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Grazie per aver scaricato questo kit di Decide! Il kit contiene tutto il necessario per usare Decide con un gruppo fino a 8 persone. Se ci sono più partecipanti, usa un kit per ogni gruppo. Il kit può essere stampato su carta o cartoncino A4. Per ottenere i migliori risultati, usa una carta di peso 160g/m2. Le prime pagine hanno il bordo colorato, e indicano il colore della carta su cui vanno stampate. Ci sono 3 (o 4) pagine verdi, 3 blu, 1 gialla e 2 arancio. Le altre pagine vanno stampate su carta o cartoncino bianco. Le ultime 4 pagine contengono la plancia di gioco e le istruzioni per ogni partecipante. La plancia dev'essere in formato A3 : puoi stamparla in A4 dal kit e poi usare una fotocopiatrice per ingrandirla nel formato A3. Le istruzioni andrebbero stampate a colori, ma funzionano anche in bianco e nero. Assicurati che ogni partecipante abbia una plancia, e che ci sia almeno un foglio di istruzioni per ogni gruppo. Goditi la discussione con Decide! Per ogni informazione, scrivi a [email protected] FUND is a project funded by the European Commission (grant agreement SiS-CT-2009-230474). The views and opinions here expressed do not necessarily reflect those of the European Community and the Community is not liable for any use that may be made of the information contained therein.

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Grazie per aver scaricato questo kit di Decide!

Il kit contiene tutto il necessario per usare Decide con un gruppo fino a 8 persone. Se ci sono piùpartecipanti, usa un kit per ogni gruppo.

Il kit può essere stampato su carta o cartoncino A4. Per ottenere i migliori risultati, usa una carta dipeso 160g/m2.

Le prime pagine hanno il bordo colorato, e indicano il colore della carta su cui vanno stampate. Cisono 3 (o 4) pagine verdi, 3 blu, 1 gialla e 2 arancio.

Le altre pagine vanno stampate su carta o cartoncino bianco.

Le ultime 4 pagine contengono la plancia di gioco e le istruzioni per ogni partecipante.

La plancia dev'essere in formato A3: puoi stamparla in A4 dal kit e poi usare unafotocopiatrice per ingrandirla nel formato A3.

Le istruzioni andrebbero stampate a colori, ma funzionano anche in bianco e nero.

Assicurati che ogni partecipante abbia una plancia, e che ci sia almeno un foglio di istruzioni perogni gruppo.

Goditi la discussione con Decide!

Per ogni informazione, scrivi a [email protected]

FUND is a project funded by the European Commission (grant agreement SiS-CT-2009-230474). The views and opinionshere expressed do not necessarily reflect those of the European Community and the Community is not liable for any use thatmay be made of the information contained therein.

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Istruzioni

1.PREPARAZIONEStampa il file in pdf su carta colorata o su un cartoncino leggero in base ai nomi dei files.

Sono necessari fogli A4 di colore giallo (1), arancione (2), verde (3), blu (3) e bianco (7).Ritaglia le carte.

Stampa o copia tante cartelle e istruzioni quanti sono i giocatori. DECIDE funziona meglio quando ilnumero dei giocatori va da quattro ad un massimo di otto.

2.INIZIO DEL GIOCOIl tempo necessario per giocare a DECIDE è di 80 minuti.

Ogni giocatore avrà una cartella davanti a sé. Ci sono diversi tipi di carte che mano a mano riempiranno lecartelle.

Il mediatore accompagna i giocatori nello lo svolgimento del gioco utilizzando le istruzioni stampate sullacartella. Lui/lei illustrerà gli obiettivi del gioco.

Durante la prima parte di DECIDE verranno raccolte e condivise informazioni, poi seguirà la fase delladiscussione.

Nella terza parte i giocatori cercheranno di formulare una risposta condivisa dal gruppo. DECIDE avràtermine quando i risultati verranno caricati sul sito www.playdecide.eu

Prima che inizi la prima fase, il mediatore ricorderà a tutti i giocatori le linee guida della conversazione (inbasso a sinistra) e distribuirà le carte gialle.

Chiunque può alzare una carta gialla per interrompere la conversazione qualora si abbia l’impressioneche le linee guida non vengano rispettate.

Quando la questione viene risolta, la discussione potrà riprendere.In alto a destra c’è la possibilità di annotare degli appunti e riflessioni iniziali.

3.FASE 1. INFORMAZIONI

Questa parte del gioco durerà circa 30 minuti.

Ogni giocatore legge le istruzioni (in alto a sinistra).

Ogni giocatore legge qualche carta delle storie e ne sceglie due tra quelle ritenute più significative e leposiziona sulla propria cartella. Ogni giocatore riassume la storia scelta.

Ogni giocatore si scambia e legge le carte dei fatti, sceglie le due più significative per lui/lei e le posizionasulla propria cartella.Ogni giocatore riassume le proprie carte dei fatti.

