"la fabbrica delle idee"

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Lafabbdcr acer NewYork Magazine, Stati Uniti rence invitano le menti piu briltanti del pianeta araccontare scoperte e intuLZLoni che meritano di essere conosciute. Nate negli anni novanta in California, grazie a internet ,olo diventate famose in tutto il mondo. E oggi hanno decine di concorrenti ",,,,.,,,;j,.. '' '' '''.,*;,,n- uglla sera di tre anni fa, se ,,"',,''' *.. ff'+* un passante avesse assisti- , :ll , 'l' '' to all'aggressione subita da ",;- " j'"" Duncan Davidson, non '' -i'''', '. .t" ' avrebbe mai potuto intuir- ' 'r' '.r'Llflne il significato epocale' Davidson stava tornando nel suo albergo a Long Beach, in California, dopo una lunga giornata di lavoro. Era febbraio, il West ó..utr boulevard era piu buio del solito. I lampioni erano spenti. I marciapiedi albe- rati quasi non si vedevano dalla strada' Mentre Davidson camminava nell'oscuri- tà, unuomo lo aggredì alle spalle: "Dammi il tuo badge e non discutere!", gli ordinò' Appeso al collo Davidson aveva il tesse- rino per ent rare alla Ted, a cui partecipava come fotografo. La Ted (Technology, en- tertainment and design) è famosa per le sue con fercnze di diciotto minuti: eventi esclusivi e costosi che vengono poi diffusi anche online. Nel suo zarnetto Davidson aveva macchine fotografiche e obiettivi per un valore di decine di migliaia di dollari, ma a quell'uomo non interessavano' L'ug- gr.rtote strinse la presa e disse: "Non vor- iei farti del male' ma sono pronto a tutto"' Davidson cercò di fare mente locale' A quell'ora non avrebbe fatto in ternpo ad av- vertire gli orga nízzatori che un impostore si stava intrufolando alla conferenzaal posto suo. Tra i partecipanti c'erano personaggi famosi come Bill Gates, Al Gore e Meg Ryan. Disse che non poteva dargli il bad- ge. t'Non hai capito", rispose I'uomo' "De- vo assolutamente enttare e vedere quella 34 .Internazionale 942 | ;o matzo zotz gente". 'A quel punto presi una decisiofl€", iicorda Davidsolì. "Non potevo usare le braccia, ffia avevo le gambe". Conl'aggres- sore attaccato al collo cercò di trascinarsi verso la strada. Arrivati sul bordo del mar- ciapiede, I'aggressore mollò la presa e si mise a correre. Guardandolo fuggire, Da- vidson notò che aveva un'aria professiona- le. Indossava un paio di ieans e una giacca leggera. La polizia dí Long Beach rimase per- plessa davanti al suo racconto' "Continua- uutto a farmi domande", ricorda' "Nonvo- levano credere che fosse un bianco e anche ben vestito. Doveva essere per forza un barbone o un teppista. Era un caso di disso- nanzacognitiva". L' incidente aveva lascia- to sconcertato anche lui. Era il primo caso al mondo di tentato furto di un tesserino di ingresso a una confere nzasulle idee, e lui .rà l" prima vittima. "Non è vero che al mondo contano solo i soldi", dice David- son. A gennaio, nella cittadin a svizzera di Davos, un gruppo di personaggi famosi - primi ministri, funzionari delle banche èentrali e Mick Jagger - ha partecipato al World economic forum, it più grande festi- val della gente che conta nel mondo' Negli stessi giornivicino al lago Tahoe, al confine tra la Òalifornia e il Nevada, seicentocin- quantaventenni e altri compagni diviaggio h"rrro incontrato il produttore musicale Questlove e il presidente della Georgia alle Summit seriesr ufl incontro sulla comuni- cazíone in rete e I'imprenditoria sociale. E a febbraio, a Long Beach, gli esperti di tec- nologia hanno partecipato alla Ted 2oL2' C'è un gran fermento di idee in giro' A partire dai primi anni settanta' quan- do cominciarono gli incontri di Davos, le confer enze esclusive in cui si possono ascoltare idee brillanti e stringere relazioni di alto livello si sono moltiplicate. Negli an- ni ottanta sono nati,: il Renaissance E trr z rl F z z O z a :i*

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Articolo di Benjamin Wallace del New Yor Megazine, pubblicato sul settimanale Internazionale.

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Page 1: "La fabbrica delle idee"

Lafabbdcracer NewYork Magazine, Stati Uniti

rence invitano le menti piu

briltanti del pianeta araccontare scoperte e

intuLZLoni che meritano di essere conosciute. Nate

negli anni novanta in California, grazie a internet

,olo diventate famose in tutto il mondo. E oggi

hanno decine di concorrenti

",,,,.,,,;j,.. '' '' '''.,*;,,n- uglla sera di tre anni fa, se

,,"',,''' *.. ff'+* un passante avesse assisti-

, :ll , 'l' '' to all'aggressione subita da

",;- " j'"" Duncan Davidson, non'' -i'''',

'. .t" ' avrebbe mai potuto intuir-

' 'r' '.r'Llflne il significato epocale'

Davidson stava tornando nel suo albergo a

Long Beach, in California, dopo una lunga

giornata di lavoro. Era febbraio, € il West

ó..utr boulevard era piu buio del solito. I

lampioni erano spenti. I marciapiedi albe-

rati quasi non si vedevano dalla strada'

Mentre Davidson camminava nell'oscuri-

tà, unuomo lo aggredì alle spalle: "Dammi

il tuo badge e non discutere!", gli ordinò'

Appeso al collo Davidson aveva il tesse-

rino per ent rare alla Ted, a cui partecipava

come fotografo. La Ted (Technology, en-

tertainment and design) è famosa per le

sue con fercnze di diciotto minuti: eventi

esclusivi e costosi che vengono poi diffusi

anche online. Nel suo zarnetto Davidson

aveva macchine fotografiche e obiettivi per

un valore di decine di migliaia di dollari,

ma a quell'uomo non interessavano' L'ug-

gr.rtote strinse la presa e disse: "Non vor-

iei farti del male' ma sono pronto a tutto"'

