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Maggio 2014 N°23 idea Magazine di Universalia 3 La cultura del sapere. L’esperienza del fare. TERZA ETA’: UNA RISORSA PER IL PAESE Ci stiamo avviando alla fine dell’Anno Accademico 2013/2014. Anche quest’anno la nostra Associa- zione si è data da fare per rendere in- teressante e piacevole la frequenza ai corsi. I Soci/allievi ci seguono con af- fetto e partecipazione integrandosi per- fettamente con l’ambiente di Univer- salia3, riconoscendone l’impegno, la bravura degli insegnanti e la metodo- logia di reciprocità che coinvolge tutti indistintamente creandone un luogo di sana familiarità. E proprio di coinvolgimento tratta l’ultimo numero (di questo a.a. natu- ralmente!) del nostro magazine dove, come ogni anno, presentiamo le opere dei corsisti partecipanti ai laboratori ar- tistici del nostro itinerario accademico. E come ogni anno gli allievi stupisco- no sempre più, con opere di notevole qualità che indicano una fattiva parte- cipazione all’impegnativo metodo dei nostri docenti, ai quali va il nostro am- mirato ringraziamento. Sussiste l’idea di una generazione an- ziana che è solo un peso per la società, che non ha autonomia nelle iniziative, che risulterebbe marginale nel pensiero dell’opinione pubblica. Al contrario, oggi, in particolare modo nell’ambito familiare, il mondo dei nonni è alla base di quello spontaneo scambio di solidarietà intergenerazionale che fa sì che le difficoltà dei giovani venga- no tamponate grazie all’utilizzo delle risorse dei più anziani. Sarebbe folle da parte delle istituzioni, che appaiono quantomeno distratte, penalizzare ul- teriormente chi oggi è in gran parte il vero ammortizzatore sociale delle nuo- ve generazioni. Michele Rainone COMUNITA’ EUROPEA: LA QUESTIONE EURO La novità delle elezioni europee 2014 avrebbe dovuto essere rappresentata dal- la designazione del presidente della Ue non più dai governi, ma dal Parlamento, dopo una presentazione diretta agli elet- tori. Questa novità permane e le maggiori famiglie politiche (socialdemocratici, li- berali, cristiano- sociali) presentano can- didati di tali partiti. Vi è, inoltre, un can- didato di sinistra che si identifica non con una tradizione, ma con il suo nome: Alexis Tsipras, di Syriza (la sinistra della Grecia, che l’Ue ha massacrato). Tale novità risul- ta però in secondo piano di fronte al tema di fondo delle elezioni: quali dimensioni assumerà la prevista affermazione degli eruoscettici e degli apertamente anti Ue? Questa situazione dimostra il ritardo degli eurocrati di fronte alla dinamica socio- politica: la ricerca di un maggior legame democratico (designazione del presidente dal Parlamento e non dai governi, can- didati di chiara appartenenza politica) arriva quando ormai la popolarità delle istituzioni è ai minimi termini e dilagano atteggiamenti critici solitamente definiti populisti. Ma il ritardo ha radici antiche, a partire dal progetto di costruire un sog- getto politico partendo dall’unione mo- netaria (euro, in vigore dal 2002), frutto di un ipereconomicismo neoliberista, ab- bondantemente criticato almeno per que- sta sua manifestazione. Ma credo che il discorso vada allargato, per capire in qua- le contesto economico e geopolitico si sia collocata l’Ue. Con l’abbattimento del muro di Berlino (°) non c’è stata la fine della storia (se- condo la definizione di Francis Fukuya- ma(°°), da lui stesso in seguito corretta), ma solo l’avvio di un nuovo ciclo storico, caratterizzato sul piano economico dalla piena affermazione del capitalismo glo- balizzato delle multinazionali e sul piano geopolitico dal superamento del bipola- rismo della guerra fredda, col delinearsi del mondo pluralistico di quelli che la politologia anglosassone definisce “con- tinental States” (Stati continentali: oltre a Usa e Russia, Cina, India, Brasile, forse Sudafrica). Il termine globalizzazione, largamente usato, è infatti impreciso, perché astratto e senza soggetto. I soggetti del capitalismo globalizzato sono quattro-cinquecento multinazionali (la classificazione precisa richiede ricerche specifiche) che decidono le sorti dell’economia planetaria. Il loro potere decisionale è molto più forte di quello dei singoli Paesi e governi (Stati Uniti compresi) e quindi anche dell’Ue. Questa prende atto della situazione solo per alcuni aspetti specifici e limitati (come le regole della concorrenza, una gestio- ne a suo tempo affidata al nostro Ma- rio Monti), ma non è culturalmente Il 25 maggio siamo chiamati alle urne, contemporaneamente ai cittadini degli altri 27 Stati membri dell’Unione Europea, per eleggere i 73 deputati italiani che andranno a formare il nuovo Parlamento Europeo composto, in totale, da 750 membri. Si vota ogni cinque anni e si tratta della ottava elezione (la prima si è svolta nel 1979). Questa tornata elettorale presenta l’importante novità dell’elezione diretta da parte del Parlamento – e non da parte del Consiglio dell’Unione, come in precedenza – del Presidente della Commissione Europea il cui nome è già stato indicato da parte di ciascun partito in lizza. Per questo importante evento abbiamo chiesto l’autorevole contributo del noto politologo e saggista Prof. Giorgio Galli – apprezzato collaboratore del nostro maga- zine e conferenziere nel nostro Spazio Conferenze – che illustra il suo punto di vista sullo “stato dell’arte” di questa Unione Europea che, in questo prolungato periodo di crisi economica e sociale, è sempre più oggetto di pareri contrapposti.

