la voce alternativa del 23 gennaio 2015
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L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO
Qundicinale di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B.] II Edizione n: 5 Gen. 2015
CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda
edizione limitata a 200 copie cartacee a colori & bianci e nero di circa 8/24 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima
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“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo
imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“
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Collaboratori:
DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia
DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario
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CRONACA
(1) Bonini "Ho un tumore",
(2) “ DEMOCRAZIA APPLICATA ...”
(1)Padoan, in Italia recessione affievolita, nel 2015 scomparirà (2) Il Liberalsocialismo berlusconiano
ANCHE LORO PENSANO DI ESSERE
CHARLIE
The Pope is right:
“Blasphemy exists and it has consequences”
“Berlino-Roma e viceversa”
Nino Bellinvia
Lu Chiazzaiuolu Localnews Calabritto
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Toto sul Quirinale & Il Costituebte ha senpre ragione
TUTTI I CONSIGLIERI DEL PRESI-
DENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
“ Non e’ la scelta del Capo dello Stato a
fare la differenza ma i consiglieri e i con-
sulenti che quest’ ultimo scegliera’ per il
suo mandato, con tutti “i piu’ saggi dei saggi” a sua disposizione il
Quirinale puotrebbe essere gestito anche da un bambino di 10 anni”
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8 9
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L’ INCOERENZA
Giorgio Brignola
Italia all’Estero Laura Garavini
Aspettando la
Merkel Politica
3 Un alternativa all’ Italicum
L’ UNIPROPORZIONALISMO
Il Parlamento italiano per decenni non ha
guardato in faccia alla realta’ , non ha
ascoltato il cittadino, non ha legiferato
autonomamente e adesso che occorre
riparare il tutto, si gratta e si autodistrugge
Morto Re
Saudita
Grecia e i
suoi poveri
5
APICELLA
L’ANGOLINO DEL GOLOSO Torta caprese con le nocciole
Tagliate a tocchetti il cioccolato fondente
al 70%, raccoglieteli in una casseruola,
unite il burro e fate fondere a bagnomaria.
Levate e tenete da parte. Sbattete i tuorli
con una frusta con 80 g di zucchero fino a
ottenere un composto chiaro e spumoso.
Passo 2
Unite il cacao, 250 g di nocciole, ben tritate,
il rum e la fonduta di cioccolato, e mesco-
late. Aggiungete la maizena con il lievito,
setacciati, e mescolate ancora. Montate a
neve ben ferma gli albumi con lo zucchero
rimasto e incorporate delicatamente al com-
posto, mescolando dal basso verso l’alto.
Passo 3
Versate il composto ottenuto in uno stampo
a cerniera (da 22 cm di diametro), rivestito
con carta forno, mettete in forno già caldo a
170 °C e fate cuocere per 30- 35 minuti.
Trascorso il tempo, sfornate e lasciate
raffreddare.
Passo 4
Intanto, fate fondere il cioccolato fon-
dente al 55% in una casseruola a bag-
nomaria e tritate grossolanamente le
nocciole rimaste. Sformate la torta dallo
stampo, velatela con il cioccolato
fuso, decorate con le nocciole spezzet-
tate e lasciate solidificare. Portate in
tavola e servite.
Cortesia di Alfonsina Mattia ( Della Fera)
POLITICA
Arnaldo De Porti
POLITICA. SIAMO ALLA
FRUTTA MARCIA…
ORMAI !
GUERRA
MONDIALE
AI BAMBINI
Doriana Goracci
6
ANGELINA GONNELLA
Ultime su Italicum ed elezione
del Capo dello Stato
CULTURA
IL DETTAME COSTITUZIONALE
Facciamo presente ai
presenti in Parlamento che
per l’ elezione del Capo dello
Stato il voto e’ segreto onde
evitare totoquirinali e
trattative varie e occulte a
priori
(cg)
15 2
“Per riformare radicalmente la politica, occorre
innanzi tutto un solo e universale sistema
elettorale e l’ istituzione dell’ Election Day per tutte
le tornate elettorali.
In democrazia la questione morale e la
trasparenza politica inizia dal cittadino e non dai partiti e quindi
cosa occorre cambiare ? Introdurre ....
l’ Uniproporzionalismo!
LOCALNEWS Calabritto e dintorni Un alternativa all’ Italicum
Il Parlamento italiano per decenni non ha guardato in faccia
alla realta’ , non ha ascoltato il cittadino, non ha legiferato
autonomamente e adesso che occorre riparare il tutto, si gratta
e si autodistrugge
L’ UNIPROPORZIONALISMO (2015): ” FANTAPOLITICA O REALDEMOCRAZIA?”
Abolire le candidature multiple il candidato
spende troppo per spostarsi da una circoscrizi-
one o collegio all’ altra, tutti I parlamentari
saranno eletti a livello territoriale come e’ av-
venuto per il Senato, con un sistema elettorale
universal da adottare a tutte le tornate elettorali.
(2) Eta' minima e massima d' eleggibilita' e
nomine da 25 a 70, dopo i 75 anni si e’ incom-
patibili con il carcere, (3) Due mandati consecu-
tivi ed uno fuori per essere rieletti, occorre un
cambiamento generazionale, onde evitare che la
Politica diventi casta e potere occulto. (4) L’
incandidabilita’ di coloro con pendent giudiziari
al momento della presentazione delle liste. e di
coloro che hanno dichiarato al fisco un income
superior allo stipendio del parlamentare. (5)
Abolizione del quorum referendario e l’ isti-
tuzione di referendum propositivi sempre da
parte di 500 mila cittadini da tenersi sei mesi
prima di ogni tornata elettorale. Questo spian-
erebbe la strada al nuovo legislatore. (6) Stesso
iter-parlamentare, delle iniziative popolare leg-
islative, equiparandole a leggi ordinarie e le
petizioni ad emendamenti. (7) Equiparare il
ruolo del politico a quello di funzionario pub-
blico e dipendente dello Stato, esplicito nell’
articolo 28 della Costituzione.: “I funzionari e i
dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono
direttamente responsabili, secondo le leggi pe-
nali, civili e amministrative, degli atti compiuti
in violazione di diritti.” In altre parole responsa-
bilita’ morale per politici e amministartori pub-
blici, il controllore non puo’ continuare ad
autoassolversi, occorre estendere la mozione di
sfiducia a tutti i parlamentari, dovra’ essere il
parlamento a espellere un parlamentare che lede
in qualsiasi modo la sovranita . (8) Abolire il
primo comma dell’ articolo 68 : “I membri del
Parlamento non possono essere chiamati a ris-
pondere delle opinioni espresse e dei voti dati
nell'esercizio delle loro funzioni.
Come funzionerebbe’ il
sistema
uniproporzioale
Semplice, si divide il Paese in circoscrizioni
(ocollegi) in base al numero dei seggi in parla-
mento, in ogni circoscrizione si eleggono un tot
numero di seggi e quindi i partiti presenteranno
le liste ( anche bloccata) con dieci candidati
numerati . Il cittadino ha una sola preferenza
( uninominale) ponendo una x sul nome del
candidato. Alla fine i seggi verranno assegnati
ai primi candidate che hanno ottenuti il magior
numero di voto a prescindere dalle liste.
Le liste presentate per essere validate devono
essere sottoscritte a livello circoscrizionale ( o
collegiale) e non piu’ nazionale, in base al nu-
mero dei votanti, in ogni circoscrizione.
Questo darebbe al cittadino piena liberta’ di
scelta, in piena sintonia con gli aticoli 49: “
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi lib-
eramente in partiti per concorrere con metodo
democratico a determinare la politica nazion-
ale, e il 48:” Il voto è personale e libero” , ma
( e va detto) porrebbe fine anche alla partico-
crazia intesa come casta e potere occult.
Con questo metodo si avra’ un
Parlamento dei cittadini per i
cittadini, trasparente e
rinnovabile ogni 10 anni. Non
solo, ma si potrebbe con una
preferenza unica, indirizzare il
Parlamento anche sulla scelta del
Capo dello Stato. Un mandato di5
anni, Ogni partito o lista presenta
sulla scelta il suo di papabile e il
cittadino sceglie sempre a
prescindere dalla lista ( puo’
scegliere il suo rappresentante in
parlamento di una lista e il
president della Repubblica libera-
mente di qualsiasi lista. Poi
spettera’ al parlamento scegliere il
Capo dello Stato tra i primi due
scelti dal popolo.
