la gazzetta di marcallo con casone - speciale aprile 2009

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Parola di Sindaco Periodico di informazione dell’Amministrazione Comunale Anno 11 - Speciale Aprile Questo è il mio ultimo intervento da Sindaco sulla Gazzetta di Mar- callo con Casone. Sono stati dieci anni molto impegnativi, ma anche ricchi di soddisfazione. Inizio dal fondo, con i ringraziamenti. Innan- zitutto ai consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, tut- ti indistintamente, per i preziosi consigli e il costante supporto pur nelle ovvie distinzioni di ruoli ed idee. Un pensiero particolare per chi ci ha lasciato, per sempre, e alle rispettive famiglie: ricordia- mo con affetto Pierangela Santi e Tullio Oldani. Quindi agli asses- sori con cui abbiamo condiviso la responsabilità dell’amministrazio- ne quotidiana e decisioni spesso difficili, ma sempre ponderate e condivise: oltre un migliaio di de- libere in questi dieci anni, tutte prese all’unanimità. Infine ai dipendenti comunali che hanno tradotto le decisioni e la linea politica in azioni concrete. Dieci anni impegnativi dicevamo, iniziati nel 1999 con il proget- to Tav che nella versione iniziale era disastroso: via Toti spianata, decine di case abbattute, il tre- no che passava a ridosso di quelle rimaste in piedi, via Varese inter- rotta, una cava grande tre volte l’attuale… Siamo riusciti, con co- stanza e determinazione (oltre 50 riunioni tra Milano e Roma in soli sei mesi) a rivedere tutto facen- do addirittura curvare il traccia- to della Tav e l’autostrada Milano – Torino. Insomma il battesimo del fuoco. Fuoco che ritorna con l’in- cendio della Tecnoimpianti stipa- ta di rifiuti, altra bella gatta da pelare tra bonifiche e processo penale nei confronti dei responsa- bili; faccenda conclusasi positi- vamente anche dal punto di vista economico per il Comune. Sempre nel 2000 inizia l’iter della Boffalora – Malpensa, la circonval- lazione che Marcallo aspettava da sempre, finalmente terminata con tanto di nuova denominazione del casello autostradale, oggi Marcallo – Mesero (non è stato semplice, ve lo assicuro!). Poi le opere pubbliche, davvero tante e complesse da seguire. Ne ricordiamo solo alcune: la casa di riposo RSA San Marco, la ten- sostruttura e la sala Cattaneo al parco, 20 chilometri di piste ci- clabili, la ristrutturazione della Villa Ghiotti nuova sede comunale e dell’ex palazzo municipale oggi centro socio – sanitario, l’asilo nido a Casone e piazza Bubry (Casone non aveva una piazza), la palestra delle elementari e l’ampliamento della scuola materna, San Marco, la pavimentazione delle vie centrali, le rotonde a ingresso paese e le aiuole con le rose che tanti ci in- vidiano e giustamente copiano… Non solo opere però, anche nuovi servizi: il nido, la casa di ri- poso, lo scuolabus, gli ambulatori specialistici, la sede unica per i medici di base, l’ambulanza. Ma più delle opere e dei nuovi ser- vizi siamo orgogliosi del senso di comunità che si è fortemente con- solidato. Con la collaborazione delle associazioni tutte vitali e propositive a Marcallo con Casone ogni settimana c’è un’occasione per stare insieme. Non solo nelle feste comandate o in occasione della fie- ra, che pur si è sviluppata in modo impressionante. Ricordo con piacere una serata or- ganizzata in via Varese poco prima della riapertura: tavolate con ci- bi, vino e bevande portati da ca- sa, ballo e partita di calcetto in strada. Festa e allegria a costo zero, basta stare insieme. Chiudo questi dieci anni, un tratto importante della mia vita, da 31 a 41 anni, con la serenità di chi ha cercato di fare il meglio per il paese in cui si ha la fortuna di abitare, anche sbagliando certo, ma sempre in buona fede. E con un pizzico di orgoglio che riassumo in queste parole che tempo fa mi dis- se un nostro concittadino: “Prima quando mi chiedevano di dov’ero di- cevo <Vicino a Magenta, Marcallo>. Adesso rispondo che sono di Marcal- lo con Casone”. Sono fiero di essere Sindaco di Marcallo con Casone, titolo che per me ha più valore di quello di Ono- revole e Senatore. SPECIALE GEMELLAGGIO NELLE PAGINE CENTRALI

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La Gazzetta di Marcallo con Casone - Speciale Aprile 2009

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Page 1: La Gazzetta di Marcallo con Casone - Speciale Aprile 2009

Parola di Sindaco

Periodico di informazione dell’Amministrazione Comunale Anno 11 - Speciale Aprile

Questo è il mio ultimo intervento da Sindaco sulla Gazzetta di Mar-callo con Casone. Sono stati dieci anni molto impegnativi, ma anche ricchi di soddisfazione. Inizio dal fondo, con i ringraziamenti. Innan-zitutto ai consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, tut-ti indistintamente, per i preziosi consigli e il costante supporto pur nelle ovvie distinzioni di ruoli ed idee. Un pensiero particolare per chi ci ha lasciato, per sempre, e alle rispettive famiglie: ricordia-mo con affetto Pierangela Santi e Tullio Oldani. Quindi agli asses-sori con cui abbiamo condiviso la responsabilità dell’amministrazio-ne quotidiana e decisioni spesso difficili, ma sempre ponderate e condivise: oltre un migliaio di de-libere in questi dieci anni, tutte prese all’unanimità.Infine ai dipendenti comunali che hanno tradotto le decisioni e la linea politica in azioni concrete.Dieci anni impegnativi dicevamo, iniziati nel 1999 con il proget-to Tav che nella versione iniziale era disastroso: via Toti spianata, decine di case abbattute, il tre-

no che passava a ridosso di quelle rimaste in piedi, via Varese inter-rotta, una cava grande tre volte l’attuale… Siamo riusciti, con co-stanza e determinazione (oltre 50 riunioni tra Milano e Roma in soli sei mesi) a rivedere tutto facen-do addirittura curvare il traccia-to della Tav e l’autostrada Milano – Torino. Insomma il battesimo del fuoco. Fuoco che ritorna con l’in-cendio della Tecnoimpianti stipa-ta di rifiuti, altra bella gatta da pelare tra bonifiche e processo penale nei confronti dei responsa-bili; faccenda conclusasi positi-vamente anche dal punto di vista economico per il Comune. Sempre nel 2000 inizia l’iter della Boffalora – Malpensa, la circonval-lazione che Marcallo aspettava da sempre, finalmente terminata con tanto di nuova denominazione del casello autostradale, oggi Marcallo – Mesero (non è stato semplice, ve lo assicuro!).Poi le opere pubbliche, davvero tante e complesse da seguire. Ne ricordiamo solo alcune: la casa di riposo RSA San Marco, la ten-sostruttura e la sala Cattaneo al parco, 20 chilometri di piste ci-clabili, la ristrutturazione della Villa Ghiotti nuova sede comunale e dell’ex palazzo municipale oggi centro socio – sanitario, l’asilo nido a Casone e piazza Bubry (Casone non aveva una piazza), la palestra delle elementari e l’ampliamento della scuola materna, San Marco, la pavimentazione delle vie centrali, le rotonde a ingresso paese e le

