la rivista del lavoro - spitella tamilia associati...depenalizzato il reato di omesso versamento...
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La Rivista del Lavoro Settimanale giuridico, fiscale, previdenziale
N.05 2 0 1 8
6 febbraio
Edizione di Roma
ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO Consiglio Provinciale di Roma
La Rivista del Lavoro Sommario
La rivista si compone di 33 pagine
APPUNTI DI LAVORO E NOTE DI STAMPA
Le novità della settimana
La redazione
Pag. 3
Il Lavoro in Gazzetta Lia Pesarin
Pag. 9
La settimana sui quotidiani Lia Pesarin
Pag. 12
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Artigianato. Accordo su apprendistato di 1° e 2° livello
Stefania Altieri
Pag. 22
Omissioni contributive. Determinazione degli illeciti amministrativi
Stefania Altieri
Pag. 25
UFFICIO PAGHE - AGGIORNAMENTO
Contributi obbligatori. Minimi e massimali 2018 Romina De Bellis
Pag. 28
Gestione separata Inps. Contribuzione 2018 Romina De Bellis
Pag. 31
N.05 2 0 1 8 6 febbraio
Pag.3
La Rivista del Lavoro 05/2018
Ministeri
Esame di Stato per l’abilitazione del consulente del lavoro 2018
Ministero del Lavoro
Decreto Direttoriale n. 4 del 17 gennaio 2018
E’ stata indetta la sessione d’esame 2018 per l’abilitazione all’esercizio della professione di
Consulente del Lavoro. La prova scritta in diritto del lavoro e legislazione sociale si terrà il 5
settembre 2018; il giorno successivo si terrà la prova teorico-pratica in diritto tributario. Le domande
di ammissione dovranno essere presentate entro il termine perentorio del 16 luglio 2018.
Prospetto informativo disabili: l’invio slitta al 28 febbraio
Ministero del Lavoro
Comunicato web
Il Ministero rende noto che, a causa di interventi di manutenzione straordinaria la scadenza fissata
al 31 gennaio per l’invio del prospetto informativo disabili è stata differita al 28 febbraio 2018.
E’ prevista inoltre la sospensione di alcuni servizi.
Per vedere il dettaglio dei servizi sospesi vai all’Informativa.
Cig e requisito dell'anzianità lavorativa
Ministero del Lavoro
Nota n. 525 del 18 gennaio 2018
Sono stati forniti chiarimenti a proposito del requisito dell’anzianità di effettivo lavoro presso l’unità
produttiva, ai fini dell’accesso al trattamento di integrazione salariale. In particolare è stato chiarito
che, con riferimento ai cantieri che costituiscono "unità produttiva" la verifica dell'anzianità va
effettuata necessariamente con riferimento al singolo cantiere, e non in relazione alla sede principale .
Il possesso del requisito di anzianità lavorativa
Per accedere al trattamento di integrazione salariale, il lavoratore deve necessariamente possedere
il requisito dei 90 giorni di anzianità lavorativa:
alla data di presentazione della domanda di trattamento,
nell’unità produttiva per la quale viene chiesto il trattamento
e deve trattarsi di un’anzianità di effettivo lavoro e non di una mera anzianità di servizio.
Ricordiamo che, con la Nota n. 9631 del 14 giugno 2017, il Ministero del Lavoro aveva fornito
Appunti di lavoro
La Redazione
Le Novità della Settimana
da lunedì 29 gennaio a domenica 4 febbraio
Pag.4
La Rivista del Lavoro 05/2018
precisazioni sulle caratteristiche che deve avere un cantiere edile per essere qualificato come unità
produttiva ai fini della concessione del trattamento di integrazione salariale.
Imprese alimentari artigiane e lavoro intermittente
Ministero del Lavoro
Interpello n. 1 – Nota n. 1727 del 30 gennaio 2018
Sono stati forniti chiarimenti sulla possibilità di ricorrere al lavoro intermittente in assenza dei
requisiti oggettivi e soggettivi, da parte delle attività di ristorazione senza somministrazione non
operanti nel settore dei pubblici esercizi, bensì in quello delle imprese alimentari artigiane, quali
pizzerie al taglio, rosticcerie, eccetera. Secondo il Ministero, le imprese alimentari artigiane possono
stipulare contratti di lavoro intermittente ai sensi del punto 5 della tabella allegata al Regio Decreto
n. 2657/1923 solo se operano nel settore dei “pubblici esercizi in genere”.
Agenzia delle Entrate Attenzione alle false mail inviate in nome dell’Agenzia
Agenzia delle Entrate
Comunicato del 2 febbraio 2018
Si rende noto che stanno girando false e mail a nome dell’Agenzia. Le mail hanno un oggetto generico
(“Acconti” o “F24 ACCONTI”) e invitano gli utenti ad aprire un collegamento che, una volta
selezionato, fa scaricare un virus informatico.
Inps
Gestione separata: aliquote contributive reddito per l'anno 2018
Inps
Circolare n. 18 del 31 gennaio 2018
Sono state pubblicate le aliquote, il valore minimale e il valore massimale del reddito per il calcolo
dei contributi dovuti da tutti i soggetti iscritti alla Gestione Separata di cui all'articolo 2, comma 26,
della Legge n. 335/1995.
L’argomento è approfondito in questa Rivista.
Omissioni contributive: modalità di calcolo
Inps
Messaggio n. 437 del 31 gennaio 2018
In seguito all’Informazione provvisoria n. 1, Nrg 27599/2017 del 18 gennaio 2018 delle Sezioni Unite
Penali della Corte Suprema di Cassazione, l’Inps torna ad occuparsi dell’omesso versamento delle
ritenute previdenziali, confermando le modalità di determinazione dell’importo di euro 10.000 euro
annui, da cui scatta la sanzione penale, già impartite con la Circolare n. 121/2016 ribadendo che:
nell’individuazione dell’importo annuo deve farsi riferimento alle mensilità di scadenza dei versamenti
contributivi (periodo 16 gennaio – 16 dicembre, relativo alle retribuzioni corrisposte ,
rispettivamente, nel periodo dicembre dell’anno precedente – novembre dell’anno in corso).
La depenalizzazione delle ipotesi di reato
Come noto la Legge 28 aprile 2014, n. 67 ha previsto la depenalizzazione delle ipotesi di reato in
materia di lavoro e previdenza obbligatoria. In particolare, la norma, che ha parzialmente
depenalizzato il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali, prevede che:
per importi superiori a euro 10.000 annui, è applicata la sanzione penale della reclusione fino a
tre anni, congiunta alla multa fino a euro 1.032;
per importi inferiori a euro 10.000 annui, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro
10.000 a euro 50.000.
L’Inps è già intervenuto sull’argomento precisando che l’arco temporale da considerare per il
controllo sul corretto adempimento degli obblighi contributivi, al fine della determinazione
dell’importo di euro 10.000 annui, è quello che intercorre tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre di
ciascun civile. Le Sezioni Unite Penali della Corte Suprema di Cassazione hanno ora specificato che,
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La Rivista del Lavoro 05/2018
nell’individuazione dell’importo annuo, deve farsi riferimento alle mensilità di scadenza dei
versamenti contributivi, confermando così le istruzioni già impartite dall’Istituto.
L’argomento è approfondito in questa Rivista.
Ammortizzatori sociali: gli importi massimi del 2018
Inps
Circolare n. 19 del 31 gennaio 2018
E’ stata pubblicata la misura, in vigore dal 1° gennaio 2018:
degli importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale,
dell’assegno ordinario e dell’assegno emergenziale per il Fondo del Credito,
dell’assegno emergenziale per il Fondo del Credito Cooperativo,
dell’indennità di disoccupazione NASpI,
dei trattamenti speciali di disoccupazione agricola,
dell’assegno mensile per le attività socialmente utili.
Trattamenti di integrazione salariale
Gli importi massimi mensili dei trattamenti di integrazione salariale, al netto della riduzione ex art.
26 Legge n. 41/1986, pari al 5,84%, sono pari a:
925,03 euro se la retribuzione è inferiore o uguale a 2.125,36 euro;
111,80 euro se la retribuzione è superiore a 2.125,36 euro.
Detti importi sono aumentati del 20% se concessi a favore delle imprese del settore edile e lapideo
per intemperie stagionali.
Indennità NASpI e DIS-COLL
La retribuzione di riferimento per il calcolo dell’indennità di disoccupazione NASpI, per il 2018, è di
€ 1.208,15. L’importo mensile dell’indennità non può essere superiore a euro 1.314,30. Detti valori
valgono anche con riferimento alla Dis-Coll.
Ds ordinaria agricola con requisiti normali
Per l’indennità di disoccupazione ordinaria agricola con requisiti normali, da liquidare nell’anno 2018
con riferimento ai periodi di attività svolti nel corso dell’anno 2017, si applicano gli importi massimi
stabiliti per tale ultimo anno, ossia: euro 1.167,91 (massimale più alto) ed euro 971,71 (massima le
più basso).
Omesso o tardivo versamento dei contributi: somme aggiuntive per il 2018
Inps
Circolare n. 23 del 2 febbraio 2018
Si rendono noto che, a decorrere dal 1° gennaio 2018, la misura del saggio degli interessi legali
previsti dal codice civile da utilizzare per il calcolo delle somme aggiuntive per omesso o ritardato
versamento dei contributi previdenziali e assistenziali è stata fissata allo 0,3 per cento in ragione
d’anno. Nel caso di riduzione delle sanzioni civili, detta misura si applica ai contributi con scadenza
di pagamento a partire dal 1° gennaio 2018. Anche la misura dell’interesse legale dello 0,3% si
applica alle prestazioni pensionistiche e alle prestazioni di fine servizio e di fine rapporto in
pagamento dal 1° gennaio 2018.
E’ disponibile la tabella con l’elenco delle variazione degli interessi.
Ricongiunzione periodi assicurativi per i liberi professionisti: maggiorazioni
Inps
Circolare n. 24 del 2 febbraio 2018
Sono state pubblicate le tabelle aggiornate per il calcolo dell’onere di ricongiunzione dei periodi
assicurativi ai fini previdenziali per i liberi professionisti che decidono di rateizzare la contribuzione
dovuta.
La rateizzazione del pagamento
In base all’articolo 2, comma 3, della Legge 5 marzo 1990, n. 45, il pagamento dell’onere di
ricongiunzione può essere effettuato ratealmente con la maggiorazione di un interesse annuo
composto pari al tasso di variazione medio annuo dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di
operai e impiegati accertato dall'Istat con riferimento al periodo di dodici mesi che termina al 31
Pag.6
La Rivista del Lavoro 05/2018
dicembre dell'anno precedente. Ogni anno, con apposita circolare sono quindi fornite le tabelle dei
coefficienti da utilizzare per i piani di ammortamento degli oneri di ricongiunzione relativi alle
domande presentate nel corso dell’anno medesimo, aggiornati in base al tasso di variazione medio
annuo dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertato dall’Istat per
l’anno precedente a quello di riferimento.
Le maggiorazioni aggiornate al 2018
Ai fini della predisposizione dei piani di ammortamento degli oneri relativi alle domande di
ricongiunzione presentate nel corrente anno 2018, sono state aggiornate le tabelle allegate alla
Circolare n. 30 del 7 febbraio 2017 in base al tasso di variazione medio annuo dell'indice dei prezzi
al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertato dall'Istat per il 2017 e pari all’1,1%.
Inail
Sicurezza: un’intesa per la promozione della cultura della prevenzione
Inail e Consiglio nazionale degli ingegneri
Protocollo d'intesa del 26 gennaio 2018
E’ stato sottoscritto un protocollo d'intesa per lo sviluppo della cultura della sicurezza nei luoghi di
lavoro e la realizzazione di attività e progetti volti alla promozione della cultura della prevenzione e
della sicurezza sul lavoro, che avrà una durata di tre anni.
