la casa sul gelso n1 del 2015
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Devo andare. Quante cose posso fa-re: c'è Edo che mi a-spetta e alla radio già raccontano il mondo. Oggi leggero' Primo Levi e poi disegnerò il mare; ho una partita nel pomeriggio e non posso dimenticare di passare a dare un ba-cio a nonna -perché io lo so: un mio bacio va-le come 8 delle medici-ne che le danno i dot-tori! Allora mi preparo ad una splendida giornata normale. Mi lavo con la pazienza, mi profumo con la simpatia e mi vesto con un sorriso; ecco, sono pronta. Vado a scuola. Ornella Castellano Dirigente Scolastica
Erano solo le sei del mattino in quella impro-babile stagione a rovescio e già una luce spavalda filtrava tra le assi della casetta e mi solleticava -dispettosa e civettuola- le palpe-bre. "Cosa fai?" -mi sussurrava- "Dormi?!?" -mi canzonava. Allora, imbronciata e scapigliata, mi voltavo per tentare di intimorire la luce, decisa a far-la desistere, cercando di spegnerla come si fa con una sveglia, convinta di non poter la-sciare Morfeo ed il suo abbraccio: non anco-
ra... solo un altro po'... La lotta tra Sonno e Sole; il dio della notte che combatte col dio della luce; stava per infuriare la più epica delle battaglie ed io ero li, al centro, nella mia casa sul gelso, e dovevo decidere, da prode Paladino, se ve-stire l'armatura del Bu-io o quella della Luce. Tentennare, resistere, poltrire. Ecco pero' che la co-scienza dell'azione af-fiora lenta e strisciante e fuga i dubbi, propo-nendoti viaggi e sco-perte, promettendo incontri ed emozioni. Allora, piano piano, i capelli si distendono e gli occhi si spannano e i pensieri cominciano a scoppiettare...
Anno II, numero 1, settembre 2014-gennaio 2015 Nuova serie
PER VOLARE IN ALTO ….
Il 18 settembre 2014 il nostro Istituto - il Dirigente, il personale docente, di segreteria e Ata, i genitori degli alunni della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado - ha dedicato una pre-ghiera di affidamento per i nostri studenti a San Giuseppe “nostro”: emozionante vero?!
L’argomento che stia-mo trattando in scienze è “l’atomo e la struttu-ra della materia”. La novità è che abbia-mo svolto alcune attivi-tà in lingua inglese: un po’ complicato ma mol-to interessante. Abbiamo cominciato facendo un esperimen-to: strofinando un pez-zo di plastica sulle no-stre mani, la plastica si è elettrizzata e veniva attratta dalla pelle o dal banco. Ci siamo chiesti il perché. La spiegazione riguar-dava proprio la struttura
della materia: strofinan-do la plastica sulla no-stra pelle, si caricava elettricamente e veniva attratta dagli oggetti carichi positivamente (le mani) o che non era-no carichi (il banco). Ciò è dovuto al fatto che gli elettroni prima erano distribuiti in ma-niera omogenea mentre in seguito si sono accu-mulati sulla plastica.
Siamo andati sul sito Build an atom che illu-stra come si formano
gli atomi. Abbiamo co-struito dei modelli di ato-mi con protoni , elettroni e neutroni. Abbiamo visto come variano la massa e la carica degli atomi e qual è la loro posizione nella ta-vola periodica.
A cura della II A sc. sec.
Science is magic … that works!
because the fingers gave some electrons to the plastic. The positive skin and the negative plastic attract each other because positive and negative attract. This is how we discovered electrons.
Atoms are made of protons, electrons and neutrons. Protons have a positive charge, electrons have a negative charge and neutrons have no charge. The number of protons determines an element's atomic number and is used to distinguish one element from another. All the elements are arranged in the periodic table. In the end, we used the
simulation to build models of atoms with clay and we watched the video “The periodic table song”.
