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Un nuovo materiale didattico LA SCATOLA AZZURRA di Paola Tonelli* Il contatto con gli elementi na- turali Nelle nostre grandi città i bambini corrono nuovi pericoli, pericoli sconosciuti nelle precedenti società contadine: -sono circondati dal cemento -la maggior parte vive in case piccole, forse belle ma poco adatte a loro -un concetto di educazione, molto diffuso, porta a dire continuamente "stai attento", "non toccare", "non ti sporcare". I nostri bambini quindi, non solo vivono assediati dal cemento, chiusi in miniappartamenti, ma anche se vanno ai giardinetti con la mamma o nel In altre parole lo spazio all'aperto ha finito con l'esser disinvestito dal- l'interesse dell'adulto" (A. Canevaro ed A. Neri in "trovare la verità agendo sulla realtà"). In queste condizioni, anche se il bambino è più "libero di sporcarsi" e di toccare la terra, non viene cer- tamente favorito un suo più intenso e sereno incontro con gli elementi na- turali. L'importanza del contatto diretto con gli elementi naturali mi è stata confermata da D. Kalff quando mi sono recata a Zurigo, nel 1984, per seguire un seminario da lei tenuto sulla terapia del"gioco con la sabbia", cortile della scuola, non devono toccare, non devono sporcarsi. È pur vero che da alcuni anni questo problema è stato un po' superato almeno nelle scuole, ma il risultato non è egualmente soddisfacente... Una nuova moda si è instaurata (dovuta ad una cattiva interpretazione del concetto di libertà): l'uscita in cortile, in giardino viene vissuta come il momento di relax dell'insegnante, come il momento in cui il bambino viene lasciato solo a se stesso, come se vi fosse una vera e propria interruzione del rapporto educativo. * Psicanalista, de! Movimento di Coopera - zione Educativa Città di Torino Da "Bambini" n°1/1990 Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'Infanzia Archivio "Bambini" 1

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Page 1: LA SCATOLA AZZURRA - Città di Torino - Elezioni …  di Torino La "scatola azzurra"nella scuola Quando non si può uscire all'aper-to è possibile trasformare le classi in laboratori

Un nuovo materiale didattico

LA SCATOLA AZZURRA di Paola Tonelli*

Il contatto con gli elementi na-turali

Nelle nostre grandi città i bambini corrono nuovi pericoli, pericolisconosciuti nelle precedenti societàcontadine: -sono circondati dal cemento -la maggior parte vive in case piccole, forse belle ma poco adatte a loro -un concetto di educazione, moltodiffuso, porta a dire continuamente"stai attento", "non toccare", "non tisporcare".

I nostri bambini quindi, non solovivono assediati dal cemento, chiusi inminiappartamenti, ma anche se vannoai giardinetti con la mamma o nel

In altre parole lo spazio all'aperto ha finito con l'esser disinvestito dal-l'interesse dell'adulto" (A. Canevaro ed A. Neri in "trovare la verità agendo sulla realtà").

In queste condizioni, anche se il bambino è più "libero di sporcarsi" e di toccare la terra, non viene cer-tamente favorito un suo più intenso e sereno incontro con gli elementi na-turali.

L'importanza del contatto diretto con gli elementi naturali mi è stata confermata da D. Kalff quando mi sono recata a Zurigo, nel 1984, per seguire un seminario da lei tenuto sulla terapia del"gioco con la sabbia",

cortile della scuola, non devono toccare, non devono sporcarsi.

È pur vero che da alcuni anni questo problema è stato un po' superato almeno nelle scuole, ma il risultato non è egualmente soddisfacente...

Una nuova moda si è instaurata(dovuta ad una cattiva interpretazione del concetto di libertà): l'uscita incortile, in giardino viene vissuta come il momento di relax dell'insegnante, come il momento in cui il bambinoviene lasciato solo a se stesso, come se vi fosse una vera e propria interruzione del rapporto educativo.

* Psicanalista, de! Movimento di Coopera - zione Educativa

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La "scatola azzurra"nellascuola

Quando non si può uscire all'aper-to è possibile trasformare le classi inlaboratori degli elementi?

Questa domanda mi spinse a pro-gettare un nuovo materiale didattico che permettesse, anche nello spazio ristretto dell'aula, un sereno e di-stensivo incontro dei bambini con gli elementi naturali.