aiuole con le rose che tanti ci in-vidiano e giustamente copiano…Non solo opere però, anche nuovi servizi: il nido, la casa di ri-poso, lo scuolabus, gli ambulatori specialistici, la sede unica per i medici di base, l’ambulanza.Ma più delle opere e dei nuovi ser-vizi siamo orgogliosi del senso di comunità che si è fortemente con-solidato. Con la collaborazione delle associazioni tutte vitali e propositive a Marcallo con Casone ogni settimana c’è un’occasione per stare insieme. Non solo nelle feste comandate o in occasione della fie-ra, che pur si è sviluppata in modo impressionante.Ricordo con piacere una serata or-ganizzata in via Varese poco prima della riapertura: tavolate con ci-bi, vino e bevande portati da ca-sa, ballo e partita di calcetto in strada. Festa e allegria a costo zero, basta stare insieme.Chiudo questi dieci anni, un tratto importante della mia vita, da 31 a 41 anni, con la serenità di chi ha cercato di fare il meglio per il paese in cui si ha la fortuna di abitare, anche sbagliando certo, ma sempre in buona fede. E con un pizzico di orgoglio che riassumo in queste parole che tempo fa mi dis-se un nostro concittadino: “Prima quando mi chiedevano di dov’ero di-cevo <Vicino a Magenta, Marcallo>. Adesso rispondo che sono di Marcal-lo con Casone”.Sono fiero di essere Sindaco di Marcallo con Casone, titolo che per me ha più valore di quello di Ono-revole e Senatore.

SPECIALE GEMELLAGGIO NELLE PAGINE CENTRALI

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Il Gemellaggio di MARCALLO CON CASONE con MACROOM e BUBRY

Origini e motivazioni

Nel 2000, grazie alla lungimiranza e all'interesse di un sindaco e di una giunta particolarmente attenti alle esigenze della cittadinanza e al continuo evolversi della società e dei suoi valori, il Comune di Marcallo con Casone, un piccolo paese della provincia di Milano, ha intrapreso il suo cammino verso la costruzione dell'Europa dei Comuni e dei cittadini. Le motivazioni alla base di questa scelta sono state tante, dalla volontà di aprirsi verso un'Europa sempre più vicina alla decisione di fare qualcosa che potesse concretamente rinnovare il paese, allontanandolo da quello che sembra essere il destino dei Comuni che sorgono a breve distanza dalle grandi città: diventare dei grandi e informi quartieri-dormitorio che ospitano comunità di pendolari. Il gemellaggio di Marcallo con Casone va quindi visto anche in un'ottica di riqualificazione sociale, volta a migliorare progressivamente la qualità della vita attraverso il continuo impegno in un progetto che coinvolge attivamente tutta la cittadinanza. Alla decisione di intraprendere un gemellaggio è seguito l'importante percorso di scelta del Comune partner; a differenza di moltissimi gemellaggi tra Comuni europei, la selezione non è stata operata in collaborazione con l'AICCRE ma si è basata sulla valutazione di alcuni aspetti culturali che potevano essere considerati dei punti di forza da sviluppare per aumentare l'orgoglio cittadino e al contempo la coscienza europea della popolazione: le radici culturali e la presenza di stranieri. Secondo la scuola di pensiero che attribuisce origini celtiche alla comunità stanziata nella zona e sul territorio, la giunta ha deciso di orientarsi verso Comuni che vantassero le stesse origini celtiche, con l'idea che creare un collegamento tra paesi che condividono profonde radici culturali contribuisse a facilitare la creazione di rapporti trasversali superando la dimensione nazionalista; per la selezione del Comune partner si è dunque partiti da un criterio "per analogia" che sottolineasse le similarità tra le comunità collegate e che, muovendo dalla sfera puramente culturale si estendesse anche ad altri ambiti. La scelta è caduta sul Comune irlandese di Macroom, nella meridionale contea di Cork, perché sembrava soddisfare tutte le caratteristiche richieste: innanzitutto delle chiare radici celtiche manifestamente espresse e delle quali i cittadini vanno fieri; una dimensione demografica del tutto simile a quella dei circa seimila abitanti di Marcallo con Casone, anche nel rapporto bambini-anziani e ultimamente anche nella percentuale di immigrati; la vicinanza con una grande città, Milano per Marcallo e Cork per Macroom; la posizione geografica, in una zona ricca di attrattive turistiche naturali e dominata da un parco naturale sorto intorno a un fiume (il Ticino e il Lee). I due Comuni, peraltro, risultavano già virtualmente legati dal matrimonio tra una Signora marcallese e Signore di Macroom, il quale ha creato il contatto e ha contribuito al buon esito del gemellaggio. Valutate tutte queste caratteristiche è stato costituito un primo nucleo del Comitato per i Gemellaggi, allora composto solo dal cittadino di Macroom naturalizzato a Marcallo e dall'Assessore alla Cultura, che si è recato in visita a Macroom con alcuni rappresentanti dell'Amministrazione Comunale per conoscere direttamente i colleghi irlandesi e per visitare la cittadina. Di ritorno dall'Irlanda gli amministratori erano talmente entusiasti della calorosa accoglienza ricevuta e delle stupefacenti somiglianze tra i due Comuni da decidere immediatamente di ricambiare l'ospitalità e invitare una piccola delegazione irlandese per permettere loro di conoscere Marcallo e decidere se concretizzare il gemellaggio. In occasione della visita degli amministratori di Macroom il Comitato per i gemellaggi di

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San Marco non è mai stato il patrono ufficiale, ma da sempre esercita, nella terra piatta di Marcallo con Casone il fascino implicito che attrae e accomu-na i nomi di una stessa radice. Forse per questo, San Marco a Marcallo, è sempre esistito e celebrato con un to-no primario. Alla tradizione tramandata nei seco-li, gli amministratori dell’era moderna hanno voluto consegnare ai cittadini anche una Fiera. La rassegna, si affac-ciò timidamente alla ribalta del paese nel 1986 con qualche bancarella. Da allora, passando da un modello gene-ralista a fiera legata a tematiche territo-

Con la 24ª Fiera di San Marco, ogni anno l’appuntamento di primavera si rinnovaIn primo piano: risparmio energetico, scuola, giovani e la cultura delle nostre radici

