la programmazione dell'unione europea 2014-2020
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La programmazione dell’Unione europea 2014-2020: sfide e opportunità per il Veneto
Relatore:
Mauro Varotto
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Quarta Commissione consiliare
Seduta di mercoledì, 2 ottobre 2013Seminario di studio
Via Guido Rossa, 26 – 35020 Ponte San Nicolò (PD)Tel. +39.049.8043311E-mail: [email protected]
Diverse «parole chiave» hanno accompagnato
lo sviluppo della politica agricola comune (PAC)
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Produttività
CompetitivitàSostenibilità
1962 1970-1980 1992 2000 2003 2008
Gli inizi Gli anni della crisi Riforma Mc Sherry Agenda 2000 Riforma Fischler Health Check
Sicurezza alimentare
Aumento produttività
Stabilizzazione mercati
Sostegno ai prodotti
Eccedenze alimentari
Spesa incontrollata
Frizioni internazionali
Misure strutturali
Riduzione eccedenze
Ambiente
Sostegno ai redditi degli agricoltori
Stabilizzazione del bilancio CE
Qualità
Completamento del processo di
riforma
Competitività
Sviluppo rurale
Orientamento al mercato
Attenzione ai consumatori
Sviluppo rurale
Ambiente
Semplificazione
Compatibilità con WTO
Consolidamento riforma del 2003
Nuove sfide: cambiamenti climatici
e rispetto del protocollo di Kyoto; energie rinnovabili;
gestione delle risorse idriche; biodiversità
Gestione del rischio
Importanti cambiamenti strategici:I. pagamenti diretti più «verdi» e meccanismi di
stabilizzazione dei redditi, compatibili con l’Agenda di «Doha» (la «green box» dell’ Accordo sull’Agricoltura del WTO/OMC)
II. progressivo allineamento della politica di sviluppo rurale con gli obiettivi strategici e le altre politiche dell’UE
Nel periodo di programmazione 2014-2020 la nuova
«parola chiave» per la PAC sarà: integrazione
1
Aggiustamento
2
Integrazione3
Riorientamento
December 2006
Quadro attuale invariato,cambiamenti graduali e
miglioramenti [es. maggiore equità della
ripartizione degli aiuti diretti tra Stati membri]
Ampia riforma: la PAC si concentra solo su ambiente e cambiamenti climatici,
con progressiva eliminazione dei pagamenti diretti e delle misure di mercato. Si accelera l’adeguamento
strutturale, trasferendo la produzione verso le zone più efficienti sotto il profilo dei
costi e verso i settori più redditizi
3
14.10.2011. Proposte nuovo quadro legislativo PAC 2014-2020
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3 grandi opzioni politiche
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio
sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) (settembre 2013)
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Il FEASR contribuisce alla realizzazione della strategia «Europa 2020»promuovendo lo sviluppo rurale sostenibile nell’insieme dell’Unione, in viacomplementare agli altri strumenti della politica agricola comune (di seguito «laPAC»), della politica di coesione e della politica comune della pesca.Esso contribuisce allo sviluppo di un settore agricolo e di territori ruralidell’Unione caratterizzati da un maggiore equilibrio territoriale e ambientalenonché più rispettosi del clima, resilienti, competitivi e innovativi.
Perché «integrare» la PAC nelle altre
politiche dell’Unione europea?
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Per preparare l’agricoltura europea alle sfide del futuro ….
In un quadro di maggiore concorrenza, è importante garantire che i settori agricolo, alimentare e forestale traggano vantaggio dalle opportunità di mercato attraverso approcci innovativi generalizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie. A tal fine, dovrebbe essere incoraggiata la cooperazione tra agricoltori, industria alimentare, industria di trasformazione delle materie prime e altri settori.
«Anche se la politica agricola dell’UE è uscita ormai da un contesto distorsivo degli scambi, ci si aspetta che il settore subirà pressioni supplementari connesse a un’ulteriore liberalizzazione, in particolare nell’ambito dell’agenda di Doha o degli accordi di libero scambio con i paesi del Mercosur (mercato comune dell’America meridionale) o, da ultimo, con gli USA».
Le sfide globali dell’UE e l’impatto su
agricoltura e zone rurali
6
Globalizzazione dell’economia Nuova divisione
internazionale del lavoro
Invecchiamento della popolazione
Problemi di inclusione sociale
Cambiamenti climatici
Immigrazione
Carenza di manodopera in settori chiave
Progresso scientifico e tecnologico
Competitività e produttivitàdelle imprese agricole
nel commercio mondiale
Prevenzione e gestione dei rischi naturali
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Carenza di materie prime, comprese energia e acqua
Alcuni Stati dell’Unione europea
affrontano ulteriori sfide …
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Bassa crescita
il PIL dell’UE cresce molto meno rispetto alle economie emergenti e quello dell’Italia non cresce da oltre vent’anni
Elevato debito pubblicola crisi ha cancellato vent’anni di politiche di risanamento dei bilanci: il debito pubblico è aumentato in tutti i Paesi europei e, in Italia, nel 2013 toccherà i 2.100 miliardi di euro (132,9% del PIL)
Aumento delle disuguaglianzeproblemi di inclusione sociale: non è più garantito l’accesso di tutti i cittadini ai servizi di base, al mercato del lavoro e ai diritti necessari «per partecipare pienamente alla vita economica, sociale e culturale».