Before we pulled the plastic between our fingers, the number of protons and electrons in the plastic and in the hands was the same. When we pulled the plastic through our fingers, electrons from the skin jumped on the plastic. The plastic has a negative charge because it has more electrons than protons. The skin now has a positive charge (it has more protons than electrons)
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La Casa sul Gelso
“La novità è che abbiamo svolto
alcune attività in lingua inglese: un po’ complicato ma
molto interessante.”
“Non credo che una donna, perché donna, non possa avere un ingegno di tal potenza da fare uno dei più bei libri del mondo. La natu-ra è così varia: le teste femminili possono essere di tanti diversi gradi di forza e di senno, niente meno che le maschili”.
Questo stralcio di let-
tera, inviata da Silvio Pel-
lico all’amata Quirina Mo-
cenni Magiotti, diventa uno
spunto per ripensare al ruolo
e alla presenza delle donne
nel percorso storico che ha
portato all’unificazione i-
taliana.
Facendo un salto indie-
tro, fino agli anni tormenta-
ti del nostro Risorgimento,
molte sono state le presenze
femminili operose e generose
che, al fianco di illustri
personaggi maschili, hanno
contribuito a sostenere e re-
alizzare il progetto indipen-
dentista ed unitario italia-
no; donne che la storiografia
ufficiale, pregna di pregiu-
dizi, ha relegato ai margino
o peggio ne ha oscurato il
contributo politico e cultu-
rale.
Per rendere alle
“Signore” la dovuta visibi-
lità storica, bisogna avere
a mente che nella metà
dell’800 vivevano una situa-
zione familiare di stampo pa-
triarcale, relegate al ruolo
di mogli e madri. Ciò non
impedì però a molte donne
di impegnarsi da subito
nella lotta contro lo stra-
niero, trasformando il loro
tranquillo quotidiano in
nome di una libertà di a-
zione e soprattutto di pen-
siero. Tali figure appas-
sionate e straordinarie pa-
garono in tutti i modi per
l’idea di un’Italia libe-
ra ed unita: persero i be-
ni, i figli e la loro stes-
sa vita. Donne aristocrati-
che e di umili origini, or-
ganizzarono ospedali, cura-
rono i feriti, addirittura
parteciparono a pericolose
operazioni militari. Infat-
ti le ausiliarie della Gio-
vane Italia raccoglievano e
disinnescavano bombe. Pochi
sanno che, durante le Cin-
que giornate di Milano, nel
marzo del 1848, tra i pa-
trioti accorsi da tante re-
gioni d’Italia per combat-
tere contro gli austriaci,
c’era un contingente di
duecento napoletani guidati
dalla nobile rivoluzionaria
Cristina di Belgioioso. In-
numerevoli furono gli epi-
sodi che videro protagoni-
ste le patriote italiane,
lo stesso maresciallo Ra-
detzky ne fu impressionato
e così commentò le eroi-
che giornate milanesi: “Il carattere di questo popolo mi sembra cambiato, il fa-natismo ha pervaso ogni e-tà, ogni ceto, ogni ses-so”.
Ma le numerose manife-
stazioni femminili di amor
patrio non impedirono, sul
finire dell’Ottocento, al
Presidente del Consiglio
Francesco Crispi, di opporsi
alla proposta di voto delle
donne con le testuali parole:
“Quando voi distaccate la donna dalla famiglia, e la gittate nella pubblica piaz-za, voi fate, o signori, del-la donna non più l’angelo consolatore della famiglia, ma il demone tentatore…”.
Oramai riteniamo sia
giunto il momento di ripensa-
re al ruolo e alla presenza
delle donne in tale importan-
te percorso storico. Trala-
sciando, ma non sottovalutan-
do il loro impegno pratico
nel processo unitario, note-
vole è stata la loro capaci-
tà di affermare con decisio-
ne i loro più intimi deside-
ri, con straordinaria liber-
tà, “segnando una strada di
maturazione culturale e spi-
rituale e di partecipazione
piena al vivere civile”.
E pensare che ancora oggi
nella letteratura, nell’arte
e nella poesia del periodo
romantico, leggiamo di una
donna che “…languisce in case ammantate di velluti cremisi con uno scialletto sulle spalle e il libro di poesie che scivola tra le ma-ni…”!
