la semiotica dell'esperienza enhanced
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Ruggero Eugeni - Semiotica dell'esperienza mediale, appunti lezioneTRANSCRIPT
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5/26/2018 La Semiotica Dell'Esperienza Enhanced
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La semiotica della esperienza mediale
Prof. Ruggero Eugeni
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Gli assi della ricerca semiotica
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La semiotica del segno
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La semiotica del testo
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La semiotica dellesperienza
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La semiotica dellesperienza
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
Qualificazionesensoriale
Ordinamento
narrativo
Sintonia
relazionale
Mondo indirettoDiscorso
Mondo diretto
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(A)Rilevazione e
qualificazione
delle risorse
sensoriali
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U Un modello di analisi dellesperienza mediale
(B)
Mappatura
narrativa delmondo indiretto
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(C)
Ordinamento del
discorso inquanto
produzione,
intreccio,
supporto
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(D)
Ordinamento
delle relazionitra mondo
diretto,
discorso, mondo
indiretto
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(E)
Relazione con i
soggetti delmondo indiretto
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(F)
Relazione con i
soggetti deldiscorso
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(E)
Relazione con i
soggetti del
mondo diretto
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Le tipologie delle esperienze mediali
(a) la tipologia basata sul mondo diretto
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Le tipologie delle esperienze mediali
(a) la tipologia basata sul discorso
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Le tipologie delle esperienze mediali
(c) la tipologia basata sul mondo indiretto
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(A)Rilevazione e
qualificazione
delle risorse
sensoriali
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Le qualit sensibili nellaudiovisivo
(a)Qualit tonali visive:
(a 1) Relazione con superfici bidimensionali:
conformazione (liscia, testurata regolarmente,
testurata irregolarmente), consistenza (dura,
morbida, elastica, appiccicosa, priva di
consistenza), colore e riflettenza (tono del colore,
temperatura del colore, lucidit / opacit /trasparenza)
(a 2) Relazione con spazi di profondit quasi
tridimensionali: luminosit (intensit, colore della
luce), consistenza materica (trasparenza vs.
opacizzazione).
(a3) Relazione con spazi e oggetti tridimensionali:
prensione e manipolabilit degli oggetti (peso,
volume, taglia, conformazione 3D), possibilit di
percorrenza ed esplorazione dello spazio(profondit, articolazione).
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Le qualit sensibili nellaudiovisivo
(b) Qualit tonali sonore:
(b 1) Attivit di produzione meccanica del suono:
percussione puntuale , percussione ripetuta regolare
o irregolare, sfregamento su superficie regolare o
irregolare
(b 2) Risposta della superficie meccanica allasollecitazione: consistenza sorda o sonora, grado di
risonanza e matericit del suono
(b 3) Modalit di produzione fisiologica del suono
(fonazione): acuto / superficiale vs. basso /
profondo
(b 4)Investimento energetico nella produzione del
suono: volume del suono
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Le qualit sensibili nellaudiovisivo
(c) Qualit ritmiche (visive e sonore):
(c1) Relative alla relazione con lo spazio
contestuale: velocit, estensione, andamento
(c2) Relative allinvestimento energetico e alla sua
modulazione: tonicit, dosaggio in ascesa o in
discesa
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Le qualit sensibili nellaudiovisivo
(D) Diagrammi qualitativi
(D1) Diagrammi tonali (solo sincronici): legami per
completamento, per analogia, per contrasto qualit
tonali (visive e sonore):
(D2) Diagrammi ritmici:
o Sincronici: legami per completamento, per
analogia, per contrasto tra segmenti mobili
compresentio Progressivi / sequenziali: legami per
completamento, per analogia, per contrasto tra
segmenti mobili adiacenti: prosodia e
accentuazione.
