tasso di mortalità per patologie cardiache, fu fatto il seguente esperimento. 

L'acquedotto di Scunthrope abbassò il livello di durezza dell'acqua: ‐ nel giro di qualche anno aumentò drasticamente il numero dei decessi. A Grimsby  la durezza dell'acqua rimase costante, e così anche  la percentuale di decessi per patologie 

cardiache. (Shaper AG. Pocock SJ, Walker M, Cohen NM, Wade CJ, Thomson AG. Cit.) Lo stesso fenomeno si osservò in Italia, a Crevalcore e Montegiorgio e in Abruzzo. (Lee G. Reports Say 53 Million­P1us Drink Contaminated Water e Leoni V, Fabiani L, Ticchiarelli L. Water 

Hardness and Cardiovascular Mortality Rate in Abruzzo, ltaly. Archives of Environmental Health 1985; 40: 274­278.) 

L'Accademia Nazionale delle Scienze americana, dopo numerose ricerche analoghe, concluse che il mantenimento di gradi di durezza e TDS (Totale Solidi Disciolti) ottimali nell'acqua può ridurre il tasso di mortalità per malattie cardiovascolari di almeno il 15%. 

Le  ricerche  sulle  cardiopatie  e  sul  cancro  dimostrano  che  l'acqua  demineralizzata,  carente  di calcio  e  magnesio,  e  con  basso  grado  di  durezza  e  TDS,  non  è  salutare  da  bere. Il Dr.  John  Sorenson,  un  affermato  studioso  nel  campo  del  metabolismo minerale,  ha  dimostrato  che  i minerali essenziali vengono ben assorbiti, e soprattutto favoriscono l'eliminazione dei minerali non essenziali, anche di quelli nocivi. (Sorenson J. Personal Communication. November 3, 1983) 

Ad esempio, se nell'acqua sono presenti una buona quantità di calcio e magnesio e una piccola quantità di piombo, l'organismo assimila almeno in parte gli elementi essenziali (calcio e magnesio) ed elimina quelli non essenziali (piombo). 

Se al contrario, vi sono bassi livelli di calcio e magnesio, le cellule selezionano ed assorbono il piombo, che è tossico. 

Nelle zone in cui l'acqua potabile ha un più alto grado di TDS vi è quindi una minore incidenza di morti per infarto, cancro e malattie cronico­degenerative in genere. 

Successivamente,  Comstock  (Comstock  GW.  Reviews  and  Commentary:  Water  Hardness  and Cardiovascular  Diseases.  Am.  J.  Epidemelogy  1979;  110  (October):  375­400)  riesaminò  circa  50  studi sull'argomento e concluse che: 

"non  c'è  alcun  dubbio  che  vi  sia  una  precisa  associazione  tra  grado  di  durezza  dell'acqua  e percentuale di mortalità per malattie degenerative" 

Non ci si può quindi concentrare solo sugli effetti di alcuni minerali per comprendere  i fattori benefici presenti nell'acqua potabile, ma essi dipendono dalla combinazione di più elementi come grado di durezza, TDS e pH. 

Soprattutto  rivalutiamo  i  minerali  presenti  nell'acqua  e  il  loro  ruolo  benefico,  e  teniamo presente che i filtri che oggi vanno per la maggiore li eliminano. 

L'acqua addolcita non è salutare, non tanto per il sodio in sé, ma a causa della carenza di calcio e magnesio. 

Se si usa un addolcitore, è consigliabile avere una linea separata per l'acqua potabile. Sappiamo che alti livelli di durezza e TDS ci proteggono da sostanze potenzialmente dannose e ci 

aiutano a prevenire  le malattie degenerative. Se vogliamo ridurre  il sodio dobbiamo correggere  la dieta. Il 90% del sodio lo assumiamo infatti attraverso gli alimenti. 

   

Page 21: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  21

TENSIONE SUPERFICIALE DELL’ACQUA 

Molte specie d’insetti camminano sull'acqua; sappiamo anche che è possibile riuscire a far galleggiare una spilla metallica  o  una  lametta  di  acciaio,  o  una  moneta  la  cui  superficie  sia  leggermente  unta,  deponendoli  con delicatezza  sulla  superficie  del  liquido.  Questi  fenomeni,  che  sembrano  contrastare  la  forza  di  gravità  e  il principio di Archimede, possono es‐sere spiegati con la tensione superficiale.   

 Origine della tensione superficiale 

Per  capire  cosa  sia  la  tensione  superficiale  è  necessario  ricordare  com’è  fatta  al  suo  interno  la  materia, ripercorrendo alcune nozioni essenziali di fisica atomica. Sappiamo che a ogni elemento chimico corrisponde un atomo con una struttura interna diversa.  Gli atomi sono i mattoni con cui è costruita tutta la materia, organica e inorganica.  Difficilmente,  però,  una  sostanza  è  formata  da  atomi  singoli;  più  spesso  gli  atomi,  dello  stesso  tipo  o diversi, si aggregano tra loro.  Queste unità sono chiamate molecole.  E’  importante  ricordare  che  la  molecola,  pur  potendosi  scomporre  negli  atomi  che  la  costituiscono,  è  la particella più piccola che ha le stesse caratteristiche della sostanza di cui fa parte.  Per  esempio  la molecola  dell'acqua  (H2O)  è  formata da due  atomi di  idrogeno  e  un  atomo di  ossigeno:  se separo idrogeno e ossigeno, rompendo la molecola, non ho più le caratteristiche dell'acqua! Le molecole di una sostanza possono coesistere in tre modi diversi:  lo stato solido,  lo stato  liquido e quello gassoso.  I solidi 

Nel  primo  caso  le molecole  sono  saldamente  legate  fra  loro da  alcune  forze di coesione che esistono  fra molecola e molecola: queste  forze fanno sì che  il solido sia compatto, e mantenga un volume e una forma propria.  Le forze molecolari sono attrattive a grandi distanze, ma diventano repulsive per distanze brevissime, cosicché gli  atomi di un solido non possono avvicinarsi  indefinitamente, ma si  raggiunge una situazione di equilibrio.  Gli unici movimenti permessi alle molecole di un solido sono le  vibrazioni,  tanto  più  intense  quanto  maggiore  è  la temperatura, attorno alla posizione di equilibrio.  Quando gli atomi che formano una molecola di un solido sono  ordinati  su  un  ideale  reticolo  tridimensio­nale,  si parla  di  solido  cristallino  (nella  Fig.  è  mostrata  la disposizione degli atomi nel reticolo cristallino per il cloruro di  sodio;  le sferette nere e grigie rappresentano gli atomi di sodio e di cloro). Nel caso  invece  in cui  le molecole siano attaccate  le une alle  altre  senza  un  criterio  d'ordine,  il  solido  è  detto amorfo. 