Direttore ResponsabileMassimo Garavaglia

Redazione e coordinamento Luigi Cereda

Comitato di RedazioneRoberto Valenti, Massimo Olivares,

Marina RomaSegreteria di Redazione

Tel. 029796138Numero Verde 800 04 64 98

Sito Internetwww.marcallo.it

Realizzazione grafica e stampa Grafiche Prima

Via Pacinotti, 42/C - Magenta (MI)Tel. 0297285241

Registrazione Tribunale di MilanoN° 740 - 20/12/1999

Anno XI, Speciale AprileChiuso il 17/04/2009

in scena storia, folclore e musica. Nel verde smeraldo del Parco Ghiotti, per il susseguirsi di avvenimenti, saranno vietati i momenti di noia. E quando la sera avrà i colori della pece, dal fondo di via Manzoni spunteranno getti d’ac-qua di fontane illuminate per proporre musiche rilassanti della buona notte. Per il divertimento di piccoli e grandi un trenino a due carrozze percorrerà le vie del paese, da Marcallo a Casone e viceversa.La macchina si metterà in moto al can-to del gallo del 25 aprile, i bancarellisti sono sempre mattinieri. Loro con ogni genere merceologico saranno presen-ti tra le vie del centro, mentre artigiani e hobbisti occuperanno piazza Ma-croom. Il cortile del Palazzo Comunale, punto fondamentale della Fiera, aprirà

i battenti di primo mattino. Dedicato al futuro, l’enorme padiglione dove al-bergheranno “Agenda 21” e Comune, sarà anche luogo di riconoscimenti. Premi ai ragazzi delle scuole per i Con-corsi “Poetica…mente” e “Una scuola per l’Ambiente”, pergamena e destina-zione di un albero ai 58 nati nel 2008, recita finale dei ragazzi del CCR. Infi-ne, ai più piccoli la manualità del La-boragioco. Lo spazio libero del Parco Ghiotti im-pone, da 21 anni l’Esposizione Canina a cura dei “Cacciatori”, le evoluzioni aeree e di MTB promosse dalla novel-

la Associazione Top Mountain, e l’esi-bizione di aeromodelli elettrici radio-comandati del locale gruppo di Aero-modellismo. Poco più in là, nel campo da tennis coperto, gli stand di Associa-zioni locali e commercianti, andranno a braccetto con la mostra di pittura: “ La cultura dell’acqua in Lombardia”. A metà pomeriggio le premiazioni. La Fiera di S Marco, richiama sempre una pletora di gente dall’intero circon-dario. C’è da scommettere che anche questa volta sarà una presentazione da stadio esaurito. L’Assessore Ermanno Fusè, da tempo con un occhio al meteo e l’altro all’or-ganizzazione: “Adesso, dopo tanto la-voro, per completare l’opera, occorre una giornata da cartolina”.

Nelle foto: alcuni momenti delle iniziative di San Marco 2008

riali, storiche ed ambientaliste, è stato un crescendo senza limiti. Nel 2006 la Regione Lombardia, con un provvedi-mento datato giugno, conferì alla San Marco, il prestigioso riconoscimento di Fiera Regionale, inserendola tra le più importanti del territorio. Con la presenza dei paesi gemellati di Macroom e Bubry, la 24ª edizione ol-tre a far brillare di luce propria il pae-se, compattando i marcalcasonesi in un grande momento di aggregazione, poserà l’accento sullo sviluppo eco-sostenibile del territorio, sul mondo della scuola e sulle nostre tradizioni culturale. Il Festival dell’Insubria, ini-ziativa collaterale di 3 giorni, metterà

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Con il Festival Celtico dell’Insubria del Ticino, al Parco Ghiotti per 3 giorni si ritornerà indietro nel tempo. Dal 24 al 27 aprile, intrecciata con la Fiera di San Marco, sarà di scena la storia dei nostri antenati raccontata attraverso sfi late in costume, musica, accampamenti e si-mulazione di combattimenti. Si imparti-ranno insegnamenti di balli, visite guida-te ai campi storici e stage per la durata dell’intera manifestazione.La full immersion nel mondo celtico ini-zia all’imbrunire di venerdì e termina al-la stessa ora di domenica al motto di: “ Semm chi a ringrazià i nòster vegg de cà… Semm chi a mostrà onor e coragg per i nòster fi oeu..”Un programma sostanzioso voluto ed organizzato da Terra Insubre con il pa-trocinio della Presidenza del Consiglio Regionale della Lombardia, il Comune di Marcallo con Casone, il Comune e l’Azienda Turistica di Campione d’Ita-lia, il Parco del Ticino e il Consorzio dei Comuni dei Navigli. Terra Insubre, l’As-sociazione Culturale nata all’inizio degli anni 90, per tenere viva la fi amma del-le nostre tradizioni e salvaguardare la cultura dei nostri tempi, nel mezzo della primavera, propone per il 7° anno con-secutivo cultura e divertimento con una ricostruzione storica che mostra uno spaccato di vita di tutti i giorni dei Celti Insubri. La serie di concerti richiamerà otto grup-pi musicali. Tra i tanti complessi stranieri, dai nomi quasi impronunciabili, venerdì 24 in seconda serata, spicca il gruppo di casa nostra: i “Gamba de Legn” che con

le loro musiche “folk lombardo” terran-no vivo il rapporto con il territorio. E poi, suonatori di popolarità internazionale: gli irlandesi Aghinagh Comhaltas e bre-toni Bagar Ar re Gho dei paesi gemelli di Macroom e Bubry, Cap Breton Pipe Band, Lou Tapage con musica occitana, gli FBA di stile insubre, Raffaele Nobile Ensemble e infi ne il Festival della Can-zone Lombarda 2009. Nell’ambito delle danze, i Gens D’Ys da-ranno un saggio di ballo irlandese. All’entrata del Parco, gli stand dei mer-catini celtici faranno da corollario, in sintonia con la sfi lata di abiti della civiltà insubre. A mezzanotte di sabato nella radura del Parco, i Druidi Futhark accen-deranno i Fuochi Sacri di Beltane. Il rito irlandese, di un’antica festa gaelica che si celebra ai primi di maggio, propone l’attraverseranno dei tanti falò, per un at-to di purifi cazione e di buon augurio. Nella zona ovest, un momento di storia vivente sarà esaltato da un grande ac-campamento, dove uomini e donne ad-dobbati con antiche vesti riproporranno primitivi mestieri.Infi ne, preceduta dalla sfi lata per le vie del paese, la rievocazione storica real-mente successa della Battaglia del Tici-no, regalerà il sapore delle scontri a cor-po a corpo dell’antichità. Accampati in due settori ben distinti, Romani e Insubri si daranno battaglia. Una simulazione, con provocazioni, urla, accerchiamenti e tanta scenografi a. Scontato l’esito fi na-le. Il sipario scenderà la sera di lunedì 27 aprile, con l’arrivederci alla prossima primavera.

La storia dei nostri antenati nella rassegna del 7° Festival Celtico dell’Isubria del Ticino