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U Un modello di analisi dellesperienza mediale
(B)
Mappatura
narrativa delmondo indiretto
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La mappatura narrativa
La SITUAZIONE NARRATIVA ELEMENTARE:
La collocazione spaziale e temporale: il sistema
cronotopologico
Oggetti di mira, scopi, piani di azione e interazione
Gli stati di coscienza e le condizioni interiori
Le trasformazioni costanti di uno, due o tutti e tre iparametri: la natura DINAMICA e modulata della
situazione narrativa
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La mappatura narrativa
Lo strumento di comprensione / costruzione della
situazione narrativa elementare: la MAPPA SITUAZIONALE
Le CARATTERISTICHE della mappa situazionale:
Natura omeodinamica
Natura cognitiva emotiva
Gli USI della mappa situazionale:
Attivit retrospettiva
Attivit ispettiva
Attivit prospettiva
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La mappatura narrativa
La SCALA della mappa situazionale:
Scala 1:10 scala ridotta situazioni quadro
Scala 1:1 scala ampia situazioni standard
La VELOCITA DI TRASFORMAZIONE delle situazioni
narrative e delle mappe situazionali :
Cadenza regolare vs. irregolare
Velocizzazioni vs. rallentamentiLe strutture drammaturgiche locali e quelle
complessive: i turning points e la loro disposizione
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La mappatura narrativa
Le trasformazioni narrative e le trasformazioni
sensibili (cfr. punto a):
Le trasformazioni sensibili accompagnano e segnalano
le trasformazioni narrative
Le trasformazioni sensibili ri determinano e
sovradeterminano le trasformazioni narrative (il
concetto di figura)
Le trasformazioni sensibili seguono una logica
autonoma rispetto alle trasformazioni narrative e inalcuni casi impediscono la comprensione / costruzione
delle mappe situazionali
CONCLUSIONE: Esperienza mediale e design narrativo
dellesperienza
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(C)
Ordinamento del
discorso inquanto
produzione,
intreccio,
supporto
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Il discorso e le sue articolazioni
Le differenti e complementari DEFINIZIONI del discorso
La PRODUZIONE DISCORSIVA
LINTRECCIO
Il FORMATO
Modi e gradi di EVIDENZA del discorso allinterno
dellesperienza mediale:
Il discorso come attivit visibile di COSTITUZIONE
dellesperienza mediale
Il discorso come OGGETTO DI RAPPRESENTAZIONE nel
mondo indiretto
Il discorso come attivit di DESTITUZIONE della
costruzione di mappe situazionali del mondo indiretto
(cfr. sopra)
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Il discorso e le sue articolazioni
Lintreccio e la rideterminazione delle mappe
situazionali:
Lintreccio come PARTITURA DI SEQUENZE GESTUALI
caratterizzate da stile specifico e organizzate in uno
schema complessivo:
Andamento continuo / discontinuo
Direzione gestuale: avanti / indietro / longitudinale
Articolazione: senso unico / doppio senso
Portata: pronunciata / debole
Investimento energetico: accelerato / rallentato
Dalle
mappe
Ai TRACCIATI sequenziali logico -
cronologici
Nelle loro relazioni con learticolazioni dellintreccio
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Il discorso e le sue articolazioni
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(D)
Ordinamento
delle relazionitra mondo
diretto,
discorso, mondo
indiretto
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I rapporti mondo diretto - indiretto
Il mondo diretto come mondo EGOTROPICO (organizzato in
funzione dellio / qui/ ora: mondo alla prima / secondapersona) e il mondo indiretto come mondo ALLOTROPICO (non
organizzato in funzione dellio / qui/ ora: mondo alla
terza persona)
Mondo
diretto e
egotropico
Mondo
indiretto
e
allotropic
oDiscorso FATTUALE: relazione di continuit
Mondo
diretto e
egotropico
Mondo
indirettoe
allotropic
oDiscorso FINZIONALE: relazione di discontinuit
NEGOZIABILE
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I rapporti mondo diretto - indiretto
Mondo
diretto e
egotropico
Mondo
indiretto
e
allotropic
o
Allotropizzazione del mondo diretto:
Da discontinuit radicale a discontinuit moderata
La diegetizzazione del dispositivo
Il ripiegamento riflessivo e le teorie dello spettatore
Egotropizzazione del mondo indiretto:
Da discontinuit a pseudocontintuit
Avvicinamento esperienza finzionale
esperienza fattuale
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(E)
Relazione con i
soggetti delmondo indiretto
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La relazione con i soggetti del mondo indiretto
Le due categorie di soggetti del mondo indiretto:
Il soggetto della percezione (= della costituzione
percettiva del mondo indiretto)
I soggetti interni al mondo indiretto
La dinamica della relazione con i soggetti del mondo
indiretto
Rendersi
conto del
soggetto
Comprender
e il
soggetto
Condivider
e il
soggetto
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La relazione con i soggetti del mondo indiretto
A) Il soggetto della percezione
A 1 Rendersi conto del soggetto della
percezione:
La distinzione tra
azioni di sguardo / ascolto / registrazione vs.azioni di trasformazione del mondo indiretto
A 2 Comprendere il soggetto della percezione:
La individuazione de
La naturadel soggetto della percezione:
umano vs. meccanico
La sua collocazionee la sua relazione
rispetto al mondo indiretto: interno vs.