Page 22: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  22

I liquidi 

I  liquidi  hanno una  struttura  interna  costituita  da molecole  vicine  le  une  alle  altre,  disposte però  in modo disordinato  come  nei  solidi  amorfi,  in  cui  però  l'intensità  minore  delle  forze  di  coesione  fra  molecola  e molecola non è tale da garantire la compattezza del materiale.  In  questo  caso,  infatti,  le  molecole  possono  scivolare  reciprocamente  andando  a  occupare  zone  diverse rispetto alla posizione precedente.  I  liquidi,  infatti,  hanno  volume  proprio, ma  non  forma  propria,  e  si  adattano  a  quella  del  recipiente  che  li contiene.  I  liquidi  sono  incomprimibili  proprio  perché  lo  spazio  libero  fra molecola  e molecola  è  piccolo  e  le  forze molecolari ostacolano un avvicinamento ulteriore fra le molecole.  I gas 

Nei gas, infine, le molecole sono molto più distanti rispetto ai solidi e ai liquidi (circa dieci volte), pertanto le forze intermolecolari possono essere spesso del tutto trascurate. Libere di muoversi le molecole di un gas si spostano rapidamente nello spazio a loro disposizione. Chiudendo il gas in un recipiente, le molecole urtano contro le pareti, esercitando su di esse una certa pressione.   La tensione nei liquidi 

Vediamo, più in dettaglio, come la struttura stessa di un liquido dia origine alla tensione superficiale.  Si  faccia riferimento alla  figura seguente,  che mostra  in maniera schematica ed enormemente  ingrandita  la disposizione delle molecole all'interno di un liquido (le dimensioni delle molecole di acqua sono di circa 0,3 milionesimi di millimetro!). La molecola A è circondata da altre molecole simili che la attraggono. La molecola A, sotto l'azione di tali forze, tenderà a spostarsi di un pochino nella direzione della molecola più prossima, ma manterrà, nel tempo, la propria posizione. La molecola  B,  che  si  trova  vicino  alla  superficie  del  liquido,  sentirà  anch'essa  la  forza  attrattiva esercitata  dalle  molecole  vicine,  che  però  si  trovano  soltanto  sotto  o  accanto  alla  molecola considerata. Ne consegue che la molecola B, e tutte le altre molecole vicine alla superficie del liquido, sono attratte verso l'interno del liquido stesso.  Sopra la molecola B non c'è liquido ma aria, la cui densità è circa mille volte più bassa. Questo significa che, a 

parità  di  volume,  le  molecole  di  aria  sono  circa  mille  volte  meno  numerose  di  quelle  dell’acqua;  quindi l'attrazione esercitata dalle molecole di aria sovrastanti il liquido è praticamente trascurabile. In verde alcune molecole di aria sopra la superficie del liquido. Per questo motivo il liquido si comporta come se ci fosse una pellicola invisibile che lo tiene unito.  In realtà si tratta dell'azione di una forza di origine molecolare, cui si dà il nome di tensione superficiale. L'intensità  della  tensione  superficiale  dipende  dal  tipo  di  liquido  considerato  e  da  quale  altra  sostanza  è circondato. 

Page 23: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  23

 La tensione superficiale è anche  la causa della  formazione delle gocce, che sono tenute  insieme proprio da questa forza. Si prenda come esempio il mercurio, un liquido dotato di un’elevatissima tensione superficiale: si può notare che il mercurio rovesciato su una superficie si raccoglie sempre in piccole sferette compatte.  I tensioattivi e le bolle di sapone 

I  tensioattivi  sono  sostanze  integrate  nei  detersivi  e detergenti  che,  aggiunte  all'acqua,  ne  abbassano  la tensione  superficiale.  La  loro  funzione  è  di  abbassare  la tensione superficiale dell'acqua aumentando la capacità di bagnare  l'oggetto da pulire e penetrare quindi nei piccoli interstizi per rimuovere lo sporco. Le  bolle  di  sapone  sono  molto  istruttive  perché permettono di capire come agisce la tensione superficiale.  Con un’opportuna  miscela  di  acqua,  sapone  da  cucina  e glicerina si possono ottenere bolle molto stabili nel tempo.  La lamina  liquida  delle  bolle  è  una  membrana  elastica,  che tende  sempre  a  occupare  la  superficie  più  piccola possibile. Quando  la  tensione  superficiale  diminuisce,  si  ha  una minore  coesione  della  superficie  del  liquido,  per  quanto abbiamo detto finora.  E’ per questo motivo che l'acqua saponata (con tensione superficiale ridotta), a differenza dell'acqua pura, fa la schiuma.  Misura della tensione superficiale Esistono  vari metodi  per misurare  la  tensione  superficiale  di  un  liquido.  Uno  dei  più  semplici  richiede  un dinamometro  abbastanza  sensibile  e un  anello metallico  con diametro di  qualche  centimetro. Appendiamo l'anello con dei fili al dinamometro: l'allungamento dà la misura del peso dell'anello (leggeremo un valore F1 sulla scala graduata). Il  liquido  di  cui  si  vuole  misurare  la  tensione  superficiale  (per  esempio  acqua)  è  dentro  un  contenitore, appoggiato per comodità su un tavolinetto regolabile in altezza. Se  si  alza  gradualmente  il  tavolinetto  cercando  di  immergere  l'anello  nel  liquido,  si  osserva  una  forza resistente, che fa contrarre visibilmente il dinamometro.  Nella fase di attraversamento della superficie si ha un effetto combinato della spinta di Archimede e della tensione superficiale. Per poter misurare solo quest'ultima, senza subire gli effetti della forza idrostatica, (spinta di Archimede) si estrae l'anello dal liquido, abbassando lentamente e delicatamente il tavolinetto. Si osserva un allungamento crescente del dinamometro, fino a un valore massimo F2. Se si continua ad abbassare il tavolinetto si ha un distacco improvviso dell'anello dal liquido e una contrazione rapida del dinamometro. La differenza F2 ‐ F1 dà la forza con cui la tensione superficiale agisce sull'anello. In  commercio  ci  sono  altri  strumenti  specifici  per  misurare  la  tensione  superficiale  dei  liquidi,  chiamati 

Page 24: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  24

appunto Tensiometri. Sono sia meccanici sia elettronici, molto sofisticati.  Sulla base della definizione data, per ottenere Ύ si deve dividere questo valore per  la  lunghezza del  tratto interessato. In questo caso la lunghezza da considerare è pari al doppio della circonferenza dell'anello, per le stesse  ragioni  descritte  nel  paragrafo  precedente.  Se  r  è  il  raggio  dell'anello,  il  valore  della  tensione superficiale sarà dato dunque da:         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tensiometro elettronico

Page 25: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  25

IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE 

Gli addolcitori 

L'addolcitore  riduce  la durezza dell'acqua mediante  sostituzione del  calcio  (Ca)  e del magnesio  (Mg) presenti  nell’acqua  con  il  sodio  (Na)  contenuto  nel  sale;  è  uno  scambio  ionico,  che  avviene  durante  il passaggio attraverso un letto di speciali resine scambiatrici, impregnate di sale Cloruro di sodio (NaCl). 

In questo modo si ottiene un'acqua a basso contenuto di durezza però con alti contenuti di Sodio (può essere nocivo per  i malati di cuore perché ne aumenta il ritmo cardiaco); tale acqua può essere impiegata solo per uso sanitario e non alimentare (bagno, lavastoviglie, lavatrice, ecc.). 

Quando gli ioni di sodio si esauriscono, le resine devono essere rigenerate con il sale (cloruro di sodio). 

La rigenerazione delle resine avviene mediante le seguenti fasi: • lavaggio delle resine con passaggio di acqua in controcorrente; • prelievo di acqua salata dal tino contenente salamoia e passaggio nelle resine; • lavaggio lento delle resine per eliminare il contenuto eccessivo di sale; • lavaggio rapido per la pulizia finale. 

