la raldo 2009

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Annuario del Rione San Secondo

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Il Saluto del RettoreDopo tre anni da Rettore si rischia di essere banali e a me non piace molto.Perciò non parlerò né del Rione né del mio ruolo di Rettore né dell’attività delComitatoUserò questa spazio per esprimere un concetto in cui credo ecioè quello che per me significa il PALIO.Il Palio è un’esperienza unica che occupa la mia vita sin dabambino e farà sempre parte dei miei giorni. Un aspet-to al quale ho sempre dedicato una parte della miagiornata.Io vorrei che fosse così per tutti gli astigiani, che ilPalio diventasse un simbolo della vita di ogni mioconcittadino e che quelli che fanno il Palio non fos-sero una minoranza o comunque “persone che sipossono identificare” ma fossero la generalità degliabitanti della città, perciò una moltitudine indistin-ta, un qualcosa di collettivo e globale.Purtroppo oggi ad Asti non è ancora così e mentre i“paliofili” fanno i salti mortali per riuscire ogni anno arealizzare il Palio e a far sopravvivere i Comitati, il restodella città, quindi la stragrande maggioranza dei cittadi-ni, il Palio non lo vive ma lo subisce, a volte con piacere avolte con fastidio.Questa è la grande scommessa per noi “paliofili”: passare da esseresoggetti ben identificati ad esser parte di una globalità, rendere il Palio un qual-cosa di partecipato e non subito dalla città. Oggi se qualcuno mi incontra mi chie-de del Palio perché sa che sono un Rettore o perché a volte i giornali parlano dime e del mio Rione; mi vede come un soggetto particolare che si occupa di que-sta realtà come altri si possono occupare di uno sport o di un hobby o di un’altraforma di associazionismo. Perciò il Palio mi identifica , mi distingue, mi rende unpersonaggio e così è lo stesso per altri Rettori o altri membri attivi dei Comitati.Questo però, anziché rendermi felice perché così vengo notato per qualcosa, mi fariflettere e un po’ mi rende triste.Se il Palio avesse sfruttato appieno le sue potenzialità e lo spirito che ne derivaavesse pervaso tutti i cittadini, ognuno degli abitanti della città sarebbe una partedel Palio, dato che tutti vivono in un Rione del Palio, pertanto io non sarei un sog-getto distinto dagli altri ma solamente “uno degli altri” con un ruolo, in questomomento della mia vita, più attivo d’altri nel Palio ma sempre e comunquefacente parte di una collettività.Per riuscire in questa impresa, che darebbe la spinta fondamentale e

.... continua

“La Raldo” - Settembre 2009

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... ... ... ... ...definitiva alla Festa, tutti noi “paliofili” dobbiamo guardare nella nostra coscienzae capire che la situazione attuale è un po’ colpa nostra. E’ vero che senza di noi chefacciamo Palio, la città perderebbe qualcosa e questa sua tradizione secolaremorirebbe ma è anche vero che spesso ci piangiamo addosso,chiediamo interventi dei concittadini e delle istituzioni main cambio non diamo molto. Certo spendiamo il nostroimpegno e facciamo riuscire la manifestazione maspesso non siamo pronti a quegli atti di coraggio chetrasformerebbero questa “manifestazione” nella“FESTA” di tutti gli Astigiani.Non chiudiamoci dunque in noi stessi e nella pre-sunzione di essere i soli folgorati dal verbo e dallacultura “paliesca” ma impegniamoci a diffondere lospirito del Palio e a metterci a disposizione dellacollettività ancora di più, non chiedendo credito allacittà a fondo perduto ma offrendo a tutta la colletti-vità la nostra disponibilità, il nostro impegno socialeed il nostro tempo, non arroccandoci su quello chesiamo ma aprendoci a tutti coloro che potrebbero esse-re un domani i nostri borghigiani veri e non solo, che atutt’oggi sono gli inconsapevoli abitanti dei nostri Rioni eBorghi.Questa strada però potrebbe rendere le persone che oggi sono i pro-tagonisti del Palio, meno individuabili nel prossimo domani e meno protagonisti.Ma il Palio così sarebbe non solo più un passatempo o un modo per soddisfare lanostra voglia di apparire ma qualcosa che impregnerebbe davvero la vita dellaCittà e dunque qualcosa di più appagante.Il Palio è Unico e ci rende Unici...quante città d’Italia hanno un Palio ma bello edantico come il nostro? A volte non ci rendiamo conto che questo aspetto ci con-traddistingue dalla moltitudine di altre realtà urbane dove le tradizioni sono statedimenticate.Prendiamone coscienza e lavoriamo davvero, anche nel nostro modo di dialogarecon la città e le istituzioni, affinché il Palio di Asti sia davvero di Tutti.... Perché senon lo è ancora non è mica solamente colpa, come si sente spesso dire, del carat-tere degli Astigiani ma anche del fatto che non abbiamo ancora trovato la giustavia da percorrere e dobbiamo impegnarci tutti noi “paliofili” a trovarla.Avremo vinto la scommessa quando tutte le volte che le nostre bandieresventoleranno e i nostri tamburi suoneranno, tutti gli abitanti del Rionesi affacceranno alle finestre o scenderanno in Piazza con il Fazzoletto alcollo.