Sicurezza: programmi formativi in un accordo
Inail e Scuola nazionale dell'amministrazione (Sna)
Accordo del 26 gennaio 2018
E’ stato firmato un accordo per la realizzazione di programmi formativi volti a diffondere la cultura
della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che avrà una durata di cinque anni.
Collocamento obbligatorio: misure di sostegno per l’assunzione dei disabili
Inail
Comunicato web del 24 gennaio 2018
Si ricorda che il contributo per il superamento e abbattimento delle barriere architettoniche ,
l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro e la formazione, può essere richiesto anche
dalle piccole e medie imprese con almeno 15 dipendenti che a partire dal 1° gennaio 2018, sono
tenute all’ assunzione di un lavoratore appartenente alle categorie protette.
L’obbligo di assunzione del disabile
Dal primo gennaio per le aziende che impiegano da 15 a 35 dipendenti è entrato in vigore l’obbligo
di assumere un lavoratore disabile incluso nelle liste delle categorie protette, a prescindere dalle
nuove assunzioni. Tutte le piccole e medie imprese con almeno 15 dipendenti dovranno quindi
presentare agli uffici competenti la richiesta di assunzione di un disabile appartenente alle categorie
protette.
Favorita l’adozione degli accomodamenti ragionevoli
Nel caso in cui l’assunzione ai sensi della nuova normativa riguardi un disabile da lavoro, l’Inail può
intervenire con misure di sostegno all’adozione degli accomodamenti ragionevoli necessari a
garantirgli la parità di diritti con gli altri lavoratori. L’Istituto rimborsa ai datori di lavoro interventi
per il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, per
l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro e per la formazione.
Le modalità operative per attivare gli interventi contenute in due circolari
Si rammenta che il dettaglio delle modalità operative per l’attivazione degli interventi è contenuto
nella Circolare Inail n. 51 del 30 dicembre 2016 e nella Circolare Inail n. 30 del 25 luglio 2017, che
definiscono il procedimento per l’attivazione del progetto di reinserimento personalizzato, con la
partecipazione attiva del datore di lavoro e del lavoratore disabile.
Dagli interventi edilizi al tutoraggio previste tre tipologie di intervento
Le tre tipologie d’intervento previste riguardano il superamento e l’abbattimento delle barriere
architettoniche, dagli interventi edilizi, impiantistici e domotici ai dispositivi finalizzati a consentire
l’accessibilità e la fruibilità degli ambienti di lavoro (per cui è previsto un limite massimo d i spesa
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La Rivista del Lavoro 05/2018
rimborsabile pari a 95mila euro), l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro, dagli
arredi agli ausili e ai dispositivi tecnologici, informatici o di automazione, compresi i comandi speciali
e gli adattamenti di veicoli che costituiscono uno strumento di lavoro (40mila euro), fino agli
interventi personalizzati di formazione e tutoraggio, per l’addestramento all’utilizzo delle postazioni
e delle relative attrezzature (15mila euro).
Fino a 150mila euro per ciascun progetto personalizzato
Nel limite massimo fissato per ogni tipo di intervento, l’Inail rimborsa al datore di lavoro il 100%
delle spese sostenute per il superamento o l’abbattimento delle barriere architettoniche e per
l’adeguamento delle postazioni di lavoro e il 60% del costo totale degli interventi di formazione .
L’Istituto rimborsa e/o anticipa ai datori di lavoro le spese relative alla realizzazione dei progetti
personalizzati attivati fino a un massimo complessivo di 150mila euro per ciascun progetto.
Incidenti domestici: l’assicurazione dopo il 31 gennaio
Inail
Comunicato web del 2 febbraio 2018
L’Inail rende noto che, è ancora possibile evitare le sanzioni pagando il premio annuale di 12,91 euro
oltre il termine del 31 gennaio. La prima iscrizione può essere effettuata in qualsiasi momento
dell’anno, quando maturano i requisiti per la copertura assicurativa .
La prima iscrizione
Scaduto il termine del 31 gennaio per il rinnovo dell’assicurazione contro gli infortuni domestici,
obbligatoria per tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni che svolgono in modo abituale,
gratuito ed esclusivo un’attività rivolta alla cura dei componenti della famiglia e della casa, ci si può
ancora mettere in regola ed evitare le sanzioni pagando il premio annuale di 12,91 euro deducibile
ai fini fiscali e non frazionabile su base mensile. La copertura assicurativa ha effetto dal giorno
successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento.
Le prestazioni previste
L’assicurazione dà diritto a una rendita vitalizia in caso di infortuni che causano una grave invalidità
permanente, pari o superiore al 27%. In caso di morte, i familiari hanno diritto alle stesse prestazioni
garantite ai superstiti delle vittime del lavoro.
Come e dove effettuare il pagamento
Il versamento può essere effettuato con il bollettino precompilato recapitato a domicilio, disponibile
anche sul sito dell’Inail, previa autenticazione. In alternativa è possibile utilizzare il bollettino postale
in bianco Td 451 oppure pagare in modalità elettronica con il sistema “PagoPA”, accedendo dal sito
dell’Istituto o utilizzando la rete degli sportelli bancari, dei tabaccai e degli istituti abilitati al servizio .
Il premio è gratuito per i redditi più bassi. Il premio annuale è a carico dello Stato per le persone
con un reddito complessivo lordo personale fino a 4.648,11 euro l’anno che fanno parte di un nucleo
familiare che non supera i 9.296,22 euro. In questo caso per iscriversi è necessario presentare
l’autocertificazione che attesta il possesso dei requisiti per l’assicurazione e per l’esonero dal
pagamento presso le sedi territoriali dell’Inail.
E’ disponibile l’Informativa per i clienti dello studio.
Altri
17° Forum lavoro e fiscale: tutte le novità
Fondazione studi CdL
Approfondimento del 1° febbraio 2018
E’ stato pubblicato l’approfondimento che riporta tutte le risposte ai quesiti posti in occasione del
17° Forum lavoro organizzato dalla Fondazione Studi e dal Consiglio nazionale dei consulenti del
lavoro. Segnaliamo in particolare una risposta data dall’Inps riguardante l’esonero contributivo
triennale. L’Istituto ha precisato che lo stesso spetta anche ai datori di lavoro che assumono il
lavoratore con contratto a tempo indeterminato senza tutele crescenti. L’Inps ha precisato anche,
con riferimento al bonus sud che il beneficio spetta, nel limite di 8.060 euro anche se il lavoratore
assunto è stato occupato precedentemente in modo stabile, purché, oltre alle condizioni anagrafiche
fissate dalla norma, il lavoratore sia anche disoccupato, ossia abbia dichiarato la propria immediata
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La Rivista del Lavoro 05/2018
disponibilità allo svolgimento di un’attività lavorativa e alla partecipazione a misure di politica attiva .
Tutte le risposte nell’approfondimento.
Retribuzioni: i nuovi minimi retributivi di febbraio 2018
La Redazione
Comunicato del 1° febbraio 2018
Nel mese di febbraio cambiano i minimi retributivi dei seguenti settori:
Autotrasporto merci e logistica (Accordo 3.12.2017)
Occhiali industria (Accordo di Rinnovo 19.7.2016);
Penne, matite e spazzole industria (Accordo di Rinnovo 22.11.2016);
Poste (Accordo 30.11.2017)
Trasporto e spedizione merci artigianato (Accordo di Rinnovo 3.12.2017).
Trasporto e spedizione merci – Confetra (Accordo di Rinnovo 3.12.2017);
Trasporto e spedizione merci – Fai (Accordo di Rinnovo 3.12.2017).
Organizzazioni sindacali
Trasporto merci, logistica e spedizione: sciolta la riserva
Aite, Aiti, Assoespressi, Assologistica, Fedespedi, Fedit, Fisi, Trasportounito Fiap, assistite dalla
Confetra, Anita, Fai, Assotir, Federtraslochi, Federlogistica, Fiap, Unitai, assistite dalla Conftrasporto,
Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Sna-Casartigiani, Claai
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti
Accordo del 3 dicembre 2017
Si rende noto che è stata sciolta la riserva sull'ipotesi d’accordo per il rinnovo del Ccnl logistica ,
trasporto merci e spedizione sottoscritta il 3 dicembre 2017. L’intesa non ha avuto attualmente
l’adesione del mondo della cooperazione associata alle Centrali Cooperative.
Editoria e grafica industria: accordo su assistenza sanitaria 31 gennaio 2018
Assografici, Aie, Anes
Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil
Accordo del 31 gennaio 2018
E’ stato siglato un nuovo accordo sul contributo per l’assistenza sanitaria integrativa a carico
dell’azienda, con il quale, le parti hanno stabilito che dal 1° gennaio 2018 e fino al 30 giugno 2018
le aziende si faranno ancora carico del pagamento dell’intero importo di 120,00 euro e che per lo
stesso periodo saranno automaticamente iscritti al Fondo tutti i lavoratori con contratto a tempo
indeterminato.
Soggetti esclusi
Sono escluse dall'obbligo dell’iscrizione e del relativo versamento al Fondo le aziende che hanno
forme di prevenzione e/o assistenza sanitaria integrativa, a favore della generalità dei lavoratori o
di alcune categorie di dipendenti, complessivamente equivalenti a quelle erogate dal Fondo, nel caso
in cui le forme di prevenzione e assistenza sanitaria integrativa riguardassero solo alcune categorie
di lavoratori, l'esclusione dell’obbligo di iscrizione riguarda unicamente queste categorie di lavoratori.
Artigianato: accordo apprendistato 1° e 2° livello
Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Claai
Cgil, Cisl, Uil
Accordo interconfederale del 1° febbraio 2018
Decorrenza: 1° marzo 2018
E’ stato siglato l’Accordo interconfederale per la disciplina
dell'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (apprendistato di primo livello),
per il diploma di istruzione tecnica e l'apprendistato di alta formazione e ricerca (apprendistato di
terzo livello).
L’argomento è approfondito in questa Rivista.
Pag.9
La Rivista del Lavoro 05/2018
Il lavoro in Gazzetta Settimana dal 29 gennaio al 4 febbraio
G. U. n. 23
del
29 gennaio
Presidenza del Consiglio
dei Ministri
Dipartimento della
Protezione Civile
ORDINANZA
19 gennaio 2018
Ulteriori interventi urgenti di protezione civile
conseguenti all'evento sismico che ha interessato
il territorio dei comuni di Casamicciola Terme, di
Forio e di Lacco Ameno dell'Isola di Ischia il
giorno 21 agosto 2017. (Ordinanza n. 496).
(18A00553)
Presidenza del Consiglio
dei Ministri
Dipartimento della
Protezione Civile
ORDINANZA
19 gennaio 2018
Primi interventi urgenti di protezione civile
finalizzati a contrastare la crisi di
approvvigionamento idropotabile nel territorio
delle province di Bologna, di Ferrara, di Forli-
Cesena, di Modena, di Ravenna, di Reggio Emilia
e di Rimini. (Ordinanza n. 497). (18A00554)
Commissione Nazionale
per le Società e la Borsa
DELIBERA
20 dicembre 2017
Determinazione, ai sensi dell'art. 40 della legge
n. 724/1994, dei soggetti tenuti alla
contribuzione per l'esercizio 2018. (Delibera n.
20232). (18A00597)
Commissione Nazionale
per le Società e la Borsa
DELIBERA
20 dicembre 2017
Determinazione della misura della contribuzione
dovuta, ai sensi dell'art. 40 della legge n.
724/1994, per l'esercizio 2018. (Delibera n.