Gli inconvenienti degli addolcitori, sono:   gli  addolcitori non  tolgono  tutto  il  calcare perché  l’acqua diventerebbe  aggressiva per  gli 

impianti e per le persone. La legge italiana prescrive una durezza minima dell’acqua in uscita da un addolcitore di almeno 15° F. Questo vuol dire che le incrostazioni di calcare si formeranno lo stesso, anche se più lentamente; 

sviluppo di flora batterica se le resine non vengono disinfettate regolarmente almeno ogni 3­4 giorni; 

le acque di scarico provenienti dalla rigenerazione delle resine pongono problemi di inquinamento in quanto riducono la biodegradabilità delle acque di fognatura; 

l’acqua trattata, ricca di carbonato di sodio, a temperature oltre gli 85° C diventa aggressiva e può  provocare  la  così  detta  “fragilità  caustica”  con  rotture  improvvise  di  tubazioni,  caldaie, radiatori, ecc.; 

nel caso di acque molto dure da trattare il contenuto di sodio immesso nell’acqua raggiunge valori importanti e dannosi per la salute, per esempio su di un’acqua con 35°F di durezza in entrata (come quella di Bologna) saranno immessi circa 90 mg di sodio per litro; 

in  ambito  industriale  l'impiego delle  resine  scambiatrici demineralizzatrici  comporta un aumento del carico inquinante nelle acque, a causa degli acidi e delle basi impiegati nella fase di rigenerazione delle stesse, e un grande consumo di acqua necessaria per il lavaggio delle resine dopo la loro rigenerazione; 

gli addolcitori non bloccano l'accumulo di incrostazioni né rimuovono quelle già formate, si limitano a ridurle. 

Ecco alcune delle ragioni per cui gli addolcitori d'acqua NON sono una soluzione plausibile al problema delle incrostazioni di calcare.  

Gli  addolcitori  a  resine  si  limitano  a  rimandare  nel  tempo  il  problema  del  Calcare,  un'acqua  dolce  è perciò  povera di  sali  per  cui  è  corrosiva  e  può  facilitare  il  passaggio  in  soluzione di metalli molto  tossici come il Piombo. 

Page 26: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  26

In  alternativa  alle  resine  si  utilizzano  i  polifosfati  che,  uniti  al  carbonato  di  calcio,  formano  una macromolecola  stabile.  Questo  metodo  è  meno  efficace  di  quello  con  le  resine  e  presenta  questi inconvenienti: 

Il  dosaggio  dei  polifosfati  con  le  economiche  apparecchiature  in  commercio  è  prefissato  ad  una certa  quantità, mentre  lo  stesso  dosaggio  dovrebbe  essere  proporzionale  alla  quantità  di  calcio  presente nell’ acqua, pertanto in molti impianti si possono superare i valori limiti di 5 mg./l imposti dalla Legge con possibili danni per la salute; 

la  macromolecola  polifosfato‐carbonato  di  calcio  oltre  i  70°  C  dà  origine  ad  anidride  carbonica, precipitato di  carbonato di  calcio  (incrostazione),  solubilizzazione del  fosfato  trisodico  con  formazione di sali complessi ionizzati disciolti in acqua i cui effetti sulla salute non sono ancora stati ben definiti. 

E' quindi sconsigliabile l'uso di polifosfati per acque destinate all'alimentazione. I  due  trattamenti,  addolcimento  con  resine  e  polifosfati,  devono  avere  per  Legge,  all’origine 

dell’impianto, una valvola di non ritorno per evitare possibili riflussi nella rete idrica urbana.   

L’Osmosi Inversa 

L'osmosi inversa è una filtrazione dell'acqua a livello atomico e/o molecolare. Il nome deriva dal fatto che  la  tecnica  adottata  è  esattamente  al  contrario  della  normale  osmosi.  Ricordiamo  che  per  osmosi  si definisce il fenomeno fisico del passaggio di un liquido, attraverso una membrana semipermeabile, verso un liquido (o corpo) a maggiore densità. Questo passaggio avviene grazie a forze naturali. 

Per ottenere  l’effetto  inverso,  cioè  l’Osmosi  Inversa,  e mandare quindi un  liquido più denso verso un liquido meno denso, passando sempre attraverso una membrana semipermeabile (non sono altro che i filtri che  tratterranno  le  particelle  contenute  nell’acqua)  si  dovrà  utilizzare  una  forza  prodotta  dall’uomo  che contrasti la forza naturale dell’osmosi. 

 Il  filtraggio  avviene  utilizzando  una  particolare  membrana  filtrante,  con  fori  microscopici  adatti  a trattenere  tutte  le  particelle  contenute  nell'acqua,  purificando  e  migliorando  la  qualità  dell'acqua,  ma impoverendola di tutti i sali minerali necessari all'organismo umano giornalmente. 

Venendo a mancare tutti i sali, l’uso  di  quest’acqua  è  vivamente sconsigliato  per  usi  domestici  e come acqua potabile.  

Durante  il  processo  di osmosi  una  parte  dell'acqua passa  attraverso  la  membrana osmotica  ed  è  quasi completamente demineralizzata, sono cioè filtrati i sali minerali e un'altra  parte,  da  tre  a  cinque volte  di  quella  effettivamente 

filtrata, è smaltita nelle fogne oppure può essere usata per irrigare le piante.  L’impianto  a  osmosi  inversa  diventa  importante  quando  i  parametri  dell'acqua  si  discostano  molto 

rispetto a quelli indicati per acqua buona, in particolare i nitrati.  I tipi d’impianti a osmosi inversa sono due: con serbatoio di accumulo e diretti.  Gli impianti con serbatoio di accumulo sono meno costosi ma presentano l'inconveniente che, dopo un 

breve periodo,  l'acqua  stagnante nel  serbatoio  si  carica di batteri  e  sviluppa  sapori  e odori  sgradevoli,  se quest'ultimo non è periodicamente pulito e disinfettato.  

Gli impianti diretti invece non hanno bisogno di serbatoio, consentendo di regolare a piacere la quantità di minerali presenti nell'acqua.  

Pertanto  se  si  desidera  installare  un  impianto  a  osmosi  inversa  è  preferibile  montare  un  impianto diretto. 

I depuratori per uso domestico a osmosi  inversa  forniscono acqua addolcita e demineralizzata, senza l'efficacia protettiva dei minerali essenziali.  

In tal modo gli effetti negativi delle sostanze dannose vengono ulteriormente amplificati. Una piccola quantità di sostanze nocive in un'acqua demineralizzata può avere effetti molto più dannosi 

sulla salute che non una maggiore quantità in un'acqua più dura. Perciò, per  ragioni differenti,  sia  l'acqua  inquinata,  sia quella demineralizzata, possono essere nocive 

per la nostra salute.  

Osmosi naturaleOsmosi inversa 

Page 27: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  27

LA FISICA QUANTISTICA 

Se analizziamo tutte  le culture del passato sviluppatesi  in ogni parte del globo, ci accorgiamo che era assolutamente  naturale  considerare  realtà  non  solo  quello  che  percepivano  i  cinque  sensi,  come  nella concezione  cartesiana,  ma  anche  l’invisibile  reale,  inteso  come  principio  organizzativo  di  vita  e  sede dell’intelligenza e conoscenza.  

Per esempio gli antichi egizi distinguevano tra il corpo fisico, la sua copia invisibile (Ka) e l’intelligenza; i cinesi tra la sostanza organica, il soffio della vita e la volontà. Le sacre scritture indiane dicevano che la vita è  la  risultante  tra  due  polarità,  positiva  e  negativa  regolate  da  un'altra  forza  chiamata mentale  o  spirito. Dagli Incas, agli Sciamani siberiani, agli Aborigeni australiani, ai Monaci tibetani e a certe tradizioni del nord Europa, dovunque si coltiva questa visione globale del visibile e invisibile, dando spesso più importanza alla seconda. 

Nel Rinascimento europeo invece si è posto l’accento sull’importanza del visibile, del misurabile e del fisico, con conseguente demonizzazione delle streghe, dei maghi, degli alchimisti.  

