la metamorfosi
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Scuola Media «Pardi» - Pernumia
La Metamorfosi:dalla natura all’uomo, un percorso che
affascina
“Giove pittore di farfalle”
A cura della prof.ssa Giovanna Cancian
Nell’antichità classica, nelle fiabe, in opere letterarie “metamorfosi” indica la trasformazione
soprannaturale di un essere o di un oggetto in un altro……
Le farfalle prima di essere farfalle hanno una lunga strada da fare, ma cominciamo dall’inizio: all’inizio c’è l’uovo, dall’uovo esce un bruco, il bruco mangia molto e poi si costruisce un bozzolo facendo un filo con cui si fascia tutto, lì dentro al bozzolo aspetta e aspetta e piano piano si trasforma, gli spuntano tutte le cose che gli servono e diventa pupa, quando è pronta esce dal bozzolo... ecco la farfalla. Questa
trasformazione che fa la farfalla ha un nome, si chiama “metamorfosi”
In natura…….
La metamorfosi nella pittura:Narciso
ANNO: 1598\1599 circa DOVE SI TROVA: Galleria nazionale d'arte antica
Palazzo Barberini - Roma AUTORE: Michelangelo Merisi detto il Caravaggio
STILE DI APPARTENENZA: realismo barocco
ANNO: 1937 DOVE SI TROVA: Tate Modern,
Londra AUTORE: Salvador Dalì
STILE DI APPARTENENZA: Surrealismo
La metamorfosi nella scultura
“Apollo e Dafne”
Anno: 1622/1625 - DOVE SI TROVA: Galleria Borghese - Roma - AUTORE: Gian Lorenzo Bernini - STILE DI APPARTENZA: Barocco
La metamorfosi nella letteratura
Il racconto più noto di Kafka, "La metamorfosi",
è uno dei più 'impressionanti', ed è anche
quello che si presta alle più disparate
interpretazioni. In pratica tutto si incentra
su un unico fatto: il giovane Gregor Samsa un
mattino si risveglia senza essere più lui
perchè nel corso della notte si è trasformato,
senza nemmeno rendersene conto, in un
insetto…………
Osservare e Interpretare la realtà
Se osserviamo attentamente il mondo
Che ci circonda, possiamo vedere
Come molte forme naturali – rocce
I tronchi nodosi, particolari sassi e
rocce, i fiori – possono apparire in
modo diverso se guardati da
particolari punti di vista, oppure avere
forme che suggeriscono immagini
strane e fantastiche.
Molti animali per sfuggire ai loro predatori, si Mimetizzano nell’ambiente, assumendone le forme e i colori. Possiamo dire che avviene una specie di “trasfigurazione” elemento che troviamo
nelle opere surrealiste.
IL FANTASTICO E L’IRREALE
La forma è una funzione della percezione, la creazione è una funzione della
Immaginazione; così l’artista nel creare, come noi nel guardare un’opera d’arte,
ci addentriamo più o meno profondamente nel mondo dei sogni.
Herbert Read
Il Surrealismo: l’arte dell’inconscio
Il SURREALISMO è un movimento letterario, artistico e ideologico francese, sorto nel primo dopoguerra che pratica un’arte figurativa e non astratta.
La sua figurazione non è naturalistica, anche se ha con il naturalismo un dialogo serrato perchè il Surrealista vuol trasfigurare la realtà, ma non negarla.
Il teorico di questo movimento fu lo scrittore Andrè Breton che nel 1924, pubblicò il Manifesto del Surrealismo.
DalìSalvador Dalì è considerato il pittoresurrealista per eccellenza. La sueopere sono caratterizzate da grandiscenografie con enormi profonditàprospettiche, dove le figure e gli oggetti eseguiti con eccezionaleabilità tecnica, si deformano e siingrandiscono. Enormi mascheresostenute da stampelle che lesorreggono da tutte le parti, animaliche si elevano nello spazio su artitrasformati in altissime grucce,figure umane che perdono le loroproporzioni anatomiche. Tutte questeimmagini si richiamano al mondoOnirico e fantastico generatoDall’inconscio.
MagritteIl belga Renè Magritte dispone nelle sue opere immagini trattedal mondo reale, ma le accostain modo paradossale e inconsueto,ad esempio modificandone ledimensioni, accostando oggettiestranei tra loro, unendo elementi diversi in un’unica figura ocollocando oggetti In luoghiimprevisti. Il risultato è inquietante:Questa nuova realtà, descritta contanta esattezza, è fortemente ambiguae comunica un senso di assurdo.l’artista non ci da la chiave per Interpretare il suo enigma: il significatodell’opera può essere celato nel titolo, inun’immagine, in molti casi rimarrà unMistero.
Mirò
L’artista catalano JOAN MIRO’, Approda al Surrealismo dopo unPrimo periodo in cui approfondisceL’analisi della natura in tutti i suoiAspetti. Successivamente le forme eLe figure rappresentate nella telaAcquistano un significato irrealeFantastico. Figure umane, animaliEd oggetti, si muovono e vivono inUno spazio e in una dimensione priviDi ogni riferimento naturalistico, Evocando un mondo in formazione.
ERNSTMAX ERNST riproduce alcuni oggetti, i più disparati possibili,incollandoli direttamente sulla tela inuna personale forma di collage odipingendoli. In questo modo egliintende descrivere le assurdità e le Contraddizioni in cui si trova aVivere l’uomo del suo tempo. In Particolare nell’opera “ELEFANTE CELEBES” gli oggetti, rappresentatiCome mozziconi di matita, un guanto, Un busto di donna privo di testa, un Tubo di ferro, apparentementeDisposti in maniera assurda, Determinano una sensazione di angoscia,Dandoci l’impressione di una natura, inQuesto caso un elefante, che si trasformaIn una macchina da guerra.
Sempre agli orrori della guerra si riferisce “L’EUROPA DOPO LA PIOGGIA ”in
cui l’artista ci rappresenta un’assurda e irreale accozzaglia di strutture in
decomposizione, abitate da strani e talvolta invisibili personaggi che diventano
mostri.