Governabilita’ forzata
o parlamentarismo libero ?
Abbiamo una robusta e avanzata Costituzione
L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo,
a ciascun membro delle Camere ed agli organi
ed enti ai quali sia conferita da legge costituzi-
onale e al popolo con la democrazia diretta .
Il governo ?
” Il Governo deve avere la fiducia delle due
Camere. Ciascuna Camera accorda o revoca la
fiducia mediante mozione motivata e votata
per appello nominale. Entro dieci giorni dalla
sua formazione il Governo si presenta alle
Camere per ottenerne la fiducia. Il voto con-
trario di una o di entrambe le Camere su una
proposta del Governo non importa obbligo di
dimissioni. La mozione di sfiducia deve essere
firmata da almeno un decimo dei componenti
della Camera e non può essere messa in dis-
cussione prima di tre giorni dalla sua presen-
tazione. [art. Cost. 94] e....
NON OCCORRE CAMBIARE UNA SOLA
VIRGOLA DELLA COSTITUZIONE
Carmine Gonnella ( Londra)
CHI SI RICONOSCE ?
CALABRITTO
Calabritto is an Italian town and a commune
in the province of Avellino,Campania, Italy.
As of 2009 its population was of 2,567.
History
The town was struck by the 1980 Irpinia
earthquake on 23 November. The town had to
be rebuilt after the serious damage that was
inflicted. It is in the earthquake region so it is
prone to small earthquakes once every couple
of months. A mountainous region surrounds
Calabritto and gives it its truly scenic views.
Geography
Calabritto is a small town surrounded by
the Picentini mountains in the west and
crossed by Sele river in its eastern side. It is
linked with a mountain road to the ski resort
and village of Laceno.
It borders with the municipalities
o f A c e r n o ( S A ) , B a g n o l i I r -
pino, Caposele,Lioni, Senerchia and Valva (S
A). The only civil parish (frazione) of the
municipality is Quaglietta, autonomous mu-
nicipality merged into Calabritto in 1928.
Society
In the summer, many religious processions are
held. In early July, people walk halfway up
one of the mountains to the church of The
Madonna, or Mother of Christ. Most citizens
in Calabritto are Roman Catholic, some are
Evangelists, and other Christian Religions. In
the summer, the temperatures range from 15
to 32 °C (59 to 90 °F). Most of the workers in
Calabritto work for the Industrial Firm located
in Salerno.
The common surnames of the town are Mattia,
Zecca, Ficetola, Gonnella, Papa, Di Trolio,
D`Alessio, Filippone, Castagno and
Del Guercio.
FOTO
Cortesia di Lina Ficetola &
Calabrittani a Casa e
all’ Estero
3 14 ANCHE LORO PENSANO DI ESSERE CHARLIE Toto sul Quirinale
TUTTI I CONSIGLIERI DEL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA “ Non e’ la scelta del Capo dello Stato a fare la differenza ma i consiglieri e i
consulenti che quest’ ultimo scegliera’ per il suo mandato, con tutti “i piu’ saggi
dei saggi” a sua disposizione il Quirinale puotrebbe essere gestito anche da un
bambino di 10 anni”
IL COSTITUENTE HA SEMPRE RAGIONE
...And the question is .....
ADESSO CHE I GRANDI DELLA TERRA SI
SON STRETTI ANCHE LORO A COORTE ED
INSIEME AI CHARLIES DI TUTTA LA
FRANCIA SI SON FATTI UNA PASSEGGIATA
IN PIAZZA, L' UOMO IN FUTURO SARA'
MENO RAZZISTA ?
La nostra Repubblica per chi non sapesse o l’
abbia dimenticato e’ basata su di un parla-
mentarismo bilanciato tra i poteri e il ruolo
basilare lo detiene il Capo dello Stato, rappre-
sentando l’ Unita’ Nazionale e nell autoriz-
zare la presentazione alle Camere dei disegni
di legge di iniziativa del Governo.
Per carpirne di piu’ sulla sua scelta occorre
andare all’ articolo 84 : “Può essere eletto
Presidente della Repubblica ogni cittadino
che abbia compiuto cinquanta anni di età e
goda dei diritti civili e politici. L'ufficio di
Presidente della Repubblica è incompatibile
con qualsiasi altra carica.
Perche’ puo’ essere eletto ogni cittadino? E il
L'ufficio di Presidente della Repubblica è in-
compatibile con qualsiasi altra carica. ?
Perche’ spesso si dimentica che al Quirinale
esiste un Consiglio della Presidenza, scelto a
sua imagine e somiglianza di cui ogni Capo
dello Stato dispone:
Consigliere della Corte dei Conti , Consigliere
di Stato Affari Giuridici e Relazioni Costituzi-
onali, Consigliere Diplomatico, Consigliere per
gli Affari Militari e del Consiglio Supremo di
Difesa, Consigliere per gli Affari interni e per i
rapporti con le Autonomie, Consigliere per gli
Affari dell'Amministrazione della Giustizia,
Consigliere per la Stampa e la Comunicazione,
Consigliere Affari finanzi, Consigliere Conser-
vazione del patrimonio artistico, oltre ad un
Segratario generale onorario ed un consigliere
di Stato ed un Consulente in materia di prassi
costituzionali.
Senza nascondere che il Quirinale e’ l’ unica
Presidenza al Mondo a disporre di piu’ person-
ale, oltre mille, con tutti i piu’ saggi dei saggi
a sua disposizione il Quirinale puotrebbe
essere gestito anche da un bambino di 10 anni.
[cg]
DOPO OLTRE 60 ANNI DI
REPUBBLICA
DEMOCRATICA , ANCORA NON
ABBIAMO
CARPITO IN TOTO L' ESSENZA
DEL LIBERO MANDATO "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vin-colo di mandato.i parlamentari non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni." Il libero mandato tanto odiato dal neo legisla-tore non e' altro che il mandato sovrano popo-lare. Rappresentare la Nazione senza vincolo di mandato significa essenzialmente che il parlamentare e' libero di votare secondo co-scienza, ma ogni voto o opinione e’ vincolata al bene commune della Nazione, altrimenti sarebbe una delle piu’ grandi dittature mai esistite sulla faccia della Terra. In Italia con l’ “indemocratica” interpretazione del libero mandato ogni parlamentare puo’ cucirsi adosso la propria di dittatura, spostandosi da un partito all’ altro a proprio uso e com-sumo…. Badate bene che al libero mandato il Costituente abbino’ il proporzionale secco con le preferenze e il voto palese ( costituzional-mente l’ unico voto segreto e’ quello per eleg-gere il Capo dello Stato), sopratutto per dare la possibilita’ al cittadino sovrano di controllare il proprio rappresentante nell’ esercizio delle sue funzioni in Parlamento, per poi decidere ad ogni legislatura sul suo destino politico. [In altre parole ...se per il rappresentante una disegno di legge o legge o emendamento va a discapito del nene del Paese ha l' obbligo sov-rano di votare contro a prescindere da chi li propone [cg]
QUANDO IN UN PAESE NON C'E'
PIU' LIBERA DISSIDENZA MUORE
LA DEMOCRAZIA
Il voto contrario di una o di entrambe le
Camere su una proposta del Governo non im-
porta obbligo di dimissioni.
Il quarto comma dell' articolo 94 non fu in-
serito per caso dai padri costituenti. In una
democrazia ( che fu) rappresentativa e parteci-
pativa come quella repubblicana italiana, ogni
legislatore a prescindere dal suo colore poli-
tico, ha il dovere sovrano di rappresentare la
Nazione e di esercitare il suo mandato nell'
interesse e per il bene comune dei citta-
dini.sovrani
IL PREMIO DI MAGGIORANZA NON
E' UNA GARANZIA LEGISLATIVA
Dare il Premio di Maggioranza alla coalizione
o lista non farebbe nessuna differenza e non
garantirebbe la governabilita' del Paese,
perche' non sono mai stati i partitini il male
assoluto bensi' le correnti all' interno di una
qualsiasi lista. il pluralismo politico e' sale di
ogni democrazia e non puo' essere debellato da
nessun sistema elettorale [cg]
IL TERZO MILLENNIO E' PRONTO
PER UNA REALE SEPARAZIONE
TRA STATO E RELIGIONE ?
Per noi italiani basterebbe abolire l’ articolo 7
della Costituzione:” Lo Stato e la Chiesa
cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine,
indipendenti e sovrani.” I loro rapporti sono
regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni
dei Patti, accettate dalle due parti, non richie-
dono procedimento di revisione costituzionale.