20233). (18A00598)
Commissione Nazionale
per le Società e la Borsa
DELIBERA
20 dicembre 2017
Modalità e termini di versamento della
contribuzione dovuta, ai sensi dell'art. 40 della
legge n. 724/1994, per l'esercizio 2018. (Delibera
n. 20234). (18A00599)
G. U. n. 24
del
30 gennaio
Presidente del Consiglio
dei Ministri
DECRETO
24 novembre 2017
Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le
Aziende ospedaliere in tema di soccorso e
assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di
violenza. (18A00520)
Presidente del Consiglio
dei Ministri
DELIBERA
19 gennaio 2018
Proroga dello stato di emergenza in conseguenza
degli eccezionali eventi meteorologici verificatis i
nei giorni dal 21 al 23 gennaio 2017 nel territorio
della provincia di Ragusa e del comune di Marineo
in provincia di Palermo. (18A00562)
Ministero della Salute
DECRETO
13 dicembre 2017
Rettifica e modifica del decreto 22 settembre
2017, recante: «Aggiornamento della tariffa
nazionale per la vendita al pubblico dei
medicinali». (18A00518)
Presidenza del Consiglio
dei Ministri
Dipartimento della
Protezione Civile
ORDINANZA
19 gennaio 2018
Ordinanza di protezione civile per favorire e
regolare il subentro della Regione Lazio nelle
iniziative finalizzate al superamento della
situazione di criticità determinatasi in
conseguenza della tromba d'aria e delle intense
precipitazioni verificatesi il giorno 6 novembre
2016 nel territorio dei comuni di Anguillara
Sabazia, di Campagnano di Roma, di Castelnuovo
di Porto, di Cerveteri, di Fiumicino, di Ladispoli,
di Morlupo, di Roma e di Sacrofano, in provincia
di Roma. (Ordinanza n. 498). (18A00561)
Pag.10
La Rivista del Lavoro 05/2018
G. U. n. 24
del
30 gennaio
Agenzia Italiana del
Farmaco
COMUNICATO
Riassegnazione dei budget aziendali definitivi per
l'anno 2016, ai sensi dell'art. 21, comma 18, del
decreto-legge n. 113/2016, recante: «Misure
finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il
territorio», convertito, con modificazioni, nella
legge n. 160/2016. (18A00714)
Ministero della Giustizia
COMUNICATO
Approvazione della graduatoria relativa al
concorso per l'assegnazione di posti notarili
vacanti (18A00581)
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera n. 160/17/IST
adottata dal Consiglio di amministrazione della
Cassa nazionale di previdenza ed assistenza dei
dottori commercialist i in data 13 settembre 2017.
(18A00564)
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera n. 83/2017 adottata
dal Consiglio di amministrazione dell'Ente
nazionale di previdenza ed assistenza dei medici
e degli odontoiatri (ENPAM) in data 21 settembre
2017. (18A00565)
G. U. n. 25
del
31 gennaio
Presidente della
Repubblica
LEGGE
11 gennaio 2018,
n. 3
Delega al Governo in materia di sperimentazione
clinica di medicinali nonché disposizioni per il
riordino delle professioni sanitarie e per la
dirigenza sanitaria del Ministero della salute.
(18G00019)
Ministero dello Sviluppo
Economico
DECRETO
16 gennaio 2018
Determinazione, per l'anno 2018, del contributo
dovuto dalle imprese di assicurazione alla
CONSAP S.p.A. - gestione autonoma del Fondo di
garanzia per le vittime della strada. (18A00633)
Comitato
Interministeriale
Program. Economica
DELIBERA
10 luglio 2017
Accordo di partenariato 2014-2020 - Disposizioni
per favorire il rafforzamento e la capacità
amministrativa delle amministrazioni impegnate
nella gestione dei Fondi Strutturali e di
Investimento Europei (Fondi SIE) 2014-2020.
(Delibera n. 51/2017). (18A00575)
Presidenza Cons. Ministri
Dip. della Gioventù e del
Servizio Civile Nazionale
COMUNICATO
Approvazione del nuovo Prontuario contenente le
disposizioni per lo svolgimento delle funzioni di
controllo e verifica sull'attuazione dei progetti di
servizio civile nazionale. (18A00600)
G. U. n. 26
del 1° febbraio
Istituto Nazionale di
Statistica
COMUNICATO
Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di
operai e impiegati, relativi al mese di dicembre
2017, che si pubblicano ai sensi dell'articolo 81,
della legge 27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina delle
locazioni di immobili urbani), ed ai sensi dell'art.
54 della legge del 27 dicembre 1997, n. 449
(Misure per la stabilizzazione della finanza
pubblica). (18A00609)
Ministero dello Sviluppo
Economico
DECRETO
18 ottobre 2017
Ulteriore incremento delle risorse finanziarie
destinate all'intervento del Programma operativo
nazionale «Imprese e competitività» 2014-2020
FESR, in favore di progetti di ricerca e sviluppo
negli ambiti tecnologici identificati dal
Programma quadro di ricerca e innovazione
«Orizzonte 2020». (18A00634)
Pag.11
La Rivista del Lavoro 05/2018
G. U. n. 26
del 1° febbraio
Ministero dello Sviluppo
Economico
DECRETO
18 dicembre 2017
Destinazione di ulteriori risorse finanziarie del
Fondo per la crescita sostenibile al finanziamento
dei contratti di sviluppo di cui al decreto 9
dicembre 2014, sottoscritti nella forma di accordo
di programma ovvero accordo di sviluppo.
(18A00635)
G. U. n. 27
del 2 febbraio
Ministero della Salute
DECRETO
5 dicembre 2017
Revoca dell'autorizzazione alla Regione Liguria a
compiere gli atti istruttori di verifica per il rilascio
del decreto di riconoscimento dei titoli abilitanti
all'esercizio di una professione sanitaria.
(18A00616)
Presidenza del Consiglio
dei Ministri
Dipartimento della
Protezione Civile
ORDINANZA
24 gennaio 2018
Ulteriori disposizioni di protezione civile per
favorire e regolare il subentro della Regione
Emilia Romagna nelle iniziative finalizzate al
superamento della situazione di criticità
determinatasi in conseguenza degli eccezionali
eventi meteorologici che nei giorni 13 e 14
settembre 2015 hanno colpito il territorio delle
province di Parma e Piacenza. (Ordinanza n.
500). (18A00677)
Autorità Nazionale
Anticorruzione
PROVVEDIMENTO
10 gennaio 2018
Schema di disciplinare di gara con procedura
aperta per l'affidamento di contratti pubblici di
servizi di pulizia sopra soglia comunitaria con il
criterio dell'offerta economicamente più
vantaggiosa sulla base del miglior rapporto
qualità prezzo. (Bando-tipo n. 2/2018).
(18A00617)
G. U. n. 28
del 3 febbraio
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della
Ricerca
DECRETO
18 dicembre 2017
Disposizioni per la concessione di finanziamenti
interamente esclusi dalle norme in materia di
aiuti di Stato, ai sensi della Comunicazione
2014/C 198/01 della Commissione europea,
recante: «Disciplina degli aiuti di Stato a favore
di ricerca, sviluppo e innovazione». (Decreto n.
999/2017). (18A00678)
Ministero della Salute
DECRETO
1 febbraio 2018
Proroga del termine di utilizzo della graduatoria
di cui all'articolo 9, comma 5, del decreto 7 marzo
2006 e successive modificazioni, concernente
«Principi fondamentali per la disciplina unitaria di
formazione specifica in medicina generale»,
limitatamente al corso 2017/2020 di formazione
specifica in medicina generale. (18A00781)
Autorità Nazionale
Anticorruzione
DELIBERA
10 gennaio 2018
Aggiornamento al decreto legislativo n. 56/2017
della Linee guida n. 5, di attuazione del decreto
legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Criteri
di scelta dei commissari di gara e di iscrizione
degli esperti nell'Albo nazionale obbligatorio dei
componenti delle commissioni giudicatrici».
(Delibera n. 4/2018). (18A00619
Autorità Nazionale
Anticorruzione
DELIBERA
17 gennaio 2018
Aggiornamento dell'elenco dei soggetti
aggregatori di cui all'articolo 9, comma 2, del
decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito ,
con modificazione, dalla legge 23 giugno 2014, n.
89. (Delibera n. 31/2018). (18A00618)
Pag.12
La Rivista del Lavoro 05/2018
Lunedì 29 gennaio
Più badanti e meno colf, i lavoratori domestici verso quota 900mila
Le buste paga che stanno per essere consegnate a colf, badanti o baby sitter saranno leggermente
più “salate” per le famiglie. Scatta infatti l’adeguamento delle retribuzioni per effetto dell’indice Istat:
un aumento dello 0,64% che porterà ad alcuni lavoratori domestici oltre 5 euro in più al mese. Ad
esempio per chi assiste, in convivenza, persone non autosufficienti, lo stipendio salirà di 6,18 euro.
Francesca Barbieri e Valentina Melis – Il Sole 24 Ore, pag. 2
Più Cigs con investimenti complessi
Limiti meno stringenti alla fruizione degli ammortizzatori sociali e più impulso all’assegno di
ricollocazione per favorire il reimpiego dei lavoratori. Sono questi i due punti cardine degli interventi
per le aziende in crisi stabiliti dalla legge di Bilancio 2018 (n. 205/2017). In primo luogo, la legge
proroga per il biennio 2018-2019 i regimi di durata di intervento della Cigs stabiliti dalla
regolamentazione vigente, dopo la riforma degli ammortizzatori sociali del 2015.
Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone – Il Sole 24 Ore, pag. 35
Reddito d'inclusione più ricco
Rei a maglie più larghe e più pesante per le famiglie numerose, con le modifiche della legge di
Bilancio 2018. Due le principali novità: la semplificazione del requisito familiare per i primi sei mesi
del 2018 e la sua completa abrogazione dal 1° luglio, producendo un ampliamento dei beneficiari del
reddito d'inclusione (in sigla Rei); l'incremento del beneficio economico per le famiglie più numerose,
quelle con 5 o più componenti.
Carla De Lellis – Italia Oggi, pag. 19
Imprese, è il momento dell'autoliquidazione 2017/18
Conto alla rovescia per l'autoliquidazione Inail 2017/2018. Entro il 16 febbraio va pagato il premio
di assicurazione a saldo 2017 e in acconto per il 2018, mentre entro il 28 febbraio va effettuato
l'invio online della dichiarazione delle retribuzioni. L'Inail ha diffuso con Nota prot. n. 1387/2018 le
nuove indicazioni operative.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 16
Note di stampa
Lia Pesarin
La Settimana sui Quotidiani
da lunedì 29 gennaio a domenica 4 febbraio
Pag.13
La Rivista del Lavoro 05/2018
Zes, investire è più conveniente
Via alle zone economiche speciali (Zes) nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria,
Campania, Puglia e Sicilia) e in transizione (Abruzzo, Molise, e Sardegna). Le imprese residenti
all'interno della Zes godranno di procedure amministrative semplificate e del credito d'imposta sugli
investimenti al Sud (articolo 1, commi 98 e seguenti, della legge 28 dicembre 2015, n. 208) fino al
2020, con un massimo di 50 milioni di euro per ciascun investimento.
Cinzia De Stefanis – Italia Oggi, pag. 15
Iperammortamento cumulabile
L'iperammortamento è cumulabile con qualsiasi altra agevolazione e non solo con quelle indicate sul
sito del Mise. Il cumulo valido per il superammortamento vale anche per i beni di industria 4.0;
l'analisi tecnica che accompagna la perizia deve essere preesistente, ma non occorre che sia giurata;
i macchinari costruiti in economia, per essere ammissibili, devono avere la certificazione Ce. Sono
le novità in tema di iperammortamento emerse con i pareri rilasciati dell'Agenzia delle entrate sulle
misure fiscali del 2018, del 24 gennaio.
Roberto Lenzi – Italia Oggi, pag. 13
Le regioni investono sul lavoro
Dalle misure attivate in regioni come la Lombardia, a sostegno dell'inserimento o reinserimento
lavorativo, qualificazione o riqualificazione professionale, definite Dote Lavoro, ai programmi di
reinserimento occupazionale studiati per fasce di età (over 30 - 35 - 40 - 60) in regioni come la
Campania o la Liguria.
Sabrina Iadarola – Italia Oggi, pag. 32
Crisi, il campanello d'allarme suona per un'impresa su due
Quasi la metà delle imprese italiane rischia di essere coinvolta nelle procedure di allerta previste
dalla legge di riforma del fallimento. È quanto emerge da un'analisi predittiva effettuata sull'utiliz z o
degli «indicatori di allerta crisi» applicati ai dati scaturiti da una ricerca effettuata dall'Osservatorio
della Fondazione nazionale commercialisti.
