la repubblica di weimar - dalla democrazia alla dittatura

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LA REPUBBLICA DI WEIMAR, UNA DANZA SULL’ORLO DEL VULCANO : DALLA DEMOCRAZIA ALLA DITTATURA (1919-1933) Ubaldo Villani-Lubelli (Dipartimento di Scienze Giuridiche Storia delle Istituzioni politiche Università del Salento)

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Page 1: La Repubblica di Weimar  - Dalla democrazia alla dittatura

LA REPUBBLICA DI WEIMAR, UNA DANZA SULL’ORLO DEL VULCANO:

DALLA DEMOCRAZIA ALLA DITTATURA(1919-1933)

Ubaldo Villani-Lubelli (Dipartimento di Scienze Giuridiche

Storia delle Istituzioni politiche Università del Salento)

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La Germania della Repubblica di Weimar

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1) 1918-1923/24: Dalla rivoluzione di novembre (1918) alla democrazia;

2) 1924-1928: Gli anni della stabilità: i dorati anni Venti;

3) 1928/29-1933: La crisi della Repubblica e l’avvento del Nazismo.

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ROSA LUXENBURG KARL LIEBKNECHT

LEGA DI SPARTACO

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9 novembre 1918: Scheidemann annuncia la Repubblica

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Lustgarten di Berlino. Ricordo della rivoluzione di novembre / (Berliner Schloß)

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FREIKORPS

• Avversari delle sinistre erano gli ex-ufficiali capeggiati da Hindenburg; • Era un movimento conservatore che accusava le sinistre di aver causato la

sconfitta in guerra; • Per mantenere l’ordine e contrastare i socialisti fondarono i Freikorps.

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Elezioni per l’Assemblea costituente (19.1.1919)

DNVP 10,3 (44)Bayern 0,9 (4)DHP 0,2 (1)DVP 4,4 (19) Zentrum 19,7 (91)DDP 18,5 (75)SPD 37,9 (165)USPD 7,6 (22)Altri 0,5 (2)

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TRATTATO DI VERSAILLES (28 giugno 1919)

1. Restituzione dell’Alsazia e della Lorenza alla Francia; 2. La perdita dello Schleswig-Holstein del nord; 3. Il passaggio alla ricostituita Polonia di alcune regioni orientali abitate solo in parte da

tedeschi: alta Slesia, la Posnania più una striscia della Pomerania (corridoio polacco) - complessivamente la Germania perse circa un ottavo del suo territorio (quasi il 13 per cento) e un decino (sei milioni) della sua popolazione di prima della Guerra e preziose risorse.

4. La perdita delle sue colonie, spartite tra Francia, Gran Bretagna e Giappone. 5. La Germania fu costretta (a) ad abolire il servizio di leva, (b) a rinunciare alla marina

da guerra, (c) a ridurre la consistenza del proprio esercito entro il limite di 100.000 uomini dotati del solo armamento leggero e (d) lasciare smilitarizzata l’intera valle del Reno che sarebbe stata presidiata per 15 anni da truppe inglesi, francesi e belghe.

6. Clausola di colpevolezza. Indicata come Responsabile della guerra, la Germania dovette impegnarsi a rifondere ai vincitori a titolo di riparazione, i danni subiti in conseguenza del conflitto.

1921. Clausole economiche e militari. La Germania, in quanto indicata come Responsabile della guerra, dovette impegnarsi a rifondere ai vincitori a titolo di riparazione, i danni subiti in conseguenza del conflitto. Una commissione stabilì l’ammontare delle riparazione nella cifra, spaventosa per quei tempi, di 132 miliardi di marchi-oro, da pagare in 42 rate annuali. In altri termini i tedeschi avrebbero dovuto privarsi, per quasi mezzo secolo, di un quarto del loro prodotto nazionale per assolvere un impegno a cui la popolazione non riconosceva alcuna legittimità.

