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LA MUSICA DEL NOVECENTO La prima metà del XX secolo è stata caratterizzata da grandi trasformazioni politiche (l’avvento dei totalitarismi e la successiva affermazione delle democrazie), economiche (sviluppo industriale, progresso scientifico e tecnologico) e sociali (trasformazione dei costumi, emancipazione femminile…). Successivamente, il mondo ha assistito ad un periodo di contrapposizione tra due blocchi di nazioni (l’Unione Sovietica a est e l’ONU a ovest) denominato “guerra fredda” e caratterizzato dalla minaccia reciproca dell’uso della bomba atomica. Dopo la caduta del muro di berlino (simbolo della divisione internazionale) a partire dalla fine del secolo si è diffuso nel mondo il fenomeno del terrorismo internazionale che minaccia le relazioni tra i diversi Stati. Tutto questo ha creato nell’individuo un senso di smarrimento e di insicurezza che si riflette nella vita sociale (paura e indifferenza verso l’altro). La crisi spitiruale e di valori del ‘900 ha condizionato non solo la vita delle persone ma anche tutta l’arte: pittori, scrittori e musicisti, attraverso le loro opere, descrivono le inquietudini e la sofferenza dell’uomo moderno. In musica si cerca di raccontare il disagio dell’individuo attraverso l’abbandono delle vecchie regole compositive e la ricerca di nuove soluzioni stilistiche: come nelle arti visive i pittori stravolgono l’idea di forma e di prospettiva, così molti musicisti non utilizzano più le scale musicali e le armonie del passato, rivoluzionano l’uso della melodia (che quasi scompare), del ritmo( che diventa irregolare o più articolato e complesso) della tonalità ( non si rispettano più le relazioni tra suoni della stessa scala), del timbro ( si creano nuove combinazioni di strumenti e si suonano gli stessi in modi differenti). In poche parole: sparisce la musica classica alla maniera di Mozart o di Beethoven. Tra i musicisti di inizio secolo più significativi, sono da ricordare: Claude Debussy, legato alla corrente culturale dell’IMPRESSIONISMO; Arnold Schoenberg, appartenente all’ESPRESSIONISMO, Igor Stravinsckij, che per le sue musiche utilizzò soluzioni innovative ed originali all’epoca (politonalità, atonalità, poliritmia, puntillismo…) La tendenza a sperimentare forme e linguaggi nuovi diede vita in Italia a forme musicali legate al FUTURISMO del quale furono esponenti Luigi Russolo e Francesco Balilla Pratella. Secondo Luigi Russolo (che era anche un pittore) la musica non doveva imitare il silenzio o ricreare immagini e stati d’animo nell’ascoltatore, ma, doveva descrivere la società del tempo fatta di macchine, rumori, suoni della quotidianità. Lo stesso Russolo ideò un ingranaggio capace di riprodurre in modo “musicale” una serie di rumori che utilizzò per la prima volta in un concerto a Modena nel 1913. Dei concerti di musica rumorista furono poi eseguiti a Milano, e a Londra. Il Times scrisse: “con strani strumenti dalla forma di imbuto… evocanti il suono che si può udire nelle manovre di un piroscafo che attraversa la Manica con un mare cattivo i musicisti hanno commesso l'imprudenza di intonare il loro secondo pezzo… poi si sentirono le grida patetiche “basta!” Nessuno dei suoi dispositivi originali è sopravvissuto, ma di recente sono stati ricostruiti alcuni che sono utilizzati in presentazioni ed esposti in alcuni musei. Russolo e la sua macchina “intonarumori” L’espressionismo è una corrente culturale sviluppatasi in Germania all’inizio del ’900. Il carattere essenziale di questa corrente consiste nel portare in scena le problematiche più varie della psicologia umana (paure, debolezze, vizi…) in un periodo storico caratterizzato dalla crisi profonda di valori e spiritualità.

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LA MUSICA DEL NOVECENTO

La prima metà del XX secolo è stata caratterizzata da grandi trasformazioni politiche (l’avvento deitotalitarismi e la successiva affermazione delle democrazie), economiche (sviluppo industriale,progresso scientifico e tecnologico) e sociali (trasformazione dei costumi, emancipazionefemminile…). Successivamente, il mondo ha assistito ad un periodo di contrapposizione tra dueblocchi di nazioni (l’Unione Sovietica a est e l’ONU a ovest) denominato “guerra fredda” ecaratterizzato dalla minaccia reciproca dell’uso della bomba atomica. Dopo la caduta del muro diberlino (simbolo della divisione internazionale) a partire dalla fine del secolo si è diffuso nel mondo ilfenomeno del terrorismo internazionale che minaccia le relazioni tra i diversi Stati.Tutto questo ha creato nell’individuo un senso di smarrimento e di insicurezza che si riflette nella vitasociale (paura e indifferenza verso l’altro). La crisi spitiruale e di valori del ‘900 ha condizionato nonsolo la vita delle persone ma anche tutta l’arte: pittori, scrittori e musicisti, attraverso le loro opere,descrivono le inquietudini e la sofferenza dell’uomo moderno.In musica si cerca di raccontare il disagio dell’individuo attraverso l’abbandono delle vecchie regolecompositive e la ricerca di nuove soluzioni stilistiche: come nelle arti visive i pittori stravolgono l’ideadi forma e di prospettiva, così molti musicisti non utilizzano più le scale musicali e le armonie delpassato, rivoluzionano l’uso della melodia (che quasi scompare), del ritmo( che diventa irregolareo più articolato e complesso) della tonalità ( non si rispettano più le relazioni tra suoni della stessascala), del timbro ( si creano nuove combinazioni di strumenti e si suonano gli stessi in modidifferenti). In poche parole: sparisce la musica classica alla maniera di Mozart o di Beethoven.Tra i musicisti di inizio secolo più significativi, sono da ricordare: Claude Debussy, legato alla correnteculturale dell’IMPRESSIONISMO; Arnold Schoenberg, appartenente all’ESPRESSIONISMO, IgorStravinsckij, che per le sue musiche utilizzò soluzioni innovative ed originali all’epoca (politonalità,atonalità, poliritmia, puntillismo…)