“La Raldo” - Settembre 2009

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Tittia... semplicemente il nostro Fantino!Giovanni Atzeni detto “Tittia” è uno dei fantini più “longevi”, in

senso di permanenza consecutiva nel nostro Rione, della sto-

ria di San Secondo.

Quattro anni consecutivi, come solo fece dallo sposta-

mento del Palio in Piazza Alfieri, Renato Gigliotti detto

“Davide”, nostro fantino dal 1988 al 1991.

Perché 4 anni con Tittia?

Sicuramente l’indimenticabile vittoria del 2007, sep-

pur con il cavallo scosso, ha contribuito molto alle

sue riconferme, ma c’è di più.

Tittia simboleggia una continuità con una dirigen-

za che da alcuni anni guida il Rione e che ha trova-

to in lui un fantino con cui creare un particolare affia-

tamento.

La ricetta fondamentale è il fatto che Giovanni non è uno

di quei fantini che li ingaggi a Novembre e ti dicono “.. scu-

sate ma ho altri palii da fare prima del vostro, c’è tempo, ci risen-

tiamo dopo il 16 Agosto!”. Giovanni pianifica sin dall’inizio il nostro

Palio con i suoi dirigenti, si confronta tutto l’anno con loro, soprattutto perché è abi-

tuato e ci tiene a montare cavalli che vuol quindi avere a disposizione per il maggior

tempo possibile e dunque, sin dall’inizio, condivide con i suoi dirigenti la scelta e la

gestione del cavallo.

Questo fatto permette alla dirigenza che lo sceglie di avere un contatto continuo

con lui, di seguire l’evoluzione della scelta e preparazione del cavallo in tutte le

tappe di avvicinamento al Palio, che la stagione delle corse a pelo prevede.

Questo modo di fare le cose, che comprende anche la scelta sulla cosiddetta “Stalla”

(staff di persone, dal veterinario agli artieri) che collaborerà con lui e dunque con

Noi per il Palio, modo quindi condiviso e discusso punto per punto, permette alla

dirigenza di partecipare attivamente alla gestione della corsa e di avere interlocuto-

ri che si conoscono e con in quali creare un legame di squadra.

Questo è quello che Tittia ha sempre fatto con Noi: non sappiamo né

vogliamo sapere se si comporta così anche con altri o se cambierà il suo

.... continua

“La Raldo” - Settembre 2009

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... ... ... ... ...modo di fare il Palio.