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La Germania della Repubblica di Weimar

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Trattato di Versailles e la Germania

Voi potete spogliare la Germania delle sue colonie, ridurre il suo armamento ad una semplice forza di polizia e la sua flotta a quella di una potenza di quinto ordine; ciò nonostante da ultimo, se essa sente d’esser stata ingiustamente trattata nella pace del 1919, troverà i mezzi di ottenere una vendetta sui suoi vincitori. [...] Il mantenimento della pace dipenderà allora dal non esservi cause di esasperazione costantemente eccitanti lo spirito di patriottismo, di giustizia o di gioco aperto. […] l’ingiustizia, la prepotenza, mostrate nell’ora del trionfo, non saranno mai dimenticate o perdonate. (David Lloyd George primo ministro inglese al primo ministro Francese Clemenceau il 26 marzo 1919)

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La pugnalata alle spalle (Dolchstoßlegende)

26 agosto 1921: Assassinio di Matthias Erzberger 24 giugno 1924: Assassinio di Walther Rathenau

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La Costituzione di Weimar (WRV)- Suffragio universale paritario (negli Usa nel 1920, in Gran Bretagna nel 1928, in Spagna nel 1931, in Italia e in Francia nel 1946. Solo Finlandia, dal 1906, Islanda, dal 1915, e Austria, Polonia e Lussemburgo dal 1918 anticiparono la WRV) - Sistema proporzionale senza sbarramento ed elezione diretta del Presidente della Repubblica

- Seconda parte della Costituzione del Reich (I DIRITTI ED I DOVERI FONDAMENTALI DEI TEDESCHI): 1) Diritti delle persone (Art. 114 – La libertà della persona è inviolabile) 2) La vita collettiva (Art. 124 – Tutti i tedeschi hanno il diritto di formare unioni o associazioni per il

raggiungimento di scopi che non siano in contrasto con la legge penale. Tale diritto non può venire limitato con misure preventive. Il medesimo principio vale per le unioni o associazioni religiose. Ogni unione può liberamente acquistare la capacità giuridica, in conformità alle norme del diritto civile, senza che ciò possa essere rifiutato in considerazione dello scopo politico, sociale o religioso perseguito.;

3) Religione e associazioni religiose (Art. 137 – Non vi è una religione di Stato); 4) Educazione e istruzione (Art. 142 – L’arte, la scienza ed i loro rispettivi insegnamenti sono liberi. Lo Stato ne

protegge la libera esplicazione e contribuisce al loro sviluppo. Art. 145 – Vi è un obbligo generale d’istruzione.; Art. 148 – In tutte le scuole si deve tendere a sviluppare la formazione morale, il sentimento civico, la virtù privata ed il valore professionale, nello spirito del germanesimo e con lo scopo della riconciliazione fra i popoli […] Ogni scolaro, all’atto del compimento dell’obbligo scolastico, riceve una copia della costituzione.).

5) La vita economica (Art. 151 – L’ordinamento della vita economica deve corrispondere alle norme fondamentali della giustizia e tendere a garantire a tutti un’esistenza degna dell’uomo.; Art. 153: La proprietà obbliga. Il suo uso, oltre che al privato, deve essere rivolto al bene comune. Art. 158 – Il lavoro intellettuale, il diritto degli autori, inventori ed artisti è posto sotto la protezione e la cura del Reich; Art. 165 – Gli operai ed impiegati debbono collaborare con gli imprenditori per la determinazione delle condizioni di impiego e di lavoro e per lo sviluppo economico complessivo delle energie produttive. Gli operai ed impiegati, per la tutela dei loro interessi sociali ed economici, dispongono di una rappresentanza legale nei consigli operai di azienda e nei consigli operai di distretto)

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Il Putsch di Hitler del 9 novembre 1923 (Bürgerbräukeller)

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22 dicembre 1929: referendum sul Young-Plan;

14 settembre 1930: Il Partito Nazista diventa seconda forza parlamentare;

11 ottobre 1931: Fronte di Harzurbg (foto);

13 marzo 1932: Elezioni per il Presidente del Reich: Hindenburg 46.6%, Hitler 30.1%, Thälmann 13.2%.  10 Aprile 1932: Secondo turno: Hindenburg 53%, Hitler 36.8%, Thälmann 10.2%.

Le tappe fondamentali dell’ascesa di Hitler

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LE TAPPE PRINCIPALI DELL’ASCESA DI HITLER

20 maggio 1928: elezioni politiche, costituzione dell’ultimo governo parlamentare della Repubblica, durò fino al 27 marzo 1930 (Hermann

Müller, socialdemocratico)

25 ottobre 1929: Venerdì nero della Borsa di New York 14 settembre 1930: elezioni e grande successo dei nazionalsocialisti (130

seggi) dal 30 marzo 1930al 30 maggio 1932: Due governi di Brüning

31 luglio 1932: elezioni politiche, i nazionalsocialista quasi raddoppiano i voti (il parlamento verrà sciolto nuovamente pochi giorni dopo)

6 novembre 1932: nuove elezioni, mandati per costituire un governo a Kurt von Schleicher e von Papen. Accordo dei conservatori con Hitler.

