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LA POPOLAZIONE MONDIALE Crescita demografica Popolazione e risorse Migrazioni Urbanizzazione Lingue e religioni

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LA POPOLAZIONE MONDIALE

Crescita demografica

Popolazione e risorse

Migrazioni

Urbanizzazione

Lingue e religioni

DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE

• 7 miliardi di persone nel mondo.

• Distribuzione varia in base a clima e risorse.

• Il continente più popolato è l’Asia.

• La popolazione si concentra:

- nelle zone temperate

- sulle coste

- nelle pianure dei grandi fiumi asiatici (coltivazione riso)

CRESCITA DELLA POPOLAZIONE

• La popolazione aumenta quando le innovazioni migliorano le condizioni di vita, diminuisce in caso di grandi catastrofi, epidemie, guerre.

• Dopo la rivoluzione industriale, grande crescita demografica (aumento delle nascite + allungamento della vita media).

• Crescita enorme nel Novecento, si parla di rivoluzione demografica.

LE TENDENZE ATTUALI

• Negli ultimi decenni, rallentamento della crescita demografica.

• Paesi ricchi: crescita zero.

• Paesi in via di sviluppo: molti figli perché la mortalità infantile è ancora alta e per avere un aiuto nei lavori agricoli.

• Nei prossimi anni aumenterà in particolare la popolazione dell’Africa e dell’India.

Aumento demografico nel mondo

Popolazione dell’India (2014)

INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE

• Nei paesi ricchi la vita media si allunga.

• Nei paesi in via di sviluppo, invece, i giovani sono il 40% e gli anziani il 3-5%.

• Questo condiziona le scelte economiche dello stato.

• In cosa dovrà investire uno stato europeo con un’alta percentuale di anziani? E uno stato africano con una popolazione costituita in gran parte di giovani?

CONTROLLARE LE NASCITE?

• Per alcuni, l’aumento demografico è la molla dello sviluppo, perché l’uomo sa trovare nuove soluzioni per nuove esigenze.

• Per altri, l’aumento demografico è il solo responsabile della diminuzione delle risorse del pianeta, perciò sarebbe necessario tenere sotto controllo le nascite.

• Ma qui si pone un altro problema: chi dovrebbe controllare? Lo stato? Si veda il caso della Cina.

NORD E SUD DEL MONDO

• La maggior parte dei paesi ricchi sono situati nelle zone più settentrionali del pianeta, perciò si parla di “nord del mondo”

• I paesi più poveri vengono indicati come “sud del mondo”.

• Non è però una distinzione strettamente geografica, perché l’Australia è nell’emisfero australe ma fa parte del “nord del mondo”, essendo un paese ricco.

Nord del mondo (blu) e Sud del mondo (rosso)

Cause del sottosviluppo

• Ambiente sfavorevole

• Assenza di materie prime

• Economia basata su un solo prodotto (petrolio, piantagioni)

• Carenza di vie di comunicazione e industrie

• Arretratezza culturale

• Instabilità politica

• Debiti dei paesi in via di sviluppo coi paesi ricchi

L’INDICE DI SVILUPPO UMANO

• È un indicatore introdotto dall’ONU nel 1990 per definire il grado di sviluppo di un paese.

• Tiene conto di vari fattori, come la ricchezza disponibile per ogni persona, la speranza di vita alla nascita, il livello di istruzione.

• Si tratta di un numero compreso tra 0 e 1: 0-0,5 = basso sviluppo umano 0,5-0,8 = medio sviluppo umano 0,8-1 = alto sviluppo umano • I paesi con ISU più basso si trovano

nell’Africa centrale.

LA SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA

• È il numero di anni che, in media, un neonato potrà vivere.

• Nei paesi del Nord del mondo è aumentata nell’ultimo secolo grazie a:

- progressi della medicina

- diffusione dell’igiene

- miglioramento dell’alimentazione

• Pochi paesi del sud del mondo hanno un’elevata speranza di vita alla nascita.

SOTTOALIMENTAZIONE E MALATTIE • Malnutrizione = carenza di proteine, vitamine

e minerali. • Sottoalimentazione = alimentazione non

sufficiente.

• Nei paesi più poveri è molto diffusa la mortalità dei bambini sotto i 5 anni per fame e malattie .

• Nei paesi ricchi, al contrario, si sta diffondendo l’obesità.

