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No. 2 / Nov. ’11 UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET Fondi Europei Facilitazioni per gli imprenditori Factoring Un settore sempre in crescita Sviluppo economico Nuove opportunità per le imprese POLONIA No. 2 / nov. ’11 FOTO: PRZEMYSLAW ZACHARUK I.P. 4 IDEE Consigli e suggerimenti per ampliare il proprio business LA NUOVA FRONTIERA DELL’ECONOMIA

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Page 1: LA NUOVA FRONTIERA DELL’ECONOMIAdoc.mediaplanet.com/all_projects/9100.pdf · per le imprese POLONIA No. 2 / nov. ’11 I.P. FOTO: PRZEMYS ŁAW ZACHARUK 4 IDEE Consigli e suggerimenti

No. 2 / Nov. ’11

UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET

Fondi EuropeiFacilitazioni pergli imprenditori

FactoringUn settore semprein crescita

Sviluppo economicoNuove opportunitàper le imprese

POLONIANo. 2 / nov. ’11

FOTO: PRZEMYSŁAW ZACHARUKI.P.

4IDEE

Consigli e suggerimenti per ampliareil proprio business

LA NUOVA FRONTIERA DELL’ECONOMIA

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2 · POLONIA UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET

Tre priorità per l’Europa

Il 1 luglio 2011 la Polonia ha assunto la presidenza del Consiglio dell’UE. Siamo pieni di entusiasmo e di volontà di attuare cambiamenticonsapevoli che l’Unione di 27 paesi è un meccanismo complesso.

La presidenza del-la Polonia è comin-ciata nel momen-to in cui l’Ue stava fronteggiando le conseguenze della crisi fi nanziaria in-

ternazionale che avevano inde-bolito lo stato delle fi nanze pub-bliche di alcuni paesi europei. Tutto ciò non deve tuttavia inde-bolire la volontà di portare avan-ti il processo del ra� orzamento del ruolo dell’UE. La presidenza polacca si concentra su tre punti fondamentali: l’integrazione eu-ropea come fonte di crescita eco-nomica, un’Europa più sicura e il vicinato stabile.

Crescita economicaIl Consiglio Europeo del 24 marzo ha approvato i cam-

biamenti del trattato che per-metteranno l’introduzione del Meccanismo Europeo di Stabi-lizzazione, che sostituirà gli at-tuali strumenti e meccanismi di stabilità fi nanziaria, nonché l’introduzione di un meccani-

smo permanente di salvataggio per i paesi con deboli condizioni fi nanziarie. Se l’Europa vuole co-munque risultare competitiva, non può rimanere concentrata unicamente su come risparmia-re e ripianare i debiti. Siamo con-vinti che sia arrivato il momen-to di elaborare un nuovo modello di crescita. Il ra� orzamento della crescita dovrebbe avvenire tra-mite lo sviluppo del mercato in-terno, l’utilizzo mirato del bud-get dell’UE, nonché tramite la ri-cerca e la creazione di nuovi mer-cati di sbocco per l’UE, anche at-traverso negoziati commerciali nell’ambito del WTO.

SicurezzaNon si potrà crescere econo-micamente senza garantire

la sicurezza. Ci riferiamo soprat-tutto alla sicurezza energetica, al ra� orzamento della Politica di Si-curezza e Difesa Comune (PSDC) e alla gestione più attenta delle frontiere. Il ra� orzamento della politica energetica estera rive-ste un’importanza fondamenta-

le. Ci auspichiamo che nell’am-bito del dibattito si possa arriva-re a dei meccanismi che garanti-scano una solidale e competiti-va politica energetica esterna. La Polonia dà molta importanza al-lo sviluppo della PSDC. Miriamo ad aumentare l’e� cienza dell’UE nell’ambito della gestione del-le crisi e della collaborazione nel settore della difesa, nonché a raf-forzare i rapporti UE-NATO.

