la trasformazione digitale della pubblica amministrazione · strumentali all’attuazione...

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La Trasformazione Digitale della Pubblica Amministrazione è necessaria per creare nuove opportunità di crescita, semplificare la burocrazia e rendere la politica più trasparente ed efficace. Aggiornato al 30 Settembre 2018 Siamo solo al giorno 1!

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La Trasformazione Digitale della Pubblica Amministrazione necessaria per creare nuove opportunit di crescita, semplificare

la burocrazia e rendere la politica pi trasparente ed efficace.

Aggiornato al 30 Settembre 2018

Siamo solo al giorno 1!

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Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

La sfida per la Trasformazione Digitale della Pubblica Amministrazione non principalmente tecnologica

(nonostante la tecnologia sia fondamentale e necessaria); in gran parte una sfida politica che deve

essere guidata dallalto e deve affrontare il problema di una mancanza generale di competenze

e leadership nella PA, indispensabili per gestire con successo la trasformazione. Non a caso, le amministrazioni locali e centrali maggiormente digitalizzate sono quelle guidate da leader determinati e competenti che hanno creato team di direttori, assessori, dirigenti e funzionari che comprendono che il pensiero digitale deve influenzare il miglioramento dei servizi pubblici (e leliminazione dei processi e delle norme inutili) e non automatizzare i processi esistenti. La trasformazione digitale la reinvenzione del modo in cui i servizi pubblici sono concepiti, disegnati, implementati e gestiti.

La tecnologia tipicamente un abilitatore al cambiamento, ma essere digitali solo in parte il prodotto

di attivit tecnologiche. Tutti i giorni ci imbattiamo in funzionari e dirigenti della PA che confondono

limplementazione della strategia digitale con la semplice applicazione di tecnologie digitali di vecchi

processi. Spesso la trasformazione digitale della PA infatti confusa con la pubblicazione di manuali, moduli, circolari in formato pdf e la produzione di siti, portali e app, che sono spesso pagati troppo, non sono funzionali (e a volte non funzionanti), sono poco utilizzati e che vengono fatti perch ci sono i fondi da spendere e poi li perdiamo!.

Non abbiamo dati specifici sullo spreco in investimenti pubblici in tecnologia in Italia. Il problema tuttavia

non solo italiano. Una analisi1 suggerisce che circa $3 trilioni sono stati spesi nei paesi occidentali

durante il periodo 2000-2010 in sistemi informativi governativi; si stima tuttavia che il 60%-80% dei

progetti di egovernment sono falliti, risultando in un enorme spreco di risorse pubbliche, umane e

finanziarie, senza portare alcuno dei benefici promessi e attesi. LItalia non esente da questo problema.

I comportamenti, le azioni quotidiane, la cultura, la comunicazione, la leadership della PA devono

adattarsi ad un mondo digitale; il cittadino ha il diritto di chiedere pi semplicit, velocit e trasparenza nella gestione dei servizi pubblici e lo Stato ha il dovere di fornire servizi con modalit pi moderne e inclusive, con un crescente coinvolgimento delle PMI innovative,

1 Digitizing Government: Understanding and Implementing New Digital Business Models. Alan Brown, Jerry Fishenden, Mark Thompson. 28 November 2014 2 Simili conclusioni sono argomentate in OECD Italy Economic Survey 2017, p. 45: Public administration efficiency raises firms performance.

3 Tra le stime pubblicate vi quella del rapporto settembre 2013 sullegovernment condotto da Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano School of Management. Lanalisi afferisce allo stato di avanzamento dei progetti pubblici di trasformazione digitale italiani nellanno 2013 e passati. Lo studio sulleGovernment del Politecnico di Milano, seppur del 2013, indica un significativo quadro tuttora qualitativamente valido sui potenziali impatti che la trasformazione digitale pu avere sulla pubblica amministrazione e sulle imprese.

e con ladozione di metodologie agili e labbandono dei vecchi schemi di procurement tecnologico. Gli investimenti a favore della digitalizzazione dei processi, della creazione di competenze digitali, della migrazione a infrastrutture tecnologiche pi moderne, della gestione della cybersecurity, della

creazione di framework tecnologici per la gestione dei big data della PA, sempre nel massimo rispetto della

tutela della privacy del cittadino, sono - senza ombra di dubbio - tanto strategici quanto gli investimenti in

infrastrutture fisiche a supporto dello sviluppo economico del Paese.

Le stesse azioni di politica sociale ed economica rischiano di essere poco efficaci se non sono

accompagnate da processi digitalizzati: uno Stato pi efficiente, meno burocratico, e i cui processi e servizi siano stati semplificati e digitalizzati, uno Stato che aiuta il tessuto economico e produttivo a essere pi competitivo a livello globale. Lo sviluppo del Paese passa soprattutto dalle citt; le maggiori aree metropolitane ne sono lasse portante e devono essere protagoniste della trasformazione digitale. La competitivit delle aziende italiane dipende anche dalla competitivit della nostra macchina amministrativa centrale e locale2. Inoltre la trasformazione digitale della pubblica amministrazione in grado di portare ingenti benefici per la PA, tra risparmi diretti di spesa e maggiori entrate, pari a 35 Miliardi, e benefici alle imprese per 25 Miliardi, a seconda delle numerose stime pubblicate3, liberando risorse che possono essere utilizzate per nuovi investimenti.

Vorremmo infine sottolineare che la trasformazione digitale del Paese deve essere inclusiva e deve passare tramite il coinvolgimento dei piccoli centri urbani e delle aree pi periferiche. Una tale trasformazione avverr anche grazie ad un coordinato numero di interventi che includano

leducazione scolastica e universitaria, la formazione dei dipendenti pubblici e le condizioni che favoriscano

il consolidamento di un ecosistema di imprese connesse al mondo dellinnovazione e del digitale e che

premino le capacit imprenditoriali dei giovani.

Diego Piacentini

Commissario Straordinario per lattuazione dellAgenda Digitale

https://www.oecd.org/eco/surveys/italy-2017-OECD-economic-survey-overview.pdfhttps://www.oecd.org/eco/surveys/italy-2017-OECD-economic-survey-overview.pdfhttps://www.oecd.org/eco/surveys/italy-2017-OECD-economic-survey-overview.pdfhttps://www.osservatori.net/it_it/italia-digitale-tra-il-dire-e-il-fare-c-e-di-mezzohttps://www.osservatori.net/it_it/italia-digitale-tra-il-dire-e-il-fare-c-e-di-mezzo

IndiceIL TEAM PER LA TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISITRI

LA STRATEGIA: IL PIANO TRIENNALE

LA LEGGE: IL CODICE DELLAMMINISTRAZIONE DIGITALE

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45 RACCOMANDAZIONI PER IL GOVERNO

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Cloud e Poli Strategici Nazionali

ANPR: Anagrafe Nazionale Popolazione Residente

PagoPA: la piattaforma unica dei pagamenti

Spid e CIE: le identit del cittadino

Open Government e Open Source: gli strumenti di collaborazione, trasparenza e software aperto

Interoperabilit e API: come far comunicare dati, software e servizi delle amministrazioni

Piattaforma Digitale Nazionale Dati: gli strumenti per lutilizzo dei dati della PA (Data & Analytics Framework)

Lex Datafication: trasparenza nella creazione e uso delle leggi

Cybersecurity: supporto al Piano Nazionale Cyber

I PROGETTI IN CORSO DI REALIZZAZIONE

UNA NUOVA GENERAZIONE DI SERVIZI PUBBLICI DIGITALI: IO.ITALIA.IT

AIUTI ALLE AMMINISTRAZIONI: STRUMENTI DI FINANZIAMENTO E FORMAZIONE PER LE AMMINISTRAZIONI

ATTIVIT INTERNAZIONALI ISTITUZIONALI

Allegato A. Risorse necessarie per la continuazione delle attivit di Trasformazione Digitale

Allegato B. Alcuni numeri chiave

50

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Il presente documento contiene un resoconto dellattivit svolta dal Team per la Trasformazione Digitale dal 16 settembre 2016 al 30 settembre 2018, levoluzione della strategia per la trasformazione digitale della PA tracciata dal Piano Triennale, nonch il ripensamento dei servizi pubblici digitali per i cittadini e le imprese.

Il documento include inoltre raccomandazioni dirette al Governo per la creazione di un modello permanente di governance del digitale - inclusa una revisione delle responsabilit e dei compiti assegnati ad AgID (Agenzia per l'Italia Digitale).

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Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

Il Team per la Trasformazione Digitaledella Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il Team per la Trasformazione Digitale (unit commissariale) la struttura di esperti a supporto

del Commissario straordinario per lattuazione dellAgenda Digitale, nominato ai sensi dellart. 63

del D.Lgs 179, 2016 recante Modifiche e integrazioni al Codice dellamministrazione digitale. Il

Commissario straordinario stato nominato il 16 settembre 2016 con Decreto del Presidente

del Consiglio dei Ministri per esercitare poteri di impulso e coordinamento, nonch fornire indicazioni

a soggetti pubblici e privati per la realizzazione delle azioni, iniziative ed opere essenziali, connesse e

strumentali allattuazione dellAgenda digitale italiana, anche in coerenza con gli obiettivi dellAgenda

digitale europea4.

La struttura stata istituita per rispondere alla mancanza di una governance centrale operativa,

efficace e competente che potesse garantire il ruolo di coordinamento progettuale e dare piena

attuazione allAgenda Digitale.

OBIETTIVOAbbiamo scelto di focalizzarci sugli aspetti dellAgenda relativi alla trasformazione digitale

della Pubblica Amministrazione come veicolo di semplificazione e trasparenza della macchina

amministrativa e della burocrazia. Abbiamo agito sia attraverso lo sviluppo di programmi esistenti

sia attraverso la creazione di nuovi programmi, anche ispirandoci a modelli internazionali

di successo5. Di fatto lunit commissariale ha affiancato e supervisionato lAgenzia per

lItalia Digitale (AgID), accelerando e completando la pubblicazione del Piano Triennale per la

Trasformazione Digitale, la cui stesura era in forte ritardo rispetto a quanto previsto dalla legge6.

4 art. 63 del D.Lgs 179, 2016 e DPCM 16 settembre 20166 Legge di bilancio 28 dicembre 2015, n. 208 e art. 14-bis del Codice dellAmministrazione Digitale

7 D.Lgs. 82/2005

5 US Digital Service presso la Casa Bianca (USA) e lUK Government Digital Service presso il Cabinet Office del Governo UK (UK), nonch l modello estone rappresentato dallAutorit per il Sistema Informativo Estone.