Sovrani e indipendenti di che cosa? Rapporti
di che cosa ?
Tutte le religioni, essendo queste basate sulla
fede e non la ragione e la dialettica sono
umanamente accettabili , purche’ non inter-
feriscano con la politica, anche se purtroppo da
che mondo e’ mondo tutte le fedi divine ci
hanno venduto qualcosa che c’e’ ma non
esiste, mentre la politica vende qualcosa che
esiste ma non c’e’. Premesso che al sotto-
scritto i patti non sono mai piaciuti che siano
del Nazareno o Lateranesi, perche’ occultano
spesso la realta’, penso che una reale separazi-
one tra Stati e Religioni sia l’ unica soluzione
per un mondo politico libero di affrontare il
futuro senza influenze “diciamo “ spitituali”.
CHIAMATELA COME VOLETE MA
NON DEMOCRAZIA Sino a quando il politico italiano si nascondera’ dietro al voto segreto e a facili decreti, leggi delega e voti di fiducia, l' Italia non potra' mai essere chiamata una democrazia parlamen-
tare [cg]
13 4 CRONACA POLITICA ESTERO
L’ INCOERENZA
La politica dello Stivale, quella che ha demoti-
vato parecchi italiani, continua a essere alla
ribalta. Anche dopo i nuovi segnali di
“fiducia” incassati da Renzi e Squadra al se-
guito. Nessun “ribaltone”, quindi, è ipotiz-
zabile all’inizio di questo 2015 non privo
d’interrogativi. Manca ancora, però, la fiducia
illimitata del Popolo italiano. Ma la posizione
del Primo Ministro e meglio che niente.
Dietro le manifestazioni di volontà contraria,
resta incuneata la voglia di confronto. In defi-
nitiva, c’è chi vorrebbe abbandonare certe
posizioni politiche; ma si sente insicuro. Ep-
pure, i cambiamenti ci saranno e con effetti
non proprio marginali. Siamo sempre più
vicino alla nuova Legge Elettorale. Chi si cre-
Annuncio choc di Emma Bonino a Radio Radicale. L'ex ministro degli Esteri e commissario europeo ha dichiarato di avere un tumore ai pol-
moni. Lei stessa ha annunciato che dovrà sottoporsi a chemioterapia per sei mesi.
“Recentemente -ha detto Bonino- mi sono sottoposta a dei controlli medici di routine che però hanno evidenziato la presenza di un tumore
al polmone sinistro. Si tratta di una forma localizzata e ancora asin-tomatica, ma ciononostante richiederà un trattamento lungo e com-
plesso di chemioterapia che è già stato iniziato e che durerà almeno 6 mesi. Non sono intenzionata ad interrompere le mie attività perché da
una passione politica non ci si può dimettere, però è chiaro che le mie attività dovranno essere organizzate in base alle esigenze mediche cui è necessario dare in questo momento una priorità assoluta, cosa non fac-
ile anche per me".
Bonino ha poi aggiunto: "Ho tre commenti da fare. Il primo è rivolto agli operatori dei media: vi pregherei di rispettare questa situazione senza mettersi a fare indagini o robe varie, ringrazio gli operatori che
anche nei momenti più difficili mi sono stati accanto nel limite delle loro possibilità, in particolare ringrazio Antonella Rampino, Giovanna
Casadio, Stefano Folli, Stella Pende, pochissimi altri, oltre che la stampa straniera. A tutti coloro che in Italia e altrove affrontano questa
o altre prove voglio solamente dire che dobbiamo tutti sforzarci di essere persone e di voler vivere liberi fino alla fine, insomma io non sono il mio tumore e voi neppure siete la vostra malattia, dobbiamo
solamente pensare che siamo persone che affrontano una sfida che è capitata".
Infine Bonino si rivolge agli ascoltatori di radio Radicale: "Come ho detto -sottolinea- dovrò ridurre le mie attività ma spero che il vostro
affetto e incoraggiamento si trasformino in iscrizioni ai radicali e al Partito Radicale, che possono essere simpatici o meno, non li avete mai
apprezzati moltissimo, ma forse è arrivato il momento di dirvi che le battaglie che portiamo avanti, che portano avanti, magari oggi sem-
brano marginali ma invece sono fondamentali per la vita di tutti e per la democrazia, in particolare in questo momento così difficile per il mondo. Vi ringrazio tutti quanti e spero che magari per una volta mi
ascoltiate sul serio, grazie ancora, buon giorno e buon anno a tutti”.
DEMOCRAZIA APPLICATA ...
Elezione diretta del Senato,
dimezzamento dei parlamentari. Bocciato
emendamento 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle ci ha provato, in tutti i modi. Lo ha fatto
con un emendamento che poteva, se approvato, rivoluzionare la
politica italiana: elezione di diretta del Senato, e dimezzamento
immediato del numero dei parlamentari. Ovviamente, i partiti
hanno bocciato questa proposta, decidendo, ancora una volta, di
tenersi la poltrona. Alla faccia dei buoni propositi.
Ci racconta tutto il deputato 5 Stelle Robero Fico:
Questo è l'emendamento presentato dal M5S per ridurre real-
mente il numero dei parlamentari. Ovviamente è stato respinto.
L'obiettivo per Renzi e la maggioranza non è diminuire i costi
della politica ma avere senatori nominati direttamente dalle
segreterie di partito, consiglieri regionali e sindaci che godranno
dell'immunità. Il Senato non verrà abolito, così come non sono
state abolite le province. Sono solo i cittadini, in tutto questo, a
perdere la possibilità di votare e di scegliere i propri rappresen-
tanti
"Ho un tumore", annuncio choc di Emma Bonino a Radio
Radicale
deva “inamovibile” ora è in dubbio. L’affos-
samento delle cordate di potere sarà il primo
passo per il cambiamento; e questo è bene. Un
gran bene per chi ci legge; anche se, all’ap-
parenza, potrebbe apparire ancora irrilevante.
Questo sarà, come già abbiamo scritto, l’anno
della “svolta”. Con un nuovo Capo dello Stato
e un Parlamento degno del Nuovo Millennio.
Sull’Esecutivo preferiamo mantenere un ris-
pettoso riserbo. Però, ci siamo accorti che
cambiare si può e si deve. L’attuale frammen-
tazione del Potere Legislativo non porta a
nulla di buono. E’ il sistema che “frena”. Le
necessità del Paese sono tutte messe in ombra
proprio per la mancanza di certezze politiche
prive dei soliti compromessi. E, su questa
linea, nessuno è senza “peccato”.
Le crisi socio/politiche italiane non sono mai
scaturite dalla base. Chi ci ha governato, in-
vece, non s’è saputo assumere, appieno, certe
responsabilità. In futuro, chi meglio sarà in
grado d’operare potrà meritare la fiducia degli
italiani. L’Opposizione, pur se democratica-
mente indispensabile, sarà dei “perdenti”.
Senza possibilità di cambiare la loro posizione
che, lo ripetiamo, sarà utile al Paese.
I compromessi potranno, finalmente, essere
banditi e l’Esecutivo dovrà tener di più conto
della Maggioranza che gli ha dato fiducia.
L’incoerenza, di tanti uomini di partito, ha
fatto perdere di vista la loro affidabilità. Rav-
viseremo se la lezione porterà gli attesi risul-
tati. Non tanto nelle parole, quanto nei fatti.
Giorgio Brignola
“E’ positivo che il Ministro agli Esteri, Genti-
loni, abbia deciso di prevedere il rinnovo dei
Comites anche in quelle circoscrizioni in cui
non si era presentata nessuna lista. La deci-
sione di riaprire i termini in 24 circoscrizioni
consolari favorirà una maggiore partecipazi-
one dei cittadini all’importante appuntamento
del 17 aprile prossimo, quando, dopo dieci
anni, i Comitati degli italiani residenti
all’estero verranno finalmente rinnovati. E’
un risultato positivo, raggiunto anche grazie
al lavoro congiunto di deputati e senatori del
PD eletti all’estero.Per votare è necessario
registrarsi entro il 18 marzo 2015, inviando
una mail, un fax o una lettera cartacea al pro-
prio consolato di riferimento, allegando anche
la copia del documento d’identità. Va ribadita
l’importanza di queste elezioni. I Comites,
nella loro qualità di organi elettivi a livello
locale, sono una sorta di consigli comunali
degli italiani nel mondo.”