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assistere nelle proprie abitazione 22 cittadini. L’iter ha sempre una sola matrice. La richiesta di Assistenza Domiciliare par-te dal paziente o dalla famiglia verso l’Assistente Sociale del Comune. Da qui nasce una visita domiciliare di ve-rifica per costatare l’effettiva necessità di bisogno. Sulla base dell’accertamento e della documentazione dell’imponibile ISEE (misuratore della condizione econo-mica della famiglia) si attiva il servizio, là dove le condizioni lo impongono. Esistono delle tabelle con relative ta-riffe e per ogni caso si stabilisce il co-sto orario d’intervento. A questo punto scatta il meccanismo di assistenza. La cooperativa appaltata dal Comune di-spone infermiere professionale per le cure mediche e per il lavoro di pulizia di casa, del personale qualificato. Una risposta, all’alternativa di una degen-za in una struttura. Ben pochi comuni dispongono di questo servizio d’eccel-lenza, che fornisce al paziente sollievo, e un grande aiuto alla famiglia. Per il Comune un costo di 70 mila €. “Dispendioso, ma un servizio utile. L’anziano non viene allontanato dalla sua casa, ma mantiene la possibilità di vivere al suo domicilio ricevendo la dovuta assistenza.– Dice l’Assessore di riferimento Roberto Valenti.- È un tipo di aiuto in base all’effettiva ne-cessità dell’anziano da assistere. Per Assistenza Domiciliare si intende cura dell’igiene personale, ma altresì lavori di igiene ambientale, quindi anche la

pulizia della casa. In alcuni casi vuol dire anche monitorare lo stato famiglia-re e psicologico del paziente anziano. Cioè offrire un sostegno quasi di com-pagnia che faccia riferimento alle pro-prie necessità. Siamo soddisfatti del successo che riscontra e del grande aiuto dato alle famiglie”.I casi adesso, sono in continuo aumen-to. Sempre più sovente si incontrano famiglie con la presenza di un anzia-no che non vuole lasciare l’abitazione e con scarse possibilità economiche. Però con l’assoluta necessità di assi-stenza. “Una questione non facile da risolvere. Esistono anche situazioni, dove la ne-cessità dell’anziano esige un’assisten-za continua di 24 ore al giorno. Allora o si sceglie di assumere una badante oppure un ricovero in struttura, consi-derando che gli anziani ospiti alla San Marco ricevono un contributo di 150 € al mese per un totale di 19.000 €”.

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Gli italiani sono tra i più longevi al mon-do e questo non è un mistero. Ma, le statistiche dicono anche che 2 anziani su 10, oltre i 65 anni, non sono auto-sufficienti.Allora che fare per fronteggiare l’inco-gnita del sostegno alle generazioni che invecchiano? Le strade da intrapren-dere possono essere più di una. Tra le varie, la più comune mira verso le strutture assistenziali, un’altra guarda in direzione all’Assistenza Domiciliare.A Marcallo con Casone la Casa di Ri-poso esiste dal 2004. Ma, da circa 3 anni è entrata nel mondo degli anzia-ni, malati e disabili un nuovo servizio: l’Assistenza Domiciliare.Precorrendo i tempi, voluta capar-biamente dall’Amministrazione, l’As-sistenza Domiciliare è uno dei tanti successi dell’Assessorato ai Servizi Sociali e alla Persona. Si iniziò con un paio di casi, poi in un crescendo vertiginoso si è giunti ad

Assistenza Domiciliare, un atout per anziani, malati e disabili

Domenica 10 maggio presso la sede CAV

inaugurazione Sportello Famiglia.

Tutti i cittadini sono invitati alla presentazione

di tematiche relative alla famiglia

con rinfresco finale.

Roberto Valenti

Assessore alla Sanità

e Servizi Sociali

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Nel 2000, grazie alla lungimiranza e all’interesse di un sindaco e di una giunta particolarmente attenti alle esi-genze della cittadinanza e al continuo evolversi della società e dei suoi valori, il Comune di Marcallo con Casone, un piccolo paese della provincia di Mila-no, ha intrapreso il suo cammino verso la costruzione dell’Europa dei Comuni e dei cittadini.Le motivazioni alla base di questa scelta sono state tante, dalla volontà di aprirsi verso un’Europa sempre più vicina alla decisione di fare qualcosa che potesse concretamente rinnovare il paese, allontanandolo da quello che sembra essere il destino dei Comuni che sorgono a breve distanza dalle grandi città: diventare dei grandi e in-formi quartieri-dormitorio che ospitano comunità di pendolari. Il gemellaggio di Marcallo con Casone va quindi visto anche in un’ottica di riqualificazione sociale, volta a migliorare progressiva-mente la qualità della vita attraverso il continuo impegno in un progetto che coinvolge attivamente tutta la cittadi-nanza.Alla decisione di intraprendere un ge-mellaggio è seguito l’importante per-corso di scelta del Comune partner; a differenza di moltissimi gemellaggi tra Comuni europei, la selezione non è stata operata in collaborazione con l’AICCRE ma si è basata sulla valu-tazione di alcuni aspetti culturali che potevano essere considerati dei punti di forza da sviluppare per aumentare l’orgoglio cittadino e al contempo la coscienza europea della popolazione: le radici culturali e la presenza di stra-nieri.Secondo la scuola di pensiero che at-tribuisce origini celtiche alla comunità stanziata nella zona e sul territorio, la giunta ha deciso di orientarsi verso Comuni che vantassero le stesse ori-gini celtiche, con l’idea che creare un collegamento tra paesi che condivido-no profonde radici culturali contribuis-se a facilitare la creazione di rapporti trasversali superando la dimensione nazionalista; per la selezione del Co-mune partner si è dunque partiti da un criterio “per analogia” che sottolineas-se le similarità tra le comunità collega-te e che, muovendo dalla sfera pura-

Storia del Gemellaggio di Marcallo con Casone, Macroom e Bubry

SPECIALE GEMELLAGGIO

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Il Gemellaggio di MARCALLO CON CASONE con MACROOM e BUBRY

Origini e motivazioni

Nel 2000, grazie alla lungimiranza e all'interesse di un sindaco e di una giunta particolarmente attenti alle esigenze della cittadinanza e al continuo evolversi della società e dei suoi valori, il Comune di Marcallo con Casone, un piccolo paese della provincia di Milano, ha intrapreso il suo cammino verso la costruzione dell'Europa dei Comuni e dei cittadini. Le motivazioni alla base di questa scelta sono state tante, dalla volontà di aprirsi verso un'Europa sempre più vicina alla decisione di fare qualcosa che potesse concretamente rinnovare il paese, allontanandolo da quello che sembra essere il destino dei Comuni che sorgono a breve distanza dalle grandi città: diventare dei grandi e informi quartieri-dormitorio che ospitano comunità di pendolari. Il gemellaggio di Marcallo con Casone va quindi visto anche in un'ottica di riqualificazione sociale, volta a migliorare progressivamente la qualità della vita attraverso il continuo impegno in un progetto che coinvolge attivamente tutta la cittadinanza. Alla decisione di intraprendere un gemellaggio è seguito l'importante percorso di scelta del Comune partner; a differenza di moltissimi gemellaggi tra Comuni europei, la selezione non è stata operata in collaborazione con l'AICCRE ma si è basata sulla valutazione di alcuni aspetti culturali che potevano essere considerati dei punti di forza da sviluppare per aumentare l'orgoglio cittadino e al contempo la coscienza europea della popolazione: le radici culturali e la presenza di stranieri. Secondo la scuola di pensiero che attribuisce origini celtiche alla comunità stanziata nella zona e sul territorio, la giunta ha deciso di orientarsi verso Comuni che vantassero le stesse origini celtiche, con l'idea che creare un collegamento tra paesi che condividono profonde radici culturali contribuisse a facilitare la creazione di rapporti trasversali superando la dimensione nazionalista; per la selezione del Comune partner si è dunque partiti da un criterio "per analogia" che sottolineasse le similarità tra le comunità collegate e che, muovendo dalla sfera puramente culturale si estendesse anche ad altri ambiti. La scelta è caduta sul Comune irlandese di Macroom, nella meridionale contea di Cork, perché sembrava soddisfare tutte le caratteristiche richieste: innanzitutto delle chiare radici celtiche manifestamente espresse e delle quali i cittadini vanno fieri; una dimensione demografica del tutto simile a quella dei circa seimila abitanti di Marcallo con Casone, anche nel rapporto bambini-anziani e ultimamente anche nella percentuale di immigrati; la vicinanza con una grande città, Milano per Marcallo e Cork per Macroom; la posizione geografica, in una zona ricca di attrattive turistiche naturali e dominata da un parco naturale sorto intorno a un fiume (il Ticino e il Lee). I due Comuni, peraltro, risultavano già virtualmente legati dal matrimonio tra una Signora marcallese e Signore di Macroom, il quale ha creato il contatto e ha contribuito al buon esito del gemellaggio. Valutate tutte queste caratteristiche è stato costituito un primo nucleo del Comitato per i Gemellaggi, allora composto solo dal cittadino di Macroom naturalizzato a Marcallo e dall'Assessore alla Cultura, che si è recato in visita a Macroom con alcuni rappresentanti dell'Amministrazione Comunale per conoscere direttamente i colleghi irlandesi e per visitare la cittadina. Di ritorno dall'Irlanda gli amministratori erano talmente entusiasti della calorosa accoglienza ricevuta e delle stupefacenti somiglianze tra i due Comuni da decidere immediatamente di ricambiare l'ospitalità e invitare una piccola delegazione irlandese per permettere loro di conoscere Marcallo e decidere se concretizzare il gemellaggio. In occasione della visita degli amministratori di Macroom il Comitato per i gemellaggi di

