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Letture quotidiane – giugno 2014 LA PAROLA DEL MESE DI GIUGNO 2014 Testi quotidiani delle Sacre Scritture secondo il calendario liturgico della Chiesa Cattolica con rito romano * * * Questo eBook è pubblicato dai curatori del sito www.LaParola.it da dove può essere scaricata liberamente. L’opera non ha un prezzo, tuttavia ha un costo! Se trovi quest’opera di un certo interesse e desideri che continuiamo a pubblicarla mensilmente, considera la possibilità di inviarci una donazione. Per maggiori informazioni, visita la pagina web: www.laparola.it/ebooks.php * * * Pag. 1/112

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Letture quotidiane – giugno 2014

LA PAROLA DEL MESE DI GIUGNO 2014

Testi quotidiani delle Sacre Scritturesecondo il calendario liturgico della Chiesa Cattolica

con rito romano

* * *

Questo eBook è pubblicato dai curatori del sito www.LaParola.it da dove può esserescaricata liberamente.L’opera non ha un prezzo, tuttavia ha un costo!Se trovi quest’opera di un certo interesse e desideri che continuiamo a pubblicarlamensilmente, considera la possibilità di inviarci una donazione.Per maggiori informazioni, visita la pagina web: www.laparola.it/ebooks.php

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Letture quotidiane – giugno 2014

1 giugno 2014 – DomenicaS. Giustino (m)Ascensione del Signore - P

PREGHIERA DEL MATTINOSignore Gesù, ti rendiamo grazie perché, dopo aver realizzato la purificazionedei peccati, sei salito alla destra del Padre. La tua gloria è la speranza e il pegnodella nostra gloria. Il tuo corpo, diventato spirito che dà la vita, è la pietraangolare del tempio di pietre vive - la Chiesa - che si eleva verso di te dallaterra. Dacci lo Spirito che ci spinge a confessarti come Signore! Accordaci lagrazia di saperti incontrare nei tuoi sacramenti, di ascoltarti nella tua Parola,di amarti e rispettarti nei tuoi fratelli, che sono anche nostri fratelli.

ANTIFONA D’INGRESSO“Uomini di Galilea, perché fissate nel cielo lo sguardo? Come l’avete visto salireal cielo, così il Signore ritornerà”. Alleluia. (At 1,11)

COLLETTAEsulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questaliturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità èinnalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza diraggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (At 1,1-11)Fu elevato in alto sotto i loro occhi.Dagli Atti degli ApostoliNel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece einsegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver datodisposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durantequaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno diDio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi daGerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre,«quella - disse - che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voiinvece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il temponel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voiconoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, mariceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me saretetestimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini dellaterra».Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse

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Letture quotidiane – giugno 2014ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava,quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero:«Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzoa voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andarein cielo».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 46)R. Ascende il Signore tra canti di gioia.Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia,perché terribile è il Signore, l’Altissimo,grande re su tutta la terra. R.Ascende Dio tra le acclamazioni,il Signore al suono di tromba.Cantate inni a Dio, cantate inni,cantate inni al nostro re, cantate inni. R.Perché Dio è re di tutta la terra,cantate inni con arte.Dio regna sulle genti,Dio siede sul suo trono santo. R.

SECONDA LETTURA (Ef 1,17-23)Lo fece sedere alla sua destra nei cieli.Dalla lettera di san Paolo apostolo agli EfesiniFratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia unospirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illuminigli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi hachiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è lastraordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondol’efficacia della sua forza e del suo vigore.Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere allasua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogniForza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempopresente ma anche in quello futuro.Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come caposu tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfettocompimento di tutte le cose.Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Mt 28,19.20)R. Alleluia, alleluia.Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.

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Letture quotidiane – giugno 2014Ecco: io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 28,16-20)A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesùaveva loro indicato.Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disseloro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fatediscepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e delloSpirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Edecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».Parola del Signore.

OMELIAIl Signore risorto è ritornato nella Galilea pagana. È qui che egli avevacominciato ad annunciare la conversione e il Vangelo del Regno. È qui, inquesto luogo di frontiera, che egli aveva dato appuntamento ai suoi discepoli,che si erano dispersi quando egli, il pastore, era stato ferito. È ritornato suiluoghi dell’inizio, per dare loro la pienezza: il Risorto è la luce decisiva cherischiara tutti coloro che camminano nelle tenebre e nell’ombra della morte.Egli ha convocato i discepoli - in numero di undici - su una montagna, comeall’inizio li aveva condotti sulla montagna, quando parlò loro per annunciare lavia della felicità del regno dei cieli. Dio ha anche convocato il popolo ai piedidel Sinai quando ha voluto fare di lui la sua “ekklesia”. Il Risorto è su questamontagna in Galilea, che simboleggia l’incontro tra il cielo e la terra,dichiarandosi, solennemente, come colui che ha ricevuto tutta l’autorità neicieli e sulla terra.Da questa montagna egli invia i discepoli - e in loro, e con loro, noi tutti che liseguiamo lungo la storia - a convocare la Chiesa per riunirla dai quattro punticardinali del mondo nel regno; nessuno è escluso dalla parola e dallapartecipazione alla vita della famiglia divina: la comunione del battesimo con ilPadre, il Figlio e lo Spirito Santo.Oggi noi, come gli undici discepoli sulla montagna, lo adoriamo e riaffermiamola nostra obbedienza al suo comando missionario. Egli sembra assente ma è inrealtà sempre presente tra di noi. È per questo che si è fatto uomo nel senodella Vergine Madre: per essere l’Emmanuele, il Dio con noi, fino alla fine delmondo.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, Signore, il sacrificio che ti offriamo nella mirabile ascensione del tuoFiglio, e per questo santo scambio di doni fa’ che il nostro spirito si innalzi alla

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Letture quotidiane – giugno 2014gioia del cielo. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Ecco, io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo”. Alleluia. (Mt28,20)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEDio onnipotente e misericordioso, che alla tua Chiesa pellegrina sulla terra faigustare i divini misteri, suscita in noi il desiderio della patria eterna, dove haiinnalzato l’uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONENella solennità pasquale, la risurrezione del Signore era causa della nostragioia; oggi è la sua ascensione al cielo che ci dà modo di esultare, affinché noicommemoriamo e veneriamo come si conviene il giorno in cui l’umiltà dellanostra natura è stata innalzata in Cristo più in alto di tutto l’esercito del cielo,più in alto di tutti gli ordini angelici, ed oltre la sublimità di ogni potenza, finoa condividere il trono di Dio Padre. È su questo ordinamento delle opere divineche noi siamo stabiliti, che noi siamo edificati: la grazia di Dio diviene, infatti,più meravigliosa nel momento in cui fa che la fede non dubiti, che la speranzanon vacilli, che la carità non si affievolisca quando è scomparso alla vista degliuomini ciò che a buon diritto doveva loro ispirare rispetto. Tale è, infatti, laforza propria ai grandi spiriti, tale è la luce propria alle anime particolarmentefedeli: essa consiste nel credere instancabilmente a ciò che gli occhi del corponon vedono, e a fissare il proprio desiderio là dove lo sguardo non può arrivare.SAN LEONE MAGNO

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Letture quotidiane – giugno 2014

2 giugno 2014 – LunedìSs. Marcellino e Pietro (mf)7.a di Pasqua - III

PREGHIERA DEL MATTINOMio amato e buon Gesù, eccomi prostrato alla tua santissima presenza; tiprego, accendi il mio cuore di sentimenti di fede, di speranza, di carità, didolore dei miei peccati, e di proponimento di non offenderti. Con tutto l’amoree tutta la compassione considero le tue cinque Piaghe cominciando, o Gesùmio, da ciò che disse di te il santo profeta Davide: “Hanno trapassato le miemani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa”.

ANTIFONA D’INGRESSO“Riceverete la forza dello Spirito Santo, che scenderà su di voi, e mi saretetestimoni sino agli estremi confini della terra”. Alleluia. (At 1,8)

COLLETTAVenga su di noi, o Padre, la potenza dello Spirito Santo, perché aderiamopienamente alla tua volontà, per testimoniarla con amore di figli. Per il nostroSignore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 19,1-8)Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?Dagli Atti degli ApostoliMentre Apollo era a Corìnto, Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, scesea Èfeso.Qui trovò alcuni discepoli e disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo quandosiete venuti alla fede?». Gli risposero: «Non abbiamo nemmeno sentito direche esista uno Spirito Santo». Ed egli disse: «Quale battesimo avete ricevuto?».«Il battesimo di Giovanni», risposero. Disse allora Paolo: «Giovanni battezzòcon un battesimo di conversione, dicendo al popolo di credere in colui chesarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù».Udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e, non appenaPaolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si miseroa parlare in lingue e a profetare. Erano in tutto circa dodici uomini.Entrato poi nella sinagoga, vi poté parlare liberamente per tre mesi, discutendoe cercando di persuadere gli ascoltatori di ciò che riguarda il regno di Dio.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 67)R. Regni della terra, cantate a Dio.Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici

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Letture quotidiane – giugno 2014e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;come si scioglie la cera di fronte al fuoco,periscono i malvagi davanti a Dio. R.I giusti invece si rallegrano,esultano davanti a Dioe cantano di gioia.Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:Signore è il suo nome. R.Padre degli orfani e difensore delle vedoveè Dio nella sua santa dimora.A chi è solo, Dio fa abitare una casa,fa uscire con gioia i prigionieri. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 3,1)R. Alleluia, alleluia.Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alladestra di Dio.R. Alleluia.

VANGELO (Gv 16,29-33)Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!+ Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e nonpiù in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcunot’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cuivi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo,perché il Padre è con me.Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, maabbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».Parola del Signore.

OMELIAChi è l’uomo perché possa star sicuro della sua fede?Non appena egli riposa sulle sue forze e non si appoggia a Gesù, la fede sembrasvanire e vacilla: è la prova.“Adesso credete? Ecco, verrà l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperdereteciascuno per proprio conto, e mi lascerete solo”.La fede provata si smarrisce, l’uomo dubita e non è più capace di rapporto, nonsente più il fascino di una compagnia guidata e se ne va lontano per la suastrada.La prova cui Gesù fa riferimento, la croce, disperde i suoi, ma lui non resta

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Letture quotidiane – giugno 2014solo, perché egli è dall’origine “con”.Dall’origine egli è Dio, egli è nel “Co-essere” della Trinità. Il Padre è con lui, ilPadre è da sempre con lui e nel grido dell’abbandono sulla croce, quando la“distanza” tra il Padre e il Figlio tocca la sua punta estrema, lo Spiritotenacemente testimonia il permanere della comunione tra i Due. La solitudinedel Crocifisso rivela allora il volto ultimo di Dio: Misericordia.È per questa Misericordia che la prova non ci deve atterrire. Per essa dobbiamostare nella pace. In effetti la Misericordia crocifissa ha vinto il mondo.

PREGHIERA SULLE OFFERTESignore, questo sacrificio senza macchia ci liberi dal peccato, e infonda nelnostro cuore il vigore della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Voi avrete tribolazioni nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo”.Alleluia. (Gv 16,33)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Dio, che ci nutri dell’unico pane e ci conforti con l’unica speranza, donaci iltuo Spirito, perché formiamo in Cristo un cuore solo e un’anima sola, per salirecon lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERANella notte del mondo, Signore, tu sei la nostra pace. Noi non avevamo saputorestare con te nell’Eden e tu eri rimasto solo con il Padre. Ora, tu hai sconfittoil male ma noi siamo ancora deboli e impauriti di fronte alla durezza delmondo. Vegliamo allora con Maria e aspettiamo pregando il Padre dei poveri,lo Spirito Santo. Riempirà le nostre lampade di coraggio perché possiamopassare, con te e come te, attraverso le sofferenze del nostro tempo. Volgendo ilnostro sguardo al cielo, ti vedremo venire nella gloria sulle nubi.

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Letture quotidiane – giugno 2014

3 giugno 2014 – MartedìS. Carlo Lwanga e compagni (m)7.a di Pasqua - III

PREGHIERA DEL MATTINOAnch’io, o Padre, come il Figlio tuo, Gesù Cristo, innalzo a te la mia preghieraall’inizio di un nuovo giorno, dono del tuo amore. Fa’ che, oggi, come lui, ioglorifichi te, compiendo l’opera che come uomo e come cristiano tu mi hai datoda fare. Che possa anch’io come lui far conoscere il tuo nome a quanti oggiincontrerò sul mio cammino, con il coraggio dell’annunzio e con la forza dellatestimonianza. Sono tuoi, ma in Cristo li hai dati anche a me.

ANTIFONA D’INGRESSO“Io sono il primo e l’ultimo, il vivente; ero morto, ma ora sono vivo per tutti isecoli”. Alleluia. (Ap 1,17-18)

COLLETTAPadre onnipotente e misericordioso, fa’ che lo Spirito Santo venga ad abitare innoi e ci trasformi in tempio della sua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 20,17-27)Conduco a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal SignoreGesù.Dagli Atti degli ApostoliIn quei giorni, da Milèto Paolo mandò a chiamare a Èfeso gli anziani dellaChiesa.Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: «Voi sapete come mi sonocomportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivaiin Asia: ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le prove che mihanno procurato le insidie dei Giudei; non mi sono mai tirato indietro da ciòche poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico enelle case, testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nelSignore nostro Gesù.Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapereciò che là mi accadrà. So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, miattesta che mi attendono catene e tribolazioni. Non ritengo in nessun modopreziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mifu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia diDio.E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sonopassato annunciando il Regno. Per questo attesto solennemente oggi, davanti avoi, che io sono innocente del sangue di tutti, perché non mi sono sottratto al

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Letture quotidiane – giugno 2014dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 67)R. Regni della terra, cantate a Dio.Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,la tua esausta eredità tu hai consolidatoe in essa ha abitato il tuo popolo,in quella che, nella tua bontà,hai reso sicura per il povero, o Dio. R.Di giorno in giorno benedetto il Signore:a noi Dio porta la salvezza.Il nostro Dio è un Dio che salva;al Signore Dio appartengono le porte della morte. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 14,16)R. Alleluia, alleluia.Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclitoperché rimanga con voi per sempre.R. Alleluia.

VANGELO (Gv 17,1-11a)Padre, glorifica il Figlio tuo+ Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu glihai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutticoloro che gli hai dato.Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che haimandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mihai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che ioavevo presso di te prima che il mondo fosse.Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoie li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno chetutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a meio le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito date e hanno creduto che tu mi hai mandato.Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato,perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sonoglorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e iovengo a te».Parola del Signore.

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Letture quotidiane – giugno 2014OMELIALa “preghiera sacerdotale” di Gesù è il testamento di perenne attualità, per icompiti che egli affida alla sua Chiesa pari ai doni che egli invoca dal Padre peressa quale sacramento di salvezza.Sono i doni della “vita eterna” ossia della conoscenza dell’unico vero Dio e dicolui che egli ha mandato, Gesù Cristo.È questo il fine dell’evangelizzazione alla quale la Chiesa non potrà mairinunciare contro ogni tentazione di disimpegno missionario, suggerito dainsostenibili irenismi e da ingiustificabili sincretismi religiosi.“Il potere” dato a Gesù dal Padre sopra ogni essere umano, infatti, è donare “lavita eterna” a tutti gli uomini. Ed egli lo ha trasmesso per sempre alla suaChiesa.Questa è anche “l’opera” che il Padre gli ha “dato da fare”. E anche essa egli haaffidato alla sua Chiesa. Per cui, come il Figlio ha “glorificato” il Padre sopra laterra compiendo “l’opera” ossia la missione salvifica, così la Chiesa glorifica ilPadre prolungando la stessa missione nel tempo: donando cioè a tutti “leparole” e “le cose” che il Figlio ha ricevuto dal Padre, i doni della salvezza,parola, sacramenti, carità.È qui la sua singolare grandezza: il suo servizio insostituibile per la vita delmondo.

PREGHIERA SULLE OFFERTEGuarda, o Padre, il volto del Cristo tuo Figlio, che ha dato se stesso per salvarel’umanità, e fa’ che dall’Oriente all’Occidente si offra a te l’unico perfettosacrificio. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Questa è la vita eterna: conoscere te, unico vero Dio, e colui che hai mandatoGesù Cristo”. Alleluia. (Gv 17,3)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEPadre santo, che ci hai nutriti di Cristo pane vivo, fa’ che il tuo Spirito,operante in questi misteri pasquali, ci guidi alla verità tutta intera, perché conla parola e con le opere edifichiamo la tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAVengo a te, Padre santo, al tramonto di questa giornata, per ringraziarti deidoni con cui hai accompagnato il mio lavoro, come umile collaborazioneall’opera di salvezza del Figlio tuo.Anche nel riposo io mi tenga unito a lui per restare unito a te nell’osservanzadella tua parola come egli mi ha insegnato. E sarò nella pace.

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Letture quotidiane – giugno 2014

4 giugno 2014 – MercoledìS. Quirino vescovo7.a di Pasqua - III

PREGHIERA DEL MATTINOPadre buono, accolgo questo giorno dalle tue mani, con la fiducia di unbambino. Solo per te, per te presente nei miei prossimi, siano i pensieri e leopere. E aiutaci, come Gesù ci ha insegnato, a sentirci con lui tutti figli tuoi e acomportarci da fratelli gli uni degli altri. La mia preghiera si unisce a quella deltuo Figlio Gesù, per chiederti, con lui e in lui, quella unità di tutti che è unriflesso della sua unità con te. E che io possa essere nel mondo, oggi, un raggiodel tuo amore che illumina e riscalda i cuori degli uomini.

ANTIFONA D’INGRESSOPopoli tutti, battete le mani, acclamate Dio con voci di gioia. Alleluia. (Sal47,2)

COLLETTAPadre misericordioso, fa’ che la tua Chiesa, riunita dallo Spirito Santo, ti servacon piena dedizione e formi in te un cuore solo e un’anima sola. Per il nostroSignore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 20,28-38)Vi affido a Dio, che ha la potenza di edificare e di concedere l’eredità.Dagli Atti degli ApostoliIn quei giorni, Paolo diceva agli anziani della Chiesa di Èfeso: «Vegliate su voistessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiticome custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con ilsangue del proprio Figlio.Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che nonrisparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare dicose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate,ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, diammonire ciascuno di voi.E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificaree di concedere l’eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati.Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. Voi sapete chealle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste miemani. In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrerelavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: “Si è più beatinel dare che nel ricevere!”».Dopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. Tutti scoppiarono

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Letture quotidiane – giugno 2014in pianto e, gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano, addolorati soprattuttoperché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E loaccompagnarono fino alla nave.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 67)R. Regni della terra, cantate a Dio.Mostra, o Dio, la tua forza,conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!Per il tuo tempio, in Gerusalemme,i re ti porteranno doni. R.Regni della terra, cantate a Dio,cantate inni al Signore,a colui che cavalca nei cieli, nei cieli eterni.Ecco, fa sentire la sua voce, una voce potente!Riconoscete a Dio la sua potenza. R.La sua maestà sopra Israele,la sua potenza sopra le nubi.Terribile tu sei, o Dio, nel tuo santuario.È lui, il Dio d’Israele, che dà forza e vigore al suo popolo.Sia benedetto Dio! R.

CANTO AL VANGELO (cf. Gv 17,17)R. Alleluia, alleluia.La tua parola, Signore, è verità: consacraci nella verità.R. Alleluia.

VANGELO (Gv 17,11b-19)Siano una cosa sola, come noi.+Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:] «Padre santo,custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa,come noi.Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li hoconservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione,perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sononel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho datoloro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, comeio non sono del mondo.Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essinon sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. Latua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandatoloro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi

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Letture quotidiane – giugno 2014consacrati nella verità».Parola del Signore.

OMELIAIn tutto il Vangelo Gesù rivela uno straordinario rapporto personale con ilPadre: egli è il Figlio prediletto e il Padre è sempre con lui. Ma in questo stessorapporto Gesù ha voluto inserire anche noi. Il Maestro, ormai vicino a morire,col cuore pieno di tenerezza per i suoi discepoli, prega: “Padre, custodisci neltuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi”. Egliinvoca il Padre di renderci suoi figli - anche se lontani per colpa nostra - e, diconseguenza, di affratellarci tra noi nella più salda, perché divina, unità. Così,in Gesù, siamo divenuti “figli” e da questo sentirci figli nasce l’esperienza dellapienezza della gioia, la stessa che ha sostenuto Gesù nell’arco della suaesistenza terrena. Questa “figliolanza” è la parola, la verità, l’interiore certezzache ci affranca da tutti i limiti esteriori e interiori dell’esistenza. Siamo figli, eperciò tutto possiamo attenderci dal Padre nostro onnipotente. Ma, se siamofigli di un unico Padre, siamo anche fratelli tra di noi. Occorre dunque vivereda fratelli, per testimoniare la nostra figliolanza, e perché possa realizzarsi ungiorno l’ardente desiderio di Gesù: “Che tutti siano uno”.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, o Padre, le nostre offerte e preghiere, e fa’ che, partecipando almemoriale della Pasqua, riceviamo il dono dello Spirito, per divenire testimonidel Signore risorto. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Io consacro me stesso per coloro che mi hai dato, Padre, perché sianoanch’essi consacrati nella verità”. Alleluia. (Gv 17,19)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONELa partecipazione a questo santo mistero ci dia grazia su grazia, Signore, e conla sua forza rinnovatrice ci renda sempre più degni di così grande dono. PerCristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAPadre buono, accogli la nostra lode e gratitudine per l’amore che hai riversatosu di noi in questo giorno. Tutto, gioie e dolori, sono stati un dono del tuoamore di Padre. Ti affido i tuoi figli nei quali ho riconosciuto la tua presenza,perché tu li custodisca nell’amore che in Gesù, tuo Figlio, ci hai dato. Come lui,abbiamo consacrato noi stessi per l’umanità. Ti rinnoviamo, Padre, alla finedella giornata, questa nostra consacrazione e tu mantieni sempre acceso neinostri cuori quel fuoco dello Spirito che ci purifica e ci fonde in un unicoCorpo.

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Letture quotidiane – giugno 2014

5 giugno 2014 – GiovedìS. Bonifacio (m)7.a di Pasqua - III

PREGHIERA DEL MATTINOSignore Gesù, che preghi il Padre per l’unità dei tuoi fratelli ancora divisi, tiringraziamo per il dono dell’unità che continuamente ci elargisci: il dono dellatua presenza supplice, il dono dello Spirito Santo che alimenta ed accorda icarismi nella Chiesa. Accresci in noi la fede nella tua preghiera onnipotente enell’azione dello Spirito Santo, affinché possiamo diventare docili ed efficacistrumenti della tua unità che salva il mondo.