Un vicinato stabileI cambiamenti apportati dalla cosiddetta primave-

ra araba hanno destabilizzato la situazione migratoria. Non pos-siamo garantire la sicurezza al-lo spazio europeo dimenticando i nostri vicini. Il benessere delle società dell’UE dipende non solo dalla situazione interna, ma an-che dai rapporti con i paesi terzi e dalla situazione fuori dall’UE. Ci auguriamo che il processo di transizione democratica in Egit-to, in Libia e in Tunisia venga av-viato con successo e prosegua senza interruzioni.

“Se l’Europa vuole comunque risul-tare competitiva, non può rimanere concentrata uni-camente su come risparmiare e ripia-nare i debiti.Siamo convinti che sia arrivato il mo-mento di elaborare un nuovo modello di crescita”

“Affi dandosi adun partnerspecializzato gli ostacoli possono essere superati.”

IN EVIDENZAGianpieroBertoliDirettore Generale di UBI Factor eVice Presidentedi Assifact.

PAGINA 04

POLONIA, SECONDA EDIZIONE, NOVEMBRE 2011

Managing Director: Mattias Rentner

Editorial Manager:Gianluca Cò

Designer:Daniela Borraccino

Project Manager: Silvia ColombettiTelefono: +39 02 49 58 36 01E-mail:[email protected]

Stampa: RDS WEBPRINTING Srl

Contatti Mediaplanet: Telefono: +39 02 49 58 36 00Fax: +39 02 49 58 36 25E-mail: [email protected]

We make our readers succeed!

EDITORIALE

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Logo Presidenza Polacca.

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POLONIA · 3UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET

I Fondi Strutturali rappresenta-no lo strumento più e� cace per lo sviluppo della Polonia, in par-ticolare gli investimenti infra-strutturali, grazie al sostegno co-munitario, sono oggi considerati la più importante via d’uscita dal rallentamento della congiuntura economica.

Nel periodo 2007/2013, sono stati a� dati alla Polonia circa 81,5 mi-liardi di euro, oltre a 13 miliardi nell’ambito dei Campionati Eu-ropei di Calcio del 2012.

I settori di maggiore interesse, sono l’energia, l’ICT e l’edilizia, in particolare infrastruttutrale. La strategia di sviluppo nazionale ha infatti previsto la ristruttura-zione delle principali strade na-zionali e della rete ferroviaria, la costruzione di autostrade, linee metropolitane e idrovie, l’am-pliamento e l’ammodernamento degli aeroporti.

Si tratta quindi di un’occasione senza precedenti o� erta all’im-prenditoria italiana per espan-dersi in Polonia. Tuttavia l’ac-cesso diretto ai Fondi tramite la partecipazione a bandi pubblici è concessa solo a società di diritto polacco. Solo l’utilizzo indiretto dei fondi, attraverso l’esecuzione di opere o di forniture per un be-nefi ciario che realizza un proget-to co-fi nanziato con fondi euro-pei, non necessita della costitu-zione di una società in loco.

Risulta evidente che i fondi strutturali non siano una solu-zione da sfruttare come alterna-tiva alla carenza di opportunità di lavoro nel nostro Paese, a me-no che non vi sia l’intenzione se-ria di avviare un’attività, in par-ticolare produttiva e che neces-siti di supporti in ambito promo-zionale, produttivo o di migliora-mento della competitività.Per supportare l’accesso ai Fondi

UE, la nostra Camera ha istituito al suo interno lo Sportello Fondi Europei che offre la possibili-tà di svolgere una prima anali-si di finanziabilità dei progetti di investimento in Polonia, at-traverso la compilazione di un questionario, scaricabile dal si-to www.italpolchamber.it. La Ca-

mera ha inoltre avviato una col-laborazione con diverse società di consulenza attive in Polonia, esperte in materia di incentivi e progettazione europea pronte a fornire le competenze necessa-rie nelle varie fasi del progetto. In ambito legale e contrattualisti-co è stata recentemente siglata un’alleanza con lo Studio Legale Derra, Meyer & Partner. A livello istituzionale la Camera ha in es-sere importanti collaborazioni con players italiani e polacchi. In Italia, con Fiera Milano, l’Agen-zia Nazionale per il Turismo, la Banca Popolare di Sondrio e la Regione Lombardia. In Polonia con le Agenzie Governative, co-me l’Agenzia Polacca per gli In-vestimenti Esteri e con le Came-re locali, le cosiddette “Izby”, in particolare con la “Camera degli Esportatori polacchi”, la “Camera dei Produttori di carne” e la “Ca-mera degli Investitori Stranieri”.