mente culturale si estendesse anche ad altri ambiti. La scelta è caduta sul Comune irlan-dese di Macroom, nella meridionale contea di Cork, perché sembrava sod-disfare tutte le caratteristiche richieste: innanzitutto delle chiare radici celtiche manifestamente espresse e delle quali i cittadini vanno fieri; una dimensione demografica del tutto simile a quella dei circa seimila abitanti di Marcallo con Casone, anche nel rapporto bam-bini-anziani e ultimamente anche nella percentuale di immigrati; la vicinanza con una grande città, Milano per Mar-callo e Cork per Macroom; la posizione geografica, in una zona ricca di attratti-ve turistiche naturali e dominata da un parco naturale sorto intorno a un fiume (il Ticino e il Lee). I due Comuni, peral-tro, risultavano già virtualmente legati dal matrimonio tra una Signora mar-callese e Signore di Macroom, il quale ha creato il contatto e ha contribuito al buon esito del gemellaggio. Valutate tutte queste caratteristiche è stato co-stituito un primo nucleo del Comitato per i Gemellaggi, allora composto solo dal cittadino di Macroom naturalizzato

a Marcallo e dall’Assessore alla Cultu-ra, che si è recato in visita a Macroom con alcuni rappresentanti dell’Ammi-nistrazione Comunale per conoscere direttamente i colleghi irlandesi e per visitare la cittadina. Di ritorno dall’Irlan-da gli amministratori erano talmente entusiasti della calorosa accoglienza ricevuta e delle stupefacenti somiglian-ze tra i due Comuni da decidere imme-diatamente di ricambiare l’ospitalità e invitare una piccola delegazione irlan-dese per permettere loro di conoscere Marcallo e decidere se concretizzare il gemellaggio.In occasione della visita degli ammi-nistratori di Macroom il Comitato per i gemellaggi di Marcallo, seppur rima-nendo ancora un embrione di quello che poi sarebbe diventato successiva-mente, si è arricchito di membri: con atto n° 158 del 12 luglio 2001 la Giunta Comunale ha deliberato la costituzio-ne di un gruppo provvisorio di lavoro per la realizzazione del gemellaggio, in attesa della costituzione della Con-sulta da parte del Consiglio Comunale.

segue a pagina 6

Il castello di Macroom

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Il gruppo di lavoro, composto da rap-presentanti delle associazioni cultura-li, sportive e ricreative, da insegnanti del comprensorio scolastico locale e da giovani con sufficiente conoscen-za della lingua inglese e tanta buona volontà, si è riunito per la prima volta il 3 settembre 2001 alla presenza del Sindaco che ha presentato i membri del gruppo di lavoro e ci ha incaricati di organizzare la visita della delegazione irlandese.Giunti a Marcallo con Casone, il Mayor (Sindaco) di Macroom, parte del Town Council (Consiglio comunale) e qual-che componente della Twinning Asso-ciation ( Associazione dei gemellaggi) sono stati accolti calorosamente dalla cittadinanza e dai membri del Comita-to per i gemellaggi; dopo una visita al paese, alle strutture scolastiche e alle sedi delle associazioni, gli ospiti si so-no intrattenuti con gli amministratori e i componenti del Comitato per delineare i successivi appuntamenti in vista della firma del patto di gemellaggio. Il 27 novembre 2001, immediatamen-te dopo la visita della delegazione ir-landese, il Consiglio Comunale con la delibera n° 72 definisce gli indirizzi e le norme per la realizzazione e il fun-zionamento del Comitato per i Gemel-laggi.Una volta composto il Comitato per i

Gemellaggi si è iniziata l’attività orga-nizzativa che ha visto in particolare il coinvolgimento nel contesto associa-tivo comunale dell’ Associazione della Banda “S. Marco” , della Scuola media e dell’Associazione Culturale “Terra In-subre”. Come da procedimento standard già analizzato in precedenza, alle visi-te conoscitive sono seguiti i viaggi in occasione della firma del patto di ge-mellaggio: nel marzo 2002 un nutrito gruppo di 150 marcallesi si è recato a Macroom per assistere alla cerimonia della firma tra i due sindaci. Il viaggio è stato organizzato in concomitanza con la festa nazionale irlandese, il giorno di S. Patrizio, per permettere agli ospiti di gustare al meglio la gioiosa accoglien-za irlandese immergendosi nei festeg-giamenti e entrando subito a contatto con un modo di esprimere il proprio orgoglio nazionale a noi del tutto sco-nosciuto: bandiere irlandesi sparse in ogni angolo della città hanno accolto il contingente marcallese, che ha potuto approfittare anche dei numerosi mo-menti di svago e di aggregazione for-niti dalla festività nazionale per entrare in contatto con i gemelli irlandesi. Gli ospiti marcallesi sono anche stati ac-compagnati alla scoperta di Macroom e dei numerosi angoli caratteristici dello splendido paesaggio irlandese; duran-

SPECIALE GEMELLAGGIO da pagina 5

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Il Gemellaggio di MARCALLO CON CASONE con MACROOM e BUBRY

