la svolta

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Rifiuti in Sicilia. Con l’avvio delle nuove gare per gli inceneritori, viene rilanciato un affare di proporzioni enormi, destinato a influire notevolmente sugli assetti del potere siciliano nei prossimi decenni. Arrivano gli ecomostri. Lungo le coste 7.400 chilometri di edifici abusivi e cementificazione Luglio / Agosto 2009 ( 0,50 - Solo in edicola ) Anno VII - Numero 7 - ° EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE” DIRETTORE ELENA CARUSO Mensile - Tiratura 35.000 Copie Registrazione Tribunale di Catania N° 03 del 13/01/2003 - www.lasvolta.it PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA DISTRIBUZIONE GRATUITA Elena Caruso Il Grillo (stra ) parlante INCHIESTA EDITORIALE A PAG. 4 ECONOMIA ECONOMIA A PAG. 3 A PAG. 2 CATANIA A PAG. 11 C ULTURA A PAG. 8 REGIONE A PAG. 5 POLITICA A PAG. 2 Crisi e rimedi “Fai da tePoveri con la Porsche. Truffatori benestanti con un reddito superiore a quello dichiarato A PAG. 2 A PAG. 14 VEDERE OTTICA & CONTATTOLOGIA Aci Castello ( CT ) - Via Re Martino, 152 Aci Sant’Antonio ( CT ) - Via Roma, 66/C Acireale ( CT ) - Via Vittorio Emanuele, 135 uest’anno niente gossip, show- biz o celebrity news. Gli italia- ni passeranno la canicola estiva sull’onda, è il caso di dirlo, dell’ultimo political intrigue: l’autocandidatura di Beppe Grillo alle primarie del Pd. Geniale, assolutamente geniale. Il populismo ha un altro leader (di sinistra) che segna il passaggio dallo “psiconano” allo “psicocomico”; ma lui, il deus ex machina dell’antiberlusconismo, ha certamente fatto il passo più lungo della gamba, aprendo il vaso di Pandora sul già farraginoso compar- to democratico e manifestando fin dai primi passi di voler procedere a tentoni. L’annuncio a mezzo blog e la questione tesseramento la dicono lunga, senza con- tare la presumibile minaccia di spaccature ancora più ampie, inevitabili, se alla guida del partito si ponesse colui che qualche tempo fa sembrava non condividerne i va- lori fondamentali, Codice etico e Statuto. Al di là dell’effetto implosivo dell’ina- spettata novella, la sua figura di outsider, carica di intenti demagogici che nulla c’en- trano con i soliti consommè mal riscaldati, potrebbe conferire una spinta propulsiva ad una Sinistra avvizzita e inerme. E af- francarla da talune cariatidi ideologiche. Peccato che di tutti quegli ideali, di tutti quei valori etici reclamati dall’alto di un palco a gran voce in più occasioni, Grillo sia il primo a non crederci. Prendiamo il “Parlamento pulito”: nulla da ribattere nel voler detronizzare, innal- zando il vessillo della moralità integerrima, deputati e senatori perché condannati in pri- mo e secondo grado o in attesa di giudizio. Discorso che cambia se a perorare la causa è un pregiudicato in procinto di candidarsi. A questo punto è difficile sdoganarsi dai pregiudizi, evitando di stigmatizzare la scelta di chi, predicando bene e razzolan- do male, primo fra tutti vuole infilarsi in politica con la fedina penale macchiata. Ci chiediamo se non sia l’ennesimo mer- cante dello spirito dalla loquela audace, uno dei tanti venditori di sogni. Un “Gril- lotalpa”, che agisce furtivamente. Ma ci chiediamo anche perché dopo vallette, showgirl decadute, cocainomani, transex, bisex e attrici da quattro soldi, ci si meravigli tanto dell’arrivo di un comico (per di più professionista) tra i comici del Parlamento. Homines ridentes. Nasce il nuovo Lombardo bis Adesso piena collaborazione dell’esecutivo per garantire le riforme I primi 40 anni di attività di Barbaro Messina e Le Nid Il grande attacca- mento del maestro alla sua terra L’estate in città Ritorna il “Liotro” Un calendario ricco di eventi. Dal caffè concerto alle iniziative per bambini A PAG. 9 Lennon Festival 2009 Si svolgerà a Etnapolis; la nota kermesse raggiunge undici anni di vita Fattore “S.” Autoerotismo. Le donne non lo ammettono L’economia italiana aspetta le scelte del governo G8. Il Premier vince con la sua straordi- naria follia. Il successo del summit ha offuscato l’impopolarità SCONTO 10% A CHI SI PRESENTA CON COPIA DI QUESTO GIORNALE Industria Artigiana S.r.L. Via Aldo Moro, 51 - 95045 Misterbianco (CT) Tel. 095 484599 - Fax 095 484798 www. ateliertendaggi.it - E-mail: [email protected] Tendaggi Tappezzerie Scorritende Tende tecniche Zanzariere Ristorante - Pizzeria - Sala Ricevimenti Via Torretta, 80 - Piano D’Api Acireale ( CT ) Tel. 095 7652677 - www.agriturismoakis.it da noi tutto è all’insegna della tranquillità e per riscoprire i piaceri di un tempo . . . Q Rubriche Economia & Finanza. Al di là dei numeri preoccupanti il prossimo passo che ci si aspetta adesso è quello di un serio intervento di politica economica per correggere il rapporto tra deficit e Pil ITAME D Impianti Fotovoltaici ITAME D Impianti Fotovoltaici Via Paolo Vasta, 141 - 95024 Acireale (CT) Tel. 328 9032534 Via Paolo Vasta, 141 - 95024 Acireale (CT) Tel. 328 9032534 Installa un impianto fotovoltaico e non paghi più la bolletta della luce. Con gli incentivi dello stato l’impianto è gratis PENNIS I A UTO Sales - Services Via Paolo Vasta, 225 - Acireale ( CT ) Tel/Fax 095 606918 - e-mail: [email protected] Visita il nostro sito: www.pennisiauto.it L’Arte & Sapori dell ETNA Fiera di Artigianato, Arte e Agro Alimentare Riposto - Agosto/Settembre 2009 L’Arte & Sapori dell ETNA Fiera di Artigianato, Arte e Agro Alimentare Riposto - Agosto/Settembre 2009

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La Svolta - Periodico Regionale Siciliano

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Page 1: La Svolta

Rifi uti in Sicilia.Con l’avvio delle nuove gare per gli inceneritori, viene rilanciato un affare di proporzioni enormi, destinato a infl uire notevolmente sugli assetti del potere siciliano nei prossimi decenni.

Arrivano gli ecomostri.Lungo le coste 7.400chilometri di edifici abusivie cementificazione

Luglio / Agosto 2009 ( € 0,50 - Solo in edicola )Anno VII - Numero 7 - °

EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE”DIRETTORE ELENA CARUSOMensile - Tiratura 35.000 Copie Registrazione Tribunale di Catania N° 03 del 13/01/2003 - www.lasvolta.it

PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA

DISTRIBUZIONE GRATUITA

Elena Caruso

Il Grillo(stra) parlante

INCHIESTA

EDITORIALE

A PAG. 4

ECONOMIAECONOMIA

A PAG. 3

A PAG. 2

CATANIA

A PAG. 11

CULTURA

A PAG. 8

REGIONE

A PAG.5

POLITICA

A PAG. 2

Crisi e rimedi “Fai da te”Poveri con la Porsche.Truffatori benestanti conun reddito superiore aquello dichiarato

A PAG. 2

A PAG. 14

VEDEREOTTICA & CONTATTOLOGIA

Aci Castello (CT) - Via Re Martino, 152 Aci Sant’Antonio (CT) - Via Roma, 66/C Acireale (CT) - Via Vittorio Emanuele, 135

uest’anno niente gossip, show-biz o celebrity news. Gli italia-ni passeranno la canicola estiva

sull’onda, è il caso di dirlo, dell’ultimo political intrigue: l’autocandidatura di Beppe Grillo alle primarie del Pd.

Geniale, assolutamente geniale.Il populismo ha un altro leader (di sinistra)

che segna il passaggio dallo “psiconano” allo “psicocomico”; ma lui, il deus ex machina dell’antiberlusconismo, ha certamente fatto il passo più lungo della gamba, aprendo il vaso di Pandora sul già farraginoso compar-to democratico e manifestando fi n dai primi passi di voler procedere a tentoni.

L’annuncio a mezzo blog e la questione tesseramento la dicono lunga, senza con-tare la presumibile minaccia di spaccature ancora più ampie, inevitabili, se alla guida del partito si ponesse colui che qualche tempo fa sembrava non condividerne i va-lori fondamentali, Codice etico e Statuto.

Al di là dell’effetto implosivo dell’ina-spettata novella, la sua fi gura di outsider, carica di intenti demagogici che nulla c’en-trano con i soliti consommè mal riscaldati, potrebbe conferire una spinta propulsiva ad una Sinistra avvizzita e inerme. E af-francarla da talune cariatidi ideologiche.

Peccato che di tutti quegli ideali, di tutti quei valori etici reclamati dall’alto di un palco a gran voce in più occasioni, Grillo sia il primo a non crederci.

Prendiamo il “Parlamento pulito”: nulla da ribattere nel voler detronizzare, innal-zando il vessillo della moralità integerrima, deputati e senatori perché condannati in pri-mo e secondo grado o in attesa di giudizio. Discorso che cambia se a perorare la causa è un pregiudicato in procinto di candidarsi.

A questo punto è diffi cile sdoganarsi dai pregiudizi, evitando di stigmatizzare la scelta di chi, predicando bene e razzolan-do male, primo fra tutti vuole infi larsi in politica con la fedina penale macchiata.

Ci chiediamo se non sia l’ennesimo mer-cante dello spirito dalla loquela audace, uno dei tanti venditori di sogni. Un “Gril-lotalpa”, che agisce furtivamente.

Ma ci chiediamo anche perché dopo vallette, showgirl decadute, cocainomani, transex, bisex e attrici da quattro soldi, ci si meravigli tanto dell’arrivo di un comico (per di più professionista) tra i comici del Parlamento. Homines ridentes.

Nasce il nuovo Lombardo bisAdesso piena collaborazione dell’esecutivo per garantire le riforme

I primi 40 anni di attività di Barbaro Messina e Le NidIl grande attacca-mento del maestro alla sua terra

L’estate in cittàRitorna il “Liotro” Un calendario ricco di eventi. Dal caffè concerto alle iniziative per bambini

A PAG. 9

Lennon Festival 2009Si svolgerà a Etnapolis; la nota kermesse raggiunge undici anni di vita

Fattore “S.”

Autoerotismo.Le donne non lo ammettono

L’economia italiana aspetta le scelte del governo

G8. Il Premier vince con la sua straordi-naria follia.Il successo del summit ha offuscato l’impopolarità

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da noi tuttoè all’insegnadella tranquillitàe per riscoprirei piaceri di un tempo . . .

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RubricheEconomia & Finanza. Al di là dei numeri preoccupanti il prossimo passo che ci si aspetta adesso è quello di un serio intervento di politica economica per correggere il rapporto tra defi cit e Pil

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Riposto - Agosto/Settembre 2009

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2 Luglio / Agosto 2009 LA SVOLTA

Politica & Attualitàdi Giovanna Raimondo

“ ...Premiata la mia follia! ” Con questi termini il Pre- sidente Berlusconi, rinvi-

gorito (o ringalluzzito) dal ver-tice aquilano non ha mancato di scoccare le innumerevoli frec-ciate da tempo pronte all’uso sulle vittime predestinate: la stampa a suo dire ostile e, na-turalmente, l’opposizione. Un colpo basso per quanti sperava-no nell’ennesimo colpo di scena in quella che ormai pare proprio essere una telenovela sciapa e volgare, e per nulla avvincente. Una sequela di disgustosi fatti dei quali, veri o no che siano, gli italiani hanno davvero “ le tasche piene”.

E così gli osanna dei grandi della Terra sono serviti a sposta-re un po’ il tiro, e magari a riac-cendere l’interesse, grazie ad un evento, alla fi ne ben gestito ed organizzato, sui cui risultati e linee programmatiche voluta-mente si sorvola, onde evitare ripetitive digressioni, salva la rifl essione sul fatto che i prin-cipi sanciti sono forse un po’ troppo teorici e che magari la faccenda (o tavoletta?) dei venti miliardi di dollari in tre anni per i paesi poveri, poco riesce a col-

limare con l’emergenza, affatto superata, della crisi economica globale…

Fermo sia che il perfeziona-mento degli assetti internazio-nali è un postulato indefettibile ed una necessità assoluta per il proliferare delle problematiche di comune interesse, quali quel-le della riduzione dei gas tossici emessi e del rispetto del Tratta-to per la non proliferazione nu-cleare.

Un lavoro, quello del G8, che Berlusconi non ha esitato a de-fi nire eccellente, portando sem-

pre sottobraccio i suoi sondaggi sul gradimento degli italiani per la sua persona e non abbando-nando mai il ruolo di “ Vittima ingiustamente predestinata” degli innumerevoli nemici, per una volta azzittiti (o distratti?) da ben altre questioni.

Va bene che c’era l’impegno. Ed anche la buona organizza-zione. Ma come evitare di pen-sare che il confronto, acceso e sotto gli occhi di tutti, fra la First Lady americana, della qua-le ovunque si trovi resterà indi-menticabile la bellissima scena

del reggere al marito la Bibbia di Abramo Lincoln con uno sguardo eloquente come pochi e la stupenda, comunque perfetta Première Dame de France?

Si può non pensare che abbia-no non poco giovato allo smalto assunto dall’avvenimento? O l’incontro con stretta di mano fuori programma fra Obama e Gheddafi ? Lungi dal concludere che senza questi contorni, il suc-cesso del Premier sarebbe forse uscito ridimensionato, resta il fatto che nessun’altra indiscre-zione scandalosa è venuta fuori (per ora) concedendo una tregua al Capo del nostro Governo, che si prepara ad affrontare problemi di non facile soluzione, a partire proprio da quella ricostruzione dei siti terremotati nei quali ha dichiarato che trascorrerà l’esta-te, proprio per verifi care l’anda-mento dei lavori con “l’occhio del padrone”, rinunciando (non sarà mica una rinuncia terribile) alle ferie a Villa Certosa…

Che Berlusconi sia il re della comunicazione, abile “ presti-giatore” mediatico, nessuno lo ha mai ignorato. Anzi. Vien fa-cilmente da credere che magari, quella scelta che lui stesso, ci-tando lo stupendo “ Elogio della

follia “ di Erasmo da Rotterdam ha defi nito una pazzia, non sia stata invece un’abile mossa onde calamitare gli sguardi su quell’effi cienza del nostro si-stema di Protezione civile e su quella capacità dell’Italia di fare miracoli che altri non sarebbero riusciti a realizzare.

Non ci interesserà mai sapere quale e quanta verità ci sia mai stata nei fatti intorno al Premier e a veline, attricette e furbette varie, eccetto la speranza che almeno funga da paragone con chi almeno “ si sporca” per “ faccende serie”, che assoluta-mente nulla hanno a che spartire con l’immoralità (ad esempio,

nessuno si è mai sognato di criticare il Presidente della Ca-mera allorché si seppe la causa della fi ne del suo matrimonio, che era causa seria), tanto si deve in omaggio a chi magari cerca il torbido dove crede bene di poterlo cercare, il che, ovvia-mente, non vuol dire affatto che ci sia. Nessuno trascuri, infatti, che Berlusconi è certo un uomo da tanti avversato e, consape-volmente, odiato.

Ma la scaltrezza di portare tut-ti all’Aquila resterà prova im-peritura della sua straordinaria abilità nel gestire le luci della ribalta…

Ubi maior, minor cessat.

di Simona ScanduraAlloggio popolare. Una casa di 70 metri qua-drati nella periferia della città. Una cucina ristretta, dove a fatica entrano due persone, un bagno e una camera. Nient’altro. Salvo scoprire che in giardino papà invece di una vecchia utilitaria aveva parcheggiato una lussuosa porsche.

E’ solo uno dei casi di fi nti poveri scoper-ti dalla guardia di fi nanza lo scorso mese a Padova. Sei padovani, assegnatari di case popolari, andavano in giro con auto di lusso mantenendo un tenore di vita da Vip. La sco-perta fatta dalle fi amme gialle, subito dopo un controllo sulla dichiarazione dei redditi dei sospettati, assegnatari delle case popo-lari. Accertamenti che si sono dimostrati pe-ricolosi per i sei fi nti poveri accusati di falso ideologico.

Casi come questi, succedono in tutta Italia e vengo-no ripetutamente scoperti dalla guardia di fi nanza. E la Sicilia non fa certo eccezione, anzi. A pagarne le spese questa volta non sono le case popolari, ma il servizio sanitario. E’ accaduto in provincia di Siracusa, a Ro-

solini, un paesino di 21mila abitanti. Lo scorso anno, secondo un’inchiesta, un cittadino su 10 ha dichiarato un reddito inferiore al reale per ottenere l’esenzione dal ticket. Altri casi si sono registrati sempre nel siracu-sano, dove tra Avola, Noto, Pachino e Porto Palo, dei truffatori benestanti si spacciavano per poveri per pa-

gare meno tasse all’università o per percepire borse di studio e perché no per farmaci e ana-lisi cliniche gratis. Si tratta di professionisti, farmacisti, imprenditori e commercianti che rischiano il carcere da 3 mesi a 3 anni, ma che possono, in alternativa, pagare un’ammenda da 2 mila euro in su.

Alla resa dei conti, nessuno andrà dietro le sbarre, e visto che non si tratta di poveri, non sarà diffi cile per loro pagare una multa un po’ salata per risolvere tutto. Proprio in Sicilia il settore sanità è sempre stato in crisi, a causa di spese, fatte inutilmente, a sfavore dei cittadini onesti. I professionisti della truffa, sono stati scoperti dalle fi amme gialle dopo la verifi ca di oltre 10 mila ricette attraverso un controllo incrociato tra certifi cati ISEE e dichiarazio-ni dei redditi. La questione esenzione ticket, va di moda anche nel catanese. L’anno scorso

tra Giarre, Riposto e Mascali sono state denunciate 30 persone che indebitamente percepivano erogazio-ni pubbliche. Insomma, avevano il denaro per pagare farmaci e prestazioni sanitarie ma dicevano di essere nullatenenti, così il conto lo pagava lo Stato.

G8. Il Premier vince con la sua straordinaria folliaIl successo del summit ha offuscato l’aura di impopolarità che da tempo lo circonda…Durerà?

I poveri con la Porsche in garageTruffatori benestanti con un reddito superiore a quello dichiarato negli anni

Piena estate, il sole risplende sulle coste italiane mentre le autostrade sono inta-sate da lunghe code di auto. Tutti in fi la per le agognate vacanze, tutti con quel-l’insaziabile voglia di mare e spiaggia, la voglia di lasciarsi alle spalle il ce-mento e lo smog della città per tuffarsi nella natura incontaminata.

Paesaggi che il più delle volte, però, vengono deturpati da brutture di cemen-to, ecomostri, alti 5 piani che rovinano scenari unici. Sono 7.400 i chilometri di costa italiani pieni di queste bruttu-re: villette, alberghi, e porti turistici, il più delle volte costruiti proprio dove la legge lo vieta.

Secondo l’ultimo dossier di Legam-biente “ Maremonstrum 2009 “, in Italia

per gli abusi edilizi sulle coste, al primo posto c’è la Campania.

La Sicilia invece si piazza in seconda posizione con edifi ci incompatibili con l’ambiente naturale circostante. Un ri-sultato deprimente, la cui responsabili-tà viene data alla criminalità organizzata insieme alle amministrazioni comunali. Abusivismo anche a Lampedusa, dove una fotografi a scattata sull’isola ha fatto allarmare Legambiente. La meraviglio-sa isola siciliana, in cui non esiste un piano regolatore, è attraversata da una costa piena di edifi ci abusivi.

Nella top fi ve fi rmata da Legambiente tra gli ecomostri da abbattere, ci sono pure le palazzine di Lido Rossello a Realmonte (Ag). Ed è proprio qui, in

provincia di Agrigento, a ridosso della splendida “scala dei turchi”, che sor-gono due ecomostri. Due fatiscenti scheletri di cemento armato, a pochi passi da uno dei litorali più belli di tut-ta l’isola. Le strutture, dovevano essere edifi cate e completate anni fa, ma sono rimaste incomplete e ancora oggi non sono state ancora abbattute. Ed è pro-prio questo il dato allarmante. Mentre edifi ci abusi continuano a nascere, di-venta sempre più diffi cile abbattere le strutture già esistenti. A rallentare l’iter di demolizione, sono inchieste e ricor-si alla magistratura che fermano ogni possibile azione. Nello stesso litorale migliaia di persone continuano a fare il bagno incuranti di quei cartelli che in-

dicano il divieto di balneazione a causa dello scarico delle acque di un torrente. Lo stesso succede in un tratto del litora-le di Porto Empedocle, dove la presenza di una centrale elettrica non scoraggia i bagnanti e gli appelli degli ambien-talisti cadono nel vuoto: tutti in acqua a dispetto dei divieti. E dire che quelle sono le acque dove Andrea Camilleri ha immaginato le bracciate solitarie del commissario Montalbano…

S.S.