Lo dichiarano i deputati PD eletti all´estero,
Garavini, Farina, Fedi, La Marca, Porta, com-
mentando l’approvazione del decreto del Min-
istero degli Esteri che riapre i termini per la
presentazione di liste di candidati alle pros-
sime elezioni per i Comites, limitatamente alle
circoscrizioni consolari dove nessuna lista di
candidati era stata ammessa. Si tratta delle
circoscrizioni consolari di: Vienna, Liegi,
Lione, Nizza, Atene, Dublino, Oslo, Lisbona,
Edimburgo, Praga, Bucarest, San Marino,
Barcellona, Madrid, Stoccolma, Bogotà, San
José, Chicago, Detroit, San Francisco, Perth,
Città del Capo, Pretoria, Bangkok
Laura Garavini ( eletta all’ Estero )
Positiva riapertura liste Comites
in 24 circoscrizioni
ANCHE QUESTA E’ CRONACA
Ma il vecchietto non si e’ dimesso perche’ stanco ? doveva
essere stanco ?
Subito al lavoro a palazzo Giustiniani il giorgo dopo le sue dimis-
sioni 15 mila euro al mese, pensione dorata, maggiordomo e un
ufficio da 100 mq. E in Italia state parlando ancora di riformare la
Costituzione ? [cg]
5 12 ECONOMIA Aspettando la Merkel
Padoan, in Italia recessione affievolita, nel 2015 scomparirà
E’ PIU’ FACILE AMMINISTRARE UN PAESE POVERO CHE UNO IN OTTIMA SALUTE
Il concetto e’ semplice, I governanti di un Paese in conflitto siciale hanno l’ aggravante di averlo eredidato dai suoi pre-
cedessori, in un uno in ottima salute non hanno nessuna attenuante [cg]
La recessione in Italia c'è purtroppo
da tre anni: nel 2014 si è affievolita
e nel 2015 scomparirà". Lo ha detto
il ministro dell'Economia, Pier Carlo
Padoan, arrivando a Strasburgo di
fronte alla Commissione Affari
economici del Parlamento europeo.
Il ministro ha sottolineato che "la
disoccupazione purtroppo è cresci-
uta". Ma, ha precisato, questo dato
"segue l'andamento della crescita in
tutti i sensi. Quindi la crescita
riprenderà e l'occupazione miglio-
rerà nei prossimi mesi".
"Continuo a credere che il futuro
sarà molto migliore. Credo che con i
vincoli imposti dal rispetto delle
regole europee e con l'onere del
debito che l'Italia si ritrova -ha continuato- la Legge di Stabilità dia un
contributo molto importante e positivo alla crescita e all'occupazione. E'
una Legge di Stabilità fortemente espansiva che riduce le tasse in modo
veramente fuori dal comune e invoglierà le imprese ad assumere di più".
Padoan ha anche sottolineato che la deflazione per la zona euro "è peri-
colosamente vicina, soprattutto in
alcuni Paesi. Però sono fiducioso che
la Banca centrale europea prenderà le
misure appropriate tra pochi giorni",
ha detto.
Alla vigilia della presentazione della
comunicazione dell'esecutivo Ue sulla
flessibilità In Europa, Padoan ha
anche detto che "il tema della flessi-
bilità è stato posto al centro del dibat-
tito. Credo che la Commissione ar-
riverà con proposte importanti, ma
appunto dobbiamo verificare".
Infine il ministro dell'Economia ha
tracciato un bilancio "molto positivo"
del semestre di presidenza italiana del
Consiglio Ue, in particolare per il
consiglio Ecofin, "sia in termini di risultati concreti e specifici delle
misure prese, ma anche dell'impronta sul dibattito e sulle priorità della
nuova Commissione, con crescita, investimenti, occupazione". "Sei
mesi fa non eravamo a questo punto e adesso penso che abbiamo fatto
dei passi avanti, ma molto resta ancora da fare", ha aggiunto.
FONTE : adnkronos.com
Il Liberalsocialismo berlusconiano
Il tuo papà è stato per me un amico leale e sin-cero al quale mi univa un affetto profondo. E'
stato un uomo più avanti del suo tempo. Le sue idee, la sua capacità di cogliere e di anticipare
con lucidità i temi ancora oggi attuali della politica italiana lo tendono tuttora protagonista a pieno titolo delle vicende dei nostri giorni".
Lo scrive Silvio Berlusconi nella lettera in-
dirizzata a Stefania Craxi per il quindicennale della scomparsa del leader socialista che
la Fondazione Craxi ha organizzato ad Hamma-met.
amava. Una terra che, in questi anni turbolenti, ha dimostrato di saper scegliere la strada della
democrazia, della tolleranza e della laicità dello stato. Una strada che lui stesso avrebbe
indicato e favorito, se fosse stato ancora pre-sente. Speriamo che la scelta della Tunisia possa essere di esempio alle molte situazioni
difficili e tormentate del mondo arabo". "Anche per noi - prosegue Berlusconi - la
strada che Bettino ha indicato fin dagli anni '80 si è rivelata quella giusta. La sinistra comunista
è morta, anche se le sopravvivono molti dei suoi protagonisti e dei suoi metodi. Il social-ismo liberale e riformatore è invece forte e
attivo e sarà un protagonista del 21esimo se-colo. Anche le riforme istituzionali, dopo de-
cenni di tentativi infruttuosi, sono finalmente avviate proprio come lui aveva preconizzato". "Con questi ricordi e con questi sentimenti,
cara Stefania - conclude il leader di Forza Italia - ti sono vicino e partecipo alla commemorazi-
one del tuo papà. Lui è certamente molto or-goglioso di una figlia che gli dimostra tanto
amore e che ha dedicato e continua a dedicare la sua vita alla difesa e al ricordo del suo papà Bettino. Ti prego di far giungere alla tua
mamma, a Bobo e a tutti gli amici che sono lì convenuti per ricordarlo, il mio saluto più
partecipe e affettuoso", conclude Berlusconi con "un forte abbraccio". Fonte: adnkronos.com
"Basti pensare - scrive il Cavaliere - al tema delle riforme. Fu lui a cogliere, quando nes-
suno ne era consapevole, la necessità di rifor-mare in nostro assetto istituzionale, per mettere
il nostro Paese in condizione di essere govern-abile e di poter competere con le altre nazioni. Si è anche impegnato per dare vita ad una sin-
istra moderna, democratica, europea. La sua morte in esilio è tra le pagine più vergognose
della nostra storia recente". "Ora Bettino - prosegue Berlusconi dopo aver
raccontato la sua amarezza per non essere pre-sente ad Hammamet - riposa in una terra che
Berlusconi: ''Morte in esilio di Craxi tra le pagine più vergognose della storia''
Attesa per l'incontro a
Firenze Renzi-Merkel, al
centro Bce e terrorismo
La richiesta di un incontro era partita nel settem-bre scorso, quando nessuno dei due leader po-
teva immaginare quanto sarebbe stata impor-tante la data del 22 gennaio, giorno in cuiMario
Draghi dovrebbe annunciare l'avvio dell'ac-quisto dei titoli di Stato da parte dellaBce. E nessuno dei due poteva neanche immaginare che
tre giorni dopo si sarebbero tenute le elezioni anticipate in Grecia, dove si prevede una vit-
toria della sinistra radicale di Syriza che sta facendo ballare i mercati da giorni e ha fatto
riemergere lo spettro di una 'Grexit', l'uscita dall'euro.
La cancelliera tedesca arriverà domani sera a
Firenze - dove si fermerà fino a venerdì mattina - reduce dalla partecipazione al World economic
forum di Davos, per un faccia a faccia con
Matteo Renzi che aveva chiesto alla fine dell'estate nella sua veste di presidente di turno
del G7. L'Italia è la seconda tappa - dopo la visita a
Londra il 7 gennaio, il giorno dell'attacco a "Charlie Hebdo" - del giro che la Merkel farà
nelle prossime settimane nelle capitali dei Paesi più industrializzati del mondo per preparare il vertice del 7 e 8 giugno a Schloss Elmau, un
hotel di lusso situato un centinaio di chilometri a
sud di Monaco. Ma i temi G7, per quanto im-
portanti, passeranno un po' in secondo piano a causa della coincidenza temporale con una delle decisione più attese dai mercati di tutto il mondo
e dei leader dell'eurozona, considerata da alcuni come l'arma finale per rilanciare la crescita e far
uscire l'Europa dalle secche della deflazione. Dalla riunione del Consiglio direttivo della Bce
Renzi ha detto di aspettarsi un aiuto per cam-biare l'Europa. "Rispetto l’indipendenza della Banca centrale
europea - ha detto il premier parlando a
Davos - ma dovrebbe aiutare l’Europa a
cambiare, dando il messaggio che l’Europa deve andare verso un nuovo cammino di cre-scita. L’Europa non è soltanto l’euro, politiche
di bilancio, ma garantisce da 70 anni pace, pros-perità".
