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LA MODA Appunti per un’introduzione alla sociologia della moda Gaia Peruzzi Analisi della moda e degli stili a.a. 2016-2017 Pagina 1 Tre storie, per cominciare

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LA MODA

Appunti per un’introduzione

alla sociologia della moda

Gaia Peruzzi

Analisi della moda e degli stili

a.a. 2016-2017

Pagina 1 Tre storie, per cominciare

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La moda Che cos’è la moda?

Perché è difficile definire la moda?

Cosa significa il termine moda?

Quali sono le caratteristiche distintive della moda?

Quali sono i metodi più diffusi nello studio della moda?

Quali sono le principali discipline che si sono occupate di moda?

Che cosa significa studiare la moda in una prospettiva sociologica?

Che cos’è la moda in sociologia?

Perché la moda è un fenomeno rilevante - culturalmente,

socialmente, politicamente - nelle società contemporanee?

Perché abbiamo scelto di occuparci a livello professionale di moda?

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cambiamento trasformazione innovazione stasi impresa

originalità creatività libertà industria artigianato

ricerca del sé

identità differenza diversità gusto relativismo

simbolismo

corpo moda genere uomo donna

stile lifestyles ornamento consumo piacere sguardi materia

cultura culture ibridazione città significati

locale globale glocal temporalità storiche

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Perché è difficile definire la moda?

• perché il vocabolo ha assunto significati diversi nel

tempo

• perché oggi è un termine ambiguo, usato nel linguaggio

comune con molti significati generici, e sovrapposto a

molti (falsi) sinonimi

• perché moda indica contemporaneamente un concetto

e un fenomeno, entrambi complessi e in continua

evoluzione

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Cosa significa il termine moda?

Nel linguaggio comune:

1. usanza che, diventando gusto prevalente, s’impone nelle abitudini,

nei modi di vivere, nelle forme del vestire: la moda delle minigonne,

del cellulare; moda parigina, italiana; moda femminile, maschile

2. l’industria, il commercio dell’abbigliamento di qualità: il mondo

della moda | l’insieme degli abiti o degli altri capi d’abbigliamento

prodotti da questa industria: creatore, disegnatore di moda, stilista

www.garzantilinguistica.it

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Tim Edwards

La moda. Concetti,

pratiche, politiche

Einaudi, 2010

Uno dei principali problemi

che ci poniamo studiando

la moda è chiarire cos’è e

cosa non è: stile, design,

abiti, ornamenti,

cambiamenti, gusto

sono tutti elementi

che ne fanno parte,

ma non sinonimi.

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Moda/Fashion Moda

lat. modus misura, maniera, modo

it. moda/maniera

fr. mode/manière

ing. mode/manner

usanza che corre, e specialmente

quella del vestire; in cattivo senso,

usanza capricciosa

>> ciò che viene percepito come

adeguato, giusto e opportuno in un

determinato momento e in un certo

luogo, in situazioni e in epoche

diverse

Fashion

lat. facio o factio faccio; facoltà

fr. antico fazon/façon >>>

ing antico fashion fare, foggiare; foggia;

uso convenzionale, nell’abbigliamento

e/o nello stile di vita >>>

ing. l’azione/processo del fare, maniera;

costume prevalente, uso corrente; uso

convenzionale nel vestire e nel modo di

vivere.

The fashion: il modo di vestire,

l’etichetta, l’arredamento e lo stile di

linguaggio adottati nella società al

presente.

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Moda e abbigliamento

moda

= fenomeno e dinamica

di mutamento sociale;

insieme di credenze, orientamenti,

atteggiamenti che si manifestano

anche attraverso

gli abiti

abbigliamento

= oggetto

essenzialmente materiale

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Altri falsi sinonimi

style = stile

vogue = voga

trend = tendenza

look = aspetto

taste = gusto

fad = capriccio

rage = mania

craze = ghiribizzo

clothing = abbigliamento

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La moda

è la consuetudine vestimentaria prevalente nella società in un

determinato momento storico Brenninkmeyer 1963

è la virtù essenziale in un capo di vestiario il cui valore intrinseco,

senza il suo apporto, non sarebbe facilmente apprezzabile; ciò che

aggiunge valore aggiunto all’abbigliamento Bell 1976

è l’insieme degli elementi invisibili attraenti incorporati

nell’abbigliamento Kawamura 2006

è una galassia complessa, un sistema composto da oggetti, prodotti,

immagini e servizi, nel quale si possono intrecciare e confondere le

fasi dell’ideazione, della progettazione, del mercato e del consumo

Frisa 2015

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Che cos’è la moda (oggi)?

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Fashion =

• is an important means of social control. It determines our speech,

opinion, belief, recreation, dress, music, art and literature. ..

• It is a compromise between desire for novelty and desire for

conformity.

• It is a transitory accepted change on a permanent line of

behaviour.

• is the social systemic production, consumption and

institutionalization of novelty

• is a cultural phenomenon that integrates culture, the individual

and the economy.

• is both an idea and an ideal.

www.sociologyguide.com

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Quali sono le caratteristiche

distintive della moda?

1. la ricerca del

cambiamento

• ricerca continua della

diversità

• cambiamento come

possibilità, ma soprattutto

come trasformazione

desiderabile

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2. il valore della novità

La Moda fa indubbiamente parte di

tutti i fatti di neomania che sono

apparsi nella nostra civiltà

probabilmente con la nascita del

capitalismo: il nuovo è, in modo

affatto istituzionale, un valore che

si compra. Ma il nuovo di Moda

sembra avere nella nostra società

una funzione antropologica ben

definita, dipendente dalla sua

ambiguità: a un tempo imprevedibile

e sistematico, regolare e

sconosciuto.