ANTIFONA D’INGRESSOAccostiamoci con fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia eottenere l’aiuto, che ci sostenga al momento opportuno. Alleluia. (Eb 4,16)

COLLETTAVenga, o Padre, il tuo Spirito e ci trasformi interiormente con i suoi doni; creiin noi un cuore nuovo, perché possiamo piacere a te e cooperare al tuo disegnodi salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 22,30; 23,6-11)È necessario che tu dia testimonianza anche a Roma.Dagli Atti degli ApostoliIn quei giorni, [il comandante della coorte,] volendo conoscere la realtà deifatti, cioè il motivo per cui Paolo veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere lecatene e ordinò che si riunissero i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio; fececondurre giù Paolo e lo fece comparire davanti a loro.Paolo, sapendo che una parte era di sadducèi e una parte di farisei, disse a granvoce nel sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; sono chiamato ingiudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti».Appena ebbe detto questo, scoppiò una disputa tra farisei e sadducèi el’assemblea si divise. I sadducèi infatti affermano che non c’è risurrezione néangeli né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose. Ci fu allora ungrande chiasso e alcuni scribi del partito dei farisei si alzarono in piedi eprotestavano dicendo: «Non troviamo nulla di male in quest’uomo. Forse unospirito o un angelo gli ha parlato».La disputa si accese a tal punto che il comandante, temendo che Paolo venisselinciato da quelli, ordinò alla truppa di scendere, portarlo via e ricondurlo nellafortezza.La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio! Come haitestimoniato a Gerusalemme le cose che mi riguardano, così è necessario che

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Letture quotidiane – giugno 2014tu dia testimonianza anche a Roma».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 15)R. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:nelle tue mani è la mia vita. R.Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;anche di notte il mio animo mi istruisce.Io pongo sempre davanti a me il Signore,sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.Per questo gioisce il mio cuoreed esulta la mia anima;anche il mio corpo riposa al sicuro,perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R.Mi indicherai il sentiero della vita,gioia piena alla tua presenza,dolcezza senza fine alla tua destra. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 17,21)R. Alleluia, alleluia.Siano tutti una cosa sola, come tu, Padre, sei in me e io in te,perché il mondo creda che tu mi hai mandato.R. Alleluia.

VANGELO (Gv 17,20-26)Siano perfetti nell’unità.+ Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in memediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei inme e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi haimandato.E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosacome noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfettinell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati comehai amato me.Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io,perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi haiamato prima della creazione del mondo.

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Letture quotidiane – giugno 2014Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questihanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuonome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi eio in loro».Parola del Signore.

OMELIACristo garantisce per tutta l’estensione del tempo di pregare per l’unità deicristiani e noi viviamo immersi nella sua preghiera. Lui certo non si illudevasulle nostre capacità di vivere nella sua unità e neppure noi possiamo illuderci.Le forze disgregatrici, forze diaboliche perché il diavolo è colui che divide, sonopresenti fuori e dentro la vita della Chiesa fin dai tempi di Gesù: “Simone,Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano, ma io ho pregatoper te” (Lc 22-31). La tentazione di snaturare l’unità dei credenti fondandolasu qualche cosa d’altro che non fosse lo stesso Cristo e il suo corpo vivo che è laChiesa non ha mai cessato di ostacolare il piano provvidenziale, ma tutta laperversità dell’uomo e delle strutture sociali non possono far dubitaredell’efficacia della preghiera di Cristo e dell’efficacia della preghiera umana chesi unisce a quella di Cristo. Per questo posso e devo sperare “contro ognisperanza” (Rm 4,18). L’onnipotenza e la misericordia divina che la preghieradi Cristo fa sprigionare sorpassa di gran lunga la nostra miseria.Ma come sempre l’opera di Dio s’intreccia con la nostra libertà. Contare sullapreghiera di Cristo accresce più che sminuire la nostra responsabilità. Èl’orizzonte della sua preghiera che fissa i nostri traguardi: “Come tu, Padre, seiin me e io in te, siano anch’essi in noi una sola cosa”. È a questa intimità chesiamo chiamati. “Perché il mondo creda”. La tensione all’unità spalanca allamissione universale.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccetta, o Padre, l’offerta viva dei tuoi figli in unione con il sacrificio di Cristo,e fa’ che riceviamo un’effusione sempre più abbondante dei doni del tuoSpirito. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Padre, l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro”. Alleluia. (Gv17,26)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONECi illumini, Signore, la tua parola e ci sostenga la comunione al sacrificio cheabbiamo celebrato, perché guidati dal tuo Santo Spirito perseveriamonell’unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA

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Letture quotidiane – giugno 2014Padre misericordioso e onnipotente, sole di giustizia e fonte di ogni bene,mentre declina il giorno rischiara le nostre menti perché oltre le penombre cheoscurano la verità possiamo scorgere l’icona del tuo volto. Tutto sia vistonell’unità del tuo Cristo e nella comunione dello Spirito Santo.

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Letture quotidiane – giugno 2014

6 giugno 2014 – VenerdìS. Norberto (mf)7.a di Pasqua - III

PREGHIERA DEL MATTINOPadre santo, ti ringrazio per avermi donato questo giorno concedendomi dicontinuare la celebrazione del mistero della risurrezione del tuo Figlio.Concedimi oggi di incontrarmi col Signore risorto: nell’ascolto della sua parola,nella partecipazione alla divina Eucaristia, nel fratello col quale condivido lamia giornata. Te lo chiedo per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA D’INGRESSOCristo ci ha amati, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, e ha fattodi noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre. Alleluia. (Ap 1,5-6)

COLLETTAO Dio, nostro Padre, che ci hai aperto il passaggio alla vita eterna con laglorificazione del tuo Figlio e con l’effusione dello Spirito Santo, fa’ che,partecipi di così grandi doni, progrediamo nella fede e ci impegniamo semprepiù nel tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 25,13-21)Si trattava di un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.Dagli Atti degli ApostoliIn quei giorni, arrivarono a Cesarèa il re Agrippa e Berenìce e vennero asalutare Festo. E poiché si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re leaccuse contro Paolo, dicendo:«C’è un uomo, lasciato qui prigioniero da Felice, contro il quale, durante la miavisita a Gerusalemme, si presentarono i capi dei sacerdoti e gli anziani deiGiudei per chiederne la condanna. Risposi loro che i Romani non usanoconsegnare una persona, prima che l’accusato sia messo a confronto con i suoiaccusatori e possa aver modo di difendersi dall’accusa.Allora essi vennero qui e io, senza indugi, il giorno seguente sedetti in tribunalee ordinai che vi fosse condotto quell’uomo. Quelli che lo incolpavano gli simisero attorno, ma non portarono alcuna accusa di quei crimini che ioimmaginavo; avevano con lui alcune questioni relative alla loro religione e a uncerto Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.Perplesso di fronte a simili controversie, chiesi se volesse andare aGerusalemme e là essere giudicato di queste cose. Ma Paolo si appellò perchéla sua causa fosse riservata al giudizio di Augusto, e così ordinai che fossetenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare».Parola di Dio.

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Letture quotidiane – giugno 2014

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 102)R. Il Signore ha posto il suo trono nei cieli.Benedici il Signore, anima mia,quanto è in me benedica il suo santo nome.Benedici il Signore, anima mia,non dimenticare tutti i suoi benefici. R.Perché quanto il cielo è alto sulla terra,così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;quanto dista l’oriente dall’occidente,così egli allontana da noi le nostre colpe. R.Il Signore ha posto il suo trono nei cielie il suo regno dòmina l’universo.Benedite il Signore, angeli suoi,potenti esecutori dei suoi comandi. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 14,26)R. Alleluia, alleluia.Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa;vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.R. Alleluia.

VANGELO (Gv 21,15-19)Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.+ Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone,figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu losai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?».Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola lemie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietrorimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e glidisse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù:«Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane tivestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tuemani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, dettoquesto, aggiunse: «Seguimi».Parola del Signore.

OMELIALa pagina evangelica ci istruisce profondamente sulla natura del mistero

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Letture quotidiane – giugno 2014pastorale nella Chiesa. La sua sorgente più profonda, in chi lo esercita, è unamore supremo a Cristo: il pascere il gregge è atto di amore. In questo amoreunico che lega il pastore a Cristo, il pastore medesimo si sente ed è ormailegato per sempre. Egli non può più andare dove vuole: non è più padrone delsuo tempo, di se stesso. Ed è in questa morte a se stesso e di se stesso, per ilgregge che gli è affidato, che il pastore glorifica Dio: manifesta l’amore delPadre che salva. Mistero mirabile e tremendo: Pietro (ed ogni pastore) èchiamato a seguire Cristo, in questo modo.

PREGHIERA SULLE OFFERTEGuarda con bontà, Signore, le offerte che ti presentiamo, e perché ti sianopienamente gradite manda il tuo Spirito a purificare i nostri cuori. Per Cristonostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Simone di Giovanni, mi ami?”. “Signore, tu sai che ti amo”. “Seguimi” dice ilSignore. Alleluia. (Gv 21,17.19)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Dio, che ci santifichi e ci nutri con i tuoi santi misteri, concedi che i doni diquesta tua mensa ci ottengano la vita senza fine. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAPadre santo: il giorno è finito e si appressa l’ora di passare da questo mondo ate. Fa’ che io possa glorificarti nella mia morte, poiché sia che vegliamo sia chedormiamo siamo del Signore nostro Gesù, il quale è morto ed è risorto peressere il Signore dei vivi e dei morti. Donaci il tuo Santo Spirito che ci guidi aseguire sempre più fedelmente il tuo Figlio Unigenito.

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Letture quotidiane – giugno 2014

7 giugno 2014 – SabatoS. Roberto vescovo7.a di Pasqua - III

PREGHIERA DEL MATTINOSignore, la tua Chiesa è simile questa mattina a Gerusalemme, preparata comeuna Sposa per la venuta dello Spirito. Venite, corriamo, il Re ci fa entrare nellasua dimora per farci dono del suo amore. Signore, fa’ che, in questa Pentecoste,allarghi il mio cuore. Possa il mio cuore assumere le dimensioni della terraintera, perché il tuo Spirito si diffonda in ogni essere. Lo Spirito è il dito di Dioche scolpisce nei nostri cuori la tua legge d’amore, affinché non siamo letteremorte e diventiamo audaci testimoni del tuo regno che si avvicina.

ANTIFONA D’INGRESSOI discepoli erano assidui e concordi nella preghiera, con le donne e con Maria,Madre di Gesù, e con i fratelli di lui. Alleluia (At 1,14)

COLLETTADio onnipotente ed eterno, che ci dai la gioia di portare a compimento i giornidella Pasqua, fa’ che tutta la nostra vita sia una testimonianza del Signorerisorto. Egli è Dio e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (At 28,16-20.30-31)Paolo rimase a Roma, annunziando il regno di Dio.Dagli Atti degli ApostoliArrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per conto suo con un soldato diguardia. Dopo tre giorni, egli fece chiamare i notabili dei Giudei e, quandogiunsero, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo ocontro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnatonelle mani dei Romani. Questi, dopo avermi interrogato, volevano rimettermiin libertà, non avendo trovato in me alcuna colpa degna di morte. Ma poiché iGiudei si opponevano, sono stato costretto ad appellarmi a Cesare, senzaintendere, con questo, muovere accuse contro la mia gente. Ecco perché vi hochiamati: per vedervi e parlarvi, poiché è a causa della speranza d’Israele che iosono legato da questa catena».Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglievatutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando lecose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senzaimpedimento.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 10)

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Letture quotidiane – giugno 2014R. Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto.Il Signore sta nel suo tempio santo,il Signore ha il trono nei cieli.I suoi occhi osservano attenti,le sue pupille scrutano l’uomo. R.Il Signore scruta giusti e malvagi,egli odia chi ama la violenza.Giusto è il Signore, ama le cose giuste;gli uomini retti contempleranno il suo volto. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Gv 16,7.13)R. Alleluia, alleluia.Manderò a voi lo Spirito di verità, dice il Signore;egli vi guiderà a tutta la verità.R. Alleluia.

VANGELO (Gv 21,20-25)Questo è il discepolo che testimonia queste cose, e la sua testimonianza è vera.+ Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesùamava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato:«Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù:«Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimangafinché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli lavoce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto chenon sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te cheimporta?».Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamoche la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute daGesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso nonbasterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.Parola del Signore.

OMELIAIl Vangelo di Giovanni termina con questa sequenza quasi cinematografica.Gesù si allontana. È seguito da Pietro. Pietro si gira e vede Giovanni che lisegue. Ancora confuso per la fiducia che Gesù gli ha appena dimostrato (Gv21,15-17), interroga il Maestro sul conto di questo discepolo che si ècomportato certo meglio di lui. Ma Gesù non risponde in modo chiaro. Ma, adire il vero, non importa molto la sua risposta. Ciò che conta è che Giovannil’abbia sentita e che possa perciò riferirla. Ciò che conta è la fiducia data altestimone. E, al termine del proprio Vangelo, Giovanni insiste sulla serietàdella sua testimonianza: “Questo è il discepolo che rende testimonianza su

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Letture quotidiane – giugno 2014questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera” (Gv21,24). Niente importa più di questo. Bisogna che sia vero, altrimenti perchécredere? Giovanni lo ripete continuamente. Si ricordi quest’altro passo: “Chiha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera ed egli sa che dice ilvero, perché anche voi crediate” (Gv 19,35). La nostra fede si fonda sullatestimonianza degli apostoli, come la fede degli apostoli si fonda sullatestimonianza di Gesù (Gv 8,18). Gesù ha dato la vita in segno di fedeltà allaverità che egli stesso testimonia. Così, gli apostoli moriranno martiri, nonperché fanatici, ma perché testimoni di fatti e non di idee. Quand’anche li siucciderà, i fatti resteranno delle realtà, proprio come la morte e la risurrezionedi Gesù. È su tale realtà che Giovanni insiste concludendo il suo Vangelo. Èquesta realtà che noi dobbiamo testimoniare. Ecco perché gli apostoli e, dopodi loro, tutti i fedeli tengono a sottolineare che Gesù è risorto veramente e che èveramente vivo. E ciò è vero perché reale (Lc 24,34). Cristo è risorto, alleluia!È davvero risorto, alleluia!

PREGHIERA SULLE OFFERTEVenga, Signore, il tuo Santo Spirito e disponga i nostri cuori a celebraredegnamente i santi misteri, perché egli è la remissione di tutti i peccati. PerCristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te?” dice il Signore.“Tu seguimi”. Alleluia. (Gv 21,22)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, che hai guidato il tuo popolo dall’antica alla nuova alleanza, concediche, liberati dalla corruzione del peccato, ci rinnoviamo pienamente nel tuoSpirito. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERARallegrati, Sposa dello Spirito, poiché domani non sarai più sola ad accoglierelo Spirito nella pienezza. Esulta di allegria, figlia di Gerusalemme, nostrasorella, poiché domani capiremo i misteri dell’amore di Dio che ti sono statirivelati il giorno dell’Annunciazione. Rallegrati, Maria, madre nostra, poiché loSpirito preparerà a tuo Figlio Gesù una Chiesa immacolata per il grande giornodelle nozze. Veglia con noi questa sera, Vergine Maria, nell’attesa del soffiodivino. Possa esso trovare, per la tua intercessione, dei cuori puri e fecondicome il tuo.

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Letture quotidiane – giugno 2014

8 giugno 2014 – DomenicaPentecoste (s)10.a tempo ordinario - P

PREGHIERA DEL MATTINOPadre, manda il tuo Spirito Santo ad addolcire il nostro cuore e la nostravolontà ostinata, affinché, perdonati nel sacramento apportatore di vitaistituito da tuo Figlio, noi stessi siamo, a tua immagine, esempi delladisposizione a perdonare con gioia.

ANTIFONA D’INGRESSOL’amore di Dio è stato effuso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito, che hastabilito in noi la sua dimora. Alleluia. (Rm 5,5; 8,11)

COLLETTAO Padre, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ognipopolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo,e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizidella predicazione del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 2,1-11)Furono tutti colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.Dagli Atti degli ApostoliMentre stava compiendosi il giorno di Pentecoste, si trovavano tutti insiemenello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un ventoche si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero lorolingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, etutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue,nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Abitavano allora aGerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quelrumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlarenella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano:«Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noisente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitantidella Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia,della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene,Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlarenelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 103)R. Manda il tuo spirito, Signore, a rinnovare la terra.

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Letture quotidiane – giugno 2014Benedici il Signore, anima mia!Sei tanto grande, Signore, mio Dio!Quante sono le tue opere, Signore!Le hai fatte tutte con saggezza;la terra è piena delle tue creature. R.Togli loro il respiro: muoiono,e ritornano nella loro polvere.Mandi il tuo spirito, sono creati,e rinnovi la faccia della terra. R.Sia per sempre la gloria del Signore;gioisca il Signore delle sue opere.A lui sia gradito il mio canto,io gioirò nel Signore. R.

SECONDA LETTURA (1Cor 12,3b-7.12-13)Noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai CorinziFratelli, nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione delloSpirito Santo. Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversiministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio,che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare delloSpirito per il bene comune.Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra delcorpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noitutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei oGreci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.Parola di Dio.

SEQUENZAVieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.Consolatore perfetto; ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto.O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.Piega ciò che è rigido.scalda ciò che è gelido, drizza ciò ch’è sviato.Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.

CANTO AL VANGELOR. Alleluia, alleluia.

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Letture quotidiane – giugno 2014Vieni, Santo Spirito,riempi i cuori dei tuoi fedelie accendi in essi il fuoco del tuo amore.R. Alleluia.

VANGELO (Gv 20,19-23)Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi.+ Dal Vangelo secondo GiovanniLa sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le portedel luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù,stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani eil fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche iomando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. Acoloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui nonperdonerete, non saranno perdonati».Parola del Signore.

OMELIALo Spirito Santo è lo Spirito di Cristo ed è la Persona divina che diffonde nelmondo la possibilità di imitare Cristo, dando Cristo al mondo e facendolovivere in noi.Nell’insegnamento e nell’opera di Cristo, nulla è più essenziale del perdono.Egli ha proclamato il regno futuro del Padre come regno dell’amoremisericordioso. Sulla croce, col suo sacrificio perfetto, ha espiato i nostripeccati, facendo così trionfare la misericordia e l’amore mediante - e noncontro - la giustizia e l’ordine. Nella sua vittoria pasquale, egli ha portato acompimento ogni cosa. Per questo il Padre si compiace di effondere, per mezzodel Figlio, lo Spirito di perdono. Nella Chiesa degli apostoli il perdono vieneofferto attraverso i sacramenti del battesimo e della riconciliazione e nei gestidella vita cristiana.Dio ha conferito al suo popolo una grande autorità stabilendo che la salvezzafosse concessa agli uomini per mezzo della Chiesa!Ma questa autorità, per essere conforme al senso della Pentecoste, deve sempreessere esercitata con misericordia e con gioia, che sono le caratteristiche diCristo, che ha sofferto ed è risorto, e che esulta eternamente nello SpiritoSanto.

PREGHIERA SULLE OFFERTEManda, o Padre, lo Spirito Santo promesso dal tuo Figlio, perché rivelipienamente ai nostri cuori il mistero di questo sacrificio, e ci apra allaconoscenza di tutta la verità. Per Cristo nostro Signore.

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Letture quotidiane – giugno 2014ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Come il Padre ha mandato me,anch’io mando voi.Ricevete lo Spirito Santo”. Alleluia. (Gv 20,21.22)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Dio, che hai dato alla tua Chiesa la comunione ai beni del cielo, custodisci innoi il tuo dono, perché in questo cibo spirituale che ci nutre per la vita eterna,sia sempre operante in noi la potenza del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONEIl giorno della Pentecoste, lo Spirito Santo si manifesta come un soffio potente,come una presenza nuova che colma e rafforza, come una fiamma che brucia edà la capacità di testimoniare con sicurezza Cristo risorto. Le manifestazionidello Spirito, i doni spirituali, sono molti e diversi, ma è un solo e medesimoSpirito che opera liberamente in ciascuno, nel modo che egli vuole e per pura egenerosa gratuità. Lo Spirito, il dono perfetto proveniente dal Padre per mezzodel Figlio, non si dona senza portare dei doni, i doni di una grazia moltepliceed infinita. Per riconoscere l’opera dello Spirito nei cuori e nelle vite, latradizione spirituale e la teologia cattolica hanno distinto, a partire dallaRivelazione, diverse forme di manifestazione dello Spirito. Innanzi tutto visono quelli chiamati propriamente “doni dello Spirito Santo”, chetradizionalmente sono sette, come risultano da un passo di Isaia (Is 11,2-3a).Vi è poi quello che san Paolo, nella lettera ai Galati (Gal 5,22), chiama “ilfrutto dello Spirito”, e cioè lo splendore e il diffondersi della carità in tutta lavita del cristiano. Parleremo infine dei carismi che sono “manifestazioni delloSpirito per l’utilità comune” (1Cor 12,7).

I doni dello Spirito SantoSono quelli riportati nella profezia di Isaia a proposito del Messia sul quale siposa lo Spirito del Signore: “Spirito di sapienza e di intelligenza, spirito diconsiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Sicompiacerà del timore del Signore” (Is 11,2-3a). Sono, letteralmente, degli“spiriti”, cioè dei soffi provenienti dallo Spirito Santo, dei moti dolci e delicati,persistenti e attraenti, diffusi, come un profumo, nelle anime dallo Spiritod’amore con la sua presenza stessa.Grazie ai suoi doni, lo Spirito Santo rende le anime docili e pronte alla suaazione e alle sue ispirazioni. I doni non sono assolutamente opera umana,poiché altrimenti non potrebbe arrivare al cuore dell’uomo tutto quello che Dioha preparato per coloro che l’amano (1Cor 2,9). I doni hanno per fondamentole virtù teologali della fede, della speranza e della carità. Essi permettono a talivirtù di diffondersi in un’estrema docilità, in una percezione nuova del misteroe delle opere di Dio. Sono lo sbocciare stesso della carità che permette di

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Letture quotidiane – giugno 2014sperimentare quanto è buono il Signore e di gustare quanto viene da lui.Danno una sorta di istinto per percepire le cose divine. Rappresentanol’ingresso nella vita mistica, se per essa si intende la vita soprannaturaledell’anima unita a Dio, e non delle manifestazioni straordinarie.Per far capire meglio che cosa sono i doni dello Spirito ed apprezzare quindil’opera dello Spirito Santo in noi tramite essi, diremo una parola essenziale suciascuno di essi alla luce della tradizione spirituale della Chiesa seguendo, inparticolare, san Tommaso d’Aquino.Si potrebbe, del resto, in questa settimana che segue la festa della Pentecoste,dedicare ogni giorno la nostra preghiera allo Spirito Santo in modo particolareper uno dei suoi doni, prestando la massima attenzione a quello che essorappresenta.

Il dono della sapienzaNon si tratta di una sapienza qualsiasi, ma della Sapienza eminente dell’amoreper mezzo del quale lo Spirito Santo ci fa gustare e vedere quanto è buono ilSignore. Questo dono, che riempie l’anima di ogni bene, la rendeparticolarmente sensibile all’amore, che è Dio e che si manifesta attirando tuttoa sé, con forza mista a dolcezza. L’amore è fonte di ogni cosa, nell’amore tuttotrova compimento e perfezione. Lo Spirito di sapienza fa sì che ci affidiamoall’amore con più fervore, con più pace, con più gioia. È il dono dell’unione conDio.

Il dono dell’intellettoQuesto dono ci illumina, ci dà il senso delle realtà della fede, in particolaredella Redenzione e dell’Eucaristia. Infatti, nonostante la loro oscurità, esso cene dà una sicurezza amorosa e ce ne fa percepire la bellezza. Si può esseremolto istruiti nei misteri della fede, ma restare ignoranti perché non li si ricevealla luce di questo dono.È l’unzione che insegna ogni cosa (1Gv 2,27), che fa capire intimamente. Taleintelligenza del cuore va molto al di là di quanto la ragione può cogliere dellaluce dei misteri della fede, troppo viva perché la ragione possa compiacersidella loro realtà autentica, profonda ed inesprimibile.