Arrivano gli ecomostriBen 7.400 chilometri di edifici abusivi lungo le coste

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Page 3: La Svolta

3 Luglio / Agosto 2009LA SVOLTA Economia & Finanza.

L a notizia è di quelle che ci dovrebbe rendere orgogliosi di essere italiani e siciliani, allo stesso tempo: la nuova Fiat

500 – che proprio in questi giorni ha festeggiato il suo secondo compleanno – è diventata l’auto di moda dell’anno in Francia.

Le vendite, infatti, sono aumentate dal giugno dello scorso anno del 30% e, dal suo lancio nel 2007, si contano 40 mila immatricolazioni su un totale di 360 mila nel mondo. Secondo un calcolo ben preciso, il 20% delle Fiat 500 circolano solo a Parigi. “È un successo incredibile!” spiega Armelle De Clermont-Tonnerre, direttrice della comunicazione di Fiat France e le sue parole ci gonfi ano ancora di più il petto di orgoglio.

Ma ci vuole poco a sgonfi arlo. Basta sfogliare il piano Fiat di Sergio Marchionne, l’amministratore delegato della Fabbrica Italiana Automobili Torino, per capire che la Sicilia c’entra ben poco con questo successo. «La verità è — ha detto Marchionne — che diventa quanto mai neces saria una seria ristrutturazio ne dell’industria dell’auto,

se vogliamo portarla a un livello di sostenibilità economica». Ma che cosa signifi ca per la Sicilia e per gli operai siciliani?

Nessuna fabbrica sarà chiusa, ha assicurato l’uomo delle vittorie Fiat (almeno fi no ad ora!), ma ci sarà un ricorso pesante agli ammortizzatori sociali e, soprattutto, lo stabilimento di Termini Imrese, assieme a quello campano di Pomigliano d’Arco, sarà dirottato verso una riconversione produttiva. Traduzione? La Lancia Y non sarà più costruita nella fabbrica siciliana, alla quale verrà ordinato, molto probabilmente, di sfornare componentistica.

Almeno inzialmente, la sfi da Fiat americana sarebbe andata a buon fi ne, non così quella tedesca con la Opel. Ma sembra che per Sergio Marchion ne, la scommessa adesso sia solo italia-na. E c’è da preoccuparsi se uno della famiglia Agnelli, come John Elkan, nelle scorse settimane ha parlato al convegno Aspen di “sovra capacità produttiva dell’indu stria automobilistica” anche per la stessa Fiat e per i suoi cinque stabilimenti

italia ni: Mirafi ori, Cas sino, Pomigliano, Melfi e Ter mini Imerese, che insieme possono sforna re circa 940 mila vetture all’an no.

Ma nel 2008 la produzio ne totale, come ha riportato il Corriere della Sera, non è andata oltre le 630 mila unità, poco più di 2/3 del potenziale. L’utilizzo degli impianti rispetto all’anno pre-cedente sarebbe mi gliorato nel 2008 solo a Cassino e Mirafi ori, dove si fanno la Grande Punto e la Bravo, la Cro ma e la Delta, calando

invece a Melfi (dal 77% al 65%), a Pomigliano (dal 78% al 64%) e a Termini Imerese (dall’82% al 71%).

E se in Francia i risultati sono sorprendenti, per la Sicilia e per gli altri siti italiani sembra essere cominciato un tunnel chiamato “ridimensionamento”. Una situazione che preoccupa tutti, a cominciare dagli operai di Termini Imerese, già sul piede di guerra con scioperi e manifestazioni.

Buon compleanno, vecchia e nuova 500 ! ! ! Ma in casa Fiat c’è poco da festeggiare . . .

I prezzi alla produzione si riducono, annuncia l’Istat. E quelli al consumo che fanno? Continuano a crescere.

L’infl azione si riduce (il loro tasso di crescita si ridu-ce), ma continuano a crescere. I dati provvisori di Mag-gio riportano un tendenziale di +0,8% per l’Italia, contro lo 0% dell’Area Euro. Ad Aprile i due valori erano stati rispettivamente di +1,2% e +0,6%.

La resistenza dei prezzi al consumo emerge anche nel confronto con l’indice dei prezzi dei prodotti industriali al netto del comparto energia. Tra Agosto e Dicembre 2006 i due indici restano allineati. Poi, a Gennaio 2007, quello alla produzione comincia ad aumentare, seguito a ruota da quello al consumo. Anche in questo caso, si deve precisare che i confronti tra l’intensità della dina-mica non sono immediati e semplici, perché l’aumento dei prezzi alla produzione non si trasferisce (non si do-vrebbe trasferire) 1:1 in aumento dei prezzi al consumo, dal momento che nella funzione di costo della distribu-zione entrano anche altri input. Quello che è indubbio, invece, è che, mentre l’indice alla produzione si riduce, tra Settembre 2008 e Aprile 2009, del 4,6%, l’indice al consumo resta sostanzialmente invariato. E soprattutto che, mentre da Settembre 2008 ad Aprile 2009, l’indi-ce alla produzione continua costantemente a diminuire, l’indice al consumo ha, da Gennaio 2009, già ripreso una dinamica crescente.

In Italia, i prezzi al consumo sono molto reattivi quan-do si tratta di aumentare per rispondere ad aumenti dei prezzi industria, mentre non sembra abbiano molta vo-glia di rientrare, quando rientrano i prezzi industria. C’è qualcosa che non va …

Fondo Monetario Internazionale:progressione delle previsioni sul Pil del 2009

Progressione delle previsioni del FMI tra l’Ottobre del 2008 e il Luglio 2009. In allegato, l’aggiornamento del “World Economic Outlook” rilasciato l’8 Luglio 2009

Prezzi al consumo: rapidi a salire, con poca voglia di scendere.C’è qualcosa che non va nella nostra distribuzione

L a gente ama il mattone, me-glio ancora se con un forte risparmio energetico con-

creto e visibile anno dopo anno. Parola di Massimiliano Bassi, che assieme al collega architetto Giulio Melzi è alla guida di Fase due so-luzioni contract, la S.p.A. che pro-getta, realizza e vende case. A leg-gere gli ultimi accordi stretti dalla società milanese con altri grandi marchi del settore, c’è da prende-re una bella boccata d’ossigeno. Già, perché la notizia è di quelle che portano ottimismo, almeno nel campo immobiliare e dintorni.

La Fase due soluzioni contract ha infatti già registrato un +30% di fatturato grazie alle ultime ini-ziative edilizie. Un risultato non da poco, visto che in giro si continua a parlare di crisi. Cartelli di “ven-desi” e “affi ttasi” sono ovunque, su centinaia di portoni e cancelli

delle nostre città, eppure una fa-miglia media italiana non riesce ad arrivare alla fi ne del mese sen-za problemi e preoccupazioni. In-tanto però le alleanze industriali strategiche la società le ha messe in atto con la Sinthesi di Legnano e la Cgm di Milano, paradossal-mente per colmare alcune lacune della stessa, ma che hanno già dato i frutti sperati. Quando si dice “di necessità, virtù…”.

“Se ho un progetto ma mi manca-no le competenze, devo trovarle al-trove – spiega Massimiliano Bassi – anche perché da soli non si arriva da nessuna parte. La collaborazio-ne è importante per crescere e fare impresa. Sono abituato a discutere nuove soluzioni e a confrontarmi con colleghi e competitor. Chi si muove senza guardarsi intorno, ri-schia di fallire”.

Una buona visione della vita e del

mondo del lavoro, fatta di umiltà e di importanti obiettivi insieme.

E un esempio concreto è arrivato dopo poco tempo: “Il brand Do-mosphera, – continua l’architetto – nato da un accordo con l’azienda Sinthesi che si occupa di domoti-ca, diventerà una società da gestire in comune”.

Tutti vantaggi per il mattone, in-somma, di cui scrivevamo sopra: impianto elettrico, domotica, siste-mi fotovoltaici, materiali, tutto si

traduce nelle esigenze dei clienti, che possono trovare il risparmio e l’alta qualità allo stesso tempo.

Il vero risparmio, ha confermato negli scorsi giorni il Corriere della Sera, intervistando proprio Bassi, sta nella giusta progettazione.

Adesso si spera che l’intero settore immobiliare possa respi-rare questa boccata di ottimismo e che in autunno il mattone si confermi l’amore indiscusso de-gli italiani.

Casa dolce casa…Quando l’unione fa la forza!

A l di là dei numeri preoccupanti, di fredde cifre che spaventano le famiglie italiane, il prossimo

passo che ci si aspetta adesso è quello di un serio intervento di politica eco-nomica per correggere il rapporto tra defi cit e Pil. Dal 1999 ad oggi, infatti, quest’ultimo ha toccato il dato più alto, schizzando a livelli da record: gli ulti-mi dati diffusi dall’Istat nel primo tri-mestre del 2009 danno l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche rispetto al Pil al 9,3%, appunto il va-lore più alto dal ‘99, ovvero dall’inizio della serie storica. Nei primi 3 mesi del 2008, invece, il disavanzo pubblico è stato del 5,7%, mentre nel quarto trimestre del 2008 si è attestato al 2,6%.

Da qui, l’urgenza di interventi di politica economica, in grado durante l’anno di cor-reggere il tiro in questo divario. Che spa-venta se tradotto in termini di euro: in valo-re assoluto l’indebitamento netto registrato nel primo trimestre è pari a 34,082 miliardi di euro, contro i 21,8 miliardi di euro del-lo stesso periodo dello scorso anno. Come nelle migliori famiglie che si rispettino, in-somma, anche per i conti pubblici vale la

regola che se le entrate calano e le uscite aumentano, i conti non tornano. Riportate dai maggiori quotidiani (leggi “Il Sole 24 Ore”, ndr), le cifre testimoniano una spesa pubblica in aumento.

In particolare, precisa l’Istat, nei primi 3 mesi dell’anno le entrate totali sono dimi-nuite del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un’incidenza sul Pil del 39,9% (era 39,8% nello stesso trimestre del 2008). Le uscite totali, invece, sono au-mentate del 4,6% su base annua e il loro va-lore in rapporto al Pil è salito al 49,2% (era

45,6% nei primi tre mesi dell’anno scorso). Per le entrate correnti, l’Istat ha una spiegazione: nel primo trime-stre dell’anno, infatti, hanno segnato una fl essione tendenziale del 2,9%, per l’effetto combinato di una diminuzio-ne delle imposte dirette (-4,6%), delle imposte indirette (-4,9%) e dei contri-buti sociali (-0,1%), e della crescita delle altre entrate correnti (+0,9%). Le entrate in conto capitale, invece, sono aumentate del 24,8% rispetto ai pri-mi tre mesi dell’anno scorso. Ma per quanto riguarda le uscite, quelle cor-renti hanno registrato un aumento ten-denziale del 3,9%. “Ancora un effetto

combinato, spiega l’Istituto di statistica, di un incremento del 7% dei redditi da lavoro dipendente, sui quali hanno infl uito i rinno-vi contrattuali dei dipendenti dei ministeri, della scuola, degli enti pubblici non econo-mici, dell’università e degli enti di ricerca, del 7,4% dei consumi intermedi, del 5,6% delle prestazioni sociali in denaro, dello 0,3% delle altre uscite correnti e di una di-minuzione del 7,8% degli interessi passivi che risentono della discesa dei tassi d’inte-resse iniziata negli ultimi mesi del 2008”.

L’economia italiana aspetta le scelte politiche del governo

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Pagina a cura di Antonio Iacona

Page 4: La Svolta

L’accelerazione impressa dalle sedi regionali nella partita dei rifiuti è sinto-

matica. È arrivata per certi versi imprevista, dopo anni di gioco apparentemente fermo, a seguito della decisione assunta nel 2006 dalla Corte di Giustizia del-l’Unione Europea di annullare le aggiudicazioni dei quattro mega inceneritori, avvenute nel 2003. Si è cercato di prendere tempo, per rimettere ordine nell’affare, che ha visto in campo cordate economiche di spessore, etero-genee ma bene amalgamate. Si è interloquito con le società in-teressate per concordare il rim-borso dei danni, stabiliti in ulti-mo nella cifra, iperbolica, di 200 milioni di euro. Adesso è arriva-to l’annuncio delle nuove gare, mosse paradossalmente dagli alti burocrati che hanno organiz-zato le precedenti: dai medesimi quindi che sono stati censurati dalla UE per le irregolarità rile-vate nella vicenda. Come è nelle consuetudini, esistono ipoteche, parole date, assetti da cui non è agevole prescindere.

Si è fatto il possibile, eviden-temente, per rispettare i termini imposti dalla Ue, perché non si perdessero i contributi, per diver-se centinaia di milioni di euro, che la medesima ha destinato al pia-no rifiuti dell’isola. In quanto sta avvenendo si scorge nondimeno un ulteriore tempismo, che richie-de una definizione. Tutto riparte dopo l’anno zero dell’emergenza di Napoli, a margine quindi di una rivolta sedata, ma probabilmente solo differita, che ha permesso di saggiare comunque un preciso modello di democrazia autorita-ria, sostenuto da leggi ad hoc e da un particolare piglio sul terreno, tipicamente militare. Tutto riparte altresì quando l’allarme rifiuti è già al rosso non solo in Sicilia ma in numerose aree della penisola: quando s’impone quindi una ri-sposta conclusiva, a livello gene-rale, che, come nel caso di Napoli, si possa spendere dalla prospetti-va del consenso. In tali sequenze si possono ravvisare allora delle logiche, che comunque vanno po-ste in relazione con alcuni dati di fatto, ma soprattutto con una serie di numeri (leggi qui accanto).

I conti tuttavia non tornano, tan-to più se si considera che i rifiuti siciliani da termovalorizzare, al netto cioè di quelli da riciclare at-traverso la raccolta differenziata e altro, non dovrebbero superare, secondo le stime ottimali, le 600 mila tonnellate. È beninteso nel-l’interesse delle società aggiudica-tarie far lavorare gli impianti il più possibile. Ma a redigere i bandi di gara è stato e rimane un soggetto pubblico, tenuto al rispetto dell’in-teresse generale, delle leggi italia-

ne, delle direttive europee, e che, comunque, non può prescindere, oggi, da taluni orientamenti del governo nazionale.

In sostanza, i numeri bastano a dire che già nel 2003, quando il governo Berlusconi poteva godere dell’osservanza stretta di Salvato-re Cuffaro, presidente della giunta regionale, si aveva un’idea com-posita dei mega impianti che erano stati studiati per la Sicilia. E se non fosse intervenuta la Ue, quando Romano Prodi aveva riguadagna-to il governo, l’operazione rifiuti, sarebbe stata conclusa.

Le cronache vanno registrando sussulti di un qualche rilievo nel seno stesso della maggioranza ed esistono in realtà le premesse perché la linea dei termovaloriz-zatori, a partire dalla Campania, dove sono in costruzione quattro impianti, passi con ampiezza, a dispetto delle restrizioni sancite in sede comunitaria. In particola-re, tutto è stato fatto, in un anno di governo, perché l’affare risulti allettante. Se il ministro dell’Am-biente del governo Prodi, a segui-to di una procedura d’infrazione dell’Unione Europea, aveva an-nullato infatti il “Cip6”, nel qua-dro dei contributi concessi alla produzione di energie rinnovabi-li, il ripristino e la maggiorazione del medesimo, nei mesi scorsi, offre alle imprese del campo ul-teriori sicurezze. In aggiunta, con la finanziaria 2009, tale contribu-to viene esteso a tutti gli impianti autorizzati, inclusi quelli che in-dugiano ancora sulla carta.

In tale quadro, l’affare siciliano insiste a recare comunque carat-teri distinti. Alcuni dati recenti della Campania, epicentro del-l’emergenza italiana, lo compro-vano. Gl’inceneritori che stanno sorgendo ad Acerra, Napoli, Sa-lerno e Santa Maria La Fossa, po-tranno trattare, insieme, rifiuti per un massimo annuo di un milione e 200 mila tonnellate. I quattro siciliani, come si diceva, potran-no lavorarne più di due milioni. Questo significa allora che l’isola

è destinata a far fronte alle emer-genze che sempre più si paventano in altre aree del paese? Alla luce di tutto, propositi del genere sono più che supponibili. Se tutto andrà in porto, non potranno mancare, in ogni caso, le occasioni e le ragioni per far lavorare gli inceneritori a pieno regime. Sulla base di logi-che che non hanno alcun riscontro in altri paesi del mondo, si prevede infatti che possano essere trattati nell’isola fino all’85 per cento dei rifiuti siciliani, con esiti ovvi. A fronte dei progressi tecnologici, di cui pure si prende atto, la nocività dei termovalorizzatori viene rico-nosciuta a tutti i livelli, a partire dalla Ue, che suggerisce impianti di dimensioni piccole e medie, tanto più in prossimità degli abita-ti. Viene ritenuto esemplare in tal senso quello di Vienna, allocato nel quartiere periferico di Spitte-lau, che può trattare fino a 250 mila tonnellate di rifiuti. Sono ipotizza-bili allora i danni che potranno de-rivare dagli inceneritori siciliani: da quello di Campofranco che, tre volte più grande di quello vienne-se, dovrebbe sorgere ad appena un chilometro dall’abitato, a quello di Augusta che, uguale per dimensio-ni all’impianto di Parigi, non potrà che aggravare, come denunciano da anni le popolazioni, lo stato di un’area già fortemente colpita dal-le scorie petrolchimiche. Ma tutto questo rimane ininfluente.

Il secondo tempo della partita si-ciliana significa ovviamente tante cose. Dalla prospettiva propria-mente politica, è in gioco il pote-re. Sul terreno dei rifiuti, oltre che delle risorse idriche e delle ener-gie, andranno facendosi infatti gli assetti regionali dei prossimi de-cenni. L’affare è destinato altresì a pesare sul contratto che va ridefi-nendosi fra Palermo e Roma, fra l’interesse autonomistico in versio-ne Lombardo e quello di un potere centrale che intende mettere mano alla Costituzione come mai in pas-sato. La presenza insistente del presidente regionale presso le sedi governative, danno peraltro conto

di affinità sostanziali, di una inter-locuzione produttiva. È comunque sul piano degli interessi materiali che si condensa maggiormente il senso dell’affare. La posta in palio rimane senza precedenti: circa 5 miliardi di euro in un ventennio, fra fondi governativi e comunitari. In via ufficiale, ovviamente, ogni decisione è aperta. Ma nei fatti, è realmente così? È possibile che si prescinda del tutto dai solchi trac-ciati dalle gare del 2003?

Sin dagli esordi, la storia ha pre-sentato un profilo mosso. Come era prevedibile, è sceso in cam-po il top dell’industria italiana dell’energia. Senza difficoltà gli appalti degli inceneritori di Bel-lolampo, Campofranco e Augusta sono andati infatti a tre gruppi d’imprese, rispettivamente Pea, Platani e Tifeo, guidati da società del gruppo Falck. Nel secondo si è inserita altresì, con una quota di riguardo, Enel Produzione. E la cosa darebbe poco da riflettere se non fosse per il piglio partico-lare con cui tale società veniva amministrata, allora, da Antonino Craparotta, destinato a finire in disgrazia per l’emergere di una storia di capitali extracontabili, alla volta di paesi arabi. Ancora senza alcun ostacolo, come da consuetudine, la quarta aggiudi-cazione, per l’impianto di Pater-nò, è andata a Sicil Power, un rag-gruppamento di diversa caratura, guidato da Waste Italia. Sono co-munque altre presenze, discrete e nondimeno importanti, a rivelare i toni della vicenda.

Il posizionamento rapido della famiglia Pisante, presente nelle cronache giudiziarie sin dai tem-pi di “Mani pulite”, e del gruppo Gulino di Enna nelle quattro com-pagini aggiudicatarie, attraverso la Emit e l’Altecoen, è al riguardo paradigmatico. Come tale è stato percepito del resto, sin dai primi tempi, da alcune procure, che han-no lanciato l’allarme inceneritori, e dalla stessa Corte dei Conti si-ciliana, intervenuta sul caso con perentorietà.