Enrico De Fuso – Italia Oggi, pag. 2
L'euroritenuta è rimborsabile
Dopo la voluntary disclosure è legittimo il rimborso dell'euroritenuta versata all'estero in virtù del
divieto di doppia imposizione. All'ok del maggio scorso della Ctp Varese, si allinea la Commissione
tributaria provinciale di Milano che, con le Sentenze gemelle nn. 3239, 3241, 3242, depositate il 9
gennaio, riconosce il diritto al rimborso della ritenuta operata in Svizzera in favore del soggetto che
ha aderito alla VD.
Stefano Loconte e Claudia Pavanello – Italia Oggi, pag. 6
Effetto crisi sui contributi alle Casse
Esplode la morosità nella previdenza privata dei professionisti. Nei bilanci 2016 (ultimi dati
disponibili) all’appello mancano 429 milioni dei 5,6 miliardi richiesti. Dall’inizio della crisi il monte
contributivo che gli oltre 800mila iscritti non sono riusciti a versare è quasi raddoppiato: nel 2009
era 242 milioni.
Bianca Lucia Mazzei e Valeria Uva – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 4
Martedì 30 gennaio
Arriva il bonus asilo nido per il 2018
È possibile presentare le domande per ottenere il bonus asilo nido o per forme di supporto presso
l’abitazione riferite al 2018. Con la pubblicazione della Circolare n. 14/2018 avvenuta ieri, l’Inps ha
comunicato infatti l’apertura della procedura a partire da ieri e fino alla fine dell’anno. Il bonus asilo
nido non è una novità, in quanto introdotto in via strutturale dalla legge di Bilancio 2017 e già fruibile
l’anno scorso.
Matteo Prioschi – Il Sole 24 Ore, pag. 25
Pag.14
La Rivista del Lavoro 05/2018
In arrivo 100 milioni per assumere i «Neet»
Pronti 100 milioni di euro, fondi Ue, per prorogare, quest’anno, il bonus «Occupazione» per assumere
stabilmente ragazzi tra i 16 e i 29 anni «Neet», vale a dire fuori dai percorsi di studio e di impiego,
intercettati dal programma «Garanzia giovani». L’incentivo consiste in uno sgravio totale, fino cioè
a 8.060 euro annui, per la durata di 12 mesi; e scatta esclusivamente in due casi: firma di un
contratto a tempo indeterminato (anche a scopo di somministrazione) o di un apprendistato
professionalizzante (rispetto al 2017 non è più agevolata l’assunzione di un «Neet» con rapport i a
termine superiori a sei mesi).
Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pag. 11
Bonus Sud al 100% per un anno
L’assunzione nel 2018 di un lavoratore a tempo indeterminato o in apprendistato professionalizzante
nei territori del Mezzogiorno, dà diritto a un bonus previdenziale del 100% dei contributi dovuti dal
datore di lavoro nei limiti di 8.060 euro l’anno. Il beneficio, però, spetta solo per 12 mesi. Con il
decreto Anpal è stato definito il bonus Sud per le assunzioni fatte in Abruzzo, Molise, Campania,
Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna così come previsto dal comma 893 dalla legge di
Bilancio per il 2018, che si affianca al bonus per giovani avviati con il primo contratto a tempo
indeterminato.
Enzo De Fusco – Il Sole 24 Ore, pag. 23
Ricerca 4.0, al via incentivi per quattro anni
Si apre ufficialmente la corsa ai finanziamenti per i grandi centri italiani di Industria 4.0. Dopo un
lungo ritardo, il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il bando di gara per la costituzione
dei Competence center, i poli pubblico-privato che dovranno fornire alle imprese formazione ,
consulenza e servizi di trasferimento tecnologico. Un punto di partenza, per ora, vista la sproporzione
delle risorse pubbliche rispetto ai modelli di riferimento: 40 milioni complessivi, a fronte ad esempio
dei 2 milioni all’anno per 15 anni assicurati dalla Germania a ciascuno dei suoi 9 “Research campus”.
Le domande potranno essere presentate in via telematica dai soggetti capofila all’indirizzo
[email protected] dal 1° febbraio al 30 aprile 2018 (i dettagli sul sito del Ministero dello
Sviluppo).
Carmine Fotina – Il Sole 24 Ore, pag. 2
Cisl: bonus Irpef da mille euro e patrimoniale
«Rendere il fisco più amico del lavoro, l’85% dell’erario è sovvenzionato dalle ta sse sui lavoratori
dipendenti, sui pensionati e sulle imprese. Bisogna alleggerire il carico fiscale, innanzitutto a loro».
La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha chiesto che il tema venga messo nell’agenda
del nuovo Governo, presentando ieri un documento con «un ventaglio di proposte concrete e
realizzabili» su “Europa, lavoro, fisco e welfare”, accompagnate dall’invito a non cancellare tutto ciò
che è stato fatto negli anni precedenti.
Giorgio Pogliotti - Il Sole 24 Ore, pag. 6
La buonuscita arriva con calma
Tutti gli oltre 42 mila docenti e dipendenti del personale educativo, amministrativo, tecnico ed
ausiliario, che saranno collocati a riposo dal 1° settembre 2018 - d'ufficio per raggiunti limiti di età
o per aver presentato entro il 20 dicembre 2017 la domanda di cessazione dal servizio con diritto a
pensione anticipata percepiranno da quella data, se spettante, il trattamento pensionistico nella
misura che sarà definita dall’Istituto nazionale previdenza sociale.
Nicola Mondelli – Italia Oggi, pag. 36
Contratto scuola, ultimo appello
Saltato il calendario iniziale, che prevedeva la firma già per metà gennaio, più si va avanti e più
aumenta il rischio che il contratto vada a dopo il 4 marzo. Una consapevolezza che i sindacati
condividono con l'Agenzia governativa per la contrattazione nel pubblico impiego.
Alessandra Ricciardi – Italia Oggi, pag. 35
Pag.15
La Rivista del Lavoro 05/2018
Rsu, l'Aran detta le nuove regole
Un vademecum per le elezioni delle Rsu che si terranno dal 17 al 19 aprile prossimo in tutte le scuole.
Lo ha diffuso l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni (Aran) con
una circolare emanata il 26 gennaio scorso (prot. 0000931 disponibile sul sito: aranagenzia.it).
Carlo Forte – Italia Oggi, pag. 37
Minimali Inps più alti nel 2018
Da gennaio la retribuzione minima imponibile ai fini del versamento della contribuzione previdenziale
sale a 1.253,20 euro mensili. Il valore utile per il 2018 è frutto dell'aggiornamento Istat (più 1,1%)
ed è contenuto nella Circolare Inps n. 13/2018.
Fabrizio G. Poggiani – Italia Oggi, pag. 29
Fondo per l’occupazione, c’è l’accordo Abi-sindacati
Non più solo nuove assunzioni di giovani. Il Fondo per l’occupazione dei bancari cambia schema, crea
sinergie con il Fondo di solidarietà e viene implementato per diventare strumento per assumere i
lavoratori della sezione emergenziale del Fondo di solidarietà e sostenere la riqualificazione digitale
dei bancari. Di più, è il primo caso in Italia in cui i lavoratori di un settore finanziano con uno
strumento bilaterale la staffetta generazionale e l’alternanza scuola -lavoro.
Cristina Casadei – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 11
Imposta di Registro, rivisitazione cauta
Le modifiche introdotte con la legge di Bilancio 2018 all'articolo 20 Dpr n. 131/1986 sono talmente
significative e tali da apportare una «rivisitazione strutturale profonda e antitetica della fattispecie
impositiva pregressa» che non è possibile affermarne la natura interpretativa. Conseguentemente,
gli atti antecedenti al 1° gennaio 2018 continuano a essere assoggettati ad imposta di Registro
secondo la disciplina risultante dalla previgente formulazione. È questo, in estrema sintesi, il
principio ricavabile dalla Sentenza n. 2007 del 26 gennaio 2018.
Giorgio Infranca – Italia Oggi, pag. 26
L’invio dà i tempi per l’archiviazione
Per il calcolo del termine di scadenza per effettuare la conservazione elettronica delle dichiarazioni
fiscali occorre avere riguardo all'anno di produzione e trasmissione telematica del singolo documento .
È questo il chiarimento ufficiale giunto dall’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 9/E di ieri che
analizza le modalità di determinazione dei termini per la conservazione dei modelli «dichiarativi,
comunicativi e di versamento».
Michele Brusaterra – Il Sole 24 Ore, pag. 17
Per le omesse ritenute non punibilità bloccata
La parziale depenalizzazione delle omesse ritenute non ha effetti sulla causa di non punibilità .
L’entrata in vigore del Decreto n. 8 del 2016, cioè, con il quale si sono esclusi dall’area della rilevanza
penale gli omessi versamenti al di sotto dei 10.000 euro annui, non ha come conseguenza di fare
ripartire i tre mesi di tempo di solito previsti per il pagamento del dovuto con l’effetto conseguente
di non punibilità. Lo sottolinea la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 3662/2018 della Terza
sezione penale con la quale è stato respinto il ricorso presentato dalla difesa di un imprenditore
condannato in appello.
Giovanni Negri – Il Sole 24 Ore, pag. 23
Arretrato fiscale, arriva la Gdf
Anche la Guardia di finanza in campo per smaltire l'arretrato tributario presso la Corte di Cassazione,
dove una causa civile su due pendente alla fine del 2017 riguarda il fisco. Aumenta comunque il
numero di sentenze emesse. La creazione di una struttura di supporto all'attività di spoglio, costituita
da personale delle Fiamme gialle, è una delle misure di auto-organizzazione adottate dalla Suprema
Corte.
Valerio Stroppa – Italia Oggi, pag. 25
Pag.16
La Rivista del Lavoro 05/2018
Mercoledì 31 gennaio
Niente licenziamento per utilizzo privato dell’auto aziendale
Non è proporzionale il licenziamento disciplinare del dipendente che sistematicamente utilizza
l’autovettura aziendale, assegnatagli formalmente solo per ragioni di servizio, per compiere il tragitto
tra l’ufficio e la propria abitazione nonché in pausa pranzo. In tal senso si è pronunciata la Cassazione
con la Sentenza n. 1377/2018.
Massimiliano Biolchini e Cristina Brevi – Il Sole 24 Ore, pag. 21
Vincoli per i camerieri «a chiamata»
I camerieri, il personale di servizio e di cucina delle imprese artigiane alimentari (pizzerie al taglio ,
rosticcerie eccetera) non operanti nel settore dei pubblici esercizi, non possono essere assunti con
contratto di lavoro intermittente. Così si è espresso il Ministero del Lavoro con la prima risposta a
interpello del 2018, diffusa ieri.
Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone – Il Sole 24 Ore, pag. 21
Lavoro all'estero in regola
C'è tempo fino al 16 aprile per regolarizzare i contributi previdenziali relativi ai nuovi minima li
retributivi stabiliti per i lavoratori occupati in paesi extraUe. Lo precisa l'Inps nella Circolare n.
16/2018, a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 14/2018 del decreto 27 dicembre
2017 che fissa le retribuzioni convenzionali da utilizzare per il calcolo di contributi, premi e imposte
sul reddito di lavoro dipendente per l'anno in corso.
Leonardo Comegna – Italia Oggi, pag. 35
Ritenute, depenalizzazione ampia
Depenalizzazione ampia per le omesse ritenute. Scatta sulle pronunce già passate in giudicato e per
le mensilità contestate. Lo chiarisce la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 4206 depositata ieri.
La Corte ha così accolto il ricorso presentato dalla difesa di un imprenditore che, condannato
definitivamente per omesso versamento di trattenute previdenziali, si era visto respingere dal
tribunale, chiamato in causa come giudice dell’esecuzione, la richiesta di revoca del decreto penale
di condanna.