L’invisibile fu confinato solo nell’ambito filosofico‐religioso. Gli ultimi decenni del secolo scorso hanno invece iniziato un percorso inverso, evidenziando l’esistenza 

di una realtà in continuo movimento e vibrazione, costituita da particelle atomiche e subatomiche.  Si riconsidera l’idea che ciò che non si vede è fondamentale perché condiziona l’idea di ciò che si vede. Si  è  gradualmente  affermata  la  concezione  che  non  vi  è  differenza  tra materia,  pensiero,  emozioni  e 

spirito.  La sostanza universale è un’energia primaria, o vibrazione, con frequenze diverse. Einstein si rende conto che in Universo in perenne vibrazione tutto è collegato e un singolo evento si 

ripercuote su tutto il cosmo, come l’onda provocata da un’ondata sul sasso.  Diceva Albert Einstein: “ quando l’elettrone vibra, l’universo sussulta”. Lo scienziato Max Planck disse: "In realtà, la materia non esiste. Ogni cosa è composta da oscillazioni". E’ importante scoprire l’analogia tra queste affermazioni e, per esempio, la sostanza vibrante universale 

e il Prana degli Indiani o il C’hi dei Cinesi e Giapponesi. I vari  livelli di realtà frequenziali possono essere esplorati con organi e/o strumenti adeguati. Con gli 

organi dei cinque sensi l’uomo può percepire e comunicare con il livello più basso, quello fisico.  Per accedere a livelli superiori si devono attivare altri canali percettivi.  Certi individui hanno questo dono spontaneamente: sono i sensitivi e i veggenti.  Sicuramente una volta l’uomo era così integrato nell’ambiente naturale che attingeva a queste fonti di 

informazione in modo spontaneo, usando l’emisfero destro del cervello. L’uso prevalente della razionalità e della logica, con l’uso dell’emisfero sinistro, ha ridotto notevolmente 

le  funzioni  di  quello  destro,  privando  l’uomo  di  questo  collegamento  naturale  tra  le  percezioni  sub sensoriali, informazioni provenienti quindi da livelli energetici più sottili e la consapevolezza conscia, legata 

al livello fisico. Il diffondersi in Occidente di culture e pratiche 

orientali ha aiutato a vedere sotto nuovi aspetti  la struttura  del  corpo  umano,  sintesi  energetica  di ordine  chimico‐fisico‐mentale‐spirituale,  regolata internamente  e  collegata  con  l’ambiente  esterno attraverso  canali  percettori  nei  quali  scorre l’energia vitale. 

  

         

 

Page 28: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  28

IL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE  

La Terra, come tutti  i corpi celesti, produce un campo magnetico ma, a oggi, possiamo solo formulare delle ipotesi sulle cause prime che lo generano. 

Sin dal tempo dei Greci, oltre 2500 anni fa, erano note le proprietà di un particolare minerale di ferro chiamato magnetite.  In  seguito,  in  estremo oriente,  fu  inventata  la  prima  bussola,  perfezionata  ad Amalfi nella prima metà del XIII secolo.  

Grazie alla bussola furono possibili le grandi scoperte geografiche del 1400 – 1500. Nel  1600  il  fisico  inglese W.  Gilbert  (1540‐1603)  nel  “De  Magnete”,  asserì  che  “l’intera  Terra  è  un 

grande magnete” il cui campo agisce sull’ago della bussola orientandolo in direzione nord – sud. Occorre però attendere fino al 1832 per avere un’esatta configurazione del campo magnetico terrestre 

a opera di K. F. Gauss (1777‐1855), che per primo ne tracciò le linee di forza e ne iniziò lo studio dal punto di vista fisico matematico.  

L’analisi dei valori degli elementi magnetici,  condotta con opportuni metodi matematici  introdotti da Gauss, ha consentito di stabilire che  l’origine del campo magnetico terrestre è, per  la quasi totalità interna (96%) ;  il  restante  valore,  detto  campo  residuo,  è  dovuto  al  contributo  delle  anomalie  magnetiche,  di  scambi elettrici tra atmosfera e superficie terrestre, e degli sciami di particelle cariche provenienti dallo spazio, in specie dal sole. 

Prendendo in esame solo il valore del campo dovuto a cause interne, il campo magnetico terrestre può essere visto, per semplicità, come se al centro della Terra fosse presente una potentissima barra magnetica inclinata di 11°30’ rispetto all’asse di rotazione terrestre. 

Il  polo  nord,  situato  nell’emisfero  settentrionale  e  indicato  convenzionalmente  con  B  (boreale),  ha polarità negativa mentre l’altro, indicato con A (australe), risulta positivo. 

L’unità  di  misura  del  campo  magnetico  è  il  Tesla  (T),  ma  nella  pratica  è  usato  un  suo sottomultiplo,  il  nT  (nanoTesla).  Sulla  superficie  terrestre,  il  valore  del  campo  varia  in  intensità, dall'equatore ai poli, da circa 20.000 nT a 70.000 nT. In Italia è mediamente sui 40.000 nT. 

Talvolta  si  verificano  forti  e  persistenti  disturbi  del  campo  magnetico  terrestre.  Durante  queste perturbazioni, definite come tempeste magnetiche, si manifestano delle variazioni del campo magnetico in superficie. 

Generalmente  la  tempesta  magnetica  inizia  con  un  improvviso  aumento,  detto  SSC,  in  seguito  si mantiene con un valore elevato per alcune ore (da 1 a 10) per poi diminuire bruscamente raggiungendo un valore nettamente inferiore a quello di partenza.  

Ha  inizio, a questo punto,  la  fase di  recupero della  tempesta  fino a raggiungere nuovamente  il valore pre‐tempesta.  

A  causa  delle  anomalie  l’andamento  del  campo  è  in  realtà molto  irregolare:  l’equatore  e  i meridiani magnetici sono in realtà delle linee contorte.  

Il  campo  subisce  inoltre  delle  oscillazioni  nel  tempo,  variabili  da  luogo  a  luogo,  in  rapporto  a  fattori 

Page 29: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  29

cosmici, solari e a cause interne collegate con l’origine stessa del campo magnetico.  

La teoria della dinamo autoalimentata 

Ancora nel XIX secolo alcuni scienziati ritenevano che il campo magnetico terrestre avesse origine da un magnete permanente all'interno della Terra.  

I materiali magnetici, però, se sottoposti ad alte temperature, perdono il loro magnetismo permanente; la temperatura cui ciò avviene è detta “punto di Curie”. 

Rilevamenti  sismici e geofisici di vario  tipo hanno stabilito che  le  temperature all'interno della Terra sono molto più alte (fino a 6.300° C.) che il punto di Curie (circa 800° Celsius), massima compatibile con il ferromagnetismo.  

La causa del campo magnetico terrestre non può essere dunque un magnete permanente di ferrite. Dallo studio dell’elettricità sappiamo che si possono produrre  campi magnetici per mezzo di correnti 

elettriche e viceversa.  Le  grandi  dinamo  delle  centrali 

elettriche  producono  energia  elettrica, ruotando in un campo magnetico. 

All’interno  della  Terra,  e  precisamente nel nucleo, esisterebbe quindi una specie di dinamo  (teoria  della  ”dinamo autoalimentata”  o  geodinamo,  proposta  da Bullard  nel  1948)  capace  di  produrre correnti elettriche generanti,  a  loro volta,  il campo magnetico.  

All'interno  della  Terra  abbiamo  a  che fare  con  una  massa  di  metallo  fuso  che scorre  con  relativa  facilità  e  che  è  un  buon conduttore elettrico.  

Sottoposto  alle  forze  generate  dalla rotazione  terrestre,  questo  metallo  fuso 

potrebbe  svolgere  la  stessa  funzione del  conduttore  in movimento  in una dinamo,  che  rafforza un  campo magnetico già presente e lo mantiene nel tempo.  