LE MIGRAZIONI • Cause: - povertà - guerre tra stati o guerre civili - persecuzioni politiche o religiose - discriminazioni razziali - dittature - catastrofi naturali

• Rifugiato = chi lascia il suo paese per paura di essere perseguitato per motivi di razza e religione o per le sue idee politiche.

• Profugo = termine generico che indica chi è costretto a lasciare il suo paese per guerre, catastrofi naturali, violazioni dei diritti umani. In crescita gli eco-profughi.

MIGRAZIONI INTERNE E INTERNAZIONALI

• Migrazioni interne: nell’ambito di uno stesso stato, soprattutto dalle campagne alle città. Fenomeno che interessa soprattutto i paesi in via di sviluppo.

• Migrazioni internazionali: flussi che variano nel tempo.

• Tra ‘800 e ‘900, molte migrazioni dall’Europa verso USA, Argentina e Australia.

• Movimenti attuali: dall’America centrale a quella settentrionale, da Asia e Africa verso l’Europa, dal sud-est asiatico all’Australia.

URBANIZZAZIONE

• Considerando “città” i centri con più di 20.ooo abitanti, nel 1800 solo il 2% della popolazione mondiale viveva in città. Oggi più del 50%.

• 400 città con più di 1 milione di abitanti.

• La percentuale è in crescita nei paesi in via di sviluppo, per la fuga in città dei contadini in cerca di un lavoro migliore.

• Alcuni paesi cercano di ridistribuire la popolazione (es. governo del Brasile valorizza gli insediamenti in Amazzonia)

[guardare bene cartina pag. 58]

CITTÀ EUROPEE E AMERICANE

• Europa occidentale: città antiche. Centro storico + zona periferica con quartieri popolari o casette unifamiliari

• America settentrionale: città nate dalla colonizzazione inglese o francese, ampliate tra XIX e XX sec. in seguito alla grande migrazione dall’Europa. Pianta regolare a scacchiera. Centro dedicato agli affari + quartieri abitati + periferie. Molte megalopoli in America Settentrionale.

Piante di città europee (Barcellona, Copenhagen, Londra, Parigi, Roma) e americane (Mississauga, New York, San Francisco, Toronto)

Megalopoli negli USA

CITTÀ NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO • Città sovraffollate. Molti vivono nei sobborghi fatti

baracche, privi di acqua potabile e fognature (bidonvilles o favelas).

• Alla rapida crescita della popolazione non corrisponde un adeguato sviluppo economico del paese.

Una favela a Rio, in Brasile

LINGUE NEL MONDO • Circa 3000 lingue + 6000 dialetti

• Lingue più parlate: cinese, inglese, hindi, spagnolo, russo, arabo, portoghese.

• Inglese, spagnolo e arabo diffusi in aree molto vaste per via dell’espansione islamica e della colonizzazione inglese e spagnola.

• Lingue vernacolari o internazionali: lingue utilizzate come mezzo di comunicazione da persone di diversa lingua materna. In passato in Europa la lingua internazionale era il latino, nel 700-800 il francese, adesso è l’inglese.

LE FAMIGLIE LINGUISTICHE • Principali famiglie linguistiche nel mondo:

- indoeuropea: lingue parlate in Europa (romanze, germaniche, slave, celtiche + lingua greca) e in alcune zone dell’Asia

- camito-semitica: lingue parlate in Medio Oriente (arabo, ebraico) e nel Nord Africa (berbero, etiopico)

- uralo-altaica: gruppo uralico o ugro-finnico (finlandese, estone, ungherese) e altaico (turco, lingue dell’Asia centrale)

- sino-tibetana: cinese, tibetano, lingue dell’Indocina

- bantu-sudanese: lingue dell’Africa a sud del Sahara

La diffusione delle lingue: indoeuropee (1), uraliche (5 ), altaiche (6), bantu (7), sino-tibetane (9), camito- semitiche (10)

RELIGIONI NEL MONDO • Religioni monoteiste:

- Ebraismo

- Cristianesimo diviso in 4 confessioni principali

- Islam sciita e sunnita

• Religioni politeiste:

- Induismo in India

- Buddismo in Cina, Indocina, Giappone

- Confucianesimo in Cina

- Scintoismo in Giappone

- Religioni animiste in Africa, Amazzonia, Oceania