Il dono del consiglio“Il consiglio è l’amore in quanto ci rende attenti, preoccupati e abili nella sceltadei mezzi per servire santamente Dio” (san Francesco di Sales).Per mezzo di questo dono, lo Spirito Santo ci ispira, ci fa capire comedobbiamo comportarci in tutto da figli della luce. Ci dà una docilità interiore,pronta ad ascoltare quanto esso ci ispira, ma anche quanto gli altri, e la Chiesain particolare, ci chiedono.L’opposto del dono del consiglio è lo spirito di colui che si attiene sempre esoltanto al proprio giudizio e ai propri istinti. Il dono del consiglio è uno spirito

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Letture quotidiane – giugno 2014estremamente docile che ci fa apprezzare esattamente ciò che è giusto, ciò checonviene fare non per se stessi, ma per restare sulle vie del Signore, a cui essoci guida con tranquilla sicurezza.

Il dono della fortezzaLo Spirito è uno spirito di fortezza, ma non secondo la maniera umana di forzaobbligante o di coraggio stoico. La fortezza che è dono dello Spirito è quelladella sopportazione e della fermezza calma nelle prove. È tale fortezza chetraspare nella silenziosa e disarmante mitezza di Gesù nella sua Passione. Ildono della fortezza ci comunica qualcosa della mitezza dell’Agnello immolato evincitore.

Il dono della scienzaPer mezzo di questo dono, lo Spirito Santo ci dà un’istintiva capacità didistinguere in modo veritiero il bene e il male, e di respingere il peccato. Essoillumina il cuore sul come tutte le creature siano nelle mani di Dio. Lo SpiritoSanto fa percepire e comprendere la fragilità, la piccolezza, ma anche la dignitàdelle creature che vengono tutte, anche le più vili, da Dio, e fa capire,soprattutto, quanto siano tutte amate e protette da Dio.Il dono della scienza, associato spesso alla grazia delle lacrime, nutre la veracompassione.

Il dono della pietà“La pietà - afferma san Francesco di Sales - non teme altro se non di non amareabbastanza colui che essa vede così amabile da non poter essere degnamenteamato da nessuno”.Per mezzo di questo dono, lo Spirito ci rivela, con molta dolcezza, fino a chepunto Dio sia nostro Padre. Tale delicatezza filiale risplende in ogni figlio diDio, prima di tutto nei confronti di coloro ai quali, per disegno dellaProvvidenza, siamo vicini, e poi anche nei confronti di tutti gli uomini, perchéli possiamo amare e servire.

Il dono del timor di DioNon si tratta della “paura” nei confronti di Dio, ma della percezione dellanostra piccolezza di fronte alla sua grandezza. Questo dono ci rende docili, ciimpedisce di essere presuntuosi e ci spinge nelle braccia del “Buon Dio”. È ildono dello spirito di infanzia di santa Teresa di Gesù Bambino. Esso ispiratimore, ma ciò che si teme è tutto quanto potrebbe distorglierci ed allontanarcida Dio e dalle sue vie. Tale dono consiste in un amoroso rispetto che deve farcievitare ciò che potrebbe dispiacere a Dio per via della sua Maestà sovrana,santa, amorosa e bella. Le Scritture ci dicono che tale timore del Signore è ilprincipio della Sapienza (Pr 1,7), che è gloria e gioia (Sir 1,11).

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Letture quotidiane – giugno 2014Il frutto dello SpiritoPrima di parlare dei carismi, diciamo due parole a proposito del “frutto delloSpirito”, per far capire bene la ricchezza e la varietà delle opere dello SpiritoSanto nella Chiesa.San Paolo parla del frutto dello Spirito nella Lettera ai Galati (Gal 5,22). Essoè: “amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominiodi sé”.Altrove, nel Nuovo Testamento, alludendo a ciò che la presenza dello SpiritoSanto apporta, si parla spesso di questa triplice ripartizione: “giustizia, pace,gioia” (Rm 14,17).Il frutto è quella pienezza saporita e feconda che un essere vivente producequando raggiunge la propria maturità. Il frutto dello Spirito è lo sbocciare dellagrazia, della carità divina in ogni comportamento dell’uomo spirituale che silascia completamente trasformare e guidare dallo Spirito Santo. Si potrebbedire, utilizzando un’altra immagine della Scrittura, che questo pieno splendoredi colui che si lascia investire dallo Spirito è “il profumo di Cristo” (1Cor 2,15),che sparge colui che, tramite lo Spirito Santo, è unito alla vera vigna (Gv 15,1-7).

I carismiSecondo la definizione del Concilio Vaticano II, i carismi sono delle graziespeciali che rendono atti e pronti ad assumere attività e servizi utili alrinnovamento e alla crescita della Chiesa (Lumen gentium 12).“Carisma” viene da un termine greco che in san Paolo indica, in modogenerale, i doni della grazia, ma esso nella dottrina della Chiesa è giunto adesignare dei particolari doni di grazia, quelli attraverso cui lo Spirito Santo,servendosi di una persona, le concede di essere segno della sua presenza odella sua azione nella comunità cristiana, affinché essa possa crescere nellafede e nella carità. Secondo le parole dell’apostolo: “A ciascuno è data unamanifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune” (1Cor 12,7).I carismi sono la manifestazione evidente dell’urgenza di carità, per cui loSpirito Santo concede di essere testimoni di Gesù, di agire come lui, con unaconvinzione che tocca i cuori e che trasforma le vite.A differenza dei doni e dei ministeri, i carismi non sono grazie permanenti, madei moti passeggeri, dei momenti di grazia, dei soffi su cui non si comandapoiché vengono dalla sovrana ed amorosa libertà dello Spirito. Lo Spirito soffiacome, quando e dove vuole. Si serve di tutto quanto gli sembra adatto. Propriocome in occasione della Pentecoste, in cui lingue di fuoco si posarono su ognidiscepolo e lo Spirito Santo distribuì i suoi carismi a “ciascuno come vuole”(1Cor 12,11). Spetta al credente accettare liberamente di essere strumentodell’azione dello Spirito e essere disponibile e docile ai suoi moti.I carismi sono molteplici e diversi. San Paolo ne elenca un certo numero:guarigioni, miracoli, profezia, capacità di discernere gli spiriti, varietà di lingue

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Letture quotidiane – giugno 2014(1Cor 12,8-9), ma se ne trovano molti altri nella vita della Chiesa, poiché essisono finalizzati innanzi tutto al bene della Chiesa e sono adatti ad ogni suaesigenza. Vi sono dei carismi che hanno degli effetti straordinari: conversioni,guarigioni, miracoli, fondazioni di ordini religiosi, ecc. Altri hanno inveceeffetti più ordinari, correnti e semplici. Si tratta per esempio di tutti queiservizi di cui la comunità cristiana può avere bisogno: accoglienza, catechesi,animazione liturgica, gestione, assistenza ai malati, ecc. Tuttavia, tutte questeattività non sono propriamente carismi se non quando, attraverso esse, icredenti vi distinguono un di più, che non è semplicemente il prodotto di unaqualità o di una competenza umana, ma un non so che attraverso cui lacomunità si apre alla presenza e all’azione di Dio. Un carisma è unamanifestazione dello Spirito che può essere tenuta, anche se fugace, e in cui siriconosce la “voce” dello Spirito, dalla sua presenza indefinibile, forte e dolce.

Due esempi

Fra gli innumerevoli carismi, facciamo due esempi per far capire che cosa puòessere questa “manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune”.Qualche volta succede che, durante la liturgia o un’assemblea, la lettura di untesto biblico sia fatta da qualcuno in modo che il passo letto, anche se già noto,assuma una nuova vita nel cuore di chi ascolta. Il carisma della“proclamazione” non è frutto di una dizione da professionisti, anche se ciòpotrebbe essere d’aiuto, è frutto piuttosto di una grazia indefinibile, ma reale,attraverso la quale lo Spirito Santo rende attuale, viva e nuova la Parola.Oppure: noi incontriamo a volte delle persone che, in una riunione di cristiani,piccola o grande, hanno ciò che potremmo chiamare un “carisma di preghiera”.Non si tratta tanto di una grazia personale nel pregare, ma di una grazia dipoter, con il loro comportamento nella preghiera, trascinare alla preghierafervente tutta l’assemblea, che risulta quasi toccata da un’altra Presenza.Abbiamo fatto questi due esempi per sottolineare che i carismi, da una parte,non sono semplicemente delle qualità o dei talenti umani, e che, dall’altra, nonsono dati innanzi tutto per la santificazione di coloro che ne sono gli strumenti,ma sono dati per il bene degli altri, per la crescita della comunità cristiana inun’adesione più forte al Signore.

Il dono delle lingueRicordiamo infine un carisma che, senza essere scomparso del tutto, era statomesso da parte dai cristiani e si diffonde ora di nuovo nella Chiesa in seguito alConcilio Vaticano II. Quando non lo si conosce, questo carisma sorprende eincuriosisce. Esso può assumere diverse forme: parlare, pregare o cantare conil dono delle lingue. Se può succedere a volte, come nel giorno della Pentecoste,che si riconosca una frase o qualche parola, in generale di lode a Dio,pronunciate in una lingua sconosciuta a chi parla, bisogna però dire che questo

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Letture quotidiane – giugno 2014fenomeno straordinario è rarissimo.Più generalmente, si incontrano dei battezzati che, in un momento di preghieraprofonda, si sentono spinti a emettere dei suoni che sono incomprensibilianche a loro.Qual è il significato di queste “lingue”? Certo, dice san Paolo: “Quando... pregocon il dono delle lingue, il mio spirito prega, ma la mia intelligenza rimanesenza frutto” (1Cor 14,14). E questo perché pregare con il dono delle lingue èun atto di umiltà e di fede. Eppure “chi parla con il dono delle lingue edifica sestesso” (1Cor 14,4), cioè vi è, nel pregare con il dono delle lingue, una crescitaspirituale interiore, così come si instaura una grandissima disponibilitàall’azione dello Spirito Santo. Il pregare con il dono delle lingue è la preghieradi coloro che, in un momento o in un altro, riconoscono la loro incapacità dipregare come si dovrebbe: “Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza...intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili” (Rm 8,26).Il pregare con il dono delle lingue è anche la lode di coloro che provano peresperienza quanto Dio sia degno di lode, in ogni lingua e al di là di ogni lode.“Inesprimibile è infatti ciò che non si può tradurre nel linguaggio. E se non sipuò dire cosa egli sia, ma non si può nemmeno tacere, che cosa fare d’altro senon giubilare, aprire il proprio cuore ad una gioia che non dovrà più cercareparole, ed estendere la propria gioia molto al di là dei limiti delle sillabe?”(Sant’Agostino, commento al Salmo 32).Doni, frutti e carismi sono le magnifiche gemme della carità diffusa nei cuoridallo Spirito Santo. Nonostante ciò, non bisognerebbe limitare l’azione delloSpirito a questi tre grandi tipi di manifestazione. L’opera di grazia dello Spiritoè molteplice, è un’opera di purificazione e santificazione, incorporazione econformazione a Cristo, seme di vita eterna. Essa è il sigillo (2Cor 1,21-22),l’unzione conferita da alcuni sacramenti (battesimo, cresima, ordine) in vistadel culto da rendere al Padre in spirito e verità. La grazia molteplice emultiforme dello Spirito è il dinamismo da cui la Chiesa riceveinesauribilmente la propria giovinezza (Paolo VI), e il dinamismo dello Spiritoè la fonte di unità, la bellezza della Chiesa, il fuoco della sua carità, la costanzadella sua preghiera, la gioia della sua lode, l’attesa della sua pienezza.Insomma, lo Spirito di Pentecoste è il soffio di vita che rinnova continuamentela Chiesa. “Con la forza del Vangelo, lo Spirito ringiovanisce la Chiesa e larinnova continuamente, conducendola alla perfetta unione con lo Sposo” (LG4).P. ALBERT-MARIE DE MONLÉON

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Letture quotidiane – giugno 2014

9 giugno 2014 – LunedìS. Efrem (mf)10.a tempo ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINOTu mi hai riconfortato in tutte le mie prove, Signore, e il “tuo sangue, caritàinestinguibile”, mi ha sempre fortificato. Quando le sofferenze abbondavano, latua forza non mi è mai mancata. Se la tua assenza mi ha fatto versare lacrimenel silenzio di questa terribile solitudine interiore, so comunque che nellapaura di quella notte mi stringevi più forte, nell’oscurità. Fa’ che, a mia volta,forte di quest’abbraccio di fuoco, io consoli quelli che sono stretti dalla morsadelle prove umane e spirituali.

ANTIFONA D’INGRESSOIl Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa dellamia vita, di chi avrò timore? Proprio coloro che mi fanno del male inciampanoe cadono. (Sal 27,1-2)

COLLETTAO Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e donaci il tuoaiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per il nostro Signore GesùCristo...

PRIMA LETTURA (1Re 17,1-6)Elia stava alla presenza del Signore, Dio d’Israele.Dal primo libro dei ReIn quei giorni, Elia, il Tisbita, uno di quelli che si erano stabiliti in Gàlaad,disse ad Acab: “Per la vita del Signore, Dio di Israele, alla cui presenza io sto, inquesti anni non ci sarà né rugiada né pioggia, se non quando lo comanderò io”.A lui fu rivolta questa parola del Signore: “Vattene di qui, dirigiti verso oriente;nasconditi presso il torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. Berrai daltorrente e i corvi per mio comando ti porteranno da mangiare”.Egli partì e fece secondo la parola del Signore; andò a stabilirsi accanto altorrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. I corvi gli portavano pane e carneal mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 120)R. Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.Alzo gli occhi verso i monti:da dove mi verrà l’aiuto?Il mio aiuto viene dal Signore:

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Letture quotidiane – giugno 2014egli ha fatto cielo e terra. R.Non lascerà vacillare il tuo piede,non si addormenterà il tuo custode.Non si addormenterà, non prenderà sonno,il custode d’Israele. R.Il Signore è il tuo custode,il Signore è la tua ombrae sta alla tua destra.Di giorno non ti colpirà il sole,né la luna di notte. R.Il Signore ti custodirà da ogni male:egli custodirà la tua vita.Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,da ora e per sempre. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Mt 5,12)R. Alleluia, alleluia.Rallegratevi ed esultate,perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 5,1-12)Beati i poveri in spirito.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e siavvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, dirannoogni sorta di male contro di voi per causa mia.Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Cosìinfatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi”.Parola del Signore.

OMELIABeato chi...!Questa espressione, comune nei Salmi e nei libri sapienziali, torna sulle labbra

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Letture quotidiane – giugno 2014del Signore all’inizio del suo discorso sulla montagna.Il salmista e i profeti pensavano che la felicità o la beatitudine fossero concesseai giusti osservanti della legge, che temevano Dio, che si fidavano di Dio, cheadoravano Dio... Ma sono concesse anche ai misericordiosi, ai provati e aigenitori di famiglie numerose. Gesù, che non è venuto ad abolire ma acompletare, conservando la fondatezza di queste antiche beatitudini, neaggiunge altre dieci. Esse danno piuttosto un orientamento al senso dellabeatitudine. Se l’Antico Testamento riconosce la beatitudine agli adoratori delvero Dio, Gesù ci dice chi sono i veri adoratori del Dio di Abramo: sono i poveridi spirito, i miti, gli affamati di giustizia, i misericordiosi, i cuori puri.Se l’Antico Testamento chiama “beati” coloro che si rifugiano in Dio, che siaffidano a lui, Gesù ci dice chi sono, per eccellenza, quelli che sono attesi daDio, per essere consolati e protetti. Sono gli afflitti, gli assetati di giustizia e dilegge, i perseguitati, i martiri!Noi siamo dei veri adoratori? Siamo i veri figli di Dio?

PREGHIERA SULLE OFFERTEQuest’offerta del nostro servizio sacerdotale sia bene accetta al tuo nome,Signore, e accresca il nostro amore per te. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEIl Signore è mia roccia e mia fortezza: è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta.(Sal 18,3)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, la forza risanatrice del tuo Spirito, operante in questo sacramento, ciguarisca dal male che ci separa da te e ci guidi sulla via del bene. Per Cristonostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERATutto ciò che comunica la vera felicità non deriva dallo spirito del mondo.Concedimi, Signore, la forza di rinunciare infine a tutti questi insulsi inganni.Mio Dio, che mi insegni le beatitudini, inscrivile nel profondo della mia vita.Venga il tempo in cui il mio cuore sarà povero, puro, umile e dolce, pacifico epieno di gioia anche nelle calunnie a causa del tuo nome. Così, come ilPoverello d’Assisi, conoscerò la gioia perfetta.

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Letture quotidiane – giugno 2014

10 giugno 2014 – MartedìS. Diana10.a tempo ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINOTu mi hai creato perché, seguendo l’esempio della Vergine benedetta fra tuttele donne, io dicessi sempre sì, con un atteggiamento di obbedienza dettatodall’amore per te, perché nel tuo Figlio, l’Amen purissimo, io diventassi forte.Mi inchino alla tua legge d’amore, assistito dal soffio del tuo Spirito, ilConsolatore, che ha posto in me la sua dimora. Come rinnegarti? O diletto, cheti affidi interamente al tuo umile servo! Mi darai anche oggi gioia e coraggio.

ANTIFONA D’INGRESSOIl Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa dellamia vita, di chi avrò timore? Proprio coloro che mi fanno del male inciampanoe cadono. (Sal 27,1-2)

COLLETTAO Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e donaci il tuoaiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per il nostro Signore GesùCristo...

PRIMA LETTURA (1Re 17,7-16)La farina della giara non meno venne secondo la parola del Signore.Dal primo libro dei ReIn quei giorni, il torrente [nei cui pressi Elìa si era nascosto] si seccò, perchénon era piovuto sulla terra. Fu rivolta a lui la parola del Signore: «Àlzati, va’ aSarèpta di Sidone; ecco, io là ho dato ordine a una vedova di sostenerti». Egli sialzò e andò a Sarèpta.Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. Lachiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere».Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche unpezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulladi cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; oraraccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: lamangeremo e poi moriremo». Elìa le disse: «Non temere; va’ a fare come haidetto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi nepreparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “Lafarina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giornoin cui i! l Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”».Quella andò e fece come aveva detto Elìa; poi mangiarono lei, lui e la casa di leiper diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non

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Letture quotidiane – giugno 2014diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elìa.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 4)R. Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!Nell’angoscia mi hai dato sollievo;pietà di me, ascolta la mia preghiera.Fino a quando, voi uomini, calpesterete il mio onore,amerete cose vane e cercherete la menzogna? R.Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;il Signore mi ascolta quando lo invoco.Tremate e più non peccate,nel silenzio, sul vostro letto, esaminate il vostro cuore. R.Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».Hai messo più gioia nel mio cuoredi quanta ne diano a loro grano e vino in abbondanza. R.

CANTO AL VANGELO (Mt 5,16)R. Alleluia, alleluia.Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,perché vedano le vostre opere buonee rendano gloria al Padre vostro.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 5,13-16)Voi siete la luce del mondo.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo sirenderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dallagente.Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra unmonte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sulcandelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda lavostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendanogloria al Padre vostro che è nei cieli».Parola del Signore.

OMELIASignore, esageri un po’! Io il sale della terra? Io la luce del mondo? Come èpossibile?

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Letture quotidiane – giugno 2014Se queste parole mi fossero state rivolte da un adulatore, non mi avrebberocerto montato la testa come invece accade alle persone piene di sé che esultanodelle lodi. Ma, poiché esse vengono da te, non possono essere che parole vere.Allora mi scuotono, mi obbligano a riflettere, a meditare, a cercare di capirnefino in fondo il senso.Mi raccolgo e sento la tua presenza in me. Tu sei in me e agisci in me eattraverso di me. Vedi con i miei occhi, senti con le mie orecchie, parli con lamia lingua, ami con il mio cuore. Come non essere, allora, il sale e la luce delmondo, dal momento che sono il tuo tabernacolo?Signore, fa’ che io resti sempre fedele alla tua presenza in me, e che le personeche incontro sul mio cammino vedano in me il tuo volto.

PREGHIERA SULLE OFFERTEQuest’offerta del nostro servizio sacerdotale sia bene accetta al tuo nome,Signore, e accresca il nostro amore per te. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEIl Signore è mia roccia e mia fortezza: è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta.(Sal 18,3)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, la forza risanatrice del tuo Spirito, operante in questo sacramento, ciguarisca dal male che ci separa da te e ci guidi sulla via del bene. Per Cristonostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERANon ne posso più di essere insulso, di essere un figlio fangoso della terra, diessere pallido come una luce che si sta spegnendo, mentre dovunque e sempremi si ripete: Dov’è il tuo Dio? Oppure: Facci provare la felicità! Perdonami,Signore, se il mio sale è insipido e il mio amore sbiadito. Riaccendimi della tuafiamma, affinché tu risplenda nella mia misera vita. Le mie labbra gridino: solol’Amore può salvarci! Troppi valori di quaggiù sono falsi. Ho bisogno del tuocuore, luogo di pace.

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Letture quotidiane – giugno 2014

11 giugno 2014 – MercoledìS. Barnaba (m)10.a tempo ordinario - P

PREGHIERA DEL MATTINOTu mi hai riconfortato in tutte le mie prove, Signore, e il “tuo sangue, caritàinestinguibile”, mi ha sempre fortificato. Quando le sofferenze abbondavano, latua forza non mi è mai mancata. Se la tua assenza mi ha fatto versare lacrimenel silenzio di questa terribile solitudine interiore, so comunque che nellapaura di quella notte mi stringevi più forte, nell’oscurità. Fa’ che, a mia volta,forte di quest’abbraccio di fuoco, io consoli quelli che sono stretti dalla morsadelle prove umane e spirituali.

ANTIFONA D’INGRESSOBeato il santo che oggi festeggiamo: egli meritò di essere annoverato tra gliapostoli; era un uomo virtuoso, pieno di fede e di Spirito Santo.

COLLETTAO Padre, che hai scelto san Barnaba pieno di fede e di Spirito Santo, perconvertire i popoli pagani, fa’ che sia sempre annunciato fedelmente, con laparola e con le opere, il Vangelo di Cristo, che egli testimoniò con coraggioapostolico. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 11,21b-26; 13,1-3)Era uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e di fede.Dagli Atti degli ApostoliIn quei giorni, [in Antiochia], un grande numero credette e si convertì alSignore. Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, emandarono Bàrnaba ad Antiòchia.Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti arestare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pienodi Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condussead Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruironomolta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamaticristiani.C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone dettoNiger, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetrarca, eSaulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, loSpirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l’opera alla quale liho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e licongedarono.

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Letture quotidiane – giugno 2014Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 97)R. Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore.Cantate al Signore un canto nuovo,perché ha compiuto meraviglie.Gli ha dato vittoria la sua destrae il suo braccio santo. R.Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.Egli si è ricordato del suo amore,della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.Tutti i confini della terra hanno vedutola vittoria del nostro Dio.Acclami il Signore tutta la terra,gridate, esultate, cantate inni! R.Cantate inni al Signore con la cetra,con la cetra e al suono di strumenti a corde;con le trombe e al suono del cornoacclamate davanti al re, il Signore. R.

CANTO AL VANGELO (Fil 2,15-16)R. Alleluia, alleluia.Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 10,7-13)Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Strada facendo, predicate, dicendoche il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate ilebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca daviaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto alsuo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là siadegno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele ilsaluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non neè degna, la vostra pace ritorni a voi”.Parola del Signore.