Ogni giocatore legge le carte dei problemi, sceglie le due più significative per lui/lei e le posiziona sullapropria cartella.Ogni giocatore riassume le proprie carte dei problemi.

I giocatori possono usare le carte bianche ogni volta abbiano la necessità di aggiungere informazioni o

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argomenti.(non tutte le fasi sono riportate sulla cartella ma la stessa procedura va ripetuta per ogni tipo di cartastoria-fatti-problemi. Alla fine di questa fase le carte di ogni categoria saranno sulla cartella del giocatorecome appare nell’ultima immagine)

4.FASE 2. DISCUSSIONE

Questa parte del gioco durerà circa altri 30 minuti

Ci sono modi diversi per discutere.

Potete scegliere quello che si adatta meglio alle caratteristiche del gruppo.

Inizia la discussione libera. Nessuna restrizione, la discussione si svolge tra i giocatori. Ognuno cercheràdi rispettare le linee guida ( se ciò non accade si potranno utilizzare le carte gialle).Per rendere la discussione più dinamica si può usare “ il gettone della parola “.Si può utilizzarlo almassimo due volte per poter prendere la parola prima del proprio turno. Ogni volta costerà al giocatore ungettone.

Se la discussione diventa difficile o si rallenta troppo, le “carte di sfida” possono aiutare a recuperare ilgiusto tono. Il facilitatore porge le carte sfida coperte. I giocatori le leggono e poi agiscono diconseguenza.

Durante questa fase, i giocatori usano le carte per sostenere i propri argomenti.

Mettono sul tavolo le carte a supporto del proprio contributo alla discussione, le raggruppano e finalizzanola discussione schierandosi su i temi che riflettono la visione del gruppo.

Si possono utilizzare tutte le categorie di carte a supporto della posizione di un sottogruppo.Alla fine di questa fase si dovrebbe arrivare ad avere perlomeno un sottogruppo.

5.FASE 3. UNA RISPOSTA CONDIVISA

Questa ultima parte di DECIDE durerà circa 20 minuti

Ognuno legge le 4 strategie.Basandosi sulle conclusioni del sottogruppo (o sottogruppi) tutti i giocatori votano individualmente e aturno le 4 strategie.

Si deve provare a trovare un terreno comune. C’è una strategia soddisfacente per tutti? Se non c’è ilgruppo prova a formulare la propria strategia che diventa la”quinta”

6.CARICAMENTO DEI RISULTATIIl mediatore trasferisce i risultati riportati sulla scheda di votazione usando la funzione “upload “ del sitowww.playdecide.euI vostri risultati si aggiungeranno ai risultati di tutte le altre sessioni di gioco DECIDE giocate in Europa.

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Carta dei fatti 1Rischio o pericolo?

Rischio e pericolo sono due concettidiversi.

Il pericolo è un evento naturale oindotto dalle attività umanepotenzialmente in grado di produrredanni.

Il rischio è la misura dei danni che unevento pericoloso può determinaresu un dato territorio e in un certoperiodo di tempo per l'uomo e per isuoi abitati.

Carta dei fatti 2Rischio idrogeologico ealluvionale

Il rischio idrogeologico è il rischio dafrane, colate, valanghe e daesondazione di fiumi, torrenti e laghi.

È generalmente associato aprecipitazioni intense o abbondanti ecomprende il rischio alluvionale, cioèil solo rischio da esondazione difiumi, torrenti, laghi e da colate didetrito o fango.

Carta dei fatti 3Previsione

Attività volta a conoscere eindividuare i pericoli idrogeologici sulterritorio e, quando possibile, aprevedere, preannunciare emonitorare in tempo reale gli eventicalamitosi, al fine di salvaguardare lapopolazione e i suoi abitati.

Carta dei fatti 4Prevenzione

Attività volta a evitare o a ridurre ilrischio idrogeologico sul territorio.

Può essere fatta sia attraversointerventi strutturali (opere di difesa)che non strutturali (pianificazioneterritoriale, piani di emergenza eallertamento, esercitazioni diprotezione civile, educazione einformazione), per salvaguardare lapopolazione e i suoi abitati.

Carta dei fatti 5Anticipazione

Approccio che permette di prepararei cittadini a diversi futuri possibili.Fa parte della disciplina dei "FuturesStudies".

L'anticipazione usa il futuro neiprocessi decisionali per ridurrel'impatto di particolari tipi di rischio.

Carta dei fatti 6Quanta acqua passa neifiumi?

La quantità d'acqua che scorre in unfiume si misura con la portata.

Il fiume Adige a Trento ha unaportata media annuale di 200 m³/sec,che può aumentare di 10 volte inoccasione delle piene.Il Po ha una portata media a Ferraradi 1540 m³/sec, in occasione dellepiene supera i 10 mila m³/sec.

