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LA COMUNICAZIONE:CARATTERISTICHE E ABILITÀ
Ogni aspetto della nostra società presenta delle caratteristiche comunicative
Ma quali significati possiede il termine
COMUNICAZIONE?
Qualunque cosa si faccia o si dica, essaavrà un qualche effetto sull'interlocutore,ed è da considerarsi comunicazione.
Pertanto
non solo parole o gesti, ma ogni nostra azione comunicherà sempre qualcosa.
“Non è possibile non comunicare… nonesiste un comportamento noncomunicativo”
P. Watzlawick
E’ evidente che se ogni comportamento ècomunicazione, è impossibile impedire di lanciarecontinuamente messaggi e questo anche quandocrediamo di non comunicare nulla.
Per esempio, se siamo sul treno in uno scompartimento affollato e cimettiamo a leggere il giornale, stiamo comunicando che le personepresenti non ci interessano e che non vogliamo essere disturbati).
“Il mondo , la società, l’intimità stessa dellepersone ci si prospettano come unasterminata e infinitamente complessa retedi messaggi, codici, atti linguistici,comunicazioni che si incrociano, sisovrappongono, si determinano.Non c’è aspetto della vita che non vengadescritto correntemente in questi termini…”
U. Volli
COMUNICARE significa…
mettere in comune informazioni, messaggi,esperienze
ma anche
sentimenti, modi di pensare, visioni del mondo
La comunicazione è un processo circolare di scambio di informazioni tra soggetti comunicanti intorno ad un oggetto.Tale processo viene attivato con determinate finalità e si svolge attraverso un mezzo.
EMITTENTE codifica
RICEVENTE decodifica
attraverso un ascolto attivo
o passivo
MESSAGGIO
Ascolto, riformulazione, domande
FEED-BACK
Ascolto, riformulazione, domande
Il fine della comunicazione è quello di produrre un comportamento.
Mettendo in atto un comportamento il mittente capirà se la comunicazione è andata a buon fine o meno.
Non ha alcuna importanza quello che noi crediamo di aver comunicato. Esiste un solo significato nella nostra comunicazione, ed è quello che il nostro interlocutore ha ricevuto.
Sta a noi, sulla base dei risultati ottenuti, modificare il nostro messaggio in modo tale da ottenere la risposta desiderata.
La comunicazione può essere…
•a una via (asimmetrica): conferenze, lezioni, dichiarazioni, messaggi scritti
•a due vie (simmetrica): colloquio, conversazione…
Confrontiamo i due sistemi di comunicazione…
ELEMENTI: COMUNICAZIONE1 VIA 2 VIE
•Preparazione maggiore minore
•Tempo minimo elevato
•Quantità di bassa elevataInformazioni
•Efficacia bassa elevata
CARATTERISTICHE E VINCOLI NELLA COMUNICAZIONE A 1 VIA
Il messaggio deve essere semplice
L’obiettivo è predefinito per l’emittente
I riceventi possono essere numerosi
Richiede tempi brevi
La preparazione dell’emittente deve essere completa
L’emittente è il solo responsabile del messaggio e del suo successo
Le componenti emotive del messaggio sono trascurate
CARATTERISTICHE E VINCOLI NELLA COMUNICAZIONE A 2 VIE
Il messaggio può essere complesso
L’obiettivo può essere chiarito in seguito
I riceventi sono meno numerosi
Il tempo a disposizione deve essere più ampio
La preparazione dell’emittente può essere più generale
L’emittente e il ricevente sono entrambi responsabili della comunicazione
Le componenti emotive sono considerate
IMPORTANZA DELLA RELAZIONE
Comunicare ha senso solo quando viene considerato, nello stesso tempo:
ciò che si dice ( contenuto ) vale a dire di cosa si parla, su cosa verte lo scambio;
ciò che si vive ( relazione ) vale a dire come ci si rapporta, che reazioni vengono prodotte, come vengono gestite
Una buona comunicazione dipende dall’equilibrio dei due aspetti
STRUMENTI DELLA RELAZIONE
Feed back: rendere il ricevente attore
Empatia: centrarsi sull’altro, entrare nel mondo dell’altro senza perdere la propria visione delle cose
Ascolto: attenzione all’altro, disponibilità, apertura
Riformulazione: esprimere ciò che si è capito
Domande
MODALITÀ DI COMUNICAZIONE
VERBALEUso delle parole in modo:
•Vocale diretto
•vocale a distanza
•scritto
NON VERBALEUso del linguaggio del corpo
•paralinguistico
•cinesico
•prossemico
•La comunicazione verbale utilizza il linguaggio orale oscritto ed è la più usata nel mondo occidentale, dovetende ad essere uno strumento preferenziale nellacomunicazione.