Dalla stessa premessa, l'indipendenza dell'Euro-tower, è partita dalla Merkel, parlando a Berlino
che, però, ha ammonito: "Come politico, per
me è importante che sia evitato ogni segnale
che possa essere percepito come un indeboli-
mento della necessità di cambiamenti strut-
turali e di una più stretta cooperazione poli-
tico-economica tra i Paesi dell'euro-zona". Dunque, aiuti sì ai Paesi in difficoltà, ma non sia per loro questo il pretesto per venire
meno al loro impegno sulle riforme. Un mantra che la Merkel va ripetendo da mesi,
stretta com'è tra l'opinione pubblica tedesca e la Bundesbank, accomunate dalle stesse preoccu-
pazioni sul 'lassismo' dei Paesi del sud dell'euro-
zona, di cui non vogliono essere chiamati a finanziare ulteriormente il debito.
Se l'economia sarà il tema un po' più spinoso, i temi G7 e di politica estera saranno la parte più
facile dell'incontro, in occasione del quale si preparerà anche il prossimo vertice italo-tedesco che quest'anno si terrà in Italia (l'ultimo fu a
Berlino nel marzo dello scorso anno). Per la Merkel, dicono all'Adnkronos fonti diplo-
matiche, le priorità della sua presidenza sono gli obiettivo del Millennio post-2015 (lotta alla
povertà ed alle malattie, tra gli altri) e la difesa del clima.
Corposa, poi, l'agenda di politica internazionale, dominata dall'impegno dei Paesi europei nella
lotta al terrorismo, nel quale rientra il necessario equilibrio da trovare tra rafforzamento delle misure di sicurezza e protezione della privacy e
libertà delle persone, in particolare per quanto riguarda il contrasto al fenomeno dei 'foreign
fighters'. Tutto con un'attenzione prioritaria al dialogo con le comunità musulmane, tema sul
quale la Merkel sta lavorando molto, come di-mostra l'atteggiamento fermo e duro assunto contro Pegida, il movimento islamofobo che da
settimane organizza manifestazioni in molte
città tedesche. In agenda anche la crisi ucraina e
i rapporti con la Russia. La cancelliera arriverà a Firenze domani sera, dove sarà accolta da Renzi a Palazzo Vecchio
per una cena di lavoro alle 19.50. La mattina dopo, la Merkel avrà un incontro con alcuni
imprenditori tedeschi in Italia, quindi avrà un nuovo colloquio con il premier, seguito da una
conferenza stampa congiunta. Con la cancel-liera, ha detto il premier in un'intervista a "La Nazione" concessa nei giorni scorsi, "c’è un
buon rapporto personale ma le opinioni che abbiamo talvolta sono divergenti, discutiamo di
continuo sui documenti finali e sulle dichiarazi-oni congiunte". "Quando mi ha detto di essere stata a Firenze solo una volta - ha ricordato - ne
ho approfittato per invitarla: la porterò a Palazzo Vecchio, ceneremo nella sala dei Gigli o delle
Udienze, poi andremo a vedere gli Uffizi e il Corridoio Vasariano e la mattina dopo saremo
all’Accademia, davanti al David di Michelan-gelo. Dostoevskij diceva che la bellezza avrebbe salvato il mondo, vediamo se salverà anche
l’Europa". Bolaffi: Angela Merkel ha bisogno di Matteo
Renzi e sa - in un momento delicato per molte regioni d'Europa - di doversi spingere a fare concessioni. Ma la situazione dal punto di vista
interno è cambiata con l'avanzata di Pegida e alla leader della Cdu serviranno tutte le sue doti
tattiche per conciliare pressioni interne ed esi-genze esterne. Alla vigilia della riunione a
Firenze tra la cancelliera tedesca ed il presidente
del Consiglio italiano, il germanista e poli-tologo Angelo Bolaffi legge gli avvenimenti
dei prossimi giorni - dall'incontro nel capo-luogo toscano alle decisioni della Bce alle
elezioni in Grecia - alla luce della complessa situazione interna tedesca e delle pressioni che dall'esterno vengono esercitate sulla Germania.
"La situazione di Angela Merkel - spiega, parlando con l'Adnkronos - sta diventando
difficile perché sta crescendo il movimento antislamico Pegida, anche favorito da quello
che è successo in Francia: dall'ultima rilevazi-one è emerso che il movimento è fatto da per-sone che si riconoscono nel partito euroscet-
tico Alternative fuer Deutschland" e che quindi potrebbero votare per questo partito in
caso di elezioni. Ma la Cdu "non accetterà mai un partito in-gombrante alla sua destra, non è mai successo"
se non per partiti estremisti molto piccoli. Quindi, afferma Bolaffi, già direttore dell'Isti-
tuto di cultura italiano a Berlino e autore, tra l'altro, di "Cuore tedesco", si "riduce il mar-
gine di manovra di Merkel" rispetto all'opin-ione pubblica interna, malgrado il suo governo possa vantare il successo conseguito con
"l'obiettivo di prestigio" del pareggio di bilan-
cio. L'interrogativo è: "Quanto avanti potrà
spingersi nel fare concessioni" ad altri stati europei? "D'altra parte la prima persona che Matteo
Renzi ha incontrato, ancora prima che diven-tasse premier, è stata proprio Merkel", ricorda
Bolaffi. "Io credo inoltre che Merkel abbia dato via libera alla scelta di Draghi, forse non
perché la consideri la soluzione del problema ma perché probabilmente è convinta di dover fare concessioni in un momento molto difficile
per diverse regioni d'Europa, dove senza Renzi il fronte meridionale non regge". Resta poi da
vedere fino a dove arriverà il sostegno a Renzi e che cosa Renzi possa indicare come cam-mino futuro delle riforme italiane, perché pure
lui ha le sue difficoltà".
Insomma Merkel ha bisogno di Renzi e Renzi di Merkel. Quest'ultima peraltro sa che in Ger-
mania non si va a votare domani mentre l'Eu-ropa potrebbe trovarsi in una crisi ancora peg-giore domani, sottolinea ancora Bolaffi.
Questo indirizzerà verosimilmente la sua azi-one. Quanto alla Bce, conclude, "Draghi non si
e' mai mosso contro la Merkel, credo che abbi-ano cercato una soluzione che accontenti tutti, per quanto questo sia difficile, perché nazion-
alizzare il debito e' un problema, non nazional-izzarlo è un problema e farlo a metà è diffi-
cile".
adnkronos.com
11 6 " Scherza con i fanti e non con i santi"
Da sempre c’è chi sostiene che ai
maschietti piace fare la guerra e
alle bambine giocare con le bam-
bole. Se poi spostiamo la ricerca
a quello che più si vende nel
mondo tra i giocattoli , spunta che il cubo di
Rubik è il più venduto di sempre, con 350 mili-
oni di esemplari.Ma poi basta approfondire un
po’ e Lego come Barbie sono quelli che più
tirano. E allora questa storia della guerra non
è una montatura? Di seguito alcune notizie.
Andrò poi ad aggiornare questo post con no-
tizie che arrivino dal mondo e spero con tutta
me stessa non di sfruttamento criminale mi-
norile. L’ articolo è aperto come sempre alle
vostre testimonianze, ai commenti, a chi usa
con rispetto la comunicazione e con amore la
vita
(Doriana Goracci) .
C'è da dire che 13 ragazzini iracheni, nel quar-
tiere di al-Yarmuk a Mosul, sono stati massac-
rati dalle milizie Isis per aver tifato la loro
nazionale, guardandola in tv, mentre giocava
contro la Giordania (1-0) nell'ambito della
Coppa d'Asia in Australia. Le uccisioni sono
avvenute il 12 gennaio, ma la notizia si è ap-
presa solo ieri sera. I ragazzini sono stati cattu-
rati dai jihadisti nel quartiere di al-Yarmuk, a
Mosul, controllata ormai dall 'Isis.