OMELIAGli apostoli vanno ad aprire la strada al vangelo e ognuno ha il proprio

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Letture quotidiane – giugno 2014carisma. Barnaba fu protagonista, con Paolo, del primo viaggio missionario frai pagani. Ma, strada facendo, con felice discernimento, egli si rese conto delcarisma apostolico esclusivo di Paolo, e lo lasciò “correre” liberamente secondol’abbrivio dello Spirito Santo.

PREGHIERA SULLE OFFERTEBenedici e santifica, o Dio, questa offerta sacrificale, e accendi in noi la stessafiamma di carità, che mosse san Barnaba a portare alle genti l'annunzio delVangelo. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE"Predicate che il regno dei cieli è vicino. Gratuitamente avete ricevuto,gratuitamente date".

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, che nel glorioso ricordo dell'apostolo Barnaba ci hai dato il pegnodella vita eterna, fa' che un giorno contempliamo nello splendore della liturgiaceleste il mistero che abbiamo celebrato nella fede. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERATutto ciò che comunica la vera felicità non deriva dallo spirito del mondo.Concedimi, Signore, la forza di rinunciare infine a tutti questi insulsi inganni.Mio Dio, che mi insegni le beatitudini, inscrivile nel profondo della mia vita.Venga il tempo in cui il mio cuore sarà povero, puro, umile e dolce, pacifico epieno di gioia anche nelle calunnie a causa del tuo nome. Così, come ilPoverello d’Assisi, conoscerò la gioia perfetta.

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Letture quotidiane – giugno 2014

12 giugno 2014 – GiovedìS. Guido10.a tempo ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINOMio Dio, io ti chiamo. Vieni! Trasfigura questo giorno che comincia. Il mondosia trasformato, pieno della tua gloria e della tua dolce pace, per l’azione delloSpirito consolatore. Nessun uomo, specchio della tua gloria creato a tuasomiglianza, rimanga estraneo a questo nuovo giorno, incredulo di fronte atante promesse. O tu che parli agli uomini, e arrivi fino alle giunture delle ossa,fino al midollo di quelli che ti socchiudono la loro vita come gli occhi che sirisvegliano alla luce, risplendi, “brilla nelle tenebre”.

ANTIFONA D’INGRESSOIl Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa dellamia vita, di chi avrò timore? Proprio coloro che mi fanno del male inciampanoe cadono. (Sal 27,1-2)

COLLETTAO Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e donaci il tuoaiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per il nostro Signore GesùCristo...

PRIMA LETTURA (1Re 18,41-46)Elìa pregò e il cielo diede la pioggia.Dal primo libro dei ReIn quei giorni, Elìa disse Acab: «Va’ a mangiare e a bere, perché c’è già ilrumore della pioggia torrenziale». Acab andò a mangiare e a bere.Elìa salì sulla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la sua faccia tra leginocchia. Quindi disse al suo servo: «Sali, presto, guarda in direzione delmare». Quegli salì, guardò e disse: «Non c’è nulla!». Elìa disse: «Tornaciancora per sette volte». La settima volta riferì: «Ecco, una nuvola, piccola comeuna mano d’uomo, sale dal mare». Elìa gli disse: «Va’ a dire ad Acab: “Attacca icavalli e scendi, perché non ti trattenga la pioggia!”».D’un tratto il cielo si oscurò per le nubi e per il vento, e vi fu una grandepioggia. Acab montò sul carro e se ne andò a Izreèl. La mano del Signore fusopra Elìa, che si cinse i fianchi e corse davanti ad Acab finché giunse a Izreèl.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 64)R. A te la lode, o Dio, in Sion.Tu visiti la terra e la disseti,

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Letture quotidiane – giugno 2014la ricolmi di ricchezze.Il fiume di Dio è gonfio di acque;tu prepari il frumento per gli uomini. R.Così prepari la terra:ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli. R.Coroni l’anno con i tuoi benefici,i tuoi solchi stillano abbondanza.Stillano i pascoli del desertoe le colline si cingono di esultanza. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 13,34)R. Alleluia, alleluia.Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 5,20-26)Chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizianon supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovràessere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il propriofratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”,dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato alfuoco della Geènna.Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello haqualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima ariconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui,perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tuvenga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avraipagato fino all’ultimo spicciolo!».Parola del Signore.

OMELIAUn giovane cristiano libanese, rapito e molestato duramente da un fanatico,non gli opponeva che un sorriso. Per quanto i colpi continuassero, il cristianocontinuava a sorridere. Esasperato, il fanatico gridò: “Parla, di’ qualcosa! Nonsei che un vigliacco! Smetti di sorridere o ti ammazzo”. Il cristiano rispose:“Fratello, se il tuo dovere di fanatico è di battermi, il mio dovere di cristiano èdi perdonarti”.

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Letture quotidiane – giugno 2014Tre anni più tardi, il fanatico ricevette il battesimo. Il cristianesimo condividecon le altre religioni la fede in Dio, la giustizia e la carità, ma differisce in modoradicale per quanto riguarda la morale. Direi che è la religione dell’impossibile.La Torà e il Corano hanno sostituito la legge del taglione a quella della giungla(legge del più forte), mentre la legge di Cristo esige dall’uomo più di quantoegli possa umanamente dare. È che Dio ha un tale amore e una tale fiducianell’uomo, che non ha potuto fare altro che deificarlo, e diventare a sua voltauomo, per confermarlo nella sua dimensione divina.“Siate come Dio”, dice Cristo, “siate figli di Dio!”. Quale magnifica risposta allatentazione del paradiso terrestre.E l’uomo sarà figlio di Dio essendo più che giusto, oltrepassando i propri limiti,amando i suoi nemici dell’amore che comprende il perdono.Questa fiducia, questa fede di Dio in noi, dovrebbe farci piangere di gratitudinee riempirci di forza e di fierezza. Sì, devo dirmi (e i santi lo testimoniano), sonocapace, con Dio, di agire come lui, di amare come lui e di rifiutare ogni odio.Dio è in me, dunque con lui, per mezzo di lui, posso l’impossibile.

PREGHIERA SULLE OFFERTEQuest’offerta del nostro servizio sacerdotale sia bene accetta al tuo nome,Signore, e accresca il nostro amore per te. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEIl Signore è mia roccia e mia fortezza: è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta.(Sal 18,3)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, la forza risanatrice del tuo Spirito, operante in questo sacramento, ciguarisca dal male che ci separa da te e ci guidi sulla via del bene. Per Cristonostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAMio Dio! Mio Dio! Vieni in mio aiuto, tu il longanime che usa misericordiasenza fine. Togli la vergogna dalla terra. Togli il mio peccato. Ho fatto piangerei miei fratelli, “soffrire la tua immagine”. Purifica la sozzura delle nostre labbra,estrai la radice amara dei cuori, quando scoppia la collera. Sui nostri volti ci siail riflesso di Cristo. Lavami e sarò puro, dimentica le mie colpe e sarò piùbianco della neve sull’Hermon, da cui scende la benedizione.

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Letture quotidiane – giugno 2014

13 giugno 2014 – VenerdìS. Antonio di Padova (m)10.a tempo ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINOSignore, sento l’alba arrivare. Avrò paura in anticipo del carico di pena, delcorteo così conosciuto di dolori e di lotte? Piego la schiena fino a terra, ma èper ricevere la tua benedizione, l’ondata di grazia delle tue mani, il dono diforza e di gioia. Bacio la terra e tendo le braccia verso il tuo volto splendente diluce. Camminerò sapendoti in me, che mi circondi tutt’intorno, ovunque. Diche cosa avrò paura? Tu risplendi, “tesoro della luce”.

ANTIFONA D’INGRESSOIl Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa dellamia vita, di chi avrò timore? Proprio coloro che mi fanno del male inciampanoe cadono. (Sal 27,1-2)

COLLETTAO Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e donaci il tuoaiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per il nostro Signore GesùCristo...

PRIMA LETTURA (1Re 19,9a.11-16)Fermati sul monte alla presenza del Signore.Dal primo libro dei ReIn quei giorni, [Elia, giunto al monte di Dio, l’Oreb,] entrò in una caverna perpassarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore: “Esci e fermatisul monte alla presenza del Signore”.Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccarei monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento.Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo ilterremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurrodi una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e sifermò all’ingresso della caverna.Ed ecco, venne a lui una voce che gli diceva: “Che cosa fai qui, Elia?”. Eglirispose: “Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israelitihanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno uccisodi spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita”.Il Signore gli disse: “Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco;giunto là, ungerai Cazaèl come re su Aram. Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsi,come re su Israele e ungerai Eliseo figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profetaal tuo posto”.

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Letture quotidiane – giugno 2014Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 26)R. Io ti cerco, Signore: mostrami il tuo volto.Ascolta, Signore, la mia voce.Io grido: abbia pietà di me, rispondimi!Il mio cuore ripete il tuo invito:“Cercate il mio volto!”. R.Il tuo volto, Signore, io cerco.Non nascondermi il tuo volto,non respingere con ira il tuo servo.Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. R.Sono certo di contemplare la bontà del Signorenella terra dei viventi.Spera nel Signore, sii forte,si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R.

CANTO AL VANGELO (Fil 2,15-16)R. Alleluia, alleluia.Risplendete come astri nel mondo,tenendo salda la parola di vita.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 5,27-32)Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: Noncommetterai adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna perdesiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ticonviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpovenga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo,tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra,piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vidico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima,la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio”.Parola del Signore.

OMELIAQueste parole di Cristo sono una lode, ben meritata, alla donna. Per ilcristiano, discepolo di Cristo, la donna è co-creatrice, in quanto elevata da

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Letture quotidiane – giugno 2014Cristo alla dignità di madre di Dio, poiché ha dato un corpo a Dio.La donna, mirabile compagna e completamento dell’uomo, porta a perfezionele qualità di tenerezza, pazienza, ascolto, ospitalità, abnegazione, coraggio egenerosità di cui l’umanità ha tanto bisogno. La donna, ricettacolo della vita.La donna, per prima, è salita in cielo con il suo corpo.Che offesa alla sua dignità, che insulto considerarla come un semplice oggettodi piacere, da gettare via deliberatamente quando se ne è stufi, o come unaserva tuttofare. Dal momento in cui Maria è diventata “un’immagine di prua”della nostra fede, il nostro sguardo sulla donna si è riempito di rispetto, dipurezza e di gratitudine.La donna, compagna, sposa, madre, deve essere amata e desiderata nella suatotalità. Questo amore e questo desiderio portano allora l’espressione dellatenerezza di Dio. Si capisce allora perché una donna non possa essereripudiata.

PREGHIERA SULLE OFFERTEQuest’offerta del nostro servizio sacerdotale sia bene accetta al tuo nome,Signore, e accresca il nostro amore per te. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEIl Signore è mia roccia e mia fortezza: è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta.(Sal 18,3)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, la forza risanatrice del tuo Spirito, operante in questo sacramento, ciguarisca dal male che ci separa da te e ci guidi sulla via del bene. Per Cristonostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAQuesta sera si alzano le ombre. Io torno a te. Ti ho lasciato? Ritorno con ilcuore serrato. Perché la terra si riempie di crimini, di adulteri di ogni tipo? OPadre, com’è bello posare sul tuo seno la colpa del tuo popolo, la mia: “Nonscacciare il tuo servo con collera”. Perdona, fremi ancora nel tuo cuore. Guardail sangue di tuo Figlio Gesù Cristo che brucia le nostre colpe. Così miaddormenterò in pace, deponendo nelle tue braccia le sorti del mondo.

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Letture quotidiane – giugno 2014

14 giugno 2014 – SabatoS. Eliseo10.a tempo ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINOUno solo è morto per miliardi e miliardi di uomini, uno solo ha purificato lacolpa universale. O Cristo, che io copra i tuoi piedi di baci, come la peccatriceperdonata. Che io non dimentichi nessuno dei tuoi benefici: tu guarisci,consoli, perdoni, circondi di amore e di tenerezza, allontani da noi i nostripeccati, luce abbagliante, o risuscitato. Come ti renderò tutto il bene che mi haifatto, se non alzando le mani, dimenticando tutto ciò che non sia te, nella lodedella tua gloria?

ANTIFONA D’INGRESSOIl Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa dellamia vita, di chi avrò timore? Proprio coloro che mi fanno del male inciampanoe cadono. (Sal 27,1-2)

COLLETTAO Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e donaci il tuoaiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per il nostro Signore GesùCristo...

PRIMA LETTURA (1Re 19,19-21)Elia gettò addosso a Eliseo il suo mantello e questi lo seguì.Dal primo libro dei ReIn quei giorni, Elia [,disceso dal monte di Dio, l’Oreb,] incontrò Eliseo figlio diSafat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stessoguidava il dodicesimo.Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello. Quello lasciò i buoi ecorse dietro a Elia, dicendogli: “Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi tiseguirò”. Elia disse: “Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te”.Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna delgiogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse.Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 15)R. Tu sei, Signore, mia parte di eredità.Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.Ho detto al Signore: “Il mio Signore sei tu”.Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:

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Letture quotidiane – giugno 2014nelle tue mani è la mia vita. R.Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;anche di notte il mio animo mi istruisce.Io pongo sempre davanti a me il Signore,sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.Per questo gioisce il mio cuoreed esulta la mia anima;anche il mio corpo riposa al sicuro,perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Sal 118,36.29b)R. Alleluia, alleluia.Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti;donami la grazia della tua legge.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 5,33-37)Io vi dico: non giurate affatto.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete anche inteso che fu dettoagli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoigiuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il tronodi Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme,perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perchénon hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostroparlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno”.Parola del Signore.

OMELIAAl tempo della guerra tra Cartagine e Roma, i Cartaginesi mandarono a Romaun prigioniero romano, per invocare la fine dei combattimenti. Gli fu fattogiurare di tornare a Cartagine se avesse fallito la missione.Arrivato in città, il prigioniero andò direttamente al Senato e pronunciò unarequisitoria contro Cartagine. Poiché in questo modo aveva fallito la suamissione, i senatori lo supplicarono di rimanere a Roma, aggiungendo che ungiuramento strappato con le minacce non aveva nessun valore. Il prigionierorispose: “Il mio onore di Romano mi impedisce di mancare alla mia parola.Devo andare fino in fondo, nei miei doveri di cittadino. Sarò ucciso, ma l’onoredi Roma sarà salvo”.Che cosa ne è dell’onore dei cristiani? Abbiamo paura di vivere la verità,mentre abbiamo la garanzia di Cristo?Molti giurano sul loro onore, sui loro morti, sulla loro vita, su Dio e sui santi di

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Letture quotidiane – giugno 2014dire la verità. È facile giurare. Chiunque può farlo senza sentirsi impegnato senon a parole. Se la verità non traspare dai nostri occhi e dai nostri atti, è inutilesminuirla al rango di semplice enunciato. Quanti tacciono il loro impegnocristiano in un ambiente ostile, per strappare un posto vantaggioso, o per millealtre ragioni, per amor proprio, quando basterebbe un po’ più di coraggio, unpo’ più di fede, un po’ più di amore e di fiducia in Gesù Cristo per non temeredi restar fedeli alla sua verità.“Tutte le cose nascoste saranno rivelate un giorno”. Ci pensiamo ogni tanto?Cristo non ci ha mai ingannati. Che garanzia per la nostra fede!

PREGHIERA SULLE OFFERTEQuest’offerta del nostro servizio sacerdotale sia bene accetta al tuo nome,Signore, e accresca il nostro amore per te. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEIl Signore è mia roccia e mia fortezza: è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta.(Sal 18,3)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, la forza risanatrice del tuo Spirito, operante in questo sacramento, ciguarisca dal male che ci separa da te e ci guidi sulla via del bene. Per Cristonostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERADolcissima Vergine Maria, tu mi offri la mia parte di eredità e il mio calice, tuoFiglio che porta il mio destino, come dicono le Scritture. Custodiscimi semprein lui, vicino a lui. Appagato, mi abbandono alla sua Provvidenza, nella pace enel silenzio della sera. Dolcissima Vergine e Donna forte, fa’ che, se dormo, ilmio cuore vegli, e se per grazia il mio angelo mi sveglia, metti sulle mie labbra,o Madre del Verbo, per lui, per i miei fratelli, una preghiera semplice, cheaccenda la notte.

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Letture quotidiane – giugno 2014

15 giugno 2014 – DomenicaSs. Trinità (s)11.a tempo ordinario - P

PREGHIERA DEL MATTINOGrazie, o Padre, che hai mandato il tuo Figlio fatto uomo, perché vivesse,morisse e risorgesse per noi e per la nostra salvezza. Grazie, Signore Gesù,Verbo incarnato, che ti sei offerto al Padre a nome nostro e a nostro favore, perliberarci dal peccato e farci condividere la tua vita. Grazie, Spirito Santo, cheabiti in noi, ci rendi uomini nuovi in Cristo, ci doni la fede e la grazia, ci rendi“un cuore solo e un’anima sola”. Grazie, unico Dio, che ci introduci nel tuomistero ineffabile. Fa’ che viviamo in te.

ANTIFONA D’INGRESSOSia benedetto Dio Padre, e l’unigenito Figlio di Dio, e lo Spirito Santo: perchégrande è il suo amore per noi.

COLLETTAPadre, fedele e misericordioso, che ci hai rivelato il mistero della tua vitadonandoci il Figlio unigenito e lo Spirito di amore, sostieni la nostra fede eispiraci sentimenti di pace e di speranza, perché riuniti nella comunione dellatua Chiesa benediciamo il tuo nome glorioso e santo. Per il nostro SignoreGesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Es 34,4b-6.8-9)Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso.Dal libro dell’EsodoIn quei giorni, Mosè si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come ilSignore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano.Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nomedel Signore. Il Signore passò davanti a lui proclamando: “Il Signore, il Signore,Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà”.Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: “Se ho trovato grazia aituoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo didura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa’ di noi la tuaeredità”.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dn 3,52-56)R. A te la lode e la gloria nei secoli!Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri. R.Benedetto il tuo nome glorioso e santo. R.

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Letture quotidiane – giugno 2014Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso. R.Benedetto sei tu sul trono del tuo regno. R.Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini. R.Benedetto sei tu nel firmamento del cielo. R.

SECONDA LETTURA (2Cor 13,11-13)La grazia di Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo.Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai CorinziFratelli, state gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiategli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell’amore e della pace sarà con voi.Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano.La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello SpiritoSanto siano con tutti voi.Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (cf. Ap 1,8)R. Alleluia, alleluia.Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo:a Dio che è, che era e che viene.R. Alleluia.

VANGELO (Gv 3,16-18)Dio ha mandato il Figlio perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.+ Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: “Dio ha tanto amato il mondo da dare ilFiglio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia lavita eterna.Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, maperché il mondo sia salvato per mezzo di lui.Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato,perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio”.Parola del Signore.

OMELIASpesso ci si immagina un “Dio” lontano, astratto, ridotto quasi a un sistema diidee contorte o semplicissime, ma inesplicabili.Soprattutto quando ci si accosta alla dottrina della Trinità, si ha l’impressionedi essere di fronte a una sciarada beffarda.E invece. E invece, l’essere concretissimo di Dio è comunione che liberamentesi effonde. Anzi, ci chiama a varcare la soglia della sua vita intima ebeatificante.Non riusciamo a capire perché Dio si sia interessato di noi: più di quanto,forse, noi ci interessiamo a noi stessi.

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Letture quotidiane – giugno 2014Proprio mentre eravamo peccatori, il Padre ha mandato il suo Figlio peroffrirci la vita nuova nello Spirito. Liberamente. Per amore. “Dio ha tantoamato il mondo da dare il suo Figlio unigenito”.Cristo non si impone. Non costringe ad accettarlo. Si consegna alla nostradecisione.È questa la vertigine della vita umana. Possiamo passare accanto al SignoreGesù che muore e risorge, senza degnarlo di uno sguardo nemmeno distratto.E, tuttavia, non possiamo fare in modo che egli non esista come il Dio fattouomo che perdona e salva. “Chi non crede è già stato condannato”.Ma se ci apriamo alla sua dilezione...Allora Cristo si rivela come colui che ha suscitato in noi tutte le attese piùradicali. E colma a dismisura queste attese.È la redenzione. È la grazia. È lo Spirito che abita in noi e ci conforma alSignore Gesù.La vita nuova, che ci viene donata, apparirà in tutta la sua gloria oltre il tempo.Inizia qui, ed è la “vita eterna”.

PREGHIERA SULLE OFFERTEInvochiamo il tuo nome, Signore, su questi doni che ti presentiamo: consacralicon la tua potenza e trasforma tutti noi in sacrificio perenne a te gradito. PerCristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEDio ha tanto amato il mondo da donare il suo unico Figlio, perché chiunquecrede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore Dio nostro, la comunione al tuo sacramento, e la professione dellanostra fede in te, unico Dio in tre persone, ci sia pegno di salvezza dell’anima edel corpo. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONENoi crediamo in un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, creatore delle cosevisibili, come questo mondo ove trascorre la nostra vita fuggevole, delle coseinvisibili quali sono i puri spiriti, chiamati altresì angeli, e Creatore in ciascunuomo dell’anima spirituale e immortale.Noi crediamo che questo unico Dio è assolutamente uno nella sua essenzainfinitamente santa come in tutte le sue perfezioni, nella sua onnipotenza, nellasua scienza infinita, nella sua provvidenza, nella sua volontà e nel suo amore.Egli è Colui che È, come egli stesso lo ha rivelato a Mosè (cf. Es 3,14); ed egli èAmore, come ce lo insegna l’apostolo Giovanni (cf. 1 Gv 4,8): cosicché questidue nomi, Essere e Amore, esprimono ineffabilmente la stessa Realtà divina dicolui che ha voluto darsi a conoscere a noi, e che “abitando in una luce

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Letture quotidiane – giugno 2014inaccessibile” (cf. 1Tm 6,16) è in se stesso al di sopra di ogni nome, di tutte lecose e di ogni intelligenza creata. Dio solo può darci la conoscenza giusta epiena di se stesso, rivelandosi come Padre, Figlio e Spirito Santo, alla cuieterna vita noi siamo chiamati per grazia di lui a partecipare, quaggiùnell’oscurità della fede e, oltre la morte, nella luce perpetua, l’eterna vita. Imutui vincoli, che costituiscono eternamente le tre Persone, le quali sonociascuna l’unico e identico Essere divino, sono la beata vita intima di Dio trevolte santo, infinitamente al di là di tutto ciò che noi possiamo concepiresecondo l’umana misura. Intanto rendiamo grazie alla Bontà divina per il fattoche moltissimi credenti possono attestare con noi, davanti agli uomini, l’Unitàdi Dio, pur non conoscendo il mistero della Santissima Trinità.Noi dunque crediamo al Padre che genera eternamente il Figlio; al Figlio,Verbo di Dio, che è eternamente generato; allo Spirito Santo, Persona increatache procede dal Padre e dal Figlio come loro eterno Amore. In tal modo, nelletre Persone divine, coaeternae sibi et coaequales, sovrabbondano e siconsumano, nella sovraeccellenza e nella gloria proprie dell’Essere increato, lavita e la beatitudine di Dio perfettamente uno; e sempre “deve essere veneratal’Unità nella Trinità e la Trinità nell’Unità”.PAOLO VI, Professione di fede

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Letture quotidiane – giugno 2014

16 giugno 2014 – LunedìS. Aureliano11.a tempo ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINOSignore, tu non sei venuto per abolire ma per portare a compimento. Il Dio deinostri padri ci ha educati per secoli, insegnandoci a non vendicarcirispondendo al male con un male più grande. Ma alla fine di questo tempo, tuvuoi insegnarci a sopprimere il male prendendolo su noi stessi, come tu stessohai fatto, rispondendo al male con il bene, per mezzo di un eccesso di bene cheaspira il male e lo trasforma. Benedici, Signore, coloro che sono eccessivi nelbene, affinché il loro atteggiamento cambi il cuore di quelli che li circondano eci ricordi le esigenze del tuo Vangelo.