III B sc. sec.
Donne e risorgimento: un binomio da scoprire
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Numero 1, nuova serie
La chirurgia plastica: giusta o no? Cos'è la chirurgia plastica? La chirurgia plastica è una branca della chirurgia che comprende la chirurgia ricostruttiva e la chi-rurgia estetica. La chirurgia pla-stica modifica, corregge e miglio-ra l'aspetto fisico di un corpo. La chirurgia plastica ricostrutti-va si occupa della ricostruzione e della correzione di malformazio-ni, traumi, incidenti e malattie. La chirurgia plastica estetica si occupa invece di rimuovere o cor-regge difetti, malformazioni dell'aspetto fisiologico e funzio-nale di un corpo. Perchè le persone fanno uso della chirurgia plastica? Le persone fanno uso della chiur-gia plastica per migliorare il loro corpo. Soprattutto le ragazze desidera-no di essere perfette: avere il naso a patatina, labbra perfette, seno enorme ecc.
In generale, le operazioni con la chi-rurgia plastica vanno a finire bene accontentano le persone. Ma c'è gente, in particolare i VIP, che fan-no un uso eccessivo della chirurgia plastica, pur essendo persone che non hanno bisogno di nessun ritocco, persone ignoranti. Le persone ricorrono alla chirurgia plastica soprattutto per assomiglia-re a qualcuno di importante, cioè cantanti e attori famosi. Le donne, desiderano assomigliare a delle "Barbie", la famosa bambola alta, magra, bionda dagli occhi az-zurri. Pagano oro per assomigliare a delle Barbie, ma alla fine non ci rie-scono nonostante siano convinte e soddisfatte della loro scelta. È giusto l’uso della chirurgia pla-stica? In una parte è giusta,in una no.E'giusta perchè aiuta molte per-sone a migliorare
il corpo e correggere i loro di-fetti.Se ci sono persone che hanno bisogno di ricorrere alla chirurgia plastica è giu-sto,basta saper usare i soldi,ma soprattutto essere molto sicuri della scelta.Non è giusta per-chè è un atteggiamento che ci fa vivere male.E'il fatto di vi-vere in norme dell' apparen-za,rincorrere a interventi per cancellare rughe,aumentare gli z i g o m i , a l z a r e g l i o c -chi,aumentare il seno ecc. Inoltre la chirurgia plastica può provocare danni fisici e fanno del male.Le persone lo fanno per piacere alle altre perso-ne,non a se stessi.Alla fine,non è meglio "essere naturali"come Dio ci ha creato? Colapietro Laetitia III A sc. sec.
CHIRURGIA ESTETICA...
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La Casa sul Gelso
Il 18 maggio scorso, in occasione dell’inaugurazione del parco “Plein air Little Copertino”, nel giardino della nostra scuola, alcuni ragazzi della I B (oggi siamo tutti in seconda!) ci siamo cimentati nel ruolo di “Cicerone”. Nel giardino del nostro istituto scolastico sono state realiz-zate le riduzioni in scala di alcuni significativi monumenti storici di Copertino: il Castello an-gioino, la Chiesa della Grottella e la Chiesa di Ca-sole. Insieme al professore d’italiano Pietro Manca ed alla prof.ssa di francese Sabina Gubello ci siamo documentati, attraverso libri ed altre fonti (in parte reperiti nella nostra Biblioteca “Itaca”) per acquisi-re informazioni utili. (continua nella pagina successiva)
NOI PICCOLI CICERONI
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Numero 1, nuova serie
Finalmente ho realizzato il mio sogno! Sono salito su un velivolo di addestramento dell’Aeronautica Militare. Che emozione! Ebbene sì, giorno 4 novembre tutti noi delle classi terze ci siamo recati presso l’aeroporto “F. Cesari” di Galatina, che ha aperto i cancelli ai visitatori, in occasione della giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Vedere la pista di atterraggio, gli hangar di manutenzione e tutti quei velivoli dai no-mi disparati, mi ha entusiasmato, era come se stessi vivendo un film d’azione. Con i miei compagni ho cercato di cogliere tutto quello che mi circondava e di com-prendere ogni spiegazione che il personale ci ha fornito. Numerose le foto, i video, insomma noi ragazzi ci siamo immaginati dei provetti piloti, che solcano i cieli di tutto il mondo. Sulla pista vi erano alcuni dei velivoli di cui l’Aeronautica Militare dispone, tra tutti il T-346 A, un gioiello di alta tecnologia, sempre più all’avanguardia, necessaria per ac-