Davidson cercò di fare mente locale' A

quell'ora non avrebbe fatto in ternpo ad av-

vertire gli orga nízzatori che un impostore si

stava intrufolando alla conferenzaal posto

suo. Tra i partecipanti c'erano personaggi

famosi come Bill Gates, Al Gore e Meg

Ryan. Disse che non poteva dargli il bad-

ge.t'Non hai capito", rispose I'uomo' "De-

vo assolutamente enttare e vedere quella

34 .Internazionale 942 | ;o matzo zotz

gente". 'A quel punto presi una decisiofl€",

iicorda Davidsolì. "Non potevo usare le

braccia, ffia avevo le gambe". Conl'aggres-

sore attaccato al collo cercò di trascinarsi

verso la strada. Arrivati sul bordo del mar-

ciapiede, I'aggressore mollò la presa e si

mise a correre. Guardandolo fuggire, Da-

vidson notò che aveva un'aria professiona-

le. Indossava un paio di ieans e una giacca

leggera.La polizia dí Long Beach rimase per-

plessa davanti al suo racconto' "Continua-

uutto a farmi domande", ricorda' "Nonvo-

levano credere che fosse un bianco e anche

ben vestito. Doveva essere per forza un

barbone o un teppista. Era un caso di disso-

nanzacognitiva". L' incidente aveva lascia-

to sconcertato anche lui. Era il primo caso

al mondo di tentato furto di un tesserino di

ingresso a una confere nzasulle idee, e lui

.rà l" prima vittima. "Non è vero che al

mondo contano solo i soldi", dice David-

son.A gennaio, nella cittadin a svizzera di

Davos, un gruppo di personaggi famosi -primi ministri, funzionari delle banche

èentrali e Mick Jagger - ha partecipato al

World economic forum, it più grande festi-

val della gente che conta nel mondo' Negli

stessi giornivicino al lago Tahoe, al confine

tra la Òalifornia e il Nevada, seicentocin-

quantaventenni e altri compagni diviaggio

h"rrro incontrato il produttore musicale

Questlove e il presidente della Georgia alle

Summit seriesr ufl incontro sulla comuni-

cazíone in rete e I'imprenditoria sociale. E

a febbraio, a Long Beach, gli esperti di tec-

nologia hanno partecipato alla Ted 2oL2'

C'è un gran fermento di idee in giro'

A partire dai primi anni settanta' quan-

do cominciarono gli incontri di Davos, le

confer enze esclusive in cui si possono

ascoltare idee brillanti e stringere relazioni

di alto livello si sono moltiplicate. Negli an-

ni ottanta sono nati,: il Renaissance

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Page 2: "La fabbrica delle idee"

=

delleidee

weekend, su temi essenzialmente politici;il ritiro di Sun valley della Allen & Co., per igiganti dell'info rmazione; e la prim" ,r.r-sione delle Ted, per i giganti di tre mondiconvergenti (così li hanno definiti gli orga_nizzatori) : la te cnologi a, I' intratte nime ntoe il design. Ma negli ultimi anni c'è stato unboom. Ci sono PopTech, Foo Camp, I'Ini-

LongBeachr C.lif"

ziativa globale di Clinron, Solve for X (laconfere nzadi Google sul "pensiero strato-sferico"). E accanto a questi eventi di altolivello, c'è tutta una serie di incontri di cuinon avrete mai sentito parlare, come ilFeast, le Do lectures, Techonomy ela99o/oConference. Tutti promettono piu o menola stessa cosa: un cordone di velluto per te-

nere fuori quelli che non la pensano nelmodo giusto, la pessibilità di.fare urili in-contri casuali, scoprire contenuti originalie avere almeno I'illusione di essere tuttiuguali. Hanno anche il loro lessico specifi-co. Sono "riunioni di leader del pensiero"in cui le "rock star" emergono dai loro"bunker" per esporre idee "diro*penti,,

Internazionale 942 | go marzo 2or2 35

Page 3: "La fabbrica delle idee"

lnc$pertínaattentamente "PreP arate ".

Esercitano il loro fascino su diversi tipidi persone. Per gli aspiranti salvatori del

mondo ammaliati dal "potere delle idee",

queste confere nzesostituiscono quello che

succedeva "quando i governi facevano co-

se come mandare I'uomo sulla Luna", spie-

ga uno dei loro organizzatori. Perfino i fa-

natici di tecnologia non si limita-no più a interagire tramite avatar

incorporei, ma ogni tanto trova-

no piacevole vedersi di Personain tre dimensioni. Per una Parti-colare fascia della PoPolazionebenestante,le confe tenzesono un corso di

aggj( o. Ma, Più sem-

plicemente, questi eventi servono a stabili-

reear arehie. Inuna

cultura in cui i ceti sociali sono sempre più-

fluidi, un imprenditore che da un giorno

all'altro smette di dormire sotto la scrivania

e diventa milionario gtazieauna quotazio-

ne in borsa ha bisogno di trovare un modo

per esprimere il suo nuovo status. "Non ab-

tiurnó più castelli e titotri nobiliari: come

possiamo far capire che apparteniamo

all'élite ? ", dice Andrew Zolli, I'organizza-

tore di PopTech.Così è nato un esercito di confe renzieti

e partecipanti che migrano lungo le stesse

rotte sociointellettuali d'elite. Se ci mettia-

mo anche il Sundance, South by Southwest

e Burning man per il cinema e la musica,

otteniamo quella che il giornalista dellAt-lantic Michael Hirschorn definisc elagfo-steg,fi*&ekie, un gruppo ristretto dipersone

che twittano tra loro andando da un evento

all'altro. È esattamente il tipo di personaggi

che il columnist del NewYork Times David

Brooks mette in scena nei suoi affreschi

comico-sociologici. Nel suo ultimo libro,The sveiat awimd', Brooks definisce i parte-

cipanti alle riunioni di Davos "un gruppo di

persone interessanti e insicure che cercano

disperatamente di entrare nel regno dei

placidi e soddisfatti". Ma lui stesso è una

celebrità in questo regno' dato che ha pat'lato alla Ted e frequenta regolarmente