Carta dei fatti 7Fiume in piena

In occasione di precipitazioni intenseo abbondanti le acque possonofuoriuscire dalle sponde naturali osuperare gli argini provocandoun’alluvione, cioè l’allagamento diaree agricole, infrastrutture e abitaticon conseguenti danni molto elevati.

Si parla in questo caso di pieneeccezionali.

Carta dei fatti 8Colate di detrito o fango

Sono costituite da una miscela didetriti, fango e acqua, che scorre adalta velocità lungo i versanti o neitorrenti a pendenza molto elevata.

Sono fenomeni naturali improvvisi epericolosi per l’impatto distruttivo e ladifficile prevedibilità.

Carta dei fatti 9Fiumi o canali?

Nei secoli sono state realizzate molteopere di difesa lungo i corsi d’acquaper proteggere le spondedall'erosione, trattenere i detriti,contenere le piene.

Queste opere hanno cambiatol’aspetto naturale dei fiumi,trasformandoli in alcuni casi in veri epropri canali.

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Carta dei fatti 10Gli argini

Sono opere di difesa costruite percontenere le acque dei fiumi eproteggere le aree limitrofe in caso dipiena.

In Trentino sono stati realizzati più di500 km di argini sui 338 corsid’acqua che attraversano il territorio.

Carta dei fatti 11Le briglie

Sono opere di difesa trasversali aitorrenti, costruite per la protezione daesondazioni e colate.Stabilizzano gli alvei dei torrenti etrattengono parte dell’acqua e deisedimenti trasportati dalla correntedurante le piene.

In Trentino sono state realizzatequasi 18 mila briglie.

Carta dei fatti 12Deflusso Minimo Vitale

È la quantità minima di acquanecessaria per la sopravvivenza degliorganismi acquatici e la salvaguardiadella struttura naturale del corsod’acqua.

Ogni anno in Europa sono estratti dafiumi, torrenti e laghi circa 247 milamilioni di m³ di acqua per destinarlaad attività umane: agricoltura,allevamento, approvvigionamentopubblico, produzione industriale…

Carta dei fatti 13Non più paludi

Gli interventi di bonifica nelle valli epianure fluviali hanno permesso dicostruire e coltivare aree occupate untempo da corsi d’acqua.

Nella aree bonificate sono spesso infunzione sistemi di pompe cheaspirano e trasportano verso il fiumel’acqua infiltrata nel terreno.

Carta dei fatti 14Sfruttare le dighe

Per la difesa dalle alluvioni sisfruttano le dighe, utilizzate pertrattenere l’acqua nei serbatoi indeterminate fasi e scaricarla in altre.

Nel 1966 durante l’alluvione del fiumeAdige, la diga di Santa Giustinavenne usata per contenere l’apportodi acqua dal Noce all’Adige e ridurrequindi la piena a Trento.

Carta dei fatti 15Naturalmente ingegneri

L’ingegneria naturalistica utilizzapiante ed altri materiali naturali per lacostruzione di strutture di difesalungo i fiumi.

Queste tecniche hanno una discretacompatibilità ambientale e costi ridottima non è sempre possibile la loroapplicazione.

Carta dei fatti 16Sorvegliare i fiumi 24 ore su24

In Italia esistono enti preposti almonitoraggio dei corsi d’acqua: sonoi centri funzionali della ProtezioneCivile che raccolgono 24 ore su 24dati meteorologici e idrologici.

Questi dati vengono elaborati conmodelli matematici per emetterebollettini ed avvisi dei livelli di criticitàattesi sul territorio.

Carta dei fatti 17Per colpa di chi?

Durante l’alluvione del 2011 aGenova persero la vita 6 persone.Nel 2016 l’allora sindaco è statocondannato in primo grado a 5 annidi carcere, con l’accusa di omicidiocolposo, disastro plurimo e falso.

Secondo l'accusa, gli amministratorie i tecnici non chiusero le scuole e lestrade in tempo, nonostante fossestata diramata l'allerta.

Carta dei fatti 18Indicazioni da Bruxelles

Nel 2007 l’Unione Europea haemanato la Direttiva Alluvioni che dàindicazioni sulla valutazione egestione del rischio alluvionale,promuovendo la tutela dell’ambiente.

Non c’è però uniformitànell’applicazione della Direttiva tra idiversi stati.

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Carta dei fatti 19Il piano comunale diemergenza

Ogni comune per legge deve avereun piano di emergenza.Il piano contiene tutte le procedureper fronteggiare una qualsiasicalamità attesa nel proprio territorio.

Permette di predisporre e coordinareal meglio gli interventi di soccorsoalla popolazione e di superamentodell’emergenza.

Carta dei fatti 20Rischio che aumenta

L’abbandono della montagna, ildisboscamento, l’intensaurbanizzazione, l’assenza di unacorretta pianificazione territoriale el’abusivismo edilizio contribuisconoad aumentare il rischio idrogeologico,insito nelle caratteristiche naturali delnostro territorio.