crescere l’efficacia delle azioni militari. Leggendo le brochure che ci hanno consegnato, ho capito che il personale dell’Aeronautica, sia quello dirigenziale che non direttivo, ricopre un ruolo prezioso. Infatti tali Forze Armate assolvono a diverse funzioni: contri-buiscono al ripristino delle infrastrutture e dei servizi essenziali in quei territori straziati da anni di conflitti, garantiscono quotidianamente la di-
fesa del nostro territorio e si adoperano, inoltre, a favore della pace. Tante sono state e sono tutt’ora, le missioni che i nostri connazionali svolgono con o-nore ed amore verso il prossimo, assicurando ordine, legalità e sicurezza alle popola-zioni e soprattutto a tutti quei bambini, che vivono in paesi straziati da brutalità con-tinue. Tutto questo, spesso, tra delinquenti che approfittano del caos politico, guerri-glieri e terroristi pronti a colpire con attentati e agguati, in cui molti “figli dell’Italia” hanno perso la vita. Di tutto ciò non posso che essere fiero, perché il sacrificio e il coraggio di questi professionisti sono un grande esempio di amore verso il prossimo. Michele Morelli 3B sc. sec.
(… dalla pagina precedente) Alcune cose le conoscevamo già, mentre altre le abbiamo appre-se al momento. Il giorno dell’inaugurazione ognuno di noi, ha relazionato -relativamente all’argomento e monumento assegnato– sugli elementi essenziali da illustrare. Avevamo una “divisa”: pantaloni blu e camicia bianca con un cartellino che ci qualificava. Eravamo microfo-rati per parlare ad un pubblico adulto ed interessato. Alcuni ragazzi hanno riportato le notizie in inglese e francese. Credo sia stata una delle esperienze più interessanti del nostro primo an-no di scuola media. Matteo Nestola II B sc. sec
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La Casa sul Gelso
Anche quest’anno, per noi dell’Istituto Compren-sivo “Giovanni Falcone”, non è mancato il tradizionale appuntamento con la benedizione dell’anno scolastico.
Venerdì 31 ottobre è venuto a trovarci padre Vincen-zo, della chiesa di San Giuseppe da Copertino. Tutti insie-me, anche con la presenza della nostra Dirigente, lo abbia-mo accolto nell’open air della nostra scuola.
Dopo aver recitato coralmente la preghiera per il no-stro Santo Patrono, abbiamo ascoltato con interesse i rac-conti vissuti, che padre Vincenzo ha gentilmente condiviso con noi e che hanno colto nel segno, facendoci riflettere. Spesso noi ragazzi dimentichiamo o meglio non pensiamo che nostro Signore si può rivelare grandissimo anche nelle semplici azioni quotidiane, quale per noi lo studio. Dunque per i giovanissimi ben vengano incontri di questo tipo, che nutrono le menti indicando il giusto cammino da percorrere. Sofia Mariano 3B sc. sec.
UN INCONTRO
SPECIALE
IL DIRITTO ALLA SALUTE
L’ ONU riconosce il diritto ai bambini di dormire in comodi lettini, di ricevere cibo adeguato, nutriente, ben cucinato, di bere acqua potabile, di vivere in un ambiente amabile. Ogni bimbo raffreddato ha il diritto di essere curato e, se la sua mamma è ammalata, prima del parto dovrà essere curata. L’art. 24 recita che questo è un impegno profondo di tutti i Paesi di questo meraviglioso mondo. Un bambino è un uomo bambino a cui somministriamo il giusto vaccino. L’ UNICEF è dalla parte dei bambini.