{ l'Asp en-ideas{estival . Pe r gl i inte I I e ttu al iche hanno una vita pubblica e d.evono pro-

muovere un libro o un marchio, queste con-

ferenzesòno un moltiPlicatore diforza, spettacoli non retribuiti e

tuttavia redditizi, anche se i fruttisono intangibili. "Owiamentenon è una questione di soldi", di-

ce Brooks. "Per me significa ave-

re la possibilita di uscire dalla mia cerchia

di opinionisti e incontrare persone che al-

trimenti non vedrei mai. È soprattutto una

gratifi c azioneme nt ale ".

Tra tutti questi appuntamenti è la Ted,

che può essere considerata l,iuaerrto ufficia-,.Je=d€l"mondo .digitalg ad aver acquisito

un'imp ottanzaculturale fuori misura. Par-

lare alla Ted, ha scritto I'esperto di tecnolo-

gia Stmfr try, è "un rito dipassaggio per

ogniintellettuale dell'era di internet?''.

L'evento riunisce in sé tutte le "cose che

piacciono ai bianchi". Nell'ultimo fil"sn dei

N4qfeet, il personaggio di Scooter è un di-pendente di Google che partecipa alla Ted.

Se Davos è un simbolo negativo per chiun-

que creda che il mondo sia controllato da

trecento persone, la Ted riesce a risvegliare

il risentimento latente della classe intellet-tuale del web. I partecipanti - i tedster, co-

me si fanno chiamare -twittano da dietro ilcordone di velluto mascherando I'orgoglio

con un finto stupore. Durante la confere nza

del zoLr, I'attore statunitense AshtonKutcher ha scritto che era "emozionato di

essere lì". Mandare messaggi dalla Ted at-

traverso il proprio blog è un'occasione per

farcsfoggio di falsa modestia. "Mentre sa-

livo sul palco", ha scritto il sociologo Eboo

Patel nel zoo8 in un classico del generet

"pensavo che tutti quelli che erano in sala

erano pirì intelligenti di me".André Balazs, il proprietario della cate.

na di alberghi di lusso Standard Hotels,

potrebbe inventare un locale ancora più

esclusivo del suo Boom Boom studiando ilmodello della Ted, con una stanza in cui

non solo non vi fanno entrare, ffia per farvisapere cosa vi state perdendo vi fanno ve-

dere in video quello che succede alf inter-no. Immaginate anche che tutti quelli che

sono dentro abbiano un microfono, così

potete sentirli parlare di quanto è "favolo-

so" essere 1ì e del fatto che "sono in contat-

to con quasi tutte le persone interessanti

del paese, se non del pianeta", come disse

una volta al pubblico il direttore della Ted

Chris Anderson. Oggi citare i video delle

confere nze dir8 minuti raccolti sul sito del-

la Ted è il modo migliore per sembrare in-

telligenti. Nonostante la loro lunghezzaela

loro serietà, sono tra i materiali piu diffusi e

popolari di internet.

Un teorico della conversazioneDa un po' tempo la Ted è in una fase diespansione. Tre anni fa ha creato i primieventi in franchising in giro per il mondo,

chiamati Tedx, che ormai sono diventatimigliaia. A febbraio ha annunciato un con-

corso per conferenzieri' una specie diAmerican idol, per la prossima edizione.

A giudicare dal grande successo delle

Ted , potremmo pensare di vivere in un'epo -

ca d'oro delle idee, I'epoca non solo dei

concetti supercontrointuitivi, ma anche

della loro democratizzazione. Tuttavia, le

ultime strategie di crescita della Ted posso-

no anche essere interpretate come segnali

di debolezza. Con sempre più confercnze

che si contendono gli stesso ospitir sponsor

e idee, la tendenza appare sempre meno

sostenibile. È possibile che esista un limite

alle idee interessanti dell'universo? "È co-

me la guerra tra la Coca e la Pepsi", dice

Jolie Hunt, responsabile delle pubbliche

relazioni di Thomson Reuters, che ha par-

tecipato a tutti i grandi incontri. "Il proble-

ma è quale organizzazione, quali ospiti e

quale pubblico siano meglio". O come dice

Zolli: "L'intera categoria sta diventando

mercificata. Non c'è più il senso della sco-

perta. E la sensazione generale è di ripetiti-vità e di stan chezza" .

Richard Saul Wurman vive in fondo a

un vialetto di ghiaia a Newport, Rhode

Island, in una vecchia proprietà della Fire-

stone chiamata The Orchard. Perprendere

in giro gli atteggiamenti snob degli abitanti

del quartiere, lui e sua moglie si sono fatti

flasaperei Create nel Lg$4da Richard

Saul Wurman e Harry Marks,

originariamente le Ted

conference raccoglievano

personaggi del mondo della

tecnologia,dell'intrattenimento e del

design. Fino alt99oI'incontro si svolgeva una

volta all'anno a MontereY, inCalifornia.I Alla fine degli anni novanta

la Ted è stata acquistata dalla

Sapling Foundation,un'organ izzazione non Profitdelf imprenditore britannico

Chris Anderson, e trasferita a

Long Beach, in California. Da

giugno del zoo6 gli interventi,

di diciotto minuti al massimo

ciascuno, si possono vedere

gratuitamente online e sono

tradotti in più di 85 lingue.] Nel frattempo gliappuntamenti della Ted si

sono moltiplicati e

diversificati. I princiPali sono

quelli di Long Beach e Palm

Springs, in California, e la

TedGlobal di Edimburgo, inGran Bretagna. Grazie al

programma Tedx, la Ted

sp ons or izzaconfe re n ze rn

ogni parte del mondo.] Per assistere alle

conferenze bisogna iscriversi.