LORENZO DI MEOPresidente della Camera di Commercio e IndustriaItalo-Polacca.

NEWS

Consulenza e assistenza per gli investitoriCome aiutate le imprese ad investire in Polonia?La nostra attività è principalmente incentrata sulla consulenza diretta alle aziende italiane che intendono investire in Polonia. Conoscere il territorio in cui si va ad investire è sicuramente un elemento fondamentale per la buona riuscita di un investimento. La nostra pluriennale presenza sul territorio, il bagaglio di esperienza acquisito e le sinergie sviluppate sono a completa disposizione dei nostri clienti. I servizi che noi proponiamo sono rivolti ad indirizzare il cliente ed assisterlo in tutte le fasi e modalità burocratiche volte alla realizzazione di un investimento oltre che alla ricerca di opportunità di � nanziamenti e sgravi � scali o� erti dalla Polonia. In particolare o� riamo ser-vizi di assistenza � scale, assistenza legale, gestione del personale, contabilità e outsourcing.

Quali sono le principali opportunità di investimento in Polonia?Attualmente le principali opportunità di investimento in Polonia sono rivolte alla realizzazione di infrastrutture. La Polonia, infatti, ha la necessità di una celere costruzione ed ammodernamento delle sue principali infrastrutture per poter essere conformi agli standard europei e in vista dei campionati europei di calcio del 2012. Inoltre, è possibile poter usufruire dei fondi strut-turali europei stanziati per il periodo 2007-2013, nonchè per quelli stanziati per il periodo a partire dal 2014 e degli interessanti sgravi di imposta o� erti dalle 14 ZES (Zone Economiche Speciali).

Avv. Vinci Pietro Direttore della Vinci&Vinci

» Contabilità e outsourcing » Supervisione interna della contabilità delle imprese

» Payroll e Risorse Umane» Revisione di stipendi, libro paga e bilancio» Politica � scale e attività di revisione legale

» Consulenza � scale e ottimizzazione » Servizi legali e di consulenza

» Avvio di imprese» Gestione degli investimenti in zone economiche speciali

» Qualsiasi altro supporto di tipo � scale, contabile e giuridico» Delocalizzazione e/o internalizzazione di imprese

ul. Mickiewicza 29, 40-085 Katowice, Polandtel.: (+48) 32 207 23 16, (+48) 32 207 20 84

fax.: (+48) 32 251 84 [email protected]

www.vinci-vinci.pl

Vinci & Vinci è il gruppo di specialisti in consulenza � scale, legale, paghe e contabi-lità, che fornisce servizi professionali a livel-lo mondiale. Forniamo assistenza ai nostri

clienti internazionali e polacchi per quanto riguarda i seguenti settori:

UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANETUNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET

1IDEA

Un’occasione senza precedenti Come la Polonia è diventata il centro dei miei interessi

Venire in Polonia, imparare da zero il polacco e farlo di-ventare lingua di lavoro per facilitare la comunicazione di imprenditori e di liberi professionisti?Questa è la storia di Davide, laureatosi presso la scuola di interpreti di Milano e free-lance attivo sul mercato pri-vato. Interprete plurilingue (francese,inglese, polacco e italiano), vi invita a contat-tarlo tramite il sito www.ita-lianlinguisticservices.com.