I temi che ricorrono in questo documento sono cos riassumibili:

AgID, nella sua corrente struttura, non ha la capacit di attuare i compiti e di raggiungere gli obiettivi individuati dallAgenda digitale e dal Codice dellAmministrazione Digitale7. Tali compiti sono troppo ampi, eterogenei e in molti casi astratti e non quantificabili. Il presente documento offre alcuni suggerimenti per ridurre lambito di intervento di AgID,

sia riallocando le attivit che richiedono competenze tecnico-specialistiche e di gestione

di processi complessi che lAgenzia non ha, sia eliminando quei compiti generici, astratti

e non misurabili che al pi si concretizzano in inutili convegni, tavole rotonde e task force

inconcludenti;

il Team non si limitato alla redazione del Piano Triennale; ma ha iniziato ad operare da subito, con interventi sulle piattaforme abilitanti in stallo (anagrafe nazionale, pagamenti digitali e identit digitale), con interventi intensivi per garantire rilancio e sviluppo dei progetti, introducendo meccanismi e processi strutturati e reclutando competenze tecnologiche e manageriali specifiche.Al termine del mandato i programmi dovrebbero essere ricollocati presso gli owner pi

adatti alla loro gestione permanente e continua evoluzione.

http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2016-08-26;179!vig=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2016-08-26;179!vig=http://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/DisposizioniGenerali/AttiGenerali/DpcmOrganismiCollegiali/DPCM_20160916_CommStraord_AgendaDigitale.pdfhttp://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/DisposizioniGenerali/AttiGenerali/DpcmOrganismiCollegiali/DPCM_20160916_CommStraord_AgendaDigitale.pdfhttps://pianotriennale-ict.italia.it/https://pianotriennale-ict.italia.it/http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2016-08-26;179!vig=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2016-08-26;179!vig=http://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/DisposizioniGenerali/AttiGenerali/DpcmOrganismiCollegiali/DPCM_20160916_CommStraord_AgendaDigitale.pdfhttp://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2015-12-28;208!vig=https://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/_rst/capo1_sezione3_art14-bis.htmlhttp://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-03-07;82!vig=https://www.usds.gov/https://gds.blog.gov.uk/https://www.ria.ee/en/https://www.agid.gov.it/it/node/1720https://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/https://pianotriennale-ict.italia.it/piattaforme-abilitanti/https://pianotriennale-ict.italia.it/piattaforme-abilitanti/

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Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il GovernoIl Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri

il Team negli ultimi mesi si dedicato al ripensamento, alla progettazione e al lancio di

alcuni servizi che, per loro utilit e frequenza duso, hanno importanti ricadute sulla vita

dei cittadini (servizi flagship). Linnovazione pi dirompente ha riguardato la creazione di io.italia.it, lapp con la quale in futuro il cittadino interagir con la pubblica amministrazione. In questo modo il Team ha aperto la strada per altre amministrazioni su come ripensare i servizi in digitale per il cittadino.

il Commissario, in base allesperienza accumulata nel corso delle attivit svolte, ha redatto una serie di raccomandazioni per il Governo, finalizzate a: la creazione di un organismo di coordinamento strategico nazionale presso la Presidenza

del Consiglio dei Ministri, diverso da AgID, cui affidare la regia complessiva dellesecuzione

dei progetti strategici;

una riorganizzazione e rinforzo delle strutture che si occupano di innovazione e

digitalizzazione allinterno delle pubbliche amministrazioni centrali e locali, incluse le

numerose in-house regionali e centrali.

Il Team ha creato il modello a cui ispirarsi e tale passaggio , a nostro avviso, indispensabile per

proseguire nella lunga strada di trasformazione della PA.

COMPETENZE E BUDGETIl Team per la Trasformazione Digitale composto da 29 esperti, assunti al di fuori dalla Pubblica

Amministrazione, con competenze prevalentemente manageriali e tecnologiche: technical program

management, software development, software architecture, open source software, cybersecurity,

pagamenti digitali, product e content design, user experience, big data, machine learning, data science,

metriche e analisi dati. Il Team comprende anche esperti in diritto, comunicazione, economia.

8 Le risorse assegnate nel 2016 sono state individuate all'interno delle risorse gi assegnate alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le risorse per il 2017 e il 2018 sono state stanziate secondo il comma 585 della Legge di bilancio 11 dicembre 2016, n. 232. Per il 2018 la dotazione prevista stata successivamente ridotta a 18 milioni, a seguito dellapplicazione della diminuzione delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente ai sensi dellart. 23, comma 3, lett. b) della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

La struttura amministrativa a supporto costituita da 1 dirigente e 7 funzionari provenienti dalla

pubblica amministrazione con competenze specialistiche in materia di acquisto di beni e servizi.

La struttura stata dotata di 6.1 milioni nel 2016, 11 milioni nel 2017 e di 18 milioni nel

20188.

Le spese fino ad ora sostenute dal Team sono qui pubblicate; alla data del 28 settembre 2018, il

Team ha impegnato un totale di circa 10 milioni e speso un totale di circa 7.6 milioni dallinizio

del mandato.

Sito del Team della Trasformazione Digitale, che include i profili degli esperti, la descrizione dei progretti e le spese del team.

http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2016-12-11;232!vig=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2016-12-11;232!vig=https://teamdigitale.governo.it/it/spese.htmhttps://teamdigitale.governo.it/

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Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

Rendere i servizi pubblici per i cittadini e le imprese accessibili nel modo pi semplice possibile, tramite dispositivi mobili (approccio mobile first), con architetture sicure, scalabili, altamente affidabili e basate su interfacce applicative (API) chiaramente definite.

Mettere a disposizione un patrimonio di dati facilmente accessibile a supporto della definizione e attuazione di policy pi efficaci e di decisioni tempestive.

Sottolineiamo che qualsiasi aspetto dei progetti di trasformazione digitale, avviati o da avviare, relativo al trattamento dei dati personali ha lobiettivo di essere conforme al Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 (GDPR) ed essere condiviso con lAutorit Garante per la Protezione dei Dati Personali.

A scopi informativi e di monitoraggio, abbiamo creato il sito del Team per la

Trasformazione Digitale su cui sono disponibili:

gli aggiornamenti dei progetti gestiti direttamente dal Team e le spese della

struttura relative sia allattivit progettuale che a quella istituzionale;

una dashboard con metriche e indicatori di performance (KPI) per misurare

lo stato di avanzamento delle piattaforme abilitanti gestite direttamente dal

Team (Spid, pagoPA, ANPR).

Il Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri

MISSIONE

VISIONE

Creare il sistema operativo del Paese, ovvero una serie di componenti fondamentali sui quali costruire servizi pi semplici ed efficaci per i cittadini, la Pubblica Amministrazione e le imprese.

https://teamdigitale.governo.it/https://teamdigitale.governo.it/https://teamdigitale.governo.it/it/progetti.htmhttps://teamdigitale.governo.it/it/spese.htmhttps://teamdigitale.governo.it/it/spese.htm

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Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

La Strategia: Il Piano Triennale

CONTESTOLa trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione necessita di una governance centrale autorevole, dotata di un capitale umano con forti competenze tecnologiche e di gestione dei processi, e di una strategia che sia coerente con i bisogni di cittadini e imprese. Lattuale composizione del Team, snella e agile, va intesa come una prima versione del modello di governance e gestione operativa; linizio di un percorso di lungo periodo, iniziato in ritardo, soprattutto se paragonato ad altri paesi della Ue.

COSA ABBIAMO FATTOAbbiamo curato insieme ad AgID la stesura e la realizzazione del Piano Triennale per la

Trasformazione Digitale della Pubblica Amministrazione, il primo documento di indirizzo strategico

approvato dal Presidente del Consiglio - DPCM 31 maggio 2017 - con lo scopo di guidare la

Pubblica Amministrazione in un percorso organico di trasformazione digitale.

Il Piano Triennale dovr essere aggiornato a settembre di ogni anno e fissa gli assi portanti di

questo processo di cambiamento, qui di seguito elencati:

ladozione di un moderno modello di connettivit per la pubblica amministrazione, non pi

basato su infrastrutture fisiche dedicate per lo scambio di dati, ma sullaccesso diretto ad

internet da parte di ogni ufficio pubblico per luso di servizi -anche in cloud-, cos da garantire

efficienza, sicurezza e risparmio di spesa;

la migrazione delle migliaia di datacenter locali a una infrastruttura ibrida composta da cloud

della PA e un numero limitato (

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Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

la definizione di linee guida minime di sicurezza per le infrastrutture tecnologiche della PA;

ladozione di piattaforme abilitanti come lidentit digitale (SPID), lanagrafe nazionale

(ANPR), la Carta dIdentit Elettronica (CIE) e la piattaforma di pagamenti digitali (pagoPA)

per semplificare linterazione del cittadino con la Pubblica Amministrazione;

lo sviluppo di regole di interoperabilit chiaramente definite e basate su API (Application

Programming Interface) per permettere ai sistemi di comunicare tra loro;

la valorizzazione dellopen source come metodo di sviluppo collaborativo dei servizi pubblici

digitali, pi efficiente e meno costoso, e la creazione di strumenti dedicati - le piattaforme

Developers Italia e Designers Italia, linee guida, esempi e kit di sviluppo open source e di

design di facile e rapida implementazione - per permettere a sviluppatori, designer e fornitori di

tecnologia di contribuire allevoluzione dei servizi pubblici digitali, aiutando le amministrazioni a

offrire unesperienza utente moderna, coerente e semplice per tutti i cittadini;

la valorizzazione dei dati pubblici attraverso la creazione di una piattaforma di analisi di

big data dotata di strumenti moderni di data science e machine learning (Data & Analytics

Framework - Piattaforma Digitale Nazionale Dati);

la razionalizzazione e riqualificazione della spesa ICT verso soluzioni tecnologiche moderne;

le indicazioni di un modello di governance a supporto del processo di cambiamento e

trasformazione della pubblica amministrazione.

Il Piano Triennale fornisce alle imprese italiane dedicate allinnovazione e al digitale una visione

a medio e lungo termine delle direttrici dinvestimento della pubblica amministrazione verso

le quali indirizzare la costruzione delle proprie competenze e lo sviluppo di un mercato sano e

duraturo. Infrastrutture cloud nazionali, sviluppo di software applicativo di qualit, revisione

strutturale dei processi di erogazione dei servizi ai cittadini necessitano di una forte interazione

con le aziende private.