Carta dei fatti 21Un paese fragile

In Italia oltre 7 milioni di abitantivivono in zone a rischio frana oalluvione.Il 77% dei comuni ha case, scuole,ospedali in zone a rischioidrogeologico.

Negli ultimi 60 anni più di 5000persone hanno perso la vita a causadi frane e alluvioni.

Carta dei fatti 22Ma quanto ci costa?

Negli ultimi 20 anni nel mondo sonostati spesi 107 miliardi di dollari percatastrofi naturali.

L’Italia è tra i primi paesi al mondoper risarcimenti e riparazioni di dannida dissesto idrogeologico.Negli ultimi anni sono stati spesi 800mila euro al giorno per riparare idanni e meno di un terzo di questacifra per prevenirli.

Carta dei fatti 23Case abusive

In Italia nel 2015 si stima che sianostate realizzate 20 costruzioniabusive ogni 100 autorizzate.

In molti casi le costruzioni abusivehanno occupato aree a rischionaturale elevato.

Carta dei fatti 24Al di là delle Alpi

Tra il 1998 e il 2009 in Europa sisono verificati 213 eventi alluvionalirilevanti.Questi eventi hanno causato 1126morti, almeno 500 mila sfollati edanni per 52 miliardi di euro.

Negli Stati Uniti le alluvioni causanoogni anno danni per circa 50 miliardidi dollari e una media di 82 morti.

     

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Carta dei problemi 1Catrame e cemento

L’acqua piovana viene assorbita dalsuolo e dalle piante.Città, edifici e strade rendono inveceil terreno impermeabile.

Per questo quando piove sulle areeurbanizzate l’acqua scorre viavelocemente riversandosi nei fiumi eaumentando la loro portata.

Carta dei problemi 2Il consumo di suolo

È l’occupazione di superfici agricole onaturali per la costruzione di nuoviedifici e infrastrutture.

In Italia il consumo di suolo è pari a35 ettari al giorno, come 50 campi dacalcio.Molte aree di esondazione dei fiumisono occupate da edifici,aumentando il rischio alluvionale.

Carta dei problemi 3Rischio zero

Frane, alluvioni, colate e valanghesono fenomeni naturali che nonpossono essere eliminati: nessunintervento può garantire il rischiozero, ma solo ridurlo.

Nessuna attività o luogo è privo dirischi, di diversa entità o probabilitàche siano.

Carta dei problemi 4Piani nel cassetto

L'84% dei Comuni in Italia ha unpiano di emergenza che considera ilrischio idrogeologico.

Solo il 46% lo ha di recenteaggiornato e solo il 30% ha svoltoattività di educazione, informazioneed esercitazione per i cittadini.

Carta dei problemi 5Attenzione pericolo

Le carte di pericolosità idrogeologicasono lo strumento base perconoscere i pericoli di un territorio eimpostare una politica di prevenzionee difesa dai rischi idrogeologici.

Poche regioni italiane hanno peròsviluppato o reso operative le carte dipericolosità.

Carta dei problemi 6Italia non sicura

Nel 2014 è stato avviato il pianoItaliaSicura per la riduzione delrischio idrogeologico.Il governo ha stanziato 8 miliardi dieuro per la costruzione di opere diprevenzione.

Ad oggi solo una piccola parte è statautilizzata, a causa della burocrazia odella mancanza di progetti esecutivi.

Carta dei problemi 7Non lasciare nessuno indietro

Più di 1 miliardo di persone nelmondo convivono con una disabilità,2 milioni solo in Italia.Di rado vengono consultate quandosi discute di preparazione agli eventicalamitosi.

Inoltre gli studenti con disabilità nonsempre frequentano le scuolepubbliche e diventa difficilecoinvolgerli nell’educazione al rischio.

Carta dei problemi 8Volontari indispensabili

In Italia oltre 2000 organizzazioni divolontariato sono impegnate durantele emergenze e nella difesa delterritorio.

Negli ultimi anni a causa dellamancanza di lavoro si assiste ad uncalo di partecipazione.Ciò potrebbe avere conseguenzeanche sulla sicurezza del territorio edei cittadini.

Carta dei problemi 9Futuri possibili

La disciplina dei "Futures Studies"aiuta a preparare i cittadini a diversifuturi possibili, a migliorare i processidecisionali e ridurre gli impatti di varitipi di rischio.L’applicazione di queste teorie, ingrado di incidere sulle sceltepubbliche di un paese, è ancoramolto limitata, soprattutto in Italia.

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Carta dei problemi 10Assicurazione si,assicurazione no

In Italia le "assicurazioni casa" perdanni da eventi alluvionali sono pocodiffuse e facoltative, a differenza dialtri paesi dove sono obbligatorie.

Se l’assicurazione per le alluvionifosse obbligatoria forse più personepresterebbero attenzione al temadella prevenzione.