 Struttura e variazioni del campo magnetico 

Quando si esegue la misura del campo magnetico terrestre in un determinato punto della superficie del nostro pianeta, il valore è, come detto, il risultato della sovrapposizione di apporti aventi origine diversa. 

Questi  contributi  possono  essere  considerati  separatamente  e,  ciascuno  di  essi,  corrisponde  a  un diverso campo: 

1. Campo principale, generato nel nucleo fluido tramite il meccanismo della geodinamo; 2. Campo crostale, generato dalle rocce magnetizzate della crosta terrestre e da scorrimenti di acqua 

sotterranee (Radiazioni Telluriche); 3. Campo esterno, generato da correnti elettriche che  fluiscono nella  ionosfera e nella magnetosfera 

come conseguenza dell'interazione tra  il vento solare e  il  campo geomagnetico. A questo si aggiungono  le particelle magnetiche di altri corpi celesti (Radiazioni Cosmiche) 

4. Campo d'induzione  elettromagnetica,  generato da  correnti  indotte nella  crosta  e nel mantello dal campo esterno variabile nel tempo.  

5. Il campo magnetico terrestre è soggetto a variazioni che possono essere di breve periodo, secolari, o di lunghissimo periodo.  

Le variazioni di breve periodo avvengono in poche ore o in anni, e sono collegate alle interazioni tra il campo magnetico interno alla Terra e gli strati molto conduttivi nell’atmosfera.  

Queste variazioni possono essere divise in regolari e irregolari. Tra  le prime vi  sono quelle giornaliere, determinate dalle azioni  “mareali” del Sole e della Luna sulla 

ionosfera terrestre (lo strato ionizzato presente nell’atmosfera tra i 50 e 400 Km di altitudine). Tra quelle irregolari, vi sono quelle che prendono il nome di tempeste magnetiche che sono collegate ad 

attività solari intense, dette “brillamenti solari” o, più in generale, all’attività delle macchie solari.    

Page 30: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  30

Il vento magnetico solare modifica il campo magnetico terrestre 

 Il sole ha una massa 335.000 volte maggiore della Terra. 

Come ha dimostrato E.N. Parker nel 1958, il vento solare è un plasma caldo emesso dalla corona solare, costituito essenzialmente da idrogeno ionizzato.  

Questo flusso di particelle cariche, emesso dal Sole con una velocità variabile da 400 a 800 km/s, genera un campo magnetico che,  interagendo con quello  terrestre, ne modella  le  linee di  forza, che così risultano leggermente schiacciate contro la Terra dalla parte prospiciente il Sole ed allungate in modo da formare una coda, lunga milioni di chilometri, dalla parte opposta.  

I  dati  raccolti  negli  ultimi  500  anni  sul  campo  geomagnetico  hanno  evidenziato  che  ha  subìto spostamenti  graduali  su  tutto  il  globo. A Londra,  per  esempio,  tra  il  1580  ed  il  1970 questa  variazione  è risultata in media di circa 0,1° all’anno, il che equivale ben a 40°!  

Così, dal 1831 ‐ anno in cui ne fu determinata l'esatta posizione da una spedizione polare britannica ‐ il Polo nord magnetico si è spostato di diverse centinaia di chilometri verso nord‐ovest.  

tempesta  solare 

macchie solari 

Page 31: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  31

Anche  l'intensità  locale  del  campo  magnetico  alla  superficie  terrestre  è  sottoposta  a  fluttuazioni misurabili, che variano su una scala temporale molto ampia, da pochi secondi a milioni di anni.  

Oggi sappiamo che le fluttuazioni rapide sono provocate da fenomeni ionosferici, mentre le oscillazioni a lungo termine sono collegate a processi che si svolgono all'interno della Terra. 

Dal punto geologico si tratta comunque di variazioni estremamente rapide; in meno di duemila anni il campo  magnetico  si  potrebbe  praticamente  rovesciare  con  un  inversione  dei  poli  magnetici.  Soltanto  il movimento di un  fluido può essere così rapido, per questo motivo  il nucleo  fluido sembra  la sorgente più plausibile non solo del campo magnetico, ma anche delle sue fluttuazioni.  

Paleomagnetismo 

Una lava, fuoriuscendo da un vulcano e raffreddandosi, “si orienta”, assume cioè una magnetizzazione secondo il campo magnetico di quel luogo e di quel momento.  

Una volta divenuta roccia i dati magnetici rimangono registrati in questa lava per sempre, quasi fossero memorizzati. Questo magnetismo fossile, che permane inalterato anche a distanza di decine o centinaia di milioni di anni, è detto paleomagnetismo. 

Sfruttando  questa  proprietà  i  geofisici  soprattutto  negli  anni  cinquanta  e  sessanta  cominciarono  a raccogliere rocce di tutte le età e di varie parti del globo rilevando tre interessanti e sorprendenti fenomeni: 

• La migrazione dei poli, • Le inversioni di polarità. 

  

La migrazione dei poli 

Negli ultimi cinquant’anni gruppi di ricercatori, indagando sul paleomagnetismo presente in vari tipi di rocce distribuiti sia sul continente americano che europeo, hanno registrato una continua variazione della posizione del polo nord attraverso le varie ere geologiche. 

L’indagine ha rilevato che circa 500 – 600 milioni di anni fa, il polo nord si trovava lungo l’equatore, nel mezzo dell’attuale Oceano Pacifico. 

L’unica ipotesi plausibile per spiegare l’apparente migrazione dei poli è quindi quella di considerare la deriva  dei  continenti;  in  realtà  sono  i  continenti  che,  migrando  sulla  superficie  del  globo,  si  sono mossi rispetto all’asse di rotazione terrestre. 

  

Inversioni di polarità 

Dall'esame delle rocce contenenti minerali magnetizzati, gli scienziati sono in grado di affermare che la Terra ha un campo magnetico da circa 3,5 miliardi di anni e che, nel tempo, esso ha invertito la sua polarità diverse centinaia di volte.  

In media questa inversione di polarità si è verificata ogni 500.000 anni. I periodi più lunghi, dell’ordine del mezzo milione di anni, sono chiamati epoche magnetiche, ognuna 

con un nome di un famoso scienziato del paleomagnetismo.  Durante queste epoche si registrano però anche brevi inversioni dette eventi magnetici, che possono 

durare dai 2.000 ai 100.000 anni. La  causa  di  queste  periodiche  inversioni  del  campo  geomagnetico  non  è  ancora  conosciuta.  Non  è 

ancora  stato  accertato  se  il  campo  si  affievolisce  lentamente  per  poi  aumentare  gradualmente  nella direzione opposta o se semplicemente si ribalta.  

Tutto il fenomeno dipende da quella sorta di dinamo che è il nucleo terrestre, la quale, evidentemente, può variare la propria polarità casualmente e con una certa facilità. 

         

Page 32: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  32

L’ANTENNA UOMO E I CAMPI MAGNETICI NATURALI E ARTIFICIALI 

Sulla  superficie  terrestre  l'intensità del  campo geomagnetico è  circa un decimillesimo di quella di un magnete permanente comunemente in commercio.  

Nonostante questo dato possa far pensare a un’energia insignificante non in grado di modificare la vita delle persone è certo che, invece, è esattamente l’opposto. 

Tutte le cellule animate vivono grazie a una propria polarità, a un proprio magnetismo e a una propria frequenza  vibrazionale.  Le  cellule  che  compongono  un  singolo  organo  vibrano  all’unisono  sulla  stessa frequenza. 