In Italia la popolazione a rischio di povertà ed esclusione sociale, nel 2012, era del 24,5%
Quali risposte alle sfide globali?
8
Quando parliamo della crisi, e tutti ne parliamo, siamo veramente consapevoli di tutte le conseguenze delle nostre azioni?
Quando parliamo di globalizzazione, e tutti neparliamo, ne cogliamo veramente le ricadutesul ruolo di ogni Stato membro?
Il punto di partenza di questo nuovo pensiero per l’Europa è comprendere tutte le conseguenze delle sfide che siamo chiamati ad affrontare e che stanno rivoluzionando il mondo.
L'Europa ha bisogno di un nuovo pensiero.
Il punto di partenza è smettere di voler trovare risposte alle domande sul domani utilizzando gli strumenti di ieri.
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La programmazione dell’Unione europea
2014-2020 è la risposta alle sfide globali
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Nuovo governo europeo dell’economia1
Nuova agenda di riforme economiche e finanziarieII
Nuove risorse e nuovi programmi per il 2014-2020III
Nuove priorità di investimento per il 2014-2020IV
Rafforzare l’edificio comune: dall’Unione
monetaria all’Unione economica
10
STABILITA’ CRESCITA
Nuove regoledel patto di
stabilitàe crescita
Riforme strutturali e
programmi di sviluppo comuni
Coordinamento delle politicheeconomiche e fiscali nazionali:
semestre europeo
Orientamenti integrati «Europa 2020»Raccomandazioni specifiche per Paese
Programmi nazionali di stabilità e convergenza
Programmi nazionali di riformestrutturali
Bilancio UE2014-2020
LegislazioneUE
Trattato su stabilità, coordinamento, governance UEM
Patto per la crescitae l’occupazione
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Competitività
I pilastro della politica economica UE:
stabilità finanziaria ed economica
11
Coordinamento e sorveglianzadelle politiche di bilancio
Coordinamento e sorveglianzamacroeconomica
Patto di stabilità e crescitadal Trattato di Maastricht del 1992:
Disavanzo/Deficit: max 3% del PILDebito: max 60% del PIL
Meccanismo di allertasulla base del Quadro europeo di
valutazione di 10 indicatori macroeconomici:
1. partite correnti2. posizione netta sull'estero3. tasso reale effettivo di cambio4. quota di mercato dell'export5. costo del lavoro per unità di
prodotto6. prezzi reali delle case7. flussi di credito al settore privato8. debito privato9. debito pubblico10.tasso di disoccupazione
Inserimento a livello
costituzionale del
principio delpareggio di
bilancio
Piano di rientro di
1/20 all’anno dell’eccesso del
debito/PIL rispetto alla
soglia del 60%
2 gambe
Assistenza finanziaria:Meccanismo Europeo
di Stabilità – MES(ingloba FESF e EFSM)
Patto Euro Plus(11.3.2011)
«Six Pack» (16.11.2011)
«Two Pack» (marzo 2013)
Fiscal Compact(2.3.2012)
Piano “OMT”della BCE
Proceduraper
disavanzo eccessivo
Procedura per squilibri macro-
economici
«Raccomandazioni»ed eventuali sanzioni
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Quale «spazio fiscale»* per finanziare la
crescita (e lo sviluppo rurale)?
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«In tutte le principali sedi internazionali -G20, G7, FMI, UE - il consenso a cui si è giunti è che l’obiettivo principale delle
politiche economiche - una crescita duratura ed equa - non è raggiungibile, se non in un
contesto di stabilità finanziaria. Non esistono i presupposti per una crescita duratura ed
equa senza stabilità dei conti pubblici.La crescita non si fa più con i deficit pubblici.»
(PNR Italia, 2011)
20 anni di spesa pubblica in Italia:
tanto debito e poca crescita
Fonti: Istat, Banca d’Italia
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* Per «spazio fiscale» si intende la libertà di manovra di un governo per aumentare la spesa senza compromettere la sostenibilità della propria posizione fiscale o la stabilità economica.