Consulting

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4 · POLONIA UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET

C’è un settore bancario che sembra tenere e anzi, risulta ad-dirittura in crescita in questo pe-riodo turbolento caratterizzato da una crisi fi nanziaria che si trasci-na ormai da tre anni: ci riferiamo al factoring. Secondo i dati pubbli-cati da Factors Chain Internatio-nal, network globale delle princi-pali società di factoring, nel 2010 i volumi hanno registrato una cre-scita di oltre il 28,4%, raggiungen-do 1.648 mld di Euro di Turnover a livello mondiale, compensando abbondantemente la lieve fl es-sione del 2009 e superando quan-to fatto registrare nel 2008, un an-no che si può considerare ecce-zionale per l’attività di factoring (fonte dati: FCI annual review). I principali mercati che negli ulti-mi anni sono stati caratterizzati da una crescita molto elevata so-no: la Cina, Taiwan,Turchia, Brasi-le, ma anche Polonia e Germania. La Polonia in particolare registra una crescita costante da diversi anni, con il maggior incremento tra gli stati membri dell’Unione Europea, sia nel periodo 2005-2010 (+44,2%) sia nel triennio impatta-to dalla crisi fi nanziaria 2008-2010 (+34,4%). E in Italia? La situazione non è molto diversa. Secondo i dati pubblicati da Assifact, Associazio-ne italiana per il factoring, il Tur-nover cumulativo al 31 dicembre 2010 è stato pari a 137 mld di Eu-ro, in crescita del 15,7% rispetto al 2009. Il trend è confermato anche nel 2011: a Giugno il turnover pro-

gressivo da inizio anno registra una crescita del del 29,2% rispetto ai primi sei mesi del 2010. Come si spiega questa rinascita? Prezzo e servizio innanzi tutto. A di� eren-za delle tradizionali operazioni di smobilizzo, nel factoring, la ces-sione dei crediti rappresenta lo strumento attraverso cui è possi-bile l’erogazione dei servizi tipici di questo prodotto. Le operazioni più evolute includono sia l’antici-

po dei corrispettivi delle vendite, sia la gestione del credito, che ri-duce i costi amministrativi di ge-stione del portafoglio clienti/de-bitori, sia la garanzia sul rischio di insolvenza con data di incasso certa. Questi fattori sono di parti-colare interresse per gli imprendi-tori nella fase di ingresso in nuovi mercati. Ma attenzione, le socie-tà di factoring non sostituiscono i servizi o� erti dalle banche, al con-

trario svolgono un ruolo comple-mentare per integrarne l’o� erta e renderla personalizzabile. Il fac-toring si sta evolvendo in sinergia con le esigenze delle imprese dan-do origine a prodotti sofi sticati quali: il Reverse Factoring (Facto-ring Indiretto), spesso regolato da una convenzione tra il debitore ed il Factor per la cessione dei debi-ti e l’anticipo dei pagamenti ver-so i fornitori. Questo approccio si è sviluppato dalla collaborazione con grandi gruppi industriali, ma può essere esteso anche a debitori di media grandezza consentendo di fi nanziare persino fornitori di modeste dimensioni con un con-tenuto rischio fi nanziario. Tale fl essibilità deriva dall’approccio peculiare del Factoring che valuta sia il fornitore cedente sia il porta-foglio clienti di quest’ultimo: mi-nor rischio e costi più contenuti se comparati a quelli di altre forme di fi nanziamento. Nel commer-cio internazionale il factoring ha una marcia in più rispetto al con-testo nazionale in quanto riesce a raccogliere tutte le informazio-ni necessarie per a� rontare nuovi mercati evitando eventuali asim-metrie informative in diversi am-biti, a maggiore tutela del credito. A� dandosi ad un partner specia-lizzato gli ostacoli possono essere superati, pertanto molte società di factoring si stanno organizzan-do per fornire un’assistenza diret-ta nei paesi maggiormente appe-tibili come la Polonia.

FOCUS

Caratteristiche opera- ■zioni di factoring inter-nazionale: asimmetrie in-formative sulla solvibilità dei debitori, rischio di cambio, obblighi valutari, diversità giuridiche, diversi profi li con-tabili - fi scali.

Export Factoring: ■ target di riferimento delle società italiane che esportano i loro prodotti all’estero, la contro-parte estera è il debitore ce-duto.

Import Factoring: ■ la con-troparte estera è il fornitore cedente che esporta i prodot-ti in Italia.