L’insieme  degli  organi  che  compongono  un  essere  vivente,  vegetale  o  animale,  creano  un  sistema vibrazionale che si  sintonizza,  come un’antenna,  sulle  frequenze magnetiche o elettromagnetiche presenti sulla superficie terrestre. 

Noi  siamo  quindi  “antenne”  che  vivono  in  uno  stato  di  equilibrio  elettromagnetico  sulla superficie della Terra assorbendo  radiazioni dal  terreno, dall’ambiente  circostante e dal  cosmo e riemettendole sotto forma di frequenza magnetica. 

Le  radiazioni magnetiche,  come  abbiamo  visto  prima,  sono  naturali  e  possono  avere  origine tellurica (emanate dal pianeta) o cosmica (tempeste magnetiche, radiazioni magnetiche emesse dai corpi celesti, ecc.).  

L’attività solare influenza la terra attraverso un’enorme flusso di elettroni, che varia ciclicamente, ogni 11,1 anni, con il  fenomeno delle macchie solari e provocando un enorme aumento dei campi magnetici ed elettromagnetici.  

L’influenza  dell’attività  solare  sulle  reazioni  chimiche  dell’acqua  (Picardi  G.)  e  dei  colloidi  portò  a precisi esperimenti su campioni di sangue. 

E’  dimostrato  anche  che  gli  esseri  umani  rivelano  un  potenziale  elettrico  sulla  superficie  corporea  e sono circondati da un campo elettrico, che cambia in coincidenza con mutamenti stagionali e le fasi lunari. 

Le zone  irritanti, chiamate geopatogene,  subiscono una modifica del  loro potenziale energetico. Di sera  l'intensità di energia aumenta, e  tra  le ore 24 e  le 3 diventa  il doppio del normale. Con  la  luna piena triplica  circa  la  sua  intensità.  Anche  il  tempo  meteorologico  ha  influenza.  Con  l'umidità  le  energie biopatogene sono più  forti  che con  tempo asciutto,  e  raggiungono  l'apice con doppia potenza, durante un temporale. 

Le  frequenze elettromagnetiche patogene  sono  invece,  in massima parte, generate dall’uomo; tutto ciò che funziona a corrente elettrica emette campi elettromagnetici, in grado di modificare le frequenze vibratorie degli  organi del  corpo. Chi non ha mai praticato una  terapia magnetica o  elettromagnetica per dolori muscolari o articolari? 

Le  antenne  dei  ripetitori  o  dei  cellulari,  i  telefoni  cordless  stessi,  la  lavatrice,  il  forno  a microonde,  l’asciugacapelli, ecc. e per  finire  tutte  le produttività  industriali come motori elettrici, elettrodotti,  ecc.,  tutto  influisce  in modo  più  o meno  importante  sull’equilibrio  elettromagnetico delle cellule biologiche viventi. 

Nella  sequenza  fotografica  che  segue  verifichiamo  l’emissione  del  campo  magnetico  di  alcuni elettrodomestici. Le raccomandazioni dicono di rimanere al disotto dei 20 nT (nanoTesla) e comunque non superare i 200 nT. 

 

Forno a microonde in posizione di riposo ma attaccato alla presa di corrente 

Forno microonde in funzione 

Page 33: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  33

 La  frequenza delle  cellule può essere modificata da queste  interferenze naturali  o  artificiali prodotte 

dall’uomo,  così  come  i  loro  stessi  equilibri  elettrici  (inversione  di  polarità)  o magnetici  (annullamento  o inversione del campo stesso).  

 

Da quel momento la cellula perde la sua funzionalità, si “scollega” dalle altre cellule che compongono lo stesso organo e, potenzialmente, diventa una cellula ammalata che cambia frequenza vibratoria. 

 Ulteriori verifiche sull'esistenza di zone di disturbo ci vengono date dalla fauna e dalla flora. Gatti, api e  formiche stanno preferibilmente su zone  irritanti. Questo è verificabile dal momento 

che non è possibile influenzare in tal senso il comportamento degli animali. È possibile anche fare riferimento al mondo vegetale: le zone irritanti si riconoscono secondo la nostra 

esperienza  dagli  alberi  da  frutta  che  fioriscono  ma  non  danno  frutti,  da  malformazioni  sul  tronco,  dagli alberi che crescono male e dalla crescita a torsione o inclinati in zone non ventose. 

Lavatrice in funzione 

Televisore al plasma a 2 cm Televisore al plasma a 1,5 m 

Asciugacapelli acceso 

Page 34: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  34

A questo punto viene da chiedersi quale sia  la correlazione tra  le patologie delle persone e  le zone di disturbo. 

Analizziamo  le  cause  naturali,  verificate  in  gran  parte  anche  dalla  scienza  contemporanea,  che  più inducono a patologie. Dal momento che queste radiazioni provengono quasi esclusivamente dal sottosuolo le chiameremo geopatie e le malattie provocate geopatologie. 

 RETE DI HARTMANN 

Nel 1925 il dott. Ernst Hartmann trovò per caso che un suo paziente, dopo aver spostato casualmente il letto su cui riposava, guarì rapidamente da una lunga malattia.  

Da  allora  cominciò  una  serie  di  sperimentazioni  e  ricerche  su  migliaia  di  casi,  facendo  oltre centoventicinquemila misure della resistività elettrica cutanea su persone poste sia in zone patogene che in luoghi cosiddetti neutri.  

I risultati di queste misure mettono in evidenza un aumento della resistività cutanea in corrispondenza delle zone perturbate. Quest’aumento determina una diminuzione della capacità di difesa e dei meccanismi di regolazione dell’organismo.  

Si  sono  constatate  alterazioni  a  livello  vegetativo  fino  a  una  vagotonia  estrema,  cioè  a  uno  stato spasmodico, un’insufficienza circolatoria e alterazioni dell’equilibrio acido ‐ basico. 

Coadiuvato da medici e scienziati di tutto il mondo Hartmann arrivò a definire, tra gli anni ’50 e ’60, che la superficie terrestre è ricoperta da una gigantesca rete, con direzione Nord Sud e maglie di circa 2,0 m x 2,5 m,  di  fasce magnetiche  energetiche  che  escono perpendicolarmente  dal  terreno  fino  a  raggiungere  la biosfera.  

 

  La maglia, chiamata Rete di Hartmann dal suo scopritore, ricopre, in modo più o meno regolare, tutto 

il pianeta. Le fasce, detti anche “muri”, hanno una larghezza di circa 21 cm. Alternativamente hanno segno + (plus)  e –  (minus). Quando  si  incrociano,  i  punti di  incontro  sono chiamati  “nodi”. All’interno del  reticolo l’area  viene  chiamata  “zona  neutra”.  Nella  zona  neutra  le  energie  magnetiche  sono  d’intensità  normale, nell’area  occupata  dai  “muri”  l’energia  va  intensificandosi  e  si  amplifica  notevolmente  negli  incroci,  nei “nodi”. Un incrocio tra “muro” con segno – e “muro” con segno + genera un nodo con radiazioni modeste. Quando invece si incrociano “muri” dello stesso segno (+ con + e – con ‐) la radiazione risulta amplificata e dannosa.  

L’energia amplificata interferisce con la vibrazione degli organi del corpo e danno origine alle patologie citate. 

Il  reticolo  può  subire  deformazioni  temporanee  o  definitive.  Corsi  d’acqua  e  cavità  sotterranei, terremoti in arrivo, giacimenti petroliferi, conformazioni rocciose magmatiche producono distorsioni nella dimensione  della  rete.  Sembra  che  sia  per  questo motivo  che  certi  animali  sentono  l’arrivo  di  un  sisma, perché sensibili a questi cambiamenti improvvisi della dimensione del reticolo. 