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Maggio 2014 N°23

idea

Magazine di Universalia 3La cultura del sapere. L’esperienza del fare.

TERZA ETA’: UNA RISORSA PER IL PAESE

Ci stiamo avviando alla fine dell’Anno Accademico 2013/2014. Anche quest’anno la nostra Associa-zione si è data da fare per rendere in-teressante e piacevole la frequenza ai corsi. I Soci/allievi ci seguono con af-fetto e partecipazione integrandosi per-fettamente con l’ambiente di Univer-salia3, riconoscendone l’impegno, la bravura degli insegnanti e la metodo-logia di reciprocità che coinvolge tutti indistintamente creandone un luogo di sana familiarità. E proprio di coinvolgimento tratta l’ultimo numero (di questo a.a. natu-ralmente!) del nostro magazine dove, come ogni anno, presentiamo le opere dei corsisti partecipanti ai laboratori ar-tistici del nostro itinerario accademico.E come ogni anno gli allievi stupisco-no sempre più, con opere di notevole qualità che indicano una fattiva parte-cipazione all’impegnativo metodo dei nostri docenti, ai quali va il nostro am-mirato ringraziamento. Sussiste l’idea di una generazione an-ziana che è solo un peso per la società, che non ha autonomia nelle iniziative, che risulterebbe marginale nel pensiero dell’opinione pubblica. Al contrario, oggi, in particolare modo nell’ambito familiare, il mondo dei nonni è alla base di quello spontaneo scambio di solidarietà intergenerazionale che fa sì che le difficoltà dei giovani venga-no tamponate grazie all’utilizzo delle risorse dei più anziani. Sarebbe folle da parte delle istituzioni, che appaiono quantomeno distratte, penalizzare ul-teriormente chi oggi è in gran parte il vero ammortizzatore sociale delle nuo-ve generazioni.

Michele Rainone

COMUNITA’ EUROPEA: LA QUESTIONE EURO

La novità delle elezioni europee 2014 avrebbe dovuto essere rappresentata dal-la designazione del presidente della Ue non più dai governi, ma dal Parlamento, dopo una presentazione diretta agli elet-tori. Questa novità permane e le maggiori famiglie politiche (socialdemocratici, li-berali, cristiano- sociali) presentano can-didati di tali partiti. Vi è, inoltre, un can-didato di sinistra che si identifica non con una tradizione, ma con il suo nome: Alexis Tsipras, di Syriza (la sinistra della Grecia, che l’Ue ha massacrato). Tale novità risul-ta però in secondo piano di fronte al tema di fondo delle elezioni: quali dimensioni assumerà la prevista affermazione degli eruoscettici e degli apertamente anti Ue?Questa situazione dimostra il ritardo degli eurocrati di fronte alla dinamica socio-politica: la ricerca di un maggior legame democratico (designazione del presidente dal Parlamento e non dai governi, can-didati di chiara appartenenza politica) arriva quando ormai la popolarità delle istituzioni è ai minimi termini e dilagano atteggiamenti critici solitamente definiti populisti. Ma il ritardo ha radici antiche, a partire dal progetto di costruire un sog-getto politico partendo dall’unione mo-netaria (euro, in vigore dal 2002), frutto di un ipereconomicismo neoliberista, ab-bondantemente criticato almeno per que-sta sua manifestazione. Ma credo che il