30 gennaio 1933: Hitler diventa Cancelliere. 27 febbraio 1933: Incendio del Reichstag.

5 marzo 1933: nuove elezioni anticipate (ultime multipartitiche). 23 marzo 1933: Legge dei pieni poteri con cui si assegnava al governo il

diritto di promulgare leggi senza l’intervento del Parlamento (La legge fu approvata da tutti i partiti esclusa la lodevole eccezione della SPD)

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Elezioni del 5.3.1933

DNVP 8 (52)NSDAP 43,9 (288)DHP 0,1Landbund 0,2 (1)Deut. Bauernpartei 0,3 (2)CSP1,0 (4)DVP1,1 (2)Zentrum 11,2 (74)BVP 2,7 (18)DDP 0,9 (5) SPD 18,3 (120)KPD 12,3 (81)

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“Puoi prenderci la libertà e la vita, ma non l’onore… Nessuna legge per i pieni poteri le dà il potere di distruggere idee che sono eterne e indistruttibili” (Otto Wells, 23 marzo 1933)

La legge per i pieni poteri e la SPD (23 marzo 1933)

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“I dittatori possono straziarci o ucciderci, ma non riuscirà loro di demoralizzare lo spirito del nostro movimento, a indurlo a rinunciare a voler vivere […] La nostra causa vincerà, nonostante tutto, poiché oggi, tanto nell’economia quanto nella politica solo le comunità e le organizzazioni di uomini liberi, che collaborano nella letizia, sviluppano le loro massime possibilità di prestazione e impegno [vinceranno]. Al di fuori di esse, ogni comunità, ogni organizzazione, che sia costruita sulla coercizione e si mantenga per mezzo della violenza sanguinaria nei confronti dei suoi componenti, finisce per rimanere indietro e andare verso la decadenza […] Noi restiamo in tutte le condizioni fautori della democrazia e dell’umanità (Karl Kautsky, Die blutige Revolution, in “Der Kampf”, XXVI, Wien 1933, p. 361).

La legge per i pieni poteri e la SPD

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Dachau marzo 1933

Page 23: La Repubblica di Weimar  - Dalla democrazia alla dittatura

1 aprile 1933: Boicottaggio nazionale dei negozi ebrei Tedeschi! Resistete! Non comprate dagli ebrei!

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1) Salvo disciplina legislativa diversa, è tedesco, ai sensi della presente Legge fondamentale, colui che possiede la cittadinanza tedesca o colui che è stato accolto, come rifugiato o espulso di nazionalità tedesca o come suo coniuge o discendente, nel territorio del Reich tedesco secondo lo status del 31 dicembre 1937. 2) Alle persone già cittadine tedesche che furono private della cittadinanza tra il 30 gennaio 1933 e 1’8 maggio 1945, per motivi politici, razziali o religiosi, e ai loro discendenti, dev'essere, a richiesta nuovamente concessa la cittadinanza. Essi sono considerati come non privati della cittadinanza se, dopo 1'8 maggio 1945, hanno preso la residenza in Germania e se non hanno manifestato una volontà diversa.

ARTICOLO 116 della Costituzione della Repubblica Federale Tedesca [Definizione di ‘Tedesco’, reintegrazione nella nazionalità tedesca]

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L’importanza della memoria e del ricordo

“La globalizzazione, un termine che comprende qualsiasi cosa, da internet alla scala

senza precedenti degli scambi economici transnazionali, ha scombussolato la vita della

gente in modo che i nostri genitori o nonni stenterebbero a immaginare. Molto di quello

che per decenni, secoli persino, è sembrato familiare e permanente adesso si sta

rapidamente dirigendo verso l’oblio. […] Con il passare degli anni, ognuno di noi ha

sempre meno in comune con i mondi, in rapida moltiplicazione, dei nostri

contemporanei, per non parlare del mondo dei nostri antenati”.

Tony Judt, L’età dell’oblio: sulle rimozioni del 900, p. 7

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

[email protected] twitter@uvillanilubelli