Page 35: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  35

                                                                                                                                                                                                                                              RETE DI CURRY 

Un altro medico tedesco, Manfred Curry, negli stessi anni della ricerca di Hartmann, ipotizzò l’esistenza di  un  altro  reticolo  energetico magnetico.  L’orientamento  di  questa  rete  è  deviata  di  circa  44°  rispetto  a quella di Hartmann, con direzione quindi nord‐est sud‐ovest. Le dimensioni sono maggiori: sembra che  le 

linee  di  forza  formino  un  reticolo  con  lati  che  variano  dai  4 m  fino  a  12 m.  Lo  spessore  di  questi  “muri invisibili” è addirittura di 50 cm.  

La direzione dell’energia è contraria a quella di Hartmann e cioè dal cosmo verso il pianeta.  Quando accade che i nodi delle due reti si sovrappongono, si ha un’amplificazione notevole di energia.   

 

LE ACQUE CORRENTI SOTTERRANEE 

La prima cosa da chiarire è che bisogna fare differenza tra le acque sotterranee ferme e quelle correnti.  Quelle  ferme  non  danno  origine  a  cambiamenti  nelle  radiazioni  del  sottosuolo, mentre  le  acque  che 

scorrono producono alterazioni nel campo magnetico naturale.  Le emanazioni invisibili provenienti dalle acque sotterranee possono avere effetti buoni o negativi sul 

corpo umano.  Come già citato gli uomini antichi costruivano spesso santuari o luoghi di culto su siti dove c’era acqua 

di falda che scorreva.  Le acque scorrono su strati di roccia o materiale impermeabile come l’argilla. Non sono assolutamente 

lineari e possono scendere o salire di livello, incrociarsi, ecc.  Spesso  l’acqua  subisce  compressioni  tra  due  strati  e  il  maggior  attrito  che  ne  deriva  fa  aumentare 

l’energia prodotta che arriva in superficie sotto forma di radiazioni.  In  questo  sfregamento  con  il  sottosuolo,  unito  a  differenze  di  Ph  dei  materiali  degli  strati  minerali, 

sembra che le cariche negative della molecola d’acqua si fissino agli strati del sottosuolo, mentre le cariche positive continuano a scorrere liberamente.  

Ne deriva una corrente elettrica, misurabile nell’ordine di MilliVolt.  Se aumenta la velocità dell’acqua, il potenziale elettrico dà origine a un campo elettromagnetico locale 

che genera radiazioni in superficie creando zone perturbate nocive agli esseri viventi.  Una  parte  dell’acqua,  quella  a  contatto  con  la  superficie  del  sottosuolo,  nell’azione  di  sfregamento, 

cambia lo spin (verso di rotazione) delle proprie molecole, anzi degli elettroni delle molecole. 

Page 36: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  36

Le  radiazioni  telluriche,  quando  attraversano  un’acqua  corrente  sotterranea,  subiscono deviazioni, amplificazioni o concentrazioni puntiformi, proprio come se i raggi attraversassero delle lenti di varie forme.  

Disturbi generati biologicamente dalle acque correnti sotterranee. In queste zone perturbate si constata l’aumento dell’attività della tiroide e delle surrenali e la L’effetto 

dell’adrenalina  riversata  nel  sangue  dalle  surrenali  è  quello  di  un’iperattività  dell’apparato cardiocircolatorio.  

Allo stesso tempo rallenta la comunicazione tra il sistema endocrino e quello nervoso e impedisce che i segnali  di  pericolo  arrivino  al nervoso.  

Il  pericolo  di  queste perturbazioni  è  proprio  quello che  il  sistema  nervoso  non  ne  è cosciente e le radiazioni possono continuare  a  produrre  patologie indisturbate. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le correnti idrotelluriche 

Può succedere che tra due strati geologici morfologicamente molto diversi per composizione chimica si scatenino correnti elettrochimiche dovute a differenze di PH.  

Nel caso vi sia una falda d’acqua tra i due strati la corrente elettrica fungerà da forza motrice mettendo in  movimento  il  liquido  che,  in  certi  casi,  può  addirittura  risalire  i  pendii  contro  la  forza  di  gravità (elettroinfiltrazione). 

Queste acque sono estremamente pericolose per la salute (radiazioni cancerogene).  

 

Page 37: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  37

LE FAGLIE ROCCIOSE 

Molti milioni di anni fa, il continente africano prese a muoversi verso l’Europa, sollevando lentamente le Alpi.  

Gli  strati  rocciosi,  fino  allora  piatti,  si  scontrarono  con  enormi  forze,  corrugandosi  e  sollevandosi  a formare catene montuose.  

Sotto  la  spinta di  tali  forze, nella  roccia  si  formarono numerose  fessure di  varie dimensioni. Poi,  con l’andare del  tempo, una parte di  tali  fessure  è  stata di  nuovo  chiusa dalle  sostanze minerali  veicolate dal passaggio dell’acqua. Secondo il tipo di roccia, si sono formati ad esempio cristalli ialini o calciti. Attraverso le fessure rimaste aperte, l’acqua piovana può penetrare nelle montagne e infiltrarsi in profondità.  

Il  passaggio  di  acque  sotterranee  attraverso  tali  fessure  comporta  la  formazione  di  un  acquifero  in roccia fessurata. 

I geofisici americani William e Lorenz, utilizzando una camera di ionizzazione, hanno trovato il modo di localizzare le faglie geologiche sfruttando la lettura dell’irraggiamento delle onde gamma. 

La  ionizzazione  prodotta  al  disopra  di  queste  faglie  è  cinquanta  volte  superiore  rispetto  a  quella  di terreni contigui. La bussola risente di una leggera deviazione dal Nord magnetico. 

L’irraggiamento  gamma  è  determinato  dalla  fuoriuscita  di  gas  radioattivi,  presenti  nel  sottosuolo  e concentrati nella zona di risalita attraverso la faglia. 

 Faglia normale 

In questo tipo di faglia, c’è uno scivolamento del blocco roccioso al di sopra della parete di faglia (detto “hanging wall” in figura quello di destra) rispetto all’altro.  

Questo tipo di faglia si trova in aree caratterizzate da distensione (i due blocchi di roccia si allontanano l’uno rispetto all’altro) 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

Faglia inversa 

In questo tipo di faglia, il blocco roccioso al di sopra della parete di faglia sale rispetto all’altro.  Questa faglia è tipica dei regimi di compressione (i due blocchi di roccia si spingono uno contro l’altro). 

 

 

 

 

Page 38: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  38

Faglie trascorrenti 

In questo caso, i due blocchi di roccia scorrono uno di fianco all’altro. Il piano di faglia è verticale. Si parla di faglia trascorrente destra o sinistra a seconda del movimento.  

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Esempio di sovrapposizione di geopatie 

Può  succedere  che  nella  fase  discendente  di  un  terreno,  rotto  da  una  faglia,  gli  strati  con  Ph  diverso,  es: ghiaia, sabbia, argilla, calcare, ecc. vengano a trovarsi adiacenti con segni elettrici opposti. Questo provoca corrente  elettrochimica  che  va  immediatamente  a  influire  sulle  molecole  d’acqua  della  falda  sotterrane, caricandole elettricamente e variandone quindi il potenziale elettrico e, spesso, anche la polarità. 

 

 

 

 

 

 

 

Un esempio di sovrapposizione di geopatie dovuta a faglia inversa. 

Page 39: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  39

Contatti stratigrafici 

Esistono  altri  fenomeni  di  disturbo  tipici  delle  zone nelle quali strati di composizione geologica diversa vengono in  contatto,  dovuti  sempre  a  polarizzazioni  diverse  dei materiali morfologici. 