Costruire un nuovo edificio: dall’Unione
economica all’Unione politica
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Il piano e il calendario per l’Unione
politica entro 10 anni
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Com
unic
azio
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del
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(2012)
777
Quadro finanziario integrato
[unione bancaria]
Quadro di bilancio integrato
[unione fiscale]
Quadro integrato dipolitica economica[unione economica]
Rafforzamento legittimità e responsabilità democratiche[unione politica]
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Nuovo governo europeo dell’economia1
Nuova agenda di riforme economiche e finanziarieII
Nuove risorse e nuovi programmi 2014-2020III
Nuove priorità di investimentoIV
II pilastro della politica economica UE:
una strategia per la competitività
16
Società aperta:l’Europa può e deve agire
per evitare il declino
Economia eco-sociale di mercato fortemente competitiva
Nuovo
parten
ariato
Regioni
Enti locali
Parti economiche
e sociali
Imprese
Cittadini
Associazioni Stati
Unione europea
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«Europa
2020» si
fonda sui
valori
distintivi
della
civiltà
europea
17
Regioni
Enti locali
Parti economiche
e sociali
Imprese
Cittadini
Associazioni
Stati
Unioneeuropea
1. il 3% del PIL deve essere investito in ricerca e sviluppo
2. il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato
3. devono essere raggiunti i seguenti traguardi in materia di clima/energia:� riduzione del 20% rispetto al 1990
delle emissioni di gas a effetto serra� produzione del 20% del totale di
energia da fonti rinnovabili� riduzione di almeno 20% del consumo
di energia rispetto alle proiezioni per il 2020
4. il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro
5. almeno 20 milioni di persone devono essere liberate dal rischio di povertà
5 obiettivi (target) concreti per il 2020
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4 componenti di «Europa 2020»
Una visione economicadi medio termine:
3 priorità
Crescitaintelligente
Crescitasostenibile
Crescitainclusiva
L’Unione dell’Innovazione
7 programmi di riforme [Iniziative faro]
per centrare gli obiettivi
Gioventù in movimento
Agenda digitale europea
Una politica industriale integrata per l’era della globalizzazione
Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse
Piattaforma europea contro la povertà
Agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro
Governance e m
onito
raggio: sem
estre euro
peo
1 2 3 4
Tre priorità che si basano sulle risorse e
sulle potenzialità dell’Unione europea
18
sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sulla innovazione
Crescitainclusiva
Crescitasostenibile
Crescitaintelligente
promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesionesociale e territoriale, anche nelle zone rurali
promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva
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Tre obiettivi per agricoltura e sviluppo rurale che si
basano sulle potenzialità dell’agricoltura europea
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Nell’ambito generale della PAC, il sostegno allo svilupporurale, comprese le attività nel settore alimentare e nonalimentare, nonché forestale, contribuisce al raggiungimentodei seguenti obiettivi:
1) stimolare la competitività del settore agricolo;2) garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e
l’azione per il clima;3) realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle
economie e comunità rurali, compresi la creazione e ilmantenimento di posti di lavoro.
Crescita inclusiva
Crescita sostenibile
Crescita intelligente
Proposta di regolamento del Parlamento europeoe del Consiglio sul sostegno allo sviluppo ruraleda parte del Fondo europeo agricolo per losviluppo rurale (FEASR) (settembre 2013)
5. Riduzione della povertà:
4. Tasso di occupazione:
5 obiettivi concreti per il 2020, da adattare
alla situazione di ogni Stato e Regione
20
Crescitainclusiva
Crescitasostenibile
Crescitaintelligente
� 3% del PIL
� riduzione al 10% il tasso di abbandono scolastico
� 40% di popolazione tra i 30 e 34 anni laureati
� riduzione del 20% delle emissioni gas a effetto serra rispetto al 1990
� produzione del 20% di energia da fonti rinnovabili
� riduzione del 20% del consumo energia rispetto proiezioni 2020
� tasso di occupazione: 75%
� - 20 milioni di persone
1,53%
15-16%
26-27%
- 13%
17%
- 27,9%
67-69%
-2,2 milioni
di persone
3. Tasso di riduzione di CO2:
2. Livelli di istruzione:
1. Spese in ricerca e sviluppo:
2010: 1,26%
2012: 17,6%
2012: 21,7%
2011: 11,5%
2012: 61%
2011: 28,2%(17 milioni)
2010 = 97(1990=100)
SituazioneObiettiviPRIORITA’ Situazione
2010: 1,04%
2012: 14,2%
2012: 21,4%
N.D.
2012: 69,3%
2011: 15,9%(786 mila)
N.D.
2010: 2,01%
2012: 12,8%
2012: 35,5%
2011: 13%
2012: 68,5%
2011: 24,2%(120 milioni)
2010 = 79(1990=100)
Situazione
N.D. N.D. N.D.
Obiettivi 2020
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Anche agricoltura e
sviluppo rurale concorrono
agli obiettivi comuni 2020
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1. Ricerca, sviluppo e innovazione: • portare al 3% del PIL i livelli d’investimento
pubblico e privato in ricerca e sviluppo
2. Educazione:• ridurre al 10% il tasso di abbandono scolastico
(giovani di 18-24 anni che hanno abbandonato gli studi senza un titolo superiore)
• aumentare al 40% la quota di popolazione tra i 30 e i 34 anni che ha completato l’istruzione terziaria
3. Cambiamenti climatici:• riduzione del 20% rispetto al 1990 delle
emissioni di gas a effetto serra• produzione del 20% del totale di energia da fonti
rinnovabili• riduzione di almeno 20% del consumo di energia
rispetto alle proiezioni per il 2020
4. Occupazione: • portare al 75% il tasso di occupazione delle