A gare concluse, sono emersi, come è noto, degli inconvenienti, che hanno costretto l’imprendi-tore ennese, reduce con i Pisante della vicenda di MessinAmbien-te, finita in scandalo, a farsi da parte, con la cessione di quote che gli hanno fruttato diversi milioni di euro. I termini della questione rimangono però intat-ti. Si è aperta una contrattazione. Interessi di varia portata sono di-ventati compatibili. È stato tenuto debitamente conto delle tradizio-ni. Il gruppo pugliese infine, sen-za alcun pregiudizio, è rimasto in gioco. Tutto questo costituisce però solo un aspetto della storia. Si sono avuti infatti ingressi an-cor più discreti, per certi versi in-visibili, al confine comunque fra l’economia e la politica. È il caso della Pianimpianti: nota società di Milano amministrata dal cala-brese Roberto Mercuri.

Attiva in numerose aree della penisola e all’estero nell’impian-tistica per l’ambiente, tale impre-sa ha potuto godere di un inseri-mento strategico nel sistema degli appalti calabresi: in quelli dei de-puratori in particolare, che hanno mosso circa 800 milioni di euro. Ha manifestato altresì dei punti di contatto oggettivi con l’Udc, es-sendone stato vice presidente l’ex parlamentare parmigiano Franco Bonferroni, amico di Pier Ferdi-nando Casini, ma soprattutto le-gatissimo a Lorenzo Cesa, attuale segretario nazionale del partito. Per tali ragioni, ritenuta cardinale negli intrecci fra politica e affari in Italia, è finita al centro di inda-gini giudiziarie complesse, con-dotte dal sostituto procuratore di Potenza Henry John Woodcock e, soprattutto, da Luigi De Magi-stris. Nell’atto di accusa del sosti-tuto di Catanzaro vengono passati in rassegna fatti specifici, alcuni di non poco conto: dal sequestro di 3,8 milioni di euro al fratello e al padre di Roberto Mercuri su un treno diretto in Lussemburgo, al versamento di 370 mila euro che la Pianimpianti avrebbe fatto alla Global Media, ritenuta, attraverso Cesa, il polmone finanziario del-l’Udc. Un teste, riferendosi agli appalti dei depuratori in senso lato, ha detto inoltre del sistema in uso delle tangenti, stabilite nella misura dal 3 al 7 per cento, equamente divise fra la Calabria e Roma. In conclusione, l’accusa ha presentato la società di Mercu-ri come la “cassaforte” di una as-sociazione finalizzata all’illecito, ma l’inchiesta, che come è noto è passata di mano, è stata larga-mente archiviata.

Cosa c’entra però tutto questo con gli inceneritori in Sicilia? In apparenza nulla. Pianimpianti, nei raggruppamenti guidati dal gruppo Falk, reca una presenza

del tutto simbolica, con quote dello 0,1 per cento. Nell’affare ha guadagnato in realtà un rilievo sostanziale per quanto è avvenu-to, in via assolutamente privata, dopo le aggiudicazioni del 2003. Le società Pea, Platani e Tifeo, l’1 luglio 2005 hanno commissionato infatti proprio all’impresa di Mer-curi, in associazione con la Lurgi di Francoforte, la fornitura, chiavi in mano, dei tre inceneritori, per un importo complessivo di mezzo miliardo di euro, che costituisce, a conti fatti, la fetta più grossa, più immediata, quindi più tangibile, dell’intera posta in palio. È il caso di sottolineare in ultimo che pure il sodalizio Pianimpianti-Lurgi è connotato da un iter mosso, an-tecedente e successivo alla firma dei contratti con Actelios-Elet-troambiente. Le due società sono finite sotto inchiesta nel 2005 per un giro di tangenti connesse alla costruzione dei due termovaloriz-zatori di Colleferro. Compaiono altresì nell’inchiesta Cash cow, ancora in corso, che nella mede-sima area laziale ha coinvolto, fra gli altri, decine di politici.

A questo punto, dal momen-to che sono state disposte nuove gare, si tratta di capire cosa potrà avvenire delle intese sottoscrit-te a partire dal 2003. Di certo, le società aggiudicatarie hanno guadagnato una posizione favo-revole. Da titolari dei cantieri, hanno ripreso a beneficiare infatti del “Cip6”, malgrado il blocco di ogni attività dal 2007. Otterranno infine il mega risarcimento che reclamavano, di 200 milioni di euro appunto, pur avendo effet-tuato nei tre siti lavori esigui, solo di recinzione e movimento terra. Dopo la firma dell’accordo, re-gna quindi un curioso ottimismo. Prova ne è che i titoli Falck han-no avuto in Borsa rialzi del tutto anomali, lontanissimi dai trend dell’attuale recessione. Ma quali giochi vanno facendosi? La cifra della penale, che evoca un calcolo complesso, di certo costituirà un forte deterrente alla partecipazio-ne di nuove compagini. Nel caso in cui la gara dovesse andare a vuoto, l’affidamento diretto agli attuali concessionari, a trattativa privata, potrebbe essere quindi un esito “inevitabile”. Ed è la stessa Falck a dare conto di intese in tal senso con l’Agenzia regiona-le, nella relazione semestrale del giugno 2008. Per motivi di oppor-tunità potrebbe prevalere tuttavia una seconda soluzione: il ritorno in gara, direttamente o in forma mimetica, delle imprese già ag-giudicatarie, che finirebbero per pagare a sé stesse la penale, per il ripristino dei patti. In ambedue i casi, come è evidente, risultereb-be eluso il pronunciamento della Corte di Giustizia Ue.

Le prospettive di un affare da cinque miliardi di euro

Rifiuti in Sicilia. Con l’avvio delle nuove gare per gli inceneritori, viene rilanciato un affare di proporzioni enormi, destinato a influire notevolmente sugli assetti del potere siciliano nei prossimi decenni.Le concertazioni fra Palermo e Roma.Il quadro degli interessi in causa

Con l’avvento dell’autonomista Raffaele Lombardo oggi si è alla svolta conclusiva, a dispetto delle problematiche ambientali e dell’interesse delle popolazioni

In Italia funzionano 52 incene-ritori, che trattano ogni anno circa 4 milioni di tonnellate di rifiuti: il 15 per cento di quelli complessivi.In Sicilia ne sorgeranno tre ca-paci di trattare 1,86 milioni di tonnellate di rifiuti, pari a quasi la metà di quelli che vengono in-ceneriti lungo tutta la penisola.L’impianto di Bellolampo avrà una capacità di lavorazione di 780 mila tonnellate di rifiuti an-nui; quello di Campofranco, di 680 mila; quello di Augusta, di 400 mila. Si tratta di numeri significativi. I tre inceneritori si-ciliani risulteranno infatti fra i più grandi dell’intera Europa, insieme con quello di Brescia, che tratta 750 mila tonnellate di rifiuti, e con quello di Rotterdam, che ne lavora 700 mila.

4 Luglio / Agosto 2009 LA SVOLTA

Inchiesta a cura di Carlo Ruta

Page 5: La Svolta

5 Luglio / Agosto 2009LA SVOLTA La Regione.

di Giovanna Raimondo

È nato fi nalmente il Lombardo bis. Una nuova Giunta voluta dal Presidente della Regione,

Raffaele Lombardo, per dare un nuo-vo assetto a quella maggioranza che ha subito parecchi scossoni, purtroppo arenandosi troppo spesso su questioni di vitale importanza, quale la riforma sanitaria, poi realizzata con successo dall’opera responsabile dell’Ars.

Ars dove si respira ancora un clima di incertezza, disgraziatamente legato a componenti alleate del Governatore che osteggiano fortemente, lasciando sfuggire il reale motivo, alcuni suoi disegni, dei quali uno che esula total-mente dall’attività di governo: la co-stituzione del partito del Sud.

Una Giunta, la “ Lombardo bis”, cer-

tamente frutto di un certosino, infati-cabile e prezioso lavoro di mediazio-ne e ricerca del gradimento di tutti i componenti la maggioranza, ma il cui dato preponderante resta sempre la qualità e la scelta di uomini che hanno già fatto benissimo in passato e con deleghe distribuite secondo specifi che attitudini e competenze, a cominciare dal gradito ritorno dell’on.Lino Len-za alla P.I. e Beni Culturali, settore nel quale molto bene aveva operato in seno alla giunta Cuffaro, per con-tinuare con Michele Cimino, passato all’Agricoltura, con Titti Buffardeci alla Cooperazione, e, ovviamente, con Massimo Russo alla Sanità.

Soddisfatto il Governatore, che confi da adesso nella collaborazione di tutte le forze dell’esecutivo e di

maggioranza assembleare per portare avanti quella stagione di riforme che traghetterà la nostra terra verso lidi di sviluppo ed accrescimento delle risor-se. Con attenzione alle esigenze dei siciliani ed assoluta priorità ai loro bi-sogni essenziali. Primo desiderio del Presidente, quello di dare al popolo che ha scelto lui quale guida quella fi ducia nelle Istituzioni e nella classe politica che essi hanno dimostrato di avere diminuita con l’astensione al-l’ultima tornata europea, che ha pena-lizzato i risultati dei partiti nazionali, forse per atteggiamenti poco convin-centi che si auspica adesso vengano archiviati.

Altro importante obiettivo, insieme alla riforma degli Ato, quello degli aiuti alle Imprese, al vaglio dell’Ars,

studiato per dare ossigeno all’econo-mia isolana attraverso strumenti di slancio ed incoraggiamento delle atti-vità imprenditoriali in loco. Ed, anco-ra, il piano infrastrutturale, che dovrà passare necessariamente su quei fondi Fas non ancora assegnati alla Sicilia e su cui lo stesso Lombardo, che ha ben chiare le fondamentali esigenze della nostra terra, non intende più fare sconti a nessuno.

Ancora presto per dire se le varie forze politiche in campo sapranno responsabilmente accompagnare lo stesso Lombardo in quella necessa-ria opera di rinnovamento che, talora non ben compresa nella sua essenzia-lità, è sovente stata per lui fonte di amarezze. Il primo, importante passo è stato fatto.

Sanità siciliana, bando da932 milioni di euro perl’acquisto di farmaci

È .una delle più grandi gare a bando pubblico espletate in Sicilia

per l’acquisto di farmaci de-stinati alle aziende sanitarie pubbliche, per numero di lotti in bando, 2035, e per il valore complessivo dell’operazione 932 milioni di euro.

Si tratta della prima gara centralizzata telematica, vo-luta dall’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, (nella Foto) e realizzata con la collaborazione di Consip Spa, la società del ministero dell’Economia costituita per gli acquisti in rete, che ha messo a disposizione gratuitamente la propria piattaforma telematica.

Valeria Bonifazi, della direzione acquisti Pa della Consip, spiega come il bando è stato pubblicato a maggio sia sulla Gazzetta europea che in quella nazionale e regionale.

In tutto sono 102 i partecipanti, un numero che è garanzia di varietà di offerte e di trasparenza.

L’assessorato preposto spiega come la gara telematica non solo accele-rerà i tempi di apertura delle buste, saltando diversi passaggi burocrati-ci, ma permetterà un risparmio alle casse regionali di decine di milioni di euro. Tutto questo rientra tra gli step previsti dal piano di riforma sanitario.

F. P.

di Francesca Putrino

B locco dell’intera li-nea ferroviaria Pa-lermo / Messina e

dell’autostrada Palermo / Catania nei pressi di Termini Imerese. È così che comincia la protesta degli operai della Fiat che temono la chiusura dello stabilimento siciliano.

Durante il blocco stradale e ferroviario gli operai hanno distribuito agli automobilisti dei volantini dove venivano spiegati i motivi che aveva-no portato a tale gesto.

«Una protesta che conti-nuerà fi nché non sarà cambiata la deci-sione della Fiat, cioè di riconvertire lo stabilimento siciliano nel 2011». Que-ste le parole di Roberto Mastrosimone della Fiom Cgil.

Lo sciopero e i blocchi a Termini Imerese sono la risposta degli ope-rai a Marchionne e al suo progetto di chiudere lo stabilimento ed è anche la risposta a chi ha consigliato agli operai di non scioperare e verifi care

il piano di riconversione.La protesta ha bloccato gli impianti

alla ex Ergom, alla Lear Corporation e alla Bienne Sud, impedendo la con-segna dei componenti per l’assem-blaggio della Lancia Ypsilon. La Fiat ha disposto il fermo degli impianti di montaggio e verniciatura, mentre hanno lavorato regolarmente gli ope-rai della lastratura.

Il Movimento per le Autonomie del presidente della Sicilia, Raffaele Lom-

bardo, ha chiesto l’inter-vento del premier affi nché si trovi in tempi brevi una soluzione che possa garan-tire il mantenimento della produzione industriale, la continuità operativa del-l’azienda e la salvaguardia dei posti di lavoro.

“Marchionne non può sbatterci la porta in faccia, soprattutto ora che anche la Regione Siciliana vuole recuperare credibilità e tro-vare gli strumenti per sal-vare Termini Imerese: noi non ci rassegniamo” ha af-

fermato Giovanna Marano, segretaria regionale siciliana della Fiom-Cgil.

La casa torinese intanto ha annuncia-to nuova cassa integrazione agli Enti Centrali di Mirafi ori: tutti i 4.400 di-pendenti, la maggior parte impiegati, si fermeranno la settimana dal 24 al 30 agosto e tutti i venerdì dei mesi di settembre, ottobre e novembre. Per 345 sono previste 13 settimane consecuti-ve, dal 24 agosto al 22 novembre.

S barrato il ponte Primo-sole dopo i controlli che hanno evidenziato la pre-

carietà della struttura a rischio crolli. In seguito alla chiusura è stato predisposto un percorso secondario per gli automobili-sti che ha portato a code fi no a 18km. Sulla vicenda si è anche pronunciato il vicepresidente della Regione, Titti Bufardeci, che ha auspicato una risoluzio-ne in tempi brevi e soprattutto un celere inizio dei lavori per

fornire il tratto di un sistema viario adeguato.

“I sondaggi sul ponte Pri-mosole sono risultati negativi e c’è il rischio che la struttura collassi.-spiega Bufardeci - Per questo motivo, d’accordo con il viceprefetto di Catania s’è do-vuto chiudere il ponte. Per non bloccare la viabilità ho chiesto all’Anas la possibilità di creare percorsi alternativi”.

Si sono individuati in tempi brevissimi, dal punto di vista

operativo, due sensi di marcia.Grazie a quest’intervento tam-

pone, in sinergia con “Autostra-de Sicilia orientale”, il traffi co è stato reso più fl uido.

I tecnici hanno già preparato il nuovo progetto per la realizza-zione del nuovo ponte di Primo-sole. Confrontandosi con l’Anas, Bufardeci ha anche chiesto di fare il punto sullo stato dei lavo-ri dell’autostrada che collegherà Catania e Siracusa, sollecitando il completamento del primo lot-

to. Attualmente sono attivi dodi-ci fronti di lavoro.

L’apertura del primo lotto del-l’autostrada è prevista entro il 26 ottobre, anche se Bufardeci spera di poter accelerare i termi-ni e con tutta probabilità si potrà aprire entro trenta giorni.

Il secondo lotto dovrebbe apri-re a novembre.

Pure per questa ipotesi è in progetto una riduzione dei tempi. F.P.

Nasce il Lombardo bis. Adesso piena collaborazione dell’esecutivo“Una scelta che possa garantire riforme necessarie allo sviluppo e all’accrescimento della nostra isola”

di Sebastiano Di Mauro

“..Non è che i nostri parlamentari a Roma

possono babbiare...”. Ha usato il dialetto per essere più chiaro e preciso il leader dell’Mpa,

Raffaele Lombardo, al termine della riunione del comitato federale del partito che si è svolta ieri in un albergo romano. Piatto forte della discussione?Il partito del Sud. Che a dire il vero per Lombardo c’è già.

“Il partito del Sud non dobbiamo fondarlo. C’è già e va rafforzato - ha detto -. Deve fare meglio e fi no in fondo il proprio dovere. Sulla stampa leggo dichiarazioni sudiste”, ma per Lombardo bisogna capire se sono fatti o solo parole”. Come? “In Par-lamento - spiega il presidente della Regione Sici-liana - ci sono provvedimenti che oggi penalizzano il Mezzogiorno: l’Mpa non li voterà. Vediamo cosa faranno gli altri”.

È questo che intende quando dice che deputati e senatori autonomisti “non possono ‘babbiare”. Non voteranno mai qualcosa che andrà contro il Sud e la Sicilia. Lombardo in questo senso non ha

dubbi: tra il Cavaliere e il Mezzogiorno sceglie quest’ultimo. Dando però la colpa di non aver ri-spettato i patti al premier: “L’alleanza con il Pdl c’era. Ed era fondata su un patto, che ad oggi non viene rispettato”.

Dunque il governatore siciliano è pronto a lan-ciare la sua sfi da al Cavaliere anche minacciando il ritiro della fi ducia: “Noi dell’Mpa siamo anche disposti a non votare la fi ducia al governo e a rimo-dulare la nostra presenza nell’esecutivo in coeren-za con quanto detto sul Mezzogiorno per fare vale-re un patto che sta alla base dell’alleanza. Un patto che prevede più infrastrutture e più trasferimenti fi nanziari al Sud e maggiori tutele all’ambiente e che va rispettato dal nostro contraente, che è il pre-sidente Berlusconi”.

Quindi conclude: “Tra noi e il presidente Berlu-sconi c’è un patto che abbiamo sottoscritto prima delle politiche. E i patti vanno rispettati”. Che Lombardo voglia focalizzare l’asse dell’alleanza in maniera diversa è chiaro anche dalle sue pa-role sulla Lega. Per cui ha parole di elogio: “La

Lega è l’unico interlocutore politico che abbia-mo. Il resto sono solo grandi aggregati ideologi-ci”. Un’alleanza che va strutturata a partire “dal legame con il territorio. Crediamo nel federalismo e vogliamo dare una mano a questa rivoluzione che farà uscire dalla marginalità il Mezzogiorno”.Il messaggio di Lombardo va a chi nel Pdl, come Gianfranco Miccichè e Marcello Dell’Utri, sta lavorando a un partito del Sud e prepara una convention nei prossimi giorni a Sorrento. Con-vention a cui Lombardo non prenderà parte.“In Costiera ci andrò con moglie e fi gli ma a set-tembre...”, scherza.

“Non è una frenata sul partito del Sud, che dovrà nascere - continua Lombardo - dalla convergenza di personalità e gruppi diversi: io non rinnego l’al-leanza col centrodestra, ma non mi ci impicco. Le alleanze si fanno sui programmi: non è un matri-monio, dove Dio ha unito e guai a chi li separa. Il Partito del Sud deve avere le mani libere, con delle contropartite precise”.

E allora chi entrerà nel nascituro partito dovrà ab-

bandonare la logica di appartenenza al partito d’ori-gine. “Altrimenti - conclude il leader dell’Mpa - il partito del Sud diventa una succursale di un grande partito di centrodestra. Una succursale del Pdl”.

E il discorso, sottolinea, è valido anche per Micci-chè e Martino.”Oggi siamo noi l’unico partito atten-to al territorio, ma non vogliamo essere prevalenti nel partito del Sud, ma più siamo e meglio è”.

Partito del Sud già c’è: Lombardo, va rafforzatoI patti siglati vanno rispettati da Berlusconi

Termini Imerese.La risposta degli operai alla Fiat“Marchionne non può sbatterci la porta in faccia”

Realizzato il progetto per la costruzione del nuovo ponte PrimosoleL’apertura del primo lotto dell’autostrada è prevista entro il 26 ottobre

Page 6: La Svolta

6 Luglio / Agosto 2009 LA SVOLTA

Provincedi Renato Maisani

L a Provincia di Agrigento ha sempre voluto espri-mere la propria vicinan-

za al tema della solidarietà e a tal proposito è stato presentato il convegno con tema “Il volon-tariato incontra la Provincia di Agrigento”.

Durante l’incontro avvenuto il 22 giugno scorso, sono sta-te discusse ed approfondite le politiche mirate appunto alla solidarietà e al volontariato ed è stata scelta una strada che la Provincia agrigentina e il Cen-tro di servizi per il volontariato di Palermo (Cevsop) porteranno avanti. Sarà importante tanto dettare le linee guida da seguire, quanto prestare atten-zione ai dettagli delle iniziative mirate per fare in modo di riuscire a produrre la quantità maggiore possibile di iniziative

di volontariato.Le politiche sociali, come confermato

dall’assessore Arnone, sono necessarie ai fini dell’integrazione socio-sanitaria e vitali per dare risposte alle associazioni che da sempre si battono a sostegno dei più deboli.

di Ninetta Montebello

I l Presidente della Provincia Regionale di Enna, Giuseppe Monaco (nella foto), proprio

non ci sta ad accollarsi pretestuose responsabilità di cattiva gestione, dovute ad anni di malfunzionamento della politica passata.