Nei punti di contatto e nelle fenditure corrispondenti vi è  solitamente  un  aumento  delle  radiazioni  gamma,  molto nocive alla salute.  

 

 

 

 

 

 

 

 

RILIEVI GEOBIOLOGICI SU TERRENI ED ABITAZIONI 

Vi  sono  tecnici  specializzati  nel  rilevare  i  diversi  tipi  di  geopatie  e  redigere  mappe  precise  in  cui vengono localizzate le zone geopatogene. 

Nel costruire una nuova abitazione è importante, prima del progetto architettonico, eseguire un rilievo geobiologico del terreno. 

In  questo  modo  le  informazioni  saranno  utilizzate  per  formulare  un  progetto  architettonico  ed esecutivo  che  tenga  conto  di  tutti  gli  elementi  raccolti,  per  evitare  di  collocare  arredi  e  impianti  in  zone pericolose.  

Altrettanto  si  dovrà  valutare  nel  progetto  strutturale  nel  caso  si  preveda  una  struttura  in  cemento armato. 

E’ risaputo che i ferri d’armatura, se coincidenti con un nodo o zona geopatogeni, hanno la capacità di amplificare al quadrato l’influenza negativa sull’uomo. 

Vediamo un esempio di rilievo e mappatura su appartamento esistente.  

Page 40: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  40

LA IONIZZAZIONE DELL’ARIA 

L’aria è composta da molecole (Ossigeno, Idrogeno, Azoto, anidride carbonica) che sono elettricamente in equilibrio, cioè neutre.  

Quando  una  di  esse  acquista  o  perde  un  elettrone  diventa  carica;  questo  processo,  chiamato ionizzazione,  può  derivare  dalla  luce  ultravioletta  proveniente  dal  sole,  dalla  radioattività  del  suolo, dall’acqua  in  rapido  movimento  durante  i  temporali  oppure  da  emissione  di  elettroni  di  utilizzatori domestici (es. televisioni e monitor) o industriali. 

Gli ioni presenti nell’aria costituiscono la sua carica elettrica.  Generalmente  hanno  carica  neutra  ma,  in  alcune  circostanze  si  caricano,  cioè  si  ionizzano:  se  la 

molecola perde elettroni, si forma uno ione +, se l’acquista si forma invece uno ione ‐. L’essere umano si sente bene in un’atmosfera caratterizzata dal 60% di ioni negativi e 40% di ioni 

positivi. Nell’aria  che  respiriamo  ogni  giorno  (ben  9.000  litri) 

dovremmo assorbire da 10 a 20 milioni di ioni; in montagna si  arriva  a  concentrazioni di  ioni  negativi  fino  a  1.500 per cm3,  vicino  a  una  cascata  fino  a  3.000,  mentre  in  città scende  anche  solo  a  50.  Gli  ioni  negativi  favoriscono l’ossigenazione  del  corpo  e  rinforzano  il  sistema immunitario. 

Gli  ioni  positivi  invece  si  concentrano  dove  ci  sono cariche  elettrostatiche,  cioè  su  materiali  sintetici, automobili,  computer,  televisioni,  provocando  stanchezza, tensioni, mal di testa e depressione. 

  L’ELETTROMAGNETISMO 

La  luce,  i  suoni,  il  calore,  il  magnetismo,  i  colori,  l’elettricità,  ecc.  sono  manifestazioni  della  stessa energia che si differenziano solo per la frequenza e il conduttore, 

Gli  atomi  si  comportano  come  delle  piccole  radiotrasmittenti  che  emanano  onde,  per  cui,  ogni  corpo vivente, emette radiazioni con frequenze proprie, che lo contraddistinguono. Ogni individuo risuona come un diapason, e così ogni suo organo, con frequenze diverse (lunghezza d’onda). Le cellule esprimono un’armonica risonante, costante fino a quando non interviene una causa che ne modifica la frequenza armonizzata. 

Le  energie  elettromagnetiche presenti  nell’ambiente producono un  campo che  interagisce  con quello della nostra pelle. Questo è rilevabile semplicemente con un tester da elettricista. 

La scoperta della natura elettromagnetica della vita biologica risale all’ottocento. Si scopri che la forza nervosa  era  di  natura  elettrica  e  se  ne  misurò  la  velocità  di  trasmissione.  Era  nata  la  moderna Neurofisiologia.  

Nel 1924 si scoprì che le onde celebrali erano di origine elettromagnetica (Hans Berger) misurabili con l’elettrocenfalografo  e  poi,  nel  1969,  con  il  magnetoencefalografo,  strumenti  che  coglievano  le  onde elettromagnetiche emesse dal cervello fino a qualche centimetro dalla testa. 

L’elettricità  viene  utilizzata  dal  sistema  nervoso  per  inviare  messaggi,  dal  cervelletto  per elaborare le informazioni e dai diversi organi per elaborare le loro reazioni chimiche. 

Il  corpo  umano  è  un  trasmettitore  di  radiofrequenze:  ogni  volta  che  il  cuore  si  contrae  emette un’onda di frequenza di circa 3 Hz, misurata con l’elettrocardiografo. I muscoli, nel lavorare, emettono onde elettromagnetiche su diverse frequenze radio. 

Si è poi stabilita una relazione tra la componente elettromagnetica e quella magnetica. Le  terapie  magnetiche,  utilizzate  frequentemente  negli  ospedali,  modificano  le  frequenze 

elettromagnetiche delle cellule e degli organi interessati.  Utilizzati  professionalmente  sistemano  diverse  patologie;  se  utilizzati  impropriamente  possono 

arrecare danni anche irreversibili alle cellule. Brown  F.A.  (USA)  dimostrò  che  campi  magnetici  debolissimi,  minori  di  quello  terrestre,  facevano 

cambiare direzione a lumache e vermi. E’ dimostrato che gli uccelli si orientano seguendo i campi magnetici non solo terrestri ma anche solari. 

Nel 1974  Il  russo L.L. Vasilev annunciò  che aveva  ripetuto per  5.000 volte,  con elevato  indice di  successo, l’esperimento che due colture di cellule isolate potevano comunicare tra loro tramite la radiazione U.V.. Sostenne che il flusso di fotoni trasporta l’informazione di una cellula malata a una sana interrompendone il funzionamento. 

Page 41: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  41

   Bibliografia    GEOBIOLOGIA Gianfranco Galvani – Centro ric. G. Lakhovsky  LA TERRA E NOI Georges Lakhovsky – Centro ric. G. Lakhovsky  ANTENNA UOMO Tiziano Guerzoni – Verdechiaro Edizioni  UNA CASA SANA PER VIVERE BENE Tiziano Guerzoni – Verdechiaro Edizioni  GEOBIOLOGIA Remi Alexandre – Edizioni Red  L’ACQUA Claudio Viacava e Gabriella Artioli – Macro Edizioni  LA CASA MODERNA E LA SALUTE DELL’UOMO GiGi Capriolo – Xenia Edizioni  LE ACQUE TERAPEUTICHE GiGi Capriolo – Xenia Edizioni  LA MIA VERITA’ SULLA MEMORIA DELL’ACQUA Jacques Benveniste – Macro Edizioni  RADIESTESIA Giampiero Quadrelli – Quadrelli Giampiero Edizioni  CARATTERISTICHE DELLE ACQUE E SALUTE DEI CONSUMATORI Alessandro Zanasi – Idrologia Ospedale S. Orsola Bologna 

                

Page 42: LA BIOENERGIA

La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli 

  42

                                                

Freebioenergy.it 

FAENZA  ­ ITALY 0039  348 4208738    Fax 0039 0546 060294    [email protected]