Vantaggi del factoring ■internazionale: ottimizza-zione del capitale circolante, riduzione del rischio di cre-dito, migliore pianifi cazio-ne fi nanziaria, riduzione delle asimmetrie informative, pos-sibilità di espandere acquisti e vendite sui mercati interna-zionali.

”Il factoring si sta evolvendo in sinergia con le esigenzedelle imprese”

Gianpiero BertoliDirettore Generale di UBI Factor e Vice Presidente di Assifact.

NEWSUNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANETUNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET

2IDEA

PolishDesign

A partire dal 1989, l’arte, il de-sign e le istituzioni del settore dovettero a� rontare problemi legati alla lenta modernizza-zione del settore industriale e alla forte concorrenza estera.

Con i primi anni del millen-nio, si a� ermò il principio se-condo il quale il design è, gra-zie al suo essere proiettato al futuro, un elemento di svilup-po economico. Per il periodo 2007-2013 il Ministero dell’Eco-nomia ha elaborato un pia-no di sviluppo che prevede si-gnifi cative misure di sostegno per il design. In precedenza era stata avviata una radicale tra-sformazione dell’Istituto del Design Industriale (IWP), di-ventato nel 2009 consulente strategico di imprese e istitu-zioni i questo campo.

L’istituto gestisce altre ini-ziative:

il programma “Progetta il ■tuo utile. Sviluppo della com-petitività dell’impresa attra-verso il design”

studi post-diploma in De- ■sign Management

progetti di ricerca nel cam- ■po del design e dell’ergonomia

il Dizionario dei Designer ■Polacchi online

Oggi il design industriale è materia di studio in tutte le Ac-cademie delle Belle Arti, in al-cuni Politecnici e nelle miglio-ri scuole superiori private po-lacche.

fonte: Uffcio Promozione del Commer-

cio e degli Investimenti Ambasciata

della Repubblica Polacca a Roma

I vantaggi del factoring per importatori ed esportatori

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POLONIA · 5UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET

Quali sono i parametri per ottenere una concessione edilizia?

La materia della concessione edilizia è regolata dalla legge del 7 luglio 1994, “legge sulle costru-zioni”. Terminato il piano archi-tettonico e di sviluppo, si può ri-chiedere l’ottenimento della con-cessione edilizia. Nel permesso sono tratteggiati gli obblighi di tutte le parti coinvolte. La con-cessione è valida per tre anni dal-la data di emissione e può essere accordata dopo un’attenta valuta-zione d’impatto ambientale della costruzione. Per essere a norma di legge, il progetto deve conte-

nere il piano di sviluppo del lotto o del territorio in questione, dise-gnato su una mappa aggiornata; il disegno architettonico ed edilizio e i risultati degli studi riguardanti

la parte geologica e ingegneristi-ca. La legge impone che, in fase di esame sulla domanda per la con-cessione edilizia l’organo compe-tente abbia il dovere di esamina-re la simultanea esistenza di dif-ferenti requisiti, in particolare la conformità del progetto di costru-zione con la normativa sulla “pia-nifi cazione territoriale e di svi-luppo”, i requisiti della normativa speciale sulla tutela ambienta-le, le norme speciali inerenti tut-ti quanti i requisiti di tipo tecnico – edilizio. Qualora la legge lo pre-veda, sarà fondamentale accerta-re l’attenzione dei contenuti del-la decisione concernente “le con-

dizioni edilizie e di sviluppo del territorio”, provvedimenti am-ministrativi che sanciscono dal punto di vista dell’edilizia norme e regolamentazioni diverse per lo sviluppo del territorio rispetto al piano territoriale di riferimen-to. Il soggetto richiedente dovrà allegare alla richiesta di rilascio della concessione, 4 esemplari identici del progetto di costruzio-ne con tanto di pareri conformi e permessi rilasciati a parte come da disposizioni di legge comple-mentari.

Possono essere applicate delle eccezioni?