donne e degli uomini tra 20 e 64 anni
5. Inclusione sociale:• liberare almeno 20 milioni di persone dal
rischio di povertà e di esclusione sociale
5 obiettivi principali per il 2020:
Focus Area Target 2020 e Misure
1.A. Stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base
di conoscenze nelle zone rurali
% di spesa pubblica programmata nell’intero PSR per le
Misure artt. 15, 16 e 36
1.C. Incoraggiare l’apprendimento lungo tutto l'arco della vita e la
formazione professionale nel settore agricolo e forestale
Numero di partecipanti alle iniziative di formazione del PSR
della Misura art. 15
5.B. Rendere più efficiente l’uso dell’energia in agricoltura e industria
alimentare
Totale investimenti in risparmio energetico ed efficienza energetica
Misure artt. 18 e 21
6.A. Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali
Numero di posti di lavoro creati tramite «Leader», Misura art. 42
6.C. Promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle TIC nelle zone rurali
% di popolazione che beneficia di nuove o migliori TIC - Misura art. 21
7 grandi programmi di riforme
per la competitività
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Sistemi di ricerca e innovazione
Agenda digitale europea
Sistemi di istruzione/formazione
Politiche per il clima e l’energia
Politica industriale integrata
Mercato del lavoro
Servizi pubblici per l’inclusione
Iniziative faro
Le 7 iniziative-faro delineano anche le
misure da intraprendere in agricoltura e
nello sviluppo rurale
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Crescitainclusiva
Crescitasostenibile
Crescitaintelligente
� liberare il potenziale economico delle zone rurali � art. 20 Sviluppo imprese� sviluppare i mercati del lavoro e l’occupazione locale � art. 42 Leader� accompagnare la ristrutturazione dell’agricoltura� art. 18 Investimenti fissi� sostenere il reddito degli agricoltori � art. 37 Gestione del rischio
Iniziativa faro: L’Unione dell’Innovazione
Iniziativa faro: Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse
Iniziativa faro: Piattaforma europea contro la povertà
• mantenere la base per la produzione di alimenti � art. 18 Investimenti fissi• assicurare una gestione sostenibile delle terre � art. 35 Servizi clima-ambiente• fornire beni pubblici ambientali � art. 31 Indennità natura 2000• lottare contro la perdita di biodiversità � art. 31 Indennità natura 2000• promuovere le energie rinnovabili � art. 18 Investimenti fissi• proteggere la salute degli animali e delle piante � art. 34 Benessere animale• ridurre le emissioni di gas effetto serra � art. 35 Servizi clima-ambiente• migliorare le riserve di carbonio � art. 35 Servizi clima-ambiente
� migliorare la competitività grazie a ricerca e innovazione � art. 36 Cooperazione� sviluppare prodotti di qualità e ad alto valore aggiunto � art. 17 Regimi di qualità� sviluppare tecnologie verdi � art. 15 Trasferimento di conoscenze� utilizzare le TIC � art. 21 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi� investire nella formazione � art. 15 Formazione� incentivare l’innovazione sociale nelle zone rurali � art. 36 Cooperazione
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Nuovo governo europeo dell’economia1
Nuova agenda di riforme economiche e finanziarieII
Nuove risorse e nuovi programmi 2014-2020III
Nuove priorità di investimentoIV
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86%
Crescita intelligente
Crescita sostenibile
Crescita inclusiva
Altri compiti istituzionali
FESR + FSE:
FEASR Sviluppo rurale:
29,2
10,4
FEAGA Pagamenti diretti: 26,9 (- 1)
(+ 1,4)
Regioni meno sviluppate: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata
Regioni in transizione: Abruzzo, Molise, Sardegna
Regioni più sviluppate: altre regioni
Cooperazione territoriale europea
Stima indicativa risorse Italia(in miliardi di euro, prezzi correnti)
20,2
1,0
7,0
1,0
Nuovi principi per il bilancio dell’Unione
europea 2014-2020
5. fornire vantaggi reciproci in tutta l’Unione europea
5 principi per il nuovo quadro finanziario 2014-2020:
1. coerenza con la governanceeconomica dell'UE
2. valore aggiunto UE
3. attenzione all’impatto e ai risultati
Obiettivi «Europa 2020»condizionalità ex ante
Condizionalità ex post
Effetto leva degli investimenti per i beni pubblici europei
Solidarietà
Spending Review per:- priorità a una spesa favorevole alla crescita - efficienza ed efficacia della spesa pubblica
- Strumenti finanziari - Ruolo del settore privato (PPP)
Dimostrare effetti immediati (risultati) e a lungo termine (impatti) degli investimenti, rispetto agli obiettivi perseguiti
Coesione economica, sociale e territoriale
«Rompiamo con la cultura del ‘diritto acquisito’ secondo la quale alcune autorità pubbliche intendono spendere i fondi come desiderano. Adesso ogni domanda deve essere chiaramente collegata agli obiettivi e alle priorità che abbiamo concordato»
(Jose Manuel Durão Barroso)
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4. evitare doppioni nei finanziamenti
- stretto allineamento di politiche e programmi UE, statali e regionali
Integrazione e coordinamento
Nuove politiche e programmi di
spesa fino al 2020
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Nuova impostazione della politica di coesione
e dei relativi Fondi (compreso il FEASR)
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Il FEASR contribuisce alla realizzazione della strategia «Europa 2020»promuovendo lo sviluppo rurale sostenibile nell’insieme dell’Unione, in viacomplementare agli altri strumenti della politica agricola comune, dellapolitica di coesione e della politica comune della pesca.Esso contribuisce allo sviluppo di un settore agricolo e di territori ruralidell’Unione caratterizzati da un maggiore equilibrio territoriale eambientale nonché più rispettosi del clima, resilienti, competitivi einnovativi.