Scuola Primaria “Don Bosco” 3a A – Tempo Pieno
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Numero 1, nuova serie
Le foglie matte si lasciano andare, dal soffio del vento si fan trasportare. C'è quella gialla che gioca a palla c'è quella rossa che fa una gran corsa c'è quella marrone che fa un bel ruzzolone e quella arancione che vola come un aquilone. Solo la verde si tiene ben stretta, perchè di cadere non ha proprio fretta.
Sara Calcagnile 5a D
La mia classe
Nella mia classe, 22 siamo e tanto tanto ci divertiamo, noi tutti amici siamo ma a volte litighiamo, studiamo, studiamo e ancora studiamo e tante cose nuove impariamo. I miei amici sono fantastici, sai e dimenticarli non si può mai, le maestre ci sgridano però; ma io comunque bene a loro vorrò, sono triste ché alle medie ci lasciamo ma spero che insieme per sempre noi restiamo. Elisa Cecere 5a C
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La Casa sul Gelso
“FROM HAND TO HAND ACROSS THE BORDERS”.
Che bello! Quest’anno stiamo realizzando un nuovo progetto chiamato “FROM HAND TO HAND ACROSS THE BORDERS”. Questo progetto comprende un gemellaggio con vari paesi europei: noi come scuola italiana”I.C.GIOVANNI FALCONE, la scuola francese ECOLE MI-CHELLE MAURETTE e la scuola polacca PUBLICZNA SZKOLA PO-STAWOWA”. Ogni alunno delle 5° ha realizzato un segnalibro con stoffe , merletti e delle lettere che parlano di noi e del nostro paese. A sorpresa martedì, mentre facevamo lezione, è arrivata una busta contenente i pensieri dei bambini francesi. Noi ragazzi nel ricevere questi pensierini erava-mo molto felici e nello stesso tempo curiosi di sapere cosa avevano scritto. Ma
non è tutto, il progetto comprende anche altre iniziative per il periodo natalizio, scambi di foto e messaggi via e-mail e infi-ne una video-chat per iniziare a conoscerci meglio. Sarà un’esperienza fantastica! 5a B
A proposito di “corrispondenza”… riceviamo e pubblichiamo
Copertino, 28/11/2014 Classe IV ^A T.P. Scuola Primaria Via M. Buonarroti 73043 Copertino Lecce
Gent. Issimo Direttore [email protected]
via Regina Isabella 73043 Copertino Lecce
Oggetto : Uscita didattica Ufficio Postale Copertino Lecce Caro Direttore, Le scriviamo per raccontarle una delle più belle esperienze scolastiche vissute dalla nostra classe IV^A T.P. Giovedì 27 Novembre ,insieme alle maestre Maria Rosaria, Anna Pina e Laura, siamo andati in usci-ta didattica all’Ufficio Postale del nostro paese Copertino. Il nostro piedi bus è partito da via Michelangelo Buonarroti guidato da Michael, Justin e Joele ed ha raggiunto la sede centrale in via Evangelista Torricelli. (segue nella pagine successiva)
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Numero 1, nuova serie
(… dalla pagina precedente) I motivi della nostra uscita sono stati diversi:
Spedire le sedici lettere per il progetto E-twinning; Comprendere il funzionamento ed uso dei servizi postali; Conoscere ambiente e soggetti specifici del luogo; Intervistare operatori / addetti postali; Imparare ad attendere il proprio turno.