Carta dei problemi 11Esercitazioni di protezionecivile

Sono un importante strumento diprevenzione, ma non semprevengono organizzate.Sono fondamentali per preparare glioperatori alla gestione delleemergenza e i cittadini ai corretticomportamenti da adottare.

Hai mai partecipato a unaesercitazione?

Carta dei problemi 12La manutenzione delle briglie

La briglia è uno sbarramento lungo ilcorso d’acqua per proteggere dalleesondazioni e dalle colate detritiche.

Periodicamente è necessario pulirlada detriti, ramaglie e legname everificare le condizioni della strutturaaffinché mantenga la sua funzione didifesa.

Carta dei problemi 13Rompere gli argini

Gli argini sono una delle opere diprotezione dalle alluvioni più diffusema se non sono ben progettati ecostruiti possono essere pericolosi ecedere.A causa della loro struttura hannoinoltre un costo molto elevato.

Carta dei problemi 14Dal fiume al lago

Sull'Adige vi è una galleria chepermette di scaricare le acque delfiume nel lago di Garda, in caso dipiena.

In questi casi si riversano nel Gardaacque fredde e limacciose, checausano uno shock termico per gliorganismi, un innalzamento eintorbidimento del lago, negativi per ilturismo e l’ecosistema del lago.

Carta dei problemi 15Costruire nuove dighe?

Le dighe sono utilizzate anche perridurre la portata dei fiumi inoccasione delle piene.

Non tutte le dighe hanno però lacapacità necessaria e costruire nuoviinvasi ha costi elevati e conseguenzenegative sull’ambiente.

Carta dei problemi 16VIA - Valutazione di ImpattoAmbientale

È un processo per valutarepreventivamente gli impatti di unprogetto sull'ambiente, la saluteumana e il patrimonio culturale.

Spesso vi sono problemi nella suaapplicazione e chi redige la VIA vuolegarantire il successo del progettopiuttosto che valutare gli impattisull'ambiente.

Carta dei problemi 17Energia dall’acqua

In Italia sono attive oltre 2000 centraliidroelettriche, in Trentino 27.

Un impianto idroelettrico sfruttal’energia cinetica dell’acqua perprodurre energia elettrica.

Il prelievo idrico riduce la quantità diacqua lungo i corsi d’acqua e alteragli ecosistemi fluviali.

Carta dei problemi 18Un fiume a misura di animali

Gli argini artificiali impediscono aglianfibi di deporre le uova, alle lontre discavare le loro tane, agli uccelli dinidificare sulle sponde…Gli animali hanno inoltre difficoltà adabbeverarsi e non riescono a risalire,una volta caduti in acqua.

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Carta dei problemi 19Su e giù da un fiume

Opere come briglie e dighe sonobarriere insormontabili per i pesci.Ostacolano gli spostamenti dellespecie che risalgono i fiumi per ladeposizione delle uova o chemigrano tra mare e fiume.

Le scale di risalita lungo i corsid’acqua sono costose e di difficileprogettazione.

Carta dei problemi 20Anfibi a rischio estinzione

Nel mondo sono descritte più di 6000specie di anfibi e il 30% è a rischioestinzione.

Gli anfibi sono legati agli ambientiaquatici per la deposizione delleuova.Stanno scomparendo poiché gliambienti umidi di fondovalle sonodiventati rari a causa delle bonifiche.

Carta dei problemi 21Dal Sud America con furore

Le nutrie sono roditori originari delSud America, tipiche degli ambientiacquatici.Inizialmente allevate in Italia per lapelliccia, in seguito colonizzarono gliambienti naturali.

Le nutrie sono in conflitto con lespecie locali, provocano danni allecoltivazioni e indeboliscono gli arginidei fiumi dove scavano gallerie.

Carta dei problemi 22Cambiamento climatico

É in atto e sembra destinato acontinuare: le temperature sono inaumento, ghiacci e neve si stannofondendo e l’andamento delleprecipitazioni sta variando.

Tutto ciò potrebbe portare ad unaumento della frequenza e intensitàdegli eventi di piena.

Carta dei problemi 23Global risk report

È realizzato dal World EconomicForum e individua i rischi a più altoimpatto nel mondo.

Tra i primi rischi per il 2017 vi sono:eventi meteorologici estremi, disastrinaturali e fallimento delle politiche dimitigazione e della capacità diadattamento ai cambiamenti climatici.

In Italia siamo preparati?

Carta dei problemi 24Tempo di ritorno

È un concetto statistico per definire laprobabilità che un evento si verifichiin un dato anno.Un evento con tempo di ritorno di 100anni non significa che si verificheràogni 100 anni, ma che ha l'1% diprobabilità di accadere in un anno.

Il tempo di ritorno è un concettotecnico che va capito bene, altrimentisi rischia di pensare di avere unperiodo di tregua tra un evento el’altro.

     

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Regole: cartellino giallo!

Usa il cartellino giallo peraiutare il gruppo a osservarele regole. Estrailo se pensiche si stia infrangendo unaregola o se non capisci cosasta succedendo.