Proposta di regolamento del Parlamento europeoe del Consiglio sul sostegno allo sviluppo ruraleda parte del Fondo europeo agricolo per losviluppo rurale (FEASR) (settembre 2013)
1^ novità della programmazione 2014-2020:
coordinamento e integrazione dei Fondi
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FONDI DEL «QUADRO STRATEGICO COMUNE»
Fondo europeo di sviluppo regionale [FESR]
Fondo sociale europeo [FSE]
Fondo di coesione [FC]
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale [FEASR]
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca [FEAMP]
2014-2020: 410 miliardi di euro 43% dei Fondi UE [2014-2020]
Proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (…) [COM (2013) 246]
Accordi di partenariato Commissione/Stati membri
Programmi operativi/Programmi di sviluppo rurale
Quadro Strategico Comune
3 ambiti di coordinamento e di
integrazione tra i 5 Fondi del QSC
Coordinamento nella programmazione dei Fondi
Coordinamento tra i Fondi ele altre politiche e strumenti UE
Nel Regolamento:quadro di riferimentodei «risultati» [tappe fondamentali comuni]
Gli Stati membri devono garantire la coerenza tra le azioni sostenute dai Fondi
e gli obiettivi delle politiche UE
�programmi monofondo o multifondo (FSE, FESR, FC)
�sportelli unici on-line�coordinamento A. di G.
Politicaagricola comune
Politica comune
della pesca
Politicamarittima integrata
Ambiente
Cambiamento climatico
Istruzione e occupazione
Mercato unico
Coordinamento dei Fondiin fase di attuazione
� A livello di operazioni:- l’operazione di un beneficiario
può essere finanziata da più Fondi e da più programmi UE
- FESR e FSE: possono finanziare congiuntamente un nuovo tipo di operazione integrata, il Piano di azione comune
30
� A livello territoriale:- TUTTI I FONDI: sviluppo
locale di tipo partecipativo (approccio “Leader”)
- FESR e FSE: investimenti integrati territoriali (ITI), per strategie integrate per lo sviluppo urbano o altre strategie di cooperazione intercomunale
FEASRFEAMPFESR
Nel Contratto di partenariato:disposizioni di
coordinamento emisure concrete
FSE
FC Politicadell’occupazione
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2^ novità della programmazione 2014-2020:
concentrazione «tematica» dei Fondi del QSC
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1• ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione
2• accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
3• competitività delle piccole e medie imprese, comprese agricoltura e pesca
4• transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori
5• adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi
6• ambiente e uso efficiente delle risorse
7• sistemi di trasporto sostenibili e infrastrutture di rete
8• occupazione e mobilità dei lavoratori
9• inclusione sociale e lotta alla povertà
10• nuove competenze, istruzione e apprendimento permanente
11• capacità istituzionale e amministrazione pubblica efficiente
Per FESR e FSE: concentrazione delle risorse dei
programmi operativi su alcuni «obiettivi tematici»
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OT 8. Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori OT 9. Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà OT 10. Investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente
Tutti i Fondi strutturali:- 45-50% nelle regioni più sviluppate;- 35-40% in quelle in transizione;- 20-25% in quelle meno sviluppate.
20% FSE nazionaleOT 9. Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà
FESR nazionale: - 80% nelle regioni più sviluppate e in transizione- 50% in quelle meno sviluppate
OT 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazioneOT 2. Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché l’impiego e la qualità delle medesimeOT 3. Promuovere la competitività delle piccole e medie impreseOT 4. Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori
OT 4. Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori
FESR nazionale: - 20% nelle regioni più sviluppate e in transizione- 10% in quelle meno sviluppate
3^ novità della programmazione 2014-2020:
approccio integrato allo sviluppo territoriale
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Fondo europeo di sviluppo regionale
FESR
Fondo sociale europeoFSE
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
FEASR
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca
FEAMP
Zone settentrionali, con bassa e bassissima densità demografica
Stati e Regioni insulari
Regioni transfrontaliere
Zone di montagna, come definite a livello nazionale
Zone con gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici
art. 174 TFUE
Zone costiere e di pesca
RegolamentoFEAMP
Zonerurali
Zoneurbane
7 regioni art. 349 TFUE
Regioniultra
periferiche
Criteri OCSE +criteri Commissione europea
Misure e dotazioni
specifiche
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Oltre i confini amministrativi: le «aree funzionali»
Due principali meccanismi per impegnare i
soggetti locali nell’attuazione dei programmi
Programmi operativi/ Programmi di sviluppo rurale nazionali e/o regionali
Quadro Strategico Comune a FC, FESR, FSE, FEASR, FEAMP
Sviluppo locale di tipo partecipativo
Strategia UE «Europa 2020»
34
Orientamenti integrati «Europa 2020» (2010-2014)
Strategie di sviluppo locale
Gruppi di azione locale
Investimenti territoriali integrati
Strategie di sviluppo urbanoo altra strategia o patto territoriale
EE.LL., organismi di sviluppo regionali, Ong
Contratto di Partenariato Stato-Commissione europea
FC, FESR, FSE, FEASR, FEAMP FESR, FSE e FC
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Quale evoluzione delle iniziative di sviluppo
locale di tipo partecipativo del Veneto?