Però sappiamo che questo sistema ci piace e ci rende uniti, sia con lui sia tra di noi:

inoltre, vista l’ampio confronto tra le parti, le scelte sono sempre condi-

vise e perciò se le cose vanno bene è merito di tutti ma se vanno

male la responsabilità è di tutti, dal fantino ai dirigenti

In cambio lui ci chiede appoggio morale, serenità e sicu-

rezza, che noi cerchiamo di dargli ed infondergli, in

modo che ognuno, nel rispetto dei propri ruoli, faccia

la sua parte per il meglio.

Noi con Giovanni abbiamo sempre parlato chiara-

mente e seriamente: non abbiamo cercato di moti-

varlo con frasi ad effetto tipo “ siamo un grande

Rione...” - “c’è un Popolo che ti aspetta...” - “ci devi

qualcosa!”.

Abbiamo solo cercato di mettere in chiaro subito cosa

volevamo da lui e abbiamo subito voluto sapere da lui

cosa voleva da noi in modo che tutto fosse lineare e

schietto sin dall’inizio.

Gli abbiamo chiesto di vincere, senza retorica e senza illuder-

ci che lui faccia per noi qualcosa in più di quello che ha fatto o farà

per altri, sia ad Asti sia in altri Palii. Solo pochi giorni fa gli abbiamo detto:“...vinci per

te stesso...che a noi va bene così...perché così vinciamo anche noi!”.

E’ inevitabile però che dopo 4 anni molti in Comitato si siano un po’ affezionati a

Giovanni, anche perché dopo una così lunga militanza, sicuramente è diventato un

pezzo importante della nostra storia, un fantino che ha lasciato comunque un

segno in questo Rione, sia nella vittoria che nella sconfitta.

I dirigenti ed il fantino vorrebbero coronare questi 4 anni con un’altra vittoria, que-

sta volta col nerbo alzato e il fantino in groppa... Comunque anche se si vincesse di

nuovo scossi lo si andrebbe a ritirar lo stesso il Palio.

“...del sol cavallo è la vittoria!”

Forza Giò...“La Raldo” - Settembre 2009

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Il ComitatoCOMITATO PALIO RIONE SAN SECONDO - VIA ALIBERTI 5- 14100 ASTI

DIRETTIVO

RETTORE: AVV. MARCO ZAPPA;

VICE RETTORI: GEOM. ANDREA MARCHISIO E GIANCARLO BORGOGNONE;

TESORIERE: RODOLFO VIANCINO;

SEGRETARIO: ARCH. EMANUELA QUARTUCCIO;

CONSIGLIERI ELETTI: MIRKO OLIVERO E GABRIELE CERRATO.

ESECUTIVO

COMMISSIONE CORSA:MARCO ZAPPA, ANDREA MARCHISIO, RAFFAELLO GARBARINO E GABRIELE CERRATO.

COMMISSIONE CORTEO STORICO: RESPONSABILE EMANUELA QUARTUCCIO.

COMMISSIONE MANIFESTAZIONI: RESPONSABILI MIRKO OLIVERO E FABRIZIO RISSONE.

COMMISSIONE BANCARELLA: RESPONSABILE NADIA QUARTUCCIO.

COMMISSIONE SEDE: RESPONSABILE LUCIA RUSSO.

LOTTERIA: RESPONSABILE SIMONA STEVANO.

“LA RALDO”: RESPONSABILE FABRIZIO RISSONE.

COMMISSIONE IMBANDIERAMENTO:RESPONSABILE LUCA MORANDO.

COMMISSIONE STAMPA E IMMAGINE:RESPONSABILI DANTE MARCUCCI E ROBERTO VACCANEO.

COMMISSIONE SBANDIERATORI: RESPONSABILE FABIO FRAINA.

COMISSIONE GIOVANI:RESPONSABILI KATIUSCIA DE LUCA, DANIELE MATEROZZI E ROBERTO VACCANEO.

PROBIVIRI - REVISORI DEI CONTI: LUCIA RUSSO, CRISTINA BELLO E MASSIMO COMISSO.