ANTIFONA D’INGRESSOAscolta Signore, la mia voce: a te io grido. Sei tu il mio aiuto, non respingermi,non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)

COLLETTAO Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, epoiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici conla tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelleintenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Re 21,1b-16)Nabot venne lapidato e morì.Dal primo libro dei ReIn quel tempo, Nabot di Izreèl possedeva una vigna che era a Izreèl, vicino alpalazzo di Acab, re di Samarìa. Acab disse a Nabot: «Cedimi la tua vigna; nefarò un orto, perché è confinante con la mia casa. Al suo posto ti darò unavigna migliore di quella, oppure, se preferisci, te la pagherò in denaro al prezzoche vale». Nabot rispose ad Acab: «Mi guardi il Signore dal cederti l’eredità deimiei padri».Acab se ne andò a casa amareggiato e sdegnato per le parole dettegli da Nabotdi Izreèl, che aveva affermato: «Non ti cederò l’eredità dei miei padri!». Sicoricò sul letto, voltò la faccia da un lato e non mangiò niente. Entrò da lui lamoglie Gezabèle e gli domandò: «Perché mai il tuo animo è tanto amareggiatoe perché non vuoi mangiare?». Le rispose: «Perché ho detto a Nabot di Izreèl:“Cèdimi la tua vigna per denaro, o, se preferisci, ti darò un’altra vigna” ed eglimi ha risposto: “Non cederò la mia vigna!”». Allora sua moglie Gezabèle glidisse: «Tu eserciti così la potestà regale su Israele? Àlzati, mangia e il tuo cuoregioisca. Te la farò avere io la vigna di Nabot di Izreèl!».

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Letture quotidiane – giugno 2014Ella scrisse lettere con il nome di Acab, le sigillò con il suo sigillo, quindi lespedì agli anziani e ai notabili della città, che abitavano vicino a Nabot. Nellelettere scrisse: «Bandite un digiuno e fate sedere Nabot alla testa del popolo. Difronte a lui fate sedere due uomini perversi, i quali l’accusino: “Hai maledettoDio e il re!”. Quindi conducetelo fuori e lapidatelo ed egli muoia».Gli uomini della città di Nabot, gli anziani e i notabili che abitavano nella suacittà, fecero come aveva ordinato loro Gezabèle, ossia come era scritto nellelettere che aveva loro spedito. Bandirono un digiuno e fecero sedere Nabot allatesta del popolo. Giunsero i due uomini perversi, che si sedettero di fronte alui. Costoro accusarono Nabot davanti al popolo affermando: «Nabot hamaledetto Dio e il re». Lo condussero fuori della città e lo lapidarono ed eglimorì. Quindi mandarono a dire a Gezabèle: «Nabot è stato lapidato ed èmorto».Appena Gezabèle sentì che Nabot era stato lapidato ed era morto, disse adAcab: «Su, prendi possesso della vigna di Nabot di Izreèl, il quale ha rifiutatodi dartela in cambio di denaro, perché Nabot non vive più, è morto». Quandosentì che Nabot era morto, Acab si alzò per scendere nella vigna di Nabot diIzreèl a prenderne possesso.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 5)R. Sii attento, Signore, al mio lamento.Porgi l’orecchio, Signore, alle mie parole:intendi il mio lamento.Sii attento alla voce del mio grido,o mio re e mio Dio,perché a te, Signore, rivolgo la mia preghiera. R.Tu non sei un Dio che gode del male,non è tuo ospite il malvagio;gli stolti non resistono al tuo sguardo. R.Tu hai in odio tutti i malfattori,tu distruggi chi dice menzogne.Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta. R.

CANTO AL VANGELO (Sal 118)R. Alleluia, alleluia.Lampada per i miei passi è la tua parola,luce sul mio cammino.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 5,38-42)Io vi dico di non opporvi al malvagio.+ Dal Vangelo secondo Matteo

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Letture quotidiane – giugno 2014In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vidico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guanciadestra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti latunica, tu lascia anche il mantello.E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».Parola del Signore.

OMELIAOcchio per occhio e dente per dente.Che questo motto dell’antica legge sia vissuto nella luce della grazia di Cristo.Occhio per occhio e dente per dente! Sì, ma nel regno dell’amore.Ama come Cristo ti ha amato! Ama il tuo nemico come Cristo ti ha e lo haamato!Ama, occhio per occhio e dente per dente!

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, che nel pane e nel vino doni all’uomo il cibo che lo alimenta e ilsacramento che lo rinnova, fa’ che non ci venga mai a mancare questo sostegnodel corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEUna cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa delSignore tutti i giorni della mia vita. (Sal 27,4)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione conte, edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAInsegnaci, Signore, l’autentica non-violenza del Vangelo, che è violenzadell’amore.Fa’ che arrestiamo il male e facciamo violenza prendendolo su di noi stessi,come una spugna che assorbe l’acqua; che fermiamo la scalata del male permezzo dello sbarramento della nostra offerta. Come lo schiaffo ricevuto daGesù. E come la sua domanda, che è un modo di porgere l’altra guancia, cioè dirisvegliare ciò che vi è di buono nell’altro: “Perché mi colpisci?”. Perciò non vi èaltra risposta che la nostra compassione.

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Letture quotidiane – giugno 2014

17 giugno 2014 – MartedìS. Gregorio Barbarigo11.a tempo ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINO“Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”. Cheperfezione ti aspetti da noi, Signore, quale impossibile santità esigi dai tuoidiscepoli, poveri peccatori? Se è vero che la perfezione non è di questo mondo,tu ci chiedi anche di testimoniare la realtà del mondo che verrà, di anticiparla.E se ciò è impossibile per le nostre povere forze, noi sappiamo che tutto èpossibile per Dio. Quando sei tu che ami in noi, non può essere che di unamore perfetto.

ANTIFONA D’INGRESSOAscolta Signore, la mia voce: a te io grido. Sei tu il mio aiuto, non respingermi,non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)

COLLETTAO Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, epoiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici conla tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelleintenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Re 21,17-29)Hai fatto peccare Israele.Dal primo libro dei Re[Dopo che Nabot fu lapidato,] la parola del Signore fu rivolta a Elìa il Tisbìta:«Su, scendi incontro ad Acab, re d’Israele, che abita a Samarìa; ecco, è nellavigna di Nabot, ove è sceso a prenderne possesso. Poi parlerai a lui dicendo:“Così dice il Signore: Hai assassinato e ora usurpi!”. Gli dirai anche: “Così diceil Signore: Nel luogo ove lambirono il sangue di Nabot, i cani lambirannoanche il tuo sangue”».Acab disse a Elìa: «Mi hai dunque trovato, o mio nemico?». Quello soggiunse:«Ti ho trovato, perché ti sei venduto per fare ciò che è male agli occhi delSignore. Ecco, io farò venire su di te una sciagura e ti spazzerò via. Stermineròad Acab ogni maschio, schiavo o libero in Israele. Renderò la tua casa come lacasa di Geroboàmo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasà, figlio di Achìa,perché tu mi hai irritato e hai fatto peccare Israele. Anche riguardo a Gezabèleparla il Signore, dicendo: “I cani divoreranno Gezabèle nel campo di Izreèl”.Quanti della famiglia di Acab moriranno in città, li divoreranno i cani; quantimoriranno in campagna, li divoreranno gli uccelli del cielo».In realtà nessuno si è mai venduto per fare il male agli occhi del Signore come

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Letture quotidiane – giugno 2014Acab, perché sua moglie Gezabèle l’aveva istigato. Commise molti abomini,seguendo gli idoli, come avevano fatto gli Amorrei, che il Signore avevascacciato davanti agli Israeliti.Quando sentì tali parole, Acab si stracciò le vesti, indossò un sacco sul suocorpo e digiunò; si coricava con il sacco e camminava a testa bassa.La parola del Signore fu rivolta a Elìa, il Tisbìta: «Hai visto come Acab si èumiliato davanti a me? Poiché si è umiliato davanti a me, non farò venire lasciagura durante la sua vita; farò venire la sciagura sulla sua casa durante lavita di suo figlio».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 50)R. Pietà di noi, Signore: abbiamo peccato.Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;nella tua grande misericordiacancella la mia iniquità.Lavami tutto dalla mia colpa,dal mio peccato rendimi puro. R.Sì, le mie iniquità io le riconosco,il mio peccato mi sta sempre dinanzi.Contro di te, contro te solo ho peccato,quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R.Distogli lo sguardo dai miei peccati,cancella tutte le mie colpe.Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza:la mia lingua esalterà la tua giustizia. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 13,34)R. Alleluia, alleluia.Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 5,43-48)Amate i vostri nemici.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Ameraiil tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici epregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che ènei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti esugli ingiusti.Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fannocosì anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa

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Letture quotidiane – giugno 2014fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».Parola del Signore.

OMELIA“Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”. Questa illuminazionedella grazia ci spinge a guardare alla totalità.È assolutamente certo che non vi giungeremo mai. Ma la via, Gesù Cristo, nonpuò soffrire le mezze misure. Per lui ci vuole il massimo di tutto: luce, verità,giustizia, amore! Guardare Dio. Aspirarvi. Dio farà il resto. Ma prendetedunque l’aratro!... E soprattutto non guardate più indietro.

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, che nel pane e nel vino doni all’uomo il cibo che lo alimenta e ilsacramento che lo rinnova, fa’ che non ci venga mai a mancare questo sostegnodel corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEUna cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa delSignore tutti i giorni della mia vita. (Sal 27,4)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione conte, edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAConcedici di provare non solo l’accondiscendenza, ma un vero amore per tutti inostri nemici. Noi ti preghiamo in particolare per i prigionieri, per quelli chevengono torturati a causa della loro fede, affinché trovino in sé i sentimenti cheerano in Cristo. Perché possano dire: “Padre, perdona loro, perché non sannoquello che fanno”. Perché preghino per la salvezza di quelli che fanno lorotanto male e non si sostituiscano mai a te che sei il solo giudice, che ripagaciascuno secondo le proprie azioni.

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Letture quotidiane – giugno 2014

18 giugno 2014 – MercoledìS. Marina11.a tempo ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINOMio Dio, fa’ che la mia vita interiore sia veramente interiore, in modo danutrire efficacemente la mia vita esteriore, e che sia serbato il segreto dei nostriscambi affinché i rapporti con i miei fratelli guadagnino in profondità. Che ionon cerchi la preghiera se non per parlarti ed ascoltarti; il digiuno se non peroffrirti la mia fame di te, e l’elemosina se non per raggiungere te nei poveri.Come un profumo evapora quando il suo flacone è aperto, così la densità dellavita interiore scompare quando essa si trova esposta agli sguardi.

ANTIFONA D’INGRESSOAscolta Signore, la mia voce: a te io grido. Sei tu il mio aiuto, non respingermi,non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)

COLLETTAO Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, epoiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici conla tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelleintenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Re 2,1.6-14)Apparve un carro di fuoco ed Elia salì verso il cielo.Dal secondo libro dei ReIn quei giorni, quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elìa,questi partì da Gàlgala con Elisèo. [Giunti a Gerico,] Elìa disse ad Elisèo:«Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Per lavita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E procedettero insieme.Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, adistanza; loro due si fermarono al Giordano. Elìa prese il suo mantello,l’arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passaronosull’asciutto. Appena furono passati, Elìa disse a Elisèo: «Domanda che cosa iodebba fare per te, prima che sia portato via da te». Elisèo rispose: «Due terzidel tuo spirito siano in me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Siaper te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà».Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco ecavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elìa salì nel turbine verso il cielo.Elisèo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoidestrieri!». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in duepezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elìa, e tornò indietro,

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Letture quotidiane – giugno 2014fermandosi sulla riva del Giordano. Prese il mantello, che era caduto a Elìa, epercosse le acque, dicendo: «Dov’è il Signore, Dio di Elìa?». Quando anch’egliebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di là, ed Elisèo le attraversò.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 30)R. Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.Quanto è grande la tua bontà, Signore!La riservi per coloro che ti temono,la dispensi, davanti ai figli dell’uomo,a chi in te si rifugia. R.Tu li nascondi al riparo del tuo volto,lontano dagli intrighi degli uomini;li metti al sicuro nella tua tenda,lontano dai litigi delle lingue. R.Amate il Signore, voi tutti suoi fedeli;il Signore protegge chi ha fiducia in luie ripaga in abbondanza chi opera con superbia. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Gv 14,23)R. Alleluia, alleluia.Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 6,1-6.16-18)Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare lavostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti nonc’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, comefanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. Inverità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fail’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tuaelemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, tiricompenserà.E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negliangoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. Inverità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tupreghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nelsegreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono

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Letture quotidiane – giugno 2014un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico:hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati latesta e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padretuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».Parola del Signore.

OMELIAIn segreto: “Padre nostro!”.Uno dei miei vecchi maestri mi diceva: “La preghiera più perfetta è quella diGesù. Ora egli ci ha insegnato il ‘‘Pater’’! Qualunque sia il tuo sconforto, entrain te stesso, in segreto, e di’ il tuo personale ‘‘Pater’’ seguendo lo schema cheGesù ci ha lasciato!”.In seguito ho adattato le mie domande, le mie adorazioni, i mieiringraziamenti, i miei atti di costrizione al ‘‘Pater’’. Mi sono sempre trovatocapito ed esaudito!Tu hai sicuramente un problema. Raccogliti nel segreto di Dio; lontano datutto ciò che non è lui. E di’ in fondo al cuore:Padre nostro, che sei il mio cielo interiore, sia santificato il tuo nome da tutto ilmio essere, ed in particolare in questo momento di prova che stoattraversando. Venga il tuo regno.Il tuo Cristo, manifestazione del tuo regno, si degni di incarnarsi nel mioproblema.Sia fatta la tua volontà perché è santa.In terra, nel mio problema, come in cielo!Dacci oggi il nostro pane quotidiano!Il pane si identifica oggi con la soluzione di questo problema!Rimetti a noi i nostri debiti, particolarmente quelli che mi hanno condotto aquesta situazione, come noi li rimettiamo...E non indurci in tentazione, quella della disperazione, della dimenticanza di te.Ma liberaci dal maligno e dalle sue insidie, specialmente...Poiché tuo è il regno...E tuo Padre, che vede nel segreto, te lo concederà!

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, che nel pane e nel vino doni all’uomo il cibo che lo alimenta e ilsacramento che lo rinnova, fa’ che non ci venga mai a mancare questo sostegnodel corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEUna cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa delSignore tutti i giorni della mia vita. (Sal 27,4)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

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Letture quotidiane – giugno 2014Signore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione conte, edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERATi preghiamo per i poveri umiliati da quella forma di carità esteriore che non èamore. Ti preghiamo per i piccoli scandalizzati da un culto solo esteriore, e chenon sono nutriti da nessuna interiorità, neppure dal silenzio nel quale si liberail segreto del cuore.Insegnaci ad essere veri, Signore, in tutte le cose, ed a discernere ciò cheappartiene al Santo dei santi del tempio del nostro essere, e ciò che deve uscireper l’edificazione del tuo corpo.

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Letture quotidiane – giugno 2014

19 giugno 2014 – GiovedìS. Romualdo (mf)11.a tempo ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINODella preghiera ebraica degli orfani tu hai fatto la preghiera dei figli che hannoricevuto lo spirito di adozione che ci spinge a dire: “Abbà, Padre”. Padrenostro, tutta la preghiera è in queste parole, se possiamo, per tua grazia,pronunciarle in verità. Eccoci figli totalmente fiduciosi nella bontà senza limiti,nell’onnipotenza dell’amore di colui che ci ha dimostrato, dandoci suo Figlio,di essere Padre, nostro Padre, il nostro unico Padre che non può dare se noncose buone ai suoi figli.

ANTIFONA D’INGRESSOAscolta Signore, la mia voce: a te io grido. Sei tu il mio aiuto, non respingermi,non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)

COLLETTAO Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, epoiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici conla tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelleintenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Sir 48,1-14)Elia fu assunto in un turbine di fuoco ed Eliseo fu ripieno del suo spirito.Dal libro del SiracideSorse Elìa profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Eglifece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola delSignore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco.Come ti rendesti glorioso, Elìa, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di essertiuguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, per la paroladell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione e uomini gloriosi dalloro letto e hai annientato il loro potere. Tu sul Sinai hai ascoltato parole dirimprovero, sull’Oreb sentenze di condanna. Hai unto re per la vendetta eprofeti come tuoi successori. Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su uncarro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri,per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso ilfiglio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno visto e si sonoaddormentati nell’amore, perché è certo che anche noi vivremo ma dopo lamorte la nostra fama non perdurerà.Appena Elìa fu avvolto dal turbine, Elisèo fu ripieno del suo spirito; nei suoigiorni non tremò davanti a nessun principe e nessuno riuscì a dominarlo. Nulla

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Letture quotidiane – giugno 2014fu troppo grande per lui, e nel sepolcro il suo corpo profetizzò. Nella sua vitacompì prodigi, e dopo la morte meravigliose furono le sue opere.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 96)R. Gioite, giusti, nel Signore.Il Signore regna: esulti la terra,gioiscano le isole tutte.Nubi e tenebre lo avvolgono,giustizia e diritto sostengono il suo trono. R.Un fuoco cammina davanti a luie brucia tutt’intorno i suoi nemici.Le sue folgori rischiarano il mondo:vede e trema la terra. R.I monti fondono come cera davanti al Signore,davanti al Signore di tutta la terra.Annunciano i cieli la sua giustizia,e tutti i popoli vedono la sua gloria. R.Si vergognino tutti gli adoratori di statuee chi si vanta del nulla degli idoli.A lui si prostrino tutti gli dèi! R.

CANTO AL VANGELO (Rm 8,15)R. Alleluia, alleluia.Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».R. Alleluia.

VANGELO (Mt 6,7-15)Voi dunque pregate così.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parolecome i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siatedunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno primaancora che gliele chiediate.Voi dunque pregate così:Padre nostro che sei nei cieli,sia santificato il tuo nome,venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà,come in cielo così in terra.Dacci oggi il nostro pane quotidiano,e rimetti a noi i nostri debiti

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Letture quotidiane – giugno 2014come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,e non abbandonarci alla tentazione,ma liberaci dal male.Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieliperdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padrevostro perdonerà le vostre colpe».Parola del Signore.

OMELIAIl “Pater”, la cui prima parte riguarda Dio e la seconda noi, condensa tutte lepreghiere passate, presenti e future, e il “fiat” riassume tutto l’atteggiamentocristiano nei confronti della vita.Chiedendo a Dio che sia fatta la sua volontà, dovremmo comprendere chequesta volontà non può essere fatta nell’astratto, o unicamente attraversol’opera degli altri. Deve essere fatta da noi, in ognuno di noi, con ognuno di noi.Noi tutti desideriamo che Dio esaudisca i nostri desideri. Vorremmo dirgli:“Signore, sia fatta la mia volontà. Digiunerò, ti accenderò delle candele, faròdelle novene, farò l’elemosina, farò qualunque cosa, purché tu esaudisca le miepreghiere. Tu hai detto, fra l’altro, che tutto ciò che domanderemo nel tuonome ci sarà accordato. Allora?”.Allora noi dimentichiamo che pregare o domandare nel nome di Gesù, èinnanzi tutto pregare per avere un cuore simile al suo, affinché sia nella gioia,come nelle prove più grandi, nelle sofferenze più atroci e anche nell’avvicinarsidella morte, possiamo dire con la stessa fiducia infinita, con lo stesso amoreinfinito: “Sia fatta la tua volontà”. Che fortuna per noi avere un Dio chiamatoPadre. Egli ci ama infinitamente, sa tutto e può tutto. Può dunque soddisfare lemie richieste, se il suo cuore paterno e la sua scienza divina vedono che ciòcorrisponde al mio bene, cioè alla mia felicità.Il mio amore verso me stesso consiste nell’avere fiducia in lui, poiché nonposso immaginare un cuore più tenero e caldo per proteggermi, capirmi erendermi felice. Quando avremo capito questa preghiera, quando essa diverràparte integrante della nostra vita, sapremo, non solo per mezzo della ragione,ma con tutto il nostro essere, che Dio ci esaudisce sempre, anche se nonsempre afferriamo il modo in cui egli si prende cura di noi.Un malato chiede la salute ed ecco che Dio gli manda la pazienza. Noichiediamo ciò che ci piace ed egli ci manda ciò di cui abbiamo bisogno.

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, che nel pane e nel vino doni all’uomo il cibo che lo alimenta e ilsacramento che lo rinnova, fa’ che non ci venga mai a mancare questo sostegnodel corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

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Letture quotidiane – giugno 2014Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa delSignore tutti i giorni della mia vita. (Sal 27,4)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione conte, edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERASii benedetto, Signore, tu che hai purificato la casa di tuo Padre per farne unacasa di preghiera. L’amore di questa casa invisibile diventi il nostro tormento,il suo zelo ci divori. Che possiamo dire come Davide: “Non mi riposerò fino aquando non abbia costruito una casa al Signore”. Non avremo riposo umanofinché non avremo fatto del nostro cuore una casa in cui il Signore venga astabilirsi con un dialogo intimo e costante, come la lode che non cessava mainel tempio.

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Letture quotidiane – giugno 2014

20 giugno 2014 – VenerdìS. Silverio papa11.a tempo ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINOConcedici, Signore, di discernere i veri valori, i veri tesori, la sola ricchezza chenon si acquista se non nella povertà secondo lo Spirito, che ci colma dei benidel mondo che verrà. Concedici di vedere con uno sguardo limpido che tuttociò che facciamo, pensiamo o diciamo trova un’eco nel cielo. Concedici diessere folli per essere saggi, di dare senza tenere conto i beni della terra, perricevere in eredità la vita eterna. Nessuna avarizia materiale o spiritualeoffuschi la nostra percezione di questo ammirevole scambio.