La quota minima Perpartecipare alla Ted

conference del 2c.13 a Long

Beach e Z.5oo dollari.O L'obiettivo della Ted è

riassunto nel motto ideas

worth spreading (idee che

meritano di essere diffuse).

O gni anno l' or ganízzazione

assegna un premio dicentomila dollari alla migliorconferenza.

36 rnternazionale 942 | go matzo zoLz

Page 4: "La fabbrica delle idee"

m, alla Ted zotzdi Long Beach

fare due targhe person alizzate per le loro

auto, con scritto rispettivamente Momsey

e Popsey (Mammina e PaParino).

Wnt*un è un designe r di76anni. E sta-

to il pupillo dell'architetto modernistaLouis Kahn, ha coniato il termine "archi-

tettura dell'informaziofl€", ha creato la se-

rie di guide per le città Access e ha inventa-

to la Ted. Secondo Jay Walker, fondatore

del sito di offerte di viaggi Priceline e pro-

prietario di Tedmed, una conferenza sui

temi della sanità, Wurman è "chiaramente

un genio da molti punti di vista". Ma soprat-

tutto è un teorico della convers azionercosì

qualche mese fa sono andato aparlare con

lui. Ci siamo seduti in una dependance

dell'edificio principale che ospita sia il suo

"ufficio di rappresentanza" sia'la "serra",

dove d'inverno i suoi banani e le sue piante

di ibisco cercano di soprawivere al freddo.

Bevendo tè verde e mangiando sushi, miharaccontato la storia della Ted.

'la prima confetenza si tenne a Monte-

rey nel L9B4e fu un fallimento. Ci andaro-

no solo trecento persone e metà le lasciaro-

no entrare gratis perché non rimanesseroposti vuoti. Ma nel Lggo,quando ci fu la se-

conda, tra le élite californiane la conver-

genza tra tecnologia, intrattenimento e

design era ormai chiara, e l'evento ebbe un

tale successo che diventò subito un appun-

tamento annuale. Wurman insistette per-

che gli interventi fossero brevi ed eliminòqualsiasi tipo di podio, perché copriva i ge-

nitali dell'oratore. Anche noi, miha spiega-

to, eravamo seduti a un tavolo di vetro per

1o stesso motivo, così eravamo "più vulne-

rabili".La sua Ted era una vetrina delle curiosi-

tà. Ospitava le presentazioni dei maggiori

esperti del settore, con anticipaziontdi filmcome Shreke anteprime diprodotti come ilMacintosh e il Segway. C'erano interventiestremamente complessi (per esempioquello del matematico Benoît Mandelbrotsulla geometria frattale) e altri btzzarri (co-

me quello dell'ex dirigente della Microsoft

Nathan Myhrvold su "come scopano i di-nosauri"). Larry Page e Sergey Brin parla-

rono per la prima volta di Google in una

confere nzaTed. Da una chiacchierata alla

Ted nacque la rivista W4red. C'era sempre

qualche personaggio famoso, un Michael

Douglas o un Herbie Hancock, a dare lustro

all'evento. "Era quello che avevo sempre

voluto fate" rricorda Wurman. "Ero come

un bambino che poteva chiedere tuttoquello che desiderava. Voglio un giocoliere.

Voglio un mago".Wurman è un maestro dell'incontro

high-concept, della conferenza fatta per ilpiacere di farla: il suo unico scopo era quel-

lo di creare la più importante del mondo.

Chiunque fosse disposto a pagare poteva

partecipare, secondo il principio che chi

prima arriva meglio alloggia. Ma era co-

munque un evento esclusivo, perche biso-

gnava pagare una quota di tremila dollaripiu le spese e perché, in un'era precedente

a quella di internet, la notizia si diffondeva

con il passaparola.Alla fine degli anni novantaWurman si

era ormai annoiato della Ted ed era pronto

a venderla. Chris Andersonr un imprendi-

tore britannico fondatore di una casa edi-

trice di successo che pubblicava riviste de-

dicate agli hobby, lo contattò. La sua socie-

tà per azionirla Future Network, comprò la

Ted per r4milioni di dollari. Anderson si

dimostrò molto abile nel trattare: due mi-lioni di dollari erano in azioni, che persero

immediatamente il 97 per cento del valore

con la bolla di internet, e prima di lasciare

la società, nel 2oo1, strappò un accordo inbase al quale la sua Sapling Foundation ac-

quistava la Ted dalla Future per soli sei mi-lioni di dollari.

Anderson è figlio di missionari. È nato

in Pakistan e ha studiato a Oxford. Aveva inmente qualcosa di molto diverso per la Ted:

sotto la sua direzione, la conferenzaavreb-be miratopiuin alto. All'inizio questo signi-

ficò solo la scelta di argomenti piu seri: lo

Internazionale g4z I lo matzo 2oL2 37

Page 5: "La fabbrica delle idee"

Incopertinastato degli oceani, la tragedia dei bambrnr

soldato in Sierra Leone' e questo scoraggio

molti vecchi frequentatori. Lamentandosi

del fatto che la Ted era diventata "così eli-

tatia" rAnderson la trasferì da Monterey a

Long Beach, in una sede molto più grande'

Ma al tempo stesso raddoppio il prezzo,

quadruplicando i ricavi e rendendola anco-

ra di piu un evento per ricchi. Anderson in-

trodusse anche una politica di accesso più

restrittiva: bisognava essere invitati o in-

viare una domanda umiliante in cui si do-

veva dimostrare di essere degni di parteci-

pare. La vera novità, quella che trasformò

ia Ted in un marchio globale, fu il lancio

delle Ted online nel zoo6.All'interno della Ted non tutti erano

d'accordo sulf idea di distribuire contenuti

gratuiti online, e lo stesso Ander-

son all'inizio era contrario. Ma

I'iniziativa ebbe un successo tale

che Anderson comincio avederla

come qualcosa di Piu di una con-

ferenza. Era un tramPolino Per la

divulga zionedi idee. Il suo slogan diventò:

"Idee che meritano di essere diffuse"'"uno dei sistemi per cambiare le cose nel

mondo, quando le risorse sono limitate, è

coltivare le idee, trovare il modo per comu-

nicarle e lasciare che assumano una vita

propria", ha detto Anderson in un'intervi-sta a Charlie Rose nel zoo8.