Per meglio comprendere come siaarrivata ad utilizzare le "scatole diterra o di sabbia" in classe e nei corsidi aggiornamento è necessario fare

alcune sue frasi tratte dai miei appunti di quei giorni: -"...oggi noi siamo allontanati dagli elementi naturali: siamo immersi in un mondo di parole, di oggetti, dimacchine ed allontanati dalle nostre emozioni..." -"...è importante il contatto diretto con l'elemento (terra, sabbia) perriprendere il contatto con le nostreemozioni". -"...Non si può, e non si deve, elimi - nare lo sviluppo della tecnica ma ilnostro rapporto con essa può essere "nutrito" attraverso contatti con la veranatura".

una brevissima storia, anche se storia vera è molto lunga e, per quanto mi riguarda, risale al 1972.

...È stata Livia Aite, proprio nel a farmi conoscere il gioco della Sé: bia: tecnica terapeutica che lei u~ va con i bambini. La descrizione c mi fece della terapia e dello stud in cui accoglieva i bambini mi afj scinò: il bambino veniva introdot in una stanza tranquilla dove, al ce tro, era posta una cassetta rettangolare, con il fondo dipinto di azzurro e contenente sabbia. Lungo le par~ della stanza si trovavano, allineati ~ scaffali, numerosi oggetti in minia -

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permettere ai bambini di giocarci in piccoli gruppi e individualmente.

Creai un "angolo speciale" posto vicino alle vaschette e ricco di scatole contenenti case, animali, pupazzi, rametti, sassi, fiori secchi, conchiglie, etc.

Questi materiali avrebbero potuto essere presentati singolarmente oabbinati così da favorire moltepliciesperienze, scoperte, possibilità di espressione.

Oltre alle ATTIVITÀ di MANIPO-LAZIONE la "scatola azzurra" per-mette:

• ATTIVITÀ utili per lo SVILUPPO EMOTIVO:

-contatto diretto con elementi naturali (sabbia, terra, acqua, sassi, rami, erbe, conchiglie, etc.) -drammatizzazione di storie

• ATTIVITÀ utili per lo SVILUPPO ESPRESSIVO:

-costruire storie, fiabe, avventure -costruire quadri, paesaggi -raccontare storie, avventure, fiabe

tura rappresentanti tutto quello che sipuò osservare nel nostro mondo:alberi, case, animali feroci e dome-stici, uomini e donne, in vari aspettidella loro vita, etc. Il bambino aveva tutto a disposizione, poteva scegliere ciò che desiderava per giocare, per costruire nella sabbia della cassetta.

Ricordo che questa descrizionecolpì molto la mia fantasia di inse-gnante, alla continua ricerca di ideeper migliorare il proprio modo di fare scuola.

Non potéi fare a meno d'ipotizzare l'entusiasmo dei miei alunni seavessero avuto la possibilità di entrare in questa stanza quasi magica che racchiudeva il mondo intero, che lometteva a portata di mano, che per-metteva di realizzare i paesaggi deisogni in pochi centimetri di sabbia.

Iniziai a pensare ad un diverso usodelle sabbie re. Mi procurai delle ro-buste scatole di dimensioni inferiori a quelle delle sabbiere che esistono in commercio.

Le dimensioni ridotte mi permiserodi tenerne più d’una in classe così da

• ATTIVITÀ LOGICO/MATEMATICHE: questo materiale, così natura-le e vario, essendo capace di suscitare forti emozioni, facilita nel bambino riflessioni ed operazioni di tipo logico, topologico e matematico.

• ATTIVITÀ per le OSSERVAZIONI SCIENTIFICHE:

-costruzione di "micro-ambienti"

La SCATOLA AZZURRA è utilizzata: negli asili nido nelle scuole dell'infanzia nelle scuole elementari nelle scuole medie con i bambini in difficoltà (')

Analizzando le caratteristiche di questo "nuovo gioco" si vede come esse corrispondano alle qualità "strut-turali-costitutive-espressive", indicate in una recente ricerca di Cavina/Frabboni(2), sui materiali

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sui materiali didattici alternativi che lascuola dovrebbe offrire ai bambini.