Giovanni Negri – Il Sole 24 Ore, pag. 22
Salari, rincorsa lenta. Retribuzioni 2017 cresciute la metà dell’inflazione
Salgono i salari. Ma anche i prezzi, del doppio. E così l’aumento dello 0,6% della retribuzione oraria
media nel 2017 sembra ancora più ridotto rispetto all’inflazione che invece nello stesso anno ha
segnato una crescita dell’1,2%, esattamente il doppio. Lo ha calcolato l’Istat nel suo rapporto sulle
retribuzioni contrattuali e i contratti collettivi tra ottobre e dicembre 2017. Rispetto al mese prima,
i salari hanno registrato un incremento dello 0,1%, ma il più 0,6% del 2017 è per la seconda volta ,
dopo quello del 2016, l’aumento più basso mai registrato dall’Istat in 35 anni. Claudia Voltattorni -
Corriere Della Sera, pag. 29
Solidarietà Veneto ventimila iscritti interessati alle pensioni anticipate
Con oltre 20 mila nuove adesioni nel 2017, di cui 16 mila di lavoratori dipendenti dell’artigianato ,
dopo la progressiva adesione nei contratti di categoria, Solidarietà Veneto si conferma il Fondo
pensione più diffuso in regione, con oltre 70 mila associati e un patrimonio gestito di 1,2 miliardi di
euro. I risultati conseguiti nel 2017 - con l’allargamento della previdenza complementare ai lavoratori
dell’artigianato e il welfare integrativo regionale, sono stati presentati ieri a Mestre. La novità più
rilevante per il 2018 che il Fondo territoriale istituito da Confindustria e sindacati, a cui stanno
partecipando in misura sempre più massiccia anche gli artigiani, è, come ha detto il direttore Pallo
Stefan, la sfida della gestione della pensione anticipata attraverso la Rita, la formula che permetterà
di utilizzare la previdenza complementare per coprire i «buchi» per anticipare di cinque o di dieci
anni il pensionamento, e che quest’anno va a regime dopo le sperimentazioni.
Corriere Del Veneto, pag. 15
Pag.17
La Rivista del Lavoro 05/2018
Competenze a 360 gradi per pensioni «bricolage»
C’è un ingrediente che manca al sistema pensionistico degli italiani. Ed è un ingrediente
fondamentale, in grado di fare la differenza tra una vecchiaia serena e una in situazione di disagio
economico. Non è un comma mancante, né tanto meno una riforma, l’ennesima, invocata in queste
settimane di campagna elettorale. Ciò che serve al sistema previdenziale italiano è la capacità dei
lavoratori di poterlo utilizzare in modo coerente: saper riunire i contributi ve rsati presso differenti
casse, così come scegliere gli strumenti meno costosi e più remunerativi per la propria pensione.
Marco lo Conte – Il Sole 24 Ore, pag. 11
Il bonus nido fa il bis
Il bonus asili nido (1.000 euro) non copre le spese per pre-scuola, ludoteche e spazi giochi. A
precisarlo è l'Inps nella Circolare n. 14/2018, con cui dà il via libera alla presentazione delle domande
per l'anno 2018. L'accesso al beneficio avviene in base all'ordine di presentazione, in via telematica ,
fino a esaurimento delle risorse pari a 250 mln di euro.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 35
Autocarro super ammortizzato
Gli autocarri sono ammissibili al beneficio fiscale del super ammortamento anche nel 2018 se il bene
è inerente all'attività svolta. La risposta è stata fornita dall’Agenzia delle Entrate. Il dubbio era nato
considerando la legge di Bilancio 2018, che al comma 29 del primo articolo, escludeva dalla fruizione
del super ammortamento, tutti i mezzi di trasporto a motore di cui al comma 1 dell'articolo 164 Dpr
n. 917/1986.
Roberto Lenzi – Italia Oggi, pag. 32
Stop alle richieste Inps se c’è ricorso
La richiesta dei contributi fatta dall’Inps sulla base dell’accertamento fiscale è sbagliata. In pendenza
del ricorso del contribuente contro l’accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate, all’Istituto di
previdenza è preclusa qualsiasi richiesta (Sentenza del tribunale di Siracusa n. 83/2018, pubblicata
il 25 gennaio 2018). Per effetto delle regole diverse tra Inps ed Entrate molti contribuenti, dopo
avere ricevuto l’accertamento dell’Agenzia contenente anche la richiesta dei contributi previdenziali,
a distanza di qualche anno si vedono ripetere la stessa richiesta da parte dell’Istituto previdenziale .
Salvina Morina e Tonino Morina – Il Sole 24 Ore, pag. 21
L'integrativa vale sempre
È nullo l'avviso di accertamento spiccato dal fisco che non tiene conto della dichiarazione integrativa
anche se la società la presentata oltre il termine. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che, con la
Sentenza n. 2220 del 30/1/2018, ha accolto il ricorso presentato dal legale di un'azienda.
Debora Alberici – Italia Oggi, pag. 28
Fpc, la paternità riduce i crediti
Tante le novità introdotte dal nuovo Regolamento per la formazione professionale continua (Fpc)
destinato agli iscritti negli Albi dei dottori commercialist i e degli esperti contabili. Documento
approvato nella seduta del 18 dicembre 2017 dal Cndcec e che, pubblicato nel Bollettino ufficiale n.
24 del Ministero della Giustizia del 31 dicembre 2017, è entrato in vigore il 1° gennaio 2018.
Antonia Coppola – Italia Oggi, pag. 32
Modello per il regime di cassa
La versione definitiva delle dichiarazioni Redditi 2018 per le persone fisiche (PF), per gli enti non
commerciali (ENC), per le società di persone (SP), per le società di capitali (SC), nonché il modello
Cnm 2018 (Consolidato nazionale e mondiale) e Irap 2018, sono state pubblicate nella tarda serata
di ieri sul sito dell'Agenzia delle Entrate, con le relative istruzioni alla compilazione.
Andrea Bongi – Italia Oggi, pag. 28
Ace ridotta nel modello Redditi
Il modello Redditi SC 2018 imbarca la nuova aliquota Ires del 24% e il depotenziamento dell’Ace con
il calo del coefficiente dal 4,75% all’1,6%. Le istruzioni definitive ai modelli delle società di capitali
Pag.18
La Rivista del Lavoro 05/2018
e di persone, approvate dall’Agenzia delle Entrate con un provvedimento di ieri, ricordano anche le
diverse ricadute fiscali dei nuovi principi contabili, come disciplinate dal D.M. 3 agosto 2017. Al via
anche le nuove modalità di opzione in dichiarazione per il patent box dal 2017 e il monitoraggio per
chi utilizza il regime con riferimento ai marchi di impresa.
Luca Gaiani – Il Sole 24 Ore, pag. 18
Giovedì 1° febbraio
Disoccupati ai minimi da agosto 2012. Ma persi a dicembre 66 mila posti
Come sempre, dipende da dove si punta la lente di ingrandimento. Ma tra i dati sul lavoro pubblicati
ieri dall’Istat quello più rilevante è il calo degli occupati registrato a dicembre: sono scesi dello 0,3%
rispetto al mese precedente, mangiandosi tutto l’aumento di novembre e tornando quindi ai livelli di
ottobre. Sono 66 mila lavoratori in meno. Il calo riguarda tutte le classi d’età ad eccezione degli over
50, settore trascinato dall’onda lunga dell’innalzamento dell’età pensionabile. Sembra un paradosso
ma sempre a dicembre il tasso di disoccupazione è sceso rispetto al mese precedente dello 0,1%.
Adesso è al 10,8%, il livello più basso registrato dall’agosto del 2012. Non è una contraddizione
perché tra i disoccupati non vengono considerati quelli che un lavoro non lo cercano neanche, i
cosiddetti inattivi.
Mauro Introzzi - Corriere Della Sera, pag. 28
Al via 15 lauree orientate al lavoro
Due anni di teoria e uno on the job da spendere in studi professionali o in impresa. Con materie e
lezioni in laboratorio calibrate insieme agli Ordini e Collegi professionali per rispondere al meglio alle
esigenze di un mercato, quello delle professioni tecniche, che cambia sempre più rapidamente. Ecco
l’identikit delle «lauree professionalizzanti» che debuttano nel prossimo anno accademico: si parte
con 15 corsi in altrettanti atenei, come dimostra un monitoraggio appena effettuato dalla Conferenza
dei rettori (Crui). Lauree, queste, che guardano allo sviluppo delle nuove frontiere di industria 4.0 e
a settori tradizionali come l’edilizia o il settore alimentare (possibili anche partenariati con le
imprese). E che, grazie alle convenzioni obbligatorie con gli Ordini, a regime saranno anche abilitanti
per svolgere una professione, come quella di geometra o perito indus triale (l’Ue ha previsto entro il
2020 l’obbligo del diploma di laurea per esercitare una professione tecnica).
Marzio Bartoloni – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 5
Bonus assunzione triennale anche senza tutele crescenti
Il bonus contributivo triennale introdotto dalla legge di Bilancio 2018 sarà riconosciuto anche a fronte
di un contratto di assunzione che prevede l’applicazione del “vecchio” articolo 18 dello statuto dei
lavoratori. Questa una delle risposte fornite dall’Inps in occasione del 17° Forum lavoro/fisca le ,
organizzato dalla Fondazione studi e dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, a cui sono
intervenuti anche rappresentanti del Ministero del Lavoro, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Ispettorato
nazionale del lavoro e dell’Anpal.
Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone – Il Sole 24 Ore, pag. 24
Co.Co.Co., pensione cara
Quest’anno i co.co.co. devono guadagnare compensi mensili non inferiori a 1.310,00 euro per vedersi
accreditato un anno di contributi utile per la pensione. Il minimale d i reddito per l’accreditamento
contributivo, infatti, è pari a 15.710 euro annui. A spiegarlo è l’Inps nella Circolare n. 18/2018.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 31
Ritorno alla cassa vincolato
Ritorno al regime di contabilità semplificata, oggi «di cassa», con vincolo triennale. Ma la
precisazione salta subito se in uno degli anni di un triennio, il contribuente supera le soglie indicate ,
giacché dall'anno successivo, il contribuente deve instaurare la contabilità ordinaria per obbligo.
Questo è quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate.
Andrea Bongi – Italia Oggi, pag. 28
Pag.19
La Rivista del Lavoro 05/2018
Venerdì 2 febbraio
Cnr, 10mila studenti in alternanza
Un’esperienza di formazione sul campo nei laboratori del Cnr, per “toccare con mano” tutti i passaggi
di un progetto di ricerca, dall’ideazione alla sua realizzazione e comunicazione; e conoscere così
anche nuovi mestieri in vista del successivo (e più rapido) ingresso nel mondo del lavoro. Negli ultimi
tre anni, 2014-2017, sono stati circa 10mila gli studenti di circa 550 istituti superiori che hanno
svolto alternanza scuola-lavoro.
Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pag. 21
Il bonus assunzioni è vincolato dalla legge alle tutele crescenti
La legge di Bilancio 2018, sul versante occupazionale, ha intrapreso un diverso percorso rispetto a
quello seguito nel recente passato. Negli anni precedenti, l’intendimento è stato quello di incentivare
l’occupazione con misure temporanee, concedendo un bonus triennale di ragguardevole spessore per
le assunzioni/stabilizzazioni del 2015 e poi confermandolo per l’anno successivo, pur con una
consistenza e una durata ridotte.
Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone – Il Sole 24 Ore, pag. 19
Il bonus Sud ha vita propria
Il bonus Sud opera indipendentemente dal bonus giovani triennale. Pe r fruirne, infatti, non è richiesto
che l'assunzione soddisfi i requisiti di entrambe le agevolazioni, ma solo quelli per il bonus
Mezzogiorno. Lo precisa l'Inps in un documento della Fondazione studi dei consulenti del lavoro
pubblicato ieri.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 30
La rottamazione traina il fisco
Il recupero di gettito dalla lotta all'evasione trascinato nel 2017 dalla rottamazione dei ruoli. I 20
miliardi di incassi, annunciati ieri dal direttore dell'Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffin i,
includono 4 mld (solo per l'Agenzia delle Entrate) di extra introiti frutto della rottamazione dei ruoli.
