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LA PRIMA GUERRA MONDIALE PERIODO: 1914/1918 CAUSE PRINCIPALI: POLITICHE: contrasti tra gli Stati per i territori contesi MILITARI: nacquero due schieramenti LA TRIPLICE ALLEANZA formata da Germania, Austria e Italia LA TRIPLICE INTESA formata da Inghilterra, Francia e Russia CULTURALI: si pensava che solo una guerra potesse risolvere la situazione sociale e politica CAUSA SCATENANTE : l'attentato di Sarajevo. Nel 1914 l'erede al trono d'Austria Francesco Ferdinando venne ucciso da un serbo. CHI ENTRO' IN GUERRA : gli IMPERI CENTRALI Austria e Germania contro la TRIPLICE INTESA Francia Inghilterra Russia.

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LA PRIMA GUERRA MONDIALEPERIODO: 1914/1918

CAUSE PRINCIPALI:

POLITICHE: contrasti tra gli Stati per i territori contesiMILITARI: nacquero due schieramentiLA TRIPLICE ALLEANZA formata da Germania, Austria e ItaliaLA TRIPLICE INTESA formata da Inghilterra, Francia e Russia

CULTURALI: si pensava che solo una guerra potesse risolvere la situazionesociale e politica

CAUSA SCATENANTE: l'attentato di Sarajevo.Nel 1914 l'erede al trono d'Austria Francesco Ferdinando venne ucciso da unserbo.

CHI ENTRO' IN GUERRA: gli IMPERI CENTRALI Austria e Germania contro la TRIPLICE INTESA Francia Inghilterra Russia.

LA GUERRA DI TRINCEA ● La Prima Guerra Mondiale fu una "Guerra di Posizione" o "Guerra di

Trincea" .

● Gli avversari rimanevano fermi nelle rispettive posizioni in attesadell'invasione.

● Le trincee erano lunghi fossati dove i soldati trascorrevano giorni e notti inattesa e nel timore del temuto grido "ALL'ATTACCO". I soldati erano espostial sole, alla pioggia, alla neve, ai rumori degli spari e delle bombe. Gli spazierano stretti, umidi e con poca luce.

● Le condizioni igieniche erano pessime: i soldati tenevano gli stessi vestiti perparecchie settimane così pulci e pidocchi diventavano i loro compagni.

● Per i bisogni fisioligici venivano scavate delle buche. L'aria diventavairrespirabile.

● La mancanza di igiene inoltre attirava numerosi topi che rosicchiavano icadaveri.

L'ENTRATA IN GUERRADELL'ITALIA

L'ITALIA entro' in guerra nel 1915 dopo aver firmato il patto segreto diLondra. Con questo patto l'Italia si schierava a favore della Triplice Intesa(Francia Inghilterra Russia)

● Fu lo schieramento degli INTERVENTISTI (esercito, industriali, nazionalisti)a volere l'intervento dell'ITALIA in guerra.

LA TRINCEA

IL CIBO NELLE TRINCEE

● Il cibo nelle trincee veniva fornito nella GAVETTA (un recipiente di acciaio)

● Il cibo veniva cucinato nelle retrovie e trasportato, durante la notte, nelletrincee dove arrivava freddo e scottto.

● Ogni soldato aveva a disposizione 600 grammi di pane e 100 grammi dipasta e carne. Raramente frutta e verdura.

● L'acqua potabile scarseggiava e ogni soldato ne aveva a disposizione menodi mezzo litro al giorno.

● I soldati in prima linea avevano porzioni maggiorni di cibo e primadell'assalto venivano dati loro: gallete, carne e liquori.

● Le condizioni igieniche erano pessime cosi anche il cibo veniva contaminatocausando ulteriori casi di malattie e morte.

L'incontro con gli alpini

● Il 18 maggio 2018 ci siamo recati, con i nostri professori, al Teatro Rizzini perassistere alla commemorazione del primo centenario dell'entrata in guerra dell'Italianel primo conflitto mondiale.

● Il gruppo alpini di Bornato, Calino, Cazzago San Martino, Ospitaletto e Pedrocca ciha raccontato la vita dei soldati durante la guerra e ci ha letto varie lettere di soldatidel nostro paese.

● Riporto una lettera tratta dal diario di Guglielmo Stefanon che fa capire come il ciboscarseggiasse ma, nonostante questo, quel poco che c'era veniva condiviso tra isoldati e in questa lettera dato anche a dei bambini tedeschi.

● Mi colpisce molto l'umanita' di questi soldati che, provati dalla fame e dalle pessimecondizioni di vita, hanno pensato di condividere il loro cibo con dei bambin.

LE PAGNOTTEVerso le ore 10 è arrivato il carro colle pagnotte; il giorno prima non l'abbiamo presoperche' eravamo in marcia, quel giorno è stata doppia razione.

● Quando avevamo vuotato un sacco lo capovolgevano e lo scrollavano per far uscirele briciole di crosta.

● In giro nel paese non si vedeva nessuno e otto o dieci bambini si erano riuniti li'vicino dove si distribuiva il pane.