ANTIFONA D’INGRESSOAscolta Signore, la mia voce: a te io grido. Sei tu il mio aiuto, non respingermi,non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)

COLLETTAO Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, epoiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici conla tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelleintenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Re 11,1-4.9-18.20)Unsero Ioas e acclamarono: Viva il re!Dal secondo libro dei ReIn quei giorni, Atalìa, madre di Acazìa, visto che era morto suo figlio, si accinsea sterminare tutta la discendenza regale. Ma Ioseba, figlia del re Ioram esorella di Acazìa, prese Ioas, figlio di Acazìa, sottraendolo ai figli del redestinati alla morte, e lo portò assieme alla sua nutrice nella camera dei letti; lonascose così ad Atalìa ed egli non fu messo a morte. Rimase nascosto presso dilei nel tempio del Signore per sei anni; intanto Atalìa regnava sul paese.Il settimo anno Ioiadà mandò a chiamare i comandanti delle centinaia dei Cariie delle guardie e li fece venire presso di sé nel tempio del Signore. Egli conclusecon loro un’alleanza, facendoli giurare nel tempio del Signore; quindi mostròloro il figlio del re. I comandanti delle centinaia fecero quanto aveva disposto ilsacerdote Ioiadà. Ognuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizioil sabato e quelli che smontavano il sabato, e andarono dal sacerdote Ioiadà. Ilsacerdote consegnò ai comandanti di centinaia lance e scudi, già appartenential re Davide, che erano nel tempio del Signore. Le guardie, ognuno con l’armain pugno, si disposero dall’angolo destro del tempio fino all’angolo sinistro,lungo l’altare e l’edificio, in modo da circondare il re. Allora Ioiadà fece uscire il

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Letture quotidiane – giugno 2014figlio del re e gli consegnò il diadema e il mandato; lo proclamarono re e lounsero. Gli astanti batterono le mani e acclamarono: «Viva il re!».Quando sentì il clamore delle guardie e del popolo, Atalìa si presentò al popolonel tempio del Signore. Guardò, ed ecco che il re stava presso la colonnasecondo l’usanza, i comandanti e i trombettieri erano presso il re, mentre tuttoil popolo della terra era in festa e suonava le trombe. Atalìa si stracciò le vesti egridò: «Congiura, congiura!». Il sacerdote Ioiadà ordinò ai comandanti dellecentinaia, preposti all’esercito: «Conducetela fuori in mezzo alle file e chiunquela segue venga ucciso di spada». Il sacerdote infatti aveva detto: «Non siauccisa nel tempio del Signore». Le misero addosso le mani ed essa raggiunse lareggia attraverso l’ingresso dei Cavalli e là fu uccisa.Ioiadà concluse un’alleanza fra il Signore, il re e il popolo, affinché fosse ilpopolo del Signore, e così pure fra il re e il popolo. Tutto il popolo della terraentrò nel tempio di Baal e lo demolì, ne fece a pezzi completamente gli altari ele immagini e ammazzò Mattàn, sacerdote di Baal, davanti agli altari. Ilsacerdote Ioiadà mise sorveglianti al tempio del Signore.Tutto il popolo della terra era in festa e la città rimase tranquilla: Atalìa erastata uccisa con la spada nella reggia.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 131)R. Il Signore ha scelto Sion, l’ha voluta per sua residenza.Il Signore ha giurato a Davide,promessa da cui non torna indietro:«Il frutto delle tue viscereio metterò sul tuo trono! R.Se i tuoi figli osserveranno la mia alleanzae i precetti che insegnerò loro,anche i loro figli per sempresiederanno sul tuo trono». R.Sì, il Signore ha scelto Sion,l’ha voluta per sua residenza:«Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre:qui risiederò, perché l’ho voluto. R.Là farò germogliare una potenza per Davide,preparerò una lampada per il mio consacrato.Rivestirò di vergogna i suoi nemici,mentre su di lui fiorirà la sua corona». R.

CANTO AL VANGELO (Mt 5,3)R. Alleluia, alleluia.Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.

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Letture quotidiane – giugno 2014R. Alleluia.

VANGELO (Mt 6,19-23)Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.+ Dal Vangelo secondo Matteo«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano edove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dovené tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano.Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuocorpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo saràtenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà latenebra!».Parola del Signore.

OMELIAIn Brasile circola un aneddoto a proposito di un certo Mataraso (un uomoricchissimo, oltre ogni immaginazione) che arriva alle porte del cielo. Eglivuole entrare, beninteso, subito come in ogni altro luogo. San Pietro non trovaobiezioni, ma gli chiede il suo biglietto d’ingresso, che costa soltanto 1 euro.Mataraso scoppia a ridere: “Andiamo, san Pietro, voi scherzate! 1 euro? Maprendete tutta la mia fortuna. Prendete le mie fabbriche, i miei alberghi, i mieicastelli, i miei conti in banca, le mie azioni in borsa, i miei lingotti d’oro, le mieautomobili, le mie aziende... Io non ne ho più bisogno. Prendetele e lasciatemientrare”.San Pietro, per nulla impressionato, ribatte: “Neanch’io ne ho bisogno. Tichiedo 1 euro, non di più”. Mataraso gira e rigira le sue tasche... Invano. Devefare dietro front.Così un proverbio dice: Mataraso non è potuto entrare in cielo, per colpa di 1euro”.Io non so se gli eredi di Mataraso lo ricordino con emozione, o se pensino di fardire una messa per il riposo della sua anima. Non sappiamo nulla di lui, a parteil fatto che era immensamente ricco.Ma noi tutti conosciamo uomini e donne che non possedevano nulla, ma cihanno lasciato un’eredità spirituale estremamente arricchente.Penso a san Francesco d’Assisi, così invaghito di madonna povertà, a santaTeresa, a san Francesco di Sales, a san Louis Grignion de Montfort, asant’Ignazio di Loyola, a san Domenico, a sant’Agostino, a sant’Antonio abate ea sant’Antonio di Padova, che trascinano tante persone a dedicarsi a Dio e alproprio prossimo.Questi poveri hanno saputo scoprire il vero tesoro, imperituro, inestimabile,che hanno diviso e continuano a dividere con tutti coloro che ripongono lapropria fiducia e la propria ricchezza in Dio. Cosa sarebbe il mondo senza

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Letture quotidiane – giugno 2014questi giganti della fede?

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, che nel pane e nel vino doni all’uomo il cibo che lo alimenta e ilsacramento che lo rinnova, fa’ che non ci venga mai a mancare questo sostegnodel corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEUna cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa delSignore tutti i giorni della mia vita. (Sal 27,4)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione conte, edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERASignore, tu che hai ricoperto Salomone di ogni sorta di beni, perché non avevadesiderato nient’altro che il bene della tua casa, concedici di rinunciare ainostri interessi per cercare il bene dei nostri fratelli e la tua maggior gloria.Concedici anche di rinunciare alla nostra consolazione spirituale, alle nostreabitudini di pietà, ogni volta che la carità lo esige, poiché essa sola è la nostraregola di vita, essa sola illumina i nostri pensieri e le nostre azioni e cistabilisce nella verità, poiché in te amore e verità si incontrano.

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Letture quotidiane – giugno 2014

21 giugno 2014 – SabatoS. Luigi Gonzaga (m)11.a tempo ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINOLiberaci, Signore, da quei divoratori di energie spirituali che sono lapreoccupazione e l’inquietudine. Tu ci vuoi liberi come gli uccelli del cielo.Seguendo te, noi camminiamo già nell’ambiente divino che non obbedisce alleleggi della terra. Come ti prendi cura degli animali, così la tua Provvidenzasovviene ai bisogni di coloro che vivono in te. Liberaci dalla preoccupazione,come da un peccato contro la fiducia, come da una mancanza di fede in tutte lesue promesse. Fa’ che ci rendiamo conto di quanto valiamo ai tuoi occhi.

ANTIFONA D’INGRESSOAscolta Signore, la mia voce: a te io grido. Sei tu il mio aiuto, non respingermi,non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)

COLLETTAO Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, epoiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici conla tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelleintenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Cr 24,17-25)Avete ucciso Zaccarìa tra il santuario e l’altare.Dal secondo libro delle CronacheDopo la morte di Ioiadà, i comandanti di Giuda andarono a prostrarsi davantial re, che allora diede loro ascolto. Costoro trascurarono il tempio del Signore,Dio dei loro padri, per venerare i pali sacri e gli idoli. Per questa loro colpa l’iradi Dio fu su Giuda e su Gerusalemme. Il Signore mandò loro profeti perché lifacessero ritornare a lui. Questi testimoniavano contro di loro, ma non furonoascoltati.Allora lo spirito di Dio investì Zaccarìa, figlio del sacerdote Ioiadà, che si alzòin mezzo al popolo e disse: «Dice Dio: “Perché trasgredite i comandi delSignore? Per questo non avete successo; poiché avete abbandonato il Signore,anch’egli vi abbandona”». Ma congiurarono contro di lui e per ordine del re lolapidarono nel cortile del tempio del Signore. Il re Ioas non si ricordò delfavore fattogli da Ioiadà, padre di Zaccarìa, ma ne uccise il figlio, che morendodisse: «Il Signore veda e ne chieda conto!».All’inizio dell’anno successivo salì contro Ioas l’esercito degli Aramei. Essivennero in Giuda e a Gerusalemme, sterminarono fra il popolo tutti icomandanti e inviarono l’intero bottino al re di Damasco. L’esercito degli

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Letture quotidiane – giugno 2014Aramei era venuto con pochi uomini, ma il Signore mise nelle loro mani ungrande esercito, perché essi avevano abbandonato il Signore, Dio dei loropadri. Essi fecero giustizia di Ioas. Quando furono partiti, lasciandologravemente malato, i suoi ministri ordirono una congiura contro di lui, perchéaveva versato il sangue del figlio del sacerdote Ioiadà, e lo uccisero nel suoletto. Così egli morì e lo seppellirono nella Città di Davide, ma non nei sepolcridei re.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 88)R. La bontà del Signore dura in eterno.Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,ho giurato a Davide, mio servo.Stabilirò per sempre la tua discendenza,di generazione in generazione edificherò il tuo trono. R.Gli conserverò sempre il mio amore,la mia alleanza gli sarà fedele.Stabilirò per sempre la sua discendenza,il suo trono come i giorni del cielo. R.Se i suoi figli abbandoneranno la mia leggee non seguiranno i miei decreti,se violeranno i miei statutie non osserveranno i miei comandi. R.Punirò con la verga la loro ribellionee con flagelli la loro colpa.Ma non annullerò il mio amoree alla mia fedeltà non verrò mai meno. R.

CANTO AL VANGELO (cf. 2Cor 8,9)R. Alleluia, alleluia.Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi,perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 6,24-34)Non preoccupatevi del domani.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni,perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzeràl’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangereteo berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forsepiù del cibo e il corpo più del vestito?

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Letture quotidiane – giugno 2014Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono neigranai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? Echi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli delcampo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, contutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba delcampo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi,gente di poca fede?Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosaberremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca ipagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose visaranno date in aggiunta.Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di sestesso. A ciascun giorno basta la sua pena».Parola del Signore.

OMELIAChe Cristo non abbia esitato a porre (anche se solo verbalmente) Dio e ildenaro uno di fianco all’altro, questo ci sbalordisce.Eppure il Denaro (con la D maiuscola) è troppo spesso venerato come un Dio.Lo si cerca, se ne è sedotti, stregati, lo si adula, lo si adora, per esso si uccide, sifa la guerra e non ci si ferma se non ci conviene, ci si vende per esso. E Cristo cichiede di scegliere tra lui e il denaro. Alcuni seguono Cristo, altri il denaro, edaltri immaginano che, per non perdere nulla, potranno servire tutti e due nellostesso tempo.Ma Cristo è categorico: “Non potete servire Dio e il denaro”.Ciò mi ricorda un gruppo di universitari libanesi in visita ad un vecchio saggiosulla montagna, pacifico e felice nella sua evidente povertà.“Parlaci del denaro”, chiedono i giovani.Il saggio sorride e dice: “Guardate attraverso il vetro della mia finestra. Checosa vedete?”.“Il cielo, il sole, la montagna, gli alberi, la gente che passa...”.Il saggio, allora, tende loro, un piccolo specchio e dice: “Guardate in questospecchio. Che cosa vedete?”.“I nostri volti, evidentemente”, rispondono i giovani, meravigliati.Il saggio riprende lo specchio, vi toglie la lamina d’argento e lo porge di nuovoai suoi visitatori.“Ed ora, che cosa vedete?”.“Questo specchio non è che un vetro, dicono, non ci si vede più, ma si vedonogli altri”.Credo che abbiate capito come loro hanno capito.

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Letture quotidiane – giugno 2014PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, che nel pane e nel vino doni all’uomo il cibo che lo alimenta e ilsacramento che lo rinnova, fa’ che non ci venga mai a mancare questo sostegnodel corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEUna cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa delSignore tutti i giorni della mia vita. (Sal 27,4)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione conte, edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAMadre santissima, intercedi per noi presso il Dio vivente. Tu fosti la sposa diGiuseppe il giusto, che si occupò della sussistenza del Dio Bambino e loprotesse dagli attacchi del male. Prega colui che è chiamato terrore dei demonidi mantenerci in un totale abbandono alla divina Provvidenza, di allontanareda noi il timore del nemico e la paura di mancare del necessario, come dei figlinon amati. Santissima madre di Dio, dona ai nostri cuori la pace e la quiete deibambini.

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Letture quotidiane – giugno 2014

22 giugno 2014 – DomenicaSs. Corpo e Sangue di Cristo (s)12.a tempo ordinario - P

PREGHIERA DEL MATTINOCome non inginocchiarci, come non prostrarci davanti a te e adorarti nel tuoSantissimo Sacramento, Signore Gesù, dopo aver gustato questo pane che cisazia facendoci venire fame, e dopo aver bevuto questo vino che, salvandoci, cirende ebbri! In questo solenne giorno in cui festeggiamo il banchetto del Re, acui siamo invitati dalla tua predilezione, noi ti chiediamo di diffondere nelmondo intero tutti i tesori di vita nascosti umilmente nell’Ostia. Gesù-Ostia, tuti doni interamente perché sei ricolmo d’amore per ognuno di noi, per ogniuomo di ogni tempo. Fino alla tua venuta nella gloria, non smetteremo mai diadorarti, lasciandoci consumare in questa unione intima, in questa fusione dicuori, in questo abbraccio di corpi che è la sola felicità che noi possiamoassaporare su questa terra. Mio Signore e mio Dio!

ANTIFONA D’INGRESSOIl Signore ha nutrito il suo popolo con fior di frumento, lo ha saziato di mieledella roccia. (Sal 81,17)

COLLETTADio fedele, che nutri il tuo popolo con amore di Padre, ravviva in noi ildesiderio di te, fonte inesauribile di ogni bene: fa’ che, sostenuti dalsacramento del Corpo e Sangue di Cristo, compiamo il viaggio della nostra vita,fino ad entrare nella gioia dei santi, tuoi convitati alla mensa del regno. Per ilnostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Dt 8,2-3.14b-16a)Ti ha nutrito di un cibo che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevanomai conosciuto.Dal libro del DeuteronomioMosè parlò al popolo dicendo: “Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuoDio ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti emetterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avrestiosservato o no i suoi comandi.Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito dimanna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto,per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive diquanto esce dalla bocca del Signore.Non dimenticare il Signore tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto,dalla condizione servile; che ti ha condotto per questo deserto grande e

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Letture quotidiane – giugno 2014spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata,senz’acqua; che ha fatto sgorgare per te l’acqua dalla roccia durissima; che neldeserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri”.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 147)R. Loda il Signore, Gerusalemme.Celebra il Signore, Gerusalemme,loda il tuo Dio, Sion,perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R.Egli mette pace nei tuoi confinie ti sazia con fiore di frumento.Manda sulla terra il suo messaggio,la sua parola corre veloce. R.Annuncia a Giacobbe la sua parola,i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.Così non ha fatto con nessun’altra nazione,non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R.

SECONDA LETTURA (1Cor 10,16-17)Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benchP molti, un solo corpo.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai CorinziFratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunionecon il sangue di Cristo?E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infattipartecipiamo all’unico pane.Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Gv 6,51)R. Alleluia, alleluia.Io sono il pane vivo disceso dal cielo, dice il Signore; se uno mangia di questopane vivrà in eterno.R. Alleluia.

VANGELO (Gv 6,51-58)La mia carne è vero cibo, e il mio sangue vera bevanda.+ Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù disse alle folle dei Giudei: «Io sono il pane vivo, discesodal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è lamia carne per la vita del mondo».Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui

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Letture quotidiane – giugno 2014darci la sua carne da mangiare?».Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne delFiglio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangiala mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimogiorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come ilPadre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui chemangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quelloche mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».Parola del Signore.

OMELIAOggi festeggiamo il sacramento dell’Eucaristia che il Signore ci ha lasciatocome segno della sua presenza, della sua realtà corporale, del suo sacrificiosulla croce e della vita eterna di cui ci ha reso partecipi. Gesù ce ne parla intermini di corpo e di cibo. La realtà del dono del Padre alla nostra umanità siesprime, dall’inizio alla fine, sotto forma di corpo. Si tratta dapprima dellarealtà carnale del corpo fatto di carne e sangue, che soffre e muore sulla croce.È questo corpo ferito che risorge e che Gesù dà da vedere e da toccare agliapostoli. Ma Gesù non si ferma qui. Suo corpo è anche la Chiesa (Col 1,18),corpo mistico di cui Cristo è la testa. Ed è infine questo corpo sacramentale chenutre coloro che lo mangiano: “Prendete e mangiate: questo è il mio corpo!”(Mt 26,26).Già i primi cristiani paragonarono il corpo spezzato di Cristo al grano,macinato in farina per diventare pane, dopo essere stato mischiato all’acquadella vita e passato nel fuoco dello Spirito.Questo pane spirituale, fatto dal grano del campo che è Gesù (Gv 15,1),divenendo, come il vino dell’Eucaristia, nostro cibo, nutre in noi la vita divina,che è vita eterna. E Gesù, ancora una volta, afferma: “Io sono”. Qui dice: “Iosono il pane”. Gesù costituisce il solo nutrimento che possa dare la vita divina.Chi non mangia di questo pane non avrà la vita in lui (Gv 6,53). Ecco perchénoi celebriamo oggi la realtà umana e divina del Verbo fatto carne e anchequella del corpo risorto; ed ecco perché ci dà davvero quanto promesso.Attraverso lui, siamo concretamente in comunione con il nostro Dio. Bisognaessere presenti alla sua presenza reale.

PREGHIERA SULLE OFFERTEConcedi benigno alla tua Chiesa, o Padre, i doni dell’unità e della pace,misticamente significati nelle offerte che ti presentiamo. Per Cristo nostroSignore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEDice il Signore: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, rimane in me e

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Letture quotidiane – giugno 2014io in lui”. Alleluia. (Gv 6,56)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEDonaci, Signore, di godere pienamente della tua vita divina nel convito eterno,che ci hai fatto pregustare in questo sacramento del tuo Corpo e del tuoSangue. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

MEDITAZIONEIl nostro Salvatore nell’ultima Cena, la notte in cui veniva tradito, istituì ilsacrificio eucaristico del suo corpo e del suo sangue, col quale perpetuare neisecoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della croce, e per affidare così alla dilettasposa, la Chiesa, il memoriale della sua morte e risurrezione: sacramento dipietà, segno di unità, vincolo di carità, convito pasquale, “nel quale si riceveCristo, l’anima viene ricolmata di grazia e viene dato il pegno della gloriafutura”.Perciò la Chiesa volge attente premure affinché i fedeli non assistano comeestranei o muti spettatori a questo mistero di fede, ma, comprendendolo beneper mezzo dei riti e delle preghiere, partecipino all’azione sacraconsapevolmente, piamente e attivamente; siano istruiti nella parola di Dio; sinutrano alla mensa del corpo del Signore; rendano grazie a Dio; offrendol’ostia immacolata, non soltanto per le mani del sacerdote, ma insieme con luiimparino ad offrire se stessi, e di giorno in giorno, per mezzo di Cristomediatore siano perfezionati nell’unità con Dio e tra di loro, di modo che Diosia finalmente tutto in tutti.VATICANO II, Sacrosanctum Concilium, 47-48

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Letture quotidiane – giugno 2014

23 giugno 2014 – LunedìS. Lanfranco vescovo12.a tempo ordinario - IV

PREGHIERA DEL MATTINOTu solo, Signore, sei giudice, e tu solo giudichi con giustizia, con esattezza,secondo criteri che possiamo intuire ma che non dominiamo. E a tuo Figlio, e alui solo, hai rimesso il giudizio. Tu non giudichi per condannare, come fanno itribunali umani, ma restituisci la giustizia. Tu raddrizzi ciò che era storto, erendi giustizia a chi era stato spogliato dei suoi diritti. Preservaci, Signore,dall’usurpare la tua funzione divina, costituendoci giudici dei nostri fratelli,quando il tempo del giudizio non è ancora giunto.

ANTIFONA D’INGRESSOIl Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salvail tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre.(Sal 28,8-9)

COLLETTADona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amoreper il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che haistabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Re 17,5-8.13-15a.18)Il Signore allontanò Israele dal suo volto e non rimase che la sola tribù diGiuda.Dal secondo libro dei ReIn quei giorni, Salmanàssar, re d’Assiria, invase tutta la terra, salì a Samarìa el’assediò per tre anni. Nell’anno nono di Osèa il re d’Assiria occupò Samarìa,deportò gli Israeliti in Assiria, e li stabilì a Calach e presso il Cabor, fiume diGozan, e nelle città della Media.Ciò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, loro Dio, cheli aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, dalle mani del faraone, re d’Egitto. Essivenerarono altri dèi, seguirono le leggi delle nazioni che il Signore avevascacciato davanti agli Israeliti, e quelle introdotte dai re d’Israele.Eppure il Signore, per mezzo di tutti i suoi profeti e dei veggenti, avevaordinato a Israele e a Giuda: «Convertitevi dalle vostre vie malvagie e osservatei miei comandi e i miei decreti secondo tutta la legge che io ho prescritto aivostri padri e che ho trasmesso a voi per mezzo dei miei servi, i profeti».Ma essi non ascoltarono, anzi resero dura la loro cervìce, come quella dei loropadri, i quali non avevano creduto al Signore, loro Dio. Rigettarono le sue leggie la sua alleanza, che aveva concluso con i loro padri, e le istruzioni che aveva

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Letture quotidiane – giugno 2014dato loro.Il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dal suo volto e nonrimase che la sola tribù di Giuda.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 59)R. Salvaci con la tua destra e rispondici, Signore!Dio, tu ci hai respinti, ci hai messi in rotta,ti sei sdegnato: ritorna a noi. R.Hai fatto tremare la terra, l’hai squarciata:risana le sue crepe, perché essa vacilla.Hai messo a dura prova il tuo popolo,ci hai fatto bere vino che stordisce. R.Nell’oppressione vieni in nostro aiuto,perché vana è la salvezza dell’uomo.Con Dio noi faremo prodezze,egli calpesterà i nostri nemici. R.

CANTO AL VANGELO (Eb 4,12)R. Alleluia, alleluia.La parola di Dio è viva, efficace;discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 7,1-5)Togli prima la trave dal tuo occhio.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non esseregiudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e conla misura con la quale misurate sarà misurato a voi.Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgidella trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolgala pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togliprima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzzadall’occhio del tuo fratello».Parola del Signore.

OMELIALa calunnia... La maldicenza... Chi non ne ha sofferto? Ma chi, in tuttacoscienza, può affermare di non averne mai fatto uso?Il re Davide temeva talmente di peccare per mezzo della sua lingua, che chiesea Dio “di mettere una guardia alla sua bocca, e una sentinella alla sua lingua”.E, nella sua sapienza, Dio ha messo la nostra lingua in quella specie di recinto

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Letture quotidiane – giugno 2014che è la nostra bocca.Ma essa è così pronta a scappare per sputare il suo veleno, che il salmista, perpoterla dominare, deve chiedere l’aiuto di Dio.In nome di quale giustizia, di quale carità, ci crediamo autorizzati a giudicare, acalunniare o a sparlare? Supponendo che siamo perfetti (cosa poco probabile,su questa terra), dovremmo sapere che la perfezione comprende l’umiltà, cioèl’indulgenza, il perdono, la preghiera per sostenere i peccatori (di cui facciamoparte), l’aiuto spirituale, e i consigli caritatevoli.San Giacomo non ha avuto paura di affermare che un uomo che non ha peccatocon la lingua è un santo. E san Paolo di gridare: “Chi sei tu, per giudicare tuofratello? Noi compariremo tutti davanti al tribunale di Cristo”.Un proverbio libanese dice: “Chi ha una casa di vetro deve evitare di lapidaregli altri”. Un poeta arabo dice: “La tua lingua non dica niente sull’imperfezionedi un altro. Tu sei pieno di imperfezioni, e anche gli altri hanno la lingua”. Èforse perché essa ha operato soltanto per “tutto ciò che è elevato” che la linguadi sant’Antonio di Padova è stata conservata? Mi piace pensarlo.Il solo giudizio severo che siamo abilitati, o piuttosto che abbiamo il dovere diformulare, non deve vertere che su noi stessi.Oh, se potessimo giudicare gli altri con la stessa clemenza che concediamo anoi stessi, il paradiso sarebbe già di questo mondo!