La ricerca, estremamente interes-sante ed intesa a censire la tipologia, ladiffusione e l'uso dei materiali ludici nella scuola dell'infanzia, ha evi-denziato come: "...il repertorio delle qualità dei gio-cattoli a scuola risulti pericolosamente in continuità (con ciò rinforzando la fissazione percettiva degli stessi modidi essere della realtà) coi valoriformali esibiti dagli arredi/suppellettili della casa o dai palazzi/strade della città.

Cosiçché la percezione del bambino è costretta a rimbalzare iterativamente (come la pallina di un flipper) su og- getti dalle stesse immutabili qualità formali: mini strutture ludiche in spa- zi ristretti e limitati; giocattoli dalle forme euclidee e angolate (tipici del gioco cognitivo), dalla posizione ortogonale e fissa, con una fortestaticità e lentezza, dalle superfici agrana fine e regolare, con consistenzedure e rigide (legno è bello)". (op. cit.).

È da queste riflessioni che nascel'identikit del giocattolo alternativo.

Esso dovrebbe favorire esperienzediverse da quelle fornite dalla vitaquotidiana, dovrebbe quindi essere: -corposo ed ampio -con strutture irregolari (non euclidee) -con ricca possibilità di movimento e di trasformazione

-con superfici scabre e corrugate -co

n superfici plastiche, flessibili edelastiche -con ricchezza di contrasti termici.

Ritornando alla scatola azzurra èpossibile constatare come essa con-tenga in sé molte delle sopracitatequalità strutturali e possa quindi offrire al bambino: -esperienze di ampio respiro e di gran-de coinvolgimento emotivo -strutture irregolari: legni, animali, sassi, rami, conchiglie, etc. -ricca possibilità di trasformazione: basta un soffio, un leggero tocco dimano ed il paesaggio, il quadro,possono cambiare totalmente -il contatto diretto con superfici di-versissime tra loro: scabre, corrugate, lisce, plastiche e rigide, con ricchezza di contrasti termici.

Organizzazione della "Scatola azzurra" (3)

Le 2 grandi scatole sono state co-struite in modo da essere l'una il co-perchio dell'altra.

In questo modo è possibile: -proteggere la sabbia o la terra dalla polvere -aumentare le possibilità di lavoro mantenendo invariato lo spaziooccupato dall'oggetto quando vieneriposto (le scatole possono essere uti-lizzate contemporaneamente da 1 a 8bambini) -se un bambino gioca da solo, o se 4

bambini giocano insieme con una scatola, gli oggetti miniaturizzati possono restare a disposizione ed or-dinati nella seconda.

I contenitori colorati più piccoli servono per RAGGRUPPARE IN MODO LOGICO gli oggetti miniaturizzati permettendo al bambino di rimettere ogni materiale al suo posto, una volta terminato il lavo-ro:

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I bambini con difficoltà motorie possono, con facilità e concretamen-. te, operare sullo spazio e sul tempo.

Alcune proposte di lavoro

Le storie: ho dato l'abitudine ai bambini di chiamarmi quando hanno terminato il gioco. Così possc ascoltare il loro racconto ed, even-tualmente, fotografare la scatola.

Alcune volte mi chiamano per de scrivermi una situazione e mi spie-gano che il gioco non è finito perché devono succedere altre cose.

È così che, fotografando le scene in sequenza, sono nate le storie.Usando le diapositive possiamo rivederle tutti insieme: gli autori sono molto orgo -

f) da "Il giocattolo nellascuola mater na" di Cavina/Fabbroni, ed. Franco Angel

r) La scatola azzurra è prodotta dalla "DIDATTICA TRIESTINA" e fa parte de nuovi materiali del M.C.E. Per informazioni rivolgersi c/o Del Re, v Monte Boè 27, Favaro Veneto, 30030 (Ve nezia)

-le casette nel contenitore rosso -gli alberi nel contenitore verde -i pupazzi nel contenitore rosa -gli animali nel contenitore giallo -la sabbia ed il setaccio nel conte-nitore arancione (il setaccio serve perrecuperare velocemente gli oggetti quando il lavoro è terminato) -i materiali di "recupero" nei con-tenitori più piccoli (per materiali direcupero intendo: sassi, rametti, con-chiglie, fiori secchi, tessere colorateper mosaico, etc.)