Barthes 1967

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3. l’ambivalenza delle

reazioni

•coesistenza di atteggiamenti e

credenze popolari contraddittori sui

fenomeni della moda e dei consumi

ad essa legati

ornamento/modestia

lusso/sobrietà

desiderio/denigrazione

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Quali sono i metodi principali

nello studio della moda?

1. Storia del costume

2. Corsi e studi accademici di design e pubblicità

3. Monografie sugli stilisti

4. Manuali di stile

5. Studi sociologici sulla moda

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1. Studi di storia del costume

- documentazione: si

cataloga il tipo di abiti

indossato da categorie

diverse in epoche diverse -

• disinteresse per culture

extraeuropee

• attenzione solo a gruppi agiati

• documentazione incapace di

spiegare il significato degli abiti

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2. Corsi e studi accademici

-insegnamento di moda in

corsi di design, pubblicità e

simili -

• ricorso ai manuali sul fai da te

della moda

• scarsa attenzione all’analisi dei

significati degli abiti per chi li

indossa

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3. Monografie sugli stilisti

- pubblicazioni dedicate

a singoli stilisti -

• testi molto approfonditi e

accurati, ma spesso privi di

riflessione sulle cause dei

fenomeni e non esenti da enfasi

celebrativa

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4. Manuali di stile -testi che concepiscono

la moda come

un’autorappresentazione;

power dressing -

•testi spesso acritici

•immagini mascolinizzate,

sessualizzate

•cultura nordamericana

•esplosione del ruolo degli intermediari

culturali nella costruzione del gusto

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5. Studi sociologici sulla moda

•la moda concepita come

fenomeno di cambiamento,

culturale e sociale, economico

•l’accento si sposta dagli abiti e

gli accessori alle culture, alle

pratiche, agli stili

•emerge la questione del

significato

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Che cosa significa studiare

sociologicamente la moda?

Considerare la moda come un fenomeno sociale e culturale,

un insieme di pratiche e di rappresentazioni che si producono

nella società e nell’immaginario collettivo.

Studiare il cambiamento sociale

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Da un punto di vista sociologico, la moda è

• un sistema sociale di produzione, consumo e

istituzionalizzazione della forme estetiche e culturali del nuovo

• uno strumento di controllo sociale che, in diversi settori -

abbigliamento, stili di vita, tempo libero, musica, arte, letteratura

- influenza le categorie del gusto e le sue evoluzioni.

• un processo di individualizzazione e di socializzazione

• un mezzo di differenziazione di genere ed età

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• un mezzo di rappresentazione e di mobilità sociale, ovvero un

processo culturale in cui si intersecano e si sovrappongono

• dinamiche identitarie, sociali, culturali, economiche

• una strada di accesso per l’individuo alle grandi narrazioni

(immaginarie) collettive

• na relazione fra consumo e produzione

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I pregiudizi

accademici

contro la moda

Moda e abbigliamento sono a rimasti a

lungo innominabili a livello

accademico. La riluttanza degli analisti

sociali a riconoscere il potere del modo

in cui le persone – in cui loro stessi –

si vestono, si decorano, si esibiscono

oppure si esprimono con la gestualità

del corpo […] Solo recentemente, via via

che alcune barriere del mondo

accademico sono cadute, i temi della

moda e dell’abbigliamento sono stati

indagati più incisivamente e accolti con

meno reticenza.

Niessen e Brydon 1998

sociologi moda =fenomeno

superficiale

psicologi rincorsa della moda =

patologia consumistica

marxisti moda = emblema di

consumismo capitalista

economisti moda = oggetto di

studio di poco valore

dunque per molto tempo

la moda in ambito

accademico concepita solo

come forma d’arte,

e studiata solo da

storici dell’arte e del costume

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Page 25: LA MODA - uniroma1.it...La moda è la consuetudine vestimentaria prevalente nella società in un determinato momento storico Brenninkmeyer 1963 è la virtù essenziale in un capo di

I pregiudizi popolari contro la moda la moda è una questione

femminile, dunque irrazionale

e/o futile

la moda è superficialità

la moda è esteriorità e

esibizionismo

lusso e consumismo

perversione

… quindi moralmente discutibile

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Le donne contro la moda Mary Wollstonecraft: interesse per

gli ornamenti esteriori implica

capacità intellettuali ridotte e

inclinazione a frivolezza

Nelle interpretazioni femministe

la moda è stata spesso

rappresentata come una sorta di

congiura per distrarre le donne

dai reali interessi della società,

ossia l’economia e la politica

Filkelstein 1996

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Perché la moda è importante?

•perché la moda è un fenomeno

emblematico della postmodernità

mutamento continuo e accelerato

processi di differenziazione e

soggettivismo e costruzione

autonoma dell’identità

democratizzazione degli stili di vita

ibridazione delle culture

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Page 28: LA MODA - uniroma1.it...La moda è la consuetudine vestimentaria prevalente nella società in un determinato momento storico Brenninkmeyer 1963 è la virtù essenziale in un capo di

•perché la moda «gioca» in

maniera esplicita con i confini

più delicati nelle società

contemporanee: di genere,

culturali, di classe

•perché la moda è una forma

potente di linguaggio non

verbale

VOGUENOW News11-01-2011

Modello o modella?

L’androginia fa ancora scalpore…

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perché la moda è espressione, e

indicatore, di democrazia

perché la moda è un motore

fondamentale dell’economia

(italiana, in primis!)

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