Che l'anno scorso ha fatto registrare un'entrata di 6,5 mld sui 12 mld attribuiti al lavoro dell'ex
Equitalia.
Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 20
Rottamazione: revoca a termine
Rottamazione bis: la domanda di definizione agevolata può essere revocata, modificata o integrata
ma solo entro il termine del 15 maggio 2018. Se all'atto della presentazione dell'istanza è in atto
una procedura esecutiva in fase avanzata che non può essere più sospesa, gli incassi di tale
procedura verranno confrontati con gli importi dovuti per la definizione agevolata con possibilità di
rimborso delle somme eccedenti per effetto della rottamazione stessa. Sono questi, in estrema
sintesi, i principali chiarimenti in tema di rottamazione bis, forniti ieri dall'Agenzia delle entrate nel
corso di un convegno sulle novità fiscali del 2018.
Andrea Bongi – Italia Oggi, pag. 27
Al decollo i «bollini» per l’istruzione tecnica di qualità
L’obiettivo è innalzare, con il coinvolgimento diretto delle imprese, la qualità dei percorsi formativi
“on the job” a favore dei ragazzi delle superiori, in primis tecnici e professionali, e degli Its, le “super
scuole” di tecnologia post diploma, che rappresentano il segmento terziario professionalizzante del
nostro sistema educativo. Ma, anche, al tempo stesso, far conoscere a famiglie e studenti quanta
manifattura è presente nel territorio.
Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pag. 21
I diplomati tecnici resistono alla crisi
Anche se l’appeal tra gli studenti fatica a crescere, tant’è che i ragazzi continuano a preferire i lice i,
gli istituti tecnici e professionali dimostrano di resistere sul mercato del lavoro. Anche negli anni
della grande crisi. A dirlo è un report della Fondazione Agnelli che giudica «lusinghiero in una
Pag.20
La Rivista del Lavoro 05/2018
congiuntura economica avversa» l’indice di occupazione registrato dai diplomati di questi due
percorsi: più o meno il 40 per cento.
Eugenio Bruno – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 21
Più pesanti Naspi e Cig
Aggiornati gli importi dei cosiddetti ammortizzatori sociali per l'anno 2018. Le nuove misure
dell'indennità di Cassa integrazione, Naspi (ex indennità di disoccupazione) e dell'assegno dovuto ai
lavoratori socialmente utili (Lsu) sono contenuti nella Circolare Inps n. 19/2018.
Leonardo Comegna – Italia Oggi, pag. 30
Sabato 3 febbraio
Apprendisti Ammesso il distacco
Sì al distacco dell'apprendista. Con Nota Prot. n. 290/2018, infatti, l'Ispettorato nazionale del lavoro
spiega di non ravvisare ostacoli alla possibilità di avvalersi dell'istituto del distacco nei rapporti di
apprendistato. A chiedere il chiarimento è stato l'Ispettorato territoriale di Udine Pordenone.
Carla De Lellis – Italia Oggi, pag. 25
Con l’Ape sociale in 50mila possono evitare «quota 67»
Tra il 2017 e il 2020 circa 119.200 lavoratori avranno la possibilità di anticipare l’uscita dal mercato
senza nessuna penalizzazione della pensione utilizzando lo strumento dell’Ape sociale. E poco meno
della metà, circa 49.800, potranno evitare lo scatto automatico a 67 anni dell’età di pensionamento
dal 2019. Sono alcuni degli effetti che concorre a produrre il decreto ministeriale con l’elenco dei
profili lavorativi delle quattro categorie aggiuntive di attività gravose del reddito ponte rispetto alle
11 già previste e che potranno chiedere l’esenzione dallo scatto a 67 anni dell’età di pensionamento
dal 2019.
Davide Colombo e Marco Rogari – Il Sole 24 Ore, pag. 15
Pensioni, uscita possibile a 63 anni
Garantire ai giovani dell’era “contributiva”, con un minimo di 20 anni di contributi versati, una
pensione futura di “garanzia” di almeno 750 euro mensili da far lievitare di 15 euro al mese per ogni
anno in più di contribuzione fino a un massimo di mille euro. E consentire a chi ha compiuto 63 anni,
e con specifici requisiti contributivi, l’uscita dal mercato del lavoro facendo leva sugli strumenti
flessibili introdotti negli ultimi due anni, in forma potenziata e permanente, come i redditi-ponte .
L’Ape dovrà diventare strutturale sia nelle versioni “volontaria” e “aziendale” sia in quella “sociale”,
che dovrà essere estesa al lavoro autonomo, ai disoccupati provenienti da lavori a tempo determinato
e a nuove categorie di lavoro gravoso. E dovrà essere accompagnata da una nuova “opzione donna”
(pensionamento anticipato con il ricalcolo interamente contributivo dell’assegno) per le lavoratrici
con almeno 35 anni di contributi e 63 anni di età. Sono questi i pilastri su cui poggia il pacchetto
previdenziale del programma Pd.
Davide Colombo e Marco Rogari – Il Sole 24 Ore, pag. 5
Il bonus 80 euro anche alle partite Iva
Un occhio alle imprese, uno alle famiglie, uno alle partite Iva. Si articola lungo queste tre direttrici
il programma fiscale del Pd. Tra gli obiettivi, completare la riduzione della pressione fiscale sulle
imprese portando l’aliquota Ires al 22% (dopo averla ridotta dal 27,5 al 24%), “ripescando” anche
l’Iri, sempre con aliquota al 22%, che è stata congelata fino al 2019 dall’ultima legge di Bilancio .
Altro punto, la promessa di aumentare la deducibilità dell’Imu pagata da imprese, commercianti,
artigiani e professionisti, anche se il vero piatto forte sembra essere la volontà di rafforzare il Piano
Impresa 4.0, rendendo strutturale il credito d’imposta per ricerca e sviluppo, con una riduzione
graduale dell’iperammortamento nella legislatura, ma con l’obiettivo di introdurre strutturalmente
un’accelerazione della deducibilità fiscale degli investimenti produttivi.
Marco Mobili – Il Sole 24 Ore, pag. 5
Pag.21
La Rivista del Lavoro 05/2018
Imu agricola, ok alle esenzioni
Salva l'esenzione dall'Imu agricola. L'azzeramento dell'imposta (per gli anni 2014-2015) a favore dei
terreni agricoli ubicati nei comuni classificati dall'Istat come montani o parzialmente montani (se
posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali) non è incostituzionale. Lo ha
deciso la Consulta nella Sentenza n. 17/2018 depositata ieri, con cui la Corte ha salvato l'articolo 1
del Decreto Legge n. 4/2015.
Francesco Cerisano – Italia Oggi, pag. 28
Per il no-profit fatture senza bollo
Arrivano i primi chiarimenti delle Entrate sulla riforma del Terzo settore (D.Lgs. n. 117/2017). Le
risposte dell’Agenzia delle Entrate si soffermano in particolare sugli adempimenti richiesti alle Onlus
per adeguarsi alle nuove disposizioni e sull’efficacia di alcune agevolazioni fiscali vecchie e nuove
durante il periodo transitorio che condurrà all’istituzione del Registro unico nazionale del Terzo
settore (Run).
Gabriele Sepio – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 13
Inarcassa, ok al cumulo
Cumulo (non oneroso) dei contributi possibile in tempi brevi per gli ingegneri e architetti italiani che
esercitano la libera professione: i Ministeri Vigilanti (welfare ed economia e finanze, ndr) hanno,
infatti, acceso ieri il semaforo verde sulla delibera che Inarcassa, l'Ente previdenziale delle due
categorie dell’area tecnica, aveva varato circa quattro mesi or sono.
Simona D'Alessio – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 30
Domenica 4 febbraio
Donne e laureati, più chance se il datore di lavoro ha studiato
Se sei un laureato hai maggiori possibilità di trovare un lavoro nell'impresa di cui è titolare un
laureato come te, anche se non necessariamente nella stessa materia. Se il patron invece la laurea
non ce l'ha, sarà decisamente più difficile che possa assumere uno che il ciclo di studi lo ha
completato. Se sei invece un diplomato negli istituti tecnico-professionali, devi sapere che solo il 40
per cento riesce a trovare un'occupazione non precaria nei due anni post-diploma ma appena il 34
per cento ne trova una coerente con il proprio titolo di studio. Due ricerche, due scenari convergenti:
in Italia trovare un lavoro congruo per i giovani appena usciti dalla scuola o dall'università resta
complicato ma «studiare serve sempre», come dice Stefano Sacchi, presidente dell'Inapp (ex Isfol)
che ha curato il primo studio (l'altro è della Fondazione Agnelli).
Nando Santonastaso - Il Mattino, pag. 10
Dirigenti Pa, gli aumenti commisurati ai risultati
Rimasto fino ad oggi un po’ in ombra, anche il contratto dei dirigenti pubblici si avvia verso il rinnovo.
La Ministra della Funzione pubblica, Marianna Madia, ha firmato l’atto di indirizzo, il documento che
dà la possibilità all’Aran, l’Agenzia che tratta per lo Stato il rinnovo con i sindacati, ad avviare il
tavolo di confronto. Come tutti gli altri dipendenti pubblici, anche i dirigenti hanno il loro contratto
bloccato da ormai quasi nove anni.
Andrea Bassi – Il Messaggero, pag. 17
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La Rivista del Lavoro 05/2018
Premessa
E’ stato siglato l’Accordo interconfederale per la disciplina
dell'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (apprendistato di primo livello),
per il diploma di istruzione tecnica e l'apprendistato di alta formazione e ricerca (apprendis ta to
di terzo livello).
L’accordo entra in vigore il 1° marzo 2018.
Parte comune ai due apprendistati
Con la stipula del contratto di apprendistato sia di primo livello sia di secondo livello, l'apprendista
assume il doppio status:
di studente e
di lavoratore.
Pertanto, l’apprendista è tenuto all'osservanza delle regole comportamentali:
nell'istituzione formativa e
nell'impresa.
Aggiornamento professionale
Stefania Altieri
Artigianato
Accordo su apprendistato di 1° e 2° livello Argomento
E’ stato siglato l’Accordo interconfederale per la disciplina:
dell'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale
(apprendistato di primo livello),
del diploma di istruzione tecnica e l'apprendistato di alta formazione e
ricerca (apprendistato di terzo livello).
Novità
L’accordo entra in vigore il 1° marzo 2018.
Riferimenti
● Artt. 43 e 45 D. Lgs. 81/2015 ● Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani,
Claai e Cgil, Cisl, Uil, Accordo interconfederale del 1° febbraio 2018.
Pag.23
La Rivista del Lavoro 05/2018
In particolare, lo studente/lavoratore deve osservare:
le norme in materia di igiene, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e
l'obbligo di frequenza dell'attività formativa interna ed esterna all'azienda.
Per ciò che attiene alla retribuzione e, con riferimento a entrambe le forme di apprendistato,
qualora l’apprendista non raggiunga gli obiettivi formativi scolastici,
non potrà beneficiare, nel successivo anno di apprendistato,
dell’avanzamento delle percentuali retributive,
ma riceverà anche per il successivo anno di apprendistato la percentuale retributiva percepita
durante l'anno precedente.
E’ sempre ammesso che le parti del contratto individuale concordino il prolungamento
del periodo di apprendistato nelle ipotesi di cui all'art. 42, comma 5, lett. g), del D. Lgs.
n. 81 del 2015, cioè in caso di malattia, infortunio o altra causa di sospensione
involontaria del lavoro, di durata superiore a trenta giorni.
Per tutte e due le tipologie di apprendistato qui trattate, il periodo di prova è pari a 90 giorni di
effettivo lavoro.