Fare la diffeîeÍrza,Da quando è stato creato nel zoo 6, Ll sito

della Ted ha messo online 1.1oo interventi'

I piu popolari sono quello in cui Jill Bolte

Taylor, che conduce ricerche sul cervello,

racconta la storia del suo ictusl quello di-

vertentissimo in cui l(en Robinson afferma

che la scuola uccide la creatività; e quello

dell'oceanografo David Gallo che illustra

un filmato sui sistemi di difesa di certe

creature marine bioluminescenti e delle

piovre. L'idea che si è dimostrata più conta-

giosa di tutte, tuttavia, è stata quella della

Ted stessa. Nel complesso,le sue conferen-

ze sono state viste piu di 5oo milioni di vol-

te.Altri siti, per esempio Big Think, hanno

provato a rivolgersi allo stesso pubblico' ma

1-r.rtr1tto si e mai awicinato alla popolarità

della Ted. Eppure le caratteristiche delle

confere nze -lezioni di rB minuti sui temi

più strampalati - sono il contrario di quello

che normalmente determina il successo su

internet: la brevità e la stupidità.

Quando ha stabilito la lunghe zza degh

interventi, passando da un vago "brevi" arB minuti esatti, Anderson voleva soprat-

tutto costringere gli oratori a tener conto

38 rnternazionale 942 | lo matzo 2oLz

del tempo. Ma alla fine la durata degli inter-

venti è stata fondamentale per la diffgsione

delle Ted. "sembra che rB minuti sia esat-

tamente I'arco di tempo massimo in cui una

persona riesce a rimanere concentrata", ha

detto Anderson a Rose. "È sufficiente per

dire qualcosa di serio e importante, per

esporre e sviluppare un'idea, ffia è abba-

stanza breve per avere anche il tempo di

fare una pausa, o di bere un caffè e guarda-

re I'intervento. Questo garantisce una

maggiore diffusione". Anche la decisione

di allontanarsi dalle idee semplicemente

interessanti per concentrarsi su quelle che

possono "fare la differ enza" ha contribuito

àl r,r...sso delle Ted. Dedicare,quasiventi

minuti del proprio tempo a guardare un vi-

deo su internet è diventato un comporta-

mento virtuoso. Oggi si Può sot-

trarre tempo al lavoro Per guar-

dare I'intervento di ElizabethGilbert sulla creatività senza sen-

tirsi in colpa. Saranno solo cara-

melle per il cervello, ffia sono ca-

ramelle ben documentate, biologiche, sane

e a chilometri zero.Online è nato un intero

movimento intorno alle conferenze, con

ottomila volontari che le traducono in 85

lingue e fan che discutono seriamente su

argomenti del tipo: "Gli uomini della Ted

sono il nuovo modello di 'veri uomini'?"'La sensazione di essere appena saliti su

una nave da crociera di Scientology non è

casuale. E dovuta in parte alla tendenza

della Silicon valley a considerare la tecno-

logia una religione e in parte alle manie

.uuttg"liche di Anderson. Le persone invi-

DasaBereLe conferenze piùviste sul sito dellaTed'

I(enRobinson 9.fi9.857Ex professore britannico, spiega perché la

scuola uccide la creatività invece di

incoraggiarla.

fill Bolte Taylot 7.933"853Medico statunitense' racconta il suo ictus e

porta sul palco un cervello con il midollo

spinale attaccato.

David Gallo 7.to4.662L'oceanografo statunitense esplora la vita

negli abissi.

Arthur Beni amin 3.931.57 oIl matematico statunitense illustra le

meraviglie della "matem agia" .

Hans Rosling3.8t7.$zIl ricercatore svedese spiega la diffusione di

alcune malattie con statistiche animate'

tate a parlare ricevono una tavoletta di pie-

tra con incisi "i dieci comandamenti della

Ted." (uno è "non vendere nulla dal palco")'

June Cohen, che dirige la sezione Ted Me-

dia, due anni fa ha raccontato al pubblico

che sua cognata chiama le Ted conference

"sermoni laici". I1teorico dell'ateismo Da-

niel Dennett ha dichiarato che la Ted po-

trebbe "sostituire" la religioner osservando

che "ha già adottato, credo deliberatamen-

te, molti degti aspetti ehiarre delle religionipiu popolari", compreso il fatto di regalare

c0ntenuti.-La Ted non solo ha smentito le regole di

popolarità di internet diventando un sim-

Uoto di status nell'economia digitale, è an-

che diventata una macchina per fare soldi,

introducendo prezzispeciali (rz5mila dol-

lari per i soci "sostenitori"), estensioni con

il suo marchio (TedGlobal, TedActive) e

altre fonti di introiti (Tedlive, un'emittente

web che trasmette gli interventi). E incassa

almeno z3 milioni di dollari a ogni confe-

lenza.

Accelerare il ProgressoMentre prendiamo un caffè a Brooklyt,Andrew Zollimi illustra la sua teoria sui

'delfini e le balene. Le balene, mi spiega' so-

no creature grandi, lente, che tutti cono-

scono. In altre parole: "Le balene sono no-

iose. Ormai sappiamo tutti quello che pen-

sa Bill Gates. O quello che pensano Bono e

CIinton".Alla PopTech interessano i delfini' gli

innovatori meno noti. Per esempio ]ayKeaslingr un esperto di biologia di sintesi

che ha scoperto un modo per modificare

geneticamente i microbi e accelerare la

produzione di un farmaco antimalarico e

sta studiando come usare lo stesso proced'i-

mento per produrre biocarburanti. "qtt*sto sì che mi Piace", dice Zollí.