SOCI EFFETTIVI:ASSANDRI GIANLUCA, BELLO CRISTINA, BELLO MASSIMO, BERTOLINO ENZO, BERTOLINOMAURIZIO, BONGIORNO LUCA, BORGOGNONE GIANCARLO, CALDERA STEFANIA,CASTAGNETO IACOPO, CERRATO GABRIELE, CHIARANDA SILVIA, CIMA ISA, CITTADELLAFRANCESCO, COMISSO MASSIMO, COMITO CRISTINA, DE LUCA KATIUSCIA, FRAINA FABIO,GAMBINO DAVIDE, GARBARINO RAFFAELLO, GHIA ROSSELLA, GIACCONE ANDREA, LAPAGLIA PATRIZIA, LODDO FIERO, LUTRI MASSIMO, MARCHISIO ANDREA, MARCUCCIDANTE, MARGIOTTA SABINO, MATEROZZI DANIELE, MENNITI MARIA ROSA, MORANDOLUCA, MORANDO MASSIMO, OLIVERO MIRKO, QUARTUCCIO EMANUELA, QUARTUCCIONADIA, RISSONE FABRIZIO, ROSSO PAOLO, RUSSO LUCIA, SCAPPARINO SARA, SOAVEMARIA TERESA, STEVANO SIMONA, TORCHIA DIEGO, VACCANEO ROBERTO, VAIROALBERTO, VERCELLI LORENZA, VESCOVI NADIA, VIANCINO RODOLFO, ZAPPAMARCO.

SOCI SOSTENITORI:IARRERA ANGELA, PEROSINO DANIELA, MATTIAZZI RICCARDO.

“La Raldo” - Settembre 2009

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Il Corteo Storico

“La Raldo” - Settembre 2009

TEMA DELLA SFILATA 2009Il rito dell’Innestatura del FeudatarioTra il XII e XIII secolo il territorio Astigiano era cosparso di feudi. Il feudo consisteva princi-palmente nella cessione di terre da parte del Re ai Vassalli che, a loro volta, giuravanofedeltà al Re. I Vassalli distribuivano le terre ai Valvassori, i Valvassori ai Valvassini, iValvassini ai Militi, cosicché, poco a poco, moltissimi borghi ebbero il loro signorotto feu-dale con stendardo e signoria particolare. Erano staterelli in mignatura. Il feudatario veni-va immesso al governo del feudo con un rito caratteristico quasi sempre culminante nellasimbolica consegna di qualche pietra, di qualche zolla o qualche ramo. Ciò veniva chiama-ta investitura. Il rito si mantenne in vigore anche sei secoli posteriori.Nel 1198, il Vescovo Bonifacio consegnò al podestà Fontana il castello e villaggio di Rupe,(Rocca d’Arazzo), dandogli un sasso e una zolla.Nel 1217 Enrico Semplice diede a Bernardo dei Solari il possesso di Montestono (pressoMoasca) per mezzo di una pietra tolta allo zoccolo della torre.Nel 1121 Giacomo, per grazia di Dio Vescovo, investì il Comune di Asti di tutti i diritti chela Chiesa aveva in Azzano, con un pezzo di legno tolto da una siepe.Nello stesso anno, per mezzo di una tegola, cedette Masio al podestà Guido di Landriano.Ancora, nel settembre 1274, i patti di fedeltà tra il comune d’Asti, da una parte, e i signoridi Canelli e di Calamandrana dall’altra, riguardo a Loazzolo, vennero suggellati “con unpezzo di legno e con un bacio di bocca in bocca, di qua e di là, quanto più solennementesi poteva”.Avvenuta l’investitura, il signorotto si costruiva un castello su posizione dominante, si cir-condava di armati e incominciava a governare con piena giurisdizione, esigendo balzelli eassorbendo, a poco a poco e a proprio vantaggio, la piccola proprietà circostante.