Origini e motivazioni

Nel 2000, grazie alla lungimiranza e all'interesse di un sindaco e di una giunta particolarmente attenti alle esigenze della cittadinanza e al continuo evolversi della società e dei suoi valori, il Comune di Marcallo con Casone, un piccolo paese della provincia di Milano, ha intrapreso il suo cammino verso la costruzione dell'Europa dei Comuni e dei cittadini. Le motivazioni alla base di questa scelta sono state tante, dalla volontà di aprirsi verso un'Europa sempre più vicina alla decisione di fare qualcosa che potesse concretamente rinnovare il paese, allontanandolo da quello che sembra essere il destino dei Comuni che sorgono a breve distanza dalle grandi città: diventare dei grandi e informi quartieri-dormitorio che ospitano comunità di pendolari. Il gemellaggio di Marcallo con Casone va quindi visto anche in un'ottica di riqualificazione sociale, volta a migliorare progressivamente la qualità della vita attraverso il continuo impegno in un progetto che coinvolge attivamente tutta la cittadinanza. Alla decisione di intraprendere un gemellaggio è seguito l'importante percorso di scelta del Comune partner; a differenza di moltissimi gemellaggi tra Comuni europei, la selezione non è stata operata in collaborazione con l'AICCRE ma si è basata sulla valutazione di alcuni aspetti culturali che potevano essere considerati dei punti di forza da sviluppare per aumentare l'orgoglio cittadino e al contempo la coscienza europea della popolazione: le radici culturali e la presenza di stranieri. Secondo la scuola di pensiero che attribuisce origini celtiche alla comunità stanziata nella zona e sul territorio, la giunta ha deciso di orientarsi verso Comuni che vantassero le stesse origini celtiche, con l'idea che creare un collegamento tra paesi che condividono profonde radici culturali contribuisse a facilitare la creazione di rapporti trasversali superando la dimensione nazionalista; per la selezione del Comune partner si è dunque partiti da un criterio "per analogia" che sottolineasse le similarità tra le comunità collegate e che, muovendo dalla sfera puramente culturale si estendesse anche ad altri ambiti. La scelta è caduta sul Comune irlandese di Macroom, nella meridionale contea di Cork, perché sembrava soddisfare tutte le caratteristiche richieste: innanzitutto delle chiare radici celtiche manifestamente espresse e delle quali i cittadini vanno fieri; una dimensione demografica del tutto simile a quella dei circa seimila abitanti di Marcallo con Casone, anche nel rapporto bambini-anziani e ultimamente anche nella percentuale di immigrati; la vicinanza con una grande città, Milano per Marcallo e Cork per Macroom; la posizione geografica, in una zona ricca di attrattive turistiche naturali e dominata da un parco naturale sorto intorno a un fiume (il Ticino e il Lee). I due Comuni, peraltro, risultavano già virtualmente legati dal matrimonio tra una Signora marcallese e Signore di Macroom, il quale ha creato il contatto e ha contribuito al buon esito del gemellaggio. Valutate tutte queste caratteristiche è stato costituito un primo nucleo del Comitato per i Gemellaggi, allora composto solo dal cittadino di Macroom naturalizzato a Marcallo e dall'Assessore alla Cultura, che si è recato in visita a Macroom con alcuni rappresentanti dell'Amministrazione Comunale per conoscere direttamente i colleghi irlandesi e per visitare la cittadina. Di ritorno dall'Irlanda gli amministratori erano talmente entusiasti della calorosa accoglienza ricevuta e delle stupefacenti somiglianze tra i due Comuni da decidere immediatamente di ricambiare l'ospitalità e invitare una piccola delegazione irlandese per permettere loro di conoscere Marcallo e decidere se concretizzare il gemellaggio. In occasione della visita degli amministratori di Macroom il Comitato per i gemellaggi di

24 maggio 2003: la firma del gemellaggio con la cittadina di Bubry

te il soggiorno è stata anche prevista una giornata intera da trascorrere in compagnia delle famiglie ospitanti, per meglio integrarsi con la cultura e con lo stile di vita quotidiano: molti sono sta-ti portati in visita in luoghi circostanti, mentre altrettanti hanno approfittato del tempo libero per riposarsi un po’ scambiando quattro chiacchiere con i cortesissimi padroni di casa. Il momento più emozionante dell’inte-ro viaggio, però, è stato senza dubbio quello della cerimonia; il sindaco di Macroom, vestito con il curioso abito verde tradizionale che ha destato in-teresse in tutti i presenti, e il sindaco di Marcallo con Casone, alla presenza dei rappresentanti di entrambi i Comita-ti per i gemellaggi, del console italiano in Irlanda e di due eurodeputati hanno pronunciato le parole del Patto di Ami-cizia, redatto nelle quattro lingue che rappresentano i Comuni uniti dalla loro firma: inglese e gaelico per la versione irlandese e italiano e lombardo-occi-dentale per la versione italiana quasi a sottolineare ancora una volta, attraver-so le analogie esistenti tra le due lingue tradizionali, i profondi legami culturali che uniscono le due comunità. In un auditorium gremito di cittadini, la firma del Patto è stata preceduta dai discorsi dei sindaci e delle autorità intervenute, debitamente tradotte in inglese e in ita-liano affinché tutti i presenti potessero comprendere pienamente il significato dell’atto che i rappresentanti delle co-munità si apprestavano a compiere. Tra gli interventi è da ricordare anche quello del sindaco del Comune bre-tone di Bubry, cittadina già gemellata con Macroom che in seguito avrebbe stretto lo stesso rapporto anche con Marcallo con Casone, dando vita a uno dei cosiddetti gemellaggi stellari.La cerimonia della firma del Patto è stata seguita da un atto a carattere for-

Il comitato per i gemellaggi

Storia del Gemellaggio di Marcallo con Casone, Macroom e Bubry

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temente simbolico: la piantumazione nel parco antistante il Municipio di una piccola quercia in ricordo e in onore dell’importante momento appena ce-lebrato.Naturalmente, come più volte sottolinea-to, il gemellaggio si nutre di continuità e di reciprocità quindi alla prima cerimo-nia svoltasi a Macroom ne seguì un’al-tra per la controfirma del Giuramento di fedeltà a Marcallo con Casone; nel set-tembre 2002 un folto gruppo di gemelli irlandesi e di amici bretoni si sono recati in visita nel nostro paese per assiste-re alla cerimonia, altrettanto solenne e seguita, che si è svolta nel cortile del Municipio alla presenza dei Sindaci, dei rappresentanti dei Comitati, di un euro-deputato e dell’allora Ministro di Grazia e Giustizia. Alla cerimonia hanno preso parte anche il Corpo musicale marcal-lese e numerosi musicisti tradizionali giunti da Macroom e da Bubry per ren-dere ancora più gioiosa la celebrazione dell’evento al quale è seguita l’inaugu-razione di una piazza cittadina intitolata al Comune irlandese. Nel mese di maggio 2003, un gruppo di cittadini di Marcallo si è recato nella splendida Bretagna, altra terra ricca di cultura e di eredità celtica, per perfezio-nare il gemellaggio anche con il Comu-ne di Bubry, già legato a Macroom dal 1980. In occasione delle celebrazioni per la festa patronale di St. Yves, tra musiche e danze tradizionali, i Sindaci hanno firmato la prima copia del Patto di Amicizia, anche questa volta redatto

SPECIALE GEMELLAGGIO

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Il Gemellaggio di MARCALLO CON CASONE con MACROOM e BUBRY