Come noto, per le ore di formazione esterna svolte dall'apprendista nell'istituzione formativa, il
datore di lavoro è esonerato da ogni obbligo retributivo, come previsto dall'art. 43, comma 7,
D. Lgs. 81/2015.
Relativamente alle ore di formazione svolte nella istituzione formativa le parti hanno precisato che,
per entrambe le tipologie di apprendistato:
l'esonero del datore di lavoro da ogni obbligo retributivo previsto dall'art. 43, c. 7, del D. Lgs.
81/2015,
si riferisce, a tutti gli istituti contrattuali e di legge diretti, indiretti e differiti .
Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (primo livello)
All'apprendista assunto con il contratto di cui all'art. 43 del D. Lgs. n. 81 del 2015, (Apprendistato
di primo livello), al solo fine di determinare la retribuzione di riferimento, nonché l'applicazione degli
istituti contrattuali, va attribuito convenzionalmente un livello d’inquadramento contrattuale ,
coerente con il percorso formativo tra quelli individuati all'art. 4 del D.M. 12 ottobre 2015.
La retribuzione è pari alle seguenti percentuali della retribuzione del livello di inquadramento:
APPRENDISTATO DI PRIMO LIVELLO
Anno %
1° 45
2° 55
3° 60
4° 70
Apprendistato di alta formazione e ricerca (terzo livello)
L'apprendista assunto con il contratto di cui all'art. 45 del D. Lgs. n. 81 del 2015 (Apprendistato di
terzo livello) ha diritto a una retribuzione determinata mediante l'applicazione delle percentuali
indicate nella tabella che segue, sulla retribuzione tabellare prevista dal Ccnl di riferimento ,
relativa al livello salariale nel quale il lavoratore sarà inquadrato in coerenza con il percorso
formativo al termine del periodo di apprendistato al lordo delle ritenute previdenziali:
Pag.24
La Rivista del Lavoro 05/2018
Assicurazione
infortuni domestici
E’ disponibile l’informativa per i
clienti dello studio, in formato
word.
Vai all’Informativa.
APPRENDISTATO DI TERZO LIVELLO
Durata percorsi Anno %
Percorsi superiori ad 1 anno Prima metà del periodo 70%
Seconda metà del periodo 80%
Percorsi non superiori ad 1 anno Tutto il periodo 80%
Rinvio
Per tutto quanto non disciplinato dall’accordo interconfederale si applicano le specifiche norme
previste dalla regolamentazione dell'apprendistato professionalizzante e gli istituti contrattuali
definiti dal Ccnl applicato in azienda, ivi comprese le disposizioni relative all'Assistenza sanitaria
integrativa - SAN.ARTI, e gli obblighi di versamento alla Bilateralità, purché non incompatibili con
l’accordo stesso e con le disposizioni legislative.
Le Parti auspicano che gli enti bilaterali regionali del comparto possano prevedere misure di
agevolazione, facilitazione e sostegno in favore sia delle imprese che assumono apprendisti nel
sistema duale sia degli apprendisti stessi.
Sono fatti salvi gli accordi già sottoscritti a livello regionale e nelle province autonome di Trento
e Bolzano.
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La Rivista del Lavoro 05/2018
Premessa
In seguito all’Informazione provvisoria n. 1, Nrg 27599/2017 del 18 gennaio 2018 della Corte
Suprema di Cassazione - Sezioni Unite Penali, l’Inps torna a occuparsi dell’omesso versamento delle
ritenute previdenziali.
Ricordiamo che l’argomento è stato approfondito nella Rivista n. 38/2017.
Il contesto normativo
Come noto, il D. Lgs. 15 gennaio 2016, n. 8, attuativo della Legge 28 aprile 2014, n. 67 ed entrato
in vigore dal 6 febbraio 2016, ha disciplinato la depenalizzazione di numerose ipotesi di reato in
materia di lavoro e previdenza obbligatoria, prevedendone la trasformazione in illecit i
amministrativi.
Aggiornamento professionale
Stefania Altieri
Omissioni contributive
Determinazione degli illeciti amministrativi Argomento
In seguito all’Informazione provvisoria n. 1, Nrg 27599/2017 del 18 gennaio
2018 della Corte Suprema di Cassazione - Sezioni Unite Penali, l’Inps torna
ad occuparsi dell’omesso versamento delle ritenute previdenziali .
Novità
L’Inps conferma le modalità di determinazione dell’importo di euro
10.000 euro annui, da cui scatta la sanzione penale, già impartite con la
Circolare n. 121/2016 e ribadisce che, nell’individuazione dell’importo annuo,
deve farsi riferimento alle mensilità di scadenza dei versamenti
contributivi (periodo 16 gennaio – 16 dicembre, relativo alle retribuzioni
corrisposte, rispettivamente, nel periodo dicembre dell’anno precedente –
novembre dell’anno in corso).
Riferimenti
● Legge 28 aprile 2014, n. 67 ● Art. 3, co. 6, D. Lgs. 15 gennaio 2016, n. 8
Ministero del Lavoro – Direzione generale per l’attività ispettiva, Nota n. 9099
del 3 maggio 2016 ● Inps, Circolare n. 121 del 5 luglio 2016 ● INL, Nota n.
8376 del 25 settembre 2017 ● Corte Suprema di Cassazione - Sezioni Unite
Penali, Informazione provvisoria n. 1, Nrg 27599/2017 del 18 gennaio 2018
● Inps, Messaggio n. 437 del 31 gennaio 2018.
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La Rivista del Lavoro 05/2018
In materia previdenziale, la depenalizzazione ha riguardato, in particolare, l’articolo 2, co. 1-bis, del
D.L. 12 settembre 1983, n. 463, convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 1983, n.
638, che è stato sostituito dall’articolo 3, co. 6, del D. Lgs. n. 8/2016 e che riportiamo nel riquadro
che segue:
ARTIC O LO 2, C O . 1-BIS, DEC RETO LEGGE 12 SETTEMBRE 1983, N. 463, C O NVERTITO, C O N MO DIFICAZIONI , DALLA
LEGGE 11 NO V EMBRE 1983, N. 638, C O ME SO STITUITO DALL’A RTICOLO 3, C O . 6, DEL DEC RETO LEGISLATIVO 15
GENNA IO 2016, N. 8.
“1-bis. L’omesso versamento delle ritenute di cui al comma 1, per un importo superiore a euro
10.000 annui, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a euro 1.032. Se
l’importo omesso non è superiore a euro 10.000 annui, si applica la sanzione amministrativ a
pecuniaria da euro 10.000 a euro 50.000. Il datore di lavoro non è punibile, né assoggettabil e
alla sanzione amministrativa, quando provvede al versamento delle ritenute entro tre mesi dalla
contestazione o dalla notifica dell’avvenuto accertamento della violazione.”
La norma, che ha parzialmente depenalizzato il reato di omesso versamento delle ritenute
previdenziali, ha introdotto una distinzione correlata al valore dell’omissione compiuta dal
datore di lavoro, che schematizziamo come segue:
Con la Nota n. 9099 del 3 maggio 2016, il Ministero del Lavoro – Direzione generale per l’attività
ispettiva ha precisato che l’arco temporale da considerare per il controllo sul corretto
adempimento degli obblighi contributivi, al fine della determinazione dell’importo di euro 10.000
annui individuati doveva essere quello che intercorre tra il 1° gennaio e il 31 dicembre di ciascun
anno (anno civile).
La posizione del Ministero fu recepita dall’Inps che ribadì il concetto nella C ircolare n. 121
del 5 luglio 2016, aggiungendo che i versamenti che concorrono al raggiungimento della
soglia di euro 10.000 annui sono quelli relativi al mese di dicembre dell’anno precedente
all’annualità considerata (da versare entro il 16 gennaio) fino a quelli relativi al mese di
novembre dell’annualità considerata (da versare entro il 16 dicembre).
La Corte di Cassazione invece, con la recente Sentenza n. 39882, depositata il 4 settembre 2017, ha
stabilito che la verifica della soglia di punibilità va intesa secondo il criterio di competenza; ossia:
ai fini della definizione della rilevanza penale dell’inadempimento ,
l’anno da prendere a riferimento va da gennaio a dicembre.
Più in particolare ha stabilito che “il riferimento” debbano essere
le ritenute dovute per ogni mese dell’anno nel quale siano state corrisposte retribuzioni ai
dipendenti,
indipendentemente dal momento in cui sia dovuto il versamento all’ente previdenziale;
ciò in quanto, il debito sorge al momento della corresponsione delle retribuzioni.
Si applica la sanzione penale della reclusione fino a
tre anni, congiunta alla multa fino a € 1.032.
Omessi versamenti
di importo superiore
a euro 10.000 annui
Si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro
10.000 a euro 50.000.
Omessi versamenti
di importo uguale o
inferiore a euro
10.000 annui
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La Rivista del Lavoro 05/2018
Così si è espressa la Suprema Corte:
“la consumazione del reato appare coincidere, secondo una triplice diversa alternativa ,
o con il superamento, a partire dal mese di gennaio, dell’importo di euro 10.000 ove allo
stesso non faccia più seguito alcuna ulteriore omissione, o con l’ulteriore o le ulteriori
omissioni successive sempre riferite al medesimo anno, ovvero, definitivamente e
comunque, laddove anche il versamento del mese di dicembre sia omesso, con la data
del 16 gennaio dell’anno successivo”.
L’Ispettorato nazionale del lavoro dopo aver preso atto dell’interpretazione giurisprudenziale e,
previo confronto con l’Inps e con l’Ufficio legislativo del Ministero del Lavoro, ha modificato le
istruzioni impartite stabilendo che
l’eventuale omissione del versamento delle ritenute
deve essere verificata secondo il criterio della competenza contributiva
cioè facendo riferimento al periodo intercorrente:
- dalla scadenza del primo versamento dell’anno contributivo dovuto relativo al mese di gennaio
(16 febbraio)
- sino alla scadenza dell’ultimo, relativo al mese di dicembre (16 gennaio dell’anno successivo).
La questione interpretativa è stata rimessa alle Sezioni Unite Penali della Corte Suprema di
Cassazione che, con l’Informazione provvisoria n. 1, Nrg. 27599/2017 del 18 gennaio 2018, hanno
specificato che nell’individuazione dell’importo annuo deve farsi riferimento alle mensilità di
scadenza dei versamenti contributivi (periodo 16 gennaio – 16 dicembre, relativo alle retribuzioni
corrisposte, rispettivamente, nel periodo dicembre dell’anno precedente – novembre dell’anno in
corso).
Ora l’’Inps interviene nuovamente per informare che restano valide le modalità di determinazione
dell’importo di euro 10.000 euro annui, da cui scatta la sanzione penale, già impartite con la
Circolare n. 121/2016.
In pratica, i versamenti che concorrono al raggiungimento della soglia di euro 10.000 annui
sono quelli relativi:
al mese di dicembre dell’anno precedente all’annualità considerata (da versare entro il 16 gennaio)
fino a quelli relativi al mese di novembre dell’annualità considerata (da versare entro il 16
dicembre).
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La Rivista del Lavoro 05/2018
Premessa
Come tutti gli anni, l’Inps pubblica la circolare con la quale rende noti i minimali, le retribuzioni
convenzionali e i massimali, utili per il corretto calcolo della contribuzione obbligatoria .
La rivalutazione, per l’anno 2018, è stata rilevata nella misura dell’1,1%, corrispondente alla
variazione percentuale della perequazione automatica delle pensioni accertata, per il 2018, dall’Istat.
Minimali di retribuzione giornaliera per la generalità dei dipendenti
La misura per l’anno 2018 del limite minimo di retribuzione giornaliera e degli altri valo ri per il calcolo
delle contribuzioni dovute per la generalità dei lavoratori dipendenti è pari a € 48,20 (9,5%
dell'importo del trattamento minimo mensile di pensione a carico del Fondo pensioni lavoratori
dipendenti in vigore al 1° gennaio 2017, pari a € 507,42 mensili).
Minimale contributivo per le retribuzioni convenzionali
Il limite minimo di retribuzione giornaliera per le retribuzioni convenzionali in genere è pari, per
l’anno 2018, a € 26,78.