I diversi colori dei contenitori sti-molano attività: -di confronto (es.: tra oggetto e og-getto) -di associazione (es.: tra oggetto e colore) -sull'orientamento nello spazio (es.:gli animali si trovano nella scatola chesi trova in alto a destra, i sassolini si trovano nelle scatoline piccole in basso a sinistra) -sul concetto di "probabilità" (es.: èprobabile che gli alberi non si trovino nella scatola rosa)

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gliosi di farle conoscere ai compagni ela proiezione stimola tutti adinventarne altre.

I Presepi: ...si avvicinava il Natale...in classe alcuni bambini iniziarono a parlare del Presepio. Alcuni lofacevano a casa, altri no. Proposi dicostruire ognuno il proprio dentro lascatola azzurra. Ci occorrevano ca-sette, alberi, animali, pecorelle, pa-stori, re Magi, Gesù bambino, Maria e Giuseppe in miniatura!

Coinvolsi i genitori: ogni bambinoportò un "pezzetto" del Presepio. Inbreve tempo una scatola si riempì dimateriali bellissimi. Iniziammo a la-vorare: - La scatola con la sabbia e quelle conil materiale furono messe sulla finestra

-il cavallo è solo ne mettiamo un altro insieme a lui? ne mettiamo due? -quanti cavalli ci sono ora dentro il recinto? -un cavallo esce e va a mangiare lontano dal recinto...

È dunque possibile: 1) aiutare i bambini a "leggere" in termini logico-matematici i paesaggi terminati. 2) Inserirsi direttamente nel gioco per fare acquisire tali concetti in mo

do non astratto ma attraverso la con-creta esperienza ludica.

Lo sviluppo del linguaggio: molto spesso nelle scuole si è soliti far parlare i bambini in gruppo. Il momento della conversazione è il momento in cui ci simette tutti in cerchio per"chiacchierare". Spesso in queste si-tuazioni finisce di parlare chi già pa-droneggia molto bene il linguaggio verbale, cioè chi ha meno bisogno diparlare. Chi ha diffiçoltà tace e..., nel migliore dei casi, ascolta.

Sono convinta che una delle molle che spingono il bambino a chiac-chierare sia quella di suscitare IL PIACERE DI PARLARE (vedi L. Len-tini, "Il bambino e la lingua parlata", Armando) recuperando il massimo spazio per i momenti di rapporto più individuale dove l'allegria, il buffo, il contatto corporeo, la fiducia, la non paura di sbagliare possano inco-raggiare l'espressione verbale.

In questo senso ho potuto consta-tare che la scatola azzurra, favorendo stimolanti situazioni di gioco legate all'affettività, aiuta i bambini, con difficoltà, ad esprimersi verbalmente.

A volte sono io che mi soffermo a chiacchierare con il bambino partendo dalle avventure che animali o pupazzi compiono nella scatola, a volte è un compagno che, giocando con lui, lo aiuta, senza rendersene conto, l raccontare.

di classificazione, di seriazione e sul concetto di quantità. È sufficientesoffermarsi sul lavoro di un solobambino per comprendere quale ric-chezza di esperienze (del tipo sopra-citato) offra questo modo di giocarecon la sabbia.

a) Possiamo "leggere" i lavori ter-minati insieme ai bambini: - c'è UN cavallo GRANDE - ci sono TANTI animali PICCOLI -ci sono DUE orsi coricati -UN cigno nuota DENTRO il lago -le pecorelle bianche sono INTORNO al bambino - il cavallo è DENTRO al recinto -i DUE pastori sono FUORI del cerchio degli animali

in modo da fornire ad ogni bambinoisolamento e concentrazione. -I bambini lavorarono a turno e da soli. - Terminato il presepio mi chiamavano per fare la fotografia. -Le diapositive vennero proiettate aigenitori in un incontro di classe. Logico-matematica: per quantoriguarda l’educazione logicomatematica nella scuola dell’infanziail bambino dovrebbe essere aiutato afare quattro tipi fondamentali diesperienze: esperienze di tipotopologico,

- gli orsi sono LONTANI dal cigno -le pecore sono VICINE al bambino.

b) Possiamo metterci a giocare in-sieme al bambino che ha più difficoltà per fargli delle proposte.

Per esempio: - costruiamo un recinto? -costruiamo una strada che va dal lagoal recinto? -mettiamo gli orsi dentro al recinto? - facciamo uscire il cavallo dal recinto?

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