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, Signore, la nostra offerta: questo sacrificio di espiazione e di lode cipurifichi e ci rinnovi, perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tuavolontà. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEGli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi, e tu provvedi loro il cibo asuo tempo. (Sal 145,15)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Dio che ci hai rinnovati con il corpo e sangue del tuo Figlio, fa’ che lapartecipazione ai santi misteri ci ottenga la pienezza della redenzione. PerCristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA“Tu hai messo a dura prova il tuo popolo: ci hai fatto bere un vino che dà levertigini”. Nonostante i nostri sforzi, noi ci sostituiamo spesso a te, Signore,per giudicare ciò che è bene e ciò che è male. Nella tua grande sapienza, tu vuoiguarirci, e getti la nostra anima in quello che san Giovanni della Croce hadefinito lo spirito di vertigine. Grazie per questa prova, che serbi per i tuoiamici, affinché, avendo perduto ogni punto di riferimento abituale,abbandoniamo il nostro giudizio nelle tue mani.

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Letture quotidiane – giugno 2014

24 giugno 2014 – MartedìNatività di S. Giovanni Battista (s)12.a tempo ordinario - P

PREGHIERA DEL MATTINOPadre, concedi alla tua famiglia di camminare sulla via della salvezza sotto laguida di san Giovanni il precursore per andare con serena fiducia incontro alMessia da lui predetto. Rapportato a Cristo, san Giovanni Battista è la voce chepassa, di fronte al Verbo eterno; ma è la voce che grida la fede, nonl’integralismo o il permissivismo della cosiddetta tolleranza (S. Agostino).

ANTIFONA D’INGRESSOVenne un uomo mandato da Dio, e il suo nome era Giovanni. Egli venne cometestimone per rendere testimonianza alla luce e preparare al Signore un popoloben disposto. (Gv 1,6-7; Lc 1,7)

COLLETTAO Padre, che hai mandato san Giovanni Battista a preparare a Cristo Signoreun popolo ben disposto, allieta la tua Chiesa con l’abbondanza dei doni delloSpirito, e guidala sulla via della salvezza e della pace. Per il nostro SignoreGesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 49,1-6)Ti renderò luce delle nazioni.Dal libro del profeta IsaiaAscoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal senomaterno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mionome. Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all’ombra dellasua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra. Mi hadetto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria».Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mieforze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso ilmio Dio».Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno perricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poiché ero stato onorato dalSignore e Dio era stato la mia forza – e ha detto: «È troppo poco che tu sia mioservo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io tirenderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità dellaterra».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 138)

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Letture quotidiane – giugno 2014R. Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda.Signore, tu mi scruti e mi conosci,tu sai quando mi siedo e quando mi alzo.Intendi da lontano i miei pensieri,osservi il mio cammino e il mio riposo,ti sono note tutte le mie vie. R.Sei tu che hai formato i miei renie mi hai tessuto nel grembo di mia madre.Tio ti rendo grazie:hai fatto di me una meraviglia stupenda. R.Meravigliose sono le tue opere,le riconosce pienamente l’anima mia.Non ti erano nascoste le mie ossaquando venivo formato nel segreto,ricamato nelle profondità della terra. R.

SECONDA LETTURA (At 13,22-26)Giovanni aveva preparato la venuta di Cristo.Dagli Atti degli ApostoliIn quei giorni, [nella sinagoga di Antiochia di Pisidia,] Paolo diceva: Diosuscitò per i nostri padri Davide come re, al quale rese questa testimonianza:“Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempiràtutti i miei voleri”.Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore perIsraele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimodi conversione a tutto il popolo d’Israele.Diceva Giovanni sul finire della sua missione: “Io non sono quello che voipensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno dislacciare i sandali”.Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noiè stata mandata la parola di questa salvezza.Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Lc 1,76)R. Alleluia, alleluia.Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo,perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 1,57-66.80)Giovanni è il suo nome.+ Dal Vangelo secondo LucaPer Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I

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Letture quotidiane – giugno 2014vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grandemisericordia, e si rallegravano con lei.Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlocon il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiameràGiovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami conquesto nome».Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Eglichiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furonomeravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlavabenedicendo Dio.Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa dellaGiudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, lecustodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davverola mano del Signore era con lui.Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino algiorno della sua manifestazione a Israele.Parola del Signore.

OMELIAPer bocca del profeta Dio annunciò: “Per voi... cultori del mio nome, sorgeràcon raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli distalla” (Ml 3,20). L’inno di Zaccaria è il mirabile sviluppo di questa profezia.Quando, obbedendo all’ingiunzione dell’angelo, diede a suo figlio il nome diGiovanni (che significa: Dio è misericordioso), avendo fornito la prova di unafede senza indugi e senza riserve, la sua pena finì. E, avendo ritrovato la parola,Zaccaria cantò un inno di riconoscenza contenente tutta la speranza del popoloeletto. La prima parte, in forma di salmo, è una lode a Dio per le opere da luicompiute per la salvezza. La seconda parte è un canto in onore della nascita diGiovanni e una profezia sulla sua futura missione di profeta dell’Altissimo.Giovanni sarà l’annunciatore della misericordia divina, che si manifesta nelperdono concesso da Dio ai peccatori. La prova più meravigliosa di questapietà divina sarà il Messia che apparirà sulla terra come il sole nascente. Unsole che strapperà alle tenebre i pagani immersi nelle eresie e nelladepravazione morale, rivelando loro la vera fede, mentre, al popolo eletto, checonosceva già il vero Dio, concederà la pace. L’inno di Zaccaria sullamisericordia divina può diventare la nostra preghiera quotidiana.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, o Padre, i nostri doni nel solenne ricordo della nascita di san Giovanniil precursore, che annunziò la venuta e indicò la presenza del Cristo Salvatoredel mondo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

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Letture quotidiane – giugno 2014Nella bontà misericordiosa del nostro Dio ci ha visitato dall’alto un sole chesorge, Cristo Signore. (cf. Lc 1,78)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEEsulti, o Padre, la tua Chiesa, nutrita alla cena dell’Agnello; riconosca l’autoredella sua rinascita, Cristo tuo Figlio, che la parola del precursore annunziòpresente in mezzo agli uomini. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE“Volevano chiamarlo Zaccaria. Ma sua madre intervenne: No, si chiameràGiovanni” (Lc 1,60).Questo è il significato di questo nome: grazia di Dio, cioè colui in cui è lagrazia.Poiché questa parola annuncia l’economia del Vangelo. Giovanni significa ilSignore stesso che viene, colui attraverso il quale la grazia è concessa almondo. I parenti volevano che questo bambino si chiamasse Zaccaria piuttostoche Giovanni. Essi rappresentano bene coloro che, di fronte al Signore chepropone loro il dono di una nuova economia della grazia, desiderano ricordarepiuttosto il sacerdozio dell’antica Legge. Essi si opponevano così a ciò chedichiarava sua madre, a viva voce, e suo padre, per iscritto: “Si chiameràGiovanni” (Lc 1,60).Quelle persone non erano ancora entrate nella nuova economia della grazia;pretendevano che si dovesse ancora osservare il rito dell’antico sacerdozio, nelmomento in cui appariva il Vangelo del Signore. A quelle persone la Leggestessa dice di aprirsi alla grazia di Cristo: “Io susciterò loro un profeta in mezzoai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io glicomanderò” (Dt 18,18).No, ormai non si possono più osservare le usanze dell’antico sacerdozio, se nonannuncia la grazia del Vangelo.Inoltre, una volta riconosciuto e imposto il nome di Giovanni, Zaccaria ritrovala parola. Si mette a benedire Dio. È la grazia della nuova Alleanza chel’apostolo avrebbe un giorno proclamato pubblicamente. Allora numerosisacerdoti di Israele si sottometteranno alla fede. E saranno tutti liberati, comeZaccaria oggi, dal loro mutismo; potranno confessare, lodare ed annunciare atutti, con fervore, il dono della redenzione.È nel giorno della circoncisione di Giovanni che, all’annunciodell’avvenimento, la paura invade il popolo. Quanto a Zaccaria, egli diventatestimone dello Spirito. Si mette a fare profezie; annuncia il nostro Redentore ela sua opera di liberazione.SAN BEDA VENERABILE

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Letture quotidiane – giugno 2014

25 giugno 2014 – MercoledìS. Guglielmo abate12.a tempo ordinario - IV

PREGHIERA DEL MATTINOSignore, tu hai stretto un’alleanza con l’umanità intera al tempo di Noè, maavevi bisogno di scegliere un popolo, di scegliere un uomo per far capire chevolevi scegliere ogni uomo, di scegliere un popolo per scegliere ogni popolo.Questa scelta, questo scarto sono sempre in realtà un allargamento, e lesofferenze dei tuoi eletti, dei tuoi amici, sono solo per un momento e in vistadella felicità dei più. Concedici di circondare di grande rispetto le sofferenzedel tuo popolo Israele.

ANTIFONA D’INGRESSOIl Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salvail tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre.(Sal 28,8-9)

COLLETTADona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amoreper il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che haistabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Re 22,8-13; 23,1-3)Il re lesse alla presenza del popolo tutte le parole del libro dell’alleanza,trovato nel tempio del Signore e concluse l’alleanza davanti al Signore.Dal secondo libro dei ReIn quei giorni, il sommo sacerdote Chelkìa disse allo scriba Safan: «Ho trovatonel tempio del Signore il libro della legge». Chelkìa diede il libro a Safan, che lolesse. Lo scriba Safan quindi andò dal re e lo informò dicendo: «I tuoi servitorihanno versato il denaro trovato nel tempio e l’hanno consegnato in mano agliesecutori dei lavori, sovrintendenti al tempio del Signore». Poi lo scriba Safanannunciò al re: «Il sacerdote Chelkìa mi ha dato un libro». Safan lo lessedavanti al re.Udite le parole del libro della legge, il re si stracciò le vesti. Il re comandò alsacerdote Chelkìa, ad Achikàm figlio di Safan, ad Acbor, figlio di Michèa, alloscriba Safan e ad Asaià, ministro del re: «Andate, consultate il Signore per me,per il popolo e per tutto Giuda, riguardo alle parole di questo libro ora trovato;grande infatti è la collera del Signore, che si è accesa contro di noi, perché inostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro, mettendo in praticaquanto è stato scritto per noi». Il re mandò a radunare presso di sé tutti glianziani di Giuda e di Gerusalemme. Il re salì al tempio del Signore; erano con

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Letture quotidiane – giugno 2014lui tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, iprofeti e tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Lesse alla loro presenzatutte le parole del libro dell’alleanza, tr! ovato nel tempio del Signore. Il re, inpiedi presso la colonna, concluse l’alleanza davanti al Signore, per seguire ilSignore e osservare i suoi comandi, le istruzioni e le leggi con tutto il cuore econ tutta l’anima, per attuare le parole dell’alleanza scritte in quel libro. Tuttoil popolo aderì all’alleanza.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 118)R. Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti.Insegnami, Signore, la via dei tuoi decretie la custodirò sino alla fine.Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua leggee la osservi con tutto il cuore. R.Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,perché in essi è la mia felicità.Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamentie non verso il guadagno. R.Distogli i miei occhi dal guardare cose vane,fammi vivere nella tua via.Ecco, desidero i tuoi precetti:fammi vivere nella tua giustizia. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 15,4.5)R. Alleluia, alleluia.Rimanete in me e io in voi, dice il Signore;chi rimane in me porta molto frutto.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 7,15-20)Dai loro frutti li riconoscerete.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, chevengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti liriconoscerete.Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buonoproduce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un alberobuono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre fruttibuoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco.Dai loro frutti dunque li riconoscerete».Parola del Signore.

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Letture quotidiane – giugno 2014OMELIASi contano tremila sette negli Stati Uniti e duemilacinquencento in Europa.Ognuna di queste sette si attribuisce il monopolio della verità, e, diconseguenza, si adopera a convincervi che, fuori della loro dottrina, marcirestenell’errore.Da qualche tempo gli evangelisti televisivi degli Stati Uniti lamentano un calodi ascolto, dovuto ad alcune delle loro prediche, o al loro agire scandaloso.Tutti si ricordano di James Jones, in Guyana, che impose il suicidio anovecento dei suoi adepti. Il lavaggio del cervello (attentato supremo allalibertà) non fallisce mai i suoi obiettivi.I capi delle sette si impongono come investiti da Dio di una missioneparticolare e salvifica. Essi si considerano eletti, puri, e perciò dicono di essereincompresi e perseguitati. Essi posseggono la capacità di suscitare turbamento,paura e insicurezza nei loro adepti, di farli regredire in qualche modo,rendendoli incapaci di “essere” al di fuori del giro della setta. Alcuni capigiungono fino al punto di minacciare di morte coloro che osassero rinnegare“la loro fede”.Il pericolo viene dal fatto che questi illuminati (o questi profittatori) recitano lapersuasione come dei virtuosi, alternando dolcezza e fermezza con un’arteconsumata. Essi “seducono” i loro “fans”, che finiscono con l’inghiottire tuttocon delizia. Ogni volta che la convinzione o la pratica religiosa indietreggiano,le sette prendono piede.L’intolleranza dei loro fondatori verso quelli che non pensano come loro giungespesso fino all’aggressività. Purtroppo, non sembra che la carità abiti i lorocuori. E, senza carità, non si può essere che falsi profeti.Fu chiesto un giorno al pastore di una setta come andasse la sua chiesa: “Nonmolto bene - disse -, ma grazie a Dio le altre non se la cavano meglio”.Grazie, Signore, della serenità che mi dà la tua Chiesa.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, Signore, la nostra offerta: questo sacrificio di espiazione e di lode cipurifichi e ci rinnovi, perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tuavolontà. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEGli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi, e tu provvedi loro il cibo asuo tempo. (Sal 145,15)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Dio che ci hai rinnovati con il corpo e sangue del tuo Figlio, fa’ che lapartecipazione ai santi misteri ci ottenga la pienezza della redenzione. PerCristo nostro Signore.

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Letture quotidiane – giugno 2014PREGHIERA DELLA SERA“Al calar del sole un grande torpore si impadronì di Abramo, un oscuro eprofondo timore lo colse...”. O Gesù, non siamo forse con te nel Getsemani nelmomento in cui l’ultima alleanza è suggellata e l’angoscia ti stringe?“Tramontato il sole, si era fatto buio fitto...”. E non siamo forse ai piedi dellacroce? Allora “un forno fumante e una fiaccola ardente passarono in mezzo aglianimali divisi”. Ecco il tuo sacrificio gradito dal Padre, ecco il tuo corpo e la tuaanima aperti in due, e il fuoco dello Spirito che ti traversa, e tutte le piaghesono gloriose per sempre. Benedetto sii tu, Signore.

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Letture quotidiane – giugno 2014

26 giugno 2014 – GiovedìS. Vigilio vescovo12.a tempo ordinario - IV

PREGHIERA DEL MATTINOOggi tu ci insegni che la fede senza le opere è vana, che la pietà che non si apreall’azione è falsa, assomiglia alla sabbia mobile, sulla quale è impossibilecostruire una strada. Le persone di grande spirito sono instancabilmente attiveper il regno, anche se chiuse in un Carmelo, e le persone più attive sonosoprattutto gli uomini di preghiera che, come san Vincenzo de Paoli,cominciano la loro giornata con molte ore di orazione.

ANTIFONA D’INGRESSOIl Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salvail tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre.(Sal 28,8-9)

COLLETTADona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amoreper il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che haistabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Re 24,8-17)Il re di Babilonia deportò Ioiachin e tutti gli uomini di valore a Babilonia.Dal secondo libro dei ReQuando divenne re, Ioiachìn aveva diciotto anni; regnò tre mesi aGerusalemme. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Necustà, figlia diElnatàn. Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto suo padre.In quel tempo gli ufficiali di Nabucodònosor, re di Babilonia, salirono aGerusalemme e la città fu assediata. Nabucodònosor, re di Babilonia, giunsepresso la città mentre i suoi ufficiali l’assediavano. Ioiachìn, re di Giuda, uscìincontro al re di Babilonia, con sua madre, i suoi ministri, i suoi comandanti e isuoi cortigiani; il re di Babilonia lo fece prigioniero nell’anno ottavo del suoregno.Asportò di là tutti i tesori del tempio del Signore e i tesori della reggia; fece apezzi tutti gli oggetti d’oro che Salomone, re d’Israele, aveva fatto nel tempiodel Signore, come aveva detto il Signore. Deportò tutta Gerusalemme, cioè tuttii comandanti, tutti i combattenti, in numero di diecimila esuli, tutti i falegnamie i fabbri; non rimase che la gente povera della terra.Deportò a Babilonia Ioiachìn; inoltre portò in esilio da Gerusalemme aBabilonia la madre del re, le mogli del re, i suoi cortigiani e i nobili del paese.Inoltre tutti gli uomini di valore, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri,

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Letture quotidiane – giugno 2014in numero di mille, e tutti gli uomini validi alla guerra, il re di Babilonia licondusse in esilio a Babilonia.Il re di Babilonia nominò re, al posto di Ioiachìn, Mattania suo zio,cambiandogli il nome in Sedecìa.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 78)R. Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.O Dio, nella tua eredità sono entrate le genti:hanno profanato il tuo santo tempio,hanno ridotto Gerusalemme in macerie.Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi serviin pasto agli uccelli del cielo,la carne dei tuoi fedeli agli animali selvatici. R.Hanno versato il loro sangue come acquaintorno a Gerusalemmee nessuno seppelliva.Siamo divenuti il disprezzo dei nostri vicini,lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno.Fino a quando sarai adirato, Signore: per sempre?Arderà come fuoco la tua gelosia? R.Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:presto ci venga incontro la tua misericordia,perché siamo così poveri!Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,per la gloria del tuo nome;liberaci e perdona i nostri peccatia motivo del tuo nome. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 14,23)R. Alleluia, alleluia.Se uno mi ama osserverà la mia parola, dice il Signore,e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 7,21-29)La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non chiunque mi dice: “Signore,Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mioche è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, nonabbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forsescacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti

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Letture quotidiane – giugno 2014prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti.Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a unuomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia,strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essanon cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parolee non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la suacasa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e siabbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suoinsegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non comei loro scribi.Parola del Signore.

OMELIANostro Signore si indirizza a quelli che pretendono di avere la fede. Egli diceloro senza mezzi termini che se non la mettono in pratica non entreranno nelregno dei cieli.Cristo è chiaro, non è possibile essere più chiari di lui. Coloro che credono diguadagnare il cielo a forza di dichiarazioni, di citazioni o di preghiere, senzaconvinzione interiore e senza conformare la loro vita alla loro convinzione, sisbagliano di grosso. La fede non salva attraverso un semplice atto diformulazione. “La fede senza le opere è morta”, dice san Giacomo.Io sono “credente” ma non “praticante”, dichiarano troppi cristiani. Cosa a cuirispondo: “La vostra fede è inutile. Che cosa vi offre di fondamentale? Che cosacambia in voi?Niente! Non si fa piacere a Dio concedendogli di esistere. Si pensa di offrirgliun fiore? Non ne ha bisogno per esistere ed essere il padrone dell’universo. Eglinon sarà Dio di più o di meno. Siamo noi che saremo perdenti o vincitori”.“Il sole splende”, voi dite. Ed è bello. Ma se vi ostinate a tenere gli occhi chiusi,o se non aprite le porte e le finestre ai suoi raggi, restate nel buio, cosa che nonimpedisce al sole di splendere.“Il fuoco arde”, voi dite ancora. Ma se restate lontani, continuerete a battere identi. A che cosa vi serve dunque dire che il sole e il fuoco esistono?Credere in Gesù Cristo o vivere di Gesù Cristo, tutta la differenza è qui. Dalontano un fiore artificiale può ingannare. Da vicino si constata subito che glimanca una grazia fondamentale, una morbidezza, un candore. La grazia diGesù Cristo è questo profumo e questa morbidezza, testimoni, attraverso dinoi, della sua incarnazione.Un montanaro si recò una mattina, per la prima volta nella sua vita, in città.Secondo l’usanza del suo paese, non mancò di salutare tutte le persone cheincontrò. Salutò nello stesso modo i manichini delle vetrine, e fu contrariatodal loro silenzio e dalla loro rigidità.

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Letture quotidiane – giugno 2014Senza la fede praticante, noi assomigliamo assai a dei manichini.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, Signore, la nostra offerta: questo sacrificio di espiazione e di lode cipurifichi e ci rinnovi, perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tuavolontà. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEGli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi, e tu provvedi loro il cibo asuo tempo. (Sal 145,15)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Dio che ci hai rinnovati con il corpo e sangue del tuo Figlio, fa’ che lapartecipazione ai santi misteri ci ottenga la pienezza della redenzione. PerCristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERACome si possono fare miracoli e cacciare i demoni nel tuo nome, Signore, enello stesso tempo non essere conosciuti da te? I tuoi doni sono senzaripensamento, i tuoi doni collaborano all’edificazione del corpo di coloro chene sono i dispensatori. Custodiscici lontani dal peccato commesso dai cristianidi Corinto, che consideravano i tuoi doni come un fine in sé; concedici, inquesto tempo della civiltà dei consumi, una vita mistica, una vita di unione a teche sia sovrabbondante nella pratica della carità.

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Letture quotidiane – giugno 2014

27 giugno 2014 – VenerdìSacratissimo Cuore di Gesù (s)12.a tempo ordinario - P

PREGHIERA DEL MATTINOPadre, tu ci chiami a rinnovarci nella presenza di tuo Figlio. Il suo cuorepropizio ci attragga, la sua conoscenza ci illumini e la sua forza ci protegga, orae sempre.

ANTIFONA D’INGRESSODi generazione in generazione durano i pensieri del suo Cuore, per salvaredalla morte i suoi figli e nutrirli in tempo di fame. (Sal 33,11.19)

COLLETTAO Dio, fonte di ogni bene, che nel Cuore del tuo Figlio ci hai aperto i tesoriinfiniti del tuo amore, fa’ che rendendogli l’omaggio della nostra fedeadempiamo anche al dovere di una giusta riparazione. Per il nostro SignoreGesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Dt 7,6-11)Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti.Dal libro del DeuteronomioMosè parlò al popolo dicendo: “Tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio;il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo particolare fra tutti ipopoli che sono sulla terra.Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tuttigli altri popoli - siete infatti il più piccolo di tutti i popoli -, ma perché ilSignore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostripadri: il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattatiliberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re d’Egitto.Riconosci dunque che il Signore, tuo Dio: egli è Dio, il Dio fedele, che mantienel’alleanza e la bontà per mille generazioni, con coloro che lo amano e osservanoi suoi comandamenti; ma ripaga direttamente coloro che lo odiano, facendoliperire; non concede una dilazione a chi lo odia, ma lo ripaga direttamente.Osserverai, dunque, mettendoli in pratica, i comandi, le leggi e le norme cheoggi ti prescrivo”.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 102)R. L’amore del Signore è per sempre.Benedici il Signore, anima mia,quanto è in me benedica il suo santo nome.