Mappa del modello strategico di evoluzione del sistema ICT della PA, Capitolo 2.1, Piano Triennale per la Trasformazione Digitale

La Strategia: Il Piano Triennale

https://pianotriennale-ict.italia.it/sicurezza/https://pianotriennale-ict.italia.it/piattaforme-abilitanti/https://teamdigitale.governo.it/it/projects/identita-digitale.htmhttps://teamdigitale.governo.it/it/projects/anpr.htmhttp://www.cartaidentita.interno.gov.it/https://teamdigitale.governo.it/it/projects/pagamenti-digitali.htmhttps://pianotriennale-ict.italia.it/interoperabilita/https://pianotriennale-ict.readthedocs.io/it/latest/doc/07_strumenti-per-la-generazione-e-la-diffusione-di-servizi-digitali.htmlhttps://developers.italia.it/https://designers.italia.it/https://pianotriennale-ict.italia.it/dati/https://pianotriennale-ict.italia.it/daf/https://pianotriennale-ict.italia.it/daf/https://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/_rst/capo5_sezione1_art50-ter.htmlhttps://pianotriennale-ict.italia.it/razionalizzazione-della-spesa/https://pianotriennale-ict.italia.it/gestione-del-cambiamento/https://pianotriennale-ict.readthedocs.io/it/latest/_images/figura4.svg

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Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

AGENDA DIGITALE EUROPEALa Dichiarazione Ministeriale sulleGovernment sottoscritta dallItalia a Tallin lo scorso ottobre

2017 impegna il nostro Paese, cos come gli altri Stati Membri, alla realizzazione dei principi e degli

obiettivi delleGovernment Action Plan 2016-2020, che parte integrante della strategia del Digital

Single Market europeo.

Il Piano Triennale ha gi recepito ogni principio/obiettivo del piano europeo nella strategia della

trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. Una analisi della Dichiarazione Ministeriale

di Tallinn comparata ai principi e progetti contenuti nel Piano Triennale 2017-2019 ne conferma la

piena coerenza. La Dichiarazione impegna gli Stati Membri su cinque aree di obiettivi da realizzarsi

nel periodo 2018-2022; gli obiettivi sono individuati sulla base dei principi delle-Government Action

Plans 2016-2020 cos come riassunti di seguito:

1. Digital-by-default, inclusiveness and accessibility;

2. Once only;

3. Trustworthiness and security;

4. Openness and transparency;

5. Interoperability by default.

I progetti di trasformazione digitale dei servizi pubblici che nel corso dello scorso e corrente anno

sono stati rilanciati o avviati, rappresentano un tassello importante per il raggiungimento di questi

obiettivi.

La Strategia: Il Piano Triennale

https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/ministerial-declaration-egovernment-tallinn-declarationhttps://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/communication-eu-egovernment-action-plan-2016-2020-accelerating-digital-transformationhttps://ec.europa.eu/commission/priorities/digital-single-market_enhttps://ec.europa.eu/commission/priorities/digital-single-market_enhttps://teamdigitale.governo.it/upload/docs/2017/10/Mapping_Tallin_declaration_to_Italian_Digital%20Transformation_PlanV1.pdfhttps://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/ministerial-declaration-egovernment-tallinn-declarationhttps://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/ministerial-declaration-egovernment-tallinn-declaration

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Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

La legge: Il Codice dellAmministrazione Digitale

CONTESTOLa trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione necessita di un quadro normativo e regolatorio flessibile e neutrale rispetto alle scelte tecnologiche9. Il Codice dellAmministrazione Digitale10 (CAD) presentava diverse criticit: troppe norme e regole tecniche, molto spesso di dettaglio e contenenti scelte tecnologiche, che - diventando rapidamente obsolete - ostacolano linnovazione e la diffusione di una strategia di trasformazione digitale.

COSA ABBIAMO FATTOAbbiamo collaborato con il Dipartimento per la Funzione Pubblica alla redazione del D.Lgs 13

dicembre 2017 n. 217 di correzione al Codice dellAmministrazione Digitale:

rendendo il CAD pi neutrale rispetto alla tecnologia11 e trasformando le regole tecniche

in linee guida (adottate in maniera agile, allesito di una consultazione pubblica online, e

aggiornabili costantemente per non vincolare le scelte tecnologiche al rispetto di precetti

normativi);

semplificando lelezione del domicilio digitale12 per i cittadini affinch possano ricevere digital-

mente comunicazioni dalla Pubblica Amministrazione;

istituendo, presso lAgenzia per lItalia Digitale, un ufficio del Difensore Civico Digitale per

cittadini e imprese, autorevole, indipendente e moderno affinch i diritti di cittadinanza digitale

espressi dal CAD siano effettivamente garantiti nellinterazione con lamministrazione pubblica;

9 E ricorrente, allinterno del Codice dellAmministrazione Digitale, non solo la previsione di principi in materia di digitale, ma anche lindicazione di implementazioni di tali principi con apposite soluzioni tecnologiche specifiche. Tali scelte, contenute allinterno di una norma primaria, sono di difficile aggiornamento, e non riescono a rimanere al passo con la rapida evoluzione tecnologica. Con il termine neutralit tecnologica si indica la specifica azione di previsione in legge solamente di principi, senza il vincolo a soluzioni tecnologiche specifiche.

12 Indirizzo elettronico (PEC o altro recapito certifica-to eIDAS) che le pubbliche amministrazioni dovranno utilizzare per tutte le comunicazioni aventi valore legale ai cittadini e che i privati potranno utilizzare per lo stesso tipo di finalit.

10 D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 8211 Sono state eliminate previsioni normative di specifiche implementazioni tecnologiche. Ad es. il CAD non prevede pi che determinati effetti giuridici siano ottenibili esclusivamente utilizzando la firma digitale ma identifica una serie di re-quisiti necessari degli strumenti utilizzabili a tal fine, demandando allAgenzia per lItalia Digitale il compito di analizzare, individuare e aggiornare costantemente lelenco degli strumenti a tal fine utilizzabili con semplici linee guida anche in base alle nuove possibilit offerte dallevoluzione tecnologica.

valorizzando lopen source e affiancando agli obblighi di riuso del software gli strumenti dove

poterlo rilasciare e pubblicare, rendendo cos il CAD una delle leggi pi avanzate in Europa per

lopen source;

istituzionalizzando, con lintroduzione dellart. 50-ter del CAD, la Piattaforma Digitale Nazionale

Dati, una piattaforma di big data che permette labbattimento dei silos tramite la raccolta, con-

divisione via API, visualizzazione e analisi di dati della pubblica amministrazione con strumenti

di data science e machine learning.

Ricordiamo tuttavia che sia il Piano che il CAD sono strumenti necessari ma non sufficienti per la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. Ad essi deve essere affiancata la creazione di processi e adeguati investimenti per ladozione di moderne soluzioni tecnologiche e lassunzione di capitale umano con competenze specifiche. A completamento sono necessari interventi di incentivo al digitale e, quando necessario, disincentivo allanalogico (sanzioni da parte del MEF).A testimonianza che la trasformazione digitale non avviene per legge il fatto che nessun Paese, anche tra quelli pi digitalizzati dellItalia, ha avvertito lesigenza di introdurre un codice per lamministrazione digitale, inserendo invece norme ad hoc in contesti specifici.

https://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2017-12-13;217!vig=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2017-12-13;217!vig=https://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/https://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/https://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/http://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/_rst/capo5_sezione1_art50-ter.html

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Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

I progetti in corso di realizzazione

Il Team sta interagendo positivamente con gli attori principali dei processi di digitalizzazione

quali Consip, Sogei, IPZS, Aci informatica, Infocamere, varie inhouse regionali e locali; in

alcuni casi, questa interazione si tradotta nellavvio di un processo di trasformazione

digitale interna e di utilizzo di metodi di sviluppo agili e iterativi delle inhouse stesse.

Come si pu essere infatti attori del processo di trasformazione digitale della PA se lattore

stesso non digitalizzato (vedi AgID)?

Il Team inoltre ha avviato un processo di interazione con quelle pubbliche amministrazioni virtuose che hanno scelto di intraprendere la strada della trasformazione digitale, avviando di fatto un modello collaborativo di riferimento la cui mancanza era uno dei maggiori ostacoli ai processi d innovazione della PA.

Il Team sta collaborando ad esempio con i Comuni di Roma, Torino, Milano, e numerosi comuni minori, e con le PA centrali quali la Corte dei Conti, lAgenzia delle Entrate, lINPS e molti altri.

Lista dei progetti sul sito del Team della Trasformazione Digitale.

https://teamdigitale.governo.it/

13

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

Cloud e Poli Strategici Nazionali

CONTESTOLe infrastrutture fisiche della PA sono molto frammentate e spesso tecnologicamente inadeguate nonostante il fatto che la quota relativa ai data center risulti essere stimata circa il 39% delle spese in infrastrutture fisiche (681 Mln) effettuate dalle pubbliche amministrazioni centrali13.

Il Piano Triennale ha delineato un processo di razionalizzazione con lo scopo di ridurre gli oneri di

gestione e la spesa in ICT e, al contempo, favorire lerogazione di servizi pi adeguati alle esigenze di

cittadini ed imprese. Tale processo imperniato su una radicale migrazione verso il paradigma cloud

e luso di un numero ristretto di data center - i Poli Strategici Nazionali (PSN).

Rimangono tuttavia molte le difficolt nellattuazione di questo percorso di migrazione: una

resistenza al cambiamento da parte delle pubbliche amministrazioni, che sono determinate

a mantenere i propri data center locali; processi di procurement che rendono difficile la

contrattualizzazione a consumo caratteristica del cloud; la carenza di connettivit a banda larga

diffusa sul territorio (tema in via di risoluzione grazie al Piano BUL).

Le regole di bilancio e il codice degli appalti sono inoltre poco flessibili rispetto al caso in cui una PA

metta in condivisione un proprio data center per erogare servizi ad altra PA.

13 Il dato riguarda laggregato dei costi pluriennali sostenuti da 21 PAC per i progetti censiti nelle tipologie Infrastrutture fisiche contenuti all interno dell Allegato 3 - Quadro Sinottico della spesa ICT del Piano Triennale per lInformatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019.