Regole: cartellino giallo!

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Usa il cartellino giallo peraiutare il gruppo a osservarele regole. Estrailo se pensiche si stia infrangendo unaregola o se non capisci cosasta succedendo.

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Usa il cartellino giallo peraiutare il gruppo a osservarele regole. Estrailo se pensiche si stia infrangendo unaregola o se non capisci cosasta succedendo.

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Carta di sfida

Spiega al gruppo chi ritieniche paghi (in risorse, oconseguenze) e in qualimodi.

Carta di sfida

Spiega brevemente ai tuoicompagni di gioco qualipensi possano essere glieffetti sulle generazionifuture.

Carta di sfida

Come pensi che i mezzi dicomunicazione reagirebberoa tutto ciò?

Carta di sfida

Esistono rischi in tutto ciò?Pensa ad un rischio, dillo alresto del gruppo, e chiedi adue altri giocatori dipensarne un’altro.

Carta di sfida

Immagina cosa nepenserebbero i tuoi nonni, eraccontalo al resto delgruppo.

Carta di sfida

Pensi che il gruppo stiaevitando un soggetto “tabù”legato a questo tema perdelicatezza? Se è così, dì:“Non stiamo parlando di...” edai inizio alla conversazione.

Carta di sfida

Pensi che ciò abbia unimpatto sulla natura?Condividi la tua opinione inmerito con il resto delgruppo.

Carta di sfida

Esprimi tutti i tuoi sentimentiin merito all’argomento inquestione che non haiancora condiviso con il restodel gruppo.

Carta di sfida

Scegli una Carta delle storie.Presenta al resto del gruppole opinioni della personaprotagonista come sefossero le tue.

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Carta di sfida Carta di sfida

Pensi che i bisogni umani siano più importanti di quelli delle creature che non hanno voce propria – la natura, gli animali?

Carta di sfida

Carta di sfida

Scegli una Carta delle storiedove sia espressaun’opinione con la quale nonconcordi. Spiega al gruppoquali ritieni che siano lesomiglianze e differenze frala tua opinione e quellaespressa dal protagonistadella carta.

Carta di sfida

Chiedi alla persona alla tuadestra cosa ne pensa. Trovaun argomento che confermila sua opinione.

Carta di sfida

Chiedi alla persona alla tuasinistra cosa ne pensa.Discorda dalla sua opinione.

Carta di sfida

Scegli il protagonista di unaCarta delle storie che abbiaun’opinione contraria allatua. Spiega brevemente alresto del gruppo qual é lasua opinione su ciò chestate discutendo.

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Carta delle storie 1Giovanna Riva, sindaco

Vivo in un territorio in cui in passato cisono stati diversi eventi alluvionali conmolti danni e vittime.La mia città è attraversata da un grandefiume e in alcune aree il rischioalluvionale è elevato, ma non siverificano alluvioni da 50 anni.Le piene sono gestite attraverso attivitàdi previsione e prevenzione e i mieicittadini si sentono al sicuro.

Ma il nostro territorio è vulnerabile e itecnici dicono che potrebberoverificarsi altre piene eccezionali.Tutti si aspettano di essere protettidalle istituzioni e se ci saràun’alluvione temo che le colpericadranno su di me!

Carta delle storie 2Mario Argini, capo ProtezioneCivile

La protezione civile assicura assistenzae soccorso alla popolazione in caso diemergenza, ma ci occupiamo anche diprevisione e prevenzione dei rischi,incluso l’informazione e l’educazionedei cittadini.Conoscere gli eventi alluvionali è ilprimo passo per affrontarli e difendersiin caso di pericolo.Sapere se la zona in cui si vive è arischio aiuta a prevenire e fronteggiarele emergenze.

Purtroppo la consapevolezza dei rischiè scarsa, pochi conoscono le norme dicomportamento in caso di allerta oemergenza e l’esistenza dei Piani diemergenza comunale.

Carta delle storie 3Maria Acquaviva, pensionata

Ero bambina durante l’ultima alluvionein città.Aveva piovuto tantissimo e le stradedel centro erano diventate canali.Casa mia non era nella zona allagatama i miei genitori aiutarono i parentiper ripulire le case invase dall’acqua.Una volta rientrata l’emergenza, suimuri rimase il segno dell’altezza allaquale era arrivata l’acqua melmosa emaleodorante.Da quella volta non ci furono altrealluvioni, ma nonostante i soldi spesiper sistemare il fiume, temo che possaaccadere di nuovo.

I miei figli sono convinti di essere alsicuro, non hanno idea della potenzadel fiume e dei danni che potrebbecausare.