● Appena finito e andato via il carro, tutti quei bambini, credo dai 4 ai 6 anni, comepasseri a pizzicare le briciole per terra e le mettevano nel loro grembiule, quelle piu'piccole, che quasi ci voleva la lente per vederle, le mangiavano.

● Poi ho cominciato a tagliare una pagnotta in quattro e in cinque, ho fatto 20 pezzi.Avevano tutti uguali il grembiulino blu; ne sono rimasti ancora dieci pezzetti e furonodistribuiti tutti.

● Correvano quei bambini, uniti come passeri, facevano compassione a vederli uniti inquella misera raccolta.

● Poi comincio' la distribuzione del rancio; anche questa era doppia razione.

● Presa la prima razione ne è rimasta quasi altrettanta; allora a prendere la giunta.

I bambini erano lì alle loro case, stavano a giocare in strada, ogni tanto guardavano fuori,avevano una ventina di gavette di minestra.

Fatto un piccolo cenno di venire, ne venivano di nuovi, chiamati dai piu' grandicelli, e nerimasero ancora cinque gavette.

Sono venuti in sette, due rimasti senza; a vederli restare così mesti in due, abbiamotagliato per metà una pagnotta, così hanno avuto mezza pagnotta al posto dellaminestra.Ci hanno ringraziato in tedesco, quasi con le lacrime agli occhi.

Dal diario di Guglielmo Stefanon

● Per i soldati, l'unico modo per mantenere il contatto con la famiglia e rassicurarla sulla lorosorte era la corrispondenza. Quasi quattro miliardi di lettere furono inviate in Italia durante laPrima guerra mondiale. Molti soldati erano analfabeti e per questo le lettere venivano scrittequasi sempre dalla stessa persona.

Riporto alcune frasi che mi hanno particolarmente colpito di una lettera scritta dalCaporale Zamboni Angelo nato a Cazzago San Martino nel 1896 e morto il 2 luglio 1916.

● Zona di Guerrra, lì 10-1915

E' ancora dal giorno 13 che siamo su queste alpidi e rocciose vette, matenendo la posizione cheabbiamo occupato. Il nemico, dacche' fu respinto, non è venuto piu' a disturbarci solo che i primi giornici mandavano qualche cannonata per disturbarci ma vedendo che era tutto fiato sprecato in darno, oraci lasciano quieti.

● E' 12 giorni che siamo qui a ciel sereno e appena colla mantellina, di giorno si sta ancora bene,intanto che il tempo è bello, ma di notte di questa stagione trovarsi all'aperto su queste vette, quelpoco che si ha di riposo, si balla dal freddo e si desidera che venga giorno per riscaldarsi col sole.

● Ah cari miei che la vita che si passa in questi luoghi non è considerevole, ci portano il rangio una volta al giorno, la sera per non farsi vedere dal nemico, il pane, una razionaria di carne e due cucchiai dipasta che tutto il giorno è sbattuta sui muli, è questo il rangio per 24 ore; mangiare sempre di freddo epoco e dormire al duro, in mezzo alle rocce e per guanciale adopero un sasso cono pochi rami o erba.

Ah se provassero certuni che cosa sia la guerra e la vita del soldato senza i pericoli....e non direbberovogliamo la guerra.

● In mezzo a tanti sacrifici e fatiche pero' non posso lamentarmi che Dio mi conserva sano e salvo, godoproprio una salute di ferro

● Speriamo che presto sia finita anche questa guerra e se Dio mi conservera' sano e salvo possa dinuovo ritornare in seno amma mia famiglia per non piu separarci

CONSIDERAZIONI

● Mi ha molto colpito questa lettera scritta da un soldato di Cazzago San Martino. Miha fatto capire che la guerra ha colpito tutti anche il nostro piccolo paese esoprattutto le condizioni disumane in cui vivevano i soldati.

● Mi ha fatto molto riflettere la frase del soldato Zamboni in cui dice che "nonostantetutto è fortunato perche' gode di buona salute e spera cosi di ritornare presto dai suoicari". Purtroppo pero' le sue speranze sono svanite, è morto a soli 20 anni.

● Credo che la guerra sia ingiusta, non risolve i problemi ma causa solo vittime eterrore. Purtroppo ancora oggi si combattono molte guerre e questo a danno anchedi molti civili. Questo mi fa molto arrabbiare perche', nonostante le precedenti guerre,ci sono ancora uomini che credono di poter risolvere i problemi di un popolo con learmi quando invece la soluzione si troverebbe nel dialogo.

CONCLUSIONE DELLA GUERRA

● La prima guerra mondiale si concluse con la sconfitta di Germania e Austria.

● Nel 1919/1920 vennero firmati dagli stati vincitori (ITALIA, FRANCIA, GRANBRETAGNA e STATI UNITI) i "TRATTATI DI PACE DI VERSAILLES" aParigi.

● Il Presidente americano Wilsonstese un elenco di 14 punti cheriassumevano i progetti per la politica futura europea e mondiale finalizzataa garantire un'epoca di pace tra gli stati.

● Uno dei punti fondamentali fu "L'AUTODETERMINAZIONE DELLENAZIONI" che stabiliva l'indipendenza di ogni nazione.

I TRATTATI DI VERSAILLES