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Letture quotidiane – giugno 2014Benedici il Signore, anima mia,non dimenticare tutti i suoi benefici. R.Egli perdona tutte le tue colpe,guarisce tutte le tue infermità,salva dalla fossa la tua vita,ti circonda di bontà e misericordia. R.Il Signore compie cose giuste,difende i diritti di tutti gli oppressi.Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,le sue opere ai figli d’Israele. R.Misericordioso e pietoso è il Signore,lento all’ira e grande nell’amore.Non ci tratta secondo i nostri peccatie non ci ripaga secondo le nostre colpe. R.

SECONDA LETTURA (1Gv 4,7-16)Dio ci ha amati.Dalla prima lettera di san Giovanni apostoloCarissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama èstato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio,perché Dio è amore.In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo ilsuo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amatonoi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi el’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui edegli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito.E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figliocome salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Diorimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore cheDio ha in noi.Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Mt 11,29)R. Alleluia, alleluia.Prendete il mio giogo su di voi, dice il Signore,e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 11,25-30)

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Letture quotidiane – giugno 2014Io sono mite e umile di cuore.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra,perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato ame dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosceil Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendeteil mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, etroverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio pesoleggero».Parola del Signore.

OMELIANella festività del Sacro Cuore, ricordiamo quanto nostro Signore sia“cordiale”: il suo cuore dolce e umile è sensibile alle nostre difficoltà e allenostre fatiche, alle nostre angosce e alle nostre paure.Una tale compassione da parte di un altro essere umano ci dà conforto, ma noiabbiamo bisogno di qualcosa di più. Abbiamo bisogno della redenzione, dellaguarigione, cioè, dalle nostre sofferenze e della trasformazione delle nostrevolontà, che rimangono, come del resto le nostre risorse, molto al di qua delleesigenze poste dalla nostra esistenza.Ecco che il Vangelo ci libera, perché il cuore di Gesù, il cuore di colui che è Dio,è “sacro”. Gesù, così mite e umile, afferma che la sua conoscenza del Padre èunica e che la sovranità conferitagli dal Padre è totale. Il Pantokrator, ilSignore di ogni cosa, ha un cuore: è l’amore che governa il sole e gli astri.In questo senso, la festività di oggi realizza i sogni di molte culture e lesperanze istintive di molte anime. Offre infatti la promessa che tutto andràbene e che ogni cosa sarà ben governata. L’intelligenza onnipotente che creò ilmondo ha la forza di un cuore che ama questo mondo.

PREGHIERA SULLE OFFERTEGuarda, o Padre, all’immensa carità del Cuore del tuo Figlio, perché la nostraofferta sia a te gradita e ci ottenga il perdono di tutti i peccati. Per Cristo nostroSignore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per levostre anime”. (Mt 11,29)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEQuesto sacramento del tuo amore, o Padre, ci attiri verso il Cristo tuo Figlio,perché, animati dalla stessa carità, sappiamo riconoscerlo nei nostri fratelli.

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Letture quotidiane – giugno 2014Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONEO umiltà di Gesù Cristo! Tu dai all’anima una gioia indescrivibile. Ho sete di te,perché in te l’anima dimentica la terra, e tende sempre più ardentemente aDio. Se il mondo comprendesse la potenza delle parole di Cristo: “Imparate dame, che sono mite e umile di cuore!”, metterebbe da parte ogni altra scienza,per acquisire questa conoscenza celeste.Gli uomini non conoscono la forza dell’umiltà di Cristo; e desiderano le coseterrene. Ma l’uomo non può giungere alla potenza di queste parole del Signoresenza lo Spirito Santo. Chi le ha comprese non le abbandona più, anche se glivenissero offerti tutti i tesori del mondo. Dio ha concesso all’uomo la libertà, elo attira al suo amore per mezzo dell’umiltà... Il Signore ci ha donato lo SpiritoSanto e noi abbiamo conosciuto il Signore, e dimenticato la terra, nella gioiadell’amore di Cristo. Colui che ha assaporato questo amore di Dioinfinitamente dolce, non può più pensare alle cose della terra; si sente attrattosenza sosta da questo amore.Ma noi lo perdiamo a causa del nostro orgoglio e della nostra vanità, dellenostre inimicizie e dei nostri giudizi ostili ai nostri fratelli; noi l’abbandoniamoa causa dei nostri bassi desideri e della nostra propensione alle cose terrene.Allora la grazia ci abbandona, e l’anima turbata, avvilita, desidera Dio e lochiama, come Adamo cacciato dal paradiso: la mia anima languisce e io, tra lelacrime, ti cerco! Guarda la mia afflizione, illumina le mie tenebre affinché lamia anima sia nella gioia! Signore, concedimi la tua umiltà, affinché il tuoamore sia in me, e il timore di te viva in me!... O umiltà di Gesù Cristo!STARETZ SILOUANE

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Letture quotidiane – giugno 2014

28 giugno 2014 – SabatoCuore Immacolato di Maria (m)12.a tempo ordinario - P

PREGHIERA DEL MATTINOConcedici, o Padre, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito e, per lagloriosa intercessione di Maria santissima, salvaci dai mali che ora cirattristano e guidaci alla gioia senza fine.

ANTIFONA D’INGRESSOIn me ogni grazia di via e verità, in me ogni speranza di virtù e di vita. (Sir24,25)

COLLETTAO Signore, Dio nostro, che nel cuore immacolato di Maria hai posto la dimoradel Verbo e il tempio dello Spirito Santo, donaci un cuore puro e docile, perchésulla via dei tuoi comandamenti impariamo ad amarti sopra ogni cosa, sempreattenti alle necessità dei fratelli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secolidei secoli.

PRIMA LETTURA (Is 61,9-11)Gioisco pienamente nel Signore.Dal libro del profeta Isaia.Sarà famosa tra le genti la loro stirpe, la loro discendenza in mezzo ai popoli.Coloro che li vedranno riconosceranno che essi sono la stirpe benedetta dalSignore.Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché miha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello dellagiustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna digioielli.Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fagermogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e lalode davanti a tutte le genti.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (da 1Sam 2)R. Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore.Il mio cuore esulta nel Signore,la mia forza s'innalza grazie al mio Dio.Si apre la mia bocca contro i miei nemici,perché io gioisco per la tua salvezza. R.

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Letture quotidiane – giugno 2014L’arco dei forti s’è spezzato,ma i deboli si sono rivestiti di vigore.I sazi si sono venduti per un pane,hanno smesso di farlo gli affamati. La sterile ha partorito sette voltee la ricca di figli è sfiorita. R.Il Signore fa morire e fa vivere,scendere agli inferi e risalire.Il Signore rende povero e arricchisce,abbassa ed esalta. R.Solleva dalla polvere il debole,dall’immondizia rialza il povero,per farli sedere con i nobilie assegnare loro un trono di gloria. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Lc 11,27)R. Alleluia, alleluia.Beata la Vergine Maria: custodiva la parola di Dio, meditandola nel suo cuore.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 2,41-51)Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.+ Dal Vangelo secondo LucaI genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua.Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa.Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesùrimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo cheegli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero acercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cercadi lui a Gerusalemme.Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre liascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore perla sua intelligenza e le sue risposte.Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fattoquesto? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro:«Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose delPadre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madrecustodiva tutte queste cose nel suo cuore.Parola del Signore.

OMELIASi sa che il cervello serve a pensare; però, i pensieri sono localizzati nel cuore.Se si chiede a qualcuno perché è triste, la risposta può essere: «Ho il cuore

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Letture quotidiane – giugno 2014pesante». Quando una coppia si separa, uno dei due, o anche tutti e duepossono dire: «Ho il cuore spezzato». Dopo una decisione presa in seguito amatura riflessione, uno può dire: «Sento nel mio cuore che questo è giusto».Ad uno che non riesce ad andare d’accordo con un altro, si dice spesso: «Abbicuore». Così, anche la capacità di essere razionali è una funzione del pensiero,ma la maggior parte della gente ne parla come se fosse opera del cuore. Si sentedire tante volte: «Dal profondo del mio cuore sento che è giusto quello chefaccio». Maria era una donna che meditava nel suo cuore le grandi cose delSignore. Con un cuore immacolato, concepì il Figlio di Dio. Fu obbediente allaParola di Dio. Con amore materno, nutrì Gesù. Con la meraviglia di undiscepolo, ascoltò le sue parole, osservò i suoi atti e conservò tutte queste cosenel suo cuore. Coloro che seguono Gesù hanno Maria come esempio. Anchequando non capiscono esattamente che cosa Dio vuole, entrano nellaesperienza di Maria, sapendo che più tardi la verità verrà rivelata nella suapienezza. Confidano sempre che l’alleanza d’amore con Dio non verrà meno. Difronte alla morte, rimangono saldi nella speranza della risurrezione.I molteplici eventi della vita sono conservati nel cuore. Queste memorie fannoda maestre per progredire nella vita e sono una raccolta di ricordi di ciò cheDio continua a fare per coloro che gli sono fedeli.

PREGHIERA SULLE OFFERTEGuarda con bontà, o Padre, i doni che ti presentiamo nel ricordo della VergineMaria, e fa’ che sul suo esempio custodiamo e meditiamo sempre nel cuore itesori di grazia del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEMaria custodiva in sé tutte queste cose, e le meditava nel suo cuore. (Lc 2,19)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Padre, che nel ricordo della gloriosa Vergine Maria, Madre di Cristo tuoFiglio, ci hai reso partecipi della tua redenzione, fa’ che sperimentiamo lapienezza dei tuoi benefici e comunichiamo sempre più profondamente almistero della salvezza. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAPadre di Gesù, tu hai voluto che il tuo Figlio Unigenito nascesse dalla VergineMaria. L’hai preparata per questo compito speciale avvolgendola della tuagrazia. Ella ha imparato dai grandi eventi della vita del Figlio suo e haconservato queste cose nel suo cuore. Donaci un cuore come quello di Maria.Rendici obbedienti alla tua parola. Riempici del tuo Spirito che ci rendabramosi di fare la tua volontà. Te lo chiediamo per il Signore nostro GesùCristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo,per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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Letture quotidiane – giugno 2014

29 giugno 2014 – DomenicaSs. Pietro e Paolo (s)13.a tempo ordinario - P

PREGHIERA DEL MATTINOSignore Gesù, presso Cesarea di Filippo, ci hai rivelato il mistero della Chiesa.Tu stesso sei la sua pietra angolare, e sei anche il suo costruttore. Sullecolonne, che sono i tuoi apostoli, tu hai costruito per Dio un tempio fatto dipietre vive. Tu hai fatto di me, grazie al battesimo, una di quelle pietre vive,concedendomi di prendere parte alla tua dignità e alla tua missionesacerdotale. Mediante la mia vita aspiro a porre con te e in te offerte spiritualigradite a Dio, desidero vivere in unione con tutta la Chiesa, nella quale tu haiaffidato a Pietro e ai suoi successori il potere di legare e di sciogliere.

ANTIFONA D’INGRESSOSono questi i santi apostoli che nella vita terrena hanno fecondato con il lorosangue la Chiesa: hanno bevuto il calice del Signore, e sono diventati gli amicidi Dio.

COLLETTAO Dio, che allieti la tua Chiesa con la solennità dei santi Pietro e Paolo, fa’ chela tua Chiesa segua sempre l’insegnamento degli apostoli dai quali ha ricevutoil primo annunzio della fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 12,1-11)Ora so veramente che il Signore mi ha strappato dalla mano di Erode.Dagli Atti degli ApostoliIn quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa.Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che ciò eragradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degliÀzzimi. Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia aquattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo compariredavanti al popolo dopo la Pasqua.Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa salivaincessantemente a Dio una preghiera per lui. In quella notte, quando Erodestava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro, piantonato da due soldati elegato con due catene, stava dormendo, mentre davanti alle porte le sentinellecustodivano il carcere.Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella.Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!». E le catene glicaddero dalle mani. L’angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». Ecosì fece. L’angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!». Pietro uscì e prese a

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Letture quotidiane – giugno 2014seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava succedendo peropera dell’angelo: credeva invece di avere una visione.Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono allaporta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro.Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l’angelo si allontanò da lui.Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore hamandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò cheil popolo dei Giudei si attendeva».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 33)R. Il Signore mi ha liberato da ogni paura.Benedirò il Signore in ogni tempo,sulla mia bocca sempre la sua lode.Io mi glorio nel Signore:i poveri ascoltino e si rallegrino. R.Magnificate con me il Signore,esaltiamo insieme il suo nome.Ho cercato il Signore: mi ha rispostoe da ogni mia paura mi ha liberato. R.Guardate a lui e sarete raggianti,i vostri volti non dovranno arrossire.Questo povero grida e il Signore lo ascolta,lo salva da tutte le sue angosce. R.L’angelo del Signore si accampaattorno a quelli che lo temono, e li libera.Gustate e vedete com’è buono il Signore;beato l’uomo che in lui si rifugia. R.

SECONDA LETTURA (2Tm 4,6-8.17-18)Ora mi resta soltanto la corona di giustizia.Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a TimoteoFiglio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che iolasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, hoconservato la fede.Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, miconsegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hannoatteso con amore la sua manifestazione.Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare acompimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fuiliberato dalla bocca del leone.Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suoregno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

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Letture quotidiane – giugno 2014Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Mt 16,18)R. Alleluia, alleluia.Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesae le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 16,13-19)Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò aisuoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero:«Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno deiprofeti».Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei ilCristo, il Figlio del Dio vivente».E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne nésangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu seiPietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi nonprevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò chelegherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terrasarà sciolto nei cieli».Parola del Signore.

OMELIAPer capire l’azione e insieme la bellezza della narrazione del Vangelo, bisognaconsiderare il suo sfondo geografico. Cesarea di Filippo si estendeva ai piedidel monte Ermon. Una delle grotte era dedicata al dio Pan e alle ninfe. Sullasommità di una rupe, Erode aveva fatto costruire un tempio in onore di CesareAugusto, mentre Filippo, suo figlio, aveva ingrandito questa località dandole ilnome di Cesarea. Venerare un idolo e un uomo dagli Ebrei era consideratoun’opera satanica, e perciò la grotta era considerata l’ingresso del regno diSatana: l’inferno. Ci si aspettava che, un giorno o l’altro, gli abissi infernaliscuotessero questa rupe e inghiottissero il tempio sacrilego. In questo luogospaventoso, si svolse un dialogo fra Gesù, il Figlio del Dio vivente, e Simone, ilfiglio di Giona. Gesù parla di un’altra pietra sulla quale edificherà un altrotempio, la Chiesa di Dio. Nessuna potenza infernale potrà mai prevalere su diessa. Simone, in quanto responsabile e guardiano, ne riceve le chiavi, e così ilpotere di legare e di sciogliere, cioè l’autorità dell’insegnamento e il governodella Chiesa. Grazie a ciò, Simone ne è diventato la pietra visibile, che assicuraalla Chiesa ordine, unità e forza. La Chiesa non potrà essere vinta né da Satanané dalla morte, poiché Cristo vive ed opera in essa. Ogni papa è il Pietro della

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Letture quotidiane – giugno 2014propria epoca.

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Signore, la preghiera dei santi Apostoli accompagni l’offerta che presentiamoal tuo altare e ci unisca intimamente a te nella celebrazione di questo sacrificio,espressione perfetta della nostra fede. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEPietro disse a Gesù: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Gesù rispose:“Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. (Mt 16,16.18)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEConcedi, Signore, alla tua Chiesa, che hai nutrito alla mensa eucaristica, diperseverare nella frazione del pane e nella dottrina degli Apostoli, per formarenel vincolo della tua carità un cuor solo e un’anima sola. Per Cristo nostroSignore.

MEDITAZIONELa disposizione voluta dalla Verità perdura, e san Pietro, perseverando nellasolidità che ha ricevuto, non ha abbandonato il governo della Chiesa, affidatoalle sue mani. Poiché è stato istituito prima degli altri, a causa del suo nomePietro, proclamato fondamento, costituito custode del regno dei cieli, prepostocome arbitro per legare e sciogliere per mezzo di giudizi, la ratifica dei qualirisiede in cielo, affinché tutto ciò ci insegni, attraverso gli stessi misteri diquesti appellativi, quale fosse la sua intimità con Cristo.Attualmente, egli assolve più pienamente e più efficacemente i compiti che glisono stati affidati e tutto ciò che è di competenza delle sue funzioni e della suasollecitudine egli lo compie in colui e per colui dal quale è stato glorificato.Ecco perché se vi è qualcosa che noi compiamo bene, qualcosa che decidiamobene, qualcosa che otteniamo dalla misericordia di Dio per mezzo delle nostrepreghiere quotidiane, è tutto grazie al lavoro ed ai meriti di colui il cui potere,nella sua Sede, continua a vivere, e la cui autorità a manifestarsi. Tale è infatti,prediletti, la ricompensa di questa professione di fede che, ispirata da DioPadre al cuore dell’apostolo, si innalzò più in alto di tutte le incertezze delleopinioni umane e ricevette la fermezza di una roccia che nessuna scossa puòfar vacillare. Poiché è nella Chiesa intera che Pietro dice ogni giorno: “Tu sei ilCristo, Figlio del Dio vivente”, e che ogni lingua che conferma il Signore èistruita dall’insegnamento di questa parola.SAN LEONE MAGNO

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Letture quotidiane – giugno 2014

30 giugno 2014 – LunedìSs. Primi martiri della Chiesa romana (mf)13.a tempo ordinario - I

PREGHIERA DEL MATTINOSignore della luce e del mattino. Condotto dalla tua parola e ispirato dal tuoSpirito, aiutami a preparare il giorno che sta cominciando. Voglio essereattento alla tua voce. Aiutami a seguirti come ti seguiva la folla della riva delGiordano. Che in ogni momento, in tutti gli avvenimenti del giorno,nell’incontro con i miei fratelli, io ti trovi. Che tutto traduca il mioatteggiamento verso di te. Che io lavori per te, che mi riposi su di te, che ami glialtri con il tuo amore. Così, risponderò al tuo appello: “Seguimi”, seguendo letracce dei tuoi passi.

ANTIFONA D’INGRESSOPopoli tutti, battete le mani, acclamate a Dio con voci di gioia. (Sal 47,2)

COLLETTAO Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa’ che nonricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nellosplendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Am 2,6-10.13-16)Calpestano come la polvere della terra la testa dei poveri.Dal libro del profeta AmosCosì dice il Signore: «Per tre misfatti d’Israele e per quattro non revocherò ilmio decreto di condanna, perché hanno venduto il giusto per denaro e ilpovero per un paio di sandali, essi che calpestano come la polvere della terra latesta dei poveri e fanno deviare il cammino dei miseri, e padre e figlio vannodalla stessa ragazza, profanando così il mio santo nome.Su vesti prese come pegno si stendono presso ogni altare e bevono il vinoconfiscato come ammenda nella casa del loro Dio.Eppure io ho sterminato davanti a loro l’Amorreo, la cui statura era comequella dei cedri e la forza come quella della quercia; ho strappato i suoi frutti inalto e le sue radici di sotto.Io vi ho fatto salire dalla terra d’Egitto e vi ho condotto per quarant’anni neldeserto, per darvi in possesso la terra dell’Amorreo.Ecco, vi farò affondare nella terra, come affonda un carro quando è tutto caricodi covoni.Allora nemmeno l’uomo agile potrà più fuggire né l’uomo forte usare la suaforza, il prode non salverà la sua vita né l’arciere resisterà, non si salverà ilcorridore né il cavaliere salverà la sua vita.

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Letture quotidiane – giugno 2014Il più coraggioso fra i prodi fuggirà nudo in quel giorno!».Oracolo del Signore.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 49)R. Perdona, Signore, l’infedeltà del tuo popolo.«Perché vai ripetendo i miei decretie hai sempre in bocca la mia alleanza,tu che hai in odio la disciplinae le mie parole ti getti alle spalle? R.Se vedi un ladro, corri con luie degli adùlteri ti fai compagno.Abbandoni la tua bocca al malee la tua lingua trama inganni. R.Ti siedi, parli contro il tuo fratello,getti fango contro il figlio di tua madre.Hai fatto questo e io dovrei tacere?Forse credevi che io fossi come te!Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa. R.Capite questo, voi che dimenticate Dio,perché non vi afferri per sbranarvie nessuno vi salvi.Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;a chi cammina per la retta viamostrerò la salvezza di Dio». R.

CANTO AL VANGELO (Sal 94)R. Alleluia, alleluia.Oggi non indurite il vostro cuore,ma ascoltate la voce del Signore.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 8,18-22)Seguimi.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altrariva.Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tuvada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loronidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima aseppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i mortiseppelliscano i loro morti».

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Letture quotidiane – giugno 2014Parola del Signore.

OMELIAAncora una volta, ecco il tema della “vocazione”. I desideri degli uominitraspaiono nello scriba del Vangelo: “Io ti seguirò dovunque andrai”,“Permettimi di andare prima...”, e si scontrano con le esigenze di Gesù.Annunciare il Vangelo, donarsi agli altri, servire la causa del regno di Dio,chiede un atteggiamento che va oltre i limiti umani. Mentre tutti conoscono lecondizioni minimali del focolare, della famiglia, della comodità, si chiede a chisegue Gesù di rinunciare completamente a tutto, alla maniera di colui che “nonha dove posare il capo”. Che forza hanno queste parole di Gesù: “Seguimi”!Sono valide oggi come lo erano alla loro epoca. La generosità nell’adesione aGesù non manca, neanche la volontà di seguire Gesù. Ma quello che ènecessario è capire l’esigenza radicale del Vangelo. Noi l’abbiamo indebolitacon precisazioni, condizioni, spiegazioni, per non ferire... Una sola cosa èsufficiente: “Seguimi”. Il cuore generoso risponderà alla chiamata messa così anudo.

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l’opera della redenzione, fa’che il nostro servizio sacerdotale sia degno del sacrificio che celebriamo. PerCristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEAnima mia, benedici il Signore: tutto il mio essere benedica il suo santo nome.(Sal 103,1)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONELa divina Eucaristia, che abbiamo offerto e ricevuto, Signore, sia per noiprincipio di vita nuova, perché, uniti a te nell’amore, portiamo frutti cherimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERASignore, al calare della sera, voglio ancora entrare in contatto con te. Hoscoperto la tua presenza nella mia vita, ho scoperto che tu sei il mio compagnodi strada. Oggi, ho sentito più che mai risuonare il tuo appello: “Seguimi”. Hocercato di seguirti, malgrado le mie debolezze. Mi rendo conto che talvolta lacomodità ha più potere e che la sicurezza personale e la relativa tranquillità del“battezzato” hanno il sopravvento. Mi dimentico che tu hai rinunciato a tuttoper noi: “Il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”. Perché devo viverediversamente? L’ora del riposo si avvicina, e io ti chiedo, Signore, forza perseguirti, abbandonando tutto quello che vi si oppone, e per potere servire glialtri a modo tuo, con amore.

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Letture quotidiane – giugno 2014

Riferimenti

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