L’azzeramento della Giunta del mese scorso, ha evidenziato falle all’interno del sistema sanitario provinciale con addetti i dipendenti dell’Ente.

Il presidente ha sottolineato l’inte-resse verso la cosa pubblica e il suo mandato, atteso dai cittadini come una svolta, un cambiamento gestionale del-la politica, indirizzato alle necessità del bene collettivo, nella legalità dell’Isti-tuzione che lo stesso rappresenta.

“L’impatto della mia amministra-zione con i numerosi e complessi problemi esistenti, alcuni nuovi, ma la gran parte ereditati dalle prece-denti amministrazioni - ha commen-tato Giuseppe Monaco - sono i tas-selli principali per decisioni radica-li, verso certi equilibri consolidati da decenni, sono stati sicuramente i fat-tori che hanno creato divergenze di opinione tra alcune forze politiche di maggioranza, o tra parti di essa. Tut-to questo ha determinato un rallen-tamento dell’attività amministrativa, che, personalmente, non ho inteso

più condividere ed accettare.”È ovvio che, l’attuale situazione della

Provincia di Enna non può riguardare l’aspetto meramente locale ma esso rientra in un circuito molto più esteso, riferibile ad un unico comune denomi-natore: la crisi della politica nella sua accezione più alta e qualificata.

Il presidente, Giuseppe Monaco ha parlato di diversi temi, riguardanti le problematiche interne ai partiti e alle coalizioni che frenano i tempi per l’ado-zione di importanti atti di programma-zione finanziaria per un Ente pubblico o l’impossibilità di affrontare proble-matiche serie, come quella dei rifiuti.

Il presidente della Provincia ha con-tinuato ad insistere col suo discorso

sul ruolo e l’importanza che deve svolgere la politica e la sua principa-le funzione è la gestione della cosa pubblica, che deve rispondere alle esi-genze della gente, dei cittadini, degli amministrati.

“Ritengo - ha concluso Giuseppe Monaco - rilanciare un’azione poli-tico-amministrativa con tutte le for-ze politiche che mi hanno sostenuto e che ancora vorranno sostenere me e il programma elettorale, che ci ha visti, un anno fa vittoriosi della fidu-cia della gente”.

Tra i punti più urgenti da affrontare il presidente della Provincia ha sot-tolineato: la viabilità, i rifiuti, la crisi dei settori produttivi ed infine, ma certamente non meno importante, la necessità di creare una speranza per i giovani ennesi.

Da uno sguardo globale, compren-diamo la fattiva operosità dell’azione istituzionale provinciale ma sicura-mente sono temi che l’ente locale da solo non può risolvere, perché legati a fattori e poteri che sovrastano l’en-te Provincia. Ma una classe dirigente matura e responsabile di fronte a tali problematiche, così serie, ha il dovere di mettere da parte tutte le beghe, met-tendo in atto quanto possibile per rispondere ad un solo imperativo: il bene della Provincia di Enna.

di Caterina Mittiga

I n attesa che scoppi la bella stagione, le isole Eolie si preparano a

diventare, come ogni anno, le protagoniste dell’estate. Spiagge gremite, locali il-luminati a festa e yacht da sogno ormeggiati a largo, lontano da occhi indiscreti. La storia non cambia mai.

E sempre le stesse sono le polemiche che accompa-gnano i primi weekend di caldo, a Lipari e dintorni. Puntualmente l’amministra-zione comunale del capo-luogo accoglie i turisti estivi con una tassa d‘ingresso, e anche quest’anno l’annun-cio del ticket non si è fatto attendere.

Dal 15 giugno per mette-re piede su una delle sette isole, i visitatori dovranno pagare 1 euro, che sarà in-cassato direttamente dalle compagnie di navigazione che effettuano i collega-menti con le isole, ma anche i diportisti dovranno versare la loro tassa.

Il comune di Lipari pre-vede di incassare così circa quattrocentomila euro, da investire nella soluzione di

tutti quei problemi che ap-pesantiscono l’andamento dell’isola nei mesi estivi: Lipari, così come Vulcano, Panarea e tutte le altre, da giugno a settembre vengono letteralmente stravolte dalle masse di turisti che si river-sano sulle spiagge e invado-no gli alberghi, ed è chiaro che l’amministrazione del territorio ne risenta. Ma forse i dirigenti dimenticano le grandi somme di denaro che proprio in estate arriva-no sulle isole, tanto amate dagli avventori di tutto il mondo.

Come se non bastasse, per scalare i vulcani di Strom-boli e Vulcano servirà paga-re tre euro.

Ma i turisti possono conso-larsi con una buona notizia:

i costi dei biglietti tra Sicilia ed Eolie sono stati ridotti dell’11,5%. L’andamento del costo del petrolio avrebbe determinato un abbassamen-to dei costi di gestione delle compagnie marittime, e così il dipartimento regionale dei trasporti ha deciso un taglio del valore del ticket.

Insomma, le Eolie aprono i battenti anche per questa estate 2009, e promettono una vacanza mai deluden-te. Tra gli appuntamenti più importanti, spicca l’antepri-ma mondiale del film d’ani-mazione “L’era glaciale III”, realizzata a Lipari dal 1 al 3 luglio, con ospiti illustri come Claudio Bisio e Pino Insegno, i doppiatori italiani dell’ormai celebre cartone animato.

L ’estate, si sa, è la stagione più attesa, ma allo stesso tem-

po la più pericolosa. Feste, abuso di alcolici e impru-denza a bordo dei veicoli a due ruote la fanno spesso da padroni e, per scongiu-rare problemi, il Comando Provinciale dei Carabinie-ri di Palermo ha preso le contromisure.

All’interno del program-ma “Estate Sicura”, infatti, i Carabinieri s’impegnano a monitorare tutte le mani-festazioni e i luoghi dove è prevista la concentrazione di numerose persone: dal-le spiagge alle discoteche,

dai pub al mare.L’obiettivo è quello di far

sì che tutte le manifesta-zioni organizzate siano a norma e che si eviti di dar vita ad iniziative che, non-curanti delle norme, pos-sano mettere a repentaglio la salute degli intervenuti.

Una festa organizzata trasformando una rimes-sa di barche in una sorta di “discoteca”, con tanto di vendita di alcolici, è uno degli esempi di ciò che il programma tende ad evitare.

In occasione di tale “festa”, infatti, i Carabi-nieri si sono precipitati

sul luogo interrompendo un divertimento che ri-schiava di diventare pe-

ricoloso in quanto non rispettoso delle norme di sicurezza. R.M.

É. tempo di vacanze per Ragusa che continua un percorso turistico virtuo-so con iniziative dirette ai turisti ma

anche a chi le vacanze quest’anno le passerà in città. Fino al 31 agosto i ragusani e turisti potranno ammirare le strade del centro storico addobbate. In particolare, ad essere adornati con addobbi floreali, i balconi dei palazzi.

L’iniziativa, denominata “La città in fio-re”, è dell’amministrazione comunale e si colloca all’interno della terza edizione del concorso dedicato proprio ai residenti del centro storico. Saranno, infatti, loro a lotta-re per vincere la competizione con i “vicini di casa” per il balcone più bello. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di rendere più accoglienti le vie del centro. La com-petizione toccherà le seguenti strade: Via Roma, Corso Italia, Via Ecce Homo, Via G.B Odierna, Corso Vittorio Emanuele, Via Mario Leggio, Via Mariannina Coffa, P.zza Libertà, P.zza Cappuccini, Via S.Vito, Via Cavalier Distefano, P.zza Carmine, Via Ma-riannina Schininà, Via S.Anna, P.zza Duo-mo, Via Pola, P.zza Malta, Via Torrenuova, P.zza Duca degli Abruzzi, Via Dandolo, Via

Benedetto Brin, Lungomare Mediterraneo.I premiati saranno i primi tre classificati

e la consegna del premio avverrà in un’ap-posita manifestazione pubblica organizzata dalla stessa amministrazione comunale. Condizione fondamentale per vincere è l’addobbo del balcone che dovrà essere monitorato perché obbligatoriamente man-tenuto “in vita” fino al 31 agosto. I primi tre classificati riceveranno un premio in dena-ro, circostanza che renderà la competizione “agguerrita”. Ai tre premiati andranno in ordine, dal primo al terzo classificato, 500, 300 e 200 euro ciascuno. Un piccolo gruz-zolo che gioverà per incentivare la bellezza “urbana” non solo in favore della collettivi-tà ma anche della propria abitazione. I la-vori saranno giudicati da un’apposita com-missione nominata dal sindaco e composta da tre esperti nella materia che visioneran-no e fotograferanno tutti i balconi stilando un’unica graduatoria generale di merito. Le foto dei primi tre balconi fotografati saran-no visibili nell’edizione speciale del perio-dico comunale “Sottosopra”.

S. C.

di Silvia Calanna

Un itinerario suggestivo e un appuntamento da non perdere. Anche

quest’anno e fino al 27 set-tembre, il treno dell’arte offri-rà un’opportunità culturale ai suoi passeggeri.

Quello che è ormai conosciuto come il treno barocco del Val di Noto, infatti, si è messo già in moto dalla stazione di Siracusa e per tutta l’estate (sono sedici le giornate previste) partirà in grande stile, alla scoperta del barocco siciliano. Il treno mu-seo s’inserisce all’interno del progetto della onlus “Marato-narte”, promosso dal Ministero per i Beni Culturali con l’obiet-tivo di valorizzare il patrimonio artistico, storico e archeologico dell’Italia. Il progetto, ricordia-mo, è stato reso possibile grazie alla raccolta di fondi ottenuta attraverso una maratona Rai.

Una locomotiva diesel e due car-rozze storiche Centoporte, nonché un vagone mostra, potranno ospitare fino a 156 passeggeri e permetteran-no corse rigorosamente gratuite per tutti i cittadini.

L’appuntamento è fissato ogni do-menica alle 8.30, mentre il rientro nel capoluogo aretuseo è previsto alle 19,25. Una giornata in cui i passeggeri potranno sostare nei paesi vicini e fare delle visite guidate, organizzate dalle amministrazioni comunali coinvolte, alla scoperta dei principali monumen-

ti di Noto, Ragusa e Modica. L’allestimento del treno museo si è avuta in collaborazione con la Regione Siciliana, mentre, le Ferrovie dello Stato, hanno contribuito al progetto con il recupero e il restauro della sta-zione di Modica. Il percorso, di circa 112 chilometri, della tratta Siracusa - Noto - Modica – Ragusa, sarà allietato, grazie a tecnologie digitali e videoin-stallazioni, da un percorso sto-rico del territorio che, partendo dalla preistoria, arriverà alla nascita del barocco ad opera dei grandi architetti isolani. Anche una simulazione vir-tuale del sisma del 1693 farà rivivere sui binari, gli eventi storici dell’isola.

Per poter fare un giro nel tre-no barocco è necessario pre-notarsi via fax (0916176691) o via mail (), non prima di 14

giorni e non più tardi delle 12,00 del venerdì precedente la data scelta per un viaggio che si preannuncia indi-menticabile. Un modo per imparare divertendosi per quello che è stato de-finito da molti, uno degli appuntamen-ti estivi più attesi.

AGRIGENTO.La Provincia promuove la solidarietà ed il volontariato

ENNA. Il presidente della Provincia chiarisce le cause del rallentamento dell’attività amministrativa“Problemi ereditati dalle precedenti amministrazioni causa di divergenze di opinione”

MESSINA. Alle isole Eolie l’estate si accende tra le polemichePer mettervi piede i visitatori pagheranno un “ ticket d’ingresso” di un euro

PALERMO. Al via il programma “Estate Sicura” del Comando Provinciale dei CarabinieriUn monitoraggio continuo dei luoghi di “festa” per garantirne la sicurezza

SIRACUSA. Riparte il treno dell’arte tutte le domeniche fino al 27 settembreAlla scoperta del barocco e un viaggio che parte dalla preistoria

RAGUSA. La III edizione de “La città in fiore” durerà fino al 31 agostoAddobbi floreali per le strade del centro storico

2009

Page 7: La Svolta

“.È certamente una inizia-tiva intelligente, da ripe-tere senz’altro. Abbiamo

trovato prodotti convenienti e siamo stati contenti di avere fatto la spesa di domenica sotto casa”. “Finalmente anche gli Enti pub-blici capiscono le esigenze dei cittadini. Bravo a chi ha avuto questa bella idea”. “Ma che fa, fi nisce? Mah, speriamo che la rifacciano”.

Dalla signora Maria, casalinga di Catania, a suo marito Alberto, rappresentante ma, di domenica, improvvisatosi uomo di casa, fi no a Dario, studente fuori sede che ha deciso di risparmiare sulla spesa. Sono rimasti tutti contenti della manifestazione voluta dalla Provincia regionale di Catania, il “Mercato del Contadino” che per cinque domeniche ha fatto com-pagnia ai catanesi e non solo, a tutti i consumatori che hanno cercato l’alta qualità assieme a risparmio e convenienza.

Il 12 luglio è stata l’ultima do-menica dell’evento e adesso che i trenta stand sono stati smontati da piazzale Raffaello Sanzio, nel cuore di Catania, tutti sperano che si tratti soltanto di un arrivederci, magari all’autunno, quando nuo-vi prodotti di stagione torneran-no ad arricchire le nostre tavole. Ma la soddisfazione è di tutti, non soltanto dei cittadini. Anche degli organizzatori, a cominciare dal presidente della Provincia di

Catania, on. Giuseppe Castiglio-ne, e dall’assessore alle Politiche agricole, Orazio Pellegrino, che hanno fortemente voluto questo evento mirando ad obiettivi ben precisi. Ed entrambi più volte hanno visitato gli stand, renden-dosi conto personalmente della buona riuscita dell’iniziativa.

“Abbiamo ribadito più volte l’importanza di creare una fi lie-ra corta, che mettesse in con-tatto diretto il contadino con il consumatore. Questo Mercato è stato un ottimo passo verso il so-stegno delle migliori produzioni nostrane” ha detto il presidente di Palazzo Minoriti, Castiglio-ne, cui ha fatto eco l’assessore Pellegrino: “Con orgoglio ab-biamo voluto solo prodotti del territorio catanese tra gli stand, consapevoli dell’eccellenza che essi rappresentano. Siamo con-vinti che la manifestazione possa

rappresentare anche in futuro un appuntamento fi sso e consolida-to con i cittadini, a cui abbiamo garantito prezzi convenienti e qualità certifi cata”.

Ad affi ancare la Provincia nel-l’organizzazione del “Mercato del Contadino” sono stati l’as-sessore alle Attività produttive del Comune di Catania, Mario Chisari, e i presidenti provin-ciali di Confagricoltura, Arturo Castrogiovanni, Coldiretti, Igna-zio Belfi ore, C.i.a., Francesco Costanzo, con l’associazione di consumatori Codacons, guidata dal segretario nazionale France-sco Tanasi. Tutti presenti dall’ini-zio alla fi ne della manifestazione a controllare che tutto andasse per il meglio, dai prezzi esposti sulle bancarelle alla qualità delle produzioni.

Tra gli aspetti piacevoli del-

l’evento, c’è stata la presenza, di domenica in domenica anche degli stessi cittadini, assieme a gente nuova che veniva a visitare gli stand. Clienti affezionati, che hanno scelto ogni volta i prodotti migliori: l’ortofrutta, la frutta e gli agrumi, la frutta secca, il mie-le, i formaggi, le marmellate… C’era proprio l’imbarazzo della scelta.

Signifi cativo è stato, infi ne, an-che il sottotitolo dell’evento: “ki-lometrozero, mangiamo meglio, spendiamo meno”, che ha trova-to riscontro nei prodotti venduti ed esauriti nel giro di poche ore ogni domenica. Almeno del 30% è stato infatti lo sconto applica-to sulle produzioni di eccellen-za della terra dell’Etna, con un paniere variegato e di altissima qualità, grazie a questa fi liera corta e diretta.

U n’affascinante emiliana, il mezzosoprano Sonia Ga-nassi: è lei la nuova punta di

diamante del repertorio belliniano.L’armonia, il genio, lo stile del

grande compositore catanese spo-sato con la passione, il calore, l’eleganza della cantante emiliana. Così ha deciso la giuria del premio internazionale “Bellini d’oro”, che il prossimo 1 novembre 2009, al Teatro Massimo Bellini di Catania, uffi cializzerà la notizia, con la con-segna del premio e un suggestivo concerto. La Ganassi, infatti, per l’occasione si esibirà in arie famose di Vincenzo Bellini, da “Puritani”, “Zaira” e “ Capuleti e Montecchi”.

“Il Premio Bellini d’oro è un riconoscimento di levatura inter-nazionale e la Provincia ha volu-to rinnovare, anche quest’anno, il sodalizio con la SCAM – ha detto il vice presidente della Provincia, Nello Catalano, durante la confe-renza stampa di presentazione del-l’evento al Centro direzionale Nuo-valuce, sede dell’Amministrazione provinciale - ritenendo opportuno sostenere un progetto che è, sicu-ramente, un’ottima vetrina per il giovani talenti canori emergenti, oltre che per Catania, città natia di

un grandissimo compositore quale Vincenzo Bellini”.

Una commissione apposita, com-posta da critici locali e nazionali, ha studiato e valutato alcuni tra i giovani talenti, interpreti del re-pertorio belliniano. Soddisfatto, per il riconfermato sodalizio con Palazzo Minoriti, il presidente del-la SCAM, Antonio Maugeri, che ha fatto sapere che “a tal proposi-to, è in corso l’organizzazione di un grande concorso internazionale di voci nuove, dedicato a Giusep-pe Anselmi, nel quale sarà riserva-ta un’apposita sezione proprio alle

voci belliniane”.Per far conoscere di più Bellini

sarebbe opportuno creare un con-corso rivolto alle sole voci bellinia-ne. La proposta è arrivata sempre in conferenza stampa dal presidente onorario, Angelo Munzone.

Ancora un passo verso la cresci-ta, insomma, di un premio presti-gioso, nato nel 1968 con l’intento di attribuire un giusto riconosci-mento agli artisti, esecutori o ese-geti, sempre più rari nel panorama artistico mondiale, distinti nell’in-terpretazione o negli studi delle opere belliniane.

S tranieri migranti e rifugiati. Ma soprattutto, per-

sone che hanno vera-mente bisogno di aiuto e di sostegno in terra straniera ma amica.

Si rivolgerà a loro lo sportello per l’inte-grazione creato dalla Provincia regionale di Catania, che lo ha inau-gurato nei giorni scorsi con il presidente di Pa-lazzo Minoriti, on. Giu-seppe Castiglione.

L’uffi cio ha aperto nella centralissima via Bethlem n. 8, nel cuore del capoluogo et-neo e sarà altresì sede della Consulta e del progetto C.LA.IM, “Cittadini Lavoratori Immigrati”, con l’obiettivo di dare piena cittadinanza alle persone provenienti da al-tri Paesi e che, per scelta o per necessità, hanno deciso di vivere in Italia.

“Ancora una volta la Provincia regiona-le di Catania - ha detto il presidente Ca-stiglione - si dimostra non solo sensibile, ma anche concreta sul piano delle politiche dell’immigrazione”.

“La presenza straniera sul nostro terri-torio si va sempre più consolidando, - ha aggiunto Castiglione - diventando parte

integrante del tessuto sociale ed economico. Lo sportello per l’inte-grazione segue un’altra importante iniziativa approvata dal Consiglio provinciale: l’istituzione di una Consulta degli immigrati extracomu-nitari; un organismo propositivo e consultivo - ha spiegato il presiden-te - sulle problematiche degli immigrati, che può essere anche un centro di partecipazione e con-fronto tra le varie comu-nità straniere e le realtà

sociali che operano nel settore».Secondo l’assessore provinciale alle Poli-

tiche sociali, Pippo Pagano, “E’ importante che l’immigrato entri subito in rapporto con le istituzioni italiane per acquisire la conoscenza delle leggi vigenti nel nuovo Paese in cui vive”.

Compito non da poco, infi ne, lo sportello coordinerà le attività delle altre sedi presen-ti nei 58 Comuni etnei, delle strutture sani-tarie del territorio e dell’Uffi cio provinciale del lavoro. “Un altro prezioso tassello - ha concluso Pagano - nel progetto di integra-zione socio-economica e culturale degli stranieri nella nostra Comunità”.