discorso vada allargato, per capire in qua-le contesto economico e geopolitico si sia collocata l’Ue.Con l’abbattimento del muro di Berlino (°) non c’è stata la fine della storia (se-condo la definizione di Francis Fukuya-ma(°°), da lui stesso in seguito corretta), ma solo l’avvio di un nuovo ciclo storico, caratterizzato sul piano economico dalla piena affermazione del capitalismo glo-balizzato delle multinazionali e sul piano geopolitico dal superamento del bipola-rismo della guerra fredda, col delinearsi del mondo pluralistico di quelli che la politologia anglosassone definisce “con-tinental States” (Stati continentali: oltre a Usa e Russia, Cina, India, Brasile, forse Sudafrica).Il termine globalizzazione, largamente usato, è infatti impreciso, perché astratto e senza soggetto. I soggetti del capitalismo globalizzato sono quattro-cinquecento multinazionali (la classificazione precisa richiede ricerche specifiche) che decidono le sorti dell’economia planetaria.Il loro potere decisionale è molto più forte di quello dei singoli Paesi e governi (Stati Uniti compresi) e quindi anche dell’Ue. Questa prende atto della situazione solo per alcuni aspetti specifici e limitati (come le regole della concorrenza, una gestio-ne a suo tempo affidata al nostro Ma-rio Monti), ma non è culturalmente ➼

Il 25 maggio siamo chiamati alle urne, contemporaneamente ai cittadini degli altri 27 Stati membri dell’Unione Europea, per eleggere i 73 deputati italiani che andranno a formare il nuovo Parlamento Europeo composto, in totale, da 750 membri. Si vota ogni cinque anni e si tratta della ottava elezione (la prima si è svolta nel 1979). Questa tornata elettorale presenta l’importante novità dell’elezione diretta da parte del Parlamento – e non da parte del Consiglio dell’Unione, come in precedenza – del Presidente della Commissione Europea il cui nome è già stato indicato da parte di ciascun partito in lizza.Per questo importante evento abbiamo chiesto l’autorevole contributo del noto politologo e saggista Prof. Giorgio Galli – apprezzato collaboratore del nostro maga-zine e conferenziere nel nostro Spazio Conferenze – che illustra il suo punto di vista sullo “stato dell’arte” di questa Unione Europea che, in questo prolungato periodo di crisi economica e sociale, è sempre più oggetto di pareri contrapposti.

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2 Anno accademico 2013-2014

VENERDÌ, 25 APRILE 2014

attrezzata per fronteggiare la superpoten-za finanziaria delle multinazionali. Il fatto che negli scorsi anni esse abbiano vendu-to titoli publici per sostituirli con altri in-vestimenti, è stato il fattore determinante delle crisi nei cosiddetti “pigs” (Portogal-lo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna).Gli eurocrati di Bruxelles, che strozzano l’economia di Paesi imponendo il control-lo del debito pubblico senza poter control-lare le multinazionali che decidono le sor-ti di quel debito, o sono uomini di fiducia delle stesse multinazionali, oppure sono vittime della cultura di un neoliberismo