Origini e motivazioni

Nel 2000, grazie alla lungimiranza e all'interesse di un sindaco e di una giunta particolarmente attenti alle esigenze della cittadinanza e al continuo evolversi della società e dei suoi valori, il Comune di Marcallo con Casone, un piccolo paese della provincia di Milano, ha intrapreso il suo cammino verso la costruzione dell'Europa dei Comuni e dei cittadini. Le motivazioni alla base di questa scelta sono state tante, dalla volontà di aprirsi verso un'Europa sempre più vicina alla decisione di fare qualcosa che potesse concretamente rinnovare il paese, allontanandolo da quello che sembra essere il destino dei Comuni che sorgono a breve distanza dalle grandi città: diventare dei grandi e informi quartieri-dormitorio che ospitano comunità di pendolari. Il gemellaggio di Marcallo con Casone va quindi visto anche in un'ottica di riqualificazione sociale, volta a migliorare progressivamente la qualità della vita attraverso il continuo impegno in un progetto che coinvolge attivamente tutta la cittadinanza. Alla decisione di intraprendere un gemellaggio è seguito l'importante percorso di scelta del Comune partner; a differenza di moltissimi gemellaggi tra Comuni europei, la selezione non è stata operata in collaborazione con l'AICCRE ma si è basata sulla valutazione di alcuni aspetti culturali che potevano essere considerati dei punti di forza da sviluppare per aumentare l'orgoglio cittadino e al contempo la coscienza europea della popolazione: le radici culturali e la presenza di stranieri. Secondo la scuola di pensiero che attribuisce origini celtiche alla comunità stanziata nella zona e sul territorio, la giunta ha deciso di orientarsi verso Comuni che vantassero le stesse origini celtiche, con l'idea che creare un collegamento tra paesi che condividono profonde radici culturali contribuisse a facilitare la creazione di rapporti trasversali superando la dimensione nazionalista; per la selezione del Comune partner si è dunque partiti da un criterio "per analogia" che sottolineasse le similarità tra le comunità collegate e che, muovendo dalla sfera puramente culturale si estendesse anche ad altri ambiti. La scelta è caduta sul Comune irlandese di Macroom, nella meridionale contea di Cork, perché sembrava soddisfare tutte le caratteristiche richieste: innanzitutto delle chiare radici celtiche manifestamente espresse e delle quali i cittadini vanno fieri; una dimensione demografica del tutto simile a quella dei circa seimila abitanti di Marcallo con Casone, anche nel rapporto bambini-anziani e ultimamente anche nella percentuale di immigrati; la vicinanza con una grande città, Milano per Marcallo e Cork per Macroom; la posizione geografica, in una zona ricca di attrattive turistiche naturali e dominata da un parco naturale sorto intorno a un fiume (il Ticino e il Lee). I due Comuni, peraltro, risultavano già virtualmente legati dal matrimonio tra una Signora marcallese e Signore di Macroom, il quale ha creato il contatto e ha contribuito al buon esito del gemellaggio. Valutate tutte queste caratteristiche è stato costituito un primo nucleo del Comitato per i Gemellaggi, allora composto solo dal cittadino di Macroom naturalizzato a Marcallo e dall'Assessore alla Cultura, che si è recato in visita a Macroom con alcuni rappresentanti dell'Amministrazione Comunale per conoscere direttamente i colleghi irlandesi e per visitare la cittadina. Di ritorno dall'Irlanda gli amministratori erano talmente entusiasti della calorosa accoglienza ricevuta e delle stupefacenti somiglianze tra i due Comuni da decidere immediatamente di ricambiare l'ospitalità e invitare una piccola delegazione irlandese per permettere loro di conoscere Marcallo e decidere se concretizzare il gemellaggio. In occasione della visita degli amministratori di Macroom il Comitato per i gemellaggi di

aprile 2004: la firma del patto d’amicizia

La cattedrale di Bubry

nelle quattro lingue delle comunità coin-volte: italiano e lombardo-occidentale per Marcallo e francese e bretone per Bubry. L’ospitalità delle famiglie bretoni è stata poi ricambiata in occasione della con-trofirma del Patto a Marcallo, avvenuta nell’aprile del 2004: in occasione della

festa patronale di San Marco il Sindaco marcallese e quello bubrinate, con la partecipazione del Sindaco di Macroom in veste di testimone, hanno conferma-to la volontà della cittadinanza da loro rappresentata di unirsi in un tri-gemel-laggio siglando l’ultima parte del Giura-mento in un’altra piazza rinnovata per l’occasione e ora conosciuta con il no-me di Piazza Bubry situata a Casone.Questi eventi felici, hanno segnato l’ini-zio di un rapporto costante e ricco di entusiasmo che ha dato il via a varie iniziative e progetti:► incontri annuali a Marcallo con Caso-ne per la ricorrenza di S.Marco e l’Insu-briafestival nel periodo del 25 Aprile, a Macroom in occasione della ricorrenza di S. Patrizio a marzo e a Bubry per la ricorrenza di St. Yves a settembre; ►il coinvolgimento della Scuola Media di Marcallo con Casone “E. De Amicis” che a sua volta ogni anno realizza uno scambio culturale con il “De La Salle College” di Macroom;►scuole estive per l’apprendimento della lingua inglese a Macroom e della lingua francese a Bubry;Il Comitato per i Gemellaggi è forte-mente impegnato a sostenere l’orga-nizzazione di questi incontri basati sulle motivazioni culturali citate.

Alice FusèPresidente Comitato per i Gemellaggi

Storia del Gemellaggio di Marcallo con Casone, Macroom e Bubry

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Hanno precorso i tempi. Finora, nel distretto del magentino sono gli unici medici a mettere in atto la “medicina di gruppo”. Vuol dire garantire l’apertura d’ambulatorio per almeno 7 ore al gior-no dal lunedì al venerdì e il sabato dalle 9 alle 12, nella sede principale della Cit-tadella Sanitaria di via Roma 19. L’idea di una forma associativa era partita dai medici di base Luciano Garanzi-ni, Pietro Garavaglia e Eugenio Greco nel 2006 e fu subito un successo tra la popolazione che ha visto in questa modello la continuità di presenza medi-ca in tutto l’arco della settimana. Infatti, la forma associativa prevede la messa in atto da parte dei medici associati, di misure organizzative e di integrazioni delle funzioni, atte a migliorare l’acces-

sibilità allo studio medico e la continuità assistenziale ai propri assistiti. Non so-lo, per una migliore organizzazione, si avvalgono della collaborazione di una infermiera professionale attiva, per il controllo della pressione, iniezioni tra muscolo, l’assistenza alle medicazioni e anche di una segretaria con il compito di replicare ricette e a qualcuno fissare gli appuntamenti.“Abbiamo avuto la collaborazione del-l’Amministrazione che è stata eccezio-nale e ha messo a disposizione i locali. - Spiega il Dottor Pietro Garavaglia.- È stato un precorrere i tempi, in vista di di-sposizioni future di Stato e Regione che vanno verso prospettive associative tra medici in modo da poter fornire alla popolazione un servizio continuativo.