Stranieri e amici, accolti allo sportello integrazione

Dall’Emilia alla Sicilia batte il cuore di Vincenzo Bellini

Da sin.: Angelo Munzone, Nello Catalano, Antonio MaugeriL’assessore Pippo Pagano

Riscosso un grande successo il “Mercato del Contadino”Adesso, dopo la positiva esperienza, arrivederci alla prossima stagione. O forse prima…

L’ass. Orazio Pellegrino

7 Luglio / Agosto 2009LA SVOLTA La Provincia Etnea.Pagina a cura di Antonio Iacona

UNIVERSITÀ

di Giuliana Sotera

P roprio in questi giorni l’ERSU, in collabora-zione con l’associazio-

ne Alleanza Universitaria, ha ottenuto un’importante con-quista: la creazione di sportelli universitari in ogni paese della provincia di Catania, allo scopo di aiutare gli studenti nel repe-rimento e nella compilazione della modulistica sulle varie iniziative dell’Ateneo.

“Avere ottenuto la creazione di uno sportello universitario in ogni paese della provincia permette, soprattutto a noi stu-

denti fuori sede, di usufruire di un servizio molto più effi ciente, evitandoci viaggi inutili a Ca-tania per reperire la modulisti-ca necessaria ad accedere alle varie iniziative messe a disposi-zione dalla nostra università”, afferma Gaetano Agosta, re-sponsabile di Alleanza Univer-sitaria e studente fuorisede.

Secondo il dirigente pro-vinciale, e futuro consigliere d’amministrazione dell’ERSU, Luca Sangiorgio che si è fatto portavoce di questa iniziativa: “A dir la verità, già da tre anni, durante le ultime due settima-

ne di agosto, ci siamo messi a disposizione dei colleghi che avessero avuto bisogno di que-sto tipo di aiuto, ma quest’anno grazie soprattutto alla disponi-bilità del presidente, il profes-sore Maugeri, e del direttore Rapisarda, siamo riusciti a rea-lizzare un progetto che siamo sicuri, migliorerà di molto la condizione dei colleghi, soprat-tutto dei fuori sede.

Inoltre, l’aiuto che ci pro-poniamo di dare agli studenti comprende la compilazione di alcuni moduli veramente com-plessi, quali ad esempio quelli

relativi alla borsa di studio, agli alloggi presso la casa dello studente ed al tesserino mensa, ma anche quelli relati-vi al rimborso delle spese ex-traurbane per tutti coloro che viaggiano con l’autobus o con il treno dai vari paesi della provincia. Ma non solo: grazie a questa iniziativa vogliamo far conoscere gli altri importanti servizi offerti dall’ERSU, tra i quali l’abbonamento al teatro a prezzi speciali, interessanti iniziative sportive, nonché la possibilità di effettuare viaggi studio all’estero grazie al pro-

getto Leonardo”.Insomma, un passo avanti ver-

so il miglioramento della ge-stione dei servizi verso gli stu-denti, ma soprattutto un modo

per incrementarne la cultura e la crescita intellettuale, renden-do l’ateneo di Catania uno dei più prestigiosi e competitivi di tutta la Sicilia.

Con gli sportelli universitari, servizi più effi cientiCe ne sarà uno in ogni paese della provincia di Catania

A cura della Provincia regionale di Catania

Page 8: La Svolta

8 Luglio / Agosto 2009 LA SVOLTA

Arte & Cultura

Avete in futuro intenzio-ne di convivere con un cane? Vostro fi glio desi-

dera…? Vi imbattete nottetempo in un’orda di gatti? O vi capita un rospo tra i piedi? E’ bene sa-pere che…

In sette racconti di esperienze dirette Marina Serafi no dà degli utili consigli a chi vive o intende convivere con un animale dome-stico; scritti sull’onda dell’emo-zione e raccontati con un velo d’ironia per non scoraggiare i potenziali conviventi umani, i racconti possono far luce su pro-blemi ignoti o apparentemente trascurabili a chi si accinge a fare una esperienza del gene-re. Il libretto vuole essere una guida per aiutare a non perdersi d’animo di fronte ad imprevi-sti, a fronteggiare le situazioni con coraggio e, in ultima anali-si, vuole essere un atto d’amore

verso tutti gli animali, in special modo verso il cane, da millenni l’amico più fedele dell’uomo; un invito, se non ad amare, quanto meno a rispettare la specie.

Con questo libretto la già folta letteratura sul comportamento animale si arricchisce di un’al-tra opera. Ma niente fantasia, nessun andamento favolistica, i tempi di Esopo sono lontani. L’autrice trascrive semplice-mente le avventure dei simpatici protagonisti; quanto alla morale, quel bellissimo ingrediente tipi-co della favola, la si può tirare fuori direttamente dagli aneddoti della quotidianità. Gli appassio-nati di storie vere trarranno si-curamente piacere dalla lettura dei Racconti in cui i birichini protagonisti ne combinano di tutti i colori, stravolgono persino abitudini consolidate nelle fami-glie, ma hanno dentro una carica

d’amore paragonabile quasi a quella umana. Animali che, sen-za ricorrere ad espedienti retori-ci, ci insegnano a come compor-tarci nella vita attraverso l’osser-vazione diretta e sistematica del loro comportamento. Del resto, non è forse vero che si impara da tutti e che l’uomo, ponendosi alla fi ne della linea evolutiva in-globa in sé le caratteristiche dei suoi predecessori?

Nella stagione in corso in cui i problemi legati al randagismo e all’abbandono di animali do-mestici riempiono le cronache dei giornali, non nuoce ribadire i valori di una relazione “canina” o in ogni caso “bestiale”.

Il libro di M. Serafi no in que-sta stagione cade proprio ad hoc.

Marina Serafi no è nata a Torino ma vive e lavora a Rivalta di Torino. Laureatasi nel 1979 in Letteratura italiana, ha inse-gnato fi no al 1984. Appassionata di ippica, è stata atleta a livello amatoriale. E’ stata inoltre giudice nazionale della Federazione Sport Equestri. Ha condotto un Centro Ippico riconosciuto come centro federale e sede di clinica veterinaria. E’ stata consigliere della federazione Sport equestri del Comitato del Piemonte. Ha avuto incarichi di promuovere i set-tori di disabili, pony, volteggio e sport minori con particolare attenzione alla fascia d’età scolare. At-tualmente impiega il suo tempo nel coordinamento di una equipe di specialiste di Riabilitazione equestre (ippoterapia). E’ responsabile di associazioni che si occupano di riabilitazione equestre a livello di diffu-sione pratica. Con “Sette Racconti” è stata fi nalista alla XVI edizione del “Premio Italia Letteraria”.

Marina Serafi no. Sette Racconti scritti sull’onda dell’emozione e raccontati con un velo d’ironia

1979 in Letteratura

giudice nazionale della Federazione Sport Equestri. Ha condotto

Editrice Italia Letteraria Pagg. 46

A ssegnato a Giordano Bruno Guerri il Premio Mediterraneo per la

Cultura 2009 con D’Annunzio. L’amante guerriero (Mondadori)Il premio, alla sua III edizione, è promosso da Archigen e cura-to da House srl con il patrocinio dell’Università di Catania e della Facoltà di Lettere

La cerimonia di premiazione, tenutasi al Teatro San Giorgi di Catania e presentata da Flaminia Belfi ore, ha registrato una mas-siccia presenza di giovani intel-lettuali e di noti esponenti del mondo della cultura catanese.

Dopo la consegna del premio, il premiato è stato intervistato dal critico Sergio Sciacca che ha toccato le corde più profon-de di una personalità ricca e poliedrica.

Il Premio è stato assegnato da una qualifi cata giuria presiedu-ta da Sarah Zappulla Muscarà e composta da Annamaria An-dreoli, Dominique Budor, Vi-cente Gonzàles Martìn, Dome-nico Tempio ed Enzo Zappulla.

La mordace parodia dannun-ziana dell’attore Gino Astorina, la rappresentazione musico-teatrale di Maria Liliana Nigro e degli allievi delle Belle Arti, la mostra La fi glia di Iorio in 300 immagini dal 1904 ad oggi curata dall’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, han-no animato e reso più ricca la manifestazione.

Da rilevare, tra il fi tto materia-

le documentario della mostra, il manoscritto dannunziano in lingua, l’inedita traduzione in siciliano di Giuseppe Antonio Borgese, la parodia in napole-tano di Edoardo Scarpetta e la versione abruzzese di Cesare De Titta.

Giordano Bruno GuerriScrittore e giornalista di suc-cesso, opinionista e conduttore televisivo, ha diretto Storia illu-strata, Chorus, L’indipendente. E’stato direttore editoriale del-l’Arnoldo Mondatori Editori, presidente della Fondazione Ugo Bordoni, autore e condut-tore di trasmissioni televisive. Insegna Storia contemporanea

all’Università Guglielmo Mar-coni di Roma. E’ presidente del-la Fondazione Vittoriale degli Italiani.

Nel panorama storico–lettera-rio italiano si colloca tra i più autorevoli studiosi del fascismo.

I suoi più recenti volumi – D’Annunzio. L’amante guerrie-ro e Filippo Tommaso Martinet-ti. Invenzioni, avventure e pas-sioni di un rivoluzionario, editi entrambi per i tipi di Mondadori – svelano nuovi orizzonti storici, letterari e umani della vita dei due grandi intellettuali italiani del Novecento e ne restituiscono un ritratto integro, a tutto tondo nel tentativo di sottrarli ad una damnatio memoriae.

C.on due spettacoli al teatro comunale “Nino Martoglio” il Circolo

Didattico Madre Teresa di Cal-cutta di Belpasso chiude festo-samente l’anno scolastico.

Le due manifestazioni si col-locano nell’ambito del P.O.N.

I progetti extracurricolari, che hanno interessato docenti, ge-nitori e circa 400 alunni, hanno sviluppato, in modo diverso, un unico tema: l’attenzione al terri-torio sintetizzata nel signifi cati-vo nome “Vulcanica…mente”, il che conferma la vocazione del C.D. belpassese a valoriz-zare il territorio stimolandone nei giovani allievi la conoscen-za, l’interesse e l’amore.

Il musical Gran varietà, progetto presentato dalle insegnanti Piazza Carmela e Genovese Nunzia e fi rmato dal punto di vista registico da Seby Geno-va, ha anche inglobato il progetto “Arte, musica e movimento” delle insegnanti Carmela Rao e Rita Testa. Adulti e bambini, genitori e alunni, scuola ed extrascuola hanno dato vita da uno spettacolo alquanto festoso di recitazione, musica e danza.

Nello spettacolo musicale in due atti Raccon-tami una favola, progetto presentato dalle inse-gnanti Barbagallo Rosa, Bellia Gabriella Marche-se Nina, si raccontava con andamento favolistico l’avvicendarsi delle stagioni. Vi partecipavano circa 50 alunni di diverse classi. Un tripudio di suoni e colori in cui rivestivano una parte rilevan-te gli stupendi costumi allestiti per l’occasione dai genitori degli alunni interessati.

“Non si poteva concludere più degnamente l’an-no scolastico” dichiara il dirigente scolastico del Circolo Didattico Madre Teresa di Calcutta di Belpasso, dott.ssa Caterina Pagano appena chiuso

il sipario sulla seconda delle due rappresentazioni. “Un anno di impegno e di fatica coronato splendi-damente da due eventi teatrali altamente educati-vi e formativi. Attestano inoltre l’alta competenza e creatività, nonché la grande pazienza, delle in-segnanti che li hanno messi in scena”.

Nel corso della prima serata si è proceduto anche ad una serie di premiazioni:

-Il Circolo Cittadino santa Lucia ha conferito il premio “santa Lucia” all’alunno Chiarenza Con-cetto Simone, VB plesso centro

-il premio “Maria Cardillo” indirizzato ad alun-ni che si sono distinti in atti di bontà e solidarietà è stato assegnato all’alunna Nicolosi Aurora, VC plesso centro

-conferimento di attestato di merito a tre alunni della classe VA plesso centro, Alessandra Leoncu, Maria Pia Magrì, Giovanna Zappalà, per essersi distinte nella produzione poetica e per aver bril-lantemente partecipato al concorso internazio-nale “Madonna delle Grazie di Ispica”.

E ra il 1969. A Paternò, ad ope-ra di Barbaro Messina, oggi maestro indiscusso della pietra

lavica ceramizzata, faceva la sua timi-da apparizione Le Nid, un marchio de-stinato a fare il giro del mondo. Sono passati 40 anni e di strada il marchio del piccolo grande uomo paternese ne ha fatta veramente tanta.

Doverosi i riconoscimenti del comune ad un artista che ha dato tanto alla sua terra. Sabato 20 giugno, presso l’aula consiliare del Palazzo Alessi, alla pre-senza di folta shiera di giornalisti pro-venienti da tutte le parti, dei familiari, parenti e amici, del sindaco Pippo Fail-la, dell’assessore comunale allo Sport e Spettacolo Gianfranco Romano, del vice sindaco Panebianco, a Barbaro Messina sono stati tributati gli onori alla carriera con riconoscimenti e una conferenza dibattito tra i presenti.

I vari relatori hanno sottolineato il ruolo di primo piano svolto da Barbaro Messina nella crescita socio-culturale ed economica di Paternò. In partico-lare, l’assessore Romano si è aperta-mente impegnato ad affi dare a Messina una scuola nella sua città.

Contestualmente, presso la galleria d’Arte Moderna di Paternò si è tenuta una mostra che ha ripercorso i 40 anni di attività dell’artista-artigiano. Nella diversità della produzione si coglieva un solo fi lo conduttore: il grande at-taccamento del maestro alla sua terra e una voglia inesauribile di sperimentare e di mettersi sempre in gioco.

Per una maggiore comprensione della personalità artistica del maestro Mes-sina riportiamo uno stralcio del profi lo redatto sulle pagine del nostro giornale nel numero di febbraio 2009:

“…è attualmente il più autorevole esponente di quella che si potrebbe chiamare la “scuola di ceramizzazio-ne della pietra lavica etnea”..

Può, infatti, vantarsi di essere stato il

primo ad intuire e valorizzare le poten-zialità di questa pietra, facendola usci-re dal ghetto delle produzioni sconta-te. La sua lunga produzione in questo campo sta a dimostrare quanto la sua intuizione era fondata.

Quest’intuizione sta nell’avere operato uno spostamento funzionale all’interno dell’oggetto d’indagine, nell’aver mirato al raggiungimento di obiettivi nuovi, originali, diversi da quelli ormai consolidati da una tradizione plurisecolare e avere inne-stato un nuovo linguaggio espressivo all’interno del già esistente confe-rendo all’oggetto preso in esame un nuovo senso.

Tradizione e innovazione si incontra-no e si fondono nelle sue creazioni: il patrimonio culturale delle genti etnee e le nuove istanze della postmodernità trovano in lui una felice sintesi”.

I primi 40 anni di attività di Barbaro Messina e Le NidNella diversità della produzione un solo fi lo conduttore: il grande attaccamento del maestro alla sua terra

Musical, favole e premicon “Vulcanica…mente”Festosa chiusura di fine anno al C. D.“Madre Teresa di Calcutta” di Belpasso

D’Annunzio protagonistadel premio “Mediterraneo”Omaggio allo scrittore pescarese e al suo periodo

Da sinistra: Salvatore Costanzo, Sarah Zappulla Muscarà, Giordano Bruno Guerri, Caterina Maugeri, Enzo Zappulla (Foto di Andrea Tricomi)

Pagina a cura di Maria Sambataro

Page 9: La Svolta

9 Luglio / Agosto 2009LA SVOLTA Spettacolo.

D urante l’ultima settimana di luglio il paese etneo di Milo sarà teatro di un pre-

stigioso evento, il concerto fi nale del Seminario Estivo di Canto Jazz, organizzato dall’associazio-ne Aleph di Catania e tenuto dalla cantante Rosalba Bentivoglio.

Le lezioni si terranno nei pome-riggi a Taormina, all’aperto, in una location suggestiva, mentre le mattinate saranno dedicate al mare o alle escursioni sul cratere del vulcano o in altri luoghi carat-teristici.

Dato il livello medio- alto del corso, requisito fondamenta-le richiesto a tutti i partecipanti è l’esperienza in canto. Al termine degli incontri poi verrà rilasciato un attestato di frequenza.

Degno di plauso il lavoro svolto dall’associazione Aleph nell’or-

ganizzazione del seminario, che per l’occasione metterà a disposi-zione dei partecipanti hotel, risto-ranti e pizzerie in zona, ed anche il servizio da e per l’aeroporto e la stazione ferroviaria di Catania e Taormina, il tutto gratuitamente.

La scelta di Milo per la serata fi nale del seminario non è stata casuale: già in passato altri mu-sicisti del calibro di Lucio Dalla, Franco Battiato, Mick Hicknall dei Simply Red e la stessa Ro-salba Bentivoglio l’avevano elet-to luogo ideale e magico per le ispirazioni compositive e lo stile di vita. Luogo magico soprattutto la sera con la visione suggestiva e forte dell’eruzione, di cui si può godere lo spettacolo in compagnia della migliore musica jazz della Sicilia.

G.S.

di Maria Sambataro

A Belpasso, dal 27 al 29 agosto, torna il Lennon Festival, il concor-

so nazionale organizzato dal Lennon Club per cantautori, interpreti e gruppi emergenti.

Patrocinata dal comune di Belpasso, la nota kermesse musicale, giunta alla sua undi-cesima edizione, si articola in due categorie: canzoni inedite (venti artisti) e cover (dieci).

Scopo della manifestazione è la ricerca, la promozione e la valorizzazione di nuovi autori, interpeti e gruppi mu-sicali insieme alla creazione di possibilità di contatto diretto tra artisti, produttori, case disco-grafi che, impresari ed operatori del settore.

L’edizione di quest’anno pre-

senta una interessante novità per la nostra isola: una sezione speciale sarà riservata ai video-clip girati esclusivamente sul territorio siciliano.

Per festeggiare alla grande gli

undici anni di vita del Festival sono previsti degli eventi in-termedi. “E’ nostra intenzione – spiega il Presidente del Len-non Club, Carmelo Paladino – di coinvolgere in questa fe-

sta oltre agli ospiti d’onore, anche alcuni protagonisti e vincitori delle scorse edizioni. Per tutto il mese di luglio inol-tre ha luogo una fase itineran-te, con più di un palcoscenico per le esibizioni live di tutti i cantanti e gruppi, scelti dalla commissione di esperti”.

Le tre serate musicali si ter-ranno nei locali dell’Arena Comunale Caudullo di Bel-passo e saranno presentate da Roberta Lunghi, da undici anni “la voce uffi ciale” del Festival. La serata fi nale è prevista per il 29 agosto.

Il vincitore della categoria inediti avrà la possibilità di gi-rare un videoclip e partecipare al M.E.I. di Faenza, l’importan-te festival delle etichette disco-grafi che indipendenti.

D enim sempre al top e tocchi di colore per pantaloni da portare risvoltati e con l’orlo cortissimo. Ecco solo alcune delle novità

per lui per la prossima primavera- estate 2010Tante le proposte, alcune tendenze sono pe-

rò certe, come il rialzo dell’orlo dei pantaloni, che ormai lasciano scoperto polpacci e caviglie. Una tendenza per tutti coloro che vorranno essere à la page, insieme a qualche tocco di colore in più. La silhouette dovrebbe restare uguale, anche se non mancano le sperimentazioni in corso, come quel-le fi rmate Roberto Cavalli, che festeggia peraltro, 10 anni della sua collezione maschile.

I muscoli sono in evidenza sotto canotte ampie, che lasciano scoperta quasi tutta la parte supe-riore del busto, i pantaloni sono invece attillati di pelle, a volte con zip o ricamati, a creare una morbidezza che esalta forme e materiali. L’uo-mo di Roberto Cavalli ama insomma essere ri-belle, di giorno come di sera, mostrare un fi sico

scolpito e non cadere mai nel classicismo, ma-gari con un tocco di lusso. Una ricetta questa, che secondo lo stilista fi orentino, può essere un antidoto alla crisi in corso.

Ed è un uomo ricco e dal fi sico scolpito an-che quello che sfi la per Dolce & Gabbana. La maison milanese, con radici in Sicilia celebra la bellezza maschile, facendo sfi lare in passe-rella pezzi- culto della storia del marchio: dalla canotta, con tanto di stampa Marlon Brando ai jeans strappati, che nascondono però preziose sete e applicazioni in swarovsky.