A seguito degli avvenimenti seguiti all’ar-mistizio dell’8 settembre 1943 si sviluppa in Italia una reazione antitedesca e antifa-scista che prenderà il nome di Resistenza. A partire dal 24 aprile 1945 l’insurrezione partigiana contro l’occupazione tedesca si estende rapidamente in tutta l’Italia set-tentrionale sino alla Liberazione. I venti mesi dal settembre 1943 al 25 apri-le 1945 sono stati il dramma di tre gene-razioni di italiani che ne ebbero l’esisten-za condizionata in una stagione decisiva del loro destino, indipendentemente dalla parte in cui si schierarono. (°)Vorremmo ricordare questa ricorrenza ri-

idiota, che pensa di avere a che fare con un vecchio capitalismo atomizzato man-chesteriano(*), invece che col moderno capitalismo globalizzato delle multina-zionali. La polemica contro questo potere è una delle armi della propaganda defini-ta populista e che classificherei piuttosto come anticapitalismo di destra, categoria che può spiegare molte vicende degli anni Venti e Trenta dello scorso secolo.Questa Europa dell’euro, moneta senza Stato, impotente di fronte al potere delle multinazionali, avverte anche le difficoltà di non essere un soggetto politico in gra-

portando un brano tratto da: I sentieri dei nidi di ragno di Italo Calvino. (°°)

“I sogni dei partigiani sono rari e corti, sogni nati dalle notti di fame, legati alla storia del cibo sempre poco e da dividere in tanti: sogni di pezzi di pane morsicati e poi chiusi nel cassetto. I cani randagi de-vono fare sogni simili, d’ossa rosicchia-te e nascoste sottoterra. Solo quando lo stomaco è pieno, il fuoco è acceso, e non s’è camminato troppo duramente tutto il giorno, ci si può permettere di sognare una donna nuda e ci si sveglia al mattino sgombri e spumanti, con una letizia come

do di competere coi Continental States. Anche nella recente crisi ucraina, che ha visto fronteggiarsi Russia e Stati Uniti, si è accodata, come di consueto, a questi ultimi, probabilmente a scapito dei suoi interessi economici. Questa subalternità offre altri argomenti ai cosiddetti popu-listi, parte dei quali crede di trovare una risposta verso il passato (Stati e monete nazionali), non vedendo alcuna prospetti-va in un futuro di una Europa in grado di farsi Stato continentale. Questo lo stato dell’arte, alla vigilia del voto del 25 maggio. E’ possibile che eu-rocritici ed euroscettici non ottengano il successo che l’establishment teme. Un campanello di allarme, del quale il re-cente voto francese per Marine Le Pen potrebbe essere l’anticipazione, potrebbe essere di qualche utilità per riprendere il cammino di un’altra Europa. In ogni caso, al di là dei risultati elettorali, quelli qui indicati sono i problemi senza affrontare i quali un’altra Europa non è possibile.

Giorgio Galli

(°)NdR: 9 Novembre 1989(°°) NdR: Politologo statunitense con-temporaneo, il cui pensiero è divenuto celebre grazie al saggio politico “La fine della storia e l’ultimo uomo” pubblicato nel 1992 (*) NdR: Politica prettamente concorren-ziale espressa in Gran Bretagna verso la fine del 1800, nella fase iniziale del ca-pitalismo

d’ancore salpate.Allora gli uomini tra il fieno cominciano a parlare delle loro donne, di quelle pas-sate e di quelle future, a fare progetti per quando la guerra sarà finita, e a passarsi fotografie ingiallite”.

A cura di Claudio Bianchi

(°) Silvio Bertoldi –La guerra parallela – Ed. Sugarco 1963(°°) Ed. Oscar Mondadori 2009

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L’ AT T I V I T À D I D AT T I C A

20132014

NOTA DELLA REDAZIONE

Il numero di Maggio del nostro magazine – l’ultimo del nostro anno accademico – è tradizionalmente dedicato alla presentazione dei lavori che i Soci/allievi dei vari laboratori artistici hanno realizzato, sotto l’esperta e paziente guida dei nostri validi Docenti, nel corso dell’anno accademico. I lavori che trovate fotografati nelle pagine seguenti sono la sintesi di quanto appreso nello svolgimento del corso e trasmettono il senso di una significativa padronanza delle tecniche realizzative.Ai Soci va il sincero apprezzamento per il lavoro svolto e ai Docenti il sentito ringraziamento del Consiglio Direttivo per l’impegno e la dedizione che vengono profuse senza risparmio di energie fisiche e mentali.