Marcallo con Casone primo nella medicina di gruppo

Addirittura si parla di orario continua-to 24 ore al giorno compreso sabato e domenica. Adesso come organizza-no le Regioni non è ancora chiaro, ma comunque il medico non associato non può lavorare”. Il fatto di lavorare in gruppo, porta al-la possibilità di confronto di scambi di idee. “Di fronte ad un caso clinico esi-ste sempre un pensiero aggiunto. È un modo di lavorare con maggiore soddi-sfazione. Alla fine chi ci guadagna è il paziente. A Marcallo trova sempre un medico a cui rivolgersi senza recarsi necessariamente al Pronto Soccorso. Noi nella medicina di gruppo, oltre ga-rantire un controllo dal punto di vista ambulatoriale, possiamo anche assicu-rare il controllo della glicemia, coleste-rolo, trigliceridi che in qualsiasi momen-to riusciamo ad eseguire, anche per il cardiogramma, con un sistema colle-gato alla cardiologia di un ospedale di Brescia che fornisce subito il referto via e-mail”.A Marcallo, con l’entrata in vigore della carta dei servizi, sarà possibile preno-tare direttamente una visita specialisti-ca o un esame del sangue o un’indagi-ne diagnostica, tramite il personale di studio. I pazienti dopo l’uscita dal me-dico, si possono rivolgere al personale ambulatoriale che prenota direttamente la visita all’esame. Un buon aiuto per i cittadini.“Adesso, l’Amministrazione parla di of-frirci uno spazio più ospitale. Sarà un aiuto per approfondire le indagini medi-che con ulteriori strumenti”.

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Una classificazione merceologica per atti-vità, operatori conosciuti e di esperienza, merce di qualità. I requisiti di eccellenza del mercato di Marcallo con Casone so-no stati valutati e apprezzati dalla cliente-la nel suo primo giorno di presentazione al pubblico. Gente non solo marcalcaso-nese, ma anche dal circondario, attirata dal giorno insolito del venerdì. Il 10 aprile è stata una data importante per la popo-lazione che valendosi del nuovo servizio permette di evitare le trasferte fuori por-ta e sicuramente aiutare il portafoglio. In tutto 10 bancarelle. Un ventaglio alimen-tare completo: dal banco dell’Ortofrutta Sergio, veterano sulla piazza marcallese, alla pescheria Posapiano Nicola. Dal pollivendolo rosticceria Masperi agli

alimentari dei Fratelli Pedretti e Anna Zambetti con i dolciumi. Un angolo per l’abbigliamento composto da 3 ambulan-ti: Floris Capuccio per l’intimo e pigiame-ria, Katia Maria Musca vestiti da donna, Daniela Rizzo per bambini da 0 a 16 an-ni. Una banca di casalinghi di Ernesto Colombo e proveniente da Parabiago quanto di meglio si crea nella città della calzatura: “Scarpe per passione”. Dagli indizi raccolti nel giorno del debutto il mercato di piazza Macroom si può defi-nire un successo. Coro unanime di sod-disfazioni da parte dei numerosi clienti. Nonni, finalmente liberi di approvvigio-narsi con i propri mezzi, giovani mamme che si sono ritagliate lo spazio della spe-sa tra lavoro e casa e poi il folto gruppo

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Data da ricordare: 10 aprile primo giorno di mercatoOgni venerdì in piazza Macroom bancarelle di qualità

della mezza età impaziente di confronta-re la comodità e la convenienza di casa con altre realtà fuori paese.“Mai successo di venerdì, ma la merce di qualità è un buon motivo per non andare a Magenta il lunedì. E poi i bancarellisti sono gli stessi- Ricorda Wilma Olimpi”.Soddisfatta Giuseppina Oldani,: “ Ci vo-leva il mercato. Qualunque giorno per me è valido, soprattutto il venerdì. Speriamo che duri”. Una giovane da poco residen-te, Barbara Colombo, aggiunge: “ Mar-callo è piccolo ma tutto a portata di ma-no, adesso anche il mercato, un’ottima iniziativa”. Clementina Porta commenta: “Tanta gente e altrettante bancarelle. La novità del banco di pescheria, per me è importante”. “ Era ora.- Dice Tiziana Mo-scatelli.- Esiste un po’ di tutto e special-mente la rosticceria”. Ma la soddisfazione maggiore era espressa dall’Assessore Oscar Zorzato, motore della decisione, indaffarato nella distribuzione di borse promozionali: “Ri-badisco che il nostro mercato è di qualità. I bancarellisti esistono e sono disponibili. La gente che giunge in piazza Macroom deve essere consapevole che qui si ac-quista bene al giusto prezzo”. Dopo aver incassato il primo esito posi-tivo adesso si continua ogni venerdì. La sperimentazione durerà un anno. “In fu-turo potremmo anche ampliare il merca-to bloccando via Rossini, tenendo però presente il progetto iniziale”. Si ricorda ai cittadini che il 1° maggio è giorno di mercato.

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Promossa dal Direttore Didattico Flavio Pellegrin e realizzata dalla Docente di Educazione Fisica Tiziana Moscatelli assieme all’Associazione Carabinieri di Magenta, l’iniziativa, unica in Lom-bardia, ha fatto eco. L’idea era scattata nella mente della Proff. Tiziana Mosca-telli, dopo la partecipazione al corso di autodifesa promosso dal Comune a Novembre. Di aggressioni, le pagine dei giornali quasi ogni giorno portano notizie. Allo-ra, perché non rendere partecipe con pratica e con teoria antiaggressioni anche le ragazze delle medie? Con questo chiodo fisso nella mente, ha co-minciato studiare la possibilità, prima con il Responsabile dell’Istituto e poi con i genitori. Convocato il Consiglio di Classe, la proposta si concretizzò in

poco tempo. “Il prossimo anno, chissà, con una giusta preparazione forse sarà esteso anche ai maschi, purché capi-scano che le nozioni insegnate sono forme difensive e non offensive – So-stiene l’Insegnante Moscatelli”-. Battezzato progetto “Con-Tatto”, nome dal sottile doppio significato che evi-denzia una materia da proporre con riguardo, ma anche per fronteggiare si-tuazioni di una certa ruvidità, nelle qua-li spesse volte l’impatto fisico diventa inevitabile.Con un’adesione quasi totale, 47 ra-gazze, il 6 marzo, si sono presentate in “Palestrina” sotto la guida dell’Istruttore Stefano Marotta dell’Associazione Ca-rabinieri. Lezioni di 2 ore per 4 venerdì consecutivi. Sul “tatami” si è insegna-to, oltre a nozioni di comportamento di

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regole di vita, soprattutto le basi per poter evitare il rischio di aggressioni, come svincolarsi da un assalitore o reagire ad uno scippo. Ripetute più volte la caduta e rialza-mento in modo sicuro, le varie metodo-logie di guardia, i colpi col palmo della mano, e poi col gomito e ginocchia. In-somma quanto basta per difendersi dai malintenzionati. Si è adottato il metodo usato dall’Associazione “Difesa Don-na”. “Abbiamo cercato di insegnare loro a prevenzione e la sicurezza del dialogo e nell’ipotesi di aggressione come difendersi fisicamente. Metodi, che permettono di guadagnare tempo e scappare- Spiega Stefano Marotta- Abbiamo accennato con tatto le tecni-che antistupro che alle grandi insegna-no in modo massiccio”. Le ragazze si sono divertite, l’impor-tante avere sufficiente lucidità nel mo-mento del bisogno. “Spero possa di-ventare un progetto a lungo termine.” È il desiderio di Tiziana Moscatelli.

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