14 I servizi cloud sono composti da servizi IaaS, PaaS e SaaS. I servizi IaaS (Infrastructure as a Service) sono costituiti dalla messa a disposizione di una infrastruttura tecnologica fisica e virtuale in grado di fornire risorse di computing, networking e storage da remoto e mediante API, senza la necessit di acqui-stare hardware.I servizi PaaS (Platform as a Service) sono costituiti dalla messa a disposizione di piattaforme per sviluppare, testare e distribu-ire le applicazioni su Internet.I servizi SaaS (Software as a Service) (SaaS) sono costituiti da applicazioni software accessibili tramite Internet sfruttando diver-se tipologie di dispositivi (Desktop, Mobile, etc).

COSA ABBIAMO FATTOAbbiamo lavorato con lAgenzia per lItalia Digitale e con Consip:

alla definizione del Cloud della PA con la pubblicazione, a seguito di un processo di

consultazione pubblica, delle due circolari AgID che qualificano i servizi SaaS14 ed i Cloud

Service Provider (CSP) per la pubblica amministrazione;

al censimento delle infrastrutture ICT della PA, necessario per lindividuazione dei PSN, che

vede impegnate tutte le PA italiane nella descrizione dei loro asset e servizi tecnologici;

alla progettazione del Cloud Marketplace, la piattaforma integrata con gli strumenti di Consip

che raccoglier i servizi cloud qualificati da AgID e li render comparabili e consultabili a tutte

le amministrazioni.

Abbiamo elaborato inoltre un percorso di abilitazione al cloud per facilitare la migrazione delle PA

al nuovo paradigma.

http://pianotriennale-ict.readthedocs.io/it/latest/doc/allegati/3_quadro-sinottico-della-spesa-ict-nelle-pubbliche-amministrazioni-centrali.htmlhttp://bandaultralarga.italia.it/https://pianotriennale-ict.readthedocs.io/it/latest/doc/allegati/3_quadro-sinottico-della-spesa-ict-nelle-pubbliche-amministrazioni-centrali.htmlhttps://pianotriennale-ict.readthedocs.io/it/latest/doc/03_infrastrutture-fisiche.html#data-center-e-cloudhttp://cloud-pa.readthedocs.io/it/latest/circolari/SaaS/circolare_qualificazione_SaaS_v_4.12.27.htmlhttp://cloud-pa.readthedocs.io/it/latest/circolari/CSP/circolare_qualificazione_CSP_v1.2.htmlhttp://cloud-pa.readthedocs.io/it/latest/circolari/CSP/circolare_qualificazione_CSP_v1.2.htmlhttps://cloud.italia.it/projects/cloud-italia-docs/it/latest/cloud-della-pa.html#il-marketplace-delle-infrastrutture-e-dei-servizi-cloud

14

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

COSA C DA FAREIl ricorso ai PSN per servizi con esigenze specifiche (ad es. sicurezza nazionale) sar cruciale.

E quindi necessario che essi rispondano a chiari requisiti tecnici, di sicurezza e organizzativi come

definiti nella circolare 5/2017 di AgID.

A tal riguardo, da considerare anche la possibilit teorica che nessuno dei data center esistenti

nella PA, ad esclusione di quello di Sogei, riesca a soddisfare tali requisiti. Tutti i restanti servizi

dovranno migrare invece verso il Cloud della PA.

I PSN necessiteranno di un coordinamento centrale, cos da garantire funzionalit e livelli di servizio

omogenei. La realizzazione fisica e la gestione operativa potrebbero invece essere lasciate ad una

terza parte, che sia affidabile, capace di organizzare, sviluppare e mantenere le infrastrutture nel

tempo, secondo quanto disposto dalla governance centrale.

A tal proposito, opportuno citare lesperienza del Governo britannico, che ha individuato un partner

privato tramite gara per costruire lunica linfrastruttura fisica nazionale di data center dedicata: il

Crown Hosting Data Centres.

Ladozione del modello cloud invece cambier i requisiti sulla connettivit rendendo obsoleti

larchitettura SPC e il Contratto Quadro SPC 2 Connettivit, e richiedendo ladozione di un nuovo

modello che privilegi laccesso alla rete pubblica senza necessit di una intranet dedicata.

Per gestire questo programma occorre un team dedicato con forti competenze tecniche e di

project management, di cui AgID oggi sprovvista, nonch una squadra di persone sul territorio

che possano affiancare le amministrazioni locali durante il processo di migrazione.

Per la continuazione di questo progetto suggeriamo la costituzione di una nuova unit di almeno 25 persone, con competenze in architetture cloud, technical program management, cybersecurity e privacy, interna al Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del

Cloud e Poli Strategici Nazionali

Figura 1. Rappresentazione del modello Cloud della PA.

Consiglio o al Ministero dellEconomia e delle Finanze - Ragioneria Generale dello Stato (vedi sezione Raccomandazioni per il Governo), nonch 100 persone in supporto alle amministrazioni locali sul territorio per lesecuzione del programma.

Gli esperti del Team per la Trasformazione Digitale che lavorano attualmente a questo progetto sarebbero disponibili a far parte di questa squadra.

https://www.censimentoict.italia.it/it/latest/docs/circolari/2017113005.html#circolare-n-05-del-30-novembre-2017https://crownhostingdc.co.uk/http://www.consip.it/media/news-e-comunicati/connettivit%C3%A0-spc-2-aggiornamenti-sul-contratto-quadro-spc-2-e-sulle-migrazioni-da-spc-1-a-spc-2

15

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

ANPR Anagrafe Nazionale Popolazione Residente

15 Art. 2, comma 1, del D. L. 179/2012

CONTESTONel 2012 stata istituita per legge15 lAnagrafe Nazionale Popolazione Residente - ANPR - presso

il Ministero dellInterno, affidando lo sviluppo del progetto a Sogei, con lobiettivo di far confluire le

anagrafi asincrone di tutti i comuni in unanagrafe nazionale contenente i dati dei residenti in Italia e

degli italiani residenti allestero.

Con ANPR, avendo a disposizione una fonte unica e certa per i dati dei cittadini, le amministrazioni

potranno comunicare e scambiare informazioni in maniera efficiente tra di loro cos da garantire

maggiore sicurezza nei controlli sul territorio e un ingente risparmio di ore di lavoro. Ad esempio, grazie ad ANPR la sola gestione del cambio di residenza porter a un risparmio pari a 3.5 milioni di ore di lavoro dei dipendenti pubblici che potranno essere impiegate in attivit a maggiore valore aggiunto.

ANPR un passo essenziale per rendere possibili successive innovazioni. Gi oggi ANPR consente ai

cittadini di ottenere vantaggi immediati quali la richiesta di certificati anagrafici presso tutti i comuni,

(non solo quello di residenza), un cambio di residenza pi semplice ed immediato ed a breve la

possibilit di ottenere certificati da un portale unico e, in futuro, attraverso la app mobile sviluppata

allinterno del progetto io.italia.it.

La migrazione dei dati anagrafici da tutti i Comuni ad ANPR avrebbe dovuto completarsi, secondo la legge, entro il 31 dicembre 2014 ma, ad Ottobre 2016, solo un comune era subentrato in ANPR.

COSA ABBIAMO FATTOSiamo intervenuti sul progetto in stallo creando il Program Office, nominato dal Ministero

dellInterno a settembre 2017 per la direzione tecnica del progetto nei confronti di Sogei.

Abbiamo attuato una revisione dei processi, del piano di lavoro e concordato levoluzione

tecnologica della piattaforma, facilitando le software house nel processo di migrazione dei comuni

di cui sono fornitori. Sono stati rilasciati documentazione tecnica, kit di sviluppo e ambiente di

test, e un bug tracking system.

Abbiamo creato uno strumento per la pianificazione del lavoro tecnico e di bonifica dei dati anagrafici

(piattaforma per la pianificazione dei subentri), e creato dashboard pubbliche con lo stato di

avanzamento e le previsioni. Abbiamo inoltre collaborato con il Dipartimento della Funzione Pubblica

alla pubblicazione di un bando che prevede un contributo economico - fondi europei del PON

Governance - per gli enti locali che subentreranno in ANPR.

http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2012-10-18;179!vig=2018-04-20http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2012-10-18;179!vig=2018-04-20http://io.italia.it

16

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

Le diverse modalit di gestione operativa e tecnica hanno determinato il rilancio di ANPR. Dalla

migrazione di 13 comuni allagosto 2017, a pi di 5 anni dalla legge, si passati a 715 comuni,

pari ad una popolazione di 9.8 milioni di persone, inclusi il comune di Milano e Torino entrati in

ANPR nel mese di luglio 2018. Inoltre 1737 comuni, pari ad una popolazione di 10.7 milioni di

persone, sono attualmente in fase di test per il subentro16. Ormai siamo ad una media di 9 comuni

al giorno e lobiettivo di avere in ANPR l80% dei dati della popolazione italiana entro il 31/12/2019

realistico.

COSA C DA FARESuggeriamo di mantenere il Program Office di ANPR anche dopo la fine del mandato del Team per

la Trasformazione Digitale, in modo che si possa proseguire nella gestione tecnica del progetto,

permettendone il completamento senza disperdere lesperienza acquisita.

Alla luce dei notevoli risultati raggiunti e dellesistenza di chiari processi, il Program Office, che dovrebbe essere dotato di almeno 5 persone con competenze prevalentemente di technical program management, sviluppo e architetture software, e anagrafiche, potrebbe risiedere allinterno del Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio (vedi sezione Raccomandazioni per il Governo) o nel Dipartimento del Ministero dellInterno responsabile dellattuazione di ANPR. Gli esperti del Team per la Trasformazione Digitale che fanno parte dellattuale Program Office sarebbero disponibili a continuare a far parte di questa squadra.

ANPR Anagrafe Nazionale Popolazione Residente

Mockup del nuovo sito ANPR, che permetteai cittadini di ottenere direttamente il proprio

certificato anagrafico avente valore legale.16 I dati riportati sono aggiornati al 30 settembre 2018.

https://dashboard.teamdigitale.governo.it/public/dashboard/2414d40b-9273-4e54-83ae-df346826fc53https://dashboard.teamdigitale.governo.it/public/dashboard/2414d40b-9273-4e54-83ae-df346826fc53https://dashboard.teamdigitale.governo.it/public/dashboard/2414d40b-9273-4e54-83ae-df346826fc53https://dashboard.teamdigitale.governo.it/public/dashboard/2414d40b-9273-4e54-83ae-df346826fc53https://dashboard.teamdigitale.governo.it/public/dashboard/2414d40b-9273-4e54-83ae-df346826fc53

17

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il GovernoANPR Anagrafe Nazionale Popolazione Residente

Sogei dovr nel frattempo adeguare ANPR al nuovo modello di interoperabilit via API per la sua

integrazione allinterno dei servizi pubblici digitali. Occorre inoltre far partire la seconda fase del

progetto (ANPR estesa) che permetter la digitalizzazione di ulteriori servizi comunali.