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4 Acquerello

DOCENTE: ROSI MAURI

Adele Mazzotti Angela Cassata

Antonia Casati

Fiorenza De Vincenzi Luisa Polito

Maria Luisa VillaOrnella Mojetta

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MAGGIO 2014

5Acquerello

Marina Rolando Luisa Borioli

Fulvia Senigaglia

Loredana Rossetti

Anna Giacobone Rosetta Ghiandori

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6 Decorazione oggetti

DOCENTE: MARIA PIA BACCHI

Sopra a sinistra,Patrizia Teruzzi.Sopra a destra,

Gabriella Oddone.A destra,

Pasqua Crapuzzo

Luciana De MariAngela Bertoletti

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MAGGIO 2014

7Decorazione oggetti

A sinistra,Enrica Bertullo.Sopra,Maria Ceccarelli.

A sinistra, Luisa Polito.Sopra, Giorgia Carta.

Carmela AndreulaOlivia Senesi

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8 Pittura ad olio

DOCENTE: VITTORIO BERTOLAZZI

A sinistra e accanto,Isabella Bassetti

A destra,Maria Grazia Capella

Sopra e a destra,Laura Crespi

A sinistra,Silvana MinardiSotto,Ornella Mojetta

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MAGGIO 2014

9Pittura ad olio

A sinistra, Loredana RossettiSotto,Luisa Polito

A sinistra,Giuseppe DaldossoA destra,Anna Teresa IntillaSotto e a destra,Maria Luisa Villa

Sopra e a destra, Luisa Borioli

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10 Decorazione della porcellana

DOCENTE: LUISA BARATTINI

A sinistra,Silvana Muratori

A sinistra e sopra,Marina Cristiano

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MAGGIO 2014

11Decorazione della porcellana

Sopra a sinistra e a destra,Assunta Giobbo

A sinistra,Giorgia Carta

A sinistra,Olivia Senesi

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12 Disegno e colori

DOCENTE: SANDRO CIGOLINI

A sinistra Fiorenza De VincenziSopra, destra e sinistra,Loredana Rossetti

A sinistra e qui accanto,Anna Teresa Intilla

Sopra, Luisa Polito

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MAGGIO 2014

13Disegno e colori

Sopra, Paola Somasca.

Rosanna Zuliani

A sinistra, Luisa BorioliSopra, Paola Somasca

Sopra, Ornella Mojetta Sopra e a destra, Fulvia Senigaglia

Elena Rader

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MC

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14 Attività Universalia3

“Ma chi ve lo fa fare? Perdete il vostro tempo migliore per insegnare a persone, non più giovani, cose che forse non interessano più di tanto”. Già, può essere vero che non tutti si sentono attratti dagli insegnamenti che noi impartiamo. Ma il fatto è che gli allievi vengono volentieri, certamente spinti anche dalla curiosità e dal piacere di apprendere cose nuove o dimenticate. Lo si può desumere dal numero di quelli che frequentano assiduamente i nostri corsi, con un entusiasmo e una voglia di vivere che gli

NOI DOCENTI DI UNIVERSALIA3

fanno veramente onore.

“Ma voi, docenti, quali sono le vostre motivazioni?” Non è facile rispondere. Ma dobbiamo anche dire che i nostri consiglieri operano molto più di noi e nel quasi assoluto anonimato, senza neppure avere la soddisfazione di sentirsi ascoltati, di aver il diretto contatto con gli allievi, i quali dimostrano il proprio piacere per quanto trasmettiamo loro, la loro grati-tudine e spesso la loro amicizia, se non addirittura una forma matura di devo-zione.

Ecco, siamo così passati alla motivazione principale che spinge noi docenti a dedi-carci all’insegnamento. Per noi è vera-

mente una gioia ritrovarci periodicamente fra amici scoperti in età matura e quindi ancora più apprezzati di quelli della nostra gioventù. Che c’è di meglio che poterci astrarre per un po’ dai nostri consueti problemi quotidiani e di stare per qualche ora con amici con cui giocare insieme a maestro e allievo, senza quel timore che si provava da ragazzi di non capire, di non riuscire a farcela, di non essere in grado di rispondere in modo esauriente alle in-terrogazioni e alla fine, magari, di non superare gli esami?

È un gioco, dicevamo, un gioco tra persone mature che si compiacciono di apprendere e nello stesso tempo di passare insieme sani e piacevoli pomeriggi.