C'è da dire che sono più di 4 milioni i bambini
in tutti gli Stati uniti che si esercitano, si diver-
tono e hanno partecipato a corsi di formazione,
per usare le armi da fuoco, tramite anche
la lobby delle armi National Rifle Association
(Nra) e altre organizzazioni simili.
POLITICA
C'è da dire che ogni anno circa 700 bambini
fra i 12 e i 17 anni, per lo più maschi, ven-
gono arrestati, interrogati e detenuti dalle
forze di sicurezza israeliane.
C'è da dire che una bambina su cinque non
accede all'istruzione primaria a causa delle
condizioni di povertà in cui vive e delle vio-
lenze cui è esposta: una bambina su sette, nei
paesi in via di sviluppo, è costretta a sposarsi
prima dei 15 anni, alcune vengono date in
moglie (se non vendute) addirittura a 5 anni.
C' è da dire che "Un'ottantina di persone, tra
cui 50 bambini tra i 10 e i 15 anni, sono stati
presi in ostaggio in Camerun in un attacco,
nel villaggio di Mabass nel nord, di cui si
sospetta Boko Haram. Lo riferisce il sito itv
news.
C'è da dire che in Angola il 36 % dei bambini
ha prestato servizio come soldato o ha seguito le
truppe in combattimento.In Liberia hanno com-
battutto circa 20.000 bambini. LRA, Esercito di
Resistenza del Signore, è costituito al 100% da
bambini soldato, ne ha rapiti oltre 15 mila per
farne dei soldati.Il combattente armato più gio-
vane al mondo è suo e aveva 5 anni. Il Sudan fa
uso massiccio di bambini soldato, si parla di 100
mila bambini, che prestano servizio su entrambi
i fronti di una guerra civile che dura da 20 anni.
I bambini di stada sono il bersaglio privilegiato
del reclutamento. Nella provincia di Wahda il
22% della popolazione scolastica tra i 6 e 14
anni è stato reclutato dall'esercito sudanese o
nelle milizie filo governative. Il sodato più gio-
vane ha 9 anni
(continua?!)
Liberals hate the Pope now because he appar-
ently said that free speech shouldn’t apply when
it comes to religion. “If my good friend… says
a curse word against my mother,” Francis
joked, “he can expect a punch. It's normal. You
cannot provoke. You cannot insult the faith of
others. You cannot make fun of the faith of
others.”
As per usual, His Holiness has been misunder-
stood. Willfully, the cynic might say. Francis
clearly stated that what happened in Paris was
abhorrent, that free speech is a human right and
that speaking one's mind can be of benefit to the
common good (I’d add that some-
times notsaying something for fear of causing
offence is a sin of omission). All he was point-
The Pope is right:
“Blasphemy exists and it has consequences”
IO NON BESTEMMIO, IO ESPRIMO UN PARERE CONTRARIO !
La " cosidetta" bestemmia e' ed e' stata uno dei primi " ostacoli" all' evoluzione intelletiva dell' uomo
IPapa Francesco, con l' affermazione:" Se qualcuno offende mia madre accappa n' papagno" , involontariamente non fa altro che alimentare ulteriolmente il terrorismo bibblico tra religioni. La bestemmia non e' mai esistita, io non bestemmio, io esprimo un parere contrario. Se qualcuno offende mia madre io ricorro alla giustizia umana e non al papagno, perche' noi umani di mani ne abbiamo sempre due [cg]
ing out is that when one says something in pub-
lic, one does so expecting to be heard – and this
can have consequences. Those consequences
aren’t necessarily deserved: in the case of Char-
lie Hebdo they were plainly evil. Nevertheless,
if you say something that shocks someone to
their very core don’t be surprised if they get a
little upset. Insult my mother and, to quote that
wordsmith and fellow Catholic William F
Buckley, “I'll sock you right in your goddamn
face and you'll stay plastered.”
Given that the Pope was merely expressing
something that ought to be blindingly obvious,
why has it proved so controversial? Because
contemporary Westerners struggle to under-
stand the concept of blasphemy. Francis is
pointing out that to some peo-
ple God is emotionally equiva-
lent to their father or mother –
He is real, He matters, He is
something they would be pre-
pared to die for. He is open to
rational inquiry and theologi-
cal critique, but He isn’t neces-
sarily open to insult. Much like
it’s okay to say, “I do hope
your mother’s not depressed
because she seems to be eating
a lot?”. But it’s not okay to
say, “Yo momma’s so fat she
went out in high heels and
came back in flip flops.” Yeah,
that’s gonna earn you a bunch
of fives.
Here in the West, God is such
a devalued concept that we
cannot comprehend that be-
lievers feel passionately about
something we regard as a
purely abstract concept. You
might argue that this makes us
a lot more tolerant of open
debate and liberated from stifling orthodoxy. But
a society that doesn’t understand blasphemy also
has a distant relationship with the sublime. And
this has moral as well as aesthetic implications.
Blasphemy is when you ridicule the sacred,
which means you ridicule the pinnacle of good-
ness. To translate it into secular talk: to parody
Jesus is like parodying Martin Luther King Jnr or
Nelson Mandela. And a society without heroes -
without a model of human excellence - is a very
sad society indeed. It’s incapable of takingany-
thing seriously, with the result that a mix of the
banal and the wicked come to define the culture.
Tim Stanley
telegraph.co.uk
GUERRA MONDIALE AI BAMBINI
Mi par di poter avanzare una triste ipotesi che
ricalca in pieno il mio pensiero da
quanto Renzi ha preso le redini del governo: il
partito democratico sta facendo di tutto per far
perdere il centro sinistra a favore del centro
destra. Realtà di cui anche i precedenti centro-
sinistra sono stati specialisti…
Parliamo chiaro. Quelli del centro-destra, sul
conto dei quali mi arrogo la presunzione di aver
fatto una giusta anamnesi politica, se ne
fregano completamente dell’amor proprio, della
dignità, dell’orgoglio anche verso le proprie
famiglie (mentre dell’elettorato se ne fregano
completamente) e non faranno alcuna fatica a
ricompattarsi tutti per continuare a…rubare la
marmellata, non solo, ma ringraziando anche il
centro-sinistra che, conRenzi, sta promuovendo
le condizioni affinché ciò avvenga, alla
faccia dei suoi stessi esponenti del suo stesso
partito. Intanto Berlusconi cresce, la giustizia
cala, e non vorrei che a breve egli venisse
riabilitato da UE con la conseguenza che pot-
rebbe essere rieletto non solo capo del governo,
ma forse anche Presidente della Repubblica.
La nuova legge elettorale (in via di perfeziona-
mento ?) consentirebbeinfatti tutto ciò, grazie
anche ai nominati.
A questo punto, mi vien da pensare che il
“patto del Nazzareno” , tenuto nascosto anche
agli addetti ai lavori, non sia una piccola appen-
dice della visita di Renzi ad Arcore.
Va ricordato che il Signor Berlusconi non ci ha
messo un solo minuto per ricompattarsi con
Bossi dopo che se ne sono dette di tutti i colori.
Immaginiamoci se Alfano non farà altrettanto,
magari con Casini che, onestamente, ho sempre
disprezzato come politico per la sua politica
“last minute”
Povera Italia.
Ormai ci siamo ?!
Arnaldo De Porti
POLITICA. SIAMO ALLA FRUTTA MARCIA…ORMAI !
7 10 EUROPA E DINTORNI
Italicum, Senato va avanti.
Boschi: "Legge seria ma
sinistra dem resta sulle
barricate" "Legge seria, come promesso". La giornata
dell'Italicum 2, all'indomani dell'emendamento
Esposito, detto anche 'super canguro' nonché
sterminatore di 35mila emendamenti, si apre
con un tweet del ministro delle Riforma Maria
Elena Boschi, prontamente rittwittato dal pre-
mier Matteo Renzi. La sensazione è che la
strada è ormai in discesa: chiusa la fase di vo-
tazione degli emendamenti, avrà il via libera
prima di giovedì 29 il testo che archivia il
'porcellum'.
E quindi, per riassumere: 100 collegi pluri-
nominale per la Camera, capilista bloccati e
due preferenze, soglia di sbarramento al tre per
cento per le liste, premio di maggioranza alla
lista che ottiene il 40% dei voti validi e, in
mancanza di tale maggioranza, secondo turno
tra le due liste più votate, senza possibilità di
apparentamenti tra i due turni. Infine, la clau-
sola di salvaguardia, per cui la legge decorre
dal 1° luglio 2016.