•La comunicazione non verbale è considerata unlinguaggio di relazione, un mezzo che completa e sostienela comunicazione verbale.
Nonostante sia spesso sottovalutata la comunicazionenon verbale, essendo più diretta, è quella più carica diefficacia.
Quando parliamo, per esempio, solo il 20% di quantocomunichiamo è veicolato dalle parole. Il resto vienetrasmesso con il linguaggio del corpo.
Mentre non esiste una comunicazione verbale isolata,
poiché essa è sempre accompagnata dalla comunicazione
non verbale, la comunicazione non verbale può esistere
senza la comunicazione verbale.
Anche le assenze o i silenzi, in alcuni contesti, possono
trasmettere messaggi altamente significativi per l’altro.
Il linguaggio del corpo è in parte innato e in parte
dipende dai processi di socializzazione.
Ogni cultura tende a rielaborare in maniera differente
i messaggi non verbali. Ciò vuol dire che forme di
comunicazione non verbale perfettamente comprensibili
per le persone appartenenti ad una determinata cultura
possono invece essere, per chi ha un altro retaggio
culturale, assolutamente incomprensibili o addirittura
avere un significato opposto a quello che si intendeva
trasmettere.
CANALI DELLA COMUNICAZIONE:PARALINGUISTICO
Indica l’insieme di suoni emessi nella comunicazione verbale, indipendentemente dal significato delle parole. È caratterizzato da diversi aspetti:•tono: influenzato da fattori fisiologici (età, costituzione fisica…) e dal contesto;•frequenza: influenzato dall’aspetto sociale (es: un sottoposto che parla ad un superiore ha una frequenza di voce più bassa rispetto al normale); •Ritmo: conferisce maggiore o minore autorevolezza alle parole pronunciate.
Il ritmo può essere:• lento, con pause tra una frase e l’altra e questo dà un tono di solennità a ciò che si dice;•veloce, che dà poca importanza alle parole pronunciate.
•Silenzio: assume significati diversi in relazione al contesto ( es. è diverso il silenzio tra due persone che si ignorano rispetto a quello presente in un’aula durante la lezione)
CANALI DELLA COMUNICAZIONE:CINESICO
Riguarda il linguaggio del corpo e comprende:•lo sguardo, che ha più significati (dall’interesse alla sfida);•la mimica facciale, non sempre controllata dal soggetto ( es:arrossire);•la gestualità, soprattutto manuale, che molto spesso è una conferma di ciò che viene detto verbalmente e che può cambiare nelle diverse culture (es. scuotere il capo lateralmente in molte culture equivale a dire “no”, mentre in Bulgaria ha il significato opposto);
•il movimento, che accompagna un discorso;•la postura.
PROSSEMICORiguarda l’occupazione dello spazio, la distanza dagli altri. Distinguiamo 4 zone:• intima ( 0-50 cm, accettati senza disagio familiari stretti);•personale ( 50 cm-1m, familiari meno stretti, amici e colleghi);•sociale (1-3/4 m, persone poco conosciute o sconosciute);•pubblica (oltre 4m, occasioni ufficiali come lezioni universitarie, comizi…)
I LINGUAGGI DELLA COMUNICAZIONENON VERBALE
La comunicazione non verbale si avvale di una serie di linguaggi:• linguaggio dei segni (LIS);•linguaggio del corpo;•linguaggio grafico- pittorico.
Si tratta di linguaggi che vanno utilizzati con i bambini, poiché attraverso tali forme di comunicazione, il bambino esprime i propri sentimenti, emozioni e conflitti.
ATTIVITÀ LABORATORIALE
Progettazione, in gruppi, di attività da realizzare con i bambini che promuovano la comunicazione non verbale.DESTINATARIOBIETTIVIATTIVITÀMETODOLOGIETEMPILUOGHI