In questo anno accademico sono stati avviati, su lodevole iniziativa dei rispettivi docenti, due nuovi corsi musicali: “Ascolto della musica operistica” e “Parole&Musica”. Si tratta di due corsi sicuramente speciali che da subito hanno riscontrato un notevole successo da parte di una qualificata platea di aficionados. Qui sotto trovate il contributo – con stile diverso, come diversa è la forma musicale che propongono - dei due docenti cui va il merito di averli proposti.

MUSSICA E CIACOLEArmoniossa elucubraxion de Sua Em.issimaEcc.enzaDott. Teo-fasto, Mons. Sotuttomi(*)

Cossaxédiséa il vecio Antonio? No il Vi-valdi, no elo: il Bergamin ciò? La mussica noxè niente altro che una sequea de paroe, de siabe: ti, tu, ta, bim, bum, bam nate qui nea laguna, a Venexia. E gavéaanca un pochèto de rason, poerocristian. Pro-vemo a pensar, como che disea sempre elo: do re mi: qual è il gondolier che no sé sentito urlar derento: ma indoetu te remi!Disgrassià! ‘Dorémi!? Ma tiene a destra!Fiol d’un….. Tu te sè un can! Un can magna fasoi! Rembombava fra i argi-ni e ecaea risposta. Fa!Sol! Tu te sé un fa-sol! Bolio! E tu te sa cossa che fan i fasoi bolii! Odor! Là, si, odor!E massa tu te stai in là, massa stémo mejo noi de quà! Te ga capio tu?! E tuti i die, e maximamente in de la note, per e cae e i rii i doremi, e fasol, e la si, se sentiva rimandar da barca a gondoa e da carossa a birocio, a seconda che sotto fosse aqua o tèra. Xè da stè paroe, sentie per massa gene-raxion, sostenea il bon Bergamin, che xè natta a mussica. Pover’homo, elo no sapéa che a mussica xera natta massa se-coi prima, in un vecio convento d’indoe finisse a laguna su per l’Istria, e doeche i fratisei, jovini e veci, cantaa, viagian-do per questua: ‘Do tu anderà – Remarà semper – Missericordianobis - Facit om-

UN NUOVO SECOLO: L’800 IN MUSICA

Quest’anno abbiamo iniziato un nuovo corso dedicato all’ascolto musicale.

Poiché per il corso di Storia dell’arte stiamo esaminando l’Ottocento, con tutte le sue sfaccettature, le sue correnti artisti-che e i personaggi che lo hanno reso un secolo pieno di novità, anche per quanto riguarda la musica ho deciso di incomin-ciare proprio da questo periodo.Il carattere generale della cultura dell’ini-

nia in – Solitute semper – Laudata volon-tade de - Sior nostro - Domine. Amen.Ben ciò; scolteme fioj, s’è da ste quatro ciacole che xè natta a mussica. A storia nessun incanta, se ben la se studia e la se tramanda.Ma però come che re, che do’si de fa la mi da sol, a storia?! Eh?! Peni-tentiagite: dese Pater, dese Ave, sento Re-quiem! Amen!

Sergio Cinquanta

Sergio Cinquanta docente Universalia3 dei corsi Informatica I e II; Parole&Musica

(*) Lib. tratto da: Historiavenexianade a mussica, (XVIIIsec ±)., AA.VV., ed. Ricor-datelosecelafaiancora, New Venice, CA, USA.

zio secolo è lo sfaldamento dell’omoge-neità che l’illuminismo aveva creato fra i ceti intellettuali europei; in pochi decenni i sussulti della realtà sociale ed economi-ca mettono in crisi il mondo rassicurante fino ad allora conosciuto e liberano ten-denze irrazionali e il mondo della cultura si spinge alla ricerca di forme d’arte autoctone .Benchè l’attributo romantico si diffonda come termine musicale solo verso il terzo decennio del secolo le premesse della concezione romantica della musica si possono rintracciare nella seconda metà del settecento e tra il 1790 e il 1810.Per tale motivo ho voluto far sentire per prime due opere di Mozart: Don Giovanni e Nozze di Figaro, alle quali é seguito Elisir d’amore di Donizetti.Abbiamo quindi ascoltato Rigoletto di Verdi e, sempre di Verdi, Traviata.Quindi musica in quanto espressione dell’ “ineffabile”e dell’ “infinito”, tensione sentimentale e psicologica, incarnato in memorabili figure femminili, linguaggio facilmente recepibile dal pubblico.La musica infatti è emozione e riuscire a lasciarsi andare nel flusso sonoro ci tra-smette sensazioni che non sempre riuscia-mo ad ottenere altrimenti e ci permette di sentirci pacificati con il mondo.