Secondo presidi legali, qualora l’autorità competente non deci-da circa il rilascio o meno del per-messo di costruzione entro due mesi (60 gg) dalla data di presen-tazione della relativa domanda, l’autorità gerarchicamente su-periore assegnerà una penale di 500 zlotych (ca. 125 Euro) per ogni giorno di ritardo, e le somme così raccolte verranno destinate co-me entrata supplementare per il Tesoro di Stato. Una volta otte-nuta la concessione edilizia que-sta, ex art. 37 della Legge, perde di validità qualora entro tre anni dal dì in cui è stata rilasciata non sono stati neppure avviati i lavo-ri di costruzione come da proget-to allegato alla domanda, ovvero nel caso in cui i lavori di costru-zione vengano interrotti per un periodo di almeno 2 anni.

AM Trading è una società che opera in Polonia nel settore della costruzione di stabili-menti industriali fornendo servizi di progettazione e direzione lavori mediante la collaborazione di esperti pro-fessionisti italiani e localiAM Trading può vantare un’approfondita conoscenza del mercato polacco grazie ad oltre 12 anni di esperienza che le ha consentito di fornire la propria attivita’ ad imprese di primaria importanza (at-tualmente AM Trading sta ultimando la direzione lavori per lo stabilimento del Grup-po Lampre di cui ha realizzato anche il progetto)AM Trading garantisce un servizio “chiavi in mano” dalla fase di piani� cazione dell’in-vestimento � no alla messa in servizio degli impianti:- nella fase preliminare valu-tando con il Cliente la rispon-denza della localizzazione prescelta alle caratteristiche dell’intervento da realizzare- nella fase di progettazione dall’ideazione � no all’otte-nimento di tutte le auto-rizzazioni necessarie per la costruzione, garan tendo co-stantemente assistenza e sup-porto al Cliente nella gestio-ne dell’intero iter normativo grazie alla conoscenza della lingua, delle normative e delle tradizioni costruttive locali- in quella di costruzione me-diante direzione di cantiere espletata da personale alta-mente specializzato in grado di garantire una corretta ese-cuzione dei lavori dal punto di vista tecnico/qualitativo ed il rispetto delle tempistiche contrattuali, � no al consegui-mento delle licenze d’uso del-lo stabilimento

AM Trading sp. z o.o.ul. Studencka 14/2

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[email protected]

Le concessioni edilizie secondo legge

ELEONORA GALASSO

[email protected]

NEWSUNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANETUNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET

3IDEA

IMI Consulting è nata nel 1992 per dare alle aziende italiane, interessate al mercato polacco, un servizio globale che fosse il più vicino possibile a quello offerto loro in Italia da un commercialista italiano.

Oggi possiamo quindi offrire un servizio a 360 gradi, mettendo a disposizione dei clienti italiani uno staff operativo ed un team di consulenti specializzati nelle diverse materie che, con la loro esperienza e cono-scenza del mercato polacco, aiutino l’imprenditore italiano nel suo percorso di approccio e di sviluppo.

Il nostro obiettivo prioritario è infatti quello di instaurare con il nostro Cliente un costante e duraturo rapporto di fi ducia e collaborazione reciproca attraverso servizi mirati a facilitargli la conoscenza della realtà polacca.

I nostri servizi:

• Consulenze societarie• Gestione contabilitá• Gestione personale• Consulenza fi scale• Supporto investimenti in zone economiche speciali• Supporto ottenimento fondi europei

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GIOVANNI FERRETTIAvvocato / Direttore del Diparti-mento Italiano, Studio Legale As-sociato DMP „Derra, Meyer & Part-ners” – sede di Varsavia.

STADIO DI VARSAVIAPanorama della costruzione dello Stadio Nazionale, settembre 2011 foto NCS/ J. Kośnik

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6 · POLONIA UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET

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La Polonia, membro dell’Unio-ne Europea, della NATO e dell’OCSE, è un partner sicuro e a� dabile per la comunità eco-nomica internazionale. L’econo-mia polacca si è distinta in que-sti ultimi anni per un continuo aumento degli indici macroe-conomici. Il Ministero dell’Eco-nomia prevede per il 2011 un in-cremento del PIL del 4,1%, grazie agli investimenti e allo sviluppo del consumo.