Alla luce della creazione dei meccanismi operativi, tecnologici e finanziari sopra descritti, i comuni non hanno pi ragioni per non essere in ANPR. Suggeriamo quindi di prevedere sanzioni da parte del MEF per quei comuni che, entro il 31/12/2019, non saranno ancora subentrati.

Popolazione subentrata in ANPR e relativa proiezione fino al 31 ottobre 2018 (proiezione basata sulle stime delle date di migrazione fornite dai Comuni). Link ai grafici. Dati aggiornati al 30 settembre 2018.

0

2mln

4mln

6mln

8mln

12mln

10mln

2017 2018

Q2Q1 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3

17K

6.5MEntrata dei Comuni di Milano e Torino

30/09/2018

Andamento Comuni subentrati in ANPR con proiezione fino a dicembre 2018 ottenuta con regressione logistica. Dati aggiornati al 30 settembre 2018.

Dati Fit

2017 20182016

Q1 Q1Q2 Q2Q3 Q3Q4 Q4Q4

1400

1200

1000

800

600

400

200

0

30/09/2018

715

9.8M

12.4M

https://teamdigitale.governo.it/it/projects/anpr.htm

18

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

17 Art. 81 comma 2-bis del D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 introdotto con lart 6 comma 2-bis del D.L. 138/2011 e art. 5 del D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 modificato dallart. 15 del D.L. 179/2012

18 Nella quantificazione di questi importi non sono considerate le ore di lavoro risparmiate dai dipendenti pubblici che fanno attivit di gestione dei pagamenti. La fonte dei dati uno studio realizzato dal Team per la Trasformazione Digitale e Cassa Depositi e Prestiti.

19 Linee Guida AgID GU N. 31 del 7 febbraio 2014

PagoPA La piattaforma unica dei pagamenti

CONTESTONel 2011 stato istituito per legge pagoPA17, il nodo unico dei pagamenti pubblici italiani per

pagare tributi, tasse universitarie e mense scolastiche, multe, TARI e tutti i tributi e servizi delle

pubbliche amministrazioni.

Lobiettivo di pagoPA di portare a una semplificazione, sia per i cittadini che per le amministrazioni, nella gestione dei pagamenti dei servizi pubblici e la completa eliminazione del contante.

PagoPA permette alla Pubblica Amministrazione di gestire i pagamenti in modo centralizzato,

offrendo servizi automatici di rendicontazione e riconciliazione verso uno (o pi) conti correnti

dello Stato, senza errori e con un significativo risparmio nei costi di gestione, e a ogni cittadino di

scegliere come e con quali strumenti pagare, sia online che offline, evitando le code agli sportelli e

usando metodi di pagamento moderni e innovativi nel rispetto delle normative europee (Payment

Service Directives).

Grazie a pagoPA ogni cittadino risparmia in media 110 allanno e la PA 1.1 Mld18.

La piattaforma era coordinata da AgID e realizzata tecnologicamente da SIA, societ partecipata

da Cassa depositi e prestiti (CDP), che risultata il candidato pi idoneo grazie allunicit delle sue

competenze nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici

dedicati alle istituzioni finanziarie, tra cui la Rete Nazionale Interbancaria e le infrastrutture di 18

mercati finanziari europei.

La piattaforma era stata lanciata a gennaio del 2014 ma, seppure le amministrazioni pubbliche avessero lobbligo di aderirvi entro il 31 dicembre 201519, pochi erano i servizi che la utilizzavano; dal rilascio di pagoPA a dicembre 2016 erano state completate circa 900.000 transazioni, a fronte delle centinaia di milioni di pagamenti che ogni anno vengono effettuati per i servizi pubblici.

http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-03-07;82!vig=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2011-08-13;138!vig=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-03-07;82!vig=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-03-07;82!vig=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2012-10-18;179!vig=http://www.agid.gov.it/sites/default/files/linee_guida/lineeguidapagamenti_v_1_1.pdf

19

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il GovernoPagoPA Il nodo unico dei pagamenti

COSA ABBIAMO FATTOSiamo intervenuti sul progetto con una revisione dellinterfaccia utente online, web e mobile, e

disegnando un pi intuitivo avviso cartaceo per i pagamenti nei punti fisici.

Abbiamo rilasciato su Developers Italia la documentazione tecnica, linee guida, kit di sviluppo

e ambienti di test per facilitare lintegrazione nei servizi pubblici digitali di pagoPA da parte dei

fornitori di tecnologia e abbiamo favorito lingresso nella piattaforma di strumenti di pagamento

innovativi ( possibile ad esempio pagare i servizi pubblici anche con Paypal e Satispay).

Abbiamo prodotto una roadmap per lintegrazione di pagoPA come unica piattaforma di

pagamento dei servizi pubblici pi utilizzati dai cittadini.

Ad esempio, nel settembre 2017, il Comune di Milano ha portato la riscossione della Tari su

pagoPA, con un incremento del 20% degli incassi nellintero periodo di riscossione rispetto allanno

precedente e con un picco di pagamenti nella giornata di domenica e nelle fasce serali; stiamo

lavorando ad un piano strutturato per spingere e guidare tutti comuni a fare altrettanto, sia per la

Tari che per il pagamento delle multe.

Sono molti gli altri casi recenti di successo, tra cui citiamo ACI, INPS e Agenzia Entrate.

Al 30 settembre 2018 si sono registrate, nel 2018, 8.6 milioni di transazioni, per un valore di circa

1.28 miliardi, con un incremento nel primo semestre 2018 rispettivamente del 240% (numero)

e del 358% (valore) rispetto allo stesso periodo dellanno precedente. Nei primi due trimestri del

2018 stato realizzato il 92% del valore delle transazioni dei 36 mesi precedenti. La piattaforma

adesso viaggia ad una media crescente di circa 890.000 transazioni al mese per un controvalore

superiore a 175 milioni.

Per quello che riguarda gli enti effettivi aderenti a pagoPA, ovvero quelli che hanno accettato

almeno un pagamento attraverso pagoPA nellultimo mese, corrispondono a circa 2500, di cui pi

del 67% sono comuni.

Andamento annuale transazioni su pagoPA. Link ai grafici.Dati aggiornati al 30 settembre 2018.

0

0,5mln

1,5mln

1mln

2,5mln

2mln

3,5mln

3mln

4,5mln

4mln

5mln

Andamento semestrale transazioni su pagoPA. Dati aggiornati al 30 settembre 2018.

S1 S2

2016 2017 2018

0

1mln

3mln

2mln

5mln

4mln

7mln

6mln

9mln

8mln

10mln

2016 2017 2018

1M

4.2M

8.6M

https://developers.italia.it/it/pagopa/https://teamdigitale.governo.it/it/projects/pagamenti-digitali.htm

20

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il GovernoPagoPA Il nodo unico dei pagamenti

Andamento annuale valore transazioni (milioni di ) su pagoPA.Dati aggiornati al 30 settembre 2018.

COSA C DA FAREAgID, almeno nel suo assetto attuale, non adatta a gestire e far crescere pagoPA. E necessario

individuare un soggetto con adeguate competenze tecniche e di gestione di processi complessi per

garantire una continua evoluzione tecnologica della piattaforma e la sua diffusione nei servizi pubblici

digitali.

Il soggetto a cui conferire pagoPA dovrebbe essere il Ministero dellEconomia e delle Finanze (MEF). A nostro avviso, necessario costituire una unit di 30 persone, competente, flessibile nelle assunzioni di profili specifici, anche esterni alla pubblica amministrazione (tra cui esperti in architetture software e pagamenti digitali, technical program management, cybersecurity, prodotto e user experience), e autorevole, che abbia lobiettivo di lavorare con SIA e integrare pagoPA in tutte le amministrazioni centrali e locali (incluse le reti consolari che ad oggi spesso utilizzano metodi di pagamento inadeguati) entro il 31/12/2019. Gli esperti del Team per la Trasformazione Digitale coinvolti sul coordinamento di pagoPA sarebbero disponibili a far parte della nuova squadra.

Pi specificatamente suggeriamo di valutare il seguente approccio:

il conferimento di pagoPA allinterno di una NewCo creata dal MEF e partecipata da CDP,

considerata la strategicit del settore dei pagamenti e il legame di CDP con la PA20; il modello di

business della NewCo permetter di tramutare in un centro di ricavo per lo Stato una struttura

che attualmente un centro di costo;

continuare ad affidare in outsourcing a SIA levoluzione tecnologica della piattaforma, considerati

lottimo lavoro fino ad ora svolto e la sua specifica competenza nel settore dei pagamenti.

0

100mln

200mln

300mln

400mln

500mln

600mln

700mln

Andamento semestrale valore transazioni (milioni di ) su pagoPA.Dati aggiornati al 30 settembre 2018.

S1 S2

20172016 2018

20 A tal riguardo stato realizzato uno studio insieme a CDP per lanalisi di una collocazione del progetto allinterno di una NewCo creata dal MEF e partecipata da CDP.

0

200mln

400mln

600mln

800mln

1000mln

1200mln

1400mln

20172016 2018

119M

650M

1285M

21

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

Alla luce della creazione dei meccanismi operativi, tecnologici e finanziari sopra descritti, le amministrazioni pubbliche locali e centrali non hanno pi ragioni per non integrare pagoPA allinterno dei propri servizi di pagamento. Suggeriamo quindi di prevedere sanzioni da parte del MEF per quelle amministrazioni che, entro il 31/12/201921, non avranno ancora adottato pagoPA.

Nota bene: adottare pagoPA significa attivare la piattaforma dei pagamenti allinterno dei propri sistemi secondo le linee guida stabilite e smettere di accettare transazioni di pagamento con altri sistemi, e non semplicemente firmare la convenzione (come invece si limitava a fare AgID)22.

PagoPA Il nodo unico dei pagamenti

21 LArt. 65 comma 2 del D.Lgs 13 dicembre 2017 n. 217 ha introdotto lobbligo per le PA di utilizzare esclusivamente la piattaforma PagoPA per i pagamenti a decorrere dal 1 gennaio 2019.