Ufficio paghe - aggiornamento
Romina De Bellis
Contributi obbligatori
Minimi e massimali 2018 Argomento
Come tutti gli anni, l’Inps pubblica la circolare con la quale rende noti i
minimali, le retribuzioni convenzionali e i massimali, utili per il corretto
calcolo della contribuzione obbligatoria.
Novità
La rivalutazione, per l’anno 2018, è stata rilevata nella misura dell’1,1%,
corrispondente alla variazione percentuale della perequazione automatica
delle pensioni accertata, per il 2018, dall’Istat.
Riferimenti
● Inps, Circolare n. 13 del 26 gennaio 2018.
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La Rivista del Lavoro 05/2018
Quota di retribuzione soggetta all'aliquota aggiuntiva dell’1%
La prima fascia di retribuzione pensionabile è stata determinata per l'anno 2018 in € 46.630,00 e
l'aliquota aggiuntiva dell’1% deve essere applicata sulla quota di retribuzione eccedente tale tetto
retributivo che, rapportato a dodici mesi, è pari a € 3.885,83, da arrotondare a € 3.886,00.
Si ricorda che la quota di retribuzione eccedente la predetta fascia e la relativa contribuzione
aggiuntiva devono essere riportate dai datori di lavoro che utilizzano la sezione PosContributiva del
flusso UniEMens, a livello individuale, nell’elemento <DenunciaIndividuale>, <DatiRetributiv i>,
<ContribuzioneAggiuntiva>, <Contrib1PerCento>, <ImponibileCtrAgg>, <ContribAggCorrente>.
L’imponibile della contribuzione aggiuntiva è un di cui dell’elemento <Imponibile> di <Dati
Retributivi>.
Per i datori di lavoro che utilizzano la sezione ListaPosPA il valore del contributo relativo alla
contribuzione aggiuntiva deve essere riportato nell’elemento <Contrib1PerCento>. Il valore indicato
in tale elemento non è compreso nell’elemento <Contributo>.
Massimale annuo della base contributiva e pensionabile
Il massimale annuo della base contributiva e pensionabile per i lavoratori iscritti successivamente al
31 dicembre 1995 a forme pensionistiche obbligatorie e per coloro che optano per la pensione con il
sistema contributivo è pari, per l'anno 2018, a € 101.427,08, che arrotondato all’unità di euro è pari
a € 101.427,00.
La quota di retribuzione eccedente il predetto massimale e le relative contribuzioni minori devono
essere riportate dai datori di lavoro che utilizzano la sezione PosContributiva del flusso UniEMens ,
a livello individuale, nell’elemento <Denuncia Individuale>, <DatiRetributivi>, <DatiParticola ri>,
<EccedenzaMassimale>, <ImponibileEccMass>, <ContributoEccMass>. L‘imponibile eccedente il
massimale non è compreso nell’elemento <Imponibile> di <Dati Retributivi>.
Per i datori di lavoro che utilizzano la sezione ListaPosPA nel mese in cui si verifica il superamento
del massimale, l’elemento <Imponibile> della gestione pensionistica e della gestione credito
dell’elemento E0 deve essere valorizzato nel limite del massimale stesso, mentre la parte eccedente
deve essere indicata nell’elemento <ImponibileEccMass> della gestione pensionistica e della
gestione credito.
Nell’elemento <Contributo> deve essere indicata la sola quota di contributi da versare in riferimento
al valore indicato nell’elemento <Imponibile> della gestione pensionistica e della gestione credito.
Il massimale opera anche ai fini dell’aliquota aggiuntiva dell'1% di cui all'art. 3-ter del D.L. n.
384/1992.
Nei mesi successivi al superamento del massimale, l’imponibile sarà pari a zero, mentre continuerà
ad essere valorizzato l’elemento <ImponibileEccMass>.
Limite per l'accredito dei contributi obbligatori e figurativi
Come noto, il limite di retribuzione per l'accredito dei contributi obbligatori e figurativi è fissato nella
misura del 40% del trattamento minimo di pensione in vigore al 1° gennaio dell'anno di riferimento .
Rapportato al trattamento minimo di pensione di € 507,42 per l'anno 2018, il limite di cui sopra
risulta pari a una retribuzione settimanale di € 202,97. Il limite annuale per l’accredito dei
contributi, arrotondato all’unità di euro, è pari a € 10.544,00.
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La Rivista del Lavoro 05/2018
I VALORI RIVALUTATI PER IL 2018
Limite Valore in euro
Giornaliero Mensile Annuale
Minimo di pensione mensile ---- 507,42 ---
Minimali giornalieri di retribuzione 48,20* --- ---
Retribuzione giornaliera convenzionale 26,78 --- ---
Cooperative Dpr 602/70 e cooperative sociali 48,20 --- ---
Retribuzione soggetta ad aliquota 1% 3.886,00** 46.630,00
Massimale annuo base contributiva pensionabile 101.427,00
Limite accredito contributi obbligatori e figurativi --- --- 10.544,00
* I valori sono indicati nelle tabelle allegate alla circolare.
** Valore arrotondato.
Minimale per i rapporti a tempo parziale
Anche per i rapporti di lavoro a tempo parziale, trova applicazione il minimale contributivo. La
retribuzione corrisposta, soggetta a contribuzione, va ragguagliata al minimale previsto per il part
time.
In linea generale, nell’ipotesi di orario di 40 ore settimanali (ipotesi che ricorre, di norma, per i
lavoratori iscritti alle gestioni private), il procedimento del calcolo per determinare la retribuzione
minima oraria è il seguente:
€ 48,20 x 6 /40 = € 7,23
Qualora, invece, l’orario normale sia di 36 ore settimanali (ipotesi che ricorre, di norma, per i
lavoratori iscritti alla gestione pubblica), articolate su cinque giorni, il procedimento del calcolo è il
seguente:
€ 48,20 x 5 /36 = € 6,69.
Importi che non sono soggetti a contribuzione
Si riportano, di seguito, per l’anno 2018 gli importi degli elementi retributivi che, sulla base di quanto
previsto dalla normativa vigente, non concorrono alla determinazione della retribuzione
imponibile ai fini contributivi, con la precisazione che si tratta degli stessi già fissati dal D. Lgs.
n. 314/1997.
Anno 2018 Valore in euro
Prestazioni e indennità sostitutive della mensa in formato cartaceo 5,29
Prestazioni e indennità sostitutive della mensa in forma elettronica 7,00
Fringe benefit (tetto) 258,23
Indennità di trasferta intera Italia 46,48
Indennità di trasferta 2/3 Italia 30,99
Indennità di trasferta 1/3 Italia 15,49
Indennità di trasferta intera estero 77,47
Indennità di trasferta 2/3 estero 51,65
Indennità di trasferta 1/3 estero 25,82
Indennità di trasferimento Italia (tetto) 1.549,37
Indennità di trasferimento estero (tetto) 4.648,11
Azioni offerte ai dipendenti (tetto) 2.065,83
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La Rivista del Lavoro 05/2018
Premessa
Dal 1° gennaio 2018 aumentano le aliquote previdenziali per i collaboratori e le figure a questi
assimilate, iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata1. Inoltre, l'Inps ci ricorda che la Legge 22
maggio 2017, n. 81, ha previsto un aumento delle aliquote, a decorrere dal 1° luglio 2017, per i
collaboratori, gli assegnisti e i dottorandi di ricerca con borsa di studio, i titolari degli uffici di
amministrazione, i sindaci e revisori, iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata, non pensionati
e privi di partita Iva, nella misura di 0,51%2. Le aliquote applicabili alle altre categorie di contribuenti
iscritti alla Gestione Separata3, invece, non subiscono variazioni rispetto al 2017.
Ne deriva che le aliquote dovute per la contribuzione alla Gestione Separata per l'anno 2018 sono
complessivamente fissate come evidenziato nelle tabelle che seguono.
LE ALIQUOTE CONTRIBUTIVE GESTIONE SEPARATA IN VIGORE DAL 2018
Liberi professionisti Composizione aliquote Aliquote 2018
Soggetti non assicurati presso altre forme
pensionistiche obbligatorie
25,00 Ivs + 0,72
aliquota aggiuntiva 25,72%
Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra
tutela pensionistica obbligatoria --- 24%
Ufficio paghe - aggiornamento
Romina De Bellis Gestione separata Inps
Contribuzione 2018 Argomento
L'Inps ha reso note le aliquote, i minimi e i tetti massimi applicabili alla base
imponibile previdenziale dei soggetti iscritti alla Gestione Separata ex lege n.
335/1995, per l'anno 2018.
Novità
Dal 1° gennaio 2018, aumentano le aliquote previdenziali per i
collaboratori e le figure a questi assimilate, iscritti in via esclusiva alla
Gestione Separata.
Riferimenti
● Inps, Circolare n. 18 del 31 gennaio 2018.
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Collaboratori e figure assimilate Composizione aliquote Aliquote 2018
Soggetti non assicurati presso altre forme
pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista
la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL
33,00 Ivs + 0,72 + 0,51
aliquote aggiuntive 34,23%
Soggetti non assicurati presso altre forme
pensionistiche obbligatorie per i quali non è
prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL
33,00 Ivs + 0,72
aliquote aggiuntive 33,72%
Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra
tutela pensionistica obbligatoria --- 24%
Compensi corrisposti ai collaboratori entro il 12 gennaio 2018
Si rammenta che, ai sensi dell'articolo 51 del Tuir,
le somme corrisposte entro il 12 del mese di gennaio
si considerano percepite nel periodo di imposta precedente (c.d. principio di cassa allargato).
Ne consegue che:
il versamento dei contributi in favore dei collaboratori coordinati e continuativi deve essere riferito
alle prestazioni effettuate nel 2017 e pertanto,
devono essere applicate le aliquote contributive previste per l'anno di imposta 2017 (cioè :
24% per i titolari di pensione e per chi è già assoggettato ad altra previdenza obbligatoria; 32,72%
per coloro che sono privi di altra previdenza obbligatoria e per i quali non è dovuta l'aliquota
aggiuntiva per la DIS-COLL oppure, dal 1° luglio 2017, 33,23% per i soggetti obbligati anche ad
aliquota DIS-COLL).
Massimale
Per l'anno 2018 il massimale di reddito imponibile ai fini contributivi è pari a € 101.427,00.
Pertanto, le aliquote per il 2018 si applicano facendo riferimento ai redditi conseguiti fino al
raggiungimento del citato massimale.
Minimale – Accredito contributivo
Con riguardo al minimale di reddito, la misura per l'anno 2018 è fissata a € 15.710,00.
Pertanto il contributo minimo anno, per il 2018, sarà il seguente:
Reddito minimo annuo Aliquota Contributo minimo annuo Di cui contributo Ivs
€ 15.710,00 24,00% --- € 3.770,40
€ 15.710,00 25,72% € 4.040,612 € 3.927,50
€ 15.710,00 33,72% 5.297,412 € 5.184,30
€ 15.710,00 34,23% € 5.377,533 € 5.184,30
________________________________
Note 1 L’aumento automatico delle aliquote previdenziali della Gestione Separata è stato disposto
dall'articolo 2, comma 57, della Legge 28 giugno 2012, n. 92 (c.d. Riforma Fornero). 2 Tale aliquota va a finanziare la DIS-COLL e si aggiunge a quelle attualmente in vigore pari a:
-> 0,50%, per il finanziamento della maternità, degli assegni per il nucleo familiare e della malattia ,
anche in caso di non degenza ospedaliera;
-> 0,22%, per il finanziamento aggiuntivo dei congedi di maternità. 3 Lavoratori autonomi iscritti esclusivamente alla Gestione Separata e non pensionati; pensionati o
assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie.
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Fotografia Emma Costantini
Alessia Merzari
Gli autori
Hanno collaborato alla realizzazione di questo
numero:
Stefania Altieri
Comitato di redazione
Romina De Bellis
Comitato di redazione
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ISSN 2531-9353 La Rivista del Lavoro