Crescente è l’interesse di aziende europee ed extra-eu-

ropee operanti in settori ad al-to contenuto tecnologico e dell’outsourcing (servizi infor-matici, telecomunicazioni, con-tabilità) ma anche dell’agro-ali-mentare, dell’edilizia, delle ener-gie rinnovabili e dell’ambiente. Inoltre Il mercato polacco o� re delle ottime opportunità per il commercio italiano essendoci una grande richiesta di prodotti “Made in Italy”.

Complice di questo successo è l’apertura delle autorità polac-che verso gli investimenti esteri

e le agevolazioni fi scali e logisti-che o� erte dalle ZES: in Polonia ci sono 14 zone economiche spe-ciali che favoriscono le attività economiche o� rendo condizio-ni speciali sotto forma di incen-tivi e sgravi fi scali per le nuove imprese; inoltre la manodopera è giovane, qualifi cata e il costo del lavoro è 5 volte inferiore al-la media UE. Le aziende italiane, così come quelle polacche, so-no prevalentemente di piccole e medie dimensioni, dimostrando un terreno comune e fertile che caratterizza i due contesti eco-

nomico-sociali. La sua posizione geografi ca al centro dell’Europa favorisce l’accesso sia ai mercati dell’Unione Europea che a quel-li dell’Europa Centrale e Orien-tale. Nel periodo che va dal 2007 al 2013 l’Unione Europea ha de-stinato alla aziende registrate in Polonia circa 62 miliardi di Euro per lo sviluppo di infrastruttu-re, manodopera, innovazione e nuova classe imprenditoriale.

Fare impresa in Polonia

ELEONORA GALASSO

[email protected]

NEWS

DONATO DI GILIOPresidente della societàdi consulenza CORE.

NEWS

Come nasce il progetto di internazionalizzazione di Banca IFIS?Banca IFIS è in Italia tra i maggiori attori del factoring, attiva da oltre 10 anni anche a livello internazionale, con una presenza in Europa- in Francia, Polonia Ungheria, Romania - e in Asia, in India. In Polonia il mercato del factoring nel 2010 ha avuto un turnover di oltre 14 miliardi di euro, con una crescita del 30%. IFIS Finance, con sede a Varsavia è una società ben capitalizzata, che fornisce supporto alle piccole medie imprese partecipando allo sviluppo economico del paese. Come mai avete puntato sulla Polonia?Il paese è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, con rigore, vitalità e intelligenza industriale, oltre a una buona stabilità politica. Siamo partner di eccellenza del grande bacino

manifatturiero sia per aziende polacche che esportano in Italia, sia per aziende italiane che hanno delocalizzato. Finanziamo aziende attive nel settore automotive, Gruppo Fiat in primis, ma non solo. Ad oggi siamo a Varsavia e Katowice e sono in cantiere aperture di nuove � liali per potenziare la nostra forza commerciale. L’obiettivo è di continuare a crescere, apportando sempre maggiore liquidità: acquistando, gestendo e assicuran-do i crediti. Questo agevola le relazioni commerciali di un nu-mero in crescita di piccole e medie imprese italiane in Polonia.

Banca IFIS alleata alla crescita delle imprese in Polonia

AlessandroCsillaghy

Vicepresidentedi Banca IFIS

Sgravi fiscali per le nuove tecnologieUna Società che intenda inve-stire in nuove tecnologie (co-sti di acquisto/sviluppo - costi di implementazione - eventua-li oneri fi nanziari) relative alla produzione/miglioramento di prodotti o software (inclusi ge-stionali ERP o, in generale siste-mi volti a migliorare l’operati-vità e/o la competitività azien-dale) ha diritto alla detrazione aggiuntiva fi no al 50% di tutte le spese sostenute per la realiz-zazione/implementazione del-la “nuova tecnologia”.Questa deduzione fi scale è di-sponibile in aggiunta all’am-mortamento fi scale regolare a condizione che la “nuova tec-nologia” non sia in uso da più di 5 anni. La procedura per ottenere tale agevolazione fi scale richiede:

Ottenimento di una perizia ■indipendente “expert opinion” da parte di un centro di Ricerca e Sviluppo esterno qualifi cato (R&D) che confermi il carattere innovativo della tecnologia in-trodotta;

Predisposizione della docu- ■mentazione e presentazione della richiesta formale al Mini-stero delle Finanze al fi ne di ot-tenere il relativo “parere vinco-lante”.