Gli emendamenti delle opposizioni, ma anche
della minoranza dem (come quello sulle prima-
rie obbligatorie) a palazzo Madama vengono
quasi tutti respinti, con qualche momento di
tensione quando i grillini accusano il Pd di
ricorrere ad insulti o la presidenza di prendere
per i fondelli i cittadini (l'espressione di Laura
Bottici è più colorita).
Fatto sta che nel pomeriggio, dopo una breve
pausa per approfondire le implicazioni di un un
emendamento anti-flipper di Anna Finocchiaro
(volto a impedire la migrazione di voti da un
collegio all'altro), arriva in votazione la pro-
posta di Ugo Sposetti (Pd) che dispone che le
liste, all momento del deposito dei simboli
presso il ministero dell'Interno, debbano conseg-
nare anche lo statuto di partito. La questione
apre una sorta di psicodramma nella maggio-
ranza più Forza Italia. Inizialmente il governo,
con Maria Elena Boschi, esprime parere con-
trario. Sel e Lega appoggiano l'emendamento,
ma Luigi Zanda (Pd), Gaetano Quagliariello
(Ap-Ncd) e Donato Bruno (Fi) esprimono dubbi
e sostanziale contrarietà.
Dopo il dibattito, Boschi cambia posizione e si
rimette all'aula. A quel punto, come in una sorta
di 'tana libera tutti', i senatori di maggioranza e
di Forza Italia si sentono svincolati dalla gabbia
degli accordi tra leader, le opposizioni vi ve-
dono comunque la possibilità di assestare un
colpo, seppur simbolico, all'Italicum 'blindato' e
così si registra un voto di rara trasversalità e
unanimità sfiorata: 257 sì, 8 contrari e 2 as-
tenuti. Sobrio il commento di Ugo Sposetti, vero
playmaker della giornata: "Siamo riusciti -dice
l'esponente della visione classica del partito
'organizzato' e non 'liquido'- a spiegare ai col-
leghi il senso della proposta. Quando l'aula dis-
cute nel merito è sovrana. E va rispettata sem-
pre. D'altronde, si parla della vita interna dei
partiti, non è una cosa da poco...". Poco dopo la
musica cambia, e la maggioranza dell'Italicum
torna a procedere come un treno. Il Pd ne paga
lo scotto, visto che una buona parte di senatori
della minoranza, come annuncia Walter Tocci,
non voterà il maxi emendamento Finocchiaro
che recepisce le intese tra maggioranza e Forza
Italia.
Fonte : adnkronos.com
Quirinale, Pd scosso da
Fassina: "Renzi capo dei 101".
Ma Guerini: "sciocchezza in-
credibile"
A pochi giorni dal 29 gennaio quando il Parla-
mento in seduta comune si convocherà per
elegge il Capo dello Stato, nel Pd si riaprono
ferite mai sanate del tutto. A spargere sale sul
vulnus del 'tradimento' della candidatura di
Romano Prodi è Stefano Fassina: "Non è un
segreto" che Matteo Renzi abbia capeggiato i
101 che nel 2013 affossarono Romano Prodi
nella corsa al Quirinale, dice e aggiunge: "A
differenza di quelli che oggi chiedono disciplina
e due anni fa hanno capeggiato i 101, noi siamo
persone serie. Nessuno deve temere da noi i
franchi tiratori".
Scende in campo il vice segretario Lorenzo
Guerini per smentire quella che definisce "una
sciocchezza incredibile". Deborah Serracchiani
palrla di "accuse che non si possono commen-
tare". Non si tira indietro l'ex segretario Pier-
luigi Bersani, secondo quella di Fassina "è la
sua opinione.. Ma con il voto segreto puoi fare
ipotesi che poi vengono smentite. L'ho già detto
allora: c'era chi non voleva Prodi, chi non
voleva Bersani. Si sono saldati".
E tuttavia la prodiana Sandra Zampa non lascia
cadere nel vuoto l'accusa di Fassina: "Non ha
detto -afferma- che Renzi è il capo dei 101.
Immagino che intendesse dire che anche la
componente renziana, o meglio alcuni renziani,
hanno partecipato all'affossamento".
E ancora: "Di alcuni renziani -accusa- sicura-
mente c'è stata la regia, anche Bersani è stato
tradito dai suoi. Poi hanno partecipato tutti
quelli che erano arrabbiati per la vicenda
Marini", ossia dell'ex presidente del Senato
'bruciato' in nome del rinnovamento generazion-
ale.
Fonte : adnkronos.com
E’ morto il re saudita
Abdullah, molte sfide per il
Il re saudita Abdullah bin Abdulaziz, as-ceso al trono nel 2005, è morto nella notte e suo fratello Salman gli è subentrato alla guida del paese. Varie le sfide con cui il nuovo re dovrà confrontarsi, prima tra tutte la lotta al terrorismo, che insidia i confini del regno soprattutto dal vicino Iraq. "Il nuovo re - secondo l'analista saudita Abdallah al-Otteibi - si confronterà con
sfide come la lotta al terror-ismo e la pro-tezione dei cit-tadini da questa minaccia, oltre a dover man-tenere buoni rapporti con l'Occidente". "Il re - ha aggiunto l'analista in un'intervista alla tv satellitare al-Arabiya - con-tinuerà a gui-dare la guerra contro il terror-ismo e proverà a mantenere il ruolo chiave del paese nella re-
gione araba". Quest'ultima sfida si fa per Riad sempre più difficile. Il caos yemenita dei giorni scorsi, con i ribelli sciiti che hanno preso il controllo di Sanaa tenendo in ostaggio le istituzioni, testimonia una rottura degli equilibri regionali e una rivalsa sciita che favorisce il 'nemico' Iran. La salma del 91enne Abdullah sarà se-polta dopo la preghiera del venerdì nella
capitale Riad, nella Moschea Imam Turki bin Abdullah. Come ha annunciato la tv di stato, seguiranno tre giorni di lutto nazion-ale. Abdullah era in ospedale da diverse settimane per un'infezione a un polmone. Nato a Riad, era uno dei numerosi figli del fondatore del regno saudita, re Abdul-Aziz al-Saud. "Sua Altezza Salman bin Abdulaziz al-Saud, i membri della famiglia reale e tutta la nazione - si legge nel comunicato diffuso dal palazzo reale - piangono il Custode della due moschee sacre, re Abdullah bin Abdulaziz, che è deceduto all'una esatte di questa mattina". Poco prima che la nota venisse diramata, la tv di stato ha interrotto le trasmissioni e ha cominciato a trasmet-tere versi del Corano, segno che un per-sonaggio di alto rango era venuto a man-care. La tv ha poi annunciato che il fratello di Abdullah, il 79enne Salman, è diventato re. Salman è principe della corona e ministro delle Difesa dal 2012 e per oltre cinque decenni è stato governatore della provincia di Riad. Osservatori locali descrivono Sal-man come "uomo di carattere, con una forte personalità e un leader attento alle questioni umanitarie in tutto il regno". Fonte:
adnkronos.com
Grecia, poveri in coda per un pasto caldo al Pireo: “Siamo come una periferia globale”
la Grecia gruppi di volontari auto-
organizzati cucinano centinaia di pasti per
gli indigenti. Sono gli stessi attivisti ad ac-
quistare i generi alimentari. Nel centro
del Pireo, cittadina portuale di Atene, al-
meno 100 persone si mettono in fila quotidi-
anamente per avere un piatto caldo.
“Dovrebbe farlo lo Stato”, spiega Ong Roy,
migrante cinese e “capo-cuoco” che ogni
settimana compra, cucina e serve pasti caldi.
“Il 17 per cento della popolazione greca non
può soddisfare il proprio bisogno di cibo,
il 35 vive sotto la soglia di povertà”,
dice Christos Giovanopoulos, portavoce
del movimento Solidarity for All che
puntualizza: “Si parla di ‘africanizzazione
della Grecia, ci siamo allontanati dall’Eu-
ropa metropolitana per avvicinarci alle
periferie globali”
di Cosimo Caridi
IL DETTAME COSTITUZIONALE
Facciamo presente ai presenti in
Parlamento che per l’ elezione
del Capo dello Stato l voto e’
segreto onde evitare totoquirinali
e trattative varie e occulte a
priori (cg)
CULTURA Nino Bellinvia 8 CULTURA Nino Bellinvia 9
Consigliare la lettura di un libro non è cosa
semplice. Quando si tratta, però, di un ottimo
libro, scritto da una superlativa scrittrice,
allora non c’è difficoltà alcuna. Ed è il caso
,“Berlino-Roma e viceversa” è
l’ultimo romanzo della scrittrice
pugliese Antonietta Benagiano. La
Città Eterna punto d’incontro di un
magico amore
del romanzo “Berlino-Roma e vice-
versa” (Ed. Besa, Collana Comete, pagine
208) di Antonietta Benagiano, una poetessa,
scrittrice e saggista di Massafra (Taranto)
che entra subito nel cuore dei suoi lettori che non
rimandano a domani la lettura delle sue opere,
come ho fatto del resto anch’io.