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Carta delle storie 4Matteo Bevilacqua, alunno

A scuola le maestre ci hanno spiegatocosa fare in caso di alluvione:non andare vicino a ponti o lungofiumi e torrenti, non fare i sottopassi,non andare in cantina ma salire ai pianialti delle case, mettere gli stivali el’impermeabile, prendere i documenti ele cose importanti…Ma io non ho paura quando sono acasa perché abito al quinto piano e ilfiume è lontano.Ho paura quando sono a scuola o vadoad allenarmi perché la scuola e ilcampo di calcio sono vicinissimi alfiume!

Abbiamo visto i video delle alluvioni emi sono spaventato molto, il terzopiano della scuola non ha spazio pertutti i bambini e io non voglio affogarenell’acqua fangosa.

Carta delle storie 5Stefano Fontana, agricoltore

L’acqua è fondamentale per le piante,senza non crescerebbe nulla.Ma è un problema sia quando c'ètroppa acqua, che quando ce n'è poca.Sembra paradossale, dobbiamoaffrontare sia siccità che alluvioni!Negli ultimi anni ci sono stati invernimolto secchi, i fiumi hanno raggiuntolivelli bassissimi e abbiamo affrontatoestati con pochissima acqua.In autunno invece pioveininterrottamente anche per unasettimana, senza dare tempo al terrenodi assorbire l’acqua.Per non parlare del rischio costante cheil fiume straripi!

Gli agricoltori dovrebbero venireascoltati quando si parla di gestione deifiumi.

Carta delle storie 6Sara Fiumara, giornalista

Ogni anno in autunno scriviamo dialluvioni con conseguenze disastrose:strade allagate, coltivazioni distrutte,danni ad abitazioni e monumenti espesso vittime, travolte da acqua efango.Le alluvioni sono fenomeni naturaliche si ripetono soprattutto in autunno econtinuo a stupirmi di quanto siamopoco preparati ad affrontarle.Ogni volta si avviano indagini perindividuare i responsabili, per chiedereil rimborso dei danni… si tratta di cifreenormi, centinaia di migliaia di euro.

Se i fondi pubblici venissero usati perla prevenzione piuttosto che per laricostruzione, non ci troveremmo inquesta situazione ogni volta.

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Carta delle storie 7Elisa Fiume, ambientalista

Gli ambienti presenti lungo i corsid’acqua hanno una grande importanzaecologica.Sono habitat particolari, con animali epiante che vivono solo in ambienti esuoli umidi.I boschi ripariali sono filtri naturali:proteggono dagli inquinanti econtribuiscono alla depurazionenaturale delle acque fluviali.Inoltre la vegetazione lungo le riveconsolida gli argini, limitando l'attivitàerosiva del fiume e favorendo ildeposito di sedimenti.Oramai questi boschi sono spessolimitati ad un filare di alberi.

Dovremmo lasciare che il bosco siriprenda i suoi spazi naturali.Il nostro sindaco invece continua adinnalzare argini artificiali, altro cheboschi!

Carta delle storie 8Massimo Lagonegro, biologo

Lavoro in Università e il mio gruppo diricerca si occupa della gestione econservazione della fauna ittica neifiumi.Studiamo qual è l’impatto delle attivitàumane sulle comunità di pesci esull’intero ecosistema fluviale.Fino a qualche anno fa la priorità erarealizzare interventi per assicurarel’acqua dolce ad uso delle attivitàumane.

Oggi la Direttiva Acque della UEchiede di conciliare gli obiettivieconomici con quelli ambientali,assicurando un utilizzo sostenibiledelle riscorse idriche.Non sempre però i risultati delle nostrericerche vengono tenuti inconsiderazione.

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Tematica del gruppo di carte:

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Carta dei fatti Carta deiproblemi

Carta dellestorie

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Regolamentazioni Alluvioni: come difendersi?

Regolamentazione

1RIDIAMO SPAZIO AI FIUMILe esondazioni sono fenomeni naturali che non èpossibile eliminare. È l’uomo che ha costruito lungo icorsi d’acqua, alterando l’ambiente.L’unica soluzione è spostare la popolazione e gli edificidalle zone pericolose ed eliminare così il rischioalluvionale.

2DIFENDIAMOCI CON LE OPEREÈ compito delle istituzioni proteggere i cittadini e gliabitati dalle esondazioni attraverso la costruzione diopere di difesa, anche se costose.Gli interessi dell’uomo sono al primo posto, anche acosto di alterare gli ecosistemi naturali e il paesaggio.

3FACCIAMO TUTTI PREVENZIONEPer proteggere la popolazione e gli abitati dalleesondazioni è necessario investire in pianificazioneterritoriale ed educazione, piuttosto che sullacostruzione di opere.I cittadini devono essere parte attiva: devono essereinformati, conoscere i pericoli e le zone a rischio,rispettare le normative e partecipare alle esercitazioni.

4INTERVENIAMO SULLE EMERGENZELa prevenzione non può garantire la sicurezza totaledalle esondazioni e non è possibile abbandonare lezone pericolose.È meglio affrontare le alluvioni quando si presentano,investendo nella gestione delle emergenze e nellaricostruzione.La popolazione deve però conoscere le norme dicomportamento e assicurare i propri beni.