Fonti Bibliografiche: Testo “Asti Medioevale” di Alfredo Bianco

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Don MignattaNelle prime ore della mattina di martedì 14 Luglio, all'ospedale "Cardinal Massaia"di Asti, è scomparso all'età di 84 anni don Pietro Mignatta, storico nostro parrocodi San Secondo. Dopo aver retto per oltre trent'anni la parrocchia del SantoPatrono, don Mignatta dal 1994 era diventato cap-pellano della Casa di Riposo "Città di Asti" e,in seguito, del Corpo di Polizia Municipaledi Asti. Don Mignatta, originario diCellarengo (AT) è stato un sacerdotedi grande carisma. Ha lasciato unsegno indelebile in San Secondo.Tra l'altro fu il promotore dellaserie di restauri che ha interes-sato la collegiata a partire dal1964. Nel 1988, per suo volere,venne riaperta la nicchiasopra il rosone centrale. Al suointerno venne poi collocatauna statua di San Secondo inpietra sintetica eseguita dalloscultore Raffaele Mondazzi.Per il Comitato Palio SanSecondo don Mignatta fu come unpadre, sempre presente alle riunionie attività, pronto a mettere pace ebuone parole durante le discussioni ecolorite diatribe. Grazie a lui si organizzò perparecchi anni, con la preziosa collaborazione del"Falcon Vecchio", il pranzo dei poveri del Rione. Grazie allasua propaganda in chiesa si riusciva a riunire gente e giovani nelle sale sotto laCollegiata, quelle della vecchia Sede e Oratorio del Santo.Voleva sempre vincere e di lui si ricorda una famosa battuta detta durante lamessa della mattina del Palio del 1982: "San Secondo o ci fai vincere o ci rivolge-remo a San Gennaro". E quell'anno si vinse!Da non dimenticare pure ciò che accadde durante una Stima del Palio, che subitodopo la ripresa causa la Guerra si svolgeva nelle sale Comunali, dove DonMignatta ogni anno portava un "Palio" , sempre lo stesso, da timbrare con sigillo aceralacca. Quella volta, sottovoce, pregò gli estimatori di far finta perchéoramai, quel tessuto, era completamente saturo di cera.

Addio Don Pietro...

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Gli Alfieri del Santo

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APPRATO FedericoBONAMICO AlbertoBONGIORNO LucaBRUSCO LuigiCERRATO GabrieleFRAINA Fabio

GHIGNONE RobertoIANNACCI FedericoLUTRI LucaMASCIANGELO C. AlbertoMATTIAZZI LucaROERO Alessandro

ROMOLI DavideROSSO Lorenzo

SBANDIERATORIROMOLI Roberto SPONZA SimoneVESSILLIFEROFRAINA FabioRESPONSABILE GRUPPO MUSICI E SBANDIERATORI

MATEROZZI DanieleMAGISTA' FedericaTORCHIA DiegoVACCANEO RobertoBENETTI MartinaBERARDI FabioBLUMETTI Francesco

CAMMARATA DavideCOMITO CristinaDE LUCA AlessandroDE LUCA ElisaDE LUCA KatiusciaNEBBIOLO AmbraOLIVETTI Chiara

ORCO RobertoPECCHENEDA MarilenaROMOLI MatteoSENIGALIESI CristianGROFHEVA Karina

MUSICI Responsabile: ORCO Roberto

Chiunque volesse conoscerci e/o far parte del nostro gruppo può rivolgersi per info alla nostrasede di Via Aliberti n°5 tutti i martedì dalle 21.00 in poi oppure, telefonare ai seguenti numeri:338-2613864 • Fabio 347-4961323 Roberto • 328-1574878 Gabriele

Paliotto 2008

Grazie Ragazzi

2° Posto al

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Nata Rampazzo...Maestro del Palio 2009Nata Rampazzo 54 anni.

Nato a Torino, dove ha studiato scenografia all’Accademia

Albertina di Belle Arti (dal 1975 al 1980), allievo di Ottavio

Coffano e Francesco Poli, ed é stato assistente di Francesco

Franco (tecniche grafiche, 1979 - 1980). Per tre anni ha segui-

to lezioni di filosofia e teoria della comunicazione alla

Sorbona di Parigi, dove risiede da trent’anni.