La tendenza a sperimentare forme e linguaggi nuovi diede vita in Italia a forme musicali legate alFUTURISMO del quale furono esponenti Luigi Russolo e Francesco Balilla Pratella.Secondo Luigi Russolo (che era anche un pittore) la musica non doveva imitare il silenzio o ricreareimmagini e stati d’animo nell’ascoltatore, ma, doveva descrivere la società del tempo fatta dimacchine, rumori, suoni della quotidianità. Lo stesso Russolo ideò un ingranaggio capace diriprodurre in modo “musicale” una serie di rumori che utilizzò per la prima volta in un concerto aModena nel 1913. Dei concerti di musica rumorista furono poi eseguiti a Milano, e a Londra.Il Times scrisse: “con strani strumenti dalla forma di imbuto… evocanti il suono che si può udire nellemanovre di un piroscafo che attraversa la Manica con un mare cattivo i musicisti hanno commessol'imprudenza di intonare il loro secondo pezzo… poi si sentirono le grida patetiche “basta!”Nessuno dei suoi dispositivi originali è sopravvissuto, ma di recente sono stati ricostruiti alcuni chesono utilizzati in presentazioni ed esposti in alcuni musei.

Russolo e la sua macchina “intonarumori”

L’espressionismo è una correnteculturale sviluppatasi in Germaniaall’inizio del ’900. Il carattereessenziale di questa correnteconsiste nel portare in scena leproblematiche più varie dellapsicologia umana (paure,debolezze, vizi…) in un periodostorico caratterizzato dalla crisiprofonda di valori e spiritualità.

Il ‘900 è stato anche il secolo in cui molti musicisti hanno recuperato, studiato e utilizzato la musicatradizionale della propria nazione, inserendola nei loro lavori e dando vita alla ETNOMUSICOLOGIA,scienza che studia le tradizioni dei popoli attraverso la loro musica.Un compositore importante in questo ambito fu l’ungherese Bèla Bartòk, che passò anni in giro per ivillaggi e le campagne dell’Ungheria a registrare dalla viva voce della gente gli antichi canti e lemusiche della tradizione, per poi studiarle e inserirle nelle sue composizioni musicali.

Bartòk mentre invita alcuni contadini a registrarele proprie voci

Altra novità del secolo scorso è stata la nascita di generi musicali legati al teatro come il CABARET inEuropa e il MUSICAL in America (derivato dal Melodramma dell’800, continua ad avere grandesuccesso di pubblico con spettacoli come “Cats”, “Jesus Christ Superstar”, o più di recente:“Notredame de Paris” nei quali si utilizza un genere musicale di consumo come la canzone in stilepop, rock, jazz…)Sempre in America, all’inizio del secolo si diffonde un genere musicale popolare che, con la nascitadella discografia (produzione e commercializzazione di dischi…) favorirà lo sviluppo di molti generidella musica leggera contemporanea tra cui il rock, il metal, il rap, l’hip-pop… si tratta della musicaJAZZ, nata dall’incontro della musica popolare e classica europea con quella primitiva di origineafricana.

Gruppo di cantanti-attori-ballerini interpreti di un musical

Con il termine Impressionismo musicale siintende una corrente musicale sviluppatasi inparticolare in Francia tra la fine dell'Ottocento egli inizi del Novecento, avente alcune analogiecon l'omonima corrente pittorica. Comenell'impressionismo i contorni del disegno nonsono più netti ma sfumati, ugualmente nellamusica le melodie e I ritmi sono più sfuggenti,comunicano atmosfere immaginarie esensazioni vaghe. I musicisti cercano dirappresentare la natura e comunicareall'ascoltatore le loro "impressioni", utilizzandosoprattutto I diversi timbri degli strumenti; Ilmaggior esponente dell’impressionismomusicale fu il francese Claude Debussy.

Il futurismo è una corrente artisticanata in Italia nel 1909 con lapubblicazione del “Manifesto delfuturismo” nel quale si esalta latecnica e si dichiara una fiduciaillimitata nel progresso, si decreta lafine delle vecchie ideologie, siesaltano inoltre il dinamismo, lavelocità, l'industria e la guerra cheviene intesa come "igiene deipopoli".