22 Questo portava formalmente ad avere un numero significativo di PA aderenti a PagoPA, ma un numero esiguo di servizi che effettivamente utilizzavano la piattaforma.

Nuova interfaccia utente online su mobile di pagoPA.Queste schermate rappresentano il flusso di pagamento tramite carta di credito/debito.

(4, 5)PagoPA permette una facile integrazione di metodi di pagamento sia tradizionali(carte di debito/credito e conto corrente) che innovativi (tra cui Satispay, Jiffy e Paypal).

http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2017-12-13;217!vig=

22

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

Ultima review avviso cartaceo pagoPA realizzata dal Team, per il pagamento della Tari del Comune di Milano. La nuova avvisatura include tutti i canali di pagamento, compreso il bollettino postale.

Prima review esperienza utente avviso cartaceo pagoPA realizzata dal Team, per il pagamento della Tari del Comune di Milano a settembre 2017.

Avviso cartaceo pagoPA per il pagamento della Tari del Comune di Milano, prima della review della user experience fatta dal Team.

ENTE CREDITORE

Mario Rossi

Viale Murillo 8, 20149 Milano (MI)

CF MRORSS12A34C123F

Tari 2018

Per informazioni www.comune.milano.itEmail [email protected] [email protected]

AVVISO DI PAGAMENTO

DESTINATARIO DELLAVVISO

Comune di Milano

Settore finanze ed oneri tributariVia S. Pellico 16, 20121 Milano

CF 1234567890

Codice Ente/Azienda0119 9250 158

Identificativo Unico di Versamento (IUV)1 1111 6000 0015 80

Codice CBILLA0EDT

RATA UNICA - Scade il 31/01/2018

234,00Euro

Ente Creditore

PAGA SUL SITO O CON LE APPdel , di Poste Italiane, della tua Banca o degli atri canali di pagamento. Potrai pagare con carte, conto corrente, CBILL.

DOVE PAGARE? Lista dei canali di pagamento su www.pagopa.gov.itQUANTO E QUANDO PAGARE?

PAGA SUL TERRITORIOin tutti gli Uffici Postali, in Banca, in Ricevitoria, dal Tabaccaio, al Bancomat, al Supermercato.Potrai pagare in contanti, con carte o conto corrente.

L'importo aggiornato automaticamente dal sistema e potrebbe subire variazioni per eventuali sgravi, note di credito, indennit di mora, sanzioni o interessi, ecc. Un operatore, il sito o lapp che userai ti potrebbero quindi chiedere una cifra diversa da quella qui indicata.

Puoi pagare anche a rate

In un unica rata

234,00 Euro 31/01/2018Puoi pagare con una unica rata oppure in 3 rate (vedi pagina seguente). La rateizzazione non prevede costi aggiuntivi.

entro il

Qui accanto trovi il codice QR e il codice interbancario CBILL per pagare attraverso il circuito bancario e gli altri canali di pagamento abilitati.

BANCHE E ALTRI CANALI

COME PAGARE?

Oggetto del pagamento Tari 2017 - Suppletivo

Destinatario dellavviso Mario Rossi

Comune di Milano - Settore finanze ed oneri tributari

Intestato a

sul C/C n.

BOLLETTINO POSTALE PA

Bollettino Postale pagabile in tutti gli Uffici Postali e sui canali fisici o digitali abilitati di Poste Italiane e dellEnte Creditore

AUT.

DB/x

xxx/

xxx x

xxxx

DEL

xx/x

x/xx

xx

123456789012 Euro 234,00

Codice Avviso0011 1111 6000 0015 80

Tipo00

Codice Fiscale Ente0119 9250 158

Comune di Milano - Settore finanze ed oneri tributari

Oggetto del pagamento Tari 2017 - Suppletivo

Destinatario dellavviso Mario Rossi

RATA UNICA - Scade il 31/01/2018

Mario Rossi

CF MRORSS12A34C123F

Viale Murillo 8, 20149 Milano

Intestatario avviso

Comune di Milano

Area finanze ed oneri tributari

Codice Fiscale 01199250158

Ente creditore

Trovi la lista completa dei canali di pagamento su agid.gov.it/pagopa

TARI 2016 - SUPPLETIVO

Per informazioni www.comune.milano.it | Email [email protected] | PEC [email protected]

Questo avviso di pagamento PagoPA, sostituisce lavviso di

pagamento MAV/ RAV e il Bollettino di conto corrente postale.

Avviso di pagamento PagoPA

pagina 1

[1] L'importo del presente documento potrebbe subire variazioni rispetto a quanto sopra riportato in quanto aggiornato automaticamente dal sistema (in funzione di eventuali sgravi, note di

credito, indennit di mora, sanzioni o interessi, ecc.). L'operatore presso il quale presentato potrebbe pertanto richiedere un importo diverso da quello indicato sul documento stesso.

[2] Il Codice Interbancario (codice Ente) il codice da utilizzare presso le Banche che rendono disponibile il pagamento tramite il circuito CBILL

Il Comune di Milano ha predisposto il presente avviso in collaborazione con il Partner Tecnologico Gruppo Intesa Sanpaolo

PagoPA un sistema pubblico che garantisce a privati e aziende di effettuare pagamenti elettronici alla Pubblica Amministrazione in

modo sicuro e affidabile, semplice e in totale trasparenza nei costi di commissione. PagoPA un servizio promosso dallAgenzia per

lItalia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ulteriori approfondimenti su agid.gov.it/pagopa

AREA FINANZE E ONERI TRIBUTARI

COMUNE DI MILANO

PAGA SUL SITO O CON LAPP

della tua Banca o

degli altri Istituti di Pagamento

PAGA SUL TERRITORIO

in Banca, in Ricevitoria, dal Tabaccaio,

al Bancomat, al Supermercato

Oggetto del pagamento

Potrai pagare con carte, conto corrente bancario, CBILL Potrai pagare in contanti, con carte o conto corrente

Paga in una unica soluzione (vedi sotto) o in 3 rate (vedi pagine seguenti)

Scadenza

156,00Importo1

SOLUZIONE

UNICA

Codice Avviso di Pagamento (IUV): 0011 1111 6000 0015 78Codice Interbancario (circuito CBILL)2: A0EDT

pe

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30/09/2017

COMUNEDIMILANOAREAFINANZEEONERITRIBUTARICF:01199250158www.comune.milano.itMail:[email protected]:[email protected]:A0EDT(codiceSIA/AziendadautilizzarepressoleBanchecherendono

disponibileilpagamentotramiteilcircuitoCBILL)Importo :.###.###,##DataScadenzaRataunica :gg/mm/aaaaCausale :TARI####-Tipodocumento

Il serviziodisponibile7giornisu7dalle8:00alleore24.00 fattosalvodiverse indicazionidapartediognisingoloPrestatorediServizidiPagamento.Perpotereffettuare ilpagamento in rataunicaoccorreutilizzare ilCodiceAvvisodiPagamento sopraindicatooppureilQRCodeoiCodiciaBarre,riportatiafondopagina.Pereffettuareilpagamentoratealepossibileutilizzare,entrolescadenzeindicateperciascunarata, idatieicodiciriportatinellepaginesuccessive.AttraversoilsistemaPagoPApossibileeffettuareilpagamentoconleseguentimodalit:PressoleBancheealtriprestatoridiserviziodipagamentoaderentiall'iniziativatramiteicanalidaquestimessiadisposizione(comeadesempio:homebanking,ATM,APPdasmartphone,sportello,ecc).L'elencodeipuntiabilitatiariceverepagamentitramitepagoPAe'disponibileallapaginahttp://www.agid.gov.it/agenda-digitale/pubblica-amministrazione/pagamenti-elettronici/psp-aderenti-elenco.PagoPAunsistemapubblico-fattodiregole,standardestrumentidefinitidall'Agenziaperl'ItaliaDigitaleeaccettatidallaPubblicaAmministrazioneedaiPSPaderentiall'iniziativa-chegarantisceaprivatieaziendedieffettuarepagamentielettroniciallaPAinmodosicuroeaffidabile,sempliceeintotaletrasparenzaneicostidicommissione.SitrattadiuniniziativapromossadallaPresidenzadelConsigliodeiMinistriallaqualetuttelePAsonoobbligateadaderire.

Il Comune di Milano ha predisposto il presente avviso in collaborazione con il Partner Tecnologico Gruppo Intesa Sanpaolo

COGNOME/NOMEPAGATORECODICEFISCALEPAGATOREINDIRIZZOPAGATORECAPCITTAPAGATORE

CodiceAvviso

PagoPA Il nodo unico dei pagamenti

23

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

SPID e CIE Le identit del cittadino

CONTESTOSPID23, il Sistema Pubblico di Identit Digitale per laccesso ai servizi pubblici digitali, stato

istituito nel 2013. CIE24, la Carta dIdentit Elettronica, stata istituita nel 2015.

Entrambi gli strumenti sono fondamentali per permettere una identificazione sicura dei cittadini,

sia online che nel mondo fisico. Essi superano i limiti delle comuni password soggette ad attacchi

cyber sempre pi frequenti quali il phishing e il furto di identit e della carta didentit cartacea, il

documento pi falsificato dEuropa.

Grazie a SPID i cittadini e le imprese possono identificarsi con la Pubblica Amministrazione, e a breve con il mondo dei servizi privati, con un unico set di credenziali a fattore multiplo di sicurezza; dallaltro lato, le amministrazioni possono evitare di dover mantenere i propri sistemi di identificazione, guadagnando in sicurezza ed efficienza, e con risparmio dei costi.

23 Art. 64, comma 2-sexies del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 come modificato dallart. 17-ter del D.L. 69/2013

24 Art. 10, comma 3 del D. L. 78/2015 convertito con Legge 6 agosto 2015 n. 125 25 Lintroduzione del Sistema Pubblico di Identit Digitale (SPID) avvenuta ad invarianza di risorse per lo Stato

Allinizio della nostra attivit, il progetto SPID, gestito da AgID, presentava criticit di governance,

di scelte tecnologiche, di mancanza di processi chiari e documentati e di assenza di un chiaro

piano di dispiegamento nei servizi pubblici digitali (AgID si limitava alla firma delle convenzioni,

e non era organizzata per la gestione operativa). Il progetto CIE era invece in stato pi avanzato,

beneficiando dellesperienza e delle capacit operative e tecnologiche dellIstituto Poligrafico e

Zecca dello Stato (IPZS).