E’ direttore creativo di Rampazzo e Associes, Società che ha

creato nel 1983 e che é specializzata nella realizzazione edi-

toriale grafica e per il web.

Nel 1993 ha fondato le E’ditions Mille et Une Nuits, nel 1999

le E’ditions des Falaises e, 2005, assieme a Pascal Bruchner,

André Glucksmann e Michel Taubmann la rivista di cultura

politica Le meilleur des mondes. Collabora regolarmente con

la rivista Media. Consulente editoriale delle E’ditions de La

Martiniére (1992 - 2000), ne ha curato i siti e la corporate

identity.

Ha disegnato e concepito diversi periodo tra cui L’Express, Challenges, La Vie, Le Point,

Le Nouvel Observateur, di cui ha realizzato anche il sito,il settimanale della svizzera

Francese L’Hebdo, i mensili Le magazin littéraire, Alternative économiques, Senso,

Cabiers du Cinema, Série Limitée, Vocable, Epok, l’edizione stampata e on line del

mensile Books...

Suoi anche i proogetti del quotidiano France - Soir, dei giornali del Groupe Centre

France (La Montagne, Le Berry Républicain, Le Populaire du Centre e Le Journal du

Centre, ), La Provence, La Voix du Nord, Direct Soir, La Croix e il rifacimento di

Liberation nel 2008.

E’ autore di due documentari per la televisione Francese Ernest Rescapé d’Auschwitz,

e Bella Ciao. Ha illustrato i volumi Reve de sucre (Hachettre) e Le tour du monde en 80

jours (E’ditions Nathan) e realizzato più di 300 illustrazioni per le copertine delle

Editions Mille et Une Nuits e altre centinaia per i più grandi editori francesi: Hachette,

Calmann - Lévy, Belin, Chene, Arte, Flammarion... Ha curato la corporate identity

di: Total, Cité des siences et de l’industrie, Moet - Chandon, Ernest e Young,

Ugci, Michelin e la linea editoriale dei Giochi Olimpici di Albertville nel

1992.

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Palio 2004Il Palio è la sintesi di quei valori umani e morali che solo la Storia ci può insegnare.Il Comitato Palio San Secondo intende quindi raccon-tare al lettore i retroscena di uno dei piùemozionanti e complessi Palii che que-sta Festa ricordi negli annali.Era il 2004. A 2 settimane dalPalio il fantino ufficiale delRione San Secondo, WalterPusceddu, si ruppe il nasopartecipando al Palio diPiancastagnaio. La sorteavversa ci rimise quindial pari dei rivaliTanarini, anche lorosenza Fantino Ufficialenonostante una scial-ba trattativa con DinoPes detto il "Pesse".Durante il fine settima-na delle Sagre cittadinela nostra CommissioneCavalli contattò quindi ilPesse, proponendoglicome purosangue l'ottima"Calendimaggio". Nell'attesadella risposta si venne a cono-scenza di un cambio strategia delBorgo 3T per il quale si dovette quindi"provvedere di conseguenza".Il Pesse accettò di buon grado. Calendimaggioavrebbe dato migliori garanzie di un Sopran, cavalcatura di Tanaro, ritenuto dalFantino non all'altezza dell'imminente corsa, causa l'età e la pessima annata appenatrascorsa.Il Rione San Secondo ingaggiò quindi il Pesse, giusto giusto entrando nella settima-na del Palio. Tanaro a pochissimi giorni dalla corsa era senza fantino e cavallo, chegoduria, ma riuscì a scovare in Sardegna Virginio Zedde, giovane fantino da tempofuori dai giri importanti. Per il rotto della cuffia arrivarono comunque ad Asti, intempo per le visite, con tale Fantino e 2 cavalli.Alle prove del Sabato, merito di una superbo giro, l'accoppiata del Santo mise pauraa tutti, soprattutto a un preoccupato e improvvisato Tanaro. Ci si aspettava quindi daloro una mera corsa d'attacco.E infatti: pronti-via. Arrivò la domenica e durante la batteria, Virginio Zedde, senzanessun rispetto per un nome importante come Dino Pes, iniziò a nerbarlo nella spe-ranza d'essergli d'anticipo.Si giunse alla curva del Cocchi, Noi esternamente a Loro, il Pesse si affiancò e ridie-de con gli interessi allo Zeddino ogni singola nerbata fino all'inizio della curvaSolaro, passando davanti la loro tribuna. Che soddisfazione!!!Nessuno si sarebbe aspettato un Dino Pesse così ad Asti. Quel Pesse, per-sonaggio unico a Siena, un Fantino che arrivò a correre per il nostro Rionecon il Cuore e con lo Spirito. Un Vero Signore, anche lui rimasto affascina-to dal "Palio del Santo".

