la nuova generazione dei piani urbanistici
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Il concetto di sostenibilità è emerso la prima volta nel corsodella prima conferenza dell'ONU sull'ambiente del 1972come condizione base dello sviluppo socio-economicomondiale che dovrebbe essere basato sul principio diassicurare il soddisfacimento dei bisogni della società attualesenza compromettere le risorse, in vista del loro utilizzo perle generazioni future. Questa prima enunciazione ci sembrala più bella rispetto alle successive evoluzioni del termineperché assomiglia all'imperativo categorico Kantiano chepossiamo riassumere nella frase "agisci in modo tale che latua azione possa essere assunta a principio di unalegislazione universalmente valida“ .
Arch. Vittorio Valpondi
LA SOSTENIBILITA’
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La timida definizione del 1971 viene ampiamente ripresa esviluppata dal rapporto "Brundtland" presentato a Stoccolma nelquadro della Conferenza ONU sull'Ambiente Umano tenutasi nel1987, sedici anni dopo la prima enunciazione e con in mezzo laprima vera grande crisi petrolifera, ricordata come quella delle"domeniche a piedi" e risolta dal gran lavoro del geniale sceiccosaudita Yamani presidente dell'OPEC.
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IMPLICAZIONI URBANISTICHE DEL CONCETTO DI SOSTENIBILITA’
LA SOSTENIBILTA’ AMBIENTALE
LA VALUTAZIONE DEI PIANI E PROGRAMMI
LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
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POTER VALUTARE LE AZIONI CHE I PIANI URBANISTICI SVOLGONO RISPETTO
ALL’AMBIENTE E’ IL GROSSO PASSO IN AVANTI DEI PIANI DI NUOVA GENERAZIONE
PER POTER FARE QUESTO E’ NECESSARIO CREARE A MONTE DI TUTTO IL PROCESSO DI
PIANIFICAZIONE UN ELEMENTO TECNICO CHE CONSENTA IL CONFRONTO CON LE SCELTE DEI
SINGOLI PIANI PROVINCIALI E COMUNALI
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IL PRINCIPALE STRUMENTO DI CONFRONTO E’ COMPOSTODA:
STRUTTURA DELLE RETI ECOLOGICHE REGIONALI, PROVINCIALI E COMUNALI;
PIANO TERRITORIALE E PAESAGGISTICO REGIONALE;
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE.
IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
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E’ IL NUOVO STRUMENTO URBANISTICO REGOLATORE GENERALE COMUNALE CHE SI STRUTTURA SU TRE PARTI
DI UNA PARTE STRATEGICA INDICATIVA
DI UNA COMPONENTE NORMATIVADI REGOLAMENTAZIONE DEL COSTRUITO
DI UNA COMPONENTE ANALITICO PROGETTUALE INERENTE I SERVIZI PUBBLICI INTESI COME QUALITA’ PECULIARI
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Comune di Como
Poli di eccellenza a scala territoriale
Parchi urbani e territoriali
Progetti integrati di ridisegno e rifunzionalizzazione
Ambiti di riqualificazione e ridisegno dei sistemi pubblici locali
Nuovi passaggi di connessione ecologica città – Parco della Spina Verde
Centralità ambientale di cerniera tra il parco territoriale della Spina Verde e i sistemi insediativi locali
Tutela e salvaguardia della città storica murata
Corridoi ecologici primari
quadro ricognitivo e programmatorio di riferimento per lo sviluppo economico e sociale del comune
fase diagnostica
articolo 8, comma1
Documento di Piano
articolo 8
quadro conoscitivo del territorio comunale
assetto geologico
assetto idrogeologico
assetto sismico
atti di programmazione regionale
atti di programmazione provinciale
proposte di cittadini singoli o associati
quadro delle trasformazioni
individuazione dei grandi sistemi territoriali
sistema della mobilità
aree di interesse archeologico
beni di interesse paesaggistico o storico monumentale e relative aree di rispetto
siti interessati da habitat naturali di interesse comunitario
aspetti socio-economici
aspetti rurali e di ecosistema
struttura del paesaggio agrario
assetto tipologico del tessuto urbano
ogni altra emergenza del territorio che vincoli la trasformabilità del suolo e del sottosuolo
aree a rischio o vulnerabili
aspetti culturali
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Definizione di uno “stato dei luoghi” che recensisce, in un territorio determinato, i problemi, i punti di forza e di
debolezza, le attese delle persone, le sfide economiche, ambientali, sociali,…
Fornisce spiegazioni sull’evoluzione passata e valutazioni sull’evoluzione futura.
La diagnostica è condivisa quando è frutto di una riflessione comune ad una molteplicità di attori.
DIAGNOSTICA
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È sintesi delle conoscenze tecnico-disciplinari e politico-amministrative:
contiene gli elementi conoscitivi del territorio e le linee di sviluppo che l’Amministrazione comunale intende perseguire, non ha effetti di conformazione della proprietà dei suoli mantiene un legame con il mandato amministrativo
Assume carattere strategico nella definizione degli obiettivi di politica del territorio, definendo il quadro di riferimento delle trasformazioni:
qualitative e quantitative della fattibilità economicadi coerenza con la programmazione sovracomunale
Il documento di piano un documento di politica territoriale
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INDIVIDUA
Piano delle Regole
art. 10
INDIVIDUA aree e edifici a rischio di compromissione e degrado e a rischio di incidente rilevante
CONTIENE per la componente geologica, idrogeologica e sismica quanto previsto dall’art. 57, c 1, lett.b
le aree destinate all’agricoltura
le aree di valore paesaggistico ambientale ed ecologiche
le aree non soggette a trasformazione urbanistica
1. detta la disciplina d’uso, di valorizzazione e di salvaguardia (c 3)
2. recepisce i contenuti dei piani di assestamento, di indirizzo forestale e di bonifica
3. individua edifici esistenti non più adibiti ad usi agricoli, dettandone le normative d’uso
individua gli edifici esistenti, dettandone la disciplina d’uso, ed ammette interventi per servizi pubblici, prevedendo eventuali mitigazioni e compensazioni agro-forestali e ambientali (c 3)
DEFINISCE: caratteristiche fisico morfologiche che connotano l’esistente, le modalità d’intervento, i criteri di valorizzazione degli immobili vincolati (c 2)
IDENTIFICA per gli interventi di nuova edificazione o sostituzione (c.4)
a. caratteristiche tipologiche (allineamenti, orientamenti, percorsi
b. consistenza volumetrica o slp esistenti e previstec. rapporto di copertura esistenti e previstid. altezze massime e minimee. modi insediativif. destinazioni d’uso NON ammissibilig. interventi di integrazione paesaggistica per ambiti
compresi in zone soggette a vincolo h. requisiti qualitativi, compresi quelli di efficienza
energetica
Non ha termini di validità (c 6)
Contiene indicazioni vincolanti e produce effetti diretti sul regime dei suoli (c 5)
IDENTIFICA i beni ambientali e storico-artistico-monumentali oggetto di tutela o per i quali si intende formulare proposta motivata di vincolo (c 2)
INDIVIDUA i nuclei di antica formazione (c 2)
DEFINISCE gli ambiti del tessuto urbano consolidato comprese le aree libere intercluse o di completamento
INDICA gli immobili assoggettati a tutela in base alla normativa statale e regionale