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Regolamentazioni Alluvioni: come difendersi?

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Alluvioni: come difendersi?

L'acqua è essenziale per lo sviluppo e il sostentamento della vita sulla Terra. Costituisce una risorsa indispensabile per l’uomo, che fin dall’antichità si è servito dei corsi d’acqua per soddisfare le sue esigenze (uso potabile, irriguo, energetico, industriale). È uno dei principali agenti naturali in grado di modellare il paesaggio del nostro pianeta, ma i fenomeni che può generare, come esondazioni, colate, frane e valanghe, possono costituire un rischio per gli esseri umani.Negli ultimi secoli, in seguito alla rapida crescita della popolazione, all’urbanizzazione e allo sviluppo delle attività economiche la risorsa acqua è sempre più minacciata e gli eventi alluvionali hanno conseguenze sempre più disastrose. Il pericolo alluvionale costituisce una minaccia attuale per molte località del territorio italiano, ma la consapevolezza dei rischi nella popolazione è scarsa, nonostante negli ultimi 50 anni frane e alluvioni abbiano causato migliaia di morti.Come affrontare questi fenomeni?

Kit realizzato dal MUSE - Museo delle Scienze di Trento, nell'ambito del progetto LIFE FRANCA(LIFE15 GIC/IT/000030)

Regolamentazione

1. RIDIAMO SPAZIO AI FIUMI Le esondazioni sono fenomeni naturali che non è possibile eliminare. È l’uomo che ha costruito lungo i corsi d’acqua, alterando l’ambiente. L’unica soluzione è spostare la popolazione e gli edifici dalle zone pericolose ed eliminare così il rischio alluvionale.

2. DIFENDIAMOCI CON LE OPERE È compito delle istituzioni proteggere i cittadini e gli abitati dalle esondazioni attraverso la costruzione di opere di difesa, anche se costose. Gli interessi dell’uomo sono al primo posto, anche a costo di alterare gli ecosistemi naturali e il paesaggio.

3. FACCIAMO TUTTI PREVENZIONE Per proteggere la popolazione e gli abitati dalle esondazioni è necessario investire in pianificazione territoriale ed educazione, piuttosto che sulla costruzione di opere. I cittadini devono essere parte attiva: devono essere informati, conoscere i pericoli e le zone a rischio, rispettare le normative e partecipare alle esercitazioni.

4. INTERVENIAMO SULLE EMERGENZE La prevenzione non può garantire la sicurezza totale dalle esondazioni e non è possibile abbandonare le zone pericolose. È meglio affrontare le alluvioni quando si presentano, investendo nella gestione delle emergenze e nella ricostruzione. La popolazione deve però conoscere le norme di comportamento e assicurare i propri beni.

Scopo del dibattito

- Chiarire le tuo opinioni sull'argomento- Lavorare insieme per una visione condivisa- Far sentire la tua voce in Europa- Goderti la discussione!

Carta delle storie Carta dei fatti Carta dei fatti CommentiUsa questo spazio per i tuoicommenti durante tutto il gioco. Usale carte bianche per aggiungereinformazioni o problemi.

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Carta dei problemi Carta dei problemi Carta di sfida

Linee GuidaHai diritto a parlare:esprimi la tua opinione, ma senza esagerare!Dai valore alle tue esperienze!Rispetta gli altriLasciali terminare prima di intervenire.Goditi la diversità!Accetta la sorpresa o la confusione come segno che ti stai aprendo a nuovipensieri e sensazioni.Cerca un terreno di confronto comuneI “ma” evidenziano le differenze; gli “e” enfatizzano le somiglianze.

Tre fasi

1. InformazioneChiarisci la tua posizione personalesull’argomento, leggendo e scegliendole carte che ritieni più importanti. Ponile carte sulla plancia, e poi leggile odescrivile agli altri partecipanti.

± 30 MIN.

2. DiscussioneInsieme agli altri partecipanti, discuti eidentifica uno o più temi che tutto ilgruppo considera importanti. Ognipartecipante ha la possibilità di parlare.Metti sul tavolo le carte chesostanziano le tue posizioni.

± 30 MIN.

3. La posizione di gruppoRifletti sui temi che il gruppo haidentificato e sulle carte usate persostenere le posizioni. Come gruppo,riuscite a raggiungere il consenso suuna regolamentazione che rappresentala vostra posizione? Potete formulareuna nuova regolamentazione, oltre aiquattro esempi forniti.

± 20 MIN.

. . . più una

4. AzioneVai sul sito www.playdecide.eu per:- Inserire i risultati della discussione nel database di "Decide";- Comparare i risultati degli altri paesi;- Accedere ad ulteriori risorse;- Scaricare i kit per giocare a “Decide” con i tuoi amici e colleghi;- Vedere cosa puoi fare dopo aver participato alla discussione.