Opposto allo stile Dolce & Gabbana, quello del re della moda italiana: Giorgio Armani, che infi la sulla passerella una carrellata di pezzi ico-nici, come i completi con giacca a tre bottoni, il gilet e camice scivolate, per uno stile maschile inconfondibile. Si parte dagli immancabili com-pleti a metà tra il grigio ed il beige, il cui taglio impeccabile ma al contempo affi lato, è la fi rma

del designer.Gli accessori sono forti, come le strin-

gate bicolori con inserti di corda, o il mo-cassino in pitone che richiamano subito l’attenzione, come la cravatta sempre grigia, ma attraversata da una leggera fantasia. I colori sono chiari, luminosi, con frequenti accenni d’azzurro.

Anche i ragazzi punk di John Rich-mond crescono e, senza dimenticare il loro amore per la trasgressione si tra-sformano in uomini dai tanti volti. Un po’ casual- sartoriali, con giacche super costruite e mocassini dipinti a mano, ed un po’ “soldatesco” con tessuti sinteti-ci stampati sui completi. Il jeans non è più solo nero, ma azzurro, tagliato e con strass. È una collezione divertita e ricca quella dello stilista britannico che non tradisce i fan ma conquista nuovi appassionati.

Insomma, sulle passerelle milanesi novità per tutti i gusti, ma soprattutto per tutte le tasche e con un’unica parola d’ordine: sbalordire.

G. S.

di Giuliana Sotera

H a già preso il via la VI edizione dell’Et-nafest, rassegna storica della provincia di Catania, rivolta alla promozione dell’im-

magine della Sicilia a livello nazionale ed interna-zionale e quest’anno, per l’occasione si è arricchita di iniziative ed eventi, grazie anche alla collabora-zione con l’Università di Catania, l’Accademia di Belle Arti ed il Teatro Stabile.

Tra le varie new entry del festival, bisogna in-nanzitutto segnalare la sezione “Premio inter-nazionale Giovanni Verga”, grazie al quale si è voluto dar risalto alle diverse esigenze culturali, ricreative ed artistiche del nostro territorio e della città di Catania.

Al fi ne inoltre di esaltare la carica ed il fascino

mitologico dell’Etna, uno dei simboli per eccel-lenza dell’intera Sicilia, gli organizzatori della manifestazione hanno pensato di dedicare a que-sto tema la sezione “Mitifest”, densa di proiezio-ni ed incontri, sicuramente molto apprezzati dal più vasto pubblico.

Ma la novità assoluta introdotta quest’anno è la tematica della Scienza. La serie di eventi culturali, che comprenderanno mostre, convegni e promo-zione nelle scuole, dal titolo “Passato e futuro della scienza a Catania” , propone una rifl essione delle nostre tradizioni culturali e scientifi che, e suggeri-sce nuovi percorsi di sviluppo del nostro territorio.

L’edizione del 2009 ha coinvolto anche nume-rosi artisti, che hanno partecipato attivamente al processo di sinergia e di dialogo che la manife-stazione ha da sempre tra i suoi scopi principali. Ciò che infatti rende unica questa iniziativa, è la voglia di ricreare un confronto costruttivo con le altre tradizioni, ma in chiave moderna e cosmo-polita, per esaltare e portare nel mondo la cultura della nostra terra.

La VI edizione di EtnafestRicreare un confronto costruttivo con le altre tradizioni, ma in chiave moderna e cosmopolita

Moda & Spettacolo. Sulle passerelle milanesi omaggio alla bellezza maschileDa Roberto Cavalli a John Richmond le proposte per la prossima estate

BELPASSO. Lennon Festival 2009La nota kermesse raggiunge undici anni di vita

A Milo per il concerto finale del Seminario di Canto Jazz

Il pres.Catiglione con direttori artistici di Etnafest

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Luglio / Agosto 2009 LA SVOLTA

Un ampio PARCHEGGIO per la clientela

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Q ualche piccolo ritocco ma ci siamo. Il calen-dario di eventi che quest’estate animeranno la città, dopo anni di silenzio, è abbastanza

ricco di iniziative rivolte non solo ai turisti ma anche a chi sarà costretto, a causa della crisi economica, a passare l’estate in città, e non sono pochi visto che, crisi a parte, secondo un’indagine Demopolis, i sici-liani prediligono, come meta vacanziera, l’isola.

La stagione estiva catanese per quanto riguarda gli eventi più “caldi” è partita ufficialmente il 4 luglio. Sono già avviate le manifestazioni sociali, artistiche e culturali di questa prima fase estiva. Ritorna il logo, rappresentato dal nostro “liotro” per “L’estate in città”.

“Un ripristino nella normalità della vivibilità cittadina – ha detto il sindaco Raffaele Stan-canelli – che considero una delle priorità di cui ci dobbiamo occupare dopo aver superato la fase dell’emergenza che era il dissesto delle casse comunali per fortuna ormai scongiurato”. E a propo-sito di dissesto, in molti si chiederanno con quali fon-di verranno finanziati i progetti estivi. A quanto pare senza oneri sulle casse comunali, l’estate in città sarà possibile grazie al sistema delle sponsorizzazioni.

Ad essere protagonisti di questi eventi all’insegna del divertimento ma anche della cultura, le istituzio-ni che hanno avviato una collaborazione col Comune di Catania: il Museo Diocesano, il teatro massimo “Bellini”, la facoltà di lettere dell’Università di Cata-nia, la Biblioteca regionale, l’Orto botanico, il teatro Stabile, nonché le associazioni di commercianti e le associazioni di volontariato.

L’inaugurazione dell’estate per Catania promette bene. L’avvio del calendario ufficiale di luglio si è aperto con i quartieri in festa in tutta la città, da P.zza Duomo, al Castello Ursino, al teatro Stabile (che fino al 2 agosto mette in scena al cortile Platamone gli spettacoli del calendario estivo) e anche negozi aperti fino alle 22 in occasione dell’inizio degli sconti.

Dal 10 luglio e per tutta l’estate, ritorna l’appunta-mento più atteso dai giovani, i “Caffè concerto” con musica live che, come da tradizione, si ambienterà nel centro storico. P.zza Duomo sarà teatro anche di altre manifestazioni come il “Tango”, organizzata da Omertango, giorno 16 luglio. Lo stesso giorno, nella vicina p.zza Università si svolgerà anche la III edi-zione del premio “Parlami della luce”. Per chi volesse passare le serate al mare, le strutture balneari si pre-parano già all’organizzazione di eventi mondani.

L’assessorato alle politiche scolastiche del Comune sta avviando inoltre, delle attività ludico-ricreative per i ragazzi della scuola primaria e delle scuole del-l’infanzia con laboratori e iniziative sportive presso il Cus Catania, rese possibili grazie all’apporto dei volontari. Altre iniziative riguardano le ludoteche per i più piccoli nei quartieri San Giorgio, S. Giovanni Galermo e Angeli Custodi. Da segnalare giorno 18 luglio alle 21 i Vergato Comix nel quartiere di Libri-no. Un laboratorio artistico creativo invece sarà attivo per i minori sottoposti a regime restrittivo dell’istitu-to penale minorile di Bicocca.

Luglio / Agosto 2009Redazione: Via G. Mazzini, 59 . 95040 Motta S. Anastasia (CT) - Tel. 095 8361774 - www.lasvolta.it - E-mail: [email protected]

HinterlandHinterland&&CataniaCataniaPagina a cura di Silvia Calanna

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L ’Italia, la Francia e la Ger-mania sono le tre regioni d’Europa in cui andare in

spiaggia costa di più. A rivelarlo un’inchiesta del Codacons. Letti-no, sdraio, ombrellone, 2 panini e due bottiglie di acqua raggiun-gono, infatti, quota 35 euro a cop-pia in uno stabilimento di medio livello, contro i 22 euro della Gre-cia, i 24 della Spagna e i 20 della Croazia e i 25 della Turchia. Cifra che sale a 50 euro a coppia se si va in uno stabilimento di livello superiore.

Anche la Sicilia con le sue bel-le spiagge non è esente dal caro-spiaggia che, tra la plaja e la sco-gliera, sembra essere in agguato. Così in un lido del litorale roccio-so l’ingresso può costare fino a 6 euro e uno spogliatoio, obbligato-rio ma da condividere con degli sconosciuti, sino 10 euro al gior-no. Meno caro invece il litorale sabbioso della plaja preferito so-prattutto dalle famiglie con i bam-bini. Qui a 4,50 si può entrare in uno stabilimento di medio livello.

Secondo le previsioni di Coda-cons e Federconmsumatori, gli au-menti del litorale sono dietro l’an-golo nonostante le rassicurazioni arrivate, all’inizio della stagione balneare, da parte dei gestori degli stabilimenti, di mantenere i prezzi invariati rispetto all’estate scorsa. Insomma il mare pulito (secondo un’indagine del Ministero della salute le spiagge siciliane insieme a quelle romagnole e a quelle sar-de sono tra le più pulite d’Italia) si

paga e anche a caro prezzo.Secondo le previsioni di Feder-

consumatori, inoltre, lo stabili-mento balneare (un ombrellone, 2 lettini e snack al bar) per una setti-mana costa circa 341 euro contro i 329 dell’estate scorsa.

Il segreto delle “ricchezze” dei lidi catanesi non risiede solo nei servizi offerti ai bagnanti (che or-mai sono pressappoco uguali in

tutti i lidi), ma nella ricca movida notturna dei giovani.

Questi d’estate, infatti, si sposta-no verso le zone di mare come Aci-castello, Acitrezza e, a Catania, la Plaja, approfittando delle varie oc-casioni di svago, discoteche sotto le stelle, concerti dal vivo e serate a tema. Questi divertimenti sono offerti proprio dagli stessi lidi che lavorano la mattina come sempli-

ci stabilimenti balneari. Un buon metodo degli “imprenditori del mare” che furbamente riescono a guadagnare da mattina a sera, tra-sformando la struttura balneare in una vera e propria piazza notturna dove incontrarsi. A coronare il bu-siness economico estivo anche gli alberghi etnei che da luogo dove ospitare turisti si trasformano in bacini di folla tutti “nostrani”.

F inalmente ci siamo, i saldi tanto attesi sono iniziati. Al contrario di altre regioni in Sicilia è tempo di saldi anticipati.

Già dal 4 luglio e fino al 15 settembre, si può approfittare dell’occasione per spendere meno. Tra le vie del centro storico i più coraggiosi possono cogliere al volo i prezzi ribassati so-prattutto per fare qualche acquisto estivo da tempo rimandato.

Dopo il fallimento dei saldi invernali, i com-mercianti attendevano con ansia il momento. Ma dal canto loro, le famiglie siciliane vivono di ristrettezze e dopo aver fatto i conti in tasca scrutano con attenzione i prezzi e sembrano più attenti alle fregature. La decisione di anticipare i saldi viene dalla Regione Siciliana, stanca delle pressanti richieste delle associazioni di catego-ria e dei consumatori, dopo un bilancio alquan-

to fallimentare delle vendite a causa della crisi economica.

I consigli per non essere “fregati” sono sem-pre gli stessi: verificare che il prezzo del car-tellino sia originale, che lo sconto praticato sia espresso in percentuale e verificare che il com-merciante vi cambi la merce qualora risulti di-

fettosa, inoltre, non fatevi ingannare dai “fondi di magazzino”, spesso aggiunti alla merce di stagione. Per evitare le truffe, può essere utile anche il social network più famoso del mon-do, Facebook, che dà una mano ai consumatori che possono denunciare irregolarità e truffe dei commercianti al Codacons.

Le previsioni dell’associazione dei consuma-tori non sono comunque rosee. Si prevede un calo di acquisti rispetto ai saldi estivi del 2008, tra il 10 e il 15%. Una percentuale non indiffe-rente che potrebbe rischiare persino di essere ottimistica. Secondo le stime della stessa, infat-ti, dei saldi usufruiranno solo il 45% dei consu-matori e la spesa a famiglia non supererà i 180 euro. Giusto la cifra necessaria per comprare un costume da bagno, un telo mare e qualche pic-colo accessorio da spiaggia.

P roseguono le indagini ad ampio raggio delle Forze dell’Ordine, allo

scopo di contrastare le corse clandestine di cavalli.

La recrudescenza del feno-meno ha assunto una portata notevole negli ultimi anni a causa del controllo esercitato dalle organizzazioni malavito-se, che vedono in questa una vera e propria attività, capace

di garantire lucrosi introiti eco-nomici. Si calcola, infatti, che le corse producano un business stimato in circa un miliardo di euro. Che non è poco.

Il catanese è, purtroppo, ad onor di cronaca, una delle zone più note in fatto di zoomafia. Già la LAV aveva denunciato, qualche tempo addietro, la ne-cessità di applicare l’anagrafe equina e di incrementare la

vigilanza sulle stalle, soprat-tutto in seguito alla scoperta di alcune di queste, più o meno abusive, nei quartieri del cen-tro storico. Lo stato in cui sono stati trovati i cavalli – rinchiusi in garage o in locali ancora più piccoli, privi di luce e in pes-sime condizioni igieniche - fa pensare alla gravità del proble-ma e all’urgenza di un tempe-stivo intervento.

L’estate in città. Ritorna il “Liotro” con un calendario ricco di eventiDai caffè-concerto del centro storico alle iniziative ludico - ricreative per i bambini

Mare pulito ma a caro prezzo35 euro a coppia per una giornata al mare

Saldi estivi fino a settembrePrevisioni pessimistiche: solo il 45% dei consumatori ne usufruirà

Corse clandestineApplicazione dell’anagrafe equina e vigilanza sulle stalle

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Page 12: La Svolta

RICEVIAMO Incuria e degrado al Santuario di BelpassoSveglia, signori!Non buttiamoci la zappa sui piediIncuria e degrado non sono solo le tristi condi-zioni in cui versano alcuni angoli delle nostre città ma sembrano appartenere ormai anche ai luoghi sa-cri. Dopo diverso tempo che non mi ci recavo, sono stata al Santuario di Bel-passo. Ci sono andata con animo allegro, più volte ne avevo parlato ai miei amici del nord come di un luogo incantevole, dove si respira un gran senso di pace. Scendo dall’auto e mi sento invadere invece da un senso di desolazione disarmante. Sparite le fi oriere, erbacce arse dal sole, sedie accatastate disordinatamente e tutto intorno un branco di cani randagi che sembra aver fatto della cappella dedicata al cuore immacolato di Maria, Regina della Pace, la sua dimora preferita. Io che già mi prefi guravo alcuni momenti di preghiera in cui non solo l’anima ma anche la vista potesse godere, ho dovuto fare die-tro front. Temo i cani randagi, soprattutto quelli che si muovono in branco. Ma c’è di più, al tempietto, elevato solennemente a Santuario diocesano, proprio ai piedi del simulacro della Madon-na, c’erano evidenti tracce di escrementi di animali. Impensabile inginocchiarsi per innalzare una qualsiasi supplica. Qualcuno mi dice che adesso mancano perfi no luce ed acqua. Mi chiedo cosa è accaduto in uno dei luoghi più incantevoli della provincia di Ca-tania per essere ridotto in questo stato. Con questa mia lettera vor-rei chiamare in causa amministratori locali e chiesa. Le casse dei comuni sono in rosso, così spesso i sindaci allargano le braccia ai cittadini che chiedono conto e ragione di servizi che mancano, an-che la Curia ha problemi economici? Se non sbaglio i terreni sono suoi. In estate il santuario sarà meta di pellegrini e turisti, possibile che a chi dovrebbe interessare che lo stesso sia quanto mai acco-gliente, se ne disinteressi sino a questo punto? Vorrei sollecitare il sindaco di Belpasso, gli assessori della sua giunta, il presidente della provincia di Catania e il rettore del Santuario ad intervenire, sono certa che ciascuno può fare qualcosa. Sveglia, signori! Non buttiamoci la zappa sui piedi. Le cittadine del nord che non hanno le nostre stesse bellezze naturali sembrano piccoli eden. Con quale coraggio posso mai invitare i miei amici di Novara e del confi ne con la Svizzera a visitare un Santuario la cui storia li ha tanto in-curiositi? Si aspettano una ridente borgata e invece li attende una valle di lacrime, quelle che sono certa stanno versando le persone che, come me, tengono molto al Santuario e alle apparizioni ad esso legate. Aurora Mannino

HINTERLAND12 Luglio / Agosto 2009 LA SVOLTA

BELPASSO. Riconfermato Papale con il 76,56% Forse è questa la volta buona che Belpasso ritorni ai belpassesi

Iniziative nuove al Circolo Athena di BelpassoUn coro polifonico, un corso di pittura e l’allestimento di un lavoro teatrale

C hiuso in attivo il primo semestre delle attività sociali, il circolo culturale fem-minile di Belpasso, prima della parentesi

estiva, prepara il terreno per nuove e interessanti iniziative.

All’insegna della cultura la prima parte del-l’anno con incontri con autori, conferenze, gita a Messina per visitare la mostra “Rubens vede Ca-ravaggio”, all’insegna del sociale e del fare aggre-gazione la seconda.

Per la stagione autunno-inverno, infatti, la ge-niale ed instancabile presidente, Concetta Mura-tore (nella foto), ha lanciato alcune proposte che se si realizzeranno impegneranno piacevolmente le socie in attività inedite.

Tra quelle che hanno l’obiettivo dell’aggrega-zione vi è la proposta di costituire all’interno del Circolo un coro polifonico per eventuali manife-

stazioni di benefi cenza; un corso di pittura per le appassionate delle arti fi gurative; l’allestimento di un lavoro teatrale, attività nella quale le socie si sono già cimentate con ottimi risultati.

Sul fronte del sociale, aspetto molto sentito dal Circolo, l’associazione ha fi rmato due protocolli d’intesa con due enti che operano nel territorio: con una cooperativa a forte identità sociale e con il Gal Etna per la programmazione del 2007/13 (Gruppi di Azione Locale).

“Il Circolo – dichiara la Presidente – vive un momento felice sia come vita interna che come vita sociale. Con queste iniziative si inserisce in programmazioni di più vasta portata ed è coin-volto in iniziative a largo raggio. Per le attività culturali, resta fermo il nostro appuntamento con la XXIII edizione del Premio Internazionale Nino Martoglio che si terrà a Novembre”. M.S.

N uovo orgoglio per il comu-ne di Bronte che adesso può vantare del marchio

DOP (Denominazione di Origine Protetta) per il suo pistacchio. Un obiettivo raggiunto in questo 2009, ma inseguito sin dal 2002, con la speranza di poter tutelare uno dei prodotti più buoni e tipici della no-stra terra.

Il sindaco di Bronte, Pino Firra-rello (nella foto), ha affermato che “Il pistacchio di Bronte va salva-guardato e difeso da ogni tipo di speculazione ed ogni interesse il-legittimo, essendo l’immagine del proprio comune ed il frutto del sa-crifi cio di tanti produttori”.

Il riconoscimento del marchio DOP al pistacchio brontese, rin-vigorisce la promozione di tutte le attività agricole siciliane che pun-

tano ad un incremento dell’offerta turistico-gastronomica della nostra terra, già cresciuta negli ultimi de-cenni in buona percentuale.

Un vanto di prodotti di quali-tà che la nostra Sicilia è stata in grado di far conoscere in tutto il mondo.

“La produzione di pistacchio brontese - ha aggiunto l’europarla-mentare prof. Giovanni La Via, ex assessore regionale all’Agricoltura - ha un mercato di nicchia grazie alle peculiari caratteristiche gu-stative. E’ un prodotto di valore della nostra agricoltura, ed abbia-mo fatto il possibile per tutelar-lo, dando un segnale chiaro sulla

volontà di sostenere, promuovere e difendere un settore produttivo importante per l’economia di tan-te famiglie e per la difesa del terri-torio dal rischio di abbandono”.

Il presidente del “Consorzio di Tutela del Pistacchio verde di Bronte”, Biagio Schilirò, ha ag-giunto: “Sono estremamente con-tento del riconoscimento comuni-tario. Adesso abbiamo le armi per difendere il nostro pistacchio dalle frodi, con il produttore che torna ad essere essenziale per la certifi -cazione del prodotto”.

Bronte, con il suo pistacchio, en-tra così, nella storia dell’agricoltura siciliana. M. P.

BRONTE. Marchio DOP per il pistacchio verde Il sindaco Firrarello: “Un prodotto che va salvaguardato e difeso da ogni speculazione e interesse illegittimo”

di Sebastiano Di Mauro

Alla fi ne il dott. Angelo Giuffrida ce l’ha fatta. Con 2570 voti, pari al 51.65% ritorna alla guida di

Motta S. Anastasia, dopo aver perso due elezioni precedenti, riuscendo ad avere la meglio su Salvo Scuderi del Pdl che, da solo, ha raggiunto 2406 voti, pari al 49.35%, con una differenza dunque di solo 2 punti percentuali.