Le criticit di SPID erano anche determinate dalla scelta, assunta allorigine, di creare un programma per lidentit digitale a invarianza di risorse per lo Stato25, affidando la realizzazione e gestione di SPID a un numero non limitato di Identity Provider privati.

Questa decisione ha causato scelte strategiche, tecnologiche e di esperienza utente disomogenee,

rendendo difficile la governance e un coordinamento centrale. In particolare, gli Identity Provider

sono alla ricerca di un modello di business sostenibile, la cui fattibilit mette a rischio la gratuit

dellidentit per i cittadini, e rende complessa ogni evoluzione tecnologica che deve essere

sempre faticosamente negoziata. A nostro avviso, la gratuit per il cittadino di SPID fattore

determinante e imprescindibile per la sua diffusione.

https://teamdigitale.governo.it/it/projects/identita-digitale.htmhttps://teamdigitale.governo.it/it/projects/cie.htmhttp://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-03-07;82!vig=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2013-06-21;69!vig=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2015-06-19;78!vig=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2015-06-19;78!vig=https://www.ipzs.it/ext/index.htmlhttps://www.ipzs.it/ext/index.html

24

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il GovernoSPID e CIE Le identit del cittadino

COSA ABBIAMO FATTO

SPID

Siamo intervenuti su SPID con la costituzione di una governance pi chiara, anche se non ancora

ottimale, coinvolgendo gli Identity Provider e AgID in una costante revisione e definizione di scelte

strategiche e operative. In particolare:

abbiamo lavorato ad una nuova user e customer experience (sia del processo di rilascio che di

utilizzo) e al disegno di un protocollo alternativo di realizzazione adatto per il mobile (basato su

OpenID Connect) per rendere SPID pi semplice, intuitivo, e costruito intorno allesperienza del

cittadino;

abbiamo rilasciato su Developers Italia e Designers Italia la documentazione tecnica, le linee

guida, i kit di sviluppo e di design, e un ambiente di test per offrire strumenti di pi facile

integrazione di SPID da parte degli sviluppatori allinterno dei servizi pubblici digitali;

abbiamo focalizzato lazione di integrazione di SPID sui servizi pubblici pi utilizzati, in

particolare sui servizi previdenziali (INPS), fiscali (Agenzia delle Entrate) e motorizzazione (ACI).

SPID diventato nel mese di aprile 2018 il canale preferenziale di identificazione per la 730

precompilata;

abbiamo promosso e stiamo seguendo direttamente con Banca dItalia e ABI il progetto per

luso di SPID come sistema di identificazione per luso dei servizi bancari. A nostro avviso

ladozione di SPID da parte del sistema bancario sar una mossa dirompente per la sua

diffusione presso i cittadini;

abbiamo avviato un disegno dei processi di conversione di identit pregresse equivalenti quali

Fisconline ed Entratel per Agenzia delle Entrate, il PIN per lINPS e il sistema di identificazione

offerto da NoiPA - il sistema di gestione del personale che eroga servizi stipendiali alle PA - in

identit SPID;

stiamo lavorando alla possibilit di usare SPID per firmare un documento con la stessa efficacia

che ha la firma firma digitale, dando attuazione alle innovazioni introdotte nellarticolo 20 del

CAD ad opera del D.Lgs. 13/12/2017, n. 217;

a dicembre 2017 stata inoltrata la prenotifica eIDAS alla Commissione Europea per

permettere luso di SPID nei servizi pubblici digitali europei.

Andamento totale identit SPID rilasciate. Link ai grafici Dati aggiornati al 30 settembre 2018.

0

400.000

800.000

1.200.000

1.600.000

2.000.000

2.400.000

Q4

2016 2017 2018

Q1 Q1Q2 Q2Q3 Q4

Totale identit SPID rilasciate Totale identit SPID rilasciate diciottenni

2.85M

640K

Q3

http://openid.net/connect/https://developers.italia.it/https://developers.italia.it/it/design/https://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/_rst/capo2_sezione1_art20.htmlhttps://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/_rst/capo2_sezione1_art20.htmlhttps://teamdigitale.governo.it/it/projects/identita-digitale.htm

25

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il GovernoSPID e CIE Le identit del cittadino

Al 30 settembre 2018 sono state rilasciate 2,85 milioni di identit digitali e si evidenzia unaccelerazione organica delle richieste di SPID da parte dei cittadini. Grazie infatti al numero sempre maggiore di amministrazioni che iniziano ad adottare e rendere visibile SPID come modalit primaria di identificazione (quali ad esempio i servizi fiscali dellAgenzia delle Entrate e quelli previdenziali dellINPS), nel secondo trimestre sono state rilasciate in media 27.000 identit digitali a settimana, rispetto alla media di 18.200 nei primi tre mesi del 2018.

CIE

Grazie allesperienza di IPZS nella formazione, gestione e diffusione sul territorio di

sistemi di identificazione quali la carta di identit e il passaporto, stato possibile abilitare

allemissione della CIE circa 7.500 comuni, che coprono il 94% circa della popolazione italiana,

con unemissione di 5.5 milioni di CIE in totale, e a 122.000 CIE emesse a settimana.

Mentre non siamo entrati nella gestione operativa, il nostro ruolo stato di supporto a IPZS

nella realizzazione di un middleware per ulteriori e innovativi sviluppi e usi della CIE come

mezzo di riconoscimento per laccesso a gateway fisici (tornelli, mezzi di trasporto), e

nelle attivit propedeutiche alla prenotifica eIDAS alla Commissione Europea di CIE come

strumento di identificazione per i servizi pubblici digitali italiani ed europei.

Stiamo inoltre migliorando lesperienza del cittadino nella fase di prenotazione

dellappuntamento per il rilascio della CIE (Agenda CIE) che in questo momento lanello

debole della catena: i tempi di attesa variano da pochi giorni a diverse settimane, e

dipendono da criticit di riorganizzazione interna dei comuni per far fronte alle richieste (si

legge infatti spesso sui media dei lunghi periodi di attesa per lappuntamento in numerosi

comuni).

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

Q3 Q4

2016 2017 2018

Q1 Q1Q2 Q2Q3 Q4

Andamento totale comuni abilitati allemissione della CIE e comuni che hanno iniziato ad emettere CIE.La differenza tra i due valori corrisponde a comuni che, pur essendo abilitati ad emettere CIE, non emettono ancora per problemi tecnici e organizzativi interni. Dati aggiornati al 30 settembre 2018.

Carta di Identit Elettronica e prototipo nuova user experience per luso mobile.

Comuni con postazioni CIE installate Comuni che emettono CIE 7.5K

6.4K

Q3

26

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il GovernoSPID e CIE Le identit del cittadino

Nuova esperienza utente SPID su mobile. Kit e linee guida rilasciate su Designers Italia e Developers Italia

Tabella dei costi orientativi della CIE.I diritti di segreteria variano da comune a comune.

Per quello che riguarda CIE, suggeriamo che IPZS continui nella gestione del progetto, rafforzando lattuale team con lassunzione di ulteriori 15 persone con profili di technical program management, sviluppo software, sicurezza e user experience. Nel caso di SPID, suggeriamo che il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio (vedi sezione Raccomandazioni per il Governo), prosegua con la gestione del progetto, con un team dedicato di 15 persone con profili prevalentemente di technical program management, architetture software, sicurezza e user experience.

Questo team potr ad esempio condurre il progetto di digitalizzazione delle licenze (la patente di

guida, la licenza di pesca, il porto darmi, etc.) e della Tessera Sanitaria e della Carta Nazionale dei

Servizi, rendendoli attributi digitali della CIE consultabili con smartphone.

Suggeriamo inoltre un intervento finanziario del MEF per abbattere drasticamente il costo della CIE per il cittadino, che ad oggi corrisponde a circa 22. Alla luce della creazione dei meccanismi operativi e tecnologici sopra descritti, le amministrazioni pubbliche locali e

COSA C DA FARESuggeriamo di riesaminare la scelta di mantenere a invarianza di risorse per la pubblica amministrazione il programma di identit digitale SPID.

Un modello che preveda un investimento costante nel programma da parte dello Stato

permetterebbe di semplificare la governance, accelerare la diffusione del servizio ed eliminare

il pericolo di non gratuit del servizio per il cittadino. Stiamo inoltre spingendo per un maggior

coordinamento tra SPID e CIE che, pur rimanendo strumenti separati, possono offrire servizi

equivalenti di riconoscimento digitale.

centrali non hanno pi ragioni per non integrare SPID e CIE allinterno dei propri servizi di identificazione. Suggeriamo quindi di prevedere sanzioni da parte del MEF per quelle amministrazioni che, entro il 31/12/2019, non avranno ancora adottato SPID e CIE.

Nota bene: adottare SPID significa attivarlo allinterno dei propri sistemi secondo le linee guida stabilite e non semplicemente firmare la convenzione.

Produzione

Diritti di segreteria comunali

Spedizione

Costo totale max

IVA

9,06

5,42 (max)

4,70

22,21

3,03

https://designers.italia.it/progetti/spid/#linee-guidahttps://developers.italia.it/it/spid

27

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

API documentate pubblicamente, intorno alle quali poter coinvolgere attivamente una comunit di

sviluppatori e fornitori di tecnologia che crei innovazione.

Grazie a questo approccio, basato sullopen source, possibile creare un patrimonio pubblico di

software riutilizzato tra pi amministrazioni, e attuare le previsioni degli art. 68 e 69 del Codice

dellAmministrazione Digitale, che rendono il riuso di soluzioni software obbligatorio; obbligo

finora puntualmente disatteso anche perch le amministrazioni non avevano gli strumenti adatti

per farlo. Questo ha determinato da una parte un ingente spreco di risorse e dallaltra la mancanza

di una reale innovazione; ne ha conseguito che a fronte di una spesa ICT di 5,6 miliardi per anno

limpatto reale sul cambiamento dello status quo stato molto basso . Solo a livello centrale la

spesa in nuovi progetti software, che non tiene quindi conto di software open source o del riuso di

software precedentemente sviluppato, ammonta a circa 621 milioni26.

Per aiutare la Pubblica Amministrazione a non pagare pi volte lo stesso software, stiamo creando gli strumenti per il riuso.Nota bene: non siamo contro i software proprietari che funzionano e vengono riutilizzati. Tuttaltro.