Zo\linon 1o dice esplicitamente' ma an-

che la PopTech, una concorrente minore

della Ted, è un delfino. Fondata nel t996 da

un gruppo di persone tra cui I'ex ammini-

stratore delegato della Apple, John Sculley,

e I'inventore delle reti ethernet, Bob

Metcalfe, la confere nza PopTech è un ap-

puntamento annuale di innovatori in cui

i.gtt" un'atmosfera decisamente piu inti-ma della Ted. La sua sede è il vecchio teatro

dell'opera di Camden, nel Maine' Le luci

rimangono accese per non dare I'idea che

sia uno spettacolo. La quota di partecipa-

zioneè modesta. Se la Ted è untrampolinodi lancio per il mercato dei memi, la Pop-

Tech si definisce una rete per trasformare

quei memi in azioni. La sua "teoria del

cambiamento", dice Zollí,è che favorendo

Page 6: "La fabbrica delle idee"

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In attesa della prossima confererrzaralla Ted zoa2di Long Beach la collaborazione tra "nuovi rivoluzionari"e "nuove forme del capitale" si può "acce-lerare il progresso" (per esempio, a partiredal zoo7, con il programma Accelerator,PopTech si è messa alla guida di diversiprogetti, il più importante dei quali percombattere I'aids in Sudafrica).

In questo boom delle confereîze sulleidee, tuttivogliono la loro parte. Al Festivaldi Aspen, i pensionati ricchi vanno a sentireThomas Friedman che parla di questionicome il futuro di Israele. Le Summit series,invece, sono l'anti-Aspen: si rivolgono agliimprenditori poco più che ventenni, milledei quali I'anno scorso hanno pagato 3.5oodollari per una crociera alle Bahamas. L'or-ganizzazione offriva collanine luminose,profilattici, lezioni di yoga con il produttorediscografico Russell Simmons, un'escur-sione per vedere gli squali con il managercaliforniano Timothy Ferriss e confe renzesul filantrocapitalismo tenute da personag-gi come il fondatore della Virgin RecordsRichard Branson e il cofondatore di paypal

Peter Thiel.

Jay Walker, che ha comprato TedmedI'anno scorso, in aprile la trasferirà da SanDiego a Washington e vuole trasformarlanella Davos della sanità. Foo Camp, in cuiFoo sta per "Friends of O'Reilly", porta unfolto gruppo di geni del computer a Seba-stopol, in California, sede della O'ReillyMedia. Qui piantano le tende e tengono laloro "non confere nza". Non ctè niente diprestabilito e i partecipanti passano la pri-ma sera a definire un programma che deci-dono al momento (una volta un gruppospontaneo ha deciso di smontare e rimon-tare la Prius che qualcuno aveva affittato).BarCamp è nato dal Foo ed è un incontrolibero, open source, fondato da un ex Fooinsoddisfatto. Qualche anno fa David Hor-nik, un investitore e frequentatore di que-ste riunioni d'élite, si è reso conto che pas-sava tutto il tempo a chiacchierarenell'atrio dell'albergo, così è nata la Lobby(che significa appunto "atrio"), una riunio-ne annuale solo per inviti che mette da par-te i "contenuti" tradizíonali e allargaI'aspetto sociale dedicandogli un'interaconferenza,

Non tutti questi eventi sono originali, sicopia anche molto. Dopo il successo diBarCamp, la Ted ha lanciato le sue Tedx.

Quando nel 2oosPopTech ha dato il via aun programma minore con lo stesso mar-chio, Anderson ha fatto 1o stesso. La Ted haimitato l'idea della PopTech di sottotitola-re gli interventi, e ha ammesso di andare acaccia di ospiti nelle altre conferenze. Madi solito sono gli altri a copiarla.

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Lhrtista francese |r, vincitore della Ted 2011

Uno degli spazi di soci alizzazione

Internazionale g4z I f o marzo zoLz 39

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IncopertínaPer essere persone che si inebriano di

nuove idee, i frequentatori delle conferen-ze sono piuttosto maligni. "L'Inizrativaglo-bale di Clinton è solo un'occasione per ren-dere omaggio al presidente", dice un suorivale. La PopTech è "birra annacquata",dice un altro. Le Ted sono "un musical". EDavos? "Straziante". Aspen? "LIna noiamortale. Piacerebbe a mia nonnatt.

L'ostilità si estende alle strategie com-merciali. Qualcuno racconta che una volta"Chris Anderson saltò sul palco della Pop-Tech e invitò tutti ad andaÍe aparlare allaTed. Una vera invasione". Mentre le altreconferenzepermettono alla Ted di inserirei loro video nella sua sele zionedel "megliodel web",lu PopTech si e rifiutata di farlo.Alcuni concorrenti vedono nel successodella Ted un'opportunità anche per loro.Da quand.o è cresciuta, la tanto decantataatmosfera egualitaria è diventatapiù esclu-siva. Chi pagadi piùpuò sedersi nelle primefile o saltare le code, e partecipare a ceneper pochi intimi la sera. "Non c'è una verainterazione", dice qualcuno che ha parteci-pato alle confere nze negli ultimi anni. E

fuori dalla cerchia più ristretta "c'è un muc-chio di gente che non ti interessa vedere.Come quello strano reclutatore di cervellidi Singapore. Ma chi lo ha fatto entrare?".

Lo spettacolo piùbelloQuattro anni fa, durante il tour per presen-tare un mio libro, sono stato invitato apa:r.lare a una conferenzache si chiamava Ta-ste3 al Copia Center della famiglia Monda-vi, nella Napa valley. Llevento era coordi-nato in parte dagli organizzatoridella Ted.Mi hanno chiesto di parlare per r8 minuti,senza domande finali e senza appunti, e ditrattare un tema diverso da quello di The

bittionaire'svinega,r,il libro in cui ho raccon-tato la storia della bottiglia di vino più co-stosa del mondo.