esterno, relazionalit univoca vs. reciproca
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La relazione con i soggetti del mondo indiretto
Soggettoscritturale(esclusionemoderata)
Soggetto oggettivo(esclusioneradicale)
Soggettosoggettivo
(inclusioneradicale)
Soggetto strumento
(inclusionemoderata)
Soggetto
umanoSoggetto
meccanico
Relazione monodirezionale
Relazione bidirezionale
Soggetto
soggettivo
nascosto
Soggetto
strumento
nascosto
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La relazione con i soggetti del mondo indiretto
A 3 Condividere il soggetto della percezione:
La distinzione tra
Esperienza percettiva propria
Esperienza percettiva non propria
Esperienza percettiva simulata: semi propria
La relazione tra (a) esperienza percettiva
vissutadel soggetto dellesperienza e (b)
esperienza percettiva rappresentatadel soggetto
della percezione del mondo indiretto:
-Alterit(non propria)
-Condivisione (semipropria propria)
Combinazione A 2 (comprensione) e A 3
(condivisione): i regimi del posizionamento dal
distaccoalla presenzadello spettatore al
mondo indiretto
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La relazione con i soggetti del mondo indiretto
B) I soggetti interni al mondo indiretto
B 1: Rendersi conto dei soggetti interni al
mondo indiretto
La distinzione tra
Corpi oggetto inerti vs.Corpi soggetto in grado di e nellatto di
vivere e esprimere una esperienza e delgi stati
di coscienza corrispondenti
La distinzione soggetti vs. oggetti
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La relazione con i soggetti del mondo indiretto
B 2: Comprendere i soggetti interni al mondo indiretto
La distinzione soggetti di primo piano vs. soggetti di
sfondo
microsceneggiatur
e somatiche,
aimulazione
incorporata,
consonanza
Lo spettacolo del corpo: costituzione, movimenti,
volto, voce
Ripresa delle
mappe
situazionali e
processi di
inferenza
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La relazione con i soggetti del mondo indiretto
B 3 Condividere i soggetti interni al mondo
indiretto:
La condivisione di
-Punti di vista scopici (soggettiva visiva e
sonora)
-Stati di coscienza contingenti-Mappe situazionali e loro sviluppo
-Sfondi memoriali, affettivi, valoriali
La distinzione soggetti protesi vs. soggetti alieni
I processi di protesizzazione dei soggetti alieni e
il passaggio dalla monoaspettualit alla
pluriaspettualit polifonicadellesperienza
mediale
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(F)
Relazione con i
soggetti deldiscorso
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La relazione con i soggetti del discorso
I soggetti del discorso e la TIPOLOGIA delle loro
manifestazioni:
-Il soggetto della produzione discorsiva e il corpo
sensibile del discorso
-Il soggetto dellintreccio e larticolazione del
discorso
-Il soggetto del formato e la materialit (fisica,tecnologica, ecc.) del discorso
I soggetti del discorso e il GRADO delle loro
manifestazioni:
Il grado di manifestazioni del discorso (cfr. sopra,snodo C)
I processi di rimediazionedelle attivit
discorsive: orale, scritto, audiovisivo; i differenti
gradi di emergenza del soggetto del discorso
Allineamento o disallineamento dei soggetti del
discorso e delle loro manifestazioni
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La relazione con i soggetti del discorso
Le manifestazioni specifiche del soggetto
dellintreccio: Processi di
scrittura
e MARCHE
stilistiche
-Il soggetto dellintreccio in quanto APPARATO
-Il soggetto dellintreccio in quanto AUTORE
La relazione FIDUCIARIA con il soggetto del discorso:
-Il soggetto della produzione e i valori VERIDITTIVI
-Il soggetto dellintreccio e i valori ESTETICI
-Il soggetto del formato e i valori TECNICI
CONCLUSIONE:Lesperienza mediale e il DESIGN RETORICO
dellesperienza
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Un modello di analisi dellesperienza mediale
(E)
Relazione con i
soggetti del
mondo diretto
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La relazione con i soggetti del mondo diretto
Condivisione delle
esperienze medialiFiducia
reciproca
Condivisione delle pratiche:
Abitareinsieme
Scambiarsi conoscenze
Esprimere giudizi
Confessare le proprie emozioni
Implementare congiuntamente materiali mediali
Produrre materiali mediali originali
l i i i d l d di
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La relazione con i soggetti del mondo diretto
Spettatore Squadra CSI
Comunit
spettatoriale / i
A. Esibizione del
legame sociale nel
mondo indiretto
B. Celebrazione
rituale della (ri)
ammissione dello
spettatore nella
micro societ del
mondo indiretto
C. Transizione del
legame sociale
sentitoalla
microsociet degli
spettatori1. La traslazione della
relazione di condivisione
L l i i tti d l d di tt
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La relazione con i soggetti del mondo diretto
SpettatoreSoggetto del discorsoapparato
Comunit
spettatoriale / i
Elusioni, vuoti testuali e cooperazione
interpretativa
Soggetto del discorso
autore
Allusioni, implicito e
marche stilistiche
2. La traslazione della
relazione di fiducia