Certamente determinanti si sono rive-lati gli apparentamenti con le altre liste e con i candidati che in prima battuta avevano perso (quindi “bocciati” dal-la cittadinanza, Vito Caruso (Mpa) e Concetto Roccasalva, sostenuto da liste civiche, ma vicino al movimento auto-nomista), trovandosi oggi tutti insieme vincitori, grazie ad una strana legge elettorale per cui, paradossalmente, chi perde vince.

Contrariamente a quanti hanno det-to o affermato non è stato un risultato in controtendenza perché l’elezione di Giuffrida non è una vittoria del centro

sinistra, bensì dell’Mpa e delle Liste ci-viche riconducibili al movimento auto-nomista del Presidente Raffaele Lom-bardo e di chi ha saputo spendersi su Motta, on.le Lino Lenza in primis

Per ciò che concerne il Consiglio comunale il neo sindaco Giuffrida ha

benefi ciato, grazie al premio di mag-gioranza, di 14 consiglieri su 20: un margine ampio che si spera, salvo in-comprensioni o litigi per interessi o vi-sibilità politica, gli possa garantire una serena e fattiva governabilità.

I consiglieri eletti risultano per la maggioranza, Anastasio Carrà (primo degli eletti con 198 voti), Mario San-tagati, Francesco Restivo, Domenico Zuccarello, Carmelo Occhipinti, Giu-seppe Cuscunà, Mario Virgillito, Luca Cantone, Maria Santina Schillaci, An-tonino Luca, Salvatore Drago, Natale Consoli – Tutti dell’aria autonomista Mpa - e Danilo Festa e Puccio Bruno del Pd.

I consiglieri di opposizione tra le fi la del centro destra, invece, sono: Mario Testa, Candida Fassiolo, Giacomo Iu-culano e Paolo Messina, Antonio Bellia e Ivan Pellegrino.

Grande soddisfazione è stata espressa dal neo sindaco: “Ringrazio tutte le forze politiche, attivisti, amici, simpatizzanti,

elettori che mi hanno sostenuto per far vincere un progetto di rilancio del no-stro paese. Un progetto allo stesso tem-po umile ed ambizioso, nel senso che vuole partire dalle piccole cose, cioè dal ripristino di funzionalità, effi cienza ed effi cacia nei vari settori dell’Am-ministrazione comunale, per arrivare presto ad una svolta e a fare della no-stra cittadina un centro ridente e ricco di attrattive e di opportunità di lavoro per i nostri giovani. Sono determinato ad utilizzare e valorizzare al massimo le risorse umane e le professionalità di nostri concittadini nell’opera di rilan-cio dello sviluppo-economico di Motta. Siamo consapevoli di dover affrontare un duro lavoro, con tante problemati-che irrisolte, tanti nodi da sciogliere, molteplici decisioni da prendere an-che in tempi ristretti. Tale prospettiva schiacciante non ci scoraggia, perché sappiamo che non saremo in pochi a fronteggiarla e che potremo allegge-rire la fatica potendo contare anche

sull’aiuto dei partiti, il Movimento per l’Autonomia e il Partito Democratico, delle Liste Civiche collegate e di tante persone di buona volontà.

“C’è grande bisogno a Motta – ha continuato Giuffrida - di avvicinare i cittadini al Palazzo, sia con incontri di-retti sia con il sapiente uso dei moderni sistemi di comunicazione per offrire al cittadino utente una fi nestra quotidia-na su tutto quello che accade nell’Ente locale e che è necessario sapere per sentirsi coinvolti, non dimenticati e ser-viti anche con l’informazione. E’ mia intenzione guardare solo al futuro del nostro amato paese “collaborando” e “costruendo” con tutti coloro che an-dranno nella stessa direzione”.

Adesso sono molti gli impegni che attendono il primo cittadino, a comin-ciare da alcune opere pubbliche che dovrebbero prendere il via in tempi brevi, non ci rimane che sperare che dalle promesse si passi subito ai fatti concreti.

MOTTA S. ANASTASIA. Giuffrida è il nuovo primo cittadinoTanti progetti da realizzare, a partire dal ripristino di funzionalità, effi cienza ed effi cacia nei vari settori dell’Amministrazione

di Maria Sambataro

É ancora Alfi o Papale il sindaco di Belpasso, ri-confermato quasi con un

plebiscito popolare.Ha ricevuto con gran successo

ben 11.922 voti, pari al 76,56% delle preferenze

Un risultato ampiamente pre-visto in forza dell’impegno am-ministrativo che ha saputo dare e trasmettere alla cittadinanza.

Numerose sono state le opere pubbliche programmate e rea-lizzate, ma soprattutto ha sapu-to dare uno vero e reale sbocco economico alla città ed al suo territorio rendendo Belpasso tra i primi comuni dell’hinter-land catanese ed oltre.

Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco, soprattut-to perché in questi anni ha la-vorato mettendo in primo pia-no l’interesse della collettività dalla quale è stato ricambiato manifestamente.

“I belpassesi hanno non solo premiato la mia persona ma hanno voluto riconferma-re un’amministrazione che ha fatto tanto per il paese, pro-movendo sviluppo, cultura ed associazionismo. Ho governa-to per ben 7 anni e i belpassesi non hanno voluto interrompere la continuità consentendomi di andare avanti per altri cinque anni. Hanno avuto fi ducia nel-

la nostra coalizione; sanno che il nostro impegno è di dare il massimo e fare l’impossibile per rendere Belpasso una città ancora più moderna e godibi-le”.

Il sindaco Papale ha lavora-to anche per creare attorno a sé una squadra amministrativa competente e qualifi cata.

Il Consiglio comunale venu-to fuori dalle elezioni risulta così composto: Zitelli Franco, Famà Antonino (Libertà e au-tonomia); Distefano Salvatore, Sinitò Sebastiano, Rapisarda Maria (Cresce la città); Toma-sello Giuseppe, Leotta Alfi o (Rinascita belpassese); Ra-pisarda Antonino, Rapisarda Giovanni, Prezzavento Anto-nino, Pecorino Meli Moreno, Maugeri Salvatore, Laudani Angelo (PDL- Il popolo della Libertà); Licandri Salvatore, Moschetto Salvatore, Caputo Carlo, Prastani Davide (MPA-

Movimento per l’Autonomia); Vasta Giuseppe (Casini- Unio-ne di Centro); Aiello Giuseppe, Sava Gaetano (PD- Partito De-mocratico).

Con questa bella maggioran-za, il sindaco terrà sicuramente fede agli impegni presi con gli elettori.

Forse sarà questa la volta buona in cui i belpassesi po-tranno vedere risolti l’annoso problema dell’acqua e la storia infi nita di Piano Tavola; vedere la loro Città pulita e realizzare il sogno di una grande Belpas-so con posti di occupazione per i giovani. E poi ancora, il Cen-tro storico con un’intensa vita culturale, ampi parcheggi, am-pliare le zone di verde pubblico …vedere, in breve, che Belpas-so ritorni ai belpassesi.

Allo slogan “Belpasso cre-sce” i cittadini rispondono al-l’unanimità “Vogliamo vivere Belpasso!”

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Luglio / Agosto 2009LA SVOLTA 13

HINTERLAND

A nche quest’anno l’Asso-ciazione Turistica Pro-Loco Milo in collabora-

zione con il Comune di Milo ha inaugurato la stagione con la 2^ edizione del “Milo Summer Par-ty”, al parco Scarbaglio, durante la quale è stato presentato il car-tellone con i prossimi eventi.

Una grande festa, dove tra musica e spettacoli, piccoli ed adulti hanno trovato la gioia dell’evasione dalla routine quotidiana.

Ad arricchire la manifestazione, i numerosi gli stand ubicati tra gli splendidi viali del parco con l’esposizione e la vendita dei pro-dotti tipici locali come vino, miele, frutta e tante altre specialità della zona. A corredo anche una mostra fotografi ca, una ricca carrellata di immagini inserita all’interno di un concorso dal tema “Riscoprendo la Sicilia: monumenti e beni architettonici di ieri e di oggi”. Organizzata con tanto entusiasmo dalla presidente della Pro Loco Graziana Casella e da tutti i suoi collaboratori, ha valore di testimonianza storica ed inoltre nel tempo è importante testimonianza dell’evoluzione di una società. La fotografi a è la raffi gurazione di un attimo, di un istante decisivo, essere in grado di rappresentare an-che intervalli di tempo più lunghi riuscendo ad oltrepassa-re la categoria stessa della temporalità.

Valutate le foto da un’attenta giuria composta dalla stessa Casella, dalla vice presidente della Pro Loco, Francesca Strano, da Lucia Rocca Art Director della Galleria d’Arte Firme d’Autore di Giarre, esperta critica d’arte, dal foto-grafo Ignazio Russo e da Salvatore Raciti appassionato

cultore della nostra realtà artistica siciliana, è stato con-ferito il premio per la migliore fotografi a al sig. Roberto Lo Faro con una gratifi cazione in denaro e una statuetta d’argento.

Tutti i partecipanti hanno ricevuto comunque un atte-stato di partecipazione al concorso.

A complimentarsi per la brillante organizzazione della manifestazione culturale, il vice sindaco di Milo, Alfi o Ca-sentino, “ per il modo in cui il paese è stato rappresentato nella sua essenza e per la promozione dei prodotti tipici locali”, dimostrando grandi apprezzamenti e auspicando che la bella immagine di luogo montano possa durare nel tempo.

La serata è stata conclusa dal gruppo musicale delle “Valkyrje”, riscuotendo un grande successo. N.P.

MILO. Benvenuta estate con il “Milo Summer Party”Al parco Scarbaglio una grande festa organizzata dalla Pro Loco

S ono tre gli ap-puntamenti con il “Trekking”

che, dopo quello del 4, completeranno il percorso con le date del 24 e del 31 lu-glio, proponendo ai visitatori e agli stessi calatini, passeggiate guidate alla riscoperta delle chiese, dei musei e delle ville storiche della nostra città.

Il programma, pro-mosso dagli asses-sorati comunali alla Cultura e al Turismo, sono piene di appro-fondimenti storico-culturali e di momenti di intrattenimento: venerdì 24 luglio, alle 17,45 si terrà il raduno alla Galle-ria “Luigi Sturzo” e, alle 18, la visita guidata alle chiese di San Giacomo e Santa Maria della Stella, al Carcere Borbonico e alla Scala illuminata con l’accensione dei tradi-zionali coppi; venerdì 31 luglio, alle 17,45, avrà luogo il raduno all’in-

gresso sud del Giardino pubblico, in Via Princi-pessa Maria Josè e, alle 18, la partenza per la vi-sita guidata alla Chiesa di Santa Maria di Gesù, alla Villa Chiarandà-Ja-cona della Motta e a Vil-la Patti, dove si svolgerà uno spettacolo dei pupi siciliani.

“Con quest’iniziativa – sottolinea il sindaco Francesco Pignataro - ci rivolgiamo ai calati-

ni e ai numerosi turisti. L’obiettivo – aggiunge - è favorire la riscoper-ta e l’ulteriore valoriz-zazione del patrimonio storico, culturale e ar-chitettonico della nostra città, recuperando così la memoria del passato e dello stesso presente, nel segno della capacità di riappropriarsi degli spa-zi più belli e interessanti di Caltagirone”.

S.D.

Q ualcuno dovrà mettersi le mani sulla coscienza per la tragica fi ne di uno degli artisti più ama-

ti del mondo della musica.Michael Jackson il leggendario King of Pop è deceduto all’improvviso in una giornata di inizio estate, spezzan-do il cuore della sua famiglia e dei suoi milioni di fan sparsi in tutto il mondo. Era nato povero, ma con il suo talento e il suo carisma era entrato a far parte di quello show business di soldi, fama e ricchezza, facendo invidia a molti.Michael era rimasto quel bambino me-raviglioso che cantava con i Jackson fi ve negli anni 70, aveva dentro di sè un bambino che non era mai cresciuto ab-bastanza per via del suo durissimo lavo-

ro. Ha creduto così, che facendo felice gli altri, si poteva riscattare della perdita della sua infanzia, infatti, la sua maesto-sa dimora era aperta a tutti, regalando momenti di gioia e allegria a giovani, vecchi, malati terminali e bambini.Aveva fatto costruire un meraviglio-so parco giochi nell’isola che non c’è, dove fi aba e realtà si mescolavano in un incantevole scenario di magia.Un’affascinante mondo voluto da Mi-chael, che da quella stessa gente che entrava per benefi ciare di un po’ di pace e divertimento, è stato tradito e, come Giuda, per lo sporco denaro lo hanno messo in croce, accusandolo ingiu-stamente. Lo stesso ragazzino che nel 1993 lo accusò sotto minaccia del suo

“bravo papà”, oggi invece ha dichiarato che Michael non gli aveva mai messo un dito addosso….. ma intanto Michael non c’è più è volato via come Peter Pan nell’isola che non c’è, dove nessun altro uomo cattivo potrà più fargli del male.Michael Jackson aveva venduto milioni di dischi entrando nel Guiness dei pri-mati, premio nobel per la pace, aveva fondato associazioni per i bambini biso-gnosi, aveva devoluto tanto denaro per benefi cenza, aperto ospedali. Era ricco, ma ricco principalmente d’animo e vo-leva trasmettere questa sua felicità alla gente, sia quella buona che agli assassi-ni, orchi, avidi di denaro.Oggi il Re Mida della canzone riceve i dovuti omaggi e grandi riconoscimenti

da tanti artisti della musica, da Mina a Celentano, da Eros Ramazzotti a Laura Pausini, da Liza Minelli a Liz Taylor, da Diana Ross a Biagio Antonacci, grandi

artisti anche loro, ma mai più ci sarà uno come Michael Jackson.

Nilla Scandura(Fan Club Acireale)

di Natasha Puglisi

P iccoli artisti ad im-partire grandi lezioni di vita sono la cor-

nice della premiazione del concorso grafi co - letterario “Rosario Livatino”, tenutasi presso l’omonimo circolo didattico di Fiumefreddo di Sicilia.

Protagoniste dell’evento, le scuole premiate: l’Istitu-to comprensivo Ungaretti di Macchia, il Circolo Didat-tico Capponi di Catania e l’Istituto Dusmet di Nicolo-si, rispettivamente con pri-mo, secondo e terzo posto.

La serata, condotta da Mi-chele Maccarrone, si è svol-ta in presenza del Presidente della Corte d’Appello Mar-letta e del magistrato Fon-tana. Successivamente alla consegna dei premi, la scena è stata lasciata agli alunni delle classi terze del circo-lo ospitante, impegnati nel-la recitazione del dramma “Rosario Livatino, il giudice ragazzino”.

Hanno fatto seguito i bam-bini del quinto anno con il musical “Per un amico in più”, frutto di un progetto

extracurriculare curato dai docenti in collaborazione con l’attore Tony Morgan.

L’esibizione, dalle tema-tiche forti come l’integra-zione razziale, la preven-zione al bullismo e a forme di pregiudizio sociale, è stata alleggerita dalla sim-patia dei piccoli attori, con il loro tono talvolta scanzo-nato e le danze internazio-nali eseguite dai più piccoli dell’istituto.

ACIREALE. Ultimo saluto a MichaelIl commovente addio dei fan in una lettera aperta

La Pro Loco di Giarre, presieduta da Salvo Zappalà, ha organizzato con il pa-trocinio del Comune di Giarre Ass.rato allo Sport e la collaborazione dell’As-sociazione Sportiva Città di Giarre il “1° Triangolare di Calcetto a 7 – Trofeo

“Kallipolis – pulcini d’oro”, le squadre partecipanti: Peonia Riposto, Junior Giarre, Città di Giarre. Il Trofeo si è svolto sabato, con grande affl uenza di pubblico e succes-so ha entusiasmato grandi e piccoli.

La vittoria è stata della Città di Giarre 1° Classifi cata, 2° Classifi cata Junior Giarre e 3° Classifi cata Peonia Riposto. A tutti i Pulcini partecipanti sono stati consegnati attestati di partecipazione, mentre alle squadre il trofeo e coppe. N.P.

GIARRESuccesso del 1° Trofeo pulcini d’oro

FIUMEFREDDO. Premiati i vincitoridel concorso “Rosario Livatino”Tra le esibizioni anche “Per un amico in più”in collaborazione con l’attore Tony Morgan

di Mariella Palmeri

La Fondazione per l’Educazione Am-bientale (FEE), ha comunicato, per il 23esimo anno consecutivo, l’elenco

delle spiagge da “Bandiera Blu”. “la Bandiera Blu viene consegnata per due

meriti: la Bandiera Blu delle spiagge certifi ca la qualità delle acque di balneazione e dei lidi, mentre la Bandiera Blu degli approdi turistici assicura la pulizia delle acque e l’assenza di scarichi fognari. Con fi ducia che migliora-menti simili possano continuare negli anni a venire, si apprende che sono 227 le spiagge che hanno ottenuto le Bandiere Blu 2009, con un incremento di dodici. 113 le località coinvolte, con una crescita di nove bandiere sul nostro mare italiano. Il primato italiano

spetta ancora a Toscana e Marche, ma anche la Sicilia vanta di un piccolo miglioramento, con rialzo da tre a quattro Bandiere Blu: Poz-zallo, Ragusa-Marina di Ragusa (Ragusa), Menfì (Agrigento) e Fiumefreddo di Sicilia-Marina di Cottone (Catania).

Tra le sue larghe pianure e i suggestivi pae-saggi di agrumeti, il comune di Fiumefreddo vanta di un mare meraviglioso, in cui sfocia il fi ume Fiumefreddo, rendendo le acque sempre fresche e incontaminate. La spiaggia Marina di Cottone è diventata una delle mete a più alta intensità turistica che, con rinnova-to impegno da parte del comune, ottiene la “Bandiera Blu” dal 1988.

Un obiettivo raggiunto anche in questo 2009, per un orgoglio tutto siciliano.

Assegnata anche quest’anno la Bandiera Blu

TonyMorgan

CALTAGIRONE. L’appuntamento con il “trekking” continuaEcco le altre date alla scoperta delle chiese, dei musei e delle ville storiche

Villa Diana - Caltagirone (CT)

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di Silvia Calanna

M oyo Wa Africa è un progetto ma anche un sogno diventato

realtà. A realizzarlo, la ferrea volontà di un gruppo di perso-ne che dal 2006, unitesi attorno a Lorena Gagliotta, ci credono davvero. Credono sia possibile dare un aiuto concreto alle fa-miglie africane che ogni giorno lottano con la fame, la sete e le malattie. E ci sono riusciti, scontrandosi con l’incredulità, ma incontrando, strada facen-do, anche la sensibilità e la so-lidarietà di tanta gente.

Il gruppo lavora quotidiana-mente per portare avanti, passo dopo passo, delle iniziative che restituiscono la dignità di vita in Africa. Prima tra tutte, una scuola dove i più piccoli pos-sono studiare e avere un pasto al giorno. Fino ad oggi sono stati raggiunti quelli che Lore-

na Gagliotta chiama umilmente “piccoli obiettivi” ma che per le famiglie africane e i loro fi gli sono traguardi enormi. Grazie all’impegno di questi volontari, si è portata l’acqua in un piccolo villaggio e si sono costruiti i ser-vizi igienici, ma rimane molto da fare. Non si demorde: bisogna

fondare un ambulatorio medico che potrebbe affrontare le emer-genze di salute e, col tempo, co-stituire un punto di riferimento importante per il Kenya.

Il progetto di Moyo Wa Africa è seguito con forte coerenza. Come aiutare concretamente un popolo se non si è vissuta da vicino la

realtà di un luogo? Bisogna testa-re con mano, così, in una sorta di strada segnata dal destino, il pri-mo viaggio in Africa di Lorena, donna coraggio, risale al 2001, poi una malattia l’ha bloccata in Italia ma il suo cuore è rimasto lì tra i kenyoti, con la promessa di ritornare. E così guarita dal male, lasciati gli agi degli hotel, rifi uta-to un impiego televisivo, la sua missione ha preso corpo.

Per le strade di Malindi, è conosciuta oggi come “Mama Kenya”. Con le sue battaglie, molte donne e uomini del villag-gio di Sita hanno avuto un lavo-ro, grazie anche ai fondi ricavati dai viaggi di turisti defi niti dal gruppo “sensibili”, turisti che hanno vissuto da vicino la realtà locale e hanno deciso di adottare dei bambini a distanza.

Tra i “sogni per l’Africa” di Lorena, quello di raccogliere fondi per il Kenya scrivendo un

libro che parla delle famiglie africane, del loro affetto, del loro coraggio ma, soprattutto, delle diffi coltà e delle esigenze di una vita stentata.