Ho deciso di prendere spunto da un ar-ticolo che avevo scritto poco prima a propo-sito di una serie di curiosità alimentari: uncaffè indonesiano fatto con bacche passate

attraverso l'apparato digerente di unascimmia, un olio d'oliva speciale, tartufibianchi, un Chateau Cheval Blanc delry47,tutte cose che potevano essere interessantiper quel pubblico. Ho preparato a lungo ildiscorso, ma per sicutezzaho pensato an-che a qualcosa per intrattenere gli ascolta-tori. Avrei usato delle diapositive. Un cane

che gustava quelle prelibatezze. Un videoin cui sivedeva Tom Cruise che non riusci-va ad aprire la porta di una Bugatti alla pri-ma di Mission impossible 3. E la mattinadell'intervento mi sono lavato la faccia con

40 lnternazíonale 942 | lo marzo zor2

Fino apocotempo fatutti volevano scrivereuttromafrzo. ognunohaunrornanizonelcassetto, si diceva.OggíognunohaunaTednelcassetto

una saponetta da rz5 dollari che conteneva" nanoparticelle d'argento".

Durante I'evento ero sempre più nervo-so. Gli oratori ci illustravano, uno dopo I'al-tro, il nobile lavoro con cui avrebbero cam-biato il mondo: un esperto di apiparlava deidisturbi prodotti dal collasso di una colo-nia, un produttore di vini giapponese dice-va di aver assunto nella sua azienda solodisabili mentali. E io ero lì per raccontaredella notte che avevo passato in un letto daí4miladollari. Poi ho cominciato, e bang:dopo due minuti e 45 secondi, appena hodetto qualcosa che somigliava a una battu-ta, il pubblico è scoppiato a ridere. E poi hariso ancora. Ho sentito che cominciavo a

rilassarmi quando il grande orologio digi-tale che era davanti al palco stava per batte-re il diciottesimo minuto.

Nel corso degli anni le Ted hanno svi-luppato un'estetica precisa, ed è quella chestava assumendo anche il mio intervento.Si puo notare la differ enzaconfrontando idue interventi di Anderson. Nel primo, delzoo2, è seduto, ripreso da una sola teleca-mera, e continua a spostarsi sulla sedia inmodo impacciato e a toccarsi la faccia. Pre-senza scenica zero. Otto anni dopo, il videodel suo discorso sull"'innovazione accele-ratadalla folla", il fenomeno in base al qua-le, per esempio, due ragazzini che non si

conoscono migliorano la loro tecnica dibreak dance guardandosi avicenda suYou-Tube, potrebbe essere usato per insegnarecorne si tiene una confere nza. Con sei tele-camere che 1o riprendono e tanti primi pia-ni che vengono benissimo sui telefonini,Anderson sembra molto più sicuro di se. E

in piedi, e ogni suo gesto e significativo. E

vestito con stile e usa immagini e video di-vertenti.

Questa evoluzione è stata fondamenta-le per il successo delle Ted, ma è diventatasempre più maniacale. Gli organizzatoúdicono che mettono sul sito solo gli inter-venti che sono piaciuti dipiù. Così, mentrela Ted cerca di intrattenere il pubblico perbattere la conc oftenza, i suoi ospiti sannoche se vogliono finire sul sito, devono esse-re più incisivi degli altri. Questo ha prodot-to un'innovazione accelerata alla ChrisAnderson, perché ogni ospite cerc:adi bat-tere I'altro con le sue trovate. Non è facile,se si considerano i precedenti: una presen-tazione dallo spazio, la neuroanatomista

]ill Bolte Taylor che ha portato sul palco uncervello umano con il midollo spinale at-taccato e, nel zoogrBill Gates che parlandodella malaria ha liberato uno sciame dizan-zatein sala.

Anche intellettuali di solito seri cedonoa questo esibizionismo, è un trampolinotroppo importante per non farlo. Il mio di-scorso al Taste3 è stato messo online sulsito della Ted, e anche se ha avuto un suc-cesso limitato, è stato tradotto in 3z linguee cliccato 4oomilavolte. Per i conferenzie-ri che diventano molto popolari, la vita puòcambiare radicalmente. "Quelli come mehanno tutto da guadagnarci", dice un gior-nalista che, da quando ha parlato alla Ted,si guadagna davivere tenendo conferenze.Grazie alla diffusione delle confe rcnze invideo, molti oratori, in particolare i profes-sori universitari, hanno acquisito una no-torietà che un tempo sarebbe stata possibi-le solo in una ristretta cerchia di specialisti.Fino a quando non è stato invitato aparlarea Davos a metà degli anni duemila, HansRoslingr un professore svedese esperto disanità internazionale, aveva condotto lesue'ricerche nel più totale anonimato. Poiè stato awicinato dagli organizzatori dellaTed. In un primo momento ha rifiutato I'in-vito: gli sembrava una cosa troppo frivolaper uno studioso serio come lui. Ma alla fi-ne si è lasciato conquistare dall'offerta di"entrare nel futuro" e nel zooíha accetta-to. La sua conferenza è stata un piccolomiracolo di divulgazione: dati inerti comei tassi di mortalità infantile hanno presovita dialogando con statistiche animate,grazie a un programma creato dal figlio diRosling. Quando la Ted gli ha chiesto ilpermesso di mettere la sua confererLzaon-line, Rosling ha nuovamente rifiutato, per-che sarebbe stato accompagnato da unapubblicita della Bmw. Ma poi si è lasciatoconvincere. Oggi il suo intervento è unodei più cliccati del sito, con piu di 3,8 milio-

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ni di visualizzazioni. Da allora, Rosling hasuperato la sua diffidenzaeha tenuto altresette conferenze. Durante la seconda si èsbottonato la camicia per mostrare unamaglietta con il disegno di un fulmine e hainghiottito una spada. Più di recente, hasostenuto che I'invenzione della lavatriceha cambiato la società. Nel complesso, isuoi interventi sono stati visti piu di ottomilioni di volte. Rosling ha calcolato che isuoi d.iscorsi hanno raccolto più "ore di at-tenzione" di tutta la sua vita lavorativa pre-cedente. Ha quasi abbandonato I'insegna-mento per lavorare a tempo pieno alla suafondazione non profit Gapminder. "LaTedha cambiato la miavita", dice. E non solo lasua: dopo aver visto la conferenza delzoo6,il cofondatore di Google Larry Pageha comprato il programma creato dal figliodi Rosling e poi ha assunto ilragazzo.