35
14 GALGruppi di azione locale «Leader»
8 Partenariati Rurali«Progetti integrati d’area rurale»
Sviluppo locale di tipo partecipativoArt. 28 Regolamento RDC (GAL)
Art. 43 Regolamento FEASR (Leader)Art. 62 Regolamento FEAMP (FLAG)
Art. 12 Regolamento FSE (GAL)
25 IPA«Intese Programmatiche d’Area»
Investimenti territoriali integratisviluppo urbano sostenibile Art. 99 Regolamento RDC (ITI)Art. 7 Regolamento FESR (ITI)Art. 12 Regolamento FSE (ITI)
2 GAC«Gruppi di azione costiera»
Partenariati pubblico-privati in zone rurali diversi da «Leader» Art. 36 Regolamento FEASR
Iniziative si sviluppo localeesistenti in Veneto nel 2012-13
Tipologie territorialiesistenti in Veneto
Zone rurali
Zone costiere e della pesca
Zone con svantaggi naturali: montagna
Zone Urbane
Iniziative di sviluppo locale2014-2020
Piani di sviluppo dei Comuniin zone rurali
Art. 21 Regolamento FEASR
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4 ^ novità della programmazione 2014-2020:
nuovi strumenti di attuazione
Grandi progetti:investimenti
Piani di azione comuni:aree e gruppi bersaglio
Sottoprogrammitematici:
es. giovani agricoltori, piccole aziende agricole, zone montane, filiere corte,
donne, clima-ambiente
Strumenti finanziari, anche attraverso il finanziamento di fondi di fondi
Investimenti territoriali integrati Sviluppo urbano sostenibile (min. 5% risorse FESR nazionali)
Patti territorialiIniziative locali per l'occupazione, l'istruzione e l'inclusione sociale
Altre forme di cooperazione itercomunale
Sovvenzioni globali
Gruppi di azione locale – LEADERmin. 5% risorse del PSR
Gruppi di azione locale Gruppi di azione locale nel settore della pesca - FLAG
Iniziative di sviluppo locale di tipo partecipativo (sviluppo guidato dalle comunità)���� metodologia unica: approccio Leader per tutti i Fondi e le aree, anche a livello transazionale
FESR FSE FEASR FEAMP
Piani di sviluppo dei comuni rurali per
rinnovamento villaggi e servizi di base
Partenariati pubblici-privati diversi dai Gruppi Leader
per progetti di area vasta
Organismi intermedi(enti locali, organismi di sviluppo regionale ONG)
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Dal contributo a fondo perduto agli
«strumenti finanziari»
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Nuovo governo europeo dell’economia1
Nuova agenda di riforme economiche e finanziarieII
Nuove risorse e nuovi programmi 2014-2020III
Nuove priorità di investimentoIV
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Gli obiettivi tematicidella strategia
«Europa 2020»sono tradotti in
priorità d’investimentonei diversi programmi
UE, nazionali e regionali
La strategia «Europa 2020» prevede un insieme di priorità comuni ai Paesi UE e un quadro di
riferimento preciso per individuare le priorità di finanziamento per il periodo 2014-2020
1. Ricerca, sviluppo, innovazione
10. Istruzione e formazione
2. Accesso e impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
3. Competitività delle PMI
5. Cambiamenti climatici e rischi
9. Inclusione sociale e lotta alla povertà
8. Occupazione e mobilità lavoratori
7. Mobilità sostenibile
4. Green economy, energie rinnovabili
6. Ambiente e risorse naturali e culturali
11. Capacità istituzionale e P.A. efficiente
Obiettivo tematico 1
Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e
l’innovazione
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a. potenziare l’infrastruttura per la ricerca e l’innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l’eccellenza nella R&I e promuovere centri di competenza;
b. promuovere gli investimenti delle imprese in R&I, lo sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l'innovazione sociale e le applicazioni nei servizi pubblici, la stimolazione della domanda, le reti, i cluster e l'innovazione aperta attraverso la specializzazione intelligente;
c. sostenere la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le azioni di validazione precoce dei prodotti, le capacità di fabbricazione avanzate e la prima produzione in tecnologie chiave abilitanti e la diffusione di tecnologie con finalità generali.
1.a. Stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali, mediante:
• la cooperazione tra il settore agricolo, l’alimentare e il forestale ealtri soggetti attivi nella creazione di cluster e reti. Lacooperazione in questo contesto può assumere la forma diprogetti pilota e dello sviluppo di nuovi prodotti, prassi, processie tecnologie, compresa l'introduzione di tecnologie a bassotenore di carbonio e verdi;
• la creazione e l’utilizzazione dei servizi di consulenza, e inparticolare quelli relativi alla gestione delle aziende agricole edelle aziende agricole forestali, consentendo agli agricoltori, agliimprenditori forestali e alle PMI nelle zone rurali di avere accessoai servizi di consulenza al fine di migliorare le prestazionieconomiche e ambientali.
1.b. Rafforzare i collegamenti tra il settore agricolo, il forestale e la ricerca e l'innovazione:
• creando gruppi operativi composti da agricoltori, ricercatori,consulenti, rappresentanti della società civile e delle impresecoinvolti nel settore agricolo e alimentare, al fine di sviluppare eattuare progetti innovativi su temi di comune interesse. Questigruppi operativi formeranno parte della partnership europeadell'innovazione per la produttività e la sostenibilità agricola.