Open Government e Open SourceGli strumenti di collaborazione, trasparenza e software aperto

CONTESTOLa trasformazione digitale richiede un radicale cambiamento nel modo in cui la Pubblica

Amministrazione comunica, collabora, opera e si interfaccia con le soluzioni tecnologiche.

Le amministrazioni sono strutturate secondo un approccio organizzativo a silos, dove prevalgono i personalismi rispetto ad approcci collaborativi. Ne consegue una frequente mancanza di condivisione di informazioni non solo tra dipendenti pubblici di amministrazioni diverse, ma anche tra uffici diversi di uno stesso ente.Mentre non siamo certamente in grado di risolvere laspetto soggettivo del problema

(personalismo), abbiamo cominciato a introdurre gradualmente strumenti di comunicazione e

condivisione che facilitano un coinvolgimento attivo non solo dei funzionari pubblici, ma anche

dei fornitori di tecnologia e dei cittadini nellesecuzione della trasformazione digitale e, pi in

particolare, nel miglioramento dei contenuti del Piano Triennale.

Limplementazione di un approccio Open Government passa dalla creazione di meccanismi e processi efficaci, e non da convegni e dalla creazione di siti open data spesso inutili e non aggiornati.

Nellambito della creazione di soluzioni tecnologiche per lo sviluppo di servizi pubblici digitali, un

approccio open passa dalladozione di standard e dallo sviluppo di software aperti, e dal rilascio di

26 Il dato riguarda laggregato dei costi pluriennali sostenuti da 21 PAC per i progetti censiti nelle tipologie Infrastrutture Immateriali e Ecosistemi, che si riferiscono a progetti afferenti la sfera del software contenuti all interno dellAllegato 3 - Quadro Sinottico della spesa ICT. del Piano Triennale per lInformatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019.

http://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/_rst/capo6_art68.htmlhttp://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/_rst/capo6_art69.htmlhttp://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/http://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/https://pianotriennale-ict.italia.it/https://pianotriennale-ict.readthedocs.io/it/latest/doc/allegati/3_quadro-sinottico-della-spesa-ict-nelle-pubbliche-amministrazioni-centrali.htmlhttps://pianotriennale-ict.readthedocs.io/it/latest/doc/allegati/3_quadro-sinottico-della-spesa-ict-nelle-pubbliche-amministrazioni-centrali.html

28

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il GovernoOpen Government e Open Source

COSA ABBIAMO FATTOAbbiamo creato due strumenti di comunicazione, dialogo, confronto e trasparenza per i cittadini, i

funzionari pubblici e i fornitori di tecnologia:

Docs Italia, che con lausilio di un team dedicato di scrittori tecnici (tech writers) raccoglie e mette a disposizione la documentazione tecnica dei servizi pubblici digitali in un

punto unico e permette di condividere i documenti in consultazione pubblica27, di raccogliere

contributi e suggerimenti, di aggiornare la documentazione e tenere traccia delle successive

evoluzioni;

Forum Italia, la piattaforma dove cittadini, dipendenti pubblici e fornitori di tecnologia possono confrontarsi su diversi temi della trasformazione digitale, condividere informazioni,

chiedere e fornire suggerimenti e contribuire con nuove idee.

Abbiamo rilasciato su Docs Italia in consultazione pubblica 14 Linee Guida, che hanno generato

pi di 300 commenti e suggerimenti di modifica al testo da parte di cittadini, funzionari pubblici

e fornitori di tecnologia. Su Forum Italia si sono iscritti circa 2500 utenti, che hanno avviato

discussioni su pi di 1200 argomenti, con una media di 11 messaggi ad argomento28.

Abbiamo inoltre creato Developers Italia e Designers Italia, le piattaforme di community per lo

sviluppo e il design dei servizi pubblici digitali.

Le piattaforme mettono a disposizione documentazione tecnica, linee guida, kit di sviluppo e di

design, metodologie di lavoro, ambienti di test, API e un issue tracking system per permettere di

contribuire attivamente allo sviluppo delle tecnologie abilitanti del sistema operativo del Paese e

di servizi pubblici digitali da parte degli sviluppatori, dei designer e dei fornitori di tecnologia (SPID,

pagoPA, ANPR, ecc).

Abbiamo inoltre pubblicato su Developers Italia 10 progetti (IO, Spid, pagoPA, ANPR, ...). Questo

Docs ItaliaForum Italia

27 Art. 18 del Codice dellAmministrazione Digitale28 Dato aggiornato al 30 giugno 2018

https://forum.italia.it/c/documenti-in-consultazione?order=postshttps://developers.italia.it/https://docs.developers.italia.it/https://forum.italia.it/https://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/_rst/capo1_sezione3_art18.html

29

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

ha permesso di coinvolgere pi di 800 sviluppatori (Hack.Developers) per contribuire allevoluzione del

relativo codice sorgente: sono stati aperti 212 repositories e apportate pi di 2765 contribuzioni, tra

bug fixing, enhancements e new features, al codice dei progetti pubblicati.

Si inoltre conclusa la fase di consultazione per le linee guida sullopen source che le PA dovranno

adottare per adempiere a quanto gi prevede la legge. Le linee guida contengono chiari esempi, schemi

decisionali e allegati tecnici pronti alluso, con lobiettivo di creare un patrimonio condiviso di software.

Per lo stesso motivo, stata avviata la creazione di un catalogo del software open source allinterno di

Developers Italia in rilascio entro la fine del 2018.

COSA C DA FAREE necessario sostenere il profondo cambiamento culturale che abbiamo avviato sulle modalit di sviluppo, collaborazione, comunicazione e condivisione per permettere alle amministrazioni di aprirsi. Per questo necessario diffondere ed adottare questi strumenti, considerando anche lintroduzione di incentivi da parte del MEF a favore delle amministrazioni pubbliche.Suggeriamo inoltre di prevedere il trasferimento della gestione di questi strumenti allinterno del Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio (vedi sezione Raccomandazioni per il Governo), con un team dedicato di almeno 30 persone - con competenze di project management, sviluppo software e open source, scrittura di documentazione tecnica, service design, user experience (vedi sezione Una nuova generazione di servizi pubblici digitali: io.italia.it). Gli esperti del Team per la Trasformazione Digitale che stanno lavorando allOpen Government e Open Source sarebbero disponibili a far parte della squadra.Inoltre suggeriamo linserimento di altre 80 persone in supporto alle amministrazioni locali sul territorio per il design dei servizi e la revisione dei processi.

Open Government e Open Source

Developers ItaliaDesigners Italia

https://hack.developers.italia.it/https://lg-acquisizione-e-riuso-software-per-la-pa.readthedocs.io/it/latest/https://developers.italia.it/https://developers.italia.it/https://designers.italia.it/

30

Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il Governo

Interoperabilit e API Come far comunicare dati, software e servizi delle amministrazioni

CONTESTOLinteroperabilit la capacit delle applicazioni software di interagire tra loro mettendo in atto procedure coordinate e condivise tra le varie piattaforme, ed condizione necessaria per lattuazione del principio once-only previsto dalleGovernment Action Plan 2016-2020 - lUe stima un risparmio annuo a livello europeo di 5 miliardi che potrebbe venire solo dallimplementazione di questo principio29. Tutto ci necessario per realizzare la visione nota anche come Government as a Platform.

La legislazione italiana prevede gi, allinterno del Codice dellAmministrazione Digitale, la possibilit

di interconnettere le piattaforme tecnologiche della Pubblica Amministrazione, e il Piano Triennale30

affronta il tema nello specifico capitolo sullInteroperabilit dove si indica la necessit di un nuovo

modello di cooperazione applicativa basato su API, che superi il modello attualmente in vigore.

Tale modello, chiamato SPCoop, fu definito dal CNIPA (oggi AgID) tra il 2005 e il 2008, richiede

processi di integrazione complessi e costosi che non considerano le interazioni con i privati, e soffre

di una impostazione concettuale obsoleta.

La conseguenza di questa impostazione rigida ha portato a uno sviluppo molto limitato della

interoperabilit nella pubblica amministrazione e una pressoch assente integrazione con i privati.

Nel tempo diversi enti locali hanno deciso di utilizzare modelli alternativi. Una delle esperienze pi

significative quella di E015, attuata nella Regione Lombardia per interconnettere gli enti e i fornitori

di Expo 2015.

COSA ABBIAMO FATTOAbbiamo lavorato con AgID alla scrittura delle nuove regole di interoperabilit e i primi due capitoli

del nuovo modello sono gi stati messi in consultazione pubblica; ci stiamo concentrando sul

completamento del modello nonch sulla definizione dei requisiti per la costruzione di un catalogo

nazionale delle API che possa essere utilizzato dalle PA e dai privati per ottenere facilmente

accesso alle funzionalit messe a disposizione.

Nel frattempo abbiamo lavorato con alcune PA per preparare una selezione di API gi allineate

al nuovo modello che, in previsione della creazione del Catalogo delle API, sono state pubblicate

allinterno del sito Developers Italia.29 Study on eGovernment and the reduction of administrative burden: final report / EY, Danish Technology Institute, European Commission, 2014, p. VI

30 Capitolo Interoperabilit. Piano Triennale per lInformatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019

https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/once-only-principle-toop-project-launched-january-2017https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/communication-eu-egovernment-action-plan-2016-2020-accelerating-digital-transformationhttps://www.accenture.com/us-en/insight-government-platformhttps://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/https://pianotriennale-ict.italia.it/interoperabilita/http://www.agid.gov.it/agenda-digitale/infrastrutture-architetture/sistema-pubblico-connettivita/cooperazione-applicativahttp://www.e015.regione.lombardia.it/https://lg-modellointeroperabilita.readthedocs.io/it/latest/https://developers.italia.it/it/api/https://developers.italia.it/https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/final-report-study-egovernment-and-reduction-administrative-burden-smart-20120061https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/final-report-study-egovernment-and-reduction-administrative-burden-smart-20120061https://pianotriennale-ict.italia.it/interoperabilita/

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Relazione sullattivit del Team per la Trasformazione DigitaleRaccomandazioni per il GovernoInteroperabilit e API

COSA C DA FARELe esperienze di E015 e di altri stati europei dimostrano che ladozione del modello di API e soprattutto la sua evoluzione continua, richiedono una forte struttura di governance che permetta laccompagnamento delle amministrazioni e il continuo aggiornamento delle regole tecniche.

Ad esempio, lo standard di interoperabilit X-Road utilizzato in Estonia, diventato operativo nel

2001, oggi in produzione con la versione 6 e subisce aggiornamenti continui con cadenz