Chi volesse dare un contributo economico a Moyo Wa Africa può farlo con un versamento sul conto di Lorena Gagliotta cod. IBAN: IT- 45- i –07601 – 03000 – 000072661622. Le donazioni serviranno a comprare i materia-li necessari che saranno spediti ai volontari, Lydia Ndoro Kirin-gi, Sammyvi Katana Kondo e

Feith Zawadi Chengo. “Ho conosciuto - ci dice Lo-

rena - e voglio condividere con tutti voi le storie dei kenyoti, fatte di coraggio, amore, sempli-cità, morte e forza. La forza di quegli eroi che vivono in ombra, di quei bambini che comunque hanno la voglia di lottare”.

Non voltiamo le spalle a Lore-na e a chi si impegna realmente affi nché le opportunità di vita di questa gente siano uguali a quelle che ogni giorno, vengono regalate ad ognuno di noi.

DONNA

14 Luglio / Agosto 2009 LA SVOLTA

RubricheMoyo Wa Africa: forza di donnaL’appello di Lorena Gagliotta: “Aiutiamo quegli eroi che vivono in ombra”

di Francesca Putrino... è da un po’ che non ci si vede, an-che se so sempre quello che fai.Penso ogni giorno a te e a papà, al modo in cui mi proteggevate e mi fa-cevate sentire importante.

Eravate i miei più grandi fan e mi ripetevate sempre che ero la più bella del mondo.

Te lo ricordi? Invece io mi sen-tivo sempre un piccolo calimero, brutta e grassa.

Allora tu, come sempre, mi hai accon-tentato e ti decidesti a portarmi da un dietologo, ma a me quello non bastava. Più i giorni passavano, più io gonfi a-vo. Mi mettevo davanti allo specchio e vedevo davanti a me una giuria d’in-quisitori che mi puntava il dito contro facendomi sentire una nullità.

Anche se il giudice più severo ero io!

Allora pensai che la cosa più giusta era quella di diminuire, ancora di più, le quantità di cibo già misere.

Com’è possibile? Ingrasso lo stesso. Sarò un fenomeno da studiare, pen-savo, o solo un maiale che non riesce a trattenersi e a rinunciare completa-mente al cibo. Fu allora che mi venne un’idea geniale, quella di rigettare tutto ciò che ingerivo. E poi, qual è quell’uo-mo che desidererebbe una donna gras-sa? Nessuno. Non volevo restare sola, questa era la paura più grande che mi perseguitava. Volevo diventare sinuosa

e fi liforme. Una sifi lide. Tu intanto ti preoccupavi, piangevi e io non capivo. Mammina, non volevo che fi nisse così. Tutto era distorto, non capivo. Ero ot-tusa anche quando tu, seduta di fi anco al mio letto, ti chiedevi in cosa avessi sbagliato. Ed io, con un fi lo di voce, raccogliendo tutte le forze del mio cor-po ti dissi: “In nulla amore”.

Scusami ancora. Solo ora intendo cosa volessi farmi capire, ma qui è facile. Qui tutto adesso ha un senso. In Italia circa il 3 % dei ragazzi muore a causa di queste pa-tologie

Al giorno d’oggi bulimia e anoressia sono diventate delle vere e proprie pa-tologie che investono l’intera società. In Italia circa il 3 per cento dei ragazzi muore di anoressia. I soggetti affetti da tale patologia hanno una percezio-ne delle cose completamente distorta. Vivono di allucinazioni. Due malattie apparentemente opposte in realtà acco-munate da uno stesso problema: il ri-fi uto del proprio corpo. La magrezza è come se diventasse l’unico valore fon-damentale. Le cause che fanno scaturi-re il problema sono diverse, tra questi le diete ferree, le nevrosi, la carenza d’affetto e i falsi miti propinati da una società dove l’apparenza è diventata qualità più importante dell’essere. In casi estremi, l’anoressia, porta anche alla morte.

I disordini alimentari portano a con-

seguenze molto pesanti sia dal punto di vista fi sico che da quello psicologico. Il fi sico, infatti, può subire danni perma-nenti ai tessuti dell’apparato digerente, disidratazione, danneggiamento di gen-give e denti, seri danni cardiaci, pro-blemi al sistema nervoso, con diffi coltà di concentrazione e di memorizzazione e emorragie interne. Le ripercussioni psicologiche, invece, comportano de-pressione, basso livello di autostima, senso di vergogna e colpa, diffi coltà a mantenere relazioni sociali e familiari, sbalzi di umore e propensione al perfe-zionismo. Esistono anche delle terapie che permettono, ai soggetti che vivono questi drammi, di uscirne. La cosa più diffi cile dell’anoressia è far capire, a chi la vive, di avere un problema. La cosa consigliata è quella di rivolgersi ad uno psicologo e ad uno psichiatra. Per un approccio più integrato servono entrambe le fi gure. I trattamenti preve-dono una prima fase di colloqui preli-minari con uno psicologo, che hanno una funzione conoscitiva e diagnosti-ca, a cui segue la fase terapeutica vera e propria che può essere svolta sia con un trattamento individuale sia con un trattamento in gruppi di pazienti con-dotti da uno psicoterapeuta.

Oliviero Toscani, noto fotografo di campagne pubblicitarie partico-larmente estrose, si è occupato nel 2007 della campagna pubblicitaria No Anorexia del marchio Nolita, fashion

brand del gruppo Flash&Partners di Tombolo, accompagnando lo slogan all’immagine di una ragazza vitti-ma dell’anoressia, Isabelle Caro. La crudezza delle foto hanno suscitato diverse critiche e non poche disap-provazioni fi no al punto di far inter-

rompere la loro affi ssione. A tutto ciò Toscani ha risposto: “C’è una bellezza nella tragedia. Il paradosso è che ci si sconvolge davanti all’immagine e non di fronte alla realtà. Io ho fatto, come sempre, un lavoro da reporter: ho te-stimoniato il mio tempo”.

Anoressia e bulimiaCiao mamma, come stai? Sono io, Carlotta…

a cura di Giuliana Sotera Fattore “S.”

A volte ciò che è tanto naturale per un uomo, per una donna può diventare un insuperabile tabù, soprattutto in tema di

sesso. Ciò diventa ancora più imbarazzante se il tema in questione riguarda l’autoerotismo.

Ma cosa c’è di tanto diverso tra gli uomini e le donne che spinge i primi ad ammettere di prati-carlo senza imbarazzo, mentre nelle seconde si trasforma in un motivo quasi di vergogna?

Secondo i diretti interessati, masturbarsi è un’esigenza naturale che nasce fin dall’età preadolescenziale, e permane fino all’età adul-ta, della quale sarebbe “fisicamente” impossi-bile fare a meno. Se però andiamo a sentire il punto di vista delle donne, la maggior parte di loro dà l’opposta risposta: “L’autoerotismo? E che bisogno c’è?”

Ma è davvero possibile che tra uomini e don-ne ci sia tanta diversità da avere esigenze tanto diverse? Verità ed ulteriore prova che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, oppure semplice ipocrisia delle donne che non ammet-tono di avere gli stessi istinti degli uomini?

Facendo un sondaggio diffuso proprio tra i si-gnori, questi affermano che è impossibile che una donna non ceda a pratiche di autoerotismo, e che il fatto che non lo si ammetta sia dovu-

to “Alla società malsana in cui viviamo che ci fa credere ancora che uomini e donne siano diversi, tanto che se è l’uomo ad avere istinti sessuali ciò è naturale, ma se è la donna ciò non va più bene, perché questo contrasterebbe

con l’immagine perbenista che per definizione la donna deve avere, immagine in cui l’atto del masturbarsi diventa qualcosa di sporco ed ina-deguato”.

In realtà abbiamo scoperto che non soltan-

to per gli uomini ciò è naturale, ma anche che spesso non ne fanno a meno neanche se hanno una relazione stabile che li soddisfi .

I motivi? I più vari. Alcuni sostengono si tratti di un piacere diverso, più egoistico, e quindi in-tenso, dovuto al fatto che ci si concentra esclu-sivamente su se stessi, per altri invece è una forma di sfogo e basta, priva di altri signifi cati reconditi.

Senza contare infine chi lo fa perché insoddi-sfatto dall’intesa sessuale con la partner, o per “semplice” ansia da prestazione, che trasforma il momento dell’atto in un vero e proprio esa-me.

Il gentil sesso dal canto suo è davvero restio ad ammetterlo, ma le poche che trovano il co-raggio di farlo affermano di masturbarsi solo se non vivono una relazione stabile da tanto tempo, quindi non sarebbe un piacere, ma una “necessità”.

La verità è che noi donne oggi ci siamo libera-te di molti tabù, ma altri resistono, e spesso sono più nella nostra testa che nella società. L’ideale sarebbe riuscire fi nalmente a rendersi conto che ormai si è sulla via del superamento di certi pre-giudizi, accettando fi nalmente la parità anche in ambito sessuale.

Autoerotismo: le donne non lo ammettono

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Luglio / Agosto 2009LA SVOLTA 15

AZIENDE

Nuove specialità siciliane IN CUCINAVincenzo CimbaliNasce a Paternò il 26/11/1989. e vive a Belpasso.Formatosi profes-sionalmente presso l’Istituto Alberghiero di Nicolosi, ha avuto come guida insegnati e noti cuochi, Emmi Robert e Antonio Lo Coco. . Ha appreso,

in particolare, l’arte culinaria dal maestro Gianluca Mignemi, più volte medaglia d’oro d’Italia.Sebbene giovanissimo ha partecipato con suc-cesso a diversi concorsi regionali e nazionali; più volte è infatti salito sull’ambito podio.

Ingredienti e quantità per 6 paxPer la crema: Latte: L1 - Farina gr 150 - Uova (tuorli) gr 80 - Amido gr 50 - Vaniglia (un baccello) - Pasta Kataifi i gr 500Per il guazzetto: Acqua L1 - Zucchero gr 900 - Frutti di bosco freschi gr 600 - Qualche foglia di menta peperitaProcedimentoPer la crema: Far bollire il latte con la vaniglia. A parte mettere insieme tuorli d’uovo, amido,farina. Mescolare per bene ed aggiungere il latte lentamente. Appena pronta la crema riporre in abbattitore di temperatura a 5°c per circa 10-15 minuti. In una teglia disporre la pasta Kataifi i, ag-giungere la crema già fredda rotolare e successivamente ta-gliarla secondo le vostre esigenze. Appena ultimato questa operazione,friggere i rollini in olio bollente a 190°c-200°c.Per il guazzetto ai frutti di bosco: Far bollire l’acqua. Aggiungervi i frutti di bosco lo zucchero e la menta, portar nuovamente a ebollizione e lasciar raffreddare in abattitore di temperatura a 4°c per circa 20 minuti.Vini consigliati: “Tokai”

Guazzetto ai frutti di bosco con crema fritta in pasta kataifi i

di Silvia Calanna

S i è svolto a Palermo, nella suggestiva cor-nice di Villa Malfi tano, l’ambito “Premio Agorà”, organizzato dal Club Dirigenti

Marketing. La manifestazione siciliana apprezzata per il suo prestigio, ha visto come protagonista, per la categoria speciale merchandising, il catanese Salvatore Abate. L’imprenditore, infatti, ha ricevu-to il riconoscimento per la sua effi cace comunica-

zione pubblicitaria a livello nazionale.Il premio è andato alle campagne pubblicitarie

ed ai progetti di comunicazione migliori usciti nel corso del 2008 e sino al primo febbraio 2009.

122 le campagne che sono state valutate attenta-mente da un’apposita commissione nazionale com-posta dai rappresentanti regionali TP (Associazione italiana pubblicitari) e dai rappresentanti di Acpi, Adico, Aism, AssoComunicazione, Assirm, Cdm,

Iaam Iulm, Pubblicità Progresso, Spot & Web, Tp, Unicom, Upain, in un contesto quanto mai ricco e competitivo per la presenza di ben 60 agenzie.

Il premio è stato articolato in tre sezioni: naziona-le, premi speciali e regionali. L’Agorà d’oro nazio-nale è andato all’agenzia Adv Activa di Milano per il cliente Fastweb, mentre, ad assegnarsi l’Agorà d’oro regionale l’agenzia Admcom di Bologna per il cliente Casinò Di Venezia.

L’agenzia Sogep di Catania, cliente del gruppo Abate SpA per i supermercati A&O, si è portata a casa il riconoscimento grazie ad una brochure (vedi foto in alto) che illustra effi cacemente alcune carni alternative corredate dalle ricette di uno chef e del suo team.

Il Gruppo Abate, presente sul territorio siciliano, è riuscito a creare in mezzo secolo di attività un vero e proprio business: un network di 77 punti vendita tra diretti e affi liati (55 di proprietà, 20 af-fi liati e 2 associati), 750 dipendenti e un fatturato di 250 milioni di euro. L’impresa familiare, associata alla centrale Selex, ha una presenza considerevo-le nell’Area Nielsen 4, con 8 Famila, di cui 4 Su-perstore Famila, 20 Supermercati A&O, 2 Cash & Carry, 22 Discount. La Selex, a livello nazionale, fa capo alla centrale di acquisto e marketing ESD Italia, ed è presente in Europa attraverso EMD, European Marketing Distribution. Ad essa fanno capo 24 imprese associate e attualmente presidia l’intero territorio nazionale con una rete di vendi-ta composta da 3.247 unità per circa 2.000.000 di mq di superfi cie. Per il 2009, inoltre, il gruppo ha pianifi cato l’apertura di 92 nuovi punti di vendita (86.500 mq di superfi cie) e la ristrutturazione di un buon numero di unità esistenti, per 275 milioni di Euro. Le nuove unità favoriranno sensibilmente l’occupazione locale, con l’ingresso di 750 nuovi addetti che porteranno a circa 30.000 il totale degli

occupati del Gruppo. Una quota di mercato per Se-lex dell’8,5% e un fatturato cresciuto notevolmen-te negli anni (nel 2008 +10,4% rispetto al 2007) e destinato ancora a svilupparsi (nel 2009 dovrebbe crescere ulteriormente raggiungendo gli 8.800 mi-lioni di Euro).

Il vero fi ore all’occhiello della Roberto Abate Spa rimane comunque Etnapolis, il centro commercia-le presente nel territorio di Belpasso nell’area tra Paternò, Misterbianco e Catania realizzato in 30 mesi con un investimento di 160 milioni di euro. Una vera e propria “città dentro la città” dove i visitatori possono usufruire di ben 130 negozi, ri-storanti, bar e, non da meno, del cinema “Warner villane”, che con le sue 12 sale è oggi un importan-te punto di riferimento per la Sicilia orientale.

Il Gruppo Abate è anche nel Consorzio Sicilia di-scount e nella Palermo discount (Ergon di Ragusa, la Cigap di Messina e la Alioto di Palermo) avendo rispettivamente il 25%.

Come riferito dallo stesso Salvatore Abate, il pre-mio Agorà arriva grazie ai punti di forza del grup-po: una buona squadra, l’originalità, il linguaggio usato e l’impostazione delle foto.

“È una bella cosa ottenere premi nazionali che danno lustro alla nostra Isola – dice Abate - sia-mo felici di avere dato a Catania un ulteriore segnale di riconoscimento. La pubblicità deve essere intensifi cata anche in un periodo di crisi come questo e se si hanno delle eccellenze biso-gna farle venire fuori”.

PALERMO. XXII edizione del Premio AgoràIl gruppo Abate vince per la categoria merchandising

Agosto 2009a cura di

GiorginoGiorginoGiorgi (S.D.)

Agosto è un altro mese a voi favorevole: cogliete gli stimoli positivi dall’ambiente nuovo che state frequen-

tando per trarne il giusto vantaggio.Un agosto tutto in discesa: nuo-

vi stimoli per quanto riguarda le vostre faccende sentimentali ed una salute dav-

vero invidiabile. Non trascurate la famiglia.Agosto 2009 è un mese a voi

favorevole per quanto riguarda l’amore: dedicatevi ad esso senza trascurare il re-

sto: ricordatevi che lo svago non è infi nito!L’aria di vacanza inizia a

farsi sentire prepotentemente, cercate di non farvi distrarre in momenti che po-

trebbero rivelarsi davvero utili.State vivendo un periodo di

completo svago. Approfi ttate di questo agosto 2009 per riacquistare le forze che

avete speso durante questo anno.Un periodo davvero movi-

mentato: rimanete con i piedi per terra e di saper vedere con lucidità eventi che

potrebbero sembrarvi più positivi del reale.State attenti a chi vi sta

attorno! Ci saranno persone che vi vor-ranno bene e ve lo dimostreranno e altre

che saranno solo interessate a vantaggi E’ giusto il momento di

dimostrare a voi stessi la vostra tenacia e il vostro orgoglio. Nuove conoscenze

saranno i mezzi del vostro successo.Questo agosto 2009

sarà un mese frizzante e brioso: sappia-te cogliere tutti gli impulsi positivi che

arriveranno in questo periodo per trasformarli in piccoli e grandi successi personali

Avete affrontato perio-di non proprio brillanti in questi mesi, e questo agosto 2009 è il mese che vi darà

l’occasione per riscattarvi: non lasciatevi perdere questo momento a voi molto favorevole.

Un periodo, nonostante le vacanze, ricco di impegni e di lavoro,. Dovete cercare di rimanere calmi e non

perdere le staffe anche nei momenti più diffi cili.Non sprecate il vostro impegno

e concentratevi. Potrete scegliere in que-sto periodo fra relax e impegno: sicura-

mente meglio sarà che vi rilassiate per riprendere tutti i vostri impegni nel prossimo mese.

Ariete -

ggfavorevodall’ambiente nuovo che state frequen-

tando per trarne il giusto vantaggio.

Ariete

Toro -tando per trarne il giusto vantaggio.

vi stimoli per quanto riguarda le vostre faccende sentimentali ed una salute dav-

vero invidiabile. Non trascurate la famiglia.Gemelli -Gemelli -Gemelli

vero invidiabile. Non trascurate la famiglia.

favorevole per quanto riguarda l’amore: dedicatevi ad esso senza trascurare il re-

sto: ricordatevi che lo svago non

Gemelli

Cancro -sto: ricordatevi che lo svago non

farsi sentire prepotentemente, cercate di non farvi distrarre in momenti che po-

trebbero rivelarsi davvero utili.

Cancro

Leone -completo svago. Approfi ttate di questo agosto 2009 per riacquistare le forze che

avete speso durante questo anno.

Leone

Verginementato: rimanete con i piedi per terra Verginementato: rimanete con i piedi per terra

-avete speso durante questo anno.

mentato: rimanete con i piedi per terra e di saper vedere con lucidit

potrebbero sembrarvi pi

Verginementato: rimanete con i piedi per terra Verginementato: rimanete con i piedi per terra

Bilancia -potrebbero sembrarvi pi

attorno! Ci saranno persone che vi vor-ranno bene e ve lo dimostrerann

che saranno solo interessate a vantaggi

Bilancia

Scorpionedimostrare a voi stessi la vostra tenacia Scorpionedimostrare a voi stessi la vostra tenacia

-che saranno solo interessate a vantaggi

dimostrare a voi stessi la vostra tenacia e il vostro orgoglio

saranno i mezzi del vostro successo.

Scorpionedimostrare a voi stessi la vostra tenacia Scorpionedimostrare a voi stessi la vostra tenacia

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à un mese frizzante e brioso: sappia-Sagittario

un mese frizzante e brioso: sappia- -

sarte cogliere tutti gli impulsi positivi che

arriveranno in questo periodo per trasformarli in

SagittariosarSagittariosar

Capdi non proprio brillanti in questi mesi, e Capdi non proprio brillanti in questi mesi, e

ricorno -piccoli e grandi successi personali

di non proprio brillanti in questi mesi, e questo agosto 2009

l’occasione per riscattarvi: non lasciatevi perdere

Capdi non proprio brillanti in questi mesi, e Capdi non proprio brillanti in questi mesi, e

Aquariovacanze, ricco di impegni e di lavoro,. Aquariovacanze, ricco di impegni e di lavoro,.

-questo momento a voi molto favorevole.

vacanze, ricco di impegni e di lavoro,. D

perdere le staffe anche nei momenti pi

Aquariovacanze, ricco di impegni e di lavoro,. Aquariovacanze, ricco di impegni e di lavoro,.

Pesci -Pesci -Pesciperdere le staffe anche nei momenti pi

e concentratevisto periodo fra relax e impegno: sicura-

mente meglio sar

Pesci

I PROVERBI DEL MESEAd agosto vedrò ciò che ho posto.

Ad agosto olio, miele e mosto.Il mese d’agosto la capra arrosto.

San Lorenzo (10 agosto) : cadono le stelle.D’agosto cento ne ho e una ne mostro.

L’Oroscopo

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Luglio / Agosto 2009 LA SVOLTA