Il primo a leggere questo suo ultimo straordinario
romanzo (“divoratore” anche delle sue poesie) è
stato il noto grande studioso, critico letterario e
poeta, Giorgio Bàrberi Squarotti, professore di
storia della letteratura italiana e moderna
nell’Università di Torino. “Cara Antonietta (le ha
scritto con anche i suoi più affettuosi saluti), ho
subito letto il tuo romanzo che è molto ben
costruito, molto elegante e suasivo quanto a scrit-
tura, e molto avvince nell’alternanza di storia e di
vita, d’amore e di pensiero, lungo gli anni e le
tragedie e le inquietudini e gli errori della nostra
Europa, fino all’attualità più difficile e contraddit-
toria. I personaggi sono fissati con alacrità e con
ironica malinconia (se posso usare questo os-
simoro)”. E queste parole si possono leggere nella
nota pubblicata nel volume ancora prima della
premessa della stessa scrittrice.
E in queste poche parole di Squarotti, potremmo
dire, c’è tutta l’esistenza, il presente con il pas-
sato, dei due personaggi del romanzo che super-
ano anche l’imprevisto. “Quel loro amore era
follia, respiro di vita nel ritmo affannoso, magìa
che addolciva l’esistenza, e vi davano senso non
divenendo come tutti gli altri, nel restare se
stessi”.
Una scrittrice Antonietta Benagiano (come dice a
sua volta lo scrittore e critico letterario Luciano
Nanni in una sua recensione) che con qualunque
tipologia letteraria si presenta, è sempre una felice
sorpresa. “E ‘sorprendente’ (sottolinea Nanni) è
anche questo romanzo che, raccontando di un
amore che riesce a superare tempi, luoghi e
difficoltà, risulta innovativo come impostazi-
one, pur nel tema per così dire ‘tradizionale’.
Novità di forma, poiché gli otto capitoli si
articolano in ‘strutture’ che stimolano la
lettura e la rendono varia e interessante, gra-
zie al pensiero divergente. Un amore a volte
strano: in ogni rapporto sentimentale, infatti,
può rimanere un’ombra nell’angolo. Sulla
vicenda dei due protagonisti, poi, si stende la
trama degli anni – si ha perfino l’impressione
di una ‘sincronia’ narrativa – e il fascino dei
luoghi (come dal titolo), cui si aggiunge
l’eleganza dello stile: “Andavano come sulla
luna, improvvisamente leggeri, conversando
o in sospensione tacita. La luce pian piano
degradava sui colli romani creando atmosfere
surreali” (p. 149). È questa la magia che
l’amore riesce a suscitare.
Le recensioni si susseguono.
Che dire di quella della scrittrice, giornalista,
grande comunicatrice, organizzatrice cul-
turale Lorenza Rocco Carbone?
Antonietta Benagiano, scrittrice di protei-
forme versatilità, poesia, narrativa, saggis-
tica, teatro si cimenta nel romanzo fondendo
in esso la pluralità dei generi sperimentati.
Una conferma della radialità della scrittura
(dice nella sua lunga recensione la Carbone)
che rifugge dai paletti dei ragionieri dei
generi letterari, se l’ispirazione nasce dall’es-
perienza di vita e si sostanzia di creatività, di
cultura, di arte.
E non ha alcuna difficoltà a evidenziare la
fluidità narrativa, l’afflato lirico, la rifles-
sione e il pensiero poetante di Antonietta
Benagiano come sostrato di una vicenda
d’amore scoperta per caso, tra un tedesco e
un’italiana, che dura da trent’anni.
“Un romanzo è sempre “un’autobiografia del
profondo” dice la giornalista-scrittrice che
evidenzia come la storia tra il neurologo
berlinese Thomas e il medico-specialista
pugliese Elena, si alimenta di fugaci incontri
nella città eterna, “Berlino-Roma e vice-
versa”.
Centinaia d’incontri nei lunghi anni, in un
filo ininterrotto di appuntamenti, all’aero-
porto di Fiumicino. Un amore come senti-
mento totalizzante, come coinvolgimento di
sensi, fusione di intelletti, affinità elettiva,
complicità, dialogo, rispetto.
Roma per gli innamorati è “leggerezza di vita
e allegria, come era per Goethe”. E l’amore,
creatività, emozione, follia vince la piatta
quotidianità che tutto logora. “Quel loro
amore era follia, respiro di vita nel ritmo
affannoso, magia che addolciva l’esistenza e
vi davano senso non divenendo come tutti gli
altri, nel restare se stessi”, osserva liricamente
Antonietta Benagiano. Alle video chiamate, ai
contatti digitali, subentrano incontri ri-avvicinati,
che rinnovano l’emozione del primo sguardo.
Incontri che mantengono vivo il desiderio
nell’attesa, nella gioia di ri-trovarsi. Un amore
che sancisce un patto di fedeltà senza alcun vin-
colo. Scelta coraggiosa, fuori dagli schemi. Ris-
chio, avventura, ancora di salvezza.
“L’amore non si spiega”. Una conoscenza for-
tuita durante una conferenza di un matematico
illustre sulla “teoria delle catastrofi”.
Un romanzo che è ben costruito e avvince per la
vena affabulatoria della Benagiano, che fonde
“vero storico” e “vero poetico” in un contesto di
odio, di follia, di distruzione, che hanno attraver-
sato e falciato l’Europa negli anni della grande
guerra.
E’ un romanzo d’amore, un romanzo storico, un
romanzo-saggio, un romanzo psicologico?
Quante domande! “Berlino-Roma e viceversa” è
un romanzo che non aspetta altro che d’essere
letto ed anche riletto.
Complimentarci con l’autrice è un dovere.
Come stanno facendo numerosi critici e saggisti
che hanno già scritto delle recensioni. E tra gli
ultimi, anche lo psicologo clinico, arteterapeuta,
italianista, scrittore, editore e giornalista, prof.
Roberto Pasanisi, Direttore dell'Istituto Italiano
di Cultura di Napoli con il quale la scrittrice
collabora attivamente. Ed è stato proprio il prof.
Pasanisi a comunicarle qualche mese fa che la
sua lirica “Mercato”, tratta dalla silloge “Multa
Paucis” è stata scelta e inserita nell'antologia di
poeti contemporanei "Biennale Internazionale
di Poesia" di Alessandria. Silloge, da ricordare,
che nel mese di ottobre dello scorso anno, è
stata ufficialmente presentata alla Fiera Interna-
zionale del Libro di Francoforte sul Meno.
Prima del romanzo “Berlino-Roma e vice-
versa”, Antonietta Benagiano ha pubblicato
diverse altre opere: “Appunti al tra-
monto” (1998, poesia), “Neppure sof-
frendo” (2000, narrativa), “Vento nelle
mani” (2001, poesia), “Patér “(2001, narrativa),
“Invano cerco” (2001, poesia, prefazione di F.
D’Episcopo), “Dove il mirto...” (2002), “È
l’amor uno strano... “(2003, saggistica),
“Fermare il tempo” (2003, narrativa), “Nikolaj
Stepanovic Gumilev acmeista roman-
tico” (2004, saggistica), “Nel Cosmo” (2005,
teatro), “Anormalità normale” (2007, narra-
tiva), “Poetiche sinapsi” (2008, poesia),
“Focolari” (2009, narrativa), “Simone Weil. Il
dominio della Forza e la Libertà” (2010), “La
soluzione” (2011, teatro), “Quale pa-
tria?” (20111, 20122, saggistica), “Di
quell'amor...” (2012, poesia), “Multa Pau-
cis” (2013, poesia).
Per informazioni o richiesta del volume met-
tersi in contatto con la redazione di Besa
Editrice .- Salento Books – Via Duca degli
Abruzzi, 13/15 – 73048 Nardò / Lecce –
tel. +30.0833871608; fax +39. 178.27.76.708.
Nelle foto: la copertina del romanzo “Berlino-
Roma e viceversa”; una foto della scrittrice