Appena arrivati Andrea ha ritirato il biglietto numerato per lo sportello, il famoso P058 e preparato il discorso. Infatti avevamo un problema: la busta di spedizione era troppo grande per l’importo di fran-cobollo attaccato. Ci siamo messi in attesa e tra “C” e “P”è passato un bel po’ di tempo fino al nostro: -Ollllllleeeeeè -. Ah! Dovete sapere che l’impiegato ,nel frattempo , ha cercato di chiudere il servizio e tanta gente ten-tava di passare prima di noi. Appena pronto, Andrea si è avvicinato allo sportello , si è presentato, ha spiegato il motivo della no-stra presenza e il nostro problema. Gli impiegati si sono subito attivati e hanno risolto tutto…o quasi. Tutti i signori che erano dopo di noi hanno dovuto aspettare ben sedici spedizioni. Nello stesso momento un piccolo gruppo di noi ha intervistato il trasportatore postale, un simpatico signore che ha tentato di spedire anche noi! E’ stato bello vedere partire il furgone e sapere che quelle lettere andranno in tutto il mondo a portare il nostro augurio di buon anno. Ci siamo divertiti molto ed ora siamo pronti ad accompagnare chi ne avesse bisogno presso l’ufficio postale. Grazie per la sua cortese attenzione . Con stima
Per inviati speciali La classe IV^A T.P.
(Testo collettivo ) [Il testo è stato allegato alla e-mail spedita all’indirizzo di posta elettronica del giornale alle ore 12,35 del 1 dicembre 2014]
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La Casa sul Gelso
FILASTROCCA DEI NONNI
(di Luisa Viva 5a B)
C’ è un nonno col bastone
è un vero tenerone Pippi lo chiamano e tutti lo amano.
La pancia a mongolfiera la testa a forma di pera
ha un naso un po’ patato vi assicuro… è un nonno fatato!
La cuoca nonna Rita
è dolce come una margherita famosa per le sue polpettine
sono gustose e piccoline.
Ho un nonno che è bassino si chiama nonno Mimino,
è buono e carino, è di carnagione scura
e lavora il legno con molta cura
Dolce è la nonna Maria la amo alla follia
è bella e affettuosa divertente e gioiosa
ha pazienza in ogni cosa
Questi sono i miei nonni favolosi ricchi come scrigni preziosi
li trovo anche la notte nei miei sogni d’ oro
non voglio perderli mai perché li adoro!!!
L’amicizia...
Dicono che la bellezza e il colore della
vita sia l’amore, ma io credo si sbagli-
no.
Ci sono tante occasioni in cui l’amico ti
dona serenità e dolcezza, mentre l’amore
ti dona soltanto dispiaceri e delusioni.
Ci sono tante persone che con un semplice
abbraccio o sorriso ti rendono la vita più
bella.
L'amicizia è uno scrigno di tesori che non
devi aprire immediatamente, ma uno scrigno
da tenere gelosamente dove si nascondono
ricordi indimenticabili.
Amico, non vuol dire soltanto divertirsi e
stare in compagnia, ma vuol dire che quan-
do il resto del mondo se va, lui o lei re-
sta. Il vero amico è ridere e piangere in-
sieme, una pacca sulla spalla, e non solo
svagarsi.
Credo, almeno dal mio punto di vista, che
l’amicizia sia la cosa più bella che po-
tesse succedere a qualunque essere viven-
te... E si è gelosi, infastiditi di qual-
cuno che si avvicini al migliore amico o
amica che sia, vuol dire che di esso ti
importa.Un grazie grande come al cielo non
basterà mai per ringraziare chi è mio ami-
co e chi mi vuole bene, ed è tanto diffi-
cile comprendere quando qualcuno ti manca,
quando la pensi sempre. Io, quando mi af-
feziono a qualcuno non è semplice che lo o
la dimentichi, forse è perché sono dolci,
o forse perché il valore che cogli della
persona è inestimabile. Meglio di un’
opera d’arte direi, è lei la mia migliore
amica, quella che con il suo sorriso rie-
sce a farne tornare uno a me, ti voglio
bene Gaia.
Tua Asia 5a C
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Numero 1, nuova serie
PAGINA A CURA DELLE
CLASSI SECONDE SC: PRIMARIA
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La Casa sul Gelso
ORIENTEERING DIDATTICO
Il territorio come aula e palestra didattica Il nostro Istituto quest’anno si è fatto promotore di un progetto Orienteering mirato alla
costituzione di una palestra permanente di Orienteering nel centro storico di Copertino
ed alla formazione di docenti e alunni alla pratica e diffusione di questa disciplina.