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La Rivalità

Era un limpido venerdì sera del lontano 1996. Il Rione San Secondo, come da tra-dizione, si riuniva in via Gobetti, per l'annuale e suggestiva "Cena Propiziatrice alPalio".Come da copione, a contorno delle varie portate, si alzarono canti e incitazioni alFantino. Ogni aspetto della serata era carico di passione, unica nel suo genere adAsti.Tutto sembrava perfetto quando all'improvviso qualcosa cambiò. Non furononè vandali nè malintenzionati a turbare il diffuso clima di Festa ma un numerosogruppetto di giovani Tanarini, che arrivarono cantando sotto i portici della via,capitanati dall'attuale loro Rettore.La vicenda fece storcere il naso al popolo biancorosso, soprattutto per il fatto chesi stava palesemente mancando di rispetto alla cena in sé e alla sua corona d'invi-tati.A complicare maggiormente ci pensarono i loro canti, trasformatisi in sberleffi eprovocazioni al Rione San Secondo. Partì quindi, in direzione del gruppetto, ungiustificato vociare di disappunto e, insieme ad esso, una pagnottina di pane.Queste affettuose attenzioni vennero ricambiate con il ri-lancio verso i tavoli dellapagnottina che però, malauguratamente per loro, colpì un fiero Gallone del Santo.Fu la scintilla che causò l'inizio della grande e unica vera rivalità del Palio diAsti.Ancora oggi il popolo Tanarino fatica a dimenticare le ferite di quellasera e rimpiange di non aver conservato per se quella nutrientepagnottina.

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L’angolo di Novelli

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"Attitude Adjustment"

http://rudeawakecomix.wordpress.com/http://leieneclan.forumfree.net/

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Cena Propiziatrice

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Menù del Santo

Pomodoro ripienoalla moda di San SecondoInsalata di Formaggio

Vitello TonnatoSalamino con fonduta

Agnolotti della Nonnaalla Sansecondina

Sfacciottini di pollo con spinaci

Gelato allo Yogurtcon Crema di Fragole

Barbera a volontà

Sabato 19 Settembre 2009Via Aliberti - ore 21,00

Per prenotazioni rivolgersi:• Fabrizio - 333 1011880• Mirko c/o Edicola p.zza San Secondo• Giancarlo c/o Edicola-Tabacchino viale alla Vittoria, 35 - 0141 090123IN CASO DI MALTEMPO LA CENA SI TERRA’ AL COPERTO

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Lotteria del Santo

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Biglietti disponibili c/o:• Simona - Full Stop - C.so Alfieri• Mirko c/o Edicola p.zza San Secondo• Giancarlo c/o Edicola-Tabacchino viale alla Vittoria, 35 - 0141 090123

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Schema Batterie e Finale

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1A BATTERIA

1

2

3

4

5

6

7

2A BATTERIA

8

9

10

11

12

13

14

3A BATTERIA

15

16

17

18

19

20

21

FINALE