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
2-3.a. Sostegno al rafforzamento dello sviluppo tecnologico, dell’innovazione e del trasferimento delle conoscenze;
Obiettivo tematico 2
Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione (TIC), l’impiego e la qualità delle TIC
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a. estendere la diffusione della banda larga e delle reti ad alta velocità;
b. sviluppare i prodotti e i servizi delle TIC, il commercio elettronico e la domanda di TIC;
c. rafforzare le applicazioni delle TIC per l’e-government, l’e-learning, l’e-inclusion e l’e-health;
6.c. promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle TIC nelle zone rurali, mediante:• la creazione, il miglioramento e l’estensione
dell’infrastruttura a banda larga;• applicazioni e servizi basati sulle TIC,
destinati a sostenere lo sviluppo sostenibile e la competitività delle regioni rurali, dell’agricoltura e dell’industria alimentare;
• sviluppo di contenuti digitali pertinenti per lo sviluppo del turismo rurale;
• promozione delle competenze digitali al di fuori dei circuiti d’insegnamento ufficiali, presso gli agricoltori, i gestori del patrimonio forestale e le imprese rurali
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Obiettivo tematico 3
Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese,
il settore agricolo e il settore della pesca e acquacoltura
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a. promuovere l’imprenditorialità, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende;
b. sviluppare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l’internazionalizzazione;
2.a. migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e la diversificazione delle attività nonché per renderle più orientate al mercato;
2.b. favorire l'ingresso di agricoltori adeguatamente qualificati nel settore agricolo ed in particolare il ricambio generazionale
3.a. migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali;
3.b. sostegno alla prevenzione e gestione dei rischi aziendali
2-3.b. rafforzamento della competitività e della redditività della pesca, in particolare della flotta costiera artigianale, delle imprese acquicole, e miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro;
2.3.d. miglioramento dell’organizzazione di mercato dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
Obiettivo tematico 4
Sostenere la transizione verso un’economia a basse
emissioni di carbonio in tutti i settori
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a. promuovere la produzione e la distribuzione di fonti di energia rinnovabili;
b. promuovere l’efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile nelle PMI;
c. sostenere l’efficienza energetica e l’uso dell'energia rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche e nel settore dell'edilizia abitativa;
d. sviluppare sistemi di distribuzione intelligenti a bassa tensione;
e. promuovere strategie per basse emissioni di carbonio per le zone urbane
5.b. rendere più efficiente l’uso dell’energia nell’agricoltura e nell’industria alimentare;
5.c. favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia;
5.d. ridurre le emissioni di gas a effetto serra prodotte dall’agricoltura;
5.e. promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale
4.a. sostegno allo sviluppo delle tecnologie e delle soluzioni a basse emissioni di carbonio, rafforzamento dell’efficacia energetica delle attività di pesca e di acquacoltura, comprese le navi da pesca, i porti, le aziende di acquacoltura e le attività di trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
Obiettivo tematico 5
Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico,
la prevenzione e la gestione dei rischi
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a. sostenere investimenti riguardanti in modo specifico l’adattamento al cambiamento climatico, mediante:• sviluppo di strategie e piani d’azione per
l’adattamento al cambio climatico e piani di prevenzione e gestione dei rischi a livello nazionale, regionale e locale
• investimenti per proteggere l'ambiente edificato e le altre infrastrutture; proteggere la salute umana; diminuire le pressioni future sulle risorse idriche; investire nelle difese contro le inondazioni e nella difesa delle coste e diminuire la vulnerabilità degli ecosistemi;
b. promuovere investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantire la capacità di reagire alle catastrofi e sviluppare sistemi di gestione delle catastrofi.
4.a. salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, tra l’altro nelle zone Natura 2000, nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici e nell’agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'Europa;
4.b. migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi;
4.c. prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
6.a. apporto di conoscenze scientifiche e la raccolta di dati
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
Obiettivo tematico 6
Tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle
risorse
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a. investimenti nel settore dei rifiuti per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione in materia ambientale;
b. investimenti nel settore dell'acqua per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione in materia ambientale;
c. proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio culturale;
d. proteggere la biodiversità, i suoli e promuovere i servizi per gli ecosistemi, compreso NATURA 200015 e le infrastrutture verdi;
e. migliorare l’ambiente urbano, in particolare con la riqualificazione delle aree industriali dismesse e la riduzione dell'inquinamento atmosferico
4.a. salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, tra l'altro nelle zone Natura 2000, nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici e nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell’Europa;
4.b. migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi;
4.c. prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi
5.a. rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura
4.b. tutela e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei servizi che essi offrono;5.a. potenziamento degli ecosistemi che ospitano impianti acquicoli e promozione di un’acquacoltura efficiente in termini di risorse;5.b. promozione di un’acquacoltura che garantisca un livello elevato di tutela ambientale, salute e benessere degli animali, salute e sicurezza pubblica
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
Obiettivo tematico 7
Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le
strozzature nelle principali infrastrutture di rete
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a. favorire la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti multimodale con investimenti nella rete transeuropea dei trasporti (TEN-T);
b. migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T;
c. sviluppare sistemi di trasporto ecologici e a bassa emissione di carbonio e favorire la mobilità urbana sostenibile;
d. sviluppare sistemi di trasporto ferroviario globali, di elevata qualità e interoperabili;
Sviluppo economico (FESR)
Obiettivo tematico 8
Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilita dei
lavoratori
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a. sviluppo di incubatrici di imprese e il sostegno a investimenti per i lavoratori autonomi e la creazione di imprese;
b. iniziative per lo sviluppo locale e aiuti a strutture che forniscono servizi di zona per creare nuovi posti di lavoro, se tali azioni non rientrano nel campo d'applicazione del FSE;
c. investimenti in infrastrutture per i servizi pubblici per l'impiego
6.a. Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese e l'occupazione
1.a. promozione della crescita economica e dell’inclusione sociale, creazione di posti di lavoro e sostegno alla mobilità dei lavoratori nelle comunità costiere e interne dipendenti dalla pesca e dall’acquacoltura;
1.b. diversificazione delle attività alieutiche in altri settori dell’economia marittima e crescita dell’economia marittima, compresa la mitigazione dei cambiamenti climatici
a.i. accesso all’occupazione per le persone alla ricerca di un impiego e le persone inattive, comprese le iniziative locali per l'occupazione, e il sostegno alla mobilità professionale
a.ii. l'integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani (di età compresa tra i 15 e i 24 anni) disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione, in particolare nel quadro della garanzia per i giovani;
a.iii. attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese;
a.iv. uguaglianza tra uomini e donne e la conciliazione tra vita professionale e vita privata;
a.v. adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti;
a.vi. invecchiamento attivo e in buona salute;a.vii. modernizzazione e il rafforzamento delle istituzioni del mercato
del lavoro, comprese azioni volte a migliorare la mobilità professionale transnazionale
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
Occupazione (FSE)
Obiettivo tematico 9
Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà
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a. investimenti nell'infrastruttura sanitaria e sociale che contribuiscano allo sviluppo nazionale, regionale e locale, la riduzione delle disparità nelle condizioni sanitarie e il passaggio dai servizi istituzionali ai servizi locali;
b. sostegno alla rigenerazione fisica ed economica delle comunità urbane e rurali sfavorite;
c. sostegno a imprese sociali
6.b. stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali, mediante misure volte a incoraggiare azioni di sviluppo locale avviate da soggetti locali (strategia di sviluppo locale LEADER), mediante investimenti in tutti i tipi di piccole infrastrutture nelle zone rurali, nonché nella creazione, miglioramento o ampliamento dei servizi di base locali per la popolazione rurale, in particolare nelle zone decentrate, e mediante altre azioni volte a migliorare la qualità di vita nelle comunità rurali e l'attrattiva di queste ultime ("rinnovo dei villaggi").
c.i. inclusione attiva;c.ii. integrazione delle comunità emarginate quali i rom;c.iii. lotta contro la discriminazione basata sul sesso, l'origine
razziale o etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale;
c.iv. miglioramento dell'accesso a servizi abbordabili, sostenibili e di qualità, compresi i servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale;
c.v. promozione dell'economia sociale e delle imprese sociali;c.vi. strategie di sviluppo locale realizzate dalla collettività
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Occupazione (FSE)
Obiettivo tematico 10
Investire nelle competenze, nell’istruzione e
nell’apprendimento permanente
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a. investire nell’istruzione, nella qualificazione professionale e nella formazione permanente, sviluppando l’infrastruttura scolastica e formativa
1.c. incoraggiare l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale
b.i. Riduzione dell’abbandono scolastico precoce e promozione dell’uguaglianza di accesso all’istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità;
b.ii. Miglioramento della qualità, efficacia e apertura dell’istruzione superiore e di livello equivalente al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita;
b.iii. Miglioramento dell’uguaglianza di accesso alla formazione permanente, aggiornando le attitudini e le competenze della manodopera e migliorando l'utilità dei sistemi d'insegnamento e di formazione per il mercato del lavoro
2-3.c. sviluppo di nuove competenze professionali e apprendimento permanente;
Pesca e acquacoltura (FEAMP)
Sviluppo economico (FESR) Sviluppo rurale (FEASR)
Occupazione (FSE)
Obiettivo tematico 11
Rafforzare la capacita istituzionale e promuovere
un’amministrazione pubblica efficiente
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a. potenziare la capacità istituzionale e l'efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici interessati dagli interventi del FESR, affiancando le azioni svolte a questo fine con il sostegno del FSE d.i. Investimento nella capacità istituzionale e
nell’efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici nell’ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance
d.ii. rafforzamento delle capacità delle parti interessate che operano nei settori dell'occupazione, dell'istruzione e delle politiche sociali; patti settoriali e territoriali di mobilitazione per una riforma a livello nazionale, regionale e locale
6.b. sostegno al controllo e all’esecuzione, il rafforzamento della capacità istituzionale e la promozione di un’amministrazione pubblica efficiente
Pesca e acquacoltura (FEAMP)Sviluppo economico (FESR)
Occupazione (FSE)
Strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione
intelligente Nuovo modello di sviluppo basato sulla green economy
La partecipazione alla programmazione UE 2014-
2020 richiede strategie nazionali e regionali:
quale Veneto per il 2020?
51
1. Innovazione
10.Istruzione, formazione2. Società digitale
3. Competitività PMI
4. Energie rinnovabili
9. Lotta alla povertà
8. Occupazione e nuove competenze
7. Mobilità sostenibile
5. Cambiamenti climatici
6. Ambiente
11. Efficienza P.A.Agenda digitaleregionale
Statuto regionaledelle imprese
Flexsicurity regionale:- accordi contrattuali- politiche attive del lavoro- apprendimento permanente- sistemi di protezione sociale
• Strategia regionale per ridurre la povertà• Strategia regionale per la parità di genere• Strategia regionale per la disabilità• Strategia per l’inclusione dei ROM• Strategia regionale per la lotta contro la
discriminazione• Strategia regionale per una sanità di
qualità e sostenibile
• Strategia regionale per ridurre l’abbandono scolastico
• Strategia nazionale/regionale per la formazione terziaria
• Strategia regionale per l’apprendimento permanente
Strategia regionale per l’efficienza della P.A. e dei
servizi pubblici
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