IN BREVE

fonte: KPMG Polonia

ELEONORA GALASSO

[email protected]

UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANETUNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET

4IDEA

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Attività commerciali nelle zone economichespeciali (SEZ)

IN BREVE

Gli investitori hanno diritto alla esenzio-ne fi scale alle seguenti condizioni:

Non trasferimento della proprietà dei ■beni riguardanti l’attività per almeno 5 anni (nel caso di grandi imprese) e 3 anni (in caso di PMI) dall’iscrizione nei registri contabili;

Conduzione del Business e manteni- ■mento del livello occupazionale dichiara-to per almeno 5 anni (3 anni per le PMI).

La modifi ca della Legge sulle SEZ, in vigore dal 4 agosto 2008, ha portato cambiamenti signifi cativi, tra cui:

Estensione della presenza delle SEZ fi - ■no al 2020;

Aumento del limite dimensionale della ■singola zona da 12.000 a 20.000 ettari.L’intensità delle agevolazioni concedibili suddivisa per singola Regione è presenta-ta nell’illustrazione grafi ca a fi anco.

Esenzioni fiscali & legge Sez: caratteristiche

Agli imprenditori sono conces-se agevolazioni statali sotto for-ma di esenzioni fi scali. Le più im-portanti riguardano l’esenzione dall’imposta sul reddito e sulle proprietà immobiliari. Il permes-so ad operare nella SEZ viene con-cesso dal Ministero dell’Econo-mia. Tuttavia, nella pratica, que-sto potere è a� dato alle Autorità Locali che amministrano la SEZ che gestiscono l’intero proces-so di concessione del permesso e del relativo monitoraggio. Gli im-prenditori interessati ad ottenere tale permesso devono presentare un’o� erta completa di Business Plan che deve contenere: profi -lo della Società- tipo e descrizio-ne dell’investimento – ammon-tare previsto – totale personale da assumere – fattibilità fi nanziaria dell’operazione. L’ammontare del-le spese per l’investimento non deve essere inferiore a 100.000 Euro, così come convertito al tas-so del cambio della NBP alla data di permesso. La dimensione de-gli aiuti di Stato dipende dal costo dei nuovi investimenti o dal costo della manodopera relativo a due anni. Per nuovo investimento si intende un investimento in terre-ni, beni fi ssi e attività immateriali legate allo sviluppo di un’impresa esistente, l’acquisto di un’impre-sa in liquidazione così come la di-versifi cazione della produzione (con l’introduzione di nuovi pro-dotti o la modifi ca del processo di produzione). Nel caso di un nuo-vo investimento, l’imprenditore ha l’obbligo di contribuire fi nan-ziariamente per almeno il 25% del costo totale. I costi della manodo-pera considerabili comprendono la retribuzione lorda oltre ai con-tributi obbligatori (contributi so-ciali sostenuti dal primo giorno di lavoro). L’intensità massima degli aiuti di Stato può essere aumenta-ta del 10% per i medi e del 20% per i piccoli imprenditori.

ELEONORA GALASSO

ha collaborato con Kiejstut Zagun

KPMG Polonia

[email protected]

Domanda: ■ Quali sono i vantaggi di investire nelle SEZ?

Risposta: ■ Lo stato asse-gna importanti esenzioni fi scali

NEWS

La modifi ca della Legge sulle SEZ, in vigore dal 4 agosto 2008, ha portato cambiamenti

Estensione della presenza delle SEZ fi -

Aumento del limite dimensionale della singola zona da 12.000 a 20.000 ettari.L’intensità delle agevolazioni concedibili suddivisa per singola Regione è presenta-ta nell’illustrazione grafi ca a fi anco.

fonte: KPMG Polonia

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