Il progetto ha coinvolto in rete tutte le Istituzioni scolastiche del territorio oltre all ’
amministrazione Comunale che ha saputo cogliere l ’aspetto ludico,sportivo e culturale
che questo impianto, a bassissimo costo, prevede.
L’Orienteering è uno stile culturale che orienta alla sana crescita per la cultura della sa-
lute, per la qualità della vita, per la visione educativa alla tutela delle risorse. Una corsa
tra cultura e natura, tra storia ed economia per la valorizzazione dell’identità territoriale
all’interno dell’Europa.
Creare sul territorio le opportunità per praticare questa disciplina significa porre le fon-
damenta per implementare differenti “target” di turismo, quindi:
Il turismo didattico e sportivo (gruppi sportivi, club, associazioni);
Il turismo scolastico (educazione ambientale, progetti
vacanze studio);
Il turismo “verde età” (soggiorni per la terza età);
I campus natura;
Il turismo aziendale e manageriale (attività di team
building);
Per l ’Orienteering cosa occorre? Per praticare l ’attività
dell ’Orienteering occorrono gli impianti sportivi di orienteering! Tali impianti sono costi-
tuiti, sostanzialmente dalle mappe e dalle palestre permanenti di orienteering.
La palestra permanente di orienteering rappresenta uno strumento importante per gli o-
peratori turistici (che lo proporranno ai propri ospiti), per i turisti (che potranno utiliz-
zarlo in completa autonomia), per gli Istituti scolastici (che disporranno di un vero e pro-
prio impianto sportivo) e per tutti gli appassionati. In pratica consiste nella realizzazione
di alcune “lanterne codificate”, che saranno collocate in luoghi opportunamente studiati
secondo l ’andamento dei percorsi che saranno realizzati.
A Maggio inaugureremo questa palestra permanente con una manifestazione - gara di
tutti gli Istituti scolastici del Comune.
PAGINA A CURA DELLA PROF.SSA CARLA MONTEFUSCO E DEGLI ALUNNI DELLE CLASSI TERZE
SC. SECONDARIA DI I GRADO
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Numero 1, nuova serie
Il Veliero Parlante … ha la sua collana
editoriale! I primi tre volumi
sono stati realizzati dagli alunni dell’ I. C.
“E. Springer” di Surbo
PUBBLICHIAMO LA PRESENTAZIONE DELLA DIRIGENTE SCOL. PROF.SSA
ORNELLA CASTELLANO
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La Casa sul Gelso
Il nostro video “Caro Diario” è stato menzionato tra i primi 50 migliori, realizzati nelle Regioni Convergenza PON, al Concorso Nazionale “Voci
Vivaci”. Napoli, Città della Scienza
10 ottobre 2104
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Numero 1, nuova serie
La Casa sul Gelso
La versione sfogliabile del nostro gionalino è disponibile sul sito:
www.comprensivofalconecopertino.it
Vignetta realizzata da Giorgio Migliaccio II B Sc. Sec. di I gr.
IN REDAZIONE (Sc. Sec. di I grado) MARTINA Aurora I A, REBOLDI Sergio II A, RAGA-NATO Enrico III A, DE PASCALIS Alberto I B, DE PA-SCALIS Lorenzo II B, NESTOLA Luca III B, DELLA BONA Priscilla I C, MUSCIA Gulia II C, FURIO Maria Grazia III C, GUAGNANO Chiara I D, CIRFERA Nico II D
DIREZIONE Prof.ssa CASTELLANO Ornella, Dirigente Scol.
COORDINAMENTO REDAZIONE
Prof. Pietro MANCA
COLLABORATORI DI REDAZIONE Prof.ssa ANDRIANI Vincenza, Maestra MONTEDURO
Maria Rosaria, Maestra GIANCANE Annapina
ILLUSTRAZIONI NESTOLA Iacopo II B, MIGLIACCIO Giorgio II B
… potete scriverci al seguente indirizzo di
posta elettronica: