la qualità dell' aria, elaborazione dati arpac avellino
DESCRIPTION
Un' elaborazione dei dati della centralina urbana di Via Colombo, Av Le centraline ARPAC servono a monitorare la qualità dell' aria. Superati i limiti di legge, nulli sono stati i provvedimenti presi e nessuno si è preoccupato di indagare sulle cause che hanno portato al superamento.TRANSCRIPT
QUALITA' DELL'ARIA AMBIENTE RILEVATI NELL'AREA URBANA DI AVELLINO - AV42 Ospedale Moscati
(Via C. Colombo);
Fonte dati : http://www.arpacampania.it/avellino
data di attivazione 01.01.1994
TIPOLOGIA STAZIONE = >TU = stazione di Traffico situata in zona Urbana.
Tipologia Stazione : TRAFFICO
Tipologia di Zona: URBANA
Stazione di traffico = stazione utilizzata prevalentemente per la misura di inquinanti da traffico, posizionata
in corrispondenza di strade urbane ad elevato flusso veicolare.
Normativa di riferimento per i valori di PM10 e PM2,5 : D.lgs. 155/2010 modificato dal D.lgs. 250/2012
ALLEGATO I
Limite normativo del PM10= il numero di superamenti del valore giornaliero (media giornaliera) di 50
μg/m³ non deve essere superato più di 35 volte su anno civile.
Il particolato PM10
Per materiale particolato aerodisperso si intende l'insieme delle particelle atmosferiche solide e liquide
sospese in aria ambiente. Il termine PM10 identifica le particelle di diametro aerodinamico inferiore o uguale
ai 10 μm. Queste sono caratterizzate da lunghi tempi di permanenza in atmosfera e possono, quindi, essere
trasportate anche a grande distanza dal punto di emissione, hanno una natura chimica particolarmente
complessa e variabile, sono in grado di penetrare nell’albero respiratorio umano e quindi avere effetti
negativi sulla salute. Il particolato PM10 in parte è emesso come tale direttamente dalle sorgenti in atmosfera
(PM10 primario) e in parte si forma in atmosfera attraverso reazioni chimiche fra altre specie inquinanti
(PM10 secondario). Il PM10 può avere sia un’origine naturale (l’erosione dei venti sulle rocce, le eruzioni
vulcaniche, l’autocombustione di boschi e foreste) sia antropica (combustioni e altro). Tra le sorgenti
antropiche un importante ruolo è rappresentato dal traffico veicolare. Di origine antropica sono anche molte
delle sostanze gassose che contribuiscono alla formazione di PM10, come gli ossidi di zolfo e di azoto, i COV
(Composti Organici Volatili) e l’ammoniaca.
L’obiettivo del D.Lgs. 351/99, del DM 60/2002 e del D.Lgs. 155/2010 è quello di consentire a
regioni e provincie autonome la valutazione e la gestione della qualità dell’aria ambiente. I valori
limite del PM10 per la protezione della salute umana, stabiliti dalla normativa, sono riportati nella
Tabella dell’Allegato XI (sopra riportata).
Il Particolato PM2,5
Il termine PM2,5 identifica le particelle di diametro aerodinamico inferiore o uguale
ai 2,5 μm, una frazione di dimensioni aerodinamiche minori del PM10 e in esso contenuta. Il particolato
PM2,5 è detto anche ‘particolato fine’, denominazione contrapposta a ‘particolato grossolano’ che indica tutte
quelle particelle sospese con d.a. maggiore di 2,5 μm o, all’interno della frazione PM10, quelle con d.a.
compreso tra 2,5 e 10 μm. Sorgenti del particolato fine sono un po’ tutti i tipi di combustione, inclusi quelli
dei motori di auto e motoveicoli, degli impianti per la produzione di energia, della legna per il riscaldamento
domestico, degli incendi boschivi e di molti altri processi industriali.
Come per il PM10, queste particelle sono caratterizzate da lunghi tempi di permanenza in atmosfera e,
rispetto alle particelle grossolane, sono in grado di penetrare più in profondità nell’albero respiratorio umano.
Anche il particolato PM2,5 è in parte emesso come tale direttamente dalle sorgenti in atmosfera (PM2,5
primario) ed è in parte formato attraverso reazioni chimiche fra altre specie inquinanti (PM2,5 secondario),
anzi si può sostenere senza troppa approssimazione che tutto il particolato secondario all’interno del PM10 (e
che ne rappresenta spesso la quota dominante) sia costituito in realtà da particelle di PM2,5.
L’obiettivo del D.Lgs. 155/2010 è quello di consentire, a regioni e provincie autonome, la valutazione e la
gestione della qualità dell’aria ambiente. Il valore limite del PM2,5per la protezione della salute umana,
stabilito dalla normativa, è riportato nella Tabella A. Per l’anno 2010, la normativa prevede il confronto con
il valore limite aumentato del margine di tolleranza, riportato nella Tabella B (di seguito) e nella Tabella
dell’Allegato XI (sopra riportata).
[Il limite annuale proposto in ambito europeo per il PM2,5 è compreso tre 12 e 20 µg/m3 , con un limite
giornaliero fissato a 35 µg/m3 da non superare più di 35 volte in un anno.]
ANNO 2011
Andamento dei valori medi giornalieri su anno civile 2011
Valore limite
giornaliero
PM10
ANNO 2011
PM10 PM2,5
media annua 37,63 25,63 Valore limite media annua PM10=40 µg/m3e PM2,5=27 µg/m3
misure valide 216 171
% misure valide 59,02 46,72 raccolta minima dati = 90%
valori superiori a 50 µg/m3 46 30 *
super. e mediemensili PM10 Medie mensili PM2,5
GEN 11 41,87 GEN
31,45
FEB 5 - FEB
38,78
MAR 1 24,41 MAR
14,00
APR 0 21,21 APR
-
MAG 0 17,45 MAG
-
GIU 0 - GIU
-
LUG 0 - LUG
17,50
AGO 0 19,15 AGO
20,93
SETT 0 31,85 SETT
17,73
OTT 10 47,17 OTT
20,22
NOV 15 78,67 NOV
34,38
DIC 4 43,46 DIC 19,65
Nr. di superamento limite: 46
* PM10=D.lgs 155/2010, il valore giornaliero di 50 µg/m3 non deve essere superato più di 35 volte su anno civile.
* PM2,5 = Il limite annuale proposto in ambito europeo è compreso tre 12 e 20 µg/m3 , con un limite giornaliero fissato a 35 µg/m3 da non superare più di 35 volte in un anno.
Numero di volte in un mese che i valori medi giornalieri di PM 10 sono superiori a 50 µg/m3
Nessun superamento del valore limite di 50 µg/m3
(e nessun dato è disponibile nei mesi di APR-MAGG-GIU)
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
DATI NON PERVENTI O NON VALIDI
ANNO 2012
Andamento dei valori medi giornalieri su anno civile 2012
Valore limite
giornaliero
PM10
* PM10=D.lgs 155/2010, il valore giornaliero di 50 µg/m3 non deve essere superato più di 35 volte su anno civile.
* PM2,5 = Il limite annuale proposto in ambito europeo è compreso tre 12 e 20 µg/m3 , con un limite giornaliero fissato a 35 µg/m3 da non superare più di 35 volte in un anno.