Ritorno alle oríginí '

Fino apoco tempo fa, tuttivolevano scrive-re un tomanzo. Ognuno ha un romanzo nelcassetto, si diceva. Oggi il sogno è cambia-to: ognuno ha una Ted nel cassetto. Ci sonopersone che caricano su YouTube i loromonologhi ripresi con una telecamera e lichiamano "la mia conferenza Ted". C'èperfino la metaconferenzaTed.: per un in-tervento alla TedActive del zoLo,lo stati-stico Sebastian Wernicke ha analizzatolecaratteristiche delle migliori e delle peg-giori conferenze Ted. Tra gli elementi co-muni alle piupopolari, ha spiegato, ci sonoI'uso di certe parole (come "caffè" e "frli-cità"), "fingere di essere intelligenti e direeccetera eccet eta" e avere i capelli lunghi.Wernicke ha creato un'applicazione, Te-dpad, in grado di generare automatica-

Lo scultore statunitense Reuben Margolin

mente confere nze "meravigliose oppureorrende".

Se il marchio Ted rischia di perdere lasua originalità, lo fa con il pieno consensodel proprietario. E se le confere nze onlinehanno scatenato una folla di imitatori, an-che il programma Tedx, che consente diorganizzare mini-Ted locali, si è rivelatoinaspettatamente popolare. Dal suo lancionel marzo zoo9 gli eventi sono stati piu ditremila. C'è stata una Tedx a Hunstville, inAlabama, una Tedx a Timis oara,in Roma-nia, una a Gujranwala, in Pakistan. Ce n'èuna, e spesso più di una, ogni giorno inqualche parte del mondo.

Per la sua ricerca sul modo in cui si dif-fondono le idee, fulianne Wurm ,l'organiz-zatrice del TedxEast di New York, ha par-tecipato a manifestazioni simili in Colom-bia, in Kenya e in diciassette altri paesi ed èarrivata alla conclusione che "questi even-ti emozionano le persone e le fanno sentireintellettualmente superiori. Quando sentiesporre una buona idea, hai I'impressionedi aver contribuito a farla nascere". Se que-sto spiega in parte perché le confe renzeesercitano tanto fascino sul pubblico, pergli oratori la questione è diversa. "Possonodiventare piccole celebrità a livello locale",dice Wurm. E possono sempre spe ratecheil loro intervento venga messo sul sito dellaTed.

Cosa succede quando le idee che vale lapena di diffondere si diradano? Cosa suc-cede quando il concetto stesso di innova-zione diventa superato I Richard Saul Wur-man, il creatore della Ted, pensa di avere larisposta a queste domande. Da quando havenduto la società a Chris Anderson, i lororapporti sono stati piuttosto tesi, con fasi

alterne di ostilità e riawicinamento. purriconoscendo ad Anderson il merito deisuoi successi ("Sono veramente stupito diquello che ha fatto"), nelle interviste Wur-man continua a mescolare complimenti("Penso che la Ted sia la più grande confe-Íenzadel ventesimo secolo") e accuse (di-ce che il formato di diciotto minuti è diven-tato "innaturale"). Anderson, comprensi-bilmente, si è sentito criticato. L'annoscorso Wurman, dopo aver ricevuto il bi-glietto e prenotato una stanza d'albergo,ha scoperto improwisamente di non esse-re più invitato. 'hmo la Ted. Mi è dispiaciu-to molto nonpoterci andare I'anno scorso",dice Wurman. "Non posso perdonarlo perquestott.

Wurman sta progettand.o quattro nuo-ve iniziative. Prophesy 2025, nel zoL3,saràsul futuro. Il Geeks e geezers summit, delzoL4, mescolerà giovani e meno giovani.Fedmed, nel 2ot 5, sarà sulla sanità globale.Ma quella che lo appassiona di piu in que-sto momento è la Www Conference, previ-sta per settembre del zoLz. Wurman im-magina la Www come "la prima grandeconfere nzadel ventune simo secolott.

Il titolo evoca molte parole inglesi checominciano per w, come wealth (ricchez-za),wa,r (guerra) ewater (acqua). Wurmanha già convocato più di cinquanta relatori,molti dei quali, è difficile non notarlo, sonoveterani della Ted: lo studioso di psicologiacognitiva Steven Pinker, la fondatricedell' Huffington Post Arianna Huffington,la regista ]ulie Taymor, I'illusionista DavidBlaine e il commentatore del NewYork Ti-mes David Brooks. Li accoppierà e metteràogni coppia in una delle 33 sale, dove dialo-gheranno in una sorta di "jam session in-tellettuale". Wurman è particolarmenteentusiasta di "una nuova modalità" a cuista lavorando, un'applicazione che per-metterà a chiunque di accedere ai conte-nuti della confere nzatramite iPhone,

Per essere una confere nzasul futuro, laWww sembra un ritorno allo spirito dellaTed di Wurman e un ripudio di quella diAndèrson. Wurman ha deciso di semplifi-care un formato che considera troppostrutturato. Probabilmente i relatori nonsapranno di cosaparleranno fino a quandoWurman non gli farà una domanda. Non cisarà nessun limite di tempo. "Converse-ranno sul palco fino a quando non mi anno-ierò". E non ci saranno bigtietti. Le unichepersone presenti saranno i relatori, con unospite ciascunor € qualche sponsor. "Nonfaccio venire nessuno", dice allegramenteWurman. "Questo è il mio ultimo 'vaffan-culot".. bt

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