Maddalena Bassi

Maddalena Bassi docente Universalia3 dei corsi Storia dell’arte; Cucina; Ascol-to musica operistica/classica

Sopra, il gruppo enologico al completo con i titolari della cantina Bruno Verdi,

a destra, il folto gruppo di Soci gitanti a Modena

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LMAGGIO 2014

15Attività Universalia3

Siamo giunti alla quarta edizione di questa agguerrita competizione che si è svolta l’8 mag-gio e ha visto la partecipazione record di ben 10 coppie di giocatori.La composizione del tabellone - con la sequenza degli scontri tra le coppie – è stata elabo-rata dal computer mentre il maestro Aldo Nevio Rizzo ha curato – come sempre in maniera impeccabile – tutti i dettagli organizzativi; a lui va il sincero ringraziamento del Direttivo di Universalia3 per questo e per la dedizione con la quale ha seguito per tutto l’anno la crescita dei suoi burrachisti.Ma quello che conta ora è proclamare i nomi dei VINCITORI di questa edizione del nostro torneo che si è conclusa al…fotofinish, con due coppie con lo lo stesso numero di punti; come da regolamento il maestro Rizzo ha proclamato vincitrice la coppia che, nell’ultima partita, ha realizzato “punti-onore” più alti.

● Coppia 1° classificata: Maurizio Civardi & Giorgio Colla con 46 punti

● Coppia 2° classificata: Celestina Perini & Anna Seghezzi con 46 punti ● Coppia 3° classificata: Giuseppe Galli & Antonio Sacchetti con 39 punti

GITE SOCIALI

TORNEO DI BURRACO 2014

Le ultime due gite effettuate – prima della chiusura a Maggio con destinazione Fi-denza – hanno avuto obiettivi ben diver-si tra di loro: maggiormente dedicata a saziare l’appetito culturale la giornata a Modena del 28 marzo, coordinata da Erica De Ponti, mentre il gruppo enologico ha scelto come destinazione - per la tradizio-nale verifica in loco di quanto appreso nel corso dell’a.a. - un territorio mitico come l’Oltrepo pavese dove, sapientemente gui-dati da Silvano Dal Zuffo, sono state visi-tate due prestigiose cantine a Canneto e a S.Maria la Versa.

La coppia vincitrice

Sopra, il gruppo enologico al completo con i titolari della cantina Bruno Verdi,

a destra, il folto gruppo di Soci gitanti a Modena

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16 Anno accademico 2013-2014

Sede dei corsi e segreteria: Via S.Marco, 2/3 20121 Milano

Direttore di Redazione: Vittorio Casati

Redazione: Claudio Bianchi, Gianfranco De Giorgi,Michele Rainone

Ricerche Iconografiche: Gianfranco Mineri

Grafica e impaginazione: Luca Franchino

Stampato presso Cianosprint, Milano

Idea UNIVERSALIAmagazine

PER I SOCI/DOCENTII vostri articoli, i vostri commenti o suggerimenti, su Idea Universalia all’indirizzo [email protected]. 02 6592457 — 334 3763544oppure nella casella postale in Segreteria

UNIVERSALIA3

CONSIGLIO DIRETTIVOPresidente Michele RainoneVice Presidente Vittorio CasatiTesoriere Giorgio CollaConsiglieri Claudio Bianchi, Maurizio Civardi, Gianfranco De Giorgi.

www.universalia3.it””

La Redazione di ideaUniversalia ed il Consiglio Direttivo augurano ai soci ed ai docenti un sereno periodo di vacanza dandoci fin d’ora appuntamento ad ottobre per l’inizio di un altro scoppiettante anno accademico