2012 PM10 PM2,5
media annua 35,52 16,55 Valore limite media annua PM10=40 µg/m3e PM2,5=27 µg/m3
misure valide 198 209
% misure valide 54,10 57,10 Raccolta minima dati: 90%
valori superiori a 50 27 8 **
super. e medie mensili PM10 Medie mensili PM2,5
GEN 2 37,86 GEN
19,12
FEB 0 - FEB
17,00
MAR 13 63,18 MAR
24,68
APR 1 34,71 APR
11,82
MAG 0 28,28 MAG
10,38
GIU 0 32,79 GIU
15,71
LUG 0 33,76 LUG
18,89
AGO 1 34,88 AGO
19,50
SETT 2 30,90 SETT
17,43
OTT 0 - OTT
-
NOV 4 29,73 NOV
10,10
DIC 4 29,11 DIC
15,52
Nr. di superamento limite: 27
Numero di volte in un mese che i valori medi giornalieri di PM 10 sono superiori a 50 µg/m3
0
2
4
6
8
10
12
14
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SETT OTT NOV DIC
Superamenti del limite del PM10 - anno 2012
PM10
Nessun superamento del valore limite di 50 µg/m3
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Solo due dati (del PM2,5) pervenutinel mese di Febbraio
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Solo il 51% dei dati (PM10) pervenuti in tutto il mese di Agosto
Nessun dato pervenuto in tutto il mese di ottobre
Solo il 50% dei dati (PM10) pervenuti in tutto il mese di Novembre
Valore limite
giornaliero
PM10
Il 61 % dei dati (PM10) pervenuti in tutto il mese di Dicembre
MESI di Maggio-Giugno-Luglio 2012
Valore limite
giornaliero
PM10
DATI NON PERVENTI O NON VALIDI
ANNO 2013
Andamento dei valori medi giornalieri su anno civile 2013
Valore limite
giornaliero
PM10
2013 PM10 PM2,5
media annua 36,93 19,76 Valore limite media annua PM10=40 µg/m3e PM2,5=27 µg/m3
misure valide 284 302
% misure valide 77,60 82,51 Raccolta minima dati = 90%
valori superiori a 50 52 33 **
super. e medie mensili PM10 Medie mensili PM2,5
GEN 6 36,70 GEN
24,77
FEB 1 23,63 FEB
9,71
MAR 0 17,11 MAR
7,93
APR 0 20,10 APR
10,53
MAG 0 14,50 MAG
7,21
GIU 0 22,96 GIU
13,80
LUG 0 30,47 LUG
19,75
AGO 5 38,00 AGO
19,15
SETT 3 35,59 SETT
18,06
OTT 10 45,13 OTT
25,42
NOV 3 38,41 NOV
18,92
DIC 24 93,42 DIC
56,37
Nr. di superamento limite: 52
* PM10=D.lgs 155/2010, il valore giornaliero di 50 µg/m3 non deve essere superato più di 35 volte su anno civile.
* PM2,5 = Il limite annuale proposto in ambito europeo è compreso tre 12 e 20 µg/m3 , con un limite giornaliero fissato a 35 µg/m3 da non superare più di 35 volte in un anno.
Numero di volte in un mese che i valori medi giornalieri di PM 10 sono superiori a 50 µg/m3
Nessun superamento del limite di 50 µg/m3
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
MESI Aprile – Maggio – Giugno – Luglio 2013
Valore limite
giornaliero
PM10
ANNO 2014
Andamento dei valori medi giornalieri su anno civile 2014 (fino al mese di Luglio)
Valore limite
giornaliero
PM10
2014 (fino a luglio) PM10 PM2,5
media annua 38,55 18,31 Valore limite media annua PM10=40 µg/m3e PM2,5=27 µg/m3
misure valide 191 189
% misure valide 52,19 51,64 Raccolta minima dati = 90%
valori superiori a 50 35 9 **
super. e medie mensili PM10 Medie mensili PM2,5
GEN 13 56,61 GEN
30,74
FEB 7 43,12 FEB
17,92
MAR 12 50,43 MAR
24,70
APR 3 32,90 APR
14,00
MAG 0 28,25 MAG
12,89
GIU 0 27,43 GIU
12,68
LUG 0 23,21 LUG
10,53
AGO
AGO
SETT
SETT
OTT
OTT
NOV
NOV
DIC
DIC
* PM10=D.lgs 155/2010, il valore giornaliero di 50 µg/m3 non deve essere superato più di 35 volte su anno civile.
* PM2,5 = Il limite annuale proposto in ambito europeo è compreso tre 12 e 20 µg/m3 , con un limite giornaliero fissato a 35 µg/m3 da non superare più di 35 volte in un anno.
Numero di volte in un mese che i valori medi giornalieri di PM 10 sono superiori a 50 µg/m3
Nessun superamento del limite di 50 µg/m3
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
MEDIE DEI MESI INVERNALI ( da Ottobre e Marzo) DEI VALORI DI PM10 E PM2,5
Inverno 2011-12 PM10 PM2,5
Inverno 2012-13 PM10 PM2,5
Inverno 2013-14 PM10 PM2,5
media annua 56,85 23,40
media annua 29,57 14,03
media annua 56,18 29,72
misure valide 96 126
misure valide 89 97
misure valide 164 166
% misure valide 26,23 34,43
% misure valide 24,32 26,50
% misure valide 44,81 45,36
valori superiori a 50 (PM10) 44 19
valori superiori a 50 (PM10) 15 7
valori superiori a 50 (PM10) 69 45
valori superiori a 35 (PM2,5)
valori superiori a 35 (PM2,5)
valori superiori a 35 (PM2,5)
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
Valore limite
giornaliero
PM10
CONCLUSIONI
L’analisi dei dati rilevati dalla centralina urbana AV42 Ospedale Moscati (Via C. Colombo) hanno mostrato che:
nell’anno 2011 il valore del PM10 è stato superato per un numero di 46 volte il limite giornaliero di 50 μg/m³ (il valore limite giornaliero di 50 μg/m³ non deve essere
superato più di 35 volte in un anno), mentre il valore medio annuo del PM10 è di 37,63 μg/m³ quindi prossimo al limite di 40 μg/m³ (valore limite annuale), il numero di
misure valide è del 59 %;
nell’anno 2012 il valore del PM10 è stato superato per un numero di 27 volte il limite giornaliero di 50 μg/m³ (il valore limite giornalieri di 50 μg/m³ non deve essere
superato più di 35 volte in un anno), mentre il valore medio annuo del PM10 è di 35,52 μg/m³ quindi prossimo al limite di 40 μg/m³, il numero di misure valide è del 54 %;
nell’anno 2013 il valore del PM10 è stato superato per un numero di 52 volte il limite giornaliero di 50 μg/m³ (il valore limite giornalieri di 50 μg/m³ non deve essere superato
più di 35 volte in un anno), mentre il valore medio annuo del PM10 è di 36,93 μg/m³ quindi prossimo al limite di 40 μg/m³, il numero di misure valide è del 77,60 %;
nell’anno 2014 ha già raggiunto il limite di 35 nel mese di aprile, ³, il numero di misure valide fino al mese di luglio è del 52 %;
Il valore di 50 μg/m³ ha superato il limite delle 35 volte in un anno negli anni 2011e 2013, ed è al limite nell’anno 2014 (già nel mese di aprile). I picchi di superamento del valore di
50 μg/m³ si verificano in modo costante nei mesi invernali (in particolare tra Ottobre e marzo), tale valore risulta essere in alcuni casi anche fino a 4 volte superiore.
Da notare che all’aumentare dei valori di PM10 aumentano anche i valori del PM2,5, in quanto esse rappresentano una parte del PM10 .
COMMENTI
Una prima considerazione è che questa elaborazione non è mai stata fatta dall’ente preposto (ARPAC) infatti i nostri dati sono stati raccolti da file pubblicati sul sito ARPAC in un
formato poco leggibile e non facilmente interpretabile soprattutto da persone non esperte in materia. Pertanto sarebbe auspicabile che l’ARPAC pubblichi questi dati in maniera
facilmente leggibile e soprattutto in un formato grafico così come elaborato da noi, in modo da permettere al lettore di capire immediatamente qual è il grado e lo stato di
inquinamento del sito monitorato. Una seconda considerazione è che fino ad oggi nessuno mai ha verificato i valori di superamento della soglia con le reali cause che l’hanno
provocato (esempio se nel periodo invernale dai dati registrati ed elaborati si hanno valori di picco molto superiori al limite, sarebbe necessario capire se la causa è dovuta al traffico
sommato alle emissioni degli impianti di riscaldamento o ad una particolare condizione ambientale o ancora ad altre cause non identificate).
Comunque, secondo noi, è necessario che dopo l’elaborazione dei dati ci sia qualcuno che intervenga per far si che questi valori di superamento non si verifichino anche gli anni
successivi, quindi individuare le cause ed intervenire sulle stesse in modo da eliminarle o quantomeno ridurle e non vanificare il monitoraggio (oltre al fatto che c’è un costo di
investimento economico e le spese di manutenzione).Ulteriore considerazione è che dall’analisi delle registrazioni si evidenzia che le centraline di monitoraggio in un anno registrano
valori validi intorno al 50-60 % molto inferiori al valore percentuale minimo della normativa (almeno il 90%). Pertanto questo significa che le nostre valutazioni relativamente ai
valori di soglia superati potrebbero essere sottostimate poiché ci manca il 50-40 % dei dati delle registrazioni giornaliere. E quindi necessario che l’ARPAC sia più attento alla
manutenzione e al buon funzionamento delle centraline di acquisizione.